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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Giugno 2009 - numero 17 Editoriale Sommario Questo numero del giornale è in larga parte dedicato alle elezioni del 6/7 giugno prossimi. Gran parte dei comuni della pianura sono chiamati a rinnovare i propri consigli comunali. Pure l’amministrazione provinciale è in scadenza e si procederà al suo rinnovo. Per ognuno dei paesi nei quali il mensile viene diffuso pubblichiamo un’intervista al candidato sindaco che il nostro giornale ha deciso di appoggiare. Tra questi vi sono candidati sindaci appartenenti a tutti gli schieramenti, così da smentire, una volta per sempre, l’accusa rivoltaci da una determinata parte politica di essere un giornale appiattito su una sola posizione politica. Riteniamo che, laddove esistano candidati e programmi seri, non ci debba essere alcuna preclusione a sostenerli. Ed è quello che abbiamo fatto, senza infingimenti di sorta. Nel prossimo numero pubblicheremo i risultati integrali delle elezioni. Cigole. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3 San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4 Bassano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5 San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6 Calendario bresciano. . . . . . . . . . . . . . . . . » 8 Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10 Alfianello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11 Offlaga. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12 Borgo San Giacomo. . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13 Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14 Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16 Si è aperta venerdì 29 Maggio presso il castello di Padernello la mostra organizzata dal nostro giornale in collaborazione con ISLo. dal titolo “Dal Primato del Disegno alla Supremazia dell’Immagine”. La mostra rimarrà aperta fino al 31 Luglio 2009. Gli orari d’apertura sono dal martedì al venerdì dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00, mentre il sabato e la domenica al pomeriggio dalle 14,30 alle 18,30. Nella mostra sono esposte le mappe originali provenienti dai vari archivi prestatori. Al via le amministrative Direzione: Vania Boglioli Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino,11-Verolanuova (Bs) Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs) Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia del 06/12/2007 Un contributo del candidato Sindaco Cesare Meletti Manerbio gode di una posizione veramente invidiabile: è esattamente al centro dell’Italia settentrionale, la zona più ricca d’Italia e uno dei territori più prosperi d’Europa. Manerbio dista esattamente 337 Km da Bardonecchia (confine francese) e 330 Km da Trieste (la porta per l’Europa dell’Est). La nostra città è prossima a reti di comunicazione importantissime: il casello autostradale della Brescia-Piacenza, l’autostrada Milano-Venezia, la superstrada OrzinuoviMontichiari, l’autostrada Verona-Brennero etc etc. E’ a metà strada tra Brescia e Cremona. Tuttavia all’entrata nord di Manerbio vediamo le Cupole che sono quasi sempre chiuse e in prossimità due capannoni che da tempo sono in uno stato di avanzato degrado. Più avanti c’è l’AGFA che stante la grave situazione economica ha lasciato in cassa integrazione i dipendenti. Dopo il ponte del Mella troviamo l’area Marzotto che nonostante i vari proclami, è rimasta del tutto ferma trasformandosi da un’opportunità per la città di Manerbio, in un problema. Anche all’entrata, dalla parte sud di Manerbio si trova in uno stato di abbandono quella che era la sede produttiva dell’Albapast. Nelle altre zone la situazione non è migliore: capannoni vuoti, la Meras in difficoltà etc etc. Insomma, Manerbio da capoluogo della Bassa Bresciana è diventata periferia di se stessa. L’amministrazione che ha gestito il paese in questi ultimi quindici anni è stata fallimentare. Siccome esiste un collegamento tra l’incapacità di sfruttare la posizione favorevole di Manerbio, la capacità produttiva del paese, la ricchezza reale e le entrate per le casse comunali anche la finanza municipale si trova vicino al dissesto. Anche la Corte dei Conti, il supremo organo di vigilanza, nell’ultimo referto relativo al rendiconto del Comune di Manerbio ha espresso serie perplessità sull’alto livello di indebitamento. Più volte Manerbio è stata citata da molti organi di stampa come la città più indebitata della provincia di Brescia, dopo Brescia e Desenzano: esattamente più di 23 milioni di euro (56 miliardi delle vecchie lire). Ogni anno la nostra città paga alle banche circa 1.200.000 interessi passivi che rendono impossibile intervenire adeguatamente per benefici alle famiglie, agli anziani, allo sport etc etc.. Anche lo stato delle opere pubbliche non è migliore. Non sono presenti impianti sportivi in modo sufficiente alle esigenze della città. Anche le strade e le altre opere viarie non sono per niente efficienti. Questa è l’eredità che ci lascia l’Amministrazione di CentroSinistra che ha governato Manerbio negli ultimi 15 anni. In questi anni abbiamo più volte denunciato la situazione, con lettere, articoli, sottovoce, poi qualche volta, esasperati, abbiamo anche urlato. Trebeschi, sempre più isolato a Palazzo Luzzago non ci ha mai voluto ascoltare. Giugno 2009 Pag. 2 Amico cavallo, ti voglio bene! Amico cavallo, ti voglio bene! Perché con te ho vinto la mia paura. Spero tanto di rivederti l’anno prossimo. Tanti pensierini, scritti a penna o a matita su una bacheca colorata, hanno accolto gli ospiti della festa di consegna dei diplomi di abilitazione equestre I° livello, presso il Centro Ippico Scuderia San Giorgio di Verolanuova, avvenuta venerdì 22 maggio. I diplomati sono gli studenti della scuola primaria Suor Maria Adriano di San Gervasio B.no: 130 bambini, delle classi 1, 2, 3A e 3B, 4 e 5, hanno frequentato 6 lezioni di un’ora ciascuna da Aprile a Maggio. I genitori, i parenti e i curiosi sono stati accolti sulle tribune del campo coperto in sabbia dove gli studenti hanno fatto dimostrazione delle andature base imparate durante il corso. Dopo una gustosa merenda sono stati consegnati gli attestati da parte di Maurizio Alberti, Direttore e AD di Nord Zinc S.p.A. e da Giampaolo Mantelli, Sindaco di San Gervasio. L’iniziativa è stata infatti promossa da Nord Zinc S.p.A., azienda di San Gervasio e dall’Amministrazione comunale, le quali hanno espresso una visione comune del fare sport: un modello per creare relazioni significative e aumentare la conoscenza di sé stessi. “L’entusiasmo dei bambini era alle stelle” afferma uno dei quattordici insegnanti della scuola primaria, “è stata un’esperienza sentita, umana, e vissuta con grande entusiasmo”. Anche Maurizio Alberti, conferma la positività dell’iniziativa: “il buon esito del corso dimostra quanto l’azienda si sia integrata a tutti i livelli nella comunità locale, anche per il mondo scolastico le aziende dovrebbero essere sempre un punto di riferimento e l’entusiasmo dei bambini è un buon esempio per tutti noi”. La Nord Zinc S.p.A. festeggia quest’anno i primi dieci anni dalla fondazione e il progetto “Il mio amico cavallo” è solo uno delle numerose attività programmate nel 2009: un anno all’insegna del vivere e lavorare per un territorio migliore e condiviso. Pianura Provincia La Giugno 2009 Pag. 3 Con Claudio Cartocini “Cigole volta pagina” Claudio Cartocini è il candidato sindaco della lista “Cigole volta pagina”, frutto dell’accordo tra Popolo delle Libertà e Lega Nord. Venticinquenne, laureando in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Brescia, Claudio incarna la voglia di rinnovamento e cambiamento che i partiti del centrodestra che auspicano di portare una formazione giovane nel paese della Bassa Bresciana. Il candidato sindaco ha coordinato il gruppo locale di Forza Italia: è l’entusiasmo di lavorare per rilanciare il paese in cui vive il suo asso nella manica. L’entusiasmo è però guidato dalla grande esperienza di candidati di “Cigole volta pagina”, professionisti che già conoscono da un punto di vista politico il profilo di Cigole, lavoratori autonomi e dipendenti di aziende. Con Cartocini abbiamo intavolato un discorso sulla situazione attuale del paese. Quali le proposte? “Cigole oggi si trova in una fase delicata, nella quale deve saper trovare nuove idee e spinte per il futuro; ritardare questo rilancio potrebbe quindi rivelarsi fatale. Ci sono problemi che vanno affrontati al più presto, come quelli riguardanti la scuola materna ed elementare che, essendo servizi fondamentali per un paese, noi riteniamo siano un’ottima base per il rilancio. La scuola è gestita in forma privata, ma ha accumulato problematiche di tipo econo- mico che un’amministrazione locale ha il dovere di porre come oggetto d’attenzione; altrettanto importante è il problema dello stabile in cui la scuola primaria; l’edificio non rispetta le norme di sicurezza in vigore, non ci sono ascensori nel caso sia necessario ospitare bambini disabili ed è difficilmente raggiungibile da ambulanze o vigili del fuoco nel caso sia richiesto un intervento di emergenza o soccorso. Tutto questo nonostante la spesa nei 5 anni dell’amministrazione attuale si aggiri intorno ai 190 mila euro. Riteniamo problematiche come queste esemplificative per quella che vorremmo essere la nostra politica nel caso fossimo eletti: spese ragionate che abbiano come scopo la massima efficienza del servizio da offrire ai cittadini. Proprio in questa chiave, il punto fermo del nostro programma diventa la ricerca di un’area nuova per costruire una scuola a norma per il nostro paese. Nella vita quotidiana Cigole deve anche gestire altri problemi come la mancanza di parcheggi nel centro del paese. E nell’ottica di cercare di valorizzare una grande risorsa come il palazzo CigolaMartinoni, di cui si sta completando la ristrutturazione, bisogna avviare una pianificazione efficace di un territorio per accogliere i molti visitatori auspicati.” Come si inserisce la grande portata di questo progetto in una piccola realtà come Cigole? “Strettamente collegato ad ogni discorso urbanistico e di rilancio del territorio, vi è il Palazzo Cigola-Martinoni. La realizzazione del progetto alla base di questo intervento di riqualificazione del Palazzo nasce grazie alla collaborazione di molte associazioni ed enti pubblici che hanno contribuito, anche economicamente, alla pianificazione e realizzazione concreta della ristrutturazione.” Chi sono stati i protagonisti politici dell’iniziativa? “Fra gli enti che hanno consentito l’oneroso intervento, altrimenti impossibile per il risicato bilancio del nostro comune, spiccano particolarmente le amministrazioni di centrodestra della Regione Lombardia e della Provincia di Brescia, coinvolte grazie a personalità politiche che hanno preso a cuore il progetto, come per esempio l’onorevole Viviana Beccalossi, che ha ricoperto l’incarico di vicepresidente della Giunta Regionale della Lombardia e di assessore all’agricoltura, la quale nelle fasi iniziali di pianificazione ha giocato un ruolo di promoter dell’iniziativa.” Quali sono le opportunità che possono derivare dall’avere a disposizione questa risorsa? “Cigole Volta Pagina” vuole raccogliere questo già imponente lavoro fatto e proporsi come ideale continuazione