VOTEY 01.indd
Transcript
VOTEY 01.indd
CAPITOLO 1 1 DOLORE ADDOMINALE Elizabeth A. Char e William F. Haning III Il dolore addominale è un disturbo comune tra i pazienti che giungono in DEA. Anche se in molti casi la causa del dolore è benigna, bisogna fare molta attenzione a non trascurare quelle situazioni impreviste che richiedono una terapia. I pazienti più anziani e coloro che presentano comorbilità sono ad alto rischio tra coloro che possono presentare delle patologie addominali gravi. È necessario anche prendere in considerazione le emergenze mediche e chirurgiche derivanti da condizioni patologiche non addominali. ANEURISMI DELL’AORTA ADDOMINALE Gli aneurismi dell’aorta addominale (AAA) sono causati dalla dilatazione dell’aorta in seguito all’indebolimento degli strati della parete dell’aorta. I fattori di rischio includono ipertensione, sesso maschile, tabagismo, cardiopatia ischemica, età superiore a 50 anni ed un parente di primo grado già affetto da aneurisma addominale aortico. SINTOMI • Dolore addominale severo ++++ • Dolore al fianco o alla schiena con una irradiazione fino all’inguine o alle gambe • Sincope SEGNI • Massa addominale pulsante ++++ • Addome diffusamente trattabile • Soffio addominale ++ • Ipotensione (ultima rilevazione) +++ • Ematuria • Segni di embolizzazione periferica + • Ischemia agli arti inferiori • Scompenso cardiaco ad alta gittata (raro) • Emorragia gastrointestinale (raro) ITER DIAGNOSTICO • La TC può essere eseguita per il paziente emodinamicamente stabile, perché è molto sensibile e specifica e può anche dimostrare emorragia retroperitoneale, rottura, lesione e altre diagnosi potenziali. 1 VOTEY 01.indd 1 6-02-2008 10:07:53 CAPITOLO 1 • Strumenti ecografici nel DEA possono essere utilizzati per il paziente emodinamicamente instabile poiché, generalmente, vengono date disposizioni per il trasferimento in sala operatoria. Gli ultrasuoni hanno una buona sensibilità generale se si visualizza l’intera aorta poiché possono valutare, genericamente, lo slargamento del diametro del vaso, ma non sono affidabili nella identificazione di lesioni o rotture. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE I polsi femorali di solito sono normali anche dopo la rottura dell’aneurisma. Se il paziente è instabile, allertare l’équipe chirurgica per preparare l’immediato trasferimento in sala operatoria poiché i pazienti instabili non richiedono né traggono benefici dai ritardi dovuti all’effettuazione della TC. Gli AAA sono spesso asintomatici fino a quando non si espandono rapidamente, si lesionano o si rompono. La classica triade di dolore addominale/alla schiena, massa addominale pulsante e ipotensione è presente solo in meno del 50% dei pazienti. Gli AAA sono sospetti in persone anziane che presentano sintomi che suggeriscono una colica renale o una diverticolite. BIBLIOGRAFIA Hendrickson M, Naparst TR: Abdominal surgical emergencies in the elderly, Emerg Med Clin North Am 21:937, 2003. Kuhn M, Bonnin RL, Davey MJ, et al: Emergency department ultrasound scanning for abdominal aortic aneurysm: accessible, accurate and advantageous, Ann Emerg Med d 36:219, 2000. Lynch RM: Ruptured abdominal aortic aneurysm presenting as groin pain, Br J Gen Pract 52:320, 2002. Marston WA, Ahlquist R, Johnson G Jr, Meyer AA: Misdiagnosis of ruptured abdominal aortic aneurysms, J Vasc Surg g 16:17, 1992. Rogers RL, McCormack R: Aortic disasters, Emerg Med Clin North Am 22:887, 2004. Shergill IS, Bosse D: Abdominal aortic aneurysm, Br J Gen Pract 52:584, 2002. Siegel C, Cohan R: CT of abdominal aortic aneurysm, AJR Am J Roentgenoll 163:17, 1994. ISCHEMIA MESENTERICA L’ischemia intestinale (colpisce più frequentemente l’intestino tenue) può essere iperacuta, cronica ricorrente, oppure può riferirsi ad un aggravamento acuto di una condizione cronica. I classici sintomi e i segni attribuiti ad un’ischemia sono gli stessi dell’infarto. La diagnosi dopo l’infarto è associata con un alto tasso di mortalità. L’ischemia mesenterica deve essere presa in considerazione per i pazienti a rischio, per esempio pazienti anziani con malattie vascolari, fibrillazione atriale, cardiopatia valvolare, o con storia di eventi embolici pregressi, e per coloro che hanno un importante dolore addominale che non trova spiegazione adeguata. SINTOMI I sintomi dipendono dal segmento di intestino coinvolto. 2 VOTEY 01.indd 2 6-02-2008 10:07:55 1DOLORE ADDOMINALE • Embolia dell’arteria mesenterica superiore (50%): attacco acuto di grave, poco localizzato, incessante dolore addominale seguito da nausea, vomito e diarrea. I pazienti di solito presentano storia di malattie cardiovascolari (infarto miocardico, aritmia o cardiopatia valvolare), pregressa embolia intestinale ++, o segni di embolia in altre regioni ++ • Trombosi dell’arteria mesenterica superiore (da 15% a 20%): sintomatologia dolorosa addominale graduale. I pazienti possono avere una storia di angina intestinale (dolore addominale postprandiale che si attenua col vomito), perdita di peso o diarrea, o storia di vasculite, trombofilia, aterosclerosi, diabete e ipertensione • Ischemia mesenterica non occlusiva (20%): dolore addominale tipicamente graduale; il 25% non ha dolore e manifesta solo distensione addominale o gonfiore. Tipicamente ciò avviene in occasione di uno stato di basso flusso o di vasospasmo del circolo mesenterico provocato da un’eccessiva attività simpatica durante la setticemia, lo shock cardiogenico, l’insufficienza