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MOTION CONTROL Moderazione a cura del Prof. Claudio Melchiorri Università di Bologna Dal processo produttivo al fine linea: dove la robotica incontra il motion control Maurizio Tarozzi Global Technology Manager – Packaging Solutions B&R Automazione Industriale Evoluzione del processo Dal controllo di maccchina al controllo di linea Total Cost of Ownership (TCO) Automazione Il PROCESSO PRODUTTIVO Le linee produttive nel processo manifatturiero – Efficienza • Performance • Integrazione orizzontale e verticale • Sostenibilità • Energy saving • Safety • Security • OEE Il PROCESSO PRODUTTIVO • Le linee produttive nel processo manifatturiero – Flessibilità • • • • Cambio formato Cambio prodotto Riconfigurazione Robotica Il Motion Control • La crescente importanza del Motion Control – HW • Attuazione elettrica • Attuazione idraulica – SW • • • • • Posizionamento semplice Camma elettronica Controllo numerico Controllo idraulico Robotica a cinematiche variabili Motion Control - Elettrico • Soluzioni HW di attuazione – Elettrico • Corrente continua (DC) – Motore passo-passo – Motore a spazzole • Corrente alternata (AC) – Motore sincrono (brushless) – Motore asincrono Motion Control - Idraulico • Soluzioni HW di attuazione – Idraulico • Pompe a portata fissa/variabile • Servoattuatore con valvola proporzionale Motion Control • Necessità di una piattaforma moderna di automazione – SW di Motion astratto dalla piattaforma di controllo HW e dal sistema fisico di attuazione – Vasta disponibilità di soluzioni HW per le diverse esigenze di Motion Control – Rete ethernet real-time con protocollo aperto Motion Control - SW • Il SW nel Motion Control • Universalità nel controllo del Motion (Camme elettroniche, CNC, Robotica....) • Indipendenza dall‘attuatore z • Gestione della logica macchina - I/O z x y • Astrazione dall‘Hardware z z x y • Visualizzazione x y x y • Time to Market z 4 3 4 4 5 6 3 3 5 5 6 2 x2 y2 z1 y1 x1 6 Motion Control - SW • Il SW nel Motion Control – Il concetto di astrazione dall‘HW Codice utente PLCopen Motion Control DC, Stepper, Idraulico CNC Generazione traiettoria Robotica Servo FU Attuatori Motion Control - HW • Esempio d’integrazione attraverso POWERLINK – 100.000 + assi installati nel 2010 Esempio di MC integrato • Dividella Pharma Packaging Technology [Körber Medipak] • 450 axis (40 gruppi di assi con funzionalità di robotica) – 150 servomotori – 300 passo passo Esempio di MC integrato • Linea per la lavorazione del vetro • • • • • Movimentazione di Robot Taglio/Lavorazione Foratura Trasporto materiale Processi paralleli SAFETY e Motion Control SMART SAFE REACTION • SAFETY e Motion Control • SAFETY FUNCTIONS – – – – – – – – – – STO Safe Torque Off SBC Safe Brake Control SOS Safe Operating Stop SS1 Safe Stop 1 SS2 Safe Stop 2 SLS Safe Limited Speed SDI Safe Direction SLI Safe Limited Increment SLP Safe Limited Position Safe referencing SMART SAFE REACTION • Safe Operating Stop calcolo dell’errrore sul tempo di risposta – L’errore innesca un accelerazione di 10m/s2 ad un asse fermo in coppia • Soluzione tradizionale cablata • SafeMC su POWERLINK – Distanza ridotta del 99.2% 130x – Energia dell’impatto ridotta del 99.2% 130x 80ms 7ms 32mm percorsi 0.25mm percorsi SMART SAFE REACTION • Monitorare la velocità al Tool Center Poing (TCP) Informazioni di base – Il movimento del TCP di un robot implica il movimento di diversi assi. La sua velocità è la risultante del movimento dei singoli giunti (dipende dalla cinematica del robot) – Pertanto monitorare in modo “sicuro“ la velocità degli assi sui giunti non è sufficiente, la velocità risultante al TCP potrebbe superare la velocità sui giunti Braccio sportente del robot TCP chiude il centro di rotazione SMART SAFE REACTION • Monitorare la velocità sicura SLS del TCP e dei giunti di un robot è però fondamentale per garantire la sicurezza operativa del robot. • Tipicamente la velocità al TCP non può superare i 250 mm/s SMART SAFE REACTION • Permette una manutenzione sicura dell’impianto • Ottimizza la gestione del MC • Diminuisce il footprint • Aumenta la produttività della macchina Grazie per l’attenzione “Controllo di mandrini brushless sensorless in deflussaggio spinto, con recupero di energia di frenatura” Autore: Andrea Mazzolani Drive & Automation Bonfiglioli Italia Caratteristiche salienti di un applicazione Mandrino • Elevate velocità di rotazione • Rapidi e frequenti cicli di accelerazione e decelerazione per massimizzare la produttività della macchina • Controllo robusto su ampio range di inerzie del carico (direct drive) • Stabilità della velocità durante la lavorazione • Fermata del mandrino entro 10s in caso di emergenza/mancanza rete • Possibilità di controllare diversi mandrini con lo stesso drive Caratteristiche salienti di un applicazione Mandrino ->come si riflettono sull’algoritmo di controllo • Elevate velocità di rotazione •->controllo stabile anche in condizioni di forte deflussaggio dove i parametri di macchina variano notevolmente in funzione della frequenza. E’necessario massimizzare la tensione di uscita per sfruttare appieno le performace del motore in deflussaggio. Frequenza di uscita molto elevata >1kHz necessita quindi di elevata velocità di esecuzione del controllo di corrente • Rapidi e frequenti cicli di accelerazione e decelerazione •->possibilità di elevato sovraccarico e fine controllo della tensione di bus dc in decelerazione • Controllo robusto su ampio range di inerzie del carico •-> anelli di regolazione di velocità\corrente robusti e auto-adattativi Caratteristiche salienti di un applicazione Mandrino ->come si riflettono sull’algoritmo di controllo • Stabilità della velocità durante la lavorazione ->robustezza alle variazioni di carico; specialmente nelle lavorazioni di materiali morbidi come il legno, fluttuazioni di velocità si riflettono in difetti sulla superficie lavorata. • Fermata del mandrino entro 10s in caso di emergenza/mancanza rete - >fine controllo della decelerazione soprattutto in caso di mancanza rete, dove occorre modulare la decelerazione in modo da permettere, indipendentemente dall’inerzia dell’utensile utilizzato, la rigenerazione del mandrino per consentirne il controllo fino alla completa fermata. • Possibilità di controllare diversi mandrini con lo stesso drive •-> tramite cambio data set si commuta fra diversi mandrini, inoltre nello specifico progetto, i mandrini possono essere indifferentemente sincroni o asincroni; pertanto l’algoritmo di controllo è in grado di pilotare entrambi Caratteristiche salienti del motore brushless sensorless asse q ROTORE Rotore anisotropo a magneti permanenti annegati a singola barriera. (iPMSM) •Motore ad alta coppia specifica; • Struttura rotorica costruttivamente semplice. STATORE Avvolgimento concentrato A parita’ di Nspire, consente di avere testate piu’ corte e quindi minori perdite rispetto agli avvolgimenti “distribuiti”. asse d Caratteristiche salienti del motore brushless sensorless asse q asse d Il rotore a 6poli a magneti permanenti annegati presenta una marcata anisotropia magnetica (viste le diverse riluttanze dei circuiti magnetici a cui si riferiscono, l’induttanza diretta ld e quella in quadratura lq, sono fra loro diverse). Questo comporta, rispetto al rotore anisotropo, che la conversione elettromeccanica e quindi la coppia da esso generata, risulti essere la somma delle due componenti: coppia elettrica e coppia di riluttanza . mel s is mel r,d is,q is,d is,q ld lq me mrel Nel funzionamento in deflussaggio il flusso rotorico generato dai magneti viene ridotto ai fini di mantenere costante la tensione indotta sul motore, tale indebolimento causa una riduzione della coppia elettrica che nelle macchine a rotore anisotropo viene compensata dall’aumento della coppia di riluttanza (poiché id<0 ed ld<lq) Caratteristica coppia/velocità del mandrino brushless sensorless utilizzato 10 9 8.7 Nm 8 7 6 5 4 3 2 1 0 0 4000 8000 12000 10000 g/m 16000 20000 24000 g/m Caratteristica Potenza/Velocità del mandrino brushless sensorless utilizzato kW 14 12.5 kW 12 10 9.2 kW 8 6 4 2 0 0 4000 8000 12000 10000 rpm 16000 20000 24000 rpm Controllo Sensorless Lo studio di controlli sensorless da molti anni è incentrato sul miglioramento delle performance del controllo motore specialmente a bassi giri o da fermo per garantire prestazioni sempre più simili al funzionamento ad anello chiuso, lo sviluppo dei principali algoritmi è ormai ritenuto solido e affidabile. Completamente diverso è lo stato dell’arte delle soluzioni sensorless nell’ambito del controllo di motori ad elevata velocità ed in particolare in deflussaggio spinto, casistica a cui le applicazioni