politica degli sforzi della Regione e della Provincia. Nonostante la ristrutturazione sia ormai in fase di completamento, le potenzialità del Palazzo non si sono ancora pienamente espresse: il progetto deve essere accompagnato con consapevolezza sia verso la rete di altre iniziative di cui fa già parte, ma c’è ancora tanto spazio di manovra per cercare di valorizzare questa enorme struttura a livello europeo, senza dimenticare la dimensione locale. E’ indubbio che lo sfruttamento di tale risorsa è da leggersi sia in funzione della ripresa economica di Cigole come paese, sia dell’incremento possibile del turismo per l’intera zona, che è già aumentato di oltre il 30% negli ultimi anni; i margini di miglioramento per questo dato sono ancora ampi, così come la volontà di un paese come Cigole di riattivarsi e conquistare un posto importante su territorio bresciano.” Giorgia Rossi Lo splendore di Palazzo Cigola - Martinoni Dopo l’inaugurazione dello scorso 17 Aprile che ha visto la presentazione al pubblico del Palazzo Cigola Martinoni dopo due anni di lavori di restauro, la Fondazione Pianura Bresciana offre a tutti la possibilità di effettuare gratuitamente visite guidate al Palazzo interamente affrescato e restaurato secondo metodo conservativo. Per tutta l’estate sarà possibile effettuare le visite il sabato e la domenica pomeriggio, individualmente o con l’ausilio del personale. Di seguito riportiamo i relativi orari e le informazioni. Sabato, solo pomeriggio, dalle 15 alle 18; Domenica, il mattino dalle 10 alle 12 ed il pomeriggio dalle 15 alle 18. Per il periodo dal 01 al 28 Agosto 2009, le visite al Palazzo saranno sospese per chiusura estiva. Il Palazzo sarà nuovamente visitabile dal 29 Agosto 2009 con i medesimi orari. Le eventuali aperture extra calendario saranno pubblicate sui siti web: www.raiscultura.it www.pianurabresciana.com Si ricorda che sono ben accette anche le visite di gruppo, anche nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, previa prenotazione alla Fondazione Pianura Bresciana. Si ricorda inoltre che fino al 30 Agosto 2009 compreso le visite guidate e l’ingresso al palazzo saranno completamente gratuiti. Dal mese di Settembre, con l’ultimazione dell’ allestimento museale multimediale del Centro Culturale Rais, situato al primo piano del Palazzo, il percorso di visita verrà arricchito grazie all’introduzione di supporti multimediali (foto, audio, video) per approfondimenti legati al tema del territorio, delle tradizioni e del gioco storico che conduranno il visitatore in un piacevole viaggio polisensoriale. I prezzi d’ingresso al Centro Culturale Rais saranno definiti e resi noti nelle prossime edizioni. Sempre da Settembre sarà inoltre possibile accogliere scolaresche di tutte le scuole per la sola visita museale oppure in abbinamento ad un laboratorio didattico in loco o ad un percorso formativo che prevede più incontri con i nostri esperti anche in classe, con un’offerta spendibile nel programma ministeriale. Per maggiori informazioni contattare: [email protected] oppure tel. / fax. 030 9038463 Vi aspettiamo numerosi. Pag. 4 Pianura S. Gervasio La Giugno 2009 Il candidato di centrodestra Antonio Pagiaro Questo programma elettorale nasce: da un accordo raggiunto tra il movimento Lega Nord e il Popolo delle Libertà, anche qui a San Gervasio come in tutto il Nord, questi accordi sono ampiamente consolidati ed estesi a tutti i livelli, da Brescia a Milano fino a Roma, un’alleanza che da garanzie di buon governo e la sicurezza ai cittadini di non essere lasciati soli in una situazione di crisi,come quella che noi tutti stiamo vivendo. Dal rispetto delle identità politiche e dalla consapevolezzache l’impegno amministrativo impone collaborazione e disponibilità a saper cogliere quanto i cittadini desiderano. Dalla passione che uomini e donne nuovi pongono per un comune obiettivo che pre- scinde dall’interesse personale, e non trascura la valorizzazione del singolo cittadino. Dall’impegno dei singoli per raggiungere un obiettivo comune condiviso. Dalla coscienza che la situazione economicofinanziaria di questi prossimi anni impone a tutti un atteggiamento di rigorosa attenzione alla gestione della “cosa” pubblica. Dall’intento di ridare a San Gervasio la dignità di un paese moderno e con una alta qualità della vita. Dalla volontà dei gruppi politici di centrodestra di perseverare nell’obiettivo di riportare a San Gervasio una nuova era di serenità e trasparenza in alternativa all’odio che da troppo tempo viene sparso. Dalla consapevolezza che la condivisione delle finalità e delle iniziative, nonché il rispetto degli accordi elettorali, saranno il carburante per la prossima amministrazione. I nostri candidati per la Lega Nord: Marco Bertolini Marco Boffelli Angelo Dagani Gabriele Este Fabio Ferrari Alessio Ippomei Moira Gazzaretti Paolo Godizzi Giuseppina Staurenghi per il PDL: Marianna Baldo Davide Bonetta Ornella Tedoldi Nato a Verolanuova nel 1963 è laureato in architettura e svolge la libera professione dal 1994. Residente a San Gervasio, sposato. Iscritto alla Lega Nord dal 1994, ha ricoperto diversi incarichi interni al movimento, ed in particolare nelle istituzioni; dal ’97 al ’99 Assessore all’Edilizia Privata e Presidente della comm. Edilizia a Concesio, nel ’99 viene eletto Presidente del Consorzio Intercomunale “Parco Fiume Strone” fino al 2004 e membro dell’assemblea Società di Sevizi COGES; Consigliere comunale ove ricopre la carica di Assessore all’Ecologia e Urbanistica incarico quest’ultimo che riveste continuativamente fino all’attuale scadenza elettorale, nel 2004 è candidato alle Provinciali viene nominato Consigliere nel 2007 con la presidenza Cavalli, ricoprendo la carica di Presidente della 7a commissione (sicurezza, cultura e sistema bibliotecario provinciale) è membro delle commissioni 8° e 9° (territorio ed istruzione) sino ad oggi, in particolare rappresenta la Provincia di Brescia alle Assemblee del Parco Interprovinciale Oglio Nord. L’attività In Consiglio Provinciale Nella sua attività di Presidente della comm. 7a è stato stretto collaboratore: -- dell’Assessore Guido Bonomelli per tutte le attività relative alla sicurezza: gli incarichi assegnati alla Polizia Provinciale, il controllo dell’immigrazione, la ricerca dei laboratori clandestini, i blitz nelle scuole con l’ausilio dei cani per disincentivare l’uso delle sostanze stupefacenti tra i nostri giovani, lo sgombero a Bovezzo del “Villaggio Prealpino” dagli immigrati clandestini, il supporto alle polizie locali, le unità guardia caccia e pesca, per un più mirato controllo del territorio; -- dell’Assessore Riccardo Minini nella promozione del territorio e delle tradizioni locali passando dai molti interventi a favore della promozione turistica e della cucina bresciana attraverso l’organizzazione di molteplici eventi raccolti in importanti pubblicazioni editoriali; -- dell’Assessore Aristide Peli nella triste vicenda riguardante i dipendenti dell’ex Ocean. Ha operato attivamente all’interno del Consiglio Provinciale convocando numerose commissioni volte alla valorizzazione delle varie realtà culturali presenti sul territorio Bresciano e supportando i Consiglieri nelle attività di sostegno ai gruppi di volontariato che promuovono la nostra cultura, le nostre tradizioni, e l’eccellenza del nostro artigianato, elementi distintivi che fanno grande e dinamica la nostra Provincia. Nel segno della continuità da Cavalli a Molgora Per la Bassa Pagiaro Antonio L’attività in Consiglio Provinciale Viabilità provinciale: Grazie al particolare impegno e all’attenzione dedicati, sono state realizzate opere viarie di fondamentale importanza per la messa in sicurezza degli incroci (rotatorie e controstrade) e piste ciclo-pedonali; per quanto riguarda i trasporti pubblici, è in fase di studio avanzato e di prossima esecuzione “la Metropolitana Provinciale”, una riqualificazione delle linee ferroviarie secondarie (Brescia-Cremona); Verolanuova, diverrà, prossimamente, sede di un importante nodo di interscambio (trasporto pubblico) tra il sistema ferroviario Nord-Sud e l’attestarsi di linee di autocorriere su direttrici est-ovest al fine di favorire il collegamento con il capoluogo ed i principali centri ordinatori, in modo economico e sostenibile. Settore della programmazione urbanistico-territoriale: ha partecipato attivamente ai lavori in commissione sulla recente adozione della Variante al PTCP, all’individuazione delle aree agricole strategiche, in particolare nella Bassa, favorendo la cooperazione con gli enti locali nella pianificazione urbanistica. Nell’ambito del diritto allo studio: ha attivamente sostenuto l’incremento degli indirizzi sia presso il Centro di Formazione Professionale che all’Istituto Tecnico Commerciale Mazzolari; inoltre, in base agli accordi già deliberati in Giunta Provinciale, la prossima Amministrazione siglerà la realizzazione di una Scuola Alberghiera voluta per arricchire l’offerta di specializzazioni e fornire maggiori opportunità di professionalità ai nostri figli. I prossimi impegni Tutti noi siamo profondamente legati alla nostra terra, per questo sono onorato di impegnarmi in prima persona per sostenerla, difenderla e rafforzarla. Noi della Lega Nord abbiamo le idee molto chiare su come agire: sul federalismo: Decidere in autonomia ciò che è meglio per il territorio, applicando la riforma sul federalismo fiscale voluta da Umberto Bossi; sulla sicurezza: Potenziare i controlli sul territorio attraverso il corpo di Polizia provinciale e le libere associazioni di cittadini le cosiddette “ronde”; sull’immigrazione: e pretendere, senza condizioni, il rispetto delle nostre regole; sul lavoro: aiutare le imprese a superare questo momento di crisi, fornendo nuove forme di finanziamento, tutelandole dalla concorrenza sleale e garantendo il mantenimento dei posti di lavoro con la cassa integrazione anche per le piccole imprese; sull’agricoltura: tutelare i prodotti bresciani e favorire lo sviluppo dei loro marchi, anche a difesa dei consumatori e delle famiglie; sulla cultura: valorizzare la nostra cultura, privilegiando le manifestazioni che celebrano le nostre tradizioni. Dire basta all’immigrazione clandestina Questo è quello che vogliamo per lo sviluppo e la tutela del nostro territorio Pianura Bassano La Giugno 2009 Pag. 5 I progetti di “Bassano nel cuore” “Bassano nel cuore” è in questi termini che si presentano i candidati alle elezioni comunali del 6 e 7 giugno sotto le insegne della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania e di Impegno Civico Bassanese. Candidato sindaco della coalizione è Giovanni Paolo Seniga, 45 anni, direttore Risorse Umane e Affari Generali di Linea Verde, gruppo attivo nell’agroindustriale con sede a Manerbio nel quale sono occupati oltre 800 dipendenti. Quali le motivazioni che hanno indotto Seniga ad impegnarsi per il Comune? “Credo di poter mettere a frutto per la comunità del mio paese esperienze che mi hanno coinvolto nel recente passato”, risponde il candidato sindaco di Bassano dove: nel 1990 è entrato nel consiglio comunale ricoprendo l’incarico di assessore alla pubblica istruzione dal 1992 al 1995; è componente del Consiglio Pastorale Parrocchiale; nelle Acli locali è presente in qualità di componente del consiglio direttivo; aderisce all’Anc, l’associazione nazionale