Corriere dell`arte

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P E R I O D I C O
GALLERIA
La Rocca
Manifesti,
originali,
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multipli e dipinti
Via della Rocca, 4
TORINO
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La Rocca
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CORRIEREdell’ARTE
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Anno XIX - n° 14 - Venerdì 13 Settembre 2013 € 2,50
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Venezia. 55a Esposizione Internazionale d’Arte
Un appuntamento fondamentale per la nostra cultura
MASSIMO CENTINI
enezia ti stupisce sempre, con o senza
Biennale: lo fa dando comunque un senso d’eternità al suo patrimonio artistico,
anche mentre, anno dopo anno, gli indicatori dell’inclinazione del palazzo dell’Accademia ci allarmano con i loro impercettibili ma inesorabili
scivolamenti. Lo fa con quelle grandi sculture,
spesso avvolte da un’irriverente aura ludica, che
da San Giorgio attirano i moti del Canale della
Giudecca e del Canal Grande. Ma sono i Giardini di Castello e gli oscuri e interminabili camminamenti dell’Arsenale a raccontarci l’alchimia
di cui Venezia è capace. Luoghi che il curatore
di questa 55° Biennale ha voluto immaginare come il Palazzo enciclopedico sognato dall’artista
Marino Auriti nel 1955: un museo immaginario
destinato a contenere tutto lo scibile umano. E
V
così, sorretti da un’ansia ermeneutica che contende l’immaginazione tra il sogno della wunderkammer e la scoperta dell’infinito proposta
dalla Rete, questa esposizione non è molto diversa dalle altre. Rivela scelte di curatori e consulenti che essendo scelte non possono che essere soggettive. Scegliere è un’azione finalizzata a escludere, a determinare insoddisfazioni, a
offrire il fianco alla polemica. Ma la questione
non sta qui. Se mai sta nel domandarsi come l’arte contemporanea possa essere fruita dall’uomo
della strada. Perché, è inutile nasconderci dietro
un dito, dell’arte contemporanea non ci capisci
un tubo se non hai alle spalle un tuo background
continuamente alimentato con letture, visite a mostre e musei, frequentazioni varie. E forse neppure bastano. L’arte di oggi è per un pubblico ristretto.
Paradossalmente oggi l’arte fa politica populista,
continua a pag. 2
Palazzo Lomellini – Carmagnola (To)
Il profumo caldo e intenso
del continente nero
Marc Quinn, Alison Lapper Pregnant, 2005
Castellamonte – 53a Mostra della Ceramica e 10a Mostra di Arte Applicata
100 artisti coniugano
la ceramica piemontese
CHIARA GALLO
erra di confine” è il titolo della nuova
edizione della Mostra della Ceramica,
quest’anno in concomitanza con la 10a
Mostra di Arte Applicata, organizzata dalla città di Castellamonte, la quale vedrà come coprotagoniste Torino, Agliè e Levone. Ospitate
dal 30 agosto al 29 settembre in diversi e prestigiosi palazzi storici, le venti mostre presenteranno i lavori di cento artisti provenienti da
T
Carlo Zoli
tutto il mondo. Prerogativa di Castellamonte,
afferma l’Assessore alla Cultura Michele Coppola, è quella di “coniugare la lunga tradizione della produzione di ceramiche con l’arte
contemporanea”. Come suggerito dal titolo di
quest’edizione la ceramica d’arte indaga nei
territori del design, dell’artigianato, della tecnologia e riflette sui cambiamenti radicali e
le contraddizioni della realtà d’oggi giorno. Le
esposizioni sono in corso fino al 29 settembre
nelle città di Castellamonte, Agliè e Levone,
mentre a Torino l’evento si svolgerà dal 21
settembre al 3 novembre. Nella città
simbolo della tradizione ceramista, la mostra verrà suddivisa
in tre location con tre differenti tematiche: il museo della ceramica
ospiterà “Contempora. Installazioni di arte contemporanea in
ceramica”, al
centro delle
cui opere si
pone il coinvolgimento
dello spettatore; i giardini
del Castello di
Castellamonte,
presenteranno
“Terra condivisa. Installazioni
di arte contemporanea”, in cui gli
artisti espongono opere di riflessione sulle
continua a pag. 2
MARIANNA ORLOTTI
l profumo caldo ed intenso del continente
nero invade le sale di Palazzo Lomellini a
Carmagnola in occasione della mostra Africa: alle origini della vita e dell’arte che verrà inaugurata il 27 settembre. Nucleo centrale dell’esposizione è la collezione privata di
arte tribale dei medici Bruno Albertino e Anna Alberghina composta da sculture provenienti da tutto il continente africano con particolare attenzione all’Africa occidentale, sub
sahariana e centro equatoriale. L’Art Nègre,
potente, ancestrale, vitale, prima ancora di
quella occidentale è stata in grado di emanciparsi dal contenuto per concentrarsi sul linguaggio, sulla forma, sulla ritualità: maschere, figure, bronzi, terrecotte, oggetti dalla plasticità ipnotica a cui esponenti delle Avanguardie Storiche come Matisse, Derain, Picasso, Marc, Nolde non riuscirono a resistere.
Da allora l’influenza di questa arte ha determinato in maniera definitiva qualsiasi tentativo di rinnovamento plastico. John Picton sosteneva
che se siamo abituati a
concepire l’Europa come
il centro e a consegnare
l’Africa alla periferia, forse dovremmo domandarci
il centro di che cosa, la periferia di che cosa, chi colloca chi e di chi è il gioco,
questo è l’intento della mostra: restituire all’arte africana il riconoscimento che
le spetta, cercando di porre rimedio all’assenza di
notizie dettagliate sulle
scuole e sui grandi maestri
e ai pregiudizi retaggio di
un’epoca coloniale forse
mai superata del tutto. Accanto alle opere tribali sa-
I
George Lilanga, Fumare
viaggiando, 1984, olio su masonite
ranno esposti i lavori di George Lilanga, protagonista dell’arte contemporanea, scultore
della tradizione Makonde, il quale interpreta
la cultura africana abbattendo i confini tra quella elitaria e quella popolare attingendo al mondo dei fumetti per far vivere il suo coloratissimo universo, in una cosmologia che tende
ad antropoformizzare l’universo ed anamorfizzare l’uomo per porci al centro delle sue
emozioni. Sullo sfondo le fotografie di Anna
Alberghina. Partecipano all’evento gli artisti
contemporanei Titti Garelli, Plinio Martelli,
Giancarlo Laurenti, Carlo D’Oria e la Galleria Allegretti con Buell e Sergio Ragalzi. La
mostra sarà presentata nella Sala Grande del
Circolo dei Lettori di Torino venerdì 20 settembre.
Palazzo Lomellini
Piazza Sant’Agostino 17 - Carmagnola (TO)
Africa: alle origini della vita e dell’arte
Dal 27 settembre al 24 novembre
Info: 011 9724238
I.P.
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13 Settembre 2013
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100 artisti coniugano la ceramica piemontese
questioni politiche e sociali; il Theatrum sarà
palcoscenico per “La Terra Rossa”, esposizione a sua volta suddivisa in tre sezioni riguardanti il panorama Canavese. Presso il castello di Agliè e Villa Bertot a Levone invece, saranno protagoniste le personali rispettivamente di Alfredo Gioventù e Carlo Zoli, l’uno concentrato sul rapporto Uomo e Natura, l’altro
sulle credenze popolari legate al mito delle streghe. A Torino infine, ospitate presso il Palazzo
delle Regione, chiuderanno la mostra due collettive: la prima dedicata al tema della “zucca”
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Un appuntamento fondamentale per la nostra cultura
Padiglione Germania, opera di Ai Weiwei,
ph by Gabriel Bouys/AFP/Getty
sorregge ideologie e dinamiche sociali, ma finisce per parlare con un linguaggio che capiscono in pochi. Non è che un po’ tutti noi, che
in modo diverso abbiamo fatto dell’arte una
presenza fondamentale nella nostra vita, ci parliamo addosso? Naturalmente è un discorso
che va oltre la Biennale: ma può succedere che
in un padiglione dei Giardini ti trovi al cospetto di una grande tela (3m x 2m) con accanto
uno scatolone di cartone pieno di rifiuti e ti venga da chiederti se si tratta di un pezzo dell’opera, o dei resti dell’allestimento che qualcuno
ha dimenticato di buttare nel cassonetto…
Quando possono le didascalie cercano di aiutare il visitatore (quelle dell’attuale edizione fanno bene il loro mestiere), ma è ancora poco. Dopo oltre trent’anni di frequentazione della Bien-
nale, continuo a pensare che questo evento costituisca un appuntamento fondamentale per la
nostra cultura. Non me la sento però di dire se
questa sia meglio o peggio di altre, è “una” delle Biennali che, come tutte, ha il ruolo di farci
sentire – noi uomini della strada – piccoli e ignoranti, consapevoli che il nostro sapere deve essere implementato.
E mentre andiamo a Canossa rileggendo cose già
note ma perdute nel fisiologico smantellamento
neuronale, o aprendo pagine nuove in cui ci avventuriamo come nello specchio di Alice, sappiamo che il Palazzo enciclopedico è un’utopia. Sappiamo che ci dovremo accontentare di fermarci in
uno dei suoi piani: come fanno tutti, anche chi ama
l’arte e ha immaginato per sé una città ideale, ma
si accontenta di vivere nella banlieue.
Progetto d’Arte a Moleto (Ottiglio – Alessandria)
L’atlante delle nuvole
oleto, piccolo, incantevole borgo sulle colline del Monferrato Casalese e
frazione del Comune di Ottiglio, apre
la sua quarta stagione ospitando la mostra collettiva “L’atlante delle nuvole” nei cortili, nei
giardini storici, nelle antiche vie, dove gli allestimenti si snodano fondendosi con la pietra
da cantoni: l’esposizione sarà visitabile domenica 15 settembre dalle ore 10,30 alle 18,00.
“L’atlante delle nuvole” è un progetto d’arte
ideato da Michelle Hold e coordinato dall’E-
M
Panorama storico di Ottiglio
comuseo della Pietra da Cantoni, quarto episodio nell’ambito di “ARTE & NATURA”.
L’Aria rappresenta uno dei quattro elementi,
con la terra, l’acqua e il fuoco, secondo le cosmogonie tradizionali. L’elemento ARIA è simbolicamente associato al vento, al soffio, il mondo dell’espansione, il mondo intermediario fra
cielo e terra, del respiro necessario alla sopravvivenza degli esseri: respiro vitale, respiro cosmico. L’aria è un simbolo di spiritualizzazione. Dei quattro elementi, l’aria è il più delicato. Invisibile, immateriale, impalpabile, è
lo spazio intangibile che avvolge l’Universo,
il punto di contatto tra spiritualità e materia.
