l`esperimento delle 4 pagine
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Concessionaria ufficiale HONDA di Siracusa e provincia Concessionaria ufficiale HONDA di Siracusa e provincia V.le Montedoro, 40 96100 Siracusa V.le Montedoro, 40 96100 Siracusa Tel. 0931 21726 Fax 0931 465120 Tel. 0931 21726 Fax 0931 465120 Archivio: www.lanota7.it E-mail: [email protected] N° 31/Anno II € 0,90 Redazione Via Basento, 14 96100 Siracusa * Tel 0931 449410 Fax 0931 446599 * Reg. Trib.Siracusa N°7/2004 * Direttore: Gregorio Valvo * Direttore Responsabile: Anna Gloria Valvo * Editore: Parole Digitali * Grafica: Enrico Valvo * Stampa: Arti Grafiche Fratantonio di Pachino * L’ESPERIMENTO DELLE 4 PAGINE Ogni giorno Siracusa registra una nuova testata, nascono giornali come funghi e spesso con la stessa valenza sociale. E’ vero che la democrazia ingloba anche il diritto di vita dei funghi che, se cucinati bene da un buon cuoco, possono offrire attese soddisfazioni anche senza apportare sostentamento nutritivo di alcun genere. Siamo stati sempre sostenitori della tesi che la sostanza deve sempre prevalere sulla forma ed ecco perché tentiamo l’esperimento di ridurre le pagine di questo giornale e dire le stesse cose che molti tentato di far sapere attraverso titoli di scatolone, immense fotografie dell’amato politico di turno, e a volte con mezze pagine di paesaggi dal chiaro intendimento di riempire il vuoto di parole. Visto il gioco d’emulazione che avanza tentiamo di interrompere la corsa verso l’inutile che avanza chiamandoci fuori dalla stupida logica della competizione che nulla ha a che vedere con il giornalismo e la seria comunicazione. Se non è chiaro il concetto, lo esplicitiamo invitando il lettore a confrontare i giornali considerando le righe effettive e gli spazi inutili utilizzati per mostrare la potenza del numero delle pagine che vorrebbero essere indicatori di valenza editoriale. A chi non trova sulla nostra prima pagina la rituale vignetta de La Nota diciamo che abbiamo ritenuto inutile continuare nella nostra tradizione perchè ormai adottata da altri. E’ un esperimento quello di queste quattro pagine che vogliamo fare insieme ai nostri lettori. ggio Copia oma Sabato, 8 Ottobre 2005 NOTO-PACHINO: DESTINI INCROCIATI VERSO LENTINI? NOTO / PACHINO/ LENTINI – ( gregorio valvo ) Le amministrazioni dei comuni di Pachino e Noto hanno un destino incrociato dove incontrasi. La certezza per tutti è che non arriveranno alla scadenza naturale. I due sindaci hanno tentato da anni di resistere alle intemperie delle rispettive maggioranze di centro destra, ma, hanno prevalso sempre le aspettative e le fibrillazioni personali di chi intende la politica una semplice merce di scambio scevra dall’interesse collettivo e del mandato ricevuto dagli elettori. Michele Accardo a Noto non riesce a tenere insieme la maggioranza e oggi anche con la volontà espressa dall’Udc partito di maggiore sostegno dimostrato. Sebastiano Barone a Pachino ha preso atto di dover mollare tutto e nonostante l’incoraggiamento, sempre marca Udc, ha dato delle scadenze al suo mandato. La cosa strana che dalle analisi delle due situazioni emerge sempre che il partito di Pippo Gianni e Turi Magro è diventato un elemento di stabilità governativa. Di solito non è così. I due sindaci in difficoltà dovreb- bero a questo punto incontrarsi e magari adottare delle linee comuni sul come giungere al capolinea e rimettere il mandato agli elettori. Il fatto singolare è che in tutto il marasma politico di Pachino e Noto non sia riuscito a venir fuori uno schieramento in grado di essere l’opposizione maggioranza del domani. Ecco perché il centro destra da quelle parti potrebbe tornare a vincere, nonostante, tutto. A Lentini l’esperienza del sindaco Franco Rossitto durata 14 mesi di polemiche nel centro destra non ebbe a premiare affatto l’opposi- SIRACUSA : OSSERVAZIONI PRG AI “RAGGI X” Centro sinistra: attenzione per il Parco dell’Epipoli Siracusa – I ds sono soddisfatti, il centro sinistra è soddisfatto, una parte del centro destra gongola. Le osservazioni al PRG restano competenza del Consiglio comunale – è stato deciso – dopo una discussione infinita e tante polemiche che hanno chiamato in causa l’avvocatura dell’Ente. Ettore Di Giovanni capogruppo dei Ds è stato l’artefice della vittoria. “ Speriamo non sia quella di Pirro Ettore Di però – dice il consigliere diessino Nino Zito – dal momento che in commissione urbanistica, non siamo ancora riusciti a discutere nessuna delle osservazioni per ostruzionismo della maggioranza.” In sostanza l’opposizione del Vermexio non gradisce le “attenzioni” che il PRG riserva ai privati che intendono realizzare progetti edilizi nell’area del cosiddetto “Parco di Epipoli.” Il centro sinistra più altri intendono proteggere le antiche pietre del castello Eurialo ad ogni costo e non escludono un ricorso alla Giovanni magistratura. Insomma osservazioni ai raggi x per alcune zone d’interesse collettivo e tante polemiche ancora in itinere. zione di centro sinistra. Pippo Gianni chiese scusa agli elettori, si tornò a votare dopo un anno di “commissariamento Udc” e il centro destra tornò ad avere un sindaco “ forte”, l’on. Nello Neri, che puntò tutta la campagna elettorale contro il commissario e non già sul sindaco di Forza Italia sfiduciato. L’opposizione di