Cassonetto Restauro
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Cassonetto Restauro
Direttive di assemblaggio CASSONETTO RESTAURO ALPHACAN (RES01 - RES02) 2 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) PRESENTAZIONE DEL PRODOTTO TRE CAMERE CON GUARNIZIONE CO-ESTRUSA Più prestazioni e meno manodopera: la guarnizione co-estrusa unitamente al profilo a tre camere rappresentano una vera rivoluzione a livello costruttivo e termoacustico nel sistema cassonetto. Il profilo principale é infatti da intendersi comprensivo di materiale più guarnizione, vantaggio che permette di eliminare la manodopera necessaria all’ inserimento della guarnizione nella sua sede con relativo abbattimento dei costi di produzione e di realizzazione. I tempi di lavorazione verranno notevolmente ridotti ed i processi produttivi ottimizzati L’innovativo sistema di cassonetto restauro rappresenta l’ultimo importante traguardo nello sviluppo di prodotti ad alto risparmio energetico, capaci di limitare i consumi grazie all’efficienza nel contenimento della dispersione del calore. Semplice ma rivoluzionario, il nuovo cassonetto restauro combina praticità e proprietà termo-isolanti in due profili; la polivalenza dei profili che compongono il sistema potrà adattarsi a qualsiasi tipo d’installazione, sia su nuove costruzioni che su restauri e ristrutturazioni. CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO - Alto grado d’isolamento termico e ottimo potere fonoassorbente - Semplicità di applicazione con tempi di lavorazione ridotti. - Compatibilità con qualsiasi tipo di serramento. - Adattabilità del profilo principale mediante giunzioni polifunzionali. - Eleganza e raffinatezza. Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) 3 I VANTAGGI PERFORMANCE MECCANICHE Può esser utilizzato sia tramite termosaldatura con il taglio dei profili a 45° sia con fissaggio meccanico dei profili, tramite l’utilizzo di squadrette angolari metalliche e sempre con il taglio dei profili a 45°. MOLTEPLICI COPERTURE SEMPLICITA’ D’USO Il sistema cassonetto da restauro può utilizzare come copertura frontale: - tavoletta sandwich da 1Omm - tavoletta sandwich da 24mm - Profilo principale RES01, ottenendo con queste applicazioni ottimi valori di trasmittanza termica ed isolamento acustico. Il ferma pannello si applica e si toglie con facilità dalla sede del pannello principale, permettendo una semplice e pratica installazione, agevolando le operazioni di ispezione all’interno del cassonetto, preservando il manufatto finito e non interferendo con il soffitto durante le fasi di lavoro. VELOCITA’ DI LAVORAZIONE Grazie alla guarnizione co-estrusa, si possono abbattere i tempi per l’inserimento della stessa nella sede dedicata. La duttilità del sistema prevede comunque una sede per l’inserimento di una guarnizione aggiuntiva. STABILITA’ STRUTTURALE In presenza di aperture di grandi dimensioni un intercapedine direttamente adiacente alla sede di appoggio del pannello frontale di chiusura permette l’innesto di un possibile ferro di rinforzo al fine di aumentare la stabilità strutturale del cassonetto. POLIFUNZIONALITA’ La versatilità modulare in cui il profilo principale si può accoppiare rende possibile molteplici soluzioni applicative; mediante l’utilizzo di solo due profili potranno essere realizzate innumerevoli personalizzazioni in funzione delle diverse profondità ed esigenze di installazione. La possibilità di impiegare il profilo principale come frontale di chiusura consente anche il riutilizzo degli sfridi. 4 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) INTRODUZIONE - INDICAZIONI GENERALI INDICAZIONI OPERATIVE PER LA CORRETTA REALIZZAZIONE DEI SERRAMENTI ALPHACAN Le note tecniche contenute nel manuale di assemblaggio analizzano le modalità e gli accorgimenti da adottare per ottenere un’ottimale costruzione dei serramenti in PVC Alphacan. Devono quindi essere consultate attentamente da tutti gli addetti, in tutti i centri di lavoro, per poter mettere in pratica con tali indicazioni i modi corretti e razionali di operare. MANUALE DI ASSEMBLAGGIO I sistemi per serramenti Alphacan si sono contraddistinti nei decenni grazie all’utilizzo di materiali altamente performanti, lavorazioni effettuate con processi tecnologicamente avanzati e controlli permanenti, tali da assicurare l’alto livello qualitativo di ogni componente. La finalità del manuale di assemblaggio