24 Di tutti i colori Non è stata cosa da poco affrontare un
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24 Di tutti i colori Non è stata cosa da poco affrontare un
Di tutti i colori Non è stata cosa da poco affrontare un tema come quello del colore e sviluppare, con un impianto metodologico coerente, un itinerario in grado di provocare emozioni e far nascere inconsueti collegamenti mentali. 100% Colors - Colore in Architettura - la mostra catalogo di materiali, prodotti e percorsi progettuali, organizzata in collaborazione con Mapei a SaieDue Living, ha centrato efficacemente questi obiettivi. Si sono immediatamente percepite le solide basi concettuali e organizzative che hanno saputo riunire in un unico contesto espositivo teorie ed esperimenti scientifici a soluzioni tecniche e materiali innovativi presentati dalle aziende. Il pericolo, in occasioni come queste, è che temi scientifici e prodotti presentati, se vengono percepiti disorganicamente, non solo siano presto dimenticati, ma l'impressione di fondo che ne potrebbe trarre il visitatore è quella di aver assistito e partecipato a un evento esclusivamente spettacolare dal quale, in fondo, non si è portato a casa nulla in termini di conoscenza. Informare compiutamente, stupire con garbo e stimolare la riflessione. Sono questi gli ingredienti che garantiscono la buona riuscita di un evento culturale e sono sicuramente questi gli elementi che hanno decretato il successo di questa manifestazione. 24 La mostra si è sviluppata, quindi, seguendo coerentemente il filo rosso che gli stessi organizzatori si erano dati e che era rappresentato dal pay-off dell'evento: “Dalla teoria del colore alla scienza del colore-Dalla scelta del colore al progetto Colore”. Un evento ricco di contenuti Ospitata nel padiglione 35 come i grandi eventi speciali delle edizioni precedenti e tutti sostenuti da Mapei - 100% Calpestabile (SaieDue Living 2004) e Verticalia (SaieDue Living 2005) - 100% Colors, ha coinvolto il visitatore in un'inusuale esperienza sensoriale, un viaggio alla scoperta del colore come elemento in grado di cambiare la percezione della realtà che ci circonda. L'iniziativa, realizzata da SaieDue Living in collaborazione con Mapei e su progetto di Giulio Bertagna e Aldo Bottoli dello Studio associato B&B ColorDesign (docenti di Percezione e Colore presso il Politecnico di Milano), ha aperto un dibattito sul ruolo del progetto colore nella società contemporanea, al quale hanno partecipato neuroscienziati, fisici, filosofi, psicologi, semiologi, colorimetristi, storici, designer e giornalisti. La suggestiva proposta di allestimento è riuscita a comunicare efficacemente le recenti scoperte neuroscientifiche in fatto di cromatismo. Le installazioni sono state, inoltre, curate da Marina Carrara, direttore di Casaviva, e da Gilda Bojardi, direttore di Interni, che hanno ricreato per i visitatori le atmosfere colore di tendenza proposte dalle due testate. Visitando la mostra e frequentando i seminari di approfondimento di 100% Colors, gli operatori professionali e la stampa di settore hanno sperimentato la forza espressiva e psicologica dell'architettura a “colori”, capace anche di importanti effetti: velocizzare il processo di strato ai molti visitatori professionali presenti come sia possibile, attraverso il sapiente uso del colore, migliorare la qualità della vita nei luoghi di lavoro, nello spazio domestico e nelle città. Il triplice taglio del nastro: Adriana Spazzoli, responsabile marketing e relazioni esterne di Mapei SpA, tra Marina Carrara, direttore di Casaviva e Gilda Bojardi, direttore di Interni. Alle loro spalle, a destra, Giulio Cesare Alberghini, presidente della Segreteria Operativa di SaieDue e, sulla sinistra, Roberto Snaidero, presidente di Federlegno. guarigione nei luoghi di cura, facilitare l'apprendimento negliispazi didattici e perfino contribuire a ridurre i fenomeni di delinquenza nelle periferie urbane. Sono stati i prodotti, i materiali e le finiture quasi 100 le installazioni in mostra - a dimostrare come gli spazi abitativi pubblici e privati possano trasformarsi grazie a pavimentazioni, porte, finestre, rivestimenti e scale rinnovati dal progetto e dal colore. La progettazione della mostra ha presentato contenuti scientifici mirati, presentati al visitatore in modo diretto attraverso fenomeni percettivi: i materiali, gli oggetti, i prodotti in mostra sono stati considerati come attori che, a seconda del ruolo/colore loro attribuito, hanno dimo- Un suggestivo percorso Un percorso, inizialmente obbligato, ha condotto il visitatore all'interno della mostra, attraverso ambienti carichi di suggestione. Dopo una breve discesa nella notte del nero, il visitatore viene risvegliato dal bagliore disorientante del bianco e da esso purificato prima di riscoprire il mondo policromo: la realtà fatta di materia, di vita, di freddo e di caldo; improvvisi squarci di colore interrompono il bianco abbagliante e danno finalmente un senso alla luce, creando un percorso che conduce il visitatore verso la realtà delle cose: il verde della natura, l'azzurro dell'acqua, il blu della profondità marina e dell'aria, il rosso palpitante della vita. L'ingresso nei diversi spazi del colore viene accolto da altrettanti ambienti sonori: nella stanza bianca dominano i rumori del traffico, allarmi, sveglie e suonerie telefoniche; il verde del bosco risuona di fruscii, leggere brezze, lontani rumori di