RASSEGNA STAMPA CISL del 4 GIUGNO 2013

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RASSEGNA STAMPA CISL del 4 GIUGNO 2013
UST SALERNO
RASSEGNA STAMPA
4 GIUGNO 2013
A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE
Cilento - Diano - Bussento
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
Vertenze Corisa/4 e Yele. I sindaci restano divisi e propongono nuove società per ogni area
Un anno di arretrati, in corteo con mogli e figli
L’assessore provinciale Bellacosa vuol ricorrere al prefetto per Ecoambiente
NICOLA SALATI
VALLO DELLA LUCANIA
STATO DI INCERTEZZA
Nulla di fatto, l’ennesimo
incontro a vuoto. Mentre gli
operai di Corisa/4 avanzano dodici mensilità arretrate, ecco che ieri mattina i sindaci che fruiscono dei servizi per la raccolta dei rifiuti
si sono divisi sulla strada da
percorrere per assicurare gli
attuali livelli occupazionali
oltre che risparmi alle amministrzioni locali in preda
ad una perdurante crisi
di liquidità. Permettendo
all’assessore provinciale
Adriano Bellacosa, presente
a Vallo della Lucania con il
sindaco del luogo Antonio
Aloia, di sottolineare che
se non sarà trovata una
intesa in tempi brevi ecco
che al 30 giugno, quando
le competenze passeranno
in capo alla Provincia, ad
effettuare i servizi potrà essere la società Ecoambiente
ieri rapresentatata al tavolo
con i delegati dei lavoratori
dall’amministratore Giovanni Capo.
Motivo del contendere le
GLI ASSESSORI
Loviso vice sindaco
Deleghe a Curcio,
Corleto e Citarella
E Teresa Pascale
presiede il Consiglio
Polla. Si insedia domenica
mattina la nuova Giunta
comunale guidatra dal sindaco Rocco Giuliano ritornato alla guida del centro
del Vallo di Diano dopo
dieci anni.
Ne faranno parte il sindaco
uscente Massimo Loviso,
che fungerà anche da vice
del primo cittadino, Giuseppe Curcio, con delega
alle attività Produttive, l’avvocato Giovanni Corleto,
con delega agli affari Legali,
e l’architetto Maria Citarella, assessore ai Lavori
Pubblici.
Il ruolo di presidente del
consiglio comunale sarà
ricoperto da Teresa Pascale.
“ Ma agli altri consiglieri
tendo alla Yele la raccolta
per l’area centrale del Cilento. Da parte sua Franco
Alfieri, sindaco di Agropoli,
ha accettato le linee guida della proposta dei suoi
colleghi specificando che si
può costituire un’altra società in grado di occuparsi solo
dei servizi da effettuare nei
centri che aderiscono all’Unione dei Comuni dell’Alto
Cilento.
Di fronte a tali divisioni l’assessore provinciale Bellaco-
Dal 1 luglio non assicurati
gli attuali livelli occupazionali
A rischio la raccolta dei rifiuti
Spaccatura.
I sindaci
non trovano
l’accordo
e continua
il calvario
dei lavoratori
pronti a proteste
clamorose
proposte, non proprio all’insegna della sinergia, rappresentate dai primi cittadini.
Così Andrea Salati, sindaco di Gioi e presidente
dell’Unione dei Comuni
dell’Alento, ha praticamente
proposto la creazione di una
società di servizi chiamata
ad effettuare la raccolta dei
rifiuti solo per il territorio
da lui rappresentato. Mentre il sindaco di Piaggine,
Guglielmo Vairo, ha sottolineato che una società poteva
essere costituita unicamente
per il territorio dell’Alto
Calore. Invece il sindaco di
Montano Antilia, Alberto
Del Gaudio, ha illustrato
l’ipotesi di parcellizzare il
servizio sul territorio garan-
sa ha chiesto che in breve
tempo possa essere indicata
dai Comuni interessati una
specifica ed unica proposta.
In caso contrario la Provincia sceglierà, con il supporto
della prefettura di Salerno,
di affidare i servizi attualmente svolti da Corisa/4 e
Yele alla società provinciale
Ecoambiente.
Polla. Apertura all’opposizione e attenzione per le politiche giovanili
Domenica si insedierà la Giunta
Il sindaco: “Lavoro e meno tasse”
Da sinistra il sindaco
Rocco Giuliuano
e il precedessore
Massimo Loviso
eletti andranno le deleghe
su problematiche specifiche
di pubblica utilità”, sottolinea il neo sindaco Rocco
Giuliano.
All’opposizione siederanno,
invece, i consiglieri Vincenzo Cammardella, Fortunato
D’Arista e Vanni Ritorto. A cui il sindaco chiede
“collaborazione per il bene
dell’intera comunità. Assicurando loro il confronto
aperto su ogne tema”.
Ed è lo stesso Rocco Guliano a dettare l’agenda
delle priorità:”Innanzitutto
occorrerà porre notevole
attenziome allo stato economico dell’ente considerato che le disponibilità
fiannziarie risultano essere
precarie. Poi occorre assicurare il completamento delle
opere pubbliche in corso
e, soprattutto, i pagamenti
alle imprese impegnate
nei lavori. questo non ci
esimerà dal tentativo, che
crediamo possa portare futti
estremamente positivi per
tutti i cittadini, di ridurre la
pressione dei tributi”.
Un messaggio chiaro Rocco
Giuliano lo rivolge anche
ai giovani: “Rappresentano, senza enfasi alcuna,
il nostro futuro e sarebbe
estremamente sbagliato non
preoccuparsene. Soprattutto
ci attiveremo affinchè possano essere colte tutte le
opportunità utili a produrre
nuova occupazione”.
al.bo.
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S. Giovanni a Piro: niente ordinanza di demolizione
Sala Consilina: 24enne in ospedale a Polla
San Giovanni a Piro. Avrebbe
omesso di adottare l’ordinanza di
demolizione delle opere abusive
realizzate da Fortunato Beati,
padre dell’assessore comunale
all’urbanistica Flavio, nonostanze
ne avesse conoscenza in virtù di
una comunicazione dello scorso
2 settembre da parte dei carabinieri della locale stazione. Così è
stato rinviato a giudizio Raffaele
Laino, in qualità di responsabile
dell’ufficio tecnico del comune di
San Giovanni a Piro, su richiesta di
Valeria Palmieri, pubblico ministero presso il tribunale di Vallo della
Lucania. Ed il gup Elisabetta Garzo, anche presidente del tribunale
Sala Consilina. L’incontro chiarificatore alle diciassette del pomeriggio di ieri si trasforma in rissa tra
due 24enni di Sala Consilina che
si erano dati appuntamento nella
centrale piazza Matteotti.
Motivo del contendere, già da
diverse settimane, l’amore per la
stessa ragazza ventunenne anche
lei residente a Sala Consilina.
Ma i due, nel volgere di qualche
minuto, sotto gli occhi meravigliati
dei passanti, in pochi istanti dalle
parole sono passati ai fatti colpendosi prima con spintoni e, poi, con
calci, schiaffi e pugni. Quindi uno
di loro si è avvicinato alla propria
auto e, rovistando all’interno
Casa del padre dell’assessore, Laino dal gup
di Vallo della Lucania, ha fissato
per il prosssimo 26 giugno la data
per l’udienza preliminare.
Raffaele Laino, secondo l’accusa,
non adottando l’ordinanza di
demolizione delle opere abusive
realizzate in località Cerreto, avrebbe intenzionalmente procurato un
ingiusto vantaggio patrimoniale
al genitore dell’assessore che,
pertanto, riusciva a conservare
in tale maniera la proprietà delle
opere abusive. Il Laino, difeso
dall’avvocato Antonio Gozza di
Casal Velino, potrà ora presentare
memorie e produrre documenti o
chiedere di essere interrogato.
gia.mur.
Prende a martellate il rivale in amore
dell’abitacolo, ha preso un martello
con il quale, di corsa, si è scagliato
sul rivale in amore colpendolo due
volte rispettivamente al braccio
destro ed alla testa.
Poi l’aggressore si è dato alla fuga,
mentre un passante ha avvertito il
servizio di emergenza 118.
In ambulanza il giovane colpito
con il martello è stato trasportato
all’ospedale di Polla dove i medici
gli hanno riscontrato una ferita al
capo guaribile in dieci giorni ed
una lesione al braccio medicata
immediatamente. Sull’accaduto
indagano i carabinieri della compagnia di Sala Consilina.
Ilaria Di Stasi
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Ma da parte di quest’ultima
verrebbero salvaguardati
unicamente gli attuali livelli
occupazionali relativi al
Corisa/4.
Mentre resta incerto il futuro degli addetti impegnati
con la Yele.
Discussione svoltasi anche
alla presenza di Marcello
Ametrano, per la Yele, e
di Domenico Del Gaudio,
Commissario del Corisa/4.
Ed alle richieste sugli stipendi arretrati vantati dai
lavoratori è stato replicato
che nessuna risposta può
essere al momento data in
virtù del fatto che solo entro
il prossimo 15 giugno sarà
disponibile il dato certo relativo ai debiti che ogni singolo Comune ha maturato.
Indicazione ritenuta estremamente non esaustiva da
parte dei rappresentanti dei
lavoratori i quali hanno immediatamente replicato che,
se per quella data non riceveranno adeguate assicurazioni sulla corresponsione
delle somme loro dovute,
si recheranno in corteo, con
mogli e figli, a protestare a
Salerno dinnanzi alle sede
dell’amministarzione provinciale.
A rischio, in tale contesto,
diventerebbe anche la raccolta dei rifiuti sul’intera
area del Cilento sia costiero
che interno. Proprio alla
vigilia della stagione estiva.
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Atena Lucana
Annunziata
vice sindaco
di Iuzzolino
Atena Lucana. Da primo
cittadino a vice sindaco:
Sergio Annunziata avrà
un ruolo da protagonista
nell’amministrazione
comunale guidata da Pasquale Iuzzolino. Nella
Giunta, che si insedierà
sabato mattina, è stato
indicato anche Gaetano
Caporale.
Spetterà a questo triumvirato guidare l’amministra zione comunale che
si muoverà nel segno
della continuità rispetto
all’azione svolta per due
mandati dal sindaco
uscente Sergio Annunziata.
E proprio quest’ultimo
sottolinea che “sarà prestata doverosa attenzione alle istanze provenienti dall’opposizione in
nome del bene comune
rappresentato, indubbiamento, dal territorio
e dalla popolazione”. In
particolare l’amministrazione capeggiata dal neo
primo cittadino Pasquale
Iuzzolino intende profondere il massimo impegno relativamente alal
promozione e tutela del
territorio, per lo sviluppo
di nuoiva occupazione e
nel segno di una spesa
pubblica senza eccessi.
a.b.
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Capaccio - Agropoli
Metropolis Martedì 4 giugno 2013
Per il consigliere spese maggiori delle entrate. In calo gli incassi per tributi e concessioni
GIAMPAOLO MURGIA
AGROPOLI
Non sarebbe tutto oro quello
fatto luccicare dall’amministrazione di Agropoli in
merito all’avanzo di gestione comunale dell’anno 2012
indicato in 497.103 euro.
Secondo il consigliere comunale Pasquale Di Luccio
la somma diffusa dall’ente ”tiene conto anche degli
anni precedenti e non all’avanzo di competenza, che
rappresenta il risultato della
sola gestione dell’anno 2012
e che si è chiusa con un saldo di appena € 77.811,91”.
Per quanto riguarda Agropoli ecco che l’avanzo di
gestione già ammontava a
circa euro 418.000 alla fine
del 2011.
“Pertanto nel corso dell’ultimo anno si è riusciti a
“risparmiare” una somma
notevolmente minore rispetto a quella che hanno
voluto farci credere i nostri
amministratori, generando
nel cittadino il falso con-
“Risparmi minori
rispetto a quelli
che hanno voluto
farci credere”
vincimento di un risparmio
di quasi euro 500.000 solo
nell’anno 2012. - sottolinea
Di Luccio - Nel corso del
2012, l’Ente ha speso più di
quanto ha materialmente riscosso con un disavanzo di
circa euro 445.000 (riscosso 11.230.390,17 e pagato €
11.676.146.71).
L’Ente ha registrato una diminuzione di accertamenti
tributari rispetto all’anno
precedente di circa euro
1.350.000
(11.026.831,48
nel 2011 e 9.675.158,46 nel
2012), una perdita di proventi nei servizi pubblici relativi alla gestione dei posti
barca di circa euro 55.000
(costi 404.977,56 - proventi
350.000), nella refezione e
trasporto scolastico di circa
euro 100.000 (costi 183.891,50
- proventi 89.480,16).
“Il raggiungimento del saldo di competenza con segno
positivo si è ottenuto solo
grazie alla gestione dei residui attivi e passivi e cioè
alla differenza tra entrate
accertate ma non ancora riscosse (crediti dell’Ente nei
confronti di terze economie)
e uscite impegnate e non ancora pagate (debiti che l’Ente
ha nei confronti di terze economie) atteso che, nel corso
del 2012, l’Ente ha speso più
Comune di Agropoli, non
tornano i conti a Di Luccio
Piano di Zona S6
Auricchio chiede
la contabilità
della gestione
“Criticità anche nei rapporti con le società partecipate”
di quanto ha materialmente
riscosso con un disavanzo
di circa euro 445.000 (riscosso 11.230.390,17 e pagato
11.676.146.71) - spiega Di
Luccio - A tutto ciò si aggiunga che non vi è alcuna
certezza che tutti i crediti
contabilizzati nei residui attivi, per loro stessa natura,
potranno essere effettivamente recuperati dall’Ente
ovvero che l’ammontare dei
debiti nei residui passivi sia
stato stimato correttamente o sottostimato per far temere, nel prossimo futuro,
una situazione di squilibrio
finanziario per le casse comunali”.
Capitolo a parte merita la
gestione dell’acquedotto i
cui costi ammontano a euro
1.909.109,71 ed i ricavi a
euro 1.510.701,59 generando per le casse dell’Ente una
perdita di quasi mezzo milione di euro che certamente l’Asis, in qualità di nuovo
soggetto gestore del servizio
idrico integrato dal gennaio 2013, non vorrà ripetere
ottimizzando al massimo
i processi gestionali ma al
contempo aumentando il costo del servizio a carico del
cittadino qualora non dovesse raggiungere tale obiettivo.
L’unico servizio pubblico
capace di garantire un discreto margine di proventi
per le casse del Comune di
Agropoli il servizio di so-
sta a pagamento con un ricavo di circa 50.000 euro
(costi 352.500,00 - proventi
400.000,00). La comparazione delle spese correnti impegnate negli ultimi tre esercizi
finanziari ha evidenziato
un trend di spesa costante
con una media di circa euro
12.700.000 l’anno, includendo la spesa di personale di
circa euro 3.000.000, in diminuzione.
“Criticità sono emerse anche in relazione ai rapporti
tra l’Ente e le società partecipate in quanto “sono state
rilevate discordanze” per le
società partecipate Agropoli
Servizi srl ed ASIS Salernitana Reti de Impianti s.p.a.
‘per le quali si richiede di
adottare senza indugio e,
comunque non oltre i termini dell’esercizio finanziario
in corso, i provvedimenti
necessari alla conciliazione
delle partite debitorie e creditorie’, parole dell’organo
di revisione contabile”, conclude il consigliere comunale Pasquale Di Luccio.
Per ora l’amministarzione
comunale non replica, come
già accaduto rispetto alle critiche dei giorni scorsi sullo
stesso argomento del rendiconto 2012, a Mario Capo e
Agostino Abate.
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Sicurezza, il prefetto risponde a Voza
Convocata per giovedì a Salerno la riunione sull’ordine pubblico a Capaccio
Capaccio. Il Prefetto di Salerno,
Gerarda Pantalone, ha convocato
per giovedì, alle ore dodici, una riunione tecnica di coordinamento dei
responsabili provinciali delle forze
di polizia per discutere di ordine e
sicurezza a Capaccio Paestum.
La convocazione della riunione fa
seguito alla lettera inviata dal sindaco Italo Voza lo scorso 20 maggio, nella quale il primo cittadino
chiedeva al Prefetto la convocazione di un tavolo per discutere della
situazione di Capaccio Paestum e
per organizzare insieme «misure di
contrasto delle presenze malavitose
e parassitarie sul nostro territorio».
“Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un incremento di fenomeni di
criminalità sul territorio di Capaccio
Paestum. - afferma il sindaco Italo
Italo Voza, sindaco di Capaccio
Voza - Furti nelle case, negli esercizi commerciali e nelle strutture
ricettive, criminali che arrivano ad
Dall’Anas un milione per la Statale 166 degli Alburni
introdursi nelle case anche quando
ci sono persone all’interno. La gente non si sente più sicura. Le forze
dell’ordine lavorano con grande
sacrificio, ma il territorio è molto
vasto. Occorre potenziare i controlli sul territorio, aumentare il livello
di sicurezza. Ancora di più ora che
l’estate è alle porte e con l’aumento
della popolazione è ancora maggiore il rischio di fenomeni di criminalità”.
I cittadini, come lo stesso sindaco
Italo Voza, si attendono una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio. E assicurano la
massima collaborazione.
Maria Esposito
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Aperta al traffico in senso di marcia alternato
Provinciale 12 chiusa da due mesi, protesta Pisciotta, transitabile via Foresta
Ottati/Aquara. Chiusa dallo scorso
aprile la Strada Provinciale 12, nel
tratto compreso tra Bivio San Vito di
Aquara - Castelcivita. Ed i cittadini
chiedono interventi immediati per il
ripristino. Così domenica, presso l’Aula
Consiliare “R. Bamonte” del Comune
di Ottati, si è svolto l’incontro pubblico
organizzato dal Comitato Civico Alburni, presieduto da Giuseppe Doddato,
che ha visto la partecipazione del
Consigliere regionale Donato Pica,
del Consigliere provinciale Giovanni
Coscia, del Vice sindaco del Comune di Ottati Alessandro Capozzoli, e
dell’Assessore ai Lavori Pubblici Aldo
Doddato, del sindaco del Comune di
Roscigno Armando Mazzei, del Consigliere Comunale di Corleto Monforte
Luigi Salerno e di Maria Cristina Rizzo
del Codacons di Salerno.
“Nelle scorse settimane - afferma
Donato Pica - sono intervenuto più
volte con interrogazioni ed alti atti per
sollecitare l’intervento della Regione
Campania anche attraverso il riconoscimento dell’urgenza pubblica. Nulla
è stato fatto. Le popolazioni coinvolte
stanno vivendo profondi disagi e vi
sono gravi ripercussioni economiche”.
L’Anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta
Ufficiale un esito di gara per lavori di
manutenzione straordinaria sulla strada statale 166 “Degli Alburni”, per i oltre
un milione di euro. La gara prevede
il rifacimento della pavimentazione
e della relativa segnaletica verticale
ed orizzontale, oltre ad interventi di
consolidamento della regimentazione
idraulica e delle barriere.
Pisciotta. Dopo 2 mesi
di chiusura al traffico
torna ad essere transitabile la ex Strada Statale
447 nel centro abitato di
Pisciotta in via Foresta.
L’arteria, che era stata
chiusa in seguito ad una
frana che aveva reso
pericolante il fabbricato degli eredi di Diego
Cappuccio, è ora percorribile in
senso di marcia alternato. L’apertura è stata consentita dalla demolizione controllata dell’abitazione
in via Foresta.
“Al fine di attenuare i forti disagi patiti dalla cittadinanza - si
legge nell’ordinanza
comunale - a seguito
della chiusura totale
al transito sia veicolare che pedonale del
tratto di strada di via
Foresta antistante il
suddetto fabbricato e
di limitare i disagi alla
cittadinanza nei limiti
della sicurezza e nel
rispetto della pubblica incolumità è
parzialmente consentito il transito
lungo la via Foresta di Pisciotta
capoluogo nell’area sottostante il
fabbricato di proprietà degli eredi
Cappuccio Diego, così come delimitato da apposita segnaletica”.
Capaccio/Roccadaspide.
Non si arrende il sindaco
di Roccadaspide in merito
alla gestione del Piano
di Zona S6. Così prende
carte e penna richiedendo
chiarimenti circa la mancata
rendicontazione del Bilancio
2012 e la revoca di ingenti
finanziamenti regionali.
Sabato scorso l’assessore
alle Politiche Sociali del
Comune capofila, Capaccio, Rossana Barretta (foto
sopra), aveva sottolineato
che le difficoltà derivavano
anche dalla la mancanza
di personale.
Ma ieri mattina il sindaco
Girolamo Auricchio ha
protocollato una richiesta di
convocazione urgente del
coordinamento istituzionale
dell’Ambito, indirizzata direttamente al collega di Capaccio, Italo Voza. Auricchio si augura che possano
essere discussi i seguenti
argomenti: provvedimenti
previsti dal Decreto dirigenziale regionale n. 687 del
9/10/2012, circa la mancata
rendicontazione alla Regione Campania di 3,2 milioni
di euro; provvedimenti del
Decreto dirigenziale n. 14
del 17/1/2013, inerente la
revoca di un finanziamento
di circa 1,2 milioni a causa
del mancato invio degli atti
richiesti da Palazzo Santa
Lucia; diniego della proroga
del progetto “Il Calore negli
Orti” finanziato dalla Regione con 100mila euro; rendiconto sui servizi di baby trasporto sociale (40mila euro)
e “Giovani attivi” (25mila),
nonché sull’approvazione
della programmazione di
Bilancio e sulle assunzioni
2013-2015.
Scontro istituzionale che
potrebbe concludersi, in
caso di ulteriori incomprensioni, con la decisione
da parte del sindaco di Roccadaspide di provvedere in
autonomia all’erogazione
dei servizi. Coinvolgendo,
anche gli altri centri che
fanno parte del Piano di
zona S6 che da circa un
anno e mezzo non riesce
ad assicurare assistenza
ottimale cone in passato.
800 PARTECIPANTI
Europei di calcio
per gli avvocati
Capaccio. Circa 100 match
della durata di 1 ora sui
campi da calcio di Paestum
(Hotel Ariston), Vallo della
Lucania, Roccadaspide,
Agropoli, Trentinara e Eboli. Oggi il calcio di inizio
l’Europeo di calcio a 11
per avvocati Eurolawyers
Cilento 2013 che si concluderà sabato. Più di 800
presenze sul territorio per la
V edizione del campionato
che ha raggiunto numeri
record: ben 37 squadre
partecipanti a fronte delle
28 iscritte alla passata edizione. L’evento per la prima
volta si svolge in Italia,
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Eboli
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
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Nasce il comitato ‘Edilizia e Libertà’, punti base sblocco del Piano Casa, dei Pua e nuovo Puc
In corteo per sbloccare il lavoro in città
Iniziativa indetta per sabato mattina alle 9 e 30: « Contro le inadempienze dell’amministrazione»
L’iniziativa
REDAZIONE
EBOLI
Il Comitato Edilizia e Libertà
ha indetto una manifestazione contro l’amministrazione
comunale.
In una nota, a firma del presidente dell’organismo si legge
che: «La costituzione italiana
all’articolo 1 afferma che
l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro.
Pertanto spetta innanzitutto
a coloro che amministrano
la cosa pubblica a rendere
efficace questo principio. Per
questa ragione si è costituito
il comitato Edilizia e Lavoro
per sollecitare gli amministratori della nostra città a
prendere immediatamente
tutti i provvedimenti utili a
sbloccare l’edilizia ad Eboli».
Di quali atti si tratti lo spiega
lo stesso comitato: «Occorre
aprire subito i cantieri della
legge 106\2011, ciò consentirebbe di trovare lavoro
ad un numero notevole di
lavoratori disoccupati, oggi
in gravi condizioni di difficoltà. Occorre sbloccare i Pua
residenziali che da oltre dieci
anni sono fermi. E ancora
dobbiamo aprirci ad una
nuova idea di pianificazione
mediante un nuovo Puc che
sia aperto e dinamico».
Le ragioni di Edilizia e Lavoro: «Siamo aperti al contributo dei cittadini. E contiamo
Il caso
Tutti in bici per la ‘cicloturistica’
Un successo l’edizione 2013
con oltre 180 ciclisti partecipanti
sulla sensibilità di tutta la
cittadinanza che invitiamo a
partecipare alla manifestazione pubblica contro le inadempienze dell’amministrazione
comunale di Eboli sui temi
centrali delle nostre proposte.
Il Comitato Edilizia e Lavoro,
finalizzato a sbloccare il settore in città vedrà la presenza
di cittadini, studenti ed attori
economici. L’appuntamento è
per sabato prossimo alle ore
9.30. La manifestazione di
terrà in forma di corteo e si
radunerà all’ingresso di Eboli,
all’altezza della rotatoria di
San Giovanni e proseguirà
lungo il viale Amendola raggiungendo le maggiori arterie
del centro cittadino fino a
concludersi in piazza della
Repubblica, dove contiamo
di arrivare intorno alle 11».
L’ultimo appello accorato
del comitato: «I lavoratori
devono tornare i protagonisti
della realtà economica. La
manifestazione non sarà che
l’inizio della nostra azione.
Lavoro significa libertà, che
a sua volta vuol dire dignità
e che significa vivere».
Eboli. Una cicloturistica
di 65 chilometri. Circa 180 ciclisti iscritti e
12 associazioni sportive
campane hanno partecipato alla manifestazione
organizzata dal dottor
Damiano Capaccio, dirigente dell’associazione
Eboli Sele Bike e dalla squadra di ciclismo
Fontana Vecchia. EboliPiazza della Repubblica,
Fiocche, Persano, Borgo
Carillia, Cerrelli, Albanella, Tornanti di Roccadaspide, Capaccio, Albanella,
Altavilla, Eboli- Piazza della Repubblica.
Nel gruppo erano presenti una decina di donne, un ragazzo di 11 anni, residente a Salerno, e tre ciclisti over
70. Il piano traffico è stato garantito dagli scooteristi
dell’associazione “Padre Pio” di Eboli, dai vigili urbani
e dalla protezione civile. Un’iniziativa che ha riscosso
successo e partecipazione. A fine gara ogni gruppo
sportivo ha ricevuto una cesta ricordo con i prodotti
tipici della Piana del Sele. «Siamo soddisfatti per la
partecipazione di tanti ciclisti giunti da diversi paesi
della Campania- afferma Damiano Capaccio, medico
ebolitano e organizzatore della cicloturistica- l’anno
prossimo sicuramente replicheremo l’iniziativa che ha
coinvolte diverse generazioni di sportivi».
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Dopo le accuse di Vito Busillo la replica di Roberto Palladino
Eboli Patrimonio, è bagarre Pd-Pdl
Lo scontro sulla nomina del nuovo amministratore
unico della società partecipata del Comune eburino:
«Siano era consulente dell’ente non dell’Aracne»
Eboli. Tra informazioni
errate e bagarre politica, al
centro della questione torna
il caso della Eboli- Patrimonio. Il consigliere comunale
Roberto Palladino, esponente del Partito democratico,
in merito alla nomina di
Amministratore Unico della
Eboli Patrimonio, conferita
all’ingegnere Francesco Siano, restituisce al mittente
le accuse ricevute nei giorni
scorsi dal collega Vito Busillo, esponente invece del
Popolo della Libertà. «Il
consigliere Busillo mostra
di essere davvero disinformato. Innanzitutto, occorre
precisare che l’ingegnere Siano, nel 2009, è stato
consulente del Comune di
Eboli e non – come egli ha
sostenuto – del Consorzio
Aracne, nell’annosa vicenda - sorta peraltro ai tempi
della precedente Amministrazione Comunale - che è
poi sfociata in un rilevante
contenzioso con l’Ente. In
tale occasione, la collaborazione dell’ingegnere Siano
si è rivelata estremamente
utile, giacché, anche a seguito del suo operato, è
stato possibile ridefinire –
riducendolo notevolmente
– l’importo del risarcimento
dovuto al consorzio. Senza
quell’importante contributo
professionale, a vantaggio
degli interessi della collettività, negli scorsi mesi, in
occasione dell’elaborazione
del piano di riequilibrio
pluriennale, avremmo dovuto fare i conti con un
importo di quel risarcimento ben più cospicuo, con
Lo scontro
Vito Busillo
L’ex candidato sindaco del
Pdl aveva criticato la scelta
di affidare l’incarico a Francesco Siano
Roberto Palladino
Il consigliere Pd difende attaccando: «Busillo
è disinformato
sulle sue accuse»
evidenti conseguenze per
le tasche dei nostri concittadini. L’ingegnere Siano
– prosegue il consigliere
Palladino – è una figura di
alto profilo professionale,
che ha accettato un incarico
impegnativo, al solo scopo
di mettere a disposizione le
proprie competenze nella
indispensabile azione di
gestione dei beni pubblici
che sono stati conferiti alla
Eboli Patrimonio, al fine di
valorizzarli. Devo dire che
egli si è, immediatamente,
messo al lavoro per portare
avanti le attività più urgenti della Eboli Patrimonio.
Sono sicuro – conclude il
consigliere Palladino – che
il lavoro che sarà messo in
campo nei prossimi mesi,
porterà risultati positivi
per l’Ente. Pertanto, invito
l’opposizione di centrodestra ad evitare polemiche
pretestuose ed infondate».
Intanto giovedì alle 19 la
civica assise è chiamata a
discutere il rendiconto 2012.
E solo a quell’ora si conosceranno le sorti dell’amministrazione guidata dal
sindco Melchionda che, al
momento, rimane ancora
dimissionario.
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La kermesse
Profumo di tradizione ad Eboli
con l’Infiorata del liceo ‘Levi’
La doddisfazione della giunta
Eboli. Un tappeto di
petali e fiori e profumi.
L’Infiorata preparata in
occasione della tradizionale processione del
Corpus Domini, anche
quest’anno a Piazza Borgo ha suggestionato i
fedeli e quanti, anche
solo per curiosità, si sono
riversati per i vicoli del
centro storico. Giunta
alla sua quinta edizione,
“Infiorata”, un’opera che
riproduce immagini sacre realizzate con colorati petali
di fiori, porta la firma dell’Associazione Porta Borgo,
in collaborazione con il Liceo Artistico “Carlo Levi” e
con il patrocinio del Comune di Eboli.
Tanti e giovanissimi, gli attori protagonisti dell’opera
coordinati dal professor Salvatore Mansi.
A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino
Melchionda: “Ci tengo a porgere i miei ringraziamenti
all’associazione Porta Borgo, agli allievi e ai docenti
del liceo artistico Carlo Levi, ed a tutti i cittadini che
hanno preso parte a questa splendida iniziativa. Un
meraviglioso e colorato tappeto di fiori, realizzato ad
arte, ha accolto una delle processioni più antiche e suggestive della nostra Città». L’opera è stata apprezzata e
fotografata de centinaia di persone e sul web in queste
ore la fa da padrona.
Una tradizione rispettata in pieno dagli ebolitani e
che servirà da pungolo anche al turismo cittadino e
alle fortissime esigenze di aggregazione sociale che si
avverte tra i quartieri di Eboli e che risponde pure alle
esigenze di creatività e di cultura di cui il liceo artistico
ebolitano si è fatto portavoce con la gestione, in prima
persona, dell’importante iniziativa.
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Picentini-Sele
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
Albanella. Tre testi ‘discordanti’ sulla presenza dell’uomo in un patronato
Duplice omicidio, è giallo
sugli spostamenti di Marsico
E a luglio sarà ascoltata la moglie dell’altro imputato Halimi
GIOVANNI VASSO
SALERNO
Delitto di via Fravita, sfilano in aula i
testi convocati dall’accusa e dalla difesa ed è giallo sulla presenza o meno
di Mario Marsico in un patronato di
Capaccio nel giorno in cui è avvenuto il duplice omicidio di Armando
Tomasino e della compagna Maria
Francesca Lamberti, il 2 gennaio dello
scorso anno.
Marsico, assistito dall’avvocato Vincenzo De Luca, è sul banco degli imputati per l’assassinio dei due insieme
al marocchino Radouane Halimi,
difeso dall’avvocato Gerardo Cembalo. Nell’udienza che si è tenuta ieri
davanti ai giudici della Corte d’Assise
di Salerno sono emerse alcune discrepanze nel racconto di tre testimoni. Il
resoconto delle tre persone, conoscenti
alla lontana di ‘Maradona’, avrebbe
palesato diverse discrepanze che, allo
stato attuale, non lasciano intravedere
con certezza l’esatta collocazione del
45enne capaccese nel pomeriggio del
giorno in cui avvenne l’efferato delitto.
Mario Marsico, infatti, sarebbe stato
visto in un Patronato di Capaccio in un
orario compatibile con quello in cui,
con molta probabilità, venne portato
a termine il duplice omicidio. Tuttavia
le tre versioni degli altrettanti testimoni non riescono a fugare il dubbio
che Marsico sia stato effettivamente
in quel Patronato all’ora indicata ma
non del 2 gennaio bensì del giorno
successivo. Per di più, allo stato attuale, non è da escludere nemmeno che
l’uomo possa essersi trovato presso
Bellizzi
Mimmo Volpe:
«Ok ai lavori
per alloggi Erp»
Bellizzi. Iacp, Mimmo Volpe
annuncia l’accordo per gli
alloggi. In una nota affidata
ai social network, l’ex sindaco di Bellizzi, attualmente sub-commissario Iacp
spiega: «Ieri mattina presso
la sede provinciale Iacp è
stato sottoscritto il contratto e sono stati consegnati
all’impresa esecutrice i lavori per l’ammodernamento
e messa in sicurezza degli
edifici Erp di Bellizzi di via
Manin e di via Trento».
Mimmo Volpe spiega ancora: «L’impegno è stato
rispettato. Nelle prossime
settimane parte la gara per
riqualificare via Roma e il
quartiere Borgonovo».
La notizia, adesso, riaccende lo scontro tra gli
schieramenti politici cittadini
di Bellizzi.
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Ballottaggio a Pontecagnano:
Lanzara è primo... sulla scheda
Ernesto Sica incontra i cittadini
Pontecagnano Faiano. La
prima sfida, quella con la
sorte, se l’aggiudica Giuseppe Lanzara: sarà lui, infatti, il primo candidato sulla
scheda elettorale che verrà
consegnata agli elettori nel
prossimo e decisivo weekend elettorale che decreterà
il nuovo sindaco di Pontecagnano Faiano.
Intanto Ernesto Sica prosegue in maniera incessante il
suo tour tra cittadini e quartieri. Obiettivo del sindaco
uscente sarà quello di affer-
marsi e blindare il secondo
mandato consecutivo, il terzo
da quando è in politica.
Nel frattempo Lanzara, unico
candidato a sinistra, ha detto
no agli apparentamenti con
gli altri candidati, pur non
escludendo di farsi latore
delle istanze degli schieramenti ‘sconfitti’. I rumors,
inoltre, danno per fatta la
tacita intesa tra l’aspirante
primo cittadino Pd e il consigliere provinciale di Fratelli
d’Italia Antonio Anastasio.
Si tratterebbe di un’alleanza
finalizzata solo a battere
Sica. Comunque, sia dalle
parti di Lanzara che da quelle
di Anastasia la notizia viene
ufficialmente ‘smentita’.
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Predoni del rame in azione:
razzia di cavi tra Pontecagnano
e Montecorvino Pugliano
Gli imputati
A sinistra Mario Marsico, a destra
Radouane Halimi
gli uffici in entrambi i giorni indicati.
La circostanza, su cui si addensano le
nubi dell’incertezza, sarebbe decisiva
per ricostruire i movimenti dell’uomo
accusato, insieme al nordafricano
Halimi dell’uccisione di Tomasino e
della Lamberti.
Intanto i giudici della Corte d’Assise
salernitana, esauritasi l’udienza in
cui hanno sfilato quasi dieci testi,
hanno aggiornato i lavori all’inizio del
prossimo mese di luglio. Si tratta di
un appuntamento molto importante,
quello indetto per il mese prossimo:
sarà chiamata a deporre sul banco
dei testimoni la moglie dello stesso
Radouane Halimi.
Si tratta di una deposizione molto
attesa e che, però, potrebbe tranquillamente saltare nel caso in cui la
donna, legata all’imputato dal vincolo
coniugale, decidesse di astenersi dal
rispondere alle domande dei pubblici
ministeri Volpe e Minerva e del collegio difensivo che assiste gli imputati
Marsico e Halimi.
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San Cipriano Picentino
Precipita al suolo dall’altezza
di dodici metri: grave un operaio
San Cipriano Picentino.
Precipita da un carrello
mentre lavora: in fin di
vita un operaio 40enne.
Ennesimo incidente sul
lavoro, stavolta il teatro
del sinistro è quello di
Campigliano, popolosa
frazione di San Cipriano
Picentino.
L’incidente sul lavoro si è
verificato nel pomeriggio
a San Cipriano Picentino,
in località Campigliano. A
rimanere gravemente ferito gravemente è un operaio, Davide P., originario
di Pozzuoli in provincia
di Napoli, che stava
lavorando su un carrello
elevatore. Improvvisamente l’operaio ha perso
l’equilibrio ed è precipitato al suolo dopo
un drammatico volo da un’altezza elevata
di circa dodici metri metri.
Sul posto si sono recati i mezzi di soccorso e le forze dell’ordine. Un’ambulanza
dell’Humanitas di Tipo A ha immediatamente stabilizzato il paziente e lo ha trasportato all’ospedale “Ruggi” di Salerno.
Davide P. ha riportato diverse escoriazioni
e pesanti fratture su tutto il corpo. Adesso
l’operaio puteolano lotta tra la vita e la
morte mentre i sanitari del nosocomio di
via San Leonardo a Salerno non hanno
ancora sciolta la riserva sulla prognosi.
Contestualmente i carabinieri della locale
stazione, inquadrati
nella compagnia di
Salerno agli ordini
del capitano Gennaro
Iervolino hanno proceduto a tutti i rilievi
del caso per
ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente
e vagliare eventuali
responsabilità nell’accaduto.
In particolare i militari sanciprianesi
stanno verificando
se nel cantiere presso
cui lavorava il 40enne
puteolano erano state
rispettate tutte le disposizioni in materia
di normativa sulla sicurezza nell’area
interessata dai lavori. Inoltre sono in corso
anche controlli per stabilire se l’operaio
stava lavorando in condizioni di sicurezza, con l’apparecchiatura prevista per legge quando si lavora ad un’altezza elevata.
L’uomo è stato operato per fratture multiple su tutto il corpo e rimane strettamente
sotto osservazione al regime medico della
prognosi riservata.
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Pontecagnano Faiano.
Proseguono le razzie dei
predoni del rame: nella notte
tra domenica e lunedì ladri
ancora ignoti hanno portato a
segno un furto di cavi in rame
della pubblica illuminazione
situata lungo la variante alla
strada statale 18, nei pressi
del centro commerciale Maximall.
Si tratta del’ennesimo episodio compiuto sul territorio
cittadino, un fenomeno che
sta assumendo proporzioni
allarmanti e che stavolta ha
lasciato al buio una importante infrastruttura viaria
aperta al traffico veicolare
solo pochi mesi fa. Un’arteria
fondamentale per la viabilità
della zona e che consente un collegamento diretto
tra l’uscita di Montecorvino
Pugliano-Pontecagnano sud
dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria ed il territorio di
Pontecagnano Faiano.
L’episodio è stato denunciato
ai carabinieri della locale stazione dai tecnici dell’Ufficio
Infrastrutture del Comune,
diretto dall’architetto Vincenzo Zuccaro. I malviventi si sono impossessati di
circa un chilometro di cavi
nel tratto compreso tra via
Scontrafata ed il ponte sul
torrente Asa.
I carabinieri della stazione
di Pontecagnano Faiano
stanno effettuando tutti gli
accertamenti del caso per
risalire agli autori del furto.
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Campagna: Rago e Monaco
uniscono la sinistra nel ‘silenzio’
e spaccano il centrodestra
Campagna. Nessun apparentamento, nessun accordo
ufficiale: la sfida tra Rago
e Monaco, al ballottaggio,
rimane ‘cosa’ del centrodestra.
Una battaglia in famiglia a
cui, almeno formalmente, gli
esponenti del centrosinistra
campagnese (da Raffaele
Naimoli fino a Pierfrancesco
D’Ambrosio e ad Andrea
Lembo) non prenderanno
parte. Già ha annunciato
nessun schieramento né
endorserment per nessuno
dei due candidato al ballottaggio, perfettamente in
linea con lo stile e la storia,
seppur breve, del Movimento
Cinque Stelle, Gianluca Ia-
danza. Rimane alla finestra
Rosa Apicella che potrebbe
decidere di appoggiare l’uno o l’altro dei candidati in
corsa.
Nel frattempo a Campagna
la battaglia per il ballottaggio
infuria e divide l’opinione
pubblica. Ma non solo. Secondo alcuni osservatori,
infatti, la sfida campagnese
sarà un banco di prova per
l’unità del centrodestra anche a livello provinciale.
Lo schierarsi con l’uno o con
l’altro dei sfidanti significherà
l’adesione all’una o all’altra
corrente dell’area azzurra
in provincia di Salerno. E lo
scontro - anche interno al
centrodestra - non è per nulla
amichevole ed i toni, già alti,
continuano ad infiammarsi in
attesa della decisione definitiva che arriverà dagli elettori
nel prossimo turno.
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20
Irno - Costiera
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
Operazione ‘Annibale’
Convalidati gli arresti per 5 persone
Il 29enne Generoso Roscigno si è dichiarato
estraneo ai fatti ed il suo legale ha richiesto
l’annullamento dell’obbligo di dimora. Oggi
saranno ascoltate le altre sei persone coinvolte
Appalti e attentati: la gang fa scena muta
Salerno. Sono iniziati ieri
mattina gli interrogatori
di garanzia (e relativa convalida degli arresti) per i
responsabili coinvolti nel
blitz ‘Annibale’ condotto
dalla Procura di Salerno e
dai carabinieri del comando provinciale. In carcere a
Salerno è stato interrogato
Nello Basile alias ‘o cuozzo
o u’ barone, ritenuto il capo
della gang dinamitarda. Che
faceva attentati per mettere
le mani sulla cosa pubblica
a Siano. A Fuorni l’accusato
di essere l’esponente del clan
Cava, difeso dall’avvocato
Franco Esposito, non ha risposto alle domande del Gip
Emiliana Ascoli. L’avvocato
di Basile, una volta letto il
lungjissimo faldone di accuse (tremila pagine) valuterà
se ricorrere al Tribunale del
Riesame. Stessa cosa per Luigi Lamberti , detto ‘Gigino
‘o zingaro’ oppure ‘o mpizz,
nato a Cava de’ Tirreni e residente a Pagani, rinchiuso
nel carcere di Rimini dove
si è avvalso della facoltà di
non rispondere. Idem per
Gerardo Gerrato che è stato
ammanettato a Pesaro dove
è attualmente detenuto. Scena muta anche per Antonio
Gabola, sianese, detenuto
nella casa circondariale di
Catanzaro e assistito dall’avvocato Enrico Farano e per
Giuseppe Letizia (collante
tra i casalesi e la gang di Siano) rinchiuso per altri reati a
Sant’Angelo Lombardi e raggiunto da custodia cautelare
proprio nel penitenziario
del comune dell’Alta Irpinia. Questa mattina, invece,
toccherà all’avvocato Samuele Di Filippo (assistito
dal legale di fiducia Gaetano
D’Ambrosio di Sarno) che
è agli arresti domiciliari. A
parlare invece, e a dichiararsi estraneo alle accuse, è stato
Generoso Roscigno 29enne
di Battipaglia ma domiciliato a Siano. L’avvocato di
Roscigno, dottoressa Rosaria
Corvino, ha chiesto la revoca
dell’obbligo di dimora per il
suo assistito. Richiesta per la
quale il Gip si è riservato di
decidere. Oltre all’avvocato Di Filippo, oggi saranno
sentiti gli altri coinvolti nel
blitz e accusati a vario titolo di essere parte integrante
del gruppo malavitoso che,
con minacce, intidmidazioni e attentati, voleva mettere
le mani sulla cosa pubblica a Siano e in altri comuni
del comprensorio. Saranno
sentiti Sabato D’Arbenzio,
domiciliato a Riccione ma
originario di Baiano (Avellino); la 40enne pregiudicata Loredana Amato, nata e
residente a Cava de’ Tirreni
Nello Basile, Luigi Lamberti, Gerardo Cerrato, Antonio Gabola e Giuseppe Letizia
sono stati interrogati in carcere, ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere
Il fatto
Il clan riceveva marche da bollo
dal direttore di un ufficio postale
Antonio Gabola
Luigi Lamberti
Gerardo Cerrato
Generoso Roscigno
Aniello Basile
Loredana Amato
e Fabrizio Fabbri (61 anni)
nato in provincia di Pesaro e
sempre residente a Riccione
e il 56enne Francesco Morrone, al quale è stato imposto
l’obbligo di presentazione
presso la Polizia Giudiziaria.
Per l’accusa la cosca voleva
mettere le mani sull’amministrazione locale per gestire
direttamente o indirettamente tutte le attività economiche
e imprenditoriali, gestire gli
appalti e i servizi pubblici. Il
blitz è stato eseguito all’alba
di venerdì.
Mercato S. Severino
Il Comune salda
gli arretrati al Cstp
ma non ricapitalizza
Mercato San Severino.
Caso Cstp, l’amministrazione comunale di Mercato
San Severino fa chiarezza
sulla propria situazione nei
confronti dell’azienda del
trasporto pubblico salernitano. «Il Comune di Mercato San Severino - si legge
nella nota diramata - ha
saldato tutte le rate arretrate del piano di rientro concordato con l’amministrazione del Cstp. Infatti sono
stati effettuati pagamenti
per euro 134.199,38 relativi alle rate arretrate. Altra
questione, invece, è quella della ricapitalizzazione
del consorzio, rispetto alla
quale il Comune ritiene
che, alla luce delle vigente
normativa, non sia possibile procedere. Evidenziata
la questione all’amministrazione del Cstp non si
sono avute risposte idonee
a scongiurare l’ipotesi di
incappare in violazioni di
legge. Se tali risposte arrivano, si potrà avviare il
percorso per riconsiderare
la posizione assunta».
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Vietri sul Mare. La vittima sta meglio
Coltellate al “Risorgimento”
oggi la decisione del giudice
Vietri sul Mare. Arriverà
in giornata la decisione del
gip del Tribunale di Salerno sull’eventuale convalida
dell’arresto di Ramon Vollaro, il 20enne di Marina di
Vietri che domenica pomeriggio, nei pressi dello stabilimento balneare “Il Risorgimento”, ha colpito con
tre fendenti allo stomaco il
19enne, Antonio Salsano
(anch’egli residente a Marina di Vietri). Il giovane,
dopo aver compiuto il folle
gesto, si era dato alla fuga,
salvo poi essere rintracciato
dai militari nella frazione di
Raito dove aveva provato
a nascondersi. Al termine
dell’interrogatorio - durante
il quale Ramon Vollaro si è
avvalso della facoltà di non
rispondere - il 20enne è stato
trasferito presso il carcere di
Fuorni nell’attesa che i giudici delineino la sua posizione.
Antonio Salsano, invece, è
stato ricoverato d’urgenza
presso l’ospedale di Cava de’
Tirreni: inizialmente le sue
condizioni sembravano alquanto gravi, ma fortunatamente i fendenti non hanno
lesionato alcun organo vita-
le. I medici si sono riservati
una prognosi di 30 giorni,
ma le condizioni del 19enne
sono nettamente migliorate.
Il giovane aveva iniziato a lavorare da pochi giorni presso
il noto stabilimento balneare
vietrese. Anche domenica
pomeriggio Salsano era al lavoro, quando ad un tratto, si
è presentato dinanzi il locale
Vollaro che gli ha chiesto di
uscire per parlare. Nel corso
della discussione - legata a
motivi sentimentali -, però,
qualcosa non è andato per
il verso giusto: il 20enne è
andato in escandescenza, ha
estratto il coltello e ha rifilato
tre fendenti allo stomaco al
suo “rivale”, prima di darsi
alla fuga.
re.cro.
Siano. Anche Francesco Morrone, indagato nel blitz Annibale,
era al corrente che Gerardo Cerrato era in fuga da Siano dopo un
attentato, mentre non sapeva che fine avesse fatto Gabola. Così
infomava Aniello Basile il 10 ottobre del 2010 affermando che i
due si erano allontanati da Siano. “Eh ma dove stai?”, riferisce ad
Aniello Basile. La risposta arriva subito: “Sto con mia sorella Daniela”. Ma in realtà proprio Basile voleva sapere dov’era Antonio
Gabola. Francesco Morrone: “Sta viaggiando ma non so dove.
Va Antonio Gabola”. Aniello Basile lo invita a Castel San Giorgio,
a Santa Croce dove sta il tabacchino”. Ma Gabola, prima di darsi
alla fuga si era nascosti in un’abitazione di un amico di Cerrato perché braccato dai carabinieri. Era il 14 ottobre del 2010. E
allo stesso tempo Gabola si rammaricava col fratello Luigi del
comportamento tenuto nei suoi confronti da Gerardo Cerrato e da
Aniello Basile dal momento che era prima fuggito ed aveva raggiunto la città di Pesaro da solo, mengtre Aniello Basile lo aveva
abbandonato senza alcun sostegno economico, tradendo il legame che li univa. In realtà Gabola lamentava il fatto che Basile non
gli aveva dato nessun compenso per l’esecuzione dell’attentato.
“Così trattate la fratellanza voi sianesi?- Diceva Antonio Gabola
al fratello Luigi- Se non fanno come dico succede il finimondo.
Voglio capire il perché di questi atteggiamenti…”. Nel frattempo
alcuni componenti del gruppo facevano quattrini con le marche
da bollo di dubbia provenienza per le quali Siniscalchi aveva la
possibilità di riciclare. Marche da bollo che secondo le intercettazioni sarebbero arrivate da un ufficio postale procurate da un
direttore per il quale ci sono indagini in corso.
Pellezzano
La denuncia dei ‘Gd’: «Non
è così il paese che vogliamo»
Pellezzano. “Non è questo il paese dove vogliamo
vivere”. Il messaggio perentorio arriva dai Giovani
Democratici di Pellezzano
che hanno voluto lanciare
un segnale ai numerosi cittadini presenti sabato scorso all’Auditorium di Coperchia per l’incontro “Le
proposte dei Giovani Democratici per un comune a
misura di giovani”. “Vogliamo porre l’accento su quelle
mancanze del nostro comune che da troppo tempo non
vengono prese in considerazione dagli amministratori
locali - ha dichiarato il segretario dei Gd di Pellezzano - .
Vogliamo che i cittadini reagiscano a questa indifferenza
e inizino a prendersi cura del proprio territorio”. Suggestionante ed esaustivo è stato il video-documentario realizzato dal giovane Cristian Adinolfi in cui viene mostrata “la trasfigurazione negativa e il degrado sociale che
il comune di Pellezzano ha subito in questi anni”. Una
denuncia non fine a se stessa ma che è stata proseguita
da una serie di “proposte a misura di giovani”, suggerimenti che i Giovani Democratici considerano necessari
per il rilancio sociale e culturale del territorio. Il modello
di sviluppo individuato dai Giovani Democratici tocca
cinque aree tematiche ben precise: scuola-cultura-sport,
ambiente e sostenibilità, politiche sociali, politiche giovanili e promozione territoriale. Un urlo di protesta per
far sentire il proprio dissenso su come il comune è stato
amministrato fino ad ora. Un’insieme di idee per ritornare a valorizzare la propria terra e la propria cultura.
Francesca Capacchione
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Cava de’ Tirreni
Metropolis Martedì 4 giugno 2013
Marco Senatore attacca il sindaco: «I soldi andavano utilizzati per un fondo sociale»
VALENTINO DI DOMENICO
CAVA DE’ TIRRENI
Continua a far discutere la
“Notte greca”, la manifestazione fortemente voluta
dal sindaco Marco Galdi
dedicata al mondo ellenico,
andata in scena sabato sera
a Cava de’Tirreni, ottenendo, complice forse anche la
pioggia, un modesto successo.
Dopo le feroci polemiche
che sono rimbalzate anche
sui social network nelle
settimane scorse, la manifestazione è finita ancora una
volta nel mirino del consigliere comunale di Città
Unita, Marco Senatore, che
accusa l’amministrazione
Galdi di aver “sprecato”
15mila euro per la notte ellenica, mentre non ci sono
soldi per assicurare le vacanze estive ai diversamente abili.
«Le pagine dei giornali locali- si legge in una nota
di Marco Senatore- evidenziano la contraddizione e
il fallimento dell’amministrazione Galdi. Se da una
parte, a caratteri cubitali,
si legge “Il Comune taglia
le vacanze ai disabili”, e
questo per il secondo anno
consecutivo, dall’altra, invece, si parla dell’inutile,
almeno per i cavesi, “nottata ellenica”, costata alle
nostre tasche oltre 15mila
euro. Mi chiedo- prosegue
Senatore- così come i disabili e i cavesi tutti- perché
questi soldi non sono stati
utilizzati per la costituzione
di un fondo sociale e quindi
per far trascorrere ai diversamente abili alcuni giorni
di relax al mare? E perché lo
stipendio del sindaco dato
al popolo greco, non poteva
essere messo a disposizione
dei tanti poveri cittadini cavesi che non hanno neanche
i soldi per un tozzo di pane
o per far andare i disabili al
mare? La risposta in verità
è semplice: o il sindaco ha
intenzione di candidarsi in
qualche sperduto paese del
“Peloponneso”, o, come più
probabile, Galdi mira ad
una poltrona in Europa a
spese e alla faccia dei cavesi, e, soprattutto , al voto dei
tanti Greci in Italia, abbandonando Cava e i cavesi al
loro triste destino, tradendoli. In entrambi i casi – va
giù duro Senatore- Cava e i
cavesi si libereranno, finalmente, di questo Sindaco
che non riesce a garantire
e tutelare le fasce deboli
italiani, ma invece si preoccupa di quelli greci. I cavesi- conclude- lo ringraziano
e si ricorderanno di lui alle
prossima elezioni».
‘Notte greca’ della discordia
«Lo spreco di 15mila euro»
Ma Galdi difende la kermesse: «È stata una serata magica»
Ovviamente, dal canto loro
gli organizzatori sostengono
che la manifestazione, che
dovrebbe rientrare nell’ambito di un ciclo di“Notti
della Cultura” dedicate ai
Paesi del Mediterraneo e
nata dalla collaborazione
tra la Città di Cava de’ Tir-
reni, il Forum dei Giovani
ed il Consorzio Cava Centro
Commerciale Naturale, è
stata un “successo”.«Canti,
opere teatrali, scenografie
e poesie hanno costituito
il mix perfetto di una notte
magica, impreziosita dalle
performances di compagnie
teatrali, gruppi musicali ed
ospiti prestigiosi, che hanno fatto rivivere ai tanti visitatori accorsi gli splendori
dell’antica Grecia. Cava – ha
spiegato il sindaco Galdi- ha
un legame molto forte con
la Grecia, pertanto, per la
prima edizione di un ciclo
di “Notti della Cultura”, abbiamo scelto questo Paese
“amico” per raccontare la
sua grande tradizione, il suo
presente, ma anche e soprattutto il suo futuro».
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Crolla un cornicione a Pregiato
Tragedia sfiorata nei minialloggi. Residenti sul piede di guerra
Cava de’ Tirreni. Tragedia sfiorata
sabato mattina ai minialloggi Iacp
di Via Luigi Ferrara, a Pregiato.
Dopo le abbondanti piogge cadute
nella notte precedente, un grosso
pezzo del cornicione si è staccato
dalla parete sbriciolandosi a pochi
passi dal portone di ingresso del
palazzo sito alla scala A del civico
42. Fortunatamente, al momento del
crollo nessuno stava transitando in
zona, evitando così seri danni a cose
e persone. Sul posto, per bonificare l’area e far cadere altro intonaco
pericolante, sono intervenuti anche
i Vigili del Fuoco del distaccamento
Città di Salerno.
I residenti ormai sono sul piede di
guerra per la scarsa manutenzione
effettuata ai minialloggi, finiti al
centro delle polemiche già lo scorso anno, in virtù della decisione
dell’amministrazione Galdi di alie-
narli per fare cassa. “Ci riserviamo
di intraprendere azioni legali nei
confronti del comune- ha spiegato
Antonio Cassano, residente nei minialloggi di Via Luigi Ferrara- perché non ci sono le condizioni di sicurezza, sono anni che non vengono
fatti lavori di manutenzione. Non è
la prima volta che succede un crollo di intonaco dall’edificio, ci siamo
sempre rivolti al comune, ma fin’ora
non è stato mai fatto niente”.
A farsi portavoce dei disagi dei residenti dei minialloggi è stato il consigliere comunale di “Solo per Cava”,
Enrico Polichetti, il quale più volte
ha invitato l’amministrazione comunale ad ascoltare le istanze dei
cittadini e di provvedere alla messa
in sicurezza degli alloggi. (vdd)
Un’immagine della zona del crollo
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Microcriminalità ,
arriva la direttiva
Lamberti-Murolo
Cava de’ Tirreni. Una
soluzione al dilagante
problema degli extracomunitari a Cava de’
Tirreni: arriva la direttiva
degli assessori Vincenzo
Lamberti (alla sicurezza)
e Marcello Murolo (alla
polizia locale) per aumentare la sicurezza nel
centro cittadino e nelle
aree limitrofe e prevenire
reati di microcriminalità
legati al sempre maggior
numero di immigrati presenti negli ultimi mesi sul
territorio comunale.
