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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Giugno 2009 - numero 17
Editoriale
Sommario
Questo numero del giornale è in larga parte dedicato alle elezioni del 6/7
giugno prossimi.
Gran parte dei comuni della pianura
sono chiamati a rinnovare i propri
consigli comunali.
Pure l’amministrazione provinciale
è in scadenza e si procederà al suo
rinnovo.
Per ognuno dei paesi nei quali il
mensile viene diffuso pubblichiamo
un’intervista al candidato sindaco
che il nostro giornale ha deciso di
appoggiare.
Tra questi vi sono candidati sindaci
appartenenti a tutti gli schieramenti, così da smentire, una volta per
sempre, l’accusa rivoltaci da una determinata parte politica di essere un
giornale appiattito su una sola posizione politica.
Riteniamo che, laddove esistano
candidati e programmi seri, non ci
debba essere alcuna preclusione a
sostenerli.
Ed è quello che abbiamo fatto, senza
infingimenti di sorta.
Nel prossimo numero pubblicheremo i risultati integrali delle elezioni.
Cigole. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3
San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4
Bassano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5
San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6
Calendario bresciano. . . . . . . . . . . . . . . . . » 8
Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10
Alfianello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11
Offlaga. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12
Borgo San Giacomo. . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13
Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14
Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16
Si è aperta venerdì 29 Maggio presso il
castello di Padernello la mostra organizzata
dal nostro giornale in collaborazione con
ISLo. dal titolo “Dal Primato del Disegno
alla Supremazia dell’Immagine”.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 Luglio
2009.
Gli orari d’apertura sono dal martedì al
venerdì dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00
alle 18,00, mentre il sabato e la domenica
al pomeriggio dalle 14,30 alle 18,30.
Nella mostra sono esposte le mappe originali provenienti dai vari archivi prestatori.
Al via le amministrative
Direzione: Vania Boglioli
Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino,11-Verolanuova (Bs)
Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs)
Pubblicazione mensile
E-mail: [email protected]
Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia
del 06/12/2007
Un contributo del candidato Sindaco Cesare Meletti
Manerbio gode di una posizione veramente invidiabile: è
esattamente al centro dell’Italia settentrionale, la zona più
ricca d’Italia e uno dei territori più prosperi d’Europa.
Manerbio dista esattamente 337 Km da Bardonecchia
(confine francese) e 330 Km da Trieste (la porta per l’Europa dell’Est).
La nostra città è prossima a reti di comunicazione importantissime: il casello autostradale della Brescia-Piacenza,
l’autostrada Milano-Venezia, la superstrada OrzinuoviMontichiari, l’autostrada Verona-Brennero etc etc. E’ a
metà strada tra Brescia e Cremona.
Tuttavia all’entrata nord di Manerbio vediamo le Cupole
che sono quasi sempre chiuse e in prossimità due capannoni che da tempo sono in uno stato di avanzato degrado.
Più avanti c’è l’AGFA che stante la grave situazione economica ha lasciato in cassa integrazione i dipendenti. Dopo il
ponte del Mella troviamo l’area Marzotto che nonostante i
vari proclami, è rimasta del tutto ferma trasformandosi da
un’opportunità per la città di Manerbio, in un problema.
Anche all’entrata, dalla parte sud di Manerbio si trova in
uno stato di abbandono quella che era la sede produttiva
dell’Albapast. Nelle altre zone la situazione non è migliore:
capannoni vuoti, la Meras in difficoltà etc etc.
Insomma, Manerbio da capoluogo della Bassa Bresciana
è diventata periferia di se stessa. L’amministrazione che
ha gestito il paese in questi ultimi quindici anni è stata
fallimentare.
Siccome esiste un collegamento tra l’incapacità di sfruttare
la posizione favorevole di Manerbio, la capacità produttiva
del paese, la ricchezza reale e le entrate per le casse comunali
anche la finanza municipale si trova vicino al dissesto.
Anche la Corte dei Conti, il supremo organo di vigilanza,
nell’ultimo referto relativo al rendiconto del Comune di
Manerbio ha espresso serie perplessità sull’alto livello di
indebitamento.
Più volte Manerbio è stata citata da molti organi di stampa
come la città più indebitata della provincia di Brescia, dopo
Brescia e Desenzano: esattamente più di 23 milioni di euro
(56 miliardi delle vecchie lire).
Ogni anno la nostra città paga alle banche circa 1.200.000
interessi passivi che rendono impossibile intervenire adeguatamente per benefici alle famiglie, agli anziani, allo
sport etc etc..
Anche lo stato delle opere pubbliche non è migliore. Non
sono presenti impianti sportivi in modo sufficiente alle
esigenze della città. Anche le strade e le altre opere viarie
non sono per niente efficienti.
Questa è l’eredità che ci lascia l’Amministrazione di CentroSinistra che ha governato Manerbio negli ultimi 15 anni.
In questi anni abbiamo più volte denunciato la situazione,
con lettere, articoli, sottovoce, poi qualche volta, esasperati,
abbiamo anche urlato. Trebeschi, sempre più isolato a Palazzo Luzzago non ci ha mai voluto ascoltare.
Giugno 2009
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Amico cavallo, ti voglio bene!
Amico cavallo,
ti voglio bene!
Perché con te ho vinto la mia paura.
Spero tanto di rivederti l’anno prossimo.
Tanti pensierini, scritti a penna o a
matita su una bacheca colorata, hanno
accolto gli ospiti della festa di consegna dei diplomi di abilitazione equestre I° livello, presso il Centro Ippico
Scuderia San Giorgio di Verolanuova,
avvenuta venerdì 22 maggio.
I diplomati sono gli studenti della
scuola primaria Suor Maria Adriano
di San Gervasio B.no: 130 bambini,
delle classi 1, 2, 3A e 3B, 4 e 5, hanno
frequentato 6 lezioni di un’ora ciascuna da Aprile a Maggio. I genitori,
i parenti e i curiosi sono stati accolti
sulle tribune del campo coperto in
sabbia dove gli studenti hanno fatto dimostrazione delle andature base imparate
durante il corso. Dopo una gustosa merenda sono stati consegnati gli attestati da
parte di Maurizio Alberti, Direttore e
AD di Nord Zinc S.p.A. e da Giampaolo
Mantelli, Sindaco di San Gervasio.
L’iniziativa è stata infatti promossa da
Nord Zinc S.p.A., azienda di San Gervasio e dall’Amministrazione comunale, le quali hanno espresso una visione
comune del fare sport: un modello per
creare relazioni significative e aumentare la conoscenza di sé stessi.
“L’entusiasmo dei bambini era alle
stelle” afferma uno dei quattordici
insegnanti della scuola primaria, “è
stata un’esperienza sentita, umana, e
vissuta con grande entusiasmo”.
Anche Maurizio Alberti, conferma la positività dell’iniziativa: “il buon esito del
corso dimostra quanto l’azienda si sia integrata a tutti i livelli nella comunità locale,
anche per il mondo scolastico le aziende
dovrebbero essere sempre un punto di riferimento e l’entusiasmo dei bambini è un
buon esempio per tutti noi”.
La Nord Zinc S.p.A. festeggia quest’anno
i primi dieci anni dalla fondazione e il
progetto “Il mio amico cavallo” è solo uno
delle numerose attività programmate nel
2009: un anno all’insegna del vivere e lavorare per un territorio migliore e condiviso.
Pianura
Provincia
La
Giugno 2009
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Con Claudio Cartocini “Cigole volta pagina”
Claudio Cartocini è il candidato sindaco
della lista “Cigole volta pagina”, frutto
dell’accordo tra Popolo delle Libertà e Lega
Nord.
Venticinquenne, laureando in Medicina
e Chirurgia all’Università degli Studi di
Brescia, Claudio incarna la voglia di rinnovamento e cambiamento che i partiti del
centrodestra che auspicano di portare una
formazione giovane nel paese della Bassa
Bresciana.
Il candidato sindaco ha coordinato il gruppo locale di Forza Italia: è l’entusiasmo di
lavorare per rilanciare il paese in cui vive il
suo asso nella manica.
L’entusiasmo è però guidato dalla grande
esperienza di candidati di “Cigole volta
pagina”, professionisti che già conoscono
da un punto di vista politico il profilo di
Cigole, lavoratori autonomi e dipendenti
di aziende.
Con Cartocini abbiamo intavolato un
discorso sulla situazione attuale del paese. Quali le proposte?
“Cigole oggi si trova in una fase delicata,
nella quale deve saper trovare nuove idee e
spinte per il futuro; ritardare questo rilancio potrebbe quindi rivelarsi fatale.
Ci sono problemi che vanno affrontati
al più presto, come quelli riguardanti la
scuola materna ed elementare che, essendo
servizi fondamentali per un paese, noi riteniamo siano un’ottima base per il rilancio.
La scuola è gestita in forma privata, ma ha
accumulato problematiche di tipo econo-
mico che un’amministrazione locale ha il
dovere di porre come oggetto d’attenzione;
altrettanto importante è il problema dello
stabile in cui la scuola primaria; l’edificio non rispetta le norme di sicurezza in
vigore, non ci sono ascensori nel caso sia
necessario ospitare bambini disabili ed è
difficilmente raggiungibile da ambulanze
o vigili del fuoco nel caso sia richiesto un
intervento di emergenza o soccorso.
Tutto questo nonostante la spesa nei 5
anni dell’amministrazione attuale si aggiri
intorno ai 190 mila euro.
Riteniamo problematiche come queste
esemplificative per quella che vorremmo
essere la nostra politica nel caso fossimo
eletti: spese ragionate che abbiano come
scopo la massima efficienza del servizio da
offrire ai cittadini.
Proprio in questa chiave, il punto fermo
del nostro programma diventa la ricerca
di un’area nuova per costruire una scuola a
norma per il nostro paese.
Nella vita quotidiana Cigole deve anche
gestire altri problemi come la mancanza di
parcheggi nel centro del paese.
E nell’ottica di cercare di valorizzare una
grande risorsa come il palazzo CigolaMartinoni, di cui si sta completando la
ristrutturazione, bisogna avviare una pianificazione efficace di un territorio per
accogliere i molti visitatori auspicati.”
Come si inserisce la grande portata di
questo progetto in una piccola realtà
come Cigole?
“Strettamente collegato ad ogni discorso
urbanistico e di rilancio del territorio, vi
è il Palazzo Cigola-Martinoni. La realizzazione del progetto alla base di questo
intervento di riqualificazione del Palazzo
nasce grazie alla collaborazione di molte
associazioni ed enti pubblici che hanno
contribuito, anche economicamente, alla
pianificazione e realizzazione concreta della ristrutturazione.”
Chi sono stati i protagonisti politici
dell’iniziativa?
“Fra gli enti che hanno consentito l’oneroso intervento, altrimenti impossibile per il
risicato bilancio del nostro comune, spiccano particolarmente le amministrazioni
di centrodestra della Regione Lombardia e
della Provincia di Brescia, coinvolte grazie
a personalità politiche che hanno preso a
cuore il progetto, come per esempio l’onorevole Viviana Beccalossi, che ha ricoperto
l’incarico di vicepresidente della Giunta
Regionale della Lombardia e di assessore
all’agricoltura, la quale nelle fasi iniziali
di pianificazione ha giocato un ruolo di
promoter dell’iniziativa.”
Quali sono le opportunità che possono
derivare dall’avere a disposizione questa
risorsa?
“Cigole Volta Pagina” vuole raccogliere
questo già imponente lavoro fatto e proporsi come ideale continuazione politica
degli sforzi della Regione e della Provincia.
Nonostante la ristrutturazione sia ormai
in fase di completamento, le potenzialità
del Palazzo non si sono ancora pienamente
espresse: il progetto deve essere accompagnato con consapevolezza sia verso la rete
di altre iniziative di cui fa già parte, ma c’è
ancora tanto spazio di manovra per cercare
di valorizzare questa enorme struttura a
livello europeo, senza dimenticare la dimensione locale.
E’ indubbio che lo sfruttamento di tale
risorsa è da leggersi sia in funzione della
ripresa economica di Cigole come paese,
sia dell’incremento possibile del turismo
per l’intera zona, che è già aumentato di
oltre il 30% negli ultimi anni; i margini di
miglioramento per questo dato sono ancora ampi, così come la volontà di un paese
come Cigole di riattivarsi e conquistare un
posto importante su territorio bresciano.”