carabinieri della sezione a Manerbio alla quale è iscritto ed è revisore dei conti e volontario del gruppo per la Protezione Civile. A tutto questo si sommano compiti svolti nel sindacato del comparto chimicogomma plastica in un periodo che va dal 1987 al 1998 occupandosi poi fino ad oggi delle Relazioni Industriali aziendali. Si direbbe una disponibilità a tutto campo, da volontario fortemente impegnato per affrontare e risolvere problemi? “Ci pro- viamo con impegno e passione. Il nostro è un gruppo, Impegno Civico Bassanese, che ha una storia alle spalle per aver instaurato il dialogo con i cittadini, aver informato la gente, renderla partecipe delle scelte. Quella di amministrare un Comune non è la gestione privata di una istituzione pubblica. Intendiamo adoperarci per la gente, per il bene di tutta la nostra comunità”. Come vi ponete rispetto all’amministrazione uscente? “In netta alternativa. La nostra è un’alleanza che si proietta oltre i singoli partiti. Condividiamo il percorso politico di Lega Nord per l’Indipendenza della Padania, ed abbiamo fra i nostri candidati esponenti riconducibili all’area governativa del centro destra. Riteniamo la presenza dei partiti, espressi a livello locale, una ulteriore garanzia per i cittadini non volendo più assistere, come in passato, a situazioni dove gli interessi e la mascherata indipendenza dai partiti ha determinato una situazione di malgoverno insostenibile. Miriamo al cambiamento per raggiungere obiettivi concreti. Non ci trastulliamo in utopie e tanto meno culliamo sogni di gloria consapevoli del lavoro da fare. L’unico nostro principio è quello di una politica reale basata sulle cose concrete”. Una formazione, la vostra, con “Bassano nel cuore” e molta passione? “Ci presentiamo agli elettori bassanesi in maniera chiara, marcata, rispondendo alle aspettative dei cittadini che credono nell’opportunità di un vero cambiamento. Abbiamo avviato un dialogo con diversi gruppi politici, come pure abbiamo lasciato spazio a gruppi che storicamente si sono definiti apartitici convinti che poi, alla fine, la vera differenza la fanno le persone. Siamo pronti ad accettare la sfida, promettendo lealtà ed impegno per un nuovo modo di amministrare Bassano Bresciano. Non abbiamo bacchette magiche, ma crediamo di poter proporre un progetto nuovo e di cambiamento”. Un programma, il vostro, che nasce da quali considerazioni? “Pensiamo che amministrare significa realizzare opere importanti per il nostro paese, non inventando nuove imposte per i cittadini e nemmeno svendendo il territorio, un sistema che abbiamo contrastato da cittadini comuni a spese nostre facendo ricorsi al Tar ed altri organismi delegati alla tutela del territorio. Da anni abbiamo intrapreso azioni per contrastare la speculazione edilizia. Abbiamo subito qualche sconfitta, ma siamo determinati a proseguire su queste nostre convinzioni. Regione, Provincia e lo stesso Stato centrale e la Comunità Europea, stanziano fondi per lo sviluppo delle comunità ed è a queste risorse dobbiamo ricorrere senza tralasciare il fatto che nel nostro stesso ambito sono reperibili risorse per lo sviluppo” Qualche esempio? “Se un comune decide di trasformare aree agricole in territori per l’industria o per la residenza, la stessa pubblica amministrazione deve fare in modo che il beneficio vada a profitto dell’intera comunità, non di solo poche persone. Riconosciamo all’imprenditore il diritto di guadagnare, ma non di esagerare come finora è avvenuto nel nostro territorio e quest’azione di equilibrio deve essere esercitata dall’Amministrazione Comunale che a Bassano, fino ad ora, è rimasta totalmente assente”. Cioè risorse locali per risolvere qualche problema? “Abbiamo un asilo da costruire, una nuova piazza da realizzare, le strade accidentate da asfaltare, altri progetti che rimangono sulla carta. A Bassano è passato un treno carico di denaro del quale in pochi, anzi pochissimi, hanno avuto benefici. I bassanesi avrebbero potuto trovarsi realizzate queste opere gratuitamente ma…. nulla di fatto”. Riuscirete ad invertire la rotta? “E’ il nostro proposito. Il nostro programma è stato diffuso in paese. Abbiamo composto una squadra di persone che portano diverse competenze professionali e sociali, artigiani, lavoratori dipendenti, liberi professionisti, esperti del settore agricolo, tecnici e pensionati. Abbiamo voluto in lista esponenti della nostra realtà bassanese, persone che hanno dimostrato di impegnarsi per il bene del paese e nell’esclusivo interesse della comunità locale”. Cosa vi aspettate ? “I bassanesi sapranno valutare, ci aspettiamo venga recepita la portata del progetto amministrativo che andiamo a proporre e della possibilità di cambiamento che gli elettori potranno avallare con il loro voto, a loro spetterà decidere. A noi, se premiati, il compito di governare attuando il cambiamento promesso camminando insieme alla nostra gente portando, in ogni scelta, Bassano nel cuore”. Pag. 6 Pianura S. Gervasio La Giugno 2009 I dieci anni insieme di Nord Zinc spa L’anniversario dell’impresa con più valore sociale Sabato 9 maggio 2009 Nord Zinc S.p.A. ha festeggiato il primo anniversario importante: dieci anni dalla Fondazione. sion ben precisa: il costante sviluppo di know-how e di tecnologie innovative ecosostenibili. E’ stata una vera giornata di festa, insieme a tutte le persone che hanno contribuito alla crescita dell’azienda. Hanno partecipato in molti, tra gli altri il Direttore, i Soci, le Maestranze, gli Impiegati e i Consulenti che nel corso di questi anni hanno reso possibile l’ascesa di un’azienda che si fonda su valori condivisi da tutto il team di lavoro. Sono state coinvolte anche e soprattutto le famiglie, in un momento felice che ha visto grandi e bambini insieme. Clou della mattinata è stata la premiazione dei ventidue collaboratori che da dieci anni lavorano in azienda e che hanno contribuito fin dall’inizio ai suoi successi. A loro Nord Zinc S.p.A. ha voluto esprimere un sentito ringraziamento insignendoli di una Targa al Valore, affinché possano ricordarsi sempre quanto sia importante l’energia e il sorriso, che donano quotidianamente in azienda. E’ esattamente per persone come loro, che hanno dedicato dieci anni Un ricco programma di intrattenimento che ha toccato il culmine con lo spettacolo di cabaret degli “Slapsus” da Zelig, il programma televisivo di Italia 1. Lo spettacolo degli Slapsus, utilizzando solo la comunicazione non verbale, ha permesso a tutti gli spettatori di comprendere e godere di un genere noto in Europa come “physical comedy”, un teatro comico e fisico. Otto sono i Paesi da cui provengono le persone che compongono la comunità aziendale di Nord Zinc: Albania, Ghana, India, Italia, Marocco, Pakistan, Romania, Ucraina e talvolta la lingua è ancora un problema. Lo spettacolo degli Slapsus, utilizzando solo la comunicazione non verbale, ha permesso a tutti gli spettatori di comprendere e godere degli esilaranti sketch dello spettacolo FairPlay. La festa vera e propria è iniziata dopo le celebrazioni ufficiali a cui hanno presenziato e portato un contributo l’Arch. Maurizio Alberti, Amministratore Delegato di Nord Zinc S.p.A., Aristide Peli, Assessore alle Politiche Produttive della Provincia di Brescia, Giampaolo Mantelli, Sindaco di San Gervasio e Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Brescia, Antonio Gandelli, Responsabile RSU di Nord Zinc S.p.A. e il Prof. Giovanni Segale dell’Università Cattolica di Brescia. Il tema cardine degli interventi sono stati l’innovazione e le potenzialità di un modello imprenditoriale attento, oltre che all’economia, all’ambiente e al territorio. Nord Zinc, è infatti nata con una mis- della propria vita alla crescita dell’azienda, nonché per il loro comportamento ineccepibile, che Nord Zinc è oggi un’azienda sana e competitiva. Nord Zinc per un giorno si è trasformata: dal sito produttivo integrato e altamente organizzato che è, in una location con tanti optional per favorire il divertimento. E’ stata allestita un’area gioco gonfiabile per i più piccoli, preparato un sontuoso buffet per la ricreazione, sono state organizzate delle visite guidate per conoscere il sito produttivo all’avanguardia e per avvicinarsi ai processi produttivi Nord Zinc, che garantiscono il massimo della protezione ai manufatti in acciaio. Con questa scelta, Nord Zinc S.p.A. ha sottolineato ancora una volta la cura e l’impegno preso nei confronti dei suoi collaboratori e la volontà di continuare per altrettanti anni il dialogo culturale e sociale intrapreso con tutti i portatori di interesse. I PREMIATI Canzio Lionelli Hassan Maqsood Gianfranco Zilioli Francesca Coppi Enkelejda Ziu Roland Ziu Moreno Lanzoni Luca Bodini Matteo Superchi Arianna Regosa Gabriele Brunelli Walter Pini Mohammad Asghar Diego Bosio Pancrazio Camisani Giuseppe Farina Giuseppe Capoferri Davide Gisoni Maurizio Reitano Roberto Lugarini Antonello Facchetti Antonio Gandelli Giugno 2009 Pag. 7 Pag. 8 Pianura Manerbio La Giugno 2009 CALENDARIO BRESCIANO a cura di Franco Piovani Giugno è il sesto mese dell’anno del calendario gregoriano, ed il primo mese dell’estate nell’emisfero boreale, dell’inverno nell’emisfero australe. Giugno consta di 30 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile. Il mese è dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Il nome deriva dalla dea Giunone, moglie di Giove. “Giugno la falce in pugno”. Il proverbio ci ricorda che questo è il mese della mietitura. Segni zodiacali: GEMELLI 21 maggio - 21 giugno CANCRO 22 giugno - 22 luglio 1 LUNEDI’ S. Giustino Martire (Giugno umido e caldo, contadino baldo) “A taola no sè parla mai dèi mörcc” A tavola non si parla mai di morti 1843 - Manerbio. Rodolfo Vantini invia due disegni alla fabbriceria per l’esame e la scelta del progetto definitivo relativo al coronamento della torre civica. 2 MARTEDI’ S. Marcellino FESTA DELLA REPUBBLICA “Fidass de tucc l’è ona bella roba, ma fidass de nissu l’è anmò mei” Fidarsi di tutti è una bella cosa, fidarsi di nessuno è meglio. 1946 - Elezioni per la formazione dell’Assemblea nazionale costituente e per il Referendum istituzionale. Il referendum dà i seguenti risultati nazionali: per la repubblica voti 12.717.923. Per la monarchia voti 10.719.284; voti nulli 1.498.136. In provincia di Brescia si presentano i seguenti risultati: repubblica voti 242.471, monarchia voti 179.351. A Manerbio: repubblica voti 2.983, monarchia voti 2.094. Per l’assemblea costituente vengono eletti 5 deputati della Dc, 4 del Psi e uno del Pci. Alberto Agosti, Fausto Viviani, Franca Pugnetti e don Battista Turelli, i quali, a nome del parroco mons. Gennaro Franceschetti, si fanno portatori di generi di prima necessità e di indumenti e sondano la possibilità di istituire un grest in quella regione. Iniziativa concreta nell’agosto. 5 VENERDI’ S. Bonifacio Vescovo “Svèlt come ‘n gat de màrmo” Svelto come un gatto di marmo 1990 - Filo Diretto, periodico della Marzotto, pubblica l’articolo di Aldina Conforti, sul lanificio di Manerbio. Lo stabilimento è stato rottamato da più d’un lustro. A quando la realizzazione dei tanto decantati progetti nei quali i cattocomunisti dell’amministrazione comunale han voluto a tutti i costi mettere mano senza alcun risultato a beneficio dei manerbiesi. 6 SABATO S. Norberto Vescovo “Amur e bontà misura nó gha” l’amore e la bontà non hanno misura. 