Morte li adeguò
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Morte li adeguò
L ’istituzione nel 2004 del Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, ha finalmente riportato alla luce una delle pagine più buie del novecento italiano. A lungo cancellata dalla memoria della nazione, la complessa vicenda del confine orientale fa ormai parte della coscienza civile degli italiani. L a straordinaria avventura di un uomo che ha scoperto il vero volto di Cristo in un luogo in cui si pensava che Dio non ci fosse. L’insegnamento di un cristiano che ha compreso di essere veramente libero solo se accetta di essere in totale dipendenza di Colui che lo ha creato. Il Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio, è stato istituito per ricordare lo sterminio e le persecuzioni dei cittadini ebrei e di tutti coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte per essersi opposti al progetto di sterminio. Il Giorno del Ricordo, celebrato il 10 febbraio, è stato istituito in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati. L’Amministrazione comunale di Sommacampagna intende unire simbolicamente queste due giornate in un’unica manifestazione; il titolo della rassegna deriva dal testo di una lapide dell’Ossario di Custoza: “Nemici in vita / morte li adeguò / pietà li raccolse”. w w w.comu n e. s om m a c amp ag n a . it Uf f i ci o Cu ltu r a : 0 4 5 8 9 7 1 3 5 6 - 5 7 24 febbraio sala affreschi, ore 20.45 non muoio neanche se mi ammazzano giovannino guareschi, un uomo libero dentro i lager Alessandro Gnocchi A distanza di sette anni dalla istituzione del Giorno del Ricordo e, a fronte di ricerche e studi che hanno interrotto la cosiddetta “congiura del silenzio”, è ora necessario agire per consentire ai ricordi di prendere definitivamente il posto dei rancori. Per fare questo è importante ripulire il racconto storico dalle influenze negative delle strumentalizzazioni politiche e nazionalistiche che, troppo spesso, hanno influenzato la sofferta costruzione di questa memoria di confine. La rassegna “Morte li adeguò” agisce in tal senso unendo, in un’unica rassegna, le commemorazioni dedicate al Giorno del Ricordo con quelle dedicate al Giorno della Memoria con l’obiettivo di lanciare un significativo messaggio di riconciliazione e di pietà nei confronti delle vittime di queste due drammatiche vicende che hanno segnato in profondità il tormentato percorso del ventesimo secolo. Lontani da ogni tentazione di omologare la storia, ma nel rispetto della verità storica e delle diverse storie, ci proponiamo di costruire insieme agli spettatori un percorso di memoria e ricordo che porti i due sinonimi a ricongiungersi nel significato comune di ogni condanna e di ogni violenza. Per lanciare questo messaggio intendiamo richiamare quella straordinaria negazione dell’odio incastonata in maniera imperitura nella costruzione dell’Ossario di Custoza dove le ossa dei combattenti appartenenti ai diversi eserciti che si combatterono nelle guerre del 1848 e del 1866 sono custodite senza distinzioni di nazionalità: nemici vicino a nemici, i vinti a fianco dei vincitori tutti resi uguali dalla morte. Filippo Bricolo Comune di Sommacampagna Assessorato alla Cultura Morte li adeguò Giornata della Memoria 2011 Giornata del Ricordo 2011 assessore alla cultura Alessandro Gnocchi è uno tra i maggiori studiosi di Guareschi, al quale ha dedicato varie opere, tra cui “Don Camillo & Peppone: l’invenzione del vero” (Rizzoli 1995), “Giovannino Guareschi, una storia italiana” (Rizzoli 1998) e “Il catechismo secondo Guareschi” (Piemme 2003). Ha pubblicato altri saggi dedicati alle tematiche religiose nella letteratura moderna studiando, tra l’altro, l’opera di Carlo Collodi, Arthur Conan Doyle, Georges Simenon e J. R. R. Tolkien. È editorialista del quotidiano “Il Giornale”, collabora con “Il Foglio” e “Il Timone”. comune di sommacampagna SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE: ASSOCIAZIONE CREA, CENTRO STUDI E RICERCHE STORICHE SILENTES LOQUIMUR, ASSOCIAZIONE NAZIONALE VENEZIA GIULIA E DALMAZIA, LANTERNA MAGICA, ANDREA BUONADONNA Nella foto in copertina, particolare della Cripta dell’Ossario di Custoza dove i resti dei caduti, appartenenti a diversi eserciti, riposano insieme in un significativo messaggio di riconciliazione. Rassegna informativa a scopo didattico. La partecipazione agli incontri è gratuita e aperta a tutti. Il film “L’uomo che verrà” è in programmazione con ingresso a pagamento. IL PROGRAMMA POTREBBE SUBIRE VARIAZIONI PER CAUSE NON DIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLONTÀ. pieghevole.indd 1 11/01/11 13.37 L e ideologie dei sistemi totalitari del XX secolo costruirono delle narrazioni della realtà, che promisero ai popoli europei un avvenire fatto di progresso, felicità e di benessere. Nel tentare di realizzare questi sogni, nazismo, fascismo e comunismo sovietico usarono la propaganda e gli strumenti di comunicazione della società di massa per costruire una realtà confacente alla loro visione del mondo. Tale sistema instillò nelle masse uno stato di mobilitazione generale permanente contro un nemico sempre pronto a tramare e ad agire contro la realizzazione del sogno collettivo. All’interno del processo di deformazione della realtà operato dai totalitarismi, l’idea del nemico fu una delle priorità: bisognava creare un nemico interno, che sabotasse gli sforzi collettivi e un nemico esterno, che permettesse il riconoscimento identitario. Un nemico, ebreo, antifascista o revisionista, da snidare, arrestare, condannare, incarcerare e in ultimo da annientare “nella soluzione finale”. 