Pur nella sua lievità, l’aria è dotata di grande
energia e potenza. Nulla sfugge alla potenza
devastatrice dell’aria: dinanzi alla furia di un
tornado ben poco resta saldamente ancorato alla terra. Ma l’aria è anche il vento che sparge
i semi delle piante ed è il respiro per l’uomo,
necessità e mistero. L’ATLANTE DELLE NUVOLE, il titolo evocativo per eccellenza, rimanda idealmente al noto romanzo di David
Mitchell: “Le anime attraversano le età come
le nuvole i cieli”.
Le opere dei seguenti artisti
saranno esposte nei 4 cortili e lungo le vie del borgo su
cui questi si affacciano: Piero Ferroglia, Davide Minetti, Michelle Hold, Mario
Surbone e Francesco De
Bartolomei, Giovanni Tamburelli, Petra Probst, Bona
Tolotti, Daniela Vignati Andrea Massari, Alexandra
Winterber, Teresio Polastro,
Piergiorgio Panelli, Ilenio
Celoria e Max Giannotta.
Per la prima volta sarà aperto al pubblico, in occasione della mostra, il cortile ‘Mattia Moreni’ dove si potranno ammirare libri e stampe dell’artista scomparso.
“L’Atlante delle Nuvole” manterrà, come
per le passate edizioni, le caratteristiche di
un’esposizione itinerante, approdando successivamente a Casale Monferrato nelle sale del prestigioso Palazzo Vitta, dal 4 al 20
ottobre p.v., grazie alla collaborazione con
il Comune di Casale Monferrato, e a Valenza presso il centro espositivo Expo Piemonte
dal 16 al 18 novembre.
Info: www.ecomuseopietracantoni.it
in omaggio al paese di Piozzo, l’altra utilizzata come vetrina storica per gli artisti delle precedenti edizioni, ed una personale di Silvio Vigliaturo, interprete di una contemporaneità più intima ed introspettiva.
Un’opera
di Carlo D’Oria
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13 Settembre 2013
INTERVISTA a Sabatino Cersosimo
DI
CHIARA PITTAVINO
Tu, giovane e apprezzato artista quando hai deciso di trasferirti a Berlino?
Dopo le “visite” di diciotto e dodici anni
fa, di un solo giorno (durante quei lunghi
viaggi che rendono l’Inter Rail un’esperienza indimenticabile), Berlino mi ha catturato nell’estate 2005, quando vi ho
trascorso un mese intero. Soltanto nel 2011
però, dopo svariate vicissitudini personali, ho deciso finalmente di fermarmi qui.
L’arte, la letteratura e la storia tedesche
mi hanno sempre affascinato con i loro picchi di genialità e di follia. Il richiamo è stato troppo forte per continuare a resistere.
La tua giornata tipo?
La mia giornata non inizia tanto presto:
il periodo migliore per me da dedicare
alla pittura è quello del tardo pomeriggio e della sera. Arrivo nel mio studio
sulla Sprea in mattinata, ma il tempo lì
trascorre tra letture, meditazioni (anche
sorseggiando caffè, perché l’aroma italiana fa parte della mia integrazione
tedesca), musiche che passano dalla più
dolorosa a quella solare, o aggressiva.
Ogni giorno può essere una nuova scoperta, una nuova eccitazione o un’assenza totale, o quasi, di attività. Mi piace
l’idea che una sorta di altalena umorale
si percepisca anche nei miei lavori, sia
per quanto riguarda la scelta delle tecniche, sia per i soggetti, sia per la differenziazione delle pennellate e della
gestualità.
Ci parli del tuo atelier d’artista?
Il mio studio si trova nel Funkhaus, la
vecchia sede della radio della Repubblica Democratica Tedesca, nel
quartiere orientale Oberschoeneweide.
Sono tre i complessi all’interno dell’area: il blocco C (quello fatiscente,
con i musicisti e le officine), il blocco B
(il più imponente, con gli studi artistici), e il blocco A (quello sontuoso, con
sale di registrazione e una da concerto
dall’acustica perfetta, tuttora in uso,
dove nomi come Sting, A-Ha, Black Eyed
Peas, Rammstein, e orchestre tra cui la
Deutsches Filmorchester Babelsberg
hanno registrato vari dischi, oltre alla
colonne sonore per film di molti registi
tra cui Roman Polanski). In questo luogo,
nel 2006, è stato girato in parte “Le vite
degli altri”, quello splendido film che
descrive la Berlino Est pre-caduta del
Muro, in cui anche gli artisti erano tenuti sotto controllo perché indiziati di
sovversione politica e culturale. Nella
scelta di prendere qui il mio studio, anche questo fatto ha inciso molto. E poi,
se si pensa alla radio, al simbolo dell’informazione, come non si può immaginare il controllo della libertà di
espressione che la Stasi esercitava certamente anche attraverso la radio? E il
mio interesse è cresciuto ulteriormente…
E sull’ evoluzione della tua pittura?
A Berlino, anche per l’evidente distanza
da quella che è sempre stata la mia casa,
mi sono confrontato con me stesso, e sto
scoprendo iI bisogno di far emergere molto
di più di quello che ho fatto finora. Il rapporto con il clima culturale particolarmente effervescente mi ha spinto a cercare, a sperimentare, a considerare in
maniera molto autocritica quello che funziona e quello che necessita di un cambiamento nella mia pittura. Qui sento molto
il desiderio della sperimentazione, ma le
Ci fai un resoconto sui tuoi primi due
anni berlinesi?
Berlino è una città che può dare molto, in
ogni campo. Ma è anche bene non idealizzarla. Penso in questo istante alle Città invisibili di Calvino, e la Berlino che si immagina da lontano è davvero qualcosa del
genere, di utopico. Non è la città perfetta
e, parlando di arte e opportunità, se gli
eventi culturali sono quotidianamente molti,
è facile scontrarsi con la dubbia qualità,
almeno dal modesto punto di vista di un
artista figurativo che guarda alla novità
senza dimenticare la cura della fattura.
Molte sono le gallerie sul territorio cittadino, e moltissimi gli artisti (ho sentito
parlare di settemila presenze, ma questo è
ancora da ufficializzare) o sedicenti tali. È
necessario pertanto cercare accuratamente
e selezionare. Ogni giorno gli stimoli sono
molto forti, e li si può trovare nell’immenso polmone verde che sono i parchi cittadini (allo stato selvatico quasi, che ti portano lontano dalla sensazione metropolitana), ma anche nelle fabbriche e caseggiati in disuso, spesso contenitori di mondi bui e misteriosi che si accendono per
feste improvvisate o mostre, o che aspettano solo il prossimo curioso; nel clima meteorologico, folle e incontrollabile, che fa
apparire il mondo meraviglioso o orribile,
a suo piacimento; e poi nei musei, nelle gallerie, e nelle persone che ogni giorno puoi
incontrare e che ti regalano un pezzo della loro vita che magari poi scopri influenzare i tuoi pensieri e i tuoi quadri. Berlino è una città in cui si vive con
semplicità, si vive bene, e le sue mille
facce e I suoi milioni di impulsi per ora
mi terranno qui.
Ultima mostra visitata?
E’ quella di Anish Kapoor al Martin
Gropius Bau. Impressionante.
Progetti prossimi?
In questo periodo ho alcuni dei “Metal
Gesichte” (“volti di metallo”, realizzati su lastre d’acciaio con colori a olio e
ossidazioni) in una mostra a Seoul, alcune opere alla Galleria Raffaella De
Chirico di Torino, e a ottobre parteciperò
a una mostra collettiva di lavori su carta a Brescia.
Gli intermezzi, tra una mostra e l’altra,
sono vissuti in un limbo che solo questa
città mi permette.
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Pagina
Alla Galleria Carla Sozzani di Milano
Tony Viramontes autore
originale e trasgressivo
rosegue fino al 3 novembre
presso la galleria Carla Sozzani (corso Como 10 – Milano) la mostra dedicata a Tony Viramontes, autore originale e trasgressivo. In molti ricordano le sue creazioni: dall’esordio alla fine degli anni 70 nel mondo dell’illustrazione
di moda alla sua collaborazione con
alcuni dei periodici più importanti
(Vogue, The Face, Marie Claire, Le
Monde). Il suo stile diretto, in netto contrasto con le tonalità pastello
degli anni ‘70, porta fin da subito
l’autore all’attenzione dei critici.
Viramontes disegnava ritraendo dal
vivo i suoi modelli, che posavano
anche per ore, coinvolgendoli nel
suo processo creativo. Come Egon
Schiele, uno degli artisti a cui si è
più ispirato quando era studente
d’arte a New York, Viramontes aveva approfondite conoscenze di anatomia. Non aveva bisogno di dis-
P
radici impiantate nella nostra tradizione
secolare di eccellenza artistica fanno da
contraltare alla pura voglia di frantumare
più che di costruire. Insomma, il bisogno
di un equilibrio interiore si riflette anche
nell’ambivalenza che permea i miei
quadri (mi viene da usare questi termini: gestualità/geometria, realismo/simbolismo, figurazione/astrazione). È interessante che ora in Italia mi si faccia
notare un’influenza “nordica” nei miei
quadri, mentre in Germania mi dicono
che è evidente la mia preparazione artistica italiana (sorride, ndr).
DES
torcere linee e forme, come molti artisti cercavano
di fare, ma usava la sua
spiccata capacità d’osservazione della realtà come
punto di partenza per il
suo lavoro.
Veloce ed elettrico, effettuava decine di schizzi rapidissimi per riuscire a catturare l’essenza di una posa. La bocca sensuale, i
fianchi e le spalle pronunciate, l’impertinenza e la
grinta graffiante sono i
tratti distintivi delle sue
opere. Ha disegnato gli uomini con la stessa sensuale insolenza che donava alle donne. Ha coraggiosamente esteso i
confini dell’identità maschile, al
punto che i suoi modelli (e amanti) posavano truccati, indossando
gioielli e turbanti esotici.
Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10 – Milano
“Tony Viramontes.
Trasgressivo, bello e dannato”
Fino al 3 novembre 2013
Info: 02 653531
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13 Settembre 2013
Museo degli Argenti – Palazzo Pitti a Firenze
Il tesoro dei Medici.
Capolavori dalle corti europee
in corso fino al 3 novembre, presso
il Museo degli Argenti (Palazzo Pitti) a Firenze, la mostra “Diafane Passioni. Avori barocchi dalle corti europee”.
Il percorso espositivo presenta oltre centocinquanta pezzi, unendo i tesori fiorentini
ad esemplari provenienti dai più importanti musei stranieri. In esposizione nel Museo
degli Argenti a Palazzo Pitti gli avori dei
Medici: il visitatore si ritroverà in un mondo magico di forme diafane, dalla grazia fiabesca. Gli avori barocchi, nella loro importanza internazionale, tuttavia, non sono mai
stati oggetto di una grande mostra specifica, né in Italia né all’estero. Si propone pertanto di rimediare a questa lacuna, proprio
a Firenze dove si trovano le opere dei maggiori scultori in questa tecnica.
