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Lettera 22 calibro 9 1911 2011 Giorgio Scerbanenco piccola bibliografia Mai Milano ebbe una così lirica dannunziana primavera come quell’anno 1966… mancavano solo le farfalle… Ma a Milano, pensò, non si addicono le farfalle. Fanno frivolo, forse in via Montenapoleone, ma neppure, avrebbero fatto neoliberty e il neoliberty era finito.» “Raccontare la vita di un uomo non è forse una preghiera?” Duca Lamberti Venere privata1966 <<Per Scerbanenco, mio compagno di vita, Duca Lamberti era il suo alter ego, quello che lui avrebbe voluto essere sia fisicamente sia psicologicamente. Giovane, bello, alto magro, bruno, forte: un romagnolo esplosivo e irriducibile, senza paura con lo sguardo cattivo ma dolcissimo negli affetti familiari. Sicuro e deciso. Unica sua incertezza la difficile scelta fra l'essere poliziotto o medico». Così, Nunzia Monanni, ricorda Giorgio Scerbanenco e il suo Duca Lamberti, l'indimenticabile protagonista di Venere privata, Traditori di tutti, I ragazzi del massacro e I milanesi ammazzano al sabato ( Garzanti editore ). Quattro romanzi pubblicati fra il 1966 e il 1969 che letteralmente rivoluzionarono la letteratura noir italiana e che sono divenuti nel tempo pietre miliari di riferimento per più generazioni di lettori e narratori. In quelle storie come ben sottolineava nel 1968 il critico del giornale francese Le Combat: «soffocata dal caldo, madida di pioggia o persa nella nebbia ma sempre velenosa, Milano diviene una grande città mitica!» I suoi romanzi non si limitano al racconto dell’attività criminale ma fungono da ritratto fedele di un’Italia, quella degli anni ’60, ormai scomparsa. È un’Italia cupa, cattiva, quella dei suoi romanzi, comunque ben distante dalla felice immagine del boom. I quattro i romanzi appartenenti alla serie, tutti portati – ad accezione di “Traditori di tutti” del 1966 sul grande schermo: “Venere privata” da Yves Boisset con il titolo “Il caso Venere privata” (1970), “I ragazzi del massacro” da Fernando Di Leo con lo stesso titolo, “I milanesi ammazzano il sabato” da Duccio Tessari con il titolo “La morte risale a ieri sera” (1970). Le sue opere sono state fonte di ispirazione per molti registi, che gli hanno fatto più o meno giustizia: dai citati Fernando Di Leo, il più scerbanenchiano dei registi (di cui va ricordato il capolavoro “Milano calibro 9” che dallo scrittore trae atmosfere e caratteri), a Duccio Tessari, da Alberto Sironi (per la miniserie per la televisione “Centodelitti”) a Daniele D’Anza. Sulle strade di Duca Lamberti è il primo sentiero del costituendo progetto “I colori di Milano”, sui percorsi e i generi letterari del Novecento ambientati in città, che ricostruisce gli spostamenti del celebre investigatore con una mappa presto consultabile nel sito www.portaletture.org e su tablet e moderni telefonini, arricchita da immagini della città nell’epoca e brani audio dai romanzi in cui Lamberti è protagonista: di seguito un' anticipazione tra i diversi filmati che si possono trovare digitando Scebarnenco in Youtube segnalo http://www.youtube.com/watch?v=tcA8dH7QQ3I Figu album di persone notevoli - raitre (un programma di Peter Freeman e Alessandro Robecchi). Vale la pena, poi, rintracciare SCERBANENCO BY NUMBERS regia: Stefano Giulidori. scritto da: Stefano Giulidori, Francesca Tassini. con: Simona Manfredi, Nunzia Monanni, Roberto Pirani, Cecilia Scerbanenco e con Roberto Giulidori, Lorenzo Lastrucci, Aldo Semproni, Alessandro Stellari. voce narrante: Davide Stecconi. Oltre ai quattro romanzi Scebarnenco ha scritto tanto di tutto ; ne ricoriamo alcuni Romanzi della serie "Arthur Jelling" • 1940 Sei giorni di preavviso (Mondadori) (Sellerio 2008) • 1941 La bambola cieca (Mondadori) (Sellerio 2008) • 1941 Nessuno è colpevole (Mondadori) (Sellerio 2009) • 1942 L'antro dei filosofi (Mondadori) (Sellerio 2010) • 1942 Il cane che parla (Mondadori) (Sellerio 2011) • I romanzi del ciclo del "Nuovo Messico" • 1948 Il grande incanto (Rizzoli) • 1949 La mia ragazza di Magdalena (Rizzoli, Sellerio in successiva edizione) • 1949 Luna messicana (Rizzoli) per una più completa bibliografia si veda http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Scerbanenco a cura di Emanuele