Giorgia Rossi
Lo splendore di Palazzo Cigola - Martinoni
Dopo l’inaugurazione dello scorso 17 Aprile che ha visto la presentazione al pubblico
del Palazzo Cigola Martinoni dopo due
anni di lavori di restauro, la Fondazione
Pianura Bresciana offre a tutti la possibilità di effettuare gratuitamente visite guidate al Palazzo interamente affrescato e
restaurato secondo metodo conservativo.
Per tutta l’estate sarà possibile effettuare le
visite il sabato e la domenica pomeriggio,
individualmente o con l’ausilio del personale.
Di seguito riportiamo i relativi orari e le
informazioni.
Sabato, solo pomeriggio, dalle 15 alle 18;
Domenica, il mattino dalle 10 alle 12 ed il
pomeriggio dalle 15 alle 18.
Per il periodo dal 01 al 28 Agosto 2009, le
visite al Palazzo saranno sospese per chiusura estiva.
Il Palazzo sarà nuovamente visitabile dal 29
Agosto 2009 con i medesimi orari.
Le eventuali aperture extra calendario saranno pubblicate sui siti web:
www.raiscultura.it
www.pianurabresciana.com
Si ricorda che sono ben accette anche le
visite di gruppo, anche nei giorni feriali, dal
lunedì al venerdì, previa prenotazione alla
Fondazione Pianura Bresciana.
Si ricorda inoltre che fino al 30 Agosto
2009 compreso le visite guidate e l’ingresso
al palazzo saranno completamente gratuiti.
Dal mese di Settembre, con l’ultimazione
dell’ allestimento museale multimediale
del Centro Culturale Rais, situato al primo piano del Palazzo, il percorso di visita
verrà arricchito grazie all’introduzione di
supporti multimediali (foto, audio, video)
per approfondimenti legati al tema del territorio, delle tradizioni e del gioco storico
che conduranno il visitatore in un piacevole
viaggio polisensoriale.
I prezzi d’ingresso al Centro Culturale Rais
saranno definiti e resi noti
nelle prossime edizioni.
Sempre da Settembre sarà
inoltre possibile accogliere
scolaresche di tutte le scuole
per la sola visita museale oppure in abbinamento ad un
laboratorio didattico in loco
o ad un percorso formativo
che prevede più incontri con
i nostri esperti anche in classe, con un’offerta spendibile
nel programma ministeriale.
Per maggiori informazioni
contattare:
[email protected]
oppure
tel. / fax. 030 9038463
Vi aspettiamo numerosi.
Pag. 4
Pianura
S. Gervasio
La
Giugno 2009
Il candidato di centrodestra Antonio Pagiaro
Questo programma elettorale nasce: da un
accordo raggiunto tra il movimento Lega
Nord e il Popolo delle Libertà, anche qui a
San Gervasio come in tutto il Nord, questi
accordi sono ampiamente consolidati ed
estesi a tutti i livelli, da Brescia a Milano
fino a Roma, un’alleanza che da garanzie
di buon governo e la sicurezza ai cittadini
di non essere lasciati soli in una situazione
di crisi,come quella che noi tutti stiamo
vivendo.
Dal rispetto delle identità politiche e dalla
consapevolezzache l’impegno amministrativo impone collaborazione e disponibilità
a saper cogliere quanto i cittadini desiderano.
Dalla passione che uomini e donne nuovi
pongono per un comune obiettivo che pre-
scinde dall’interesse personale, e non trascura la valorizzazione del singolo cittadino.
Dall’impegno dei singoli per raggiungere un
obiettivo comune condiviso.
Dalla coscienza che la situazione economicofinanziaria di questi prossimi anni impone a
tutti un atteggiamento di rigorosa attenzione alla gestione della “cosa” pubblica.
Dall’intento di ridare a San Gervasio la
dignità di un paese moderno e con una alta
qualità della vita.
Dalla volontà dei gruppi politici di centrodestra di perseverare nell’obiettivo di riportare a San Gervasio una nuova era di serenità
e trasparenza in alternativa all’odio che da
troppo tempo viene sparso.
Dalla consapevolezza che la condivisione
delle finalità e delle iniziative, nonché il rispetto degli accordi elettorali, saranno il carburante per la prossima amministrazione.
I nostri candidati per la Lega Nord:
Marco Bertolini
Marco Boffelli
Angelo Dagani
Gabriele Este
Fabio Ferrari
Alessio Ippomei
Moira Gazzaretti
Paolo Godizzi
Giuseppina Staurenghi
per il PDL:
Marianna Baldo
Davide Bonetta
Ornella Tedoldi
Nato a Verolanuova nel 1963 è laureato in
architettura e svolge la libera professione
dal 1994. Residente a San Gervasio, sposato. Iscritto alla Lega Nord dal 1994, ha
ricoperto diversi incarichi interni al movimento, ed in particolare nelle istituzioni;
dal ’97 al ’99 Assessore all’Edilizia Privata
e Presidente della comm. Edilizia a Concesio, nel ’99 viene eletto Presidente del
Consorzio Intercomunale “Parco Fiume
Strone” fino al 2004 e membro dell’assemblea Società di Sevizi COGES; Consigliere
comunale ove ricopre la carica di Assessore
all’Ecologia e Urbanistica incarico quest’ultimo che riveste continuativamente fino
all’attuale scadenza elettorale, nel 2004 è
candidato alle Provinciali viene nominato
Consigliere nel 2007 con la presidenza
Cavalli, ricoprendo la carica di Presidente
della 7a commissione (sicurezza, cultura e
sistema bibliotecario provinciale) è membro delle commissioni 8° e 9° (territorio
ed istruzione) sino ad oggi, in particolare
rappresenta la Provincia di Brescia alle Assemblee del Parco Interprovinciale Oglio
Nord.
L’attività In Consiglio Provinciale
Nella sua attività di Presidente della comm.
7a è stato stretto collaboratore:
-- dell’Assessore Guido Bonomelli per tutte
le attività relative alla sicurezza: gli incarichi assegnati alla Polizia Provinciale, il
controllo dell’immigrazione, la ricerca
dei laboratori clandestini, i blitz nelle
scuole con l’ausilio dei cani per disincentivare l’uso delle sostanze stupefacenti tra
i nostri giovani, lo sgombero a Bovezzo
del “Villaggio Prealpino” dagli immigrati
clandestini, il supporto alle polizie locali,
le unità guardia caccia e pesca, per un più
mirato controllo del territorio;
-- dell’Assessore Riccardo Minini nella promozione del territorio e delle tradizioni
locali passando dai molti interventi a favore della promozione turistica e della cucina bresciana attraverso l’organizzazione
di molteplici eventi raccolti in importanti
pubblicazioni editoriali;
-- dell’Assessore Aristide Peli nella triste
vicenda riguardante i dipendenti dell’ex
Ocean.
Ha operato attivamente all’interno del
Consiglio Provinciale convocando numerose commissioni volte alla valorizzazione
delle varie realtà culturali presenti sul territorio Bresciano e supportando i Consiglieri
nelle attività di sostegno ai gruppi di volontariato che promuovono la nostra cultura,
le nostre tradizioni, e l’eccellenza del nostro
artigianato, elementi distintivi che fanno
grande e dinamica la nostra Provincia.
Nel segno della continuità
da Cavalli a Molgora
Per la Bassa
Pagiaro Antonio
L’attività in Consiglio
Provinciale
Viabilità provinciale:
Grazie al particolare impegno e all’attenzione dedicati, sono state realizzate opere
viarie di fondamentale importanza per la
messa in sicurezza degli incroci (rotatorie e
controstrade) e piste ciclo-pedonali;
per quanto riguarda i trasporti pubblici,
è in fase di studio avanzato e di prossima
esecuzione “la Metropolitana Provinciale”,
una riqualificazione delle linee ferroviarie
secondarie (Brescia-Cremona);
Verolanuova, diverrà, prossimamente, sede
di un importante nodo di interscambio
(trasporto pubblico) tra il sistema ferroviario Nord-Sud e l’attestarsi di linee di autocorriere su direttrici est-ovest al fine di
favorire il collegamento con il capoluogo
ed i principali centri ordinatori, in modo
economico e sostenibile.
Settore della programmazione
urbanistico-territoriale:
ha partecipato attivamente ai lavori in
commissione sulla recente adozione della
Variante al PTCP, all’individuazione delle
aree agricole strategiche, in particolare nella Bassa, favorendo la cooperazione con gli
enti locali nella pianificazione urbanistica.
Nell’ambito del diritto
allo studio:
ha attivamente sostenuto l’incremento degli indirizzi sia presso il Centro di Formazione Professionale che all’Istituto Tecnico
Commerciale Mazzolari;
inoltre, in base agli accordi già deliberati
in Giunta Provinciale, la prossima Amministrazione siglerà la realizzazione di una
Scuola Alberghiera voluta per arricchire
l’offerta di specializzazioni e fornire maggiori opportunità di professionalità ai nostri figli.
I prossimi impegni
Tutti noi siamo profondamente legati alla
nostra terra, per questo sono onorato di
impegnarmi in prima persona per sostenerla, difenderla e rafforzarla.
Noi della Lega Nord abbiamo le idee molto chiare su come agire:
sul federalismo:
Decidere in autonomia ciò che è meglio
per il territorio, applicando la riforma sul
federalismo fiscale voluta da Umberto
Bossi;
sulla sicurezza:
Potenziare i controlli sul territorio attraverso il corpo di Polizia provinciale e le
libere associazioni di cittadini le cosiddette
“ronde”;
sull’immigrazione:
e pretendere, senza condizioni, il rispetto
delle nostre regole;
sul lavoro:
aiutare le imprese a superare questo momento di crisi, fornendo nuove forme di
finanziamento, tutelandole dalla concorrenza sleale e garantendo il mantenimento
dei posti di lavoro con la cassa integrazione
anche per le piccole imprese;
sull’agricoltura:
tutelare i prodotti bresciani e favorire lo
sviluppo dei loro marchi, anche a difesa
dei consumatori e delle famiglie;
sulla cultura:
valorizzare la nostra cultura, privilegiando
le manifestazioni che celebrano le nostre
tradizioni.
Dire basta all’immigrazione clandestina
Questo è quello che vogliamo per lo sviluppo e la tutela del nostro territorio
Pianura
Bassano
La
Giugno 2009
Pag. 5
I progetti di “Bassano nel cuore”
“Bassano nel cuore” è in questi termini
che si presentano i candidati alle elezioni
comunali del 6 e 7 giugno sotto le insegne
della Lega Nord per l’Indipendenza della
Padania e di Impegno Civico Bassanese. Candidato sindaco della coalizione è
Giovanni Paolo Seniga, 45 anni, direttore
Risorse Umane e Affari Generali di Linea
Verde, gruppo attivo nell’agroindustriale
con sede a Manerbio nel quale sono occupati oltre 800 dipendenti.
Quali le motivazioni che hanno indotto
Seniga ad impegnarsi per il Comune?
“Credo di poter mettere a frutto per la
comunità del mio paese esperienze che
mi hanno coinvolto nel recente passato”,
risponde il candidato sindaco di Bassano
dove: nel 1990 è entrato nel consiglio comunale ricoprendo l’incarico di assessore
alla pubblica istruzione dal 1992 al 1995;
è componente del Consiglio Pastorale Parrocchiale; nelle Acli locali è presente in
qualità di componente del consiglio direttivo; aderisce all’Anc, l’associazione nazionale carabinieri della sezione a Manerbio
alla quale è iscritto ed è revisore dei conti
e volontario del gruppo per la Protezione
Civile. A tutto questo si sommano compiti
svolti nel sindacato del comparto chimicogomma plastica in un periodo che va dal
1987 al 1998 occupandosi poi fino ad oggi
delle Relazioni Industriali aziendali.
Si direbbe una disponibilità a tutto campo,
da volontario fortemente impegnato per
affrontare e risolvere problemi? “Ci pro-
viamo con impegno e passione. Il nostro è
un gruppo, Impegno Civico Bassanese, che
ha una storia alle spalle per aver instaurato
il dialogo con i cittadini, aver informato
la gente, renderla partecipe delle scelte.
Quella di amministrare un Comune non è
la gestione privata di una istituzione pubblica. Intendiamo adoperarci per la gente,
per il bene di tutta la nostra comunità”.
Come vi ponete rispetto all’amministrazione uscente?
“In netta alternativa. La nostra è un’alleanza che si proietta oltre i singoli partiti.