27 gennaio sala affreschi, ore 18.30 L A n occasione dell’uscita del’omonimo libro di Carlo Saletti e Frediano Sessi, pubblicato da Marsilio Editori. Il Museo di Auschwitz in Polonia è oggi il luogo di memoria più visitato. Risulta che ogni anno i visitatori siano più di 1.400.000. Luogo di morte e di afflizione per più di 1.300.000 deportati, la maggioranza ebrei, Auschwitz rappresenta nella coscienza europea il culmine dell’abisso e della barbarie nazista. a sera del 23 Marzo 1944 un gruppo di venti partigiani, appartenenti al IX Corpus Sloveno, tendevano un agguato al Vice Brigadiere Dino Perpignano, Comandante del Presidio di Bretto Inferiore dei Carabinieri, che svolgeva servizio di vigilanza e protezione alla locale centrale idroelettrica. I militi svolgevano il loro compito istituzionale, senza partecipare a servizi di rastrellamento o ricerca di elementi appartenenti alla Resistenza armata filo jugoslava, in quel legame di devozione indissolubile tra i Carabinieri e la popolazione che da quasi 200 anni ispira l’agire in ogni evenienza.” Sotto la minaccia delle armi, i partigiani riuscivano a sopraffare i militari, colti di sorpresa nel sonno ed inferiori nel numero. I Carabinieri, la stessa notte vennero condotti in località “Malga Bala”, ove furono rinchiusi in una stalla. Qui furono sottoposti a indescrivibili torture tali da fare definire il loro martirio “pur nelle cruente pagine della Guerra Civile italiana, l’episodio criminale tra i più violenti e feroci”. 3 febbraio 10 febbraio 17 febbraio I sala parrocchiale custoza, ore 20.45 sala affreschi, ore 20.45 giornata della memoria giornata del ricordo Le ideologie totalitarie e il bisogno di un nemico la storia del nostro concittadino dino perpignano visitare auschwitz cinema virtus, ore 21.00 porzus Film (Italia, 1997) vice brigadiere dei carabinieri e medaglia d’oro al merito civile “alla memoria” Prof. Giovanni Bresadola Carlo Saletti Marco Pirina Il professor Giovanni Bresadola insegna Storia e Filosofia al Liceo Don Bosco di Verona. Si occupa di ricerca storica e filosofica, di formazione socio-politica, collabora con alcune riviste specialistiche ed è docente universitario Carlo Saletti, ricercatore, fa parte della direzione scientifica della “Maizon d’Izieu – Mémorial des enfants juifs exterminés”, e collabora con il CDJC di Parigi. Ha pubblicato recentemente “Fineterra: Benjamin a Portbou” (Ombre Corte, 2010). Figura tra gli autori del “Dizionario dell’Olocausto” (Einaudi, 2004) e del “Dictionnaire de la Shoah” (Larousse, 2009). Di origini friulane e venete, Marco Pirina è uno storico, ricercatore e autore di ben 24 libri di ricerca storica tra cui “Carabinieri 1943-1946. I martiri di Malga Bala”. È il fondatore e il direttore del Centro Studi e ricerche Storiche Silentes Loquimur, definito con deliberazione della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia, “istituto di ricerche storiche di notevole interesse” ed inserito nella tabella degli istituti storici. ore 19.45, sala consiliare del municipio RADUNO DELLE ASSOCIAZIONI D’ARMA ore 20.15, chiesa parrocchiale s. andrea CERIMONIA PER L’APPOSIZIONE DEL NOMINATIVO DI DINO PERPIGNANO NELLA CAPPELLA DEI CADUTI. A SEGUIRE BREVE CERIMONIA COMMEMORATIVA ALL’ESTERNO DEL GIARDINO PERPIGNANO DAVANTI ALLA LAPIDE A LUI DEDICATA. pieghevole.indd 2 gli inizi degli anni Settanta, l’anziano Umberto Pautassi arriva in un paesino della Slovenia per incontrare un forestiero suo coetaneo che vive lì da tempo, Carlo Tofani. Quando sono di fronte, i due riprendono i loro soprannomi di un tempo: Storno il primo, Geko il secondo. Si rinfacciano le loro “verità”: quella dell’unico scampato, e quella del capo dei GAP che eseguì il massacro. Si torna al passato: nel 1945, la situazione al confine della Jugoslavia è confusa. La politica internazionale impone al PCI di sacrificare in parte gli interessi nazionali a favore della supremazia di Tito. La presenza, nelle baite sopra Porzus in provincia di Udine, di un gruppo di partigiani della brigata Osoppo, di ispirazione cattolica, crea fastidio e imbarazzo. Il 7 febbraio un centinaio di partigiani della brigata Garibaldi e dei GAP comunisti arriva a Porzus, cattura gli osovani e li accusa di collusione coi fascisti. Gli osovani vengono giustiziati freddamente a gruppi, nel giro di undici giorni. Porzus di Renzo Martinelli, con L. Flaherty, L. Crespi, G. Moschin. G. Ferzetti, B. Bilotta. italia, 1997, Drammatico, 110 minuti 28-29 gennaio cinema virtus, ore 21.00 l’uomo che verrà di G. Diritti, con Maya Sansa, Alba Rohrwacher. italia 2009, Drammatico, 117 min. In occasione della Giornata della Memoria 2011, un autentico capolavoro, premiato alla Festa del Cinema di Roma, su quella che è passata alla storia come la strage di Marzabotto. Un film di coscienza, che, attraverso gli occhi della sua piccola protagonista, ci consegna una visione della vita dolorosa, ma accompagnata da un messaggio di speranza. A S S . N E L A N T E R NA M AG IC A 11/01/11 13.37