centro sinistra restò fuori da ogni cosa, anche dal consiglio comunale. Noto e Pachino dovrebbero conoscere questi fatti che i capintesta siracusani si rifiutano di valutare. CARLENTINI: LA GIUNTA SI RIDUCE LO STIPENDIO PER PAGARE IL SETTIMO? Carlentini – ( givi ) Ancora attesa nell’amministrazione del Sindaco Sergio Monaco per le scelte che si dovranno fare in ogni ambito. Il problema è sempre quello della cassa comunale che piange e non smette. Occorrerebbe un colpo d’ala, una forte dose di coraggio e fantasia per scegliere come avere la necessaria disponibilità economica e il consenso dei cittadini. Le due cose si respingono al punto di avere determinato l’impasse. I tagli previsti dalla nuova finanziaria peggioreranno le cose al punto che Sergio Monaco non saprà come fare per avere la botte piena e il popolo ubriaco. Insomma se il popolo di Carlentini deve riempi- re il bicchiere per libare il vino della botte necessariamente dovrà abbassare il livello. Oggi a Carlentini solo pochi pagano l’acqua, nessuno paga il passo carrabile, il suolo pubblico è di tutti gratuitamente, nessuna tassa viene imposta anche se produce ricchezza a privati. Si vive solo di contravvenzioni alle auto in sosta e poi di qualche effetto residuale della legge post sisma. Il sindaco ha ridotto lo stipendio agli assessori e a se stesso del 20 per cento, però con i soldi risparmiati a malapena riuscirà a pagare lo stipendio al nuovo settimo assessore della dc che ha ottenuto cinque rubriche. Un controsenso tira l’altro FRANCOFONTE: NUOVA SICILIA SI RAFFORZA IN CONSIGLIO LENTINI: AL COMUNE NESSUNO RISPETTA LA LEGGE SUL FUMO Ufficializzato il passaggio nel partito di Giacomo Ferrazzano del consigliere comunale Fabio Turrisi Chi non fuma deve subire la maggioranza fumatrice. Francofonte - Nuova Sicilia si rafforza e dopo Stefano Privitelli ( ex Insieme per Francofonte) si presenta in consiglio comunale con Fabio Turrisi che lascia l’udc per essere entrato in rotta di collisione con Ivano Bonavita. Il segretario provinciale di NS, Giacomo Ferrazzano si dice soddisfatto di come il suo partito sia diventato visibile in consiglio comunale e non esclude che a questo punto giunga il riconoscimento del capo dell’amministrazione. Per dirla in parole povere Nuova Sicilia aspetta la possibilità di entrare in giunta dal momento che altre formazioni dell’area di maggioranza in condizioni simili hanno ottenuto tanto. Ma su quest’ argomento il sindaco Giuseppe Castania preferisce rinviare le considerazioni “ chiedendo tempo per riflettere e trovare “ adeguate soluzioni in grado di venire incontro alle esigenze di Nuova Sicilia.” Intanto si apprende che il consigliere Antonio Inserra, oppositore silenzioso, da poco inviato nel consiglio di amministrazione dell’IAS starebbe lavorando alacremente per tentare di collegare le acque reflue del comune di Francofonte al depuratore delle acque siracusane gestito dall’inossidabile presidente Pippo Lo Curzio. Pippo Gianni punta su Carmelo Tringali ma perde pezzi di partito AUGUSTA: FIBRILLAZIONI POLITICHE A TUTTO CAMPO La confusione aumenta in ogni schieramento e in tutti i partiti, troppe candidature pretese, la “quota rosa” scuote le donne in politica. AUGUSTA - L’Udc di Augusta continua a perdere i pezzi. Proprio quando Pippo Gianni, con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale, ha ricominciato a farsi vedere più spesso in città, lo scudocrociato accentua la sua parabola discendente. Che, a dire il vero, era iniziata già subito dopo le comunali, con una bella fetta di consiglieri partiti armi e bagagli verso altri lidi. Ma i suoi militanti più fedeli speravano che la presenza dell’onorevole potesse segnare l’inversione di tendenza. Speravano che il suo carisma un pò guascone, condito da una buona dose di smaliziata perizia democristiana, finalmente facesse da polo di attrazione. Così non è stato, almeno per il mome nto. E anziché di nuovi arrivi, le cronache registrano ulteriori partenze. Partenze non di poco conto, fra l’altro. Visto che nel giro di pochi giorni l’Udc ha perso il coordinatore cittadino, Rosa Valvo, transitata nel Mpa di Raffaele Lombardo, e Maria Concetta Ciulla, l’unico consigliere sopravvissuto alla diaspora precedente lo scioglimento del consiglio comunale. Massimo Ciccarello continua a pag. 2 >>> Lentini – In troppi fumano negli uffici e nei corridoi del Palazzo municipale di Lentini, in barba ad ogni disposizione di legge. I fumatori attivi sono la maggioranza e pertanto cercano di prevaricare i colleghi che non sopportano il fumo passivo. Secondo una ricostruzione da “insider” sarebbero i più alti livelli ad aspirare le bionde. Le donne specialmente. Nei primi giorni il rispetto della legge era più sentito perché si usciva in balcone e ci si affacciava alla finestra, poi tutto è tornato alla “normalità.” Il sindaco Neri non avrebbe ancora tenuto conto di nominare – come vuole la legge – i responsabili del fumo nei vari settori, pertanto, nessuna contravvenzione è stata elevata a danno di fumatori o fuma- trici. “ Veniamo addirittura ridicolizzati – ci dice Santo Italia impiegato del secondo settore - se osiamo protestare, quasi fossimo noi a non rispettare loro che fumano.” L’uscita pubblica della “minoranza silenziosa che non fuma” adesso mette con le spalle al muro il sindaco che certamente