mandrino appartengono e ne rappresentano l’ estremizzazione essendo richiesti deflussaggio fino a 2 o 3 volte la velocità nominale con velocità di rotazione di oltre 24000giri/minuto e conseguenti frequenze di uscita di oltre 1200Hz. Per permettere il funzionamento in deflussaggio del mandrino si deve necessariamente utilizzare un rotore anisotropo a magneti annegati; l’anisotropia è necessaria per sfruttare la coppia di riluttanza che compensa la diminuzione di coppia dovuta all’indebolimento del campo magnetico nella zona di funzionamento in deflussaggio, inoltre i magneti annegati consentono di vincere le elevate forze centrifughe dovute ai regimi di rotazione estremamente elevati, cosa non fattibile con magneti superficiali. Controllo Sensorless Le principali tematiche che il controllo sensorless deve risolvere nel caso di macchina sincrona a magneti permanenti ( iPMSM) sono: •Stima della posizione del campo magnetico rotorico alla partenza, per garantire la massimizzazione della coppia che il controllo vettoriale del drive può sviluppare. •Corretto funzionamento in deflussaggio per massimizzare le coppie sviluppabili dal motore (sfruttamento della coppia di riluttanza). mel s is mel r,d is,q is,d is,q ld lq me mrel Controllo Sensorless Fra i parametri di macchina l’ induttanza statorica Ls, direttamente dipendente dal flusso magnetico statorico, è fortemente influenzata nel funzionamento in deflussaggio e le sue variazioni avvengono con dinamiche proporzionali alle accelerazioni mantenute in fase di deflussaggio. Le variazioni dell’induttanza statorica si traducono in una stima di velocità rumorosa e quindi in una perdita di dinamica. Le strategie del controllo sviluppato sono atte a risolvere le problematiche sopra esposte, tipiche dei motori sincroni a rotore anisotropo a magneti annegati, ma anche ad adattarsi al controllo di mandrini asincroni per garantirne l’applicabilità in macchine in cui è richiesta la gestione di entrambe le tipologie di motore con drive unico. Signal Flow Graph di un motore asincrono Signal Flow Graph di una macchina sinrona PMSM Schema di principio FOC sensorless M Rigenerazione Le applicazioni mandrino sono tipicamente caratterizzate da frequenti cicli di lavoro con elevate velocità di rotazione e rapide accelerazioni e decelerazioni. Il sistema Drive+Spindle sviluppato nell’ambito del progetto EROD (Energy Reduction Oriented Device) visto il focus su nuove tecnologie orientate al risparmio energetico applicabili alle macchine, ha portato oltre che alla scelta di progettare un mandrino iPMSM ad alta efficienza, a sviluppare anche un semplice controllo rigenerativo che permette di stabilizzare la tensione del bus-dc e recuperare l’energia di frenatura durante le fasi di decelerazione. Rigenerazione Le applicazioni mandrino sono tipicamente caratterizzate da frequenti cicli di lavoro con elevate velocità di rotazione e rapide accelerazioni e decelerazioni. Il sistema Drive+Spindle sviluppato nell’ambito del progetto EROD (Energy Reduction Oriented Device) visto il focus su nuove tecnologie orientate al risparmio energetico applicabili alle macchine, ha portato oltre che alla scelta di progettare un mandrino iPMSM ad alta efficienza, a sviluppare anche un semplice controllo rigenerativo che permette di stabilizzare la tensione del bus-dc e recuperare l’energia di frenatura durante le fasi di decelerazione. Rigenerazione Per non aumentare in maniera significativa i costi di macchina e non complicare il lay-out complessivo, si è scelto di recuperare l’energia senza utilizzare una modulazione PWM che necessiterebbe di conoscere con precisione sia modulo che fase delle tensioni di rete per l’opportuna sincronizzazione. L’inverter rigenerativo con l’utilizzo solo di induttanza d’interfaccia rete riesce, tramite opportuni algoritmi, ad avere una sincronizzazione sensorless che permette la rigenerazione con due singoli impulsi a periodo, limitando l’energia persa in fase di commutazione. Soluzione sviluppata e relativi vantaggi • Mandrino 9.2kW iPMSM -> 10000 rpm ; 500Hz ; 211V ; max vel. 20000rpm • Inverter trifase 11kW F OutMax=1600Hz •Elevato rendimento del motore >91% corrispondente ad un grado di efficienza 3 (valore che soddisfa la normativa comunitaria 640 che sarà obbligatoria da gennaio 2015) contro un rendimento tipico dell’85% di un mandrino sincrono di pari potenza •Il miglior rendimento del motore consente una maggior compattezza della macchina aumentandone la rigidità torsionale (permettendo quindi la velocità di rotazione maggiore anche con utensili di grosso diametro) •Raffreddamento semplificato (calore concentrato solo sullo statore) •La velocità di lavorazione degli utensili rimane costante al variare del carico migliorando il risultato tecnologico della lavorazione. •La minor inerzia rotorica, rispetto ad un mandrino asincrono di pari prestazioni, consente un apprezzabile diminuzione di potenza richiesta nelle frequenti fasi di accelerazione; inoltre il miglior rendimento del motore consente un più efficiente recupero di energia durante le fasi di decelerazione Vantaggi della soluzione sviluppata •Vista la tensione nominale di 211V del mandrino, l’inverter non necessita di costosi dispositivi di protezione da sovratensione (alla massima velocità di utilizzo 24000rpm in caso di fault dell’inverter il motore sincrono, venendo a mancare la corrente id che ne indeboliva il flusso rotorico, svilupperebbe una tensione di 211*2.4=506V che non provocherebbe danni al bus-dc). •Nei centri di lavoro per legno, il mandrino viene tipicamente utilizzato su teste a 5 assi che utilizzano contatti striscianti per addurre alimentazione ai vari motori che la movimentano. Grazie allo sviluppo del controllo brushless sensorless non si devono predisporre ulteriori contatti striscianti per rendere disponibile al drive i segnali di feedback di velocità. •Il sensorless sviluppato permette di controllare sia motori sincroni che asincroni, in questo modo, con un unico drive si risolvono le tipiche esigenze delle macchine per lavorazione legno, che utilizzano mandrino ad alte prestazioni per operazioni di fresatura, tenonatura, sgrossatura, taglio ecc.. ed un mandino asincrono a bassa frequenza per le forature. Vantaggi della soluzione sviluppata •La soluzione elaborata per il recupero dell’energia di frenatura, caratterizzata da brevi durate e picchi di notevole intensità, non necessita di filtri sinusoidali e di dispositivi per misurare le tensioni di rete per sincronizzarsi, risultando economica e di semplice impiego e integrazione nel quadro elettrico. Grazie per l’attenzione Il sincronismo tra drives per la movimentazione in applicazioni ad altissima precisione di posizionamento Relatore: Ing. Alberto Landoni Casi esaminati • Linea di manutenzione treni ad alta velocità (TGV) • Linea di assemblaggio attrezzature aeronautiche Requisito fondamentale • Sincronismo ad altissima precisione tra movimentazioni. – In questi casi la velocità e la dinamica non sono determinanti Requisiti specifici delle applicazioni • Sincronismo tra stazioni e tra coppie di stazioni • Switch tra coppie di motori per funzioni diverse (movimento sollevamento e movimento rotazione) non richieste contemporaneamente Punti determinanti • Feedback in grado di garantire le precisioni desiderate • Feedback in grado di garantire letture anche a bassissima velocità • Loop di regolazione ad alta banda passante • Colloquio sincrono tra i drive per la trasmissione dei riferimenti di posizione ( ) • Colloquio asincrono ad alta velocità per la supervisione delle funzionalità ( ) Feedback in grado di garantire le precisioni desiderate e letture anche a bassissima velocità • Encoder Sin/Cos da almeno 1024 sinusoidi giro – Ogni sinusoide viene campionata con 1024 campioni ottenendo una risoluzione equivalente ad un encoder incrementale da 1024 x 1024 = 1048576 counts/giro (262144 step/giro). – Conteggio di 8.7 counts per campionamento con rotazione ad 1RPM e chiusura del loop di posizione in 500 mS. – Trasmissione della posizione assoluta all’ accensione o su richiesta evitando la ricerca di zero meccanico. Loop di regolazione ad alta banda passante • Loop di corrente a: • Loop di velocità a: • Loop di posizione a: 83.3 mS 250 mS 500 mS Reg. Posizione Rif. posizione + (12 KHz) ( 4 kHz) ( 2 kHz) Reg. Velocità + Reg. Corrente + - - - d/dt Encoder Motore I risultati ottenuti • Lunghezza del treno sollevato – Fino a 200 m • Peso del treno sollevato – 386 tonnellate • Numero di stazioni in sincronismo – 13 coppie di movimentazione) • Accuratezza di posizionamento tra un estremo e l’ altro = 1 mm Tutta la gestione della potenza di movimentazione (drive+motore) è locale dove serve (distribuita) Comunicazione sincrona tra drives • • • • • 72 bit di dato Alta velocità Sincronizzazione tra i nodi Singolo Master Multiplo Slave la Sincronizzazione remota tra gli Slave Synch. Tasks Speed Loop Phase Speed Lock Loop Loop Phase Speed Lock Loop Loop Sync. With Speed Loops RS485 MASTER SLAVE 1 SLAVE 2 RS485 System Jitter = +/- 2us Posizione, velocità, Accelerazione, Coppia Posizione, velocità, Accelerazione, Coppia USER DATA REFERENCE 3 (8bit) USER DATA REFERENCE 2 (32bit) PLL Sync. BIT USER DATA REFERENCE 1 (32bit) Master Reference Data StrutturaVirtual telegramma Synch Bit Bit di Controllo o sincronizzazione Esempio con task Pos a 500us 500 uS Dati 250us Dati Il Master può anch’ esso comportarsi da Slave e quindi “rileggere” i dati da sè stesso emessi due cicli prima assicurando Dati così il perfetto sincronismo tra i drives RMINT Pos Task Master Pos Task Slave RS485 Comms Impulso di sincronismo con errore max 35nS Il Master scrive i dati in un Impulso di all’ interno istante qualsiasi delllasincronismo task Pos. con maxtrasferiti 35nS durante I datierrore verranno il ciclo successivo I dati sono disponibili per lo Slave il ciclo ancora successivo Impulso di sincronismo con errore max 35nS Comunicazione asincrona tra drives • • Elevato volume di dati Alta velocità Comunicazione asincrona tra drives _Rx% _Sx% _Sx uP uP _Sx% _Rx% _R Comunic. FAST (1 mS) Comunic. SLOW (ogni N Fast) I numeri di Mega bit/s link (fast+slow) per ogni nodo parametri 32 bit per link parametri scambiati per nodo CTNet Impostazione grafica nessuna linea di configurazione è richiesta dal programma Funzionalità alza / ruota E’ possibile affrontare la necessità di due diverse movimentazioni non contemporanee esclusivamente prevedendo la lettura permanente (senza commutazioni) di tutti i feedback ed utilizzando solo 2 drives per stazione. Si commuta esclusivamente la potenza sui motori da controllare Punti vincenti del controllo distribuito • Modularità • Drives vicino alla movimentazione • Connessione tramite rete di comunicazione autoconfigurante ( ) • Feedback e segnali gestiti localmente • Posizioni per sincronizzazione tramite bus sincrono ( ) • Applicativi software semplificati ed ottimizzati per la specifica funzione Grazie per l’attenzione INTEGRAZIONE DI FUNZIONALITA’ DI MOTION E POWER CONTROL IN UNA PIATTAFORMA DI AUTOMAZIONE OTTIMIZZATA PER MACCHINE DI SERIE Ing. Adriano Chinello Direttore Tecnico Divisione Componenti per Automazione Gefran S.p.A. Obiettivi automazione macchine di serie Software PLC standard (IEC 61131-3, PLCopen) Software HMI di semplice gestione e manutenzione Disponibilità librerie software ad alto valore aggiunto Ambiente integrato per lo sviluppo del software applicativo Architettura hardware ottimizzata (costo) Prestazioni: produttività, ripetibilità, efficienza energetica Un caso specifico: full-electric injection moulding machine (FE IMM) Peculiarità applicative FE IMM Passaggi precisi e ripetitivi tra modalità di controllo diverse (posizione – velocità – coppia – pressione) su singoli assi Compresenza di processi molto diversi tra loro: - Motion control - I/O - Termoregolazione - HMI - Supervisione, SPC, ecc… (ciclico + eventi) (ciclico) (ciclico) (eventi) (ciclico + eventi) 250 ÷ 500 µs 2 ÷ 10 ms 50 ÷ 100 ms > 100 ms bassa priorità Architettura di sistema HMI task Remote I/O Panel PC I/O real-time control Monitoring / data collection GDnet / CANopen Servo rack Modbus / CANopen Power high-level control Motion high-level control Position / AI Loop PLC / SPC / aux tasks Speed / Torque Ref Analog Input Power Controller Power / Thermo Loop Pressure Sensor Optical internal link Current Torque Speed Loop Panel PC: performance e costo CPU www.cpubenchmark.net Power control Limitazione picchi di assorbimento Controllo power factor Delocalizzazione anelli di termoregolazione con funzioni di controllo avanzato (soft-start, power / voltage feedback, …) Efficienza energetica Minori costi per filtri, ecc… Migliori performance di regolazione Attuatori anche non lineari (IR, SiC, …) Maggiore vita utile degli attuatori Motion control Alimentazione rack condivisa tra gli assi (recupero di energia con sovrapposizioni mirate) Opzione front-end rigenerativo Assi 3 – 120 kW Controllo di posizione, velocità, coppia, su segnale analogico: ciclo 250 µs Passaggio tra diverse modalità di controllo: step 250 µs C(+) D(-) AC / DC Supply CORE CPU A X I S 1 A X I S 2 A X I S 3 M 3ph 400Vac M A X I S 4 A X I S … M M A X I S 8 M M PLC motion application library Standard PLCopen Programmazione di alto livello, indipendente dal fieldbus e dall’hardware Function Block standard con add-on (maggiore flessibilità) Function Block speciali con interfacce allineate allo standard Esempio: controllo asse iniezione V, PR P1 V1 ANALOGINPUT THRESHOLD PR5 P2 V2 V3 PR6 P3 V4 DONE1 EXE1 ABORT. EXE2 BL. PREV. 1 - MC_MoveAbsolute 2 - MC_MoveAbsolute 3 - MC_MoveAbsolute 4 - MC_MoveAbsolute 5 - MC_AnalogControl 6 - MC_AnalogControl 7 - MC_AnalogControl 8 - MC_Stop EXE3 BL. PREV. P1 P2 P3 P4 PR5 PR6 PR7 EXE4 BL. PREV. V1 V2 V3 V4 INCONTROL5 DONE2 EXE5 BLENDING Aborting Blending Previous Blending Previous Blending Previous Blending Aborting Aborting Aborting SWITCHOVER PR7 INCONTROL6 EXE6 ABORT. INCONTROL7 P4 EXE7 ABORT. DONE8 t EXE8 ABORT. Controllo agevolmente realizzabile con serie di Function Block accodati Switchover su posizione, pressione, … Fasi del controllo precaricate sul drive Principali caratteristiche di macchina Forza di chiusura stampo: Pressione di iniezione tipica: Velocità asse iniezione: Tempo di accelerazione asse iniezione: Precisione controllo di posizione: Precisione controllo di pressione: Max overshoot di pressione 110 ton 1500 kgf/cm2 800 mm/s 45 - 50 ms 0,01 mm ± 2 kgf/cm2 + 50 kgf/cm2 (0 800 mm/s) Test asse iniezione: accelerazione 47 ms 800 mm/s Test asse iniezione: switchover Grazie per l’attenzione Pacchetto software integrato per programmazione, simulazione e supervisione sistemi di palettizzazione utilizzanti assi con cinematica cartesiana o robot antropomorfi Relatore: Davide Buratti Ocme S.r.l (PARMA) Università degli studi di Parma La Storia Anni 60 Anni 90 Oggi Le richieste del mercato • Elevate velocità di produzione • Grande variabilità dei formati e dei packaging • Tempi di cambio formato ridotti • Utilizzo di contenitori primari e secondari sempre più sottili e fragili Le caratteristiche del sistema di pallettizzazione • Manipolazione e movimentazione del prodotto veloce • Flessibilità del sistema • Riduzione dello stress meccanico sul prodotto • Riconfigurazione rapida e automatica Le configurazioni L’architettura Hardware CPU PC Industriale Robot Manipolazione Azionamenti e servo motori Robot presa Strato Programmazione testuale Test su macchina reale Programmazione grafica Simulazione Pacchetto software integrato Paradigma Model-View-Control Programmazione Simulazione Un unico modello rappresentativo della macchina reale Supervisione Riuso del codice e consistenza del comportamento delle applicazioni Scomposizione in oggetti del modello Class Diagram semplificato relativo ai componenti base del modello Programmatore 1 - Definizione del layout 2 -Scomposizione in lotti 3 -Calcolo dei parametri Caratteristiche paletta Generazione automatica dei layout Caratteristiche pacco Editing Definizione della sequenza dei lotti Calcolo automatico dei parametri Simulatore • • • • Verifica dei programmi di pallettizzazione Analisi di interferenza tra i manipolatori Analisi di superamento extracorsa degli assi Stima della velocità di produzione Determinazione dell’intervallo di simulazione Paradigma time driven Vs. Paradigma event driven Gestione della coda relativa agli arresti mediante segment tree Strutturazione del Simulatore in FIFO Lotto in ingresso Nastri d’ingresso Manipolatore 1 Manipolatore 2 Arresti Supervisore • Monitoraggio della macchina • Intervento dell’operatore guidato • Riduzione al minimo dei tempi di fermo macchina. Sviluppi Futuri: Database centralizzato per programmi di paletizzazione • Archiviazione e consultazione • Riduzione tempi generazione nuovi programmi • Ottimizzazione processo interno Estensione tool di programmazione a tutti i componenti dell’impianto • Simulazione e Programmazione • Flusso prodotto ( Trasporti ingresso) • Zona formazione ( Robot, manipolatori, tappeti ) • Zona palettizzazione ( Robot, palettizzatore classico ) • Unica interfaccia di programmazione • Analisi offline delle prestazioni • Riduzione tempi Grazie per l’attenzione LA GENERALIZZAZIONE DEL FUNZIONAMENTO DI UNA TESTA ETICHETTATRICE PER IL SETTORE LABELLING GRAZIE ALLE INNOVATIVE FUNZIONALITA’ MOTION ED ALLE ELEVATE PERFORMANCE DEL NUOVO PLC COMPATTO DI ULTIMA GENERAZIONE E’ STATO POSSIBILE RIMPIAZZARE LA VECCHIA ELETTRONICA DEDICATA CON UN CONTROLLORE PROGRAMMABILE AD ELEVATE PERFORMANCE Relatore: Ing. Castioni Giuliano Quando si parla di automazione industriale, è sempre molto difficile riuscire a generalizzare l’hardware, ma soprattutto il software, per un’applicazione. Solitamente la parte hardware deve essere studiata insieme alla macchina e tutti i componenti devono essere in grado di essere integrati fra loro. Per la parte software invece vengono fornite delle librerie, pezzi di software preconfezionati, che aiutano il system integrator a completare il lavoro in modo più rapido ed efficiente. In questo modo ogni applicazione, macchina, impianto viene personalizzata. SW HW In questo caso, però, dopo uno studio del mercato dei costruttori di macchine per il labelling, abbiamo visto che, la tecnologia di un particolare pezzo, la testa etichettatrice, che serve per l’applicazione di etichette è praticamente uno standard. RICHIESTE CLIENTI 1) Precisione di applicazione dell’ordine di +/- 1 mm. 2) Velocità di avanzamento prodotti dell’ordine di circa 90 mt/min. 3) Rampe di accelerazione e decelerazione impostabili separatamente. 