Norme per i collaboratori

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Norme per i collaboratori
Norme per i collaboratori
A. Vengono presi in considerazione per la pubblicazione contributi originali in tutti i campi della psicologia sociale, senza preclusione di ordine epistemologico e ideologico. I contributi possono essere sia di tipo teorico, che empirico o anche metodologico
e devono rispettare gli standard scientifici condivisi all’interno della disciplina.
B. Ogni articolo verrà sottoposto, anonimo, all’esame di almeno due membri
del Comitato di consulenza. Il loro parere motivato scritto, favorevole o sfavorevole
alla pubblicazione, verrà comunicato integralmente (anonimo anch’esso) agli autori. La valutazione dei contributi sarà basata sui seguenti criteri: rilevanza dei temi
trattati, originalità, chiarezza espositiva, trattazione della letteratura esistente, accuratezza metodologica, appropriatezza delle analisi, correttezza della interpretazione
dei risultati, adeguatezza della discussione. La redazione si impegna a comunicare la
prima decisione circa gli articoli inviati entro 5 mesi dalla data dell’invio.
C. Gli articoli devono essere inviati preferibilmente per via telematica usando
un programma standard di videoscrittura e devono essere accompagnati da un riassunto di circa 100 parole in italiano e da un abstract in inglese preceduto dal titolo
dell’articolo tradotto e compilato secondo le norme dell’American Psychological
Association. Ogni proposta di articolo deve inoltre essere accompagnata da 3-5
parole chiave in italiano e in inglese da riportare nella pagina dell’abstract. Per assicurare l’anonimato dell’articolo, i nomi degli autori, i nomi delle istituzioni presso le
quali lavorano e l’indirizzo completo del primo autore non devono comparire nella
prima pagina ma devono essere indicati su un foglio allegato al manoscritto.
D. I manoscritti vanno inviati per email a: [email protected].
Per la stesura dei contributi gli autori sono invitati a seguire le norme del manuale
APA versione 6. Il testo su carta formato A4 deve essere battuto a spazio 2 su una sola
facciata con ampi margini. Figure, grafici e tabelle dovranno essere allegati a parte.
Si usi l’attributo corsivo e non il sottolineato per i titoletti, per le parole o le
frasi che andranno in corsivo; si usi l’attributo «esponente» o «apice» per i richiami
di nota (ad es. nota 1). Le note a piè di pagina, in quantità minima indispensabile,
vanno inserite in fondo al documento.
I grafici e le figure, che appariranno nella rivista sempre e solo in bianco e nero,
devono avere dimensioni da 2 a 3 volte maggiori di quelle che si desidera abbiano
nel lavoro a stampa. Le dimensioni delle figure pubblicate non devono in ogni caso
eccedere gli 11 cm x 16,5 cm.
d) Sul dattiloscritto deve risultare con chiarezza quali parole e punti del testo
si desiderano in corsivo o in qualsiasi altro carattere particolare. Le abbreviazioni
devono essere ridotte al minimo.
E. a) I riferimenti bibliografici nel testo devono contenere soltanto il cognome
degli autori e l’anno di pubblicazione. Per esempio: Sperry (1968) oppure (Sperry, 1968); Ettlinger e Morton (1963) oppure (Ettlinger e Morton, 1963). Nel caso
gli autori siano più di due, la prima volta i nomi vanno citati tutti; nelle citazioni
successive si può usare l’abbreviazione et al. Per esempio: Gazzaniga, Berlucchi e
Rizzolatti (1967); poi Gazzaniga et al. (1967). Si usino le indicazioni a, b, c, ecc.
quando più opere degli stessi autori hanno il medesimo anno di pubblicazione. Per
esempio: Bogen (1969a) e Bogen (1969b).
b) Alla fine del testo i riferimenti bibliografici seguire scrupolosamente le norme contenute nel manuale dell’APA sesta edizione. Devono essere elencati in ordine alfabetico per quanto riguarda i nomi degli autori ed in ordine cronologico
per quanto riguarda le opere degli stessi autori (ricorrendo di nuovo all’uso delle
indicazioni a, b, c, nel caso di più opere degli stessi autori pubblicate nel medesimo
anno). Nei riferimenti bibliografici non si devono usare abbreviazioni. Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di riferimenti bibliografici:
Broadbent, D. E. (1952a). Listening to one of two synchronous messages.
Journal of Experimental Psychology, 44, 51-55.
Geschwind, N. (1970). Aphasias and related disturbance. In R.W. Wilkins (ed.),
Textbook of medicine (pp. 187-207). Boston, MA: Little, Brown and Co.
Koppman, J. W. (1963). Effect of unilateral spreading cortical depression and task
difficulty on interhemispheric transfer of avoidance learning. Unpublished doctoral
dissertation. University of Illinois.
Landrel, H. S. (1961). Two selective deficits found to be lateralized in temporal
neurosurgery patients. Paper read at the 32nd annual meeting of Eastern Psycological Association, Philadelphia.
Mehlman, A. (1969). Ear asymmetry as a function of delayed stimulus presentation. Proceedings of the 77th Annual Convention of the American Psychological
Association, 4 (1), 209-210.
Penfield, W. e Roberts, L. (1959). Speech and brain mechanisms. New Jersey:
Princeton University Press.
Plotz, W. X. (in corso di stampa). After-effects of unseen movement. Psychological Review.
F. a) I collaboratori sono invitati a conservare una copia del manoscritto perché
l’editore non si assume alcuna responsabilità per quel che riguarda la perdita o il
danneggiamento delle copie inviate alla rivista.
b) Non saranno inviate le bozze da correggere.
G. I contributi non devono superare, inclusi i riferimenti bibliografici, le figure
e le tabelle, 90.000 caratteri per la sezione «Rassegne», 70.000 caratteri per la sezione «Studi e Ricerche», 45.000 caratteri per la sezione «Strumenti» e 25.000 caratteri
per la sezione «Note di Ricerca».
H. Gli autori di ogni articolo pubblicato riceveranno una copia gratuita della
rivista.
L’accettazione di un manoscritto implica l’impegno da parte degli autori
che esso o parti di esso non saranno pubblicati altrove senza il consenso scritto
dell’Editore.