«Considerando che da
diversi mesi si registra in
città una maggiore presenza di extracomunitari
e di persone provenienti
da altri territori dedite a
varie attività, certamente non lecite – scrivono
Lamberti e Murolo – e
che contestualmente sono
aumentati furti di ogni
genere e atti di microcriminalità, al fine di garantire maggiore sicurezza
ai nostri concittadini e
quindi prevenire situazioni spiacevoli che quotidianamente si verificano
si chiede di predisporre
un servizio mirato e
rigorosamente appiedato
lungo il Borgo Porticato e le strade attigue al
Centro, presso i principali
luoghi di aggregazione
comprese ville comunali
e giardini pubblici, da
potenziare soprattutto nel
fine settimana».
La soluzione proposta dai
due assessori è tra le più
semplici e indubbiamente
efficaci: intensificare il
servizio di sorveglianza
rappresenterebbe senz’altro un deterrente nei confronti del vagabondaggio
e delle questua molesta,
purtroppo il problema
sorge laddove al giorno
d’oggi più volte cittadini
e commercianti hanno lamentato la totale assenza
degli agenti della polizia
locale nei momenti di
maggiore necessità.
Giuseppe Ferrara
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LA PREMIAZIONE
L’APPUNTAMENTO
NUOTO
In Consiglio comunale il conferimento
delle Benemerenze ai cittadini metelliani
Alla Mediateca Marte i frati cappuccini
incontrano per la prima volta la città
I giovani della Cavasports protagonisti
al prestigioso Trofeo Nicoletti di Riccione
Cava de’ Tirreni. Si è tenuto nel pomeriggio di ieri, nella sala
consiliare del Palazzo di Città a Cava de’ Tirreni il Consiglio
Comunale per il conferimento delle Civiche Benemerenze
ai cittadini che hanno illustrato la comunità metelliana per le
attività solidaristiche e filantropiche, per le attività sportive, per
le scienze, lettere ed arti, per la politica della pubblica amministrazione, per atti di coraggio e per abnegazione civica alla
memoria di: don Emilio Papa, signor Antonio Ragone, professor
Fernando Salsano; nonché ai cittadini: la professoressa Lucia
Avigliano e il ragioniere Gerardo Canora.
A conclusione del Consiglio, dopo l’approvazione del regolamento di partecipazione alla Disfida dei Trombonieri - Trofeo
“La Pergamena bianca”, si è inoltre svolta la cerimonia pubblica
di “Giuramento di Fedeltà” dei Regi Capitanei dei Trombonieri
dei Quattro Distretti.
gius.ferr.
Cava de’ Tirreni. A Cava de’Tirreni per la prima volta, alla Mediateca Marte questa sera i frati cappuccini incontrano la città.
Con la testimonianza di Padre Giuseppe Caso, cappuccino
della provincia Basilicata-Salerno, da 35 anni missionario
nella Repubblica democratica del Congo e la presentazione
del libro di Padre Giuseppe Celli «Per eccessivo amore» sarà
possibile vivere un momento unico per cogliere il messaggio
che i frati cappuccini vogliono trasmettere “scendendo tra la
gente. Un’occasione, in cui verranno ribaditi i valori, spesso
dimenticati, della fraternità, della gratuità, della condivisione
e dell’amore vicendevole.
L’iniziativa, promossa da Pax Christi e dall’associazione missionaria “Pietre vive”, testimonia l’impegno di tanti volontari
che da anni sostengono iniziative sul territorio cavese, volte
all’educazione alla pace e ai diritti umani e al sostegno dei
progetti dei frati cappuccini nel Congo. (giufe)
Cava de’ Tirreni. Cavasports trionfa
al 17° Trofeo di nuoto “Italo Nicoletti”, tenutosi a Riccione lo scorso
week-end. Tra tutti i giovanissimi
atleti partecipanti si sono fatti notare
Francesca Senatore, vincendo il 50
e 100 stile e il 100 farfalla; Roberto
Acampora, primo sul 100 stile e 100
dorso; Ludovica Monetta che porta a casa un terzo posto sui 50
e 100 stile; Martina Guglielmelli prima sul 200 misti e seconda
sul 100 farfalla; Chiara Pellegrino terza sul 100 rana. «Meglio
di cosi non poteva andare – hanno dichiarato l’allenatore Diego
De Sio e l’istruttore Paolo Senatore – alleviamo campioni anche
noi». Grande soddisfazione anche per i restanti del gruppo
Ivan Carucci, Federico Nunziante, Andrea Salsano, Gabriele
Carino, Suemy Pagliara, Carmine Pagliara. (g.f.)
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18
Nocera Inferiore
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
E’ accusato di concussione e violazioni edilizie insieme con altri 8 tra tecnici e imprenditori
A giudizio l’ex assessore Granato
ROSARIA FEDERICO
NOCERA INFERIORE
Concussione,
violazione della legge regionale
sull’edilizia, falso in
atto pubblico: rinviati a giudizio l’ex
assessore
nocerino
all’urbanistica, Paolo Granato, insieme
a tecnici comunali,
progettisti privati costruttori e proprietario del terreno.
Il giudice per le
udienze preliminari,
Alfonso Scermino ha
accolto la richiesta di
rinvio a giudizio del
pm ed ha disposto il
processo dinanzi ai
giudici del primo collegio del tribunale di
Nocera Inferiore. Sul
banco degli imputati vi saranno Paolo
Granato, ex assessore
all’Urbanistica Granato, Luigi Canale,
architetto nocerino,
capo del settore urbanistica del Comune
di Nocera all’epoca
dei fatti; Giuseppe
Amabile, di Nocera
Superiore, tecnico responsabile del procedimento incriminato;
Antonio Giordano jr,
di Cava dei Tirreni, tecnico del Comune; Orazio
Crescenzo, di Sarno, proprietario di un terreno in
località Fiano, a Nocera
Inferiore; Alfonso Robustelli, di Sarno, progettista
di parte; Rosario Fimiani
di Castel San Giorgio, geologo; Vincenzo Cammarota, costruttore nocerino
nipote degli imprenditori
Antonio e Vincenzo; Luigi
Giordano di Salerno. I fatti per i quali i nove sono
stati rinviati a giudizio si
sarebbero consumati tra
l’aprile e il dicembre del
2006.
L’assessore all’Urbanistica
Paolo Granato, tra l’aprile
e il dicembre di quell’anno, abusando della sua
posizione, avrebbe proposto al costruttore nocerino
Vincenzo Cammarota l’acquisto, per 215mila euro,
di un terreno di 22mila
metri quadrati in località
Fiano, di Nocera Inferiore.
Il terreno risultava essere
di proprietà di Orazio Crescenzo , di Sarno il quale
era anche in possesso di
un permesso a costruire,
permesso, secondo la procura nocerina, illegittimo
perchè
l’appezzamento
insiste in piena “zona rossa”, dunque inedificabile.
L’assessore Granato, secondo le accuse che gli
vengono contestate, avrebbe chiesto, a Cammarota, 15mila euro per la sua
opera di intermediazione.
Nella vicenda, secondo il
pm istigati dall’ex assessore accusato di concussione,
sono rimasti coinvolti tutti
gli altri indagati. Il tecnico
di parte Alfonso Robustelli avrebbe effettuato false
attestazioni riguardanti
il progetto di edificabilità del terreno, il geologo
Era il responsabile dell’urbanistica della giunta Romano e propose l’acquisto
di un terreno a Fiano in zona rossa a un imprenditore per una lottizzazione
Gli indagati
PAOLO GRANATO
Nocera Inferiore
LUIGI CANALE
Nocera Inferiore
GIUSEPPE AMABILE
Nocera Superiore
ANTONIO GIORDANO JR
Cava de Tirreni
ORAZIO CRESCENZO
Sarno
ALFONSO ROBUSTELLI
Sarno
ROSARIO FIMIANI
Castel San Giorgio
VINCENZO CAMMAROTA
Nocera Inferiore
LUIGI GIORDANO
Salerno
Rosario Fimiani avrebbe
stilato una falsa relazione
tecnica, i tecnici comunali
avrebbero commesso falsi
in atto pubblico. Una serie
di reati, quelli contestati
dal pubblico ministero,
che ha scoperchiato la vicenda edilizia che riguarda la zona di Fiano, tra
l’altro sottoposta a vincolo perchè ricade in quella
che viene definita “zona
rossa”, dove c’è quindi,
divieto assoluto di costruire. Dopo anni di indagini
e gli accertamenti delegati
alla sezione di polizia del
Tribunale di Nocera Inferiore, la settimana scorsa,
il Gup Scermino ha accolto la richiesta di rinvio a
giudizio ed ha disposto
l’avvio del processo.
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TRIBUNALE DI NOCERA
La carenza di organico
arriva in Parlamento
Nella foto
l’ex assessore
all’urbanistica
di Nocera Inferiore,
Paolo Granato
NOCERA SUPERIORE- IL PLESSO ASL 60
I sindacati chiedono chiarimenti
sulla struttura di Materdomini
L’Asl rassicura sulla possibile chiusura
del plesso Asl 60 di Materdomini ma i
sindacati chiedono maggiori certezze e
contestano le criticità elencate dall’azienda tirando piuttosto in ballo tutte le
carenze organizzative
della struttura di
Nocera Superiore. Già
qualche tempo fa la
segreteria provinciale
Uil Fpl di Salerno
aveva denunciato
l’idea dei dirigenti
dell’Asl di chiudere il
distretto Materdomini
di Nocera Superiore.
Una piaga questa che
sarebbe davvero difficile da curare visto
che si tratta di una
struttura sanitaria che
copre spazi da Angri
a Roccapiemonte ed è
divenuta quindi strettamente necessaria. La
Cgil, Uil, Nursing-UP
e Ugl qualche giorno
fa avevano scritto
all’Asl ed al manager Antonio Squillante
sul caso ‘Materdomini’: “A seguito del
trasferimento dell’unico addetto all’ufficio personale di Materdomini, da mesi
non si procede ad aggiornare nel terminale il riepilogo mensile della presenze
consegnato ai dipendenti con ferie,
malattie, mancata timbratura ed altri
giustificativi, impedendo, in tal modo, di
avere, sia da parte del responsabile che
del dipendente, una visione di eventuali
criticità e trasparenza. Sempre da mesi,
per la totale assenza dell’addetto all’ufficio personale, non è possibile comunicare o annotare allontanamenti per
motivi personali o d’ufficio, non vengono
recapitate le buste paga, né i buoni pasto” dichiarano i sindacalisti. Inoltre nel
comunicato Asl dello scorso 24 maggio si
leggevano tutte le criticità della struttura.
Oltre a carenze tecniche dell’immobile, il
manager Squillante
parlava anche degli
alti costi del personale
dipendente (69 unità).
Furiosa la reazione dei
sindacati che leggono questa come una
scusa per chiudere la
struttura: “Di questi
lavoratori solo 26 sono
distrettuali, mentre le
restanti sono sovradistrettuali e diversi
operano in strutture
allocate altrove. La
chiusura dell’ufficio
del personale rientra
nell’ottica della chiusura del Presidio di
Materdomini o è una
disfunzione temporanea che si risolve nell’immediatezza?”
scrive in particolare Raffaele Di Tullio, dirigente Uil “Si sollecita, ancora una volta,
il rilascio di tutti gli atti richiesti inerenti
il “Progetto gestione port”” nonché delle
eventuali recenti richieste della Direzione
Distrettuale 60 di chiusura del Presidio
Materdomini”. La struttura sanitaria è
quella finita nel mirino dopo le infezioni
al port di alcuni pazienti oncologici.
Luca Denis Nota
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“Il problema dell’attuale dotazione organica del
Tribunale di Nocera Inferiore, in provincia di
Salerno, ha bisogno di risposte immediate; esso è
un caso particolare che si inserisce nelle più ampie
e generali questioni poste dall’attuazione della
riforma della geografia giudiziaria affidata ora al
Ministro Cancellieri”. Lo afferma Simone Valiante, deputato salernitano del partito democratico,
che ha incontrato oggi su questo specifico tema
il Presidente del tribunale, Dott. Catello Marano.
“La dotazione organica esistente è insufficiente e
va potenziata anche in vista dell’accorpamento
con le sezioni distaccate del tribunale di Salerno,
Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino – aggiunge Valiante - che comporterà l’aumento del carico
di lavoro a fronte di un numero di risorse umane, magistrati e personale di cancelleria, lasciato
immutato e di un rallentamento delle attività. Nei
prossimi giorni - conclude il deputato - porterò
all’attenzione del Ministro e della Commissione
Giustizia della Camera con un’interrogazione la
situazione di questo Tribunale che registra sull’organico un forte squilibrio rispetto ad analoghe sedi
giudiziarie e per questo motivo merita di essere
corretto alle luce delle sue esigenze oggettive”.
Rendiconto 2012
Il 10 giugno consiglio comunale
Si terrà il prossimo 10 giugno il consiglio comunale
di Nocera Inferiore. All’ordine del giorno il sindaco
Manlio Torquato di concerto con il presidente del
consiglio comunale, Guido Tafuro hanno inserito
importanti argomenti di discussione. Alle ore 10
nell’aula consiliare del comune di parlerà del rendiconto di gestione del 2012. Saranno al vaglio dei
consiglieri di maggioranza ed opposizione tutti i
documenti circa le spese dell’anno comunale appena trascorso. Allegato anche il parere poco rassicurante dei revisori dei conti del municipio nocerino.
Altro argomento caldo il ricorso alla procedura di
ri-equilibrio finanziario per riordinare ‘i conti’ del
municipio in grave deficit per circa 10 milioni di
euro. Inoltre nel corso della seduta del pubblico
consesso sarà anche presentato all’assemblea il
nuovo schema del programma triennale delle opere pubbliche per il triennio 2013 - 2015. La seduta
si terrà lunedì prossimo alle ore 9,30 presso l’aula
consiliare del Comune di Nocera Inferiore.
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Agro Nocerino
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
Agro. I sindacati e gli ex lavoratori dei servizi sociali accusano il coordinamento istituzionale
Piano di zona: le 7 domande ai sindaci dell’Agro
La denuncia: “Le chiavi dell’ufficio nelle mani del barista, assunzioni clientelari e stipendi arretrati”
DOMENICO GRAMAZIO
AGRO NOCERINO
Agro. Sette domande da
porre al sindaco di Scafati,
Pasquale Aliberti, all’assessore provinciale alle Politiche
sociali, Amilcare Mancusi, e
agli altri amministratori dei
Comuni interessati - Angri,
Castel San Giorgio, Corbara,
Nocera Inferiore, Nocera
Superiore, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno,
Sant’Egidio del Monte Albino, San Valentino Torio, Sarno, Pagani - per fare luce sulla
vertenza del Piano di Zona
S1. Interrogativi che pesano
come macigni quelli posti
dagli ex operatori dell’Ambito S1 ieri mattina, nel corso
della conferenza stampa
organizzata dai sindacati di
categoria di Cgil, Cisl e Uil
presso la sede confederale
della Cgil provinciale a Salerno. “Chiediamo risposte
concrete”, ha tuonato Rosa
Tenore, portavoce degli ex lavoratori. “Abbiamo le prove,
documentali, testimoniali e
fotografiche di quanto affermiamo e se nessuno ci darà
delle spiegazioni stavolta
ci rivolgeremo alle autorità
competenti”. Dall’incarico
conferito a Gennaro Basile,
alle procedure che hanno
portato a contrattualizzare i
Angri
trenta operatori attualmente impiegati passando alla
gestione della struttura di
via Libroia: “E’ vero che,
negli ultimi mesi, le chiavi
dell’Ufficio di Piano, quasi
sempre, vengono date in
custodia al gestore di un bar
nelle vicinanze? E’ stato contrattualizzato anche lui”, si
chiedono la Tenore e gli altri
lavoratori. “Se è vero che la
Regione ha accreditato i fondi, perché agli operatori non
sono stati liquidati gli otto
mesi di stipendio dovuti?”.
E poi ancora la questione
Basile che tira in ballo anche
il sindaco di San Marzano sul
Sarno: “Cosimo Annunziata,
in un’intervista del 19 maggio
scorso, dichiarò che l’incarico
conferito a Gennaro Basile
è scaduto il 31 dicembre
2012. E’ vero?”. Domande
‘benedette’ dai sindacati di
categoria, che ieri hanno
‘trasferito’ la vertenza a Salerno per dare un respiro più
provinciale alla vicenda: “Noi
vogliamo che queste persone
ricevano gli stipendi arretrati
e un tavolo di confronto con
le istituzioni che hanno letteralmente abbassato la testa”,
ha affermato Antonio Capezzuto della Nidil Cgil Salerno.
“Non possono non riceverci.
Qui si profilano dei comportamenti anti-sindacali”, ha
dichiarato Giusy Petitti, segretaria regionale della Felsa
Cisl. “Per questo chiediamo
alle segreterie confederali di
starci vicino. La legge prevede che loro debbano essere
ricevuti obbligatoriamente
dalle istituzioni competenti.
Questa norma non possono
aggirarla. Sulla stessa linea
anche Pierluigi Estero, rappresentante della Uiltemp
salernitana: “Ci tacciano di
voler fare campagna elettorale, ma ci stiamo occupando
della vertenza da mesi. Questa gente merita rispetto”. E
le segreterie confederale, sin
da oggi, faranno sentire il
proprio appoggio chiedendo di essere convocati dai
sindaci del Piano di Zona:
“Salvaguardare i livelli occupazionali e la qualità dei servizi è il nostro obiettivo”, ha
detto Pasquale Passamano,
segretario confederale della
Cisl Salerno. “Qui il futuro
dei lavoratori non può essere
messo in discussione per giochi di campagna elettorale”.
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La denuncia dell’ex presidente della Provincia sul degrado ambientale
Mauri attacca Cirielli: “Servono fondi”
Il consigliere ‘assenteista’
furioso per i mancati
finanziamenti alla città
LUCIANO VERDOLIVA
ANGRI
Mauri attacca decisamente
l’ex presidente della Provincia Edmondo Cirielli,
dopo l’interrogazione parlamentare prodotta dal parlamentare sulla drammatica situazione di degrado
ambientale angrese. Mauri
cerca di difendersi attaccando la mancata azione
della Provincia sul territorio cittadino quasi a volere distogliere l’attenzione
dal drammatico problema:
“Non capisco invece la
voglia di polemica politica
su una vicenda in cui tutti
i veri rappresentanti di
questo territorio, coloro che
dovrebbero difenderlo davvero, potrebbero attivarsi
per l’invio di risorse economiche straordinarie. Se Angri vuole dimenticarsi dei
prefabbricati, ognuno deve
fare la sua parte. E quelli
che oggi fanno allarmismo
inutile e controproducente farebbero bene a fare
qualcosa di concreto per la
nostra comunità, alla quale
ad ogni elezione vengono
a chiedere i voti. Hanno
già dimostrato in passato
che, una volta eletti, invece
di aiutarci, addirittura ci
ostacolano. Come quando ci hanno tolto risorse
Il caso
I progetti non conclusi
Tantissimi i finanziamenti
che la Provincia non ha più
concesso ad Angri. Mauri
attacca: “Ci ostacolano”
già stanziate nel bilancio
della Provincia di Salerno
per la ricostruzione del
Ponte di Via Fontane e per
la bretella pedemontana
Angri-Corbara, mandandole nel Cilento”. Proprio
il sindaco Mauri, però, in
contraddizione con le sue
dichiarazioni, è stato ancora protagonista negativo
dell’ultima assise provinciale del 13 maggio scorso,
dalla quale mancava da
alcuni anni, risultando addirittura, recordman di assenze. L’”aparecido” Mauri
ha, infatti, votato negativamente contro il bilancio
provinciale lanciando i suoi
strali all’indirizzo della
maggioranza. Una negazione che inevitabilmente
ricade sull’intera comunità
cittadina, penalizzata anche dalla mancata azione
di Mauri come consigliere
provinciale. Il suo ostracismo ha irrimediabilmente
compromesso la tanto paventata “filiera” istituzionale auspicata proprio dal
vivace sindaco durante
le sue due ultime campagne elettorali penalizzando
proprio il fronte dei lavori
pubblici finanziati dalla
Provincia. Durante il suo
sindacato sono scomparse
risorse economiche importanti, quali: il finanziamento del Ponte di Via delle
Fontane, la realizzazione
del nuovo Palazzetto del
Sport di Via Papa Giovanni
XXIII e il rallentamento dei
lavori per l’ampliamento
dei plessi scolastici di Via
Adriana e Via Stabia, dove
la palestra attende ancora
di essere completata, oramai da oltre tre anni, tanti
quanto l’attuale durata del
sindacato del solare sindaco angrese.
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L’accusa
“Caldoro e Aliberti insieme solo
per le elezioni ma non per saldare
la paga dovuta: chi sono gli assunti?”
“Caldoro e Aliberti litigano a suon di carte bollate, ma
poi non hanno problemi ad abbracciarsi in pubblico per
chiudere la campagna elettorale a Scafati”. E’ pesante
l’accusa lanciata da Antonio Capezzuto, segretario della
Nidil Cgil provinciale, in merito alle motivazioni politiche che si celano dietro la vertenza del Piano di Zona
S1. “Purtroppo queste cose non tutti le sanno perché ci
sono delle carte che non escono fuori”, ha affermato il
sindacalista della Cgil tirando fuori dalla sua borsa una
nota ufficiale. “Questa è una lettera con cui si afferma che
non si possono pagare gli stipendi ai lavoratori del Piano
di Zona perché i fondi non arrivano dalla Regione. Poi
però lo stesso Aliberti non ha problemi a condividere il
palco con il governatore, Stefano Caldoro, per chiudere
insieme a Scafati la campagna elettorale. Ma a che gioco
stiamo giocando? Si scherza sulla pelle dei lavoratori e
questo è inaccettabile”. Parole dure anche da Pierluigi
Estero della Uiltemp: “C’è una mancanza di trasparenza
sui nuovi assunti. Non si sa chi sono e dove sono residente”, ha detto l’esponente della Uil facendo intendere
che dietro il nuovo reclutamento ci siano delle ragioni
prettamente legate alle ultime elezioni. “Noi eravamo di
Cava de’ Tirreni e Poggiomarino e, quindi, fuori dal bacino
elettorale del Piano di Zona. Per questo c’hanno mandato
via”, ha tuonato una lavoratrice. “Purtroppo per loro noi
abbiamo sostenuto un concorso, per titoli e colloqui, alla
luce del sole per conquistare quel posto che ora ci è stato
tolto. E’ una vergogna”. Infine l’appello di Giusy Petitti
della Cisl: “Chiediamo al sindaco capofila Aliberti, in
nome della trasparenza, di rendere pubblici i nomi degli
assunti sulla rete. E’ un diritto sacrosanto di tutti sapere
la verità”.
(do.gra.)
Sarno
Corteo contro la sosta a pagamento,
occupata per 2 ore la sala consiliare:
“Vogliamo le dimissioni del sindaco”
Scarsa la partecipazione alla manifestazione
di protesta per dire ‘no’
al piano parcheggi a
pagamento approvato
ed iniziato nel Comune di Sarno. I commercianti avrebbero dovuto consegnare le chiavi
al palazzo di città ma il
corteo è andato avanti
per le strade cittadine
fino all’occupazione
dell’aula consiliare con
la richiesta più volte reiterata di dimissioni del sindaco
Amilcare Mancusi. Il primo cittadino è accusato di
dietrofront: aveva promesso la sospensione del piano
e la rimodulazione considerando le tariffe secondo gli
esercenti troppo alte e la difficoltà di avere abbonamenti
a cifre accettabili. La giustificazione del sindaco Mancusi
era stata: “Ho deciso di non firmare la sospensione del
Piano Parcheggi per altri 30 giorno. Non posso esporre
il nostro Ente e la Città a rischi economici e legali insostenibili”. Ma neppure questo aveva calmato le acque.
Poco soddisfatto della manifestazione, Giuseppe Esposito presidente Confcommercio di Sarno: “Prendo atto
della poca partecipazione dei commercianti che spesso
mi accusano di fare poco per questa problematica. Noi
siamo scesi in piazza e ci abbiamo messo la faccia: posso
anche prendere in considerazione l’idea di dimettermi
e lasciare tutto così sul piano parcheggi a pagamento”.
A fine corteo poi i manifestanti hanno occupato per due
ore l’aula consiliare del Comune. Assente il sindaco
Amilcare Mancusi. Durante l’assemblea, tre consiglieri
di minoranza ovvero Raffaele Franco, Roberto Robustelli
e Massimiliano Tresca, nonchè uno della maggioranza,
Giuseppe Esposito, hanno chiesto al Prefetto di Salerno
di sospendere il piano per motivi di ordine pubblico.
Inoltre i consiglieri del Pd e di Sel hanno chiesto di
poter partecipare alle 10 di stamattina all’incontro,
già programmato, tra il sindaco di Sarno Mancusi e la
ditta Multyservices circa eventuali modifiche al piano
di sosta.
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Salerno
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
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Dura lettera dei direttori di Dipartimento dell’ospedale contro il Rettore dell’Università
“Pasquino sta mortificando il Ruggi”
LUCA MARRAZZO
SALERNO
I direttori di Dipartimento del Ruggi d’Aragona
a muso duro contro
Pasquino: “Le sue
‘incursioni’ nuociono gravemente alla
salute e all’immagine
dell’Azienda”. Con
una lettera inviata al ministro della
Salute, Beatrice Lorenzin, al ministro
dell’Università, Maria Chiara Carrozza,
al presidente della
Campania,
Stefano Caldoro, al subcommissario, Mario
Morlacco, all’assessore
all’Università della Campania,
Guido Trombetti, al
sindaco di Salerno,
Vincenzo De Luca e
al presidente dell’Ordine dei Medici di
Salerno, Bruno Ravera, i direttori di
Dipartimento di via
San Leonardo hanno
condannato il numero uno dell’Ateneo
di Salerno, ritenendo
“ingiusto che il rettore Pasquino continui
a penalizzare e mortificare quanti invece
silenziosamente
hanno operato ed operano
per costruire un comune
percorso di modelli assistenziali”. Le parole al vetriolo a firma dei direttori
Giancarlo Accarino, Giovanni Babino, Dario Caputo, Giuseppe Di Benedetto,
Angelo Massari, Giuseppe
Perillo, Antonino Valente,
hanno colpito duramente Pasquino: “Ricordi il
rettore che atteggiamenti
punitivi - mascherati da
pseudo esigenze amministrative - nei confronti
della classe medica ospedaliera non rappresentano
certo il modo migliore per
favorire l’integrazione”. Il
riferimento è facilmente
ascrivibile alla questione
della revoca del contratto
di De Benedetto, motivata
dall’università con l’obbligo di dover seguire le
procedure concorsuali per
l’individuazione dei docenti della facoltà, mentre
prima, non essendo questa
ancora nata, il contratto era
stato affidato esternamente. “Chiediamo, quindi, al
Rettore Pasquino di mantenere nella correttezza il
rapporto con l’Azienda, eliminando colorazioni e toni
che non appartengono a chi
opera in sanità ma neppure
nell’Università”. Immediata la replica di Pasquino:
“Si vuole negare la facoltà
di Medicina, è tutto frutto di egocentrismi interni
all’ospedale e in minima
parte anche all’Università.
Ma noi lotteremo contro lo
spettro di Gioacchino Murat”. Elvira Lenzi ha preso
l’impegno già questa mattina di inviare una delibera
per l’assunzione a tempo
determinato di infermieri,
si pensa a 16 unità, verranno stabilizzati 12 comandati, più altri 4 che verranno
scelti dalle graduatorie,
Interpellato il ministro Lorenzin: “Penalizza chi opera con dovere nella struttura”
La replica stizzita: “Non consentiremo a nessuno di diventare un novello Murat”
IL CASO
Lettera aperta con duro
attacco a Pasquino
da parte dei direttori
di Dipartimento del Ruggi
verranno ripristinate le relazioni sindacali e dopo l’esito del Tar del 6 giugno, le
Rsu verranno nuovamente
convocate per affrontare
l’emergenza estiva ed è
stata garantita la fruizione
delle ferie estive. La mattina di ieri, invece, ha visto
esponenti politici di ogni
colore in via San Leonardo
condannare lo scontro istituzionale che sta affondando l’Azienda salernitana.
“La regionalizzazione della
sanità è la grande fesseria
del centrosinistra”, ha attaccato il senatore 5 Stelle,
Andrea Cioffi, “il bisticcio è
il classico gioco di potere”.
“All’incontro in Regione
con le Rsu abbiamo proposto che ci sia anche Morlacco”, spiega l’altro senatore
5 Stelle, Bartolomeo Pepe.
“La vicenda dimostra l’incapacità della politica. Pen-
siamo a forme più eclatanti
di protesta”, attacca Dario
Barbirotti del Pd. “Abbassare le bandiere politiche.
La destra smettesse di essere arrogante a Salerno e
serva a Napoli”. Nella serata i commenti dal esponenti politici e sindacali: “Sottoporremo la questione al
ministro Lorenzin”, tuona
Michele Ragosta, deputato
Sel. “Chiediamo alla presidenza del Consiglio dei
Ministri che intervenga per
mettere fine alla vicenda”,
le parole ferme di Giovanni Giudice, responsabile
provinciale Cisal Salerno.
“Auspicano che dall’incontro in programma a Napoli
possano giungere risposte
immediate sulla Direzione dell’Azienda”, afferma
Matteo Buono, della Cisl
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Scambio di accuse
Napolicentrismo? Per M5S
non esiste. Landolfi ironico
Salerno. Il napolicentrismo non è mai esistito, il
senatore Andrea Cioffi ieri alla conferenza stampa
delle Rsu del Ruggi ha voluto precisare le affermazioni di alcuni componenti dei sindacati: “Non
credo che esista. L’ho sempre sentito dire dal sindaco, ma per me non esiste”. Immediata la replica
di Peppe Natella, della Uil: “Sono i numeri a dirlo,
c’è una diversità di trattamento”. Sottile, invece, la
frecciatina di Nicola Landolfi, segretario provinciale
del Pd, al M5S: “Dobbiamo creare movimento per
agire. Il tempo delle parole è finito. Non siamo come
quei movimento artificiali”, sfida che Cioffi, però,
ha preferito non raccogliere, lasciando il campo
alle questioni del Ruggi. Con una lettera ironica
indirizzata a Caldoro, dove i sindacati ‘ringraziano’
il presidente della Regione della sua attenzione al
territorio salernitano, auspicano che se questi sono
i risultati “lo imploriamo di non interessarsi”. Toni
ironici anche nei confronti dei sindaci, da Salerno a
Cava, a San Severino e Ravello, “per il loro sodale
La crisi dei trasporti
Cstp, spunta un socio privato
I sindacati: “Chiarezza o fine”
Salerno. Spunta un socio privato per il Cstp? Domani
gli enti sono chiamati in assemblea a Piazza Luciani, il
patto dei sindacati con l’azienda: “se i soci deliberano
la ricapitalizzazione i lavoratori sono pronti ad altri 4
mesi di cassintegrazione, se non mantengono impegni
salta l’accordo”. Intanto ieri mattina l’incontro con l’assessore provinciale Cuozzo, resta negativa la previsione
dei prossimi 5 mesi del commissario Nigro: “senza nuovi flussi l’attività si interrompe”. Sembrerebbe esserci
un’azienda privata interessata al trasporto pubblico che
offre il Cstp. E’ questa l’indiscrezione che trapela dalla
Provincia, sono da delineare le modalità di entrata di
questa nuova società nelle quote del Cstp. Ad esempio, per un’ipotetica acquisizione di quote si dovrebbe
avviare una gara aperta trattandosi di un’azienda
pubblica. Ieri pomeriggio, intanto, incontro informale
tra gli enti proprietari del Cstp, un summit necessario
per capire lo stato e le intenzioni di tutti gli enti sul
tema ricapitalizzazione. A noi al momento interessano
3 cose –dice il sindacalista Ugl Carmine Rubino – la
sopravvivenza del Cstp, uscire dallo stato di liquidazione potendo accedere agli ammortizzatori sociali tipo
‘contratti di solidarietà’ e il mantenimento del livello
occupazionale” (Marco Rarità).
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Salerno
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
Nessun imprenditore si è presentato per l’acquisto dello storico pastificio: un nuovo bando a settembre
Antonio Amato, deserta la doppia asta
Prorogato di tre mesi alla Dicado di Di Martino il fitto del ramo d’azienda
Salerno. Nessuna offerta è
giunta ieri mattina presso
il Tribunale Fallimentare di
via Papio a Salerno per l’acquisizione dell’ex pastificio
Antonio Amato. Prorogato
di tre mesi il fitto del ramo
d’azienda all’imprenditore
gragnanese Giuseppe Di
Martino titolare della società
Dicado che da quasi un anno
(al prezzo di circa 640mila
euro) gestisce lo storico opificio che prima del crac era
di proprietà della famiglia
Amato. Per una nuova asta
si dovrà attendere settembre
con un ribasso del prezzo di
partenza che resta da stabilire. Due sedute, ieri mattina,
entrambe andate deserte
nonostante un calo per l’acquisto di quasi due milioni di
euro: ventinove e centomila
euro a fronte dei trentuno di
partenza tra la prima e la seconda. E da ieri pomeriggio
nel bando (affidato al curatore Luigi Amendola) è stato
inserito ufficialmente anche
il passaggio di proprietà dei
macchinari acquistati in leasing (per circa 800mila euro)
al nuovo acquirente. Ancora
una delusione, quindi in via
Papio, presso la sede del
tribunale fallimentare, dove
nella mattinata di ieri erano
presenti una quindicina di
operai. Ma ancora una volta
è andata completamente deserta l’asta per vendere quello che una volta era il vero
Gara senza acquirenti nonostante un ribasso di due
milioni di euro: a rischio c’è il diritto di prelazione
Nel bando inserito anche il passaggio dei macchinari
Il forfait
Il grande assente di ieri
mattina in via Papio è stato
proprio Giuseppe Di Martino, che con la sua Dicado
gestisce il pastificio Amato:
ora rischia di perdere il
diritto di prelazione sull’acquisto dell’opificio
di via Tiberio Claudio Felice
fiore all’occhiello della città
di Salerno. Nessuna proposta
sul tavolo del giudice Jachia.
Neanche quella dell’attuale
gestione Di Martino. In molti
già avevano intuito che sarebbe andata così e ciò che è accaduto è stata semplicemente
una conferma: troppo alta la
posta e così anche il quarto
bando non è andato meglio
dei precedenti e nessun gruppo ha presentato un’offerta
per acquistare lo stabilimento
di via Tiberio Claudio Felice
affidato alla Dicado, la società
controllata dall’imprenditore Giuseppe Di Martino di
Gragnano. Il grande assente
di ieri è stato proprio lui.
L’attuale gestore ha infatti un
diritto di prelazione sull’acquisto, ma ha preferito non
partecipare all’asta perchè
secondo le sue stesse dicharazioni rilasciate poco dopo
la pubblicazione di questo
bando riteneva troppo alto
il valore per l’acquisizione
dell’azienda salernitana. Per
questo il Tribunale Fallimentare salernitano ed il curatore
avevano per la prima volta
puntato su un bando che prevedeva due fasi. Una prima
con partenza da 31 milioni e
nel caso fosse andata deserta
una seconda possibilità a 29
e cento mila euro. Ma nessuna delle due ha ricevuto
proposte. Ora il pastifico per
tre mesi sarà ancora gestito
da Di Martino che potrebbe
ottenere un’ulteriore proroga
dal giudice Giorgio Jachia di
altri tre mesi. Non prima di
settembre verrà inoltre realizzato un nuovo bando per
la vendita dello stabilimento
che presumibilmente dovrà
prevedere un prezzo più basso. Una proroga che allunga
di altri tre mesi anche i contratti dei 26 operai che Giuseppe Di Martino sta facendo
lavorare nello stabilimento
Amato. Se non dovessero
presentarsi offerte, il giudice
delegato Giorgio Jachia potrebbe anche concedere una
proroga di tre mesi a Di Martino. Ma a quel punto, e con
un nuovo bando, il pastaio
di Gragnano perderebbe
il diritto di prelazione che
ancora ha sull’acquisizione
dello storico opificio di via
Claudio Tiberio Felice nella
zona Industriale di Salerno.
Tanta delusione, invece, tra
gli operai per i quali l’unica
possibilità resta quella di essere richiamati a lavorare da
chi compra il pastifico, dove
attualmente solo in 29 su 119
hanno trovato collocazione.
(re.cro.).
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Salerno
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
9
Tra i casi che saranno presi in esame quelli di Del Rio a Reggio Emilia e Zanonato a Padova
Decadenza di De Luca, Consiglio diviso
ANTONIO ROMA
SALERNO
Si inizia già il prossimo giovedì, con il presidente della
commissione “Statuto
e Regolamenti”, che
ha posto all’ordine
del giorno la verifica
dell’incompatibilità
del sindaco De Luca.
In pratica, non si è
preso tempo, con il
mese di Giugno che è
chiamato a registrare
una serie di sedute di
commissioni a tema,
proprio per verificare le incompatibilità
contestate alla luce
della Legge 148/2011
ma anche per lo stesso decreto legislativo
numero 39 e tutte le
altre normative burocratiche a tema. Ma
sull’avvio del procedimento ci sono diverse
identità di pensiero,
visto che un gruppo
di consiglieri sarebbe
anche pronto a dilatare lo stesso procedimento per l’exit
strategy di De Luca,
forse
dimenticando
l’esigenza dello stesso
sindaco di accertare
la propria decadenza
entro i termini dei due
anni, sei mesi ed un giorno.
Solo in tali condizioni, il Tuel
prevede l’eventuale terzo
mandato per un sindaco,
con lo stesso che potrebbe
essere considerato un paracadute in caso d’incredibili
tornado a livello nazionale.
Di certo, i tempi al momento
si starebbero stringendo, con
il presidente del Consiglio,
Antonio D’Alessio chiamato
a convocare entro il prossimo 30 giugno la convocazione del Consiglio comunale, il
primo in tema di decadenza.
Con lo stesso che potrebbe
essere celebrato a luglio, e al
termine di un lungo mese di
studio. Già perchè saranno
valutati anche i recenti casi
di decadenza e, nel dettaglio,
quelli dei sindaci Del Rio a
Reggio Emilia e Zanonato a
Padova, di molto simili alla
problematica di De Luca. Tre
casi, il cui mandato ministeriale è giunto non per elezione diretta, e quindi candidatura dei sindaci in questione,
ma in seguito ad incarichi
esterni. In buona sostanza,
dunque, non sarà preso in
considerazione il caso di
Cirielli alla Provincia dello
scorso settembre, visto che le
cause sono sostanzialmente
differenti. “Siamo pronti a
verificare con attenzione tutti i casi. - afferma il presidente D’Alessio - Un argomento
su cui possono intervenire
tutti i commissari e portare
le proprie deduzioni sulla
materia. Di certo, sarà svolto il tutto nei tempi previsti,
con i risultati che saranno comunicati nella prossima seduta di Consiglio comunale
che sarà convocata entro il 30
giugno”. Roba da avvocati,
dunque, con i legali presenti
nel Consiglio comunale che
sono già pronti all’attenta
valutazione della problematica. Antonio Cammarota,
Anna Ferrazzano, Emiliano
Torre, Luciano Provenza,
Un gruppo di consiglieri vorrebbe dilatare il procedimento per l’incompatibilità
Giovedì prevista in sede di commissione la prima seduta di valutazione sul tema
Le tappe
CONTESTAZIONE
Il Consiglio formalizza
le cause accertate delle
incompatibilità di cariche
al sindaco De Luca
OSSERVAZIONI
Ma anche deduzioni del
sindaco alle cause di
incompatibilità o nel caso
alla rimozione della stessa
DELIBERAZIONE
Formalizzazione della
decadenza e passaggio
del mandato al “sindaco
facente funzione”
Ora si rischia di arrivare in Tribunale
Gagliano-Celano, volano gli stracci
Adinolfi e Celano starebbero valutando di adire alle vie legali
nei confronti del presidente della commissione consiliare
“Trasparenza”, Salvatore Gagliano. L’oggetto del contendere
le presunte incompatibilità dei due consiglieri da presidente
di EcoAmbiente e dal Cda dell’aeroporto di Salerno. Incarichi
che, tra l’altro, i due consiglieri hanno annunciato di lasciare
nella settimana in corso rispondendo così all’invito dello stesso
Gagliano. Per il presidente Gagliano, comunque, la settimana
non è iniziata sotto i migliori auspici, visto che è stato notificato
il ricorso in Cassazione per una querela, del 2011, di Luigi Provenza nei suoi confronti ma anche di Alessandro Ferrara.
MERCATO IMMOBILIARE IN CRISI
Case: la Fiaip presenta undici
proposte per rilanciare il settore
Salerno. La Fiaip (Federazione italiana
agenti immobiliari professionali) ha lanciato
un manifesto contenente 11 proposte per il
rilancio del settore immobiliare proponendo
all’attenzione del Governo e dei politici, fra
cui lo stesso vice ministro De Luca. Proposte
che hanno trovato concorde lo stesso De Luca,
soprattutto su temi
particolarmente cari e
ricorrenti. “In Italia si
vive sempre nel campo
della materia e dell’antimateria. - ha affermato
De Luca - Insomma, per
ogni settore regolare ve
n’è un altro nello stesso
campo irregolare. Per
uscirne fuori da questa
palude abbiamo due strade importanti da
percorrere. La prima è quella di reperire
risorse, con la necessità di capitalizzare i risparmi per avviare gli investimenti. A questo
va aggiunto che dobbiamo tagliare la spesa
pubblica improduttiva. Questo ci porterebbe ad un risparmio di alemno 10 miliardi
sugli 800 di debito. Altro punto dolente è la
sburocratizzazione, con l’Italia che resta il
Paese con i maggiori controlli al Mondo ma
anche con il maggior tasso di abusivismo.
Purtroppo il nostro Paese si segnala anche
per una certa precarietà politica. Ora c’è
bisogno di serietà e meno di ideologia, ed è
questo che ha bisogno l’Italia”. Ad illustrare
i numeri della crisi del settore
è stato il presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi. “Il
nostro Paese vanta un certo
capitalismo popolare, visto
che il 79% della popolazione
è proprietaria di immobili
e nel settore vi lavorano 80
comparti industriali. Il problema è che l’Italia è anche il
paese con l’aumento maggiore degli estimi catastali a cui
si aggiungono qualcosa come
almeno 8-10 tasse sulle abitazioni. Ne basterebbero appena 3 - comunale, regionale, nazionale - per migliorare la situazione. Se poi
ci aggiungiamo anche l’avvento della Tares,
si arriva alla conclusione che l’Italia diventa
il Paese con le tasse più alte nel Mondo”.
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Horace Di Carlo, Angelo
Caramanno e lo stesso presidente Antonio D’Alessio. Di
questi, ben 5 (Cammarota,
Torre, Provenza, Di Carlo e
Caramanno) sono commissari della commissione in
questione, con possibilità di
voto durante la stessa. Gli altri, possono parteciparvi ma
senza poter esprimere pareri
decisivi. Ma non è detto che
tutta la valutazione possa
esaurirsi
tranquillamente
nel chiuso della stessa commissione, visto che non è
escluso nelle ipotesi di avvalersi anche di figure esterne
al Consiglio comunale per
le opportune valutazioni nel
merito. Un passo, però, che
potrebbe portare ad una dilatazione dei tempi, con la
discussione finale a rischiare
di essere rinviata.
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Si amplia la maggioranza
Anna Ferrazzano vicina
a “Campania Libera”
Salerno. Anna Ferrazzano sempre più vicina al sindaco
De Luca. La prima antagonista del sindaco nella sua rielezione del 2011 sta per diventare una sua alleata, con l’ex
capogruppo del Pdl che, dalle prossime sedute consiliari, potrebbe annunciare il passaggio alla maggioranza.
Per la Ferrazzano ci sarebbe posto in “Campania Libera”, con gli stessi passi che sarebbero cadenzati con attenzione, e secondo delle precise direttive. Anche se non
può sfuggire la sua firma di avvallo al rinvio del punto
sull’incompatibilità di De Luca dello scorso Consiglio
comunale. Sul fronte dell’opposizione, infatti, sono state
in due ad appoggiare l’ordine del giorno proposto dalla maggioranza, con la stessa Ferrazzano che ha potuto
contare anche sull’apporto di Pakj Memoli. Non solo,
con la stessa Ferrazzano che ha evitato anche di votare
sul conto consuntivo 2012, lasciando temporaneamente
la seduta. Azioni strategiche, anche in previsione della
tornata elettorale che potrebbe celebrarsi il prossimo
anno, e con le quota rosa destinate ad aumentare, con la
Ferrazzano a candidarsi per la rielezione.
Il vice ministro su Fb
“Eliminare le spese pubbliche improduttive”
“Solo per la cassa integrazione in deroga e la prima rata
dell’Imu bisogna recuperare 4 miliardi di euro; se decidiamo di non aumentare l’Iva, altri 2 miliardi di euro. La
coperta è corta, bisogna decidersi a recuperare dalla spesa
pubblica improduttiva eliminando le Province e riducendo funzioni di Comuni e tutte le istituzioni pubbliche”.
Un concetto espresso la mattina all’incontro con i delegati
alla Fiaip e ripreso sulla sua pagina personale di Facebook. Il vice ministro De Luca detta i tempi del risparmio e
del reperimento delle risorse condannando le Province.
Movimento 5 Stelle
Tofalo, restituisce 11mila euro
Angelo Tofalo, deputato salernitano del Movimento 5 Stelle
è pronto a restituire 11.528, 50 euro della sua diaria parlamentare relativa al bimestre marzo-aprile. Conti alla mano,
Tofalo ha effettuato le opportune differenze fra entrate ed
uscite, partendo da un totale ricevuto al netto delle imposte
di 19.274 euro. Entrate che prevedono: l’indennità parlamentare, la diaria, il rimborso delle spese esercizio di mandato
ed il rimborso delle spese di viaggio. Allo stesso tempo, il
netto delle uscite è di 7.745,5 euro, comprensive di: indennità parlamentare, diaria e spese per collaboratori e telefoni.
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8
Salerno
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
Saranno impegnati 200 fra bambini e ragazzi dei 10 centri di aggregazione giovanile salernitani
Via alla operazione “Spiagge pulite”
Domani a Torrione parte la 26a edizione della manifestazione ambientale di Legambiente
Scalo merci
MARIATERESA LAGANA’
SALERNO
“Io ci sono, vieni anche tu” è
l’invito lanciato alla cittadinanza dal centro servizi per il
volontariato Sodalis, in collaborazione con Legambiente,
i Centri di Aggregazione
Minorile e la Centrale del
Latte, per la 26ª edizione di
“Spiagge e fondali puliti”.
Protagonisti dell’importante
gesto collettivo di volontariato ambientale saranno circa
200 bambini e ragazzi tra i
6 e i 18 anni di 10 centri di
aggregazione del salernitano.
Mercoledì 5 giugno alle 15: 30
i ragazzi, con i volontari dei
centri e di Legambiente e di
tutti i cittadini che vorranno
partecipare, si sono dati appuntamento sulla spiaggia
di fronte al Forte La Carnale,
armati di buste, rastrelli e
guanti, per pulire tre spiagge
del litorale di Torrione. Alla
conferenza stampa, tenutasi
ieri presso la sede Sodalis,
Gianluca De Martino, presidente del Circolo Legambiente, ha dichiarato: “tale
iniziativa è importante per
far nascere nei cittadini una
maggiore tutela e affezione
nei confronti del mare e del
nostro territorio. Il mare è
una risorsa, soprattutto per
una città marittima come la
nostra”. Diego Leone, membro del comitato esecutivo di
La presentazione
Si rafforza l’asse con Amburgo
La Gallozzi Container si assicura
altri 100 scali annuali dalla Hapag
Sodalis, con entusiasmo ha
affermato: “Con questa e altre
iniziative vogliamo educare
i minori a una cittadinanza
attiva e alla tutela ambientale,
dal momento che essi saranno gli adulti e i cittadini del
futuro. Questo, infatti, è solo
un piccolo tassello; la campagna di sensibilizzazione
culminerà in autunno con un
progetto rivolto agli alunni
delle scuole superiori”. Valeria De Simone, referente dei
centri di aggregazione, ha
attestato i benefici che tale
esperienza di volontariato
avrà sui bambini: “Sentiranno
propria la loro città. Molti di
questi bambini, a causa delle
loro situazioni familiari, vivono chiusi in piccoli ambienti
e non hanno consapevolezza
del contesto sociale. Pulire le
spiagge permetterà loro di
sviluppare un comportamento critico e un rispetto verso
l’ambiente che li circonda.
Già abbiamo avuto un ottimo
riscontro con la creazione di
un orto e con i laboratori di
riciclo svolti nelle ore pomeridiane”. “Le spiagge sono un
bene comune che va difeso e
un diritto per tutti. La campagna permetterà non solo
di avere spiagge pulite, ma
di diffondere civiltà e rispetto
nei cittadini e di far nascere
delle giovani sentinelle ”, ha
concluso Alfredo Orientale,
responsabile del progetto.
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Previsto l’arrivo di altri 31mila crocieristi in città
Salerno è sempre più meta turistica
De Luca: ‘E’ un miracolo economico’
FRANCESCA CASO
SALERNO
La città di Salerno è nuovamente protagonista in termini di turismo, valorizzazione
delle risorse e riprogettazione dell’area urbana. Nella
mattinata di ieri, presso il
Comune di Salerno, è stata
presentata la stagione crocieristica 2013 della Royal
Carribbean. Il Presidente
Autorità Portuale di Salerno, Andrea Annunziata, ha
voluto sottolineare che la
città di Salerno sarà protagonista in prima persona di
una stagione crocieristica che
prenderà in considerazione
l’intero 2013 e che certamente
vedrà un progressivo miglioramento dell’economia del
territorio.
“Un miracolo economico” lo
ha definito il Sindaco Vincenzo De Luca, Vice Ministro dei
Trasporti e delle Infrastrutture. Evidenziando le ulteriori
possibilità di business per
la città, il Sindaco ha voluto
porre l’accento sulla concretizzazione di un progetto
che ha come obiettivo la
realizzazione di una città del
turismo. Un obiettivo che ha
già mostrato dei risultati concreti se si considera che c’è
stato un forte ampliamento
dei progetti crocieristici che
hanno visto protagonista
proprio la città di Salerno.
“Abbiamo attuato uno straordinario programma di
trasformazione urbana che
valorizza la risorsa mare con
scelte progettuali di alta qua-
lità.- ha affermato De Luca
- I turisti giungono in un
contesto di grande bellezza
storica, artistica, ambientale
che possono godersi in totale
sicurezza insieme ai prodotti
dell’artigianato e dell’enogastronomia”. Il sindaco De
Luca ha voluto, alla fine del
suo intervento, ribadire che
il nostro territorio è una delle
Salerno porta del Mediterraneo
Previsti altri 15 scali nel porto salernitano
punte di diamante della penisola in merito allo sviluppo
e al movimento turistico.
Questa crescita avutasi negli
ultimi anni porta anche la
firma delle luci d’artista. La
città, come afferma Vincenzo
De Luca, ha stretto un protocollo d’intesa con Bruxelles
che esporrà, in occasione
delle prossime festività, una
delle opere d’autore della
nostra città. Intervenuto alla
conferenza stampa di presentazione della stagione crocieristica firmata Royal Caribbean anche John Tercek,
Vice President Commercial
Developement RCL Cruises.
“Se prima era solo un punto
di passaggio – afferma John
Tercek- oggi ci si vuole concentrare sulla città in particolare”. Illustrando i progressi
della compagnia e i numerosi
investimenti attuati ed in
programma sul territorio,
il Vice Presidente ha voluto
sottolineare la sua soddisfazione per i risultati raggiunti
e per il successo che la Royal
Caribbean ha riscontrato sul
territorio Campano.
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Salerno. Si rafforza l’asse operativo
marino fra Salerno
e Amburgo. Giungono, dunque importanti novità al
Salerno Container
Terminal del gruppo
Gallozzi, che riesce a
concludere un nuovo accordo operativo
con la tedesca Hapag
Lloyd, fondata ad
Amburgo nel 1847
ed oggi uno dei maggiori global carrier
dello shipping internazionale: 150 navi
full container, cinque milioni di teus
trasportati all’anno, 6.900 dipendenti in 114 nazioni, 90
servizi di linea.
Si consolida così il rapporto di collaborazione tra le due
società, nato dieci anni fa grazie agli scali settimanali del
servizio transatlantico tra il porto di Salerno e quelli del
Canada e al collegamento con l’Hub di Cagliari per le
rotte verso l’Estremo Oriente e le Americhe.
La Hapag Lloyd, soddisfatta dalle positive performance
operative e commerciali di SCT, rilancia le attività nello
scalo con due nuovi servizi full container, entrambi a
cadenza settimanale, che vedono Salerno al centro degli
interessi della Linea in sud Italia.
Con la prima partenza del prossimo 5 giugno della nave
“Jpo Pisces” sarà dato il via agli scali settimanali di un
importante nuovo servizio transatlantico, che collegherà
Salerno con diversi porti degli Stati Uniti e del Messico:
Port Everglades, Veracruz, Altamira, Houston, New Orleans, gli scali intercontinentali in calendario. Saranno
impiegate navi full container di 269 metri di lunghezza,
41.000 tonnellate di stazza e 4.500 contenitori di portata.
Il servizio sarà operato congiuntamente con le compagnie Hamburg Sud e
CMA.
A metà giugno sarà
poi avviato il nuovo
servizio full container intra Mediterraneo, sempre a cadenza settimanale,
che collegherà con
navi da 1.200 contenitori di portata, il
porto di Salerno con
quelli della Turchia
e dell’Egitto di Alessandria, Damietta,
Port Said, Mersina,
Izmir.
Con i due nuovi approdi settimanali la
Hapag Lloyd assicurerà al porto di Salerno
lo scalo di 100 navi aggiuntive all’anno, che si aggiungono ai 50 approdi già effettuati dal servizio Canada.
Un accordo che si preannuncia più che proficuo per il
territorio salernitano, con la soddisfazione che è più che
palpabile.
“Non posso che manifestare grande soddisfazione” - ha
affermato il presidente di SCT e Gallozzi Group, Agostino
Gallozzi - “Soprattutto per le nuove acquisizioni di linee
che sono state operate. Ci sarà un incremento di linee
e di traffico container, per le quali il nostro gruppo ha
assunto negli anni una grande specializzazione. La conferma di Hapag Lloyd giunge a pochi giorni di distanza
dall’accordo definito con la Linea Messina. Stimiamo che
Hapag Lloyd, con i due nuovi servizi, possa a regime
movimentare circa 25.000 teus in aggiunta ai traffici attuali già consolidati. E’ la conferma della grande vitalità
che il nostro gruppo ed il porto di Salerno sono capaci
di esprimere, nonostante i tempi che attraversiamo, nel
settore cargo dei traffici marittimi e portuali. Ma anche
la conferma della grande professionalità che in questa
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Salerno
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
L’uomo voleva far saltare in aria la sala giochi perchè esasperato e tradito dal fratello
Play-Mall, la verità di Gennatiempo
Nel locale avrebbe investito tutti i suoi risparmi e poi sarebbe stato messo in minoranza
Salerno. Aveva tentato di
far esplodere il Play-Mall
Arechi in via Antonio Amato (zona Industriale) con
cinquecento litri di benzina:
questa mattina, presso il
carcere di Fuorni, dovrebbe
arrivare la convalida degli
arresti con rito direttissimo
per il 54enne Claudio Gennatiempo, ex amministratore
della società che gestisce la
sala giochi salernitana. Al
Pm Marco Colamici dovrà
rispondere di detenzione di
porto abusivo d’armi, tentativo d’incendio e detenzione
di materiale infiammabile.
Ai poliziotti domenica ha
detto che voleva far saltare
in aria la Play-Mall Arechi
perchè si sentiva esasperato.
Gennatiempo era amministratore della società di
famiglia nella quale avrebbe
investito tutti i suoi risparmi fino a quando il fratello
Bruno gli avrebbe chiesto di
fare un cambio dell’assetto
societario per sostituirlo a
capo dell’azienda. A quel
punto con un aumento di
capitale il fratello Bruno, con
il quale c’è un contenzioso
A PASTENA
Insieme a un minore
stavano scassinando
la saracinesca di un
bar in via Gaeta:
presi dai carabinieri
Salerno. Tentano di entrare
all’interno di un bar in via Gaeta (traversa di via Posidonia)
a Pastena per rubare il danaro
dalle slot machine: in manette
Stefano Maisto, 25enne salernitano e Alfredo D’Andria
di Pontecagnano anche lui
25 anni. Un complice minorenne è stato denunciato a
piede libero. Il blitz è stato
messo a segno nella nottata
di domenica dai Carabinieri
del Nucleo Investigativo del
Reparto Operativo agli ordini
del capitano Iervolino che
hanno arrestato i due giovani colti in flagranza. I due,
infatti, tentavano di forzare
la saracinesca di un noto bar
nel quartiere di Pastena. I militari, impegnati in una serie
sul capitale ingente e sull’attività redditizia del locale.