Condividiamo il percorso politico di Lega
Nord per l’Indipendenza della Padania, ed
abbiamo fra i nostri candidati esponenti
riconducibili all’area governativa del centro destra. Riteniamo la presenza dei partiti, espressi a livello locale, una ulteriore
garanzia per i cittadini non volendo più
assistere, come in passato, a situazioni dove
gli interessi e la mascherata indipendenza
dai partiti ha determinato una situazione
di malgoverno insostenibile. Miriamo al
cambiamento per raggiungere obiettivi
concreti. Non ci trastulliamo in utopie e
tanto meno culliamo sogni di gloria consapevoli del lavoro da fare. L’unico nostro
principio è quello di una politica reale
basata sulle cose concrete”.
Una formazione, la vostra, con “Bassano
nel cuore” e molta passione?
“Ci presentiamo agli elettori bassanesi
in maniera chiara, marcata, rispondendo
alle aspettative dei cittadini che credono
nell’opportunità di un vero cambiamento.
Abbiamo avviato un dialogo con diversi
gruppi politici, come pure abbiamo lasciato spazio a gruppi che storicamente si sono
definiti apartitici convinti che poi, alla fine,
la vera differenza la fanno le persone. Siamo pronti ad accettare la sfida, promettendo lealtà ed impegno per un nuovo modo
di amministrare Bassano Bresciano. Non
abbiamo bacchette magiche, ma crediamo
di poter proporre un progetto nuovo e di
cambiamento”.
Un programma, il vostro, che nasce da
quali considerazioni?
“Pensiamo che amministrare significa realizzare opere importanti per il nostro paese,
non inventando nuove imposte per i cittadini e nemmeno svendendo il territorio, un
sistema che abbiamo contrastato da cittadini comuni a spese nostre facendo ricorsi
al Tar ed altri organismi delegati alla tutela
del territorio. Da anni abbiamo intrapreso
azioni per contrastare la speculazione edilizia. Abbiamo subito qualche sconfitta, ma
siamo determinati a proseguire su queste
nostre convinzioni. Regione, Provincia e
lo stesso Stato centrale e la Comunità Europea, stanziano fondi per lo sviluppo delle
comunità ed è a queste risorse dobbiamo
ricorrere senza tralasciare il fatto che nel
nostro stesso ambito sono reperibili risorse
per lo sviluppo”
Qualche esempio?
“Se un comune decide di trasformare aree
agricole in territori per l’industria o per la
residenza, la stessa pubblica amministrazione deve fare in modo che il beneficio
vada a profitto dell’intera comunità, non di
solo poche persone. Riconosciamo all’imprenditore il diritto di guadagnare, ma non
di esagerare come finora è avvenuto nel nostro territorio e quest’azione di equilibrio
deve essere esercitata dall’Amministrazione
Comunale che a Bassano, fino ad ora, è
rimasta totalmente assente”.
Cioè risorse locali per risolvere qualche
problema?
“Abbiamo un asilo da costruire, una nuova
piazza da realizzare, le strade accidentate
da asfaltare, altri progetti che rimangono
sulla carta. A Bassano è passato un treno
carico di denaro del quale in pochi, anzi
pochissimi, hanno avuto benefici. I bassanesi avrebbero potuto trovarsi realizzate
queste opere gratuitamente ma…. nulla
di fatto”.
Riuscirete ad invertire la rotta?
“E’ il nostro proposito. Il nostro programma è stato diffuso in paese. Abbiamo composto una squadra di persone che portano
diverse competenze professionali e sociali, artigiani, lavoratori dipendenti, liberi
professionisti, esperti del settore agricolo,
tecnici e pensionati. Abbiamo voluto in lista esponenti della nostra realtà bassanese,
persone che hanno dimostrato di impegnarsi per il bene del paese e nell’esclusivo
interesse della comunità locale”.
Cosa vi aspettate ?
“I bassanesi sapranno valutare, ci aspettiamo venga recepita la portata del progetto
amministrativo che andiamo a proporre e
della possibilità di cambiamento che gli
elettori potranno avallare con il loro voto,
a loro spetterà decidere. A noi, se premiati,
il compito di governare attuando il cambiamento promesso camminando insieme
alla nostra gente portando, in ogni scelta,
Bassano nel cuore”.
Pag. 6
Pianura
S. Gervasio
La
Giugno 2009
I dieci anni insieme di Nord Zinc spa
L’anniversario dell’impresa con più valore sociale
Sabato 9 maggio 2009 Nord Zinc S.p.A.
ha festeggiato il primo anniversario importante: dieci anni dalla Fondazione.
sion ben precisa: il costante sviluppo di
know-how e di tecnologie innovative ecosostenibili.
E’ stata una vera giornata di festa, insieme a
tutte le persone che hanno contribuito alla
crescita dell’azienda. Hanno partecipato in
molti, tra gli altri il Direttore, i Soci, le Maestranze, gli Impiegati e i Consulenti che
nel corso di questi anni hanno reso possibile l’ascesa di un’azienda che si fonda su
valori condivisi da tutto il team di lavoro.
Sono state coinvolte anche e soprattutto le
famiglie, in un momento felice che ha visto
grandi e bambini insieme.
Clou della mattinata è stata la premiazione
dei ventidue collaboratori che da dieci anni
lavorano in azienda e che hanno contribuito fin dall’inizio ai suoi successi. A loro
Nord Zinc S.p.A. ha voluto esprimere un
sentito ringraziamento insignendoli di una
Targa al Valore, affinché possano ricordarsi
sempre quanto sia importante l’energia e
il sorriso, che donano quotidianamente
in azienda. E’ esattamente per persone
come loro, che hanno dedicato dieci anni
Un ricco programma
di intrattenimento che
ha toccato il culmine
con lo spettacolo di
cabaret degli “Slapsus”
da Zelig, il programma
televisivo di Italia 1. Lo
spettacolo degli Slapsus, utilizzando solo
la comunicazione non
verbale, ha permesso
a tutti gli spettatori di
comprendere e godere
di un genere noto in Europa come “physical comedy”, un teatro comico e fisico.
Otto sono i Paesi da cui provengono le
persone che compongono la comunità
aziendale di Nord Zinc: Albania, Ghana,
India, Italia, Marocco, Pakistan, Romania,
Ucraina e talvolta la lingua è ancora un
problema.
Lo spettacolo degli Slapsus, utilizzando
solo la comunicazione non verbale, ha
permesso a tutti gli spettatori di comprendere e godere degli esilaranti sketch dello
spettacolo FairPlay.
La festa vera e propria è iniziata dopo le celebrazioni ufficiali a cui hanno presenziato
e portato un contributo l’Arch. Maurizio
Alberti, Amministratore Delegato di Nord
Zinc S.p.A., Aristide Peli, Assessore alle
Politiche Produttive della Provincia di Brescia, Giampaolo Mantelli, Sindaco di San
Gervasio e Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Brescia, Antonio
Gandelli, Responsabile RSU di Nord Zinc
S.p.A. e il Prof. Giovanni Segale dell’Università Cattolica di Brescia.
Il tema cardine degli interventi sono stati
l’innovazione e le potenzialità di un modello imprenditoriale attento, oltre che
all’economia, all’ambiente e al territorio.
Nord Zinc, è infatti nata con una mis-
della propria vita alla crescita dell’azienda,
nonché per il loro comportamento ineccepibile, che Nord Zinc è oggi un’azienda
sana e competitiva.
Nord Zinc per un giorno si è trasformata:
dal sito produttivo integrato e altamente
organizzato che è, in una location con tanti
optional per favorire il divertimento. E’
stata allestita un’area gioco gonfiabile per
i più piccoli, preparato un sontuoso buffet
per la ricreazione, sono state organizzate
delle visite guidate per conoscere il sito
produttivo all’avanguardia e per avvicinarsi
ai processi produttivi Nord Zinc, che garantiscono il massimo della protezione ai
manufatti in acciaio.
Con questa scelta, Nord Zinc S.p.A. ha
sottolineato ancora una volta la cura e
l’impegno preso nei confronti dei suoi
collaboratori e la volontà di continuare
per altrettanti anni il dialogo culturale e
sociale intrapreso con tutti i portatori di
interesse.
I PREMIATI
Canzio Lionelli
Hassan Maqsood
Gianfranco Zilioli
Francesca Coppi
Enkelejda Ziu
Roland Ziu
Moreno Lanzoni
Luca Bodini
Matteo Superchi
Arianna Regosa
Gabriele Brunelli
Walter Pini
Mohammad Asghar
Diego Bosio
Pancrazio Camisani
Giuseppe Farina
Giuseppe Capoferri
Davide Gisoni
Maurizio Reitano
Roberto Lugarini
Antonello Facchetti
Antonio Gandelli
Giugno 2009
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Pianura
Manerbio
La
Giugno 2009
CALENDARIO BRESCIANO
a cura di Franco Piovani
Giugno è il sesto mese dell’anno del calendario gregoriano, ed il primo mese
dell’estate nell’emisfero boreale, dell’inverno nell’emisfero australe. Giugno consta di
30 giorni e si colloca nella prima metà di
un anno civile. Il mese è dedicato al Sacro
Cuore di Gesù.
Il nome deriva dalla dea Giunone, moglie
di Giove.
“Giugno la falce in pugno”. Il proverbio
ci ricorda che questo è il mese della mietitura.
Segni zodiacali:
GEMELLI 21 maggio - 21 giugno
CANCRO 22 giugno - 22 luglio
1 LUNEDI’
S. Giustino Martire (Giugno umido e
caldo, contadino baldo)
“A taola no sè parla mai dèi mörcc”
A tavola non si parla mai di morti
1843 - Manerbio. Rodolfo Vantini invia
due disegni alla fabbriceria per l’esame e
la scelta del progetto definitivo relativo al
coronamento della torre civica.
2 MARTEDI’
S. Marcellino FESTA DELLA REPUBBLICA
“Fidass de tucc l’è ona bella roba, ma fidass
de nissu l’è anmò mei”
Fidarsi di tutti è una bella cosa, fidarsi di
nessuno è meglio.
1946 - Elezioni per la formazione dell’Assemblea nazionale costituente e per il
Referendum istituzionale.
Il referendum dà i seguenti risultati nazionali: per la repubblica voti 12.717.923.
Per la monarchia voti 10.719.284; voti
nulli 1.498.136.
In provincia di Brescia si presentano i seguenti risultati: repubblica voti 242.471,
monarchia voti 179.351.
A Manerbio: repubblica voti 2.983, monarchia voti 2.094.
Per l’assemblea costituente vengono eletti
5 deputati della Dc, 4 del Psi e uno del
Pci.
Alberto Agosti, Fausto Viviani, Franca
Pugnetti e don Battista Turelli, i quali, a
nome del parroco mons. Gennaro Franceschetti, si fanno portatori di generi di
prima necessità e di indumenti e sondano
la possibilità di istituire un grest in quella
regione. Iniziativa concreta nell’agosto.
5 VENERDI’
S. Bonifacio Vescovo
“Svèlt come ‘n gat de màrmo”
Svelto come un gatto di marmo
1990 - Filo Diretto, periodico della Marzotto, pubblica l’articolo di Aldina Conforti, sul lanificio di Manerbio.
Lo stabilimento è stato rottamato da più
d’un lustro.
A quando la realizzazione dei tanto decantati progetti nei quali i cattocomunisti
dell’amministrazione comunale han voluto a tutti i costi mettere mano senza alcun
risultato a beneficio dei manerbiesi.
6 SABATO
S. Norberto Vescovo
“Amur e bontà misura nó gha”
l’amore e la bontà non hanno misura.
1990 - Manerbio. Convegno sulla psichiatria organizzato dall’associazione
Specchio di Alice, gruppo del quale è
presidente Franco Lini.
8 LUNEDI’
S. Medardo Vescovo
3 MERCOLEDI’
S. Carlo L. List
“L’e méi ‘l vi trobe, che l’acqua ciara”
Meglio il vino torbido che l’acqua limpida
1994 - Nel teatro comunale di Manerbio
il convegno organizzato dall’associazione
“Lo specchio di Alice” aperto dal presidente Franco Lini con relazioni del prof.
Saraceno Mombelli, della dott.sa Rosaria
Pioli, del dott. Rosselli.
“La minestra de ‘l vezì l’è pò bùna”
La minestra del vicino è quella più buona
1990 - Delegazione di manerbiesi in Romania nelle parrocchie di Borgesti, Valeni, Viadinic e Adjudei. La compongono:
1990 - Anno felice per il volley femminile
a Manerbio: le atlete della Virtus Manerbio, sponsor Lastra, al terzo anno di
attività, ottengono la promozione in serie
C.