cardiaca congestizia, l’ipotensione, l’emodialisi o l’ipovolemia, o a causa di una terapia preesistente con vasocostrittori, digossina, o betabloccanti • Trombosi venosa mesenterica (da 5% a 15%): quadro di dolore addominale progressivo, nausea, vomito e storia di trombosi venosa +++, stato di ipercoagulabilità, cancro SEGNI • Dolore tipicamente sproporzionato rispetto alle manifestazioni cliniche • L’esame addominale varia in base allo stato dell’ischemia. Spesso le manifestazioni fisiche hanno luogo nel corso della malattia e vanno da lievi reazioni di difesa localizzate o diffuse a franchi segni peritoneali. Sangue occulto nelle feci può precedere altri segni, ma la sua assenza non esclude la diagnosi • Solitamente apiressia con segni vitali stabili fino all’ipovolemia o allo stato settico • Vomito +++ • Diarrea ITER DIAGNOSTICO • L’angiografia è considerata il “gold standard”, ma in alcuni centri la diagnosi viene raggiunta utilizzando la TC con mezzo di contrasto, specialmente se vi è la possibilità di visualizzare le ricostruzioni tridimensionali. • La TC con triplo contrasto può mostrare anse dilatate e livelli idro-aerei, pareti intestinali ispessite, dilatazione del lume, pneumatosi intestinale (gas intramurale), aria a livello mesenterico o portale mentre la malattia progredisce. La TC è la metodica di scelta per diagnosticare la trombosi venosa mesenterica. • Le radiografie dell’addome sono di scarso aiuto ma possono mostrare un’immagine a “impronta di pollice” (thumbprinting); g anse dell’intestino dilatate, ispessite; addome privo di gas od occlusione intestinale; gas nelle pareti dell’intestino o nella vena porta (ultimi segni). • Le anomalie di laboratorio, come per esempio acidosi metabolica e leucocitosi, insorgono più tardi nel processo ischemico. 3 VOTEY 01.indd 3 6-02-2008 10:07:55 CAPITOLO 1 COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Una diagnosi precoce è fondamentale ed è basata in primo luogo sull’anamnesi e sull’esame obiettivo. L’angiografia o l’intervento chirurgico immediati sono necessari (specialmente se il paziente presenta segni peritoneali) per prevenire compromettenti morbilità o la morte. Le indicazioni terapeutiche includono eparina (la tempistica è controversa), antibiotici (per la circolazione dei batteri), idratazione endovenosa (EV). Alcune categorie di pazienti hanno beneficiato dei trombolitici endoarteriosi BIBLIOGRAFIA Bassiouny HS: Nonocclusive mesenteric ischemia, Surg Clin North Am 77:319, 1997. Bradbury A, McBride B, Ruckley C: Mesenteric ischemia: a multidisciplinary approach, Br J Surg g 82:1446, 1995. Hendrickson M, Naparst TR: Abdominal surgical emergencies in the elderly, Emerg Med Clin North Am 21:937, 2003. Lee R, Tung HK, Tung PH, et al: CT in acute mesenteric ischaemia, Clin Radioll 58:279, 2003. Martinez JP, Hogan GJ: Mesenteric Ischemia, Emerg Med Clin North Am 22:909, 2004. Schneider TA, Longo WE, Ure T, Vernava AM III: Mesenteric ischemia: acute arterial syndromes, Dis Colon Rectum 37:1163, 1994. Walker JS, Dire DJ: Vascular abdominal emergencies, Emerg Med Clin North Am 14:571, 1996. INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO (IMA) ( ) Vedi Capitolo 7, Dolore toracico. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE I pazienti più anziani, le donne e coloro che soffrono di diabete o insufficienza cardiaca congestizia possono non presentare il dolore toracico o il senso di compressione tipica dell’infarto miocardico acuto (IMA). Molti di questi pazienti lamentano dispnea +++, ma un numero significativo di questi ha solo fastidi gastrointestinali che di solito consistono in dolore addominale, dolore epigastrico o pirosi ++, o nausea e vomito. I pazienti possono anche avere un IMA latente o privo di sintomi. La percentuale dei pazienti con manifestazioni atipiche dell’IMA aumenta con l’età. BIBLIOGRAFIA Brieger D, Eagle KA, Goodman SG, et al: Acute coronary syndromes without chest pain, an underdiagnosed and undertreated high-risk group: insights from the Global Registry of Acute Coronary Events, Chestt 126:461, 2004. Lusiani L, Perrone A, Pesavento R, et al: Prevalence, clinical features, and acute course of atypical myocardial infarction, Angiology y 45:49, 1994. Patel H, Rosegren A, Ekman I: Symptoms in acute coronary syndromes: does sex make a difference? Am Heart J 148:27, 2004. Pellicia F, Cartoni D, Verde M, et al: Comparison of presenting features, diagnostic tools, hospital outcomes, and quality of care indicators in older (>65 years) to younger, men to women, and diabetics to non-diabetics with acute chest pain triaged in the emergency department, Am J Cardioll 94:216, 2004. 4 VOTEY 01.indd 4 6-02-2008 10:07:56 1DOLORE ADDOMINALE ULCERA PERFORATA L’ulcera perforata è spesso causata dalla somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o dall’infezione da parte dell’Helicobacter pylori, ma un terzo dei pazienti non presenta i suddetti fattori di rischio. Anche il fumo è stato identificato come un possibile fattore di rischio. La perforazione con il rilascio di contenuti gastrici o duodenali nell’addome può portare ad una peritonite acuta. SINTOMI • Dolore addominale acuto improvviso ++++; dolore alla schiena nell’ulcera penetrante posteriore • I pazienti più anziani possono avere solo dolore minimo +++ • Nausea • Vomito SEGNI • Dolore addominale diffuso con riduzione della peristalsi intestinale • Peritonite acuta • Addome contratto +++ • Ipovolemia • Ipotensione • Tachicardia • Febbre ITER DIAGNOSTICO • Radiografia dell’addome per cercare l’aria libera ++++. La radiografia senza mezzo di contrasto può identificare da 1 a 2 ml di aria libera, ma il paziente deve essere in posizione di decubito laterale sinistro per 10-20 minuti e poi in piedi per 10 minuti. • TC identifica l’aria libera nell’addome e può determinare altre diagnosi che possono simulare la perforazione del viscere. • Conta dei globuli bianchi (GB) elevata non è suscettibile di ulcera perforata, così come elevati livelli di amilasi e fosfatasi alcalina. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE La durata della perforazione è un fattore di rischio indipendente per la morte, così ai pazienti che presentano un quadro sintomatologico addominale grave dovrebbe essere diagnosticata rapidamente un’ulcera perforata. I segni e i sintomi diventano più pronunciati col tempo quando, cioè, si sviluppano setticemia e peritonite. I pazienti più anziani possono non presentare alcun segno specifico o segni e sintomi minimi. La terapia dovrebbe includere antibiotici, sondino naso-gastrico e intervento chirurgico. 5 VOTEY 01.indd 5 6-02-2008 10:07:56 CAPITOLO 1 BIBLIOGRAFIA Chen CH, Yang CC, Yeh YH: Role of upright chest radiography and ultrasonography in demonstrating air of perforated peptic ulcers, Hepatogastroenterology y 48:1082, 2001. Grassi R, Roman S, Pinto A, et al: Gastro-duodenal perforations: conventional plain film, US and CT findings in 166 consecutive patients, Eur J Radioll 50:30, 2004. Hermansson M, Stael von Holstein C, Zilling T: Peptic ulcer perforation before and after introduction of H2 receptor blockers and proton pump inhibitors, Scand J Gastroenterol 32:523, 1997. Lin CK, Lee T: Perforated duodenal ulcer, Gastrointest Endosc c 60:266, 2004. Newton M, Mandavia S: Surgical complications of selected gastrointestinal emergencies: pitfalls in management of the acute abdomen, Emerg Med Clin North Am 21:873, 2003. Svanes C: Trends in perforated peptic ulcer: incidence, etiology, treatment and prognosis, World J Surg g 24:277, 2000. Yoshizumi T, Ikeda T, Ohta S, et al: Abdominal ultrasonography reveals the perforation site of duodenal ulcers, Surg Endosc c 15:758, 2001. VOLVOLO Vedi anche nel Capitolo 43, Vomito nel paziente pediatrico, Torsione e Volvolo. L’argomento che segue è riferibile alla popolazione adulta. Localizzazione: sigma dal 55% al 60%; cieco 40%; intestino tenue, molto raro. SINTOMI • Severo dolore addominale di carattere colico, generalmente acuto ma può essere meno pronunciato specialmente nei pazienti già debilitati • Distensione addominale • Episodi ricorrenti +++ • Stipsi • Nausea • Vomito SEGNI • Diffuso dolore alla palpazione, generalmente nelle regioni inferiori • Addome timpanico e gonfio • Segni peritoneali, febbre e shock se si verifica ischemia ITER DIAGNOSTICO • La radiografia dell’addome senza mezzo di contrasto identifica l’ansa dilatata dell’intestino nell’80% dei casi di volvolo del sigma e nel 50% del volvolo del cieco (Fig. 1.1). • La TC ha un elevato valore predittivo negativo. • Sigmoidoscopia (diagnosi e riduzione dal 60% al 90% del volvolo del sigma). • Clisma opaco. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE La consulenza chirurgica in genere è necessaria per gli adulti con volvolo. La detorsione con la sigmoidoscopia di solito ha successo, ma la ricaduta è così comune da richiedere spesso la resezione chirurgica (in elezione o in urgenza). 6 VOTEY 01.indd 6 6-02-2008 10:07:56 1DOLORE ADDOMINALE Fig. 1.1 Volvolo sigmoideo. La visione antero-posteriore con paziente in posizione supina mostra una marcata dilatazione del tratto sigmoide del colon (freccia). BIBLIOGRAFIA Dulger M, Canturk NZ, Utkan NZ, et al: Management of sigmoid colon volvulus, Hepatogastroenterology y 47:1280, 2000. Echenique EM, Amondarian AJ: Colonic volvulus, Rev Esp Enferm Dig g 94:201, 2002. Frizelle F, Wolff B: Colonic volvulus, Adv Surg g 29:131, 1996. Montes H, Wolf J: Cecal volvulus in pregnancy, Am J Gastroenteroll 94:2554, 1999. Raveenthiran V: Emptiness of the left iliac fossa: a new clinical sign of sigmoid volvulus, Postgrad Med J 76:638, 2000. INTUSSUSCEZIONE L’intussuscezione, paragonabile al movimento di un cannocchiale i cui settori rientrano uno nell’altro, di solito ha luogo nel congiungimento dell’ileo terminale e delle valvole ileocecali – avviene soprattutto nei bambini al di sotto dei 2 anni. Circa il 5% dei casi avviene tra gli adulti (di solito enteroenterica), e nel 70-90% dei pazienti 7 VOTEY 01.indd 7 6-02-2008 10:07:56 CAPITOLO 1 viene trovata una causa favorente l’intussuscezione (polipo, tumore, aderenze ed edema). Meno del 50% dei pazienti ha la classica triade clinica caratterizzata da dolore addominale, feci mucose e sanguinolente, massa addominale palpabile. Alcuni studi indicano il binomio nausea e vomito come terzo componente della triade. La letargia può essere un elemento predominante in alcuni pazienti pediatrici. SINTOMI • Dolore addominale colico episodico ++++ sia in bambini altrimenti sani (90-95% dei casi) che negli adulti (5-10% dei casi) • Nausea e vomito ++++ • Feci mucose e sanguinolente +++ • Diarrea ++ • Anoressia nei bambini, episodi di pianto e contrazione delle gambe SEGNI • Massa addominale palpabile +++ di solito descritta come “a forma di salsicciotto” • Addome trattabile +++ • Disidratazione, pallore e stato mentale alterato (in particolare letargia) tra gli episodi di dolore potrebbero