è quella di completare la catena della qualità e mettere a disposizione dell’assemblatore uno strumento in grado di fornire le indicazioni per realizzare un serramento con caratteristiche tecniche ottimali partendo da componenti di alto valore qualitativo. Nel manuale di assemblaggio vengono descritti i componenti dei sistemi (profili ed accessori) e le lavorazioni necessarie per la corretta realizzazione dei serramenti. Nei vari capitoli vengono illustrate, con schemi descrittivi ed esemplificativi, le sequenze di montaggio dei componenti del serramento con l’obiettivo di fornire all’assemblatore le corrette modalità per la sua realizzazione. L’osservanza scrupolosa delle indicazioni contenute nei paragrafi descrittivi del manuale è garanzia dell’ottenimento di un prodotto finito con caratteristiche tecniche ottimali. LINEE GUIDA PER IL TRASPORTO, LO STOCCAGGIO E LA LAVORAZIONE DEI PROFILI IN PVC Nelle note seguenti vengono elencate alcune importanti indicazioni relative al trattamento dei profili prima e durante la loro trasformazione. Il rispetto di tali accorgimenti relativi allo stoccaggio, alla movimentazione ed alla lavorazione dei profili in PVC è garanzia dell’ottenimento di un prodotto finito con caratteristiche tecniche ottimali. MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO DEI PROFILI IN PVC Le fasi di trasporto e di movimentazione dei profili rappresentano due momenti particolarmente delicati per quanto riguarda il mantenimento delle caratteristiche qualitative dei componenti del serramento prima della loro lavorazione. Durante la fase di scarico dal mezzo di trasporto dei contenitori in acciaio o delle palette contenenti i profili è necessario utilizzare muletti, o altri mezzi di sollevamento con sostegni a forca in grado di sostenere per tutta la lunghezza il materiale movimentato. Altri metodi di scarico potenzialmente in grado di piegare, flettere o graffiare i profili sono da evitare nel modo piů assoluto. Il materiale (in qualsiasi versione di colore), dopo essere stato scaricato dal mezzo di trasporto, deve essere immediatamente posizionato in magazzini coperti, al riparo dai raggi solari e da agenti atmosferici. Particolarmente dannosa è l’esposizione, anche temporanea, dei profili rivestiti ai raggi solari dato l’elevato assorbimento della radiazione a causa della tonalità scura della superficie. Per tale motivo, i profili in transito dal mezzo di trasporto al magazzino non devono essere esposti al sole nemmeno per brevi periodi, al fine di evitare danneggiamenti permanenti alle barre prima di essere lavorate. Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) 5 CONDIZIONI CLIMATICHE DEL MAGAZZINO DEI PROFILI IN PVC L’impostazione corretta e razionale del magazzino dei profili rappresenta un elemento fondamentale sul quale si basa una buona unità produttiva di serramenti in PVC. Vengono di seguito elencate le condizioni ambientali ottimali che devono essere rispettate per un corretto stoccaggio dei profili. – I profili devono essere mantenuti in ambienti coperti e asciutti, protetti dai raggi solari. – Per evitare la formazione di condensa all’interno degli imballaggi deve essere aperta la parte frontale degli involucri, al fine di favorire una buona aerazione dei profili. – Prima di utilizzare le barre in produzione è necessario condizionarle per 24 ore nel reparto produttivo (che deve avere una temperatura ambiente non inferiore ai 18° C), al fine di favorirne l’acclimatazione. In questa maniera le caratteristiche fisico-meccaniche del materiale lavorato saranno ottimali e si manterranno inalterate ed omogenee nel tempo. – Deve essere posta attenzione al fine di evitare la presenza di umidità (o di acqua in genere) sui profili prima della loro lavorazione: profili umidi presentano formazione di microbolle sulla saldatura e riducono la resistenza meccanica dell’angolo saldato. STOCCAGGIO DEI RINFORZI I rinforzi metallici devono essere protetti dall’acqua piovana (anche se zincati o trattati contro la corrosione), onde evitare attacchi localizzati allo strato protettivo. E’ opportuno accatastare i rinforzi in posizione orizzontale su supporti con almeno 5 bracci di sostegno, con l’accortezza di posizionare i profili più pesanti e robusti nella posizione inferiore. MAGAZZINO DEGLI ACCESSORI E DELLA FERRAMENTA Gli accessori (particolari vari, componenti della ferramenta, pezzi stampati, tappi, …) utilizzati