animali. Così, ogni passaggio, da un regno all'altro del colore, sollecita all'ascolto di tutti i sensi. La mostra 100% Colors è andata oltre l'oggetto e le forme della materia, stimolando le diverse percezioni della realtà e riordinando gli oggetti a seconda del livello emozionale che gli stessi sono in grado di sollecitare. La mostra si è articolata in aree cromaticamente omogenee dove i prodotti e i materiali presentati appartenevano tutti ad una stessa frequenza: i blu delle alte frequenze, i verdi delle medie; i gialli e i rossi delle basse frequenze, il tutto accompagnato da un commento musicale dall'alto contenuto evocativo. Proseguendo la visita, all'interno del Color Bar è stato possibile assaggiare i colori del gusto: i blu del dolce, i verdi e i gialli del salato, gli aranciati del gusto forte. All'interno della mostra, si è potuto giocare con il “Test dei Quattro Corridoi Colorati” dove, a seconda delle percezioni provate durante il percorso, è emerso un divertente profilo psicologico che il visitatore, dopo aver risposto ad alcune domande che un PC gli poneva, poteva leggere al termine della visita. Non sono mancati dei momenti didattici particolarmente interessanti con la proiezione di immagini evocative, indicazioni metodologiche, informazioni e curiosità scientifiche ed esempi di realizzazioni. In questo ambito, inoltre, ampio spazio è stato dedicato, alla rassegna di progetti realizzati dal sistema di laboratori del Dipartimento Indaco (Industrial Design Arti, Comunicazione e Moda) della Facoltà di Design del Politecnico di Milano. 25 I colori di Mapei In questo prestigioso ambito Mapei, che da diverso tempo ha compreso quanto il colore sia un elemento imprescindibile per chi opera nel settore dell'edilizia, ha presentato sia un percorso virtuale, utilizzando il software personalizzato Mapei “Paint Look”, sia installazioni dedicate alla progettazione del colore e alla realizzazione di superfici colorate. L'obiettivo di Mapei, nell'ambito della mostra, è stato quello di stimolare nel visitatore soluzioni per l'architettura non banali e far comprendere quanto l'azienda sia all'avanguardia nella ricerca tecnologica sia nell'ambito del colore sia in quello del benessere. Mapei ha proposto con esempi concreti, partendo dal colore, tutto il suo know-how relativo ai numerosi problemi che si incontrano nel mondo dell'edilizia: dal consolidamento strutturale degli edifici sino alle finiture. L’approccio tecnologico accanto a quello estetico e la sicurezza non solo nel dare risposta alle più svariate esigenze, ma anche la certezza di 26 partecipare alla realizzazione di opere destinate a durare nel tempo. In mostra, quindi, accanto a materiali, oggetti, volumi di contenimento, si sono fatte notare le “superfici comunicative” di Mapei: installazioni nelle quali il visitatore ha potuto, non solo apprezzare la vasta gamma di colori presentati, ma anche toccare con mano il “risultato finito” che si ottiene utilizzando i prodotti e i sistemi di prodotto che l'azienda propone. I SEMINARI DI 100%COLORS Dai Piani Colore al Progetto di riqualificazione percettiva dello spazio urbano. Si è trattato della presentazione dei risultati ottenuti dal Centro Studi Osservatorio Colore Liguria nei primi tre anni di lavoro, dedicati al tema del Progetto Colore applicato alla scala urbana e architettonica. Rappresenta il primo concreto tentativo di realizzare un luogo di ricerca, progetto, raccolta e scambio delle esperienze di progetto e tecniche dedicate alla riqualificazione percettiva e cromatica del paesaggio antropizzato. Neuroscienze e Color Design. Dall'ergonomia antropometrica all'ergonomia delle componenti psicopercettive per migliorare il benessere e la qualità della vita degli spazi abitati pubblici e privati. Il seminario ha affrontato diversi temi: il contesto sociale, il ruolo delle Scuole Universitarie e delle Associazioni, le figure professionali coinvolte nel Progetto Colore, gli strumenti a disposizione. È stato un momento di riflessione e di aggregazione per dare avvio a ulteriori approfondimenti e sperimentazioni. Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria (a sinistra), osserva le installazioni realizzate da Mapei. La ricerca in atto per il Progetto Colore degli spazi collettivi. Ospedali e spazi per la cura come nuova frontiera del design. La ricerca sull'edilizia ospedaliera è cresciuta ed è sempre più consapevole che l'ambiente architettonico rappresenta un importante strumento terapeutico. Il seminario ha documentato alcune esperienze in atto nell'ambito della sanità e dell'assistenza coinvolgendo progettisti, dirigenti, medici, terapeuti, responsabili degli uffici tecnici, imprese artigiane. La ricerca in atto per il Progetto Colore degli spazi collettivi. Le scuole, gli uffici pubblici e le aree urbane come nuova frontiera del design. La ricerca ha identificato come, anche su queste aree, si concentri l'attenzione del mondo scientifico e delle imprese coinvolti nella loro riqualificazione. Testimonianze dirette di qualificati operatori del settore hanno illustrato come la Pubblica Amministrazione si avvalga, nel costruire un nuovo dialogo con i cittadini, anche dei contributi provenienti dal mondo della scienza del colore. In questa direzione è stata fatta, inoltre, un'interessante analisi su come riqualificare gli spazi della didattica per superare la difficile convergenza tra dimensione architettonica e modello educativo. 27