saprà scegliere – si spera tra i non fumatori – i responsabili del rispetto del divieto di fumo. Anche in altri enti pubblici la tematica si propone, ma, si spera che da Lentini possa partire la “riscossa” dei non fumatori rompiballe protetti però da una legge dello Stato che nessuno vuole rispettare. Il più accanito fumatore risulterebbe essere il comandante dei vigili urbani da tempo in ferie. TURI RAITI: <<DISCONTINUITA’? NO! NERI E’ LA MIA CONTINUITA’>> Una lettera ricevuta dall’ex sindaco ds di Lentini diventa contro analisi a quanto abbiamo scritto lo scorso numero in merito all’azione di Nello Neri e i consensi che acquisisce anche a sinistra. Raiti si lascia andare a penna sciolta nella costruzione di un passato che oggi torna con il sindaco di destra. Nel rispetto del dibattito democratico e della libertà di stampa e di pensiero politico, anche quando si omettono i nomi, pubblichiamo l’intervento dell’attuale dirigente provinciale diessino, senza nullo omettere. Caro Direttore Gregorio Valvo, Ho letto con un certo interesse il suo articolo sull’ultimo numero del La Nota sul Castrum fest ed alla Sua analisi sul coinvolgimento di alcuni uomini della sinistra da parte del Sindaco. Per quanto mi riguarda Le voglio esprimere alcune osservazioni politiche. Prima, però, poiché le prime tre edizioni del Castrum Fest sono state fatte dalla mia Amministrazione, credo di dover fare alcune precisazioni di merito. La prima festa nel 1997 fu proposta in giunta dall’allora assessore Carmelo Abramo perché lo stesso aveva visto il Med Fest di Buccheri paese di cui è originaria la moglie. Continua a pag. 3 >>> pag. 2 Sabato, 8 Ottobre 2005 PROVINCIA: LA IGNACCOLO CONTRO ARDITA E LATINO Siracusa - Gli avvocati diventano consiglieri provinciali su delega dei clienti consiglieri eletti. E’ accaduto che ad una interrogazione avanzata dai consiglieri provinciali Udc Fabrizio Ardita e Franco Latino sia giunta risposta scritta e puntuale dall’avvocato Francesco Caruso da Pachino. I due consiglieri non avevano accettato la “difesa d’ufficio” fatta al presidente della provincia Marziano dalla consigliera Giuseppina Ignaccolo dei ds. “ Logorroiche logomachie” le avevano definite i due esponenti della cultura udc del consiglio provinciale e questa cosa è suonata da presa in giro e quindi Giuseppina Ignaccolo da offesa da lavare. L’avvocato della Ignaccolo, che scrive per conoscenza a Video Triangolo che aveva riferito della polemica in corso tra le parti, ha fatto sapere che “ tutti i vostri comunicati saranno adeguatamente monitorati e saranno perseguite in sede civile e penale.” I due hanno deciso di chiedere una discussione in aula per capire “ se da ora le interrogazioni e i fatti della politica devono essere inviati anche agli avvocati – dicono Ardita e latino – e se in aula ogni consigliere si dovrà cautelare con l’avere accanto il proprio rappresentante legale.” Agata Furnò FRANCOFONTE: TROPPI LAVORI PUBBLICI SENZA CONTROLLO Francofonte – L’opposizione vorrebbe reagire ma non ha frecce alla faretra. Una volta si chiedevano realizzazioni e lavori a favore della città, oggi si attacca l’amministrazione perché realizza senza tenere conto della sicurezza sulle strade che sono in “cura”. L’assessore ai lavori pubblici Coletta Dinaro sembra essere in fertile periodo di creatività, Ma in effetti si potrebbero controllare più da vicino alcuni lavori di escavo o di ripavimentazione nelle vie principali del centro, giusto per non lasciare alle ditte incaricate libertà di esecuzione sommaria. Anche in questo settore l’amministrazione sembra essersi affidata ai controlli dell’assessore Cavallo anche quando non sono di sua competenza. Ci sono cose che il più anziano assessore della giunta Castania a volte non riscontra per mancanza di opportuno “ softwere “ quindi dovrebbero essere i funzionari dell’ufficio tecnico a fare il proprio dovere. Recentemente l’azione di vigilanza si è spostata sui consiglieri di opposizione che hanno annunciato protesta qualora “ l’andazzo” non dovesse cessare. La giornata di maggiore difficoltà si riscontra in quella di mercato: il mercoledì, quando i disagi nel centro urbano aumentano a dismisura per una viabilità che s’intasa. Enrico Valvo AUGUSTA: FIBRILLAZIONI POLITICHE A TUTTO CAMPO Dalla prima A tenere le fila di quella che sembra diventata un’armata Brancaleone è rimasto il solo Carmelo Tringali. Che di queste ultime due fuoruscite sarebbe il responsabile principale. Almeno secondo quanto fa capire Ciulla: “Non mi identifico in quelle che sono scelte individualistiche e personalistiche da parte di chi utilizza la sigla dell’Udc, per sferrare attacchi per raggiungere quelli che possono essere suoi eventuali obiettivi”. E Valvo, a sua volta, parla di “situazione insostenibile per tanti motivi, dove uno decideva per tutti”. A partire dal ricorso che ha portato ad annullare le amministrative, certamente non visto di buon occhio da chi già sedeva a palazzo San Biagio, per finire a un cartellone polemico affisso senza aver consultato prima gli altri del partito, le dichiarazioni sembrano fare l’identikit di Tringali. Ma le due ex centrodemocratiche evitano di alimentare altri scontri dialettici. “Non voglio scendere a polemiche personali – puntualizza Ciulla -, darei troppa importanza a chi non lo merita”. “Non è il caso di fare