La mostra si articolerà in varie sezioni che
percorreranno l’arte dell’avorio dal Quattrocento, quando catturò l’attenzione di Lorenzo il Magnifico, al maturo Rinascimento, fino all’esplosione del Barocco con ope-
È
re di quegli artisti fiamminghi e con opere
di Leonhard Kern, François Duquesnoy e
Georg Petel che operarono a lungo in Italia
e portarono ai massimi livelli l’arte della
scultura in avorio. Non mancherà una sezione dedicata alla produzione degli avori
di Goa, regione nell’ovest dell’India, e delle altre colonie orientali, portoghesi e spagnole, destinate ad incrementare il collezionismo in Europa. Dalla metà del Cinquecento, per circa due secoli, la scultura in
avorio fu apprezzata nelle corti europee come una delle massime e più sofisticate forme di espressione artistica. I più importanti scultori del periodo barocco, sia in Italia
che nei paesi transalpini, e addirittura nelle
colonie portoghesi e spagnole, si cimentarono in questa tecnica raffinatissima e difficile, che univa alla perizia dell’artefice la
preziosità della materia prima. In tutta Europa, imperatori e granduchi, papi e principi, altissimi prelati e ricchi banchieri si contendevano l’opera degli scultori in avorio,
e spesso formavano collezioni di capolavori eburnei, che andavano dagli esemplari figurativi veri e propri ai tour de force torniti. Questi ultimi univano al piacere del capriccio visivo il rigore scientifico del calcolo matematico. A Firenze, con Ferdinando I de’ Medici (1549-1609), ebbe inizio
una delle più spettacolari collezioni di avori in Europa, che continuò ad arricchirsi fino al tramonto della dinastia, raggiungendo numerose centinaia di esemplari. Per
quantità, per qualità ed importanza dal punto di vista storico artistico, la raccolta medicea raggiunse livelli pari solo a quelli della corte imperiale di Vienna e di quella principesca di Dresda.
Museo degli Argenti – Palazzo Pitti
a Firenze
“Diafane Passioni.
Avori barocchi dalle corti europee”
Fino al 03 novembre
Info: 055 294883
Arte Città Amica - Torino
Il colore delle incisioni
i inaugura oggi
13 settembre la
personale degli
artisti Mary Morgillo,
con le sue incisioni
cariche di cromatismo, e Isodoro Cottino, il quale associa all’uso di matrici non
metalliche vari materiali applicati alla lastra. La mostra verterà sulle molteplici
rappresentazioni dei
due artisti, frutto della loro pluriennale
esperienza.
S
Arte Città Amica
“Il colore nelle incizioni di Isidoro Cottino e Mary Morgillo”
Via Rubiana 15, Torino
Fino al 22 settembre
Info: 011 7717471
In alto: Isidoro Cottino,
“Per una poesia di Jimènez”,
tecnica sperimentale su matrice di cartone
In basso: Mary Morgillo,
“Albero fantastico”,
incisione a colori
Da Gallarate a Monza,
subito riprende il viaggio
ANDREA D’AGOSTINO
pochi mesi dall’incendio che l’ha reso
inagibile, il Museo
d’arte di Gallarate (MaGa)
torna in parte a “rivivere”.
Merito del Comune di Monza e della sua Villa Reale, che
nel suo Serrone ospita da
tempo mostre di arte contemporanea. Fino al 6 gennaio, al suo interno si può
ammirare una scelta di opere
d’arte del MaGa, esposte in
una rassegna il cui titolo – E
subito riprende il viaggio –
altro non è che è l’incipit della celebre poesia Allegria di
naufragi di Giuseppe Ungaretti. Un titolo che si presta
bene al destino delle migliaia
di dipinti e sculture del museo, gravemente danneggiato dall’incendio del 14 febbraio scorso e da allora chiuso al pubblico.
Un brutto episodio per una
struttura inaugurata tre anni
fa, ma la cui origine, davvero prestigiosa, risale al 1949:
è allora, infatti, che alcuni
cittadini gallaratesi guidati
dal gallerista Silvio Zanella
fondano il Premio nazionale
Arti visive Città di Gallarate, un concorso per giovani
artisti italiani, con l’obiettivo di creare una raccolta dalle opere vincitrici. Nel 1966
è nata poi la Civica Galleria
d’arte moderna (Gam) con
altre opere acquistate nel corso delle prime edizioni del
premio. Fino ad arrivare ai
giorni nostri, con una collezione che comprende in tutto seimila tra quadri, sculture e installazioni: una panoramica davvero eccezionale
per l’arte contemporanea italiana nel Nord Italia. Dopo il
disastro di febbraio, le opere
sono state fatte viaggiare,
spesso concesse in prestito
per mostre: e così, da un’emergenza dovuta a un incidente imprevisto, gli enti locali – Gallarate, Monza ma
anche Milano, proprietaria in
parte del Consorzio della Villa Reale – sono riusciti a fare di necessità virtù. Per tutta l’estate, infatti, un’altra se-
A
lezione di circa 150 capolavori del MaGa è stata già
esposta in Triennale.
«In questo tappa, però – spiega la curatrice Emma Zanella, figlia dell’ideatore del concorso – presentiamo un’altra
scelta di opere, che vanno
dalla metà degli anni Venti fino al concettuale nei primi
anni Settanta. Nella mostra
precedente in Triennale avevamo dato un taglio più contemporaneo: qui invece, soprattutto per motivi di spazio,
il numero di opere è stato ridotto ad un’ottantina, ma abbiamo anche deciso di inserirne altre che prima non erano state esposte». Sfilano così, uno dopo l’altro, i nomi di
Carrà, Sironi, Prampolini,
passando per l’informale di
Morlotti, per l’astrazione dei
vari Radice, Munari, fino al
periodo pop di Baj o Tadini.
L’altra novità rispetto alla tappa milanese è la presenza qui
in mostra di una dozzina di
dipinti dalla raccolta monzese di Walter Fontana, dati in
comodato d’uso al MaGa:
troviamo così altri dipinti coevi di Birolli, Campigli, Consagra, in perfetto dialogo con
gli altri qui esposti.
In definitiva una bella occasione per ammirare un bel pezzo di arte italiana, in attesa della riapertura definitiva del MaGa (la Regione ha già stanziato 150mila euro per i lavori)
prevista per l’anno prossimo.
E subito riprende
il viaggio…
Opere dalle collezioni del
MAGA dopo l’incendio
Reggia di Monza, Serrone
della Villa Reale
Fino al 6 gennaio 2014
Orari:
Dal 5 Settembre
al 15 ottobre 2013:
Lunedì chiuso;
da martedì a domenica 10,30
- 19 (ultimo ingresso 18,30)
Dal 16 ottobre 2013
al 6 gennaio 2014
Lunedì chiuso; da martedì a
venerdì 10,30 - 16,30 (ultimo
ingresso 16,00)
sabato e domenica 10,30 18,30 (ultimo ingresso 18,00)
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CORRIEREdell’ARTE
Casa Andersen alla Galleria Arte per Voi
Galleria Davico - Torino
13 Settembre 2013
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Marc Davet e Claudia Giraudo Ceramiche raku di Giuliana Cusino
tra mistero e magia
naugurata ieri e visibile fino
al 12 ottobre, la mostra che ha
per protagoniste le opere di
Marc Davet e Claudia Giraudo,
propone mistero e magia come
elementi chiave per la lettura del
lavoro di due artisti dal “curriculum surreale”. In esposizione
presso la Galleria Davico di Torino, 40 opere capaci di stimolare la curiosità del visitatore.
Riportiamo qui di seguito un
estratto del catalogo a cura di
Emilio Gargioni: “M come mistero, M come magia: mistero e
magia sono le componenti che
caratterizzano il lavoro dei due
artisti che la galleria Davico pre-
I
Claudia Giraudo, “La Belle”
Marc Davet, “Le Bout du Monde”
senta in questa mostra: un uomo e
una donna; un
francese e un’italiana. Entrambi
con un curriculum
surreale di tutto rispetto; entrambi
con qualità tecniche eccellenti e con
una capacità unica
di interpretare misteriosamente e
magicamente i soggetti ed i personaggi scelti per le loro
Real Castello di Racconigi – Torino
opere. Il nucleo principale
dei quadri di Claudia Giraudo è dedicato alla interpretazione dei segni zodiacali o meglio, alla loro
rivisitazione in chiave simbolica e onirica. La pittrice ha voluto realizzare una
piccola/grande galleria di
personaggi incontrati in sogno, dopo aver dialogato a
lungo con le stelle. Nelle tele di Marc Davet invece, si
respira magia ovunque:
nelle figure, singole o in
gruppo, nelle scene, nelle
atmosfere.. Si scoprono così personaggi che narrano
le loro storie, sotto forma
di sortilegi, descritte con eccellente abilità dalla mano raffinata dell’artista. Si ha così l’impressione di partecipare alla rappresentazione di una pièce teatrale, dove ogni attore recita una
parte e ci riportano ad un tempo
in cui le fiabe e i racconti erano
il succo ed il nutrimento per la
nostra fantasia di bambini”.
Galleria Davico
Galleria Subalpina 30 – Torino
Marc Davet e Claudia Giraudo
Fino al 12 ottobre
Info: 0115629152
mo Voghera. “Se accogliamo lo spirito
fiabesco, che rese celebre lo scrittore danese e che sicuramente ha lasciato una
traccia nelle fantasie d’infanzia di ciascuno di noi, - spiega il curatore Paolo
Nesta - ci possiamo abbandonare al sogno di un incontro con lui, guidati dalle
creazioni ceramiche e grafiche degli artisti che hanno interpretato le più celebri opere letterarie del poeta e scrittore
nato nei quartieri poveri della città di
Odense” La Cusino è riuscita a trasformare le suggestioni letterarie in imma-
Giuliana Cusino: “La regina delle nevi”
BARBARA STABIELLI
a casa di Hans Christian Andersen non
è mai stata così accogliente … dalla cucina che ci attende con un tavolo imbandito “ad arte”, ai personaggi delle storie più
celebri che osservano i nostri movimenti, fino
allo studio dove sembra di poter vedere il maestro al lavoro, in una vera e propria installazione che ospita le opere ceramiche di Giuliana Cusino. L’artista è accompagnata nel suo
viaggio fiabesco da alcuni amici speciali: Silvana Alasia, Carlo Burdet, Enrica Campi, Sonia Girotto e lo scenografo e scultore Massi-
L
Biennale internazionale di scultura
rosegue fino al 13 ottobre nella suggestiva
cornice del Real Castello di Racconigi l’edizione 2013 della Biennale Internazionale
di Scultura intitolata “Pensare lo spazio. Dialogo
tra natura e immaginazione”. Curata da Claudio
Cerritelli, la Biennale è stata promossa dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte in
collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali tramite la Direzione Regionale per
i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, la
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino, Asti, Cuneo,
Biella e Vercelli e il Real Castello di Racconigi,
con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna, del
Consolato Generale della Repubblica Federale di
Germania, dell’Instituto Cervantes, del Goethe In-
P
gini, anzi in materia perché le sue opere
ceramiche trasmettono un linguaggio formale fatto di momenti dinamici bloccati nello spazio del sogno, attimi rubati alle storie tratte dal folklore, dove i personaggi si ammantano di calde cromie e
sfumature metalliche tipiche della ceramica Raku. A complemento della mostra
sarà possibile partecipare sabato 12 ottobre allo spettacolo teatrale “Le fiabe delle cose” con l’attrice Raffaella Tomellini, che interpreterà in un monologo le fiabe che nascono dalle zone più nascoste dell’inconscio.