4) Velocità regolabile durante il funzionamento. 5) Soluzione flessibile, “plc based”, quindi la possibilità di implementare ulteriori funzioni utilizzando sempre lo stesso hardware. 6) Gestione dell’intero processo tramite pannello 7) OPZIONE: Possibilità di controllare l’avvolgitore di etichette. SOLUZIONE HARDWARE TOUCH PANEL RS232 Sensore fine etichetta Encoder rullo prodotti Sensore prodotto Ingresso interrupt Ingresso encoder Ingresso interrupt PLC USCITA IMPULSI DRIVER Rullo motorizzato L’encoder è letto dal plc tramite l’ingresso ad impulsi alla massima frequenza di 50KHz, mentre il sensore di fine etichetta ed il sensore di prodotto sono letti attraverso l’ingresso di interrupt. L’uscita ad impulsi del plc, invece, comanda il rullo motorizzato che trascina il nastro rilasciando così l’etichetta SOLUZIONE HARDWARE TOUCH PANEL Rullo nastro vuoto RS232 Sensore fine etichetta Encoder rullo prodotti Sensore prodotto RS232 Ingresso interrupt Ingresso encoder Ingresso interrupt PLC DRIVER USCITA IMPULSI DRIVER Rullo motorizzato Il servoazionamento del “rullo nastro vuoto”, comunica con il plc attraverso una porta RS232. In questo modo è possibile impostare i parametri di coppia e velocità interna che regolano il funzionamento di questa movimentazione, infatti… SOLUZIONE “RULLO NASTRO VUOTO” …uno dei problemi, era l’aumento ( e quindi il controllo ) dell’inerzia del “Rullo Nastro Vuoto”, che continuando ad aumentare di diametro esigeva, da parte del motore, uno sforzo sempre maggiore. Inoltre non si volevano utilizzare ingressi/uscite per il controllo del servoazionamento. Dalla figura a lato abbiamo ricavato T che è la forza costante impressa sul foglio. Come si vede dalla relazione all’aumentare del diametro dovrò aumentare la coppia del motore tenendo T costante. CM = Coppia motore T = Forza costante impressa al foglio Dp = Diametro partenza rullo T CM Dp CM T 1 2 Dp 2 Calcolando il numero di etichette che vengono espulse in un giro carta ottengo: * Dp C1 p dove Dp è il diametro di partenza, p è il passo dell’etichetta e C1 sono il numero di etichette espulse il primo giro C2 * D1 Dp 2 s p p dove s è lo spessore della carta C3 * D2 Dp 2 * 2 s p p in generale * Di 1 Ci Dp 2(i 1) s p p Esplicitando il numero di etichette espulse in funzione del numero di giri ottengo: n Cn C1 C2 C3 ... Ci i 0 * Dp 2is n 1* Dp s * n 1 p p Infine esplicitando n ottengo: 2 2 Dp s Dp s s Dp C 4 n 2 p p p p n 2 s p Abbiamo così ottenuto il numero di giri in funzione delle etichette emesse. Utilizzando questo dato per calcolare il diametro del rullo possiamo sapere la coppia da applicare al motore per avere una forza di tiro costante. SOLUZIONE SOFTWARE A livello software è stata creata un’infrastruttura che permette, inserendo dei valori, di calcolare i parametri necessari per il funzionamento della macchina. Ovviamente i valori inseriti saranno diversi a seconda della tipologia di macchina implementata ed a seconda della meccanica di supporto. Nella figura sottostante è possibile vedere la function block che regola il funzionamento della “testa etichettatrice” SOLUZIONE SOFTWARE EncoderChannelNumber indica il numero di canale encoder sul quale si andranno a leggere gli impulsi. MotionchannelNumber indica il canale sul quale usciranno gli impulsi del canale di controllo del rullo motorizzato. LabelStartPosition indica il numero di impulsi che la funzione attende per partire con il posizionamento dell’etichetta. LabelStopPosition indica il numero di impulsi che la funzione attende per finire il movimento SOLUZIONE SOFTWARE InitialSpeed è un parametro variabile a seconda della velocità TargetSpeed impostata, questo valore può passare da un minimo di 6Hz ad un massimo definibile a seconda della struttura meccanica. TargetSpeed è la velocità di applicazione etichetta anch’essa regolata dalla lettura dell’encoder. AccelTime e DecelTime sono i tempi di accelerazione e decelerazione impostabili per l’applicazione SOLUZIONE SOFTWARE Infatti, questa applicazione prevede un tempo di accelerazione maggiore rispetto al tempo di decelerazione, in quanto in partenza il nastro porta etichette non deve subire danni (strappi, rotture, etc..) mentre in fermata si deve fermare nel più breve tempo possibile, in quanto le etichette possono essere distanziate sul nastro anche di 3mm. SOLUZIONE SOFTWARE Il profilo della movimentazione della testa sarà come quello mostrato in figura. Come si può notare sono appunto previste delle rampe di accelerazione e decelerazione diverse per i motivi visti precedentemente. Inoltre con un limitato tempo di partenza delle funzione ( circa 30 μs ) si può garantire un elevato grado di precisione. Inoltre è possibile cambiare la velocità durante il funzionamento. RICHIESTE CLIENTI SODDISFATTE 1) Precisione di applicazione dell’ordine di +/- 1 mm. 2) Velocità di avanzamento prodotti dell’ordine di circa 90 mt/min. 3) Rampe di accelerazione e decelerazione impostabili separatamente. 4) Velocità regolabile durante il funzionamento. 5) Soluzione flessibile, “plc based”, quindi la possibilità di implementare ulteriori funzioni utilizzando sempre lo stesso hardware. 6) Gestione dell’intero processo tramite pannello 7) OPZIONE: Possibilità di controllare l’avvolgitore di etichette. SVILUPPI FUTURI OPZIONE: Possibilità di controllare due “teste etichettatrici” in modalità MASTER-SLAVE Sarà possibile controllare due teste etichettatrici in serie per fare in modo che se la prima ha bisogno di manutenzione oppure ha un guasto oppure si deve sostituire la bobina delle etichette parte automaticamente la seconda testa. Questo miglioramento porterà ad un annullamento dei tempi morti di produzione. SVILUPPI FUTURI Implementazione di una soluzione per il “taglio al volo”. Il tipo di movimentazione della “testa etichettatrice” è molto simile alla movimentazione di macchine per il taglio al volo. Sostanzialmente abbiamo sempre un sensore di start per la partenza, un tempo di attesa per far scorrere il prodotto da tagliare ( la lunghezza ), ed il taglio che può essere paragonato all’applicazione dell’etichetta. Grazie per l’attenzione Soluzioni motion in real time su Ethernet standard Ing. Roberto Loce Solution Architect Motion Control Il Motion Control gestito via rete PC Anni ’80 – Interfacciamento analogico PC Controllore Motion Drive Segnale analogico Feedback & I/O HMI Motore Macchina Feedback & I/O PC Anni ’90 – Interfacciamento tramite reti digitali HMI Reti Motion Control tradizionali – SERCOS I, II,III – PROFIbus – CanOpen – ServoWire – NyQuist/Firewire – LightBus – Le reti digitali eliminano fino a una dozzina di collegamenti fisici per ogni drive. – La configurazione del drive avviene attraverso il controllore motion – Il controllore riceve le informazioni di stato e diagnostica dal drive – Il loop di posizione ha performance maggiori – Minori costi nell’integrazione del sistema Controllore Motion HMI Rete Motion Control Drive Motore Feedback & I/O Macchina Migrazione verso una rete di controllo unica • La tendenza emergente è di convergere verso una sola rete di controllo basata su Ethernet – Supporto per Motion, I/O ed HMI – Connessione a PC Workstation, IT, e WWW – Semplificazione della configurazione della rete – Semplificazione della manutenzione della rete – Semplificazione dell’integrazione del sistema – Incremento delle prestazioni – Riduzione dei costi • Ormai la corsa a nuove soluzioni basate su Ethernet in grado di gestire Motion Control ed I/O è iniziata: – EtherCat – PROFInet IRT