nomi – ag- giunge la Valvo – diciamo che si era determinato un andazzo tale che da quattro mesi non frequentavo più le riunioni di segreteria”. Dei mali di cui soffre lo scudocrociato l’ex sindaco dc è accusato di essere causa prima. Prima, ma non unica. Perché, ricorda Ciulla, “fra le tante cose che mi ha insegnato Gianni c’è anche quella che vuole il capo essere sempre responsabile”. Un capo che invece s’è lavato le mani delle beghe interne al partito augustano. “Effettivamente è mancato l’esercizio della leadership”, precisa a sua volta Valvo. Il risultato è che, alla fine, le due esponenti “udicine” si sono stufate e hanno preso il largo. “Non volevamo far cacciare nessuno – aggiunge Ciulla - ma nemmeno si fanno scappare i consiglieri. Eppure, chiedevamo gioco di squadra e rispetto dei ruoli. Io ho fatto 400 tesserati, ma non sono mai stata interpellata nelle scelte importanti. E’ stata una scelta meditata a lungo”. Tuttavia, la rottura è con l’Udc, non con la Casa delle libertà. “Sono indipendente, ma resto nel centrodestra - afferma Ciulla - sto AUGUSTA: CASERTANO LASCIA AN PER AS Augusta – L’invasione di AS è iniziata da Siracusa con una riunione, organizzata da Massimo Casertano, coordinatore provinciale di An per Siracusa Nord tra i fondatori, con Musumeci, di Alleanza siciliana. In un noto locale di Piazza Duomo di Siracusa, alla presenza di alcune decine rappresentanti politici, tra cui sette consiglieri comunali ed alcuni di circoscrisione si è discusso di passato e di futuro. “L’elevato numero d’adesioni aretusee mostrano l’interesse che ha riscosso il movimento e questo c’induce – dice Casertano - a porre le basi per un coordinamento provinciale e a dare corso alle opportune iniziative per continuare a promuoverne il radicamento.” Secondo quanto si è appreso nel corso della riunione Alleanza Siciliana è aperta a tutti coloro – non solo di destra – che si riconoscono nell’area moderata, cattolica, laica, riformista, provenienti anche da esperienze diverse. “Siamo un movimento che vuole caratterizzarsi per la difesa dell’identità del territorio, della legalità e per la valorizzazione delle nostre risorse, compatibili verso un nuovo modello di sviluppo – ha spiegato ai numerosi presenti l’eurodeputato Musumeci - una destra autonomista che vuole dare impulso alle legittime aspirazioni dei siciliani, coerente con i valori che da sempre animano il nostro impegno. Il dato è tratto e non intendiamo tornare indietro: adesso comincia la fase operativa ed organizzativa. “ E’ stato deciso di dare vita ad un direttorio di tre rappresentanti, uno per collegio, per coordinare la struttura organizzativa di AS a Siracusa in vista del congresso regionale del movimento che si terrà all’inizio di dicembre.” Domenica mattina alle presso la sede di AS di Augusta (in via Roma 102), Casertano chiarirà alal stampa i motivio della sua separazione da An “ assolutamente sofferta, ma senza rancori” dirà il seguace dell’eurodeputato Musumeci. Gabriele Russo valutando possibilità diverse. Non c’è solo l’Mpa, cui ha aderito Valvo, con la quale c’è un legame indissolubile. E’ possibile un ritorno a Forza Italia, partito dove ho mosso i primi passi in politica. Oppure un rientro in una Udc dove non si debba subire più l’atteggiamento verticistico dell’attuale dirigenza siracusana. Potrei essere una candidata alle regionali. Le offerte sono tante, e le sto valutando. Quello che è certo è che dopo aver lasciato l’Udc non sono più trattata da gregario, ma da interlocutore”. Se l’ex consigliere comunale accarezza il progetto di una candidatura a Sala d’Ercole, Valvo invece smentisce decisamente questa ipotesi. “Cosa voglia fare Ciulla non lo so – dice - per quanto mi riguarda escludo una mia partecipazione alle regionali. Il mio impegno è quello di costruire l’Mpa, un movimento che tutti i siciliani dovrebbero scegliere perchè si parla di autonomia per la Sicilia”. Il Movimento di Lombardo però ha già i suoi esponenti politici in città. Due ex consiglieri comunali sicuramente non di primo pelo, Franco Falco e Fabrizio Blandino, più un portavoce provenienti anch’egli dalle fila dei “gianniani” scontenti, Giovanni Intravaia. “Con tutti loro ho un buon rapporto personale – avverte Valvo - ma per quanto riguarda tutto il resto, nessuno adesso ha delle cariche. E’ in corso una campagna tesseramenti e il 21 cominceranno il congresso regionale. Lì inizieremo a contarci”. Certo, il futuro politico resta tutto da decifrare. Dopo aver sbattuto la porta dell’Udc troppe opzioni sono in ballo perché si possano leggere gli obiettivi politici cui punta Valvo. Nei partiti è caccia alle donne politicamente spendibili, per riempire le liste alle regionali, così come prescrive la nuova legge elettorale siciliana. Ma, anche quella nazionale in corso di discussione al Parlamento potrebbe, nel testo finale, riservare qualche sorpresa del genere. L’introduzione di una quota rosa lancerebbe l’augustana verso aspirazioni impensabili fino a poco tempo fa. Al momento, però, questa è fantapolitica. Oppure no? Massimo Ciccarello SIRACUSA: CISTERCENSI DELLA PROVINCIA AD AGNONE BAGNI I RESTI DELL’ABBAZIA DI SANTA MARIA DI ROCCADIA Parte di quella storia dei monumenti che nessuno guarda per “troppa grazia” Percorrendo la strada statale 114 da Siracusa a Catania, superato il bivio per la