nelle fasi della lavorazione devono essere stoccati su scaffali e suddivisi per categoria in contenitori protetti da umidità o da polvere, con facile accessibilità dal centro produttivo dove devono essere impiegati. Particolare attenzione deve essere prestata ai pezzi stampati che vengono fissati al profilo tramite l’incollaggio; questi articoli devono essere conservati in contenitori chiusi (es: sacchetti di nylon) per evitare che vengano coperti da polvere o da grasso, con il risultato di ridurre l’efficacia del collante. REPARTO PRODUTTIVO POSIZIONAMENTO DEI PROFILI IN PVC NEL REPARTO PRODUTTIVO Per evitare fastidiose deformazioni dei profili è necessario posizionare le barre su scaffali con basi continue in maniera tale da garantirne l’appoggio per tutta la lunghezza. I supporti ed i profili non devono essere disposti in ambienti umidi o polverosi, davanti a fonti di calore, a contatto con fiamme, scintille o trucioli metallici. Nel caso in cui, per ragioni di spazio, fosse necessario immagazzinare profili con sezioni diverse sugli stessi appoggi, è buona regola mettere nelle posizioni inferiori i profili più pesanti o robusti, e quelli più leggeri o flessibili negli strati superiori. Qualsiasi movimentazione delle barre (o spezzoni) deve essere effettuata con cura per evitare graffiature o danneggiamenti della superficie. Dopo avere seguito queste basilari norme di stoccaggio, il profilo è pronto per essere utilizzato. L’estrazione delle barre dovrà essere effettuata con attenzione evitando lo scorrimento di un profilo sull’altro, al fine di scongiurare rigature sulla superficie dell’estruso. 6 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) CONDIZIONI CLIMATICHE DEL REPARTO PRODUTTIVO Dopo avere sottoposto i profili in PVC al periodo di acclimatazione per 24 ore nel reparto produttivo è possibile procedere alla loro lavorazione avendo l’accortezza di seguire le indicazioni sotto riportate: - la temperatura del reparto produttivo non deve essere inferiore ai 18 °C, - non deve essere presente condensa (o acqua in genere) sui profili: la presenza di acqua sul PVC sottoposto a saldatura causa una riduzione della resistenza meccanica dell’angolo, - non fare trascorrere troppo tempo tra il momento del taglio del profilo e quello della saldatura: è importante tagliare solamente i profili utilizzati in un turno di lavoro. ACCESSORI PER LA LAVORAZIONE DEI PROFILI La maggior parte delle operazioni riportate nel manuale di assemblaggio necessitano di speciali strumenti di lavorazione: i sistemi per serramenti Alphacan sono abbinati ad una completa serie di accessori che permettono e semplificano la processabilità di tutti i componenti della gamma. Ogni fresa, utensile, dima o controsagoma di lavorazione è studiata nei minimi particolari per trasformare il profilo con tolleranze serrate ed ottenere un assemblaggio dei componenti ineccepibile, minimizzando i tempi di produzione. Di seguito si riportano i principali accessori di lavorazione normalmente usati durante la fase produttiva del serramento: - dime di taglio, controsagome di saldatura, utensili vari e frese per intestatura, dime di foratura, dime di piegatura. TAGLIO DEI PROFILI IN PVC La precisione del taglio dei profili in PVC è determinante per quanto riguarda la riuscita delle lavorazioni successive ed è in grado di influenzare le caratteristiche funzionali dell’infisso. L’operazione di taglio del profilo deve essere effettuata con macchine troncatrici ad angolo variabile. Al fine di ottenere una superficie di taglio uniforme, senza scanalature e riproducibile, la lama deve avere un diametro minimo di 400 - 550 mm e deve essere utilizzata per tagliare solo ed esclusivamente i profili in PVC. La lama deve ruotare nel senso di rotazione opportuno e non deve avere superato i 50.000 tagli totali al fine di garantire un buon comportamento durante la lavorazione. Per la definizione delle caratteristiche della lama è comunque opportuno rivolgersi al fornitore della troncatrice. Tutte le superfici di appoggio sulle quali viene posizionato il profilo in PVC durante il taglio devono essere accuratamente pulite da polvere, umidità, olio, grasso ed altre sporcizie. La definizione della lunghezza del taglio del profilo, sulla base delle liste di taglio fornite da Alphacan, non comprende la maggiorazione per la saldatura. A tale scopo è necessario stabilire sperimentalmente