Bei tempi, purtroppo passati!
In squadra c’erano: Silvana Pezzotta,
Teresa Belloni, Monica Zito, Patrizia
Agazzi, Adriana Fogazzi, Ornella Murati, Mara Marini, Anna Bolli, Barbara
Raimondi, Sabina Mantovani, Glaby
Codenotti, Simona Migliorati, Patrizia
Loda. Preparatore atletico: Massimo Pè.
Allenatore: Aldo Battagliola.
(Meglio soli che male accompagnati)
“Se le mosche le pia cambia ‘l temp”
Se le mosche danno noia cambia il tempo
1990 - Manerbio. In festa i coscritti del
1929 che hanno passato una giornata
a Lodi ospiti del vescovo Giacomo Capuzzi. Tra i partecipanti il prof. Sandro
Bertoli, primario al Pronto Soccorso del
Civile di Brescia, e Bruno Pasini, politico
di lungo corso.
10MERCOLEDI’
S. Diana, S. Marcella (Apogeo lunare)
Quand canta ‘l paù cambia ‘l temp
Quando canta il pavone cambia il tempo
1990 - Manerbio. Un manerbiese tra i
dieci nuovi sacerdoti della diocesi bresciana. E’ Roberto Ferrazzoli che ha celebrato
la sua prima Messa in San Lorenzo.
11GIOVEDI’
Barnaba Ap.
(Saturno sorge alle 11.30 e tramonta alle
0.33)
Se pioff a Santa Banaba l’ua bianca la va
via
Se piove a Santa Barnaba se ne va l’uva
bianca
1990 - Manerbio. Al teatro civico Raffaele de Marinis docente di preistoria a
Milano parla di “Metallurgia nell’età del
bronzo”.
L’iniziativa del gruppo storico archeologico e del Museo civico.
12VENERDI’
S. Guido, S. Onofrio (Poeti si nasce,
oratori si diventa)
1990 - Nella sala Liberty de Le Cupole
di Manerbio, la sezione della Bassa Bresciana del Lions Club conclude l’anno
sociale. La presidenza passa da Pietro
Guarneri a Giuseppe Soffiantini.
17MERCOLEDI’
S. Gregorio B., S. Adolfo
(Giugno freddolino, povero contadino)
1997 - Manerbio. Viene sequestrato Giuseppe Soffiantini.
Verrà rilasciato dopo 8 mesi.
18GIOVEDI’
S. Marina (Venere sorge alle 2.15 e tramonta alle 15.55)
“Fómné e bò dè i paés tò”
Donne e buoi dei paesi tuoi
1994 - Manerbio. E’ progettata una nuova
strada di raccordo lunga un chilometro al
costo preventivato di 1,7 miliardi, che diventerà Lungomella Francesco Valsecchi,
in memoria dell’amministratore che destinò larga parte dei suoi beni all’ospedale,
alla parrocchia e alla diocesi bresciana.
19VENERDI’
S. Gervasio, S. Romualdo Ab.
(Beati gli ultimi, se i primi sono discreti)
1799 - Il vescovo Nani bandisce per la seconda volta il concorso per la parrocchia
di Manerbio da lui considerata vacante
ma nessuno concorre.
13SABATO
S. Antonio Da P. (Se marzo non marzeggia, giugno non festeggia)
20 SABATO
S. Silverio Papa, S. Ettore (Chi più fa
meno fa)
(Finché giugno non è all’otto, non togliere il cappotto)
9 MARTEDI’
S. Primo, S. Efrem
4 GIOVEDI’
S. Quirino Vescovo
1990 - La Cassa rurale ed artigiana della
Bassa Bresciana, premia gli studenti di
terza media che hanno partecipato al
concorso sulla pubblicità.
14DOMENICA
CORPUS DOMINI (Anche il giusto
cade sette volte al giorno)
1990 - Manerbio. Apre l’acquasplash Le
Cupole.
Un divertimento per l’estate.
15LUNEDI’
Santa Germana, S. Vito (Luna: ultimo
quarto)
“L póm madür ’l bórlä zó”
Mela matura cade
1920 - Manerbio. 2.000 persone presenziano al comizio in piazza con contraddittorio tra le organizzazioni sindacali
socialiste e cattoliche.
Alcuni tafferugli tra gli opposti schieramenti causano dei feriti.
Una giovane donna cattolica avrà la peggio e per questo fatto alcuni socialisti
saranno condannati dal tribunale.
21DOMENICA
S. Luigi Gonzaga (Solstizio d’estate)
16MARTEDI’
S. Aureliano (Tutto s’accomoda fuor che
l’osso del collo)
1938 - Manerbio. Con regio decreto
firmato dal Re ed Imperatore d’Etiopia
Vittorio Emanuele III e controfirmato
da Mussolini viene approvato lo statuto
organico dell’asilo infantile Ferrari, licenziato dal consiglio di amministrazione in
data 16/02/1938.
1994 - Per realizzare un tratto di un progetto di pista ciclabile tra Manerbio e
Bassano è stato eliminato un filare di tigli
in via Cremona.
L’intervento dal costo di 250 milioni di
lire - riportano le cronache del tempo - è
stato determinato per esigenze di viabilità.
Per anni s’era parlato inutilmente della
copertura del vaso Bassana.
I tigli avevano un secolo di vita.
Formavano un unico viale alberato dal
Purtù di Manerbio fino alle prime case di
Bassano.
Sindaco e assessori promisero che gli
alberi tagliati sarebbero stati ripristinati
con una nuova piantumazione.
Ma fu solo una promessa.
I giorni del Solstizio erano celebrati dal
mondo contadino con particolari ritualità.
Al solstiziale era pure congiunta la consuetudine di trarre auspici dalla chiara
d’uovo versata nell’acqua di una bottiglia:
dalla forma dello sfilacciamento le ragazze da marito interpretavano il mestiere
del futuro sposo.
“A san Lüizì èl fiorés èl lì”
A san Luigino, fiorisce il lino
1994 - Manerbio. Alle Cupole l’Aido di
Leno ha organizzato una serata per una
raccolta di fondi destinati all’Antoc, l’associazio nazionale trapianti di cuore.
22 - LUNEDI’
S. Paolino Da Nola (Luna nuova)
Pianura
Manerbio
La
Giugno 2009
“Amùr sensa baröfa, ‘1 fa la möfa”
Amore senza litigi, fa la muffa.
1901 - Roma. Importante discorso conclusivo di Zanardelli e votazione di un
ordine del giorno presentato da Baccelli.
Il governo ottiene la fiducia con 264 voti
contro 138, potendo anche contare per la
prima volta sul voto a favore del gruppo
parlamentare socialista.
23 - MARTEDI’
S. Lanfranco Vescovo
“La vigilia de san Gioàn pioff tocc i agn”
Nella vigilia di San Giovanni piove tutti
gli anni
1918 - Viene decorato con la medaglia
d’argento al valore militare Francesco
Vanazzi che nel 1946 dalla natia Bassano
si trasferì a Manerbio.
Viene decorato con la medaglia d’argento
al valore militare Giovanni Battista Marenda a Montello.
Sempre a Montello Giovanni Penna viene decorato con una croce di guerra al
valor militare.
24MERCOLEDI’
Nativ. S. Giovanni B. (L’abito non fa il
monaco)
“San Giòan dei càlem”
San Giovanni delle ciliegie.
1990 - In Comune a Manerbio si profilava il ritorno alle urne dopo le elezioni
che avevano assegnato: 15 consiglieri alla
Dc, 6 al Pci, 6 al Psi, 2 alla lista civica.
Discussioni nel biancofiore per un’aggregazione con i socialisti, sostenuta dai
prandiniani dello scudo crociato.
Solite schermaglie in una maggioranza
con più galli nel pollaio.
25GIOVEDI’
S. Guglielmo Ab. (Il lavoro nobilita l’uomo)
29LUNEDI’
Ss. Pietro e Paolo (Luna: primo quarto)
1893 - Elezioni provinciali.
Nel mandamento di Leno viene riconfermato l’avv. Giovanni Donadoni, liberale
zanardelliano.
26VENERDI’
S. Vigilio Vescovo (Giugno dona caldo e
sete al contadino che miete)
1562 - Manerbio. Giulio Luzzago viene
nominato rettore della cappellania di S.
Martino.
Viene destituito l’anno successivo, ma
resta in carica e muove lite al successore.
gono ricoverati i feriti di Solferino e S.
Martino.
A tale scopo, oltre all’ospedale, vengono
utilizzate le chiese della Disciplina e del
Gesù, il Ricovero Vecchi Inabili, parecchie case private (Boninsegna, Battagliola, Ruggeri, Gorno, Brusinelli, Piazzoni,
Colturi ed altri).
Per alcuni giorni la parrocchiale ospita
feriti.
Sotto la guida della nob. Marianna Piazzoni molte donne si dedicarono a preparare lenzuola, filacce, bende, ecc.
Il servizio presso gli ospedali e le chiese
era disimpegnato dalle donne manerbiesi
sotto la guida dei sanitari dott. Giuseppe
Molteni, Francesco Bazzoni, Antonio
Gorno e Francesco Provaglio.
All’assistenza spirituale ma anche materiale si distinsero don Vincenzo e don
Costanzo Ruggeri.
Fecero tappa a Manerbio 800 feriti, 144
vennero ospitati nell’ospedale e nel ricovero vecchi, 327 nelle chiese e nelle case.
Vi morirono 34 tra francesi, austriaci ed
anche un polacco ed un “africano”.
“A S. Paol e S. Simù tignim lontà da le saete
e dai tru”
A S. Paolo e S. Pietro tenetemi lontano
dalle saette e rombi di tuono
1708 - A Manerbio, Domenica Tosini –
vedova intende sposare Antonio Tosini,
parente in terzo grado secondo il diritto
canonico (hanno in comune il bisnonno).
Chiede la dispensa, giurando quod non
commisurent incestum sub spe facilius
impetransi dictam dispensatiomen.
Implora item absolutionem ab incesto
huismodi, dichiarandosi pronta ad accettare quamqumquem paenitentiam.
Il 21 luglio seguente, l’arciprete di Manerbio don Bartolomeo Capitanio, delegato dal vescovo, sentiti alcuni testimoni,
accerta che i due sono poveri e si procurano di che vivere con le fatiche continue di entrambi.
Per porre silenzio e fine alle dicerie della
gente, essendo seguita tra loro dimestichezza, anzi copula carnale, è auspicabile
che le nozze siano celebrate al più presto.
In caso contrario, resterebbe detta Domenica diffamata, che non troverebbe
mai più occasione di maritarsi, con conseguenti gravi scandali e inconvenienti.
30MARTEDI’
SS. Primi Martiri (Ogni bel gioco dura
poco)
27SABATO
S. Cirillo D’aless. (Le donne ne sanno
una più del diavolo)
“Chi compra a credit compra per i alter”
Chi acquista a credito compera per gli
altri
1745 - Manerbio. Il vicario generale
mons. Giacomo Soncini decreta l’istituzione di una nuova confraternita sotto il
titolo dell’Immacolata Concezione eretta
presso l’altare della Madonna della Neve
della parrocchiale.
1997 - Manerbio. Il quotidiano Bresciaoggi si occupa dell’impianto di piazza
Aldo Moro titolando: “Giù il sipario del
bocciodromo” smantellato dopo l’iniziativa di un privato (l’industriale Bertoldi)
che per quattro anni l’aveva recuperato
alle gare.
Era l’ultima testimonianza legata alla
storia del lanificio Marzotto del quale si
va perdendo lentamente la memoria.
28DOMENICA
S. Attilio (Scoprire un altare per ricoprirne un altro)
1859 - Manerbio. Fino al 22 luglio ven-
Pag. 9
MODI DI DIRE
Le nostre parole
CHIUDERE – SERRARE (dial. SARÀ)
Quando abbiamo bisogno di una pausa per
poter recuperare energie allora è il momento di SARÀ ŒN ŒC (chiudere un occhio)
cioè ci facciamo un sonnellino ristoratore
ma lo stesso detto SARÀ ŒN ŒC (chiudere un occhio) vuol dire sorvolare su alcune piccole irregolarità o non dare peso a
qualche piccola mancanza.
