Lezione 11.

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Lezione 11.
Prevenzione delle malattie da infezione
Obiettivi della prevenzione
allungare la vita; ridurre l'invalidità (disabilità)
3 livelli di prevenzione
Primaria: pre-malattia; adozione di specifiche protezioni,
promozione della salute
Secondaria: malattia latente; diagnosi precoce e
trattamento
Terziaria: malattia sintomatica; limitazione della
disabilità o riabilitazione
Di solito per le malattie da infezione:
Prevenzione primaria e secondaria
Terziaria solo per alcune malattie come polio e
tubercolosi (riabilitazione)
Prevenzione delle malattie da infezione
Mira ad evitare il contagio (1 e 2) o
l'infezione (3) attraverso diverse strategie:
1 - scoperta ed inattivazione di sorgenti e
serbatoi di infezione
2 - interruzione delle catene di contagio o
trasmissione
3 - aumento della resistenza alle infezioni
Diagnosi di infezione
diagnosi clinica: identificazione della malattia sulla base
della sintomatologia
diagnosi eziologica: identificazione dell'agente eziologico
della malattia
diagnosi di laboratorio
Indispensabile per la terapia e per l'adozione di adeguati
provvedimenti di controllo e di sorveglianza
L'individuazione dei malati ed il loro isolamento non sono sempre
misure efficaci, se ci sono portatori che diffondono la malattia
Diagnosi di laboratorio
Diagnosi diretta
dimostrazione della presenza nel materiale patologico dell'agente
eziologico (e sua identificazione) o di suoi componenti
Presuppone che nel materiale patologico sia ancora presente il
microrganismo o almeno parti di esso
Importanza della scelta del materiale patologico corretto, nel
momento opportuno
- Ricerca dell'agente eziologico mediante
microscopico diretto
- Ricerca dell'agente eziologico mediante
colturale
- Ricerca di componenti dell'agente eziologico
esame
esame
proteine o polisaccaridi (antigeni) evidenziati con l'uso di anticorpi
specifici (reazioni Ag-Ab: ELISA, immunofluorescenza, fissazione del
complemento, precipitazione, agglutinazione, ecc.);
acidi nucleici evidenziati mediante sonde geniche eventualmente dopo
amplificazione (reazione polimerasica a catena, PCR)
Diagnosi di laboratorio
Diagnosi indiretta
Si basa sulla dimostrazione nell'organismo infettato di una
reazione immunitaria specifica recente (soprattutto
anticorpale): l'infezione da parte del microrganismo
determina una risposta immunitaria (anticorpale)
rilevabile mediante reazioni sierologiche (reazioni Ab-Ag:
ELISA, immunofluorescenza, fissazione del complemento,
precipitazione, agglutinazione, ecc.)
Utile nel caso il microrganismo non sia più presente o non
sia possibile metterlo in evidenza con metodologie già
consolidate, ma anche per verificare lo "stato immunitario"
di un individuo nei confronti di una certa malattia
Diagnosi indiretta
Ricerca di IgG e/o IgM specifiche nel siero mediante reazioni
sierologiche con Ag specifici per i singoli agenti
Ricerca di IgM specifiche in un solo campione di siero:
- IgM permangono nel siero per poco tempo poi scompaiono e
non si producono più: la loro presenza è indice di infezione
recente
- IgM unici anticorpi prodotti dal feto (IgG dalla madre): la loro
presenza nel siero fetale o alla nascita è indice di infezione fetale
Ricerca di anticorpi totali specifici in un solo campione di siero:
- definizione dello stato immunitario
- definizione dello stato di infezione
Ricerca di anticorpi totali specifici in due campioni di siero, 1
prelevato in fase acuta, l'altro in convalescenza (almeno a
distanza di 15 giorni)
- dimostrazione dell'aumento del titolo anticorpale tra la fase
acuta e quella di convalescenza (almeno di 4 volte)
Interruzione delle catene di
contagio o trasmissione
- bonifica
dell'ambiente:
azione sui veicoli e vettori (es. malaria)
- modificazione dei comportamenti:
educazione sanitaria
Aumento della resistenza alle infezioni
- resistenze aspecifiche: miglioramento
generali (nutrizione, ecc.)