questo sovradimensionamento, che può variare a seconda del tipo di saldatrice impiegata. E’ necessario verificare che il taglio dei profili a 45° sia stato effettuato con la tolleranza in lunghezza di ±1,0 mm. Per ottenere i migliori risultati in termini di proprietà meccaniche del serramento è importante non fare trascorrere troppo tempo tra il taglio e la saldatura del profilo, in quanto la polvere depositata sulla superficie tagliata potrebbe pregiudicare la tenuta dell’angolo. Per tale motivo devono essere tagliati solamente i profili utilizzati in un turno di lavoro. I pezzi tagliati vengono posizionati su speciali carrelli pronti per le successive fasi di lavorazione, Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) 7 evitando che la superficie di taglio venga scheggiata o comunque danneggiata. Tutte le aste rivestite dei profili cassonetto devono esser rifilate nella parte iniziale e finale, di circa 2cm, per garantire un’ottimale lavorazione del prodotto. La misura di vendita riferita ad ogni singolo profilo considera già questa tolleranza. Prima di procedere al taglio dei profili per successivo assemblaggio, si ricorda di verificare che nelle aste non siano presenti imprecisioni superficiali della pellicola di rivestimento. AI fine di utilizzare al meglio il profilo sul quale si sta lavorando controllare ed individuare eventuali imperfezioni. Lievi difetti sono ammessi con specifico riferimento ai parametri riportati nella norma UNI 3952, che stabilisce i criteri di accettabilità dei difetti superficiali. Dalla precisione del taglio dei profili dipende la buona riuscita del prodotto finito. Mantenere l’accuratezza dei tagli obliqui a 45 gradi è assolutamente fondamentale. Prima di procedere ad ogni operazione di taglio si consiglia di controllare l’esatto bloccaggio dei profili da tagliare e la corretta angolazione della lama di taglio. Il taglio deve esser effettuato tramite una macchina troncatrice adibita esclusivamente alla lavorazione del PVC, in quanto altre lame potrebbero danneggiare i profili e non permettere la corretta lavorazione. L’operatore deve essere addestrato a fondo sull’uso specifico della troncatrice e avere familiarità con le istruzioni del produttore per la sicurezza e l’efficienza. I profili ferma pannello RES02 e profilo principale RES01 che compongono il sistema cassonetto in PVC devono essere accoppiati prima di essere disposti sotto le lame e tagliati contemporaneamente come indicato in figura sotto. Nel caso in cui la macchina troncatrice non permetta tale posizionamento, al fine di mantenere la precisione di taglio, è indispensabile l’utilizzo di controsagome che impediscano il movimento del profilo ferma pannello dovuto alla pressione dei pistoni pneumatici di bloccaggio e/o alle sollecitazioni delle lame. In fase di taglio e consigliabile l’utilizzo di lame possibilmente di metallo temperato con dischi dentellati a denti fini possibilmente con un passo del dente preferibilmente di 15 mm o comunque compreso tra gli 10 e i 15 mm. La velocità del disco dovrebbe essere dai 60 ai 70 m/sec. Sono raccomandate lame in acciaio di diametro compreso tra i 400 e i 550 mm a seconda della macchina ad alta velocità, preferibilmente di metallo duro, con i dentelli di forma trapezoidale/piatta. E ‘estremamente importante che tutti gli strumenti da taglio siano ben affilati, per evitare attriti eccessivi che possano produrre una sottile pellicola di materiale che influenzerà la precisione del taglio riducendo la resistenza di saldatura. È importante controllare e regolare sempre la velocità di taglio adeguandola al diametro della 8 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) lama; con l’aumento del calore potrebbe depositarsi del materiale fuso tra i dentelli, con eventuali influenze negative sulla qualità del taglio e delle successive lavorazioni. La pulizia del luogo di lavoro, dei banchi e dei rack di supporto sono essenziali per evitare di graffiare le superfici dei profilati. I profilati tagliati devono essere lavorati e saldati entro sei ore dal taglio al fine di limitare il rischio di accumulo di sporcizia e umidità sui bordi delle estremità dei profili tagliati. Non eseguire lubrificazioni durante le operazioni di taglio dei profili in PVC poiché potrebbe contaminare le superfici di taglio riducendone così la forza di saldatura. A seguito del taglio dei profili a 45 gradi, eseguire l’asportazione sulle estremità del profilo ferma pannello come indicato in figura sotto, prima di effettuare la saldatura dei profili. È consigliabile, in fase di asportazione, lasciare accoppiati i due profili RES01 e RES02. Quando possibile, è preferibile asportare le parti indicate con l’utilizzo di pantografi o fresatrici appositamente preparate o progettate. Asportare le parti indicate per una profondità di circa 8 mm. Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) 9 FASE DI SALDATURA DEI PROFILI L’operazione di saldatura è determinante ai fini del raggiungimento dell’idonea resistenza meccanica degli angoli dell’infisso. Ogni imperfezione nell’esecuzione della saldatura può tradursi in rotture nel corso dell’assemblaggio, nella posa o in tempi successivi, annullando i vantaggi acquisiti nell’ottimizzazione delle altre fasi produttive del serramento. Prima della saldatura, i profilati che devono essere saldati devono avere la stessa temperatura dell’ambiente in cui si opera, comunque mai inferiore a 18° C. Sarà quindi necessario effettuare il condizionamento come riportato nella sezione 1 della direttiva di assemblaggio. CONSIGLI UTILI PER UNA SALDATURA OTTIMALE Di seguito si riportano alcune annotazioni che definiscono le condizioni ottimali per la saldatura dei profili: - verificare che i profili siano stati climatizzati in maniera adeguata, - fare riferimento alle indicazioni del fornitore della macchina di saldatura per le condizioni ottimali di processo: temperature, tempo e pressione applicata, - utilizzare macchine saldatrici con i limitatori di cordolo tra 0,1 mm e 0,2 mm, - eliminare i trucioli provenienti dal taglio dalle camere interne e dalle superfici da saldare, - utilizzare le controsagome idonee al profilo in lavorazione, - immediatamente dopo la saldatura staccare il profilo RES02 dal RES01 in corrispondenza della saldatura, - dopo la saldatura apporre le etichette identificative sulla cornice e controllare che le misure finite siano entro la tolleranza di ±1 mm, - fare raffreddare in posizione verticale e non sottoporre a sforzi gli angoli saldati, - non raffreddare artificialmente le saldature. Per verificare che il processo della saldatura venga effettuato in situazioni controllate e riproducibili, è importante effettuare i seguenti riscontri periodici e sistematici sulle condizioni di saldatura per ogni testa della saldatrice: - controllo dei parametri di processo della saldatura (temperature, pressioni, tempi), - test di resistenza meccanica sugli angoli saldati per verificare la conformità del carico di rottura alle direttive del carico minimo ammesso. ASPORTAZIONE DEL CORDOLO DI SALDATURA Quest’operazione può essere effettuata con macchine pulitrici che asportano automaticamente il cordolo tramite l’azione delle frese e dell’utensile di unghiatura. Nel caso di asportazione manuale del cordolo di saldatura dai profili rivestiti si utilizza il coltello “Don Carlos” (28530) ed una dima di appoggio (DONCA), costituita da due lamierini metallici, per evitare il danneggiamento delle superfici del profilo. DONCA 28530 10 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) Fare riferimento alle istruzioni del costruttore della macchina per i dettagli specifici riguardanti la configurazione e l’esecuzione della saldatura. Nella maggior parte dei casi la regolazione e il settaggio dovrebbero essere fatti in presenza dei tecnici delle macchina, permettendo un ottimale set-up sia del profilo e che della macchina. Tutte le impostazioni devono essere ottimizzate in loco. Le seguenti impostazioni sono da considerarsi indicative poiché le condizioni specifiche della macchina sono determinanti. • Temperatura delle piastre consigliata: 260°C + / - 5°C. • Tempo di fusione consigliato: 25 secondi. Quando non possibile, mantenere il tempo compreso tra i 16 e i 30 secondi massimo a seconda della macchina. • Tempo di raffreddamento (in macchina): da 10 a 35 secondi. • Tempo di raffreddamento (prima della successiva elaborazione): 10 minuti. • Angolo della macchina per saldature a 90 gradi: 91-93 gradi per saldatrici a 1 o 2 teste e 90 gradi per saldatrici a 4 teste. Poiché a seconda delle diverse ricoperture di protezione della piastra scaldante derivano diverse perdite di calore, l’impostazione del dispositivo di controllo potrebbe discostarsi dalla reale temperatura delle piastre. La temperatura ideale per ogni