V3 – SERCOS III – PowerLink Esempio: SERCOS Stato dell’arte: – Approvato come standard internazionale nel 1995 (la tecnologia risale a metà anni ’80) – Tipica comunicazione master-slave – Velocità fino a 16 MBd – Possibilità di inviare comandi e dati di configurazione (IDN) – Molto diffuso ed utilizzato in diverse applicazioni – Soluzione robusta, affidabile e semplice da implementare Motivi che portano al cambiamento: – Rete locale, specializzata per il motion control: non adatta ad interfacciarsi con il resto dell’IT di fabbrica – Tecnologia legata ad unico ASIC SERCON 816 – Velocità di comunicazione limitata – Topologia ad anello – SERCOS sta migrando verso soluzioni Ethernet (SERCOS III) – Alcune soluzioni Ethernet-based sono già sul mercato Requisiti di una rete digitale per il Motion Control Perchè una rete sia adatta ad applicazioni motion, deve avere delle caratteristiche molto stringenti per quanto riguarda il determinismo, il sincronismo ed il tempo di latenza. – Il determinismo, inteso come capacità di far arrivare un messaggio a destinazione in un intervallo di tempo massimo, è possibile ottenerlo solo evitando le collisioni. Per farlo ci sono tre approcci: • Utilizzare un protocollo a livello applicativo • Utilizzare switch e priorizzare i messaggi • Utilizzo di una schedulazione nella trasmissione dei telegrammi tramite hardware specifici. – Il sincronismo è chiaramente basilare in quanto per poter eseguire operazioni sincronizzate, tutti gli apparecchi devono avere la stessa valutazione del tempo. Il sincronismo può essere ottenuto in due modi: • Utilizzando un particolare telegramma a distanze temporali note che genera direttamente un impulso di sincronizzazione • Seguendo lo standard IEEE1588 precision time protocol – Il periodo di latenza è il vero e proprio ritardo dovuto alle tempistiche della trasmissione e sicuramente verrà sempre più ridotto dagli sviluppi tecnologici e dalla sempre maggiore velocità di Ethernet. Ethernet nel tempo è cambiata • Ethernet del 20° secolo – 10 Mega Baud – Half-Duplex – Distribuzione basata su hub – Collisioni nella comunicazione – Nessuna priorizzazione dei frame – Nessun servizio di sinconizzazione temporale – Bassa affidabilità della rete – Alti costi per nodo • Ethernet del 21° secolo – 100 Mega Baud “Fast Ethernet” – Full-Duplex 200 Mega Baud – Distribuzione basata su switch – Eliminate le collisioni – Priorizzazione dei telegrammi (QoS) – IEEE-1588 (Precision Clock Synchronization Protocol) – Dimostrata affidabilità per applicazioni industriali – Basso costo per nodo La tecnologia Ethernet attuale è adatta ad applicazioni industriali, è deterministica, è adatta al motion control. Ethernet IEEE 802.3 e il TCP/UDP/IP • IEEE 802.3 è lo standard fisico di Ethernet definito nel 1985 da IEEE - Institute of Electrical and Electronics Engineers • IP - Internet Protocol è il protocollo più utilizzato sulla rete Ethernet per attribuire gli indirizzi di nodo e di LAN o sub-net: – Formato di un IP Address: 32 Bit, suddivisi in 4 campi di 8 Bit – Ciascun campo è identificato da un numero intero (0-255): • Esempio: 131.150.186.10 • TCP - Transmission Control Protocol è il protocollo più utilizzato sulla rete Ethernet per il trasferimento dei dati anche su ampie aree geografiche al di fuori dei confini di una LAN (p.e. Internet) • UDP - User Datagram Protocol è un protocollo più semplice del TCP che permette una maggiore velocità di trasmissione, ma non il trasferimento dati al di fuori di una subnet ODVA standard globale per una rete aperta – Time synchronization su EtherNet/IP • Precisione di 100ns • Basato su IEEE 1588 standard – Supporta Servo Drive e AC drives – Control to control, Sincronizzazione tra I drives appartenenti a controllori diversi – Drive to drive, pianificazione delle traiettorie locale(sul drive) Robust Global Standards Insure Multi-Vendor Interoperability Lo standard IEEE-1588- CIP Sync Master System Time Slave System Time Master Slave Tm Master Time Stamp Tm Slave Time Stamp Ts Tm Calcolo dell’offset sul sistema slave Time Offset: Tm-Ts Ts Tm Tm Tm Regolazione frequenza clock slave: (Tm-Ts)/Sync Period Ts Tm Ts Un piccolo offset persiste tra i due clock dovuto al ritardo nella comunicazione Tm Tm Tm Tm Tm Tm Time Tm Time Regolazione dell’offset di tempo nel clock dello slave dovuto alla comunicazione: (Tm-Ts)/2 Nuova regolazione della frequenza CIP Motion Single-Cycle Timing Model Drive Update Period Drive Timer Events Il drive riceve il conteggio dal feedback e calcola la posizione attuale da spedire al controllore. Drive Interrupt Service Il Drive incapsula l’informazione nei Drive-to-Control Connection (Input) dati CIP Motion e trasmette il pacchetto via Control-to-Drive Connection (Output) Ethernet. Input Traffic No Motion Traffic Coarse Update Il controllore incapsula nel telegramma CIP Motion i dati e Actualspedisce Position il pacchetto via Ethernet. 1 2 Output Traffic Il drive riceve e processa il pacchetto ethernet e calcola il nuovo comando di posizione per l’interpolazione fine. 250 msec 4 Cmd Position Il controllore riceve e 3 processa il pacchetto Ethernet e Motion Planner Motion Planner calcola il nuovo comando di Coarse Update Period (1 msec) Controller Timer Events posizione sulla base della posizione attuale ricevuta. Motion Task Phase Offset ~330 msec Controller Task 5 Targeting del riferimento di posizione usando il Time Stamp Last Command Position Fine Interpolation Polynomial Target Command Position Target Time Last Target Time 187.5 usec Drive Task Drive Task Target Time = Tctr1 + 2*CUP Drive Motion Task Motion Task Controller Tctr2 Tctr1 Tctr2 CUP 1 msec Trasmettere il riferimento di posizione con il Time Stamp permette al drive di drive di calcolare una traiettoria per trovarsi nella posizione giusta al tempo stabilito. EtherNet/IP con CIP Sync • 100ns time synchronization per dispositivi su EtherNet/IP • time stamp per allarmi ed eventi • Time stamp di Dati e inputs • Sequenze di eventi • Time scheduled Outputs • Attuazione sincronizzata • Aquisizione sincronizzata • Integrazione del sistema informativo Automation Controller With or without Motion Planner Standard Ethernet Switch Distributed Registration Scheduled Output Safety I/O Distributed Aux Feedback Permette una vera architettura distribuita Servo Drive With Local Path Planner Quality of Service (QoS) • CIP Sync implementa il Quality of Service – 802.1Q tagged frames on Ethernet: nel telegramma viene inserito uno specifico campo (tag) che identifica la priorità del messaggio rispetto ad altri dati eventualmente accodati. Assicura la consegna puntuale dei messaggi a priorità più elevata 1588 PTP Messages CIP Motion™ Drive message Distributed I/O Messages Other Devices Messages Ethernet Switch Traffic Type Time Sync Motion I/O Other Priority 7 (Highest) 6 5 4 (Lowest) EtherNet/IP con CIP Motion CIP Motion™ fornisce una rete flessibile e un’interfaccia comune a una grande varietà di dispositivi motion control. – Tipi di drive: • Volts / Hertz o Drive a frequenza variabile • Drive a controllo vettoriale ad anello chiuso • Servoazionamenti – Tipi di controllo: • P – Controllo di posizione • V – Controllo di velocità • T – Controllo di coppia • N – Solo feedback Motion Profiles Time Sync IEEE 1588 Data Link Layer Gli utilizzatori possono trarre vantaggio da un set di interfacce comuni ed indipendenti dalla tecnologia drive adottata. Possibilità offerte da CIP Motion • Control to drive – Controllo ad anello aperto e chiuso • Control to control – Sincronizzazione fra i drive appartenenti a controllori diversi • Drive to drive – Pianificazione delle traiettorie locale (sul drive) EtherNet/IP Alte prestazioni con Ethernet standard • • • • • • 100Mbps fast Ethernet per alte prestazioni La priorizzazione dei frame assicura la corretta temporizzazione delle informazioni motion Tempo di sincronizzazione di 100ns Drive loop di 125us Standard EtherNet Provata affidabilità industriale Scalable Automation Controllers Business System Standard Ethernet Switches HMI Servo Drive Aux Feedback Pneumatic Valves Registration Scheduled Output Safety I/O Vision Frequency Converter Standard I/O Robots Utilizzando la tecnologia Ethernet standard si raggiungono alte prestazioni nel controllo dei Drives Supporto di differenti topologie Topologia a stella – Supporta la sostituzione e la riprogrammazione automatica on-line di un drive senza disturbare il funzionamento degli altri. – Supporta l’aggiunta on-line di nuovi drives. – E’ una topologia interessante quando i drives sono localizzati centralmente vicino allo switch. Tecnologia con Embedded Switch Permette una topologia lineare o ad anello della rete EtherNet/IP – Gli oggetti in