Ma chi purtroppo per disgrazia ha perso
veramente un occhio può a ragion veduta
dire che L’À SARÀT ŒNA FINESTRA
(ha chiuso una finestra) e chi dopo aver
subito un danno cerca di porvi rimedio
ma è ma è in ritardo sugli avvenimenti
accaduti ma è uno di quelli che SARA LA
STALA QUAND CHE GHE SCAPÀT I
BOE (chiudere la stalla quando i buoi sono
scappati).
Dovendo allontanarci per un po’ di tempo
da casa nostra è opportuno che si chiudano
con attenzione porte e finestre affinché al
nostro ritorno sia tutto come l’abbiamo
lasciato perché CHI BEN SARA BEN
DERF (chi ben chiude bene apre).
Infine a chi si ritrova ad essere l’ultimo
rampollo di una famiglia, sia essa nobile o
no, e questa è destinata a scomparire non
rimane che SARÀ FŒRA LA CÀ (chiudere per sempre la casa).
DORMIRE (dial. DORMER – DORMÌ)
Di chi preferisce andare a letto presto si
dice che VA A DORMR A L’ÛRA DELE
GALINE (va a dormire all’ora delle galline) e di chi conduce una vita tranquilla,
senza preoccupazioni e va a letto alla sera
sereno e contento si dice che VA A DORMÌ COL CHŒR CONTENT (va a dormire col cuor contento) e passa la nottata
A DOMER COME ŒN SOCH (dormire
come un ceppo) vale a dire profondamente
e magari ha anche la possibilità di dormire
fino a tardi cioè DORMÌ FIN CHE CANTA LE VACHE (dormire fin che cantano
le mucche) perché è appunto nella tarda
mattinata che si attivano i tafani e si mettono a tormentare le mucche che esprimono
il loro disappunto muggendo (come se
cantassero…).
Altro modo di definire un sonno pesante e
lungo è DORMER DELA QUARTA DEI
CAALÈR (dormire della quarta dei bachi
da seta) essendo appunto la quarta ed ultima fase dello sviluppo dei bachi il periodo
in cui questi “dormono” più a lungo.
Uno dei peggiori modi di andare a dormire
è certamente quello di ANDÀ A DORMÌ
COLA MADONA (andare a dormire
con la suocera) perché se avere nel letto la
suocera non è certo una bella situazione; lo
stesso si può dire di chi ha saltato la cena
e si ritrova a letto con la sgradevole compagnia della fame che senz’altro non è un
buon viatico per la notte.
PICCHIARE – BUSSARE – BATTERE
(dial. BATER)
Di persone che ci importunano magari
in modo sommesso ma frequentemente
soprattutto con richieste di poco conto si
dice che a loro piace BATER ALA PORTA A BELAZÌ, MA DE SPÈS (battere
alla porta piano piano ma spesso) ma se
vogliamo evitare che ciò accada allora è
meglio BATISLA (battersela) darsela a
gambe, fuggire, quando le cose della vita
non vanno nel verso da noi desiderato eccoci a BATER LA LUNA (battere la luna)
vale a dire immusonirci o farci prendere
dalla malinconia.
Talora capitasse di dover rimproverare o
addirittura castigare qualcuno si dice BATER LA POLVER A VERGÙ (battere la
polvere a qualcuno) come fosse un tappeto
nel caso vengano usati metodi violenti.
Il detto BATER ZO DEL SERCOL (battere fuori dal cerchio) è riferito a chi si intromette per dire la propria opinione senza
aver compreso il vero senso di un discorso
o di un avvenimento che sta accadendo.
BATER LE BROCHETE (battere i chiodi) da due significati.
Il primo è riferito al fatto di battere i denti
per il freddo e il secondo vuol dire di essere in bolletta, di non avere il becco di un
quattrino.
Nel caso che qualcuno voglia vendicarsi
di un torto subito ma per paura non se la
prende con l’autore del torto ma si rivale
su uno più debole si comporta come CHI
NO P­Œ L BATER EL CAAL BAT LA
SÈLA (chi non può battere il cavallo batte
la sella).
DITO (dial. DÌT)
Nel dialetto alcune dita hanno un nome
che ricorda di alcuni la forma come EL
DÌT GROS (il dito grosso) è il pollice, EL
DÌT ARMILÌ (il dito mignolo) e di altri
una tipica funzione come EL DÌT SPOZALÌ (il dito del matrimonio) cioè l’anulare essendo questo dito la sede consacrata
della vera nuziale.
A rimarcare la diversità fra le varie dita
ecco il detto I DICC DELE MA NO I È
TOCC COMPAGN (le dita delle mani
non sono tutte uguali) che non vuol dire
che qualcuno è migliore o peggiore degli
altri ma che nessuno può sapere tutto di
tutto essendo ciascun abile nella propria
attività.
Tutt’al più il fatto di SAÌ VERGOT A
MENADIT (saper qualcosa a menadito) è indice di profonda conoscenza di
qualcosa come brani letterali, poesie, o
altro al contrario di chi NO SA QUACC
DICC S’ABE ‘N LA MA (non sa quante
dita abbia la mano) per dire persone che
per farsi notare usano raccontare di fatti
insignificanti ingigantendoli a dismisura
tanto da far dire SE L’È ŒN DÌT EL LA
FA ŒN BRAS (se è un dito lo fa diventare
un braccio).
Quando ci viene commissionato un lavoro
che richiede tempo, fatica e attenzioni particolari a coloro che magari ci sollecitano
possiamo rispondere che NO L’È MIGA
ŒN LAÛR DE FAS SŒI DICC (non è
un lavoro da fare sulle dita) cioè in modo
approssimativo, alla carlona.
Qualche volta nella vita ci capitano delle
occasioni per cui non ci rimane che PIÀS
I DICC (mordersi le dita) per lo sconforto
e il disappunto.
Pag. 10
Pianura
Manerbio
La
Giugno 2009
Paolo Cavaciocchi campione del mondo nella Kombat League
La Kombat League è una federazione molto giovane, che in soli 4 anni è stata in
grado di costruire attorno a sè un forte e
numeroso team di persone tutte impegnate
con uno stesso fine: quello di arricchire il
mondo degli sport delle arti marziali. Una
squadra di Kombat League è presente a San
Gervasio Bresciano formata da giovani entusiasti i quali si sono messi in evidenza ai
recenti campionati mondiali svoltisi a Rimini presso il “105 Stadium” dove si sono
disputate le gare della prima edizione della
“Coppa del Mondo Kombat League”.
E’ stato un appuntamento importante per
gli appassionati delle discipline da combattimento che comprendono le categorie: Discipline light, Discipline a contatto
pieno, Karaté, Kung Fu, Krabi Krabong,
MMA (Mixed Martial Arts), Lotta, a loro
volta suddivise in varie specializzazioni.
Le diverse prove hanno visto la partecipazione di duemila atleti di ogni parte del
mondo. Tra essi la rappresentativa “Nova
Uniao San Gervasio”, affiliata alla “Nova
Uniao Italia” diretta dal Maestro Fabricio
Nascimento.
Ottimo il comportamento del manerbiese
Paolo Cavaciocchi, classe 1982, che in tre
combattutissimi incontri ha sbaragliato gli
avversari e conquistato il titolo di Campione del Mondo nella disciplina “Submission
Wrestling” per la categoria di appartenenza
-78 Kg., dimostrando grande preparazione
atletica, tecnica e psicologica acquisita
in anni di costanti allenamenti presso la
palestra di San Gervasio, sotto la guida
dell’istruttore Cristian Pietrobelli di Pontevico, dove ogni giovane può essere indirizzato ad una delle discipline sportive di
combattimento ed esprimere al meglio le
proprie attitudini e potenzialità trovando
motivazione e soddisfazioni per una sana
pratica sportiva.
Eccellenti i piazzamenti nelle rispettive
discipline sono stati ottenuti da altri componenti della “Nova Uniao San Gervasio”:
l’istruttore Cristian Petrobelli ha conquistato la medaglia d’argento nella Kombat League World Cup 2009, specialità
“Brazilian Jiu Jitsu”; Mauro Paccani ha
conquistando due medaglie di bronzo nel
“Submission Wrestling”, nella categoria
-68 Kg. e nel “Brazilian Jiu Jitsu” nella
categoria -70 Kg.; Francesco Dalè ha ottenuto la medaglia di bronzo nel “Brazilian
Jiu Jitsu” nella categoria -76 Kg.; Marcello
Fassoli che, pur non avendo raggiunto il
podio, ha effettuato una ottima presta-
zione dimostrando grande preparazione
atletica e tecnica.
Per dimostrare che questo sport non è
aperto solo agli uomini va menzionata Veronica Pè della “Nova Uniao Montichiari”
che ha conquistato la medaglia d’argento
nel “Submission Wrestling” e la medaglia
d’oro nel “Brazilian Jiu Jitsu”.
In memoria di Mille Miglia: precisazioni campanilistiche
Andrea Saleri
Un pomeriggio di basket nel ricordo di Andrea Saleri, il promettente pivot del Basket
Manerbio che un male incurabile due anni
fa ha strappato alla famiglia ed agli amici. E’
stato un momento di commozione al quale
sono intervenute squadre della società, under 12 e under 13, e amici di Andrea che
si sono misurati in informale competizioni.
Alla manifestazione è intervenuto il dott.
Cesare Meletti, candidato sindaco a Manerbio per il Pdl. Sandro Vazzoler ha offerto
il trofeo “Ororo” che rimane alla società.
CAF Manerbio
Aperto a Manerbio al numero 12 di via
Martiri della Libertà il nuovo ufficio Caf.
L’iniziativa è della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania ed è finalizzata a
facilitare i contribuenti per le denuncie dei
redditi ed altre pratiche della burocrazia.
Vi è addetta Federica Bonvini che a fianco
dell’ufficio provvede anche alla sede del
gruppo femminile di Lega Nord della Pianura Bresciana.
Anche il giornale mensile che ospita
i miei scritti e che è La Pianura tra
Mella e Oglio ha annunciato ai miei
concittadini, nel numero scorso, che
la Mille Miglia non passa più da Manerbio e che Manerbio non è compreso fra i paesi della così definita
“Terra delle Mille Miglia”.
Le ragioni per cui non passa più
da Manerbo, credo, a me sono ben
note avendole personalmente udite,
anni fa, in qualità di presidente del
comitato organizzatore di quattro
manifestazioni locali della Mille Miglia per le edizioni rievocative della
stessa, ma è meglio allo stato attuale
sorvolare.
Non è possibile invece sorvolare
sull’esclusione di Manerbio dalla
“Terra delle Mille Miglia”, paese in
questo senso molto fertile! E comunque sulla confusione ingenerata fra
manifestazioni assolutamente diverse per tipicità di gara, percorso e
anche cronologicamente lontane.
Né si può altrettanto sorvolare su
una risposta data ad un amico (Cavaciocchi Maurizio – Manerbio) dal
Giornale di Brescia dell’inizio marzo
sulla questione dove viene definito
afflitto da stizzito campanilismo.
Credo, con altri coetanei e
non, purtroppo per età, di
essere stato testimone e di
aver goduto in modo personale e privilegiato di che cosa
è stata la Mille Miglia vera
a Manerbio e Brescia, solo
in parte delle ultime recenti
confezionate passerelle.
Il motto di quei tempi erano
le quattro M: MM-MarzottoManerbio.
Potrei dilungarmi nel racconto di innumerevoli vicende,
fatti e testimonianze legati alle
Mille Miglia lontane e recenti ma preferisco riferirmi alle
sole lontane e restare come il
mio amico citato “stizzito”, e
suggerire di non confondere il
“campanilismo” con la verità
storica.
Si riproducono quattro delle
innuumerevoli immagini del
nostro archivio a testimonianza
di quanto sopra affermato.
Giovanbattista Bisetti
Pianura
Alfianello
La
Giugno 2009
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Giovanni Ziletti, il medico volontario, candidato sindaco
Tra i simboli sulla scheda per le elezioni
amministrative del 6 e 7 giugno l’emblema
del Polo della Libertà con la scritta “Berlusconi per Ziletti” a significare la presenza di
candidati che guardano al futuro di Alfianello guardando avanti, senza cioè lasciarsi
coinvolgere in giudizi sul passato.
La formazione che si presenta sotto le insegne del “Popolo della Libertà”, intende
offrire al paese l’opportunità di “aprirsi
ad una fase nuova, adeguata ai tempi, con
nuove idee e forze rinnovate”. Ne è convinto il dott. Giovanni Ziletti candidato
sindaco alla testa di un elenco di persone
che, pur di diversa estrazione culturale e
politica, hanno l’unico obiettivo condiviso
di un maggior progresso sociale e civile
della comunità.