Ma la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe
stato il fatto di essersi sentito
tradito dal fratello Bruno. Di
qui la molla che stava per
scatenare la follia de 54enne
che, domenica mattina, ‘armato’ di taniche di benzina
contenenti un quantitativo
che sfiora i 500 litri, aveva
tentato di far saltare in aria
il locale da lui amministrato
fino al febbraio scorso. Rin-
Le foto
Stamattina la convalida dell’arresto
dopo il tentativo di far esplodere
il suo ex locale con 500 litri di benzina
La ‘vendetta’
Claudio Gennatiempo
voleva far saltare
in aria la Play-Mall
Arechi con 500 litri
di benzina per vendetta contro il fratello
Bruno col quale esiste
anche un contenzioso
civile, Bruno avrebbe cercato
di farlo diventare socio minoritario per estrometterlo
dalla società. Disperato per
essere stato raggirato e tradito dal fratello probabilmente
ha avuto una reazione che
avrebbe portato all’insano
gesto se non fossero intervenuti gli agenti della Polizia,
sezione Volanti. Solo questa
mattina, quando Claudio
Gennatiempo, difeso dall’avvocato Giovanni Chiarito,
renderà le sue dichiarazioni
al giudice si saprà cosa abbia
fatto scattare la molla. Di lui
raccontano che è una persona
normale e che non soffre di
disturbi particolari e non ha
mai avuto problemi con la
legge. Tuttavia, la disputa è
venuta in suo possesso anche
una pistola calibro 7,65 con
proiettili nel caricatore. Tutto l’occorrente per l’insano
gesto era stato scoperto dagli
agenti della polizia all’interno della Megane Scenic
su cui viaggiava un 54enne
salernitano. Accecato dalla
rabbia e convinto di farsi
giustizia, aveva caricato in
Ai domiciliari Stefano Maisto e Alfredo D’Andria, denunciato il complice
Tentano di rubare soldi dalle slot:
in manette due 25enne salernitani
Tentato furto in un bar
in via Gaeta a Pastena:
due arresti e una denuncia
di controlli, hanno notato dei
movimenti sospetti nei pressi
di alcuni esercizi pubblici che
si affacciano su via Gaeta.
Dopo un iniziale momento
di esitazione, i tre giovani
notati in precedenza, giunti
a bordo di una Fiat Punto poi
parcheggiata nelle vicinanze,
ritenendo di avere campo
libero sono passati all’azione. In particolare, Maisto e
D’Andria, muniti di attrezzi
da scasso, hanno iniziato a
forzare la saracinesca del bar
mirando verosimilmente al
denaro contenuto all’interno
delle slot machines e della
macchinetta cambiamonete
installati all’interno del locale,
mentre il terzo è rimasto ad
attenderli nell’autovettura
anche con compiti di avviso
in caso di arrivo delle forze
dell’ordine. L’intervento dei
militari ha immobilizzato i
due scassinatori all’opera e
bloccato il giovane a bordo
dell’autovettura che aveva accennato un tentativo di fuga.
Stefano Maisto e Alfredo
D’Andria sono stati arrestati
mentre il minore V.C. è stato
deferito in stato di libertà
ed affidato ai genitori. I due
ladri sono stati collocati in
regime di arresti domiciliari
su disposione dell’autoritò
giudiziaria di competenza.
Sono stati posti in sequestro
sia le attrezzature da scasso
utilizzate che l’autovettura su
cui viaggiavano i tre giovani
in quanto sprovvista di copertura assicurativa (re.cro.).
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Iniziativa ‘Poliziotto per amico’
Polizia di Stato e Unicef, un concorso per le scuole
Salerno. Si è svolta ieri mattina a Salerno, nella sala azzurra della Prefettura,
alla presenza del Prefetto Gerarda Maria
Pantalone, del Questore Antonio De
Iesu e del suo Portavoce Rossana Trimarco, nonché di Ketty Volpe, Esperta
Miur - Supporto Autonomia Scolastica
Usr Campania Ufficio XV Salerno, la
cerimonia di consegna dei premi legati
al concorso basato sul tema “Forza/
fragilità: solo punti di vista”, indetto
dalla Polizia in collaborazione con il
Ministero dell’istruzione, università e
ricerca (Miur) e l’Unicef. L’iniziativa
s’inserisce nell’ambito del progetto di
educazione alla legalità “Il poliziotto
un amico in più”, giunto quest’anno
alla tredicesima edizione, al quale han-
no aderito 37 questure tra cui Salerno,
dove il concorso è stato realizzato a
cura di Adriana Ligrone, funzionario
dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico
della Questura e da Pietro Senatore,
Sostituto Commissario della Polizia di
Stato. La cultura della legalità, il rispetto
dei diritti umani, la tolleranza, la solidarietà sono i valori che il progetto vuole
diffondere e sviluppare tra i giovani, valori fondamentali per la società di oggi
e del futuro. sono stati premiati: Alessandro Diograzia, Classe VB - Scuola
Primaria Direzione Didattica Statale I
Circolo di Scafati - Per la categoria “Arti
figurative e tecniche varie”; Antonio
Morrone, Classe IIIA - Scuola Primaria
“V. Giudice” Istituto Scolastico I Circolo
di Eboli - Per la categoria “Opere Letterarie”; Istituto Comprensivo di Buccino
Scuola Secondaria di I grado - Per la
categoria “Opere Letterarie”; Istituto
Comprensivo S. Antonio di Pontecagnano Scuola d’Infanzia di Picciola - Per
la categoria “Arti figurative e tecniche
varie”; Istituto Comprensivo S. Antonio
di Pontecagnano Scuola Secondaria
di I grado - Per la categoria “Tecniche
multimediali e cinetelevisive”; Liceo
Statale “Regina Margherita” di Salerno
Scuola Secondaria di II grado - Per la
categoria “Tecniche multimediali e
cinetelevisive”.
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Un momento
della manifestazione
7
macchina taniche di benzina
contenente 500 litri di liquido infiammabile, si è portato
con sè una pistola calibro
7,65 cercando di mettere la
parola fine a quella che lui
riteneva un’ingiustizia. Ma
non è riuscito nell’opera perchè fermato dagli agenti della Polizia. Fermato, Claudio
Gennatiempo si è rivolto agli
agenti con fare alterato. I poliziotti si sono insospettiti ed
hanno iniziato a perquisire
l’auto: così, all’interno della
macchina è stata trovata una
pistola calibro 7,65 e relativo
munizionamento dopodiché
da un’ispezione del veicolo sotto alcune coperte è
stato rinvenuto un ingente
quantitativo di materiale
infiammabile all’interno
di numerosi contenitori di
plastica. Dagli immediati
accertamenti i poliziotti sono
riusciti ad intuire che l’uomo
di lì a poco avrebbe commesso un insano gesto che lui
stesso poco dopo ha ammesso: era sua intenzione, infatti,
distruggere con un incendio
il locale (domenica mattina
chiuso) di cui fino a febbraio
era stato amministratore.Nel
corso della perquisizione
effettuata presso la sua casa
sono state rinvenute altre
armi per il cui possesso il
54enne dovrà fornire spiegazioni isnieme alla calibro
7,65 trovata rinvenuta nella
sua auto. (re.cro.).
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Allontanati 20 rom
Accattonaggio
e bivacco: blitz
dei vigili urbani
Salerno. Blitz dei vigili
urbani per debellare il
fenomeno del bivacco,
legato sempre anche
al fenomeno dell’accattonaggio molesto: ieri
mattina alle prime ore
dell’alba i caschi bianchi
hanno fermato e controllato circa 20 persone:
due, di nazionalità rumena, sono stati colti ad effettuare l’attività abusiva
di parcheggiatore; oltre
ad essere stati contravvenzionati con sanzione
amministrativa, sono
stati denunciati all’autorità giudiziaria perchè inottemperanti all’ordinanza
del sindaco ed emesso
foglio di via ad uno per
3 anni, all’altro per 1,
a non fare ritorno nel
territorio del comune di
Salerno. Altri dodici sono
stati controllati in via
La Gatta in una vera e
propria baraccopoli, con
ricoveri in legno e tende
con all’interno materassi,
coperte, fornellini e masserizie varie: denunciati
per invasione di terreni
ed è stato emesso, per
ognuno, foglio di via per
anni 2 a non far ritorno
a Salerno. Intervento
grazie alla denuncia dei
cittadini (re.cro.).
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6
Salerno
Il
caso
Morte alla clinica del Sole
Salerno
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
Ieri la perizia sul corpicino: indagini anche
sulla cartella clinica e gli accertamenti
effettuati fino all’ora del decesso di Giuseppe
Caranese. Sessanta giorni per i risultati
Bimbo morto, autopsia sul neonato
ROSARIA FEDERICO
SALERNO
Salerno. Tre giorni di vita e
uno strano decesso: i periti
dovranno accertare le cause
della morte di Giuseppe Caranese, il bimbo trovato morto nella culla del nido della
clinica del Sole la mattina del
30 maggio scorso. Ieri mattina, il pm Elena Guarino ha
conferito ai medici Adamo
Maiese e Beatrice Lo Pardo
la perizia autoptica sul piccolo neonato. che è stata effettuata in giornata all’ospedale Ruggi d’Aragona.
Sospetti sulla cartella clinica,
annotazioni, il tempo intercorso tra il ritrovamento del
bimbo e l’avviso alle autorità
competenti della morte e le
cause del decesso: sono tutti
aspetti che dovranno chiarire gli inquirenti per spiegare
la morte del piccolo Giuseppe. I giovanissimi genitori
del neonato Piero Caranese e
Rosalba Capuano, originari
di Avellino, assistiti dall’avvocato Lucio Basco hanno
nominato come medico di
fiducia il dottore Gerardo
Citro, mentre i cinque medici
indagati - assistiti dall’avvocato Marcello Giani - hanno
dato mandato al medico legale Gaetano Amatruda per
assistere all’autopsia che è
stata effettuata ieri. La perizia che dovrebbe essere
depositata entro 60 giorni
dovrebbe spiegare le cause
della morte del bambino,
nato il 27 maggio scorso nella clinica del Sole e che - insieme alla mamma - avrebbe
dovuto lasciare la struttura
sanitaria proprio il giorno
della morte. Ieri mattina,
i periti hanno visionato la
cartella clinica del bimbo, gli
accertamenti effettuati dalla nascita fino alla notte del
decesso. Pare che al neonato
fosse stato fatto un prelievo
verso le 4 del mattino del 30
maggio scorso, ma nella cartella clinica quell’esame non
sarebbe stato annotato. La
morte del piccolo - secondo
la testimonianza dei medici del nido - sarebbe stata
scoperta verso le 5 del mattino, ma solo più tardi sono
stati allertati i carabinieri e
la Procura. Per la morte del
piccolo Giuseppe, il pm Elena Guarino ha iscritto nel registro degli indagati cinque
persone: GIacomo Del Giudice, Annaluca Zambrano,
Martino Aquaro, Luisa Loro
e Paola De Feo. La perizia
autoptica dovrà accertare se
il decesso fosse inevitabile e
ci si trova dinanzi alla classica morte bianca, oppure, il
neonato fosse affetto da una
patologia congenita della
Cinque i medici finiti nel registro degli indagati per omicidio colposo: il piccolo
sarebbe stato dimesso il giorno della tragedia insieme a mamma Rosalba
quale i dottori non si sarebbero accorti.
I periti nominati dalla Procura, il medico legale e la specialista in pediatria, dovranno sciogliere i nodi di questa
vicenda e rispondere ai quesiti formulati dalla Procura.
Esami approfonditi saranno
effettuati anche sugli organi
del bambino.
Il 30 maggio scorso, il piccolo e la mamma sarebbero
stati dimessi dalla clinica per
tornare a casa e la tragedia è
arrivata come un fulmine a
ciel sereno. La giovane cop-
pia avellinese che già presagiva un futuro sereno e felice
con il proprio bambino sta
vivendo un’immane tragedia. Vogliono sapere perchè
e come è morto quel primo
figlio vissuto solo tre giorni.
La perizia sarà depositata entro sessanta giorni dai periti,
solo dopo la Procura potrà
trarre delle conclusioni sulle
cause della morte e su eventuali responsabilità per colpa
medica dei cinque indagati.
La morte di Giuseppe Caranese era avvenuta ad un
giorno di distanza da un al-
tro strano decesso nella stessa clinica. Un bambino mai
nato, morto nel grembo della
sua mamma dopo che i medici avevano consigliato alla
partoriente di ritornare dopo
qualche giorno in clinica.
Anche su questo caso è stato
aperto un fascicolo d’inchiesta, affidato al pm Maurizio
Cardea che aveva disposto
l’autopsia sul feto e accertamenti tecnici sulla mamma
del bambino.
Il caso
Coltellate a Sant’Eustachio
Franceschiello resta in carcere:
si cercano i suoi complici
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La tragedia
La Procura dovrà accertare le cause della
morte di Giuseppe Caranese, il neonato morto
il 30 maggio scorso
nella clinica del Sole di
Salerno dopo tre giorni
di vita
Processo Due Torri
Contesa in aula sui file sequestrati
Mister Citarella in aula a ottobre
I file sequestrati nello studio di Rino Citarella potrebbero essere una delle prove
chiave del processo Due Torri: la loro
acquisizione tra le prove dell’accusa è al
centro di una contesa tra Procura e difesa.
Tutto si gioca sulla circostanza dell’irripetibilità dell’accertamento
disposto dalla Procura senza dare avviso ai difensori
degli allora indagati. Ieri
pomeriggio, ha deposto
- dinanzi ai giudici della
seconda sezione del tribunale di Salerno - il tecnico
Gianluca Ferro, nominato
dalla Dda di Salerno per
estrapolare i file dai computer sequestrati nell’ufficio di
Nocera Inferiore di Gennaro Citarella. Da quei file
che contenevano conteggi,
quote di partecipazione,
nomi e divisioni di appalti pubblici furono estrapolati dai tecnici
nominati dalla Procura senza che vi fosse
l’avviso ai difensori.
Per la difesa è una prova irripetibile viziata
e quindi non può entrare nel processo. Per
la Procura, invece, quel passaggio tecnico
non ha mutato i file e quindi può essere
ripetuta in altre occasioni. A spiegare il
meccanismo utilizzato per visionare i file è
stato il tecnico Gianluca Ferro che ha anche
spiegato - su domanda del pm Rosa Volpe che il procedimento non ha provocato mutamenti ai file estrapolati e quindi potrebbe
essere ripetuto. Il pm e i giudici - nonostante le proteste del collegio difensivo - hanno
poi scelto di non sentie l’altro tecnico citato
come teste che ha partecipato a questo accertamento
tecnico.
I giudici del secondo collegio
dovranno nei prossimi mesi
esprimersi sull’ammissibilità
della prova e sciogliere la
riserva. I file sono una delle
prove principali dalle quali
partì la procura per dare avvio all’inchiesta denominata
Due Torri.
Nella prossima udienza prevista ad ottobre, la Procura
citerà Giovanni Citarella che
sarà sentito come imputato
di procedimento connesso.
Cinque gli imputati che sono rimasti nel
processo in corso dinanzi ai giudici del
secondo collegio del tribunale di Salerno,
ormai tutti liberi: gli imprenditori Luigi
Di Sarli, Eduardo Sale e Giovanni Botta,
insieme ai due funzionari della Provincia
di Salerno Francesco Pio De Luca e Raffaele
Orefice. (ro. fe.)
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Salerno. Nessuna difesa, nessuna spiegazione per
quella lite nella quale hanno rischiato di morire
Mario e Fabio Apicella, i due vicini di casa. Antonio Franceschelli, il 23enne del quartiere Sant’Eustachio arrestato la scorsa settimana per duplice
tentato omicidio, resta in carcere. Lo ha stabilito il
Gip dopo la convalida dell’arresto di ieri mattina,
alla presenza del suo legale Michele Tedesco.
E proprio mentre si consolidano le accuse nei confronti del 23enne, ragazzo atletico con l’esperienza del karateca, gli agenti della Squadra mobile
cercano di chiudere il cerchio intorno ad altri
complici del giovane condomino di via Cupa Parisi. Le indagini non sono ancora concluse. Anzi.
Secondo gli inquirenti, Antonio Franceschelli non
era l’unico ad essere armato di coltello. L’aggressione a Mario Apicella, 65enne, e al figlio 32enne,
sarebbe stata brutale. Il pm Elena Guarino aveva
disposto un accertamento medico legale per verificare la natura delle ferite e stabilire se a colpire i
due sia stata la stessa arma.
Le ferite inflitte all’anziano all’addome gli avevano provocato gravi ferite per le quali era stato
disposto il ricovero nel reparto di rianimazione.
Mentre meno gravi sono le condizioni dell’altro
ferito. Secondo gli inquirenti, sarebbero stati utilizzati più coltelli e quindi ad aggredire i due ci
sarebbero altre persone, probabilmente dello stesso condominio. Non sono ancora chiare le ragioni
per le quali si era arrivati allo scontro accesissimo
nel palazzo del quartiere S. Eustachio. Sicuramente vecchi rancori tra gruppi familiari, esplosi
per una banalità. A far convergere i sospetti su
Antonio Franceschiello erano state le testimonianze raccolte dagli agenti della Squadra Mobile
nel corso delle indagini. I due feriti, nonostante
fossero stati interrogati dagli inquirenti, non avevano voluto riferire particolari per identificare gli
aggressori. In questo clima di omertà gli agenti
erano riusciti ad arrestare il 23enne e - attraverso
indagini e testimonianze - cercano di individuare gli altri responsabili dell’aggressione. Mario
Apicella, l’uomo ridotto in fin di vita, è il fratello
di un uomo ucciso in un agguato di camorra.
La situazione nel condominio di via Cupa Parisi,
nel quartiere S. Eustachio non è certo tranquilla.
Franceschiello resta in carcere, mentre potrebbero
essere individuati presto i suoi complici. (r. f.)
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Attualità
Metropolis Martedì 4 Giugno 2013
3
L’azienda irpina di Elio Graziano che per conto delle FS era addetta alla scoibentazione dei vagoni
Amianto, sequestrata l’Isochimica
scatta l’accusa di omicidio colposo
Ex operaio di Casale regala la
sua tuta al pg Guariniello
Avellino. Svolta nella vicenda dell’
Isochimica di Avellino, l’azienda
di Elio Graziano che per conto delle Ferrovie dello Stato era addetta
alla scoibentazione dei vagoni e
carrozze ferroviarie. Il procuratore
di Avellino, Rosario Cantelmo, ha
disposto il sequestro, in via d’urgenza, dell’intera area. Nel registro
degli indagati sono state iscritte 24
persone. Le ultime verifiche hanno accertato lo stato di “ammaloramento” degli oltre 500 cubi di
cemento-amianto friabile illecitamente smaltiti dal 1983 al 1988.
Il sequestro è stato eseguito dagli
uomini del Corpo Forestale dello
Stato. L’intera area si trova a Borgo
Ferrovia, poco distante dal nucleo
industriale e vicinissima al centro
della città. Gli esami disposti dal
procuratore
Cantelmo hanno accertato la “generale inidoneità a trattenere le
fibre di amianto, la cui dispersione espone a concreto pericolo
l’incolumità di un numero indeterminato di persone”. In una
nota, la stessa Procura, che
ha trasmesso gli atti al Gip
del tribunale di Avellino per
la convalida del sequestro, fa
sapere, che i reati contestati
alle persone indagate fanno
riferimento al concorso in disastro ambientale doloso e cooperazione colposa in disastro
ambientale. Ulteriori indagini
sono in corso nei confronti di
persone allo stato non identificate per accertare eventuali
coinvolgimenti e responsabilità nella mancata atttività di bonifica e emessa in sicurezza dello smaltimento e dell’area. Il magistrato
Ventiquattro persone iscritte nel registro degli
indagati per il disastro ambientale che ha
causato la morte di 10 operai per asbestosi
Una vecchia foto di Elio Graziano; sopra, l’Isochimica
ha anche nominato il sindaco
pro-tempore di Avellino custode giudiziario dell’area
con l’autorizzazione ad accedere per l’esecuzione degli
interventi urgenti di messa
in sicurezza, tesi ad impedire l’ulteriore propagazione
delle fibre di amianto e il
conseguente peggioramento
della situazione ambientale.
Un altro filone delle indagini, riguarda la morte di dieci ex operai dell’Isochimica
per patologie derivanti dalla esposizione ad amianto e alle lesione
in danno di altri lavoratori: i reati
ipotizzati sono quelli di rimozione
o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Il provvedimento di Cantelmo, che arriva
nelle stesse ore in cui il tribunale di
Torino ha confermato e
aggravato le pene e i
risarcimenti per i proprietari dell’Eternit di
Casale Monferrato, è
stato accolto con soddisfazione dal comitato costituito dagli
ex operai Isochimica e
dalle loro famiglie che
da anni si battono per
accertare responsabilità mai venute alla
luce e per ottenere
salvaguardie sanitarie. C’é anche l’ipotesi
di omicidio colposo
nell’inchiesta coordinata dal Procuratore
capo di Avellino, Rosario Cantelmo. Il reato di omicidio colposo, a carico di persone
in via di identificazione, fa riferimento alla morte di dieci ex operai
dell’azienda di Elio Graziano (per
la maggior parte salernitani) che
scoibentava carrozze ferroviarie a
poche centinaia di metri dal popoloso quartiere avellinese di Borgo
Ferrovia, colpiti da patologie polmonari e cerebrali derivanti dalla
esposizione all’amianto. Altri reati
ipotizzati sono quelli di rimozione
o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, dalla
cui assenza dipenderebbero i casi
conclamati di asbestosi riscontrati
in numerosi ex operai.
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Martedì 4 giugno 2013
Cilento/Vallo di Diano
Il Mattino
Il Cilento
47
Il caso
Caos rifiuti
non si sblocca
la gestione
teimportanti per il territorio. Ma sembra che non siano ancora pronti a farlo». Se per fine mese i comuni non saranno in grado di decidere, interverrà
la Provincia. «Siamo pronti ad un assunzionediresponsabilità-diceBellacosa - affidando la gestione temporaCarmela Santi
nea dei rifiuti ad Ecoambiente SalerVALLO DELLA LUCANIA. Nulla di fatto. I no. Non possiamo lasciare il problesindaci del Cilento non sono ancora ma in mano ai cittadini e ai lavoratori,
riusciti a trovare un’intesa sulla futura che rischiano di ritrovarsi dal primo
gestione del ciclo integrato dei rifiuti. lugliosenzaundatoredi lavoro,esenLe posizioni discordanti, sono emerse zachi sipreoccupi di gestireil ciclo dei
tutte, durante il vertice svolto ieri mat- rifiuti».
Ecoambiente potrebbe subentrare
tina a Vallo della Lucania, con l’assessoreprovincialeall’ambienteAdriano anche per un periodo transitorio, con
la proposta di trasferire la proprietà
Bellacosa.
I tempi però stringono. Dal primo della società provinciale ai comuni. I
luglio ogni competenza passerà dalla sindaci del Cilento non ci stanno però
Provincia ai comuni e in mancanza di adesserebacchettatiedefiniti«impreun accordo il Cilento potrebbe ritro- parati».Icomunipiùgrandi(Vallodelvarsi, in piena stagione estiva, con i ri- la Lucania, Agropoli, Ascea, Centola e
fiuti in strada. C’è quindi l’esigenza di Camerota)sonoprontiadaffidareilciindividuare nell’immediato, chi e co- clodei rifiuti ad una «rigenerata» Yele.
me si occuperà della raccolta e smalti- «Abbiamo già avuto diversi incontri mento rifiuti, nei 49 comuni Cilentani dice il sindaco di Vallo della Lucania,
AntonioAloia -ènecessaria
al momento di competenza
sul territorio Cilentano una
del Corisa 4 e della Yele. La
gestione comune del ciclo
situazione è ancora di gran- I tempi
integrato dei rifiuti. Ci sono
de incertezza.
Bellacosa
tuttiglistrumentiperpoter«C’èpurtroppo-diceBellofare.Dobbiamocontinualacosa - una mancanza di accusa
determinazione da parte «Si facciamo re su questa strada per non
commettere lo stesso errodei sindaci, mi dispiace dir- subito
re che ci ha portati a perdelo, ma ormaisiamo allepor- le scelte
re qualche anno fa l’Asl 3. Il
te di una modifica del sisteterritorio deve restare unito
ma di gestione del ciclo dei necessarie
inunambitoterritorialeottirifiuti, e i sindaci devono as- al territorio»
male».
solutamenteassumerescel-
I sindaci non si accordano
e si allunga l’ombra
di una possibile emergenza
Le ricchezze Il fagiolo bianco, un «bene» da proteggere
Petrolio a Casalbuono
il Comune si oppone
«Contrati alle ricerche
la via per lo sviluppo
va da un’altra parte»
Pasquale Sorrentino
In piena estate Il Cilento potrebbe ritrovarsi con i rifiuti in strada
Aloia ha quindi lanciato la suaproposta: «Convocheremo entrò sette
giorni un tavolo tecnico per elaborare
un piano industriale da presentare a
tutti i sindaci, tenendo conto dei dipendentichedovrannoessereassorbiti da questa rinnovata Yele. Allo stesso
tempo va elaborato un piano per acquisire le quote della Yele da parte dei
comuni». Presenti all’incontro anche
gli operai del Corisa 4, in attesa di co-
noscere il loro futuro. Non sono mancatiimomentiditensione.Ipiccolicomunihannoaccusatoicentripiùgrandi di «non essere in grado di arrivare
ad una decisone». Andrea Salati, sindaco di Gioi Cilento e presidente
dell’unione dei comuni Valle
dell’Alento ha proposto per i suoi comuni «una gestione autonoma dei rifiuti».
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San Giovanni a Piro L’udienza preliminare fissata per il prossimo 26 giugno
Abusi edilizi a Scario, Laino a giudizio
L’accusa: ha omesso
di far demolire
strutture fuorilegge
Antonietta Nicodemo
SAN GIOVANNI A PIRO Nuovi
grattacapi giudiziari per il
responsabiledell’ufficiotecnicodelcomunediSanGiovanni a Piro. Sull’architetto
Raffaele Laino piove una
nuova richiesta di rinvio a
giudizio per abuso d’ufficio. L’udienza preliminare
è stata fissata al 26 giugno
davanti al giudice ElisabettaGarzodeltribunalediVallo della Lucania. I fatti sono
legati ad una inchiesta condottadaicarabinierisuabu-
si edilizi accertati nel noto
centro salernitano, che con
la sua frazione Scario affaccia sul Golfo di Policastro.
Secondo gli inquirenti il dipendente comunale ha
omesso di adottare l’ordinanza di demolizione delle
strutture fuorilegge ubicate
inlocalitàCerretoaSanGiovanni a Piro capoluogo.
«Opere realizzate da Fortunato Beati, genitore – scrive
ilpubblicoministero–Valeria Palmieri - dell’assessore
all’urbanistica dello stesso
comune, di cui il Laino –
continuailmagistrato–aveva contezza in quanto comunicateglidallalocalestazionedei carabinieri il2settembre 2012, procurando
Agropoli
«By night, orari più lunghi
il weekend fino alle tre»
Ernesto Rocco
AGROPOLI. Prolungare la dif-
fusionedellamusicaneilocali pubblici per favorire il turismo. A proporlo è l’associazione Camelot, in vista
dell’estate. L’obiettivo è incentivare, in piena crisi, il turismo giovanile basato sulla
movida, ostacolato dai regolamentiche limitanola diffusione dall’una di notte. «Le
comitive di studenti - spieganodallaCamelot-stannodecidendo la meta delle proprie vacanze e chiedono relax e divertimento. Agropoli
ètralepreferite,perilsuomare bandiera blu, e per i tanti
locali di tendenza, di strutturericettiveeluoghidiinteresse culturale a pochi chilome-
La proposta Invogliare
l’affluenza di giovani in città
tri di distanza. L’unico problema,cheostacolal’affluenza di giovani, è la limitazione
alla musica per i locali, che
non attira di certo un pubblicocheviveesidivertesoprattutto di notte». Ecco, allora,
te nel comune di San Giovanni a Piro si è ritrovato
iscritto nel registro degli indagati per abuso d’ufficio e
recentemente anche per
turbativa d’asta, per fatti legati a presunti appalti truccati. «Anche per quanto riguardalavicendasulfabbricato di Fortunato Beati siamosolonellafasepremilitare. Sono convinto – afferma
fiducioso l’avvocato Rocco
Colicigno – che anche in
questo caso Laino ne uscirà
indenne. Fino oggi sono almeno sei i casi in cui la fase
preliminare è terminata
con una sentenza di proscioglimentoperilmioassistito».
intenzionalmenteuningiusto vantaggio patrimoniale
a Fortunato Beati che in tal
modo conservava la proprietà delle opere abusive».
La struttura finita sotto inchiesta è un fabbricato realizzato in una zona panoramicache,secondogliinquirenti,sarebbeprivadelleautorizzazioni necessarie. Per
questa ragione ne fu disposto il sequestro a cui sarebbedovutaseguirel’ordinanza di demolizione firmata
dal responsabile dell’ufficio tecnico e che l’architetto Laino non ha mai emesso. Non è la prima volta che
il noto professionista si trovaa fare i conti con la giustizia.Inpiùinchiestecondot-
lapropostalanciatadall’associazione: per piano bar, spettacoliartistici,culturaliediintrattenimento danzante, il limite orario dovrebbe essere
fissato all’1.30 dal lunedì al
giovedìeladomenica,perun
massimodidue divoltea settimana, mentre andrebbe
prolungato fino alle 3 nei
weekend. Per le discoteche
all’aperto, invece, il limite
orario è le 2 di notte, prolungato fino alle 4 il venerdì ed il
sabato. I limiti acustici verrebberostabilitiinmodograduale, in base all’orario: da
65 decibel fino mezzanotte a
55 decibel negli orari successivi. «Simili parametri - spiega il presidente della Camelot,GiovanniBasile-sonostati utilizzati da altri Comuni
chepuntanoallacrescitaturistica. Agropoli avrebbe enormi benefici adottando un regolamento che tenga conto
delle esigenze dei giovani».
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giungere anche
l’autorizzazione alla
riapertura dell’ex statale
di Rizzico.
In breve
VALLO DELLA LUCANIA
PISCIOTTA
Fondi a rischio
per tre comuni
Riapre l’ex statale
chiusa per frana
Dopo due mesi di chiusura
al traffico torna ad essere
transitabile l’ex strada
statale 447, nel centro di
Pisciotta, in via Foresta. La
strada, chiusa dopo una
frana, è ora percorribile in
senso di marcia alternato.
L’apertura è stata
consentita dalla
demolizione controllata di
un’abitazione in via
Foresta. Novità anche sulla
frana a Rizzico. La strada è
stata nuovamente asfaltata
per rendere di nuovo
percorribile il tratto tra
Pisciotta ed Ascea,
fondamentale per il settore
turistico. A breve dovrebbe
Rischia di essere revocato il
finanziamento di quasi 150
mila euro se la Comunità
Montana Gelbison e
Cervati non provvederà alla
redazione del Piano di
Assestamento Forestale per
i comuni di Vallo della
Lucania, Cannalonga e
Novi Velia. La minaccia,
dalla Regione Campania, è
in una nota che lo scorso 3
maggio l’ente
sovracomunale ha inviato
all’ente montano. Ad oggi
sono state inviate tre bozze
alla Regione, tutte respinte.
Nel caso di non risposta in
tempi brevi la Regione «è
pronta a richiedere indietro
il finanziamento erogato».
CASALBUONO. «No al petrolio, no ai colossi invasori».
Il Comune risponde in modo secco e unanime alla richiestadiAppennineEnergy spa di effettuare studi
per ricerca di idrocarburi
nel territorio. Se il no appariva ovvio dopo le dichiarazioni degli amministratori,
c’è da sottolineare la serie
di ragioni contro la ricerca
di petrolio per cui il Consiglio ha deliberato per il no.
«Il Comune di Casalbuono
-è scritto nelledelibera -da
anni si sta spendendo per
sostenereunosviluppoche
siidentificaconquelloruraleintegrato,ovveropuntando su agricoltura, turismo
sostenibile, artigianato tradizionale e piccolo commercio». Occorre in questo
caso aggiungere che il Comune di Casalbuno sta
puntando da tempo e con
successo su un prodotto: il
fagiolo bianco. «Bisogna
avere la piena consapevolezza - continuano gli amministratori - che il Vallo di
Dianocostituisceunarisorsadigranderilievo,strategicaperiltipodisviluppoipo-
tizzato, e, come tale, necessariamentedasalvaguardare da tutto ciò che compromette la bellezza e il valore
delle peculiari risorse presenti». Quindi l’attacco al
petrolio a difesa del territorio. «L’oro nero non è assolutamente sinonimo di sviluppo. I sindaci del comprensoriosonotutticontrariaisondaggieallaeventuale successiva estrazione del
petrolionell’ambitodelVallodiDiano,senzaalcunaincertezzaeperplessità,rifiutandoapriorilalogicadella
colonizzazione da parte
dei «grandi colossi», interessati solo ad introdursi
nel Vallo di Diano in virtù
delle risorse che se ne possono trarre, senza apportarealcun beneficio concreto
al territorio, né in termini
disviluppo,nésulpianooccupazionale. Negli ultimi
anniilVallodiDianohabeneficiato di cospicue risorse finanziarie ai fini dello
sviluppolocale,chesièritenuto orientare verso l’ambiente e la valorizzazione
dellepeculiarità delterritorio». Quindi la conclusione: «Bisogna dire no al petrolioperché il Vallodi Diano, così com’è, è troppo
prezioso per farlo «scalfire»
da operazioni avulse e distruttive».
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Albanella
«Sequestri all’avvocato
procedure non definite»
In merito al sequestro sui conti e sui beni
operato dalla guardia di finanza di Battipaglia, a caricodell’avvocatoMarioManzo, il suo avvocato difensore
Federico Conte ha precisato
che: «A carico dell’avvocato
Manzoèincorsounaccertamento tributario, non ancora concluso, essendo ancora
incorsopressol’Agenziadelle Entrate la verifica dei dati
oggetto del Processo Verbale di Constatazione redatto
dai finanzieri. Un accertamento basato su criteri presuntivi adintegrazionee rettifica, dei quali il Manzo ha
giàpresentatocopiosadocumentazionecontabileebancaria.Allostatodunque,sulla base di una mera ipotesi
tributaria, non si può affermare che Manzo sia un evasore. Solo con l’avviso di accertamentodell’Agenziadelle Entrate si avrà l’indicazionedefinitivadel redditopresuntamente evaso e l’eventuale superamento della soglia di rilevanza penale». «In
particolare - sottolinea il legale - affermare che avrebbe
costituitounTrust(nell’interesse della propria unica figlia) per sottrarre i propri
guadagni al fisco è tecnica-
ALBANELLA.
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 47 - 04/06/13 ----
Time: 03/06/13
23:34
mentesbagliato,oltrecheingiusto sotto il profilo morale». «Come è noto, l’istituto
giuridico in questione è stato importato dalla tradizione anglosassone a garanzia
e trasparenza per la gestione
di beni e risorse, e non si sottraeall’accertamentopenalistico» - conclude il legale,
precisando che «per l’avvocato Manzo, proprietario di
un avviato studio che garantisce ogni anno allo Stato un
importante gettito erariale e
alla Cassa Forense un cospicuo versamento contributivo, sarebbe impossibile oltreche impensabile sottrarsi
allepretesedell’Agenziadelle Entrate».
I controlli Sono affidati
alla guardia di finanza
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mail: [email protected]
ip: 62.98.10.61
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Martedì 4 giugno 2013
Scafati
Il Mattino
Verso il ballottaggio Lo strappo dell’ex vicesindaco: politica familistica e amorale, l’addio è definitivo
La vertenza
Salvati con Fdi: mai più con Aliberti
Piano di zona
proteste
e accuse
dai lavoratori
in città con la sua cricca alla ricerca
dei voti al solo scopo di continuare la
sua politica». Il partito chiuderà la
campagna elettorale venerdì prossimo quando dalla sede del corso Nazionalepartirà«lafiaccolatadellalegalità» che terminerà a palazzo Meyer.
Nicola Sposato
Nel centrosinistra si guarda all'ex
sindaco Nicola Pesce che prosegue il
SCAFATI. Sidelineanoglischieramenti
in vista del ballottaggio del 9 e 10 giu- suo cammino. Questa sera incontro,
gnotrailcentrodestradiPasqualeAli- pressolabibliotecacomunaleMorlicberti e il centrosinistra dell'ex sindaco chio,conl’exsenatoreAlfonsoAndria
Nicola Pesce. Fratelli d'Italia annun- e il consigliere regionale Gianfranco
cia: «Libertà di voto agli elettori. L'au- Valiante. «Il centro sinistra è unito gurio è però per una scelta non in ba- annunciaPesce-Chiresteràacasasaseasterilisteccatiideologicimainba- ràresponsabiledellasuascelta».Conse ai principi di legalità, trasparenza, tro Aliberti e per Nicola Pesce anche
meritocrazia e libertà di pensiero». Michele Grimaldi, leader di PrimaveL'annuncio durante una conferenza ra Non Bussa, al primo turno con il
stampa del candidato sindaco Cristo- Partito Democratico di Vittorio
foro Salvati accompagnato da Angelo D'Alessandro.«Pernoi-annunciaGrimaldi - l'unica alleanza è
Matrone, neo consigliere
con le coscienze dei cittadicomunale. «La scelta - anni. Mai con false promesse
nuncia l'ex vicesindaco - Il test
e accordicchi da prima Reconferma l'allontanamen- Sorteggio
pubblica.Conserenitàvoteto definitivo da Aliberti e
dalla sua politica familisti- per la scheda rò Nicola Pesce contro Pasquale Aliberti. Poi verrà il
ca e amorale. In campo per è Pesce
un'alternativa credibile ba- il primo nome tempo della ricostruzione e
sata sul valore altodella po- I Cinquestelle: noi faremo ancora di più la
nostra parte». Ad Aliberti e
litica e sulla legalità. Allo
stesso modo però, io da faccia a faccia PesceguardaancheilMovimento 5 Stelle. Gennaro
sempre nel centrodestra, tra i duellanti
Avagnano, organizer del
non mi sento il collante di
Meetupdelmovimentolanuncentrosinistraframmentato». Angelo Matrone aggiunge: cia un appello: «Chiediamo un con«Pronti a perseguire il nostro ruolo di fronto con i due candidati sindaco.
oppositori senza farci intimidire». Sul Un confronto per rendere partecipi i
tema parla anche Mario Santocchio, cittadini delle idee dei due candidati.
il più votato con 512 voti. «Il partito Nonunduello, ola semplicelibertà di
dice no - annuncia - all'apparenta- votocomeRaviottaeSalvati,malavomento. Ma dice anche no ad Aliberti. gliadidarevoceaicittadinichevoglioLa sua esperienza va archiviata. Al no ascoltare i due contendenti. Per
centro della politica deve ritornare questo spirito è nato il movimento e
Scafati e non la famiglia Aliberti. Tra i conquestospiritocontinueràaoperadannigeneratièdaascriversialsinda- re». Infine si è svolto il sorteggio per la
co e all'onorevole Monica Paolino la composizione della scheda elettorachiusura dell'ospedale. Aliberti è così le: primo sorteggiato Nicola Pesce.
un sindaco sfiduciato che peregrina
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«Libertà di voto agli elettori
io non sarò il collante
di un centrosinistra diviso»
Gianluca Santangelo
Basilio Puoti
Scendono di nuovo in campo
gli ex lavoratori del Piano di
Zona Sa1. Gli operatori rivendicanolamancatacorresponsionedinovemensilitàechiedono maggiore trasparenza
nelleazionidigestionediquesto strumento. La sede della
Cgil di Salerno ha ospitato
una conferenza stampa a cui
hanno partecipato i tre sindacati confederali i quali hanno
manifestato tutte le loro riservesull’attualegestionechevede il comune di Scafati come
ente capofila. La decisione di
riunirsi nel capoluogo di provincia è stata presa per dare
maggiore eco alla vertenza.
Le associazioni di categoria
hannochiestoinvano lacomposizione di un tavolo di concertazioneconilfinedidelineareilfuturodelPianodiZona.
A rischio una serie di servizi
sociali che vedono coinvolto
un bacino d’utenza compostodadiecicomuni.ACgil,Cisl e Uil preme tutelare, inoltre, i livelli occupazionali garantendo un alto profilo di
professionalità. I lavoratori,
che hanno prestato servizio
inquest’ultimatriennalità,infine,oltreadesigeregliemolumenti pregressi, sottolineano
la poca chiarezza dell’attuale
conduzione che ha portato
all’assunzione di alcune unità senza che gli ex operatori
fossero messi nella condizionediconcorrereadunregolare bando di reclutamento.
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In piazza Pasquale Aliberti e Nicola Pesce durante una delle tante manifestazioni per l’ospedale Scarlato
L’intesa
Esposito si schiera col sindaco uscente: serve stabilità
Ballottaggio: Aliberti
incassa l’appoggio di
Esposito. Non sarà un
sostegno «decisivo»
per la vittoria finale,
ma almeno da ieri il
primo cittadino
uscente non balla più
da solo. L’ex candidato
sindaco della civica
«Scafati Città Viva»,
Marco Esposito, si
unisce al tour «per la
città con la città»
promosso da Pasquale
Aliberti e dalla
coalizione «Orgogliosi
di Scafati».
«Proseguiamo il nostro
tour, senza
apparentamenti,
accogliendo solo chi
crede in noi e nelle
nostre idee - afferma
Aliberti - La città è
l’unico interlocutore
con il quale
confrontarci e
dialogare». Al suo
fianco ci sarà quindi
anche Esposito, che
spiega di aver avuto
colloqui sia con
Aliberti che con Pesce.
« Solo dal sindaco dice - ho trovato
immediata
disponibilità e
convergenza di idee
sulla raccolta
differenziata, i servizi
sociali e un piano per la
viabilità, gli
allagamenti e il
commercio. Il
sottoscritto non
nasconde le proprie
scelte come, invece,
hanno fatto altri,
favorendo accordi
silenziosi». Per
Esposito a Scafati
serve un governo
stabile. L’instabilità,
«in un clima già difficile
per la crisi economica,
non gioverebbe alla
città», aggiunge.
Pagani/Angri
Angri Presentati al Ministero i progetti per le strutture oggi inagibili
La polemica
Pagani
«Pagani
per tutti»
Idv all’attacco
sui debiti
Impianti sportivi, corsa ai fondi
Da salvare il campo
al cimitero vecchio
e la palestra «Taverna»
Roberta Salzano
ANGRI. Recupero delle attrez-
zature sportive della città, attraverso progetti mirati. È
l'obiettivodelcomunediAngri, che punta a riqualificare
oltre allo stadio Novi anche il
campo «Cimitero vecchio»,
in via del Monte, e la palestra
«Taverna» in via Nazionale.
Entrambi, questi ultimi, momentaneamente inagibili.
Tre i progetti che gli addetti
del settore Lavori pubblici
dell'ente presenteranno al
ministero per gli Affari regionali, il turismo e lo sport, per
chiedere e cercare di ottenere un finanziamento pari a
480mila euro a struttura. A
frontediunfondocomplessivo disponibile di 18 milioni
Stadio La rete fognaria saltata al campo sportivo Novi
di euro.
Scarsa manutenzione e
assenza di vigilanza restano
però i nodi da sciogliere. Dopo la chiusura lo scorso 25
aprile dello stadio, da parte
della commissione sanitaria
La stima
480mila euro
il costo delle opere
di ristrutturazione
del distretto 61, per
inagibilità igienico-sanitaria, e l'invito a ripristinare lo
stato dei luoghi attraverso la
sostituzionedi tutti gli igienicielatinteggiaturadellepareti,perunimportocomplessivodi26milaeuro,lasituazioneattualenonèdelle migliori. Macchie di umidità sulle
pareti, igienici sporchi, tombini raccogli acque aperti e
controsoffittature pendenti.
Ma non è tutto. Erbacce,
phon rotti negli spogliatoi e
liquami di fogna fuoriusciti
di recente nello spazio sottostante la tribuna. Insomma
incuriaedegradoaccomunano i principali impianti sportivi, per il cui utilizzo la giunta ha provveduto con deliberan.76del28marzoallaridefinizione delle tariffe. I costi
sono quasi triplicati, passando dai 2-3 euro dell'anno
scorso agli 8 euro l'ora.
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Angri L’appello dell’associazione «La tua Nazionale»
«Sentinelle per combattere gli sporcaccioni»
Francesco Rossi
«La Tua Nazionale»
chiede al sindaco Mauri di
istituire gli ispettori ambientali comunali, per debellare
ilfenomenodelcattivoconferimentodeirifiutidifferenziati. La proposta, lanciata dalla
pagina facebook del gruppo
di attivisti delpopoloso rione
della Statale 18 guidato da
Giuseppe D'Ambrosio, ha
raccolto in poche ore numerose adesioni, e si aggiunge
alle varie istanze, gran parte
ANGRI.
delle quali accolte dall'Amministrazione comunale, in
tema di vivibilità ed ambiente. Nonostante in città la raccoltadifferenziatasiainvigore dal 2001, tantissimi sono
ancora i cittadini che non rispettanonéigiorni,négliorari di conferimento dei rifiuti
differenziati, e non è servito
scoraggiarli nel corso degli
anni con multe e controlli.
Per questo, dai residenti di
via Nazionale parte una proposta:istituireconunappositobandolafiguradell'ispetto-
re ambientale, «a tutela del
territorio e dell'ambiente,
perlaprevenzione,lavigilanza ed il controllo del corretto
conferimento, gestione, raccoltaeconferimentodeirifiuti». L'ispettore ambientale,
già attivo in numerosi centri
La richiesta
Il gruppo invita
il Comune a istituire
gli ispettori ambientali
di tutta Italia, svolge attività
diinformazioneededucazione ai cittadini sul corretto
conferimento dei rifiuti, prevenzione nei confronti degli
utenti irrispettosi del vivere
civile. I suoi compiti sono di
vigilanza,controllo ed accertamento(conrelativesanzionidacomminare)perchiviola i regolamenti comunali in
tema di deposito, gestione e
smaltimento dei rifiuti.
L'ispettore lavora in sinergia
con la polizia municipale.
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PAGANI. Sulla precaria condi-
scolastica per gli anni
2012-2013».Conilprovvedimento dell’esecutivo regionale«l’IpssardiPaganiveniva accorpato all’Itc Fortunato di Angri, così privando il
territorio di un istituto che
per le caratteristiche storiche, aveva giusta allocazione nel territorio». Un braccio di ferro tra le istituzioni
delle due città che ha innescato le proteste della popolazionescolasticadell’alberghiero,cheaffermanolapropria autonomia bocciando
l’ipotestidiaccorpamentoal
«Fortunato» di Angri. Sul
contenziososièespressoanche il tribunale amministrativo della Campania che ha
dichiaratoillegittimoilprovvedimento che la giunta regionale aveva approvato su
indicazione dell’amministrazione provinciale.
zionefinanziariadell’entecomunale grava la gestione
dell’istituzione «Pagani per
tutti» costituita nel periodo
dell’amministrazione capeggiata dall’ex sindaco Alberico
Gambino. La municipalizza
fufondataconlafinalitàdigestire il comparto delle politichesocialidiventandol’anello di congiunzione tra palazzosan Carloelacittadinanza.
Le attività dell’istituzione sonostateoggettodiaccurateindagini anche da parte della
commissione di accesso agli
atti che ha analizzato minuziosamente l’incartamento
relativoalleoperazionifinanziariecondottedaivariamministratorichesisonoavvicendati alla guida della «Pagani
per tutti». La costola di palazzosanCarlo,messainliquidazione nel 2011, è finita sotto i
riflettori attraverso il processo «linea d’ombra». L’esposizionedebitoriatornanelmirinodell’opposizione.«Piùvolte abbiamo esortato la sezione regionale della Corte dei
conti ad acquisire gli atti che
hanno prodotto la costituzione della “Pagani per tutti” e
della “Fondazione” – commenta Alfonso Giorgio
dell’Italia dei valori – il lavoro
della magistratura prosegue
esiamoconvinticheinfuturo
emergeranno elementi nuovi che faranno capire alla collettività paganese l’entità dei
danni prodotti dalla politica
del centro destra».
l.d’a.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Scuola L’istituto alberghiero intitolato a Marco Pittoni
Alberghiero «accorpato»
commissari contro Mauri
Luigi D’Antuono
La battaglia legale
tra palazzo san Carlo e il Comune di Angri, in merito
all’accorpamentodell’istituto professionale alberghiero
«Pittoni» di Pagani all’Itc
«Fortunato», ubicato nella
cittadina doriana si arricchisce di nuovi elementi. La
commissione prefettizia che
governaPaganihainfattiapprovato la delibera con qualeconferiscemandatoall’avvocato dell’ente, Raffaele
Marciano,«affinché provveda a costituirsi e difendersi
nelgiudizio di appello» circa
ilricorsopresentatoalConsiglio di Stato dal Comune di
Angri con il quale l’ente doriano ha inoltrato la «richiestadiannullamentodelladelibera approvata dalla giuntaregionale, nel 2012circala
riorganizzazione della rete
PAGANI.
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Martedì 4 giugno 2013
45
Nocera Inferiore
Il Mattino
Il caso Caos al distretto sanitario
La sentenza
Medico assente
ma nessuno
avvisa i pazienti
Intascò soldi
dal costruttore
a giudizio
ex assessore
cilefarcomprendereilmotivodelperchè nessuno dell’ambulatorio si fosse
degnato di avvisare i pazienti per informarli del cambio di programma.
«È una vergogna attendere per oltre
due ore - ha tuonato una donna - e
sapere solo per caso che il medico
Nicola Sorrentino
non sarebbe venuto. Ho lasciato i
miei figli piccoli a casa e ora sono coNOCERA INFERIORE. Attendono per
due ore e mezza l’arrivo del medico, strettaa prendere un nuovo appuntama solo doposvariati sollecitiscopro- mento. Ci è stato riferito che le visite
no che era assente per malattia. Una eranostatefissatenonostantel’assengiornata da dimenticare per sei pa- za del medico perché il permesso di
zienticheierimattinaeranoinprocin- malattia non era stato trasmesso a chi
to di effettuare una visita presso l’am- di dovere». Alcuni pazienti, andando
bulatorio di dermatologia del distret- via,hannominacciato chesisarebbeto sanitario di via Giordano. Tutte le ro rivolti ad altri distretti. Altri hanno
prenotazioni erano state raccolte tra- inveceattesocheilresponsabilediturmite il numero telefonico del Cup nofissasse telefonicamentenuovi ap(Centro Unico Prenotazione). La sala puntamenti con le persone presenti
in lista (una ventina circa).
esterna all’ambulatorio ha
Tuttaviaanchequestasolucominciatoa riempirsialle
zionenonèbastataaplaca7,30 vista la metodologia Il motivo
dichiamatadellevisite,ap- Lo specialista re gli animi di chi ha continuato a inveire contro tutti
plicata secondo agli orari
di prenotazione. Eppure, era ammalato i medici presenti, anche
con chi aveva pensato in
quello che poteva sembra- ma la causa
piena autonomia di verifire un normale ritardo si è del ritardo
care i motivi di quel ritartrasformatoprestoin«atte- era stata
do.
sa snervante». Solo alle
«Ho perso una giornata
10,30 dopo che già diverse imputata
di lavoro - dice un ragazzo
persone avevano deciso di al traffico
in compagnia della madre
andarvianonostanteleras- e se non fosse stato per
sicurazionisull’arrivo«imminente» del medico, un gruppo di l’iniziativa mia e di altri pazienti sapazienti ha deciso di protestare ani- remmo rimasti lì ad attendere invamatamente nei riguardi del caposala. no. È assurdo che nel 2013 si vedano
La giustificazione fornita ai pazienti ancora certe cose». Bocche cucite insulpossibileritardoderivantedallare- vece dai vertici del distretto. Pur non
sidenza fuori città del medico, non ha rilasciando commenti, il direttore refatto altro che far infuriare ancora di sponsabileGianluigiFerrigno ha propiù i presenti. In realtà, dopo diverse messosubito uncontrollo internoper
telefonatediretteadaltriuffici,sièsco- verificare il perché dell’accaduto, forperto che il medico competente ave- sederivantedaunproblemadicomuva chiesto un permesso di 20 giorni nicazione interna.
permalattia.Aquelpuntoèstatodiffi© RIPRODUZIONE RISERVATA
La struttura
Salvatore De Napoli
Era l’ex
ospedale
nocerino
NOCERA INFERIORE. Rinviati a giudi-
Nella sede del
distretto sanitario di
via Giordano sono
concentrati molti
servizi. Dalle visite
ambulatoriali
specialistiche a
quelle legali ai
servizi di
autorizzazione per
svariate prestazioni
sanitarie. La
struttura un tempo
ospitava l’ex
ospedale poi i
reparti vennero
trasferiti all’attuale
Umberto I e
l’edificio
riconvertito.
Le visite erano prenotate
e dopo due ore di attesa
si scatena la protesta
I fatti
L’acquisto di un terreno
e una concessione dubbia
alla base dei «favori»
Il disservizio L’ingresso del distretto sanitario a Nocera Inferiore
La crisi delle partecipate
Patto dell’Agro, ancora una fumata nera
Un ennesimo nulla di fatto
quello registratosi ieri
pomeriggio dopo l’assemblea
dei soci del Patto dell’Agro.
Rinviati tutti gli ordini del
giorno in un clima piuttosto
polemico e caratterizzato da
momenti di «scorrettezza
istituzionale», come ribadito
dall’assessore Antonio
Angrisani, in rappresentanza
del comune di Nocera
Inferiore e dall’assessore
provinciale Adriano
Bellacosa, per la Provincia di
Salerno. «È un anno e mezzo dice Bellacosa - che
chiediamo di trovare un futuro
per il Patto. Se i sindaci sono
d’accordo, noi siamo pronti ad
accompagnare il percorso. La
nostra è una posizione
neutra». Diverse le procedure
contestate durante la riunione
zio l’ex assessore comunale Paolo
Granato e altre sette imputati. Solo
Granatoèimputatoperòdiinduzioneindebitaadareopromettereutilità.A processo, per altri reati i tecnici
comunali Luigi Canale, Giuseppe
Amabile e Antonio junior Giordano;ilcommittente delle opere,Orazio Crescenzo di Sarno; i tecnici privati, Alfonso Robustelli di Sarno e il
geologo Rosario Fimiani di Castel
San Giorgio; e l’imprenditore Vincenzo Cammarota (del 1972). Secondoil pmGuarino, nel 2006, GranatoavrebbepropostoaCammarotadiacquistaredaCrescenzounterreno di 22mila metri quadri a Fiano
(zona Campanile dell’Orco) per
215milaeuro,conunpermessoacostruire (illegittimo) per realizzare
unfabbricatorurale.GranatoavrebbeindottoCammarotaaconsegnarli 15mila euro per «spese tecniche»,
in realtà non dovute, approfittando
(mancava addirittura il notaio
per approvare alcuni ordini del
giorno) mentre non è stato
affrontato il discorso sul
futuro del Patto vista
l’assenza di alcuni comuni
come Sarno e Scafati. «Noi
siamo contro ogni forma di
sperpero - dice Angrisani - e
contro le società che non
utilizzano bene il proprio
patrimonio».
della soggezione psicologica di
Cammarota, in difficoltà economica.Lavicendanasce,però,nel2004,
quando Crescenzo chiese al Comunedicostruireunfabbricatoinzona
agricola «E» a Campanile dell’Orco
eilpermessofurilasciatononostante il rischio idrogeologico (imputati
Canale, Amabile, Antonio junior
Giordano,Crescenzo,Robustelli,Fimiani e Granato). Fimiani, Robustelli,CrescenzoeGranatosonoimputati per la falsa relazione geologica redatta da Fimiani e per un’attestazione di Robustelli. Cammarota
è indagato per la realizzazione abusive di opere in cemento armato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sarno
La protesta Associazioni di categoria e movimento politici chiedono l’intervento del Prefetto
L’economia
Piano sosta: scoppia la rivolta, Municipio occupato
Area Pip
nel mirino
i rapporti
con Agroinvest
L’assenza del primo cittadino
inasprisce gli animi
chieste tariffe più accessibili
Rossella Liguori
SARNO. Sit in di protesta, ma il sin-
daco non c’è. Attimi di tensione
nel corso della manifestazione
controilpianoparcheggi.Preparato un documento per richiedere
l’intervento del Prefetto per la sospensione «ad horas» del piano.