1990 - Manerbio. Convegno sulla psichiatria organizzato dall’associazione Specchio di Alice, gruppo del quale è presidente Franco Lini. 8 LUNEDI’ S. Medardo Vescovo 3 MERCOLEDI’ S. Carlo L. List “L’e méi ‘l vi trobe, che l’acqua ciara” Meglio il vino torbido che l’acqua limpida 1994 - Nel teatro comunale di Manerbio il convegno organizzato dall’associazione “Lo specchio di Alice” aperto dal presidente Franco Lini con relazioni del prof. Saraceno Mombelli, della dott.sa Rosaria Pioli, del dott. Rosselli. “La minestra de ‘l vezì l’è pò bùna” La minestra del vicino è quella più buona 1990 - Delegazione di manerbiesi in Romania nelle parrocchie di Borgesti, Valeni, Viadinic e Adjudei. La compongono: 1990 - Anno felice per il volley femminile a Manerbio: le atlete della Virtus Manerbio, sponsor Lastra, al terzo anno di attività, ottengono la promozione in serie C. Bei tempi, purtroppo passati! In squadra c’erano: Silvana Pezzotta, Teresa Belloni, Monica Zito, Patrizia Agazzi, Adriana Fogazzi, Ornella Murati, Mara Marini, Anna Bolli, Barbara Raimondi, Sabina Mantovani, Glaby Codenotti, Simona Migliorati, Patrizia Loda. Preparatore atletico: Massimo Pè. Allenatore: Aldo Battagliola. (Meglio soli che male accompagnati) “Se le mosche le pia cambia ‘l temp” Se le mosche danno noia cambia il tempo 1990 - Manerbio. In festa i coscritti del 1929 che hanno passato una giornata a Lodi ospiti del vescovo Giacomo Capuzzi. Tra i partecipanti il prof. Sandro Bertoli, primario al Pronto Soccorso del Civile di Brescia, e Bruno Pasini, politico di lungo corso. 10MERCOLEDI’ S. Diana, S. Marcella (Apogeo lunare) Quand canta ‘l paù cambia ‘l temp Quando canta il pavone cambia il tempo 1990 - Manerbio. Un manerbiese tra i dieci nuovi sacerdoti della diocesi bresciana. E’ Roberto Ferrazzoli che ha celebrato la sua prima Messa in San Lorenzo. 11GIOVEDI’ Barnaba Ap. (Saturno sorge alle 11.30 e tramonta alle 0.33) Se pioff a Santa Banaba l’ua bianca la va via Se piove a Santa Barnaba se ne va l’uva bianca 1990 - Manerbio. Al teatro civico Raffaele de Marinis docente di preistoria a Milano parla di “Metallurgia nell’età del bronzo”. L’iniziativa del gruppo storico archeologico e del Museo civico. 12VENERDI’ S. Guido, S. Onofrio (Poeti si nasce, oratori si diventa) 1990 - Nella sala Liberty de Le Cupole di Manerbio, la sezione della Bassa Bresciana del Lions Club conclude l’anno sociale. La presidenza passa da Pietro Guarneri a Giuseppe Soffiantini. 17MERCOLEDI’ S. Gregorio B., S. Adolfo (Giugno freddolino, povero contadino) 1997 - Manerbio. Viene sequestrato Giuseppe Soffiantini. Verrà rilasciato dopo 8 mesi. 18GIOVEDI’ S. Marina (Venere sorge alle 2.15 e tramonta alle 15.55) “Fómné e bò dè i paés tò” Donne e buoi dei paesi tuoi 1994 - Manerbio. E’ progettata una nuova strada di raccordo lunga un chilometro al costo preventivato di 1,7 miliardi, che diventerà Lungomella Francesco Valsecchi, in memoria dell’amministratore che destinò larga parte dei suoi beni all’ospedale, alla parrocchia e alla diocesi bresciana. 19VENERDI’ S. Gervasio, S. Romualdo Ab. (Beati gli ultimi, se i primi sono discreti) 1799 - Il vescovo Nani bandisce per la seconda volta il concorso per la parrocchia di Manerbio da lui considerata vacante ma nessuno concorre. 13SABATO S. Antonio Da P. (Se marzo non marzeggia, giugno non festeggia) 20 SABATO S. Silverio Papa, S. Ettore (Chi più fa meno fa) (Finché giugno non è all’otto, non togliere il cappotto) 9 MARTEDI’ S. Primo, S. Efrem 4 GIOVEDI’ S. Quirino Vescovo 1990 - La Cassa rurale ed artigiana della Bassa Bresciana, premia gli studenti di terza media che hanno partecipato al concorso sulla pubblicità. 14DOMENICA CORPUS DOMINI (Anche il giusto cade sette volte al giorno) 1990 - Manerbio. Apre l’acquasplash Le Cupole. Un divertimento per l’estate. 15LUNEDI’ Santa Germana, S. Vito (Luna: ultimo quarto) “L póm madür ’l bórlä zó” Mela matura cade 1920 - Manerbio. 2.000 persone presenziano al comizio in piazza con contraddittorio tra le organizzazioni sindacali socialiste e cattoliche. Alcuni tafferugli tra gli opposti schieramenti causano dei feriti. Una giovane donna cattolica avrà la peggio e per questo fatto alcuni socialisti saranno condannati dal tribunale. 21DOMENICA S. Luigi Gonzaga (Solstizio d’estate) 16MARTEDI’ S. Aureliano (Tutto s’accomoda fuor che l’osso del collo) 1938 - Manerbio. Con regio decreto firmato dal Re ed Imperatore d’Etiopia Vittorio Emanuele III e controfirmato da Mussolini viene approvato lo statuto organico dell’asilo infantile Ferrari, licenziato dal consiglio di amministrazione in data 16/02/1938. 1994 - Per realizzare un tratto di un progetto di pista ciclabile tra Manerbio e Bassano è stato eliminato un filare di tigli in via Cremona. L’intervento dal costo di 250 milioni di lire - riportano le cronache del tempo - è stato determinato per esigenze di viabilità. Per anni s’era parlato inutilmente della copertura del vaso Bassana. I tigli avevano un secolo di vita. Formavano un unico viale alberato dal Purtù di Manerbio fino alle prime case di Bassano. Sindaco e assessori promisero che gli alberi tagliati sarebbero stati ripristinati con una nuova piantumazione. Ma fu solo una promessa. I giorni del Solstizio erano celebrati dal mondo contadino con particolari ritualità. Al solstiziale era pure congiunta la consuetudine di trarre auspici dalla chiara d’uovo versata nell’acqua di una bottiglia: dalla forma dello sfilacciamento le ragazze da marito interpretavano il mestiere del futuro sposo. “A san Lüizì èl fiorés èl lì” A san Luigino, fiorisce il lino 1994 - Manerbio. Alle Cupole l’Aido di Leno ha organizzato una serata per una raccolta di fondi destinati all’Antoc, l’associazio nazionale trapianti di cuore. 22 - LUNEDI’ S. Paolino Da Nola (Luna nuova) Pianura Manerbio La Giugno 2009 “Amùr sensa baröfa, ‘1 fa la möfa” Amore senza litigi, fa la muffa. 1901 - Roma. Importante discorso conclusivo di Zanardelli e votazione di un ordine del giorno presentato da Baccelli. Il governo ottiene la fiducia con 264 voti contro 138, potendo anche contare per la prima volta sul voto a favore del gruppo parlamentare socialista. 23 - MARTEDI’ S. Lanfranco Vescovo “La vigilia de san Gioàn pioff tocc i agn” Nella vigilia di San Giovanni piove tutti gli anni 1918 - Viene decorato con la medaglia d’argento al valore militare Francesco Vanazzi che nel 1946 dalla natia Bassano si trasferì a Manerbio. Viene decorato con la medaglia d’argento al valore militare Giovanni Battista Marenda a Montello. Sempre a Montello Giovanni Penna viene decorato con una croce di guerra al valor militare. 24MERCOLEDI’ Nativ. S. Giovanni B. (L’abito non fa il monaco) “San Giòan dei càlem” San Giovanni delle ciliegie. 1990 - In Comune a Manerbio si profilava il ritorno alle urne dopo le elezioni che avevano assegnato: 15 consiglieri alla Dc, 6 al Pci, 6 al Psi, 2 alla lista civica. Discussioni nel biancofiore per un’aggregazione con i socialisti, sostenuta dai prandiniani dello scudo crociato. Solite schermaglie in una maggioranza con più galli nel pollaio. 25GIOVEDI’ S. Guglielmo Ab. (Il lavoro nobilita l’uomo) 29LUNEDI’ Ss. Pietro e Paolo (Luna: primo quarto) 1893 - Elezioni provinciali. Nel mandamento di Leno viene riconfermato l’avv. Giovanni Donadoni, liberale zanardelliano. 26VENERDI’ S. Vigilio Vescovo (Giugno dona caldo e sete al contadino che miete) 1562 - Manerbio. Giulio Luzzago viene nominato rettore della cappellania di S. Martino. Viene destituito l’anno successivo, ma resta in carica e muove lite al successore. gono ricoverati i feriti di Solferino e S. Martino. A tale scopo, oltre all’ospedale, vengono utilizzate le chiese della Disciplina e del Gesù, il Ricovero Vecchi Inabili, parecchie case private (Boninsegna, Battagliola, Ruggeri, Gorno, Brusinelli, Piazzoni, Colturi ed altri). Per alcuni giorni la parrocchiale ospita feriti. Sotto la guida della nob. Marianna Piazzoni molte donne si dedicarono a preparare lenzuola, filacce, bende, ecc. Il servizio presso gli ospedali e le chiese era disimpegnato dalle donne manerbiesi sotto la guida dei sanitari dott. Giuseppe Molteni, Francesco Bazzoni, Antonio Gorno e Francesco Provaglio. All’assistenza spirituale ma anche materiale si distinsero don Vincenzo e don Costanzo Ruggeri. Fecero tappa a Manerbio 800 feriti, 144 vennero ospitati nell’ospedale e nel ricovero vecchi, 327 nelle chiese e nelle case. Vi morirono 34 tra francesi, austriaci ed anche un polacco ed un “africano”. “A S. Paol e S. Simù tignim lontà da le saete e dai tru” A S. Paolo e S. Pietro tenetemi lontano dalle saette e rombi di tuono 1708 - A Manerbio, Domenica Tosini – vedova intende sposare Antonio Tosini, parente in terzo grado secondo il diritto canonico (hanno in comune il bisnonno). Chiede la dispensa, giurando quod non commisurent incestum sub spe facilius impetransi dictam dispensatiomen. Implora item absolutionem ab incesto huismodi, dichiarandosi pronta ad accettare quamqumquem paenitentiam. Il 21 luglio seguente, l’arciprete di Manerbio don Bartolomeo Capitanio, delegato dal vescovo, sentiti alcuni testimoni, accerta che i due sono poveri e si procurano di che vivere con le fatiche continue di entrambi. Per porre silenzio e fine alle dicerie della gente, essendo seguita tra loro dimestichezza, anzi copula carnale, è auspicabile che le nozze siano celebrate al più presto. In caso contrario, resterebbe detta Domenica diffamata, che non troverebbe mai più occasione di maritarsi, con conseguenti gravi scandali e inconvenienti. 30MARTEDI’ SS. Primi Martiri (Ogni bel gioco dura poco) 27SABATO S. Cirillo D’aless. (Le donne ne sanno una più del diavolo) “Chi compra a credit compra per i alter” Chi acquista a credito compera per gli altri 1745 - Manerbio. Il vicario generale mons. Giacomo Soncini decreta l’istituzione di una nuova confraternita sotto il titolo dell’Immacolata Concezione eretta presso l’altare della Madonna della Neve della parrocchiale. 1997 - Manerbio. Il quotidiano Bresciaoggi si occupa dell’impianto di piazza Aldo Moro titolando: “Giù il sipario del bocciodromo” smantellato dopo l’iniziativa di un privato (l’industriale Bertoldi) che per quattro anni l’aveva recuperato alle gare. Era l’ultima testimonianza legata alla storia del lanificio Marzotto del quale si va perdendo lentamente la memoria. 