strada provinciale 57 Carlentini – Augusta, dopo qualche chilometro la vista spazia sul golfo di Catania. Nelle giornate più terse, come avviene spesso tra ottobre e novembre o in aprile, si ha la fortuna d’ intravedere la rocca di Taormina e le coste della Calabria, ma generalmente l’Etna che fa da sfondo al golfo con l’azzurro intenso del mare, e il giallo della spiaggia, la plaja e poi il verde cupo degli agrumeti, ripaga che rallentando un poco la sua andatura si sofferma a contemplare il paesaggio. Molti stranieri lo fanno, poco i locali, siamo troppo ubriachi ed assuefatti alla nostra terra, che ormai, quasi, non la “vediamo” più e facciamo male, se non c’è ne riappropriamo essa, tra poco, non ci apparterrà. Alle spalle di Agnone Bagni, tra gli agrumeti, nelle ex proprietà del barone Riso, ex feudo Murgo, sono ancora visi- bili i resti di quella che doveva diventare la più grande basilica cistercense di Sicilia, intitolata a Santa Maria di Roccadia. La fondazione della basilica, voluta da Federico II, risale al 1220-1225, essa, però non fu mai ultimata, sia perché l’imperatore, dopo qualche anno fu in aperto contrasto con il Papa, mutando completamente il suo attendamento politico nei confronti della Chiesa, sia perché, probabilmente, il luogo, vicino a paludi ed acquitrini non era dei più salubri. Della basilica rimangono, ancora pienamente visibili, i muri perimetrali per un’altezza di circa due metri e per un’estensione di circa 83 metri per 28, che lasciano intravedere lo schema iconografico della costruzione, a tre navate con relative absidi leggermente rettangolari e ampio transetto di circa 35 metri di lunghezza per 6 di larghezza. I muri perimetrali sono larghi circa 2 metri e 70 centimetri, fanno intuire che l’altezza della chiesa doveva essere notevole e presentano ad intervalli regolari delle semicolonne, sulle quali si dovevano impostare i pilastri che reggevano le crociere delle volte. La tecnica costruttiva della chiesa ricorda quella di Castello Maniace a Siracusa, s’intravedono infatti, come nella fortezza siracusana, nei pressi del portale della chiesa, anche i pilastri poligonali che avrebbero retto l’ampia navata centrale ed anche il tipo di conci, usato e la tecnica di ammorsamento ricordano il castello di Siracusa. Sarebbe auspicabile che questo monumento che, seppure incompleto nella sua realizzazione e nello stesso tempo maestoso, avesse un’adeguata valorizzazione e potesse essere fruito da chi, dimenticando l’assurda ed inutile fretta della vita quotidiana pensa che l’arte, la natura e il paesaggio, possano essere un rimedio contro la bruttezza che ci circonda. Francesco Valenti Sabato, 8 Ottobre 2005 pag. 3 SIRACUSA–TURRIS: INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA IL ROSOLINI SI SBLOCCA E PENSA IN POSITIVO Poco più di 24 ore al fischio d’inizio del big match della 5a giornata. Vincere per scacciare i fantasmi di Eboli… Un rigore di Agosta decide la sfida col Misterbianco. Pareggio del Palazzolo ad Enna, flop esterno a sorpresa dei leontini. L’inaspettata sconfitta di Eboli ha spiazzato tutti; a parte qualche fanatico scommettitore poi nessuno, alla vigilia, ci avrebbe puntato sopra un centesimo. Purtroppo questo è il caro e amato Siracusa, una squadra che non ti aspetti: due buone vittorie con Campobello e Francavilla e due incredibili flop per mano di Viribus Unitis ed Ebolitana. I 6 attuali punticini in classifica vanno stretti alla società aretusea che, in settimana, nella persona di Nicola Pannone, ha richiamato l’attenzione dei giocatori e rinnovato la fiducia del tecnico Bellinvia. Lo stesso direttore generale ha inoltre messo in guardia tutti: “saranno presi provvedimenti drastici, nessuno escluso – ha dichiarato – qualora continuassero a giungere risultati poco soddisfacenti”. Non i singoli, qui si è messo in discussione l’operato dell’intera squadra. Eppure gli azzurri visti all’Jose Dirceu, comunale di Eboli, orfani di capitan Pisano e del laterale Francesco Chietti ma con un buon ritrovato Matteo Casisa in mezzo al campo, erano stati formidabili nell’impresa di rimontare il doppio vantaggio imposto da Lasmè e compagni. Al gol suo e di Petrillo, avevano risposto egregiamente Di Mauro e Ivan Di Sabato; peccato poi per quel gol taglia gambe di Genco al minuto 23 della ripresa e per quel palo maledetto colpito dal folletto Di Sabato a 8 minuti dal finale. Commenta così le due sconfitte consecutive il centrocampista Danilo Rufini, apparso decisamente in grande spolvero: “ Commettiamo errori ingenui che non dovremmo commettere e puntualmente veniamo puniti. Abbiamo trovato una buona intesa, produciamo tante occasioni e mostriamo un gran carattere; dobbiamo migliorare nel concretizzare il gioco prodotto”. Poi, dice la sua sulla gara di domani e sulle prospettive di campionato: “La Turris, a differenza delle squadre incontrate al De Simone finora, non si chiuderà di certo, e questo può solo giovarci, giocheremo a viso aperto; vedrete una gran bella sfida” – ha garantito fiducioso. “Per riagganciare la vetta della classifica non ci potremo permettere altre sconfitte”. E della stessa opinione è uno dei protagonisti di domenica, il menzionato ed ex Turris Ivan Di Sabato: “Queste devono restare le nostre uniche sconfitte, almeno per un po’ di tempo”. Luogo comune o impegno concreto? Intanto