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Progetto ANTARES Analisi delle lesioni midollari Non Traumatiche: Assistenza, Regole, Equipe, Statistiche “La composizione dell’offerta socio-sanitaria per le persone con lesione midollare di origine non traumatica: censimento delle strutture, delle professioni e delle tipologie assistenziali esistenti in Italia ” Paola Chesi Fondazione ISTUD San Giovanni Rotondo, 20 ottobre 2012 Comitato di indirizzo FAIP FIC ASBI ANTARES Wellspect Helathcare Fondazione ISTUD Obiettivi del progetto: il Focus Spina Bifida Analisi dell’organizzazione dei percorsi di cura per le persone con Spina Bifida in Italia. Particolare attenzione alla fase del Transitional Care e alla gestione dei percorsi di cura per l’età adulta. Cos’è il Transitional Care? Definito come un set di interventi e azioni per assicurare il coordinamento e la continuità assistenziale durante il passaggio di un paziente tra diversi livelli di cura. Basato su un programma che prevede che tutte le nuove figure mediche siano formate sulla gestione delle patologie croniche e informate sulle condizioni cliniche, le preferenze e gli obiettivi del paziente (Improving the Quality of Transitional Care for Persons with Complex Care Needs. Journal of the American Geriatrics Society 2003). Essenziale per le persone con necessità di cure complesse e utilizzato per gli adolescenti e i giovani adulti (15-25 anni) con patologie croniche per il passaggio dai centri di cura pediatrici a quelli rivolti all’età adulta. (American Academy of Pediatrics “A consensus statement on health care transitions for young adults with special health care needs”, Pediatrics, 2002). Le premesse Circa l’80-90% delle persone con Spina Bifida raggiunge l’età adulta (fonte: Istituto Superiore di Sanità). Nuove esigenze di cura: fisiche, funzionali, psicologiche e sociali… Come gestirle? Dove gestirle? Quali figure professionali di riferimento? Riorganizzare i percorsi di cura? Dibattito in corso tra i professionisti medici, le organizzazioni sanitarie e le associazioni. Lo strumento di indagine scelto: l’intervista Indagine qualitativa attraverso interviste a referenti medici e persone con Spina Bifida (o loro famigliari), orientate ad approfondire i percorsi di cura offerti sul territorio nazionale. In presenza: 75%; Telefoniche: 11%; Via telematica: 14%. I due punti di vista: Traccia intervista professionisti: Traccia intervista pazienti: Dati struttura: n.posti letto, modalità assistenziale, team; Dati persona: età, residenza; RETE regionale/nazionale e con US: transizione età pediatrica/adulta; Percorso di cura: n. e tipologia strutture consultate, figure di riferimento, supporto territorio, trasferimenti extra-regione; Attività assistenziali: gestione cura persona con SB pediatrica/adulta Età adulta: riferimenti; Attività formative: prevenzione, supporto psicologico, formazione, servizi territoriali Gestione vescico-sfinterica: disfunzioni, complicanze, cateterismo Criticità e problematiche emergenti Progetti/programmi Rete: conoscenza centro; Gestione vescico-sfinterica: modalità adottata, complicanze; Criticità riscontrate Proposte e suggerimenti 16 centri coinvolti, 13 adesioni Nord Italia •Torino, Centro Regionale Spina Bifida, Ospedale Regina Margherita e CTO Maria Adelaide •Genova, Centro Multidisciplinare per lo studio e la cura dei bambini con patologia spinale, Ospedale Gaslini •Milano, Centro Spina Bifida, Ospedale Niguarda •Parma, Centro Spina Bifida •Vicenza, U.O.Chirurgia Pediatrica Ospedale S.Bortolo •Padova, Centro Spina Bifida Centro Italia •Firenze, Centro Spina Bifida, Ospedale Meyer •Roma, Centro Spina Bifida, Ospedale Bambino Gesù •Roma, Centro Spina Bifida, Policlinico Gemelli Sud Italia •S.Giovanni Rotondo, U.O.Urologia, Casa Sollievo della Sofferenza •Cagliari, U.O.Urodinamica