28DOMENICA S. Attilio (Scoprire un altare per ricoprirne un altro) 1859 - Manerbio. Fino al 22 luglio ven- Pag. 9 MODI DI DIRE Le nostre parole CHIUDERE – SERRARE (dial. SARÀ) Quando abbiamo bisogno di una pausa per poter recuperare energie allora è il momento di SARÀ ŒN ŒC (chiudere un occhio) cioè ci facciamo un sonnellino ristoratore ma lo stesso detto SARÀ ŒN ŒC (chiudere un occhio) vuol dire sorvolare su alcune piccole irregolarità o non dare peso a qualche piccola mancanza. Ma chi purtroppo per disgrazia ha perso veramente un occhio può a ragion veduta dire che L’À SARÀT ŒNA FINESTRA (ha chiuso una finestra) e chi dopo aver subito un danno cerca di porvi rimedio ma è ma è in ritardo sugli avvenimenti accaduti ma è uno di quelli che SARA LA STALA QUAND CHE GHE SCAPÀT I BOE (chiudere la stalla quando i buoi sono scappati). Dovendo allontanarci per un po’ di tempo da casa nostra è opportuno che si chiudano con attenzione porte e finestre affinché al nostro ritorno sia tutto come l’abbiamo lasciato perché CHI BEN SARA BEN DERF (chi ben chiude bene apre). Infine a chi si ritrova ad essere l’ultimo rampollo di una famiglia, sia essa nobile o no, e questa è destinata a scomparire non rimane che SARÀ FŒRA LA CÀ (chiudere per sempre la casa). DORMIRE (dial. DORMER – DORMÌ) Di chi preferisce andare a letto presto si dice che VA A DORMR A L’ÛRA DELE GALINE (va a dormire all’ora delle galline) e di chi conduce una vita tranquilla, senza preoccupazioni e va a letto alla sera sereno e contento si dice che VA A DORMÌ COL CHŒR CONTENT (va a dormire col cuor contento) e passa la nottata A DOMER COME ŒN SOCH (dormire come un ceppo) vale a dire profondamente e magari ha anche la possibilità di dormire fino a tardi cioè DORMÌ FIN CHE CANTA LE VACHE (dormire fin che cantano le mucche) perché è appunto nella tarda mattinata che si attivano i tafani e si mettono a tormentare le mucche che esprimono il loro disappunto muggendo (come se cantassero…). Altro modo di definire un sonno pesante e lungo è DORMER DELA QUARTA DEI CAALÈR (dormire della quarta dei bachi da seta) essendo appunto la quarta ed ultima fase dello sviluppo dei bachi il periodo in cui questi “dormono” più a lungo. Uno dei peggiori modi di andare a dormire è certamente quello di ANDÀ A DORMÌ COLA MADONA (andare a dormire con la suocera) perché se avere nel letto la suocera non è certo una bella situazione; lo stesso si può dire di chi ha saltato la cena e si ritrova a letto con la sgradevole compagnia della fame che senz’altro non è un buon viatico per la notte. PICCHIARE – BUSSARE – BATTERE (dial. BATER) Di persone che ci importunano magari in modo sommesso ma frequentemente soprattutto con richieste di poco conto si dice che a loro piace BATER ALA PORTA A BELAZÌ, MA DE SPÈS (battere alla porta piano piano ma spesso) ma se vogliamo evitare che ciò accada allora è meglio BATISLA (battersela) darsela a gambe, fuggire, quando le cose della vita non vanno nel verso da noi desiderato eccoci a BATER LA LUNA (battere la luna) vale a dire immusonirci o farci prendere dalla malinconia. Talora capitasse di dover rimproverare o addirittura castigare qualcuno si dice BATER LA POLVER A VERGÙ (battere la polvere a qualcuno) come fosse un tappeto nel caso vengano usati metodi violenti. Il detto BATER ZO DEL SERCOL (battere fuori dal cerchio) è riferito a chi si intromette per dire la propria opinione senza aver compreso il vero senso di un discorso o di un avvenimento che sta accadendo. BATER LE BROCHETE (battere i chiodi) da due significati. Il primo è riferito al fatto di battere i denti per il freddo e il secondo vuol dire di essere in bolletta, di non avere il becco di un quattrino. Nel caso che qualcuno voglia vendicarsi di un torto subito ma per paura non se la prende con l’autore del torto ma si rivale su uno più debole si comporta come CHI NO PŒ L BATER EL CAAL BAT LA SÈLA (chi non può battere il cavallo batte la sella). DITO (dial. DÌT) Nel dialetto alcune dita hanno un nome che ricorda di alcuni la forma come EL DÌT GROS (il dito grosso) è il pollice, EL DÌT ARMILÌ (il dito mignolo) e di altri una tipica funzione come EL DÌT SPOZALÌ (il dito del matrimonio) cioè l’anulare essendo questo dito la sede consacrata della vera nuziale. A rimarcare la diversità fra le varie dita ecco il detto I DICC DELE MA NO I È TOCC COMPAGN (le dita delle mani non sono tutte uguali) che non vuol dire che qualcuno è migliore o peggiore degli altri ma che nessuno può sapere tutto di tutto essendo ciascun abile nella propria attività. Tutt’al più il fatto di SAÌ VERGOT A MENADIT (saper qualcosa a menadito) è indice di profonda conoscenza di qualcosa come brani letterali, poesie, o altro al contrario di chi NO SA QUACC DICC S’ABE ‘N LA MA (non sa quante dita abbia la mano) per dire persone che per farsi notare usano raccontare di fatti insignificanti ingigantendoli a dismisura tanto da far dire SE L’È ŒN DÌT EL LA FA ŒN BRAS (se è un dito lo fa diventare un braccio). Quando ci viene commissionato un lavoro che richiede tempo, fatica e attenzioni particolari a coloro che magari ci sollecitano possiamo rispondere che NO L’È MIGA ŒN LAÛR DE FAS SŒI DICC (non è un lavoro da fare sulle dita) cioè in modo approssimativo, alla carlona. Qualche volta nella vita ci capitano delle occasioni per cui non ci rimane che PIÀS I DICC (mordersi le dita) per lo sconforto e il disappunto. Pag. 10 Pianura Manerbio La Giugno 2009 Paolo Cavaciocchi campione del mondo nella Kombat League La Kombat League è una federazione molto giovane, che in soli 4 anni è stata in grado di costruire attorno a sè un forte e numeroso team di persone tutte impegnate con uno stesso fine: quello di arricchire il mondo degli sport delle arti marziali. Una squadra di Kombat League è presente a San Gervasio Bresciano formata da giovani entusiasti i quali si sono messi in evidenza ai recenti campionati mondiali svoltisi a Rimini presso il “105 Stadium” dove si sono disputate le gare della prima edizione della “Coppa del Mondo Kombat League”. E’ stato un appuntamento importante per gli appassionati delle discipline da combattimento che comprendono le categorie: Discipline light, Discipline a contatto pieno, Karaté, Kung Fu, Krabi Krabong, MMA (Mixed Martial Arts), Lotta, a loro volta suddivise in varie specializzazioni. Le diverse prove hanno visto la partecipazione di duemila atleti di ogni parte del mondo. Tra essi la rappresentativa “Nova Uniao San Gervasio”, affiliata alla “Nova Uniao Italia” diretta dal Maestro Fabricio Nascimento. Ottimo il comportamento del manerbiese Paolo Cavaciocchi, classe 1982, che in tre combattutissimi incontri ha sbaragliato gli avversari e conquistato il titolo di Campione del Mondo nella disciplina “Submission Wrestling” per la categoria di appartenenza -78 Kg., dimostrando grande preparazione atletica, tecnica e psicologica acquisita in anni di costanti allenamenti presso la palestra di San Gervasio, sotto la guida dell’istruttore Cristian Pietrobelli di Pontevico, dove ogni giovane può essere indirizzato ad una delle discipline sportive di combattimento ed esprimere al meglio le proprie attitudini e potenzialità trovando motivazione e soddisfazioni per una sana pratica sportiva. Eccellenti i piazzamenti nelle rispettive discipline sono stati ottenuti da altri componenti della “Nova Uniao San Gervasio”: l’istruttore Cristian Petrobelli ha conquistato la medaglia d’argento nella Kombat League World Cup 2009, specialità “Brazilian Jiu Jitsu”; Mauro Paccani ha conquistando due medaglie di bronzo nel “Submission Wrestling”, nella categoria -68 Kg. e nel “Brazilian Jiu Jitsu” nella categoria -70 Kg.; Francesco Dalè ha ottenuto la medaglia di bronzo nel “Brazilian Jiu Jitsu” nella categoria -76 Kg.; Marcello Fassoli che, pur non avendo raggiunto il podio, ha effettuato una ottima presta- zione dimostrando grande preparazione atletica e tecnica. Per dimostrare che questo sport non è aperto solo agli uomini va menzionata Veronica Pè della “Nova Uniao Montichiari” che ha conquistato la medaglia d’argento nel “Submission Wrestling” e la medaglia d’oro nel “Brazilian Jiu Jitsu”. In memoria di Mille Miglia: precisazioni campanilistiche Andrea Saleri Un pomeriggio di basket nel ricordo di Andrea Saleri, il promettente pivot del Basket Manerbio che un male incurabile due anni fa ha strappato alla famiglia ed agli amici. E’ stato un momento di commozione al quale sono intervenute squadre della società, under 12 e under 13, e amici di Andrea che si sono misurati in informale competizioni. Alla manifestazione è intervenuto il dott. Cesare Meletti, candidato sindaco a Manerbio per il Pdl. Sandro Vazzoler ha offerto il trofeo “Ororo” che rimane alla società. CAF Manerbio Aperto a Manerbio al numero 12 di via Martiri della Libertà il nuovo ufficio Caf. L’iniziativa è della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania ed è finalizzata a facilitare i contribuenti per le denuncie dei redditi ed altre pratiche della burocrazia. Vi è addetta Federica Bonvini che a fianco dell’ufficio provvede anche alla sede del gruppo femminile di Lega Nord della Pianura Bresciana. Anche il giornale mensile che ospita i miei scritti e che è La Pianura tra Mella e Oglio ha annunciato ai miei concittadini, nel numero scorso, che la Mille Miglia non passa più da Manerbio e che Manerbio non è compreso fra i paesi della così definita “Terra delle Mille Miglia”. Le ragioni per cui non passa più da Manerbo, credo, a me sono ben note avendole personalmente udite, anni fa, in qualità di presidente del comitato organizzatore di quattro manifestazioni locali della Mille Miglia per le edizioni rievocative della stessa, ma è meglio allo stato attuale sorvolare. Non è possibile invece sorvolare sull’esclusione di Manerbio dalla “Terra delle Mille Miglia”, paese in questo senso molto fertile! E comunque sulla confusione ingenerata fra manifestazioni assolutamente diverse per tipicità di gara, percorso e anche cronologicamente lontane. Né si può altrettanto sorvolare su una risposta data ad un amico (Cavaciocchi Maurizio – Manerbio) dal Giornale di Brescia dell’inizio marzo sulla questione dove viene definito afflitto da stizzito campanilismo. Credo, con altri coetanei e non, purtroppo per età, di essere stato testimone e di aver goduto in modo personale e privilegiato di che cosa è stata la Mille Miglia vera a Manerbio e Brescia, solo in parte delle ultime recenti confezionate passerelle. Il motto di quei tempi erano le quattro M: MM-MarzottoManerbio. Potrei dilungarmi nel racconto di innumerevoli vicende, fatti e testimonianze legati alle Mille Miglia lontane e recenti ma preferisco riferirmi alle sole lontane e restare come il mio amico citato “stizzito”, e suggerire di non confondere il “campanilismo” con la verità storica. Si riproducono quattro delle innuumerevoli immagini del nostro archivio a testimonianza di quanto sopra affermato. Giovanbattista Bisetti Pianura Alfianello La Giugno 2009 Pag. 11 Giovanni Ziletti, il medico volontario, candidato sindaco Tra i simboli sulla scheda per le elezioni amministrative del 6 e 7 giugno l’emblema del Polo della Libertà con la scritta “Berlusconi per Ziletti” a significare la presenza di candidati che guardano al futuro di Alfianello guardando avanti, senza cioè lasciarsi coinvolgere in giudizi sul passato. La formazione che si presenta sotto le insegne del “Popolo della Libertà”, intende offrire al paese l’opportunità di “aprirsi ad una fase nuova, adeguata ai tempi, con nuove idee e forze rinnovate”. Ne è convinto il dott. Giovanni Ziletti candidato sindaco alla testa di un elenco di persone che, pur di diversa estrazione culturale e politica, hanno l’unico obiettivo condiviso di un maggior progresso sociale e civile della comunità. Dichiara Ziletti: “Vivo questa esperienza da volontario candidato sindaco, alla stesso modo della cordata di amici che hanno un’età che va dai 26 anni del più giovane agli 87 del più anziano,ma che e’ il piu’ entusiasta di tutti “. I nomi sono: Gianbattista Bonetta, Elena Maestri, Gabriele Marinoni, Massimo Mattarozzi, Monica Morandi, Adriano Petesi, Fabio Rossini, Faustino Rossini, Luigi Sozzi, Matteo Zani. Tutti più che convinti che è possibile immaginare “un paese migliore” che “costruiremo insieme”. Giovanni Ziletti, nato il 22 Maggio 1950, è figlio del medico veterinario Andrea e di