Oggi di nuovo in piazza mentre la
maggioranza incontrerà i responsabili della ditta aggiudicataria del
bandoperlagestione,laMultyService Cooperativa Sociale di Palma
Campania, per discutere di eventuali modifiche. La battaglia sembradiventare sempre piùdura. Ad
infiammare gli animi la mancata
firma del sindaco, Amilcare Mancusi, alla sospensione per altri 30
giorni dell’avvio del sistema del
gratta e sosta. Un corteo di protesta nella mattinata di ieri, aperto
daunostriscioneconlascritta «dimettiti»all’indirizzo del primo cittadino, si è mosso lungo corso
Amendola fino all’atrio di Palazzo
San Francesco. Tanti i cittadini,
commercianti,rappresentantidelleassociazionidicategoria,laConfcommercio, gli esponenti del Pd
cittadino,ilmovimento Rete LiberaeCinqueStelle,chesisonorecati alla casa comunale attendendo
diesserericevutidalprimocittadino.Mancusiperòèrisultatoassente ed i manifestanti sono stati fatti
salire al secondo piano nell’aula
consiliare.Adaccoglierliilvicesin-
La proroga
Mancusi: «Il Consiglio non votò le modifiche»
La decisione di non
firmare la proroga della
sospensione per altri 30
giorni, Mancusi l’ha
maturata in seguito al
consiglio comunale che
ha fatto registrare sulla
votazione della revoca 13
voti favorevoli e 13
contrari. «Dall’assise non
è venuta fuori alcuna
volontà – aveva spiegato
il sindaco all’atto
dell’avvio della gestione
del piano sosta - non è
stato votato un
modificato interesse
pubblico, quindi
rimangono le decisioni
precedentemente
assunte. Una decisione
sofferta e certamente
impopolare, ma non
posso esporre l’ente ad
un grave rischio
economico e non posso
assumermi tutta la
responsabilità di un atto
azzardato. Mi sono
confrontato sui profili
giuridici con i funzionari
dell’ente ed altri esperti
del settore. Ad oggi non
possiamo garantire una
diversa organizzazione
che dia certezza di
introito e caricare me e gli
altri collaboratori di tale
responsabilità». Intanto
Mancusi è stato oggetto
di numerose critiche sul
web. Insieme al primo
cittadino criticato anche
l’assessore alla viabilità
Reziero De Vivo.
daco, Francesco Squillante, ed il
presidente del consiglio comunaleIgnazioIngenito,chehannocercato di mediare. I toni si sono fatti
esasperatinellarichiestadellapresenza e del confronto con il sindaco,irreperibilepertuttalamattinata. Un confronto serrato a chiedereancoraunavoltalasospensione
del piano o modifiche massicce a
tariffe ed abbonamenti. Squillante ha rassicurato che un ennesimo
incontro con la ditta avverrà questa mattina, ma i cittadini hanno
confermatounanuovamanifestazione. «Il piano va cambiato nella
forma e nei contenuti - ha tuonato
Giuseppe Esposito, presidente
Confcommercio-Cisonodeglievidentierroritral’altroammessidallo stesso sindaco. Il boicottaggio
delle strisce blu continuerà ad oltranza, fino a quando non saremo
ascoltati e non saranno apportate
modifiche importanti a tariffe, abbonamentiecasispecifici».Èpartita la richiesta al Prefetto di Salerno
di «Sospensione urgente della gestioneesternadelpianososta,proclamando assemblea permanente a tempo indeterminato nell’aula consiliare». Il documento è statofirmatodaiconsiglieridiopposizione, Massimiliano Tresca, esponente di Sel, Roberto Robustelli e
RaffaeleFrancodelPd,edasorpresa anche da un centrista, Giuseppe Esposito dell’Udc. Lapidario
Tresca.«Cieravamomossiin tempo per cancellare questo piano. Il
sindaco e la sua maggioranza non
si presentarono, ma oggi devono
dare delle risposte».
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Lavori a rilento, troppi contenziosi e dubbi sulle aziende già insediate: si aprono gli interrogativi
sull’area industriale. Con il cambio della guardia all’assessorato
al Pip, con Michele Robustelli che
è subentrato ad Emiddio Dolgetta, si passa tutto di nuovo sotto la
lente d’ingrandimento rispetto ai
rapporticonAgroinvest.Giàqualchesettimanafagliesponentidellamaggioranzasieranodettipronti ad intraprendere azioni legali
contro la società mista di trasformazione urbana. «Dopo tanto
tempo-avevatuonatoEnricoStingo dell’Udc - circa 15 anni di lavoro, le infrastrutture nell’area Pip
nonsonoancora terminate. Cisonosituazionipocochiare.Anzituttovannoidentificateleaziendeinsediatesi che non producono e va
ricercato il motivo di questo stallo. Rispetto a questo, Agroinvest
avrebbe dovuto già adottare dei
provvedimenti, cosa che, a quanto pare, non ha fatto».
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Martedì 4 giugno 2013
Pontecagnano
Verso il voto/1 Il colpo di scena
Anastasio
schiera Fdi
con Lanzara
ne, formata anche da Fratelli d'Italia
e La Destra: «Non abbiamo bisogno
di poltrone. Abbiamo rifiutato l'apparentamento ufficiale propostoci
da Sica, anche se questo poteva garantire un consigliere conmunale in
più.Costringereilsindacouscenteal
Alessandro Mazzaro
ballottaggioèstatoungranderisultatoeperdarecontinuitàaquestolavoPONTECAGNANO. «Dobbiamodareatto a Giuseppe Lanzara del fatto che ro appoggiamo Giuseppe Lanzara,
vuole riportare la politica a Ponteca- soprattuttoallalucedellesuedichiagnano Faiano». Antonio Anastasio, razioni sul programma e sul recupeconsigliere provinciale Fdi e terzo ro dei rapporti con gli enti sovracoclassificato al primo turno delle am- munali».
Oltre all'apertura agli altri aspimininistrativecon1.501votidipreferenza, esprime «soddisfazione» per ranti sindaco, Lanzara ha chiarito la
l'apertura del candidato sindaco del vicendarelativaallevocisuunpossicentrosinistra, che nella mattinata bile premio di maggioranza già ottedi ieri ha elogiato «l'atto di coraggio nuto dal primo cittadino al di là
di chi si è contrapposto ad un siste- dell'esitodelballottaggio.«Unanotizia falsa messa in giro per
ma ed ha presentato propaura - ha ammonito - la
grammichepossonoessecoalizione di Sica è ferma
re compatibili con il no- Lo scontro
al49,03%invirtùdellanorstro». Un riferimento agli Il democrat:
mache prevedecheilpreaspiranti sindaco rimasti
miodimaggioranzasicalfuoridallagara,benaccol- intimiditi
colisuivotivalidicomplestodaAnastasio:«Seavessi- alcuni miei
sivi conseguiti al primo
mo voluto le poltrone candidati
turno dai candidati sindaavremmo fatto un appa- No comment
co. La paura di perdere è
rentamento, così come ci
evidente anche nell'attegè stato proposto. Apprez- dal sindaco
giamento intimidatorio
ziamo invece le dichiara- uscente
adottato nei confronti di
zionidiLanzara,chepalealcunimieicandidati,consa convergenze con il nostro programma». In conclusione: tattati per tentare di dissuaderli dal
«Noi vogliamo fare politica con chi sostenermi». «No comment» da Erfa politica, siccome questa la sta fa- nesto Sica, impegnato in un tour
cendoLanzara,noisaremoasuppor- quartiere per quartiere ed intenzioto nell'interesse esclusivo della co- nato a non gettarsi nel caos delle pomunità. È una cosa che non abbia- lemiche. L'obiettivo dichiarato è
non dilapidare il cospicuo vantaggio
mo riscontrato nel gruppo a soste- (circa2.000voti)accumulatonelprigno di Ernesto Sica, dove vige solo mo turno. «Se portiamo ai seggi le
l'interesse personale». Ancora più stessepersonedel25e26maggioabesplicito Angelo Mazza, giovane de- biamo vinto» affermano sicuri dallo
legato di Ponte Nostro e candidato staff.
consigliere più votato della coalizio© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Mattino
I numeri
Verso il voto/2
Al primo turno
uno scarto
di 14 punti
Campagna
Rago dà forfait
al faccia a faccia
con Monaco
Per errore, sul
Mattino di ieri, sono
stati pubblicati
numeri sbagliati dei
consensi ottenuti al
primo turno dai due
candidati in
ballottaggio.
Giuseppe Lanzara
ha ottenuto il
32,57% delle
preferenze, mentre
Ernesto Sica il
46,84%: queste le
cifre giuste, peraltro
riportate in un altro
schema della
stessa pagina di
ieri.
Effettuato ieri il
sorteggio per le
schede relative al
voto di ballottaggio:
il primo nome in alto
sulla scheda sarà
quello di Giuseppe
Lanzara, seguito da
quello di Ernesto
Sica.
«Vuol riportare la politica
in città». E svela: ho detto no
all’apparentamento con Sica
Il colpo
Rubano i cavi di rame, al buio la variante
nella zona a ridosso delle aree
industriali di Pontecagnano
Faiano e Montecorvino
Pugliano e che consente il
collegamento diretto tra
l'uscita di Pontecagnano sud
dell’autostrada A3 ed il centro
picentino. Immediata la
denuncia ai carabinieri della
stazione locale, diretti dal
luogotenente Andrea
Ciappina, che hanno
CAMPAGNA. Doveva essere un faccia a faccia tra i due candidati che si
contendono il titolo di primo cittadino. Ma alla vigilia dell’appuntamento Gerardo Rago fa sapere che
nonpotràesserepresente.Ildibattito, in programma oggi pomeriggio,
sarebbe stato declinato secondo le
stesse modalità del confronto che,
due settimane fa, vide protagonisti
tutti gli otto aspiranti sindaci. Ma
ora, data l’assenza di Rago, telecamera e microfono saranno tutti per
RobertoMonaco,cherisponderàalle domande di Antonello Bruno, illustrando il suo programma elettorale e la sua idea di governo della
città.
Salvo ripensamenti dell’ultimo
minuto, dal quartier generale di
piazza Guerriero fanno sapere che
Gerardo Rago per questo pomeriggio avrebbe impedimenti di natura
familiare e sarebbe disponibile a
rinviarel’eventoavenerdì.Sarebbe
Il sorteggio
Al più votato al primo turno
il posto in alto nella scheda
per il ballottaggio
Protagonisti In alto Antonio Anastasio con Lanzara, qui sopra Ernesto Sica
Un chilometro di cavi rubati ed
una strada completamente al
buio. È accaduto la scorsa
notte, quando ignoti hanno
messo a segno un furto di cavi
di rame facenti parte della
pubblica illuminazione
ubicata nei pressi della
variante alla Statale 18,
inaugurata pochi mesi fa per
permettere di
decongestionare il traffico
Serena Tenza
provveduto ad avviare le
indagini per risalire agli autori
del colpo. I malviventi, stando
ai rilievi effettuati sul posto,
avrebbero trafugato circa un
chilometro di cavi nel tratto
compreso tra via Scontrafata
ed il ponte sul torrente Asa. La
situazione dovrebbe tornare
nella normalità nei prossimi
giorni.
d’altronde illogico, oltre che sconveniente,se sitrattasse di un forfait,
di una rinuncia calcolata. A meno
chenonsitrattidiunmodoperguadagnare giorni per stringere accordio alleanzeda giocarsi in chiusura
di campagna elettorale.
Intanto sono state anche assegnatele posizioni deidue candidati
sindaco sulla scheda elettorale per
il voto del 9 e 10 giugno. Il sorteggio
harispecchiatolerisultanzedelprimo turno: la scheda riporterà nella
partealtailnomediRobertoMonacoeinquellabassailnomediGerardo Rago. Accanto a ciascun nome, i
simboli delle liste ad essi collegate.
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Battipaglia/Eboli
Commissione d’accesso da Ruffo Melchionda: niente nuovi assessori
un lungo summit sugli appalti sì al bilancio o si torna alle urne
Battipaglia
Eboli
Incontro col commissario prefettizio
per fissare la scaletta dei controlli
sulla gestione delle opere pubbliche
Giovedì la prova-verità in consiglio
battibecco tra Vastola e Palladino
che difende Siano alla «Patrimonio»
Stefania Battista
Maria Rosaria Sica
BATTIPAGLIA. Una
EBOLI. «Escludo categoricamente la nomina di nuovi assessori nella mia giunta. Fermo restando, poi, che nessuno me lo ha
chiesto».Ieri mattina,ilsindacoMelchionda ha risposto in tono perentorio ad alcuni
rumors nei corridoi comunali. Alle 7.30 il
primo cittadino è arrivato nel suo ufficio
preparandosi alla settimana decisiva perle
sue sorti politiche. Giovedì prossimo si tornerà a discutere in aula consiliare del consuntivo 2012: «Non faremo riunioni strategiche,nonfaremopretattica-affermaMelchionda - se il centrosinistra sarà in aula,
andremoavanti,altrimentitorneremoavotare». Nell’agenda di Melchionda ci sono
due impegni prioritari: l’approvazione del
consuntivoel’esamedelbilanciopreventivo.Approvatiinaulaquestiduepuntiall’ordine del giorno, la maggioranza tornerà a
discutere di equilibri interni e di poltrone
da recuperare.
Dalprimo cittadino, sabato,un’apertura alle richieste dei dissidenti del Pd: «Proveremo a recuperare il posto nel consiglio
di amministrazione dell’Asis». Il segnale
per Mauro Vastola è fin troppo eloquente.
Il secondo consigliere dissidente del Pd,
MarioDiDonato,dovrebberientrareinaula giovedì prossimo. Insieme a Luca Sgroia
(Pd), i due democrat hanno chiesto maggiore collegialità nelle scelte politiche di
maggioranza.
lunga riunione a porte
chiuse.QuestavoltatrailcommissarioMario Rosario Ruffo ed i membri della commissione d'accesso. Probabilmente per
stabilire insieme una sorta di vademecum
da cui iniziare i controlli sull'operato
dell'ente negli ultimi tre anni. Sotto la lentediingrandimentodellacommissionesono indubbiamente tutte le gare d'appalto
egliaffidamentidiretticoncessidall'amministrazione Santomauro, mentre al commissario,parallelamente,spettailcontrollo dei conti. Bisognerà infatti capire anche
quali ditte, avendo ottenuto lavori dal Comunesonopoistatepagateeffettivamente
in base a quanto svolto o magari prima di
altre che ne avevano più diritto.
Una mole di lavoro notevole che è iniziata dall'esame dei nomi ricorrenti all'albopretoriodelComune. Oltreal Piu Europa e ai lavori per il cimitero comunale, il
cui iter è stato piuttosto complesso, il controllo potrebbe riguardare alcune ditte
che si sono aggiudicate, in tempi diversi e
per importi a volte consistenti, altre meno,
molti lavori per conto dell'ente comunale.
Ad esempio con la determinazione del 7
febbraio 2013 n. 57 è stato assegnato l'ennesimo lavoro alla ditta Sete per la riparazionedell'impiantodiirrigazionedellostadio Pastena. Ma la stessa ditta aveva vinto
l'appaltoper lamanutenzione dellecalda-
Al Comune
Il commissario
prefettizio Mario
Rosario Ruffo
ie ed ha avuto come affidamento diretto la
sistemazione delle pompe di smaltimento
delleacquemeteorichenelsottopassoealla scuola Kennedy. Un'altra impresa che
compare assai spesso è l'Arca Costruzioni
a cui sono toccati i lavori per la caserma
dei carabinieri, quelli del passaggio pedonale a via Mazzini, nonché la tinteggiatura
a palazzo di città, oppure la Edil Melillo,
che ha vinto numerose gare per lavori nelle scuole, al cimitero appunto, e da ultimo
a via Filigalardi. Potrebbe trattarsi solo di
coincidenze, di ditte più attente delle altre
alle opportunità offerte dall'ente locale,
maggiormente organizzate e competitive,
masarà lacommissione astabilire chetuttosisiasvoltonelpienorispettodellalegalità.
Intanto i comuni aderenti al coordinamento istituzionaledel nuovo piano di zona, di cui Battipaglia avrebbe dovuto essere capofila, hanno deciso di rinviare ogni
decisionenell'attesadiriceverechiarimenti dalla Regione. La città, quindi, rischia di
perdere un'opportunità per cui si era lungamente battuta.
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In aula
MartinoMelchionda, in alto una seduta consiliare
Resta da capire la posizione dell’Udc. I
tre consiglieri comunali, Emilio Masala,
PietroMazzini eGerardoLamanna, hanno
chiesto al sindaco la nomina di due cda:
uno per la Multiservizi, il secondo per la
Eboli Patrimonio. La trattativa si è arenata,
nonostante le rassicurazioni del primo cittadino.
Ieri mattina, intanto, nella segreteria
del sindaco è stato notato Gerardo Lamanna, assente da settimane negli uffici organizzatividi Melchionda. Nonsonomancate le scintille in commissione urbanistica
dove si è verificato un vivace battibecco tra
RobertoPalladino(Pd)eMauroVastola.Ieri pomeriggio Roberto Palladino ha corretto il tiro di Vito Busillo (Pdl): «L’ingegnere
FrancescoSianononèstatoconsulentedel
consorzio Aracne ma del comune di Eboli.
Siano è un valido professionista. La sua
consulenza ci ha consentito di risparmiare
9 milioni di euro nel contenzioso con
l’Aracne. Busillo si informi prima di polemizzare. Siamo convinti che Siano riuscirà
arilanciarelaEboliPatrimoniodicuièamministratore unico da qualche settimana».
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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 44 - 04/06/13 ----
Time: 03/06/13
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Martedì 4 giugno 2013
43
Cava/Costiera
Il Mattino
Vietri sul Mare Sotto choc dopo la brutale aggressione: non so perchè mi ha colpito, mai avuto nulla a che fare con lui
«Mi ha accoltellato, l’hanno applaudito»
Il diciannovenne di Marina
parla dal letto dell’ospedale
«Mi sento ferito due volte»
San Cipriano
Cade dal tetto
del capannone
grave operaio
napoletano
Mariella Sportiello
VIETRI SUL MARE. «Non riesco ancora a
credere a quello che è accaduto, io
non avevo alcun rapporto con quel ragazzo, perchè mi ha fatto una cosa del
genere?».AntonioSalsano,ildiciannovennedi MarinadiVietri,brutalmente
accoltellato dal suo coetaneo Ramon
Vollaro nel pomeriggio di domenica, è
ancorasottochoc. Dallasua stanzanel
reparto di chirurgia dell’ospedale di
Cava, Antonio fa i conti con le domande che si affollano e tre ferite da arma
da taglio, inferte da un ragazzo della
sua età, per motivi che, per quanto si
sforzi, ancora non riesce a trovare.
«Con quel ragazzo abbiamo canoni di
vita completamente diversi, per cui le
nostrestradenonpotevano maiincrociarsi», racconta Antonio, ancora incredulo che tutto questo stia accadendoproprioalui.«Noncisiamomaifrequentati, io ho sempre pensato a lavorare e a costruirmi un futuro, lui ha già
un curriculum criminale alle spalle,
conlasuaragazzacihoparlatounavolta due mesi fa, poi più nulla, questo
comportamento è incomprensibile».
Antonio Salsano è dolorante, i medici gli hanno applicato un catetere per drenare le
ferite. Lo sguardo
sifaattentoeluciIl racconto do,nel ricostruire
la
dinamica
Con la sua
dell’aggressione.
ragazza
«Iostavolavoranho parlato
do al bar e ad un
tratto lui richiauna volta
la mia attennon capisco ma
zione,chiedendoil motivo
mi di uscire fuori
di tanto odio perché doveva riferirmi una cosa», spiega il diciannovenne. «Io non riuscivo a capire cosa potesse volere da me, non siamo mai stati amici, nè ci salutavamo
per strada, ma sono uscito fuori incuriosito». E continua: «Una volta fuori,
insisteva affinché io salissi in auto con
lui, ma mi sono rifiutato perchè stavo
lavorando, anche se lui continuava a
dirmi che doveva parlarmi».
Mentre racconta, Antonio sembra
rivivere l’inferno che suo malgrado è
stato costrettoa subire in prima persona,el’incredulitàperquellocheèaccaduto dopo non gli dà tregua. «Ad un
tratto mi si è avvicinato e ha esclamato
che questo era quello che doveva dirmiehacominciato amenarefendenti,
ho cercato di scansarmi più volte, ho
anche tirato un pugno, ma lui mi ha
colpitoesputatoeiomisonoaccasciato». Freme Antonio nel suo letto
d’ospedale,perunavicendachegliappare tanto più incomprensibile quanto inaccettabile. «Io non ho mai voluto
averenienteachefareconlui,miguardavo bene. Anni fa ci fu una rissa in un
localediMarinae luifutra iprotagonisti,cosìcompresichenonavreimaipotutocondividerenienteconunaperso-
”
Petronilla Carillo
Il luogo Il ristorante «Il Risorgimento», a Marina di Vietri, dove il giovane aggredito lavora al bar. Sotto la caserma dei carabinieri di Vietri
L’agguato
Tre fendenti
all’uscita
del bar
Ramon Vollaro
ha invitato
Antonio Salsano
a uscire dal bar
dove lavora e lo
ha aggredito,
sfoderando il
coltello e
sferrandogli tre
fendenti che lo
hanno raggiunto
al torace.
natantodiversadameehosempreevitato qualsiasi contatto con lui».
Antonio ripercorre, fotogramma
per fotogramma, tutte le occasioni di
incontro con il suo accoltellatore, per
trovare una motivazione a quel gesto
così efferato. «Circa un’ora prima
dell’aggressione, ho incontrato due
mieiamicicheeranoconluielihosalutati, ma lui no, non mi piaceva quel
suomododifare,tuttiglistavanoattorno, ma io ho sempre evitato qualsiasi
contatto».
Forse è stata proprio questa la scintilla.Dareunalezioneachinonricono-
scelasupremaziadel«capo»esiimpegnapercostruirsiunavitanormale,fatta di lavoro e qualche uscita con amici
fidati.«Intuttaquestastoria,mihaferito l’atteggiamento di alcuni ragazzi di
Marina,chehannoattesol’uscitadiRamon dalla caserma per essere trasferito in carcere e gli hanno fatto un applauso». E aggiunge: «Anche su facebookharicevutotantimessaggidisolidarietà, ma io confido nella giustizia,
affinché possa ribaltare questo sistemadivaloricompletamenteall’incontrario».
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Il precedente
Rissa in spiaggia
tra ultrà rivali
Due settimane prima l’ultimo episodio
di violenza tra giovanissimi. Era
sabato 18 maggio e a Marina si esibiva
la banda dei bersaglieri quando, in
spiaggia, si scatenò una violenta lite
tra tifosi della Cavese e ultrà della
Nocerina, tutti minorenne. Due i feriti
in ospedlae, sette i ragazzi identificati.
Ramon, dall’obbligo di firma al tentato omicidio
Il colpevole
Un'accusa
pesantissima pende sul capo di Ramon Vollaro, il diciannovenne che ha inferto
tre coltellate ad Antonio Salsano nel pomeriggio di domenica. Tentato omicidio
con l'aggravante della premeditazione,peraverportatoconsèilcoltelloconilquale ha commesso l'aggressione.
Subitodopoaveraccoltellato il suo coetaneo, Ramon
Vollaro si è dato alla fuga ed
VIETRI SUL MARE.
è stato rintracciato dai carabinieri a Raito dove tentava
di nascondersi. Successivamente è stato posto in stato
difermoecondottoalcarcere di Fuorni in attesa del rito
direttissimo previsto per
questa mattina. «Ramon è
molto turbato - afferma il
suoavvocatodifensoreMatteo Cardamone - La notte in
carcere gli ha aperto gli occhi su quanto ha commesso, è molto impaurito e confuso». Ramon era già conosciuto alle forze dell'ordine
quando era minorenne, per
una serie di reati che vanno
”
L’attesa
In carcere
aspetta
il processo
direttissimo
L’avvocato:
è confuso
e impaurito
dalle minacce al furto e aveval'obbligodifirmaseralealla caserma dei carabinieri di
Vietri. Una escalation criminale che ha trovato nell'aggressione di domenica, la
sua massima espressione.
«Per questa mattina è attesa
la convalida dell'arresto e la
sentenza del rito direttissimo - spiega l'avvocato Cardamone - Ma ciò che a noi
stapiùacuore,ècheilragazzo ferito stia bene e possa
guarire velocemente con la
vicinanza dei suoi cari».
ma.sp.
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Cava de’ Tirreni Scazzottata al borgo tra giovanissimi, il paciere ha la peggio
Vuol sedare la lite, riceve un sasso in bocca
Ragazzo colpito al viso
durante la notte ellenica
I cittadini: risse ogni sera
Simona Chiariello
CAVA DE’ TIRRENI. Ancora un
ferito, per fortuna non grave,
nella movida. Nella notte tra
sabato e domenica, ribattezzata per l’evento in programma notte ellenica, poco dopo
l’una, al Borgo Scacciaventi,
un giovane è stato colpito al
volto, all’altezza della bocca,
da una pietra. Stava tentandodisedareunalitetracoetanei. Secondo le prime testimonianze, raccolte tra i giovanissimi che popolavano di
notte il centro storico, tutto
sarebbeiniziatonella piccola
piazzettadelPurgatorio.L’aggressore avrebbe discusso
conaltriragazziperfutilimotivi. Dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo,
avrebbe reagito con violenza
a banali sfottò. Ma non si sarebbe fermato alle mani,
avrebbe raccolto un sasso in
strada e colpito alla bocca un
giovane, intervenuto per fare
da paciere. La lite si sarebbe
conclusa in un fuggi fuggi generale. Tanto da provocare
anche il panico tra gli stessi
giovani in giro sotto i portici.
«Abbiamo temuto il peggio dicono Carmine e Pierpaolo,
studenti liceali minorenni siamo usciti da un locale, doveavevamotrascorsolaserata con amici e la gente parlava di una signora ferita. Per
L’allarme
Troppe risse
nei fine
settimana
i residenti
si ribellano
fortuna si trattava di una lite
tra ragazzi, anche se c’è stato
unferito».L’ennesimalite,finita nel sangue, ha scatenato
la dura reazione dei residenti, che proprio nell’ultimo
weekend hannoallertato più
volte le forze dell’ordine per
schiamazzi e cori da stadio,
fino a oltre le 3 del mattino.
Una protesta più vibrante rispetto alle ultime settimane
quando in ballo c’erano i decibel fuorilegge. «Vogliamo
conoscere in anticipo tutti gli
La sicurezza
Più vigili in centro
i residenti: vogliamo
il calendario degli eventi
eventi in programma - chiede con forza Giuseppe Salsano, presidente dell’associazione ordine e quiete. Al borgo non è un problema solo di
musica alta, ma di sicurezza.
Quasi ogni sera c’è una rissa
ounascazzattata.Poliziaecarabinierifanno sentire la loro
presenza, ma viste anche le
carenzeinorganiconon posso certo presidiare il borgo
tuttalanotte».Proprioinqueste ore l’assessore alla sicurezza Lambiase e l’assessore
alla polizia municipale hannochiestoaldirigente deicaschi bianchi e al vicecomandantedipredisporreunservizio di controllo appiedato
lungo il borgo e le strade attigueal centro,per contrastare
la massiccia presenza di extracomunitari e di persone
provenienti da alti territori e
prevenire
episodi
di
microcriminalità.
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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 43 - 04/06/13 ----
Time: 03/06/13
23:33
È caduto da una scala aerea
mentre stava lavorando a un
impiantotermoidraulicosulcapannone della Tecnomotors di
San Cipriano Picentino, nella
frazione Campigliano. Un operaio di 40 anni è ora ricoverato
in gravi condizioni per un trauma cranico presso la rianimazione dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona
di Salerno. Originario di Pozzuoli, in provincia di Napoli,
l’operaio lavora per una ditta
napoletana.
I carabinieri della compagnia Salerno, agli ordini del capitano Gennaro Iervolino e del
tenente Michelangelo Piscitelli, stanno ora cercando di capire se ci siano responsabilità da
parte di terzi o da parte della
ditt di termoidraulica che stava
svolgendo i lavori nel rispetto
dellenormesullasicurezza.Secondo il racconto fatto dagli altri operai, P.D.avrebbe fatto un
volodallascaladaun’altezzadi
due metri ma avrebbe battuto
a terra con la
testa. Immediati i soccor- Le indagini
si e il traspor- Carabinieri
to in ambulanzain ospe- al lavoro
per verificare
dale.
I militari se ci sono
dell’Arma
responsabili
hanno anche
controllato, e dotazioni
pertuttoilpo- di sicurezza
meriggiodiieri, l’esistenza
sul posto delle condizioni di sicurezzaperglioperaiimpegnati nei lavori. Quindistanno eseguendo anche accertamenti di
carattere amministrativo. Secondo una prima ricostruzione il carrello della scala aerea si
sarebbe capovolto forse perché durante la manovra avrebbe preso un buco. Ma per ora si
tratta soltanto di una ipotesi.
Quindi si sta controllato se
l’operaio indossava le dotazioni necessarie alla sicurezza per
il tipo di attività che stava svolgendo. Si attende l’esito dei
controlli nella struttura di San
Cipriano prima di procedere
con eventuali altri controlli anche presso la sede della società
napoletana presso la quale
P.D. risulta essere assunto. Insomma, i controlli dei militari
dell’Arma proseguiranno anche nelle prossime ore.
Intanto la prognosi del quarantenneresta riservatain attesache si assorbal’ematoma e si
decida il da farsi da un punto di
vista clinico.
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I sopralluoghi Controlli dei
carabinieri nel cantiere
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42 Salerno Cronaca
Martedì 4 giugno 2013
Il Mattino
La sicurezza/1 Il mancato attentato al centro scommesse con i 500 litri di benzina
Il Riesame
Play Mall Arechi, decide il giudice
Appalti truccati
a Battipaglia
appello rigettato
per Argento
Gennatiempo deve rispondere
di porto abusivo d’arma da fuoco
e di materiale infiammabile
La prevenzione
Petronilla Carillo
Ci sarà questa mattina l’udienza di
convalida per Claudio Gennatiempo
l’imprenditore che, nella giornata di
domenica,èstatoarrestatodagliagenti delle Volanti perché accusato di voler provocare una strage, intenzionato(com’era)adincendiarelamultisala giochi nella zona industriale, «Play
Mall Arechi», ora di proprietà del fratello.Detenutoalmomentonelcarcere di Fuorni, Gennatiempo incontrerà questa mattina, prima di entrare in
aula, il suo legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Chiarito, per definire la
strategiadifensiva.Almomentol’arrestatoè accusatodiporto abusivod’armi, tentativo d’incendio e detenzione
di materiale infiammabile.
L’uomo in passato era stato anche
amministratore e socio della multisala ma da qualche mese si era dimesso
facendo subentrare lafiglia. Nel corso
dell’udienzadioggigliinquirentisperano soprattutto di capire cosa abbia
fatto maturare in lui questo desiderio
di «vendetta». Appena fermato l’uomohaspiegatoagliagenticheilfratello si era dimostrato incapace a gestire
gli affari di famiglia. Per questo motivo voleva affrontarlo personalmente.
Ecco perché aveva con se una pistola
calibro 7,65 completa di munizioni.
Una vendetta bloccata appena in
tempodaipoliziottichehannofermato la sua auto, una Renault Scenic,
nell’ambitodiunaseriedicontrollidispostinellazonaindustrialedelcapoluogo.
ÈstatoallorachegliagentidelvicequestoreRossanaTrimarcosisonoaccorti che l’uomo viaggiava con a bordo con quasi 500 litri di benzina, suddivisi in taniche
da 30 e 50 litri e
anche in alcune
bottigliediplastica. Contenitori
nascostisottodelle coperte nel cofano dell’auto.
Untrasporto«pericoloso»
che
avrebbe potuto
La storia
causare probleAccusava
mi anche alle auil fratello
toinstradasefosdi non
seaccadutoqualcosa. Tant’è che
essere
per rimuovere le
capace
taniche di benzidi gestire
naipoliziottihanla sala giochi no dovuto chiamare i vigili del
fuoco e gli artificieri.
Se fosse riuscito a portare a termine il suo piano, Gennatiempo avrebbe potuto causare una strage. La palazzinacheospitalasalagiochièadue
piani:sulprimolivelloc’èunamodernissima ludoteca, un ristorante mensa e varie sale con videogiochi e macchinette; al secondo livello, una sala
per eventi, una sala biliardo garantita
dalConiedovesisvolgonomanifestazioni a livello nazionale e sale con
slot-machine. E il potere incendiario
dei500 litri di benzina avrebbe causato problemi molto seri soprattutto a
contattoconlemacchinettealimentate a corrente.
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I controlli Gli agenti della
polizia durante un servizio
Trovato in strada
con un piccone
denunciato
La benzina Il materiale infiammabile ritrovato dalla polizia nell’auto di Gennatiempo
È stato trovato in strada,
a prima mattina, con un
arnese solitamente
usato dagli operai. Una
specie di piccone.
Quando gli agenti delle
Volanti lo hanno
avvicinato, lui ha detto
che stava aspettando
che aprisse un negozio.
Negozio che, con
quell’arnese, non aveva
nulla a che vedere.
L’uomo, che era stato
notato da tempo
vagabondare alle spalle
della questura, è stato
condotto in caserma e
qui, dopo gli
accertamenti di rito,
denunciato a piede
libero perchè trovato in
possesso di un arnese
pericoloso senza averne
alcun titolo. All’uomo, un
sessantenne originario
del centro storico di
Salerno, è stato anche
sequestrato l’arnese.
Resta alta l’attenzione
delle forze dell’ordine
dopo gli ultimi episodi di
violenza che si sono
verificati in Italia.
Neonato morto alla clinica del Sole, 60 giorni per la verità
Il caso
Soltanto tra sessanta giorni
si saprà qualcosa sulle cause che hanno determinato
il decesso del bimbo morto, tre giorni dopo la nascita, alla Clinica del Sole. Ieri
mattina si è svolta l’autopsia disposta dal sostituto
procuratore Elena Guarinocheindagasuquantoaccaduto. Due i consulenti
tecnici nominati dalla procura, si tratta dei medici
Adamo Maiese e Beatrice
Lopardo. Presente anche il
perito di parte civile GerardoCitroequellodegliindagati, Gaetano Amatruda.
I genitori del bimbo vogliono sapere cosa è accaduto e capire soprattuto se
siètrattatodiunerroremedico. Il bimbo pareva che
stesse bene e i genitori
aspettavano di lì a poco le
dimissioni dal reparto per
portarlo con loro a Lioni,
nell’Avellinese, dove risiedono. Così la giovane coppia ha deciso di affidarsi ad
un legale di fiducia, l’avvocato Lucio Basco, per fare
chiarezza sull’accaduto.
Cinque, invece, le persone
che per ora la procura ha
iscritto sul registro degli indagati e hanno tutti affidatolapropriadifesaall’avvocato Marcello Giani.
Alle 4 del mattino, quandogliinfermierisonoandati al nido per il cambio dei
pannolini e il prelievo di
routine, il neonato era vivo.Èmortopocotempodopo, senza che nessuno riescaancoraadarsi unaspiegazione. Alle 7.30 il papà
ha presentato denuncia, di
La struttura
La Clinica
del Sole:
indagate dieci
persone
qui l’inchiesta della procura. E l’iscrizione nel registro degli indagati di cinque persone.
Continuaanchelaseconda indagine sulla Clinica
delSole,quellanataaseguito della morte di un feto la
cui situazione sarebbe degenerata nel giro di poche
ore. Era mercoledì quando
la mamma del feto si è presentata in clinica in preda a
dolori e crisi d’ansia. La
donna era al nono mese di
gravidanza. Dopo una prima visita il ginecologo si
era accorto che il cuore del
piccino nonbattevacosì ha
disposto un tracciato per
verificareseilfetoerainsofferenza. Resosi conto che il
piccino non respirava, il
medicohadecisodieseguireilpartocesareoperportarefuoriilcorpicinosenzavita del piccino.
Anche in questo caso si
dovrà attendere sessanta
giorni per poter avere l’esito degli esami autoptici e
definire esattamente le rispettive responsabilità.
pe.car.
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La sicurezza/2 Operazione dei carabinieri a Pastena
Tentato furto, bloccati tre giovani
Avevano puntato al denaro
delle slot machines e al cambiamonete che erano nel
bar, forse perché sapevano
che avrebbero trovato dentro un bottino sostanzioso.
Cosìduedi lorohannotentato di forzare la saracinesca
dell’esercizio commerciale
mentre un terzo faceva loro
da palo. Ma le cose non sono
andate per il verso giusto: i
tre sono stati notati dai carabinieridelNucleoinvestigativo del Reparto operativo del
comando provinciale di Sa-
lerno (agli ordini del colonnelloFrancescoMerone)impegnati in un servizio di controllo nel quartiere Pastena,
da tempo presidiato dall’Arma dopo gli ultimi episodi di
piccola criminalità che si sono verificati. I tre sono così
stati assicurati alla giustizia:
duediloroarrestati,unminorenne complice denunciato.
È accaduto in via Gaeta
nella nottata tra domenica e
lunedì.Imilitarihannonotatodei movimentisospetti nei
pressi di alcuni esercizi pub-
Stefano Maisto
Stefano D’Andria
blici e hanno iniziato a tenerelasituazionesottocontrollo. È stato così che hanno visto i tre, notati in precedenza, tentare il colpo. I tre hanno parcheggiato la propria
auto, una Fiat Punto nelle vicinanze del bar preso di mira
e, con gli arnesi da scasso,
hannoiniziatoalavoraresulla saracinesca pensando di
essere soli. Ma i carabinieri,
appostati nelle vicinanze,
hannoattesoilmomentogiustoper intervenire e bloccare
il giovane a bordo dell’auto-
vettura. A nulla gli è valso il
tentativo di fuga. Poi è toccato agli altri due. Stefano Maisto, salernitano, e Alfredo
D’Andria, di Pontecagnano
Faiano, entrambi di 25 anni,
sono stati arrestati mentre il
minoreV.C.èstatodenunciatoeaffidatoaigenitori.Gliarrestati sono immediatamente stati collocati in regime di
arresti domiciliari in attesa
dell’udienzaconritodirettissimo.
Icarabinierihannopoisequestrato sia le attrezzature
da scasso utilizzate che l’autovettura in quanto sprovvistadi copertura assicurativa.
pe. car.
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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 42 - 04/06/13 ----
Time: 03/06/13
23:33
Il Riesame rigetta il ricorso presentato dall’avvocato Raffaele
Francese per Giovanni Argento,iltecnicodelComunediBattipaglia coinvolto nell’inchiesta della Dia sugli appalti a due
imprenditori ritenuti vicini ai
Casalesi. I giudici (presidente
MassimoPalumbo, a latereGaetano Sgroia e Pietro Indinnimeo) hanno riscontrato a suo
carico gravi elementi di colpevolezza.Cisonoleintercettazioniche inchioderebberoiltecnico, ora ai domiciliari, arrestato
consettegiornidiritardorispettoaglialtriquattroindagatiperché era in crociera.
Secondoilsostitutoprocuratore dell’Antimafia Rosa Volpe,
sarebbe stato lui uno degli impiegati comunali ad aver organizzatoilsistemadelle«mazzette»sugliappalti.Unodeifunzionari che teneva sempre sotto
controllo i bonifici che l’ufficio
Ragioneria così da far liquidare
i lavori e poter chiedere i soldi
agli imprenditori. Il 6 luglio
2010 la Dia tiene sotto controllo
Nicola Madonna, Attilio Guida
eGiovanniArgentochesiincontrano in un bar. Di quell’incontropoiMadonnaeGuidaparlanoall’internodell’auto.MadonnachiamaironicamenteArgento «barista» o «oro»: «Il barista
ha detto che mi doveva fare un
paio di caffè ancora là, ha detto
tanto ormai adesso mi pare la
macchinetta ce l’hanno aggiustata. Ho detto: tutti i numeri di
telefonolitieneluiquindiquando è il momento mi faccio ambasciatore....matu tieniancora
qualche caffè promesso?». Nel
raccontocheMadonnafaaGuida parla di «macchinetta» dove
la macchina del caffè è un inequivoco riferimento ad una dazionedidenaro.Einquelcontesto si nomina sempre Argento.
pe.car.
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L’interrogatorio
Rissa con ferito
a Sant’Eustachio
l’accoltellatore
fa scena muta
Ilventiduenne chela scorsa settimanaèstatoarrestatoperaver
accoltellato due persone, padre
e figlio, Mario e Fabio Apicella,
a Sant’Eustachio, ieri mattina si
è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giovane, accompagnato dal suo legale, l’avvocato
MicheleTedesco,doveva sostenere l’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto da parte degli
agenti della Mobile. L’accusa a
suo carico è di tentatoomicidio.
Tutto sarebbe nato a seguito
di una lite per motivi condominialimaillitigiosieratrasformato in una rissa alla quale avrebberopartecipatosei,settepersone ma dalla ricostruzione della
polizia ad accoltellare i due avversari sarebbe stato solo il giovane A.F.. Tra i condomini
dell'immobileinviaCupaParisi
a Sant'Eustachio, dove si sono
affrontati i due gruppi di persone, non sembra correre buon
sangue ma non è stato facile,
per gli investigatori, comprendereifattiperilclimaomertoso.
Anche uno dei feriti ha fornito
elementi ritenuti, dai poliziotti,
falsi. E non è stato neanche trovato il coltello utilizzato per il
doppio ferimento. Ad allertare
la centrale operativa della Questura,giovedì intornoalle 17,30,
è stata una duplice chiamata:
una proveniente da un vicino di
casa dei contendenti; l'altra dal
pronto soccorso dell'ospedale
San Giovanni di Dio e Ruggi
d'Aragona dove, nel frattempo,
erano giunti i due feriti.
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Cronaca Salerno 41
Martedì 4 giugno 2013
Il Mattino
Salvatore Carfagna
Antonio Lepre
Dopo quattro anni
«Prendo atto
della decisione»
Proroga scaduta
ma resta
al ministero
Dalla presidenza dell’Istituto
tecnico per le attività sociali Santa
Caterina da Siena a quella del liceo
classico Torquato Tasso. Era il
settembre del 2009 quando il
preside Salvatore Carfagna prese
le redini del glorioso liceo di piazza
San Francesco. Dopo quattro anni,
per il papà dell’onorevole Carfagna
si spalancano le porte del
pensionamento. «Chiudo una lunga
carriera, prendo atto della
decisione del funzionario Bouchè»
dichiara il preside Carfagna, che
lascia vuota la poltrona del liceo più
ambito del capoluogo. Negli ultimi
anni il Tasso ha vissuto una
stagione esaltante grazie alle
numerose attività.
Il pensionamento chiama anche
Antonio Lepre, preside del liceo
Alfano I, che negli ultimi tre anni
ha introdotto la novità degli
indirizzi coreutico e musicale,
rappresentando un vanto per
l’intero capoluogo. Per Lepre è
scaduta la proroga di un anno
concessa dal ministero
dell’istruzione. «Per l’Alfano I gli
ultimi tre anni sono stati splendidi
ed entusiasmanti - dichiara
Lepre - molto lavoro attende
ancora gli studenti ai quali sono
molto legato». Lepre è da due
anni impegnato nella cabina di
regia nazionale al ministero per il
lancio degli indirizzi musicali e
coreutici.
Salvatore Cicenia
La cultura La sede storica del liceo classico Torquato Tasso di Salerno
La scuola
Rivoluzione tra i dirigenti
in pensione ventidue presidi
Rifiutate le richieste di proroga
per fare posto al personale in esubero
Novità anche al Tasso e al Da Vinci
Gianluca Sollazzo
Da due lustri
alla guida
del Da Vinci
Il liceo scientifico Da Vinci lo saluterà
nei prossimi giorni. Studenti,
professori e personale hanno
preparato un saluto speciale. Dieci
anni di direzione non potranno essere
archiviati tanto facilmente. «Neanche
per me sarà facile» ammette il preside
Salvatore Cicenia. Un capitolo che si
appresta a chiudere dal prossimo
settembre. «Sono emozionato dichiara - ho deciso di chiudere
anzitempo la mia carriera chiedendo
il pensionamento, ho dato tanto alla
scuola e continuerò a profondere i
miei sforzi per il sistema
dell’istruzione». Alle sue spalle ben 43
anni di carriera, la metà alla guida di
una presidenza.
Il valzer è servito. Cambiano gli assetti delle
dirigenzescolastichenelsalernitano.Unarivoluzione attende da settembreil panorama
dell’istruzione provinciale alla prese con un
boomdipensionamentideipresidi.Cambiano guida ben ventidue istituti salernitani, tra
cui licei importanti come il classico Tasso,
oltreallosperimentaleAlfanoIdiviaDeiMille e allo scientifico Da Vinci. «Si tratta di dirigenti di spessore che hanno profuso impegno e qualità per il miglioramento dei livelli
formativi» sottolinea il direttore dell’ufficio
scolastico regionale, Diego Bouchè, che lo
scorso 29 maggio ha emanato il decreto regionale che stabilisce la collazione a riposo
di presidi e dirigenti scolastici di Salerno e
provincia. Da settembre scatterà un vasto
riassetto delle presidenze a fronte del raggiungimentodeilimitid’etàdimoltidirigentichesaluterannolerispettivecomunitàscolastiche. Solo una mera coincidenza fa sì che
acambiarpresidecontemporaneamentesiano oltre ventidue istituzioni scolastiche. «Sicuramente molte proroghe non sono state
concesseperlapresenzadicentinaiadipresidi in esubero in attesa di collocazione su altra scuola – ammette Bouchè – ma nellagran
partedeicasisi trattadi chiusurefisiologiche
delle carriere».
Maturati i requisiti di legge per il riconoscimentodell’anzianitàdovrannoesserecollocati«ariposo»dal1settembrepresidistorici come Antonio Lepre del liceo sperimentale Alfano I, per il quale è scaduta la proroga
strappata un anno fa, Salvatore Carfagna del
liceo classico Tasso di piazza San Francesco,
tra i più antichi del capoluogo, Carmela Bo-
ve dell’Istituto professionale agrario. A sor- Vincenzo, Raffaella Gaeta (scuola media Pipresa, pur non avendo maturato gli anni ri- centia Pontecagnano), Antonio Galiano (Ic
chiestiperilcollocamentoariposo,nell’elen- Eboli), Angelo Gentile (scuola media San
co delle cessazioni di servizio diramato dal Tommaso di Mercato San Severino), Domedirettore Usr Campania, Bouchè, figura an- nico Giallorenzo (Iis Mattei di Eboli), Mario
che il preside del liceo scientifico Da Vinci, Meloni (scuola media Gaurico di Bellizzi),
Salvatore Cicenia, che ha richiesto di inter- Sabato Molinari (Ic Sala Consilina), Michele
rompereconqualcheanno di anticipola sua Nigro (Itc Vico di Agropoli), Sabato Petrone
lungaesperienzadirigenzialenellascuolasa- (IisMatteoDellaCorteCavade’Tirreni),Giulernitana. Il cambio di poltrone interesserà seppe Sorrentino (liceo classico Perito di
anche numerosi circoli didattici e scuole su- Eboli) e Beniamino Tagnesi (Ic MontecorvinoRovella).Pergliistitutichecamperioridelvastoterritorioprovinbierannodirigentesiapreunnuociale. Andranno infatti in pensiovo ciclo. «La scuola viaggia verso
ne Diodato Attianese (circolo di- L’effetto
un progressivo ringiovanimento dattico Sant’Egidio del Monte Al- Una vera
chiosaBouchè-ilsalernitanoèstabino), Vincenzo Bianchini (Ic
to particolarmente interessato da
Pontecagnano Faiano), Rosa Ca- e propria
questo processo, non comprendo
porrino (Ic Sala Consilina), ugo svolta
Giorgio Crea (Isis Epicarmo Cor- generazionale i dirigenti che preannunciano ricorsiperottenereprorogheoreinbio),GraziaCurella(IcSanGrego- anche
serimenti, si parla tanto di dare
rio Magno), Carmine D’Arminio
spazio al nuovo che avanza, e poi
(Itc Besta Battipaglia), Carlo Di negli istituti
si contrasta questo processo».
Legge(liceoParmenideVallodel- comprensivi
la Lucania), Vincenzo Di Salvio
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L’ufficio provinciale
Bouchè: «Per Pagliara solo ritardi tecnici»
«Ho lavorato bene con
Pagliara, va riconfermato
per la sua profonda
conoscenza delle criticità
territoriali e delle
peculiarità della rete
scolastica salernitana». A
dirlo Diego Bouchè,
funzionario regionale della
direzione scolastica, in
merito alla querelle relativa
alla vacatio amministrativa
scoppiata nei giorni scorsi
presso la sede provinciale
di via Monticelli. Da inizio
maggio l'ufficio è acefalo a
seguito della scadenza del
mandato del precedente
dirigente, Renato Pagliara,
salernitano, già alla guida
dell'Usp di Potenza. Da
Napoli è lo stesso Bouchè
ad annunciare la
riconferma. «Il ritardo non
dipende da me - afferma il
funzionario regionale - ho
sollecitato il capo di
Gabinetto del Miur e
presentato istanza al
ministro, comprendo il
disagio, ma tutto si
risolverà presto». Nei giorni
scorsi le sigle sindacali del
comparto scuola, Flc Cgil,
Cisl Scuola, Uil, Gilda
Unams e Snals, avevano
lanciato un appello per
chiedere la riconferma del
precedente dirigente.
Carmela Bove
La più longeva
da maggiorenne
lascia l’Agrario
Se non è un record poco ci manca.
Nessun preside salernitano ha
guidato per così tanti anni un liceo
salernitano. È toccato a Carmela
Bove dirigere per 18 lunghi anni
l’istituto per l'agricoltura di via delle
Calabrie, a Salerno. Prima ancora di
sbarcare all’agrario della zona
industriale, per la Bove una lunga
carriera fuori regione. Anni di
intenso lavoro per lei. Tra i progetti
divenuti fiore all’occhiello
dell’attività didattica quello dell’Orto
Virtuale, senza dimenticare la
grande produzione agraria grazie
alla dotazione di vigneti e frutteti;
l’istituto vanta anche una ricca
produzione di marmellate.
Minori a rischio nelle aziende salernitane, intesa con Confindustria
L’accordo
Il lavoro come possibilità concreta
di reinserimento nella società
e di sviluppo delle proprie capacità
Favorire l’attuazione di iniziative
relative alle tematiche di inclusione
socio-lavorativa di minori e di giovani
in area penale. È questo il principale
obiettivo del protocollo d’intesa
firmato dal presidente di
Confindustria Salerno, Mauro
Maccauro e dal direttore del Centro di
Giustizia Minorile di Napoli,
Giuseppe Centomani. Con questo
protocollo, l’associazione degli
industriali salernitani si è impegnata a
promuovere presso le aziende ad essa
associate le finalità dell’intesa
verificando la loro disponibilità ad
ospitare minori e giovani in area
penale, per consentirgli di acquisire e
sviluppare capacità e competenze
specifiche. Il Centro di Giustizia
Minorile di Napoli da sempre svolge
un forte ruolo propulsore inerente la
promozione di interventi finalizzati al
reinserimento sociale dei minorenni e
dei giovani sottoposti a provvedimenti
penali, soprattutto attraverso
l’istruzione ed il lavoro, elementi
considerati necessari per la
valorizzazione delle potenzialità
soggettive e relazionali, ma anche per
la facilitazione della comunicazione e
dell’aggregazione sociale. Ad esso è
stato affidato il compito di individuare
i minori e i giovani dell’area penale,
motivati ad intraprendere un
percorso formativo e socio-lavorativo,
svolgendo, con i suoi operatori, un
”
Il protocollo
L’intesa con il
Centro di
Giustizia Minorile
di Napoli
Il presidente Mauro Maccauro
leader di Confidustria Salerno
servizio di accompagnamento e
sostegno nell’ambito delle attività
svolte in collegamento costante con i
referenti individuati dalle diverse
aziende ospitanti.
«Questo protocollo – afferma il leader
degli industriali salernitani Mauro
Maccauro - rappresenta il primo
passo di un percorso sulla legalità che
Confindustria Salerno ha da tempo
intrapreso, confermando, tra l’altro, il
proprio impegno sul versante della
responsabilità sociale delle imprese.
Siamo, infatti, fermamente convinti
che le aziende che operano sul
territorio debbano fare la loro parte
contribuendo attivamente per
favorire la diffusione dei valori della
coesione sociale, della giustizia, della
sicurezza e della legalità». Oltre ad
individuare le aziende disponibili a
collaborare con il Centro,
Confindustria si è impegnata a
promuovere reti e collegamenti stabili
tra i servizi della Giustizia Minorile e le
attività da essa create sul territorio e ad
informare il servizio sociale della
Giustizia Minorile dei percorsi
formativi o socio lavorativi promossi
dall’associazione degli industriali
finalizzati all’inserimento di minori
dell’area penale per ogni corso di
formazione attivato. «L’accordo
formale - dichiara il direttore
Centomani - è l’esito di un
approfondito confronto sulle
tematiche inerenti il rapporto tra il
mondo giovanile ed il mercato del
lavoro. Il risultato atteso è una
ottimizzazione dei percorsi formativi
e il conseguente inserimento
lavorativo dei giovani disagiati».
r.j.l.
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40 Salerno Cronaca
Martedì 4 giugno 2013
Il Mattino
L’università Domani scadono i termini
Ateneonews
Corsa a rettore
Piccolo lancia
il guanto di sfida
CONVEGNO
Distretti tecnologici
un patto con le imprese
«Distretti tecnologici: scenari di
riferimento per la
collaborazione fra Università
ed imprese». È il tema
dell’incontro in programma
oggi alle 11, nell’aula delle
Lauree. Sono previsti gli
interventi dei docenti
universitari Giambattista
Dagnino (Università di
Catania), Giuseppe Zollo e
Edoardo Imperiale
dell’Agenzia regionale
Campania Innovazione e di
Roberto Parente, direttore
Master Riss.
Il docente di Ingegneria
primo candidato ufficiale
Transirico e Capunzo in pole
Ivana Infantino
Al via il countdown per le elezioni del
rettore. Domani scade il termine per la
presentazioneufficialedellecandidature e fra i docenti dell’ateneo si vanno
viaviadefinendogliultimiaccordi.Cordate di prof che, insieme a studenti e
personale tecnico amministrativo, farannosentireilloropesonell’imminentecompetizioneelettoralechesipreannuncia più agguerrita del solito. L’idea
di un candidato unico sembra essere
statadefinitivamenteaccantonatae,secondoirumors,adaspirareall’ermellinocisonoquasiunadecinadiprofessori.Adoggi,però,l’unicacandidaturaufficiale è quella di Antonio Piccolo, professore di ingegneria e direttore
dell’Adisu.
Ufficiosamente, invece, i nomi che
circolanosonotantiedidocentiappartenenti a facoltà diverse. Ad Ingegneria
per esempio, oltre al professor Piccolo,
spunta un altro nome per una lotta tutta intestina, quello del professor Alfredo Lambiase, classe 1951, ingegnere
meccanico delegato del rettore al Trasferimentotecnologico.Diversipoiinomi in circolazione in rappresentanza
dell’areaumanisticadoveoltreadAnnibale Elia, direttore del dipartimento di
scienzepolitichesocialiedellacomunicazione, c’è anche Enzo Maria Marenghidirettore del dipartimento di Scienze giuridiche.
In corsa, secondo i rumors, anche
AurelioTommasettidiEconomiaeMario Capunzo, direttore del dipartimentodiMedicina.Fralenewentrycisarebbe anche Maria Transirico, la preside
di Scienze Matematiche e fisiche naturali, mentre fuori dalla corsa è Caterina
Miraglia, ordinario
diIstituzionididiritto privato nella facoltà di Giurisprudenza e assessore
regionale all’Istruzione, che ha rifiutatoanchelaproposta di candidatura
sostenuta dalla Cisl. Organizzazioni
sindacaliche,sottoFine mandato linea Pasquale Passamano della Cisl,
Il rettore
in maniera unitaria
uscente
si dicono disposte
Raimondo
ad appoggiare solo
Pasquino
i candidati con determinatecaratteristiche. Non devono essere espressione
di una singola facoltà e devono conoscere la macchina amministrativa. Un
rettore «indipendente da poteri esterni
e da potentati interni che non si senta
espressioneosuggerimentodiassociazioni sindacali, né di forze, movimenti
eistituzionipoliticheesterne»,èl’auspiciodiungruppodidocentichehascrittounaletteraapertaacolleghi,personale tecnico amministrativo e studenti
nella quale si definiscono una serie di
questioni,chesisperaabbianouncorrispettivo nei documenti programmatici
dei candidati. Aspiranti rettore ai quali
si chiede di rispondere a 13 domande
sutemiche,sispera,possanoessereoggetto di confronto nell’assemblea del
12 giugno. Dai docenti ai ricercatori. In
occasione dell’elezione del rettore un
gruppodiricercatori,associatieordinari,hapubblicatounblog(dibattitorettore.wordpress.com) attraverso il quale
si chiede ai candidati di rispondere a
quattro domande su temi centrali comela semplificazioneeilsuperamento
della burocrazia; l’attrattività di finanziamenti nazionali, europei, pubblici e
privati;dottoratodiricercaeinternazionalizzazione. Domande sulle quali,
una volta ufficializzate le candidature,
si confronteranno i candidati alla carica di rettore, le cui risposte, scritte, saranno pubblicate sul blog.