Pediatrica, Ospedale Brotzu •Caltanissetta, Centro Spina Bifida RSA Redemption 81% Il punto di vista dei professionisti 16 professionisti medici di riferimento per la cura della Spina Bifida Dott.ssa Marras, Urologa Responsabile Centro Spina Bifida Regina Margherita, Torino Dott. Tarditi, Fisiatra Centro Spina Bifida Regina Margherita, Torino Prof. Carone, Direttore U.O.Neuro-Urologia CTO Maria Adelaide, Torino Dott. Piatelli, Neurochirurgo Ospedale Gaslini Dott.ssa Redaelli, Fisiatra Responsabile Centro Spina Bifida Niguarda Dott. Spinelli, Neuro-Urologo Ospedale Niguarda Dott. Battaglino, Chirurgo Pediatra Direttore Centro Spina Bifida Ospedale di Vicenza Dott.ssa Drigo, Direttrice Centro Spina Bifida Ospedale di Padova Dott. Del Rossi e Gatti, Direttore e Referente Chirurgia Pediatrica Ospedale di Parma Dott.ssa Lodesani, Fisiatra Ospedale di Parma Dott. Danti, Direttore Centro Spina Bifida Ospedale Meyer, Firenze Dott.ssa Rendeli, Direttrice Centro Spina Bifida Policlinico Gemelli Dott. De Gennaro e Mosiello, Neuro-Urologi Direttore e Referente Urodinamica Pediatrica Ospedale Bambino Gesù Dott. Masnata, Urologo Responsabile Urologia e Urodinamica Pediatrica Ospedale Brotzu Dott. Cretì, Urologo Referente Urologia Pediatrica Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza Dott.ssa D’Aleo, Pediatra Urodinamista Referente Centro Spina Bifida RSA di Caltanissetta Ur o r N e t o lo g ur pe o oc di hi co ru Ne r F ur is g o i op C h a tr si c h iru a r ia tr g o a E n P e In d o d i f. c r a tr in a D o lo ie g to o lo O Ps cu g o ic o P s lis C h -Se ic o ta iru s s lo g rg uo o o lo A l P la g o le st i Te r g co ra ol A pi Fi nd r o g o st si o a O o te log c o r Necup a p i ur a z s ta i Ne o r a o n a u r d io le o l N e f is i o g o o n olo a g G to o in lo In ec go fe olo tt iv g o G o lo en go Ne e ti f r s ta A s I n f o lo si er go Ne s te mie G u r n te r e as o S tr -U o o e r o c. n t lo e g S e r ol o gr o g N et o D e u r ar ia er o m lo a t go ol og o O Caratteristiche omogenee dei Centri Spina Bifida Regime assistenziale: ambulatoriale e DH; ricovero limitato agli interventi chirurgici; Team: multidisciplinare e integrato, non unicamente dedicato alla cura della Spina Bifida. Team Spina Bifida 14 12 10 8 6 4 2 0 Componente adulta tra il 30% e il 60% Il passaggio dall’età pediatrica a quella adulta: come organizzarsi? Diverse soluzioni organizzative, molte in fase di definizione Adulti 30-60% pazienti 20% Ambulatorio specifico per adulti 50% 30% Centro pediatrico che continua a seguire i pazienti maggiorenni per mancanza di riferimenti territoriali Collegamento con Unità Spinali o altre strutture per adulti Attività assistenziali specifiche L’aspetto sessuale, servono più competenze Ambito poco trattato “L’aspetto sessuale è poco trattato. Di solito se ne occupa l’Urologo ma effettivamente siamo carenti” Figure non specializzate; impreparazione a rispondere ai bisogni psico-sessuali dell’adulto “Come team siamo ancora inesperti ad affrontare le tematiche psico-sessuali, al di là delle singole professionalità, anche per il fatto che spesso le esigenze non sono proprie né dell’età pediatrica né di quella adulta” “mancano figure professionali specifiche e dedicate alla sessualità delle persone con Spina Bifida” Difficoltà ad affrontare il tema con i ragazzi e le famiglie: i ragazzi ne parlano poco e le famiglie sono molto protettive “aspettiamo che sia la famiglia a richiedere una consulenza specifica e spesso questo avviene molto in ritardo” La maggior parte delle persone con Spina Bifida ha la vescica neurologica Complicanze vescico-sfinteriche 26% 19% 13% 13% 6% Reflussi Calcoli vescicali Ampliamento vescicale Stipsi Infezioni Incontinenza 10% Insufficienza renale 13% Addestramento al cateterismo intermittente e all’autocateterismo Il network tra i centri