singola testa deve essere determinata con i tecnici costruttori o fornitori della macchina attraverso diverse prove di saldatura durante il settaggio della macchina. Con la limitazione della cordolo di saldatura e del cordone saldato, la temperatura del limitatore di cordolo dovrebbe essere di circa 40° C. Questo può variare dal modello della macchina e dai tipi di apparecchiature. Lo spessore del foglio di protezione della piastra saldante non deve superare 0,13 mm ed essere per almeno il 70 per cento di Teflon . Le piastre di saldatura devono essere mantenute libere dai depositi di materiale eventualmente formatisi in precedenti operazioni di saldatura. Le superfici di taglio del profilo devono essere mantenute pulite, asciutte e prive di grasso o olio per macchine. A campione, soprattutto dopo la sostituzione dei fogli di protezione della piastra, si raccomanda di effettuare dei test di saldatura. E ‘ importante notare che circa 2,5 mm di ciascun bordo del profilo verrà persa nella operazione di saldatura per effetto della fusione in saldatura denominato WBO. Tale dimensione varia Trattandosi di cassonetto con apertura frontale è necessario assicurarsi che il pannello frontale di chiusura sia opportunamente bloccato a seconda delle dimensioni dei cassonetti. Riportiamo di seguito le indicazioni guida per la messa in sicurezza del pannello frontale a seconda delle varie tipologie costruttive impiegate. Trattandosi di cassonetto con apertura frontale è necessario assicurarsi che il pannello frontale di chiusura sia opportunamente bloccato a seconda delle dimensioni dei cassonetti. Riportiamo di seguito le indicazioni guida per la messa in sicurezza del pannello frontale a seconda delle varie tipologie costruttive impiegate. a seconda dalle apparecchiature di saldatura utilizzate. Il WBO deve essere sempre aggiunto alle dimensioni finite richieste del cassonetto. Notare che il materiale fuso è di circa 2.5 mm per estremità del profilo. Il tempo di fusione, la forza di compressione dei profili quando vengono premuti insieme e la temperatura dell’ ambiente devono essere sempre presi in considerazione. La fusione in saldatura (WBO) può richiedere un aggiustamento stagionale per essere mantenuta appropriata in ogni operazione e lavorazione. Una saldatura è buona se si forma un cordone di saldatura cremoso e leggermente ruvido. Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) 11 Il raffreddamento rapido del giunto saldato con aria compressa o simili non è ammesso poiché potrebbe far divenire fragile il giunto saldato. Deve essere consentito al cassonetto saldato di raffreddare completamente per almeno 10 minuti prima di procedere con ogni altra ulteriore lavorazione. Devono essere utilizzate contro-sagome di supporto per evitare il ribaltamento del profilo o la produzione di saldature fuori squadra. Questi supporti di saldatura devono essere prodotti di alta qualità in acciaio o alluminio poiché devono essere progettati tenendo conto anche delle normali tolleranze dimensionali di estrusione dei profili in PVC. Assicurarsi che la pressione delle piastre non distorca, fletta o schiacci eccessivamente il profilo oppure provochi slittamento. Ogni cassonetto completato deve essere controllato per ortogonalità e precisione con una tolleranza di + / - 1 mm. Ogni saldatura deve essere ispezionata e controllata visivamente prima e dopo la pulizia. E consigliato posizionare i profili sotto le piastre sempre in posizione verticale con il profilo ferma pannello in posizione di appoggio come indicato in figura sottostante. 12 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) FISSAGGIO DEL PANNELLO FRONTALE Trattandosi di cassonetto con apertura frontale è necessario assicurarsi che il pannello frontale di chiusura sia opportunamente bloccato a seconda delle dimensioni dei cassonetti. Riportiamo di seguito le indicazioni guida per la messa in sicurezza del pannello frontale a seconda delle varie tipologie costruttive impiegate. PANNELLO FRONTALE IN PVC CON PROFILO CASSONETTO RES01 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) FISSAGGIO DEL PANNELLO FRONTALE PANNELLO FRONTALE IN POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSO (XPS) DA 24 mm PANNELLO FRONTALE IN POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSO (XPS) DA 10 mm Per il fissaggio del pannello da 10 mm utilizzare le viti. NUMERO VITI/SQUADRETTE AD “S” PER