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SEMINARIO/1
Attori e reti educative
nell’indagine sociologica
”
«Attori, reti sociali e nuove
tecnologie dell’educazione
nell’indagine sociologica». È
l’articolato tema al centro del
seminario internazionale di
studi che si terrà domani (ore
15, presso la biblioteca «A.
Santucci»). Studiosi e
ricercatori nel ricco panel di
relatori: Francesco Avvisati
(Oecd-Ceri), Juana Maria
Sancho Gil (Università di
Barcellona), Paolo Landri
(Irpps-Cnr) e Assunta Viteritti
(La Sapienza di Roma),
Maddalena Colombo
(Università Cattolica di Milano)
e Valeria Pandolfini (Università
degli studi di Genova).
”
SEMINARIO/2
Mario Capunzo
Tra i papabili il direttore
di dipartimento
alla facoltà di Medicina
Narratori napoletani
tre secoli di scrittura
Maria Transirico
La preside di Scienze
matematica e fisica
new entry tra i candidabili
Lo statuto
Stop al rinnovo, resterà in carica solo sei anni
”
Annibale Elia
Il direttore di Scienze
politiche e comunicazioni
tra i nomi più gettonati
Con l’attuazione della
riforma Gelmini a
cambiare non è solo
l’organizzazione delle
strutture
universitarie. Cambia
anche la durata del
mandato del rettore,
che d’ora in poi
resterà in carica solo
per sei anni e non
potrà più ricandidarsi
perché il mandato non
è rinnovabile. Ad
eleggere il rettore,
che come da statuto è
eletto tra i professori
di prima fascia a
tempo pieno, sono i
professori e i
ricercatori di ruolo e i
ricercatori a tempo
determinato, cui si
aggiungono, nella
misura del 15 per
cento rispetto al
totale di docenti e
ricercatori, gli
studenti e il personale
tecnico
amministrativo. Nella
prima votazione il
rettore è eletto a
maggioranza
assoluta degli aventi
diritto. Nella seconda
e terza votazione,
invece, a
maggioranza
assoluta dei votanti. In
caso di ballottaggio, a
vincere sarà chi si è
aggiudicato più
preferenze. In caso di
parità di voti risulterà
eletto il candidato con
una maggiore
anzianità di ruolo o, in
caso di ulteriore
pareggio, anagrafica.
i. inf.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Sbocco di lavoro per ricercatori e laureati di qualità»
L’intervista
Piccolo: ecco il mio programma
valorizzare il capitale umano
e difesa dell’università pubblica
A
ntonioPiccolo,docentediIngegneria e direttore dell’Adisu, è il primo ad aver presentato
ufficialmentelacandidaturaarettore.
Nel suo programma sburocratizzazione, finanziamenti alla ricerca,centralitàdelcapitale umano, inserimento lavorativo di ricercatori e studenti.
Parola d’ordine del cabdidato
alla poltrona di vertice dell’ateneosalernitano:condivisione,anche nella gestione amministrativa con un’idea di governance diversa dal passato, con più di un
pro rettore e tanti delegati.
Professore, nei corridoi si
vociferano molti nomi…
«Conto sulla ragionevolezza delle
persone, ma se ci sono più
candidature è un fatto positivo
perché vuol dire che si è aperto
un dialogo. È chiaro che se i
programmi saranno simili a fare
la differenza sarà la storia
personale di ognuno».
Quale università immagina?
«Innanzitutto, un’università
dove le sue componenti riescano
a dialogare tra loro. Penso a un
ateneo con i dipartimenti al
centro, sia per la ricerca che per
la formazione, e a una squadra
con più di un prorettore per i
rapporti istituzionali, tanti
delegati e con un rettore che si
prende l’onere e l’impegno di
verificarne i risultati».
Quali le priorità per l’ateneo?
«Fra i punti fondamentali del mio
programma, nata da un
confronto condiviso e aperto ai
suggerimenti di docenti, studenti
e personale amministrativo
dell’ateneo,
c’è la convinzione che le
università debbano rimanere
pubbliche, lontano da
fondazioni o altro. Ma con i conti
in ordine».
E poi?
«Centralità del capitale umano e
La gestione
«Meno burocrazia
e governance
plurale e condivisa»
sburocratizzazione. Bisogna
mettere ordine nella macchina
amministrativa, la struttura deve
andare a regime, dobbiamo
andare avanti con passo più
accelerato e per fare questo è
necessario il contributo di tutte le
componenti della vita
univesitaria.
Fra le eredità complesse che ci
lascia il rettore Raimondo
Pasquino c’è un futuro che deve
essere più partecipato».
Un impegno per gli studenti?
«Per gli studenti sicuramente
l’impegno sarà finalizzata per
l’entrata nel mondo del lavoro,
va creata una politica,
un ufficio ad hoc, mettere
insieme domanda e offerta,
un’operazione di innesto nel
tessuto produttivo nazionale di
ricercatori e laureati, altamente
specializzati.
Ci impegneremo anche per
valorizzare spin off e creazione di
impresa. Non ci può essere,
infatti, diritto allo studio senza il
diritto al lavoro».
i. inf.
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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 40 - 04/06/13 ----
Time: 03/06/13
23:33
Giovedì 5 giugno, alle ore 14.30,
presso l’aula 5 della facoltà di
Scienze della formazione) è in
programma il seminario su
«Critici e narratori a Napoli tra
Settecento e Novecento».
Interverranno Giuseppe
Battagliese (Centro Studi
«Maria Franciulli Battagliese»
di Ascea), i docenti univesitari
Daniela Bernard (L’Orientale
di Napoli), Francesco
D’Episcopo (Federico II di
Napoli). L’incontro sarà
coordinato da Milena
Montanile.
SEMINARI/3
Cittadinanza attiva
nell’Unione europea
Nuovo appuntamento con il
ciclo di seminari su «Europa in
ricerca» a cura del Centro Studi
Europei. Venerdì (inizio ore 11
presso la Biblioteca «A.
Santucci») in programma
l’incontro con il professor
Cristiano Bee dell’Università
Surrey (Uk). Lo studioso terrà
una relazione su «Sfera
pubblica e cittadinanza attiva
nell’Ue».
LIBRI
Clio e il doppio sguardo
la «miseria» della storia
Si intitola «Nobiltà e miserie di
Clio, gli abusi della storia
contemporanea» (Franco
Angeli editore), il volume di
Guido Panico, docente di storia
contemporanea, che sarà
presentato domani alle 10.30,
nell’aula Imbucci. Introduce: il
professor Giso Amendola.
Interverranno: Luigi Mascilli
Migliorini (L’Orientale di
Napoli) e Michele Prospero (La
Sapienza di Roma).
MUSICA
Danza al Koi Tavern
con «Soltanto»
Serata danzante al Koi Tavern
di Fisciano con Soltanto (il vero
nome è Matteo Terzi) e “Le
chiavi di casa mia”. Si inizia alle
22, ingresso libero.
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Cronaca Salerno 39
Martedì 4 giugno 2013
Il Mattino
L’economia Nessun acquirente per rilevare il pastificio salernitano, resta a termine il fitto dello stabilimento a Di Martino
Amato, l’asta va deserta: è il quarto flop
Non è stato sufficiente
il taglio da 40 a 31 milioni
Spunta l’ipotesi spezzatino
L’iniziativa
Certificati sprint
e consulenze
firmata l’intesa
notai-Comune
Carmen Ielpo
Asta deserta per la vendita del Pastificio
Antonio Amato. E non è la prima volta.
Una sorta di maledizione sembra essersi
abbattuta sulla procedura di vendita
dell’azienda fallita: quarta asta e quarto
nulla di fatto, dopo le precedenti puntate conclusesi con il fitto d’azienda. Non
c’era neanche Giuseppe Di Martino che
con la sua Dicado sta gestendo l’opificio
ormai da un anno e che per questo bando godeva del diritto di prelazione. Ma
non c’erano neanche altri imprenditori,
magaridelsettorealimentare.Nessuninteressato e nessuna busta. Né per la prima parte dell’asta, quella con consegna
delle buste fissata alle 10,30 e base a 31
milioni di euro; né per la seconda che
scadevaamezzogiornoeperlaqualeeranonecessari29milioniecentomilaeuro.
Sarebbero serviti per acquistare l’azienda come unico lotto, compresi i beni in
leasing, inseriti per la prima volta nella
lorototalitàall’internodelprezzodivendita. Non è bastato abbassare la base
d’asta dai 40 milioni di euro dell’ultima
volta.
Il mercato, forse, chiede ancora di
più. Un prezzo maggiormente concorrenziale in tempi di crisi. Ora la curatela
fallimentare dovrà mettersi a lavoro per
redigere un nuovo bando di vendita che
ha tutta l’aria dell’ultima chiamata.
Lo farà entro settembre, per rientrare
neitremesidiprorogatecnicaconcessia
Di Martino, il quale continuerà a gestire
l’opificio e i 29 dipendenti riassorbiti, fino a nuova convocazione da parte del
Tribunalefallimentare.Sarebbepossibile, infatti, anche una ulteriore proroga di
tre mesi in tre mesi, per un massimo di
un anno. Un’eventualità che la curatela
fallimentare vorrebbe scongiurare a favore della vendita
che rappresenterebbe la chiusura di una
I tempi
vicenda che si proEntro
trae ormai da più di
settembre
due anni.
un nuovo
Resta in piedi un
grande interrogatibando
vo:eselacurateladeper poter
cidesse di vendere
cedere
non più come lotto
l’azienda
unico ma come singoli asset l’azienda,
che cosa ne sarebbe
del Pastificio Amato? Una domanda alla
quale solo il nuovo bando potrà rispondere. Intanto i bonus per l’attuale affittuario si fermano a questa asta andata
deserta: già dalla prossima, infatti, Di
Martinonon potrà avvalersidel dirittodi
prelazione, a meno di improvvisi colpi
di scena nel prossimo bando. Ancora
una volta, per i lavoratori, arrivano segnali poco confortanti da via Papio. Ieri
mattina molti di loro hanno preferito seguire da casa, erano in pochi rispetto al
solito davanti alla Fallimentare, quella
che con senno di poi si può ben definire
la cronaca di un’asta annunciata.
L’eventualitàeranell’aria.Propriocome la forte delusione per 119 ex dipendentidell’AntonioAmatocheda17maggio scorso sono in mobilità. Quella data
rappresenta uno spartiacque nella vertenza Amato, perché rappresenta la fine
delle illusioni: lettera di licenziamento
per tutti, seguita, nei giorni successivi,
dalla mancata concessione della cassa
integrazione in deroga. A quel punto,
l’unico intervento salvifico, almeno per
un breve periodo di tempo, poteva essere quello del giudice delegato il quale,
chiamatoincausadailavoratoriattraverso istanze individuali, non ha potuto cedere di un millimetro. Pur di ottenere la
cig in deroga fino al 31 dicembre 2013, i
lavoratori erano disposti a rinunciate allaquota parte delTfr dicompetenza dellacuratelamaturataprimadellacassaintegrazione straordinaria per fallimento,
tale da compensare il futuro Tfr provenientedallaCiginderoga.Anulla èvalsa
questadisponibilità.Equindituttiinmobilità, compresi coloro che al momento
stannolavorandoinfabbricaconDiMartino e il cui contratto annuale è in attesa
di essere rinnovato in vista dei tre mesi
transitori. Con tutto ciò che ne consegue
per le famiglie di questi lavoratori passati dal «posto fisso da Amato», un lavoro
considerato alla stregua degli impieghi
pubblici, al licenziamento aggravato
dall’assenza di prospettive.
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Le offerte
Il prezzo frena le chance
Trenta milioni di euro
(base d’asta) per rilevare
l’azienda pastaria
dello storico marchio
«Antonio Amato». Il
costo dell’operazione è
evidentemente ritenuto
non compatibile con le
disponibilità che al
momento può offrire
il mercato.
Valutazione Il giudice Jachia esamina le offerte per il Pastificio Amato. TANOPRESS
Il piano
«Spacchettare» per vendere
È per ora solo un’ipotesi
ma la nuova asta
potrebbe vedere in
vendita non più il lotto
unico ma gli asset
dell’azienda. Una sorta
di «spacchettamento»
che apre ovvi
interrogativi su garanzie
occupazionali e di
rilancio industriale.
L’occupazione
L’incubo licenziamento
Negata, per motivi tecnici
la Cig in deroga,
i 119 ex dipendenti della
Amato sono in mobilità,
compresi i pochi che sono
al lavoro nellos tabilimento
attualmente in fitto. Per
tutti, senza soluzioni dalla
vendita, stop a garanzie
occupazionali.
Di Martino resta alla finestra
«Chiarirò presto i miei progetti»
Il retroscena
L’imprenditore diserta l’asta
«Sono negli Usa per affari
al mio ritorno parlerò»
Risponde al telefono dagli Stati
Uniti dove si trova per affari, ma
Giuseppe Di Martino non si sbottona. Spiegherà la sua assenza
all’asta giudiziaria per la «Antonio
Amato» di ieri una volta rientrato
in Italia. Ha lasciato tutto in mano
al suo ufficio legale e a causa del
fuso orario, non ha ancora sentito
nessuno. La notizia della nullità
dell’asta gli è stata comunicata via
sms.
Era senz’altro lui l’uomo più atteso ieri mattina in via Papio, sede
del tribunale fallimentare. Ma
quando ci si è accorti che né lui, né
qualche suo delegato era presente, la sorpresa è stata tutto sommato contenuta.
Diversi i segnali che da tempo
avevano fatto pensare a una «pausa di riflessione» dell’imprenditore gragnanese. Il quale non ha mai
smesso di indicare l’acquisto della
società salernitana come sbocco
naturale del suo investimento in
essere attraverso il fitto d’azienda,
ma che allo stesso tempo non si
era mai sbilanciato sui suoi reali
intendimenti.
Strategie aziendali si dirà ma,
in questo periodo, sembrerebbe
più la consapevolezza che a sborsare circa 30 milioni di euro per
l’acquisto di una fabbrica, siano
in pochi a poterselo permettere.
Siglato dal sindaco De Luca, dall’Assessore aomunale al Bilancio BuonaiutoedalpresidentedelConsiglioNotarile Distrettuale Aniello Calabrese,
unProtocollodiintesaperpromuovere una serie di iniziative congiunte a
favore della cittadinanza sui temi di
competenzanotarileearegolamentare e semplificare l’accesso alla banca
dati anagrafica da parte dei professionisti.
Il Comune di Salerno e il Consiglio
Notarile promuovono l’apertura di
sportelli periodici di consulenza gratuitapericittadinifinalizzatialladiffusione di informazioni utili sulle materie di competenza
notarile quali mutui, contratti im- Servizi
mobiliari, succes- Isitituito
sioni e donazioni.
IlProtocollopre- lo sportello
vede, inoltre, la informazioni
possibilitàperino- gratuito,
tai del distretto di assistenza
accedere alla bancadatidell’Anagra- anche
fecomunaleperot- per i mutui
tenere estratti e
certificatinecessari alla stesura degli atti notarili. Non
sarà più necessario che i cittadini si
procurino le certificazioni da produrre al notaio per gli atti pubblici. Sarà il
notaio a provvedere a tutto ciò grazie
all’accordo con il Comune di Salerno.
L’obiettivoèquellodifornireaicittadini un servizio di qualità in tempi brevi
e per il Comune di deflazionare le richieste di certificati agli sportelli preposti.
L’accordo prevede, infine, l'avvio
dellacollaborazioneperlasemplificazione della trasmissione delle copie
delle convenzioni matrimoniali, per
le relative annotazioni sui registri degli atti di matrimonio.
Dalla prima
di cronaca
Il mercato
e la passione
Roberto Ventre
Intanto Di Martino sarà il «reggente» d’ufficio, per altri tre mesi.
Un tempo tecnico deciso dalla curatela già nel bando di vendita per
consentire all’affittuario di lasciare libero l’opificio a quello che doveva essere il nuovo acquirente
(se poi fosse stato proprio Di Martino, i tre mesi sarebbero stati una
sorta di luna di miele prolungata),
ma che potrebbe essere anche un
giusto spazio di riflessione sul futuro di un’azienda che ha rappresentato Salerno nel mondo.
L’alternativa, dopo settembre,
è lo spacchettamento e la vendita
dei singoli asset aziendali. E allora
addio «Antonio Amato», la rinascita della storica industria pastaria
salernitana sarebbe pressoché impossibile.
c. iel.
”
Scenario
Era attesa
la sua offerta
poi la frenata
Nuove
valutazione
sull’impegno
finanziario
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ANAS S.p.A.
Compartimento della viabilità per la Campania
AVVISO APPALTO AGGIUDICATO BANDO NALAV026-12
ANAS SPA COMPARTIMENTO DELLA VIABILITÀ PER LA CAMPANIA CON SEDE IN NAPOLI VIALE
KENNEDY, 25 Procedura: Aperta - Gara: 21MS/12 S.S. N. 166 - Lavori di M.S. per sistem. del p.v.
compresi tratti in frana, sistem. idraulica e adeg. segn vert., oriz. e barriere. - 6° STRALCIO - Sistem.
frane e dissesti p.v. km 27 - 55. Consolidamento c.s., reg. idraulica e barriere km 0 - 27 e 55 - 67. Importo
A Base D’appalto: € 1.061.906,19 - Criterio di Aggiudicazione: massimo ribasso sull’elenco prezzi
posto a base di gara, con esclusione automatica offerte anormalmente basse - Offerte Pervenute: N.
42 - Aggiudicazione: N. 19171 del 13/5/13 - Impresa Aggiudicataria: LA MA.GI.A. s.a.s. di Della Valle
Massimiliano & c. con sede in CANCELLO ED ARNONE (CE), Via delle Viti, 5 - Importo di Aggiudicazione
€ 678.435,53 - Ribasso: 37,556% - Organo competente per le procedure di ricorso: TAR LAZIO.
IL CAPO COMPARTIMENTO: Ing. FRANCESCO CAPORASO
VIALE KENNEDY, 25 - 80125 NAPOLI
Tel. 081/7356111 - Fax 081/621411 • sito internet www.stradeanas.it
Imprenditore
Giuseppe Di Martino;
a sopresa la sua
rinuncia a partecipare
alla gara per la Amato
Una grande Salernitana, insomma.
Lotito può costruirla, deve costruirla,
la costruirà. E la piazza risponderà, i
tifosi non si tireranno indietro come
non hanno mai fatto nella loro storia,
rappresentando sempre il valore aggiunto. Salerno risponderà. In Prima
Divisione i numeri dell’Arechi sono
stati sempre superiori a quelli di tanti
altriclub diB, siaper numerodi spettatori che per incassi, anzi Salerno si
èavvicinataaddiritturaapiazzediserieA.Questaèunacertezza:lapassione dei tifosi della Salernitana è una
prerogativa sulla quale si può contare a occhi chiusi, testimoniata da
sempre dalle cifre. C’è uno zoccolo
durodeltifocherappresentaunpunto fermo: tra abbonamenti e biglietti,
la risposta c’è sempre stata. E ci sarà
anche stavolta.
Una grande squadra, intesa come
squadracompetitivaeingradodipoter vincere il campionato, avrà la risposta del grande pubblico di Salerno, da sempre punto di fozra di una
dellepiazzecalcistichepiùimportanti di tutto il meridione. I numeri del
pubblico salernitano hanno fatto
sempre la differenza anche in Prima
Divisione. Basta tornare con la mente alla semifinale playoff con Delio
Rossi contro la Lodigiani nel 1994 e
alla finale playoff contro il Verona di
due anni fa. Arechi pieno e coreografia da A.
Una grande società, una grande
squadra, un grande pubblico per
una grande Salernitana.
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38 Salerno Cronaca
Martedì 4 giugno 2013
Il Mattino
La sanità Nuova tensione al Ruggi
L’incontro
Assunzioni
tavolo
in Regione
Primari schierati
con il dg Lenzi
Pasquino attacca
Tavolo in Regione,
stamani alle ore 11
pr delineare le
prospettive della
sanità salernitana.
Convocate le venti
sigle sindacali del
comparto e della
dirigenza medica.
Si discuterà delle
«problematiche
inerenti
l’assistenza
sanitaria presso
l’azienda
ospedaliera San
Giovanni
di Dio e Ruggi
d’Aragona». Con
molta probabilità
sarà presente
anche il sub
commissario alla
sanità Mario
Morlacco. Arriverà
sul tavolo della
riunione anche lo
«schema
deliberativo di
assunzione di
personale» a firma
di Elvira Lenzi.
I medici: il rettore ha acuito
contrasti inesistenti
La replica: sono solo sette
l’esclamazione«noncorrettagestione
dell’azienda»concuiilrettorehaspessoattaccatolaLenzi.PericamicibianchidelRuggilacorrettezzaèneinumericomeilrisparmiodi35milionidieurodel2012rispettoallaprecedentegestionedel2011.IsetteprimarifirmataSimona Paolillo
ri del documento ricordano al rettore
Primari a favore di Elvira Lenzi e con- che«atteggiamentipunitivi»nonfavotroRaimondoPasquino.GiancarloAc- riscono l’integrazione e lo invitano ad
carino,GiovanniBabino,DarioCapu- «eliminare colorazioni e toni che non
to, Giuseppe Di Benedetto, Angelo appartengono a chi opera in sanità
Massari, Giuseppe Perillo, Antonino ma neppure nell’Università».
Immediata la replica di Pasquino
Valente hanno sottoscritto un documento in cui hanno messo nero su che,quasiaridurrelaportatadellapobianco le loro ragioni a favore della lemica,sottolineacomelecriticheche
Lenzi e contro Pasquino. I direttori di vengonorivoltealuiealla«stragrande
dipartimento accusano il rettore di maggioranzadeidocentiuniversitari»
aver acuito la conflittualità tra medici venga da «sette dei tredici direttori di
ospedalierieduniversitari«piùspesso dipartimento dell’Azienda ospedaliemillantateche reali».I medici rimpro- ra universitaria». Poi l’affondo: «Ci
verano a Pasquino che le sue «incur- hanno provato in tanti, e ci rendiamo
sioninuociono gravementeallasalute contosottoaltrespogliecomeciprovied all’immagine dell’azienda». I pri- noancora,asottrarreallecomunitàsamarispieganocheimediciuniversita- lernitanailsognidellarealizzazionedi
ri sono stati «calati» all’improvviso un percorso faticoso, impegnativo,
presso l’azienda ospedaliera senza lungo quale quello di trasformazione
che sia stata formulata mai, sin del Ruggi in Ospedale universitario».
dall’epoca di Bianchi, una reale pro- Prospettiva verso la quale «traspare
grammazione ed organizzazione del- chiarissima - sottolinea il rettore - una
concreta avversione e non
leattivitàfinalizzateall’intepossiamo non notare che i
grazione delle due composoggettifirmatariparlinoatinenti,universitariaedospe- L’affondo
tolo personale, non rappredaliera.«Graziealfattivoap- Firmatari
sentando il Collegio dei diporto del suo attuale manarettori di Dipartimento nelger (Lenzi, ndr)- scrivono i della lettera
la sua interezza, organo
medici - la nostra azienda Accarino
haavutola certezzadelper- Babino, Caputo che, a quanto ci risulta, non
si riunisce da 10 mesi». Pacorso che andava realmen- Valente
squino ribadisce «la nostra
teseguitoperlacorrettaistinon è una partita contro
tuzione dell’azienda ospe- Di Benedetto
Massari e Perillo qualcuno» e «la facoltà di
daliera universitaria».
medicinanonnasceperassiI primari bocciano
Il caso
Sindacati divisi
la Cgil apre
freno dalla Cisl
tutela degli studenti e null’altro». Infine la chiosa: «Non entriamo in alcun
modo in criteri gestionali, anche se
qualcosa potremmo pur dire, solo per
citareunesempio,sullaassenzadaormai un anno delle Direzioni sanitaria
ed amministrativa al Ruggi» nè «commentiamo sterili minacce su comportamenti presuntamente ritorsivi nei
confronti di qualcuno. Noi non difendiamo privilegi, e non consentiamo
scelte illegittime».
Non cala la polemica sul Ruggi. La
coordinatrice della Rsu Margaret
Cittadino dà un giudizio «discreto»
sull’incontro con il manager Elvira
Lenzi che «ha portato all’impegno
di stabilizzare i comandati, sospendere le procedure di mobilità regionale, attivare le procedure per l’assunzione di nuovi infermieri». La
sindacalista fa capire che la Lenzi è
quiapienotitoloechesièconcretizzato il tentativo di una ripresa dei
rapporti sindacali. Tesi ribadita dalla stessa Lenzi che in un comunicato-stampa parla di «ripresa dei rapporti con i rappresentanti sindacali
nell’ottica di una biunivoca consapevolezzadelcomuneobiettivodella tutela del diritto alla salute».
Esi delineaunapolemica interna
ai sindacati. Spunto la conferenza
stampa, organizzata dalla Rsu aperta a tutti i partiti (presenti Pd, Sel, 5
Stelle). La Cisl, seppur presente con
i suoi delegati alla conferenza stampa,hadiramatounanotaafirmadel
segretario provinciale Matteo Buono che ha chiesto lo «stop alle inutili
conferenza stampa nelle quali i sindacati si prestano alle strumentalizzazioni del mondo della politica,
proprio degli esponenti del partito e
dell'areache,piùdellealtre,inCampania, ha contribuito al fallimento
nel settore della sanità».
si .pa.
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Manager Elvira Lenzi, direttore generale del Ruggi d’Aragona. TANOPRESS
curare a chiunque incarichi di docenza, ma per far si che dal connubio di
esperienze,vengafuorilavalorizzazione del merito di ciascuno, nel pieno
rispetto della dignità dei ruoli, e
nell’interesse unico degli studenti e
deicittadini».Poilachiusura alvetriolo: «Noi stiamo difendendo la legalità,
stiamo difendendo il principio, legalmente riconosciuto, della pari dignità
della Regione e dell’Ateneo ad individuareil management aziendale, cheè
paridignità peri docenti, egaranzia di
Vertice La riunione dei sindacati
con il manager del Ruggi. TANOPRESS
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Primo piano Salerno 37
Martedì 4 giugno 2013
Il Mattino
Il turismo
Royal Caribbean
fino a dicembre
«Obiettivo
mezzo milione»
Le crociere
Roberto Junior Ler
Container L’accordo con i tedeschi di Hapag-Lloyd
movimenterà 25.000 teus in aggiunta ai traffici attuali
Il calendario
Domani
la prima
partenza
L’ambiente
Spiagge pulite
a Torrione
la carica dei 250
Valerio Lai
Torna anche quest’anno, con la
26esima edizione, la tre giorni di
volontariato ambientale «Spiagge e fondali puliti», organizzata
da Legambiente con la collaborazione del Csv Sodalis e dei centri
di aggregazione di Salerno. Ieri
la presentazione dell’iniziativa,
presso la sede del Csv in corso
Vittorio Emanuele, alla presenza
del componente del comitato
esecutivo di Sodalis Diego Leone, della portavoce dei centri di
aggregazione Valeria De Simone
e del presidente del circolo Legambiente Orizzonti Gianluca
De Martino. «Spiagge e fondali
puliti» prenderà il via domani, alle 15.30, subito dopo un breve
corso di educazione ambientale
tenuto dai volontari di Legambiente. L’area interessata dall’intervento sarà la
spiagga libera
La campagna di Torrione, dove sono attesi
De Martino
circa 250 tra
«Il mare
bambini, vorisorsa
lontari, genitori e operatori
trascurata
dei centri per
e maltrattata
iniziare
sensibilizziamo quest’opera di
i bambini»
pulizia che interesserà buona
parte del litorale della zona orientale.
«L’iniziativa ha lo scopo di
coinvolgere più bambini possibile, con l’obiettivo di sensibilizzare anche le generazioni future.
Questo perché riteniamo che per
una città come Salerno il mare
sia una risorsa, che però spesso
viene trascurata e maltrattata»,
spiega De Martino. «Siamo felici
di partecipare a quest’iniziativa commenta De Simone - perché
così si responsabilizzano i ragazzi verso le tematiche ambientali.
L’obiettivo è quello di educare i
più giovani, rendendoli più consapevoli e rispettosi dell’ambiente».
Otto saranno i centri di aggregazione e polifunzionali del Comune che aderiranno all’iniziativa: Mercatello, Monticelli, Chiara Della Calce di Ogliara, Enzo
Sacco di Matierno, La bottega di
Alice di Fratte, Arciragazzi Gatto
con gli Stivali, Il Girasole di Mariconda, insieme ai minori residenti nelle comunità dell’associazione L’abbraccio e della casa famiglia Tutti a casa.
Domani mattina
partirà la prima nave
Hapag-Lloyd
inserita nel nuovo
patto commerciale
con la Sct, entro la
prima settimana di
luglio il primo
approdo delle navi
Messina. Due
accordi che tradotti
in percentuali di
traffico, fanno più 35
per cento. Se
attualmente la Sct
muove circa 600
navi full container
all’anno, unendo i
due accordi
operativi si avranno
dale 250 alle 280
navi in più all’anno e
una
movimentazione
container pari a
65.000 teus.
Un’impronta
sempre più
internazionale per il
porto di Salerno e un
segnale di grande
crescita da parte
della società del
gruppo Gallozzi.
Note positive che si
aggiungono ai dati
relativi al primo
trimestre del 2013,
periodo in cui la Sct
ha già fatto
registrare un più 12
per cento rispetto
allo stesso periodo
del 2012. Un
aumento in
controtendenza
rispetto alla
contrazione della
produzione
industriale,
registrata nello
scorso anno e
nell’anno in corso, e
alla contrazione dei
consumi.
Determinante per il
raggiungimento
dell’obiettivo è stato
l’approfondimento
dei fondali portato a
termine dall’Autorità
portuale a fine 2012.
Rimosso questo
vincolo, il porto di
Salerno ha ripreso a
crescere.
Il porto
Shipping, asse Salerno-Amburgo
Gallozzi fa affari con Hapag-Lloyd
In arrivo due nuovi servizi full container da Usa e Turchia
Carmen Ielpo
È una primavera ricca di importanti
novità quella che sta vivendo la SalernoContainerTerminal,societàdilogisticadelgruppoGallozzi.Adistanzadi
una settimana dall’accordo chiuso
conLineaMessinaperl’apprododioltre 150 navi container nel porto di Salerno, ecco servito il bis, questa volta
di caratura internazionale. Proprio ieri la Sct ha chiuso un nuovo accordo
operativo con la tedesca Hapag-Lloyd, fondata ad Amburgo nel
1847eoggitra imaggioriglobalcarrier
dello shipping internazionale: 150 navifullcontainer,cinquemilioniditeus
trasportati all’anno, 6.900 dipendenti
in 114 nazioni, 90 servizi di linea. La
Hapag-Lloyd, soddisfatta dalle positive performance operative e commerciali di Sct,rilanciale attività nello scalo di Salerno con due nuovi servizi full
container, entrambi a cadenza settimanale, che vedono Salerno al centro
degli interessi della linea nel Mezzogiorno d’Italia. Resta quella già in piedi da tempo da e per il Canada e si aggiungonocollegamenticonigolfiamericani e del Messico e con Turchia ed
Egitto.
Con la prima partenza del prossimo 5 giugno della nave Jpo Pisces sarà
dato il via agli scali settimanali di un
importantenuovoserviziotransatlantico,checollegheràSalernocondiversi porti del Golfo Usa e del Messico:
Port Everglades, Veracruz, Altamira,
Houston, New Orleans. Saranno impiegatenavifullcontainer di 269metri
dilunghezza,41.000tonnellatedistazza e 4.500 contenitori di portata. Il servizio sarà operato congiuntamente
con le compagnie Hamburg Sud e
Cma. A metà giugno sarà poi avviato il
nuovoserviziofullcontainerintraMediterraneo,sempreacadenzasettimanale, che collegherà con navi da 1.200
contenitoridiportata,ilportodiSaler- qualiilnostrogruppo haassuntonegli
no con quelli della Turchia e dell’Egit- anni grande specializzazione. La conto di Alessandria, Damietta, Port Said, ferma di Hapag-Lloyd giunge a pochi
giorni di distanza dall’accordo definiMersina, Izmir.
Coniduenuoviapprodisettimana- toconlaLineaMessina.Stimiamoche
lilaHapag-Lloydassicureràalportodi Hapag-Lloyd, con i due nuovi servizi,
Salerno lo scalo di 100 navi aggiuntive possa a regime movimentare 25.000
all’anno, che si aggiungono ai 50 ap- teus in aggiunta ai traffici attuali già
prodi già effettuati dal servizio Cana- consolidati. È la conferma della granda. Si consolida così il rapporto di col- devitalità cheil nostro gruppo e ilporlaborazionetraleduesocietà,natodie- to di Salerno sono capaci di esprimeci anni fa grazie agli scali settimanali re,nonostante i tempi che attraversiamo, nel settore cargo dei
del servizio transatlantico
traffici marittimi e portuali.
trailportodiSalernoequelQuestograzieagliintervenli del Canada e al collega- Le reazioni
tiinfrastrutturalichecihanmento con l’Hub di Caglia- Il Cavaliere
no consentito di poter prori per le rotte verso l’Estreporre un porto aperto alle
mo Oriente e le Americhe. celebra
grandi navi porta contai«Non posso che manifesta- l’accordo
ner».MaGallozzinonsiferregrandesoddisfazione-di- e promette
ma:«Èunpo’troppopresto
chiara il presidente di Sct e «Importanti
perparlarne,maciattendiaGallozzi Group Agostino
mo altre importanti novità
Gallozzi-perquesteulterio- novità
ri acquisizioni di linee e di a settembre» appena dopo l’estate».
traffico container, per le
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La scheda
150 navi
6.900 dipendenti
full container
in 114 nazioni
5 milioni
90
di teus trasportati
all'anno
servizi
di linea
Mezzo milione di crocieristi entro il
2015. È l’obiettivo che il Comune di
Salerno, l’Autorità portuale e la RoyalCaribbean sisonoprefissidiraggiungere nel giro di due anni per rilanciareulteriormenteilsettoreturistico e crocieristico nel capoluogo.
Un traguardo importante ribadito
nel corso della presentazione della
stazione crocieristica 2013 che,
quest’anno, non terminerà a settembre, com’è accaduto nelle ultime tre stagioni, ma sarà prolungata
fino a dicembre. Da maggio a dicembre il porto di Salerno accoglieràSerenadeoftheSeas,terzagemella della classe radiance di Royal Caribbean International, impegnata
in una crociera di dodici notti che
toccalecittàpiùbellediFrancia,Italia, Grecia e Turchia con partenza
da Barcellona.
Oltre a Serenade of the Seas, faranno scalo a Salerno Celebrity
EquinoxeCelebritySilhouettedella
compagnia Celebrity Cruises e, per
undici scali, Horizon della compagnia del gruppo Croisières de France. La previsione è di oltre 31 mila
crocieristi,chearriverannoneiprossimi mesi in città grazie allo sbarco
diquindicinavi.«Ilmovimentocrocieristico nel nostro scalo continua
acrescere–affermaAndreaAnnunziata, presidente dell’Autorità portuale - La fiducia delle compagnie
premia il nostro lavoro organizzativo che ci ha permesso di ottimizzarele operazioniportualicollocando
Salerno tra i porti strategici del Mediterraneo.Ilprogrammad’investimentiin fasedirealizzazione cipermetterà di ampliare ulteriormente
lepotenzialitàdelloscaloincrementando anche il numero di scali e il
flusso dei passeggeri». Di qui l’annuncio: «Entro due mesi completeremol’allargamentodelmoloManfredi,anticipandolachiusuradeilavori di tre mesi. Tutto questo ci consentirà di raddoppiare il flusso di
crocieristi già il
prossimo anno e
di arrivare nel Il cantiere
2015aquotamez- Annunziata
zo milione. Dalla
prossima prima- detta i tempi
vera, dunque, dei lavori
grazie anche alla «Molo
stazione maritti- Manfredi
ma, sarà attivo il
nuovo polo cro- pronto
cieristicodiSaler- in due mesi»
no». Ottimista
per il futuro anche John Tercek, vicepresidente
commercial development Rcl Cruises: «Siamo molto soddisfatti per i
risultatiraggiuntil’annoscorsoevogliamo rafforzare la forte sinergia
chesiècreataconlacittàdiSalerno,
cheèunpuntodiincontrotraNapoli e Capri, e con tutta la Campania,
che ha un grande potenziale e siamo sicuriricoprirà un ruolo sempre
più significativo e strategico nella
programmazionediRoyal Caribbean nel Mediterraneo».
Soddisfatto anche il sindaco di
Salerno Vincenzo De Luca, che annuncia delle novità anche sulle luci
d’artista: «La decisione di questa
compagnia di scegliere Salerno è la
conferma della bontà del progetto
amministrativo a cui lavoriamo da
anni: fare, cioè, di Salerno una vera
città turistica e dell’accoglienza.
Stiamo completando la stazione
marittima, la cui gestione sarà affidata alle compagnie, e i lavori del
molo sono quasi finiti. Poi c’è la stagione autunno-inverno con l’evento delle luci d’artista, che è sempre
più un attrattore turistico di valore
mondiale. E quest’anno – continua
ilsindacoviceministro-l’eventopotrebbe ricevere un ulteriore riconoscimento:stiamolavorandoaungemellaggio con il Comune di Bruxelles,cheporteràunanostraoperaluminosa nella capitale belga e che
coinvolgerà anche il Teatro Verdi.
L’esperienza di Salerno - chiosa De
Luca-èun esempiovirtuoso disperanza per l’Italia intera».
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36 Salerno Primo piano
Martedì 4 giugno 2013
Il Mattino
I trasporti
Cstp sul baratro
la Provincia
chiama i privati
L’appello dell’assessore Cuozzo
«Investite per salvare l’azienda dal crac»
Diletta Turco
zio del Cstp affinché non produca le
perditeregistratefinoadora».ObiettiUna cordata di aziende private di tra- vo della proposta, come sottolineato
sporto che rilevino parte delle quote dall’assessoreprovincialeaitrasporti,
del Cstp e investano nell’attività èquellodi«mantenereilivellioccupadell’azienda. È questa la proposta a zionali ed evitare che altri operatori
cui sta lavorando l’assessore provin- vengano da fuori a prendersi quelle
ciale ai trasporti Michele Cuozzo, sot- che potrebbero essere le ceneri del
toposta ieri mattina all’attenzione dei Cstp». L’eventuale ingresso di realtà
sindacati di settore in una prima riu- private del settore, per Cuozzo, non si
nione che vedrà, nei prossimi giorni, tradurrà in un disimpegno dei soci:
coinvoltiancheiverticiaziendaliel’al- «Questo percorso procede parallelatro socio di maggioranza del Cstp, il mente alla ricapitalizzazione, che tutComune di Salerno. Sarebbero alme- tigli altri socidevono necessariamenno tre i soggetti privati a cui Cuozzo te sottoscrivere in tempi celeri».
Doppio l’impegno delle segreterie
avrebbechiestodi«investireperilsalvataggio dell’azienda, creando una provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltranuova realtà societaria in cui il Cstp sporti, Ugl Trasporti e Faisa Cisal che,
resterebbe comunque socio di mag- dopol’incontroapalazzoSant’Agostigioranza». Sembrerebbe tornare, no, si sono confrontati con i vertici
quindi, l’idea del Cstp 2, già ventilata aziendaliperlaprorogadellacassaintegrazioneinderogaperilamesi fa, poco dopo la messa
voratori. Quello di ieri tra
in liquidazione della socieazienda e sindacati è stato
tà. Un percorso, quello im- La vertenza
solamente un sì di massimaginatodaCuozzo,cheve- Summit
ma alla necessità di dover
drebbe i privati in una dopcontenereilcostodelpersopia veste: da un lato «come coi sindacati
soci – specifica – perché en- per la proroga nale, ma, almeno per ora,
nonsonostatidefinitiicritetrerebbero con le proprie della cassa
ri con cui si applicherà la
quote nella compagine del integrazione
cassaintegrazione.Unacoconsorzio e dall’altro come
sa è certa: non si rinnoveinvestitori, perché la loro in deroga
ranno gli accordi del 20 diprincipale attività sarebbe intesa vicina
cembre dello scorso anno,
quelladiefficientareilservi-
Il caso
Il Comune
di Cava
prende tempo
Un’altra settimana
prima del sì. Il
Comune di Cava de’
Tirreni non ha ancora
sciolto le riserve
dopo la conferenza
dei capigruppo: se
ne riparlerà in
consiglio tra una
settimana.
Trattativa Il liquidatore del Cstp Santocchio a colloquio con dipendenti e sindacati: intesa possibile sulla cig in deroga
in cui era stato previsto anche il taglio
del 4 per cento degli stipendi e lo stop
del ticket mensa. Le modalità della
nuovacassaintegrazioneinderogasaranno, infatti, oggetto di un nuovo incontrotecnicochelepartifarannodopo l’esito dell’assemblea di domani
mattina.Dopo,cioè,chelaricapitalizzazione non sarà più una promessa,
ma un dato di fatto. «I delegati sindacali – dice Mario Santocchio, liquidatore del Cstp - sono stati chiari. Stante
il persistere dello stato di crisi, hanno
espresso il loro parere favorevole alla
prorogadellacassaintegrazioneinderoga per altri quattro mesi, dal primo
giugnoal30settembre,mahannoprecisato che l’attuazione dell’accordo
sarà vincolata agli esiti dell’assemblea dei soci».
Oggi, intanto, per il futuro
dell’azienda di trasporto pubblico salernitana potrebbe aggiungersi uno
degli elementi «imprenscindibili»
messinero su bianco nellalunga relazione del commissario giudiziale
Tommaso Nigro, ovvero il rinnovo
del contratto per il servizio di trasportoextraurbano.Nelpomeriggio,infatti,iverticiaziendaliel’assessoreCuozzo incontreranno Sergio Vetrella in
Regione per ottenere uno speciale
contratto in deroga che consenta
all’azienda di trasporto di avere comunque una certezza di introiti legata,appunto,allacontinuazionecertificata del servizio per il prossimo biennio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Time: 03/06/13
23:33
30
Cilento ❖ Diano ❖ Alburni
LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Riaperto il centro a Pisciotta
Demolita la casa pericolante
corleto monforte
Un milione di euro
per sistemare
la statale “Alburni”
◗ CORLETO MONFORTE
sto penso che avverrà nel giro
di dieci giorni».
Le operazioni di demolizione sono state rese difficoltose
dal fatto che la casa è prospiciente ad altri fabbricati e si trova a ridosso della strada provinciale. Nei pressi del fabbricato in questione, precedentemente era stata predisposta
un’impalcatura a sicurezza della pubblica incolumità, ma le
condizioni precarie dell’immobile hanno reso non più rinviabile la sua demolizione.
Rimane invece ancora chiuso il tratto dell’ex 447 tra Ascea
e Pisciotta. La strada è stata interessata da lavori di riallineamento dell’asfalto per renderla
di nuovo percorribile ed a breve dovrebbe essere nuovamente transitabile. In settimana dovrebbe giungere anche l’autorizzazione dalla Provincia per
la riapertura del tratto dell’ex
Statale 447 di Rizzico, al fine di
riportare alla normalità il traffico veicolare del comune di Pisciotta, ripristinando in toto i
collegamenti con i paesi limitrofi.
Andrea Passaro
L’Anas ha pubblicato ieri sulla
Gazzetta Ufficiale un esito di
gara per lavori di manutenzione straordinaria sulla Statale
166 “Degli Alburni”, per un investimento complessivo di oltre un milione di euro. La gara
prevede il rifacimento della pavimentazione e della relativa
segnaletica verticale ed orizzontale, oltre ad interventi di
consolidamento della regimentazione idraulica e delle
barriere, nei tratti compresi
tra i chilometri 0 e e 27 e tra i
chilometri 55 e 67.
L’appalto è stato aggiudicato alla società La Ma.gi.a. sas
con sede a Cancello ed Arnone, in provincia di Caserta.
La 166 Degli Alburni è
un’importante arteria che collega la Piana del Sele al Vallo di
Diano. Il punto più alto di attraversamento della dorsale
appenninica degli Alburni è il
Passo della Sentinella. Attraversa i comuni di Capaccio,
Roccadaspide, Castel San Lorenzo, Aquara, Bellosguardo,
Corleto Monforte, San Rufo.
Essa è stata in più occasioni
chiusa al transito costringendo i cittadini a percorrere strade alternative, lunghe e pericolose, per raggiungere il Diano.
Da anni presenta numerosi
tratti interessati da frane e
smottamenti.
(a.p.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
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Il sindaco Liguori: «Evitati crolli e con il senso alternato restituita alla viabilità una strada importante»
Rimane chiuso, invece, il collegamento con Ascea: sono in corso lavori di riallineamento dell’asfalto
◗ PISCIOTTA
Riaperta parzialmente al traffico l’ex Statale 447 Pisciotta-Palinuro, nel tratto che attraversa
il centro abitato di Pisciotta. Il
sindaco Ettore Liguori ha
emesso, infatti, lo scorso 30
maggio, un’ordinanza nella
quale si legge: «È parzialmente
consentito il transito lungo la
via Foresta di Pisciotta capoluogo nell’area sottostante il
fabbricato di proprietà degli
eredi Cappuccio Diego». Il ripristino del transito, a senso alternato, è stato possibile in
quanto «a seguito dell’esecuzione dei lavori di demolizione
controllata del fabbricato, il pericolo di crollo è stato notevolmente mitigato». Il provvedimento è stato operato anche
«al fine di attenuare i forti disagi patiti dalla cittadinanza a seguito della chiusura totale al
transito sia veicolare che pedonale del tratto di strada di via
Foresta».
La chiusura della strada provinciale si era resa necessaria,
nell’aprile scorso, dopo che le
rilevazioni relative al monitoraggio dei fabbricati siti in via
La frana nel centro di Pisciotta che impediva il transito sulla ex Statale 447
Foresta, nelle adiacenze del
parcheggio San Macario, già
oggetto di sgombero a seguito
di una frana nel marzo scorso,
erano emersi risultati che avevano spinto il sindaco ad adottare tutte le misure utili a prevenire le conseguenze di eventuali crolli, anche parziali, di
ottati
un fabbricato pericolante. Ad
oggi i lavori di demolizione del
fabbricato che incombe su via
Foresta sono pressoché completati. A tal proposito il sindaco Liguori ha spiegato: «La demolizione del fabbricato è stata quasi completata, manca ad
oggi da smantellare solo il pia-
no terra. Il pericolo di crollo è
quindi sventato, per questo ho
provveduto nei giorni scorsi a
disporre, con apposita delibera, la riapertura parziale della
strada. Una volta completati i
lavori e rimossi i detriti – ha
concluso – si potrà riaprire
completamente l’arteria. Que-
Abuso d’ufficio, nuovo “avviso”
Provinciale 12 ancora chiusa
Pica: «Solleciterò i fondi»
S. Giovanni a Piro, indagini chiuse sul capo dell’Utc: evitò una demolizione
◗ OTTATI
Incontro pubblico l’altro giorno
nell’aula consiliare del comune
di Ottati, per la riapertura della
Provinciale 12, chiusa dallo
scorso 3 aprile all’altezza del bivio San Vito di Aquara-Castelcivita.
All’iniziativa, organizzata dal
comitato civico Alburni, presieduto da Giuseppe Doddato,
hanno preso parte il consigliere
regionale Donato Pica, il consigliere provinciale Giovanni Coscia, il vicesindaco e l’assessore
ai lavori pubblici di Ottati, Alessandro Capozzoli e Aldo Doddato, il sindaco di Roscigno, Armando Mazzei, il consigliere comunale di Corleto Monforte,
Luigi Salerno, e Maria Cristina
Rizzo del Codacons di Salerno.
«Nelle scorse settimane - ha
affermato Pica - sono intervenuto più volte con interrogazioni
ed altri atti per sollecitare l'intervento della Regione anche attraverso il riconoscimento dell’urgenza pubblica. Nulla è stato fatto. Le popolazioni coinvolte
stanno vivendo profondi disagi
e vi sono gravi ripercussioni economiche. Nei prossimi giorni intensificherò la mia azione per richiedere lo stanziamento dei
fondi utili per la riapertura di almeno una corsia. ma è indispensabile che la Provincia di
Salerno, proprietaria della strada, faccia la sua parte».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
◗ SANGIOVANNIAPIRO
Un’altra inchiesta scuote il comune di San Giovanni a Piro.
Nel mirino degli inquirenti è finito nuovamente il responsabile dell’ufficio tecnico comunale
che avrebbe ingiustamente favorito il padre dell’assessore
all’urbanistica, Flavio Beati. È
questa l’ipotesi al centro di
un’inchiesta del pm Valeria Palmieri, che ha fatto notificare dai
carabinieri l’avviso delle conclusioni delle indagini preliminari
all’architetto del comune, Raffaele Laino, indagato per abuso
d’ufficio: in qualità di responsabile dell’ufficio tecnico comunale avrebbe omesso di adottare
l’ordinanza di demolizione di al-
sala consilina
cune opere edili realizzate abusivamente in località Cerreto
dal padre dell’assessore all’urbanistica procurando al proprietario – sempre secondo il pm un ingiusto vantaggio patrimoniale.
I fatti risalgono al settembre
dello scorso anno, quando i carabinieri della locale stazione,
agli ordini del maresciallo Roberto Ricotta, inviarono una relazione dettagliata all’ufficio tecnico in cui si segnalava l’abuso
scoperto e quindi da abbattere.
Da allora l’ufficio comunale, diretto da Laino, non ha adottato
alcun provvedimento. E per
questo che il pm della Procura
della Repubblica di Vallo della
Lucania ha deciso di vederci
chiaro.
Le indagini affidate ai carabinieri, comandanti a livello territoriale dal capitano Emanuele
Tamorri, si sono protratte per
diversi mesi. Poi, pochi giorni
fa, l’avviso delle conclusione
delle indagini. Il gup Elisabetta
Garzo ha invece fissato, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio depositata dal pm, l'udienza preliminare per il prossimo
26 giugno.
Intanto a San Giovanni a Piro
non si parla d’altro. La settimana scorsa al responsabile dell’ufficio tecnico fu notificato insieme ad altre dieci persone, tra
cui il sindaco Maria Stella Giannì, l’avviso di conclusione delle
indagini per un’altra delicata in-
chiesta che vede accusato Laino
per turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso ideologico in atti
pubblici. Secondo gli inquirenti, l’architetto, nel luglio 2010,
su indicazione del vicesindaco e
di altri, avrebbe alterato la gara
d’appalto per i parcheggi, a cui
parteciparono altre tre imprese
di comodo per far sembrare lecita la gara. Alla cooperativa che si
aggiudicò l’appalto, nello stesso
periodo, fu affidato per via diretta, e sempre in maniera illegale,
la gestione dei servizi portuali a
Scario. Sempre Laino lo scorso
anno fu inquisito anche per la
maxi lottizzazione abusiva in località “Valle di Natale”.
Vincenzo Rubano
©RIPRODUZIONERISERVATA
vallo della lucania
«Le cartelle Tares a settembre» Rifiuti, Bellacosa incontra i sindaci
Il Comune chiarisce i termini del passaggio alla nuova tassa
◗ SALACONSILINA
Con un avviso pubblicato sul sito internet istituzionale, l’amministrazione comunale di Sala
Consilina e l’area finanze intendono fare chiarezza sui tempi e
sulle modalità di pagamento
della tassa per i rifiuti solidi urbani in seguito alla confusione
scaturita dalla sovrapposizione
della Tarsu con la nuova tassa
che si chiamerà Tares.
«Si rende noto - si legge
nell’avviso pubblico - che le cartelle esattoriali che stanno pervenendo, relativamente al pagamento della Tarsu, sono riferite
all’anno di tassazione 2012. In
mancanza di convenzione tra
gli enti locali ed Equitalia, a seguito delle modifiche apportate
dal Decreto legge 201/2011, convertito nella Legge 214/2011 (decreto salva Italia), che ha rivisitato la disciplina in materia di gestione sui rifiuti, non è più previsto l’invio dell’avviso bonario,
così come fatto negli anni precedenti, ma il solo invio della cartella notificata a mezzo raccomandata».
Per quanto riguarda le bollette pagate nel 2012, il dirigente
dell’area finanze del comune
precisa che le bollette pagate
nel 2012 erano riferite all’anno
di tassazione 2011, in quanto
questo comune riscuoteva la
Tarsu, nell’anno successivo a
quello di riferimento. Da questo
anno 2013 - si legge ancora
nell’avviso - la tassa sui rifiuti
non sarà più Tarsu ma Tares,
che raggrupperà la tassa rifiuti e
servizi e dovrà essere riscossa
nell'arco del 2013. Il Comune
procederà all’invio delle cartelle
di riscossione nel prossimo mese di settembre. Le scadenze e le
modalità saranno stabilite con
apposita delibera di giunta».
Erminio Cioffi
©RIPRODUZIONERISERVATA
«Siamo lontani da una decisione, ma li ho spinti a fare presto»
◗ VALLODELLALUCANIA
«All’incontro, a cui hanno preso
parte 18 dei 49 sindaci attesi ho
notato che si è ancora lontani
dal prendere una decisione». A
parlare è l’assessore provinciale
all’ambiente, Adriano Bellacosa, a seguito dell’incontro tenutosi ieri presso l’aula consiliare
di Vallo della Lucania, con i sindaci del bacino Salerno 4, per
decidere quale sarà il futuro della gestione dei rifiuti in vista della cessazione delle funzioni dei
Consorzi di Bacino e il trasferimento della competenza ai comuni.
«Ho invitato i primi cittadini –
ha spiegato Bellacosa – ad incontrarsi tra di loro, per poi comunicarmi quanto deciso in un
tavolo che convocherò a breve:
ognuno di loro dovrà comunicarmi anche in merito a quanto
è pronto a pagare al fine di sanare le morosità nei confronti del
Corisa4. Per quanto concerne il
futuro della gestione dei rifiuti,
qualora non si giungesse a breve ad alcuna decisione informerò il Prefetto, affinché tenendo
conto dell’inattività dei comuni, possa giungere ad una decisione prima dell’effettivo passaggio delle competenze».
Si dice ottimista il sindaco di
Vallo della Lucania, Antonio
Aloia: «I comuni specie quelli di
grandi dimensioni, quali Agropoli e Vallo, si muovono verso
un fronte comune che è costituito dal voler rinnovare l’esperienza con la Yele Spa, a seguito di
una sua ristrutturazione. Nel giro di una settimana valuteremo
il piano industriale preparato
dalla consociata del Corisa4».
«Una larga fetta dei sindaci
presenti – ha invece aggiunto
Mario Capo – potrebbero optare per un affidamento ad Ecoambiente».
(a.p.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Agropoli-Capaccio
29
■ e-mail: [email protected]
» LA MOVIDA DI AGROPOLI
«Musica fino a tardi
nei locali pubblici
per il periodo estivo»
IL CASO
capaccio
Decibel
dopo le 24
Stop all’attività
di un bar
◗ CAPACCIO
Proposta dell’associazione Camelot per rilanciare il turismo
Nel fine settimana orario di chiusura spostato alle 3 o alle 4
◗ AGROPOLI
Musica, per il fine settimana,
fino alle 3 del mattino per rilanciare il turismo estivo. La proposta dell’associazione Camelot fa seguito ad un confronto
con i titolari dei locali della movida agropolese. Almeno una
ventina gli imprenditori che, fino a questo momento, hanno
aderito condividendola, alla
proposta. I limiti acustici verrebbero stabiliti in modo graduale, a seconda dell’orario:
da 65 decibel fino a mezzanotte, a 55 dopo. Un’idea che ha
preso spunto da iniziative simili adottate in altri Comuni.
«In un periodo di crisi come
quello che stiamo attraversando – afferma Roberto Apicella,
uno dei dirigenti dell’associazione - ci sono settori che sem-
brano non risentire del calo rispetto agli altri anni. Uno di
questi è il turismo. Tra le varie
tipologie in ascesa possiamo
di certo annoverare quello giovanile. Intere comitive di studenti, soprattutto universitari,
già in questi giorni stanno decidendo la meta delle proprie vacanze. Una settimana di relax
e divertimento insieme con i
compagni di università. Quale
miglior posto per accogliere
questa tipologia di turisti, se
non Agropoli?. Mare da bandiera blu, locali nuovi di tendenza, discoteche, strutture ricettive molto ben organizzate,
luoghi di interesse culturale in
loco ed a pochi chilometri di
distanza». L’associazione, nelle cui fila militano anche studenti universitari, in collaborazione con il Centro servizi mo-
vida, che ha curato i rilievi tecnici, sostiene che l’unica problematica che potrebbe impedire la venuta dei giovani turisti ad Agropoli, sarebbe l’orario di chiusura della musica.
«Una limitazione che certo
non attira un pubblico – sottolinea Apicella - che vive e si diverte soprattutto di notte».