Rete nazionale tra i professionisti (talvolta più forte delle reti territoriali!) Reti create dalle famiglie, che richiedono più consulenze Prese in carico congiunte tra i Centri Sul territorio: il supporto delle associazioni Supporto organizzativo e talvolta finanziario ai Centri Spina Bifida Intermediazione con i servizi territoriali (ASL, scuole, centri per l’impiego, mobilità, tempo libero, autonomia…) Supporto alle famiglie (informativo, formativo, colloquiale). Le criticità emergenti per i professionisti Riorganizzazione dei team - Turnover dei Responsabili; - Mancata programmazione per passaggio di competenze; Servizi di cura basati sulla passione dei singoli e mancato riconoscimento organizzativo -Rischio “maternage” Gestione dell’età adulta: nuove esigenze, nuove competenze richieste, ingresso nuova fase “transitional care” - Limiti amministrativi - Aspetti sessuali Alcune opinioni e preoccupazioni… “Il grande problema è trovare le figure mediche che prendano in carico le persone con Spina Bifida in età adulta; a parole sembra che siano in tanti a prendersene carico, ma di fatto i centri per adulti sono pochi. Manca un’armonizzazione delle competenze specializzate, che magari sono sparse per il territorio nazionale ma non concentrate in un unico posto” “E’ necessario preparare la fase di transizione dall’età pediatrica a quella adulta, in modo che, se un ragazzo di 25 anni ha un’emergenza, non venga qui nel centro pediatrico” “Quando un ragazzo raggiunge i 18-20 anni, è importante che si interfacci con professionisti diversi da quelli che li hanno seguiti da bambini, che conoscono i loro genitori. I ragazzi, vedendo nuove figure, sono meno intimoriti a confidarsi e confrontarsi sulle loro nuove esigenze, talvolta sessuologiche” “Il nostro modello di cura è in gran parte gestito su base volontaria, reggerà fin quando ci sarà chi elargisce i fondi; questo non ci da’ la giusta serenità” I conti con la Spending Review… Professioni a rischio? Centri Spina Bifida a rischio? Servizi a rischio? Turnover? “Siamo in una fase di trasformazione e cambiamenti dell’intera organizzazione sanitaria regionale; si stanno ridefinendo gli scenari e bisognerà capire chi in futuro potrà occuparsi della cura della Spina Bifida” Quali proposte dai professionisti? Centri Spina Bifida per adulti Suddivisione tra Centri Spina Bifida Hub (per le complessità) e Centri Spina Bifida Spoke (per la gestione ordinaria) Rete di Centri Spina Bifida con sviluppo di specialità territoriali Formazione e diffusione di Psico-Sessuologi Cartelle cliniche informatizzate e condivise tra i Centri Riunioni periodiche tra team pediatrico e team per adulti per il monitoraggio del Transitional Care. Il punto di vista delle persone con Spina Bifida e delle famiglie 45 interviste Età persone con Spina Bifida incluse nell'indagine 30% 23% 20% 14% 9% 62% età superiore ai 16 anni 4% 0-5 6-10 11-15 16-20 21-25 26-… Soggetti intervistati 16% Persona c on Spina Bifida Genitore 84% Interviste più frequenti ai genitori Le strutture sanitarie consultate In media 2 – 3 centri consultati lungo il percorso di cura: Centri Spina Bifida (42%), Ospedali (34%) e specialisti (13%). 55 viaggi…il percorso di cura Trasferimenti extra-regione 27% Si No 73% “Il centro non è vicino a casa nostra ma preferiamo fare molti km perché qualitativamente ne vale la pena. Vieni al mattino e alla sera hai risolto i problemi, mentre sul nostro territorio le procedure burocratiche sono troppo lunghe” “Trovo che sia normale cercare un secondo parere, anche se ci si trova bene con chi ci segue, per dovere rispetto ai nostri figli” “Ai trasferimenti ti abitui, e lo fai perché sai di andare in un posto valido che può aiutare” L’Urologo è la figura medica di maggior riferimento Figure mediche di riferimento 30% 17% 16% 10% 2% 6% 6% 1% 2% 1% 1% 1% 