Galleria Arte Per Voi
Piazza Conte Rosso, 1 - Avigliana (TO)
Casa Andersen
Dal 21 settembre al 17 novembre
Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19
Eventi: “Le fiabe delle cose” sabato 12 ottobre
2013 ore 15.30, presso Chiesa della Santa Croce - Piazza Conte Rosso - Avigliana (TO)
Info: [email protected] e [email protected]
tecipano alla Biennale Internazionale di Scultura a Racconigi sono gli italiani: Sergio Alberti, Italo Antico, Gabriella Benedini,
Giuseppe Bergomi, Enzo Bersezio, Alessandra Bonoli, Giovanni Campus, Angelo Casciello, Nino Cassani, Ettore Consolazione, Nello Finotti, Sergio Floriani, Massimo Ghiotti, Roberto Lanaro, Italo Lanfredini, Piera Legnaghi, Umberto Mariani, Eliseo Mattiacci, Franco Mazzucchelli, Igor Mitoraj, Marcello Morandini, Giuseppe Pirozzi, Graziano Pompili, Valerio
Righini, Davide Scarabelli, Paolo Schiavocampo, Mauro Staccioli, Antonio Trotta, Sergio Zanni, Nane Zavagnocon una sezione storica riservata a: Angelo Bozzola, Carmelo Cappello,
Andrea Cascella, Sandro Cherchi, Pietro Consagra, Agenore Fabbri, Michele Festa, Quinto Ghermandi, Umberto Mastroianni, Umberto Milani, Augusto Perez, Pierluca, Giò Pomodoro, Vittorio Tavernari gli spagnoli: Vicente Baron Linares, Lluis Cera, Ramon De Soto, Natividad Navalon, Miquel Navarro, Jaume Pensa, Rablaci, Susana Solano, Mar
Solis ed i tedeschi: Jörg Bach, Ingrid Hartlieb, Jürgen Knubben, Armin Göhringer, Johannes Pfeiffer, Werner Pokorny,
Klaus Prior, Robert Schad, Hartmut Stielow.
Da sinistra a destra:
Eliseo Mattiacci, Verso il cielo, 1987, ferro ©Isaia
Jorg Bach, Reflector, 2008, acciaio inox, cm ©Isaia
Nane Zavagno, Senza titolo, 2008, reti d’acciaio ©Isaia
stitut, con il sostegno di Fondazione CRT e organizzata dall’Associazione Piemontese Arte presieduta dallo scultore Riccardo Cordero.
Lo stesso Presidente dell’Associazione Piemontese Arte, Riccardo Cordero da noi interpellato ci ha
detto: “…la Biennale sta riscuotendo, come già
nelle precedenti edizioni, un buon successo di critica e di pubblico. I visitatori percorrendo i viali
del parco incontrano, come presenze misteriose e
fantastiche, le grandi sculture che lo popolano e che sembrano ormai essere parte integrante del paesaggio. Sono certo che i colori del prossimo autunno creeranno nuove suggestioni visive dando ulteriori spunti interpretativi a coloro i quali vorranno partecipare al concorso fotografico indetto dall’Associazione Piemontese Arte, che terminerà il 30 settembre.” Gli scultori che par-
Real Castello di Racconigi
Via Morosini, 1 - Racconigi (CN)
Scultura internazionale a Racconigi 2013
Pensare lo spazio. Dialogo tra natura e immaginazione
Fino al 13 ottobre
Info: 011 19714998
Corriere14_6-11
4-09-2013
16:07
Pagina 6
Corriere14_7-varie__ 05/09/13 15:17 Pagina 1
Artisti scelti dal Corriere dell’Arte
A CURA DI
ANDREA DOMENICO TARICCO
Liliana CAVIGIOLI
- email: [email protected]
L’opera La passerella (2006) di Liliana Cavigioli rappresenta nel panorama artistico contemporaneo un affascinante connubio di esperienze pittoriche relative alla tradizione estetica: affermazioni che rinviano tanto all’informale quanto alla figurazione, tanto alla surrealtà quanto all’iconismo puro. Scendendo nei dettagli, osserviamo il gesto istintivo che
delinea lo sfondo fitomorfico in contrasto al ponte
posizionato al centro della composizione, fino alle
conseguenti progressioni impressionistiche che comportano uno slancio verso l’incanto del sogno sino
a naufragare in simbolismi iconici. Un eccezionale esempio di eclettismo derivato dalla tradizione
Otto–novecentesca ma protesa verso nuove frontiere risolutive che intersecano l’oggettività ad una
radicale soggettivazione del soggetto riconsolidandolo al dato creativo quale espressione definitiva.
"La passerella", 2006, 50x60
Beny GIANSIRACUSA
- Tel. 011 6638590 / 011 3179507
Dopo circa un sessantennio dalla comparsa delle esperienze pop negli Stati Uniti d’America, Giansiracusa continua imperterrito nella sua iconizzazione dei surrogati concreti dettati dai mass-media per
mezzo della pubblicità o dei fuorvianti teatrini televisivi traslati attraverso la rete in vuoti stereotipi che
colmano i nostri sguardi. Questa volta si tratta
di Super Mario Bros, noto videogioco nato in
Giappone sul finire degli Anni Ottanta poi trapiantato dalla Nintendo in America e in Europa.
Sembra che l’autore estrapoli il simpatico personaggio dal gioco stesso per restituircelo oggettivamente su una nuova piattaforma ideale:
un’icona del consumo contemporaneo consacrata a divinità celeste dalle facoltose multinazionali che l’hanno diffusa nel mercato internazionale; sino a ripiombarci in primissimo
piano, con gli occhi vitrei puntati direttamente verso l’osservatore/consumatore d’arte.
"Super Mario Bros", acrilico su plexiglas
Clara MARCHITELLI ROSA CLOT - Tel. 011 9352907
Jonathan, il galletto, impara a volare è un acrilico realizzato nel 2006. Da un profilo descrittivo rappresenta
una donna seduta su un motorino, intenta a trasportare
appunto un gallo nel cesto posto sul retro del veicolo. Il
suo sguardo, infatti, non è direzionato verso la strada ma
verso il gallo stesso che, come è descritto dal titolo impara a volare; quasi un elogio alla tecnologia umana che
in questi ultimi secoli ha fatto passi da gigante trasformando la materia in energie necessarie alla sopravvivenza, consentendoci di abbattere le frontiere determinate dalla natura ed avanzare nel Micro e nel Macro. In
questo caso, una semplice passeggiata in motorino si
trasforma in un meccanismo a catena di fattori che indurranno il volatile, incapace di solcare i cieli, ad andare rapido lungo il percorso prestabilito dallo splendido angelo che inavvertitamente mostra le sue grazie.
"Jonathan, il galletto, impara a volare", 2002, acrilico, 60x60
Carla PERONA
- Cell. 338 7128055
Uno slancio romantico nel dipinto di Carla Perona, in cui
viene rappresentato un bosco autunnale. Dapprima, risulta allo sguardo compatto ed omogeneo, poi, osservandolo con attenzione, appare destrutturato e suddiviso in scomparti, proprio dalle ramificazioni dei tronchi scuri che si
stagliano verso l’alto tra la fitta vegetazione. Ecco allora
prendere forma la natura sottesa descritta dall’opera nell’opera stessa: un misterico viaggio inconscio in ciò che
non è immediatamente percepibile allo sguardo ma che
da questo si protende nell’anima dello spettatore. Splendide architetture silvane descrivono gli stati latenti d’un
creato inconsapevole in cui i sottili tronchi divengono
colonnati d’un tempio le cui guglie irridono un universo verdeggiante e in continua mutazione, mentre la possente cupola in cima al tutto affonda le proprie radici
nel vasto firmamento che da lì in poi avvolgerà il tutto.
"Autunno", 2012, acrilico (spatola) su tela, 40x30
P.za Zara, 3 - 10133 Torino
Tel. 011 6312666 / fax 011 6317243
Mara DESTEFANIS - Cell. 335 1378404 / email: [email protected]
Curiosa gara sul Po è un’interessante rappresentazione pittorica realizzata ad olio da Mara Destefanis, nell’anno in corso, in cui ella descrive il contrasto tra la razionalità oggettiva della civiltà umana e la naturale vitalità d’un gruppo di volatili posti in basso ed in primo piano. Il contrasto determina rapporto emotivo, dato il fatto che si giunge ad un parallelismo concettuale ottenuto dal fatto che entrambe le specie animali si adattano all’habitat di riferimento muovendosi però in direzioni speculari. L’uomo e la tecnologia sfidano la
natura con l’intento di conquistarla progressivamente mentre gli animali la abitano semplicemente
adempiendo al disegno celeste. In questo caso, la
maestria esecutiva dell’artista celebra l’incanto
del più lungo fiume d’Italia descrivendone cromaticamente le atmosfere, l’incanto e la poetica.
“Torino, curiosa gara sul Po", 2013, olio su tela, 40x50
Alberto Maria MARCHETTI
- www.albertomariamarchetti.it
Pochi tratti, realizzati a matita e china su carta delineano
il valore intrinseco di un’opera affascinante realizzata da
Marchetti nel 2009: una figura femminile, completamente nuda è seduta con le gambe accavallate e le braccia incrociate, coprendo elegantemente le proprie intimità. Lo
sguardo assorto nel vuoto contempla uno stato d’animo
melanconico mentre il tempo frenetico circostante scorre inesorabilmente disperdendo tutto ciò che in esso è contenuto. Certo, tutto ciò che ricopre uno spazio è soggetto
alle leggi del tempo. Qui si ferma. In quella posa semplice e non pretenziosa, in quello sguardo sognante e triste,
in quel delirio di linee e contorni, giace l’impressione di
un’emotività lacerante, di una fissità esagitata. Non attraverso il senso della posa del soggetto ma attraverso
l’esecuzione assistiamo ad un muto dinamismo che muterà i sentimenti in stati dilatati dell’essere osservante.