la vetta della classifica è lì a portata di mano, a soli due punti; le più accreditate, Giarre, Sorrento, Vibonese e Turris, impegnate in ostici scontri diretti, non sono riuscite ad approfittare delle defaillances dei siracusani e fare la differenza. Eventuali fughe in classifica sono posticipate alle giornate successive; nessuna squadra ha ancora dimostrato sul rettangolo di gioco una superiorità netta. Il girone appare dunque equilibratissimo; sarà perché le big devono ancora venire fuori o perché queste big non sono poi così big ? Ai posteri l’ardua sentenza. La Turris di domani dovrà fare a meno del centrocampista Izzo, infortunatosi con la Vibonese e costretto ad abbandonare il campo dopo 14 minuti; al suo posto il giovane Ferrentino. Questi i probabili undici a disposizione di mister La Scala: Russo, Lagnena, Ferullo, Iodice, Vitiello, Visciano, Ferrentino, Manzo, Qualano, Vitaglione e Diallo. I fantasmi di Viribus ed Ebolitana vagano ancora sopra il cielo aperto del De Simone, forse saranno scacciati una volta per tutte. Giungono alla terza giornata i primi tre punti per i granata del Rosolini. Protagonisti di una buona gara, infuocatasi esclusivamente nel secondo tempo, i ragazzi di mister Petrolito si impongono sul Coemi Misterbianco per 1-0 e allontanano, momentaneamente, la zona calda della classifica. Una gara nervosa e poco entusiasmante che ha visto i locali andare prima in vantaggio, su calcio di rigore, al minuto 41 e poi subire pur non rischiando troppo la reazione dei catanesi. Attento a coprire le avanzate ospiti, il Rosolini ha pure “rischiato” di raddoppiare in diverse occasioni; al 51’ ci provava Latino, ma la sua conclusione lambiva il palo. Al 60’ era Papa che a porta vuota calciava sicuro il pallone, stranamente finito tra le braccia di un difensore ospite; purtroppo, il solo a non vedere era il signor Cascone di Ragusa che faceva cenno di continuare il gioco. Poi nulla fino al 90’. Tre punti fondamentali, dunque, conquistati dal Rosolini che in settimana ha preparato al meglio la gara di domani contro la prima della classe, Empedoclina: un avversario ostico e fortemente motivato a proseguire l’invidiabile rullino di marcia fino ad ora ottenuto. Il risultato che non ti aspetti giunge dal “Dino Liotta” di Gela dove la all’ora primatista Leonzio frena e subisce 2 reti dai padroni di casa della Trinacria, all’ora fanalino di coda. Una partita strana interpretata erroneamente dai ragazzi di mister Zarbano, apparsi al di sotto del loro solito rendimento. Si decide tutto nei primi minuti della ripresa: sugli sviluppi di un’azione pericolosa, malamente sprecata dal bomber Montalto, nasceva il vantaggio casalingo su calcio di rigore. Appena due giri di orologio e arrivava il raddoppio di Fiore, ben pescato in area da un cross tagliato di Di Natale. Poi fino al 90’ il forcing dei leontini che tentavano più volte di accorciare le distanze trovando sulla loro strada un’esaltato portiere della Trinacria Di Stefano. Pronti al riscatto, Zarbano e company ospiteranno domani la San Cataldese. Se l’obiettivo è non fare scappare lo scatenato Licata, 9 punti 17 gol fatti e 0 subiti, a Lentini dovrà vigere l’obbligo dei tre punti. Scontato seppur giunto nel finale, il pareggio dell’altra siracusana che milita nel girone B del campionato di Eccellenza, il Palazzolo; la trasferta di Enna si è infatti chiusa sul punteggio di 1-1. Di Marchese, per i palazzolesi, e Cosimano, per i padroni di casa, le due realizzazioni. Insomma, un pareggio giusto che sancisce una gara giocata bene da entrambe le formazioni e che si poteva concludere con il botto se tra Di Gregorio e la porta palazzolese, non si ci metteva il palo. Ma meglio così…E domani si ospitano i catanesi della Virtus; gli uomini di Chico sono chiamati agli extra. TURI RAITI: <<DISCONTINUITA’? NO! NERI E’ LA MIA CONTINUITA’>> Dalla prima Durante la riunione di giunta ci furono varie proposte a chi affidare la direzione artistica dell’evento. Fui io e l’assessore Abramo che ci orientammo ad indicare il Professor Cirino Gula direttore artistico per il Castrum Fest, e, nel contempo, decidemmo di affidare al Professore Elio Cardillo la direzione artistica per il Presepe vivente. Voglio precisare che in quel periodo il Professor Cirino Gula non era organico al partito in quanto, lo stesso assieme ad altri, aveva fondato a Carlentini in contrada Santuzzi una lista civica con la quale si era candidato come consigliere comunale contro il partito. Non fu eletto. Quella sua scelta esplose in maniera violenta a Lentini quando avanzai la proposta di candidarlo come consigliere Provinciale. Ma di questa vicenda parlerò in maniera più approfondita un’altra volta. La direzione artistica di Gula fu piena in quanto era lui che gestiva tutte le somme stanziate dalla Giunta. Era, infatti, il Gula che faceva tutto: pagava la pubblicità, gli artisti, le comparse, affittava alcuni locali del quartiere San Paolo, pagava le prestazioni straordinarie, faceva confezionare i vestiti, appariva in televisione. Non pochi erano i consiglieri che, però, ritenevano quella gestione impropria al punto che si arrivò, dopo la terza edizione, ad un dibattito in consiglio comunale ove molti consiglieri comunali chiesero conto e ragione sul ruolo di Gula. Qualcuno arrivò anche a teorizzare che la gestione non era