1% 1% 1% N eu ro c hi ru In r fe go rm i Fi ere as ia tr a U ro lo O go rt En ope Ch di d co iru oc rg rin ol o o p ed go N eu i ro atr ic ps o i ch Fi si ot iatr er a ap is ta O cu lis D ta ie ti Ps sta ic o Em log at a ol o Pe go di at ra M M N G eu ro lo go 2% Il medico è solitamente il riferimento per la rete di conoscenze di tutte le altre strutture sanitarie, comprese quelle della fase adulta I servizi sul territorio Inserimento lavorativo: supporto raro L’età adulta Età "transitional care" …-15 50% 50% 16-18 19-24 Passaggio di cure tra 16-24 anni ma non è la modalità di gestione più adottata 25-… Riferimenti medici dell'età adulta 45% 33% 22% Stessi dell'età pediatrica Nuovi Stesso centro nuovi riferimenti Solo il 22% dei ragazzi cambia completamente i riferimenti La fase del Transitional Care è fonte di preoccupazione per le famiglie? Il principale riferimento per le famiglie: il medico Sia i Centri Spina Bifida pediatrici che quelli per adulti vengono indicati principalmente dai medici e dal passaparola. I centri per adulti vengono segnalati dai centri pediatrici. Rete di conoscenze del Centro pediatrico Medici Associazione Passaparola ASL Internet Rete di conoscenze Centro per adulti Centro pediatrico ASL Passaparola Gestione vescico-sfinterica 6% 13% Cateterismo intermittente Irrigazione intestinale 10% Clistere Urofarmaci 67% 4% Riabilitazione CATETERISMO INTERMITTENTE Complicazioni urologiche 8% 20% 16% Ampliamento vescicale 4% Reni lesionati Infezioni Reflusso Calcoli INFEZIONI 52% tra 5-18 anni Autocateterismo Si Non possibile Non ancora 31% 57% 12% dai 10 anni in su Una lunga lista di criticità… Criticità Insoddisfazione servizio di cura ricevuto Poca prevenzione 2% 2% 5% Paura della futura mancanza di riferimenti Mancanza aiuto psicologico per famiglie 2% 11% Scarsa organizzazione del centro 9% C arenza servizi sul territorio 3% Mancanza informazione 7% Mancanza riferimenti sul territorio C arenza infermieri specializzati per cure domiciliari Intervento non andato bene Senso di abbandono per chiusura centro di riabilitazione 2% 2% 2% 14% Iter burocratico per sostegno scolastico/ASL 3% Incompetenza MMG/altri medici 11% Aspetto di cura carente presso il centro 5% Spese economiche 13% Distanza geografica Età adulta Barriere architettoniche 2% 5% “Siamo venuti qui per pura fortuna, perché è stato il centro che ci ha risposto più velocemente.” “Anche se si cresce bisogna avere dei punti di riferimento, anche per la famiglia, per affrontare tutti i problemi, che non sono pochi. Io pensavo che ci fossero più problemi per i bambini con Spina Bifida, invece trovo che a questa età i problemi siano tanti.” “Adesso che sono adulta mi rivolgo alle stesse figure mediche di sempre, anche perché non so se c’è altro. A volte pensi a quando non ci saranno più loro, chissà che sarà di noi. Anche per questo motivo mantengo molti contatti fuori Regione, ma non è la stessa cosa che avere un riferimento vicino a casa.” Spunti di riflessione… Qual è il futuro dei Centri Spina Bifida? Quali modelli organizzativi per rispondere alle esigenze delle persone con Spina Bifida in età adulta? Distribuzione omogenea sul territorio o centri di eccellenza specifici? Quali competenze sviluppare e mettere in campo? Quali servizi? Come valorizzare i percorsi di cura in una fase di Spending Review? Che ruolo hanno le famiglie nel processo di Transitional Care? First International Congress Narrative Medicine and Rare Diseases Rome, 4th June 2012 Adults with Spina Bifida: Transitional Care or leaving patients alone? Two different points of view Riorganizzazione dei percorsi di cura e Transitional Care Vuoto di cura e senso di abbandono Transitional care risposta per conciliare i due punti di vista GRAZIE PER L’ATTENZIONE www.istud.it Paola Chesi: [email protected] Luigi Reale: [email protected]