Sicurezza nelle ferrovie e ciclo di vita di un rotabile: focus sul
Transcript
Sicurezza nelle ferrovie e ciclo di vita di un rotabile: focus sul
Seminario: Gestione e manutenzione di rotabili ferroviari per i servizi merci Genova – 10 febbraio 2012 Sicurezza nelle ferrovie e ciclo di vita di un rotabile: focus sul trasporto merci Alessandro Sasso – Presidente ManTra Trasporto merci: filiera di riferimento In questa presentazione viene analizzato il ciclo di vita di rotabile merci, per comprendere quali siano i soggetti interessati alla filiera. Le considerazioni sviluppate hanno in ogni caso validità generale, costituendo i diversi tipi di trasporto passeggeri (finanziato da Contratto di Servizio, Open Access, Charter) semplici sotto-casi di quello qui presentato, e dunque quanto presentato può essere applicato ad ogni tipo di rotabile ferroviario. Quale che sia il settore di riferimento, va tenuto conto che il medesimo soggetto può svolgere uno o più fra i compiti descritti. Un momento di criticità, opportunità e contraddizioni nel settore ferroviario Regolamentazione con imposizione di norme il più possibile rigide e comuni Paradosso: la massima sicurezza si ottiene per traffico = 0 Oggi Liberalizzazione del settore e proliferazione di soggetti Obiettivo: massimizzare il traffico ferroviario Legenda Soggetto 1 Fase del processo Documento Soggetto 2 Processo Manutenzione Redazione documentazione Ricollocazione Certificazione dell’officina Fornitore componenti Area Officine Certificazione dell’officina Costruttore Revamping Omologazione Ordine Certificato STI Capitolato Etichetta ISM All. 6 Officina Vendita Contratto Demolizione Ammissione T. Dossier di M. RoSCo NoBo Vendita Contratto Certif. dell’off. Contratto di M. Noleggio Utilizzo per altri scopi Certificato dell’off. Contratto VIS Destinazione museale Cliente Cliente Detentore NSA CdT Noleggio DDT Scarico Contratto Immatricolazione Operatore logistico Numero NVR Operatore logistico Consegna Nuovo servizio Smistamento Ord. di manovra Manovra CUU Area Scali e Terminal Manovra Composizione Terminal Terminal Carico Consegna CIT 14 Modulo Cons. Impresa Ferroviaria Service Impresa Ferroviaria Impresa Ferroviaria Manovra Formazione Verifica Certificato di Sicurezza M 18 Condotta e scorta Il ciclo di vita di un carro ferroviario Autorizzazione di Sicurezza Circolazione Circolazione Licenza Licenza Gestore infrastruttura Manutenzione Impresa lavori Circolazione Messa in esercizio Esercizio Area Ferrovia Gestore infrastruttura Elenco Considerare IF e GI non basta Per comprendere come è regolato il ciclo di vita di un rotabile rispetto alle esigenze di sicurezza della circolazione non basta analizzare i processi relativi ai Gestori dell’Infrastruttura (GI) e alle Imprese Ferroviarie (IF), per due fondamentali motivi: • Le scelte fondamentali relative all’esistenza stessa di un rotabile, dalla costruzione ed alla gestione della flotta cui appartiene dipendono dal Detentore del rotabile e dall’Operatore Logistico che ne richiede l’utilizzo. Sono questi due soggetti che supportano economicamente l’intero ciclo di vita e possono sostenere i costi relativi. • Una parte significativa della vita utile del rotabile avviene esternamente dalla rete ferroviaria, e dunque fuori dalle competenze di GI e IF. Manutenzione Redazione documentazione Ricollocazione Certificazione dell’officina Fornitore componenti Area Officine Certificazione dell’officina Costruttore Revamping Omologazione Ordine Certificato STI Capitolato Etichetta ISM All. 6 Officina Vendita Contratto Demolizione Ammissione T. Dossier di M. RoSCo NoBo Vendita Contratto Certif. dell’off. Contratto di M. Noleggio Utilizzo per altri scopi Certificato dell’off. Contratto VIS Destinazione museale Cliente Cliente Detentore NSA CdT Noleggio DDT Scarico Contratto Immatricolazione Operatore logistico Numero NVR Operatore logistico Consegna Nuovo servizio Smistamento Ord. di manovra Manovra CUU Area Scali e Terminal Manovra Composizione Terminal Terminal Carico Consegna CIT 14 Modulo Cons. Impresa Ferroviaria Service Impresa Ferroviaria Impresa Ferroviaria Manovra Formazione Verifica Certificato di Sicurezza M 18 Condotta e scorta Il ciclo di vita di un carro ferroviario Autorizzazione di Sicurezza Circolazione Circolazione Licenza Licenza Gestore infrastruttura Manutenzione Impresa lavori Circolazione Messa in esercizio Esercizio Area Ferrovia Gestore infrastruttura Back Tutti gli “attori” della Ferrovia • • • • • • Il costruttore di materiale rotabile Fornitori di componenti