S.t., 2009, matita e china su carta, 70x50
Marina MONZEGLIO
La tecnica esecutiva della Monzeglio è una pittura a grisaille e smalti cotti a gran fuoco, con legatura a stagno, procedimento che le ha consentito di realizzare Alnitak, ovvero una superba struttura iper-moderna atta a proiettare lo
sguardo del fruitore verso dimensioni sconosciute di una
civiltà galattica scomparsa. La sintesi perfetta delle superfici trasparenti determina un linguaggio fondato sull’assorbimento e la rifrazione della luce stessa, assumendo le connotazioni di un organismo dotato di vita. Il biomorfismo
derivante connota un rigore esecutivo che rimanda alle civiltà ancestrali, quasi come se venisse evocata la conoscenza
di un misterico calendario stellare pervenuto a noi mortali.
Oltre la dimensione avveniristica è la componente realizzativa a stabilire un sintomatico impatto sull’osservatore che si vede improvvisamente catapultato nei cerchi concentrici di una tridimensionalità idealizzante.
- Tel. 011 6275015
"Alnitak", pittura a grisaille e smalti su vetro, legatura in stagno
Rosella PORRATI
- Cell. 338 1388357 / email: [email protected]
Flamingo è il titolo dell’opera realizzata dalla Porrati
con tecnica mista su tela, ove l’autrice evoca l’aspetto
seducente della donna vista frontalmente in una posa
che dialoga direttamente con chi guarda dall’altra parte della tela. Lo sguardo seducente del soggetto viene
incorniciato, infatti, dai lunghi capelli che risultano
cromaticamente assorbiti dallo sfondo e dalle mani intente a giocare con essi. Il corpo sottostante è minuto, delicato, quasi sfumato dalla pesantezza del livello soprastante che delinea il centro gravitazionale dell’intera composizione. E’ come se la forza centrifuga
di quegli occhi sprigionasse una vitalità capace di
smuovere gli elementi circostanti ed assorbirli in un
turbinio vorticoso di forze sino all’immobilità perpetua. Il finito e il non finito, l’assenza e la presenza ossessiva del colore danzano tra loro in armonie pure.
“Flamingo”, tecnica mista su tela, 50x35
CORRIEREdell’ARTE
[email protected]
Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 6.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno
www.corrieredellarte.it
Corriere14_6-11
5-09-2013
17:03
Pagina 8
CO RRIE REdell’ARTE
COURRIER
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8
DES
ARTS
13 Settembre 2013
Le ricerche di tre artisti alla Tinber Gallery
Dalla materia al segno
S
i concludono domenica 15 settembre, dopo il grande
successo di pubblico e critica, le mostre Piccolomondointorno di Lia Laterza e Canta albero di Jean François Béné e Bénoit Berlioz, presso la Tinber Art Gallery di
Pragelato (Torino).
Jean François Béné nasce nei territori di montagna delle
Hautes Alpes e resta profondamente affascinato dai paesaggi che lo circondano, ma sarà solo grazie al suo avvicinamento all’immagine che riuscirà a rendersene pienamente
conto. La terra, la sabbia sono elementi fondamentali, che
lui raccoglie passeggiando sui sentieri alpini; mescolando tali materiali a resine e sostanze leganti, riesce a creare un mondo nuovo pieno di vibranti emozioni.
Benoit Berlioz è anch’egli originario delle Hautes Alpes, ha
frequentato corsi presso la Scuola di Belle Arti di Briançon e
di Marsiglia. L’uso delle materie prime naturali invita a guardare il mondo in modo diverso ed esorta alla riflessione sull’esistenza dell’uomo e del suo ambiente: attraverso essi, l’ar-
Jean François Béné “Affiche de l’arbre”, tecnica mista su cartone
e (in alto) Bénoit Berlioz, “Printemps”, 2013;
in basso a sinistra, Lia Laterza, “Donne”, incisioni a due matrici
© gli artisti / Tinber
tista cerca di mostrare ciò che esiste già in natura, dando libero sfogo alla sua fantasia, così da permette di creare oggetti
che producono un dialogo tra esseri umani, animali e piante.
Lia Laterza è pittrice e incisore, ama la figura, soprattutto quella femminile - per la morbidezza delle forme del corpo e dei
tessuti che lo rivestono -, così come l’uso dell’acquarello che
impiega come mezzo per attingere a sensazioni vissute in serena solitudine, en plein-air, in profondo dialogo con se stessa.
Tinber Art Gallery
Via Albergian 20 - Souchères Hautes
Pragelato (To)
“Piccolomondointorno” di Lia Laterza
e “Canta albero” di Jean François Béné e Bénoit Berlioz
Fino al 15 settembre
Info: 0122 78461
Michele Morello nelle sale della Promotrice di Torino
I sereni colori del vecchio Piemonte
ELIO RABBIONE
C
’è sempre quella “antica memoria del territorio”, che già ammiravamo in altre occasioni,
nelle tele – numerose, numerosissime, un centinaio, di piccole come di grandi, importanti dimensioni, la giusta affermazione di una professione che non ha paura dello spazio – di Michele Morello che
occuperanno dal 20 settembre
al 20 ottobre due vaste sale
della Promotrice delle Belle
Arti torinese. Tele che riportano, nel loro raccontare angoli diversi e a tratti sconosciuti del Piemonte (del Piemonte d’antan, quello ormai
quasi nascosto, appartato,
sempre più dimenticato ma
che continua a combattere per
un briciolo di visibilità), la
passione costante, il desiderio
di tenere vivo il ricordo delle
tradizioni, dei grandi come dei
piccoli lavori, delle memorie
legate agli spazi suggestivi di
questo o di quel paese (meglio
se non etichettato, riconoscibile, perché la Memoria diventi di tutti, malleabile, pronta ad esser presa in ogni mano e ad essere ricostruita) di
un artista che in lunghi anni
di lavoro ha fatto di tutto questo la sua cifra riconoscibilissima. Pennellata dopo pennellata - piana e conciliante a
tratti, nervosa e quasi drammatica per altri versi, sempre
a voler sottolineare le stagioni, le condizioni atmosferiche,
la tranquillità d’un casolare o
l’irruenza di un torrente, l’attività che serpeggia lungo le
pendici di una collina o il crescere delle colture colorato
qua e là, nei campi o lungo il
tanto più grande e rispettosa
quanto lontana da un sentimentalismo, in altri forse eccessivo, che finirebbe per gravare, per appesantire la dolcezza di un’aia, la limpida
grandiosità di una montagna,
lo scorrere senza imbarazzo
di un corso d’acqua: una fedeltà ancorata al passato ma,
Tre dipinti di Michele Morello, in mostra alla Promotrice delle Belle Arti:
sopra, “Bianco scenario”, olio su tela, 35x45 cm.;
a sinistra, “Frumento con papaveri”, olio su tela, 30x40 cm.;
sotto, “Vendemmiatore”, olio su tela, 40x30 cm.
© l’artista / SPBA
bordo di un sentiero -, in un
ambiente che ha nomi e precedenti illustri, cercati con
amore e grande professionalità, appare chiaro o forse oggi ancora maggiore (andando
a sbirciare tra i mille particolari che l’autore dissemina nei
suoi lavori) l’amore che Morello nutre per la natura, vista
sotto i suoi tanti aspetti, sempre con un’affettuosa fedeltà,
di prova in prova, capace di
essere rivisitata con la concretezza dell’oggi. Morello si
ritaglia immagini, ex voto discreti di un immaginario quanto (per lui) realissimo percorso che lo porta nelle valli del
Pinerolese come in quella di
Lanzo, che lo impegna con
borghi immersi sotto il sole
della campagna o con un raggrupparsi di grange montane,
al riparo nel grigio delle loro lose, con piloni votivi affondati in campi di grano o
costeggiati da filari d’uva in
vedute di sereno e larghissimo respiro, con sentieri che
sfociano nell’aia tra distese
di frumento e di papaveri,
con alberi che punteggiano
vasti panorami, disegnati in
rapidi tratti bruni o sereni a
riflettersi in acque tranquille, con la rappresentazione
del contadino che ha raccolto l’uva della sua vigna, con
scene di paese (“scorge case
stupite e colline”, ricorda pavesianamente Angelo Mistrangelo presentando la mostra), i campanili, il mercato,
le macchine che attraversano
una strada piena di neve, con
la visione improvvisa di sterpaglie o di steccati o di massi, con il bestiame al pascolo. La natura affascina il pittore, sempre: può raccogliere
su di un tavolo bottiglie e pannocchie e mele, cipolle e salami o può scendere in città e
ricordarci come è fatta Porta
Susa, ma per tornare immediatamente alle sue valli, con
i colori e le atmosfere di sempre, con la gente e gli alberi
e i tramonti di ogni giorno.
Società Promotrice
delle Belle Arti
in Torino
V.le Crivelli 11 – Torino
Personale
di Michele Morello
Dal 20 settembre al 20 ottobre
Info: 011 6692545
Corriere14_6-11
5-09-2013
15:46
Pagina 9
foto © aut./Pathé/Fox
CORRIEREdell’ARTE
Spettacoli
COURRIER
13 Settembre 2013
“In trance” di Boyle
I
nizio di stagione e ancora torniamo al mondo
delle aste in cui pochi
mesi fa ci aveva introdotto
Giuseppe Tornatore con una
scrittura ed una realizzazione che lo avevano portato ad
uno dei suoi più compiuti lavori. Oggi, Danny Boyle –
con questo suo In trance –
non è certo Tornatore, con
l’aggravante che sarà prima
o poi, a dispetto dei tanti
(troppi?) estimatori, da rivedere quel giudizio che al Nostro è riuscito persino a regalare le statuette dello zio
Oscar. Se i giurati di pochi
anni fa avessero tra le mani
il guazzabuglio appena uscito, sarebbero in coscienza costretti a rimescolare le carte.
Un’asta, una tela di Goya battuta a Londra e fatta sparire
sotto gli occhi della banda capitanata dal bel tenebroso
Vincent Cassel, il bamboccio/fedifrago James McAvoy
che vaga per le strade e per
Pagina
9
lo studio della seducente Rosario Dawson, gran sacerdotessa d’ipnosi, per farsi tornare in mente dove mai abbia
messo quella benedetta tela e
farsi passare la botta in testa
che gli ha fatto perdere ogni
tramontana. Torture, convincimenti, urla, poi il puzzle
comincia a ricomporsi e tu
non sai più chi è il buono e
chi è il cattivo, chi mente e
chi no, secondo le giravolte
innumerevoli della vicenda
ognuno ti sembra il buono e
la vittima (anche i nomi non
aiutano, la Dawson di cognome fa Lamb), ti sei appena tranquillamente sistemato
sulle parole e sulle ragioni
dell’uno e già l’altro arriva a
confonderti, mentre Boyle in
crescendo assembla disordinatamente l’heist movie, il
noir con tanto di passione a
tre, allargando la macchina
da presa su vecchi giochi di
specchi di cui conosciamo
ogni significato come su versanti erotici con tanto di nudo frontale o un più soffice ti
Guglielmo Tell in versione originale
entusiasma Pesaro
Nelle immagini:
Rosario Dawson e James McAvoy
in una scena di “In trance”
di Danny Boyle;
a lato, Juan Diego Florez e Marina Rebeka
tra gli interpreti dell’edizione
del “Guglielmo Tell” pesarese
vedo non ti vedo. La realtà
cancellata, il presente da
prendere con le molle, la
mente sezionata tra ricordi e
sensazioni o incertezze dell’oggi: ma anche troppi inutili giochetti da parte del regista, con l’affanno di un
montaggio fuori misura, l’irreale e la verità sovrapposti,
l’eleganza degli ambienti e le
belle immagini patinate confuse con un imbarazzante
grand guignol (vedasi per tutto Cassel parlante con la testa ridotta a metà come un’arancia matura). Insomma hai
la certezza – se ce ne fosse
stato bisogno – che l’autore
premio Oscar ha avuto la
pretesa di aggirarsi dalle parti di Nolan: ma Inception,
con la sua lucida ambiguità,
con i propri nitidi quanto
spericolati piani di lettura,
era un’altra cosa. Davvero.