delle
condizioni
- immunoprofilassi (prevenzione primaria)
conferimento di uno stato di immunità verso singole malattie
- immunità attiva naturale:
in seguito ad infezione o malattia naturali
- attiva artificiale: vaccinazione
- immunità passiva naturale: passaggio transplacentare di
anticorpi
- passiva artificiale: sieroprofilassi/sieroterapia
attiva e passiva a volte vengono perseguite
contemporaneamente
- chemioprofilassi primaria: somministrazione di antibiotici o
chemioterapici a scopo preventivo ad individui esposti a
rischio di contagio (es. clorochina per la malaria)
Immunoprofilassi attiva artificiale
Vaccinazione
1798: prima vaccinazione anti-vaiolosa (vaiolo
vaccino) (Jenner)
1979: eradicazione mondiale del vaiolo
Pasteur: prima idea della vaccinazione con
microrganismi "attenuati"
Vaccini
Preparati biologici, contenenti sostanze immunogene
(antigeni) derivate da microrganismi, somministrati per
indurre immunità attiva e specifica nei confronti di un
dato agente eziologico e quindi per proteggere nei
confronti dell'infezione naturale
Vaccini
Microrganismi o virus attenuati
- antipolio di Sabin, antimorbillo, antirosolia,
antiparotite, BCG, anti-febbre tifoide (Ty21a)
Vantaggi: essendo vivi
- compiono lo stesso ciclo infettivo del patogeno
naturale, senza provocare malattia ma stimolando
intensamente il sistema immunitario, anche a livello
locale (produzione di IgA)
- immissione nell'ambiente di varianti apatogene che
possono competere col patogeno naturale (es. vaccino
di Sabin)
Svantaggi: rischio di riattivazione
Vaccini
Microrganismi uccisi o virus inattivati
- antipolio di Salk, antiinfluenzale, antirabbico,
antipertosse, anticolerico (poco efficace), antitifoparatifo (ora poco utilizzato)
Inattivazione mediante calore, UV, formolo, fenolo,
beta-propiolattone (virus rabbico)
Vantaggi: sicurezza
Santaggi: somministrati per via parenterale, a volte
poco efficaci
Vaccini
Frazioni di microrganismi o virus
- antipertosse,
antiinfluenzale
(vaccini
"split",
frammentati)
Antigeni purificati
- Antigeni immunodominanti immunoprotettivi
(principali fattori di patogenicità)
polisaccaridi capsulari di Haemophilus influenzae di
tipo B (meningiti)
polisaccaridi capsulari di pneumococco (23 tipi)
emoagglutinina e neuraminidasi dei virus influenzali
Vantaggi: si evitano reazioni indesiderate (ad es.
reazioni locali o allergiche)
Svantaggi: sono meno immunogeni
Vaccini
Anatossine o tossoidi, tossine trattate con formolo:
perdita della tossicità, mantenimento dell’antigenicità
Molto efficaci per la produzione di anticorpi
neutralizzanti
- antitetanico, antidifterico
Le anatossine sono anche utilizzate come carriers per
conferire maggiore immunogenicità
Vaccini ricombinanti
geni per proteine antigeniche immunodominanti clonati
ed espressi in opportuni vettori (plasmidi o fagi) per la
produzione di proteine ricombinanti in opportuni
sistemi di espressione (E. coli, S. cerevisiae)
- anti-Epatite B
Vaccini
Vaccini a DNA
ancora sperimentali: inoculazione diretta di DNA
costituito da geni per antigeni immunodominanti clonati
in opportuni vettori (plasmidi) per l’espressione
transitoria in vivo, con produzione della proteina
ricombinante e stimolazione del sistema immunitario
Vaccini antiidiotipici
ancora sperimentali: regioni variabili di Ab (idiotipo, Id)
sono riconosciute come non self con produzione di Ab
anti-Id
se il primo Ab è diretto contro un certo antigene, l'Ab
anti-Id prodotto nei suoi confronti può mimare l'Ag
originale (utili per mimare Ag poco immunogeni)
Calendario delle vaccinazioni
obbligatorie e consigliate in Italia
Immunoprofilassi attiva artificiale
Sieroprofilassi (sieroterapia)
Sieri eterologhi e Immunoglobuline purificate
Anticorpi già pronti, presenti nel preparato
Sieri eterologhi: ottenuti da animali immunizzati
Ig normali: ottenute da donatori sani (almeno 1000)
Ig iperimmuni: da donatori sani immunizzati (vaccinati o
guariti da una certa malattia)
Somministrati intramuscolo, garantiscono una protezione
transitoria (sieri eterologhi circa 15 giorni, Ig purificate circa
30-45 giorni) ma immediata contro microrganismi, tossine o
veleni
Sempre meno utilizzati a causa delle possibili reazioni
indesiderate locali o generalizzate: anafilassi e malattia da siero
problema della sicurezza degli emoderivati (HIV, HCV, ecc.)
Indicazioni e dosi di sieri immuni
eterologhi ed Ig purificate