Silvia Sozzi. E’ sposato con Isa Mondoni, che dopo aver insegnato ad Alfianello per 15 anni, e’ ora insegnante d’inglese alla scuola primaria di San Gervasio, dalla quale ha avuto due figli: Allegra, laureata in Economia, che vive a Londra, e Andrea, avvocato, che vive in famiglia. Una famiglia di gente positiva come tante se ne trovano nella nostra bassa. Conseguita la laurea in medicina e chirurgia all’università di Parma il 17 dicembre 1975, è stato medico di base ad Alfianello dal 1980 al 1987. Dal 1976 fin al 31 maggio dell’anno scorso è stato cardiologo all’ospedale di Cremona. Raggiunta la pensione, il dott. Giovanni Ziletti ha accettato la proposta di mettersi a disposizione come medico specialista negli ambulatori di via Corsica dell’Asl di Brescia, e di dare il suo contributo quale perito presso il Tribunale di Brescia. E’ ora pronto ad affrontare altri impegni mettendo a frutto la propria e l’esperienza di altri con il solo obiettivo d’amministrare con giustizia ed onestà”. Con quale programma? “Intendiamo instaurare un rapporto di fiducia con i cittadini, ampliare la videosorveglianza, potenziare la polizia municipale in collaborazione con i paesi confinati, dare un ruolo ancora più rilevante alle associazioni di volontariato presenti sul nostro territorio”. In paese in quali questioni intendete particolarmente intervenire? “ La nostra comunità non è esente da un diffuso consumo di droghe ed alcool. Sarà indispensabile realizzare campagne informative sulla questione in collaborazione con le famiglie e le scuole anche con controlli mirati ed a sorpresa, pratica iniziata dall’ assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Brescia Gianpaolo Mantelli che condividiamo completamente. Riteniamo indispensabiliinterventi per la sicurezza degli edifici e la valorizzazione della biblioteca comunale collegando la struttura con la rete provinciale, organizzando convegni in collaborazione con l’Università della Terza Età”. Dunque un programma adeguato alle necessità locali? “Assolutamente si, che sono molte, specialmente con particolare riferimento al polo del freddo che annuncia la chiusura generando grande preoccupazione per i livelli occupazionali”. Perciò si dovrà pensare a nuovi sbocchi dell’economia locale? “I tempi non sono dei migliori. Pensare a nuovi insediamenti produttivi è un rischio che porta all’utopia. Penso che siano da percorrere progetti di valorizzazione delle nostre radici, delle nostre tradizioni dotando il contesto urbano di adeguati impianti e servizi pubblici e migliorando la viabilità per quanto riguarda l’accesso alle cascine che sono il patrimonio tramandatoci dai nostri antenati unitamente ad altri edifici storici che si trovano nel nostro paese nel quale ha avuto i natali il Santo Lodovico Pavoni. Inoltre dobbiamo meglio raccordarci con quella realizzazione assolutamente innovativa e geniale che e’ il parco del Lusignolo e dell’ Acquapark Le Vele (in cui lavorano tanti giovani alfianellesi) per sfruttarne le potenzialita’ nell’ indotto. In fin dei conti le Casacce sono po’ anche Alfianello”. Ce n’è per un impegno che va oltre i cinque anni di una legislatura. 6 e 7 Giugno ELEZIONI PROVINCIALI collegio Manerbio-Pontevico FAI UNA CROCE SUL SIMBOLO COLLEGIO PROVINCIALE N° 25 MANERBIO - PONTEVICO Candidato per l’ALLEANZA DI CENTRO MOSCA OLIVIERO PAOLO Nato a Manerbio il 26/10/1940 Da sempre residente a Manerbio. Sposato nonchè padre e nonno. Perito industriale con studi presso l’Università di Parma. Dirigente d’industria e successivamente consulente finanziario. Da maggio si è ritirato dal lavoro. Sindaco di Manerbio dal 1985 al 1990. Più volte consigliere comunale. L’attuale situazione politica non consente di lanciare un ipotesi politica senza prima precisare l’alleanze. Noi abbiamo scelto il centrodestra con Molgora presidente. Pag. 12 Pianura Offlaga La Giugno 2009 Cignano, urgenti restauri alla facciata della chiesa Gelo, acqua, sole e intemperie di vario genere hanno ridotto in rovina la facciata della chiesa dedicata a Sant’Andrea Apostolo, parrocchiale di Cignano, una delle frazioni di Offlaga. Per questo l’area interessata ai crolli di decorazioni in calcestruzzo e cemento, è stata transennata in modo da evitare danni alle persone. In paese intanto s’è costituito un movimento finalizzato alla raccolta di fondi per procedere a riparare i guasti. E Alessandro Tomasini è fra coloro che si danno da fare per conservare un’opera importante nell’arte del paese. La chiesa fu costruita nel 1640 quando gli abitanti erano 552 per effetto della peste di dieci anni prima. E’ stata ampliata nel 1762; nel 1960 fu restaurata e decorata con affreschi di Oscar Di Prata e Gabriel Gatti; la spesa è registrata in complessivi 15 milioni di lire. Il tempio fu consacrato nel 1962. Era parroco don Franco Marchioni di Pontagna di Temù, ordinato sacerdote il 18 giugno 1923, curato ad Orzivecchi dal 1947 al 1952, poi a Collebeato, parroco a Cignano il 12 settembre 1959. Il disegno della facciata è attribuito a Luigi Tombola, nativo di Torre di Brenta in provincia di Padova, attivo nel Bresciano dove ha insegnato disegno nelle scuole della città, membro dell’Ateneo di Brescia, autore di progetti su diverse chiese tra le quali quella di Cignano ampliata nel 1915-16. In una monografia sulla chiesa di Cignano la figura dell’architetto, morto a 83 anni nel 1956, è ricordata con dovizia di particolari sulle opere che ha progettato ed altre che ha suggerito. Al restauro della facciata della parrocchiale di Cignano si era già interessato l’anno scorso il parroco don Santino Baresi che nell’autunno passato ha raggiunto la sua nuove sede a Isorella per disposizione della Curia bresciana. Ai volontari del paese, che aderiscono al gruppo per il restauro, il compito di provvedere all’intervento per mettere in sicurezza la facciata contando sulla generosità della gente e nella speranza che in paese e da enti sensibili al patrimonio culturale e d’arte locale siano stanziati i fondi necessari ad affrontare la spesa. Che è certamente onerosa. La battaglia di San Martino e Solferino La battaglia di Solferino e San Martino anche ricordata come battaglia del 24 giugno 1859 - venne combattuta fra l’esercito austriaco e quello franco-sardo, ponendo fine alla seconda guerra di indipendenza italiana. In realtà, si trattò di un insieme di combattimenti distinti che si svilupparono autonomamente e quasi simultaneamente, su un fronte di oltre 20 km e coinvolsero la sensibilità di intere comunità. Fra le quali Cignano, al tempo comune autonomo da dove mosse una colonna di carri per il soccorso ai feriti recuperati per essere curati in paese. Nel libro dei morti della parrocchia è scritto del decesso di “sei militari muniti di tutti i sussidi della chiesa che furono seppelliti nel camposanto in cassa”. L’annotazione è riportata nella storia di Offlaga, Cignano e Faverzano nella quale s’informa che sotto il portico della chiesa di san Rocco sono murate due lastre in marmo con la scritta: “Reduci dall’epica pugna del 29 giugno 1859 – affratellati nel dolore – furono qui curati 17 feriti francesi e 9 austriaci” riferendo i nomi. Nella stessa pubblicazione si legge che nel 1862 il Comune per soddisfare le requisizioni ed i danni causati dall’armata austriaca nel 1859 prese a prestito lire 5mila dal parroco Benedetto Tommasi e lire mille 400 dal Consorzio della Cignana. Non si sa come e quando le somme vennero restituite. Si viene ora a sapere che nell’archivio del Comune ad Offlaga sono state rinvenute proprio in questi giorni le “note spesa” per i costi sostenuti dal 27 giugno al 6 agosto di quell’anno riassunti nell’allegato documento. Al santuario della Formica torna la festa dell’ammalato Anche e soprattutto nel dolore, che è lacerante e impietoso compagno di vita per alcuni di noi, si può trovare la fede; una fede che diventa forza, capacità di accettare e trasformare quella stessa sofferenza fisica non voluta ma irrinunciabile, in dono di sé agli altri, in perenne e accorata preghiera. Da decenni ormai il santuario intitolato alla Beata Vergine della Formica accoglie nel suo forte abbraccio di pietra antica, la celebrazione della “Festa dell’ammalato”. Una tradizione di fede e di popolo che si rinnova di anno in anno, in occasione del 1° maggio, e che attraverso la sempre radicata devozione mariana chiama a sé decine di ammalati e di fedeli. Così venerdì 1 maggio, lo splendido santuario, la cui esistenza nella sua struttura originale, prima cioè dell’ampliamento voluto dalla famiglia dei nobili Barbisoni, sembra risalire al 1532, è tornato ad accogliere la festa che ormai da tempo si è aperta all’intera zona. Un appuntamento, questo, particolarmente atteso dalla comunità offlaghese, pronta a rinnovare il suo affetto verso questa iniziativa che affonda le proprie radici nel dolore e nell’infaticabile impegno di una concittadina, Blandina Pini. Colpita in giovane età da una malattia feroce e dolorosa che la costrinse su una sedia a rotelle, Blandina maturò la convinzione che avrebbe potuto trovare la forza di superare il proprio dolore impegnandosi con la preghiera e con il lavoro per alleviare le sofferenze degli altri. Negli ormai lontani anni’ 50, diede così vita ad un gruppo di volontari che divenne di anno in anno più folto e attivo sul territorio, promuovendo, tra le altre attività, questo momento di incontro e di preghiera annuale che da decenni si rinnova nonostante la scomparsa di Blandina. Da molti anni ormai il testimone è passato al “Gruppo solidarietà per l’ammalato” che sempre rinnova l’appuntamento con la “Festa dell’ammalato” e che accanto a questo impegno affianca quello per il recupero del piccolo ed amato edificio di culto che ospita la manifestazione e che costantemente è visitato dai fedeli ed è meta di numerosi pellegrinaggi mariani. I volontari nell’arco dell’anno dedicano tempo e denaro, spesso frutto della generosità di privati, al fine di effettuare i lavori di sistemazione della bella chiesetta e dell’area circostante. Al loro lavoro, tra le altre cose, si devono, il restauro del soffitto, il recupero del concerto di campane, quello degli infissi, ma anche dell’antico pozzo che fronteggia l’ingresso del santuario. La festa baciata da uno splendido sole si è aperta alle 14,30 con il ritrovo e la sistemazione degli ammalati al santuario della B.V. della Formica e con l’accoglienza musicale del Corpo bandistico “Benedetto Vinaccesi” di Offlaga quindi la recita del S. Rosario seguita dalla messa con la funzione lourdiana per tutti gli ammalati. In conclusione un momento conviviale allietato dalle note della banda civica “Benedetto Vinaccesi”. Ancora una volta i luoghi raccontano di una fede forte che si tramuta in speranza e si fanno testimoni della vita degli uomini. Pianura Borgo S. Giacomo La Giugno 2009 Pag. 13 Ignazio Parini: perché mi candido? Perché voglio bene ai luoghi dove vivo e lavoro da quando sono nato. Perché sono convinto che i grandi cambiamenti cominciano sempre da piccole iniziative locali. Perché vorrei continuare a portare una sensibilità, ferma e determinata, a favore della qualità della vita, della sostenibilità ambientale, della difesa delle famiglie più in difficoltà, di un´economia più umana ed equilibrata. Perché ritengo che ogni lungimirante iniziativa, anche e soprattutto economica, abbia sempre inizio da