Dichiara Ziletti: “Vivo questa esperienza
da volontario candidato sindaco, alla stesso
modo della cordata di amici che hanno
un’età che va dai 26 anni del più giovane
agli 87 del più anziano,ma che e’ il piu’
entusiasta di tutti “. I nomi sono: Gianbattista Bonetta, Elena Maestri, Gabriele
Marinoni, Massimo Mattarozzi, Monica
Morandi, Adriano Petesi, Fabio Rossini, Faustino Rossini, Luigi Sozzi, Matteo
Zani. Tutti più che convinti che è possibile
immaginare “un paese migliore” che “costruiremo insieme”.
Giovanni Ziletti, nato il 22 Maggio 1950,
è figlio del medico veterinario Andrea e di
Silvia Sozzi. E’ sposato con Isa Mondoni, che dopo aver insegnato ad Alfianello
per 15 anni, e’ ora insegnante d’inglese
alla scuola primaria di San Gervasio, dalla
quale ha avuto due figli: Allegra, laureata
in Economia, che vive a Londra, e Andrea, avvocato, che vive in famiglia. Una
famiglia di gente positiva come tante se ne
trovano nella nostra bassa.
Conseguita la laurea in medicina e chirurgia all’università di Parma il 17 dicembre
1975, è stato medico di base ad Alfianello dal 1980 al 1987. Dal 1976 fin al 31
maggio dell’anno scorso è stato cardiologo
all’ospedale di Cremona. Raggiunta la pensione, il dott. Giovanni Ziletti ha accettato
la proposta di mettersi a disposizione come
medico specialista negli ambulatori di via
Corsica dell’Asl di Brescia, e di dare il suo
contributo quale perito presso il Tribunale
di Brescia. E’ ora pronto ad affrontare altri
impegni mettendo a frutto la propria e
l’esperienza di altri con il solo obiettivo
d’amministrare con giustizia ed onestà”.
Con quale programma? “Intendiamo
instaurare un rapporto di fiducia con i
cittadini, ampliare la videosorveglianza,
potenziare la polizia municipale in collaborazione con i paesi confinati, dare un ruolo
ancora più rilevante alle associazioni di volontariato presenti sul nostro territorio”.
In paese in quali questioni intendete particolarmente intervenire? “ La nostra comunità non è esente da un diffuso consumo
di droghe ed alcool. Sarà indispensabile
realizzare campagne informative sulla questione in collaborazione con le famiglie e
le scuole anche con controlli mirati ed a
sorpresa, pratica iniziata dall’ assessore alla
Pubblica Istruzione della Provincia di Brescia Gianpaolo Mantelli che condividiamo
completamente. Riteniamo indispensabiliinterventi per la sicurezza degli edifici e
la valorizzazione della biblioteca comunale
collegando la struttura con la rete provinciale, organizzando convegni in collaborazione con l’Università della Terza Età”.
Dunque un programma adeguato alle necessità locali?
“Assolutamente si, che sono molte, specialmente con particolare
riferimento al polo del freddo che
annuncia la chiusura generando
grande preoccupazione per i livelli occupazionali”.
Perciò si dovrà pensare a nuovi
sbocchi dell’economia locale?
“I tempi non sono dei migliori. Pensare a nuovi insediamenti
produttivi è un rischio che porta
all’utopia. Penso che siano da percorrere progetti di valorizzazione
delle nostre radici, delle nostre
tradizioni dotando il contesto
urbano di adeguati impianti e
servizi pubblici e migliorando
la viabilità per quanto riguarda
l’accesso alle cascine che sono il
patrimonio tramandatoci dai nostri antenati unitamente ad altri
edifici storici che si trovano nel
nostro paese nel quale ha avuto
i natali il Santo Lodovico Pavoni. Inoltre
dobbiamo meglio raccordarci con quella
realizzazione assolutamente innovativa e
geniale che e’ il parco del Lusignolo e dell’
Acquapark Le Vele (in cui lavorano tanti
giovani alfianellesi) per sfruttarne le potenzialita’ nell’ indotto. In fin dei conti le
Casacce sono po’ anche Alfianello”.
Ce n’è per un impegno che va oltre i cinque
anni di una legislatura.
6 e 7 Giugno
ELEZIONI PROVINCIALI
collegio Manerbio-Pontevico
FAI UNA CROCE SUL SIMBOLO
COLLEGIO PROVINCIALE N° 25
MANERBIO - PONTEVICO
Candidato per l’ALLEANZA DI CENTRO
MOSCA OLIVIERO PAOLO
Nato a Manerbio il 26/10/1940
Da sempre residente a Manerbio.
Sposato nonchè padre e nonno.
Perito industriale con studi presso
l’Università di Parma.
Dirigente d’industria e successivamente consulente finanziario.
Da maggio si è ritirato dal lavoro.
Sindaco di Manerbio dal 1985 al
1990.
Più volte consigliere comunale.
L’attuale situazione politica non
consente di lanciare un ipotesi
politica senza prima precisare l’alleanze.
Noi abbiamo scelto il centrodestra con Molgora presidente.
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Pianura
Offlaga
La
Giugno 2009
Cignano, urgenti restauri
alla facciata della chiesa
Gelo, acqua, sole e intemperie di vario
genere hanno ridotto in rovina la facciata
della chiesa dedicata a Sant’Andrea Apostolo, parrocchiale di Cignano, una delle
frazioni di Offlaga.
Per questo l’area interessata ai crolli di decorazioni in calcestruzzo e cemento, è stata
transennata in modo da evitare danni alle
persone.
In paese intanto s’è costituito un movimento finalizzato alla raccolta di fondi per
procedere a riparare i guasti.
E Alessandro Tomasini è fra coloro che si
danno da fare per conservare un’opera importante nell’arte del paese.
La chiesa fu costruita nel 1640 quando gli
abitanti erano 552 per effetto della peste
di dieci anni prima. E’ stata ampliata nel
1762; nel 1960 fu restaurata e decorata
con affreschi di Oscar Di Prata e Gabriel
Gatti; la spesa è registrata in complessivi 15
milioni di lire.
Il tempio fu consacrato nel 1962. Era parroco don Franco Marchioni di Pontagna
di Temù, ordinato sacerdote il 18 giugno
1923, curato ad Orzivecchi dal 1947 al
1952, poi a Collebeato, parroco a Cignano
il 12 settembre 1959.
Il disegno della facciata è attribuito a Luigi Tombola, nativo di Torre di Brenta in
provincia di Padova, attivo nel Bresciano
dove ha insegnato disegno nelle scuole della
città, membro dell’Ateneo di Brescia, autore di progetti su diverse chiese tra le quali
quella di Cignano ampliata nel 1915-16.
In una monografia sulla chiesa di Cignano
la figura dell’architetto, morto a 83 anni nel
1956, è ricordata con dovizia di particolari
sulle opere che ha progettato ed altre che
ha suggerito. Al restauro della facciata della
parrocchiale di Cignano si era già interessato l’anno scorso il parroco don Santino Baresi che nell’autunno passato ha raggiunto
la sua nuove sede a Isorella per disposizione
della Curia bresciana.
Ai volontari del paese, che aderiscono al
gruppo per il restauro, il compito di provvedere all’intervento per mettere in sicurezza la facciata contando sulla generosità
della gente e nella speranza che in paese e
da enti sensibili al patrimonio culturale e
d’arte locale siano stanziati i fondi necessari
ad affrontare la spesa.
Che è certamente onerosa.
La battaglia di San Martino
e Solferino
La battaglia di Solferino e San Martino anche ricordata come battaglia del 24 giugno 1859 - venne combattuta fra l’esercito
austriaco e quello franco-sardo, ponendo
fine alla seconda guerra di indipendenza
italiana. In realtà, si trattò di un insieme di
combattimenti distinti che si svilupparono
autonomamente e quasi simultaneamente,
su un fronte di oltre 20 km e coinvolsero la
sensibilità di intere comunità. Fra le quali
Cignano, al tempo comune autonomo
da dove mosse una colonna di carri per il
soccorso ai feriti recuperati per essere curati
in paese. Nel libro dei morti della parrocchia è scritto del decesso di “sei militari
muniti di tutti i sussidi della chiesa che
furono seppelliti nel camposanto in cassa”.
L’annotazione è riportata nella storia di
Offlaga, Cignano e Faverzano nella quale
s’informa che sotto il portico della chiesa
di san Rocco sono murate due lastre in
marmo con la scritta: “Reduci dall’epica
pugna del 29 giugno 1859 – affratellati nel
dolore – furono qui curati 17 feriti francesi e 9 austriaci” riferendo i nomi. Nella
stessa pubblicazione si legge che nel 1862
il Comune per soddisfare le requisizioni
ed i danni causati dall’armata austriaca nel
1859 prese a prestito lire 5mila dal parroco
Benedetto Tommasi e lire mille 400 dal
Consorzio della Cignana. Non si sa come
e quando le somme vennero restituite.
Si viene ora a sapere che nell’archivio del
Comune ad Offlaga sono state rinvenute
proprio in questi giorni le “note spesa” per
i costi sostenuti dal 27 giugno al 6 agosto
di quell’anno riassunti nell’allegato documento.
Al santuario della Formica
torna la festa dell’ammalato
Anche e soprattutto nel dolore, che è lacerante e impietoso compagno di vita per
alcuni di noi, si può trovare la fede; una
fede che diventa forza, capacità di accettare
e trasformare quella stessa sofferenza fisica
non voluta ma irrinunciabile, in dono di sé
agli altri, in perenne e accorata preghiera.
Da decenni ormai il santuario intitolato
alla Beata Vergine della Formica accoglie
nel suo forte abbraccio di pietra antica, la
celebrazione della “Festa dell’ammalato”.
Una tradizione di fede e di popolo che si
rinnova di anno in anno, in occasione del 1°
maggio, e che attraverso la sempre radicata
devozione mariana chiama a sé decine di
ammalati e di fedeli.
Così venerdì 1 maggio, lo splendido santuario, la cui esistenza nella sua struttura
originale, prima cioè dell’ampliamento
voluto dalla famiglia dei nobili Barbisoni,
sembra risalire al 1532, è tornato ad accogliere la festa che ormai da tempo si è
aperta all’intera zona. Un appuntamento,
questo, particolarmente atteso dalla comunità offlaghese, pronta a rinnovare il suo
affetto verso questa iniziativa che affonda le
proprie radici nel dolore e nell’infaticabile
impegno di una concittadina, Blandina
Pini. Colpita in giovane età da una malattia
feroce e dolorosa che la costrinse su una
sedia a rotelle, Blandina maturò la convinzione che avrebbe potuto trovare la forza
di superare il proprio dolore impegnandosi
con la preghiera e con il lavoro per alleviare
le sofferenze degli altri. Negli ormai lontani
anni’ 50, diede così vita ad un gruppo di
volontari che divenne di anno in anno più
folto e attivo sul territorio, promuovendo,
tra le altre attività, questo momento di
incontro e di preghiera annuale che da decenni si rinnova nonostante la scomparsa
di Blandina. Da molti anni ormai il testimone è passato al “Gruppo solidarietà per
l’ammalato” che sempre rinnova l’appuntamento con la “Festa dell’ammalato” e che
accanto a questo impegno affianca quello
per il recupero del piccolo ed amato edificio
di culto che ospita la manifestazione e che
costantemente è visitato dai fedeli ed è meta
di numerosi pellegrinaggi mariani.
I volontari nell’arco dell’anno dedicano
tempo e denaro, spesso frutto della generosità di privati, al fine di effettuare i
lavori di sistemazione della bella chiesetta
e dell’area circostante. Al loro lavoro, tra le
altre cose, si devono, il restauro del soffitto,
il recupero del concerto di campane, quello
degli infissi, ma anche dell’antico pozzo che
fronteggia l’ingresso del santuario.
La festa baciata da uno splendido sole si è
aperta alle 14,30 con il ritrovo e la sistemazione degli ammalati al santuario della B.V.
della Formica e con l’accoglienza musicale
del Corpo bandistico “Benedetto Vinaccesi” di Offlaga quindi la recita del S. Rosario
seguita dalla messa con la funzione lourdiana per tutti gli ammalati. In conclusione
un momento conviviale allietato dalle note
della banda civica “Benedetto Vinaccesi”.
Ancora una volta i luoghi raccontano di
una fede forte che si tramuta in speranza e si
fanno testimoni della vita degli uomini.