Daniele Ronco, Costanza Maria
Frola e Jacopo Trebbi, interpreti
di “Due fratelli” di Fausto Paravidino
foto © aut./TeatroErba
Si è aperta la stagione dell’Erba
Settembre a teatro
tra Paravidino
e Neil Simon
I
ARTS
Rossini Opera Festival
Realtà e ipnosi
una strada tutta sbagliata
ELIO RABBIONE
DES
l palcoscenico dell’Erba si è aperto ieri (replica oggi, venerdì 13) con un autore contemporaneo di casa nostra tra i più interessanti della sua generazione, proposto e applaudito in Italia ma cercato, si sarebbe tentati di dire con maggior convincimento, anche all’estero. Si tratta di Fausto Paravidino, classe 1976,
genovese di nascita ma alessandrino di formazione, che nel 1998 scrive quel Due fratelli - tragedia da camera in 53 giorni vincitore l’anno
seguente del premio Pier Vittorio Tondelli e del
premio Ubu come migliore novità italiana nel
2001. Il testo – la rappresentazione di un microcosmo chiuso e distorto, come distorti sono
i rapporti che s’instaurano tra i tre personaggi
della vicenda, due fratelli e una ragazza, la fragilità di tutti, la tragedia serrata in una passione, la riconquista di una pretesa normalità - è
oggi riproposto da Daniele Ronco, Costanza Maria Frola e Jacopo Trebbi per la regia di Riccardo Bellandi. Scritto e diretto da Ivan Fabio Perna, Una T-Bird per Fred va in scena sabato 14 e
domenica 15, con swing-band dal vivo diretta
da Enrico Messina. L’amore per
uno dei più grandi interpreti canori italiani del dopoguerra è riproposto in questo recital musicale che ripercorre la vita artistica di Fred Buscaglione vista attraverso gli occhi di Fernando
Bombardone, interpretato da Carmelo Cancemi, un paparazzo
freelance dell’epoca con la passione per l’investigazione e per
Fred, tanto da identificarlo come un vero duro
e gangster. Lo spettacolo si avvale dei contributi video a cura di Massimiliano Nicotra che con
il racconto e le musiche guideranno lo spettatore attraverso trent’anni di storia italiana, dal dopoguerra alla scomparsa di Buscaglione. Ancora La strana coppia di Neil Simon in versione
femminile (il 17) e Il ballo d’Irène, scritto e diretto da Andrea Murchio e interpretato da Alessia Olivetti (mercoledì 18), il ritratto di una donna che fu paladina dell’emancipazione femminile e vittima degli orrori del nazismo, la figura
di una scrittrice offerto attraverso le ricostruzioni documentaristiche dell’epoca. E ancora:
Andrea in gabbia scritto e diretto da Lia Tomatis, una serata (il 21) con la Compagnia Adriana Cava Jazz Bellet, ovvero Momenti Jazz allestiti con le coreografie, tra gli altri, di André De
La Roche, e con la voce di Fabrizio Voghera (per
lui sarebbero sufficienti i titoli di Notre Dame
de Paris e di Giulietta e Romeo di Cocciante),
la presenza di Francesco Antimiani, il giorno
successivo, con un omaggio al cinema di Almodovar. Infine si ride (il 24) con It ambrasso e peuj it masso, un divertente gioco al massacro ad opera di lui, lei e l’altro, ancora canzoni e poesie piemontesi “an alegria” con Lele Danesin e Ferdinando Rosso (mercoledì 25)
e il surreale L’ospizio nello spazio (il 26), storia di Mariano Sartoris intorno ad un gruppo
di disabili ed alla loro voglia di vivere. (e. rb.)
foto © aut./ROF
ALESSANDRO MORMILE
I
l Rossini Opera Festival
di Pesaro ha avuto come appuntamento più
atteso l’edizione integrale,
in lingua francese, di Guillaume Tell: estremo capolavoro rossiniano, quello con
cui il genio pesarese abbandonò il teatro musicale
creando per Parigi un
grand-opéra che aprì la strada al romanticismo operistico ottocentesco. Di questa dimensione grandiosamente innovativa, del tutto
nuova rispetto a ciò che
Rossini aveva fino ad allora composto, la bacchetta
del giovane ma già affermato Michele Mariotti coglie con equilibrio la dimensione imponente delle
scene corali di massa, fondendola armoniosamente alle bucoliche atmosfere silvestri che inneggiano a visioni di natura aperte su
orizzonti di quieto lirismo.
Il fuoriclasse Juan Diego
Flórez, attesissimo nella
parte di Arnold, non riteniamo possa fare di questo
leggendario ruolo tenorile
un suo cavallo di battaglia,
ma semplicemente un traguardo sperimentale perfettamente riuscito in virtù
della meticolosa prepara-
FOTORAMA - finestate/primautunno -
zione con cui si è accostato
ad una parte che, sia detto
chiaramente, non appartiene alle sue corde. Eppure la
affronta con la sua voce,
senza cercare di snaturarla,
né intraprendendo percorsi
stilistici per lui rischiosi. Al
suo fianco si segnalano l’ottima Marina Rebeka (Mathilde) e Nicola Alaimo
(Guillaume Tell), che canta
bene, anzi benissimo, ma
difetta di un fraseggio che
il tempo siamo certi renderà più scolpito e aulico,
adatto a delineare la figura
dell’eroe della libertà elvetica come si conviene. Lo
spettacolo di Graham Vick
rifugge una visione naturalistica ed eroica e persegue una lettura politicoideologica dell’opera, dove il popolo, sottomesso e
ridicolizzato dinanzi ai potenti, cerca un riscatto di
libertà nell’utopia socialista, contrapposta alla tirannide del potere assolutista. Successo trionfale.
a cura di Enrico S. Laterza
MuFoCo – Cinisello Balsamo (Mi)
Di nuovo, lo sguardo
del Basilico
Omaggio al Maestro
recentemente scomparso
MuFoCo - Museo di Fotografia Contemporanea - Villa Ghirlanda, via Frova,
10 - Cinisello B.mo (Mi). Omaggio a Gabriele Basilico, a cura di Roberta Valtorta. Degli oltre mille esemplari complessivamente custoditi nell’archivio del museo, con apporti da svariate collezioni
pubbliche e private, la selezione di un centinaio di stampe fotografiche del periodo
1969-1989, esposte in onore al maestro
recentemente scomparso, offre talora uno
sguardo inaspettato rispetto alla “solita”
desolata visione “pietrificante” dei celebri spazi urbani (dalla natia Milano alla
martoriata Beirut, dalla celebre Missione
DATAR in Francia ai reportage dalle maggiori metropoli dei cinque continenti, lungo un continuo giro del mondo in mirabile bianco-e-nero del nostro “Gabriele nelle Città”), soprattutto in occasione dei suoi
primi passi professionali, ossia scatti,
spesso inediti. Un po’ l’opposto di Martin Parr, ad esempio. Senza scordarsi le
immagini, quasi cartoline, in un certo senso, del fondamentale Viaggio in Italia, sul
territorio emiliano, compiuto da lui “architetto” insieme al “geometra” Ghirri.
Per sfatare l’Accademia dei Sopravvalutati della (ec)citatissima Keaton di Manhattan (W. Allen, 1979): Diane Arbus,
avendone l’afflato!
Apertura ancora sino al 6 ottobre.
Info: 02 6605661
www.mufoco.org
G. Basilico, Milano, 1989, foto b/n © l’autore/MuFoCo
Ospedale Fatebenefratelli – Venezia
Lavorare affranca
Quattro fotoreporter rammentano
attività e società nel capoluogo lagunare
Atrio dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli), Cannaregio 3458 - Venezia. Una
Città al Lavoro: Venezia tra i ’50 e i ’70. Nell’ambito della seconda edizione del Festival “Venezia Città Viva”, l’esposizione, già precedentemente allestita a Villa Hériot e curata dall’Archivio della Comunicazione del Comune e dall’IVESER, propone in visione - nonché alla riflessione
- quarantotto immagini dei fotografi Lorenzo Bullo, Luigi Ferrigno, Franco Furneri e Carlo Mantovani, i quali “illustrano e narrano con tecniche e
stili diversi, momenti e aspetti significativi della
realtà cittadina tra gli Anni Cinquanta e Settanta:
dall’ultima occupazione operaia del Mulino Stucky
(1954) alla quotidianità del mercato di Rialto, dal
lavoro incerto e sommerso dei giostrai a quello, faticoso e quasi sconosciuto, lungo le isole e le barene lagunari; un affascinante percorso a più mani
nel recente passato, riscoprendo una memoria che,
nel ricordo collettivo, è andata presto dimenticata,
forse irrimediabilmente”. Quindi da recuperare (e magari senza troppi mastodontici condomini da crociera in transito nei canali!...).
Dal 26 settembre al 20 ottobre.
Corriere14_6-11
5-09-2013
17:07
Pagina 10
CO RRIE REdell’ARTE
COURRIER
Pagina
10
DES
Segnalazioni
ARTS
13 Settembre 2013
Il Corriere dell’Arte apre su questa pagina un servizio di informazione per eventi presenti su Torino e Piemonte e in tutta Italia.
Entro uno spazio di 7x4 cm. segnaleremo in modo esaustivo (data, luogo, riferimenti nominativi e descrizione) notizie da Gallerie, Musei, Fondazioni, Artisti
che espongono con mostre personali o collettive. Il costo della segnalazione ammonta a 15 euro cadauna e la stessa deve pervenire in redazione 12 giorni prima della data di inizio.
Ricordiamo che il Corriere dell’Arte è l’unico quindicinale del settore, da 17 anni presente in Italia, e si avvale di una distribuzione agli abbonati,
in edicola sul territorio torinese, e di una presenza on-line (www.corrieredellarte.it) con oltre 500 contatti al giorno e su facebook con più di 6000 followers.