essere gli unici segni di intussuscezione nei bambini più piccoli • Sangue occulto nelle feci ++++ • Feci mucose e sanguinolente ++ ITER DIAGNOSTICO • La radiografia dell’addome manca di sensibilità e può essere normale ++ o può mostrare segni di occlusione intestinale +++, effetto massa +++, o il classico segno del bersaglio o una zona con densità tipica dei tessuti molli +++ (Fig. 1.2). • Il clisma opaco è stato per molto tempo il “gold standard” di riferimento per diagnosticare e a volte curare e ridurre ++++ l’intussuscezione. • Negli ultimi anni, il clisma a doppio contrasto è divenuto la metodica di scelta (tasso di riduzione migliorato, minori rischi di perforazione). Il clisma opaco e il clisma a doppio contrasto non sono raccomandati tra gli adulti (e di solito sono controindicati per i pazienti con peritonite o shock) poiché la possibilità di una condizione patologica intercorrente (causa favorente o cancro) e un rischio più alto di perforazione con un clistere sotto pressione sono indicazioni per operare. • Test di laboratorio di routine non aiutano nella diagnosi di intussuscezione. • Gli ultrasuoni sono stati utili nella diagnosi di intussuscezione, specialmente nei bambini (sensibilità fino a +++++, specificità dell’88%). • La TC può dimostrare una massa all’interno del lume o può essere d’aiuto nel definire altre patologie addominali gravi, specialmente negli adulti. • La RM può essere d’aiuto in adulti stabili per identificare l’intussuscezione e la causa favorente. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Prendere in considerazione l’intussuscezione qualora si dovesse valutare un paziente pediatrico con una possibile patologia addominale, stato mentale alterato o un aspetto settico. Il tasso di recidiva va dal 6% al 12%. 8 VOTEY 01.indd 8 6-02-2008 10:07:57 1DOLORE ADDOMINALE Fig. 1.2 Intussuscezione. La visione antero-posteriore con paziente in posizione supina mostra un lieve aumento della densità tissutale a livello delle anse dilatate dell’intestino tenue (freccia). (Da Rosen P: Diagnostic radiology in emergency medicine, St Louis, 1992, Mosby.) BIBLIOGRAFIA Byrne AT, Goegehan T, Govender P, et al: The imaging of intussusception, Clin Radiol 60:39, 2005. D’Agostino J: Common abdominal emergencies in children, Emerg Med Clin North Am 20:139, 2002. Daneman A, Alton DJ: Intussusception: issues and controversies related to diagnosis and reduction, Radiol Clin North Am 34:743, 1996. Gayer G, Hertz M, Zissin R: CT findings of intussusception in adults, Semin Ultrasound CT MR 24:377, 2003. McCollough M, Sharieff GQ: Abdominal surgical emergencies in infants and young children, Emerg Clin North Am 21:909, 2003. Prater JM, Olshenki FC: Adult intussusception, Am Fam Physician 47:447, 1993. Roeyen, G, Jansen M, Hubens G: Intussusception in infants: an emergency in diagnosis and treatment, Eur J Emerg Med d 6:73, 1999. 9 VOTEY 01.indd 9 6-02-2008 10:07:57 CAPITOLO 1 TORSIONE OVARICA La torsione ovarica è causata dalla rotazione dell’ovaio che compromette il rifornimento di sangue nell’ovaio stesso; può portare all’infarto se non tempestivamente diagnosticata e curata. È più probabile che la torsione avvenga in pazienti con un ovaio ingrandito o che hanno subito un intervento chirurgico nella regione pelvica e in pazienti durante la seconda metà del ciclo mestruale. Dal 15% al 20% dei casi avviene in gravidanza. SINTOMI • Improvviso attacco di dolore severo ben localizzato o diffuso nella regione inferiore dell’addome o dolore pelvico +++ • Nausea ++++ • Vomito ++++ • Episodi ricorrenti +++ • Sintomi urinari SEGNI • Tensione localizzata nella parte bassa dell’addome o segni di difesa in regione pelvica, massa annessiale trattabile +++ • Progressione verso segni peritoneali (non comune) • Lieve iperpiressia ITER DIAGNOSTICO • Test di gravidanza. • L’ecografia transvaginale immediata è la metodica di scelta. L’aggiunta del color-Doppler può aumentare la specificità. • La laparoscopia può essere usata per la diagnosi e il trattamento. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE In neonati e bambini piccoli, gli organi riproduttivi sono posizionati in regioni più alte nell’addome, e la torsione può simulare una colica renale. BIBLIOGRAFIA Dolgin SE: Acute ovarian torsion in children, Am J Surg g 183:95, 2002. Houry D, Abbott JT: Ovarian torsion: a fifteen year review, Ann Emerg Med d 38:156, 2001. Kokoska ER, Keller MS, Weber TR: Acute ovarian torsion in children, Am J Surg g 180:462, 2000. Lambert MJ, Villa M: Gynecologic ultrasound in emergency medicine, Emerg Med Clin North Am 22:683, 2004. Rha SE, Byun JY, Jung SE, et al: CT and MR imaging features of adnexal torsion, Radiographicss 22:283, 2002. TORSIONE TESTICOLARE Vedi Capitolo 31, Dolore scrotale. 10 VOTEY 01.indd 10 6-02-2008 10:07:58 1DOLORE ADDOMINALE GRAVIDANZA ECTOPICA Vedi Capitolo 41, Sanguinamenti vaginali. Si considera una gravidanza ectopica nelle donne in età riproduttiva che hanno un dolore addominale basso. OCCLUSIONE INTESTINALE Nei paesi sviluppati, dal 50% al 70% circa delle occlusioni intestinali sono causate da aderenze, dal 5% al 15% da ernie incarcerate o strozzate, e dal 10% al 15% da neoplasie. SINTOMI • Dolore addominale ++++++ • Nausea ++++ • Vomito ++++ • Alvo chiuso a feci e gas • Tensione addominale ++++ • Dolore inguinale o rigonfiamento o massa nello scroto se la causa dell’occlusione è un’ernia incarcerata SEGNI • Gonfiore addominale ++++ • Trattabilità addominale ++++ • Febbre ++ • Massa molle palpabile se è presente un’ernia • Peritonite se l’ernia è strozzata o perforata ITER DIAGNOSTICO • Radiografia addominale ++++ ma può essere negativa in fase iniziale. • La TC ha un’alta sensibilità e specificità nell’occlusione intestinale completa. Può essere d’aiuto se la causa dell’occlusione non è chiara o se c’è una occlusione parziale dell’ileo. • Un numero elevato di globuli bianchi (GB) non è rilevante né specifico per l’occlusione intestinale +++. • I livelli di creatin fosfochinasi (CPK), latticodeidrogenasi (LDH), fosfatasi alcalina e amilasi non hanno mostrato alcuna correlazione significativa con la diagnosi di un’occlusione intestinale. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE I presidi terapeutici dell’occlusione intestinale includono l’inserimento di una sonda gastrica, nutrizione parenterale e visita chirurgica (nonostante raramente si richieda un intervento chirurgico in urgenza) e ricovero ospedaliero. 11 VOTEY 01.indd 11 6-02-2008 10:07:58 CAPITOLO 1 BIBLIOGRAFIA Anderson VT, Humphrey CT: Contrast radiography in small bowel obstruction: a prospective randomized trial, Mil Med d 162:749, 1997. Burkill G, Bell J, Healy J: Small bowel obstruction: the role of computed tomography in its diagnosis and management with reference to other imaging modalities, Eur Radiol 11:1405-1422, 2001. Delabrousse E, Destrumelle N, Brunelle S, et al: CT of small bowel obstruction in adults, Abdom Imaging g 28:257, 2003. Frager D: Intestinal obstruction role of CT, Gastroenterol Clin North Am 31:777, 2002. Hendrickson M, Naparst TR: Abdominal surgical emergencies in the elderly, Emerg Med Clin North Am 21:937, 2003. Simpson A, Sandeman D, Nixon SJ, et al: The value of an erect abdominal radiograph in the diagnosis of intestinal obstruction, Clin Radioll 36:41, 1985. COLECISTITE,, COLANGITE E OSTRUZIONE DELLE VIE BILIARI La malattia della colecisti si presenta generalmente come colica biliare, una condizione “benigna” nella quale la colecisti causa spasmi e dolore nel quadrante superiore destro che si cura facilmente con gli analgesici. La litiasi della via biliare principale è più comune in donne obese durante la quarta decade di vita. È molto importante seguire i pazienti con colecistite (infiammazione della colecisti), ostruzione delle vie biliari o colangite (infiammazione del sistema delle vie biliari), per i quali sono richiesti il ricovero ospedaliero e cure specifiche. Circa il 10% delle colecistiti avviene in assenza di calcoli documentati. SINTOMI • Dolore colico acuto nel quadrante superiore destro o dolore epigastrico • Nausea e vomito +++ • Febbre è variabilmente presente nei casi di colecistite e colangite SEGNI • Trattabilità nel quadrante superiore destro o epigastrico ++++ • Peritonite localizzata • Segno di Murphy (arresto dell’inspirazione palpando il punto cistico) • Febbre bassa e tachicardia nella colecistite sono presenti in modo variabile ITER DIAGNOSTICO • L’ecografia epatica è sensibile e identifica i calcoli e può confermare i sospetti clinici di colecistite ++++. Può dimostrare colecistite, colecisti dilatata, ispessimento delle pareti, fluido pericolecistico, segno di Murphy ecografico. Ha una sensibilità limitata per la grave dilatazione del condotto ++++ associata ad occlusione. • La colescintigrafia con radionuclidi ha una sensibilità simile o migliore rispetto all’ecografia per la colecistite ++++, ma è più specifica. È più sensibile per identificare le ostruzioni. I falsi positivi si trovano nei pazienti gravemente malati. • L’aminotransferasi epatica, la fosfatasi alcalina, la bilirubina e l’amilasi possono avere livelli alti. 12 VOTEY 01.indd 12 6-02-2008 10:07:58 1DOLORE ADDOMINALE • La TC è limitata per scoprire calcoli ma è utile per visualizzare i reperti pericolecistici, l’ispessimento della parete della colecisti e la dilatazione della colecisti. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE La colescintigrafia con radionuclidi (HIDA scan) è il test più sensibile e specifico per individuare la colecistite e l’ostruzione delle vie biliari. L’ecografia è più veloce e non invasiva, si può interpretare con più facilità, può essere effettuata al letto del paziente e offre più dettagli anatomici del dotto epatico e del pancreas. La colescintigrafia con radionuclide è occasionalmente richiesta quando persistono dubbi sulla colecistite od ostruzione e l’analisi con l’ecografia risulta negativa. La fluidoterapia endovenosa, gli antibiotici e un consulto chirurgico sono i provvedimenti da attuare. BIBLIOGRAFIA Babb R: Acute acalculous cholecystitis, J Clin Gastroenteroll 15:238, 1992. Bennett GL, Balthazar EJ: Ultrasound and CT evaluation of emergent gallbladder pathology, Radiol Clin North Am 41:1203, 2003. Davis L, McCarroll K: Correlative imaging of the liver and hepatobiliary system, Semin Nucl Med d 3:208, 1994. Hendrickson M, Naparst TR: Abdominal surgical emergencies in the elderly, Emerg Med Clin North Am 21:937, 2003. Trowbridge RL, Rutkowski NK, Shojania KG: Does this patient have acute cholecystitis? JAMA 289:80, 2003. Zeisman H: Acute cholecystitis, biliary obstruction and biliary leakage, Semin Nucl Med 33:279, 2003. APPENDICITE ACUTA Il fattore più importante nella diagnosi dell’appendicite sono l’anamnesi e l’esame obiettivo. Poiché i pazienti giungono in DEA in vari momenti nel corso della malattia e possono manifestare sintomi atipici, un periodo di osservazione e il riesame