Comunicato stampa - Musei Civici di Pavia

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Comunicato stampa - Musei Civici di Pavia
UNO:UNO
A tu per tu con l’opera
La Monaca di Monza: esempio di libertà
negata. Tra storia e finzione
domenica 28 agosto 2016, ore 11.00
Musei Civici del Castello Visconteo, Pavia
Un’opera d’arte al mese, per un anno ricco di cultura.
Domenica 28 agosto 2016, alle ore 11.00, si terrà il nuovo appuntamento
con Uno:Uno. A tu per tu con l’opera, l’iniziativa organizzata dai Musei
Civici del Castello Visconteo, con il sostegno dell’Associazione Amici dei
Musei Pavesi, che ogni mese conduce alla scoperta delle collezioni dei
Musei pavesi, un capolavoro alla volta.
L'idea è quella di favorire il rapporto diretto tra il visitatore e l’opera d’arte,
privilegiando la fruizione “slow” di un singolo oggetto, differente rispetto alla
visita di un’intera collezione.
Uno:Uno si concentra di volta in volta su una singola opera, presentata da un
esperto, offrendo differenti chiavi di lettura per evidenziare le molteplici e
talvolta inattese connessioni che scaturiscono dalla conoscenza approfondita
dell'arte.
Sarà l’occasione per accendere i rif lettori sul dipinto la Monaca di Monza di
Giuseppe Molteni (1800-1887), conservata nella Quadreria dell’Ottocento dei
Musei Civici di Pavia del Castello Visconteo.
L’appuntamento sarà caratterizzato dall’intervento della dottoressa Marta
Brambati, che svolgerà un approfondimento sulla rappresentazione in pittura
della figura di Marianna de Leyva, in arte Gertrude, ovvero la Monaca di
Monza, protagonista di un clamoroso scandalo all`inizio del XVII secolo e
resa famosa dal romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni (17851873). La Monaca di Monza diventa il simbolo della condizione femminile nei
secoli passati: una donna privata della libertà di scegliere il proprio destino,
obbligata a farsi monaca per volere del padre. Il dipinto di Molteni
rappresenta dunque l’occasione per sviluppare tematiche differenti in quanto
ricco di spunti di approfondimento: dalla letteratura, all’iconografia artistica,
alla storia della pittura ottocentesca e infine alla storia del collezionismo
pavese che ha consentito di arricchire e far giungere fino ai nostri giorni nelle
raccolte della nostra città opere degne di nota a livello internazionale. Si
ricorda infatti a tal proposito che il dipinto partì alla volta di San Pietroburgo in
occasione della prestigiosa mostra La pittura italiana del XIX secolo. Dal
neoclassicismo al Simbolismo, allestita presso il rinomato Museo statale
Ermitage nel 2011-2012, favorendo uno scambio culturale, divenuto proficuo
se si pensa alla recente notizia del rinnovato accordo di collaborazione tra il
Comune di Pavia, l’Università degli Studi di Pavia e il Museo Statale Ermitage
di San Pietroburgo per i mesi futuri.
Giuseppe Molteni, restauratore e pittore noto nella cerchia culturale milanese
dell’Ottocento grazie ai suoi ritratti degli esponenti della brillante società
lombarda, ricevette la commissione di realizzare la Monaca di Monza dal
cultore d’arte pavese Giuseppe Marozzi, amante sensibile delle figure
femminili sensuali e dalla storia travagliata, come la protagonista del dipinto
di Hayez l’Accusa segreta e infine Marianna di Leyva, la Monaca di Monza. Il
ritratto rappresenta la figura femminile in una stanza circondata da oggetti
preziosi, come il delicato crocif isso in avorio realmente esistente e conservato
al museo del Poldi Pezzoli di Milano, ed è eseguita con una resa abile nei
dettagli come il velo del vestito monacale ma soprattutto nell’attenzione del
volto della donna con gli occhi rivolti verso il basso in segno di accettazione
alla forzata sottomissione del suo destino.
"Il suo aspetto, che poteva dimostrar venticinque anni,
faceva a prima vista un'impressione di bellezza,
ma d'una bellezza sbattuta, sfiorita e, direi quasi,
scomposta. Un velo nero, sospeso e stirato orizzontalmente
sulla testa, cadeva dalle due parti, discosto alquanto
dal viso; sotto il velo, una bianchissima benda di lino
cingeva una fronte di diversa, ma non d'inferiore bianchezza. Ma quella
fronte si raggrinzava spesso,
come per una contrazione dolorosa;
e allora due sopraccigli neri si ravvicinavano,
con un rapido movimento..."
L’iniziativa Uno:Uno. A tu per tu con l’opera giunge dunque al settimo
appuntamento con l’approfondimento di un esempio di pittura ottocentesca,
dopo aver ripercorso fino ad oggi, nel corso della III edizione, interventi dal
taglio interdisciplinare come il teatro con il ritratto di Irma Gramatica di Giorgio
Kienerk, la botanica nell’arazzo della Battaglia di Pavia, approfondimenti su
opere di singoli artisti come Federico Faruffini con il suo Autoritratto della
collezione Superti Furga, il disegno degli allievi della Scuola Civica di Pittura
in relazioni alle sculture della Gipsoteca, i mosaici del periodo romanico
provenienti dall’antica cattedrale di Santa Maria del Popolo della nostra città e
la coppa romana di Ennione della collezione archeologica dei Musei Civici di
Pavia.
“I nostri Musei sono ricchi di arte, di storia e di opere di straordinario valore, a
volte non sufficientemente conosciute anche nella nostra stessa città. Questa
bella iniziativa apre le porte dei musei e lo fa in un modo nuovo e originale,
tentando di invogliare il visitatore a tornare periodicamente a visitarli proprio
perché luogo di esperienze artistiche sempre nuove e stimolanti”, dichiara
Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia.
L’ingresso a Uno:Uno è gratuito per tutti i possessori della MY MUSEUM
CARD, la carta che (al prezzo di 18 euro) apre le porte dei Musei Civici del
Castello Visconteo per 365 giorni: una vera e propria tessera fedeltà –
annuale e nominale – che consente l'accesso illimitato alle collezioni museali
e alle mostre organizzate dai Musei Civici, la partecipazione gratuita a tutti gli
eventi collaterali e riduzioni speciali per le mostre delle Scuderie e gli acquisti
al bookshop. Per chi non fosse in possesso della MY MUSEUM CARD,
l'iniziativa è aperta al costo simbolico di 1 euro: un piccolo contributo alla
salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città.
Ritrovo presso la biglietteria dei Musei Civici alle ore 11.00, senza
bisogno di prenotazione
Per informazioni:
tel. 0382.399770
[email protected]