Pianura
Borgo S. Giacomo
La
Giugno 2009
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Ignazio Parini: perché mi candido?
Perché voglio bene ai luoghi dove vivo e
lavoro da quando sono nato.
Perché sono convinto che i grandi cambiamenti cominciano sempre da piccole
iniziative locali.
Perché vorrei continuare a portare una
sensibilità, ferma e determinata, a favore
della qualità della vita, della sostenibilità ambientale, della difesa delle famiglie
più in difficoltà, di un´economia più
umana ed equilibrata.
Perché ritengo che ogni lungimirante iniziativa, anche e soprattutto economica,
abbia sempre inizio da una solida formazione di cultura sociale, che non significa
necessariamente scolastica (infatti io ho
imparato molto dal senso civico di mia
IGNAZIO PARINI
Nato a Orzinuovi il 25 luglio 1959, residente da sempre a Borgo San Giacomo,
diplomato, sposato, padre di una figlia.
Nel 1984 fondatore e dirigente della squadra di calcio amatoriale locale.
Dal 1990 al 1994 membro della Commissione Sport comunale. Nel 1994 viene eletto nelle file della “Lista civica per
Borgo San Giacomo” come Consigliere
Comunale di minoranza. Nel 1996 è tra
i fondatori e dirigente del Gruppo Escursionisti di Mountain Bike locale.
Dal 1998 a 1999 dirigente della prima
squadra di calcio locale, si dimetterà a
seguito dell’accettazione dell’incarico di
Assessore allo Sport;
madre casalinga e di mio padre muratore).
Perché vorrei dare continuità alla
fase di rinnovamento del nostro Comune, intrapresa con la nascita della
Lista Civica per Borgo San Giacomo.
Il nostro programma è ambizioso,
come d’altronde lo era quello di cinque anni fa, programma che comunque abbiamo realizzato interamente,
andando anche oltre in alcuni settori, visto che abbiamo messo in
campo progetti non previsti.
La costruzione del Palazzetto dello
Sport e della nuova Scuola Materna,
l’acquisto del Castello di Padernello,
il rientro in possesso e la futura ristrutturazione della cascina Bina, la costruzione
di un nuovo depuratore, la gestione delle
aree demaniali in fregio all’Oglio, l’adozione del Parco della Savarona, le opere già
eseguite come la costruzione di un grande
magazzino comunale, del potabilizzatore,
un’efficiente isola ecologica, l’apertura del
Centro Diurno e la sistemazione del piazzale “Ferrari”: basterebbe una sola di queste
iniziative per qualificare positivamente
l’intero operato di un’Amministrazione
Comunale!
Tutte queste importanti questioni non
possono essere oggetto di contrapposizione politica: una comunità moderna
che ambisce ad ottimizzare iniziative di
questa portata qualitativa ha bisogno di
uno sforzo comune tra
tutte le migliori forze in
campo, evitando piccole
schermagli create per la
conquista di una misera manciata di consensi
elettorali!
Oggi più che mai, quindi, vi invito a votare per
me e per la nostra lista,
formata da persone valide ed affidabili. Ricordatevi che il bene comune
è il bene di ognuno di
noi!!!
Le parole sono importanti. Quando affermiamo
che siamo “garanzia di
esperienza ed impegno”,
non lo diciamo tanto
per dire: stiamo parlando dell’attuale Sindaco
Giuseppe Lama, amministratore di grande esperienza e ancor più
grande capacità (che ringrazio personalmente per tutto quello che ha fatto e che
ancora farà per il paese); stiamo parlando
di un’amministrazione che non ha mai
avuto un litigio al proprio interno, che non
ha mai cambiato un assessore e che, cosa
ancor più significativa, ricandida tutti e
dodici i consiglieri comunali uscenti. A noi
si sono aggiunti cinque altrettanto validi
candidati, che in questi anni si sono già
impegnati a vari livelli nel sociale.
Nel 1999 viene rieletto Consigliere Comunale questa volta di maggioranza.
Dal 1999 Assessore alla Cultura, Sport e
tempo libero, nonché Vice-Sindaco del
Comune di Borgo San Giacomo;
Promotore, organizzatore e direttore artistico delle Feste Patronali che dal 2000
hanno assunto un carattere festivaliero.
Nel 2001 è membro del costituente gruppo di lavoro formato da altri quattro assessori di Comuni limitrofi che danno vita al
progetto “ODISSEA, Festival della valle
dell’Oglio”. Di tale progetto è stato responsabile amministrativo come Comune
Capofila dal 2005 al 2007.
Nel 2004 viene rieletto Consigliere Comunale di Maggioranza e gli vengono
confermate le cariche amministrative ri-
coperte.
Nel 2004 è co-autore e curatore del libro
“Borgo San Giacomo: Testimonianze di
un territorio” edito dalla Compagnia della
Stampa;
Convinto sostenitore dell’importanza
(anche economica) della rivalutazione
storica, culturale e turistica dei luoghi e
dei monumenti presenti, soprattutto nei
piccoli centri:
-- si preoccupa del recupero di alcune sale
del palazzo dei “Della Volta” in Acqualunga (frazione del Comune di Borgo
San Giacomo) inaugurando il Museo
Ornitologico “Serafino Fiamenghi”
con oltre 500 animali impagliati;
-- propone e partecipa ad alcuni piccoli
lavori per il parziale recupero del set-
Offerta formativa 2009/2010 a finanziamento pubblico
Comunicazione a cura dell’Assessorato alla Formazione Professionale della Provincia di Brescia
Siamo sicuri di aver lavorato bene, sicuri
di aver fatto quanto possibile per il bene
del nostro Comune, perciò siamo qui a
chiedervi di rinnovarci la fiducia!
In questo periodo storico di crisi sociale, incertezza e confusione, ritengo che il
modo più appropriato per concludere sia
una citazione saggia, quasi un’esortazione,
che recita:
“Se non sai dove stai andando, girati e
guarda da dove vieni”
Ignazio Parini
tecentesco Chiostro prenapoleonico
(detto “Sagrato”) a Borgo San Giacomo, rendendolo fruibile ed utilizzabile
per manifestazioni di carattere culturale;
-- promotore dell’iniziativa, ricopre un
ruolo attivo nelle trattative che porteranno all’acquisto del Castello di Padernello da parte del Comune di Borgo
San Giacomo insieme ad una società di
imprenditori locali.
Nel 2005 è Socio Fondatore della “Fondazione Castello di Padernello, Storia e
Cultura per la rivalutazione di un territorio” nella quale assume l’incarico di
Presidente.
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Pianura
Pontevico
La
Giugno 2009
La persona al centro dell’azione politica
di Giacomo Bazzoni
Cinque anni dopo ritenta. “Ho avuto molto dal lavoro e dalla politica. Sarà un peccato di vanità. Ma ognuno di noi ha le sue
ambizioni”. Giacomo Bazzoni si candida
un’altra volta a sindaco di Pontevico. E’
cordiale con l’interlocutore, ed in generale
la gente che incontra in paese, per strada,
al bar Mazzini, nella sede del Gabbiano,
la cooperativa che ha fondato e della quale
è presidente. Chi lo conosce gli assegna
qualità, competenze e referenze per aspirare
ad un incarico certamente di prestigio. E’
stato dipendente per 37 anni della Wolver
di Cremona per la quale ha molto viaggiato
per il mondo, uomo di fiducia della proprietà fino a diventare dirigente. Nel campo
sociale, ha operato e continua ad occuparsi
delle importanti iniziative che rappresentano la sintesi di un impegno portato avanti
con infinita disponibilità.
Domenica 13 settembre, il presidente della
Conferenza episcopale italiana, cardinal
Angelo Bagnasco, concluderà le manifestazioni per 400 anni dell’Abbazia ed inaugurerà il nuovo Hospice che segna il recupero
del vecchio ospedale nel quale il porporato
Il cardinal
Bagnasco a
Pontevico
Proseguono le manifestazioni per i 400
anni dell’abbazia di Pontevico che si concluderanno il 13 settembre prossimo con
la presenza del cardinal Angelo Bagnasco,
presidente della conferenza episcopale
italiana. Archiviate le iniziative della parte
religiosa del programma ora è il momento
di quelle folcloristiche. Martedì 2 giugno è
programmata la caccia al tesoro per i ragazzi della scuola secondaria e del biennio superiore; sabato 13 giugno è organizzata la
manifestazione “Correndo per i campanili,
400 anni dopo”, corsa non competitiva per
i ragazzi della scuola secondaria. Sabato 14
luglio, la manifestazione è proposta per gli
adulti in edizione serale con partenza alle
21 dall’Oratorio di Pontevico. In agosto
gli organizzatori si concedono una pausa
preparandosi al programma di settembre.
ha visto la luce in un periodo certamente
difficile della storia nazionale. Lo storico
edificio in centro al paese, nel 1836 diventato ospedale grazie alla generosa donazione
della nobildonna Catterina Gorno Ruffoni
Corbellini, ha rappresentato per quasi due
secoli “un monumento alla carità di Pontevico”, come ha scritto Giuseppe Fusari nel
suo recente tomo “Filantropia e carità”. Ma
non bastò la sua storia ad evitare la chiusura
per cui è rimasto per decenni edificio senza
alcun utilizzo. Ora la cooperativa il Gabbiano lo sta recuperando, dopo avere acquisito
la proprietà grazie ai finanziamenti ottenuti
dalle Regione Lombardia. Diventerà un
centro per la cura di malati terminali.
Su quali motivazioni? “Ho vissuto il dramma della morte di mio fratello, Virginio,
colpito da cancro nel 1984. Sono stati mesi
terribili in quanto non esistevano strutture
e quindi non sapevamo a chi affidarci consapevoli che per mio fratello erano gli ultimi giorni della sua vita. Mi proposi, allora,
di fare qualcosa di concreto e l’occasione mi
è stata propizia, anni dopo, nel momento
di poter accedere a fondi pubblici anche
europei, per cui è stato possibile realizzare a
Pontevico una struttura sociale importante
sull’esempio della Domus Salutis delle suore Ancelle della Carità di Santa Di Rosa a
Brescia”.
Hospice, impresa riuscita come altre cui
la Gabbiano ha messo mano grazie alle
amicizie acquisite nell’impegno politico
di quarant’anni del suo presidente. Giacomo Bazzoni era convinto militante della
Democrazia Cristiana (appartenenza della
quale resta orgoglioso) quando fu eletto nel
consiglio comunale di Pontevico ed assunse
incarichi nell’organizzazione degli ospedali
della zona. Poi, per l’evoluzione degli eventi, è entrato nel Partito Popolare e nella
Margherita, mai rinnegando le sue origini
che lo portarono ad esser ottimo amico
di Mino Martinazzoli, ed altri esponenti
nazionali fra i quali Rosi Bindi che da ministro lo nominò nella Commissione Sanità.
L’incarico gli fu confermato dai successivi
ministri Veronesi e Sirchia per cui si trova
ancora inserito nella Commissione nazionale per la salute nella quale, come tecnico,
su sua segnalazione, è stato nominato pure
il direttore generale dell’Azienda Sanitaria
Bresciana, Carmelo Scarcella.
Da tre anni Giacomo Bazzoni è delegato
Anci (l’associazione dei comuni d’Italia)
per l’integrazione dei servizi socio-sanitari.
Ed è presenza rilevante che lo pone a fianco di sindaci quali Dominici di Firenze e
Chiamparino di Torino. Una presenza in
organismi nazionali che impegna Giacomo
anche in Lombardia conquistandosi stima
ed amicizia dal presidente Formigoni e da
altri esponenti della regione.
Una gran serie d’incarichi, ma mai distogliendo l’attenzione da Pontevico? “E’ il
mio paese al quale sono legatissimo e nel
quale ho fondato la cooperativa Gabbiano,
che opera attivamente da vent’anni nella
gestione di servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi in diverse città e paesi di
Lombardia e Piemonte”. Dal 1 giugno la
Gabbiano ha assunto la gestione dei servizi
nell’Ospedale e Casa di Riposo Richiedei
di Gussago. Ed è il più recente contratto
sottoscritto con un ente pubblico sommato ad altri, come ad esempio a Mantova,
Suzzara, Santa Lucia di Milano, Vedano
Olona. Tutte operazioni concordate con le
organizzazioni sindacali che riconoscono
professionalità alla cooperativa che dispone
di un organico costituito da 850 dipendenti, in gran parte giovani che condividono gli
obiettivi dell’organizzazione che ha acquisito competenze specifiche nella gestione
diretta di servizi erogati in proprie strutture
o in collaborazione con altri Enti Pubblici e
Privati, e garantisce stabilità occupazionale
ai Soci-Lavoratori e ai dipendenti. “La nostra è un’azienda che non insegue il profitto
ma pone la persona in quanto tale al centro
di ogni nostro intervento”.