potrebbero essere necessari. SINTOMI • Dolore addominale che, inizialmente è periombelicale o diffuso, nelle successive 12-48 ore si localizza a livello del quadrante inferiore destro++++ • Anoressia ++++ • Nausea e vomito +++ • Diarrea ++ SEGNI • Trattabilità addominale +++++ • Febbre +++ • Dolore alla compressione e decompressione della fossa iliaca destra +++ • Segno di Rovsing (l’irritazione peritoneale produce dolore nel quadrante inferiore destro palpando il quadrante inferiore sinistro) 13 VOTEY 01.indd 13 6-02-2008 10:07:59 CAPITOLO 1 • Segno dello psoas (dolore durante la flessione attiva contro una resistenza o estensione passiva dell’anca destra) ++ • Segno dell’otturatore (dolore alla rotazione interna passiva dell’anca destra flessa) ++ • Reazione di difesa volontaria o involontaria • Trattabilità col movimento cervicale ++ ITER DIAGNOSTICO • La diagnosi di appendicite è fondamentalmente clinica. • Nonostante la sensibilità della leucocitosi sia ragionevolmente alta ++++, la specificità (40%-75%) è inadeguata ai fini dell’utilità clinica, e c’è poca correlazione con la gravità della malattia. • Dosaggio di PCR e VES, formula completa dei GB e radiografia diretta dell’addome non hanno un valore certificato. • TC con mezzo di contrasto ++++; specificità 92-98%. L’utilizzo della TC ha portato a una riduzione del tasso di appendiciti che sono risultate negative sul tavolo chirurgico dal 15% al 4%. • Ecografia dell’addome: la precisione varia in base all’esperienza. • TC e ultrasuoni possono risultare d’aiuto nella diagnosi di altre cause di dolore addominale quando si dubita della diagnosi di appendicite acuta. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE I pazienti più anziani e i bambini sono più soggetti a presentazioni atipiche ed è più probabile che si verifichi una perforazione dell’appendice al momento della visita in DEA. BIBLIOGRAFIA Coleman C, Thompson JE Jr, Bennion RS, et al: White blood cell count is a poor predictor of severity of disease in the diagnosis of appendicitis, Am Surg g 64:983, 1998. Hershko DD, Sroka G, Bahouth H, et al: The role of selective computed tomography in the diagnosis and management of suspected acute appendicitis, Am Surg g 68:1003, 2002. Izbicki JR, Knoefel WT, Wilker DK, et al: Accurate diagnosis of acute appendicitis: a retrospective analysis of 686 patients, Eur J Surg g 158:227, 1992. Kamel IR: Right lower quadrant pain and suspected appendicitis: non-focal appendiceal review of 100 cases, Radiology y 217:159, 2000. Kraemer M, Franke C, Ohman C, et al: Acute appendicitis in late adulthood: incidence, presentation, and outcome. Review of a prospective multicenter acute abdominal pain study and a review of the literature, Arch Surg g 385:470, 2000. Morris KT, Kavanagh M, Hansen P, et al: The rational use of computed tomography scans in the diagnosis of appendicitis, Am J Surg g 183:547, 2002. Reynolds SL: Missed appendicitis in a pediatric emergency department, Pediatr Emerg Care 9:1, 1993. Snyder B, Hayden SR: Accuracy of leukocyte count in the diagnosis of acute appendicitis, Ann Emerg Med d 32:565, 1999. 14 VOTEY 01.indd 14 6-02-2008 10:07:59 1DOLORE ADDOMINALE DIVERTICOLITE DEL COLON La diverticolite è generalmente una malattia che coinvolge adulti anziani causata da una diminuita elasticità del colon. L’incidenza dei diverticoli è circa del 50% in coloro che hanno più di 70 anni e aumenta dell’80% in coloro che hanno più di 80 anni. Circa il 25% ha un episodio di diverticolite acuta. Più comunemente la malattia colpisce il sigma (70%) ma è abbastanza descritta anche la diverticolite del cieco (30%). Una dieta a basso contenuto di fibre, una scarsa attività motoria e l’età sono stati identificati tutti come fattori di rischio. SINTOMI • Dolore addominale, di solito nel quadrante inferiore sinistro ++++ • Nausea e vomito • Stipsi • Diarrea SEGNI • Trattabilità del quadrante inferiore sinistro e meno comunemente del quadrante inferiore destro ++++ • Difesa o trattabilità alla compressione e decompressione addominale • Febbre talvolta presente • Peritonite generalizzata e segni di setticemia (febbre alta, tachicardia, ipotensione) se si verifica perforazione del colon • Sangue occulto nelle feci ++ ITER DIAGNOSTICO • La diverticolite è innanzitutto una diagnosi clinica. • La TC con mezzo di contrasto endovenoso od orale può dimostrare un’infiammazione pericolica, un ascesso (sia sul lato della perforazione sia in un sito più distante nell’addome) e coinvolgimento di altri organi. • La conta dei globuli bianchi ha valore limitato +++. • La radiografia dell’addome può essere utile per identificare l’aria libera o l’occlusione intestinale, ma altrimenti fornisce poche informazioni diagnostiche e generalmente non è indicata. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE La terapia include antibiotici orali e frequenti controlli ambulatoriali per i pazienti stabili e antibiotici EV e ricovero per coloro che hanno un dolore acuto o non riescono a tollerare l’assunzione orale. Una visita chirurgica urgente è necessaria per chiunque abbia segni di perforazione o peritonite. La resezione del segmento del colon affetto da diverticolite potrebbe essere richiesta se l’infezione, pur essendo stata trattata, tende a presentare episodi ricorrenti. BIBLIOGRAFIA Buckley O, Geoghegan T, O’Riordain DS, et al: Computed tomography in the imaging of colonic diverticulitis, Clin Radioll 59:977, 2004. 