molto oculata. Fui io a dover difendere il professore Gula. Basta andare a leggere gli atti consiliari. Il primo anno quella festa fu fatta con il contributo volontaristico dei giovani della Sinistra Giovanile e ha vinto non perché ha presentato un programma ma anche di alcuni soggetti del centro destra che vollero perché ha parlato male dei suoi predecessori e quel dare una mano per preparare al meglio una festa innotipo di campagna elettorale trovò alcuni aiedi nel vativa. Detto questo, caro Direttore, non mi scandalizcentro sinistra. Sulla questione economica si è arrivato za per niente che ci siano stati uomini della Sinistra al punto di cadere nel ridicolo. Non si potevano comche hanno contribuito alla buona riuscita della festa. prare neanche le lampadine perché non c’erano i soldi. Purtroppo, fra questi In quest’anno, con tutto il uomini ci sono quelli che rispetto della Ragioniera sono stati guidati dall’aSortino sulle cui dimismore verso la città e si sioni, peraltro, si dovrà sono attivati autonomacavare in fondo, l’Ammimente ed altri, dei quali nistrazione Comunale conosco bene i molti non ha messo in atto vizi e le poche virtù,che nessuna iniziativa struttusono stati guidati da altri rale finalizzata al risanainteressi e che hanno mento del bilancio e levigato le scale del papoiché non credo ai miralazzo municipale per coli della Ragioniera quante volte sono andati Sortino devo supporre ad offrirsi al Sindaco. Il che eravamo, durante la Anno 2000: Angelo Celso,SDI, punto politico della vigestione commissariale, siede (scherzando) al posto cenda però è un altro. come, peraltro, affermo di Salvatore Raiti Sindaco DS Bisogna partire, infatti, da sempre, di fronte ad dalla campagna elettoraun problema di cassa. le del Sindaco Neri. Il Infatti, se c’erano grossi Sindaco impostò quella campagna elettorale sul fatto problemi di bilancio il Sindaco non poteva spendere che le precedenti amministrazioni, non spiegando mai circa 200.000 euro per una festa che l’ultima volta è quale delle tre (Raiti, Rossitto, il Commissario), avecostata circa 90 milioni cioè meno di 50.000 euro. Detto questo, mi permetto di ricordare a Lei e qualvano lasciato il comune pieno di debiti ed avevano cun altro che il Sindaco ha vinto la campagna elettocreato disastri nella città. Quella campagna diffamatorale parlando della necessità di una discontinuità ria trovò sponde a destra e a sinistra. Il Sindaco Neri rispetto al passato mentre è costretto, per fare qualche bella figura di applicare la continuità rispetto alla mia attività amministrativa e chi sa quante volte ancora succederà. Ho provato tenerezza, sia quando ho visto utilizzare dal Sindaco Neri , nelle varie conferenze stampa, gli stessi argomenti che utilizzavo io quasi dieci anni fa, che leggere i resoconti della stampa che sono identici a quelli che ho fra la mia rassegna stampa. Una continuità, però, fatta male perché il Castrum Fest non fu sospeso perché non volevo che Gula, utilizzando la sua visibilità come direttore artistico, venisse candidato sindaco della Città. Non basta essere direttore artistico di una festa per essere candidato a sindaco. Il Castrum Fest, voluto dalla mia Amministrazione, fu sospeso perché la zona, dove si svolgeva , era stata interessata a crolli( l’ultimo nel 2000) ed nella stessa zona era stata riaffermata, con relazioni tecniche, la inagibilità. Un sindaco guarda prima alla sicurezza dei propri cittadini e poi al divertimento.Mi riprometto, peraltro, di tornare su questi argomenti, in maniera ancora più approfondita, qualche altra volta per sapere se il luogo è stato risanato, se il colle Tirone è stato consolidato, se la Via di fuga di San Paolo è stata aperta. Vede, caro Direttore, si parla di storia, ma la storia è piena di personaggi che si sono spesi per la propria città. Le chiedo, però, di non confondere qualche personaggio che si richiama alla sinistra che è un ascaro con il partito del DS che svolge nella città il ruolo che gli è stato assegnato dall’elettorato e cioè quello dell’opposizione. Salvatore Raiti www.hondamaremoto.it Concessionaria ufficiale HONDA di Siracusa e provincia Via Mazzini, 12 Siracusa Tel 0931/464600 - Fax 0931/ 464611 MUTUI PRESTITI CESSIONE QUINTO ALLE MIGLIORI CONDIZIONI CONTATTACI !!! V.le Montedoro, 40 96100 Siracusa Lentini (SR) - Via Lisia n° 4 Tel. 0931 21726 Fax 0931 465120 Tel/Fax: 095/902734 E - mail [email protected] [email protected] A cura dell’Azienda Ospedaliera Umberto I A Siracusa nel reparto diretto dal dottor Luigi Nicastro, come Unità Operativa Complessa, s’interviene, anche e con frequenza, per riscontrare e curare i talassemici. di Anna Gloria Valvo Sono i bambini che non appaiono tra gli utenti della salute dell'ospedale Umberto I di Siracusa, non sembra eppure ci sono e, naturalmente, non poteva che essere così, come si rispetta la regola voluta in uno dei reparti più efficienti dell' intera struttura ospedaliera della città capoluogo. E' il reparto di Pediatria, diretto dal dottore Luigi Nicastro, chiamata ad accogliere i bambini che avvertono le più svariate disfunzioni e malattie di qualsiasi natura fisica. Ci siamo recati nel “ reparto dei bambini”, che si trova al primo piano della palazzina nord della massima struttura sanitaria, per cercare di saperne di più grazie alle domande relative ai piccoli