Questa la proposta di Camelot: per pianobar, spettacoli
musicali, artistici, culturali e di
intrattenimento danzante, il limite orario è all’1,30 per due
volte a settimana dal lunedì al
giovedì e la domenica. Venerdì
e sabato invece il limite di orario verrebbe spostato alle 3. Riguardo alle discoteche all’aperto, dal lunedì al venerdì ed anche la domenica, per due volte
a settimana, musica e ballo fino alle 2 con limiti acustici,
Proposta per la movida di Agropoli
che sono di 65 decibel fino a
mezzanotte e 60 dalle 24 alle
2. Il sabato limite orario esteso
fino alle 4 e con un livello di 65
decibel fino a mezzanotte, di
60 dalle 24 all’una e di 55 fino
alle 4.
«Simili parametri sono stati
Capaccio
Il prefetto convoca il tavolo per la sicurezza
Riunione con i responsabili provinciali delle forze di polizia dopo l’allarme furti del sindaco
◗ CAPACCIO
Il prefetto Pantalone
Troppi furti ed episodi di microcriminalità sul territorio: il
prefetto di Salerno, Gerarda
Pantalone, ha convocato per
giovedì alle 12, una riunione
tecnica di coordinamento dei
responsabili provinciali delle
forze di polizia per discutere
di ordine e sicurezza a Capaccio. La convocazione della riunione fa seguito alla lettera inviata dal sindaco Italo Voza lo
scorso 20 maggio. Nella nota
il primo cittadino chiedeva al
prefetto la convocazione di
un tavolo per discutere della
situazione di Capaccio Paestum e per organizzare insieme «misure di contrasto delle
presenze malavitose e parassitarie sul nostro territorio». Basti pensare che dal’inizio
dell’anno ad oggi si sono registrate decine di furti. Nel mirino sono finite abitazioni private ma anche aziende agrico-
le, ed attività commerciali.
Una situazione che ha creato
allarmismo tra la popolazione. «Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un incremento di fenomeni di criminalità
sul territorio di Capaccio Paestum – afferma il sindaco Italo
Voza – furti nelle abitazioni
private, negli esercizi commerciali e nelle strutture ricettive. Criminali che arrivano
ad introdursi nelle case anche
quando ci sono persone all’in-
utilizzati anche da altri Comuni – conclude Apicella - che
puntano alla crescita turistica.
Tutti coloro che fossero interessati possono inviare [email protected]».
Angela Sabetta
©RIPRODUZIONE RISERVATA
terno. La gente non si sente
più sicura. Le forze dell’ordine lavorano con grande sacrificio, ma il territorio è molto
vasto e frastagliato. Occorre
potenziare i controlli sul territorio, aumentare il livello di sicurezza. Ancora di più ora che
l’estate è alle porte e con l’aumento della popolazione è ancora maggiore il rischio di fenomeni di criminalità». Nella
rete dei ladri ci sono finite anche molte aziende agricole,
soprattutto nella contrada di
Gromola, dove si sono registrati decine di episodi ai danni degli imprenditori. I ladri
hanno fatto razzia di ogni sorta di materiali arrecando danni per migliaia di euro.
Musica alta e non autorizzata:
scatta l’ordinanza con la quale
il Comune, attraverso il responsabile del settore Carmine Vertullo, impone la cessazione immediata dell’attività
di intrattenimento per un pubblico esercizio capaccese. Destinatario del provvedimento
è il bar “Mojito” situato alla
Laura. Gli accertamenti effettuati dall’ente hanno evidenziato che all’esterno del locale
venivano svolte «attività di intrattenimento a mezzo di apparecchi radiofonici per la riproduzione della musica senza la prescritta autorizzazione».
Ma non sarebbe l’unica violazione riscontrata nel corso
dei controlli. Infatti è stata accertata la violazione del regolamento di polizia urbana vigente in quanto, come si legge
nell’ordinanza emessa dal Comune, «le emissioni sonore,
con condizioni climatiche normali (assenza di vento o altre
avversità atmosferiche) erano
udibili dall’esterno in orario
non consentito, dopo le 24, ad
una distanza di circa 300 metri
dalla struttura stessa». A seguito del verbale redatto dalla polizia locale e della relazione
dell’Arpac relativa ad un sopralluogo effettuato dai tecnici in orario notturno, con il
quale è stato verificato che le
emissioni superavano il limite
consentito, è scattata l’ordinanza di cessazione immediata dell’intrattenimento musicale. Anche in considerazione
del fatto che il titolare del locale svolgeva l’attività di pubblico intrattenimento senza aver
richiesto ed ottenuto l’autorizzazione. Per queste motivazioni è stata ordinata, attraverso
l’apposito provvedimento, la
cessazione immediata dell’attività di pubblico intrattenimento musicale.
(a.s.)
agropoli
capaccio
Variante Malagenia bocciata dal Tar
Festa dello sport, presenti le associazioni
◗ AGROPOLI
Il Tar ha annullato la delibera
di consiglio comunale del 28
dicembre scorso con la quale
fu approvata una variante urbanistica in località Malagenia
per la realizzazione di un opificio per la lavorazione e la trasformazione del ferro. «Dagli
atti impugnati - si legge nel
provvedimento - non emerge
il compimento (da parte del
comune) di adeguata istruttoria in ordine alla sussistenza
del presupposto per l'attivazione del procedimento di variante». «Questa sentenza dimostra – dice il consigliere Pasquale Di Luccio – che l’ammi-
nistrazione compie atti che
puntualmente il Tar smentisce». «Nel Consiglio che trattò
la questione – aggiunge – esortai i colleghi ed il sindaco Alfieri a rinviare la trattazione
dell’argomento visto che sulla
situazione vi era una causa in
corso presso il Tribunale di
Vallo promossa dal confinante
che aveva richiesto di esercitare il diritto di prelazione sul
terreno in questione». Il confinante, F.A., mette in risalto
che l’area sulla quale avrebbe
dovuto sorgere l’opificio «è urbanizzata ed in prossimità della Scuola elementare di località Mattine» e nella zona «la segnaletica anni fa vietava il traf-
fico ai mezzi pesanti dalle 8 alle 14 per la sicurezza dei bambini e dei cittadini». Per Di Luccio lo strumento del Suap era
inoltre «inadeguato in quanto
il requisito fondamentale per
ricorrervi è che non ci sia, nei
pressi, un’altra zona destinata
ad area produttiva. Ma non è
questo il caso visto che la zona
è prossima all’area Pip». «Oltre
alla brutta figura nel vedersi
annullata la delibera – conclude – il Tar ha condannato l’ente al pagamento delle spese
processuali, alle quali si aggiungono quelle per l’avvocato e, molto probabilmente,
una richiesta di risarcimento
danni del ricorrente».
(a.p.)
◗ CAPACCIO
Una Consulta per lo sport, corsi di autodifesa per le donne,
più efficienti spazi per lo
sport. Queste alcune proposte
emerse durante la “Festa dello
sport”, promossa dal Comune
che ha aderito alla giornata nazionale indetta dal Coni. Proposte al vaglio dell’amministrazione del sindaco Italo Voza. L’iniziativa, tenutasi domenica a Torre di mare, ha registrato la partecipazione di tantissimi atleti delle associazioni
sportive del territorio. I giovani hanno interagito con le istituzioni presenti, tra cui il consigliere regionale Anna Petro-
La manifestazione di domenica a Capaccio
ne, accompagnata dall’assessore alle politiche sociali Rossana Barretta, che ha assistito
alle esibizioni e risposto alle loro domande. La giornata si è
aperta con il convegno “Il diritto allo sport”, moderato da
Sergio Vessicchio, al quale
hanno preso parte, il presidente del consiglio Mimmo Nese,
i consiglieri Franco Sica, Maurizio Paolillo, Marilena Montefusco, e il presidente provinciale del Coni, Nello Talento.
28
Pontecagnano ❖ Sele ❖ Picentini
LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
INCIDENTE A SAN CIPRIANO
Operaio vola giù da una pedana, è grave
Il 40enne di una ditta di Pozzuoli era impegnato in un capannone di Campigliano. Ora è in prognosi riservata al “Ruggi”
◗ SANCIPRIANO PICENTINO
Operaio vola giù da una pedana: ricoverato al “Ruggi d’Aragona” i medici si sono riservati
la prognosi. L’incidente è accaduto ieri pomeriggio a Campigliano, frazione di San Cipriano Picentino, presso la ditta
“Motortecnica”.
P. D., di 40 anni, residente a
Pozzuoli, era giunto a Campigliano con altri colleghi
dell’impresa per cui lavora,
sempre di Pozzuoli, specializzata in impiantistica termoidraulica. Mentre stava lavorando quando qualcosa è andato
storto. Era salito sulla pedana
di un carrello elevatore e tutto
procedeva bene come sempre. Poi, però, improvvisamente la pedana si è mossa e l’operaio ha perso stabilità, precipitando nel vuoto. Indagano sulla dinamica dell’incidente i carabinieri della compagnia di
largo Pioppi, agli ordini del capitano Gennaro Iervolino che
ieri hanno ascoltato tutti i colleghi dell’operaio. Quello che
è certo è che ad un tratto il
mezzo, che sollevava la pedana sulla quale era salito il 40enne, in teoria avrebbe dovuto
essere fermo e invece è ripartito. Qualcuno lo ha rimesso in
la scheda
Feriti sul lavoro
Salerno è terza
Salerno è terza nella classifica
delle provincie italiane che hanno
registrato il più alto numero
d'incidenti sul lavoro nel 2012. I
dati sono quelli dell'Osservatorio
Sicurezza sul lavoro di Vega
Engineering che ha monitorato i
primi otto mesi dello scorso anno.
Il periodo clou è stata l'estate
quando nel Salernitano si sono
registrati 11 lavoratori deceduti.
Il mese maggiormente funestato
da “morti bianche” è stato giugno
quando, in un rapido susseguirsi
d'incidenti hanno perso la vita 5
operai. Numeri choc anche per la
Campania, quarta nella classifica
delle regioni con 27 incidenti
mortali.
L’operaio ferito è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno
moto oppure vi è stato il movimento involontario da parte di
un collega che ha azionato inconsapevolmente dei comandi. Fatto sta che il mezzo si è
avviato, le ruote hanno ripreso
a girare e il 40enne, preso dal
lavoro e impreparato all’eventualità che la pedana potesse
traballare, ha perso l’equilibrio volando giù.
I carabinieri stanno cercando di ricostruire quello che è
accaduto prima dell’incidente, di risalire a chi si trovava
con l’operaio quando è caduto
e chi ha assisto alla scena. I militari hanno verificato sul po-
sto anche se tutte le norme di
sicurezza fossero state rispettate ed hanno confrontato le versioni fornite da tutte le persone che erano presenti al momento dell’incidente.
L’operaio è precipitato giù
da un’altezza non eccessiva,
ecco perché i colleghi, il datore
di lavoro e i titolari dell’azienda di Campigliano erano giustamente preoccupati ma non
avevano giudicato gravi le condizioni di salute del 40enne.
Poi ieri sera è arrivata la doccia fredda: dopo il ricovero in
ospedale, nel giro di poche ore
sono sopraggiunte complica-
zioni mediche e le condizioni
di salute dell’operaio si sono
improvvisamente aggravate.
Nella serata di ieri i familiari si
sono recati al “Ruggi” insieme
ad alcuni colleghi di lavoro per
stare vicino al 40enne tenuto
sotto stretta osservazione.
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Investe una bambina e scappa
Caccia al pirata della strada che domenica pomeriggio ha travolto una 11enne
◗ MONTECORVINO ROVELLA
Investe una bambina e scappa. Alcuni si lanciano all’inseguimento del pirata della strada che si dilegua nel nulla. Ora
c’è l’appello dei genitori attraverso l’associazione ‘Strade Sicure’: «aiutateci a trovare
quell’uomo». È accaduto l’altro pomeriggio, a Montecorvino Rovella: la piccola M. di 11
anni ha riportato una frattura
al braccio e qualche escoriazione ma poteva andare peggio. Erano da poco trascorse le
17 quando Guido R. con sua figlia M. decidono di andare a
fare una passeggiata per il paese. In via Michelangelo stanno
per attraversare la strada. So-
no mano nella mano sul ciglio
del marciapiede, guardano le
auto che provengono da entrambe le parti, nessun pericolo. Poi all’improvviso spunta
una Mito Alfa Romeo. L’auto
nera, in fase di sorpasso, raggiunge il ciglio della strada colpendo la ragazzina che non finisce sotto le ruote dell’auto
solo perché papà Guido prontamente la tira a sé. Momenti
di panico, urla, l’auto sembra
rallentare, la gente che ha assistito all’incidente pensa che si
sarebbe fermata e corre a portare soccorso a Guido e sua figlia. Tanta paura per il papà
che cerca di tranquillizzare la
bambina, qualcuno si incammina per raggiungere l’auto
dell’investitore ma dopo la
curva si rendono conto che il
guidatore non si era fermato,
anzi, si è dato alla fuga facendo
perdere le sue tracce. Monta la
rabbia ma in quel momento
era più importante capire come stava la piccola M. che nel
frattempo era stata portata dalla zia che abita a pochi metri
da dove è avvenuto l’incidente. Un bicchiere d’acqua, qualche carezza, l’11enne, nonostante le insistenze non vuole
andare in ospedale dice di non
sentire dolore. Una notte insonne ed il braccio gonfio conducono, ieri mattina, M ed i
suoi genitori al “Ruggi”o dove i
medici del pronto soccorso la
sottopongono subito ad esami
La famiglia
della vittima
lancia un appello
attraverso l’associazione
“Strade sicure”
«Chi ha visto ci aiuti»
La piccola salva grazie
all’intervento del padre
radiologici dai quali emerge
una frattura al braccio ed un
leggero trauma cranico. Ingessata, prescritta la terapia medica per le escoriazione la famiglia fa ritorno a casa dove trova
la solidarietà e la rabbia dei vicini. I genitori di M., attraverso
Il centro cittadino di Montecorvino Rovella
il presidente dell’associazione
Strade Sicure, Gerardo Postiglione, decidono di lanciare
un appello: «chiunque abbia
visto un’auto con quelle caratteristiche, nell’orario dell’incidente contatti la famiglia o l’associazione – chiede Postiglio-
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venga punito».
Angelica Tafuri
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LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Eboli
27
■ e-mail: [email protected]
Assalto al bar “Lura’s”
Danni ingenti al locale
del consigliere del Pd
vigili urbani
Bando ad hoc
per scegliere
il nuovo capo
Il raid al rione Pescara: nel mirino la struttura dei Taglianetti
Moraniello scrive al sindaco: «Occorre maggiore sicurezza»
Lavorgna assicura
controlli mirati
e le telecamere
«Solidarietà al consigliere
Vito Taglianetti e a suo
fratello, nonché ai gestori del
locale, ma preciso che le forze
dell’ordine stanno
intensificando - con ottimi
risultati operativi - i controlli
in città»: l’assessore alla
sicurezza, Adolfo Lavorgna,
commenta così quanto
avvenuto al rione Pescara. «I
risultati in termini di
sicurezza - dice Lavorgna - ci
sono e sono confortanti.
L’episodio avvenuto domenica
al rione Pescara?
Probabilmente si tratta di
balordi isolati o bulli. Sono
sicuro che le forze dell’ordine
intensificheranno le loro
verifiche nel quartiere,
specialmente i carabinieri del
comandante Cisternino ma
anche la polizia locale».
L’assessore ringrazia anche il
presidente del comitato
Pescara «che mi chiama e mi
segnala le cose da migliorare o
che non vanno, per migliorare
la vivibilità nel rione e dare
sicurezza ai cittadini. Come
amministrazione siamo vicini
ai cittadini e dopo questo
tentato furto al bar e la
sparizione delle ostie a San
Bartolomeo in centro,
potenzieremo il controllo del
territorio con un numero
maggiore di uomini e con le
telecamere. Invitiamo sempre
i cittadini a denunciare
episodi del genere per
prevenirli e per assicurare alla
giustizia i responsabili».
Ennesimo furto nella zona del
rione Pescara: questa volta nei
mirino dei ladri è finito il
“Lura’s Bar”, locale pubblico
ubicato nei pressi dell’Asl e alla chiesa Sacro Cuore, dato in
gestione ad una coppia di Quadrivio di Campagna dai titolari, il consigliere comunale Pd,
Vito Taglianetti, e suo fratello,
il noto allenatore Ramon Taglianetti.
Ignoti, nella notte tra sabato
e domenica, dopo aver sfondato la porta d’ingresso in vetro
del bar e forzato la serranda
del banco di lavoro con attrezzi da scasso, sono penetrati
all’interno, provocando ulteriori danni alle strutture ed ai
suppellettili. Domenica mattina, alla riapertura, i gestori del
locale si sono accorti dell’accaduto ed allertato le forze
dell’ordine. Nella denuncia
presentata ai carabinieri hanno descritto i danni subiti riservandosi poi di comunicare
l’entità del furto subìto.
Nella mattinata di ieri il presidente del comitato Pescara,
Franco Moraniello, ha protocollato una lettera indirizzata
al sindaco Melchionda, all’assessore alla sicurezza, Lavorgna, al comando di polizia locale e al comando carabinieri,
nella quale si chiede di intensificare i controlli nella zona del
popoloso rione cittadino. «Il
bar visitato dai ladri - osserva
Moraniello - è situato tra via
Sacro Cuore, la sede dell’Asl e
la chiesa; una zona centrale
del quartiere, dunque: come
hanno potuto portare a termine il furto senza che nessuno si
accorgesse di nulla?».
Maggiore attenzione, dunque, al rione Pescara ed al suo
bisogno di sicurezza, afferma
nella sua missiva Moraniello:
«perché tra episodi di bullismo, micro-delinquenza, van-
dali, tossicodipendenti ed alcolizzati il quartiere ha bisogno di essere pattugliato con
maggiore frequenza dalle forze dell’ordine, ed in modo particolare nelle ore notturne».
Il presidente nella parte finale della missiva inviata ai vertici di Palazzo di Città, lancia un
monito all’amministrazione:
«Eboli non è solo il centro abitato e piazza della Repubblica,
alle forze dell’ordine saremo
vicinissimi pronti a dare ogni
supporto per garantire una
maggiore sicurezza per i residenti nel rione Pescara».
La porta in vetro dell’ingresso del bar sfondata dai ladri
Una richiesta, dunque, di
aiuto e una promessa di collaborazione con le istituzioni locali quella che arriva dal grande quartiere popolare che, in
questi anni, sta cercando di
scrollarsi di dosso l’etichetta
Via Buozzi, Tar boccia l’appalto
Accolto il ricorso della Geo Cantieri contro l’Ati guidata dalla Sacco
Stop al progetto di riqualificazione di via Buozzi: una delle
tre ditte (la De Carlo Giuseppe) dell’Ati che si aggiudicò
l’appalto, “ing. Dante Sacco &
c. sas – Am Costruzioni srl – De
Carlo Giuseppe”, non aveva
uno dei requisiti necessari al
momento della gara. E così il
Tar ha accolto il ricorso e la
Geo Cantieri scalza la ditta arrivata prima nella gara d’appalto. Venerdì la sentenza del
tribunale amministrativo che
definisce la querelle giudiziaria partita all’indomani dell’affidamento dei lavori di riqualificazione da parte del Comune
all’Ati guidata dalla Sacco.
Una scelta falsata secondo il legali della Geo Costruzioni che
hanno motivato il ricorso al
Tar indicando la mancanza di
alcuni requisiti in capo alla De
Carlo (scaduta l’attestazione
Soa, la certificazione obbliga-
La sede del Tar di Salerno
toria per la partecipazione a
gare d’appalto). Il Tribunale
Amministrativo ha accolto il ricorso facendo così decadere la
Ati guidata dalla ditta Sacco
quale società aggiudicataria facendo largo alla ditta Geo Cantieri. Ora per la riqualificazione di via Buozzi ci sono ancora
Palladino difende Siano: «Dal Pdl attacchi strumentali»
Roberto Palladino
©RIPRODUZIONE RISERVATA
la sentenza
eboli patrimonio
La nomina ad amministratore
unico della Eboli Patrimonio
di Francesco Siano tiene banco; e alle accuse di un possibile
conflitto d’interessi lanciate
dal consigliere pidiellino, Vito
Busillo, l’Amministrazione risponde a muso duro: «Il consigliere Busillo mostra di essere
davvero disinformato in merito alla figura dell’ingegnere –
dice il consigliere Roberto Palladino - innanzitutto, occorre
precisare che Siano, nel 2009,
è stato consulente del Comune di Eboli e non del Consorzio Aracne, nell’annosa vicenda che è poi sfociata in un rilevante contenzioso con l’Ente».
«È grazie alla collaborazione
di rione “difficile”. Un quartiere che ha però bisogno delle
forze dell’ordine e dell’Amminstrazione per tornare ad
essere vivibile e sicuro.
Antonio Elia
dell’ingegnere Siano - sottolinea Palladino - che è stato possibile ridefinire e ridurre notevolmente, l’importo del risarcimento dovuto al consorzio.
Senza quell’importante contributo professionale negli scorsi
mesi, in occasione dell’elaborazione del piano di riequilibrio pluriennale, avremmo dovuto fare i conti con un importo di quel risarcimento ben più
cospicuo».
Riconoscenza istituzionale
ed amministrativa quella del
consigliere Palladino che difendendo la nomina di Siano
attacca il consigliere Pdl reo, a
suo avviso, di fare sterili polemiche mettendo in discussio-
ne la professionalità del neo
amministratore: «Siano ha accettato un incarico impegnativo, al solo scopo di mettere a
disposizione le proprie competenze nella indispensabile
azione di gestione dei beni
pubblici che sono stati conferiti alla Patrimonio – conclude
Palladino - sono sicuro che il
lavoro che sarà messo in campo nei prossimi mesi, porterà
risultati positivi per l’Ente». Il
nuovo Amministratore unico
della partecipata è già a lavoro:
per le valutazioni di merito il
Pdl dovrà attendere fino a novembre quando dovrà partire
il rientro del mutuo col Monte
dei Paschi di Siena.
trenta giorni per la stipula del
contratto, ma non è da escludersi un possibile ricorso al
Consiglio di Stato della Ati
esclusa. La posta in gioco è alta: con i lavori di riqualificazione si aprirebbe, infatti, un cantiere lungo tutta la statale 19 a
partire da piazza Mustacchio
fino alla zona Ceffato che prevede una spesa complessiva di
3,6 milioni di euro finanziata
con le risorse di cui all’Accordo di Programma sottoscritto
con la Regione Campania. Aggiudicato con un notevole risparmio di risorse visto che la
ditta Sacco di Pontecagnano si
era classificata prima alla gara
grazie ad un ribasso vicino al
40% . Un ribasso sicuramente
da rivedere visto che secondo
quanto disposto dal Tar, l’affidamento passerebbe ora alla
ditta Geo Cantieri.
Angelica Tafuri
Nomina del comandante dei
caschi bianchi: il successore di
Vincenzo Gallo, che andrà in
pensione a luglio, verrà scelto
attraverso un bando e dovrà
avere dei requisiti specifici. Ad
annunciarlo il capogruppo
Api, Arturo Marra: «Il corpo
della polizia locale non si deve
occupare di compiti gestionali. Sono queste le principali indicazioni contenute nella sentenza del Consiglio di Stato numero 2607 del 2013», e l’individuazione del comandante del
corpo «deve avvenire tra soggetti dotati di adeguata preparazione professionale attestata da frequenza del corso regionale ove ha acquisito la
qualifica di agente di pubblica
sicurezza».
«L’amministrazione - afferma Marra - si atterrà a tali disposizioni di legge con un bando di evidenza pubblica al fine
di evitare confusione ed aspettative prive di fondamento».
Un messaggio forte e chiaro rivolto a chi auspicava di prendere il posto del comandante
Gallo seguendo la linea gerarchica, come avveniva in passato. Se passerà questa procedura, come dice Marra, di certo si
stravolgerà l’iter amministrativo attraverso il quale affidare
la guida del comando della polizia locale.
Il comandante Gallo, dopo
40 anni di servizio ininterrotto
al Comune, dal prossimo primo luglio, andrà in pensione.
La sua istanza di collocamento
a riposo presentata il 12 febbraio scorso è stata accolta dal
responsabile del settore Affari
generali e personale, la dottoressa Caterina Iorio. Insomma
un meritato riposo, dopo 40
anni, 2 mesi e 28 giorni di lavoro a Palazzo di Città. Gallo ha
ricoperto anche l’incarico di
caposettore ai servizi demografici, poi alla segreteria generale dell’ente. Tra il 1995 e
1996 diventa comandante della polizia municipale, ruolo
che ha ricoperto per 17 anni;
nel 1999, direttamente dal presidente emerito Oscar Luigi
Scalfaro, riceve la nomina di
Cavaliere della Repubblica.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La Festa dell’infiorata in piazza Borgo
I complimenti del sindaco Melchionda
Domenica in occasione della
processione del Corpus Domini,
in Piazza Borgo, si è tenuta la 5^
edizione dell' "Infiorata",
un'opera che riproduce immagini
sacre realizzate con colorati
petali di fiori. L’iniziativa è stata
organizzata dall'Associazione
Porta Borgo,con Damiano
Trovato, in collaborazione con il
Liceo Artistico "Carlo Levi" e con
il patrocinio del Comune. Il
sindaco Melchionda ha
ringraziato l’associazione Porta Borgo, gli allievi e i docenti del liceo
artistico Carlo Levi, e tutti i cittadini «che hanno preso parte a
questa splendida iniziativa. Un meraviglioso e colorato tappeto di
fiori, realizzato ad arte, ha accolto una delle processioni più antiche
e suggestive della nostra Città. È stato un bel momento, che ha
chiuso in bellezza una giornata densa di eventi».
26
Pontecagnano ❖ Sele ❖ Picentini
LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Lanzara si allea con Anastasio
Nasce la coalizione anti-Sica
Pontecagnano, il consigliere di Fratelli d’Italia appoggerà l’elezione a sindaco del candidato Pd
«Punti d’incontro tra i programmi». Apertura anche alle altre civiche: «Uscire dall’isolamento»
◗ PONTECAGNANO
Antonio Anastasio per Giuseppe Lanzara: nessun apparentamento ufficiale, come precisato dal candidato di Fratelli
d'Italia, La Destra e Ponte nostro, ma "galeotta" è stata la
conferenza stampa di ieri del
candidato sindaco del centro
sinistra. «Noi abbiamo detto
subito no agli apparentamenti
ha detto Lanzara - ma siamo
aperti a tutti, per vincere questa campagna elettorale dopo
l'importante risultato del primo turno. Voglio fare un appello a tutta la città e a tutti i
candidati sindaco che non
hanno superato il primo turno: anche loro hanno fatto un
atto di coraggio nel candidarsi, perché non hanno accettato il sistema Sica. Così come
mi rivolgo anche a chi al primo
turno ha votato per la coalizione di Sica o per Sica». Per Lanzara «i programmi degli altri
candidati sindaco sono molto
simili al nostro programma,
per questo credo si possano
trovare dei punti d'incontro,
dei momenti di condivisione».
Circa le somiglianze tra il
campagna
Account fasulli
per Gerardo Rago
Scoppia il caso
Antonio Anastasio,già candidato
sindaco di Fratelli d’Italia
A sinistra, il candidato
al ballottaggio Giuseppe Lanzara
suo programma e quello di Antonio Anastasio, unico candidato sindaco ad entrare in consiglio comunale tra i 5 non al
ballottaggio, Lanzara spiega:
«Il taglio dei costi della politica, l'eliminazione dello staff, la
riqualificazione della litoranea, la questione aeroporto, la
metropolitana sono questioni
sente in sala, ndr), al consigliere provinciale Anastasio, al
presidente della regione Stefano Caldoro. Pontecagnano deve uscire da questo isolamento». Lanzara ha aperto quindi
a tutti, a «Giuliana Moscati, ad
Agata Bisogno, a Lucia Zoccoli, a Francesco Vicedomini,
per vincere e cambiare Ponte-
Nessun apparentamento al
ballottaggio di domenica con i
candidati sindaco Roberto Monaco e Gerardo Rago ma le
trattative continuano con rappresentanti delle liste civiche
più votate al primo turno vicine a Raffaele Naimoli e a Pierfrancesco D'Ambrosio. Intanto scoppia la polemica sugli account fasulli che riguardano il
candidato Rago: il suo coordinamento elettorale ha ritrovato commenti non suoi su alcune home page. Per questo motivo i rappresentanti di "Insieme per Rago" hanno segnalato
il caso provvedendo a cancellare tutti gli account "fasulli".
«Non cederemo alle provocazioni da parte di queste persone da cui prendiamo le dovute
distanze- affermano dal comitato - saranno tempestivamente bloccate e cacciate sia dalla
Fan Page che dal sito internet
ufficiale di riferimento www.
gerardorago.it, per evitare polemiche inutili, situazioni spiacevoli ed offensive. Questo continua ancora il coordinamento - non vuol dire che non
siamo aperti a confronti, critiche o polemiche costruttive
che ci vengono avanzate; anzi,
siamo disponibilissimi al confronto. Ma ciò è possibile a patto che l'interlocutore ci metta
la faccia, nome e cognome. Oggi, alle 17, in diretta streaming
tv si affronteranno i due candidati Rago e Monaco moderati
dal giornalista Antonello Bruno. Un ultimo faccia a faccia
su programmi e progetti per la
città.
Sergo Macellaro
Il neo-sindaco di Montecorvino Rovella, Egidio Rossomando, ha firmato il decreto di nomina della sua giunta. Nella
tarda mattinata di ieri il primo
cittadino ha sciolto le riserve
in merito all’assegnazione delle deleghe assessoriali e dei
consiglieri.
E così Rosario Santese, già
consigliere di minoranza dal
2006 e 2009, è il vicesindaco
con delega all’ambiente, agricoltura, industria e artigianato; l’assessore Corrado Volpicelli invece, ha ottenuto le seguenti deleghe: Lavori Pubblici, Viabilità, Controllo e Manutenzione Strade Urbane, Leg-
©RIPRODUZIONERISERVATA
©RIPRODUZIONERISERVATA
Da sinistra:
Rosario
Santese,
Corrado
Volpicelli,
Carmine
Fabiano,
Antonio
Arminio e
Marisa Stabile
ge 219/81 e Personale; Marisa
Stabile ha visto confermate le
deleghe, che ha posseduto durante la precedente amministrazione D’Aiutolo, vale a dire: Politiche Sociali, Cultura,
Turismo, Marketing Territoriale, Comunicazione Istituzionale, Innovazione Tecnologica e
commercio; Carmine Fabia-
no, già presidente del consiglio al fianco del sindaco Caio
D’Onofrio dal 2006 al 2009 sono state assegnate le deleghe:
Polizia Municipale, Mobilità,
Traffico, Verde Pubblico, Arredo Urbano, Protezione Civile e
Mercato Settimanale; Antonio
Arminio, consigliere comunale di minoranza uscente, pro-
«Allarmismi sulla frutta»
◗ OLEVANO SULTUSCIANO
cagnano». E sulla questione
sulla maggioranza in Consiglio: «Secondo due sentenze
del Consiglio di Stato, così come stabilito dalla prefettura
già il giorno dopo il primo turno, la coalizione di Sica ha il
49,03%, quindi non ha la maggioranza. La maggioranza dei
consiglieri sarà assegnata a chi
vince il ballottaggio e noi vinceremo». Nel pomeriggio, la
nota di Anastasio e l'alleanza è
fatta: «Dobbiamo dare atto a
Lanzara del fatto che vuole fare politica e riportare la politica a Pontecagnano. Apprezziamo le sue dichiarazioni circa la
convergenza sui programmi
elettorali». Dello stesso avviso
Angelo Mazza, delegato della
lista civica Ponte nostro e il più
votato tra i candidati di Anastasio (339 voti): «Abbiamo rifiutato l'apparentamento propostoci da Sica pur sapendo che
se avessimo accettato avremmo avuto un consigliere in
più. Andiamo avanti con coerenza a sostegno di Lanzara,
per il nostro programma e per
la comunità».
Marco De Simone
Formato il nuovo esecutivo a Rovella. Santese sarà il vice, assegnate le deleghe
◗ MONTECORVINOROVELLA
Municipio
lasciato aperto
per l’intera
notte: è “giallo”
Luci accese e porte aperte per
un’intera notte al municipio:
scatta l’inchiesta dei carabinieri. A darne notizia lo stesso primo cittadino di Olevano, Michele Volzone, nel suo comizio di ringraziamento di domenica sera, in piazza Umberto I.
«Non posso dire altro, carabinieri e vigili urbani stanno indagando» ha detto il sindaco
alla gente che lo ascoltava dalla piazza. L’episodio è accaduto la notte tra il 29 e il 30 maggio scorsi. È stata dimenticanza e sbadataggine o qualcos’altro? A segnalare la luce accesa
e la porta aperta del municipio
sono stati alcuni cittadini che,
poco prima delle 4 del mattino, hanno informato i carabinieri. Sul posto si è portata una
pattuglia del nucleo radiomobile della compagnia di Battipaglia, diretta dal capitano Costa. I militari hanno avvertito il
comandante di stazione, maresciallo Giuseppe Esposito, che
si è portato sul posto insieme
al maresciallo Luigi De Rosa
della polizia municipale. Dai
controlli effettuati non mancherebbe niente. S’indaga per
capire chi ha lasciato le porte
aperte.
Rossomando nomina gli assessori
◗ CAMPAGNA
©RIPRODUZIONE RISERVATA
sulle quali possiamo trovare
punti d'incontro. La città ha la
possibilità di eleggere un candidato sindaco istituzionale,
che avrà un'importante filiera
istituzionale: mi riferisco al viceministro dei trasporti Vincenzo De Luca, ai parlamentari del Pd, al consigliere provinciale Paolo Russomando (pre-
olevano
va a tenere in ordine i conti del
comune con le deleghe: Bilancio, Finanze, Patrimonio, Caccia e Pesca.
Il sindaco Rossomando,
inoltre, ha ritenuto opportuno
attribuire deleghe ad ogni singolo consigliere di maggioranza. Al consigliere Simona Alfani è stata affidata la delega alla
pubblica istruzione e pare che,
sarà lei a ricoprire il ruolo di
presidente del consiglio comunale.
Il consigliere Antonio Sica si
occupa di: Igiene, Sanità, Randagismo, Protezione animali e
Comunità Montana; Francesco D’Ambrosio: Affari Generali, Contenzioso, Legalità,
Trasparenza, Sicurezza, Pip e
Peep, mentre il consigliere Sonia Ciaparrone, sport e spettacolo. Il consigliere più giovane
dell’intera assise, Antonella
Luciano, conquista le deleghe:
Politiche Giovanili, Informagiovani e Pari Opportunità, invece Maria Sguazzo: Gemellaggio, Associazionismo, Urp,
Servizi Scolastici e Edilizia Scolastica.
Sabato, con molte probabilità il primo consiglio comunale, con l’elezione del presidente dell’assise cittadina.
Roberto Di Giacomo
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pontecagnano
Rubato un chilometro di cavi
Bimbi intossicati a Serre: Coldiretti difende produttori locali Al buio strada per “Maximall”
◗ SERRE
«La verità subito»: lo chiede la
Coldiretti Salerno sul caso di
intossicazione che ha colpito
14 bambini della scuola elementare di Serre ricoverati in
ospedale dopo aver mangiato
delle pesche. «È bene fare massima chiarezza sulla vicenda –
precisa il presidente della
Coldiretti, Vittorio Sangiorgio
- per poter diffondere nell'opinione pubblica informazioni
consapevoli e corrette.
Il comparto rischia, ingiustamente, di risentire «dell’allarme che si sta diffondendo a
macchia d'olio e che genera ingiustificate preoccupazioni tra
i consumatori».
Un rischio troppo alto per
un settore, quello ortofrutticolo, già duramente colpito dalla
crisi e dalle condizioni metereologiche tanto che il presidente Sangiorgio scende in campo
in prima persona per garantire
la qualità e salubrità dei prodotti: «La frutta prodotta in
provincia di Salerno è assolutamente sicura – afferma- Per
non correre alcun pericolo è
sufficiente che il consumatore
all’acquisto presti particolare
attenzione alla tracciabilità
del prodotto, in quanto gli unici rischi provengono da ortaggi d’importazione da paesi extraeuropei dove è fatto un largo uso di pesticidi».
Proprio sulla provenienza e
la qualità dei prodotti stanno
indagando i Nas di Salerno,
l’Asl e persino il Nucleo antifrodi comunitarie che giovedì
scorso, dopo il ricovero di
quattordici bambini della
scuola elementare di Serre,
hanno sequestrato le pesche
distribuite a merenda all’interno progetto “mensa sana”.
Angelica Tafuri
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◗ PONTECAGNANO
La notte scorsa ignoti hanno
portato a segno un furto di cavi in rame della pubblica illuminazione situata lungo la variante alla Statale 18, nei pressi
del centro commerciale Maximall. Si tratta del'ennesimo
episodio compiuto sul territorio di Pontecagnano, un fenomeno che sta assumendo proporzioni allarmanti e che stavolta ha lasciato al buio una
importante infrastruttura viaria aperta al traffico veicolare
solo pochi mesi fa. Un'arteria
fondamentale per la viabilità
della zona e che consente un
collegamento diretto tra l'uscita di Pontecagnano sud della
A3 ed il territorio cittadino.
L'episodio è stato denunciato ai carabinieri della locale
stazione dai tecnici dell'Ufficio Infrastrutture del Comune,
diretto dall'architetto Vincenzo Zuccaro. I malviventi si sono impossessati di circa un
chilometro di cavi nel tratto
compreso tra via Scontrafata
ed il ponte sul torrente Asa.
I carabinieri stanno effettuando tutti gli accertamenti
del caso per risalire agli autori
del furto.
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LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Battipaglia
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»
Varianti e concessioni edilizie nel mirino
APPALTI E CAMORRA ISPETTORI AL COMUNE
Gli “007” del prefetto al lavoro sui faldoni di Ufficio tecnico e Suap. Piatto forte l’intervento da 27 milioni del “Più Europa”
Via al lavoro della commissione d’accesso antimafia a Battipaglia. Il pool di esperti nominato dal prefetto per verificare
se ci siano state infiltrazioni camorristiche al Comune, partendo dalle accuse che una
ventina di giorni fa hanno portato al blitz della Dia che ha
coinvolto anche l’ex sindaco
Giovanni Santomauro ed alcuni tecnici comunali, ha acquisito ieri fascicoli, faldoni e documenti degli ultimi quattro
anni di governo cittadino.
Dopo l’insediamento ufficiale, avvenuto la scorsa settimana, ed una fugace visita venerdì scorso per controllare che la
stanza prescelta fosse la più
adatta per l’opera da svolgere,
ieri la commissione ha avviato
l’opera di verifica. All’interno
della stanza occupata fino a
poche settimane fa dalla presidenza del consiglio e negli anni scorsi sede dei sindaci di
Battipaglia (fino alla rivoluzione attuata nel 2009 da Santomauro), il presidente della
commissione Rosanna Bonadies, coadiuvato dal capitano
Pasquale Gallo e dall’ingegnere Marcello Romano, ha spulciato le prime carte. Sulla scrivania degli 007 sono arrivati
tutti gli atti relativi al programma integrato Più Europa, concessioni edilizie, varianti urbanistiche e faldoni del Suap, lo
Sportello unico per le attività
produttive.
Proprio sul Più Europa, la
commissione ha scelto di vederci chiaro. Si tratta di
un’opera che costerà quasi 38
milioni di euro, i cui lavori sono stati affidati a settembre
all’Ati composta dalle aziende
Atene srl di Napoli, Cosap di
Giugliano in Campania, Aj Mobilità srl di Spoleto, Sap srl di
Caprarola, La Florida srl di
Qualiano. Il piano, più volte
modificato in giunta e in consiglio, prevede una spesa di 37,9
milioni di euro, precisamente
27,8 milioni per lavori e 10 milioni per somme a disposizione. Tale fiume di denaro sarà
concentrato nella zona della
la decisione del riesame
L’inchiesta Dda sui Casalesi
Argento resta ai domiciliari
Palazzo di Città blindato per evitare interferenze nel lavoro dei funzionari della Commissione d’accesso
di Clemy De Maio
Mancata sicurezza nei cantieri: quattro denunce a Santa Lucia
Blitz dei carabinieri in due cantieri edili aperti
nella zona di Santa Lucia e Aversana. I militari,
impegnati in un servizio di controllo della
sicurezza sui posti di lavoro, sono stati in due
villini in costruzione. L’ispezione, effettuata con
personale esperto del settore prevenzione e
infortuni, ha permesso di rilevare una serie di
violazioni alle norme di sicurezza in luoghi di
lavoro ad alto rischio. Quattro persone sono state
denunciate alla procura ed elevate
contravvenzioni per 30mila euro. Le statistiche
sugli infortuni sul lavoro non sono confortanti. Il
numero di traumatizzati e, in alcuni casi, delle
persone decedute mentre si guadagnavano da
vivere è sempre preoccupante. L’attività di
prevenzione dei carabinieri svela un malcostume
di chi opera in settori, come quello dell’edilizia, di
eludere con troppa leggerezza le norme della
stazione ferroviaria e servirà
per la costruzione di un terminal bus e relativo parcheggio
d’interscambio, un fabbricato
polifunzionale, un parcheggio
multipiano, una galleria.
La commissione ha chiarito
di non voler avere alcun contatto con l’esterno e la stampa,
ma potrebbe essere organizzata una conferenza con i giorna-
Inaugurata in via Farina
la sede locale di Italcaccia
È stata inaugurata nella serata
di sabato scorso, in piazza Farina, la nuova sede provinciale
dell’associazione italiana Ital
Caccia.
Alla cerimonia erano presenti numerose autorità tra
cui il presidente dell’Ambito
territoriale di Caccia (Atc) Sa1
Guglielmo Storti, il presidente
Atc Sa2 Armando Liguori, il
presidente provinciale dell’Arci Caccia Luigi Botta ed il presidente provinciale della Feder Caccia Luigi Spera.
La pioggia incessante non
ha scoraggiato la presenza di
tanti curiosi, iscritti e simpatizzanti. Protagonista dell’evento
il presidente provinciale della
Argento (a sinistra) con l’ex sindaco Santomauro
Ital Caccia, Domenico Della
Corte, che con il suo lavoro ha
fatto in modo che a Battipaglia
ci fosse una sede dell’associazione.
Nel corso della serata è stato
ricordato l’eccellente servizio
prestato nel corso degli ultimi
anni dalle “casacche verdi” a
cui il Comune aveva affidato,
alla vigilia dell’entrata in vigore della raccolta differenziata,
il controllo del territorio per
un corretto conferimento dei
rifiuti, attraverso una convenzione stipulata con lo stesso
presidente Della Corte. Una
convenzione successivamente non rinnovata per volere
dell’associazione.
sicurezza dei lavoratori. Ogni ispezione rileva
l’assenza di un minimo di garanzia per chi, come
nel caso dei muratori, deve lavorare sui ponteggi e
in altezza. Nel caso dei controlli eseguiti nei due
villini di Santa Lucia e Aversana, i carabinieri
hanno appurato la presenza di gravi irregolarità
nella tenuta delle impalcature. In particolare, i
titolari delle imprese edili e i responsabili della
sicurezza del cantiere (tutti denunciati a piede
libero alla procura) avevano omesso di montare le
tavole fermapiede e gli idonei parapetti per
prevenire le cadute dall’alto. Le attività lavorative
sono state sospese mentre ai due titolari è stata
elevata una sanzione di 30mila euro. L’ultimo
incidente sul lavoro avvenuto a Battipaglia è di
qualche giorno fa quando, in località Aversana, un
contadino di 58 anni è rimasto schiacciato dal
serbatoio per il lancio di anticrittogamici.
listi nei prossimi giorni per dare notizia di quanto fatto fino a
quel momento. Gli unici a potersi interfacciare con la commissione sono il segretario comunale Maria Tripodi ed il
commissario prefettizio Mario
Rosario Ruffo, che ieri mattina
è tornato al Comune dopo
aver completato – con una settimana d’anticipo – le opera-
zioni di trasloco da Mantova,
dov’è stato prefetto per tre anni. Ruffo ha visto ieri alcuni dirigenti, ha tenuto un vertice
col team che si occupa di politiche sociali ed oggi dovrebbe
tenere un incontro istituzionali con ex membri dell’amministrazione Santomauro.
Francesco Piccolo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Giovanni Argento deve restare
agli arresti domiciliari. Lo ha
deciso ieri il Tribunale del Riesame, rigettando l’istanza di revoca o attenuazione della misura presentata per il funzionario comunale dall’avvocato
Raffaele Francese. Argento è
accusato di avere incassato
tangenti dagli imprenditori casertani Attilio Guida e Nicola
Madonna, per i lavori di ristrutturazione della casa comunale
e la realizzazione di una rotatoria stradale. Importi di poche
centinaia di euro, le “tazzulelle
di caffè” di cui Guida e Madonna parlano nelle conversazioni
intercettate dalle microspie, a
cui si aggiunge secondo gli inquirenti la promessa di una
“mazzetta” di 50mila euro se il
funzionario fosse riuscito a
orientare la gara per alcuni lavori in zona industriale. Il funzionario è stato l’unico degli indagati a restare in silenzio
nell’interrogatorio di garanzia
davanti al giudice delle indagini preliminari Dolores Zarone,
ma ieri mattina il suo legale ha
presentato al Riesame un ampio memoriale in cui si respingono le accuse e, soprattutto,
si contesta la sussistenza delle
esigenze cautelari. Secondo la
tesi difensiva i “caffè” di cui si
parla nelle intercettazioni sarebbero lavori aggiuntivi che
Argento avrebbe chiesto alle
imprese, come la riparazione
di buche stradali. Il memoriale
spiega inoltre le ragioni dei frequentissimi contatti tra imprenditori e funzionario ricordando i ruoli rivestiti da
quest’ultimo, che per alcune
delle opere era sia progettista
che direttore lavori e responsabile unico del procedimento.
Argomentazioni che non hanno convinto i giudici, secondo i
quali è pure ininfluente, sotto
il profilo cautelare, che Argento avesse chiesto da tempo il
trasferimento dal Comune di
Battipaglia sollecitando il
“comando” a un altro ente.
Oltre a lui sono ai domiciliari
Madonna e Guida, che hanno
lasciato il carcere con il venir
meno, secondo il Riesame,
dell’aggravante camorristica.
Per l’ex sindaco Giovanni Santomauro c’è la misura del divieto di dimora a Battipaglia,
mentre il tecnico Francesco
Mainolfi ha l’obbligo di dimora a Rotondi, nell’Avellinese.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
credito
Salvati nominato nuovo direttore generale della Bcc
Fausto Salvati
Fausto Salvati è da ieri il nuovo direttore generale della Cassa Rurale ed Artigiana Banca
di Credito Cooperativo di Battipaglia e Montecorvino Rovella. Salernitano di 56 anni, laureato in Scienze Economiche e
Bancarie presso l'Università di
Siena, ha una lunghissima e
proficua esperienza nazionale
ed internazionale presso il
gruppo multinazionale Bnl.
Dopo l'esperienza formativa come quadro direttivo è stato distaccato a Londra come
Account Manager, per poi assumere la Direzione Crediti
della Banca Nazionale del Lavoro di Buenos Aires (Argentina). Nel 1999 viene chiamato
ad assumere l'incarico di amministratore delegato del Banco Bnl do Brasil, nello stesso
periodo è stato anche vicepresidente della Bnl di Montevideo (Uruguay). Tornato in Italia, da fine 2004 ad ottobre
2008, ha svolto il ruolo di direttore corporate, prima in Lombardia e poi in Lazio-Sardegna. Dal 2008 al 2011 è stato responsabile finanziamenti corporate della Bnl e dal 2011 fino
all'accettazione della direzione della Bcc, è stato direttore
territoriale rischi Centrosud e
Sardegna.
«Ringrazio il presidente Silvio Petrone e l'intero Consiglio di Amministrazione per la
proposta fattami - afferma Salvati - Sono sinceramente contento di vivere questa nuova
esperienza professionale in
una Banca come la Cassa Rurale ed Artigiana di Battipaglia e
Montecorvino Rovella, perché
l'esperienza del Credito Cooperativo mi ha sempre profondamente e positivamente colpito. Assumerne la Direzione
Generale ad un anno dalle celebrazioni per il suo Centenario è motivo di orgoglio.
L'obiettivo primario è quello
di dare ulteriore impulso al
ruolo che la nostra Banca deve
avere per lo sviluppo del territorio di cui siamo espressione».
Scafati ❖ Sarno
MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 LA CITTÀ
23
Parcheggi, una giornata ad alta tensione
Sarno, i manifestanti “obbligano” il primo cittadino a incontrare i rappresentati della ditta per apportare modifiche
◗ SARNO
La città scende in piazza per la
terza volta contro il piano della sosta fatto partire dal sindaco Amilcare Mancusi senza
che venissero apportate le modifiche richieste. Ieri mattina,
la manifestazione è stata molto più incisiva delle altre per testimoniare il dissenso.
Ad organizzarla è stata la
Confcommercio e, partita in
sordina, invece, è sfociata in
una delle proteste più eclatanti che si siano viste da anni. A
manifestare c’erano i commercianti e i residenti appoggiati
dal Movimento Cinque Stelle,
Pd, Sel e Rete Libera. Dopo
una mezzora di raduno, il corteo ha stazionato per una decina di minuti nell’incrocio tra
corso Amendola e via Matteotti, bloccando la circolazione e,
poi, si è diretto verso il municipio, con molte persone che si
sono aggregate strada facendo. Molti commercianti hanno calato le saracinesche, accogliendo l’invito della Confcommercio. In piazza Municipio, dopo qualche coro contro
l’amministrazione, i manifestanti hanno trovato il cancello principale accostato e lo
hanno aperto, riversandosi
nel palazzo e dirigendosi verso
l’aula consiliare. Dopo altre accanite proteste, la sala viene
aperta e i manifestanti riescono ad entrarvi, chiedendo la
presenza del sindaco. Il primo
cittadino, però, non era al comune e veniva riferito che aveva degli impegni da assessore
provinciale. A quel punto, la
folla minaccia di non abbandonare l’aula finchè Mancusi
non fosse venuto a parlare con
loro, ma, viene sempre riferito,
che il sindaco veniva inutilmente contattato telefonicamente ed irraggiungibile. Arrivano il presidente del consiglio Ignazio Ingenito e i consiglieri di minoranza Roberto
Robustelli e Raffaele Franco
del Pd e Massimiliano Tresca
di Sel. Entra il vicesindaco
Francesco Squillante, ma la
gente non lo fa parlare e chiede la presenza di Mancusi.
Squillante molla ed esce. Intanto, i consiglieri di minoranza presenti, insieme a Giuseppe Esposito dell’Udc, mandano un fax in prefettura, chiedendo l’intervento per la sospensione immediata per ordine pubblico del provvedimento, in attesa delle modifiche
che lo rendano più accomodante. Seguita una breve di-
Dolciumi in pessimo stato di conservazione
A giudizio il titolare della ditta sarnese
Una fase dell’incontro al Comune (Foto di Luigi Pepe)
scussione e vista la persistente
assenza del sindaco, su proposta dei consiglieri di minoranza, l’assemblea è stata aggiornata a oggi alle dieci, quando
l’amministrazione avrà un incontro con la ditta proprio per
verificare la possibilità di ap-
portare accorgimenti. L’occupazione dell’aula dura circa
tre ore, prima che i manifestanti tolgano il disturbo.
L’obiettivo dei protestanti
sarebbe di abbassare la tariffa
a 0,50 euro all’ora, con la previsione delle frazioni orarie e la
collocazione dei parcometri in
città.
Gaetano Ferrentino
©RIPRODUZIONERISERVATA
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GUARDAECOMMENTA SU
www.lacittadisalerno.it
Affronterà il processo F. C., titolare della ditta dolciaria Corlaf sas,
industria dolciaria già raggiunta da un sequestro probatorio di celle
frigo e prodotti il primo gennaio 2011 per conservazione di cibi
avariati e strutture fuorilegge. Il dibattimento nei suoi confronti
inizierà il prossimo sette giugno davanti al giudice monocratico per
le accuse di cattiva conservazione alimentare e
commercializzazione e somministrazione illecita. I prodotti
rinvenuti dai carabinieri del nucleo antisofisticazione erano tenuti
in strutture sporche e inadeguate, con due ditte diverse che in
quell’occasione a Sarno furono raggiunte da controlli a campione. Il
monitoraggio di fornitori e produttori di dolci portò a rilevare
irregolarità gravi riscontrate in due diverse attività industriali, con
l’intervento in supporto di personale incaricato dell’Asl a
completare gli accertamenti dei carabinieri. Il giudice allora
convalidò il sequestro della produzione disposto dal pm della
procura nocerina, con gli alimenti contenuti in una cella frigo
dedicata avvolti da muffe, insetti, prodotti scaduti, presenza di
corpi estranei, con presenza di residui di lavorazione. Nel fascicolo
del processo sono finiti i verbali di sequestro, gli accertamenti e un
cd rom con dentro le immagini rilevate dai militari intervenuti, con
il lungo elenco di carenze strutturali. Il rinvenimento di muffe,
ruggini e fuliggine sulle celle frigo e generi alimentari in cattivo
stato di conservazione, con i dolciumi prodotti dalla ditta, come
indicato ai clienti, tenuti male e senza indicazione di tracciabilità
degli alimenti. La merce ritrovata all’interno della cella frigo
incriminata venne sottoposta a sequestro preventivo, col titolare
denunciato a piede libero ora atteso alla sbarra rispondere delle
violazioni sulla conservazione degli alimenti e sulla loro
obbligatoria “storia”. Le indagini furono svolte dai Nas di Salerno
col coordinamento investigativo del Pm della procura di Nocera,
impegnati allora in un attento controllo sul territorio a caccia di
generi alimentari contraffatti e preparati con modalità non a
norma, con indicazioni fallaci e inesistenti, malconservati ai danni
dei consumatori. (a. t. g.)
il retroscena
Strisce blu, in una notte
diventano... bianche
◗ SARNO
La città continua una sorta di
boicottaggio contro le strisce
blu. Anche ieri, le strade, nei
punti più popolosi e maggiormente trafficati erano mezze
vuote. Qualche sosta fisiologica e inevitabile negli stalli non
è mancata perché, logicamente, le bianche erano tutte occupate. In alcune zone della città, come forma di protesta alcune strisce blu sono state ridipinte di bianco o di nero.
Questo è apparso alla ripresa delle attività di controllo e
di vendita della sosta. I comunali hanno avvertito il disagio
e gli operatori scolastici.
Un istituto di credito ha
aperto con almeno mezz’ora
di ritardo al pubblico perché i
dipendenti non riuscivano a
trovare posti utili alla lunga sosta senza sobbarcarsi la spesa
di un euro all’ora. Non è mancata nemmeno qualche tensione o diverbio tra gli addetti alla
sosta e gli automobilisti, di
fronte alla richiesta di pagamento. Un effetto il piano della sosta lo ha prodotto ed è
proprio quello di aver liberato
grandi spazi per il parcheggio
che, prima, erano puntualmente occupati. Dove siano finite le auto che c’erano prima?
Forse, la gente ha aguzzato
l’ingegno, facendo di necessità virtù. Le contraddizioni esistono, purtroppo, e non riguardano solo le tariffe. I portatori
di handicap lamentano l’assenza di posti riservati, in alcuni casi, nonostante il segnale,
ridipinti anche di blu. Resta il
caso del rione che va dalla villa
comunale a piazza Croce, dove non c’è nemmeno uno stallo bianco e un solo posto per i
Chieste le dimissioni del sindaco
portatori di handicap. Ieri, il
commento di Giuseppe Esposito, presidente di Confcommercio è stato drastico: «Le nostre proposte le abbiamo fatte
e speso che l’amministrazione
abbia la sensibilità di comprendere il difficile momento
«Non appoggeremo mai Pasquale Aliberti»
Ballottaggio a Scafati, Salvati e Santocchio per il secondo turno lasciano liberi i loro sostenitori
◗ SCAFATI
Cristoforo Salvati
Verso il ballottaggio. Fdi lascia
libertà di voto al suo elettorato. Venerdì fiaccolata per la legalità. Con la conferenza stampa di ieri mattina, Cristoforo
Salvati e Angelo Matrone hanno ufficializzato la linea che
‘Fratelli d’Italia’ intende seguire in merito al ballottaggio.
«Vogliamo essere chiari ed
evitare il sospetto di inciuci e
accordi sotterranei – ha chiarito Salvati -. Fdi ha raggiunto
un risultato straordinario, con
2900 preferenze che lo attestano come secondo partito in cit-
tà. In qualità di candidato sindaco, alla guida di quattro liste
di cui tre civiche, mi ritengo
soddisfatto delle 3900 preferenze riconosciutemi e consapevole che questo sia l’inizio
di un percorso che nel tempo
darà i suoi frutti».