EtherNet/IP con switch integrato possono collegarsi in “daisy-chain” agli apparecchi vicini – o completare l’anello per ottenere un’alta disponibilità. Lineare • Questa configurazione permette di estendere notevolmente la lunghezza dell’applicazione • A differenza della configurazione a stella, non richiede di collegare ogni apparecchio ad un unico switch. Ad anello • E’ una rete in grado di tollerare un singolo guasto • La configurazione ad anello non richiede hardware aggiuntivo per essere implementata L’alta disponibilità della comunicazione permette di aumentare la produttività delle macchine Copyright © 2008 Rockwell Automation, Inc. All rights reserved. Differenti approcci nelle soluzioni Motion Control Ethernet-based Application Application Software Real-time data exchange TCP UDP UDP TCP UDP Real-time data exchange IP Hardware TCP Application Standard-Data Realtime-data Media Access Control CSMA/CD Ethernet Standard Ethernet TCP/IP Ethernet/IP, Modbus/TCP IP Media Access Control CSMA/CD Ethernet Bypassing of layer 3 & 4 Powerlink, Profinet V2 Performance delle diverse soluzioni Ethernet-based IP Realtime Media Access Control CSMA/CD Ethernet Real-Time Data Exchange in Hardware SERCOS III, EtherCAT, Profinet V3 Comparazione fra soluzioni non-standard e standard NON STANDARD – – – – Problemi di interoperabilità con apparecchi, tools, servizi standard Ethernet Problemi nell’implementazione delle possibilità future offerte da ethernet standard Complessità nella configurazione della rete – es. Configurazione dei time slot. Modificare il contenuto o la lunghezza del telegramma oppure aggiungere o togliere nodi dinamicamente risulta molto difficoltoso se non impossibile STANDARD – – – – – – – – L’utilizzo di componenti Standard Ethernet (es. chips, switches e routers) riduce I costi totali del sistema grazie alla grande disponibilità commerciale e ai grandi volumi in gioco. La rete non ha necessità di essere schedulata, semplificando così la configurazione e lo start-up. Le dimensioni dei pacchetti scambiati ed il loro contenuto può essere modificato in maniera dinamica. Qualunque apparecchiatura conforme a Ethernet IEEE 802.3 può far parte della rete senza particolari switch o gateways. Compatibile con topologie standard Ethernet come la stella e la trunk/line dropline Un upgrade delle performances verso le velocità di 1 Gigabit/sec e 10 Gigabit/sec risulta semplice sia per l’utente che per il fornitore dell’apparecchiatura. Con alcuni accorgimenti (es. Selettori rotativi per impostare le ultime tre cifre dell’indirizzo IP) c’è poi la possibilità di implementare funzionalità già presenti su altre reti che implementano CIP come l’ADR (Automatic Device Reconfiguration). CIP motion è pensato per gestire allo stesso modo qualunque apparecchiatura che sia predisposta per il collegamento via Ethernet/IP. Grazie per l’attenzione Motion ControlSW Modulare per macchine Motion Centric Antonio Marra Schneider Electric Italia SpA Oggi Domanda Multipacking Cartoning Stacking Product filling Product filling 2 Sealing and Cutting Thermoforming Unwinding TREND: MODULARITA’ Uno sguardo al mercato Food Beverage Pharmaceutical Dairy Home Care Tobacco Personal Care Tissue and Paper Other OEM vs Mercato - I consumatori richiedono maggiore convenienza - I produttori sempre maggiore efficienza Food - Velocità, meccatronica, innovazione tecnologica, consentono sempre nuove forme di confezionamento Pharmaceutical Dairy - L‘attenzione dei consumatori, attratta dalle novità, richiede M1 diversificazioni del Package Tobacco Beverage Home Care Personal Care Tissue and Paper Other OEM vs End User - Prezzo (riduzione dei costi) Food - Brevi tempi di consegna Beverage - Alta Flessibilità - Rispetto di Normative e validazioni (FDA, GAMP…) Home Care - Qualità. - „Personalizzazione“ del prodotto - .……………. Pharmaceutical Dairy Tobacco Personal Care Tissue and Paper Other Come posso gestire il SW? Costi di Sviluppo nell‘ingegneria del SW Source: Bender, Glas, Kohen, McKinsey - Modularità del SW - Standardizzazione delle interfacce Modularità, Standardizzazione, sono termini molto interessanti ma……. Cosa faccio? Dove posso trovare aiuto? Quanto mi costa? Quanto rimango flessibile? Quanto riesco ad essere indipendente? I miei prodotti perdono “unicità”? Modularità SW Proprietà del SW che misura quanto questo è composto in parti separate chiamate “Moduli”. Ogni modulo genera una funzionalità per uno specifico scopo e comunica con gli altri attraverso un’interfaccia per produrre un comportamento generale desiderato. La modularità serve per semplificare lo sviluppo, il test, la riutilizzabilità e la manutenzione di programmi di grosse dimensioni, che vedono coinvolti più sviluppatori. Modularità SW: Caratteristiche Suddivisione del programma in singoli moduli Indipendenza dei moduli Interazione minima di ciascun modulo con il mondo esterno Facile validazione dei moduli come entità isolate Dichiarazione esplicita delle interfacce mediante le quali i moduli comunicano tra loro Interfaccia L’interfaccia è il punto, l'area o la superficie sulla quale due entità qualitativamente differenti si incontrano. Viene spesso usato in associazione ad un dispositivo fisico o virtuale . Ogni entità espone una sua ”faccia”, con il suo particolare protocollo di comunicazione. Modularità 3 1 2 Interfaccia di comando e comunicazione 1 2 3 Qual è il problema? 1 2 3 ……………………….. Al crescere dei moduli crescono le interfacce, quindi la complessità della gestione. Interfaccia Standard Cercare di definire i comandi e le informazioni (dati) comuni di ogni modulo differenziandoli da quelli caratteristici. Mantenere i vantaggi della modularità cercando di semplificare la loro gestione. Dati e comandi comuni Dati e comandi Caratteristici Abbiamo parlato: 1. Modularità 2. Standardizzazione dell’interfaccia E come affrontiamo lo sviluppo SW? Moduli „Meccatronici“ Modalità Operative Processo Diagnostica Gestione Errori Definire uno standard di interfaccia tra i diversi moduli SW Modulo Meccatronico Asse Controls (asse in coppia, stato, errori, coerenza dati…) Homing Mode Manual Mode Automatic Mode Endless Cammming Positioning Torque 1. Init Asse 2. Gestore della Potenza (abilitazione) 3. Gestore degli Errori 4. Gestore delle Modalità Operative 5. Logger eventi 6. Homing 7. Jog 8. Camming /Posizionamento / Endless (con inizializzazione) 9. Gestione del Freno 10. Scambio segnali IN/OUT Esempi di moduli SW Automation Modules Mechatronic Modules IntelligentLineShaft Robotic Error Handler Machine State Control Contactor Contrfol Sequence Control Logger Multi Belt Unwinder Vertical Sealing Flying Shear Smart Infeed Axis Fonte: SE, PacDrive TemplateLib Interfaccia Standard e Modularità Ovvero: Concentrarsi su parti di SW che forniscono alla macchina il vero valore aggiunto. Bisogna per forza ogni volta reinventare la ruota? Grazie per l’attenzione Doppio manipolatore per pasta Case History Ricciarelli S.p.A. F. Divella S.p.A. Il contesto Il pastificio Divella risale al 1890, anno in cui il fondatore, Francesco Divella costruisce il primo molino per la macinazione del grano. L'impianto è di piccole dimensioni ma dotato di una robusta macina in pietra francese che è diventata il simbolo della azienda: la produzione di pasta è limitata a 1000 Kg. Oggi Divella detiene il 9% di quota del mercato italiano macinando quotidianamente 1500 tonnellate di grano duro e producendo 900 tonnellate di pasta al giorno . Nata come “Garibaldo Ricciarelli” nel 1843 – all’epoca come produttrice di trafile per la pasta - da oltre 150 anni il marchio storico “Ricciarelli” è riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di qualità e garanzia nel confezionamento, con una posizione di leadership mondiale nel settore del packaging, sia in termini di completezza di gamma che di avanguardia tecnologica dei suoi prodotti. Incartonatrice Ran241V La macchina Ran241V è un’ incartonatrice per sacchetti di pasta corta che permette di inscatolare fino a 240 confezioni al minuto. Per le sue potenzialità si presta ad essere installata in linee di processo in pastifici che hanno esigenze di produzioni elevate e continuative. Ricciarelli ha installato 5 Ran241V presso il pastificio F. Divella S.p.A. a Rutigliano (BA) per una capacità produttiva teorica di 30 tonnellate pasta l’ora. Ran241V:moduli macchina Il “magazzino” cartoni è il modulo dove l’operatore macchina pone i cartoni piani ancora da aprire. Il modulo ”prelievo e apertura cartone” preleva i cartoni dal magazzino, li apre e li porta sotto i due manipolatori per il riempimento. Il modulo di “alimentazione sacchetti” è costituito da due nastri di trasporto motorizzati che ricevono i sacchetti dalle