15 VOTEY 01.indd 15 6-02-2008 10:07:59 CAPITOLO 1 Farrell RJ, Farrell JJ, Morrin MM: Diverticular disease in the elderly, Gastroenterol Clin North Am 30:475, 2001. Keidar S, Pappo I, Shperber Y, et al: Cecal diverticulitis: a diagnostic challenge, Dig Surg 17:508, 2000. Marinella MA, Mustafa M: Acute diverticulitis in patients 40 years of age and younger, Am J Emerg Med d 18:140, 2000. PANCREATITE ACUTA La pancreatite può essere acuta o cronica. La diagnosi è generalmente clinica e può essere confermata da test complementari. Le cause più comuni di pancreatite acuta sono l’ostruzione biliare e alcune sostanze (alcol e medicine), che insieme costituiscono il 70-80% di tutti i casi. Approssimativamente dal 10% al 20% dei casi sono idiopatici. SINTOMI • Epigastralgia o dolore al quadrante superiore sinistro ++++ • Dolore alla schiena ++ SEGNI • Trattabilità addominale ++++ • Vomito ++++ • Distensione addominale • Difesa addominale • Disidratazione (come risultato dell’ampliamento del terzo spazio e delle emorragie occasionali nelle pancreatiti gravi) ITER DIAGNOSTICO • Amilasi ++++; specificità dal 70% al 95%. • Lipasi ++++; specificità dall’87% al 99%. • TC (con mezzo di contrasto) ++++; specificità quasi 100%; la TC generalmente non viene richiesta in DEA. • Ultrasuoni: sono utili per controllare il tratto biliare ma non sono in grado di visualizzare il pancreas a causa della presenza dei gas intestinali dal 25% al 40% dei casi. • Radiografia dell’addome: può essere utile per ricercare l’aria libera (viscere perforate) se la diagnosi non è chiara. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE La pancreatite acuta è una minaccia per la vita (mortalità del 5%) e può portare a molte complicazioni, inclusi emorragia, ipocalcemia, anormalità nella coagulazione, ipossia, sindrome da distress respiratorio (ARDS), scompenso cardiovascolare, insufficienza renale. Generalmente, i pazienti con pancreatite acuta devono essere ricoverati per osservazione e per l’istituzione di una terapia composta da idratazione endovenosa e analgesia. Infine bisogna considerare antibiotici endovenosi nella pancreatite acuta o nei pazienti che appaiono settici. 16 VOTEY 01.indd 16 6-02-2008 10:07:59 1DOLORE ADDOMINALE BIBLIOGRAFIA Bohidar NP, Garg PK, Khanna S, Tandon RK: Incidence, etiology, and impact of fever in y 3:9, 2003. patients with acute pancreatitis, Pancreatology Calleja GA, Barkin JS: Acute pancreatitis, Med Clin North Am 77: 1037, 1993. Frank B, Gottleib K: Amylase normal, lipase elevated: is it pancreatitis? A case series and review of the literature, Am J Gastroenteroll 94:463, 1999. Gumaste V, Dave P, Sereny G: Serum lipase: a better test to diagnose acute alcoholic pancread 92:239, 1992. titis, Am J Med Jacobs JE, Birnbaum BA: Computed tomography evaluation of acute pancreatitis, Semin Roentgenoll 36:92, 2001. Newton E, Mandavia S: Surgical complications of selected gastrointestinal emergencies: pitfalls in management of the acute abdomen, Emerg Med Clin North Am 21:873, 2003. MALATTIA INFIAMMATORIA PELVICA E ASCESSO TUBARICO I fattori di rischio per la malattia infiammatoria pelvica (MIP) e l’ascesso tubarico (AT) includono la giovane età, molteplici partner sessuali, storia di MIP o di malattie sessualmente trasmissibili (MST), non utilizzo di contraccettivi, recente inserimento (entro 3 mesi) di dispositivi intrauterini (IUD) e lavande vaginali. L’ascesso tubarico può essere una complicazione della MIP, in quanto ricorre nel 30% dei pazienti ricoverati con MIP. SINTOMI • Dolore della parte bassa dell’addome o dolore pelvico per più di 48 ore che sia debole, costante, appena localizzato +++++ • Secrezioni vaginali ++++ • Emorragia vaginale anormale ++ • Sintomi urinari ++ • Dispareunia SEGNI • Trattabilità della parte bassa dell’addome ++++ • Trattabilità o massa annessiale ++++ • Trattabilità alla palpazione della cervice • Secrezione mucopurulenta endocervicale • Febbre • Endocervice eritematosa, edematosa o friabile associata con temperatura superiore a 38 °C +++ ITER DIAGNOSTICO • Test di gravidanza. • Colture del tampone cervicale per gonorrea e Chlamydia. • Tampone per vaginosi batterica (clue cells) e Trichomonas. • Ecografia pelvica per identificare l’ascesso tubarico in determinati casi. • Test per la sifilide e l’immunodeficienza umana (HIV). 17 VOTEY 01.indd 17 6-02-2008 10:08:00 CAPITOLO 1 • La laparoscopia potrebbe essere richiesta occasionalmente quando la diagnosi è dubbia o quando altre condizioni (come appendicite) rimandano a diagnosi differenziali anche dopo la valutazione clinica e radiologica. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Non esiste un test diagnostico ottimale. A causa delle potenziali complicazioni di una MIP trascurata, l’uso empirico di antibiotici è comune dopo una presunta diagnosi o dopo esami clinici. La paziente dovrà essere ricoverata al fine di effettuare antibioticoterapia endovenosa e dovrà restare in osservazione se la malattia peggiora (peritonite), se è gravida, se la diagnosi non è chiara (possibile appendicite o altre condizioni patologiche gastrointestinali), se non è in grado di tollerare antibiotici orali o se la terapia ambulatoriale è inefficace. Le attuali raccomandazioni prevedono l’utilizzo di ofloxacina o levofloxacina per Chlamydia e gonorrea più metronidazolo per gli anaerobi. In alternativa si possono utilizzare ceftriaxone IM più doxiciclina orale, associato o meno al metronidazolo. BIBLIOGRAFIA Beigi RH, Wiesenfeld HC: Pelvic