Sul ballottaggio: «Lasciamo
libertà di voto ai nostri elettori,
pur sottolineando il distinguo
tra il nostro centrodestra e
quello di Pasquale Aliberti,
che ha messo in piedi una politica familistica e amorale e ha
gettato ombre sulla città. I motivi che hanno determinato le
mie dimissioni sussistono tut-
tora e ciò comporta una presa
di distanza della mia coalizione da Aliberti e dal suo modo
di amministrare la città. Vogliamo costruire un’alternativa credibile basata sulla politica dei valori e della legalità. Mi
auguro che nella prossima amministrazione regnino trasparenza amministrativa, correttezza nelle procedure e meritocrazia gestionale».
L’appello agli elettori: «Chiedo che siano questi i parametri
da valutare per l’espressione
del voto al ballottaggio e non
sterili steccati ideologici». Più
diretto Mario Santocchio: «Li-
bertà di voto, ma mai con Aliberti. Non abbiamo fatto apparentamenti perché siamo di
centrodestra, ma questa gestione ha fatto danni alla città
e arricchito la famiglia Aliberti.
Non ci piace il clima di emergenza democratica e di intimidazione contro la stampa, verso la quale esprimiamo solidarietà, e penso che il sindaco
uscente avrebbe fatto bene a
prendere le distanze e spiegare chi è coinvolto in questa inchiesta su abusi edilizi. Aliberti è stato bocciato dall’elettorato al primo turno».
Per venerdì 7 giugno, a parti-
che sta attraversando la città.
È stata innescata una bomba
sociale e occorrono soluzioni.
Il nostro obiettivo non è la
Multy Services o gli ausiliari,
ma le regole».
(g. f.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
re dalle ore 20.30, Fdi ha organizzato una fiaccolata per la legalità con partenza dal comitato elettorale sul corso Nazionale e arrivo all’ingresso di Palazzo Meyer.
Intanto, l’organizer meetup
del M5S Gennaro Avagnano
chiede un incontro pubblico
ad Aliberti e Pesce: «A differenza di Salvati e Raviotta, vogliamo continuare a rendere i nostri circa 900 elettori partecipi
e consapevoli della scelta che
faranno al ballottaggio». Aliberti prosegue il suo tour, a cui
si è unito il candidato sindaco
Marco Esposito – mentre Carlo Marchesano affianca Pesce
– e conferma il suo ‘no’ ad apparentamenti e inciuci: “La città non merita l’ingovernabilità
e il trasversalismo».
Maria Rosaria Vitiello
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Pagani ❖ Angri
LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Nocera Superiore: avviata
Roccapiemonte: al via i lavori Lettera di Barone ai parroci
campagna di derattizzazione per riqualificare via Viviani «Mobilitiamoci sulla droga»
◗ NOCERA SUPERIORE
◗ ROCCAPIEMONTE
Il sindaco Gaetano Montalbano informa i cittadini che è stato programmato un calendario per la disinfestazione con
interventi previsti ogni 15 giorni sull’intero territorio. «Gli interventi di disinfestazione saranno puntuali e verranno intensificati i controlli».
Affidati i lavori di via Viviani alla ditta Gallo. Molti erano i problemi della piccola strada pedonale che collegava Piazza
Amendola con via Carmine Pagano. Un progetto di vera e
propria riqualificazione urbana, grazie all’interesse dell’architetto Rocco Rescigno, a carico di una strada abbandona-
Il sindaco Montalbano
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ta da tempo. «Continueremo a
realizzare opere di pubblico interesse»,dice l’assessore ai lavori pubblici, Raffaele Polichetti. «Presto avvieremo ulteriori progetti come quelli in via
Roma, via Calvanese e si interverrà su una serie di strade con
manutenzione ordinaria anche nella zona di San Potito».
(d. s.)
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◗ PAGANI
Per la giornata mondiale lotta
alla droga e alle dipendenze, il
presidente dell’associazione
No Aids Onlus, Giuseppe Barone scrive ai parroci della città di Pagani. Una lettera appello per invitare i parroci a partecipare il 26 giugno alla giornata contro la droga.
Giuseppe Barone
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Sommersi dai decreti ingiuntivi
Angri, pesano sulle finanze del Comune i debiti pregressi. E non sempre si trova l’accordo coi creditori
◗ ANGRI
L’assessore Selvino
Il Comune affonda nei contenziosi legali. Si tratta di conflittualità sorte per il mancato pagamento di fatture o spettanze. Situazioni intricate le cui
pratiche affollano ormai l’ufficio legale dell’Ente retto
dall’avvocato Antonio Pentangelo. La specifica delega è trattenuta, invece, dall’assessore
Daniele Selvino.
Ultima in ordine di tempo è
la posizione assunta dell’associazione culturale Nuovi Orizzonti che vanta un credito di
7mila500 euro non riconosciuto dal Comune per aver organizzato nel 2009 la manifestazione I tesori del Mediterra-
neo. Dopo diversi anni e ripetuti solleciti senza riuscire a
rientrare in possesso del denaro vantato l’associazione ha
deciso di adire le vie legali.
In questo caso il Tribunale
competente è quello di Reggio
Calabria. Altro conflitto irrisolto è quello che vede una società impegnata nella fornitura di
energia elettrica la International Factors Italia spa che avanza da Palazzo di Città un credito pari a poco più di 137mila
euro. In questo caso dovrà essere il tribunale di Roma ad
esprimersi nel merito. Trovato
invece di recente un accordo
stragiudiziale con un’azienda
impegnata in città durante il
periodo dell’emergenza rifiuti,
la Edica Costruzioni, a cui
l’amministrazione ha saldato
fatture per 178mila e 703 euro.
Contenzioso con la Gori,
poi, per 7mila e 500 euro per alcuni lavori eseguiti a spese del
Municipio e che dovevano invece essere sostenuti dalla spa
impegnata nella gestione delle
risorse idriche.
Infine, un’impresa specializzata nel settore dei lavori pubblici, la Zurolo Costruzioni,
aveva addirittura avviato
un’azione di pignoramento
poi sfumata a seguito di un’intesa raggiunta prima che il
provvedimento si concretizasse. Il fronte della conflittualità
è presente però anche sul versante interno della macchina
amministrativa. Una situazione a quanto sembra difficile da
redimere in via bonaria come,
invece, da poco avvenuto con
il vicecomandante dei caschi
bianchi Franco Esposito a cui
l’amministrazione ha retribuito lo svolgimento di diverse
ore di lavoro straordinario.
Ancora in fase di stallo, invece, la situazione di dodici lavoratori del settore ambientale
che da tempo hanno iniziato
una battaglia legale citando in
giudizio anche l’azienda Angri
Eco Servizi.
In questo caso l’ammontare
della spesa è di circa 800mila
euro.
Pippo Della Corte
Nuovo atto di diffida per il
Consorzio di Bacino SA1 e il
comune di Pagani da parte del
coordinamento civico “Pagani
Pulita” trasmesso anche al Presidente della Repubblica, al
Presidente del Consiglio dei
Ministri, al Ministro dell'Interno e al Prefetto di Salerno.
«La questione relativa alla
gestione del servizio di raccolta dei rifiuti è tutto nella sfera
dell'indefinibile», il commen-
ni paganesi che avevano esibito il regolare pagamento della
TIA, a febbraio avevano diffidato il Comune e il Consorzio
riguardo all’allarmante situazione in cui versava, e continua a versare a cadenza bimestrale, il Comune per il mancato svolgimento del servizio di
raccolta e spazzamento dei rifiuti.
Diffida che aveva prodotto
delle
risposte
ritenute
“evasive” e che non avevano in
alcun modo chiarito la que-
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Cumuli di spazzatura a Pagani
stione. Come si legge «non è affatto chiaro se e in quale modo
siano stati regolati i rapporti
tra il Comune e il Consorzio alla luce delle criticità emerse
durante lo svolgimento del servizio» chiedendo poi se «la da-
zione di 250.000,00 euro mensili corrisponde al servizio minimo effettuato.Poi «non risultano essere adottati atti per la
futura gestione del servizio».
Aldo Padovano
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san valentino torio
pagani
angri
Rapina a un supermercato
Tizzani sconterà 4 anni
Ritrovato amianto
alle spalle
del centro sociale
Individuate le tre aree
per gli impianti fotovoltaici
◗ PAGANI
◗ ANGRI
Allarme amianto in alcune zone della città. Secondo quanto
emerso da un sopralluogo effettuato dal responsabile Alfredo Amendola alle spalle del
centro sociale, in via Ugone
dei Pagani e alle spalle del cimitero sarebbero state trovate
tracce delle pericolosa sostanza. Intanto si concluderà oggi
un’altra indagine di mercato
avviata per individuare la ditta
che dovrà procedere alla caratterizzazione dei rifiuti presenti
nelle zone dove si sono formate delle vere discariche a cielo
aperto. Una volta effettuata la
ricognizione dovrebbe iniziare la bonifica.
È entrata nella fase esecutiva
la volontà di impiantare presso alcune strutture pubbliche
diversi pannelli fotovoltaici
per la produzione di energia
elettrica sfruttando la luce solare. Un’iniziativa tesa a usufruire delle cosiddette risorse
rinnovabili ecocompatibili.
Sono in particolare tre le
aree dove i pannelli in silicio
verranno installati: il costruendo parcheggio a ridosso della
sede municipale di piazza Crocifisso, gli istituti scolastici presenti in via Dante Alighieri e
quelli in viale Lazio. A questa
iniziativa approvata anche dal
Consiglio comunale ne potrebbero seguire altre considerato
◗ SAN VALENTINO TORIO
È stato condannato alla pena
di quattro anni di reclusione
col pagamento di novemila euro di multa il pluripregiudicato Giovanni Tizzani, originario di Sarno, in questo caso finito a giudizio con l’accusa di
rapina aggravata.
Il colpo contestato, eseguito
ai danni del supermercato Decò di San Valentino Torio, è
stato contestato all’imputato
che era stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Nocera Inferiore per poi essere
giudicato nel corso del dibattimento dai giudici del terzo collegio della sezione penale del
tribunale, presieduto da Domenico Diograzia con a latere
Raffaele Donnarumma e Raffaella Caccavale.
Nel corso del processo sono
emersi elementi ritenuti sufficienti al riconoscimento di colpevolezza, con la pena disposta dal collegio dopo la camera
di consiglio.
Il pregiudicato, di origini sarnesi, vanta all’attivo diversi
precedenti per furto e rapina.
Tizzani, tuttora detenuto al
carcere circondariale di Salerno-Fuorni, dovrà scontare
quattro 4 anni di reclusione
col pagamento di novemila euro di multa come disposto dalla sentenza di primo grado.
Una pena molto dura anche in
considerazione dei numerosi
precedenti.
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◗ SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO
che gli edifici comunali bisognosi di essere illuminati sono
numerosi. Non solo scuole ma
anche palestre, piazze e alcuni
immobili dislocati sul territorio destinati a diverse funzioni. Un primo passo in avanti
verso lo sviluppo di una tecnologia che altrove già ha trovato
utili risposte.
In particolare la nuova area
di sosta in fase realizzativa verrà illuminata proprio grazie
all’energia solare attraverso
lampioni dotati di una specifica apparecchiatura capace di
convertire trasformandola la
luce del sole in energia elettrica. Un primo passo in avanti,
non c’è dubbio.
(p. d. c.)
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“Pagani Pulita” porta al Tar
Comune e Consorzio per i rifiuti
to degli avvocati Annalisa
Mancino e Luigi e Alfonso
Vuolo sulle risposte che il Consorzio di Bacino SA1 e il comune hanno dato dopo la diffida
presentata nei mrsi scorsi a nome del coordinamento civico
“Pagani Pulita”.
Si sta valutando la sempre
più concreta possibilità di presentare ricorso al Tar per richiedere il ripristino regolare
del servizio di raccolta dei rifiuti. Gli avvocati, dopo aver raccolto circa 200 firme di cittadi-
Grandi manovre
per formare
la nuova giunta
Si è tenuto ieri sera il primo incontro della maggioranza del
sindaco Nunzio Carpentieri,
per decidere quale sarà l’assetto della prossima amministrazione.
Ad una settimana esatta dalla riconferma, la coalizione di
governo si è incontrata per decidere le linee guida per la scelta della giunta, oltre che per
stilare il calendario dei primi
appuntamenti pubblici: festa
di ringraziamento e primo
consiglio comunale con insediamento.
Carpentieri dovrà affiancarsi quattro assessori, uno dei
quali con la doppia carica di
assessore e vicesindaco.
Oltre ad Antonello Matrone, chiamato da esterno, dovrà scegliere tra gli eletti al consiglio comunale altri tre membri dell’esecutivo: due uomini
e una donna.
Se passasse la linea della
continuità, con la possibilità
di un turnover degli assessori
nel corso del prossimo quinquennio, magari a metà mandato, i due uomini in giunta
dovrebbero essere Antonio La
Mura e Francesco Marrazzo,
assessori uscenti riconfermati
in consiglio in questa tornata
elettorale.
La giunta sarebbe completata con la quota rosa, per la quale appare forte l’opzione per
Anna Pia Strianese. Questo
l’assetto che appare più probabile, al momento. C’è da vedere come si evolveranno poi le
cose, nel corso delle trattative
iniziate ieri sera.
Nel caso in cui si adottassero criteri di scelta legati ai pacchetti di voti, la casella rosa andrebbe comunque a Strianese,
sarebbe confermato assessore
Antonio La Mura, ed entrerebbe in giunta un’altra new entry: il terzo degli eletti Francesco De Angelis.
Il bandolo della matassa è
ora nella mani del sindaco
Nunzio Carpentieri. Oltre alla
giunta, deve scegliere il presidente del consiglio ed il suo vice, caselle che dovrebbero essere affidate sempre col criterio delle quote di genere: un
uomo ed una donna.
Saranno poi affidate a consiglieri comunali le deleghe di
rappresentanza presso la Comunità Montana Monti Lattari e gli altri enti esterni ai quali
il comune aderisce.
Carpentieri ha combattuto
la battaglia elettorale con Attianese e, principalmente, con
l’avversario storico Roberto
Marrazzo. Come era nelle previsioni l’assessore provinciale
ha vinto a mani basse la competizione.
Susy Pepe
il caso
◗ PAGANI
sant’egidio
LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Nocera
21
■ e-mail: [email protected]
»
«Elementi cancerogeni nei nostri campi»
IL CASO ALLARME INQUINAMENTO
Denuncia di Rocco De Prisco del Cnr: «Molti prodotti dell’agricoltura pericolosi perché irrigati con acque impure»
«Da una serie di analisi effettuate in località San Mauro a
Nocera Inferiore dall’imprenditore Vicidomini sulla purezza delle acque sono stati scoperti sei fattori genotossici e
due cancerogeni. Ci sono inquinanti nelle falde acquifere
e terreni dell’Agro che favoriscono l’espandersi dei tumori». È forte la denuncia di Rocco De Prisco che per anni è stato primo ricercatore dell’Istituto di chimica biomolecolare
del Consiglio nazionale delle
ricerche di Napoli e docente di
Biologia vegetale presso la facoltà di Farmacia dell’Università di Salerno.
«Molti,
compreso
la
Coldiretti, hanno paura di affermare che c’è bisogno di procedere con la bonifica dei nostri campi, perché solo in questo modo possiamo evitare di
mangiare alimenti contaminati. Nell’Agro, da alcuni studi effettuati in forma privata da imprenditori e medici, si è scoperto che nei nostri cavoli si
trova quantità di Arsenio 300
volte superiori al tasso consentito». Non ha dubbi De Prisco.
«Non è escluso che certe evoluzioni tumorali, dati alla mano,
sono legati a questi fattori. Nel
nostro territorio i tumori più
frequenti per il 70% di quelli
accertati dai nostri studi sono:
la leucemia, il tumore ai polmoni e al colon retto, tutti
strettamente legati a quello
che mangiamo». De Prisco in
questi mesi si è unito al coro di
appello lanciato da molte associazioni del territorio chiedendo l’istituzione del registro dei
tumori dell’Agro. «È questo
l’unico strumento che può dirci con certezza in che stato si
trova l’evoluzione dei tumori.
Infatti, -prosegue -l’ Asl di Nocera, non sa neppure quante
persone muoiono di tumore
nel nostro territorio. L’ultimo
registro è aggiornato al 2005 su
base provinciale». L’istituzione del registro è di competenza dell’Asl. I rischi tumorali
maggiori quindi riguarderebbero l’area a nord di Salerno.
«Nei territori dove c’è stata
l’esondazione del fiume Sarno
c’è maggiore inquinamento.
Come si può notare dalle analisi effettuate a S. Mauro sulle
acque, dove stati scoperti pericolosi per la salute. Le istituzioni devono investire sulla bonifica dei territori. È inutile che
la Coldiretti si metta le mani
davanti agli occhi, adesso deve
far sentire la propria voce. Se
non diamo sicurezza alimentare ai nostri prodotti di eccellenza questo territorio è destinato
a morire».
Nella sua denuncia De Prisco si rivolge anche all’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano. «Non si può
pensare solo a Mercato S. Severino, spero che non ci sia
un’idea progettuale regionale
che preveda la morte dei nostri prodotti. Una strategia
questa che porterà a breve alla
distruzione totale dell’Agro».
Gerardo Vicidomini
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L’aumento
di alcuni tumori
sarebbe collegabile
a questi problemi
Lo studioso chiama
pesantemente in causa
anche la Coldiretti
sul fronte dei controlli
Contadini a lavoro nei campi e, in alto, Rocco De Prisco
nocera superiore
Raccolta di firme per difendere il presidio
C’è preoccupazione per la paventata chiusura del distretto sanitario a Materdomini
◗ NOCERA SUPERIORE
Cittadini in agitazione tra Nocera Superiore, Roccapiemote
e Castel San Giorgio, per non
far chiudere il sub-distretto
Asl di Materdomini.
Proprio stamattina parte
una campagna di raccolta firme, dalle nove e trenta, nei
pressi del mercato rocchese.
Come hanno affermato i portavoce del gruppo di attivisti organizzatori dell’evento, ci sarà
un “banchetto senza banchetto” al quale i cittadini potranno informarsi sulle ultime vicende del Distretto Sanitario
numero 60 di Materdomini a
Nocera Superiore e dove verranno raccolte le firme per la
petizione popolare contro la
chiusura della stessa.
Ad organizzare l’iniziativa i
Circoli di Rifondazione Comunista di Roccapiemonte (con il
coordinamento di Monica Calvanese), Nocera Superiore e
Castel San Giorgio, i quali, nonostante le notizie rassicuranti trapelate dai dirigenti Asl e
dagli stessi primi cittadini del
comprensorio, hanno tuttavia
il timore che il potenziamento
della struttura di Materdomini
resti solo una promessa, piuttosto che azione concreta.
«Chiediamo a gran voce un
definitivo chiarimento sul
mantenimento del presidio sanitario di Materdomini», dichiarano i portavoce dei Circo-
li. «Presidio di estremo interessere per ben 47mila abitanti.
Invochiamo massimo interessamento dei Sindaci per la definitiva risoluzione del problema. La motivazione di tale positività di mantenimento sono
ampiamente sostenute e illustrate nella controdeduzione
di cui alla nota del 25/05/2013
della Uil Fpl inviata a tutte le
Autorità interessate».
Lo stato di agitazione, seguito da molteplici segnalazioni
di cittadini dei tre Comuni, è
sorto all’indomani della nota
della Direzione Generale
dell’Asl, prot. n.6602/D.G. del
24 maggio, inviata ai sindaci.
Tale nota, dove vengono elencate le criticità legate alla strut-
tura di Materdomini e alla gestione della stessa, ha lasciato
molte perplessità agli attivisti,
in particolare quando si legge
testualmente: «Non vi è nessuna ipotesi di chiusura imminente della sede distrettuale di
Materdomini».
«Ci si chiede con sgomento
– dicono i portavoce dei Circoli – se la chiusura non è imminente, è chiaro che è nel programma. Occorre la massima
chiarezza».
Sulla vicenda di recente è intervenuto anche il direttore generale dell’Asl Antonio Squillante che ha chiarito come i locali di Materdomini siano inadeguati e necessitano di lavori
di ristrutturazione molto com-
Concussione, a giudizio l’ex assessore
Granato avrebbe preso una mazzetta da Cammarota per il rilascio di una concessione edilizia
il municipio di Nocera Inferiore
Affronteranno il processo in
nove per i licenze edilizie sospette. L’ex assessore ai lavori
pubblici Paolo Granato e altre
otto persone, coinvolte dalla
denuncia presentata l’otto settembre 2009 dal costruttore
edile Vincenzo Cammarota,
risponde in particolare di concussione, abuso d’ufficio in
concorso e frana colposa in
concorso, perché conoscendo
la situazione di difficoltà
dell’imprenditore, secondo
l’accusa gli suggerì l’acquisto
di un terreno in via Fiano per
215mila euro.
Al momento del contratto
preliminare d’acquisto, sottoscritto il 29 aprile 2006, l’assessore avrebbe chiesto a Cammarota 15mila euro per spese
tecniche, e l’imprenditore,
che sapeva dell’abuso, rimase
zitto per non perdere la commessa.
L’episodio
ricostruito
dall’inchiesta con i testimoni
Orazio Crescenzo, proprietario del terreno anche lui indagato per falso, e un’altra persona, elemento chiave per la conferma dei fatti, culminò nella
consegna del denaro, avvenuta qualche giorno dopo, con
tre assegni di circa 5000 euro
ciascuno consegnati da Cammarota a Granato.
Poi quei titoli furono versati
su un libretto al portatore intestato alla madre dell’assessore, con Granato a disporre la
procura e la delega con firma
singola. Cammarota avrebbe
pagato all’assessore una mazzetta di quindicimila euro per
il permesso a costruire sul terreno in questione, in via Fiano
località Campanile dell’Orco,
di proprietà di Orazio Crescenzo. La proprietà nel 2005 era
un fabbricato rurale situato in
una zona a pericolosità geologica media, col gruppo di valu-
Antonio Squillante
plessi e costosi. Da qui la preoccupazione che ha fatto scendere in campo anche i sindaci
dei comuni interessati.
Davide Speranza
©RIPRODUZIONE RISERVATA
tazione composto dall’ingegnere Luigi Canale, Giuseppe
Amabile e Antonio Giordano
che dispose lo stand-by per la
pratica, sbloccata 4 giorni dopo con una relazione di compatibilità sottoscritta da un geologo con parere favorevole.
Per la procura l’istigatore di
quel permesso e della relazione tecnica era sempre l’assessore Granato. L’immobile doveva sorgere per oltre due terzi
in piena zona rossa, e il parere
obbligatorio dell’autorità di
Bacino era fondamentale.
Cammarota subentrò successivamente, nel 2006, per l’acquisto del terreno edificabile dove
avrebbe realizzato i lavori per
la realizzazione di mura di contenimento.
Alfonso T. Guerritore
©RIPRODUZIONE RISERVATA
20
Irno ❖ Costiera
LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Sequestrata l’intera area dell’Isochimica
Sigilli disposti dalla Procura per il mancato smaltimento dell’amianto: tra le ipotesi di reato anche l’omicidio colposo
◗ AVELLINO
Svolta nella vicenda dell’Isochimica di Avellino, l’azienda
di Elio Graziano che per conto
delle Ferrovie dello Stato era
addetta alla scoibentazione di
vagoni e carrozze ferroviarie. Il
procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo, ha disposto il
sequestro, in via d’urgenza,
dell’intera area. Nel registro
degli indagati sono state iscritte 24 persone. Le ultime verifiche hanno accertato lo stato di
“ammaloramento” degli oltre
500 cubi di cemento-amianto
friabile illecitamente smaltiti
dal 1983 al 1988. Tra le ipotesi
di reato c’è anche quella di
omicidio colposo a carico di
persone in via di identificazione, e fa riferimento alla morte
di dieci ex operai dell’azienda
colpiti da patologie polmonari
e cerebrali derivanti dalla
esposizione all’amianto. Altri
reati ipotizzati sono quelli di rimozione o omissione dolosa
di cautele contro gli infortuni
sul lavoro, dalla cui assenza dipenderebbero i casi conclamati di asbestosi riscontrati in numerosi ex operai.
Il sequestro è stato eseguito
dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato. L’intera area
si trova a Borgo Ferrovia, poco
distante dal nucleo industriale
e vicinissima al centro della città. Gli esami disposti dal procuratore Cantelmo hanno ac-
L’area dell’ex Idaff a Fisciano
certato la “generale inidoneità
a trattenere le fibre di amianto, la cui dispersione espone a
concreto pericolo l’incolumità
di un numero indeterminato
di persone”. In una nota, la
stessa Procura, che ha trasmesso gli atti al Gip del tribunale di
Avellino per la convalida del
sequestro, fa sapere che i reati
contestati alle persone indaga-
mercato san severino
te fanno riferimento al concorso in disastro ambientale doloso e cooperazione colposa in
disastro ambientale.
Ulteriori indagini sono in
corso nei confronti di persone
allo stato non identificate per
accertare eventuali coinvolgimenti e responsabilità nella
mancata atttività di bonifica e
e messa in sicurezza dello
smaltimento e dell’area. Il magistrato ha anche nominato il
sindaco pro-tempore di Avellino
custode
giudiziario
dell’area con l’autorizzazione
ad accedere per l’esecuzione
degli interventi urgenti di messa in sicurezza, tesi ad impedire l’ulteriore propagazione delle fibre di amianto e il conseguente peggioramento della situazione ambientale in tutta
l’area interessata.
Il provvedimento di Cantelmo, che è arrivato nelle stesse
ore in cui il tribunale di Torino
ha confermato e aggravato le
pene e i risarcimenti per i proprietari dell’Eternit di Casale
Monferrato, è stato accolto
con soddisfazione dal comitato costituito dagli ex operai Isochimica e dalle loro famiglie
che da anni si battono per accertare responsabilità mai venute alla luce e per ottenere
salvaguardie sanitarie.
Eppure, malgrado siano già
dieci le vittime imputabili
all’amianto - l’ultima appena
sette giorni fa a Mercato San
Severino - ancora si attende
un riconoscimento ufficiale
dell’asbestosi da parte delle
istituzioni. La Regione Campania non può farlo. E il sindaco
di Mercato San Severino, l’assessore regionale Giovanni
Romano, ha annunciato di
aver chiesto al governo di trasferire tutte le competenze.
Appena una settimana fa l’ultima vittima
Il dolore di San Severino per Alberto
Appena una settimana fa a
Mercato San Severino si è
spento, all’età di 55 anni,
Alberto Oliviero (foto), ex
operaio dell’Isochimica.
Oliviero aveva lavorato all’
“Isochimica” per circa due anni,
dal 1983 al 1985, trasferendosi
poi all’ex Idaff, sempre di
proprietà di Elio Graziano, dove
ha lavorato fino al 1988. In
quell’anno l’“Isochimica”,
azienda che lavorava per conto
delle Ferrovie dello Stato, venne
chiusa dalle autorità sanitarie. Oliviero, dopo l’esperienza
lavorativa nella fabbrica avellinese, si era ammalato nel 2007 di
tumore all’’intestino ed era stato sottoposto a tre interventi
chirurgici: nell’ultimo gli era stato asportato l’organo malato
costringendolo a sottoporsi a pesanti cure di chemioterapia.
Anche se i familiari non hanno esposto mai denuncia in merito a
questi fatti, sono in molti a presumere che la malattia è
probabilmente da mettere in relazione alla lunga esposizione
all’amianto cui sono stati sottoposti i lavoratori della
“Isochimica”. Prima di Oliviero, si erano ammalati di patologie
derivanti da asbestosi, prodotta dall’ inalazione di fibre di
amianto, altri 9 operai che sono morti negli anni scorsi. L’ultima
vittima era stata Luigi Maiello, originario di Ospedaletto
d’Alpinolo, in provincia di Avellino, anche lui operaio dell’
Isochimica, morto qualche mese fa per un tumore ai polmoni. Sull’
“Isochimica”, per la quale 116 ex operai, molti dei quali
continuano a lavorare, hanno chiesto di essere posti in pre
pensionamento, ha indagato il nuovo procuratore di Avellino,
Rosario Cantelmo, che ha permesso, almeno per il momento, di far
apporre i sigilli allo stabile tanto contestato. (Mario Rinaldi)
©RIPRODUZIONERISERVATA
L’accoltellatore resta in carcere
Battaglia per la gestione idrica
Minoranza contro Romano
Vietri, confermato l’arresto del giovane. Migliorano le condizioni del ferito
◗ MERCATO SANSEVERINO
È battaglia a Mercato San Severino per la gestione del servizio
idrico. La minoranza di governo, attraverso un intervento
del consigliere Fabio Iannone,
critica la scelta dell’ente di non
aver partecipato all’incontro
che si è tenuto ieri a Roccapiemonte tra i sindaci e i delegati
dei comuni appartenenti
all’Ambito Ato3 per sottoscrivere il “documento finale della
riunione del gruppo promotore del coordinamento dei sindaci per la ripubblicizzazione
del servizio idrico nell’ambito
Ato3 sarnese vesuviano”.
«Non capisco – dice Iannone
- perché il nostro sindaco non
abbia partecipato, né sottoscritto un documento. All’incontro hanno partecipato i sindaci in rappresentanza dei comuni di Fisciano, Calvanico,
Castel S. Giorgio, Roccapiemonte, Nocera Inferiore, Angri
e Corbara. Ancora una volta, la
nostra amministrazione ha
mostrato scarso interesse per
una problematica sentita
dall’intera collettività».
Immediata la replica del sindaco Giovanni Romano. «La
posizione della minoranza è,
come sempre, strumentale. Il
Comune non ha partecipato
perché considera l’azione del
comune di Roccapiemonte velleitaria e di retroguardia. Quello della gestione pubblica è un
falso problema, opportunamente agitato ad arte per motivi localistici e di bassa politica.
Innanzitutto – spiega Romano
- la Gori è già una società pubblica perché il 51 per cento è
dell’Ato 3 sarnese vesuviano di
cui fanno parte esclusivamen-
te 77 Comuni tra cui anche
Roccapiemonte e gli altri che
protestano. In secondo luogo
la legge nazionale esclude qualsiasi ipotesi di gestione diretta
del servizio idrico da parte dei
comuni perché essendo quello
idrico un servizio pubblico locale (che comprende anche la
depurazione e la fognatura),
per legge deve essere gestito in
forma associata in Ambiti territoriali ottimali, cioè in aree territoriali vaste. La minoranza si
preoccupasse di verificare
quanto accade nei tantissimi
comuni amministrati dal centrosinistra di cui loro pur fanno
parte, partendo da Salerno».
Mario Rinaldi
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◗ VIETRI SULMARE
Convalidato l’arresto di Ramon Vollaro, il diciannovenne che l’altra sera ha accoltellato dinanzi al lido Risorgimento di Marina di Vietri sul Mare
un coetaneo, S. A. L’udienza di
convalida si è tenuta nel carcere di Salerno dove il giovane
era rinchiuso dopo essere stato rintracciato dai carabinieri
a Raito, in un vano tentativo di
sfuggire alla cattura dopo l’aggressione.
Intanto migliorano fortunatamente le condizioni del ragazzo ferito, che resta comunque in stato di osservazione
all’ospedale “Santa Maria
dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni:
a causa delle tre coltellate ricevute all’addome ne avrà per
una trentina di giorni.
Domenica pomeriggio, poco dopo le 15,30, S. A. era come
sempre al lavoro nello stabilimento balneare, quando si è
presentato
l’aggressore.
Un’occhiata tra i due, pare
qualche insulto, poi l’accesa
discussione è proseguita
all’esterno del locale: S. A., infatti, ha cercato di evitare confusione nella struttura. Pochi
istanti e Vollaro ha estratto il
coltello ed ha colpito tre volte
il giovane “rivale”, poi è fuggito. S. A. è stato soccorso e trasportato all’ospedale di Cava.
Vietri sul Mare è sotto choc
per quanto accaduto a Marina
ed è forte la condanna che
giunge anche dall’amministrazione comunale. «È un episodio grave – dicono l’avvocato
Antonietta Raimondi, assessore alla legalità, ed Enzo Alfano, assessore alla sicurezza accaduto in un territorio, come quello vietrese, il cui tessuto è fondamentalmente sano.
Quali assessori alla sicurezza e
alla legalità vigileremo affinché fatti del genere non si ripetano. Stiamo seguendo con attenzione gli sviluppi della vicenda, fornendo all’autorità
giudiziaria ed ai carabinieri
tutto il supporto e la collaborazione possibile».
Un atto che, dopo il delitto
Cesarano mette di nuovo in
cattiva luce un paese che tenta
disperatamente,
dopo
quell’episodio, di scrollarsi di
dosso l’etichetta di paese pericoloso. Cittadini, istituzioni,
associazioni e forze dell’ordine, sono più che mai intenzionati a difendere la cittadina costiera da infiltrazioni delinquenziali che provocherebbero il totale fallimento dell’azione turistico-commerciale messa in atto negli ultimi tempi
dall’amministrazione Benincasa. Più controlli e più tutela
del territorio: questo chiedono
i cittadini e sembra che, oggi
come non mai, il grido di dolore sia stato recepito.
Antonio Di Giovanni
©RIPRODUZIONERISERVATA
mercato san severino
maiori
Quattro istruttori di vigilanza
assunti a tempo dal Comune
D’Amato lascia i vigili urbani
◗ MERCATO SANSEVERINO
Il comune di Mercato S. Severino assume, a tempo determinato, per i tre mesi del periodo estivo, quattro istruttori di vigilanza. Lo ha comunicato il vicesindaco Rocco D’Auria. L’avviso è
pubblicato anche sul sito del Comune ed all’Albo Pretorio on line.
«In considerazione delle accresciute esigenze dovute all’intensificarsi del traffico e delle
manifestazioni in programma
sul territorio comunale, durante
i mesi estivi – ha spiegato D’Auria – si è ritenuto di supportare
gli agenti di polizia municipale
con ulteriori unità, nell’obiettivo di garantire l’ordine pubblico
e di evitare inconvenienti alla
circolazione veicolare. Per accedere alla selezione pubblica per
soli titoli è opportuno essere in
possesso dei requisiti previsti, in
particolare il possesso di diploma di istruzione secondaria di
secondo grado, a frequenza
quinquennale, ed il possesso di
patente automobilistica».
È possibile scaricare l’avviso
pubblico e lo schema di domanda dal sito www.comune.mercato-san-severino.sa.it.
(m.r.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
Dopo quarant’anni va in pensione il vicecomandante
◗ MAIORI
Dopo circa 40 anni, lascia il servizio il luogotenente Gaetano
D’Amato, vicecomandante della Polizia municipale di Maiori.
D’Amato è stato in questi anni
una delle colonne portanti della Polizia locale. Nel corso della
sua lunga carriera, infatti, ha rivestito importanti funzioni,
quale responsabile del commercio e dell’edilizia, ottenendo lusinghieri risultati e, in particolar modo, la stima e la fiducia di tutti i superiori e dei sindaci che si sono avvicendati nel
corso dei decenni.
Dedito al lavoro, D’Amato ha
maturato competenze sul campo, diventando uno dei maggiori esperti soprattutto nel settore
dell’abusivismo edilizio. E, molto probabilmente, proprio grazie alla sua perizia, Maiori è stato tra i centri del comprensorio
amalfitano dove percentualmente, e tenendo conto
dell’estensione del territorio, le
costruzioni illegali sono spuntate con minore frequenza, rispetto agli altri paesi della Divina.
Il suo pensionamento priverà Maiori di un sicuro riferimento e di un punto di appoggio anche per i colleghi più giovani,
Il luogotenente Gaetano D’Amato
pure delle altre polizie locali
della Costiera.
Gaetano de Stefano
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LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Cavade’Tirreni
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Rifiuti e strade rotte
Sant’Arcangelo
frazione dimenticata
la polemica
Associazioni
divise sulla ztl
Inutili finora le segnalazioni della presenza di discariche
E i residenti attendono ancora le telecamere mobili
Allarme sicurezza
Gli assessori
scrivono ai vigili
L’assessore alla sicurezza,
Vincenzo Lamberti, e
l’assessore alla Polizia locale,
Marcello Murolo, hanno
lanciato l’allarme sicurezza in
città. In una nota congiunta inviata ieri al dirigente del
corpo di Polizia locale,
Antonino Attanasio, ed al
vicecomandante della Polizia
locale, Giuseppe Ferrara – i
due assessori hanno chiesto
di «predisporre un servizio
mirato e rigorosamente
appiedato, lungo il borgo
porticato e le strade attigue al
centro, ma anche presso i
principali luoghi di
aggregazione comprese le
ville comunali e giardini
pubblici, da potenziare nel
corso del fine settimana».
Questo per «garantire
maggiore sicurezza ai
cittadini e prevenire
situazioni spiacevoli che
quotidianamente si
verificano». Il riferimento è a
«mendicanti che dormono e
bivaccano sulle panchine di
giardini e villette, girovaghi
accampati vicino ai binari
della stazione, venditori
abusivi che si aggirano tra i
portici e per le vie del centro,
lavavetri e accattoni ai
semafori che spesso
diventano insistenti nei
confronti dei cittadini che
passeggiano e dei
commercianti del borgo
porticato, trattenendo i
clienti ed elemosinando nei
negozi». (a.c.)
Sant’Arcangelo abbandonata
al degrado tra strade rotte e cumuli di immondizia un po’
dappertutto. Scheletri di frigoriferi, centrifughe di vecchie lavatrici, water rotti, materiali di
risulta edilizia, pannelli di plastica trasparente, damigiane,
cassette, indumenti: si trova di
tutto nella verdeggiante località di Sant’Arcangelo, zona tranquilla proprio ai piedi della Badia. Forse proprio la tranquillità, rende l’area una delle preferite da chi sversa rifiuti evitando controlli.
Nei pressi di una curva a gomito, ad esempio, c’è una discarica a cielo aperto presumibilmente utilizzata da operatori edili o da privati che sversano materiali di risulta accanto
ad un cassonetto dell’umido.
I trasgressori non si curano
neanche della presenza di una
delle maggiori scuole paritarie
e dell’infanzia cittadine, l’opera pia “Di Mauro”, e della parrocchia in cui si svolgono numerose iniziative per i giovani.
È da mesi che i residenti di
Sant’Arcangelo lamentano la
presenza di discariche a cielo
aperto in diversi punti. E alle lamentale per i rifiuti si aggiungono anche quelle per le condizioni di abbandono in cui versano le strade della località. In
località casa Gagliardi, ad
esempio, in prossimità del
campo container di Sant’Arcangelo, si notano autentiche
voragini sul manto stradale e
scarsa illuminazione, oltre a
metri e metri di rifiuti abbandonati. «Siamo completamente dimenticati da tutti - afferma la signora Annamaria e
quotidianamente siamo invasi
da rifiuti speciali che determinano l’aumento di insetti e topi. Purtroppo riceviamo solo
promesse, come quella sull’installazione delle telecamere
mobili».
Quello della videosorveglianza è un tema molto sentito tra i
residenti di Sant’Arcangelo e
del resto l’installazione delle telecamere è stata annunciata
dal neo assessore all’ambiente, Fortunato Palumbo. Del resto i trasgressori non si fermano neanche di frontee all’ordinanza sindacale dello scorso 4
marzo che dispone il divieto,
nell’intero territorio comunale, di abbandonare e depositare rifiuti di qualsiasi genere sul
suolo e nel suolo, nelle acque
superficiali e sotterranee e co-
Rifiuti lungo le strade della frazione Sant’Arcangelo
munque nei luoghi diversi da
quelli stabiliti per la raccolta
differenziata. Tre e anni e mezzo di reclusione sono previsti
per chi in modo incontrollato e
presso siti non autorizzati, scarica e deposita sul suolo e nel
suolo o immette nelle acque
superficiali o sotterranee ovvero incendia rifiuti pericolosi,
speciali ovvero rifiuti ingombranti, domestici e non.
Annalaura Ferrara
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il gruppo tematico dei trasporti
dell’associazione Città Democratica, attacca le associazioni
La Rosa di Gerico e Italia Nostra,
che nei giorni scorsi avevano
espresso parere favorevole sulla
Ztl, così come è stata pensata
dall’amministrazione Galdi.
«Vorremmo avere un incontro con queste associazioni – si
legge in una nota sottoscritta da
Nicola Milione, il referente del
gruppo di lavoro - per spiegare
che siamo favorevoli alle Ztl e alle isole pedonali, purché queste
non siano portatrici di ulteriori
disagi ai cittadini ed ai commercianti e migliorino realmente la
vivibilità cittadina. A corso Mazzini è stata creata un’isola pedonale di circa 50 metri, che preclude l’accesso alla scuola elementare. Anche il progetto di
piazza Abbro vedrà radicali
cambiamenti della viabilità e la
conseguenza sarà che gli autobus che adesso stazionano a viale Crispi dovranno essere dislocati dal centro».
Sei nuove benemerenze civiche
Sono state consegnate ieri dal sindaco Galdi durante il consiglio comunale
È stato un consiglio comunale
che ha celebrato le tradizione
di Cava de’ Tirreni ed il valore
di alcuni cittadini, quello a cui
ha assistito la città, ieri pomeriggio, nell’aula consiliare di
Palazzo di Città. Due le fasi
nelle quali è stata suddivisa
l’assise.
Un primo momento, infatti, ha visto la consegna di una
serie di civiche benemerenze
a cittadini che si sono distinti
per attività solidaristiche, filantropiche e sportive. Ma anche per le scienze, le lettere, le
arti, per la politica delle pubbliche amministrazioni e per
le attività di coraggio ed abnegazioni civica. I riconoscimenti sono stati consegnati agli interessati o ad un membro della famiglia dei premiati. Nel
dettaglio le civiche benemerenze sono state attribuite ad
Alfonso Senatore, un depor-
gli alloggi
tato nei campi di concentramento durante il secondo
conflitto mondiale; Fernando Salsano, fondatore della
Lectura Dantis metelliana;
don Emilio Papa, sacerdote e
filantropo; Antonio Ragone,
presidente e fondatore della
gara internazionale podistica
“San Lorenzo”; Lucia Avigliano, storica e letterata; e Gerardo Canora, alto dirigente del
Comune.
A seguire hanno prestato
giuramento di fedeltà alla città i regi capitanei dei Trombonieri dei quattro distretti, che
hanno anche controfirmato il
regolamento della disfida. A
sottolineare la valenza della
disfida dei trombonieri di Cava, ponendo l’accento sul valore storico ma anche simbolico della manifestazione, che
rappresenta ormai una tradizione consolidata per la città,
La consegna delle benemerenze durante il consiglio comunale
è stato lo stesso sindaco Marco Galdi. «La disfida è stata inserita nell’ultimo comma
dell’articolo 7 dello statuto comunale – ha infatti detto il primo cittadino – è la manifestazione più importante della città perché ripercorre le eroiche gesta che i nostri concitta-
dini hanno compiuto nel
1460 e che valse loro la consegna, da parte del re di Spagna,
della pergamena bianca, lo
storico documento che è ancora custodito nel palazzo comunale di Cava de’ Tirreni».
Alfonsina Caputano
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il caso
Data unica di consegna: polemica «I soldi servivano per i disabili»
Ai residenti della Ginestra è stato comunicato un periodo diverso Senatore: sprechi per la notte ellenica invece di badare alle vacanze
Data di consegna unica dei nuovi alloggi di Santa Lucia e Pregiato: il sindaco Galdi vuol procedere a fine settembre o, al massimo, ad inizio ottobre consegnando i 66 alloggi di Santa Lucia e i 24 di Pregiato, agli aventi
diritto che ancora risiedono nei
container dei siti della Maddalena, della Ginestra, di Sant’Arcangelo, di San Pietro e di Pregiato.
Per novanta famiglie significa
un’altra estate da trascorrere tra
pareti di cartongesso, ma dalla
Ginestra arriva anche un’altra
protesta: le famiglie che risiedono nei container di quel sito, in-
fatti, chiedono di sapere se la data unica di consegna è ufficiale,
perché dopo l’ultimo sopralluogo da parte di dipendenti comunali e politici, era stato detto loro che le case sarebbero state
consegnate a dicembre. Quindi,
nel loro caso, la nuova data rappresenterebbe un anticipo.
Intanto, dopo i 300mila euro
che il Comune ha consegnato alla ditta che sta lavorando a Santa Lucia, l’intervento prosegue a
ritmi serrati. Sono in tutto cinque i fabbricati per un totale di
66 alloggi. I primi due sostanzialmente completati, a parte
marginali finiture. Altri due so-
no quasi del tutto ultimati, mancano soltanto gli infissi che sono stati ordinati. Dell’ultimo si
sta procedendo alla pitturazione esterna. Le opere di urbanizzazione sono completate per
più del 50 per cento ed è stata
anche realizzata la rete del gas.
Resta da collegare l’impianto
elettrico.
Buono è anche lo stato dei lavori dei 24 alloggi di Pregiato,
dove si stanno eseguendo i lavori di pavimentazione e l’installazione degli infissi. Secondo la
ditta i lavori potranno essere
completati a fine giugno. (a. f.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
Il consigliere indipendente
Marco Senatore torna a parlare delle vacanze ai disabili che
questa estate, per il secondo
anno consecutivo, potrebbero
non essere garantite a causa
della mancanza di fondi comunali. Tale argomento era stato
portato all’attenzione dell’ultima assise dai consiglieri di minoranza Vincenzo Bove e Luigi Gravagnuolo, che avevano
già chiesto all’amministrazione di individuare una soluzione per la problematica.
In particolare, in una nota,
Senatore ha puntato l’attenzione sulla «inutile nottata elleni-
ca che è costata alle nostre tasche circa 15mila euro» ed ha
sottolineato: «Io ed i disabili
cavesi ci chiediamo perché
questi soldi non sono stati utilizzati per la costituzione di un
fondo sociale destinato a far
trascorrere ai diversamente
abili alcuni giorni di relax al
mare».
Ha poi aggiunto sempre nella nota: «Anche lo stipendio
del sindaco, dato al popolo
greco, poteva essere messo
a disposizione dei tanti cittadini cavesi che si stanno impoverendo sempre di più».
Senatore ha, infine, chiosa-
to: «Delle due l’una: o il sindaco ha intenzione di candidarsi
in qualche sperduto paese del
Peloponneso o mira ad una
poltrona in Europa, alle spese
dei cavesi».
Secca la replica dell’assessore alle politiche sociali, Vincenzo Lamberti. «L’amministrazione è da sempre attenta
alle esigenze delle fasce deboli
– ha detto – e sta facendo il
possibile per trovare i fondi
che garantiranno una settimana a mare ai disabili della nostra città in una struttura attrezzata».
(a. c.)
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16
Salerno ❖ Sanità
Mentre sindacati e medici attaccano il commissario Elvira
Lenzi, i direttori dei dipartimenti difendono l’Azienda
ospedaliera universitaria attaccando, a loro volta, il rettore
dell’Università di Salerno, Raimondo Pasquino. È un documento durissimo quello che ieri pomeriggio hanno indirizzato a tutte le forze istituzionali,
dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, fino al sindaco
di Salerno, Vincenzo De Luca,
per dire che «i ripetuti attacchi
di Pasquino all’Azienda e al
suo vertice impongono di rompere il silenzio che ci eravamo
imposti nella speranza che
una
volta
realmente
“certificata”
la
nascita
dell’Azienda ospedaliera universitaria, si intendesse realizzare veramente il progetto della facoltà di Medicina».
Il punto centrale della lettera è il rapporto ospedale-Università, vero oggetto di scontro
tra la Lenzi, Pasquino e il governatore campano, Stefano Caldoro. «Affermazioni - scrivono
i direttori dei dipartimenti
ospedalieri – che rappresentano un vulnus pericoloso ed insanabile per il decollo
dell’Azienda, che acuiscono
conflittualità tra ospedalieri e
universitari più spesso millantate che reali, strumentalizzando gli studenti, che di tale perverso meccanismo sono rimasti ostaggio. Non è più possibile rimanere silenziosi spettatori in uno scenario nel quale –
hanno aggiunto - nostro malgrado e contro volontà continuamente veniamo coinvolti
come attori, diventando alternativamente vittime o carnefici a seconda delle opportunità».
LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Dirigenti medici contro Pasquino
«I suoi attacchi? Un pericolo per l’azienda». La replica: «La facoltà non è nata per distribuire docenze»
Vertice a Napoli con Morlacco
per l’assunzione di 28 infermieri
È fissato per questa mattina l’incontro a Napoli tra sindacati di
medici ed infermieri e Antonio Postiglione, dirigente del settore
personale sanitario della Regione Campania, convocato per
discutere della carenza di personale e posti letto all’Azienda
ospedaliera universitaria. Sarà presente anche il sub
commissario regionale Mario Morlacco. Dall’esito dell’incontro
potrebbe dipendere anche lo sciopero generale, già convocato,
per il 6 giugno prossimo che vedrà l’adesione massiccia di medici
ed infermieri della struttura ospedaliera di via San Leonardo. Ma
è difficile che si faccia retromarcia anche perché, nelle stesse
ore, il Consiglio di Stato dovrà decidere sul merito del ricorso
presentato da Caldoro contro l’ordinanza del Tar di Salerno che
lo invitava lui a trovare l’intesa col rettore Pasquino sul nome del
direttore generale. Intanto ieri pomeriggio la Lenzi ha incontrato
i sindacati prendendo l'impegno di inviare questa mattina la
delibera per l'assunzione dei 16 infermieri, bocciata il mese
scorso dalla Regione e, nel contempo di stabilizzare i 12
infermieri comandati. Soddisfatti i sindacati che hanno valutato
positivamente l’incontro. (m.a.c.)
La palazzina degli uffici amministrativi e la torre cardiologica del Ruggi
La replica del rettore, durissima, è giunta in serata: «Dal documento traspare chiarissima
una concreta avversione a che
avvenga il processo di trasformazione del Ruggi in ospedale
universitario, e non possiamo
non notare che i soggetti firmatari parlino a titolo personale,
non rappresentando il Collegio dei direttori di dipartimento nella sua interezza, organo
che, a quanto ci risulta, non si
riunisce da 10 mesi. Parlano in-
fatti di “vulnus insanabile”, dichiarando apertamente, senza
probabilmente
rendersene
conto, la loro assoluta contrarietà al processo che è invece
ormai incardinato nella storia». «Parlano – aggiunge Pasquino
–
di
studenti
“ostaggio”, dichiarando apertamente, ancora una volta senza
accorgersene, che gli studenti
di Salerno non avrebbero capacità di intendere; eppure quando a questi studenti e ai docen-
ti, è stato negato il diritto allo
studio, facendogli trovare sbarrate le porte delle aule, non ricordo – visto che mi vien chiesto di ricordare – di aver sentito levarsi queste voci in loro difesa». Se la componente universitaria dei docenti, “non ha
ancora offerto il tanto prospettato e ancora atteso contributo” «è proprio perché –sostiene
il rettore – al netto di tardive firme sui contratti, processo che
è durato ben 10 mesi, e sban-
dierato con tanto di manifestazioni mediatiche, non è mai seguito alcun atto che realmente
favorisse, con l’integrazione,
l’accesso – e l’ingresso – degli
universitari ai propri compiti
di didattica e assistenza. Eppure, il “dovuto ristoro economico”, era garantito sin dal 2010,
dall’allora giunta Bassolino, e
confermato nel 2011 e nel 2012
dal Governatore Caldoro, che
mai ha fatto mancare il leale
supporto a questo difficile per-
corso».«La nostra – ha aggiunto Pasquino – non è mai stata,
al netto di miseri tentativi interpretativi, una partita contro
qualcuno, meno di tutti contro
l’Azienda ospedaliera di Salerno. Noi stiamo difendendo la
legalità, stiamo difendendo il
principio, legalmente riconosciuto, della pari dignità della
Regione e dell’Ateneo ad individuare il management aziendale, che è pari dignità per i docenti, e garanzia di tutela degli
studenti; e null’altro». «La facoltà di medicina- ha concluso
il rettore – non nasce per assicurare a chiunque incarichi di
docenza,
Anche le organizzazioni sindacali, in vista dello sciopero di
dopodomani, hanno sollecitato tutte le forze politiche ad intervenire con fermezza sulla
questione. Per i consiglieri regionali Anna Petrone e Dario
Barbirotti, tutto questo è frutto dell’immobilismo della
giunta Caldoro e del napolicentrismo. «Le risposte – hanno
detto – sono pari a zero». Michele Ragosta, deputato di Sel,
ha annunciato un’interrogazione parlamentare. Sul tema del
napolicentrismo si è levata
una voce fuori dal coro: quella
del senatore del M5S Andrea
Cioffi «perché – ha detto – non
siamo solo vittime di questo sistema».
Mattia A. Carpinelli
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mentoring usa/italia
Con il Real Greci
i valori di Mentoring
scendono in campo
Mentoring ringrazia il Real
Greci e il suo capitano Generoso Di Gilio per aver creduto
e portato avanti i valori
dell’Amicizia, dello Sport e
della Solidarietà: questa la
scritta che campeggiava sulla
targa consegnata da Giuseppe Cuomo, responsabile Area
Eventi di Mentoring Usa-Italia Onlus alla squadra Real
Greci in occasione della cena
di fine anno tenutasi in un noto ristorante di Baronissi.
Grande emozioni ritrovarsi
tutti insieme a conclusione di
un altro campionato condotto all’insegna della passione,
dello sport e della solidarietà.
I ragazzi del Real Greci da anni sostengono la mission di
Mentoring e con orgoglio portano anche il nome sulla maglietta quando scendono in
campo.
Ormai
sono
passati
trent’anni da quando ci si riuniva al parco per dare un calcio a un pallone, da sempre lo
spirito di gruppo ha aiutato
tanti giovani a superare le difficoltà e, come nell’idea di
Matilda Raffa Cuomo, fondatrice del metodo ono-to-one
alla base di Mentoring il più
grande sostiene e aiuta il più
piccolo, così i ragazzi più
grandi di via dei Greci hanno
sempre sostenuto i più deboli
a superare le difficoltà che si
presentavano lungo l’arco
della loro crescita.
Oggi i videogiochi, il computer, internet e i social
network sono i passatempi,
quasi le uniche “passioni”
della maggior parte delle nuove generazioni. Prima, invece, era il calcio la passione da
coltivare ed una motivazione
per stare insieme; soprattutto
nei periodi estivi, terminata
la scuola, si trascorrevano intere giornate a giocare e la sera sfiniti ci si ritrovava su un
muretto, sotto un lampione,
a raccontarsi storie infinite
che ancora oggi riempiono i
loro ricordi. Oggi molti ragazzi sono emigrati, il parco si sta
svuotando e questo rende tutto più triste, anche se grazie
ad un gruppo ristretto di amici, ancora lì residenti, si man-
fonico chiamato “My True
Story” e spesso mi ha dato dei
ruoli. Non mi pagavano bene,
Tony Randall
ma potevo pagare l’affitto.
Un giorno mi chiese di rimanere dopo le prove e disse: “Io
non so cosa vuoi fare della
tua vita, ma hai qualcosa da
offrire a questa attività”. Quelle parole mi colpirono, perché la sua visione della recitazione era diversa da qualsiasi
di Matilda Raffa Cuomo*
altro avessi sentito prima. Mi
prospettò qualcosa che poteony Randall, nome ve- vo fare per gli altri. Non parlò
ro di Arthur Leonard di successo e mi disse che la
Rosenberg, è stato un recitazione era qualcosa che
attore, comico, regista e pro- non dovevo fare per me ma
duttore cinematografico sta- per gli altri. Lui avrà sempre
tunitense. Vincitore nel 1975 un posto speciale nel mio
di un Emmy Award, alla fine cuore per avermi mostrato
degli anni Ottanta
questo modo di
fondò il National
pensare, per averActors Theatre di
mi fatto capire
New York realizche la recitazione
zando, così, il suo
era qualcosa di imsogno. Dopo esseportante per tutte
re rimasto vedovo
le persone. L’uonel 1992 della primo che mi ha insema moglie Florengnato ad agire è
ce Gibbs, nel 1995
stato Sanford Meisi risposò con l’atsner, un altro
trice Heather Har- Matilda
mentore perché è
lan, di 50 anni più Raffa Cuomo
diventato la figura
giovane, che gli
paterna nella mia
diede due figli.
vita. Ho ricevuto
«All’inizio della
poco
sostegno
mia carriera – racemotivo dalla mia
conta Tony Ranfamiglia, per cui la
dall – il mio mensua guida è stata
tore è stato Carlo
fondamentale. Ho
Warburton, un
studiato con lui
vecchio attore che
per due anni, e mi
si era esibito con
ha davvero aiutapersone così imto a imparare il
portanti come El- Tony
mestiere. Entramlen Terry e che Randall
bi questi uomini
avevano visto sir
hanno svolto un
Henry Irving esibirsi. Era una ruolo chiave nella mia vita,
miniera di ricordi. Mi piaceva non solo perché erano menascoltare le sue storie di tutte tori per me come attore, ma
le persone che aveva cono- perché mi hanno insegnato
sciuto e dei grandi attori che le lezioni della vita».
aveva visto. Nel corso degli ul* fondatrice
timi 25 anni della sua vita, ha
e presidente onorario
diretto un programma radiodi Mentoring USA - Italia
IL PERSONAGGIO
calcio e impegno sociale
«Un vecchio attore
mi ha dato tanto
coi suoi racconti»
T
Alcuni dei componenti della Real Greci
tengono vivi il nome e i valori
del rione dei Greci.