TORINO e PIEMONTE
“ Ta n c re d i e G i u l i a d i B a ro l o
R i f o rm e , c u l t u r a e b e n e f i c e n z e
n e l P i em o n te de l p r i mo O t to c en t o ”
Biblioteca della Regione Piemonte
Via Confienza 14 – Torino
Fino al 15 novembre
Info: 011 5757371
L’esposizione si colloca nell’ambito delle iniziative per ricordare e celebrare il marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo nel 175° anniversario della sua morte. L’allestimento delle teche si compone di documenti, fotografie, oggetti, attestati, reliquie, medaglie e pubblicazioni che testimoniano l’impegno culturale del
marchese e il contributo da lui fornito alla formazione delle nuove generazioni. Nei giorni
successivi all’inaugurazione seguiranno conferenze sull’argomento delle riforme ottocentesche.
I d i p i n t i d i A d ri a n o Z e c c h i n a
Enoteca Rabezzana
Via S. Francesco d’Assisi 23/c – Torino
Fino 18 settembre
Info: 011 543070
“Bestia r i” Co llettiva
c o n P i e t ro B ol o g n a , S t e f a n o F a ra v e l l i
I l a r i a F e rr e t t i , R o b e rt o K u s t e r l e
PHOS - Centr o Polifunzionale
per la Fotografia e le Ar ti V isive
Via Garibaldi 35 bis – Chieri (To)
Info: 011 7604867
www.phosfotografia.it
Quattro autori a confronto, tra foto e pittura,
nel segno del dualismo uomo/bestia, natura/cultura: le notturne suggestioni immaginifiche di Animalerie (BBologna), che “non si
raccontano per messa-a-fuoco ma per illuminazione non premeditata”, gli “animali ibridi di parola e di figura, precipitati in araldiche un po’ sbilenche, anelli mancanti di genealogie inesistenti” (FFaravelli), nonché quella “dimensione selvaggia del reale in cui il
movimento istintivo evoca l’ossessione del predatore” (FFerretti), ovvero gli scortecciati Segni del Corpo (KKusterle), “da cui protrudono strane creature che sembrano nascere dal
groviglio interiore o che stanno appollaiate su
di esso come segni ammonitori d’un’inversione di forza tra uomo e fiera”. (c.s./e.s.l.)
“ G i u s e p p e Ve r d i
e i p i t t o r i d el la m us i ca
C en t o a nn i d i ed it o r i a m u s ic a le
n e g l i s p a rt i t i i l l u s t r a t i ”
Museo Casa del Conte Ver de
Via Piol 8 – Rivoli (To)
Fino al 29 settembre
Info: 011 9561043
Nell’ambito delle celebrazioni ufficiali del secondo centenario della nascita di Verdi, l’Accademia Nazionale di Arte Antica e Moderna promuove una mostra che vuole essere una retrospettiva di copertine di spartiti musicali del Maestro, privilegiando le edizioni illustrate, quali
l’Aida nella storica prima edizione, realizzata
in cromolitografia dallo stesso Giulio Ricordi.
“ I l G i o c o n e l l ’ A rt e e d e l l ’ A rt e ”
C o l l et t i v a
Palazzo Mathis
P.za Caduti per la Libertà 20 – Bra (Cn)
Fino al 3 novembre
Info: 0172 430185
La rassegna presenta opere e artisti che da una
parte rappresentano il gioco e dall’altra “giocano” con tutte le espressioni dell’arte figurativa;
dualismo però fittizio, in quanto vi è uno scambio
continuo tra oggetto e soggetto, tra gli autori e le
opere. La mimesi dell’artista, che tramite la raffigurazione del soggetto tenta di comunicare il
proprio messaggio, rappresenta la natura attraverso linguaggi tradizionali di pittura e scultura.
A l f re d o G i o v e n t ù
Mo str a di C e rami c a di C a ste l l am on te
Castello di Agliè
P.za del Castello 2 – Agliè (To)
Fino al 29 settembre
Info: 0124 330102
La personale del ceramista Alfredo Gioventù si presenta con un’istallazione composta da opere inedite attraverso le quali egli si prefigge l’obiettivo di
contribuire all’attuale dibattito culturale sul rapporto tra Uomo e Natura. Protagonista della mostra la figura di Daphne, vista come “dea madre”,
donde si sceglie di rappresentare il percorso mentale che porta la ninfa alla scelta finale estrema.
“ Ti n o A i m e . O m a g g i o a O s t a n a ”
Sala Consiliar e del Comune
P.za Caduti per la Libertà 49 – Ostana (Cn)
Settembre
Info: 0175 94915
La mostra, realizzata per iniziativa di Valter Giuliano, pone esempi di pittura e scultura, lavori incisori appositamente realizzati da Aime per Ostana, presentati per la prima volta, accanto alle cartelle prodotte in passato: al centro della sua poetica un mondo di paesaggi in cui il tempo sembra
essersi fermato, tra montagne e tetti innevati,
ma in cui la vita ancora pulsa e le figure umane
paiono comparse di passaggio, con esili tracce.
IL CORRIERE DELL’ARTE
IL CORRIERE DELL’ARTE
È REPERIBILE
A MILANO
PRESSO LE SEGUENTI EDICOLE :
È REPERIBILE
A ROMA
PRESSO LE SEGUENTI EDICOLE :
• P.za Castello
• Molino delle Armi
ang. Ticinese
• C.so Magenta
f.te Teatro Litta
• C.so Garibaldi 83
• Via Boscovich 22
• P.le Principessa Clotilde
• Bookstore Triennale
• Bookstore
Palazzo delle Stelline
• Bookshop
Villa Necchi Campiglio
Via Mozart 14
• P.za Oberdan
ang. v.le Piave
• P.za Croce Rossa
• P.za Colonna
• P.za Colonna
ang. l.go Chigi/Tritone
• P.za S. Silvestro
• L.go Argentina
• Via Nomentana
• C.so Francia
• P.za Fontanella Borghese
• P.za Porta Maggiore
• Dorothy Circus Gallery
Via dei Pettinari 76
• La Diagonale Libreria
Via dei Chiavari 75
Vernissage
Venerdì 13 settembre - ore 18,00
Arte Città Amica
Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino
“Il colore delle incisioni”
di Isidoro Cottino e Mary Morgillo
Sabato 14 settembre - ore 18,30
Circolo degli Artisti di Torino
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino
Mostra personale di E. Tenryu Zanin
Venerdì 20 settembre - ore 18,00
Società Promotrice delle Belle Arti
in Torino
V.le Crivelli 11 – Torino
Personale di Michele Morello
Sabato 21 settembre - ore 16,00
Arte per Voi
Associazione Culturale
P.za Conte Rosso 1 – Avigliana (To)
“Casa Andersen”
Giuliana Cusino e gli amici artisti
Silvana Alasia, Carlo A. M. Burdet,
Enrica Campi, Sonia Girotto
e Massimo Voghera
Martedì 24 settembre - ore 18,00
Unique Art Galery
di Patrick Caputo
C.so Vittorio Emanuele II 36 – Torino
Personale di Luigia Rinaldi
Martedì 24 settembre - ore 18,30
Luce Gallery
C.so S. Maurizio 25 – Torino
Personale di Ayman Baalbaki
Venerdì 27 settembre - ore 18,00
Palazzo Lomellini
P.za S. Agostino 17 – Carmagnola (To)
“Africa: alle origini della vita e dell’arte”
CORRIEREdell’ARTE
COURRIER DES ARTS
Dir ettor e Editoriale
Pietro Panacci
Dir ettor e Responsabile
Virginia Colacino
Condir ettor e Elio Rabbione
Assistente di Dir ezione
Chiara Pittavino
Comitato di Redazione
Giorgio Barberis, Rolando Bellini,
Massimo Boccaletti, Franco Caresio,
Angelo Caroli, Claudia Cassio,
Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,
Marilina Di Cataldo, Gian Giorgio Massara,
Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,
Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,
Gianfranco Schialvino, Maria Luisa Tibone
Segreteria editoriale
Anna Maria Perrone
Cor rispondente da New York
Mauro Lucentini
Cor rispondente da Berlino
Sabatino Cersosimo
Hanno collaborato
A. D’Agostino, C. Gallo, E.S. Laterza,
M. Orlotti, C. Pittavino, B. Stabielli,
A.D. Taricco, D. Tauro
Realizzazione grafica interna
a cura di E.S. Laterza e G. Vece
Fotografo uf ficiale
Antonio Attini
Redazioni distaccate
Milano Rosa Carnevale
Tel. 339 1746312
Roma e Napoli Fabrizio Florian
Tel. 388 9426443
Palermo Caterina Randazzo
Tel. 334 1022647
Concessionaria di Pubblicità interna
Stampa
Arti Grafiche Civerchia
Latina e Moncalieri (To)
Distribuzione
EditService S.r.l. - Leinì (To)
Editor e
Associazione Culturale Arte Giovani
Torino - P.IVA 06956300013
in ITALIA e nel Mondo
“ P o ll o ck e la S c uo l a d eg l i I r a s ci b i l i”
C o l l e t t i v a r e t ro s p e t t i v a
c on o p e re p ro v e n i e n t i
d a l l a C ol l e z i o n e d e l W h i t n e y M u s e u m
d i N e w Yo r k
Palazzo Reale
P.za Duomo 2 – Milano
Dal 24 settembre al 16 febbraio
Info: 02 884 65230
La mostra, che consta di una cinquantina di
capolavori provenienti dal Whitney Museum
di New York, attraverso le opere dei diciotto artisti, guidati dal carismatico Sidney Pollock, presenta al visitatore un panorama artistico che seppe re-interpretare la tela come uno spazio per la libertà di pensiero e di
azione dell’individuo; uno stile proprio di
quella che fu chiamata la Scuola di New York.
Po p Ey e
“R iv e rs i d e Rend e zv o us ”
Do c um e nt a r io
e Mos t ra fo to gr af i c a
Museo d’Ar te e Scienza
Palazzo Bonacossa
Via Sella 4 – Milano
Dal 18 settembre al 2 ottobre
Info: 031 64 09 72
Per raccontare e presentare la festa induista del Purna Kumbh Mela, l’Associazione PopEye ha realizzato un documentario costruito sull’intreccio di tre storie
parallele: quella di un viaggiatore occidentale, quella di un sadhu e quella di un
pellegrino indiano. Sarà in esposizione
una mostra fotografica e il 25 settembre
avverrà la proiezione del documentario.
“ P r o f i l i I n Ve r s i ”
O p e re d i A n g e l o B u on u m o r i
Galleria d’Ar te Contemporanea
Statuto13
Via Statuto 13 – Milano
Fino al 13 settembre
Info: 347 2265227
Come all’interno di un anagramma le
opere di Angelo Buonumori posso donarci,
al contempo, prospettive e tematiche che
contengono il contrario di quanto percepito. Un’azione complessa che questo artista perugino unisce ad un sapiente uso
del colore, della tecnica ad olio e della
figurazione anatomicamente perfetta.