Come l’Hospice, entrato a far parte di
strutture nazionali similari. Ed ora la candidatura a sindaco di Pontevico. “Me l’hanno
proposto alcuni amici. Ho cercato di mettere attorno allo stesso tavolo esponenti dei
vari movimenti delle aree di centro presenti
anche a Pontevico. Qualcuno ha aderito
altri hanno preferito strade diverse, ma ho
avuto adesioni abbastanza per coalizzare
una lista di nomi che hanno professionalità
ed esperienze sicuramente utili al paese”.
In tutta umiltà e con grande disponibilità,
Giacomo Bozzoni si ripropone. E’ compito della gente di Pontevico dimostragli
apprezzamento per come ha operato senza guardare a meriti o demeriti particolari. Alla giunta uscente ha dato una mano
quando ne avvertì la necessità, “ma solo per
non mandare il paese in crisi. Comunque
vada alle elezioni non negherò anche in
futuro un sostegno se ne ravviserò l’utilità.
Sia chiaro, sempre a beneficio dell’intera
comunità”.
“RINNOVIAMO PONTEVICO” è il
motto della lista nella quale si trovano:
Antonella Acerbis, commerciante; Roberto Bonezzi, tecnico della Provincia di
Cremona; Gianbattista Gatelli, laurea in
Sociologia; Giambattista Geroldi, pensionato; Fabio Iachetti, educatore; Roberto
Lanzi, medico specialista terapia del dolore;
Marco Merlini, elettrotecnico; Tomaso
Perotti, ex dirigente ufficio postale; Alessandro Pietta, artigiano edile; Enrico Roda,
psicologo; Francesco Roda, imprenditore;
Luciano Tiziano, ex comandante della polizia locale; Giovanni Triglia, geometra; Valerio Maurizio Venturini, coordinatore del
personale; Paola Veronesi, commerciante;
Remo Zinoni, responsabile vendite azienda
abbigliamento.
Franco Piovani
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Pianura
Territorio
La
Giugno 2009
Sulla strada il rispetto delle regole
“Il coraggio di avere paura quando vi trovate a percorre una strada con qualsiasi
veicolo. Rispettate le regole, usate la testa,
nessuno è invincibile”.
E’ l’esortazione ai ragazzi del Pascal di Manerbio del maresciallo Fulvio Pighin, vice
comandante della guarnigione dei carabinieri in servizio sul territorio, intervenuto
al convegno sul tema: “Sicurezza stradale:
fai la cosa giusta” col quale si è conclusa
la mostra itinerante che da novembre ha
fatto sosta in diversi istituti superiori della
provincia, con l’obiettivo di sensibilizzare
i giovani in merito all’argomento che li
riguarda da vicino.
Al convegno, coordinato da Laura Magli,
di Telecolor Cremona, sono intervenuti:
Andrea Caldinelli di Iseo, reduce da un
incidente che l’ha costretto in carrozzella,
raccontando la sua esperienza, il quale
raccomanda di “volere bene a sè stessi ed
avere rispetto degli altri”; Antonio Anni,
presidente della sezione di Manerbio
dell’Anc che collabora con le forze dell’or-
dine nella sorveglianza sul territorio
“un compito svolto col solo uso del
telefonino per far intervenire le forze
dell’ordine in caso di necessità”; la
dirigente del Pascal, Donatella Preti,
con una relazione sulle stragi del
sabato sera che nel solo 2007 hanno
fatto rilevare 1742 morti di utenti
della strada nell’età dai 22 ai 36 anni;
l’assessore Giampaolo Mantelli per dire
dell’importanza degli interventi sulla rete
bresciana per eliminare punti pericolosi e
nevralgici della viabilità con la costruzione
di molte rotatorie.
Grande attenzione degli studenti, visibilmente interessati agli argomenti trattati.
Giampaolo Mantelli per la riconferma in provincia
Lettera di un genitore
Riceviamo e pubblichiamo due lettere a
sostegno della candidatura a consigliere
provinciale per il collegio di Manerbio
- Pontevico di Giampaolo Mantelli,
assessore uscente alla Pubblica Istruzione.
Giampaolo Mantelli si candida nelle file
dell’Unione Di Centro (UDC) che ha
come candidato presidente Quadrini.
Il nostro mensile ha più volte documentato l’attività politica di Mantelli.
Nell’ultimo mandato provinciale è stato
assessore alla Pubblica Istruzione, mentre in quello precedente lo era all’agricoltura.
E’ questa la ragione per cui due cittadini
ci hanno inviato le due lettere che di
seguito pubblichiamo integralmente.
Lettera di un agricoltore
Il comparto agricolo si trova in una situazione di grande sofferenza. Di fatto,
considerando anche il periodo di crisi economica globale che sta coinvolgendo quasi
indistintamente tutti i settori produttivi:
dalle aziende al commercio, all’artigianato
l’agricoltura è un comparto che più di altri
sta risentendo di una serie di situazioni negative che hanno messo in ginocchio molte
aziende. E tutto ciò è avvenuto nell’immobilismo o comunque sottovalutazione di
ogni problematica da parte di quella che in
termini più generali definiamo “politica”.
La mia non vuole essere una lagnanza di
chi si trova indiscutibilmente coinvolto
in prima persona, piuttosto vuol essere
una riflessione che voglio e sento di dover
condividere.
Al di là del colore o appartenenza di bandiera politica i nostri rappresentati al governo si sono dati da fare per trovare incentivi a sostegno dei più svariati settori
dimenticando quello basilare: l’agricoltura.
Si contano sulle dita di una mano, e forse
sono troppe anche quelle, i politici che si
sono rimboccati le maniche al fianco degli
agricoltori per tutelare le loro/nostre ragioni e favorire lo sviluppo del territorio. Ma
uno nel bresciano c’è stato e c’è tutt’oggi:
Giampaolo Mantelli. Forse perché uomo
della Bassa, Mantelli è stato sempre vicino
ai problemi di noi agricoltori, sempre al
nostro fianco in tutte le battaglie.
Ricordo che nel periodo in cui Mantelli aveva la carica di assessore provinciale
all’agricoltura, dal 1999 al 2004, avevo
pensato: “Finalmente è arrivato qualcuno
a cui stanno a cuore le nostre questioni.
Qualcuno che ci vede lungo”.
Molto è stato fatto in quel periodo. Mantelli
ha saputo riorganizzare il sistema snellendo
tutte le procedure. Ha saputo garantire il
finanziamento del 100% delle domande
di contributo per gli investimenti strutturali, accedendo alle fonti di finanziamento
europee, regionali e provinciali. Ha fatto in
modo che i nostri prodotti tipici venissero
tutelati e promossi. Ha favorito la certificazione della sicurezza alimentare.
Anche recentemente ci è stato vicino impegnandosi affinché le modifiche richieste al
decreto sulle quote latte venissero recepite.
Così come è stato importante il suo sostegno sulla questione legata all’entrata in
vigore della nuova direttiva nitrati.
Ma quel che è più importante è che con
lui si è sempre potuto parlare. Una persona
alla mano pronto a rispondere e trovare
una soluzione alle più diverse esigenze.
Ecco perché a pochi giorni dalle elezioni
e sapendo che Giampaolo Mantelli è candidato per le provinciali, mi auguro che in
molti, come me, esprimano la preferenza
a suo favore. Perché ritengo indispensabile che la politica recuperi una maggiore
consapevolezza del settore agricolo di così
vitale importanza. E l’esperienza ci ha insegnato che Giampaolo Mantelli è una
garanzia.
Giuseppe Chizzolini
Rubo qualche riga di questo mensile per
esprimere soddisfazione. Una soddisfazione sia personale che condivisa da altri
genitori che, come me, impegnano parte
del loro tempo a far sì che la formazione dei
figli possa essere la migliore possibile.
Da tempo lavoriamo per una “scuola di
qualità”, vicina cioè alle esigenze dei genitori e dei ragazzi. Una scuola che sappia
condividere obiettivi, attraverso il confronto costante fra genitori, insegnanti e
alunni. Una scuola che sappia riprogettarsi
migliorando e adeguando il processo educativo. Una scuola meno burocratica e
ingessata in grado di riconoscere le professionalità e le competenze degli insegnanti e
sappia favorire la crescita degli studenti nel
rispetto dei ritmi dell’età, delle vocazioni
delle differenze e della identità di ciascuno.
Una scuola ospitale e funzionale, dotata di
laboratori e moderne tecnologie, all’avanguardia sul piano delle soluzioni edilizie.
Una scuola che sappia offrire ambienti
gradevoli e ospitali.
Ebbene, sono soddisfatto perché per questa “scuola di qualità” molto è stato fatto.
Negli ultimi due anni e mezzo l’Amministrazione provinciale cui competono le
scuole superiori, e in particolare l’assessore
competente - Pubblica Istruzione, Formazione professionale ed Edilizia Scolastica
- Giampaolo Mantelli, ha messo un piede
sull’acceleratore per fare “qualità” nei nostri istituti scolastici.
E lo ha fatto partendo dalla base, redigente il primo Piano provinciale dell’offerta
educativa di istruzione e formazione. Un
documento che dall’analisi dello stato di
fatto programma gli interventi da realizzare prevedendo l’offerta completa di indirizzi scolastici in ogni ambito del territorio
provinciale.
Un documento di fondamentale importanza che consentirà, una volta attuato, di
eliminare la sovrapposizione degli indirizzi
scolastici, favorendo nel contempo l’abbattimento della dispersione scolastica, la
programmazione attenta degli interventi edilizi e l’innalzamento della qualità
dell’offerta formativa stessa.
Sul fronte dell’orientamento, bisogna riconoscere che l’intuizione da parte della
Provincia di voler realizzare Connessione
Campus, il primo grande salone dedicato
a studenti e famiglie a “caccia” del percorso
di studi più consono alle aspettative è stata
a dir poco indovinata
Con Mantelli la scuola ha iniziato anche a
dialogare maggiormente con le istituzioni
e il cosiddetto mondo del lavoro. Sono
stati creati dei percorsi di alta formazione
in risposta alla richiesta di personale altamente qualificato proveniente dal mondo
che produce: con banche, aziende tessile,
meccaniche e metallurgiche, con aziende
di grande distribuzione. Molti i giovani
hanno intrapreso queste sperimentazioni che si tradurranno in lavoro sicuro e
gratificante. Così come è stato proficuo
il percorso costruito con l’Aib della Bassa
che si è tradotto sia in stage di formazione
presso aziende del territorio per i nostri
ragazzi che in nuovi laboratori per le nostre
scuole.
E non dimentichiamo gli interventi di
tipo strutturale che la Provincia ha realizzato: mi riferiscono all’ ampliamento del
Capirola di Leno e di Ghedi, alla riqualificazione della mensa dell’istituto Dandolo
di Bargnano di Corzano, alla sistemazione
(in corso) del parcheggio del Pascal di Manerbio, alla realizzazione dell’Auditorium
dell’Istituto Mazzolari di Verolanuova.
Molto è stato fatto anche per la prevenzione: corsi di legalità all’interno delle scuole,
progetti di prevenzione delle stragi del
sabato sera, il monitoraggio in ingresso e in
uscita dei nostri ragazzi dalle scuola grazie
all’Associazione nazionale Carabinieri, i
controlli antidroga. E ancora lo sportello
codice blu a supporto di genitori e insegnanti per affrontare il problema bullismo.
Come non citare la Scuola per genitori
con psicologi ed esperti sotto la guida del
prof. Paolo Crepet, offerta dall’Assessorato
provinciale.
Certo rimane tantissimo da fare, ma la
“macchina” si è finalmente messa in moto.
Negli ultimi due anni abbiamo assistito a
passi da gigante a favore della scuola e della
qualità della stessa per il bene dei nostri
figli. Per poter far questo è stata indispensabile una persona che ha saputo avere polso,
una persona pratica che ha saputo tradurre
in concreto i progetti. Ecco perché, anche
in vista delle prossime elezioni in Provincia, mi auguro che Giampaolo Mantelli
possa continuare a rappresentare la Bassa
e lavorare per lo sviluppo e la crescita del
nostro territorio.