DIMENSIONE CASSONETTO 13 14 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) POSA IN OPERA FISSAGGIO DEL CASSONETTO Il sistema di fissaggio del cassonetto alla muratura deve garantire un ottimo ancoraggio su ogni tipo di supporto murario, (laterizio, calcestruzzo, legno, cemento etc.). L'utilizzo delle viti a tutto filetto per il fissaggio a muro assicura stabilità e sicurezza in ogni condizione. Per il fissaggio del cassonetto a muro è possibile utilizzare piastrine in acciaio o ferro zincato; fissando le piastrine sulla parte interna dei lati corti delle pareti perimetrali del cassonetto in prossimità dei 4 angoli, sarà possibile procedere alla fase successiva di ancoraggio a muro. La profondità di avvitamento minima delle le viti a tutto dovrà essere variabile a seconda della natura del muro secondo quanto indicato in figura. La profondità di avvitamento minima per la vite a tutto filetto su supporti di varia natura può essere riassunta nella figura sottostante. Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) 15 POSA IN OPERA DISPOSIZIONE DEI PUNTI DI ANCORAGGIO Negli schemi seguenti vengono riportate le modalità generali di fissaggio del cassonetto alla muratura; in particolare devono essere rispettate le seguenti indicazioni generali: 1. la distanza tra i singoli punti di fissaggio non deve essere superiore a 700 mm; 2. la distanza tra il punto di fissaggio e l'angolo interno del cassonetto deve essere compresa tra 30 mm e 50 mm; 3. sui lati minori del cassonetto devono essere previsti almeno quattro punti di ancoraggio alla muratura, LASTRINE O ANGOLARI DI CONNESSIONE DEL CASSONETTO AL MURO 16 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) POSA IN OPERA VITI DI FISSAGGIO È consigliabile utilizzare per il fissaggio del cassonetto a muro tramite squadretta o piastrina viti a tutto filetto ad inserto esagonale. La vite a tutto filetto grazie al diametro ed alle lunghezze maggiori consente una tenuta nettamente superiore rispetto alle normali viti autofilettanti senza l’inserimento di nessun tassello nel muro. Il sistema di fissaggio del cassonetto alla muratura deve garantire on ottimo ancoraggio su ogni tipo di supporto murario (laterizio, calcestruzzo, legno, cemento etc.). L’utilizzo delle viti a tutto filetto per il fissaggio a muro assicura stabilità e sicurezza in ogni condizione. SCHIUMA POLIURETANICA Per garantire la tenuta all’aria ed al rumore, i giunti nelle parti interne del cassonetto devono essere interamente schiumati, assicurando integrità nel tempo a livello prestazionale anche in presenza di deformazioni. Tutta la parte perimetrale interna del cassonetto che si unisce al muro dovrà pertanto essere sigillata con schiuma poliuretanica mediante l’utilizzo dell’apposita pistola. METODO DI UTILIZZO Regolare l’erogazione della pistola agendo sul registro vicino al calcio in modo da avere una lenta estrusione. Questa operazione è importantissima perché l’incremento volumetrico della schiuma che dipende dalla temperatura e dalla umidità è comunque generalmente molto elevato e quindi il controllo della dimensione del cordolo nella fessura è fondamentale per una buona riuscita della schiumatura. La regolazione al minimo della pistola viene ottenuta nel modo seguente: • Chiudere tutto il registro. • Stendere per terra un pezzo di cartone sul quale effettuare delle prove. • Tenere premuto il grilletto • Aprire lentamente il registro finché il prodotto comincia ad uscire producendo un cordolo regolare. L’apertura esagerata del registro causa il caratteristico rumore che produce la schiuma quando esce in modo tumultuoso; in questo caso è necessario ridurre l’apertura fino ad avvertire un sommesso ronzio all’uscito del materiale. L’apertura del registro deve essere aumentata gradualmente durante il consumo del prodotto nella bombola. Per ottenere un buon isolamento termo- acustico del cassonetto, una volta posato ed ancorato al muro, il cassonetto deve essere sigillato con la schiuma nella parte interna perimetrale che congiunge il telaio con il muro ed il serramento nella parte inferiore. A seguito dell’essicazione si avrà un aumento di volume che non dovrà essere eccedente gli spazi utili per l’inserimento ed il corretto funzionamento dell’avvolgibile posizionato all’interno. In condizioni di bassa temperatura la schiuma poliuretanica può trovare difficoltà ad uscire dalla bombola in maniera regolare. Per tale motivo è necessario utilizzare una schiuma invernale che possa essere estrusa regolarmente. Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) 17 POSA IN OPERA NASTRO A SCHIUMA POLIURETANICA ESPANSA A CELLULE APERTE Il nastro deve essere applicato nella parte in appoggio al muro come coibentazione termoacustica; l’utilizzo e l’applicazione del nastro impedisce il passaggio dell’aria e del rumore dall’esterno e consente ilmovimento elastico tra la parte muraria ed il telaio. APPLICAZIONE DEL SIGILLANTE ACRILICO SULLA PARTE A VISTA Sulla parte esterna del cassonetto, visibile e pertanto determinante a livello estetico, la sigillatura deve essere effettuata con sigillante acrilico che, per le sue caratteristiche chimiche, oltre a garantire buon aggrappaggio e ulteriore isolamento aumentandone le prestazioni, contribuisce ad ottimizzare le finiture. La versione “granulare“ del sigillante acrilico imita l’aspetto superfiCiale dell’intonaco e permette di ottenere continuità estetica tra la muratura ed il cassonetto. Il materiale sigillante viene applicato appoggiando lo spigolo del beccuccio tagliato a fetta di salame sul giunto, estrudendo il prodotto con una velocità tale d coprire la fuga tra il telaio e la muratura. Per ottenere un risultato estetico gradevole è consigliabile coprire i bordi del giunto con nastro adesivo durante l’operazione di sigillatura e di livella mento. A seconda del tipo di finitura desiderata e delle esigenze di tipo estetico, può essere valutata l’opportunità di applicare con del silicone un profilo di finitura tra quelli a disposizione al fine di coprire il cordolo sigillante maggiormente a vista tra la finestra ed il cassonetto. 18 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) LIMITI DIMENSIONALI - DOMINIO DI APPLICAZIONE La stabilità e la funzionalità dei cassonetti con dimensioni superiori a quelle indicate non sono garantite. Le balze trasversali devono essere fissate prima dell’ancoraggio del cassonetto a muro poiché impediscono il flettere dei profili nei lati maggiori del cassonetto. Il pannello frontale rappresenta strutturalmente un elemento determinante per la stabilità nel tempo del cassonetto poiché contribuisce ad impedire la flessione dei profili. L’utilizzo delle balze aiuta considerevolmente la posa in opera del cassonetto soprattutto in presenza di fori di grandi dimensioni poiché l’ancoraggio a muro avviene in assenza del pannello frontale. Il mancato utilizzo delle balze trasversali potrebbe determinare difficoltà di inserimento del pannello frontale nella sede o una chiusura non ottimale della cornice. Nessun rinforzo metallico in acciaio, alluminio o ferro zincato deve essere inserito longitudinalmente nelle camere del profilo principale cassonetto. TABELLA BALZE TRASVERSALI LIMITI DIMENSIONALI Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) 19 POSSIBILI APPLICAZIONI - PROPOSTE DI COSTRUZIONE CASSONETTO CON SERRAMENTO A FILO INTERNO MURO CASSONETTO CON SERRAMENTO A FILO INTERNO MURO CASSONETTO CON SERRAMENTO INTERNO ALLA SPALLETTA 200 330 330 240 200 330 330 240 CASSONETTO CON SERRAMENTO A FILO INTERNO MURO 20 Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) POSSIBILI APPLICAZIONI - PROPOSTE DI COSTRUZIONE CASSONETTO CON SERRAMENTO INTERNO ALLA SPALLETTA CASSONETTO CON SERRAMENTO INTERNO ALLA SPALLETTA POSA SU RISTRUTTURAZIONE A SORMONTO DEL VECCHIO CASSONETTO IN LEGNO 200 432 200 200 330 240 CASSONETTO CON SERRAMENTO INTERNO ALLA SPALLETTA Cassonetto Restauro (RES01 - RES02) 21 LE CERTIFICAZIONI ACUSTICA SPECIFICHE RISULTATI Cassonetto con frontale di chiusura profilo in PVC da 24 mm RES01 RW(C;Ctr)= 47(-2;6)dB Dn,e,w ( C; Ctr) = 54 ( -2 ; -6) dB Cassonetto con frontale di chiusura in polistirene espanso estruso XPS da 24 mm RW(C;Ctr)= 45(-1;-5)dB Dn,e,w ( C; Ctr) = 52 ( -1; -5 ) dB Cassonetto coibentato con isolante fonoassorbente da 10 mm sui lati e sul frontale di chiusura in PVC realizzato con RES01 RW ( C ; Ctr ) = 47 ( -2;-6 ) dB Dn,e,w ( C; Ctr) = 54 ( -2; -6 ) dB Cassonetto in PVC coibentato con isolante fonoassorbente da 10 mm sui lati e sul frontale XPS da 24 mm coibentato RW ( C; Ctr) = 46 ( -2;-6 ) dB Dn,e,w ( C; Ctr) = 53 ( -2 ; -5 ) dB Cassonetto con frontale di chiusura profilo in PVC da 24 mm RES01 + EPS (20 mm) 0,83 W/m2K TERMICA FUOCO Cassonetto con frontale di chiusura profilo in PVC da 24 mm RES01 1,61 W/m2K RES01 RES02 B - s3 , d0