“ La G a l l er ia L a C o l o n na
a P e l ag o ”
Sala Consigliar e del Comune
Via Bettini 9 – Pelago (Fi)
Dal 7 al 8 settembre
Info: 055 8314602
Si tratta della collezione della storica Galleria La Colonna di Milano appartenente
alla famiglia Ubaldi-Ingrosso, eredi di Renata Usiglio, fondatrice e promotrice della Galleria. La specificità della collezione
consiste nella sua peculiare caratterizzazione: è la più grande raccolta esistente di
opere appartenenti solo ed esclusivamente
al movimento del Realismo italiano.
G u i d o A i ro l d i
“S i l e n z i ma n i fe s ti ”
M o st r a fo t o g r a fi c a p er so na l e
Galleria Photoar t12
Via Col di Lana 12 – Milano
Dal 26 settembre al 25 ottobre
Info: 348 0366363
Il reportage fotografico di Guido Airoldi
sulla bassa pianura veneta è simbolo d’una poetica che si manifesta appunto attraverso il recupero di cartelloni di strada: “un lavoro sulla vita, silenziosa, che
rimane e scorre al nostro fianco anche nel
fragore delle giornate più intense”, commenta Annalisa Bergo, curatrice della mostra; “La serie di Airoldi, preparata appositamente per Spirito Italiano, è una fusione tra immagine e materia degradata
e degradabile, alla ricerca di una bellezza che trascende la realtà”. Ricordando i
Muri di Carta di Luigi Ghirri. (c.s/e.s.l.)
“ I l C o r p o S o li t a r i o
L’ A u t o s c a t t o d e l l a F o t o g r a f i a
co n te mp ora n e a”
Col l e tt i v a
Palazzo della Penna
P.za Matteotti 18 – Perugia
Fino al 27 ottobre
Info: 075 5772551
La mostra presenta un significativo
gruppo di artisti alle prese con un modo nuovo di riflessione sulla propria
identità, sul proprio corpo, sulla conoscenza di sé e sul sé come soggetto di narrazione. L’autorappresentazione è apparsa la più funzionale e la
più appropriata per simili operazioni.
La componente narcisistica è vista non
come esempio di futile vanità bensì
come mezzo della conoscenza, attraverso la quale si cerca di comprendere , di afferrare sé stessi. (c.s./d.t.)
Abbonamenti
Annuale (22 nn.):
euro 50,00 per l’Italia
euro 120,00 per l’estero
Arretrati: euro 4,00
c.c. postale n. 45958055
intestato a Corriere dell’Arte
Associazione Culturale Arte Giovani
Aut. Tribunale di Torino
n. 4818 del 28/07/1995
ABBÒNATI
al CORRIEREdell’ARTE
a soli 50 euro
per un anno
22 numeri a casa tua
Corriere14_6-11
5-09-2013
16:20
Pagina 11
GIEMME S.r.l. Via Cuneo, 33 - 10044 Pianezza (TO) - Italy
Tel. +39 011.2344400 - Fax +39 011.2344491
E-mail: [email protected]
CORRIEREdell’ARTE
COURRIER
DES
ARTS
A.L.P.G.A.M.C.
Gallerie
Associazione Ligure e Piemontese Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea
MARTINARTE Laboratorio d’Arte e Corsi
C.so Siracusa, 24/a – Torino - Tel. 011 3433756 - Fax 011 3091323
Cell. 335 360545
[email protected]
Orario: merc. e ven. 9,30-12,30/15,30-19,30;
mart. e giov. 9,30-12,30/15,30-22,00
Sono aperte le iscrizioni ai corsi
ACCADEMIA Galleria
Via Accademia Albertina 3/e – Torino - Tel. 011 885408
[email protected]
Orario: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedì
Collettiva di Artisti contemporanei
ARTE CITTA’ AMICA Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino - Tel. 011 7717471- Fax 011 7768845
www.artecittaamica.it
Orario: mart. - sab.16,00-19,00; dom. 10,00-12,00; lunedì chiuso
Dal 13 al 22/9 “Il colore delle incisioni” di Isidoro Cottino e Mary Morgillo
ARTE PER VOI Associazione Culturale
P.za Conte Rosso 1 – Avigliana (To)
Luigi Castagna - Tel. 011 9369179 - Cell. 339 2523791
[email protected] - www.artepervoi.it
Paolo Nesta - Tel. 011 9328447 - Cell. 333 8710636
[email protected]
Orario: sab. - dom. 15,00-19,00
Dal 21/9 al 17/11 “Casa Andersen” Giuliana Cusino con gli amici artisti
Silvana Alasia, Carlo A.M. Burdet, Enrica Campi, Sonia Girotto
e Massimo Voghera
MERCURIO Galleria d’Arte Contemporanea
Via F.lli Calandra 20/F – Torino - Cell. 333 3656300
[email protected] - www.galleriamercurio.com
In permanenza Opere di Roberto Demarchi
SENESI Galleria d’Arte
Via Sant’Andrea 44 – Savigliano (Cn) - Tel. 0172 712922
www.senesiarte.it
CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino - scala B destra - 1° piano (digitare 4444+
Tel./fax 011 8128718
[email protected] - www.circolodegliartistitorino.it
Orario: lun. - ven. 15,30-19,30
Dal 14 al 29/9 Mostra personale di E. Tenryu Zanin
SILVY BASSANESE ARTE CONTEMPORANEA
Via Galileo Galilei 45 – Biella - Tel. 015 355414
Orario: mart. - ven. 16,30-19,30; sab. e festivi su appuntamento
)
LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANO
Direttore Artistico: Livio Pezzato - Via Santa Croce 7/c – Moncalieri (To)
Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962
[email protected] - www.lalanternaarte.com
Orario: lun. - sab. 16,00-19,00
A. Arcidiacono, S. Attisani, G. Boffa, A. Ciocca, E. Colombotto Rosso,
Gigli, E. Gribaudo, E. Longo, F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi,
U. Nespolo, D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti,
G. Sesia della Merla, F. Tabusso, G. Valerioti, naïf croati
e grafica nazionale ed internazionale
LA ROCCA Galleria
Via della Rocca 4 – Torino - Tel. 011 8174644 - Fax 011 8129026
Orario: lun. - sab. 10,00-13,00/15,30-19,30; domenica chiuso
Manifesti originali, grafica, multipli e dipinti
LUCE Gallery
C.so S. Maurizio 25 – Torino - Tel. 011 8141011
[email protected] - www.lucegallery.com
Orario: mer. - sab. 15,30-19,30
Dal 24/9 al 31/10 “Hanoi / Hong Kong” Personale di Ayman Baalbaki
LUNA ART COLLECTION Spazio espositivo
Via Nazionale 73/1 – Cambiano (To) - Tel./Fax 011 9492688
[email protected] - www.luna-art-collection.com
Orario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17.30 (previa telefonata)
In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitata
di Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino, Theo Gallino,
Franco Negro, Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking,
Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso,
Silvio Vigliaturo
BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte
Via Bonafous 7/1 – Torino - Tel. 011 8173511
Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30
CENTRO ARTE LA TESORIERA
C.so Francia 268 – Torino - Tel. 011 7792147
Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00; lunedì e festivi chiuso
o su appuntamento
Pittura dell’Ottocento
RINASCENZA CONTEMPORANEA Associazione Culturale
Via Palermo 140 – Pescara - Cell. 328 6979208
[email protected]
www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com
Orario: mar. - sab. (su appuntamento)
Fino al 20/9 “Prometheus. Gli eclettici creatori” Collettiva
ART GALLERY LA LUNA
Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn) - Cell. 339 7108501
[email protected]
Orario: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00; dom. 10,30-12,00
Maestro Raul VIGLIONE Studio - Galleria - Mostra Culturale
Via Servais 56 – Torino - Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705
[email protected] - www.raulviglione.it
GIEMME S.r.l. Via Cuneo, 33 - 10044 Pianezza (TO) - Italy
Tel. +39 011.2344400 - Fax +39 011.2344491
E-mail: [email protected]
STORELLO Galleria d’Arte
Via del Pino 54 – Pinerolo (To) - Tel. 0121 76235
Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00; lun. e dom. chiuso
In permanenza Opere di Avataneo, Carena, Coco Cano, Faccincani, Fresu,
Garis, Luzzati, Massucco, Musante
TEART Associazione Artistico-culturale
Via Giotto 14 – Torino - Tel. 011 6966422
Orario: mart. - sab.17,00-19,00
TINBER ART GALLERY
Via Albergian 20 - Souchères Hautes – Pragelato (To) - Tel. 0122 78461
[email protected]
Orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00
In permanenza Opere di Tino Aime, Jean-François Béné, Andrea Berlinghieri,
Gianni Bertola, Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto, Enrico Challier,
Dino Damiani, Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne,
Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini, Sergio Saccomandi,
Luciano Spessot
Fino al 15/9 “Canta albero” di Jean François Béné e Benoit Berlioz
e “Piccolomondointorno” di Lia Laterza
DAVICO Galleria
Gall. Subalpina 30 – Torino - Tel. 011 5629152
Orario: mart. - sab. 10,00-12,30/16-19,30; lunedì e festivi chiuso
Fino al 12/10 Marc Davet e Claudia Giraudo
TERRE D’ARTE Galleria
Via Maria Vittoria 20/A – Torino - Tel./Fax. 011 19503453
www.terredarte.net
Orario: mar. 16,30-19,30; mer. - sab. 11.00-13,00/16,30-19,30
Arte Antica
AVERSA Galleria
Via Cavour 13 int. cortile – Torino - Tel. 011 532662
Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00
“Venezia e il Mediterraneo tra ’800 e ’900”
CASA D’ASTE DELLA ROCCA
Via della Rocca 33 – Torino - Tel. 011 8123070/888226 Fax 011 836244
[email protected] - www.dellarocca.net
UNIQUE Galerie d’Art di Patrick CAPUTO
C.so Vittorio Emanuele II 36 – Torino - Tel. 011 5617049 - Cell. 334 8017314
[email protected] - www.galerieunique.com
Orario: mart.- sab. 10,00-12.30/15,00-19.30
Dal 24/9 all’8/10 Personale di Luigia Rinaldi
LUIGI CARETTO Galleria
Via Maria Vittoria 10 – Torino - Tel. 011 537274
Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30
Miscellanea di Pittura Fiamminga e Olandese
VIVIARTEVIVA Galleria Artistica e Culturale
Via Madonna delle Rose 34/C – Torino - Cell. 347 9453075 - Fax 011 3114769
[email protected] - www.viviarteviva.it
Orario: lun. - sab.16,00-19,00
SANT’AGOSTINO Casa d’Aste
C.so Tassoni 56 – Torino - Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577
Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30
CORRIERE dell’ARTE - 13 Settembre 2013
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