confezionatrici a monte. Una volta riempiti i cartoni vengono introdotti nel modulo “chiusura cartone” che si occupa della chiusura con colla o nastro adesivo. Il modulo di “manipolazione strato” si occupa di formare le file di sacchetti e di portarli sotto i due manipolatori che li aspirano e li depongono nei cartoni. Caratteristica di Ran241V è quella di poter ricevere le confezioni da due macchine confezionatrici indipendenti e di avere un unico magazzino cartoni da gestire e un unico modulo di chiusura cartone (incollatore/nastratore). Flusso prodotti Il formato che meglio permette di sfruttare le potenzialità della macchina è il cartone da 24 sacchetti: sei strati in base 4 (cioè strato di 4 pacchi). Con un’alimentazione di 240 sacchetti al minuto si hanno in uscita dalla macchina 10 cartoni al minuto. Evoluzione dell’elettronica Architettura preesistente In passato l’architettura di base dell’incartonatrice Ran241V era costituita da elettronica dedicata sviluppata all’interno di Ricciarelli. La necessità di gestire un doppio manipolatore obbligava ad utilizzare un’elettronica di commercio creando un sistema “spurio” al quale andava aggiunta una terza variabile costituita dall’interfaccia uomo-macchina. Il sistema quindi era composto da tre tipi diversi di elettronica, ognuno con un proprio sistema di sviluppo e programmazione ed un proprio protocollo di comunicazione. elettronica dedicata HMI controllo manipolatore HMI controllo manipolatore automazione macchina Architettura attuale Con il sistema Simotion, Ricciarelli è riuscita ad integrare le funzioni base della macchina, il controllo dei manipolatori e l’interfaccia uomo-macchina all’interno di un’unica struttura. Non è più necessario interfacciarsi con il dispositivo di controllo del manipolatore essendo adesso parte del sistema. Ciò permette di averne pieno controllo in fase di sviluppo e di avere la possibilità di monitorare tutte le variabili e gli oggetti tecnologici in fase di test. Ora tutta l’intelligenza, dal motion control alla logica della macchina, è racchiusa in unico punto. Nella Compact Flash della cpu sono racchiusi tutti i dati del progetto, i codici e le parametrizzazioni degli assi e degli azionamenti Lay out elettronica Interfaccia Operatore HMI TP 177B ET200S PROFIBUS Cpu ETHERNET ETHERNET Input/Output Azionamenti SIMOTION D435 SINAMICS S120 SI Nastri alimentazione ENGINEERING STATION Programmazione Assistenza Manipolatore 1 MOTORI BRUSHLESS Manipolatore 2 Apertura Cartone MOTORI ASINCRONI Prelievo Cartone Formazione Strato Sistema azionamenti Sinamics S120 Sistema a DC-BUS con alimentatore rigenerativo per ottimizzazione bilancio energetico all’interno del sistema assi e recupero in rete dell’energia altrimenti dissipata sulle resistenze di frenatura MOTORI BRUSHLESS MOTORI ASINCRONI Unico drive per qualsiasi motorizzazione – Riduzione della componentistica e delle parti di ricambio – Drive a doppio canale per la gestione simultanea di motori asincroni e brushless Connessione assi-motore IP 20 Connessione encoder via Drive-CLiQ – Riduzione dei tempi di cablaggio e errori Drive-CLiQ Connessione digitale tra il trasduttore di posizione e gli azionamenti IP 67 Targhetta Elettronica – Autolettura della targhetta motori – Verifica motore in fase di sostituzione Safety Integrated STO (Safety Torque Off): protezione contro partenze inaspettate del motore – Gli impulsi di pilotaggio degli IGBT sono disabilitati in sicurezza – Nessuna apparecchiatura di switching per la verifica di assenza di coppia ed eliminazione di contattori a monte e valle del drive – Possibile arresto specifico per ogni gruppo di drive – Il circuito intermedio (DC bus) può rimanere attivo Unico software – Unico software sia per la programmazione che per le funzioni di sicurezza SIMOTION D435 Scout: software macchina Funzionalità PLC Linguaggi di programmazione MCC (Motion Control Chart); KOP/FUP (ladder logic) e ST (Testo Strutturato) secondo IE 61311-3 Funzionalità Motion Control ed Oggetti Tecnologici camme digitali, funzioni di posizionamento, interpolazione 3 D per differenti cinematiche, controllo di temperatura, PID,… Messa in servizio e manutenzione unico progetto software integrato, Compact Flash contenete i dati di progetto, parametrizzazione assi, oscilloscopio integrato e web server SIMOTION D435 Simotion D435 Tutta l’automazione della cartonatrice-riempitrice è gestita da un’unica cpu. Il doppio manipolatore Doppio manipolatore a braccio articolato sul piano xz. Il doppio manipolatore L’incartonatrice Ran241V prevede un doppio manipolatore. Ogni manipolatore ha un braccio articolato a due assi per eseguire movimenti di “pick and place” sul piano xz e riceve le confezioni da un proprio nastro di alimentazione. Il primo dei due manipolatori riempie la metà del cartone presente nella sua stazione, il secondo manipolatore completa il riempimento del cartone presente nella propria stazione. Il ciclo di lavoro del manipolatore è il seguente: attesa dello strato da prelevare, prelievo dello strato, esecuzione del percorso di deposito, rilascio dello strato nel cartone e esecuzione del percorso di ritorno. Queste funzioni di handling sono gestite da Simotion D grazie ad un’apposita libreria: l’operatore inserisce sull’interfaccia uomo-macchina i punti chiave della traiettoria e il sistema calcola i punti della traiettoria del polso del manipolatore a cui corrispondono, in funzione della meccanica utilizzata, i movimenti dei motori. Grazie a funzioni standard si possono definire i profili di moto tramite interpolazione di punti in un sistema cartesiano con aree specifiche per i raccordi tra diversi profili e cambio al volo del profilo. Anche i limiti dinamici degli assi (quali accelerazione e jerk) sono parametrizzabili e possono essere utilizzati per il calcolo del profilo di velocità Il sistema permette anche di modulare la velocità lungo il percorso per migliorare le prestazioni del manipolatore. R2 P3 P2 R3 P4 P1 Il doppio manipolatore Nel formato standard dei cartoni si raggiungono velocità di 120 confezioni al minuto per nastro di alimentazione e quindi per manipolatore. Il manipolatore deve eseguire in due secondi: calcolo della traiettoria di andata, esecuzione traiettoria, deposito dello strato nel cartone, calcolo traiettoria di ritorno, esecuzione traiettoria di ritorno, prelievo dello strato. Le traiettorie vengono sempre calcolate prima di essere eseguite poiché ogni deposito è ad una quota diversa da quello precedente. • Unico ambiente software per la programmazione e assistenza • Uniformità dell’architettura elettronica • Riduzione dei tempi di sviluppo, progettazione e messa in servizio Grazie per l’attenzione PROFINET IO Isocrono Applicazione per centri di lavoro a Controllo Numerico Ing. Giulio DelBono – Electro Engineering srl (BS) Parma, 26 maggio 2011 PROFINET IO è un protocollo Real-Time Ethernet noto e definito negli standard IEC61158 e IEC61784 PROFINET IO ISOCRONO si affida ad hardware dedicato (ASIC) sul quale è implementato anche il Precision Time Protocol, IEEE-1588 standard, per garantire incertezza <1µs su tempi ciclo di 250µs. 2/20 Parma, 26 maggio 2011 Aderenza allo standard ProfiDrive IEC 61800-7-3 annex “C” (mapping to ProfiNET) ProfiDrive Application model Controllo Centralizzato in Classe 4 • Necessario per applicazioni su macchine utensili dove sono pesantemente coinvolte sequenze di lavorazioni coordinate su più drives • Ottenibile con il più stringente dei protocolli Profinet IO Isocrono: IRT “top” (topology: bassa flessibilità di configurazione, altissima precisione deterministica nello scambio dati) 3/20 Parma, 26 maggio 2011 4/20 Soluzione ELECTRO ENGINEERING Scheda di controllo centrale basata su PC104 (IO-controller): CPU104+ e CP1604 (ERTEC based) Attuatori del comando (IO-devices): svariate CU320-2PNDP + CBE20 (ognuna capace di pilotare 6 drive in “servo mode” della serie S120 Solution Line) Gruppo azionamenti “booksize” con alimentatore centrale rigenerativo in rete CBE20 option board Safety level: Safe Stop 2 (SS2) Category 2 according to EN 60204-1 Parma, 26 maggio 2011 5/20 Software application nell’IO-Controller: Basato sul Linux kernel 2.6.30 + patch RTAI 3.8.1 Dialogo dell’applicazione proprietaria con la scheda Siemens CP1604 mediante “IO-base.lib” e drivers compilati con supporto RTAI in ambiente Debian Accesso ai dati ciclici ed aciclici Scrittura / lettura di parametri mediante PAP (parameters access point) secondo lo standard ProfiDrive: ApplicationRelation stabilite tra Controller e P-device In modo iscocrono real time (IRT) Parma, 26 maggio 2011 Software application nell’IO-Controller: Sincronizzazione dei processi Grazie al determinismo di RTAI è possibile agganciarsi con basso jitter alla Callback “STARTOP” generata alla fine ogni scambio ciclico IRT ed elaborare i dati in ingresso per preparare quelli in uscita. 6/20 Parma, 26 maggio 2011 Presentata come novità mondiale nello stand Siemens durante la fiera BI-MU nel 2008 Soluzione innovativa proposta da Buffoli ed Electro Engineering Pat. Nr: BS2006A000014 Caratteristiche: • Elettromandrino con avanzamento a cannotto a sostentamento idrostatico (20000 rpm) • Unità compatta su carro a croce XY (corse da 300mm e 350mm) • Tempo cambio utensile -c2c- ridotto: 2,5s • Braccio cambio utensile a motorizzazione diretta • Encoder assoluti (no set-assi) 7/20 Parma, 26 maggio 2011 Monocenter: struttura connessioni 8/20 Parma, 26 maggio 2011 Prima Applicazione: “Monocenter” per Fiera BIMU 2008 • 8 assi “servo” (di cui una morsa rotante in continuo con motore “coppia” con encoder a 27bit EnDat) • 2 Controllori CNC Electro Engineering + CN 840Dsl 730.2 PN Siemens accoppiati mediante PN-PN coupler • Cambio utensile con mot. diretta e porta utensili integrati nell’unità sinistra (1.1) • Interpolazioni su 4 assi: Z-X-Y-A Ampliamento 2010: unità destra (1.3) “Recesso” • Mandrino + Avanzamento + Recesso • Filettature monoutensile, maschiature rigide, fresature e torniture • +3 assi servo (Z-M-R) semplicemente aggiungendo un IO-device (CU320) in coda agli altri 9/20 Parma, 26 maggio 2011 Dominio di Sync ed occupazione della banda disponibile per IRT top 1) Definizione dei ruoli 2) Definizione del tipo di sincronismo (IRT top) 3) Calcolo della banda IRT occupata su base ciclica di 1ms (45.7 µs) 10/20 Parma, 26 maggio 2011 Caratteristiche: • Tavola (motore torque) verticale 6 stazioni doppie • 12 unità di lavorazione doppie • Tempo ciclo per 2 pezzi: <2sec. • Totale: 18 assi “servo” in un’unica rete PROFINET_IRT_top • 1 IO controller CP1604 + 4 IO devices CU320 con CBE20 11/20 Parma, 26 maggio 2011 12/20 Dominio di Sync IRT_top: Rispetto al precedente caso la banda occupata sale a 86.8 µs (su ciclo di 1ms): 18 moduli servo gestiti col Telegramma ProfiDrive 116 (application class 4 +DSC): 11 word PZD INput + 19 word PZD OUTput (PZD=Prozessdaten) 4 CU con Telegramma 390 1 alimentatore con Telegramma 370 Parma, 26 maggio 2011 Motore “coppia”: Siemens 1FW6150 •elevata dinamica •elevata precisione di ripetibilità •non necessari elementi meccanici di trasmissione Utilizzo di rampe ad “S”, limitazione del jerk t. posizionamento del settore di 60°: 0,25s Encoder: Heidenhain RCN729 EnDat 2.2, 29bit/giro 13/20 Parma, 26 maggio 2011 Caratteristiche: • Tavola verticale a 12 stazioni singole • 10 unità di lavorazione con rotazione pezzo • 3 unità fresatura X-Y-Z con elettromandrini Jager da 30000rpm • 3 unità tastatura Post Process con sonde Marposs per controllo qualità e compensazione automatica sulla lavorazione • Gateway Profinet – Profibus (Siemens IE-PB link) • Totale: 29 assi “servo” in un’unica rete PROFINET mista IRT_top e RT • 1 IO controller CP1604 + 6 IO devices CU320 con CBE20 + 3 IO devices RT Combiver F5 + 1 accoppiatore reti Topologia ProfiNET: 14/20 Parma, 26 maggio 2011 Buffoli “562”: Configurazione Hardware progetto Step7 Dominio RT IO-controller Dominio IRT 15/20 Parma, 26 maggio 2011 16/20 Dominio di Sync ed occupazione della banda disponibile per IRT top Totale IRT: 123.6 µs (su ciclo di 1ms): 26 moduli servo gestiti col Telegramma ProfiDrive 116 3 moduli RT (no sync) KEB-combivert F5 : scambiate 8 PZD IN e 8 PZD OUT per ognuno 6 CU con Telegramma 390 1 alim. con Telegramma 370 1 IE-PBlink (no sync) trasparente che diventa Master ProfiBus per PC Marposs P7ME; dati scambiati: 24 PZD IN e 21 PZD OUT Parma, 26 maggio 2011 Possibilità offerte da ProfiNET • Integrazione con la rete aziendale e servizi TCP/IP (teleassistenza) • Diagnostica estesa di ogni componente • Mix di HW di produttori diversi (gsdml conforme) • coesistenza di I/O, drives, webcams, safety, dispositivi wireless e molto altro • Cablaggio semplificato perché diversi componenti PROFINET IO con prestazioni differenti convivono nella stessa rete • Proxy verso altre reti (IOLink, ASi, ProfiBus….) • Ridondanza ad anello (MRP domain) • Scalabilità in tutte le direzioni Prestazioni Ridondanza Gestione della rete 17/20 Parma, 26 maggio 2011 18/20 CP1604 WEB-server: diagnostica Situazione reale online con ciclo applicazione IRT registrato come Controller (vedi IOcontroller: “Operate”) e con tutti i partner sincronizzati ed in ciclo isocrono. (operating mode: “Run”) Da provare in future applicazioni: nuovo firmware 2.5.0 già rilasciato - web server potenziato per visualizzazione esaustiva della topologia e dello stato degli I/O - il controller può pilotare io-devices condivisi da altri controller - altre migliorie Parma, 26 maggio 2011 Benefici nell’uso di PROFINET_IRT raggiunti: 1. Utilizzare un proprio CN per centri di lavoro mantenendo cicli speciali già 2. 3. 4. 5. 6. collaudati e testati nel tempo. Mantenere la propria interfaccia di programmazione pezzo (HMI) Semplificare il cablaggio Diagnosticare allarmi e configurare parametri dei drives e dei motori. Fornire sulla stessa rete l’accesso a servizi IT standard (es: teleassistenza). Integrare più partner (controller) con domini di sync diversi tramite PN-PN coupler o PN-DP coupler. Centro di lavoro CNC in progettazione per inizi 2012: Tavola orizzontale con 12 morse rotanti 24 stazioni con carri a croce e doppio mandrino abbinato Per un totale di 130 assi servo: previsione di usare 2 IO-Controller e 22 CU320-2 come IO-Device (topologia modulare) 19/20 Grazie per l’attenzione “Misura di velocità di un Direct Drives e tecniche di controllo tramite applicazione di un osservatore di stato” Ing. Gianluca Mangialardo LTi ITALiA srl Sistema controllo-motore-carico:il modello a due inerzie • presenza di elasticità nella trasmissione tra motore e carico • descrive sistemi motore/carico con trasmissione non perfettamente rigida Sistema controllo-motore-carico: il modello a singola inerzia • assenza di elasticità nella trasmissione tra motore e carico • descrive sistemi ove il carico è direttamente connesso al motore Sistema controllo-motore-carico: differenze sistema a singola doppia inerzia • comportamento dinamico equivalente in bassa frequenza tra i due sistemi Sistema con inerzia singola • assenza di frequenze di risonanza banda passante controllo di velocità limitata solo dal tempo di ciclo degli anelli di controllo Sistema a due inerzie • frequenza di risonanza che limita la banda passante dell’anello di velocità Fr = 1 J + JL CF M 2π JM JL • la misura di velocità del carico coincide con quella del motore solo in bassa frequenza Sistema controllo-motore-carico: struttura con filtri digitali • possiblità di compensazione di coppia inerziale • il feedback di velocità è affetto da disturbi anche in bassa frequenza • il filtraggio digitale della misura di velocità pone una severa limitazione alla banda passante dell’anello di controllo anche nel caso di sistema a singola inerzia Struttura di un osservatore di stato • un algoritmo in grado di “misurare” il valore di grandezze di un sistema fisico reale utilizzando un modello matematico, ed essendone noti i valori di ingresso ed uscita. • ingresso osservatore: TM, M • variabili osservate: M, M, L, TL, TT Utilizzo dell'osservatore di stato • è un filtro per il rumore presente nel sistema di misura di posizione • le grandezze osservate sono quindi utilizzabili come misure filtrate per il sistema di controllo • L'osservatore di stato fornisce i valori di variabili non altrimenti misurabili come la coppia resistente sul carico TL, coppia di trasmissione TT, e la velocità del carico wL • mediante le variabili non misurabili osservate è possible effettuare azioni di compensazione evolute (coppia resistente sul carico) Sistema di controllo con osservatore di stato Filtraggio velocità con filtro del primo ordine Posizionamento utilizzando il filtro passabasso sulla misura di velocità con frequenza di taglio a 795 Hz. Filtraggio velocità con osservatore di stato Posizionamento utilizzando l'osservatore di stato. Conclusioni - L'utilizzo di motori direct drive permette di ottenere dinamiche molto elevate di controllo della velocità in assenza di fenomeni di risonanza meccanica. - Tale aumento di dinamica è possibile solo mantenendo alta la frequenza di taglio del filtro soppressore di rumore nella misura di velocità. Ciò implica normalmente l'utilizzo di encoder ottici ad alta risoluzione con costi più elevati. - Mediante il filtraggio della velocità tramite osservatore di stato è possibile ottenere una elevata dinamica di controllo anche utilizzando encoder magnetici con risoluzione inferiore. Grazie per l’attenzione