Officine e provider di manutenzione Le Rolling Stock Company National Safety Autority e VIS I “keepers” (detentori) • • • • • • Operatori logistici e clienti Terminal e scali ferroviari La manovra L’impresa ferroviaria Il Gestore dell’Infrastruttura Le imprese lavori all’armamento Grafico FINE Il Costruttore di materiale rotabile Il ruolo del costruttore di rotabili in Europa è cambiato negli ultimi 20 anni: da assemblatore per conto di uffici di progettazione delle imprese ferroviarie nazionali, è diventato un produttore autonomo e completo. L’aumentata competitività dovuta commesse maggiormente orientate al mercato ha portato a fenomeni di aggregazione, di specializzazione, alla chiusura di numerose realtà locali, alla nascita di rotabili realizzati sulla base di “piattaforme standard”. Alcuni esempi - parliamo di: • • • • Veicoli merci (Legios, Tatravagonka, Astra Arad…) EMU/DMU (Bombardier, Alstom, Siemens, CAF, Stadler…) Carrozze (Astra Vagoane, Bombardier, CAF…) Locomotive (Siemens, Bombardier, Alstom, Vossloh…) Grafico Indice Fornitori di componenti Alcuni componenti del rotabile, di solito quelli con elevato grado di standardizzazione, sono forniti da parti terze rispetto al costruttore, seguono un ciclo di vita differente e la loro manutenzione è spesso affidata a società «autorizzate» dai rispettivi produttori. Alcuni esempi - parliamo di: • • • • “Bordo” ATC (Ansaldo STS, Alstom…) Sistemi frenanti (Knorr-Bremse, Dako, Faiveley…) Motori termici (Caterpillar, MTU…) Cambi e trasmissioni (Voith, ZF…) Grafico Indice Officine e provider di manutenzione I luoghi fisici nei quali sono effettuate le operazioni manutentive dei rotabili (manutenzione correttiva e preventiva) sempre meno sono i «depositi» che fanno capo alle IF, oggi non a caso denominati in altro modo: quanto più cresce l’efficienza d’uso dei veicoli, e dunque il loro raggio di azione, tanto più nasce l’esigenza di ricorrere a «reti» di strutture in grado di operare per conto dei soggetti responsabili di manutenzione di ciascun parco veicoli. Alcuni esempi - parliamo di: • Officine di proprietà di IF (Tiberco, Serfer…) • Officine indipendenti (ODA96, Carrozzeria Nuova S. Leonardo, CIMA Riparazioni…) • «Point of Presence» di costruttori (Verona/Bombardier…) Grafico Indice Le Rolling Stock Company (“RoSCo”) Di chi sono i rotabili? Se le IF «tradizionali» hanno sovente capacità di investimento sufficienti al rinnovo del parco e le Regioni provvedono all’acquisto di rotabili per il trasporto locale, i nuovi operatori spesso preferiscono ricorrere a formule di noleggio a breve, medio o lungo termine presso società finanziarie di scopo. Sono altresì presenti fenomeni di lease back e di utilizzo in pool, soprattutto per le locomotive elettriche. Alcuni esempi - parliamo di: • • • • Mitsui Rail Capital Europe (ex Dispolok) Alpha Train (ex Angel Train Cargo) Railpool CB Rail Grafico Indice National Safety Autority, VIS e NoBo(s) Le Direttive 2004/49/CE e 2004/51/CE relative alla sicurezza e allo sviluppo delle ferrovie comunitarie, hanno gettato le basi per l’istituzione delle National Safety Autorities, riunite nell’ERA (Railway European Agency). In Italia l’ANSF, attiva dal 2009, opera in maniera «snella», servendosi sul territorio dei «Verificatori Indipendenti di Sicurezza» (VIS). Alcuni esempi - parliamo di: • NSA (ANSF, Italia; EBA, Germania; EPSF, Francia…) • VIS (Italcertifer, BV, RINA, ISA Rail…) Grafico Indice Il Keeper (“Detentore”) Definizione Assoferr: «Soggetto o entità che utilizza il veicolo come mezzo di trasporto ed è iscritto in quanto tale nel Registro di Immatricolazione Nazionale (RIN). Può essere il proprietario o avere il diritto di utilizzarlo». Alcuni esempi - parliamo di: • Veicoli merci (TOUAX, AAE, GATX, Ambrogio…) • Veicoli passeggeri e mezzi di trazione (IF nazionali, IF regionali, RoSCo(s)…) Grafico Indice Operatori logistici e clienti Il trasporto per ferrovia esiste solo se chi organizza lo stesso ritiene l’opzione ferroviaria economicamente conveniente. Sono dunque gli operatori logistici i principali driver del trasporto, coloro che hanno la possibilità/necessità di scegliere tra ferrovia ed autotrasporto per soddisfare i propri clienti. Da essi dipende la destinazione d’uso dei parchi rotabili, il loro utilizzo, le loro caratteristiche tecniche. Alcuni esempi - parliamo di: • Operatori puri (Italcontainer, Shuttelwise, Sogemar…) • Anche IF (GTS, Shenker, Geodis…) • Anche IF e detentori (Hupac, Ambrogio …) Grafico Indice Terminal e scali ferroviari Se i «punto di accesso» alla