da BresciaOggi

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Iltrio «SuonaLibero»haentusiasmatoi presenti
«Beatrice», con i suoi nuvoloni, spaventa gli organizzatori
del primo concerto dell'Acoustic Franciacorta che lasciano
il sagrato della Chiesa Parrocchiale di Marone per l'auditorium, regalando quasi un'ora
in più di musica e spettacolo
alla folla che, esauriti i posti segue dalle uscite di sicurezza lasciate aperte. Apre la serata il
varesino Luca Pedroni con
una rivisitazione in modern
fingerstyle, di due classici
«Run Like Hell» dei Pink
Floyd, e «Personale Jesus» dei
Depeche Mode prima della
sua composizione «La Fabbrica degli orologi», che crea l'atmosfera di favola del tempo:
ai ritmi uguali regala sensazioni e colori diversi. Seguono altri brani dell'ultimo Cd del chitarrista, che chiude con «Red
Light».
Poi sale sul palco «Suona Libero», il trio Giorgio Cordini,
Maria Alberti e Cesar Rivero,
propone una antologia da Ivano Fossati a Mercedes Sosa di
canzoni d'autore degli ultimi
decenni, ispirate a temi sociali, che fanno della musica il veicolo di idee e problemi: i testi
trasmettono sentimenti e passioni popolari: Winston Cesar
Rivero, porta sul palco il mito
di Che Guevara, Maria Alberti
GiacomoLelli eGoran KuzminacaMarone
la passione civile della Sosa e
GiorgioCordini la saga dei partigiani delle valli italiane prima di chiudere con il «Pescatore» di Fabrizio de Andrè.
L'ultimo ora è tutta per Goran Kuzminac, chitarrista raffinato, cantante e splendido
istrione che dialoga con il pubblico non solo con le note, ma
facendo rivivere passioni comuni, con un filo di ironia,
smitizzando i successi. «La
canzone che mi diede il terzo
posto al festival bar, “Ehi ci
stai”, non avrei mai voluto inciderla, l'avevo composta per
conquistare una ragazza: fu
lei a portarla al produttore»,
dichiara.
Affiancato dal flauto traverso di Giacomo Lelli, Kuzminac
alterna a pezzi melodici le sue
hit più note, aprendo con
«Stella del nord» per chiudere con «Stasera l'aria à fresca»
cantata con gli spettatori e
«Tempo» per raccontare un
mondo che cambia e invitare
tutti a opporsi alla violenza e
alla guerra. Gli applausi riportano sul palco il duo e prolungano l'esibizione fino a mezzanotte. • G.C.C.