degenti poste al loro primario, il dottor Luigi Nicastro. Dottore, ci troviamo in una struttura nuova e molto colorata,il reparto di Pediatria dell'Ospedale Umberto I è stato sempre così? No, da circa un anno i locali sono stati riadattati cercando di venire incontro alle esigenze dei piccoli pazienti. Si capisce com'è importante che il bambino non si senta “circondato” da un ambiente ostile, ecco il perchè di tutte queste pareti e porte variopinte. La camera preferita dei bambini è, senza alcun dubbio, la ludoteca,che viene gestita dall'associazione di volontariato “Bambi”, che si occupa dell'apertura e della chiusura giornaliera della sala, dell'intrattenimento e della supervisione dei piccoli pazienti. Dottor Nicastro, la vostra viene denominata Unità Operativa Complessa; perchè? Vuol dire che la nostra Unità Operativa è composta dalla Pediatria e dall'aggregazione della U. O. semplice di Talassemia. Infatti, nel nostro reparto ci troviamo spesso a diagnosticare casi di bambini talassemici che fino all'età adulta avranno bisogno delle nostre cure. Vuole dire che in pediatria potranno essere sottoposti alle vostre cure anche gli adulti? La talassemia, o anemia mediterrane- a, è una malattia cronica genetica che costringe il paziente a sottoporsi a continue trasfusioni di sangue; quindi il nostro lavoro è seguire il paziente per tutta la sua vita, sin dal giorno della diagnosi della malattia, che generalmente è facile riscontrare maggiormente dal quarto al quinto mese di vita del nascituro. Chiaramente, il paziente adulto sarà seguito in day hospital. Ci può dire quali sono i sintomi più evidenti che si possono riscontrare in un neonato o in bambino talassemico? Il più evidente segno è il pallore, seguito dall'ingrossamento della milza. talassemico, o portatore sano della malattia. Può spiegare meglio queste affermazioni? In sintesi, se dall'esame specifico tutti e due i genitori risultano essere portatori sani di talassemia, c'è il 25% di probabilità che il figlio nasca malato, il 25 per cento sano ed il 50 per cento che nasca portatore sano della malattia. E' quasi come un calcolo matematico. E' per questo motivo che è importantissimo sapere se si è portatori sani della cosiddetta “ anemia mediterranea “, in modo tale da non commettere quell’errore che segnerebbe per sempre la vita di un da sinistra: dott. Arturo Bellomo, Primario Luigi Nicastro, caposala Maria Giovanna Zirone, Dott.ssa Maria Assunta Vitale Potrebbero essere evitati certi casi di talassemia, se la gente fosse informata sul problema. Purtroppo ancora oggi, dopo numerosi anni di sensibilizzazione e promozione fatta sulla prevenzione prematrimoniale, sono ancora tante le coppie che non sanno che grazie ad un esame al sangue specifico e semplicissimo si potrebbe sapere in anticipo come risolvere il problema che poi resta tutta la vita. I genitori prima del concepimento sono in condizione da anni, di apprendere sulle probabilità percentuali se il figlio nascerà sano, bimbo. Dottore, nell'Unità Operativa Semplice di Talassemia vengono curati soltanto i pazienti affetti dalla stessa ? Assolutamente no, esistono vari tipi di Emoglobinopatie e nel reparto ci troviamo spesso ad aiutare piccoli e grandi pazienti affetti proprio da emoglobinopatie come la Drepanocitosi. Quanti posti letto ci sono complessivamente nella vostra Unità Operativa Complessa? Ci sono in totale ventidue posti letto i cui dodici per ricoveri ordinari, quat- Il giornale elettronico si trova sul sito... Tel. 0931 449410 Fax 0931 446599 E-mail: [email protected] Pubblicità: [email protected] tro per il day hospital pediatrico e sei per il day hospital di Talassemia. Perchè in questa Unità la formula Day Hospital è molto usata? Per tre semplici motivi: primo è la forma di ricovero più gradita dal bambino perché in giornata torna a casa; secondo caso è quello che permette all'Azienda Ospedaliera un contenimento dei costi ed il terzo perchè si possono facilmente concentrare indagini pluri specialistiche in un solo giorno, che con un ricovero ordinario verrebbero diluite. E' vero che gli orari di visita dei parenti per i bambini in ricovero ordinario sono molto più elastici di una volta? Si, permettiamo sempre la presenza di un genitore 24 ore su 24 e la presenza di un numero non eccessivo di parenti quando se a volerlo è il piccolo paziente. Permettiamo questo per rendere la degenza del bambino più sopportabile e più analoga possibile ad un ambiente familiare. Il reparto di pediatria è attivo anche ambulatoriamente quali sono i vantaggi? I vantaggi stanno nelle visite che possono essere effettuate da specialisti come la nostra dottoressa Sebastiana Malandrino, specialista in gastroenterologia pediatrica; come la collega Maria Assunta Vitale specialista in malattie allergiche e pneumologia; come il dottor Arturo Bellomo di Endocrinologia pediatrica e come ancora il dottore Giuseppe Quartarone di infettivologia pediatrica. Queste figure specialistiche sono presenti nel nostro ambulatorio aperto ogni giorno dalle 8 alle 20 e se il pronto soccorso ne richiede urgentemente la consulenza dalle 20 alle 8, noi ci mettiamo a loro completa disposizione. Ma come si accede alle visite ambulatoriali? Semplicissimo. Basta presentare la richiesta scritta del medico curante e pagare successivamente il corrispettivo ticket.