ferrovia per i viaggiatori sono stazioni e fermate, nel caso delle merci si parla si «scali» e/o «terminal». E’ nei «terminal» che gli operatori logistici («utilizzatori») ritirano/consegnano/smistano/immagazzinano le merci per conto dei propri clienti. Da un punto di vista prettamente ferroviario, tali entità sono viste come semplici impianti raccordati. Alcuni Esempi – Parliamo di: • • • • Terminal interni ad interporti (CIM Novara, Verona QE, …) Terminal «pubblici» RFI (Alessandria, Orbassano…) Terminal privati (Candiolo, Busto Arsizio…) Terminal portuali (VTE, LSCT, …) Grafico Indice La manovra La manovra non è una funzione specifica delle Imprese Ferroviaria; tuttavia molte IF operano in autoproduzione. La manovra provvede alla formazione «fisica» dei convogli, allo smistamento dei veicoli merci, alle tradotte interne agli impianti, al trasferimento dei convogli dagli scali privati agli impianti del GI. In Italia, la manovra è • RFI, in località “pubbliche” indicate nel PIR (es. Brescia) • Società che operano in service per RFI (es. Segrate con SerFer) • Autoproduzione, anche in scali pubblici dove non è presente RFI • Società private in scali e raccordi privati (es. Melzo Scalo) Grafico Indice L’Impresa Ferroviaria Anche il ruolo storico delle Imprese ferroviarie (IF) è cambiato, a partire dall’emanazione della 440/91. Qualcuno ha detto: “oggi l’Impresa Ferroviaria può essere formata da due macchinisti in pensione con una locomotiva a noleggio”. Con riferimento al proprio core business, l’IF viene anche definita “trazionista puro”. L’Impresa Ferroviaria si occupa: • • • • Formazione Verifica Condotta Scorta Grafico Indice Il Gestore dell’Infrastruttura Tradizionalmente, pur con qualche eccezione, l’infrastruttura ferroviaria è sempre stata di proprietà pubblica e gestita da un gestore nazionale o da operatori cui veniva affidata in concessione «per la costruzione e l’esercizio». La riforma ha mutato questo stato di cose, e a tendere si distinguono gestori nazionali e gestori regionali, talora sottoposti a discipline differenti. Il tema della separazione rispetto al servizio è ancora attuale per i secondi, mentre per i primi il dibattito verte sull’effettiva terziarietà rispetto alle IF. Qualche esempio. – Parliamo di: • GI «nazionali» (RFI, RFF, DB Netze, ADIF, …) • GI «locali» (FERROVIENORD, LFT, BLS, …) • Autorità di controllo (ANSF, USTIF, …) Grafico Indice Le imprese lavori all’armamento Detentrici anch’esse di materiale rotabile, le numerose imprese private che operano sull’armamento ferroviario (la maggior parte delle operazioni di manutenzione è esternalizzata dai GI nazionali) hanno fino ad ora goduto di uno status che consentiva un controllo maggiormente «rilassato» rispetto alla manutenzione del proprio parco. Analogamente a quanto accaduto nel settore della manovra, alcune realtà geografiche, le imprese per lavori all’armamento sono evolute in vere e proprie Imprese Ferroviarie. Alcuni esempi – Parliamo di: • CLF, CEMES, Salcef, Valditerra • COMSA, Colas-Rail Grafico Indice La dismissione del rotabile Determinare la vita utile di un rotabile non è agevole, poiché essa può risultare anche elevata. In generale si può definire “vita utile” il periodo trascorso il quale non è più possibile attuare un passaggio di proprietà senza interventi che ne modifichino in maniera sostanziale la funzione originaria. Interventi di profonda trasformazione risultano peraltro convenienti quando il loro costo è inferiore a quello di acquisizione di un rotabile equivalente. Grafico Indice La dismissione del rotabile La demolizione interviene allorquando per lungo tempo non risultano disponibili soggetti interessati all’acquisto del rotabile usato (ancorché teoricamente ancora idoneo all’utilizzo) o per obsolescenza, ovvero quando lo stesso possiede caratteristiche che lo rendono non più idoneo alla circolazione o a soddisfare le richieste del mercato. Possibili destini: rivendita ad altri detentori, altri usi (magazzini, parchi, storici…), revamping, demolizione. Grafico Indice La sicurezza nelle ferrovie Qualche suggestione da non dimenticare fra «tecnici»: • • La ferrovia è il mezzo di trasporto più sicuro Nell’autotrasporto esiste la «zona» (che cronotachigrafo), ma non esiste un «SCMC»! si chiama Detto ciò, gli investimenti in sicurezza vanno oggi in tre direzioni: • • • Sistemi attivi di controllo (ATC), «teoricamente» interoperabili (ETCS/ERMTS) Politiche di BBS (questa sconosciuta, in ferrovia) Manutenzione effettuata secondo la filosofia «S&O» -> ECM Grafico Indice