una solida formazione di cultura sociale, che non significa necessariamente scolastica (infatti io ho imparato molto dal senso civico di mia IGNAZIO PARINI Nato a Orzinuovi il 25 luglio 1959, residente da sempre a Borgo San Giacomo, diplomato, sposato, padre di una figlia. Nel 1984 fondatore e dirigente della squadra di calcio amatoriale locale. Dal 1990 al 1994 membro della Commissione Sport comunale. Nel 1994 viene eletto nelle file della “Lista civica per Borgo San Giacomo” come Consigliere Comunale di minoranza. Nel 1996 è tra i fondatori e dirigente del Gruppo Escursionisti di Mountain Bike locale. Dal 1998 a 1999 dirigente della prima squadra di calcio locale, si dimetterà a seguito dell’accettazione dell’incarico di Assessore allo Sport; madre casalinga e di mio padre muratore). Perché vorrei dare continuità alla fase di rinnovamento del nostro Comune, intrapresa con la nascita della Lista Civica per Borgo San Giacomo. Il nostro programma è ambizioso, come d’altronde lo era quello di cinque anni fa, programma che comunque abbiamo realizzato interamente, andando anche oltre in alcuni settori, visto che abbiamo messo in campo progetti non previsti. La costruzione del Palazzetto dello Sport e della nuova Scuola Materna, l’acquisto del Castello di Padernello, il rientro in possesso e la futura ristrutturazione della cascina Bina, la costruzione di un nuovo depuratore, la gestione delle aree demaniali in fregio all’Oglio, l’adozione del Parco della Savarona, le opere già eseguite come la costruzione di un grande magazzino comunale, del potabilizzatore, un’efficiente isola ecologica, l’apertura del Centro Diurno e la sistemazione del piazzale “Ferrari”: basterebbe una sola di queste iniziative per qualificare positivamente l’intero operato di un’Amministrazione Comunale! Tutte queste importanti questioni non possono essere oggetto di contrapposizione politica: una comunità moderna che ambisce ad ottimizzare iniziative di questa portata qualitativa ha bisogno di uno sforzo comune tra tutte le migliori forze in campo, evitando piccole schermagli create per la conquista di una misera manciata di consensi elettorali! Oggi più che mai, quindi, vi invito a votare per me e per la nostra lista, formata da persone valide ed affidabili. Ricordatevi che il bene comune è il bene di ognuno di noi!!! Le parole sono importanti. Quando affermiamo che siamo “garanzia di esperienza ed impegno”, non lo diciamo tanto per dire: stiamo parlando dell’attuale Sindaco Giuseppe Lama, amministratore di grande esperienza e ancor più grande capacità (che ringrazio personalmente per tutto quello che ha fatto e che ancora farà per il paese); stiamo parlando di un’amministrazione che non ha mai avuto un litigio al proprio interno, che non ha mai cambiato un assessore e che, cosa ancor più significativa, ricandida tutti e dodici i consiglieri comunali uscenti. A noi si sono aggiunti cinque altrettanto validi candidati, che in questi anni si sono già impegnati a vari livelli nel sociale. Nel 1999 viene rieletto Consigliere Comunale questa volta di maggioranza. Dal 1999 Assessore alla Cultura, Sport e tempo libero, nonché Vice-Sindaco del Comune di Borgo San Giacomo; Promotore, organizzatore e direttore artistico delle Feste Patronali che dal 2000 hanno assunto un carattere festivaliero. Nel 2001 è membro del costituente gruppo di lavoro formato da altri quattro assessori di Comuni limitrofi che danno vita al progetto “ODISSEA, Festival della valle dell’Oglio”. Di tale progetto è stato responsabile amministrativo come Comune Capofila dal 2005 al 2007. Nel 2004 viene rieletto Consigliere Comunale di Maggioranza e gli vengono confermate le cariche amministrative ri- coperte. Nel 2004 è co-autore e curatore del libro “Borgo San Giacomo: Testimonianze di un territorio” edito dalla Compagnia della Stampa; Convinto sostenitore dell’importanza (anche economica) della rivalutazione storica, culturale e turistica dei luoghi e dei monumenti presenti, soprattutto nei piccoli centri: -- si preoccupa del recupero di alcune sale del palazzo dei “Della Volta” in Acqualunga (frazione del Comune di Borgo San Giacomo) inaugurando il Museo Ornitologico “Serafino Fiamenghi” con oltre 500 animali impagliati; -- propone e partecipa ad alcuni piccoli lavori per il parziale recupero del set- Offerta formativa 2009/2010 a finanziamento pubblico Comunicazione a cura dell’Assessorato alla Formazione Professionale della Provincia di Brescia Siamo sicuri di aver lavorato bene, sicuri di aver fatto quanto possibile per il bene del nostro Comune, perciò siamo qui a chiedervi di rinnovarci la fiducia! In questo periodo storico di crisi sociale, incertezza e confusione, ritengo che il modo più appropriato per concludere sia una citazione saggia, quasi un’esortazione, che recita: “Se non sai dove stai andando, girati e guarda da dove vieni” Ignazio Parini tecentesco Chiostro prenapoleonico (detto “Sagrato”) a Borgo San Giacomo, rendendolo fruibile ed utilizzabile per manifestazioni di carattere culturale; -- promotore dell’iniziativa, ricopre un ruolo attivo nelle trattative che porteranno all’acquisto del Castello di Padernello da parte del Comune di Borgo San Giacomo insieme ad una società di imprenditori locali. Nel 2005 è Socio Fondatore della “Fondazione Castello di Padernello, Storia e Cultura per la rivalutazione di un territorio” nella quale assume l’incarico di Presidente. Pag. 14 Pianura Pontevico La Giugno 2009 La persona al centro dell’azione politica di Giacomo Bazzoni Cinque anni dopo ritenta. “Ho avuto molto dal lavoro e dalla politica. Sarà un peccato di vanità. Ma ognuno di noi ha le sue ambizioni”. Giacomo Bazzoni si candida un’altra volta a sindaco di Pontevico. E’ cordiale con l’interlocutore, ed in generale la gente che incontra in paese, per strada, al bar Mazzini, nella sede del Gabbiano, la cooperativa che ha fondato e della quale è presidente. Chi lo conosce gli assegna qualità, competenze e referenze per aspirare ad un incarico certamente di prestigio. E’ stato dipendente per 37 anni della Wolver di Cremona per la quale ha molto viaggiato per il mondo, uomo di fiducia della proprietà fino a diventare dirigente. Nel campo sociale, ha operato e continua ad occuparsi delle importanti iniziative che rappresentano la sintesi di un impegno portato avanti con infinita disponibilità. Domenica 13 settembre, il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinal Angelo Bagnasco, concluderà le manifestazioni per 400 anni dell’Abbazia ed inaugurerà il nuovo Hospice che segna il recupero del vecchio ospedale nel quale il porporato Il cardinal Bagnasco a Pontevico Proseguono le manifestazioni per i 400 anni dell’abbazia di Pontevico che si concluderanno il 13 settembre prossimo con la presenza del cardinal Angelo Bagnasco, presidente della conferenza episcopale italiana. Archiviate le iniziative della parte religiosa del programma ora è il momento di quelle folcloristiche. Martedì 2 giugno è programmata la caccia al tesoro per i ragazzi della scuola secondaria e del biennio superiore; sabato 13 giugno è organizzata la manifestazione “Correndo per i campanili, 400 anni dopo”, corsa non competitiva per i ragazzi della scuola secondaria. Sabato 14 luglio, la manifestazione è proposta per gli adulti in edizione serale con partenza alle 21 dall’Oratorio di Pontevico. In agosto gli organizzatori si concedono una pausa preparandosi al programma di settembre. ha visto la luce in un periodo certamente difficile della storia nazionale. Lo storico edificio in centro al paese, nel 1836 diventato ospedale grazie alla generosa donazione della nobildonna Catterina Gorno Ruffoni Corbellini, ha rappresentato per quasi due secoli “un monumento alla carità di Pontevico”, come ha scritto Giuseppe Fusari nel suo recente tomo “Filantropia e carità”. Ma non bastò la sua storia ad evitare la chiusura per cui è rimasto per decenni edificio senza alcun utilizzo. Ora la cooperativa il Gabbiano lo sta recuperando, dopo avere acquisito la proprietà grazie ai finanziamenti ottenuti dalle Regione Lombardia. Diventerà un centro per la cura di malati terminali. Su quali motivazioni? “Ho vissuto il dramma della morte di mio fratello, Virginio, colpito da cancro nel 1984. Sono stati mesi terribili in quanto non esistevano strutture e quindi non sapevamo a chi affidarci consapevoli che per mio fratello erano gli ultimi giorni della sua vita. Mi proposi, allora, di fare qualcosa di concreto e l’occasione mi è stata propizia, anni dopo, nel momento di poter accedere a fondi pubblici anche europei, per cui è stato possibile realizzare a Pontevico una struttura sociale importante sull’esempio della Domus Salutis delle suore Ancelle della Carità di Santa Di Rosa a Brescia”. Hospice, impresa riuscita come altre cui la Gabbiano ha messo mano grazie alle amicizie acquisite nell’impegno politico di quarant’anni del suo presidente. Giacomo Bazzoni era convinto militante della Democrazia Cristiana (appartenenza della quale resta orgoglioso) quando fu eletto nel consiglio comunale di Pontevico ed assunse incarichi nell’organizzazione degli ospedali della zona. Poi, per l’evoluzione degli eventi, è entrato nel Partito Popolare e nella Margherita, mai rinnegando le sue origini che lo portarono ad esser ottimo amico di Mino Martinazzoli, ed altri esponenti nazionali fra i quali Rosi Bindi che da ministro lo nominò nella Commissione Sanità. L’incarico gli fu confermato dai successivi ministri Veronesi e Sirchia per cui si trova ancora inserito nella Commissione nazionale per la salute nella quale, come tecnico, su sua segnalazione, è stato nominato pure il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Bresciana, Carmelo Scarcella. Da tre anni Giacomo Bazzoni è delegato Anci (l’associazione dei comuni d’Italia) per l’integrazione dei servizi socio-sanitari. Ed è presenza rilevante che lo pone a fianco di sindaci quali Dominici di Firenze e Chiamparino di Torino. Una presenza in organismi nazionali che impegna Giacomo anche in Lombardia conquistandosi stima ed amicizia dal presidente Formigoni e da altri esponenti della regione. Una gran serie d’incarichi, ma mai distogliendo l’attenzione da Pontevico? “E’ il mio paese al quale sono legatissimo e nel quale ho fondato la cooperativa Gabbiano, che opera attivamente da vent’anni nella gestione di servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi in diverse città e paesi di Lombardia e Piemonte”. Dal 1 giugno la Gabbiano ha assunto la gestione dei servizi nell’Ospedale e Casa di Riposo Richiedei di Gussago. Ed è il più recente contratto sottoscritto con un ente pubblico sommato ad altri, come ad esempio a Mantova, Suzzara, Santa Lucia di Milano, Vedano Olona. Tutte operazioni concordate con le organizzazioni sindacali che riconoscono professionalità alla cooperativa che dispone di un organico costituito da 850 dipendenti, in gran parte giovani che condividono gli obiettivi dell’organizzazione che ha acquisito competenze specifiche nella gestione diretta di servizi erogati in proprie strutture o in collaborazione con altri Enti Pubblici e Privati, e garantisce stabilità occupazionale ai Soci-Lavoratori e ai dipendenti. “La nostra è un’azienda che non insegue il profitto ma pone la persona in quanto tale al centro di ogni nostro intervento”. Come l’Hospice, entrato a far parte di strutture