Un Giardino in Palazzo - Musei Civici Fiorentini

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Un Giardino in Palazzo - Musei Civici Fiorentini
23 maggio/25 settembre 2016
Un Giardino in Palazzo
Gli orti pensili della Reggia
medicea
Terrazzo di Saturno - Museo di Palazzo
Vecchio, Firenze
È stato inaugurato lunedì 23 maggio il
giardino pensile in Palazzo Vecchio:
l’allestimento – promosso dai Musei Civici
Fiorentini e curato dall’Associazione MUS.E con
la sponsorizzazione tecnica del Gruppo Zelari /
Euroambiente e il sostegno di IVV, Industria
Vetraria Valdarnese - rievoca gli orticini che
erano presenti a metà Cinquecento nella reggia
ducale di Cosimo I de’ Medici e di Eleonora di
Toledo, innestati fra le severe mura di pietra
forte dell’edificio per sopperire alla mancanza di
un giardino propriamente detto, concepiti come
occasione di piacere e di svago e utili a
soddisfare ogni necessità o ghiribizzo, come
«poter quasi di camera corre l’insalata, e di
notte col lume della lucerna, e avere le frutte a
ore strane» (G. V. Soderini, Trattato degli orti
e dei giardini).
Una “meraviglia verde” per la vista e per l’olfatto, grazie a cui il pubblico potrà immergersi nei gusti
e nelle atmosfere della corte medicea del XVI secolo. Sede dell’allestimento è il Terrazzo di Saturno,
uno dei tanti spazi aperti, logge, terrazzi e terrazzini realizzati durante le trasformazioni dell’edificio in
residenza ducale, la cui denominazione deriva dalla presenza di una serie di dipinti sul soffitto dedicati
al dio Saturno e che offre una vista spettacolare del lato sud-orientale della città. Poiché i dipinti
necessitano di un urgente intervento di consolidamento e recupero, in correlazione al giardino è
stata avviata una campagna di sensibilizzazione e crowdfunding destinata appunto al loro restauro.
Anche il progetto del giardino rimane aperto all'ingresso di nuovi partner per sponsorizzazioni e
iniziative di supporto.
Il giardino sarà visitabile fino al 25 settembre, senza maggiorazione sul biglietto d’ingresso a
Palazzo Vecchio. Per i visitatori sarà disponibile gratuitamente un booklet in italiano/inglese che
racconta le ragioni, i caratteri e le specifiche del giardino.
Che cos’erano quindi gli orticini? Il termine poteva indicare limitate porzioni di giardino ma anche
grandi vasi o contenitori - in terracotta o in bronzo - nei quali coltivare piante e primizie. E nel Palazzo
Ducale questi «orti» non potevano mancare, considerando l’interesse e l’affezione che sia Cosimo I de’
Medici sia Eleonora di Toledo nutrivano per il mondo della natura: da una parte il Duca, attento
studioso delle scienze naturali, capace di promuovere un vero e proprio “Rinascimento botanico” in
Toscana (basti ricordare l’istituzione degli Orti botanici di Pisa e di Firenze); dall’altra la Duchessa, che
già nel palazzo paterno a Napoli aveva goduto di meravigliosi giardini pensili affacciati sul golfo e che,
giunta a Firenze, seguirà con cura i giardini delle diverse residenze medicee, come quello della nuova
reggia di Pitti ma anche gli orticini del palazzo di piazza, probabilmente collocati alla sommità
dell’edificio, in prossimità del camminamento di ronda: «fu la nuova abitazione adornata con tutto il
fasto, e la Duchessa vi aggiunse ancora la delizia con l'annesso di alcuni orti pensili che fecero
l'ammirazione della Città.» (R. Galluzzi, Istoria del Granducato di Toscana sotto il governo Medici,
1781).
Luoghi di delizie capaci di dilettare e stupire, cui d’altronde faceva eco un progetto decorativo in
palzzzo che proprio alla natura si ispirava ampiamente. Basta osservare ancora oggi i soffitti decorati e
le pareti dipinte per scorgervi numerosissime raffigurazioni floreali e trionfi di frutta e primizie, allegorie
della floridezza dello stato mediceo ma anche testimonianze accurate delle nuove piante
arrivate da ogni parte del mondo. Né possiamo dimenticare il piccolo scrittoio di Cosimo dipinto da
Francesco Ubertini detto il Bachiacca, nel quale l’iconografia botanica trova il suo apice: sulle pareti si
stagliano numerose piante, frutti e ortaggi, quasi una sorta di erbario murale.
Le specie proposte nel giardino odierno sono il frutto di una selezione delle piante individuate
nelle fonti archivistiche, iconografiche e storico-letterarie. L’allestimento - che segue i princìpi di
ordine e simmetria dell’età moderna attualizzandoli in chiave contemporanea - propone al pubblico Vasi
di agrumi, spalliere di frutti, cespugli di melograni e di rose, ortaggi e primizie, erbette aromatiche,
forme topiate di bosso e alloro, echi dei fantasiosi sempreverdi rinascimentali «in foggia di palloni,
guglie, cavalli, draghi, animali che son di grande spasso a quelli che vengono a visitar cotal luogo» (Del
Riccio 1595).
Durante il periodo di allestimento saranno organizzati appuntamenti rivolti al grande pubblico: sono
previste visite tematiche per adulti e laboratori polisensoriali per bambini (sabato 11 e 18 giugno,
sabato 10 e 24 settembre), nonché tre “conversazioni” di taglio divulgativo tenute da esperti del
settore: la prima, sul tema del giardino fra storia e contemporaneità, avrà luogo mercoledì 8 giugno e
sarà tenuta da Giorgio Galletti e Tessa Matteini; la seconda, dedicata alle piante alla corte dei Medici
fra scienza, agricoltura e arte, avrà luogo mercoledì 15 giugno e sarà tenuta da Maria Adele Signorini;
la terza e ultima, a conclusione del progetto, avrà luogo mercoledì 21 settembre, centrata sul verde
mediceo in città e sarà tenuta da Elisabetta Stumpo.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Tel. +39 055 2768224 – +39 055 2768558 da lunedì a sabato 9.30-13.00 e 14.00 -17.00,
domenica e festivi 9.30-12.30
Mail [email protected]
Web www.musefirenze.it