inflammatory disease: new diagnostic criteria and treatment, Obstet Gynecol Clin North Am 30:777, 2003. Gaitan H, Angel E, Diaz R, et al: Accuracy of five different diagnostic techniques in mild-tomoderate pelvic inflammatory disease, Infect Dis Obstet Gynecol 10:171, 2002. Marks C, Tideman RL, Estcourt CS, et al: Diagnosing PID-getting the balance right, Int J STD AIDS S 11:545, 2000. Newkirk G: Pelvic inflammatory disease: a contemporary approach, Am Fam Physician 53:112, 1996. Simms I, Warburton F, Westrom L: Diagnosis of pelvic inflammatory disease: time for a rethink, Sex Transm Infectt 79:491, 2003. Varras M, Polyzos D, Perouli E, et al: Tubo-ovarian abscesses: spectrum of sonographic findings with surgical and pathological correlations, Clin Exp Obstet Gynecoll 30:117, 2002. Zeger W, Holt K: Gynecologic infections, Emerg Med Clin North Am 21:631, 2003. SEQUESTRO Q SPLENICO IN PAZIENTI CON ANEMIA FALCIFORME Il sequestro splenico nei pazienti affetti da anemia falciforme (ASSC) avviene in genere in età pediatrica (6 mesi-3 anni) tanto che, a causa dei ripetuti infarti splenici, tali pazienti in età adulta hanno una milza non funzionante. Occasionalmente si può riscontrare ASSC tra gli adulti, ma di solito riguarda quei pazienti con emoglobina di tipo SC o S-. Il sequestro splenico può anche essere causato da altitudini elevate e da una bassa tensione di ossigeno nell’ambiente. SINTOMI • Dolore addominale • Astenia acuta • Sincope • Sete 18 VOTEY 01.indd 18 6-02-2008 10:08:00 1DOLORE ADDOMINALE SEGNI • Gonfiore addominale o dolore alla palpazione nel quadrante superiore sinistro • Splenomegalia • Pallore • Tachicardia • Ipotensione ITER DIAGNOSTICO • Emoglobina: diminuzione rapida sopra i 2 g/dl nonostante un’elevata conta di reticolociti. • Piastrine: da media a moderata trombocitopenia. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Il sequestro splenico acuto può portare ad una instabilità emodinamica e ad ipotensione a causa di una grave diminuzione nel volume della quota ematica circolante. Il sequestro può assomigliare alla setticemia e ai pazienti possono essere somministrati antibiotici mentre si è in attesa degli esami colturali, anche se in realtà questi pazienti non presentano patologie infettive. La terapia include la trasfusione di sangue e cure di supporto (liquidi EV, ossigeno e terapia del dolore). È necessario il ricovero. BIBLIOGRAFIA Franklin QJ: Splenic syndrome in sickle cell trait: four case presentations and a review of the literature, Mil Med d 164:230, 1999. Pollack C: Emergencies in sickle cell disease, Emerg Med Clin North Am 11:365, 1993. Sheth S, Ruzal-Shapiro C, Piomelli S, et al: CT imaging of splenic sequestration in sickle cell disease, Pediatr Radioll 30:830, 2000. Wang-Gillam A, Lee R, Hsi E, et al: Acute splenic sequestration crisis resembling sepsis in an adult with hemoglobin SC disease, South Med J 97:413, 2004. CHETOACIDOSI DIABETICA Vedi Capitolo 27, Alterazioni dello stato di coscienza e Coma. Il dolore addominale può essere un sintomo di una emergente chetoacidosi diabetica o un sintomo della stessa. La sintomatologia addominale deve essere presa in considerazione e valutata. EPATITE VIRALE Vedi Capitolo 23, Ittero. 19 VOTEY 01.indd 19 6-02-2008 10:08:00 CAPITOLO 1 AVVELENAMENTO DA MORSO DI VEDOVA NERA (LATRODECTUS)* ( ) Dolore muscolare e fascicolazione possono risultare da una eccessiva stimolazione delle placche motorie da parte della neurotossina velenosa. Gli spasmi muscolari possono coinvolgere l’addome (latrodectismo) e possono portare alla diagnosi errata di una patologia chirurgica severa. SINTOMI • Dolore muscolare acuto e spasmi muscolari dell’area coinvolta che poi si estendono a tutto l’addome e procedono verso la schiena e altre aree • Il dolore di solito inizia tra i 30 minuti e le 2 ore dal momento della puntura ed è seguito da crampi dolorosi dei muscoli addominali 3-4 ore dopo, con picchi nelle 8-12 ore successive, che durano per diversi giorni • Sintomi associati includono mal di testa, nausea/vomito e dispnea SEGNI • Fascicolazioni • Rigidità addominale • Diaforesi • Ipertensione • Zona colpita caratterizzata da doppie punture ( . . ) ITER DIAGNOSTICO • Storia di una possibile esposizione (lavorare in posto scuro e freddo o in un cantiere o in vicinanza di una pila di legna) • All’esame clinico si può rilevare la puntura del ragno • Emolisi e rabdomiolisi (rara) possono essere identificate con l’esame emocromocitometrico completo e il dosaggio della mioglobina. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE La terapia consiste di benzodiazepine e analgesia. La somministrazione di calcio gluconato al 10% (adulti da 10 a 20 ml/kg; bambini da 0,2 a 0,3 ml/kg) per il dolore è controversa; può fornire un sollievo passeggero ed essere ripetuta se necessario. Gli antidoti, se utilizzati, dovrebbero essere preceduti da una dose test per eventuali allergie; i rischi legati all’uso degli antidoti possono essere maggiori dei benefici. BIBLIOGRAFIA Frundle TC: Management of spider bites, Air Med J 23:24, 2004. Jelinek GA: Widow spider envenomation (latrodectism): a worldwide problem, Wilderness Environ Med d 8:226, 1997. Pearigen PD: Unusual causes of abdominal pain, Emerg Clin North Am 14:593, 1996. Saucier JR: Arachnid envenomation, Emerg Med Clin North Am 22:405, 2004. * In Italia l’unica specie di ragno velenoso è la Malmignatta (Vedi Capitolo 12, pag. 112). (N.d.C.) 20 VOTEY 01.indd 20 6-02-2008 10:08:01