Alcuni dei protagonisti della stazione calcistica sono stati presenti anche alla cena:
Carmelo Amato, Marco Ascolese, Alfonso e Valerio Argento, Giuseppe Apicella, Domenico e Marcello Bisogno, Mirko Cantarella (addetto stampa), Antonino Cacace, Enrico
Casola, Andrea Caputo, Peppe Cuomo, Toni De Bellis,
Massimiliano De Simone, Generoso Di Gilio, Giuliano Di
Giuseppe, Pierpaolo Falivene, Gaetano Fernandez, Michele Galluzzi, Angelo Genovese, Giovanni Gioia, Christian e Luca Landi, Raffaele
Luciano, Carmine Montuori,
Roberto Memoli, Nico Memoli, Davide Mele, Paolo Pagano, Peppe Parisi, Sabatino
Procida, Antonio Romano,
Vincenzo Salzano, Luca Vitale, Ernesto Viviani, Luca Villari.
(m.c.)
i progetti
Raccolta di fondi
per “Sos bullismo”
Sabato e domenica prossimi,
presso il centro Plaza Galleria di
Mercato San Severino, sarà
effettuata una raccolta fondi per
promuovere il progetto di
Mentoring Usa Italia, “Sos
bullismo”, nelle scuole
salernitane. Il direttore
commerciale sensibile alle
tematiche sociali, ha inteso
sostenere questa campagna
dando l’opportunità a Mentoring
di presenziare con uno stand e dei
volontari all’interno degli spazi
commerciali. Tutti possono con
un piccolo contributo aiutare
l’associazione a prevenire e
arginare il bullismo, un fenomeno
in crescita all'interno della
scuola.
Salerno
MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 LA CITTÀ
15
Turisti d’inverno con Royal Carribbean
Nel 2013 la compagnia garantirà lo scalo di 42 crociere. Entro settembre sarà ultimato il prolungamento del Manfredi
«Sei anni fa, quando incontrai
per la prima volta il sindaco De
Luca, pensai subito di avere
davanti un uomo ambizioso.
Oggi, dopo aver visto che la
stazione marittima e la piazza
non sono solo un’idea, posso
dire che puntare su Salerno è
stata una scelta giusta». Non
ha nascosto lo scetticismo iniziale di fronte ai progetti che
gli furono proposti nel lontano
2006, John Tercek, vice-president commercial development della Royal Caribbean,
uno dei colossi croceristici più
imponenti sulla scena mondiale, che, dal 2010, ha deciso di
“sposare” la città turistica
“figlia” dell’ormai viceministro alle infrastrutture, Vincenzo De Luca. Da maggio a dicembre il porto salernitano
ospiterà “Serenade of the Seas”, terza gemella della classe
Radiance di Royal Caribbean
International, impegnata in
un viaggio di 12 notti che tocca
le città più belle di Francia, Italia, Grecia e Turchia con partenza da Barcellona. Oltre alle
più moderne dotazioni tecnologiche, a bordo “della città
galleggiante” ci sono ben 13
ponti dedicati alle attività sportive, al relax e al divertimento
per tutte le età. Inoltre, su tutte
le navi della flotta vengono
proposti esclusivi programmi
di intrattenimento e spazi dedicati a bambini e ragazzi in
compagnia di personale altamente qualificato. E da
quest’anno è stata introdotta
una bella novità per tutte le
piccole fan della bambola più
famosa del mondo: la Barbie
premium experience per soggiornare in una cameretta arredata in stile Barbie e divertirsi con tante attività a tema, come il corso di danza per sirene
e il laboratorio per giovani stiliste. In totale gli scali previsti in
città saranno 15, ma se si sommano le compagnie impegnate nel progetto “Salerno Cruises” (sotto il controllo della
RC) le navi che toccheranno il
nostro porto nel 2013 saranno
ben 42, con circa 60mila passeggeri movimentati. Mentre
il 2014 vedrà l’aumento delle
società che hanno richiesto di
approdare in città, con un rispettivo 10 per cento in più di
turisti. Intanto procedono i lavori per il prolungamento del
molo Manfredi: «Insieme al
Comune manteniamo, anno
per anno, gli impegni assunti –
ha sottolineato il presidente
dell’Autorità portuale, Andrea
Annunziata – finiremo con tre
Stazione marittima di Zaha Hadid
Gli americani interessati alla gestione
«Ci auguriamo di essere tra le
compagnie coinvolte nelle
gestione della stazione
marittima insieme ai partner
locali». Forse c’era da
aspettarselo, eppure John
Tercek, vice president
commercial development
della Royal Caribbean, ha
voluto buttarla lì, quasi come
se la notizia fosse di poca
rilevanza. In fondo il Comune
l’aveva già ribadito ad inizio
maggio: «Per novembre la
stazione marittima verrà
ultimata – aveva annunciato il
sindaco, Vincenzo De Luca –
poi bisognerà pubblicare un
bando per la gestione della
struttura. Noi non saremmo in
grado ed è giusto che ad
occuparsene siano gli stessi
operatori, preferibilmente
consorziati. In questo modo
eviteremo anche di
commettere gli errori che
sono stati fatti per
l’aeroporto». Ed ecco che la
richiesta, o meglio la speranza
velata – ma non troppo – , è
arrivata ieri mattina in
conferenza, mentre si
discuteva della stagione
croceristica 2013.
Per scoprire, comunque, se
alle parole seguiranno i fatti
bisognerà attendere la
pubblicazione del bando, che
non avverrà prima di fine
anno. «Sarebbe da folli
pensare che il Comune possa
gestire il gioiellino
dell’architetto Zaha Hadid –
ha aggiunto De Luca –
vogliamo che la struttura
funzioni al meglio delle sue
potenzialità e, per questa
ragione, non ci resta che
lasciare spazio a chi meglio di
noi saprà farlo». (r.e.)
In fondo, da sinistra, John Tercek, Vincenzo De Luca e Andrea Annunziata
mesi di anticipo l’ambizioso
progetto che ha riguardato il
Manfredi. L’opera dovrebbe
essere conclusa per fine estate». Notizia che ha allietato
non poco gli investitori della
Royal Caribbean, a cui toccherà chiudere la stagione 2013,
con l’ultima crociera prevista
per il 29 dicembre e pensata
per mettere in vetrina lo sfavillio di “Luci d’artista”. «Stiamo
lavorando alacremente all’organizzazione
dell’edizione
2013 – ha subito puntualizzato
De Luca – in particolare orga-
nizzeremo un gemellaggio
con Bruxelles che ci vedrà impegnati su due punti: in primis
la capitale ospiterà una delle
luminarie che era stata in mostra da noi l’anno prima ed in
secondo luogo l’accordo verterà anche sull’organizzazione
del teatro lirico». Annuncio
non da poco che, comunque,
dovrà essere approfondito nelle prossime settimane, quando sarà più chiara la natura
della collaborazione. Intanto,
oltre a “Serenade of the Seas”,
faranno scalo a Salerno Cele-
brity Equinox e Celebrity Silhouette della compagnia Celebrity Cruises e, per 11 scali,
Horizon della compagnia del
gruppo CDF Croisières de
France.
Rita Esposito
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accordo Sct-Hapag Lloyd
Collegamenti settimanali
con Usa, Egitto e Turchia
Partirà domani la nave “Jpo Pisces”, dando il via agli scali settimanali di un importante nuovo
servizio transatlantico, che collegherà Salerno con diversi porti del Golfo degli Usa e del Messico (Port Everglades, Veracruz,
Altamira, Houston, New Orleans). È questa l'importante novità annunciata da Salerno Container Terminal (Gruppo Gallozzi), che porta a casa un nuovo accordo operativo con la tedesca Hapag Lloyd, uno dei
maggiori global carrier dello
shipping internazionale. Si consolida così il rapporto di colla-
borazione tra le due società, nato dieci anni fa. La Hapag Lloyd,
soddisfatta dalle positive performance operative e commerciali
di SCT, rilancia le attività nello
scalo con due nuovi servizi full
container, entrambi a cadenza
settimanale, che vedono Salerno al centro degli interessi della
linea in Sud Italia. Saranno impiegate navi full container di
269 metri di lunghezza, 41mila
tonnellate di stazza e 4.500 contenitori di portata. Il servizio sarà operato con le compagnie
Hamburg Sud e CMA. «Non
posso che manifestare grande
soddisfazione – ha detto il presidente di SCT e Gallozzi Group,
Agostino Gallozzi – per queste
ulteriori acquisizioni di linee e
di traffico container, per le quali il nostro gruppo ha assunto
negli anni grande specializzazione. La conferma di Hapag
Lloyd giunge a pochi giorni
dall’accordo definito con la Linea Messina. Stimiamo che Hapag Lloyd possa movimentare
circa 25mila teus in aggiunta ai
traffici attuali. È la conferma
della grande vitalità che il nostro gruppo ed il porto di Salerno sono capaci di esprimere,
La nave della Hapag Lloyd nel terminal di Gallozzi al porto
nonostante i tempi che attraversiamo». A metà giugno sarà poi
avviato il nuovo servizio full
container intra Mediterraneo,
sempre a cadenza settimanale,
che collegherà con navi da milleduecento contenitori di portata, il porto di Salerno con quelli
Spiagge e fondali puliti, in città si fa rete
Domani pomeriggio a Torrione l’iniziativa di Legambiente con 200 bambini di otto associazioni
I partecipanti all’edizione 2008 nel porticciolo di Pastena
Insieme per la pulizia del litorale marino. Si riconferma
l’impegno di Legambiente per
“Spiagge e fondali puliti 2013”,
l’iniziativa in calendario per
domani (ore 15.30) presso le
tre spiagge libere di Torrione.
Circa 200 i bambini che prenderanno parte al pomeriggio,
grazie anche al coordinamento di Sodalis CSV che ha coinvolto i centri di aggregazione
minorile del comune salernitano. «Recuperando la spazzatura sparsa sul pezzetto di litorale più vicino a casa, si può inviare un forte segnale contro i
comportamenti incivili – ha
commentato Gianluca De
Martino, del circolo Legambiente Orizzonti – la nostra
missione sarà quella di sconfiggere l’incuria pezzo dopo
pezzo, spiaggia dopo spiaggia,
rifiuto dopo rifiuto. Il coinvolgimento di tanti bambini non
è casuale, riteniamo che possano
essere
le
nostre
“sentinelle”, contagiando i
propri genitori con un carico
di buone pratiche da seguire».
Ogni partecipante riceverà un
cappellino e maglietta, insieme al kit per la pulizia del litorale marino. Prima di iniziare
l’attività i volontari di Legam-
biente Salerno terranno una
breve lezione di educazione
ambientale.
«Lo scopo è di educare i nostri ragazzi ad un comportamento critico – ha aggiunto Valeria De Simone, portavoce
dei centri di aggregazione minorile di Salerno – l’obiettivo
sarà quello di farli raggiungere
una consapevolezza e un rispetto maggiore nei confronti
dell'ambiente».
Otto in tutto i circoli che
hanno aderito all’iniziativa,
tra questi: Mercatello, Monticelli, “Chiara Della Calce” di
Ogliara, “Enzo Sacco” di Ma-
della Turchia e dell’Egitto di
Alessandria, Damietta, Port
Said, Mersina, Izmir. Con i due
nuovi approdi settimanali la
Hapag Lloyd assicurerà al porto
cittadino lo scalo di 100 navi aggiuntive all’anno.
(r.e.)
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tierno, “La bottega di Alice” di
Fratte, “Arciragazzi - Gatto
con gli Stivali” al Quartiere Italia, Scalo126 (Lauro Grotto),
“Il Girasole” di Mariconda.
Parteciperanno, inoltre, i minori residenti nelle comunità
dell’associazione “l’Abbraccio” e la casa famiglia “Tutti a
casa”.
«Spiagge e Fondali puliti è
un ottimo esempio di sinergia
e creazione di rete – ha commentato Diego Leone, componente del comitato esecutivo
di Sodalis CSV – tra le diverse
realtà sociali presenti sul territorio, impegnate nella tutela
di un bene comune quali le nostre spiagge». La cittadinanza
tutta è invitata a prendere parte al pomeriggio, il punto di ritrovo è la spiaggia adiacente la
foce del fiume Irno.
(r.e.)
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Salerno
LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Neonato morto in clinica
Giallo su prelievo e latte
pastena
Tentano di ripulire un bar
Presi Maisto e D’Andria
Eseguita l’autopsia sul bimbo, si sospetta l’inalazione di liquido nei polmoni
Dubbi sulla cartella clinica. Adesso si attende l’esito degli esami istologici
di Clemy De Maio
L’autopsia sul piccolo Giuseppe non svela ancora il mistero
della morte, ma solleva nuovi
dubbi e alimenta i sospetti ingenerati dal sequestro della
cartella clinica, dove secondo
le indiscrezioni non vi sarebbe
traccia del prelievo di sangue
di cui i genitori del piccolo
hanno detto di avere saputo
dai medici. Elementi tutti al vaglio del sostituto procuratore
Elena Guarino, a cui è affidata
l’inchiesta aperta giovedì mattina dopo che da Villa del Sole
è arrivata, alle 7.30, la segnalazione del decesso. Secondo la
prima ricostruzione dei fatti il
personale sanitario si sarebbe
recato al nido alle 4 di giovedì
mattina, per i consueti prelievi
di sangue e il cambio dei pannolini. Giuseppe C., figlio di
una giovane coppia di Lioni,
doveva essere dimesso in giornata. Ma un’ora dopo, quando
alle cinque i camici bianchi sono tornati alle cullette, è stato
trovato privo di vita. Del prelievo non si parlerebbe però in
cartella clinica, dove si menziona il controllo delle cinque,
La clinica Villa del Sole dove è morto il neonato
e toccherà adesso alla Procura
verificare quale sia la versione
esatta e se tra familiari e personale vi sia stato un equivoco.
Intanto ieri mattina è stata eseguita l’autopsia, affidata dal
magistrato ai periti Adamo Maiese e Beatrice Lopardo. C’era-
bloccato dagli agenti
La polizia denuncia anziano
armato di spranga in ferro
Era fermo nei pressi di una pescheria alle spalle della questura (vicino all’ex cinema Diana),
armato di una mazza di ferro.
L’uomo, di 73 anni, è stato bloccato dagli agenti delle “volanti”
- agli ordini del vice questore aggiunto Rossana Trimarco - che
dopo averlo identificato, lo hanno denunciato. L’episodio si è
verificato domenica mattina.
Sembrava quasi che il 73enne
non si trovasse lì per caso ma
per aspettare qualcuno: un atteggiamento di attesa, il suo,
che aveva destato allarme tra i
passanti i quali si allontanavano
dal marciapiede terrorizzati.
L’uomo, infatti, aveva tono minaccioso ma rimaneva immobile, circostanza che inquietava
no anche il consulente di parte
della famiglia (il medico Gerardo Citro, indicato dall’avvocato di parte civile Lucio Basco)
e quello nominato dai cinque
sanitari indagati, che si sono
affidati all’avvocato Marcello
Giani e hanno incaricato della
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Stefano Maisto
Alfredo D’Andria
Stavano forzando la saracinesca del bar Marò Bistrò in via
Francesco Gaeta, a Pastena,
ignari che alle loro spalle i carabinieri del Nucleo operativo,
diretti dal colonnello Francesco Merone, stavano aspettando il momento giusto per coglierli in flagranza di reato. Domenica notte due 25enni sono
stati arrestati con gli attrezzi
da scasso ancora tra le mani,
mentre un complice minorenne è stato denunciato. In manette sono finiti Stefano Maisto, di Salerno, e Alfredo D’Andria di Pontecagnano - Faiano; mentre V. C. è stato deferito in stato di libertà ed affidato
ai genitori. Per i due 25enni arrestati sono scattate le misure
degli arresti domiciliari in attesa dell’esito dell’udienza - con
rito direttissimo - prevista nella giornata di ieri. I carabinieri
hanno sequestrato sia le attrez-
zature da scasso utilizzate dai
due giovani sia la Fiat Punto,
sprovvista di copertura assicurativa, con la quale si sarebbero poi dati alla fuga. Il complice minorenne era rimasto in
auto con il piede pigiato
sull’acceleratore. Doveva fungere da palo ed era pronto a
fuggire via a tutta velocità una
volta consumato il furto -forse
puntavano agli spiccioli delle
slot machines e della macchinetta cambiamonete - o se fossero arrivati controlli improvvisi. Al giovane, però, non si è
accorto dei militari e quando i
carabinieri sono intervenuti
era troppo tardi per tentare di
salvarsi. I due 25enni sono stati immobilizzati mentre erano
a lavoro ed avevano già arrecato qualche danno alla saracinesca. Il più giovane ha provato invano a fuggire.
(m.c.)
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Playmall, si è rischiata la strage
Giannatiempo resta in carcere in attesa dell’interrogatorio del giudice
non poco chiunque si trovasse a
passare di lì. Erano giunte numerose telefonate al centralino
della questura di un uomo che
aveva atteggiamenti strani e che
era armato. I poliziotti sono
giunti subito sul posto, soprattutto dopo l’episodio registrato
nei Mercati, pochi giorni fa,
quando un uomo armato di una
mazza, sempre di ferro, ha seminato il panico nel centro storico.
Una volta bloccato il 73enne
non ha fornito alcuna spiegazione agli agenti. Ha dichiarato di
aver trovato quella mazza in zona e che non l’avrebbe mai utilizzato. È stato denunciato per
possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere.
(m.c.)
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consulenza il medico Gaetano
Amatruda. Per avere certezze
sulle cause del decesso bisognerà attendere l’esito degli
esami istologici disposti su organi e tessuti, ma il primo esame del corpicino ha sollevato
il sospetto di una cosiddetta
ab ingestis, una inalazione involontaria di liquido proveniente dal tubo digestivo. Una
piccola parte di latte, cioè, potrebbe essere finita nei polmoni e avrebbe finito per soffocare il neonato. Per adesso si tratta solo di un sospetto, perché
elementi certi potranno arrivare solo dagli esami istologici
che saranno pronti tra sessanta giorni, ma è comunque questa una delle ipotesi su cui i periti sono chiamati a lavorare.
Intanto il bambino è stato restituito alla famiglia per i funerali. «Vogliamo la verità e speriamo che in questa tragedia
non vi siano responsabilità del
personale sanitario – hanno
confidato alcuni familiari – Se
la morte di Giuseppe poteva
essere evitata, la sua perdita
sarebbe ancora più insopportabile».
L’arma sequestrata dalla polizia
Si attende la convalida dell’arresto di Claudio Giannatiempo, l’ex amministratore del
Playmall Arechi che domenica
scorsa è stato tratto in arresto
dalla polizia perché sorpreso
con 500 litri di benzina e un pistola nei pressi della sala giochi
con l’intento, da lui stesso dichiarato, di dare fuoco
all’azienda. Una vendetta contro il fratello Bruno - attuale
amministratore - al quale la società aveva dato incarico di rilanciare la struttura. Claudio
Giannatiempo è in carcere da
ieri con l’accusa di porto abusivo d’armi, tentativo d’incendio
e detenzione di materiale infiammabile. A scatenare la vendetta l’odio covato nei confron-
ti del fratello al quale, Claudio
Giannatiempo si era rivolto
per farsi liquidare le quote della società in suo possesso. Alla
risposta negativa, l’uomo ha
ordito il piano per distruggere
l’azienda. Ed è stata una fortuna che Giannatiempo sia stato
intercettato da una volante in
servizio nella zona. L’uomo infatti aveva portato con se - confezionati in taniche e bottiglie
di plastica - materiale infiammabile capace di produrre una
vera e propria strage. Un quantitativo così elevato che avrebbe mandato in fumo non solo
la struttura del Playmall ma anche quelle limitrofe. Oltreché,
per la vicinanza con la linea ferroviaria, messo in pericolo an-
che i treni in transito in quella
zona. Domenica mattina infatti, sul luogo, oltre agli artificieri
e ai vigili del fuoco, sono intervenuti anche uomini della polizia ferroviaria per verificare la
sicurezza o meno del tratto di
strada ferrata. L’episodio si è
verificato intorno a mezzogiorno - un orario insolito -, Claudio Giannatiempo è stato intercettato da una volante della polizia. Gli uomini, al comando
del vice questore aggiunto Rossana Trimarco, insospettitisi
hanno fermato l’autovettura e
da un successivo e approfondito controllo hanno rinvenuto
armi e benzina. Immediato
l’arresto.
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appalti in provincia
Costrinse donna a prostituirsi “Due Torri”, bagarre al processo
Chiesti sette anni per Pietrofesa Nuovo scontro sui dati dei computer. Citarella convocato in aula
Sette anni di reclusione. È questa la condanna chiesta per
Marco Pietrofesa, il venditore
ambulante di 42 anni a processo con l’accusa di aver costretto
una donna a prostituirsi per ripagarlo dei soldi che aveva prestato a lei e suo marito. Ieri, davanti al collegio giudicante presieduto da Eva Troiano si è conclusa la requisitoria con la pesante richiesta di pena per il
42enne, mentre per la moglie la
condanna chiesta è stata di due
anni. La donna, Giusy Napoli,
avrebbe aiutato il marito a sorvegliare che la vittima si prostituisse.
Ora toccherà al difensore degli imputati, l’avvocato Valentina Restaino, tenere l’arringa.
Poi, dopo le conclusioni dei legali di parte civile – gli avvocati
Lucia Capuano e Maurizio De
Feo – e la replica del pubblico
ministero, i giudici si ritireranno in camera di consiglio per
emettere la sentenza.
I fatti di cui è accusato il venditore ambulante di frutta, che
sarebbero avvenuti due anni fa,
sono stati ricostruiti nel corso
del dibattimento dalla stessa
donna che avrebbe subito ricatti e pressioni. «Quell’uomo ci
minacciava – ha spiegato ai giu-
dici – Petendeva i soldi subito,
ma noi non li avevamo. Io non
avrei voluto cedere, ma avevo
paura e non avevo altre possibilità». La donna ha raccontato
anche delle minacce col coltello, quello che il 42enne usava
«per tagliare i cocomeri» e della
vergogna di essere stata costretta a vendere il proprio corpo
per racimolare in fretta i 700 euro del prestito che Pietrofesa
aveva concesso a lei e al marito.
Per i fatti che hanno portato
alla celebrazione del processo,
Pietrofesa è stato arrestato
nell’aprile dello scorso anno.
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È braccio di ferro tra accusa e
difesa nel processo “Due torri”
sugli appalti in Provincia, che fino al 2009 sarebbero stati appannaggio di un cartello di imprese guidate da Gennaro e
Giovanni Citarella. Pomo della
discordia sono i documenti informatici sequestrati in computer e pen drive dei due imprenditori. Centinaia di file, dove sarebbe annotata tutta la contabilità segreta del “cartello” comprese spartizioni e tangenti, e
di cui il collegio difensivo chiede l’estromissione dal fascicolo
perché acquisiti senza la presenza dei difensori, quindi col
rischio di manipolazioni. Alla
scorsa udienza la presidente
del Tribunale, Eva Troiano,
aveva condizionato la decisione alla testimonianza del personale che aveva “copiato” gli
hard disk, ma neanche questo
è bastato per sciogliere la riserva perché le difese (in primis
l’avvocato Antonio Zecca) hanno sollevato una nuova eccezione sull’ammissibilità della
testimonianza, ritendola propria più di un consulente che di
un mero esecutore. Il Tribunale si è quindi riservato di decidere anche su questa eccezione, mentre l’avvocato Dario In-
cutti ha accusato il collegio di
minare il dovere di imparzialità
per avere falcidiato la lista testi
della difesa. La prossima udienza è fissata per ottobre, quando
sarà ascoltato Giovanni Citarella. Sarà sentito quale imputato
in procedimento connesso,
perché la sentenza con cui ha
patteggiato la pena pende ancora in Cassazione. Imputati
sono invece i funzionari provinciali Raffaele Orefice e Franco
Pio De Luca e i costruttori
Eduardo Sale di Nocera, Luigi
Di Sarli di Teggiano e Giovanni
Botta di Palomonte.
(c.d.m.)
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Salerno ❖ Quartieri
MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 LA CITTÀ
i controlli della polizia
Blitz in litoranea, denunciate 11 prostitute
Ancora un blitz anti-lucciole degli
agenti della questura di Salerno
nelle strade della città
solitamente punto di ritrovo di
prostitute e clienti. Gli agenti
delle “volanti” hanno battuto
palmo a palmo l’area a confine tra
il comune di Salerno e quello di
Pontecagnano. Forse i continui
controlli cominciano a dare i
primi risultati, o per lo meno è
quello che sperano i poliziotti,
visto che domenica sera solo una
straniera - di nazionalità rumena
- è stata allontanata dal
territorio. In realtà la prostituta
era già inottemperante a un
precedente divieto di dimora nel
territorio comunale; nonostante i
continui “inviti” del questore De
Iesu le prostitute continuano a
frequentare le stesse aree
cittadine non curanti delle
prescrizioni imposte. Nella stessa
zona, in occasione di precedenti
retate antiprostite durante il
week-end, il bilancio era stato
decisamente diverso. I poliziotti
anche tra giovedì e venerdì scorsi
hanno effettuato controlli nella
zona Sud, per colpire il giro
d’affari che si nasconde dietro lo
sfruttamento delle prostitute: le
denunce sono state undici.
Accoltellò i vicini, 23enne rimane a Fuorni
Un intervento della polizia
Rimarrà in carcere il 23enne del
rione Sant’Eustachio arrestato
giovedì scorso per tentato duplice omicidio. Ieri A.S., queste le
sue iniziali, è stato interrogato,
presso il carcere di Fuorni, assistito dall’avvocato Michele Tedesco, e si è avvalso della facoltà
di non rispondere. Il giovane per
ora rimane l’unico destinatario
della misura restrittiva in carcere; ma gli agenti della Squadra
mobile, diretti dal vice questore
aggiunto Claudio De Salvo, sono sulle tracce di altre persone
che hanno preso parte alla violenta lite condominiale culmina-
ta nell’accoltellamento di padre
e figlio, Mario Apicella, di 65 anni, e Fabio di 32, gravemente feriti e trasportati al “Ruggi d’Aragona”. Il 32eenne fu operato
d’urgenza, avendo riportato otto coltellate tra torace, addome
e braccia. Il 65enne che, invece,
aveva riportato “solo” due ferite
all’addome - e sembrava fosse
meno grave - con il passare delle
ore ha destato preoccupazione
per un peggioramento costante
delle sue condizioni di salute tra
giovedì e venerdì scorsi. Gli investigatori ritengono poco probabile che sia stato solo il 23enne
Mancano i controlli
Lungomare invaso
da ambulanti abusivi
tanti testimoni oculari della
deriva che il lungomare sta di
nuovo prendendo - nonostante le misure intraprese dalla
Prefettura dopo l’incontro di
aprile con i vertici cittadini del
sindacato degli ambulanti che
chiedevano maggiori controlli
– si evince che la situazione è
di nuovo precipitata.
Secondo Aniello Ciro Pietrofesa, presidente provinciale dell’Anva, il fenomeno degli
abusivi è notevolmente diminuito in seguito all’esposto degli associati ma «se pensiamo
di riuscire a debellare del tutto
gli episodi di abusivismo ci illudiamo soltanto perché per
farlo ci vorrebbe una pattuglia
ogni venti metri e sappiamo
tutti che questo non è possibile».
Una pattuglia ogni venti metri è impensabile, tutti lo riconoscono, ma i salernitani chiedono che almeno qualche divisa sul lungomare, nei giorni
festivi e quindi di maggior affluenza, si intraveda: «Dome-
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Baraccopoli
smantellata
Sgomberate
dodici persone
Giro di vite degli agenti della
polizia municipale ieri all’alba
per debellare il dilagante fenomeno del bivacco e delle baraccopoli in città. Sono state fermate e controllate 20 persone.
Dodici, in particolare, avevano
scelto via La Gatta come luogo
di ritrovo fino a quando, pian
piano, non avevano portato sul
posto materassi e coperte, fornelli e arredi fatiscenti recuperatisottoai palazzie destinatial
trasferimento dei rifiuti ingombranti presso l’isola ecologica.
Il nutrito gruppo di nomadi, in
pratica, si era insediato stabilmentesul posto equando sono
giunti gli agenti hanno trovato
tende e tavole di legno utilizzate, come tetti, per ripararsi dal
freddo. Sono stati tutti denunciati per invasione di terreni e
denunciati, oltre ad essere stati
allontanati, con foglio di via obbligatorio, e il conseguente divieto, per due anni, di ritornare
nelterritorio.
Molti residenti infastiditi, di via
Mobilio e via Rossi, avevano segnalato l’occupazione abusiva
dei senza fissa dimora nei pressi delle loro abitazioni. Multati
e allontanati ieri anche due posteggiatori abusivi rumeni: entrambi erano già destinatari di
foglio di via obbligatorio.(m.c.)
nica gli abusivi hanno mercanteggiato tranquilli per tutto il
pomeriggio e all’imbrunire si
sono trasferiti in via Mercanti
dove hanno continuato i loro
affari fino a notte fonda, indisturbati». Il che fa non poca
rabbia a chi, invece, nonostante paghi le tasse regolarmente
e con enormi sacrifici, viene
continuamente sottoposto a
controlli da parte dei funzionari del settore Annona del
Comune.
«Ultimamente ci sono state
multe da migliaia di euro nel
mercatino di largo san Petrillo, tanto per fare un esempio,
per irregolarità quasi inesistenti – continua adirato uno
dei commercianti della zona –
mentre si chiudono entrambi
gli occhi quando si attraversa
la kasbah che a volte diventa il
centro storico di sera e, nelle
ore diurne, il lungomare. È arrivato il momento di intervenire davvero, non solo a parole».
Fiorella Loffredo
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ad impugnare un coltello e a
sferrare fendenti, e colpi profondi, ai suoi vicini di casa. Si cerca
qualcun altro che ha preso parte
alla rissa ma che non è stato ancora individuato. Solo a carico
del 23enne sono emersi indizi
più gravi tali da far scattare le
manette. Nonostante l’intervento tempestivo degli agenti e le
perquisizioni negli appartamenti dei residenti coinvolti nella rissa, nata in seguito a un alterco
sull’apertura o meno di un infisso nella tromba delle scale, gli investigatori non hanno trovato
coltelli insanguinati né dentro
né fuori l’edificio di via Parisi. Il
rinvenimento avrebbe consentito di rilevare le impronte e risalire agli accoltellatori.
(m.c.)
via la gatta
Pietrofesa: «Hanno fatto affari a danno di chi è in regola»
I negozianti chiedono un giro di vite anche nel centro storico
Un’altra domenica all’insegna dell’illegalità, quella appena, passata sul lungomare cittadino. «Sembrava di essere
stati invasi dai barbari», questa la denuncia di un residente, nonché commerciante, del
centro storico che ha raccontato di un pomeriggio festivo
in riva al mare fortemente infastidito dalla presenza massiva, e spesso invadente, degli
ambulanti abusivi, il più delle
volte di nazionalità straniera.
«Io e la mia famiglia siamo andati via per disperazione –
continua indignato – perché
ogni tre passi venivamo avvicinati da un venditore di rose, o
di braccialetti africani, o di altre chincaglierie. In più la passeggiata era fortemente ostacolata dai teli degli abusivi stesi a terra e coperti di merce per
di più contraffatta».
Insomma uno spettacolo
«alquanto avvilente – conclude – che necessita di un veloce
intervento da parte delle istituzioni». Dalle parole di uno dei
13
Ambulanti ieri sera nel centro storico
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Pedalando per la città
Domenica il centro diventa pista ciclabile
Tutto pronto per la 21esima edizione di “Pedalando per la città”, manifestazione prevista per
domenica prossima quando
centinaia di ciclisti attraverseranno la città a bordo della loro
bici per trascorrere in compagnia una mattinata all’insegna
dello sport, del vivere sano e del
rispetto per l’ambiente. Per favorire la buona riuscita
dell’evento, il Comune ha predisposto la chiusura al traffico di
alcune strade che vedranno il
passaggio della carovana sulle
due ruote. Dalle 7 di domenica,
fino al termine della manifestazione, piazza Vittorio Veneto,
luogo di assembramento delle
bici, sarà off limits per tutti gli altri veicoli che non potranno attraversare né sostare in piazza.
Dalle 9.30 molte strade cittadine diventeranno pista esclusivamente ciclabile. La circolazione agli altri mezzi sarà, infatti,
vietata in corso Garibaldi fino a
traversa Santa Lucia dove i cicli-
PROVINCIA DI SALERNO
Procedura di VIA integrata con la Valutazione di Incidenza - Richiesta di giudizio di compatibilità ambientale.
Grande Progetto “Interventi di difesa e ripascimento del litorale del golfo di Salerno”
CCI 2011IT161PR004 - CUP H43E12000040005
Alcuni appassionati di bici nel centro cittadino
sti urbani svolteranno a sinistra
per immettersi sul lungomare;
qui il traffico sarà interrotto nei
tratti Trieste, Tafuri, Marconi,
Colombo fino ad arrivare a via
Leucosia dove, nei pressi del
Soccorso amico, sarà previsto
l’arrivo. Le bici, però, faranno ritorno in piazza Vittorio Veneto
dove la manifestazione terminerà; per questo sarà disposto il divieto di circolazione nel lato interno di via Leucosa, traversa
Romano, piazza Monsignor
Grasso, via Trento, via Posidonia, via Torrione, corso Garibaldi, via Roma fino a traversa Santa Lucia. Lì i ciclisti faranno il secondo giro di boa, raggiungeranno, via lungomare, piazza
della Concordia e poi si dirigeranno verso piazza Vittorio Veneto. Agli autoveicoli e motocicli provenienti da via Sabatini
sarà fatto obbligo di girare a sinistra su via Lista (sarà disposto il
senso unico).
(fi.lo.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
La Provincia di Salerno, con sede legale in Via Roma 104, ai sensi
delle normative vigenti in materia di valutazione di impatto ambientale, comunica di aver depositato presso l’autorità competente,
Regione Campania – AGC05 – Settore 02 Tutela dell’Ambiente, via
De Gasperi 28 – 80133 Napoli il progetto e lo Studio di Impatto
Ambientale integrato con la Relazione di incidenza relativo all’intervento indicato, al fine di ottenere parere di compatibilità ambientale
e di Valutazione di incidenza.
Il progetto consiste in interventi di difesa costiera da realizzare
mediante opere rigide, sommerse e semisommerse, in pietrame calcareo, integrate da ripascimento localizzato, da effettuare nei
Comuni di Pontecagnano Faiano, Battipaglia, Eboli, Capaccio e
Agropoli su un tratto di costa lungo Km 33 circa.
Sito della Rete Natura 2000 interessato: SIC IT 80500010 “Fasce litoranee a destra e sinistra del fiume Sele”
Copia del Progetto, dello Studio di Impatto Ambientale integrato con
la Relazione di incidenza e della relativa Sintesi non tecnica sono già
depositati per la pubblica consultazione presso i seguenti uffici:
1. Regione Campania – AGC05 – Settore 02 Tutela dell’Ambiente, via
De Gasperi 28 – 80133 Napoli
2. Provincia di Salerno Settore Attività Produttive – P.zza S. Agostino,
29 – 84121 Salerno
3. Comune di Pontecagnano Faiano 3° Settore infrastrutture – patrimonio – igiene urbana e tutela ambientale, Via Via M. Alfani -84093
- Pontecagnano Faiano;
4. Comune di Battipaglia - Settore Tecnico e Ambiente - A.P.O.
Ambiente e Sicurezza P.zza A. Moro snc 84091 Battipaglia;
5. Comune di Eboli – Servizio V.A.S. - Via Matteo Ripa n.49 – 84025
Eboli;
6. Comune di Capaccio Area VI – Ufficio Lavori pubblici, Via V.
Emanuele 1 – 84047 Capaccio;
7. Comune di Agropoli - Ufficio Lavori Pubblici - piazza della
Repubblica, 3 - 84043 Agropoli.
I documenti sono altresì disponibili sulle pagine web della Regione
Campania dedicate alle valutazioni ambientali, all’indirizzo
http://viavas.regione.campania.it/opencms/opencms/VIAVAS e sul
sito del Grande Progetto http://grandeprogettodifesalitorale.provincia.salerno.it.
Ai sensi dell’art 24 comma 4 del D. Lgs.152/06 e ss.mm.e ii., chiunque intenda fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti i
possibili effetti dell’intervento medesimo può presentare, in forma
scritta, nel termine di 60 giorni a decorrere dalla data della presente
pubblicazione, osservazioni sull’opera in oggetto al seguente indirizzo: Regione Campania – AGC05 – Settore 02 Tutela dell’Ambiente,
via De Gasperi 28 – 80133 Napoli
Il R.U.P.
Dott. Domenico Ranesi
12
Salerno
LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013
Anagrafe, accesso diretto ai notai
Casa, 11 punti per rilanciare il mercato
Un protocollo d’intesa tra Comune e Consiglio Notarile di
Salerno che ha come obiettivo
la semplificazione delle procedure per dare un aiuto concreto ai cittadini. L’intesa, firmata ieri mattina presso la Sala
del Gonfalone, consente ai notai del distretto di accedere alla banca dati dell’Anagrafe del
Comune per ottenere in tempo reale gli estratti e i certifica-
“Se riparte l’immobiliare, riparte l’Italia” è il titolo del manifesto della Federazione italiana agenti immobiliari professionali presentato ieri mattina al Comune di Salerno.
Undici i punti di cui si compone il documento dalla riduzione della pressione fiscale
sugli immobili alla tassazione
dei redditi derivanti dal patrimonio passando per la dismis-
ti necessari alla stesura degli
atti notarili e detta l’avvio della collaborazione tra notai e
Comune per la semplificazione della trasmissione delle copie delle convenzioni matrimoniali e per le relative annotazioni sui registri degli atti di
matrimonio. Inoltre prevede
la prestazione di consulenze
gratuite a giovani under 35,
persone in difficoltà, assegna-
tari di alloggi di edilizia sociale
e residenziale pubblica su problematiche giuridiche, economiche, fiscali e familiari. «Con
questo protocollo - ha dichiarato il presidente del consiglio
notarile di Salerno Alessio Calabrese - abbiamo la possibilità di offrire un contributo serio e concreto alla cittadinanza».
(an.ca.)
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Cstp, i privati disponibili
ma urge ricapitalizzare
Sita, Curcio e Buonotourist le tre aziende sondate per scongiurare il fallimento
L’assessore Cuozzo cauto: «È importante che i Comuni coprano i debiti»
Sita, Curcio e Buonotourist. Sono queste le tre aziende di autolinee private sondate dall’assessore provinciale ai trasporti
Michele Cuozzo per tentare di
scongiurare il fallimento del
Cstp parallelamente, precisa,
«alla ricapitalizzazione che va
fatta nel più breve tempo possibile». E su questo argomento,
ieri sera il sindaco di Cava de’
Tirreni si è detto «pronto alla ricapitalizzazione senza condizioni» ma ovviamente l’ok definitivo deve essere ratificato dal
Consiglio Comunale.
Intanto «l’obiettivo - ha spiegato ieri mattina Cuozzo a margine di una riunione tenuta
con le parti sociali - è salvare il
Cstp. Stiamo cercando partner
privati al fine di evitare che arrivino altri operatori, in occasione delle prossime gare, a
prendersi le ceneri del consorzio. Faremo tutto il possibile
parlando con una serie di
aziende che possano mettersi
insieme per avere la forza di
evitare il fallimento mantenendo anche i livelli occupazionali. Se messo a regime il Cstp
produce utili e si possono anche immaginare assunzioni».
La riunione con i possibili investitori è andata bene, confermato l’interesse ad approfondire la proposta di Cuozzo, salvo trovare lo strumento giuridico più adatto. Già domani alle
società sarà fatta pervenire la
documentazione relativa al
Cstp per comprendere quali
sono i margini di manovra.
I sindacati hanno dato l’assenso per provare a battere
quella che sembra davvero l’ul-
sione del patrimonio immobiliare dello Stato; eliminazione
della tassa sulla prima casa; revisione della legge sulle locazioni fino alla lotta all’evasione.
«Tra i fattori che stanno allontanando gli italiani dall’investimento immobiliare - ha
spiegato il presidente nazionale della Fiaip Paolo Righi - ci
sono l’alta tassazione del bene
casa e l’erosione degli immobili causata da una modalità di
tassazione ingiusta. Inoltre, le
politiche repressive recentemente applicare al settore, unitamente alla difficoltà di erogazione del reddito». A prendere
appunti anche il viceministro
De Luca che si farà portavoce,
in quel di Roma, delle istanze
emerse.
(an.ca.)
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spesa pubblica
De Luca: tagliare le Province
Ma la rete critica il suo “post”
«Solo per la cassa integrazione
in deroga e la prima rata
dell’Imu bisogna recuperare 4
miliardi di euro; se decidiamo
di non aumentare l’Iva, altri 2
miliardi di euro. La coperta è
corta, bisogna decidersi a recuperare dalla spesa pubblica improduttiva eliminando le Province e riducendo funzioni di
Comuni e tutte le istituzioni
pubbliche». Il sindaco e vice
ministro Vincenzo De Luca ritorna a tuonare contro le Province. Lo fa con un post su Facebook nel quale parlando di
«coperta corta» ritiene indispensabile «eliminare le Province» per cercare di ridurre al
minimo «la spesa pubblica improduttiva». L’argomento è un
vecchio cavallo di battaglia del
primo cittadino. Ma ai 69 “like”
ricevuti per il post si susseguono anche altrettanti commenti
del popolo della rete non proprio in linea con il De Luca pensiero. Nella maggior parte dei
casi il popolo di Facebook tuona contro «stipendi e pensioni
d’oro» dei parlamentari, e non
solo. C’è chi invece ritiene che
sia arrivato il momento di «far
pagare le tasse a chi le evade» o
di «ridurre l’Imu a chi ha redditi bassi». Così come la rete si
scaglia anche contro chi «accumula doppi e tripli incarichi»
gravando sui bilanci pubblici o
contro una «spesa militare»
esagerata ed inutile. Insomma,
eliminare le Province non farà
certamente primavera e questo, almeno su Facebook lo
hanno capito in tanti.
(c.p.)
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ogliara
La villa tolta alla camorra
diventerà “forno sociale”
L’ingresso della sede del Cstp
tima pista possibile per evitare
il definitivo tracollo. Per il
“piano salva Cstp” bisognerà
sentire anche l’altro socio di
maggioranza, il Comune di Salerno ma non sono ancora state definite le modalità per portare a termine un’operazione
quantomeno ambiziosa. Due,
eventualmente, le strade: i privati potrebbero acquisire delle
quote e diventare soci oppure
si potrebbe procedere alla formazione di una nuova società
a gestione pubblico-privata in
cui la prima componente resti
comunque preponderante. Ovviamente perché dei privati
possano accettare la proposta
di Cuozzo occorrono delle garanzie: in primis una deroga al
contratto di servizio che potrebbe essere discussa già oggi
con l’assessore regionale Sergio Vetrella. Bisogna dunque
avere certezza dell’affidamento e delle cifre che saranno trasferite per chilometro. Intanto
anche i lavoratori hanno fatto
un passo indietro per la salvezza dell’azienda: è infatti arrivato il via libera alla prosecuzione della cassa integrazione fino al 30 settembre (nell’ottica
della necessaria riduzione del
costo del lavoro) «a patto - ribadiscono - che domani l’assemblea proceda alla ricapitalizza-
confindustria
scuola
zione immediata». I sindacati,
ha precisato in merito Santocchio «sono stati chiari. Se i soci
non delibereranno la ricapitalizzazione, l’accordo salta».
Con una nota, invece, il Comune di Mercato San Severino
ha voluto precisare di aver «saldato tutte le rate arretrate del
piano di rientro concordato».
Versati poco più di 134mila euro. Confermata invece la mancata partecipazione alla ricapitalizzazione, salvo ottenere rassicurazioni da parte del Cstp
atte a scongiurare violazioni di
legge.
Carmen Incisivo
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Ridare dignità ad un bene della
malavita organizzata utilizzandolo per attività sociali. Il Comune di Salerno ha infatti intenzione di realizzare un centro diurno polifunzionale per
minori e un “forno sociale” per
la formazione di persone con
disagio sociale all’interno di un
immobile sequestrato e confiscato alla camorra che si trova
a Ogliara in località San Nicola.
La decisione era stata già deliberata dalla giunta lo scorso 12
aprile e ieri sul sito istituzionale
è stato pubblicato l’avviso al
quale possono rispondere le
persone interessate a gestire il
servizio. Nello specifico possono presentare domanda tutti
gli organismi operanti nel terzo
settore e aventi sede legale nel
Comune di Salerno che già possono vantare un’esperienza in
questo tipo di ambito. Le domande devono essere consegnate entro il prossimo 20 giugno presso il settore politiche
sociali sito a via La Carnale. Il
bene è composto da nove vani
distribuiti su due piani. Uno
spazio quindi davvero ampio
dove sarà possibile svolgere numerose attività così come desiderato dall’amministrazione
comunale. La speranza è che
qualcuno abbia i requisiti per
rispondere al bando in modo
da ridare nuova vita e nuovo
volto a quello che una volta era
simbolo di illegalità.
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Il concorso
Virtuoso, festa all’Augusteo
Minori a rischio
Stage nelle imprese
La Questura premia gli alunni salernitani
Doppio appuntamento, oggi, al
Teatro Augusteo per gli alunni
dell’alberghiero Virtuoso, capitanato dal tenace dirigente scolastico, Gianfranco Casaburi.
Alle 10.30 ed anche alle 15.30,
infatti, si terrà “Virtuosamente
Eccellenti”, gran finale di “Aree
a rischio”, progetto contro la dispersione scolastica. Non solo
perfomances professionali, ma
anche la consegna dei premi ai
migliori allievi. Valutati da una
giuria composta anche da
membri esterni, i vincitori si esibiranno dinanzi alla platea
dell’Augusteo, dove sfileranno
anche abiti da lavoro d’epoca,
riprodotti fedelmente agli originali. Sempre oggi, verrà poi pre-
Sottoscritto un Protocollo
d’Intesa finalizzato a favorire
l'attuazione di iniziative relative
alle tematiche di inclusione
socio-lavorativa di minori e di
giovani in area penale. A siglare
l’accordo il presidente di
Confindustria Salerno Mauro
Maccauro e il direttore del Centro
di Giustizia Minorile di Napoli
Giuseppe Centomani. L’accordo
prevede la promozione presso le
aziende associate delle finalità
dell’Intesa verificando la
disponibilità delle imprese ad
ospitare minori e giovani in area
penale, consentendogli di
acquisire e sviluppare capacità e
competenze specifiche.
“Forza/fragilità: solo punti di vista”. È questo il tema del concorso rivolto alle scuole che,
nell’ambito de “Il poliziotto un
amico in più”, ha visto, ieri mattina, il suo gran finale, con la premiazione in Prefettura dei migliori elaborati. «Questo progetto testimonia la relazione che da
anni abbiamo avviato con i giovani. In questo modo - ha sottolineato il Questore Antonio De Iesu - gettiamo le basi per costruire un rapporto solido con la società di domani, nell’ambito del
concetto di Polizia di prossimità». Premiati, dunque, Alessandro Diograzia della VB della
scuola primaria del I Circolo di
Scafati, per la categoria “Arti fi-
sentata la neonata Onlus che si
occuperà di beneficenza, di promuovere le eccellenze, aiutare i
talenti, facilitare lo sviluppo.
«Ho accettato senza esitazioni
la proposta di presiedere l’associazione intitolata a mio padre
e destinata ad aiutare i giovani
studenti dell’Istituto - ha detto
la professoressa Filomena Virtuoso - Questa iniziativa è nata
ed ha preso corpo da un’intuizione di Casaburi, il quale faceva notare come, avendo oltre
mille studenti ed un centinaio
tra professori e personale Ata,
la scuola rappresenti un serbatoio autonomo di grande potenzialità».
(m.p.)
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gurative e tecniche varie”, Antonio Morrone della IIIA della
scuola primaria Giudice del I
Circolo di Eboli, per la categoria
“Opere letterarie”, l’Istituto
Comprensivo di Buccino, scuola
secondaria di I grado, per la categoria “Opere letterarie”. Ancora,
l’Istituto Comprensivo S. Antonio di Pontecagnano, scuola
d’infanzia di Picciola, per la categoria “Arti figurative e tecniche
varie”, sempre il S. Antonio di
Pontecagnano, per la categoria
“Tecniche multimediali e cinetelevisive” ed il liceo Regina Margherita di Salerno per la categoria “Tecniche multimediali e cinetelevisive”.
(m.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
De Iesu premia una studentessa
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FALLIMENTO AMATO
» LA VENDITA
Nulla di fatto anche per gli immobili Alvi
Sono ciò che resta dell’impero di Villani
Nessuna offerta anche per i
residui immobili del fallimento
Alvi, all’asta ieri mattina dopo
che l’ultima gara, lo scorso
febbraio, era andata deserta.
Pure stavolta, però, non si è
presentato nessuno, e il curatore
Tommaso Nigro dovrà elaborare
un altro bando. In vendita ci sono
due fabbricati a Nocera
Superiore e un terreno con un
capannone industriale a
Ferrandina, in provincia di
Matera. Sono quello che resta di un impero dei supermercati gestito
dall’ex presidente della Provincia, Angelo Villani, e naufragato in
una bancarotta per la quale è in corso un processo che vede tra gli
imputati lo stesso Villani. Gli edifici di Nocera Superiore sono due
stabili contigui, suddivisi di otto unità immobiliari per una
superficie coperta di circa 525 metri quadrati. A uno dei due
fabbricati si accede da via Nazionale, è composto da un piano terra
già adibito ad attività e da tre piani dove sono state realizzate
abitazioni, oltre a quarto piano in cui è ricavato un sottotetto.
L’altro fabbricato, con accesso dalla traversa di via Nazionale,
consta di un seminterrato adibito ad autorimessa, di un piano
rialzato destinato ad attività commerciale e da due piani di
appartamenti, sempre con aggiunta di sottotetto. Il terreno in
provincia di Matera è invece esteso per poco più di ventimila metri
quadrati, su cui era stato realizzato un capannone che fungeva da
centro di deposito e di smistamento delle derrate alimentari
trattate dal gruppo Alvi per l’area territoriale della Basilicata e
della Puglia. Numerose le aste già andate deserte, con progressive
diminuzioni del prezzo, e anche stavolta la procedura si è chiusa con
un nulla di fatto.
L’ingresso del pastificio “Antonio Anato” nella zona industriale
Asta deserta, nessuno vuole il pastificio
Niente offerte per l’acquisto di stabilimento e marchio. Sarà prorogato il fitto, ma l’azienda rischia il frazionamento
di Clemy De Maio
Nessuno vuole il pastificio
Amato. O almeno nessuno
vuole acquistarlo, visto che
l’imprenditore Giuseppe Di
Martino lo ha da dodici mesi
in fitto ma non ha ritenuto di
presentare offerte al bando di
vendita che scadeva ieri mattina. L’asta è andata deserta. Alle 11.30 il giudice delegato
Giorgio Jachia ha comunicato
che per stabilimento e marchio “Antonio Amato” non erano pervenute proposte di acquisto e ha dichiarato chiusa
la procedura. Adesso parte un
nuovo iter, con una nuova perizia di stima per stilare un al-
tro bando con un prezzo ribassato. Lo valuteranno insieme il
giudice Jachia e il curatore fallimentare Luigi Amendola,
ma è certo che non sarà un
prezzo “stracciato”, perché già
in passato la curatela ha lasciato intendere che la “Antonio
Amato” è un’azienda produttiva che non può essere immessa sul mercato come un “ferro
vecchio”.
Il doppio importo previsto
dal bando scaduto ieri, con
meno di due milioni di differenza tra prima e seconda opzione, evidenziava proprio
che i margini di ribasso sono
stretti, e che non ci saranno ulteriori cali di prezzo se non in
le cifre
31
I milioni posti a base d’asta per
l’acquisto del pastificio
29
I milioni che erano sufficienti in
seconda battuta
53mila
Gli euro versati ogni mese
dall’imprenditore Di Martino
per il fitto dello stabilimento
proporzioni minime. La base
d’asta aveva previsto una vendita per 31 milioni di euro, con
una procedura in due fasi che
avrebbe consentito l’aggiudica anche a un prezzo minore,
fissato in 29 milioni e 100mila
euro, se per la prima cifra non
fossero arrivate offerte. Le due
fasi dell’asta sono invece andate entrambe deserte, e per il futuro della storica azienda pastaia è di nuovo tutto da rifare.
Il nuovo bando potrebbe arrivare dopo l’estate. Nel frattempo sarà concessa alla Dicado
di Giuseppe Di Martino una
proroga di tre mesi nel contratto di affitto, scaduto il 31 maggio. L’imprenditore di Gragna-
no, che dal giugno del 2012 paga un canone mensile di
52.917 euro, potrebbe perdere
però il diritto di prelazione
sull’acquisto, che gli era invece concesso nel bando di gara
scaduto ieri.
La proroga della locazione
consentirà di continuare a lavorare ai ventisei operai utilizzati dalla Dicado sulle tre linee
produttive attualmente in funzione. Non serve, invece, agli
oltre cento ex dipendenti per i
quali è scaduta nei giorni scorsi anche la cassa integrazione
in deroga, e che speravano
nell’avvio di un percorso di rilancio per rientrare in produzione. Nei mesi scorsi l’azien-
La delusione degli operai: «Presi in giro»
Accuse all’imprenditore Di Martino, che gestisce l’impianto, e appello al curatore Amendola
Giuseppe Di Martino
«Tutto programmato, tutto come previsto...». Gli operai della
Amato scendono le scale del
Tribunale fallimentare con
l’amarezza sul volto. Nessuna
protesta, niente reazioni rabbiose, solo la mestizia di chi
questo epilogo un po’ se lo
aspettava. Adesso il timore è
che l’azienda possa andare in
vendita a pezzi, soffocando
ogni prospettiva di rilancio.
«Una sola richiesta: non spezzettate» è l’appello consegnato prima di andar via al curatore fallimentare Luigi Amendola, che il frazionamento non lo
ha mai voluto e farà il possibile
per evitarlo ma che sui ribassi
mette in guardia gli operai:
«Non si può vendere come ferro vecchio».
Sul banco degli imputati i dipendenti mettono l’imprenditore Giuseppe Di Martino, che
tiene in fitto lo stabilimento e
da cui ci si aspettava un’offerta
di acquisto. «Vuole fare lui il
prezzo, oppure arrivare allo
spezzettamento e prendere
soltanto quello che gli serve»
dicono alcuni dei cento ex dipendenti per i quali è sfumata
anche la proroga della cassa in-
tegrazione. E altri incalzano:
«Di Martino ci ha solo preso in
giro, questa è la verità. I pochi
che ha assunto stanno continuando a fare gli straordinari,
mentre noi restiamo fuori. Ormai lo abbiano capito che nel
pastificio non torneremo mai
più»
Amarezza e delusione anche tra le rappresentanze sindacali: «Purtroppo ce l’aspettavamo – ha commentato Ciro
Marino della Uila Uil – Nei primi colloqui avuti con gli esponenti di Dicado tutto sembrava promettere bene, davo qua-
si per scontato la partecipazione dell’impresa all’asta per la
vendita. Poi gli ultimi giorni mi
hanno fatto ricredere: non ci
sarebbero stati contatti con la
curatela, non ce ne sono stati
nemmeno con i sindacati e
quindi ho iniziato a preoccuparmi». Come un cattivo presagio diventato poi realtà ieri
mattina. «Non capisco questa
strategia – ha sottolineato Marino – dopo il licenziamento
dei cassintegrati non possiamo accettare anche che venga
messo in bilico il futuro dei lavoratori reinseriti. La speranza
da aveva annunciato di volerli
riassorbire almeno in parte
con la riattivazione del mulino, che però non è ancora arrivata e sulla quale anche i sindacati nutrono ormai poche
speranze. Il rischio, se anche la
prossima asta dovesse concludersi senza esito, è che si giunga al frazionamento dell’azienda: una vendita a pezzi dove
immobili, macchinari e marchio vengono messi sul mercato separatamente, con la possibilità che siano comprati anche da soggetti diversi. Un’ipotesi che gli operai vedono come la fine di ogni speranza di
riscatto.
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è che sia solo una strategia per
avere un prezzo più conveniente anche se non credo che
il problema sia la spesa». Il timore è infatti che l’acquisto
della Amato non rientri nei
piani dell’imprenditore Di
Martino. Anche Mimmo Oliva
della Flai Cgil ha rimarcato
l’apparente nonsense del comportamento della famiglia Di
Martino. «Ogni imprenditore
– ha detto – cerca di strappare
le condizioni migliori possibili, ma a questo punto potrebbero innescarsi meccanismi
pericolosi per il futuro del pastificio e quindi degli operai
che al momento ci lavorano.
Potrebbero subentrare terzi a
turbare un già precario equilibrio. Speriamo che comunque
tutto volga al meglio».
(c.i.)
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