nazionali similari. Ed ora la candidatura a sindaco di Pontevico. “Me l’hanno proposto alcuni amici. Ho cercato di mettere attorno allo stesso tavolo esponenti dei vari movimenti delle aree di centro presenti anche a Pontevico. Qualcuno ha aderito altri hanno preferito strade diverse, ma ho avuto adesioni abbastanza per coalizzare una lista di nomi che hanno professionalità ed esperienze sicuramente utili al paese”. In tutta umiltà e con grande disponibilità, Giacomo Bozzoni si ripropone. E’ compito della gente di Pontevico dimostragli apprezzamento per come ha operato senza guardare a meriti o demeriti particolari. Alla giunta uscente ha dato una mano quando ne avvertì la necessità, “ma solo per non mandare il paese in crisi. Comunque vada alle elezioni non negherò anche in futuro un sostegno se ne ravviserò l’utilità. Sia chiaro, sempre a beneficio dell’intera comunità”. “RINNOVIAMO PONTEVICO” è il motto della lista nella quale si trovano: Antonella Acerbis, commerciante; Roberto Bonezzi, tecnico della Provincia di Cremona; Gianbattista Gatelli, laurea in Sociologia; Giambattista Geroldi, pensionato; Fabio Iachetti, educatore; Roberto Lanzi, medico specialista terapia del dolore; Marco Merlini, elettrotecnico; Tomaso Perotti, ex dirigente ufficio postale; Alessandro Pietta, artigiano edile; Enrico Roda, psicologo; Francesco Roda, imprenditore; Luciano Tiziano, ex comandante della polizia locale; Giovanni Triglia, geometra; Valerio Maurizio Venturini, coordinatore del personale; Paola Veronesi, commerciante; Remo Zinoni, responsabile vendite azienda abbigliamento. Franco Piovani Giugno 2009 Pag. 15 Pag. 16 Pianura Territorio La Giugno 2009 Sulla strada il rispetto delle regole “Il coraggio di avere paura quando vi trovate a percorre una strada con qualsiasi veicolo. Rispettate le regole, usate la testa, nessuno è invincibile”. E’ l’esortazione ai ragazzi del Pascal di Manerbio del maresciallo Fulvio Pighin, vice comandante della guarnigione dei carabinieri in servizio sul territorio, intervenuto al convegno sul tema: “Sicurezza stradale: fai la cosa giusta” col quale si è conclusa la mostra itinerante che da novembre ha fatto sosta in diversi istituti superiori della provincia, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani in merito all’argomento che li riguarda da vicino. Al convegno, coordinato da Laura Magli, di Telecolor Cremona, sono intervenuti: Andrea Caldinelli di Iseo, reduce da un incidente che l’ha costretto in carrozzella, raccontando la sua esperienza, il quale raccomanda di “volere bene a sè stessi ed avere rispetto degli altri”; Antonio Anni, presidente della sezione di Manerbio dell’Anc che collabora con le forze dell’or- dine nella sorveglianza sul territorio “un compito svolto col solo uso del telefonino per far intervenire le forze dell’ordine in caso di necessità”; la dirigente del Pascal, Donatella Preti, con una relazione sulle stragi del sabato sera che nel solo 2007 hanno fatto rilevare 1742 morti di utenti della strada nell’età dai 22 ai 36 anni; l’assessore Giampaolo Mantelli per dire dell’importanza degli interventi sulla rete bresciana per eliminare punti pericolosi e nevralgici della viabilità con la costruzione di molte rotatorie. Grande attenzione degli studenti, visibilmente interessati agli argomenti trattati. Giampaolo Mantelli per la riconferma in provincia Lettera di un genitore Riceviamo e pubblichiamo due lettere a sostegno della candidatura a consigliere provinciale per il collegio di Manerbio - Pontevico di Giampaolo Mantelli, assessore uscente alla Pubblica Istruzione. Giampaolo Mantelli si candida nelle file dell’Unione Di Centro (UDC) che ha come candidato presidente Quadrini. Il nostro mensile ha più volte documentato l’attività politica di Mantelli. Nell’ultimo mandato provinciale è stato assessore alla Pubblica Istruzione, mentre in quello precedente lo era all’agricoltura. E’ questa la ragione per cui due cittadini ci hanno inviato le due lettere che di seguito pubblichiamo integralmente. Lettera di un agricoltore Il comparto agricolo si trova in una situazione di grande sofferenza. Di fatto, considerando anche il periodo di crisi economica globale che sta coinvolgendo quasi indistintamente tutti i settori produttivi: dalle aziende al commercio, all’artigianato l’agricoltura è un comparto che più di altri sta risentendo di una serie di situazioni negative che hanno messo in ginocchio molte aziende. E tutto ciò è avvenuto nell’immobilismo o comunque sottovalutazione di ogni problematica da parte di quella che in termini più generali definiamo “politica”. La mia non vuole essere una lagnanza di chi si trova indiscutibilmente coinvolto in prima persona, piuttosto vuol essere una riflessione che voglio e sento di dover condividere. Al di là del colore o appartenenza di bandiera politica i nostri rappresentati al governo si sono dati da fare per trovare incentivi a sostegno dei più svariati settori dimenticando quello basilare: l’agricoltura. Si contano sulle dita di una mano, e forse sono troppe anche quelle, i politici che si sono rimboccati le maniche al fianco degli agricoltori per tutelare le loro/nostre ragioni e favorire lo sviluppo del territorio. Ma uno nel bresciano c’è stato e c’è tutt’oggi: Giampaolo Mantelli. Forse perché uomo della Bassa, Mantelli è stato sempre vicino ai problemi di noi agricoltori, sempre al nostro fianco in tutte le battaglie. Ricordo che nel periodo in cui Mantelli aveva la carica di assessore provinciale all’agricoltura, dal 1999 al 2004, avevo pensato: “Finalmente è arrivato qualcuno a cui stanno a cuore le nostre questioni. Qualcuno che ci vede lungo”. Molto è stato fatto in quel periodo. Mantelli ha saputo riorganizzare il sistema snellendo tutte le procedure. Ha saputo garantire il finanziamento del 100% delle domande di contributo per gli investimenti strutturali, accedendo alle fonti di finanziamento europee, regionali e provinciali. Ha fatto in modo che i nostri prodotti tipici venissero tutelati e promossi. Ha favorito la certificazione della sicurezza alimentare. Anche recentemente ci è stato vicino impegnandosi affinché le modifiche richieste al decreto sulle quote latte venissero recepite. Così come è stato importante il suo sostegno sulla questione legata all’entrata in vigore della nuova direttiva nitrati. Ma quel che è più importante è che con lui si è sempre potuto parlare. Una persona alla mano pronto a rispondere e trovare una soluzione alle più diverse esigenze. Ecco perché a pochi giorni dalle elezioni e sapendo che Giampaolo Mantelli è candidato per le provinciali, mi auguro che in molti, come me, esprimano la preferenza a suo favore. Perché ritengo indispensabile che la politica recuperi una maggiore consapevolezza del settore agricolo di così vitale importanza. E l’esperienza ci ha insegnato che Giampaolo Mantelli è una garanzia. Giuseppe Chizzolini Rubo qualche riga di questo mensile per esprimere soddisfazione. Una soddisfazione sia personale che condivisa da altri genitori che, come me, impegnano parte del loro tempo a far sì che la formazione dei figli possa essere la migliore possibile. Da tempo lavoriamo per una “scuola di qualità”, vicina cioè alle esigenze dei genitori e dei ragazzi. Una scuola che sappia condividere obiettivi, attraverso il confronto costante fra genitori, insegnanti e alunni. Una scuola che sappia riprogettarsi migliorando e adeguando il processo educativo. Una scuola meno burocratica e ingessata in grado di riconoscere le professionalità e le competenze degli insegnanti e sappia favorire la crescita degli studenti nel rispetto dei ritmi dell’età, delle vocazioni delle differenze e della identità di ciascuno. Una scuola ospitale e funzionale, dotata di laboratori e moderne tecnologie, all’avanguardia sul piano delle soluzioni edilizie. Una scuola che sappia offrire ambienti gradevoli e ospitali. Ebbene, sono soddisfatto perché per questa “scuola di qualità” molto è stato fatto. Negli ultimi due anni e mezzo l’Amministrazione provinciale cui competono le scuole superiori, e in particolare l’assessore competente - Pubblica Istruzione, Formazione professionale ed Edilizia Scolastica - Giampaolo Mantelli, ha messo un piede sull’acceleratore per fare “qualità” nei nostri istituti scolastici. E lo ha fatto partendo dalla base, redigente il primo Piano provinciale dell’offerta educativa di istruzione e formazione. Un documento che dall’analisi dello stato di fatto programma gli interventi da realizzare prevedendo l’offerta completa di indirizzi scolastici in ogni ambito del territorio provinciale. Un documento di fondamentale importanza che consentirà, una volta attuato, di eliminare la sovrapposizione degli indirizzi scolastici, favorendo nel contempo l’abbattimento della dispersione scolastica, la programmazione attenta degli interventi edilizi e l’innalzamento della qualità dell’offerta formativa stessa. Sul fronte dell’orientamento, bisogna riconoscere che l’intuizione da parte della Provincia di voler realizzare Connessione Campus, il primo grande salone dedicato a studenti e famiglie a “caccia” del percorso di studi più consono alle aspettative è stata a dir poco indovinata Con Mantelli la scuola ha iniziato anche a dialogare maggiormente con le istituzioni e il cosiddetto mondo del lavoro. Sono stati creati dei percorsi di alta formazione in risposta alla richiesta di personale altamente qualificato proveniente dal mondo che produce: con banche, aziende tessile, meccaniche e metallurgiche, con aziende di grande distribuzione. Molti i giovani hanno intrapreso queste sperimentazioni che si tradurranno in lavoro sicuro e gratificante. Così come è stato proficuo il percorso costruito con l’Aib della Bassa che si è tradotto sia in stage di formazione presso aziende del territorio per i nostri ragazzi che in nuovi laboratori per le nostre scuole. E non dimentichiamo gli interventi di tipo strutturale che la Provincia ha realizzato: mi riferiscono all’ ampliamento del Capirola di Leno e di Ghedi, alla riqualificazione della mensa dell’istituto Dandolo di Bargnano di Corzano, alla sistemazione (in corso) del parcheggio del Pascal di Manerbio, alla realizzazione dell’Auditorium dell’Istituto Mazzolari di Verolanuova. Molto è stato fatto anche per la prevenzione: corsi di legalità all’interno delle scuole, progetti di prevenzione delle stragi del sabato sera, il monitoraggio in ingresso e in uscita dei nostri ragazzi dalle scuola grazie all’Associazione nazionale Carabinieri, i controlli antidroga. E ancora lo sportello codice blu a supporto di genitori e insegnanti per affrontare il problema bullismo. Come non citare la Scuola per genitori con psicologi ed esperti sotto la guida del prof. Paolo Crepet, offerta dall’Assessorato provinciale. Certo rimane tantissimo da fare, ma la “macchina” si è finalmente messa in moto. Negli ultimi due anni abbiamo assistito a passi da gigante a favore della scuola e della qualità della stessa per il bene dei nostri figli. Per poter far questo è stata indispensabile una persona che ha saputo avere polso, una persona pratica che ha saputo tradurre in concreto i progetti. Ecco perché, anche in vista delle prossime elezioni in Provincia, mi auguro che Giampaolo Mantelli possa continuare a rappresentare la Bassa e lavorare per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio.