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LICEO STATALE “Giuseppe BERTO”
CLASSICO - LINGUISTICO - SCIENTIFICO - SCIENZE UMANE
Via Barbiero, 82 –31021 Mogliano Veneto Tel. 041/453906 - Fax. 041/5903991
C.F. 80021840261 – [email protected]
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe 5AA Liceo delle scienze
applicate
A.S. 2014-2015
Redatto il giorno 13-05-2015
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIE
DOCENTI
RELIGIONE
Emanuele Marcellan
LINGUA E LETT. ITALIANA
Alessandra Visentin
LINGUA E LETT. INGLESE
Sandra Roccaro
STORIA e FILOSOFIA
Claudio Berto
MATEMATICA
Daniela Fantinato
FISICA
Cecilia Cecchi
SCIENZE NAT. CHIMICA E GEO.
Monica Vianello
INFORMATICA
Rosaria Catalano
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
Vittorio Vettor
ED. FISICA
Tiziana Spaziani
Il Dirigente Scolastico
Maurizio Grazio
1
INDICE
1. PARTE PRIMA
Finalità, conoscenze e competenze
p. 3
2. PARTE SECONDA
Profilo della classe
p. 5
3. PARTE TERZA
Attività curricolari e integrative, visite guidate e viaggi d’istruzione,
conferenze etc.
p. 7
4. PARTE QUARTA
a) Criteri e strumenti di valutazione e misurazione
(punteggi e livelli)
b) Tipologia motivata delle prove a carattere pluridisciplinare
(simulazioni 3^ prova d’esame)
p. 8
5. PARTE QUINTA
Raggiungimento degli obiettivi e considerazioni finali del consiglio di classe
p. 10
6. PARTE SESTA
A) Relazioni delle singole discipline
p. 11
B) Testi e griglie di valutazione delle prove pluridisciplinari
p. 38
(simulazioni 3° prova scritta)
C) Griglie di valutazione proposte per la prima e per la seconda prova scritta
p. 56
D ) Criteri per l’attribuzione del voto di condotta
p. 61
(delibera Collegio docenti del 12.09.2009)
E) Criteri per l’assegnazione del credito scolastico e formativo
7. FASCICOLO ALLEGATO
Programmi svolti nelle singole discipline
2
p. 68
PARTE PRIMA
FINALITA’, CONOSCENZE e COMPETENZE
FINALITA’
Il consiglio di classe della 5 AA, facendo proprie le indicazioni del P.O.F di Istituto, ha perseguito le seguenti
finalità educative :
Favorire la maturazione negli allievi di una mentalità democratica, aperta al dialogo e alla collaborazione attiva, nel
rispetto del pluralismo ideologico, etico, religioso.
Favorire l’integrazione e la capacità di relazione degli studenti nell’ambito del gruppo classe e di tutta la comunità
scolastica, attraverso la maturazione del senso di responsabilità individuale e collettiva.
Favorire la maturazione armonica della personalità e la valorizzazione dei rapporti umani attraverso l’attenzione
alle potenzialità e alle esigenze formative di ciascun allievo.
Favorire l’acquisizione di una autonoma visione critica di fronte alla realtà politica, sociale, economica e scientifica.
Favorire l'interazione delle varie discipline per maturare un sapere non settoriale, ma globale e dialettico.
Favorire l’acquisizione di una personale metodologia di studio e di ricerca, attraverso l’arricchimento delle
conoscenze, il potenziamento delle capacità cognitive, la maturazione della riflessione autonoma e dello spirito
critico, anche per la progettazione della propria futura formazione culturale e professionale.
Promuovere la capacità di comunicare le proprie conoscenze in modo personale, ma chiaro e rigoroso, sia in forma
scritta che in forma orale.
CONOSCENZE
Il Consiglio di Classe ha perseguito i seguenti obiettivi conoscitivi :
Conoscenza delle più rilevanti espressioni del pensiero umano attraverso l’acquisizione dei contenuti disciplinari,
in una prospettiva in cui siano parimenti valorizzate discipline umanistiche e scientifiche.
Conoscenza dei linguaggi specifici e delle strutture categoriali propri delle diverse discipline.
Acquisizione di contenuti a carattere pluridisciplinare che rendano possibile il confronto e l’integrazione tra
approcci conoscitivi fondati su metodologie diverse.
Acquisizione di metodologie conoscitive e strumenti concettuali per una lettura critica del presente e dell’offerta
culturale da esso proveniente.
Acquisizione di conoscenze che permettano di superare la prospettiva tendente a ridurre il valore dell’impresa
scientifica alla sola applicazione tecnologica.
Maturazione di una personale consapevolezza circa il carattere non esaustivo e non definitivo delle diverse forme
di sapere.
3
COMPETENZE E CAPACITA’
I docenti si sono proposti di promuovere negli alunni lo sviluppo delle seguenti capacità e competenze :
Comprendere correttamente i contenuti proposti e saperli esporre in maniera chiara, completa e concettualmente
rigorosa
Saper applicare conoscenze e concetti acquisiti nell’analisi di situazioni nuove o nella risoluzione di problemi
Saper organizzare autonomamente i contenuti appresi operando sintesi organiche
Saper riconoscere e utilizzare strategie argomentative e procedure logiche
Sapersi esprimere in maniera corretta, scegliendo registri adeguati al contesto e utilizzando i linguaggi specifici
delle singole discipline
Saper integrare conoscenze di diversa provenienza, riconoscendo analogie e differenze tra concetti, modelli e
metodi anche di differenti ambiti conoscitivi
Sviluppare l’attitudine a risolvere situazioni problematiche individuando alternative possibili
Sviluppare l’attitudine a problematizzare conoscenze e idee mediante il riconoscimento della loro storicità
Sviluppare la capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere
Essere in grado di sviluppare eventuali percorsi pluridisciplinari
4
PARTE SECONDA
PROFILO DELLA CLASSE
La classe 5AA risulta composta da 14 studenti, 3 femmine e 11 maschi, tutti facenti parte del gruppo fin dal primo anno
di corso. Essi provengono da una prima originariamente costituita da 21 alunni. Il gruppo è giunto all’attuale
configurazione attraverso una storia triennale le cui tappe possono essere così sintetizzate:
-2012/2013: 19 studenti di cui uno si è trasferito ad altro istituto nel corso dell’anno e uno è stato ritenuto non idoneo a
frequentare la classe successiva.
-2013/2014: 17 studenti di cui 3 non sono stati ritenuti idonei a frequentare la classe successiva.
I curricula degli alunni appaiono complessivamente regolari. Durante il triennio è stata garantita la piena continuità
didattica per tutte le materie eccetto che per informatica nella cui cattedra ogni anno è stato nominato un insegnante
diverso.
A.S.2012-2013
A.S.2013-2014
A.S.2014-2015
RELIGIONE
MARCELLAN
MARCELLAN
MARCELLAN
ITALIANO
VISENTIN
VISENTIN
VISENTIN
INGLESE
ROCCARO
ROCCARO
ROCCARO
BERTO
BERTO
BERTO
MATEMATICA
FANTINATO
FANTINATO
FANTINATO
INFORMATICA
MASOCH
DALLA CHIARA
CATALANO
CECCHI
CECCHI
CECCHI
VIANELLO
VIANELLO
VIANELLO
DISEGNO E STORIA
DELL’ARTE
VETTOR
VETTOR
VETTOR
EDUCAZIONE FISICA
SPAZIANI
SPAZIANI
SPAZIANI
STORIA E FILOSOFIA
FISICA
SCIENZE
Nel corso del triennio, la classe h a c o s t r u i t o a l p r o p r i o i n t e r n o u n c l i m a r e l a z i o n e p o s i t i v o e s i è
d i m o s t r a t a s o s t a n z i a l m e n t e corretta nei rapporti con i docenti, r i s p e t t a n d o n el complesso le regole della vita
scolastica.
Tuttavia, soprattutto in ambito umanistico, gli studenti si sono dimostrati poco partecipi e hanno avuto un atteggiamento
esclusivamente ricettivo nei confronti dell’attività dei docenti. Ciò nonostante vi è un ristretto gruppo di alunni che si
distingue per interessi personali e capacità di confronto critico.
La classe presenta al proprio interno elementi di eterogeneità, sia per quanto concerne l'approccio allo studio delle
diverse materie, sia per quanto riguarda la sicurezza nelle competenze richieste dallo studio liceale.
Differenziato appare anche l’impegno allo studio individuale: alcuni alunni si applicano in maniera puntuale, organizzandosi
con sufficiente senso di responsabilità e metodo, ma resta in altri la tendenza ad uno studio finalizzato soprattutto al
momento delle verifiche, con la conseguente presenza di elementi di approssimazione e superficialità derivanti da una
preparazione affrettata, pur in presenza di capacità adeguate.
5
Si segnalano inoltre la debolezza strutturale e la fragilità di alcuni studenti che, soprattutto nelle materie scientifiche,
appaiono avere considerevoli difficoltà ad applicare conoscenze e concetti acquisiti all’analisi di situazioni nuove.
Si è registrato invece un miglioramento nelle stesse da parte un buon gruppo di ragazzi nell’ultima parte dell’anno.
Nel complesso infatti , pur in presenza di fragilità, il livello medio della classe appare sufficiente , con qualche studente che
in più discipline dà prova di potenzialità più che buone.
6
PARTE TERZA
ATTIVITA’ CURRICOLARI E INTEGRATIVE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE,
CONFERENZE etc.
Nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe e dei progetti previsti dal P.O.F. di Istituto, la classe è stata
coinvolta nelle seguenti attività :
-viaggio di istruzione a Ginevra ( Visita al CERN) Strasburgo e Stoccarda della durata di 6 giorni;
-Progetto Orientamento articolato in percorsi differenziati quali:
• Percorso introduttivo alle attività di orientamento alla scelta con utilizzo del test Magellano Plus (in quarta)
• Incontro pomeridiano con ex-studenti del Liceo attualmente studenti universitari dei principali corsi di laurea
• Partecipazione alla giornata di orientamento “SCEGLI CON NOI IL TUO DOMANI” promossa dall’università di
Padova (campus Agripolis)
•Partecipazione degli studenti interessati alla GIORNATA DELL'UNIVERSITA' organizzata dal C.O.R.TV a Treviso
(simulazioni test d'accesso, lezioni universitarie, presentazioni corsi di laurea)
•Partecipazione volontaria, su segnalazione del Liceo, a iniziative di orientamento promosse dalle università presso le
loro sedi
•“Università e professioni” : due incontri con professionisti operanti in diversi settori del mondo del lavoro organizzati
in collaborazione con il Rotary Club Treviso-Terraglio (in orario antimeridiano con partecipazione degli studenti
interessati)
•Seminario “Ingegneria dell'energia all'università di Padova: una scelta che dà futuro”, tenuto dal Prof. Ing. Roberto
Benato, docente all'università di Padova
•Presentazioni pomeridiane (partecipazione volontaria): scuola di Computer Graphics BigRock, Scuola Ufficiali della
Marina Militare, corsi di laurea in Lingue e letterature occidentali
•Partecipazione a STAGE ESTIVI organizzati dall’Istituto in collaborazione con università, enti e aziende del territorio
(estate 2014, riconosciuti come credito formativo nell’a.s. 2014/2015; partecipazione volontaria)
th
-Partecipazione di un gruppo di studenti alla “10 World Conference on the future of science-The eradication of
hunger” Venice 19/09/14
-Partecipazione alla conferenza sui cambiamenti climatici. “IPCC, Fifth Assessment Report” Venezia, 29/09/2014
-Partecipazione alla conferenza: “Le modificazioni genetiche per nutrire il pianeta: andare avanti o tornare indietro?”
-Olimpiadi di Matematica;
-Olimpiadi di Fisica;
-attività sportive di istituto;
-spettacolo teatrale “Destinatario Sconosciuto” per la giornata della memoria;
-visione del film “Il giovane favoloso”;
-rappresentazione teatrale “Il tascapane di Ungaretti”
-conferenza “Il trevigiano tra le due guerre” del prof. Simone Menegaldo presso l’ISTRESCO in collaborazione con l’Anpi
-incontri pomeridiani per un totale di 6 ore in lingua inglese (metodo CLIL) su alcuni argomenti di Astronomia ed
Astrofisica:
( ripasso delle leggi di Keplero e della legge
di gravitazione universale di Newton; la struttura del sole; la
classificazione delle stelle e il diagramma H-R; l'evoluzione delle
stelle; pulsar quasar e buchi neri; Redshift e teoria di Hubble
Cosmologia:la teoria del Big Bang e la nascita dell'universo)
-incontri con l’associazione Avis;
- giornata della idoneità alla donazione (solo studenti interessati)
-incontri per la sicurezza stradale.
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PARTE QUARTA
A) CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE E DI MISURAZIONE (punteggi e livelli)
Facendo proprie le indicazioni del P.O.F. di istituto, il Consiglio di Classe ha fatto riferimento ai seguenti criteri
generali di corrispondenza tra livello di competenza e voto, ferma restando la necessità di tener conto anche delle
caratteristiche specifiche di ciascuna disciplina (si vedano, a questo proposito, i criteri di valutazione indicati nelle
relazioni individuali)
Voto : inferiore o uguale a 4
Conoscenze
Capacità di analisi e sintesi
Capacità di critica
Capacità espressiva
Largamente incomplete e frammentarie
Parziali e non originali
Molto superficiale e approssimativa
Molto stentata e scorretta
Voto : 5
Conoscenze
Capacità di analisi e sintesi
Capacità di critica
Capacità espressiva
Generiche e talora imprecise
Poco corrette e approssimative
Non ancora autonoma
Poco fluida e talora scorretta
Voto : 6
Conoscenze
Capacità di analisi e sintesi
Capacità di critica
Capacità espressiva
Abbastanza complete, ma non approfondite
Per lo più corretta, ma non sempre precisa
Complessivamente adeguata
Semplice, ma pertinente
Voto : 7
Conoscenze
Capacità di analisi e sintesi
Capacità di critica
Capacità espressiva
Complete e sostanzialmente sicure
Abbastanza precise e autonome
Abbastanza approfondita
Chiara e precisa
Voto : 8
Conoscenze
Capacità di analisi e sintesi
Capacità di critica
Capacità espressiva
Complete e autonome
Sicura, originale e organica
Appropriata e personale
Fluida e disinvolta
Voto : 9-10
Conoscenze
Capacità di analisi e sintesi
Capacità di critica
Capacità espressiva
Approfondite
Ottime e articolate
Rigorosa, originale
Ricca e vivace
Il consiglio di classe inoltre, al fine di continuare ad assicurare l’omogeneità dei criteri di valutazione garantita nel
quinquennio dalla programmazione di dipartimento, ha fatto proprie le proposte di comuni griglie di valutazione per
le prove scritte elaborate dai dipartimenti delle singole discipline. Tali griglie vengono allegate al presente documento.
Per quanto riguarda l’attribuzione del voto di condotta si allega copia dei criteri deliberati dal Collegio docenti in
data 12.09.2009 e fatti propri dal Consiglio di Classe.
8
B) TIPOLOGIA MOTIVATA DELLE PROVE EFFETTUATE A CARATTERE PLURIDISCIPLINARE
(simulazioni terza prova d’esame)
In accordo con gli altri Consigli delle classi quinte di questo liceo, si sono effettuate nel corso dell’anno due
simulazioni della 3^ prova scritta prevista dall’esame di stato.
Per tali simulazioni il Consiglio di Classe ha utilizzato la tipologia A (trattazione sintetica di un argomento) in
quanto ha ritenuto che essa consenta, rispetto alla tipologia B, una migliore valutazione dei livelli di competenza degli
alunni nell’analisi, nella sintesi e nella rielaborazione personale. Relativamente alle tipologie C, D, E ed F, esse non sono
state utilizzate in quanto giudicate poco adatte alla verifica delle più significative competenze acquisite attraverso la
formazione liceale.
Nelle due simulazioni sono state coinvolte complessivamente tutte le discipline fatta eccezione per la matematica e
l’italiano, già argomento delle due prime prove scritte.
Nella simulazione svoltasi nel primo quadrimestre sono state scelte le seguenti discipline: INFORMATICA ,
EDUCAZIONE FISICA, SCIENZE DELLA TERRA , FISICA.
Nel secondo quadrimestre le discipline coinvolte sono state: INGLESE, FISICA, INFORMATICA, STORIA.
In entrambi i casi la prova richiedeva la trattazione sintetica di un argomento utilizzando venti righe di testo. Il
Consiglio di classe ha ritenuto preferibile la struttura con quattro argomenti relativi a quattro discipline in quanto,
essendo meno dispersiva, consente agli studenti maggiore ponderatezza e riflessione critica. Il tempo concesso per la
prova è stato di tre ore e mezza.
Sono state svolte 3 simulazione d’esame per la seconda prova (matematica) e una per la prima prova.
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PARTE QUINTA
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E CONSIDERAZIONI FINALI DEL CONSIGLIO di CLASSE
Gli obiettivi generali del Consiglio di Classe, così come gli obiettivi delle singole discipline, sono stati raggiunti dagli
alunni in misura molto diversa, in particolare per quanto concerne le competenze legate alle capacità di
elaborazione autonoma, di riflessione personale e di confronto interdisciplinare. Nel corso del triennio non per tutti
è migliorata l'attenzione alla precisione e alla completezza delle conoscenze ma la maggior parte della classe ha
raggiunto sufficienti livelli di sicurezza nell'analisi, nell'organizzazione dei contenuti e nell'utilizzo dei linguaggi
specifici, conseguendo gli obiettivi minimi di tutte le discipline. Alcuni studenti hanno sviluppato, accanto a
conoscenze puntuali e approfondite, anche sicure capacità di elaborazione, argomentazione e riflessione critica,
in alcuni casi accompagnate da
una buona
padronanza espressiva e
da sicurezza nell'autonoma
applicazione dei concetti acquisiti in contesti problematici nuovi. Rimane un numero limitato di situazioni in cui
lo studio finalizzato soprattutto al momento della verifica o la presenza di elementi di fragilità nelle competenze di
base (anche in presenza di un impegno adeguato) non hanno permesso l'acquisizione di una preparazione sicura
e organica in tutte le discipline,
con il conseguente persistere di difficoltà soprattutto nell'organizzazione di
contenuti ampi e complessi e nella sintesi autonoma.
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PARTE SESTA
A) Relazioni delle singole discipline
RELIGIONE : prof. Emanuele Marcellan
1.
OBIETTIVI
1.1. Individuare le linee fondamentali dell’antropologia cristiana alla luce della cultura contemporanea
1.2. Confrontare modelli, ideologie, filosofie della cultura contemporanea con la proposta cristiana
1.3. Cogliere il significato del dialogo interreligioso nella chiesa dopo il concilio vaticano II
1.4. Conoscere le fondamentali linee di rinnovamento ricavate dai documenti del concilio relative all’immagine
della chiesa e la sua missione nel mondo
1.5. Conoscere io principali problemi etici che interpellano la coscienza dell’uomo contemporaneo
2. METODO
Alcuni temi sono stati proposti dall’insegnante, altri sono stati sviluppati della ricerca, dello studio in itinere e
dell’esperienza degli studenti. Alcuni argomenti sono stati approfonditi anche tramite l’utilizzo di audiovisivi e testi scelti.
Per alcuni argomenti si è fatto riferimento al testo e ad articoli specifici. Nelle lezioni si è privilegiato il metodo induttivo
cercando di stimolare la classe ad una partecipazione attiva e riflessa nonché ad un approfondimento personale. Dopo la
presentazione dei contenuti si da spazio alla discussione e all’elaborazione degli stessi. Si è cercato di incentivare il
dibattito e il confronto per favorire la crescita della partecipazione attiva e la maturazione della capacità di una propria
rielaborazione degli spunti ricevuti.
3. STRUMENTI
SERGIO BOCCHINI, Religione e religioni, EDB, 2003
Articoli e letture vari sui temi trattati
Audiovisivi (film, filmati, documentari) per la presentazione e l’approfondimento degli argomenti
4. TEMPI
Dal momento che l’insegnamento della religione cattolica dispone di un’ora alla settimana, lo svolgimento della
programmazione era prevista nell’arco di 33 ore annuali. In realtà si è potuto disporre di circa 30 ore a causa di festività
attività didattiche e integrative programmate per la classe
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione ha permesso di verificare se al termine delle varie fasi del processo di apprendimento ci sono state
modificazioni a livello conoscitivo e comportamentale degli alunni e se l’interazione psicopedagogico - didattica è stata
efficace. Si tratta di una valutazione costruttivo – formativa che ha inteso rafforzare il percorso compiuto e rinforzare
l’apprendimento ove se ne presentasse la necessità
Le verifiche sono state: scritte, mediante la presentazione di elaborati di gruppo e riflessioni personali; orali mediante
interventi spontanei e sollecitati dalla nella discussione di classe o mediante la presentazione dei propri lavori
Il livello minimo di accettabilità è stato individuato nella disponibilità alla partecipazione al dialogo e al raggiungimento
degli obiettivi minimi
6. CONSIDERAZIONI FINALI
La classe 5 Aa è composta da 8 alunni che hanno scelto di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Si
sottolinea la presenza di personalità più vivaci capaci di interventi efficaci anche se non in modo costante. Generalmente
si attesta un discreto lavoro individuale e una sufficiente elaborazione personale sugli spunti proposti. Il gruppo si
presenta capace di buone relazioni al suo interno.
Il comportamento è stato per tutti corretto e non ha ostacolato lo svolgimento del programma .
Le modalità di lavoro sono state varie, privilegiando il coinvolgimento diretto degli studenti al fine di una più profonda
assunzione e rielaborazione degli spunti proposti. Si è cercato di distribuire equamente il tempo tra la proposizione dei
contenuti e la conseguente discussione, in questa seconda fase ampio spazio è stato riservato al dibattito tra pari. Si è
cercato inoltre di proporre un momento sintetico finale ove esprimere i traguardi raggiunti nella discussione al fine di
rendere più efficace e concreta la riflessione fatta.
Il profilo complessivo della classe è buono.
11
ITALIANO: prof.ssa Alessandra Visentin
OBIETTIVI (CONOSCENZE E COMPETENZE)
Tenendo presenti le finalità e gli obiettivi stabiliti dal Consiglio di Classe nella programmazione generale,
nell’ambito del mio insegnamento ho operato per far acquisire agli studenti le conoscenze dei seguenti contenuti
disciplinari:
la lingua italiana nelle sue regole e nella sua struttura;
i principali registri e linguaggi settoriali, in particolare quello letterario:
lo sviluppo storico della letteratura italiana dell’Ottocento e del Primo Novecento, nei vari contesti
culturali di riferimento;
gli autori e i testi letterari indicati nel programma.
In termini di competenze ho curato che gli studenti divenissero capaci di:
analizzare i testi letterari in programma, sapendone mettere in relazione i piani del significante e del significato,
in modo da individuare organicamente le più significative direzioni di senso;
confrontare criticamente testi dello stesso autore, mettendoli in rapporto con altri di autori della stessa
epoca e di epoche o movimenti letterari diversi;
operare delle sintesi complete e organiche relative ad un autore, illustrandone l’evoluzione del
pensiero e della poetica, con riferimento ai testi e in rapporto all’epoca storica;
illustrare le caratteristiche salienti di un movimento letterario, facendo riferimento agli autori che
meglio lo rappresentano e rapportandolo alla cultura e al periodo storico in cui si sviluppa;
valutare criticamente un autore o un movimento letterario, anche in base al proprio gusto estetico;
elaborare un saggio breve o una analisi testuale, esponendo in modo organico, ben argomentato, in
uno stile adeguato e linguisticamente corretto.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Nel corso dell’anno sono stati sviluppati i seguenti contenuti:
Neoclassicismo e preromanticismo
L’opera di Ugo Foscolo
I caratteri generali del Romanticismo europeo e italiano
L’opera di Alessandro Manzoni
L’opera di Giacomo Leopardi
Il Naturalismo
Il Verismo
L’opera di Giovanni Verga
I caratteri generali del Decadentismo europeo e italiano
L’opera di Gabriele D’Annunzio e di Giovanni Pascoli
Il romanzo del ‘900: l’opera di Luigi Pirandello e di Italo Svevo
La poesia italiana del ‘900: le opere di Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba
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METODI, STRUMENTI, TEMPI
Nel corso dell’attività didattica un ruolo particolare è stato assegnato al “testo”, punto di partenza e di
arrivo di qualsiasi fruizione letteraria. Attorno ad esso è stata organizzata una buona parte dello studio con lo
scopo di far pervenire gli studenti, mediante l’uso di adeguati strumenti di analisi, a una comprensione quanto più
completa della sua struttura, per evincerne il senso nel modo più corretto e ricco possibile.
All’interno di questa pratica testuale, si è cercato di sviluppare costantemente il patrimonio lessicale, la
capacità di osservazione, di riflessione e di critica, la maturità espressiva nei suoi vari aspetti, stabilendo anche,
quando possibile, collegamenti pluridisciplinari (con materie quali la Storia, la Filosofia, il Latino, la Storia dell’Arte,
la letteratura inglese) per offrire un quadro organico della cultura.
Il testo in uso è Baldi, L’esperienza dei testi, (voll. 4-5-6) a esso sono stati affiancati materiali in fotocopia
di testi, interventi critici, approfondimenti di vario genere.
CRITERI E STRUMENTI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE
(livelli e punteggi)
I criteri su cui si è basata la mia valutazione sono stati:
Le competenze comunicative:
•
la correttezza ortografica e morfosintattica
•
la coesione logica e la coerenza discorsiva
•
la proprietà ed efficacia espressiva
Il livello di padronanza della materia:
•
la conoscenza di nozioni e idee
•
l’elaborazione dei concetti
•
l’organizzazione del discorso
•
la capacità di comprensione e riproduzione di un testo, di analisi e sintesi, di giudizio critico motivato
La profondità e l’originalità nella rielaborazione critica
In base a questi criteri la mia valutazione è stata sostanzialmente la seguente:
PUNTEGGIO : <4
Competenze comunicative
Espressione scorretta o assai stentata, disorganica e
gravemente impropria
Padronanza della materia
Conoscenze molto incerte; elaborazione concettuale
scarsa;
struttura
argomentativa
incoerente;
comprensione parziale dei testi
Rielaborazione critica
Quasi assente
13
PUNTEGGIO : 5
Competenze comunicative
Espressione talora stentata e poco efficace
Padronanza della materia
Conoscenze
generiche
e
piuttosto
imprecise;
elaborazione concettuale faticosa e scarsamente
autonoma;
struttura
argomentativa
debole;
comprensione generica dei testi
Rielaborazione critica
Giudizio critico superficiale e non motivato
PUNTEGGIO : 6
Competenze comunicative
Espressione complessivamente sorvegliata, abbastanza
scorrevole e sufficientemente efficace
Padronanza della materia
Conoscenze abbastanza complete, anche se non sempre
precise; elaborazione concettuale semplice ma corretta:
struttura argomentativa ordinata: comprensione dei testi
adeguata, anche se sommaria
Rielaborazione critica
Giudizio critico pertinente, anche se non particolarmente
originale e incisivo
PUNTEGGIO : 7
Competenze comunicative
Espressione corretta, chiara, adeguatamente efficace
Padronanza della materia
In riferimento alla padronanza della materia:
conoscenze discretamente documentate e puntuali;
elaborazione concettuale abbastanza complessa:
struttura
argomentativa
abbastanza
articolata;
comprensione dei testi abbastanza approfondita.
Rielaborazione critica
Giudizio critico pertinente, con elementi di originalità
PUNTEGGIO : 8
Competenze comunicative
Espressione corretta, elegante, efficace ed incisiva.
Padronanza della materia
Conoscenze ampie e sicure; elaborazione concettuale
precisa; argomentazione rigorosa; comprensione
approfondita dei testi
Rielaborazione critica
Giudizio critico originale.
14
PUNTEGGIO : 9-10
Competenze comunicative
Espressione molto appropriata ed elegante, molto
efficace ed espressiva
Padronanza della materia
Conoscenze profonde ed articolate; elaborazione
concettuale originale ed organica; argomentazione
rigorosa e ricca di riferimenti; comprensione molto
approfondita dei testi
Rielaborazione critica
Giudizio critico originale e profondo
TIPOLOGIA DELLE PROVE UTILIZZATE
Nel corso dell’anno le prove di verifica sono consistite in:
•
Interrogazioni orali e scritte (almeno due per quadrimestre).
•
Compiti scritti (due nel I quadrimestre, due nel II) di elaborazione di tracce nella forma di testi
argomentativi, anche di ambito storico, di saggio breve e di analisi testuale.
Il tempo assegnato per lo svolgimento di ogni compito è stato di quattro ore.
CONSIDERAZIONI FINALI
La classe nel corso del triennio ha colmato alcune delle gravi lacune registrate all’inizio del
terzo anno,
soprattutto nell’ambito della produzione scritta e ha migliorato la disponibilità nei confronti della docente.
Tuttavia sono rimasti molto limitati la partecipazione e l’interesse dimostrati dagli studenti che, nel complesso,
hanno raggiunto una padronanza della materia mediamente sufficiente, anche se non manca un numero seppur
limitato di studenti che dimostra una conoscenza articolata e critica dei contenuti di studio.
La docente ha dovuto affrontare la materia limitando l’approfondimento a causa delle incerte competenze di base
di molti studenti e dell’impossibilità di stabilire collegamenti con la cultura classica, ambito escluso dal curriculum
di studio delle Scienze applicate. A causa di questo e del limitato interesse da parte degli studenti, nel complesso
non è stata maturata un’adeguata capacità di analisi e di collegamento tra le diverse aree disciplinari e appaiono
generalmente non sicuri gli strumenti per approfondire in autonomia i fatti letterari e culturali.
La docente
Alessandra Visentin
15
INGLESE : prof.ssa Roccaro Sandra
OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’
Gli obiettivi proposti nella programmazione iniziale sono stati il consolidamento e l’approfondimento:
•
•
•
•
delle strutture linguistiche anche complesse;
del lessico specifico utile per accostarsi all’analisi testuale;
degli elementi utili al riconoscimento dei generi letterari;
delle strategie per l’approfondimento interpretativo e per il collegamento degli aspetti storici, culturali e
letterari,
COMPETENZE, CAPACITA', ABILITA'
•
•
•
•
•
comprendere in modo estensivo/intensivo testi autentici e letterari;
analizzare il testo letterario sul piano formale e semantico;
comprendere l’intenzione comunicativa di un testo e collocarlo nel contesto biografico e socioculturale;
esprimere motivate valutazioni personali,
raccontare, riassumere, descrivere, spiegare argomenti personali, di attualità, letterari.
METODOLOGIA
Nello studio della letteratura, si è partiti dalla presentazione della situazione storica, sociale e culturale per poi
presentare i testi più significativi di ciascun autore in programma.
I testi sono stati sempre analizzati e discussi in classe al fine di:
•
•
•
educare e stimolare le capacità critiche, le competenze e la sensibilità degli alunni,
ricercare non solo il messaggio più evidente, ma anche gli ulteriori valori e significati apportati dalle scelte
formali e linguistiche dell’autore,
ricavare dal testo gli elementi utili per configurare le tematiche salienti dell’autore e la sua collocazione nel
contesto letterario e sociale.
Strumenti di lavoro:
•
•
•
•
•
•
libro di testo: Marina Spiazzi- Marina Tavella, “Only Connect…New Directions”, Ediz. Zanichelli
laboratorio linguistico
documentari sul contesto storico e sugli autori
DVD di film tratti da opere letterarie
Fotocopie da altri testi
Materiale autoprodotto
Tempi:
La suddivisione dei contenuti nei tempi stabiliti nella programmazione iniziale non è stata pienamente rispettata
perché si sono rese necessarie delle modifiche nella scelta degli autori e dei testi da analizzare. Sono state comunque
effettuate 75 ore di lezione alla data del 15 maggio.
16
CRITERI E STRUMENTI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE
Sono state effettuate due verifiche scritte e due orali sia nel primo che nel secondo quadrimestre. Sono stati inoltre
valutati interventi e lavori significativi, sia in positivo sia in negativo.
Nelle prove di verifica, in gran parte di tipo soggettivo, si è tenuto conto del grado di comprensibilità, accuratezza
formale, pertinenza e completezza dei contenuti espressi e delle analisi formulate.
E’ stata utilizzata la seguente scala di valutazione in decimi:
-
voto 1: prova orale muta o prova scritta consegnata in bianco
voto 2: conoscenze ed abilità di base nulle
voto 3: abilità di base molto lacunose, conoscenza dei contenuti scarsa o assente
voto 4: scarsa conoscenza dei contenuti e abilità linguistiche approssimative
voto 5: conoscenze superficiali e lievi difficoltà nelle abilità linguistiche
voto 6: conoscenze sufficienti e/o superficiali e lievi incertezze nelle abilità
voto 7: conoscenze ben organizzate e sufficienti abilità applicative
voto 8: buone conoscenze linguistiche e culturali e generale padronanza delle abilità applicative
voto 9: piena conoscenza dei contenuti e precisa padronanza nell’uso degli strumenti linguistici
voto 10: piena conoscenza dei contenuti e padronanza nell’uso degli strumenti linguistici unite ad un’evidente
capacità di analisi e rielaborazione personale.
Nella valutazione finale dell’allievo è stata operata una sintesi tra i risultati delle varie prove, il progresso maggiore o
minore rispetto al livello di partenza, e tutti gli elementi utili che sono emersi dal suo comportamento in classe, in
particolare per quanto concerne la partecipazione, l’interesse e l’impegno.
TIPOLOGIA DELLE PROVE UTILIZZATE
Le interrogazioni orali sono state condotte in modo da verificare sia le capacità espositive autonome sia la conoscenza
dei vari contenuti e sono state considerate sufficienti quando il messaggio è risultato coerente e pertinente nel
contenuto e la pronuncia, le scelte lessicali e sintattiche, la scioltezza nel parlato (fluency) lo abbiano reso comprensibile
e non equivocabile.
Le verifiche scritte si sono basate su:
-
risposte a quesiti su tematiche letterarie o storiche,
risposte a quesiti su testi letterari e autori,
analisi di testi letterari,
comprensione di testi letterari o critici.
E’ stata inoltre effettuata una prova di verifica per simulare la TERZA PROVA richiesta nell’Esame di Stato: per la parte
riguardante la Lingua Inglese si è sperimentata la tipologia A, ritenendo che fosse più simile al tipo di verifiche
normalmente proposte e desse più possibilità ai candidati di dimostrare capacità e conoscenze.
Tale prova prevedeva la trattazione dell’argomento per un massimo di 20-22 righe circa. E’ stato reso possibile l’uso del
dizionario bilingue e monolingue in quantità congrua rispetto al numero di ragazzi per classe (1 dizionario bilingue ogni
10 ragazzi e 1 o 2 monolingue per classe).
Per la valutazione della simulazione di terza prova di Lingua Straniera e delle verifiche con struttura di terza prova, è stata
utilizzata la tabella dei parametri di riferimento, concordata dal Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere
dell'Istituto.
17
La scala di valutazione è riferita in quindicesimi:
ATTINENZA ALL’ARGOMENTO ASSEGNATO/CONOSCENZA DEI CONTENUTI
decimi
quindicesimi
Conoscenze assenti e/o povere, contenuto non pertinente
□ 1-2-3
□ 3-4-5
Conoscenze incomplete con contenuto non sempre pertinente
□ 4-5-
□ 6-7-8-9
Conoscenze e/o contenuto essenziali ma corretti, rispondenti a quanto richiesto
□ 6-6,5
□ 10-11
Conoscenze e/o contenuto soddisfacenti,pertinenti
□ 7-8
□ 12-13
Conoscenze e /o contenuto ottimi con approfondimenti personali
□ 9-10
□ 14-15
Mancata e/o confusa rielaborazione, argomentazione frammentaria
□ 1-2-3
□ 3-4-5
Conoscenze espresse in modo mnemonico e con scarsa efficacia comunicativa, scarsa
capacità argomentativa, limitata rielaborazione personale e scarsa coesione
□ 4-5-
□ 6-7-8-9
sufficiente rielaborazione personale dei contenuti e discreta efficacia comunicativa;
adeguata capacità argomentativa, discreta rielaborazione personale e accettabile
coesione
□6-7
□10-11-12
rielaborazione personale dei contenuti e comunicazione efficace; buone capacità
argomentative, di rielaborazione e di coesione
□ 8-9
□ 13-14
ottima rielaborazione personale, eventuali collegamenti e ottima coesione
□10
□15
gravissimi e diffusi errori di grammatica di base; scorretto uso del lessico e
dell’ortografia
□ 1-2-3
□ 3-4-5
molti errori di grammatica di base; conoscenza limitata del lessico; ortografia poco
curata
□ 4-5-
□ 6-7-8-9
alcuni errori di grammatica non gravi che comunque non ostacolano la comunicazione;
lessico accettabile; qualche errore di ortografia
□ 6-7
□ 10-11-12
presenza di pochi errori e/o di imperfezioni
□ 7-8
□ 13-14
ottima correttezza morfosintattica; lessico appropriato; ortografia corretta
□ 10
□ 15
CAPACITA’ ARGOMENTATIVA E DI RIELABORAZIONE PERSONALE
CORRETTEZZA GRAMMATICALE E MORFOSINTATTICA, PROPRIETA’ LESSICALE,
ORTOGRAFIA
La soglia minima che autorizza un giudizio di sufficienza (10/15), è stata fissata nella sostanziale correttezza linguistica
unita ad una essenziale completezza e coerenza nello svolgimento delle risposte ai quesiti proposti. La ricchezza
dell'informazione, la competenza nella rielaborazione, la qualità linguistica hanno favorito una valutazione
progressivamente orientata verso l'eccellenza (15/15).
18
Tabella di conversione decimi/quindicesimi:
2
2
1
1
2,5
3
3
4
3,5
5
4
6
4,5
7
5
8
5,5
9
6
10
6,5
11
7
12
8
13
9
14
10
15
decimi
quindicesimi
CONSIDERAZIONI FINALI
Nell’ultimo anno di corso, l’atteggiamento nei confronti del lavoro scolastico è apparso piuttosto diversificato secondo le
caratteristiche di apprendimento e le attitudini dei singoli, comunque tale da evidenziare un livello di impegno e
collaborazione con l’insegnante non sempre soddisfacente soprattutto per un gruppo di allievi. La classe risulta essere in
possesso di discrete potenzialità ma non tutti sembrano aver sviluppato un atteggiamento critico rispetto
all’elaborazione dei contenuti limitandosi alla registrazione di appunti più che ad una partecipazione fattiva con la
conseguente difficoltà ad applicare conoscenze e concetti acquisiti nell’analisi di situazioni nuove. E’ opportuno segnalare
anche che si sono riscontrate difficoltà nei soggetti più fragili soprattutto nell’elaborazione scritta rispetto alla
produzione orale. Tuttavia la maggior parte degli alunni ha acquisito una preparazione sufficiente sia a livello di
competenze scritte che orali mentre alcuni studenti, grazie ad una applicazione seria e continua e a buone capacità
critiche e di rielaborazione, hanno conseguito risultati più che discreti.
Roccaro Sandra
19
FILOSOFIA e STORIA : prof. Claudio Berto
OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’
CONOSCENZE
Filosofia
a) Conoscenza dei termini e dei concetti specifici del linguaggio filosofico.
b) Conoscenza del pensiero dei maggiori filosofi dell’Ottocento e degli inizi del Novecento.
Storia
a) Conoscenza dei termini e dei concetti specifici del linguaggio storico.
b) Conoscenza delle principali informazioni relative alle grandi trasformazioni politiche, sociali ed economiche dalla
seconda metà dell’Ottocento alla II guerra mondiale, con particolare riferimento alla storia italiana ed europea.
COMPETENZE E CAPACITA’
Filosofia
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Essere in grado di utilizzare il lessico specifico della disciplina
Saper definire e analizzare concetti
Saper analizzare problemi filosofici e il loro significato storico culturale
Sviluppare l’argomentazione di tipo deduttivo e di tipo induttivo
Ricostruire organicamente il pensiero dei filosofi e saperlo esporre con chiarezza e coerenza
Confrontare concezioni filosofiche riconoscendo somiglianze e differenze
Esprimere valutazioni argomentate intorno a temi e problemi dibattuti
Storia
a) Essere in grado di utilizzare il lessico specifico della disciplina
b) Comprendere e analizzare la complessità dei processi storici cogliendo le relazioni tra aspetti sociali, economici,
politici e culturali
c) Strutturare le proprie conoscenze in maniera ordinata ed esporle con chiarezza e linearità
d) Cogliere i rapporti tra le trasformazioni storiche del passato e alcuni aspetti della realtà contemporanea
e) Maturare una personale capacità di valutazione in rapporto ad eventi e interpretazioni studiati.
Gli obiettivi indicati per le due materie sono stati raggiunti in misura diversa, in particolare per quanto concerne le
competenze maggiormente legate alle capacità di elaborazione personale e di riflessione critica. Infatti l’obiettivo g per
filosofia e gli obiettivi d ed e per storia sono stati conseguiti solo da pochi alunni, mentre gli altri obiettivi possono dirsi
raggiunti dalla maggior parte della classe, sia pur con gradi differenti di sicurezza e abilità.
20
2. CONTENUTI DISCIPLINARI
Vedi programmi allegati al documento del Consiglio di classe
3. METODI, STRUMENTI, TEMPI
Gli autori affrontati sono stati visti nel contesto storico e sociale cui sono appartenuti. Nel contempo sono stati isolati i
nuclei di pensiero che hanno avuto uno sviluppo storico significativo.
I temi del programma di Filosofia sono stati sempre spiegati tenendo presente l’impostazione del libro di testo
(Giovanni Reale, Dario Antiseri, Storia della filosofia, Editrice La Scuola, voll. 2 e 3 ), ampliando però le sue prospettive.
Anche per Storia è stato seguito il libro in adozione (Valerio Castronovo, MilleDuemila, La Nuva Italiavoll. 2 e 3 ),
mettendo in evidenza le connessioni sociali, politiche, economiche e più ampiamente culturali, così da sottolineare il
carattere organico delle varie fasi storiche.
Dal punto di vista metodologico,l’intervento didattico fondamentale è consistito nella cosiddetta “lezione frontale”. La
riflessione problematica, il dialogo e il confronto critico, richiesti dalla natura stessa delle materie, sono stati sempre
stimolati e valorizzati, così da favorire il passaggio a forme di “lezione partecipata”, ma ciò è stato solo parzialmente
possibile.
Ho sempre cercato di far intervenire il più possibile gli allievi almeno per aiutarli a colmare le eventuali lacune e risolvere
i problemi incontrati.
La stesura di appunti dalle lezioni è stata utilizzata solo da una parte degli studenti, ma si è sempre insistito anche sulla
importanza del lavoro personale e si sono fornite indicazioni per gli approfondimenti.
I manuali in adozione in alcuni punti sono stati integrati o sostituiti da percorsi diversi proposti dall’insegnante.
Una mia assenza nella parte finale dello scorso anno scolastico e nei primi tre mesi di quest’anno ha portato ad una
parziale riduzione nella trattazione degli argomenti previsti sia in Filosofia che, in modo più evidente, in Storia.
Nel corso dell’anno la classe avrebbe dovuto svolgere 66 ore di lezione per materia (tdue ore settimanali per le 33
settimane dell’anno scolastico) ; fino al 13 maggio ne sono state effettivamente svolte per Filosofia e per Storia.
4. CRITERI E STRUMENTI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE
Coerentemente con i criteri di massima indicati dal P.O.F. , le valutazioni attribuite nel corso dell’anno, in particolare alle
prove orali, si sono basate sulla seguente corrispondenza tra livello di abilità e voto :
Livello di abilità
Conoscenze nulle (l’alunno si dichiara completamente impreparato o consegna una prova in bianco)
Voto
1-2
Conoscenze molto lacunose e con gravissimi errori anche nei concetti di base, incoerenza logica,
mancata conoscenza del lessico specifico, espressione confusa
3
Conoscenze incerte e molto parziali, incoerenze logiche o errori gravi, difficoltà espositive anche con
argomenti semplici, analisi molto superficiale e valutazioni non corrette
4
21
Conoscenze imprecise e non complete, approssimazioni nella definizione concettuale, capacità di
analisi e sintesi parziale, lessico approssimativo, valutazione non autonoma
5
Conoscenze complessivamente corrette e abbastanza complete, ma non approfondite ; analisi
corretta con qualche aiuto da parte dell’insegnante ; esposizione semplice ma ordinata e logicamente
coerente, sintesi non pienamente sicura.
6
Conoscenze corrette e pressoché complete, analisi precisa e discretamente articolata, sintesi
abbastanza autonoma, correttezza concettuale e lessicale, esposizione corretta e discretamente
sicura
7
Conoscenze complete, corrette, sicure ; analisi approfondita e sintesi autonoma ed efficace ; buona
capacità di valutazione personale ; espressione corretta, lessicalmente appropriata, fluida.
8
Conoscenza approfondita e articolata dei contenuti, organizzati ed elaborati in maniera autonoma ;
capacità di coordinarli anche con altre materie ed impegno nell’ampliarli autonomamente; sicurezza
nell’analisi e nella sintesi, autonomia e rigore nella riflessione critica e nella valutazione, ricchezza e
fluidità espressiva
9-10
Del voto riportato nelle due simulazioni di terza prova si è tenuto conto ai fini della media quadrimestrale, convertendo
il voto da quindicesimi in decimi secondo seguente tabella :
22
Voto in quindicesimi
Voto in decimi
Voto in quindicesimi
Voto in decimi
1
1
9
5.5
2
2
10
6
3
2.5
11
6.5
4
3
12
7
5
3.5
13
8
6
4
14
9
7
4.5
15
10
8
5
5. TIPOLOGIA DELLE PROVE UTILIZZATE
La verifica degli obiettivi raggiunti si è basata innanzitutto sulle tradizionali interrogazioni orali, viste non solo come
strumenti di classificazione del profitto, ma anche come occasioni per approfondimenti, confronti e chiarificazioni utili
allo svolgimento del programma. Esse, in genere, hanno preso avvio da un momento prevalentemente espositivo da
parte dell’alunno, per passare poi ad un momento di dialogo finalizzato a stimolare la riflessione e la rielaborazione con
la guida dell’insegnante.
Nel corso del triennio le prove orali sono state integrate da prove scritte di diversa tipologia, sia strutturate che a
domande aperte (con un numero massimo di righe per la risposta). La trattazione sintetica di argomenti è stata utilizzata
anche nelle simulazioni di terza prova, attuate per tutte le classi quinte come preparazione all’esame finale (quesiti di
tipologia A con un massimo di venti righe). Il testo e i criteri di valutazione di tali quesiti sono allegati al documento del
Consiglio di classe.
6. EVENTUALI ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO ED INTEGRAZIONE
La classe ha partecipato alle seguenti attività:
all’interno della Giornata della memoria 2015 ha assistito allo spettacolo "Destinatario sconosciuto", a cura di
“LÙCCHÉTTEATRO” di Luisa Valmassoi e Francesca Tommasi;
a un incontro per le classi QUINTE con il Prof. Simone Menegaldo, ricercatore presso l’ISTRESCO di Treviso, sul tema:
IL TREVIGIANO TRA LE DUE GUERRE
7. CONSIDERAZIONI FINALI
L’atteggiamento della classe 5^ AA è stato caratterizzato, complessivamente, da un sufficiente senso di responsabilità nei
confronti dell’impegno scolastico.
Dal punto di vista comportamentale gli studenti si sono mostrati abbastanza educati e disciplinati anche se a volte c’è da
lamentare, da parte di alcuni, la tendenza a non seguire la didattica frontale per prepararsi su altre discipline, e ciò non
ha sempre agevolato l’attività didattica in quanto questi studenti non hanno partecipato attivamente alle lezioni,
dimostrando un interesse discontinuo e un modesto impegno nell’approfondimento e nell’elaborazione personale. La
partecipazione attiva alle lezioni, infatti, si è espressa prevalentemente nella richiesta di chiarimenti o precisazioni.
Per quanto concerne l’apprendimento, nel corso del triennio la maggior parte della classe ha realizzato dei progressi
rispetto all’iniziale approssimazione informativa e concettuale, raggiungendo livelli accettabili nella completezza e nella
precisione delle conoscenze. Rimangono, tuttavia, alcune situazioni di fragilità, che emergono con maggiore evidenza
dove i contenuti di studio sono più ampi e complessi o viene richiesto un impegno nella elaborazione autonoma della
sintesi. A ciò va aggiunta la limitata sicurezza espressiva, che talvolta rende poco efficace la presentazione dei percorsi
espositivi anche da parte di alunni non privi di conoscenze.
Si distinguono, all’interno della classe, alcuni studenti interessati e discretamente motivati, che sono riusciti a potenziare
le adeguate capacità di base e a maturare un approccio personale allo studio delle due discipline, ma non a svolgere un
ruolo di stimolo nei confronti dei compagni. In questi casi la preparazione conseguita raggiunge un buon livello, sia in
termini di completezza e rigore delle conoscenze, sia in termini di sicurezza e autonomia della rielaborazione.
Mogliano Veneto,13.05.2015
23
MATEMATICA: prof.ssa Daniela Fantinato
OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’
OBIETTIVI
• Comprendere il ruolo della matematica come strumento essenziale per la formazione culturale dell’uomo
indipendente, che nella disciplina coglie gli stimoli e i riferimenti per una crescita che va ben al di là degli aspetti
tecnici e si collega alla dignità della sua natura.
• Applicazione delle conoscenze acquisite nel secondo biennio;
• Acquisire contenuti teorici tecnici e metodologie specifiche;
• Continuare il processo di maturazione verso livelli sempre più rigorosi;
• Individuare situazioni suscettibili di matematizzazione;
• Operare in modo autonomo, valorizzando la scoperta matematica (e le doti di passione, fantasia, intuizione che essa
richiede);
• Perseguire la sistemazione teorica (con le riflessioni e le valutazioni critiche);
• Comprensione del linguaggio specifico;
• Comprendere il metodo matematico come struttura ideale della conoscenza scientifica;
• Comprendere il passaggio da scienza dei contenuti a scienza delle procedure formalizzate;
• Educazione alla interdisciplinarietà;
• Sviluppo delle competenze.
CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’
• Capacità di trasformare la deduzione in calcolo;
• Capacità di trasformare delle espressioni secondo le leggi sintattiche del linguaggio convenzionale usato;
• Capacità di formalizzazione;
• Capacità di matematizzare attraverso modelli;
• Capacità di analizzare modelli;
• Effettuare correlazioni tra i vari modelli (es. algebrici, geometrici, fisici);
• Uso corretto del linguaggio tecnico;
• Capacità di inquadrare un processo ipotetico - deduttivo nell’ambito di una teoria assiomatica.
METODOLOGIA
La didattica è stata impostata in modo di favorire la partecipazione degli allievi, alternando la spiegazione frontale al
dialogo individuale; nel processo di apprendimento si è cercato di sviluppare il metodo induttivo e l’astrazione
dall’esemplificazione concreta, per giungere in seguito ad una più rigorosa sistemazione logico-deduttiva. Si è favorito il
confronto, la discussione e la formulazione di percorsi diversi che hanno potuto mettere in luce procedure diversificate di
cui si è valutato l'efficacia. L’attenzione si è concentrata su:
1.
2.
3.
4.
L’individuazione delle strutture portanti e loro proprietà:
La relazione tra le strutture portanti;
Lo sviluppo di eventuali analogie e/ o diversità tra le strutture.
La formalizzazione graduale, ma continua.
Quando possibile è stata svolta attività di recupero in itinere, esercitazioni, simulazioni in preparazione alla seconda
prova scritta dell'Esame di Stato.
I mezzi utilizzati sono stati: esercizi domestici o in classe di tipo applicativo, volti al consolidamento delle conoscenze;
sussidi audiovisivi e multimediali quando possibile; risoluzione di seconde prove da Esami di Stato recenti.
24
E’ stato utilizzato il libro di testo in adozione (Massimo Bergamini – Anna Trifone – Gabriella Barozzi MANUALE BLU 2.0
DI MATEMATICA, Zanichelli editore)
Alla data di stesura del documento delle 132 ore previste per l’insegnamento della matematica ne sono state utilizzate
101: si prevede che entro la fine dell’anno ammontino a 115. Lo scarto è dovuto a cause diverse, tra cui vanno
ricordate la visita di istruzione, le assemblee di istituto, autogestione, alcune attività curricolari decise dal Consiglio di
Classe (attività di orientamento, conferenze di varia natura) e le simulazioni delle prove d’esame.
VALUTAZIONE
E’ stata effettuata attraverso
Prove scritte (cinque nel corso dell’anno)
Prove orali prolungate (almeno due nell'anno scolastico)
Interventi significativi
Test scritti per integrare e rendere omogenea la valutazione orale
le due simulazioni ministeriali della seconda prova d’esame , 25 febbraio (3 ore) e 22 aprile (6 ore)
Le prove scritte sono state effettuate compatibilmente con lo svolgimento di parti autoconsistenti del programma e con
la situazione generale della classe, al fine di:
Misurare la comprensione e intervenire altrimenti in itinere
Permettere agli studenti di autovalutarsi meglio
Variare eventualmente i contenuti specifici per rinforzare i concetti ritenuti irrinunciabili
Variare eventualmente la metodologia per rinforzare i concetti ritenuti irrinunciabili.
CRITERI
Acquisizione della struttura logica dei contenuti
Estensione delle capacità elaborative
Estensione delle competenze risolutive
Risoluzione di situazioni problematiche attinenti i contenuti minimi irrinunciabili
Tipologia degli errori
Permanenza di carenze concettuali
CRITERIO DI SUFFICIENZA
E’ stata valutata sufficiente una prova scritta o orale in cui lo studente ha dimostrato la capacità di affrontare e risolvere
esercizi e/o problemi di livello medio tratti dai libri di testo correntemente in uso. Non è stata valutata come sufficiente
qualsiasi prova abbia dimostrato la sola conoscenza mnemonica di formule e/o teorie completamente avulsa da qualsiasi
capacità applicativa. Si intende con esercizio o problema di media difficoltà un esercizio o problema che richieda
all’allievo di progettarne la risoluzione organizzando logicamente metodi e conoscenze di uso comune, vale a dire metodi
visti operare nelle esercitazioni in classe e in quelle assegnate per lo studio domestico. Non sono esercizi o problemi di
media difficoltà quelli che richiedano la memorizzazione di particolari formule o, soprattutto, richiedano particolari
capacità intuitive per mettere il problema stesso sotto forma risolubile con gli strumenti di uso comune.
Nota: GLI ERRORI SONO CLASSIFICATI COME :
a) Errori di calcolo e/o distrazione che comportano una diminuzione di al più il 10% del valore dell’esercizio
b) Errori concettuali che comportano una diminuzione di non meno del 30% del valore dell’esercizio.
c) Errori di logica che comportano una diminuzione fino al 100% del valore dell’esercizio.
Sono stati considerati inoltre con peso diverso, al fine della valutazione finale, le prove scritte e quelle orali: le prime con
peso 70, le seconde con peso 30 ( questo per la maggior oggettività delle prove scritte).
CONSIDERAZIONI FINALI
Nel corso di questo anno scolastico finalmente la classe ha risposto in modo adeguato alle sollecitazioni e alle proposte
conseguendo risultati a volte anche brillanti. Interesse e impegno nei precedenti anni scolastici sono stati infatti
discontinui e comunque inadeguati alla scelta scolastica effettuata. Uno studio personale poco sistematico e puntuale ha
portato a un mediocre approfondimento e a una scarsa rielaborazione dei contenuti via via proposti che non sono stati
spesso sufficientemente interiorizzati. A causa di ciò, nonostante durante questo quinto anno gli studenti si siano
generalmente dimostrati attenti e partecipi, i risultati in termini di profitto presentano livelli piuttosto diversificati. Un
primo gruppo ha raggiunto risultati buoni e in qualche caso eccellenti frutto di una autonoma organizzazione del lavoro,
preparazione consistente e discrete capacità logico-deduttive.
25
Un secondo gruppo i cui esiti delle verifiche sono spesso deludenti e altalenanti fatica invece nella risoluzione di quesiti
di semplice natura per incertezze o lacune nelle proprie conoscenze pregresse. Alcuni infine presentano una
preparazione inadeguata e carente vuoi per lacune pregresse mai colmate vuoi per motivazione non sempre adeguata o
per difficoltà oggettive.
Lo svolgimento del programma è stato regolare come indicato nel piano didattico annuale e ha seguito in linea di
massima l’iter didattico previsto.
Il clima in classe e i rapporti tra i compagni e con l’insegnante si sono mantenuti sempre su buoni livelli di cordialità e
collaborazione.
L’insegnante
26
Daniela Fantinato
INFORMATICA: Prof.ssa Rosa Catalano
Finalità educative generali
Gli alunni nel complesso hanno raggiunto gli obiettivi previsti dalle Indicazioni nazionali per il quinto anno del
percorso di studi, tuttavia è bene precisare che non avendo avuto una continuità didattica durante i cinque
anni (si sono alternati diversi docenti) è stato necessario quest’anno riprendere argomenti degli anni
precedenti e in particolare si è svolto un programma mirato a completare le loro conoscenze.
Obiettivi specifici
Il Programma Ministeriale fornisce precise indicazioni in merito alle finalità della disciplina:
• Promuovere le facoltà intuitive e logiche
• Educare a procedimenti euristici ma anche a processi di astrazione e di formazione dei concetti
• Esercitare a ragionare induttivamente e deduttivamente
• Sviluppare le attitudini sia analitiche che sintetiche
• Consolidare il concetto di linguaggio di programmazione
• Riconoscere le proprietà di un algoritmo
• Utilizzare la tecnica di top- down per descrivere gli algoritmi
• Analisi, astrazione e modello del problema
Contenuti
Competenze
Conoscenze
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
27
Abilità
Definire cosa si intende per
qualità di un algoritmo
Definire il passo base
Definire la complessità
asintotica di un algoritmo
Conoscere la notazione Ogrande
•
Saper calcolare, dato un
algoritmo, la sua
complessità temporale
•
•
Saper confrontare gli algoritmi
Utilizzare il calcolo della
complessità computazionale per
rendere più efficienti gli
algoritmi
Definire un database
mediante il programma
Access
Realizzare relazioni tra
tabelle query e maschere
personalizzate
Definizioni e generalità sulle
reti di calcolatori
Acquisire il concetto di
protocollo
Classificazione delle reti di
calcolatori
Topologie di reti
Protocolli ed architetture:
ISO/OSI e TCP/IP
•
Saper creare e interrogare
un database mediante
Access
Comprendere le principali
problematiche dei database
•
Individuare le operazioni sugli
archivi
Effettuare ricerche nelle tabelle
Interrogare il database
Creare una maschera, un report
Conoscenza di almeno un
metodo per la risoluzione
numerica di
approssimazione di radici
(metodo di bisezione)
Conoscenza di almeno un
metodo di integrazione
numerica (rettangoli,
trapezi)
•
•
•
•
•
Saper schematizzare
semplici tipologie di reti
sapendo riconoscere quali
dispositivi usare nei
molteplici casi possibili ( reti
domestiche, reti aziendali)
Saper confrontare il modello
ISO-OSI con il modello
TCP/IP
Saper progettare i principali
algoritmi del calcolo
numerico, quali il calcolo
degli zeri di una funzione, il
metodo di bisezione e il
metodo delle tangenti
Saper sviluppare metodi di
simulazione come supporto
alla ricerca scientifica
•
•
•
Saper gestire e impostare
indirizzi IP e subnet Mask
Utilizzare le principali
applicazioni di rete
•
•
Avere il concetto di porta e di
socket
•
•
Essere capaci di applicare i
metodi di simulazione
•
Essere in grado di fare anche
altri esempi connessi agli
argomenti studiati in fisica, in
scienza e in matematica
utilizzando il C++, Excel,
Javascript, R.
•
•
•
•
Acquisire i concetti
fondamentali sui metodi di
discretizzazione
Conoscenza del metodo di
Eulero per il calcolo delle
equazioni differenziali
•
Conoscenza del concetto di
sistema
Conoscere il concetto di
automa come modello di
calcolo
Conoscenza della macchina
di Turing
•
Saper classificare sistemi
•
Costruire automi
•
Utilizzare la macchina di
Turing
•
•
Implementare il metodo di
Eulero
Utilizzare strumenti
metodologici per porsi con
atteggiamento razionale e critico
di fronte a sistemi e modelli di
calcolo
Il programma è stato strutturato in 5 moduli: dal mese di settembre al mese di febbraio si sono svolti i moduli
sulla complessità computazionale, sui database, e buona parte del modulo sulle reti di comunicazione; nel
rimanente anno scolastico, si è concluso il modulo sulle reti, si è svolto il modulo sul calcolo numerico e si è
accennato il modulo su automi e sistemi.
Tempi, metodi e strumenti
Durante l’anno si sono rispettati i tempi stimati in fase di programmazione delle unità didattiche riuscendo a
realizzare in itinere anche il tempo per il recupero. Le lezioni si sono svolte sempre in laboratorio; lì gli
studenti sono stati accompagnati a padroneggiare gli strumenti software per il calcolo, la ricerca e la
comunicazione in rete, l’elaborazione di documenti multimediali e l’acquisizione e l’organizzazione dei dati,
applicandoli in una vasta gamma di situazioni, in particolare nell’indagine e nella ricerca scientifica. Gli aspetti
applicativi sono stati presentati sotto forma di progetti, accompagnati dalla proiezione di slide, ascolto di
tutorial e video. Oltre alle lezioni frontali sono state organizzate lezioni preparate dagli alunni stessi per
incentivare lo studio e la ricerca a casa. Si è lavorato formando gruppi sia durante le ore di laboratorio che
anche nello studio a casa. Il supporto di materiali multimediali è stato utile anche durante le interrogazioni
che sono avvenute attraverso presentazioni in power point degli argomenti. Il libro di testo è stato un ottimo
riferimento ma si sono utilizzati anche altri libri e dispense prese da Internet, in tutti i casi è stato fornito ai
ragazzi il materiale sia cartaceo che sotto forma di file pdf.
Verifiche e valutazione
Oltre alle interrogazioni individuali, sono state effettuate alcune prove scritte, in forma di domande aperte, si
è usato molto il computer per le esercitazioni in aula e per le verifiche scritte. Nella valutazione delle verifiche,
pur tenendo conto dei criteri individuati dal Consiglio di Classe, sono stati, in particolare, considerati i seguenti
elementi:
- conoscenza dei contenuti: viene valutato il grado di possesso dei dati e dei contenuti.
- competenza lessicale: si valutano l’uso del linguaggio specifico e la sicurezza espressiva.
- capacità: si valuta il grado di analisi e sintesi espresse, la capacità di strutturare in modo equilibrato la
risposta, l’originalità, il corretto collegamento dei contenuti.
- capacità di utilizzare conoscenze di altre discipline e di integrarle in un quadro pluridisciplinare.
In merito ai criteri di valutazione, si è presa in considerazione, oltre al livello di preparazione raggiunto,
l’evoluzione complessiva della personalità dello studente. Si è tenuto conto anche del contributo individuale
portato alle attività didattiche, nonchè dell’impegno dimostrato. Per quanto riguarda la corrispondenza tra
competenze e voto numerico si è fatto riferimento a quanto stabilito nel Piano dell’offerta formativa.
28
Considerazioni finali
Gli alunni della 5^ AA durante l’anno sono stati complessivamente educati, partecipi alle lezioni e pronti al
dialogo positivo che ha permesso di instaurare un buon clima di lavoro. L'impegno nello studio, che nel primo
quadrimestre era finalizzato prevalentemente alle verifiche, in seguito è migliorato in termini di costanza e
regolarità. La classe, nel corso dell'anno, ha consolidato e in alcuni casi migliorato le già buone capacità di
analisi e di sintesi. La maggior parte degli alunni ha raggiunto un profitto sufficiente e buono. La fascia più
debole, non numerosa, ha manifestato alcune incertezze legate ad un impegno non sempre continuo. Il
programma si è svolto senza difficoltà perché i ragazzi sono stati partecipi, anche se a volte si è avvertito un
calo nello studio, motivato dal fatto che dovevano prepararsi per altre verifiche scritte o orali. Si è instaurato
un buon dialogo che ha permesso di organizzare le interrogazioni e le verifiche. In alcuni di loro si è osservata
una certa stanchezza e poca grinta, tuttavia il gruppo di alunni che presenta un profitto decisamente
apprezzabile risulta essere abbastanza consistente. Qualche ragazzo ha avuto bisogno stimoli in più e ciò è
avvenuto con sollecitazioni allo studio e incoraggiamenti che hanno creato una migliore empatia e fiducia
verso un apprendimento efficace.
Gli studenti si sono mostrati nella maggioranza dei casi disponibili, corretti nelle relazioni tra compagni; solo
alcuni sono apparsi distratti e piuttosto fragili nel metodo di lavoro. Negli ultimi mesi, comunque, si è potuto
osservare un impegno più serio e costante ed una partecipazione più responsabile da parte di quasi tutti gli
studenti. Il comportamento è stato sempre corretto e tale da permettere un dialogo educativo sereno e
costruttivo.
Testo in adozione: Informatica Applicazioni scientifiche per il liceo delle scienze applicate, Agostino Lorenzi,
Massimo Govoni, Atlas
Testi usati: Informatica- Zanichelli, Marisa Addomine, Daniele Pons.
29
FISICA : Prof.ssa Cecilia Cecchi
OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’
OBIETTIVI
Impostazione di un corretto rapporto con la realtà naturale, che, riconosciuta come dato può suscitare un atteggiamento
contemplativo e quindi il desiderio di comprensione e spiegazione razionale.
Attitudine ad un atteggiamento critico e problematico.
Acquisire consapevolezza dell’importanza del metodo sperimentale.
Capacità di cogliere aspetti essenziali di un discorso, evitando la tendenza a ripetere mnemonicamente, ma
interiorizzando le conoscenze arricchendole di contributi personali derivanti ad esempio dallo studio parallelo di altre
discipline.
Attitudine a rielaborare le questioni affrontate e ripensate nello studio individuale e di applicare i concetti appresi a
problemi nuovi.
Valore conoscitivo della fisica e delle scienze sperimentali in genere, per superare una visione puramente funzionale che
vede il valore dell’impresa scientifica ridotto alle sole applicazioni tecnologiche.
Consapevolezza della non esaustività di questa forma di sapere, distinto e diverso da altre forme di conoscenza e ad esse
complementare.
COMPETENZE, CAPACITA’, ABILITA’
Esecuzione di semplici misure con consapevolezza delle operazioni effettuate.
Capacità di trattare i dati.
Capacità di rappresentare graficamente i dati ricavati (eventualmente con l’aiuto dell’elaboratore).
Capacità di individuare dai dati raccolti sperimentalmente la relazione tra due o più variabili.
Saper valutare gli ordini di grandezza e l’incertezza associata alle misure.
Interpretare e leggere correttamente una formula riconoscendo il ruolo delle variabili e i loro legami funzionali.
Utilizzazione di modelli per la descrizione della realtà. Limiti, ove possibile, dei modelli.
Capacità di organizzare una esposizione ordinata e precisa, utilizzando il linguaggio specifico e terminologia appropriata.
METODOLOGIA
Per quanto riguarda la metodologia è stata privilegiata la lezione frontale, cercando comunque di presentare in chiave
problematica i contenuti, favorendo il confronto, la discussione e la formulazione di possibili soluzioni da parte dei
ragazzi. Si è proceduto ad affrontare i temi trattati procedendo, a seconda dei casi, con approccio per problemi,
approccio storico, considerazioni euristiche, considerazioni dimensionali e strutturali, approccio sperimentale,
sistematizzazione e riorganizzazione dei contenuti nuovi e/o approfonditi.
I mezzi utilizzati sono stati: esercizi domestici o in classe di tipo applicativo, volti al consolidamento delle conoscenze;
sussidi audiovisivi e multimediali quando possibile; risoluzione di seconde prove da Esami di Stato recenti.
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti didattici:
• Libro di testo in adozione (Bruno Consonni – Clara Pizzorno – Vincenzo Ragusa I PERCHE’ DELLA FISICA vol.5 dalla
sintesi di Maxwell alla fisica moderna, Tramontana)
• Laboratorio di fisica
Delle 99 ore previste quelle effettivamente dedicate all’insegnamento della fisica sono state 90: lo scarto è dovuto a
cause diverse, tra cui vanno ricordate le assemblee di istituto, alcune attività curricolari decise dal Consiglio di Classe
(attività di orientamento, conferenze di varia natura) e le simulazioni delle prove d’esame. Nell’elenco dei contenuti
disciplinari seguenti sono indicate le ore dedicate alla spiegazione e all’esercitazione sui vari argomenti, escluse quelle di
verifica e di correzione delle verifiche.
CONTENUTI DISCIPLINARI
SETTEMBRE-OTTOBRE
• Elettromagnetismo: l’induzione elettromagnetica (12 ore)
NOVEMBRE-DICEMBRE
• Elettromagnetismo: la sintesi dell’elettromagnetismo (18 ore)
GENNAIO-FEBBRAIO
• La teoria della relatività (6 ore)
• La dinamica relativistica (8 ore)
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MARZO-APRILE
• La crisi della fisica classica (14 ore)
MAGGIO-GIUGNO
• Fisica quantistica (8 ore)
• Fisica atomica (4 ore)
VALUTAZIONE
E’ stata effettuata attraverso prove orali prolungate (almeno due) e prove scritte (sei in totale) tra test, problemi, miste.
Inoltre è stata effettuata la simulazione ministeriale della seconda prova scritta di fisica l’11 marzo (3 ore).
Le prove scritte sono state effettuate mediamente ogni 15 ore effettive di lezione compatibilmente con lo svolgimento di
parti autoconsistenti del programma e con la situazione generale della classe, al fine di:
Misurare la comprensione e intervenire altrimenti in itinere.
Permettere agli studenti di autovalutarsi meglio.
Variare i contenuti specifici e la metodologia per rinforzare i concetti ritenuti irrinunciabili.
CRITERI
Acquisizione della struttura logica dei contenuti.
Risoluzione di situazioni problematiche attinenti i contenuti minimi irrinunciabili.
Tipologia degli errori.
Permanenza di carenze concettuali.
Corrispondenza impegno-carenze.
CRITERIO DI SUFFICIENZA
E’ valutata sufficiente una prova nella quale l’alunno dimostra di non limitarsi alla conoscenza della pura teoria ma
sappia inquadrarla in un processo logico di causa ed effetto utilizzando anche esempi esplicativi pertinenti di sua
autonoma scelta.
Il livello di sufficienza è stato sempre stabilito preventivamente alla prova in base alle capacità minime operative
richieste all’atto dell’esecuzione della prova stessa. Tali capacità sono funzione del livello di approfondimento del
programma svolto in relazione alla ricettività e alle potenzialità della classe e dell’iter formativo del singolo alunno.
Le prove sono state strutturate sempre su porzioni complete e autoconsistenti all’interno del percorso didattico. Questo
per permettere agli allievi di comprendere meglio connessioni valenze specifiche e generali di quanto sottoposto alla loro
attenzione.
CONSIDERAZIONI FINALI
La classe evidenzia una preparazione non sempre omogenea, dovuta a un impegno non regolare e ad un studio poco
attento negli anni precedenti. Nel corso degli anni si sono dimostrati spesso poco partecipi durante le lezioni e non
sempre adeguati nel lavoro svolto a casa, anche se nell’ultimo quadrimestre di quest’anno scolastico hanno dimostrato
una maggiore continuità nell’impegno e nello studio.
Ancora adesso alcuni allievi non hanno imparato a maturare un metodo di indagine scientifica sufficientemente
rigoroso: tendono sempre ad acquisire le informazioni in modo mnemonico, ciascuna isolata dall’altra, senza vedere
elementi unificatori, senza riconoscere le strutture portanti della disciplina. Eseguono le operazioni in modo meccanico,
non si pongono in atteggiamento critico di fronte ai problemi, spesso senza valutare i risultati ottenuti.
Si evidenzia quindi una mancanza parzialmente di autonomia, che porta a sopravvalutare i problemi da affrontare.
Permane qualche situazione decisamente grave in cui le lacune pregresse non sono assolutamente sanate.
Si evidenziano infine alcuni studenti decisamente autonomi e critici, che ottengono risultati eccellenti, che lavorano
assiduamente e che hanno acquisito buone competenze, che sono in grado di applicare con disinvoltura le nozioni
acquisite per la soluzione di esercizi complessi e articolati e che sanno esprimere correttamente le proprie conoscenze in
modo ordinato, preciso, con un linguaggio adeguato.
Lo svolgimento del programma è stato regolare come indicato nel piano didattico annuale e ha seguito in linea di
massima l’iter didattico previsto.
Durante l’anno sono state svolte prevalentemente lezioni frontali, seguite da esercizi applicativi. Per quanto riguarda la
Fisica si è fatto uso di sussidi didattici quali simulazioni virtuali per sviluppare dal punto di vista pratico alcuni aspetti
della disciplina.
L’insegnante
31
Cecilia Cecchi
SCIENZE: prof.ssa Monica Vianello
Finalità educative generali
Acquisizione di un metodo scientifico che permetta di comprendere e analizzare i fenomeni nella loro complessità,
•
partendo dalle nozioni di base.
•
Consapevolezza del ruolo della scienza, dei suoi progressi e dei suoi limiti.
•
Acquisizione di idee e fatti fondamentali della scienza, che contribuiscano alla formazione umana e culturale degli
allievi.
Obiettivi specifici
Acquisizione di conoscenze fondamentali di chimica organica, chimica biologica, biotecnologie, scienze della Terra,
•
ponendo l’accento sull’intreccio fra le discipline e la loro rilevanza per la comprensione di fondamentali temi di
attualità.
•
Acquisizione e perfezionamento del linguaggio scientifico.
•
Consolidamento delle capacità di analizzare fenomeni naturali complessi e di individuarne gli elementi essenziali.
•
Consolidamento sulle capacità di riflettere autonomamente sulle applicazioni delle discipline in oggetto, e sul loro
continuo progresso
Tempi, metodi e strumenti
Ore previste di lezione: 165.
Ore effettivamente svolte: …….
Dal punto di vista didattico, lo svolgimento del programma ha previsto l’utilizzo di diversi strumenti:
•
Lezione frontale, come attività prevalente;
•
Attività sperimentale di laboratorio;
•
Partecipazione a seminari specifici;
•
Approfondimenti da testi specialistici.
Verifiche e valutazione
Sono state effettuate:
•
prove orali: interrogazioni individuali, relazioni su temi scientifici;
•
prove scritte: domande a risposta multipla; domande aperte; saggio breve (tipologia A).
•
simulazione della seconda prova scritta dell’esame di Stato, proposta dal MIUR.
Nella valutazione delle verifiche, pur tenendo conto dei criteri individuati dal Consiglio di Classe, sono stati, in particolare,
considerati i seguenti elementi:
32
conoscenza dei contenuti: viene valutato il grado di possesso dei dati e dei contenuti.
competenza lessicale: si valutano l’uso del linguaggio specifico e la sicurezza espressiva.
capacità: si valuta il grado di analisi e sintesi espresse, la capacità di strutturare in modo equilibrato la risposta,
l’originalità, il corretto collegamento dei contenuti.
capacità di utilizzare conoscenze di tutte le discipline scientifiche oggetto di studio, altre e di integrarle in un quadro
pluridisciplinare.
Attività extrascolastiche di carattere scientifico
Partecipazione di un gruppo di studenti alla “10th World Conference on the Future of Science – The Eradication of
Hungry”, Venice, 19/09/2013
Partecipazione alla conferenza sui cambiamenti climatici. “IPCC, Fifth Assessment Report” Venezia, 29/09/2014
Partecipazione alla conferenza: “Le modificazioni genetiche per nutrire il pianeta: andare avanti o tornare indietro?”
Rel. M. Morgante
Considerazioni finali
Il tratto caratteristico della classe 5^ AA è rappresentato dalla sua eterogeneità, che ne caratterizza l’andamento
scolastico, in senso globale, pur con necessarie distinzioni e precisazioni. Nel corso dell’anno, l’interesse è stato
apprezzabile per alcuni alunni, per altri è cresciuto solo nella parte finale dell’anno scolastico.Anche la partecipazione
all'attività didattica è stata diversificata, mediamente non particolarmente attiva, ma più concreta ed efficace solo per
pochi alunni. L’impegno nelle attività scolastiche e nello studio individuale, che nel primo quadrimestre era finalizzato
prevalentemente alle verifiche, in seguito è per tutti cresciuto in termini di regolarità e ma anche in questo caso si deve
sottolineare che un gruppo di alunni (non necessariamente quelli distintisi per interesse o partecipazione) si è impegnato
con assiduità per l’intero anno. La classe, nel corso dell'anno, ha consolidato e, in alcuni casi, perfezionato le capacità di
analisi e di sintesi, affinando anche le capacità linguistico-espressive, pur tuttavia sempre differenziandosi in termini
entità di miglioramento di autonomia. In conseguenza di quanto sopra esposto, la maggior parte degli alunni ha
raggiunto un profitto sufficiente o più che sufficiente, manifestando una preparazione che privilegia l’aspetto
mnemonico e mantenendo debolezze linguistico-espressive. Un ristretto gruppo di alunni presenta invece un profitto
decisamente apprezzabile, con punte di eccellenza: questi ultimi hanno acquisito, nel corso dell’anno, conoscenze
approfondite e ben strutturate, dimostrando anche buone capacità di analizzare in autonomia fenomeni complessi.
Testi in adozione:
F. Ranaldi, Chimica organica, vol. U, Ed. Zanichelli
N. Taddei, Biochimica, vol. U, Ed. Zanichelli
A. Bosellini, Dagli ocenani perduti alle catene montuose, vol. U, Ed. Bovolonta
Climate Central, Le stranezze del clima, Chiavi di lettura, Ed. Zanichelli
Mogliano Veneto, 15/05/2015
33
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE: prof. Vittorio Vettor
Obiettivi in termini di conoscenze, competenze, capacità
Mi sono proposto, come obiettivo principale, di suturare la lacuna tra il programma svolto nell’anno precedente e
quello di pertinenza delle classi quinte compendiandone alcuni contenuti qualificanti in un modulo imperniato
sull’opera del Palladio e in qualche estratto dell’arte del ‘600, per poi procedere dal Neoclassicismo agli annunci
delle avanguardie contemporanee; l’arcata temporale affrontata, ancora agganciata al XV secolo, è dovuta
all’arretramento del programma degli anni scolastici precedenti, causato in buona parte dalla diffusa perdita di
lezioni devolute ad altre attività, e dalla scelta di mantenere almeno le parti essenziali della sequenza storica;
peraltro tra dicembre e gennaio ho scelto di operare una cesura, rinunciando alla trattazione di figure e temi di
spicco, per non comprimere troppo il confronto con l’arte contemporanea, che risulta comunque penalizzata,
mutila di quanto riguarda il XX secolo.La trattazione di opere esemplari degli autori considerati ha sondato gli aspetti iconografici, tecnici e simbolici, ed
è stata prestata una costante attenzione alla figura sociale dell’artista, quale specchio del carattere e delle
trasformazioni della società tutta.- Gli allievi dovrebbero così aver superato l’approccio immediatamente
gratificante con l’opera, ricercandovi invece, con graduale scomposizione e rielaborazione critica, l’intreccio di
significati ch’essa racchiude; devono essere in grado d’identificare coi dati cronologici, tecnici e stilistici
fondamentali le opere studiate e di elaborare un percorso critico governato dall’interpretazione della poetica
espressa dall’autore.Va precisato che l’attività ha riguardato soltanto lo studio della Storia dell’Arte, in coerenza con una modulazione
della materia orientata dalla struttura dell’esame finale, e recepita dal POF, con la quale
si dà più ampio respiro, nelle classi Quinte, a quella parte della disciplina ch’è spendibile nelle prove d’esame.- Al
riguardo devo però segnalare che si genera un’intima incoerenza nello sviluppo della materia, che agli effetti
pratici può comportare, rispetto agli anni precedenti, variazioni anche vistose dei livelli profittuali di allievi con
marcate differenze nelle attitudini ai processi di rappresentazione grafica e all’espressione verbale; in questa
classe risalta icasticamente il caso di un’allieva d’origine straniera, da additare come brillante esempio di
correttezza e raffinatezza nel disegno tecnico-architettonico, in cui aveva regolarmente raggiunto votazioni apicali,
ma variamente impacciata nell’esposizione verbale, che ha visto flettere il rendimento su un livello
sostanzialmente positivo ma decisamente inferiore.Metodi, strumenti, materiali
La trattazione della materia è stata organizzata in maniera sostanzialmente tradizionale: parti del Manuale sono
state di volta in volta assegnate per uno studio preventivo e successivamente ripercorse con chiose al testo, se
stimolate dalla classe, e con puntualizzazioni ed approfondimenti che mi siano sembrati necessari.- Il Manuale in
uso è stato a suo tempo scelto per il ragionevole equilibrio con cui, senza eccessivi scarnimenti, succinge la vastità
della materia, adattandosi agli sfoltimenti dell’orario curricolare; i temi trattati sono stati talora arricchiti con
integrazioni da altre fonti, come videoproiezioni informatiche ed escursioni in Internet: soluzione quest’ultima
gradita dagli allievi perché interrompe - quando sia possibile accedere alle aule attrezzate per l’uso personale - la
passività della lezione fondata sul solo ascolto, oltre a fornire materiali iconografici più accattivanti per dimensioni
e qualità.Criteri e strumenti di valutazione
Gli apprendimenti sono stati verificati con prove scritte proponenti la trattazione di un tema, in genere collegato
con l’identificazione di un’ opera; mi è sembrato ovvio e corretto imperniare le verifiche sul testo e sulla
disponibilità iconografica del Manuale.- Le verifiche sono state tre nel primo quadrimestre, tra cui la simulazione
della 3^ prova; una, finora, nel 2° qm. , e ne è già programmata una seconda e conclusiva.Gli elaborati della 3^ prova sono stati valutati secondo i criteri illustrati nella tabella allegata, elaborata dal
Coordinamento Disciplinare di Disegno e Storia dell’Arte; con criteri omologhi le altre verifiche.-
34
Considerazioni finali
La classe ha risposto alla proposta didattica perlopiù con un atteggiamento di ascolto, e la stragrande maggioranza
nell’intero corso degli studi non è mai intervenuta con domande, richieste di chiarimenti o di estensioni, cosicché
l’impressione complessiva è di un’essenziale inerzia, di una generica disponibilità ad accettare il corso degli eventi,
senza un reale coinvolgimento. Premesso che una recente e sconcertante crisi dei rendimenti rende problematica
la delineazione dell’utilità della materia, i profitti raggiunti hanno gravitato intorno alla sufficienza, talora (nel 1°
quadrimestre) ascesa ad un livello discreto, in un caso costante e sicura, per altri un po’ sgranata e vacillante, in
ragione dei diversi atteggiamenti verso la materia, ma anche della diversa problematicità dei temi proposti;
emerge, in sintesi, che vi sia un’accettabile capacità di destreggiarsi in elaborazioni circoscritte agli aspetti propri
delle singole opere, che viene meno quando si richiedano contestualizzazioni più estese.Mogliano V.to 14 maggio 2015
35
EDUCAZIONE FISICA : prof.ssa Tiziana Spaziani
1.
- Obiettivi raggiunti
Obiettivi generali:
1.
2.
3.
4.
Potenziamento fisiologico
Consolidamento degli schemi motori di base
Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico
Approfondimento e pratica delle attività sportive
A) Conoscenze
1) Gli alunni hanno sufficientemente memorizzato le modalità esecutive relative all’allenamento di alcune delle
capacità condizionali (resistenza, forza, velocità e mobilità articolare).
2) Conoscono gli esercizi preparatori e specifici relativi alle varie attività motorie proposte.
3) Hanno fatto esperienza di lavoro a gruppi, con sufficiente collaborazione, discreta la presa di coscienza delle
proprie capacità-difficoltà e di quelle altrui, hanno organizzato spesso nell’ultimo anno autonomamente il lavoro.
4) Conoscono le modalità esecutive delle seguenti attività sportive: Pallavolo, Calcetto, Pallacanestro, Rugby,
Nuoto e pallanuoto.
B) Competenze
Gli alunni sono mediamente in grado di valutare ed analizzare criticamente una tecnica eseguita ed il suo esito in
riferimento:
1 b) alle capacità condizionali
2 b) alle capacità coordinative
3 b) alle tecniche sportive proposte
4 b) sono generalmente in grado di adattare tatticamente la propria condotta motoria rispetto a variazioni
contestuali nel rispetto delle regole di gioco.
2.
Capacità
Gli alunni sanno riportare sufficientemente le proprie competenze motorie in qualunque contesto. Sanno
sufficientemente usare la progettualità strategica e la attuano tatticamente.
Sviluppata la collaborazione e l’autonomia operativa.
C) Metodi
Le proposte didattiche sono state strutturate per creare degli schemi motori sia nelle discipline sportive che nelle
attività atte allo sviluppo delle capacità condizionali e coordinative secondo il principio della gradualità.
Gli schemi motori precedentemente acquisiti sono stati mediamente affinati con esercitazioni di maggior impegno
tattico e tecnico.
36
Le proposte di lavoro sono state motivate per far acquisire la coscienza dell’azione e per incentivare l’esigenza di
miglioramento e soprattutto dall’esigenza fondamentale di fare movimento. Ho cercato inoltre di favorire
situazioni che stimolassero l’adattamento a situazioni contingenti con l’interpretazione e la rielaborazione
personale.
Il perfezionamento del gesto atletico è stato proposto con lo scopo di raggiungere un’organizzazione razionale del
movimento, con proposte sia in forma globale che analitica.
Attraverso il confronto sportivo ho favorito la capacità di autoanalisi e l’accettazione dei propri limiti.
Parallelamente al miglioramento tecnico sono state aumentate le conoscenze tattiche, in modo da poter
migliorare la qualità del gioco.
Ho infine privilegiato il lavoro in gruppo, ma soprattutto i giochi di squadra per migliorare la socializzazione, la
cooperazione, la solidarietà, il senso di responsabilità, il rispetto delle regole prestabilite, la capacità di
autocontrollo, l’assunzione di ruoli e capacità organizzative.
D) Mezzi
Corsa (tempi, ritmi e velocità varie, es. per la ritmica della corsa), andature preatletiche, esercizi a corpo libero e a
coppie, esercizi di stretching, es. di mobilità articolare, potenziamento muscolare a corpo libero, es. di
coordinazione generale e segmentaria in forma simultanea, successiva, alternata, sullo stesso piano o su piani
diversi; esercizi di apprezzamento delle distanze e delle traiettorie con palloni, es. di precisione con palla; es. di
organizzazione spazio-temporale con esecuzione a tempo o a ritmo; percorsi e circuiti.
E) Spazi
SPAZI INTERNI: Palestra (campo da Pallavolo, Pallacanestro)
SPAZI ESTERNI: Piscina, impianti tennis, campo di atletica.
F) Criteri e strumenti di valutazione
La verifica è avvenuta periodicamente in itinere attraverso l’osservazione diretta. La valutazione ha tenuto conto
dell’evoluzione rispetto ai livelli di partenza, della preparazione finale raggiunta, della partecipazione propositiva e
critica, dell’impegno e della volontà profusi.
Conclusione sintetica sui risultati disciplinari raggiunti
La classe, partendo da un buon livello di preparazione ha raggiunto con impegno risultati buoni in tutti gli ambiti
toccati, dimostrando interesse per le attività proposte e migliorando progressivamente il livello di attenzione, la
capacità di autocontrollo e la capacità di espressione motoria. Il profitto globalmente raggiunto è buono. Gli alunni
hanno acquisito una buona autonomia operativa nell’organizzazione delle attività. La programmazione si è svolta
in modo regolare nel primo quadrimestre come nel secondo.
Il grado di socializzazione e il rispetto delle regole sono apparsi più che buoni. Una parte degli studenti pratica
attività sportiva extra-scolastica, componente fondamentale per lo sviluppo della personalità anche e soprattutto
per la valenza dei valori umani che esso trasmette.
Mogliano Veneto, 10/05/2015
La Docente
Tiziana Spaziani
37
B) Testi e griglie di valutazione delle prove pluridisciplinari
(simulazioni 3° prova scritta)
TERZA PROVA CLASSI QUINTE ED. FISICA
ALUNNO………………………….. CLASSE……………………………
Costruisci un allenamento per uno sport o un’attività motoria a tua scelta.
……………………………………………………………………………………………………………………
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38
TABELLA DI VALUTAZIONE
Voto 1/5
Prova eseguita in modo
molto parziale con
sostanziali errori ed
omissioni
Voto 6/9
Contenuti non completi
e/o con errori
Voto 10
Contenuto corretto ma
poco sviluppato
Voto 11/13
Contenuto buono e
corretta esposizione
Voto 14/15
Completo nei contenuti
con chiarezza espositiva
39
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
A.S. 2014-2015
STUDENTE _________________________________ DATA ____________
CLASSE 5 ^ SEZ. B – A a – Ba – Ac - Bu
3^ PROVA MATERIA FILOSOFIA TIPOLOGIA A (massimo 20 righe)
• Analizza la figura del signore – servo di Hegel, chiarendone le implicazioni dialettiche
….....................................................................................................................................................................................
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…....................................................................................................................................................................................
….....................................................................................................................................................................................
….....................................................................................................................................................................................
40
VALUTAZIONE DEL QUESITO DI STORIA / FILOSOFIA
CONOSCENZA DEI CONTENUTI
1 = nessuna conoscenza o trattazione non pertinente
2-3 = conoscenza molto lacunosa e/o con gravi errori
4-5 = conoscenza parziale e/o approssimativa
6 = conoscenza degli elementi essenziali anche se con qualche approssimazione o parzialità
7-8 = conoscenza corretta e pressoché completa dei contenuti
9 = conoscenza completa, precisa e approfondita
CAPACITA’ DI SINTESI E COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA
1 = la sintesi non individua gli elementi essenziali e/o presenta gravi incoerenze logiche
2 = la sintesi coglie alcuni elementi essenziali e/o presenta qualche incoerenza
3 = la sintesi è organica, completa e coerente
COMPETENZA LESSICALE ED ESPRESSIVA
1 = espressione confusa e/o con gravi errori nel lessico della disciplina
2 = espressione chiara e corretta anche se con qualche imperfezione formale o lessicale
3= espressione ben strutturata e lessicalmente appropriata
PUNTEGGIO ASSEGNATO ____________/15
VOTO ________________/10
SIMULAZIONE III PROVA (Tipologia A: trattazione sintetica di argomenti)
41
21 novembre 2014
Candidato: ………………………………………………
CLASSI QUINTE LICEO SCIENTIFICO scienze applicate
Classe ...........................
Materia: INFORMATICA
Quesito:
Mentre un pacchetto viaggia dall'host sorgente all'host destinatario attraverso una serie di nodi, si trova a
subire diversi tipi di ritardo, in ogni nodo lungo il percorso. Elenca i più importanti, raggruppati come ritardo
nodale totale sottoforma di una formula, e spiegane la natura e
l'importanza.
Lunghezza massima della risposta: 20 righe
1………………………………………………………………………………………………………
2………………………………………………………………………………………………………
3.……………………………………………………………………………………………………
4………………………………………………………………………………………………………
5………………………………………………………………………………………………………
6………………………………………………………………………………………………………
7………………………………………………………………………………………………………
8………………………………………………………………………………………………………
9………………………………………………………………………………………………………
10………………………………………………………………………………………………………
11………………………………………………………………………………………………………
12………………………………………………………………………………………………………
13………………………………………………………………………………………………………
14………………………………………………………………………………………………………
15………………………………………………………………………………………………………
16………………………………………………………………………………………………………
17………………………………………………………………………………………………………
18………………………………………………………………………………………………………
19………………………………………………………………………………………………………
20………………………………………………………………………………………………………
42
Griglia di valutazione
INDICATORI
CONOSCENZA
CONTENUTO
INTERPRETAZ.
I.
II.
III.
IV.
V.
FORMA:
linguaggio
specifico,
uso del linguaggio
tecnico,
padronanza nel
modo si esprimersi
VI.
I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
CAPACITÁ
ORGANIZZATIVA
ARGOMENTATIV
A
I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
Giudizio
Ottimo
Buono
Più che sufficiente - Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
43
LIVELLI
Totalmente pertinente, preciso, sintetico ed
esauriente/rielaborazione personale corretta e
motivata
Pertinenza significativa e precisa / elaborazione
abbastanza corretta
Informazioni pertinenti ma non complete / accenno
ad interpretazione personale
Contenuto sostanzialmente adeguato alle richieste
Incompleto,
superficiale
ed
impreciso/
interpretazione non corretta o mancante
Informazione assente o scorretta
Fluida ed efficace / lessico appropriato e vario
Padronanza delle strutture, forma abbastanza
fluida ed appropriata / lessico abbastanza preciso
Discreta padronanza delle strutture; espressione
non sempre corretta / lessico limitato e talvolta
improprio
Sostanziale padronanza delle strutture, pur con
alcuni errori / lessico impreciso, piuttosto limitato
Numerosi errori che ostacolano a volte la
comprensione / lessico limitato, impreciso e/o
scorretto
Numerosi e gravi errori che compromettono la
comunicazione / Lessico povero e scorretto
Esposizione articolata, coerente e ben organizzata;
articolazione del discorso e buone argomentazioni
Esposizione organica ed ordinata, ma schematica;
argomentazione per lo più riconoscibile e motivata
Esposizione comprensibile, non sempre ordinata e
coerente; argomentazione riconoscibile, ma
scarsamente motivata
Esposizione non sempre organica, ma globalmente
comprensibile; argomentazione appena accennata
Esposizione non articolata e frammentaria;
argomentazione scarsa e non motivata
Esposizione
frammentaria
e
sconnessa;
argomentazione non espressa
Voto in 15esimi
15
13-14
11-12
10
8-9
1-7
Volto in decimi
9-10
7½ - 8½
6½ - 7
6
4½ - 5½
4
PUNTI
5
4
3
2
1
0
5
4
3
2
1
0
5
4
3
2
1
0
SIMULAZIONE TERZA PROVA DI SCIENZE
Indirizzo Scienze applicate
Anno Scolastico 2014/2015
TIPOLOGIA A – Domanda aperta max. 20 righe
Alunno: …………………………………… Classe: ………… Data: ……………………………
Quando le rocce sono sottoposte a sforzi tettonici, vanno incontro a deformazioni o a fratture.
Quali sono i fattori da cui dipende il loro comportamento? Evidenzia la differenza tra pieghe e faglie.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
44
DIPARTIMENTO DI SCIENZE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Gravemente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
Punti da 5 a 9
Punti da 10 a 11
Punti da 12 a 14
Punti 15
insufficiente
Punti da 1 a 4
Livelli di prestazione
Livello 1 : Argomento non svolto o svolto in maniera del tutto incongrua rispetto alla consegna e/o con la presenza di
errori numerosi e gravi; terminologia specifica scorretta, espressione incerta.
Livello 2 : Argomento svolto in maniera insufficiente per la presenza di vari errori e/o per la mancanza di elementi
essenziali; terminologia specifica non sempre adeguata, espressione incerta.
Livello 3 : Argomento trattato in maniera sostanzialmente adeguata, ma con alcuni errori e/o svolto in modo non
completo; uso sostanzialmente corretto del linguaggio, espressione abbastanza scorrevole.
Livello 4 : Argomento svolto in maniera adeguata e abbastanza completa, con qualche errore o carenza non grave; uso
corretto del linguaggio, espressione fluida.
Livello 5 : Argomento svolto in maniera corretta e completa, denotando notevole capacità di sintesi; padronanza
terminologica della disciplina, espressione fluida.
45
Studente ________________
_________________ Classe ________
______
Simulazione della te
terza prova d’esame
same – 31 marzo 2015 – FISICA
Luigi legge il seguente
eguente probl
problema in un libro di Fisica:
Dimostrazioni, formule e
grafici possono essere
disposti sul retro del
ffofoglio
Dopo aver messo a confronto le leggi della composizione
posizione classica delle velocità e quel
quelle della relatività di
Einstein, si chiede se sia opportuno, per risolverlo,
rlo, usare
usar le une o le altre. Aiuta Lui
Luigi ad operare una
scelta e di conseguenza
eguenza a risolvere il problema, commentando
commentand esaustivamente i tuoi sugger
suggerimenti, sostenuti
da un adeguato supporto
pporto m
matematico.
_______________________
_________________________________
_________________________________
______________
_______________________
_________________________________
_________________________________
______________
_______________________
_________________________________
_________________________________
______________
_______________________
_________________________________
_________________________________
______________
_______________________
_________________________________
_________________________________
______________
_______________________
_________________________________
_________________________________
______________
_______________________
_________________________________
_________________________________
______________
_______________________
_________________________________
_________________________________
______________
_______________________
_________________________________
_________________________________
______________
_______________________
_________________________________
_________________________________
______________
46
_____________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Griglia di
valutazione
Conoscenza dei contenuti specifici
Quesiti
A
B
C
Punti
4
4
4
47
Correttezza formale e
chiarezza
3
LICEO STATALE “G. BERTO”
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
STUDENTE___________________________________DATA 31/03/15
3^ PROVA DI INFORMATICA
CLASSI 5 AA e 5BA
TIPOLOGIA A (massimo 20 righe)
Si disegni nello spazio sottostante un esempio di rete con le seguenti caratteristiche:
• 15 elaboratori client
• 3 server
• La rete sia suddivisa in tre reti locali (1 server e 5 client ciascuna) collegate tramite router.
Si assegnino tutti i necessari indirizzi IP assumendo di avere a disposizione la rete 138.186.0.0.
Si evidenzino i tipi di apparecchiatura di rete e i tipi di mezzi trasmissivi utilizzati.
Punti.…/2
Si commenti la struttura della rete disegnata ed in particolare si descrivano:
1. Le funzioni del livello di rete nella comunicazione fra gli Host.
2. Il fenomeno della frammentazione e del riassemblamento.
3. Le caratteristiche del protocollo IPv6 e le differenze con l’IPv4
Punti…../2
Punti…../4
Punti…../4
Punti…../3
Punti totali….. /15
48
Griglia di valutazione
INDICATORI
VII.
CONOSCENZA
CONTENUTO
INTERPRETAZIONE
VIII.
IX.
X.
XI.
LIVELLI
Totalmente pertinente, preciso, sintetico ed esauriente/ rielaborazione personale
corretta e motivata
Pertinenza significativa e precisa / elaborazione abbastanza corretta
Informazioni pertinenti ma non complete / accenno ad interpretazione personale
Contenuto sostanzialmente adeguato alle richieste ma superficiale e incompleto
Interpretazione non corretta o mancante
PUNTI
5
4
3
2
1
FORMA:
linguaggio specifico,
uso del linguaggio tecnico,
padronanza nel modo si
esprimersi
VII.
VIII.
IX.
X.
XI.
Fluida ed efficace / lessico appropriato e vario
Padronanza delle strutture, forma abbastanza fluida ed appropriata / linguaggio
tecnico abbastanza preciso
Discreta padronanza delle strutture; espressione non sempre corretta / linguaggio
tecnico limitato e talvolta improprio
Sostanziale padronanza delle strutture, pur con alcuni errori / lessico impreciso
Numerosi errori che ostacolano a volte la comprensione / lessico limitato,scorretto/
Numerosi e gravi errori di concetto
5
4
3
2
1
CAPACITA’
ORGANIZZATIVA
Giudizio
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
49
VII.
VIII.
IX.
X.
XI.
Esposizione articolata, coerente e ben organizzata; buone argomentazioni
Esposizione organica ed ordinata, ma schematica;
Esposizione comprensibile, non sempre ordinata e coerente;
Esposizione non sempre organica, ma globalmente comprensibile;
Esposizione non articolata e frammentaria; argomentazione scarsa e non motivata
Voto in 15esimi
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
Volto in decimi
10
9
8
7
6 1/2
6
5 1/2
5
4 1/2
4
3 1/2
3
2 1/2
2
1
5
4
3
2
1
LICEO STATALE “G. BERTO”
Via Barbiero 82 – 31021 Mogliano Veneto(TV)
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
STUDENTE_________________________________________DATA 31/03/15
3^ PROVA DI INGLESE
CLASSE 5 AA
TIPOLOGIA A (massimo 20 righe)
Quesito: How does F. Scott Fitzgerald portray the American Dream in The Great Gatsby?
50
La scala di valutazione è riferita in quindicesimi:
ATTINENZA ALL’ARGOMENTO ASSEGNATO/CONOSCENZA DEI CONTENUTI
decimi
quindicesimi
Conoscenze assenti e/o povere, contenuto non pertinente
□ 1-2-3
□ 3-4-5
Conoscenze incomplete con contenuto non sempre pertinente
□ 4-5-
□ 6-7-8-9
Conoscenze e/o contenuto essenziali ma corretti, rispondenti a quanto richiesto
□ 6-6,5
□ 10-11
Conoscenze e/o contenuto soddisfacenti,pertinenti
□ 7-8
□ 12-13
Conoscenze e /o contenuto ottimi con approfondimenti personali
□ 9-10
□ 14-15
Mancata e/o confusa rielaborazione, argomentazione frammentaria
□ 1-2-3
□ 3-4-5
Conoscenze espresse in modo mnemonico e con scarsa efficacia comunicativa,
scarsa capacità argomentativa, limitata rielaborazione personale e scarsa coesione
□ 4-5-
□ 6-7-8-9
sufficiente rielaborazione personale dei contenuti e discreta efficacia comunicativa;
adeguata capacità argomentativa, discreta rielaborazione personale e accettabile
coesione
□ 6-7
□10-11-12
rielaborazione personale dei contenuti e comunicazione efficace; buone capacità
argomentative, di rielaborazione e di coesione
□ 8-9
□ 13-14
ottima rielaborazione personale, eventuali collegamenti e ottima coesione
□ 10
□15
gravissimi e diffusi errori di grammatica di base; scorretto uso del lessico e
dell’ortografia
□ 1-2-3
□ 3-4-5
molti errori di grammatica di base; conoscenza limitata del lessico; ortografia poco
curata
□ 4-5
□ 6-7-8-9
alcuni errori di grammatica non gravi che comunque non ostacolano la
comunicazione; lessico accettabile; qualche errore di ortografia
□ 6-7
□ 10-11-12
presenza di pochi errori e/o di imperfezioni
□ 7-8
□ 13-14
ottima correttezza morfosintattica; lessico appropriato; ortografia corretta
□ 10
□ 15
CAPACITA’ ARGOMENTATIVA E DI RIELABORAZIONE PERSONALE
CORRETTEZZA GRAMMATICALE E MORFOSINTATTICA, PROPRIETA’
LESSICALE, ORTOGRAFIA
Tabella di conversione decimi/quindicesimi:
1
1
2
2
51
2,5
3
3
4
3,5
5
4
6
4,5
7
5
8
5,5
9
6
10
6,5
11
7
12
8
13
9
14
10
15
decimi
quindicesimi
LICEO STATALE “G.BERTO”
Via Barbiero, 82 -31021 Mogliano Veneto (TV)
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
STUDENTE _________________________________ DATA ____________
CLASSE 5^ SEZ. A – B – C – Aa – Ba – Au - Bu
3^ PROVA MATERIA STORIA TIPOLOGIA A (massimo 20 righe)
Delinea un quadro sintetico delle tensioni politiche che dividevano gli stati europei alla
vigilia della Prima guerra mondiale.
….....................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
….....................................................................................................................................................................................
….....................................................................................................................................................................................
….....................................................................................................................................................................................
52
VALUTAZIONE DEL QUESITO DI STORIA / FILOSOFIA
CONOSCENZA DEI CONTENUTI
1 = nessuna conoscenza o trattazione non pertinente
2-3 = conoscenza molto lacunosa e/o con gravi errori
4-5 = conoscenza parziale e/o approssimativa
6 = conoscenza degli elementi essenziali anche se con qualche approssimazione o parzialità
7-8 = conoscenza corretta e pressoché completa dei contenuti
9 = conoscenza completa, precisa e approfondita
CAPACITA’ DI SINTESI E COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA
1 = la sintesi non individua gli elementi essenziali e/o presenta gravi incoerenze logiche
2 = la sintesi coglie alcuni elementi essenziali e/o presenta qualche incoerenza
3 = la sintesi è organica, completa e coerente
COMPETENZA LESSICALE ED ESPRESSIVA
1 = espressione confusa e/o con gravi errori nel lessico della disciplina
2 = espressione chiara e corretta anche se con qualche imperfezione formale o lessicale
3= espressione ben strutturata e lessicalmente appropriata
PUNTEGGIO ASSEGNATO ____________/15
53
c) Griglie di valutazione proposte per la prima e la seconda prova
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER TIPOLOGIA A (ANALISI TESTUALE)
CANDIDATO/ALUNNO _____________________________________________________ CLASSE
PARAMETRI
PERTINENZA /ADERENZA ALLA
TIPOLOGIA TESTUALE
DESCRITTORI
Non pertinente
Parzialmente pertinente
PUNTI(in quindicesimi)
0
0,75
Pertinente
1,50
Comprende solo in parte il testo/ comprende
superficialmente
0,75
Comprende in modo sufficiente il significato
1,50
Comprende il testo in modo abbastanza sicuro
2,25
COMPRENSIONE DEL TESTO
Comprende il testo in modo
esauriente/approfondito
ANALISI DEL TESTO
3
Analisi incompleta / in parte errata / poco
puntuale
0,75
Analisi essenziale, ma non
sempre precisa
1,50
Analisi completa, puntuale e corretta
2,25
Analisi corretta ed approfondita
3
Poco articolato nei riferimenti al contesto,
conoscenze errate o mancanti
0,75
Conoscenze parziali del contesto,
collegamenti schematici
1,50
Conoscenze discrete/buone,
collegamenti abbastanza articolati
2,25
APPROFONDIMENTO
CAPACITA' ESPOSITIVA,
COESIONE, SINTASSI,
PROPRIETÀ' LESSICALE,
MORFOLOGIA, PUNTEGGIATURA
Conoscenze approfondite del contesto,
collegamenti esaurienti e precisi
3
Esposizione compromessa da gravi e numerose
scorrettezze di vario tipo
0
Esposizione con diversi errori che rendono
difficile la comprensione
0,75
Esposizione non sempre chiara e corretta
1,50-2,25
Esposizione sufficientemente chiara e corretta
Esposizione chiara e corretta/
padronanza dei mezzi espressivi
PUNTEGGIO TOTALE
•
•
•
56
3-3,75
4,5
/15
Il punteggio 0 relativo al parametro "pertinenza" determina di per sé la non sufficienza dell'elaborato.
Il punteggio 0 relativo parametro "capacità espositiva" determina di per sé la non sufficienza dell'elaborato.
Si può ricorrere al punteggio intermedio anche se non compare.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER TIPOLOGIA B (SAGGIO BREVE o ARTICOLO DI GIORNALE)
CANDIDATO/ALUNNO _______________________________________________________ CLASSE
PARAMETRI
DESCRITTORI
PUNTI
(in quindicesimi)
PERTINENZA /ADERENZA ALLA
TIPOLOGIA TESTUALE
RICCHEZZA DI CONTENUTO
EUSO DEI DOCUMENTI
Non pertinente
0
Parzialmente pertinente
0,75
Pertinente
1,50
Conoscenza dei contenuti non sufficiente e
uso non adeguato dei documenti
0
Parziale conoscenza dei contenuti e scarsa
rielaborazione dei documenti
1,5
Conoscenza dei contenuti sufficiente, uso
corretto dei documenti ma con apporti
personali limitati
3
Buona conoscenza dei contenuti /
rielaborazione efficace e critica dei
documenti / apporti personali significativi
4,5
Testo disorganizzato e incoerente
COERENZA E ORGANICITÀ
TESTUALI
Testo sostanzialmente coerente
3
Esposizione compromessa da gravi e
numerose scorrettezze di vario tipo
0
Esposizione sufficientemente chiara e
corretta
Esposizione chiara e corretta/
padronanza dei mezzi espressivi
PUNTEGGIO TOTALE
•
•
57
1,5
Testo organizzato e coerente
CAPACITA' ESPOSITIVA, COESIONE,
SINTASSI,
Esposizione con diversi errori che rendono
difficile la comprensione
PROPRIETÀ' LESSICALE,
MORFOLOGIA, PUNTEGGIATURA Esposizione non sempre chiara e corretta
•
0
1,5
3
4,5
6
/15
Il punteggio 0 relativo al parametro "pertinenza" determina di per sé la non sufficienza dell'elaborato.
Il punteggio 0 relativo parametro "capacità espositiva" determina di per sé la non sufficienza
dell'elaborato.
Si può ricorrere al punteggio intermedio anche se non compare.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER TIPOLOGIA D (TEMA DI ORDINE GENERALE O DI
ARGOMENTO STORICO)
CANDIDATO/ALUNNO _______________________________________________________ CLASSE
PARAMETRI
DESCRITTORI
PUNTI
(in quindicesimi)
PERTINENZA /ADERENZA ALLA
TIPOLOGIA TESTUALE
Non pertinente
0
Parzialmente pertinente
0,75
Pertinente
Conoscenza dei contenuti/Apporti personali
non sufficienti
RICCHEZZA DI CONTENUTO
1,5
Conoscenza dei contenuti/Apporti personali
sufficienti
3
Buona conoscenza dei
contenuti/Rielaborazione personale efficace
4,5
Testo sostanzialmente coerente
Esposizione compromessa da gravi e
numerose scorrettezze di vario tipo
0
Esposizione chiara e corretta/
padronanza dei mezzi espressivi
PUNTEGGIO TOTALE
•
58
1,5
3
Esposizione sufficientemente chiara e
corretta
•
0
Testo organizzato e coerente
CAPACITA' ESPOSITIVA, COESIONE,
SINTASSI,
Esposizione con diversi errori che rendono
difficile la comprensione
PROPRIETÀ' LESSICALE,
MORFOLOGIA, PUNTEGGIATURA Esposizione non sempre chiara e corretta
•
0
Parziale conoscenza dei contenuti/Apporti
personali modesti
Testo disorganizzato e incoerente
COERENZA E ORGANICITÀ
TESTUALI
1,50
1,5
3
4,5
6
/15
Il punteggio 0 relativo al parametro "pertinenza" determina di per sé la non sufficienza dell'elaborato.
Il punteggio 0 relativo parametro "capacità espositiva" determina di per sé la non sufficienza
dell'elaborato.
Si può ricorrere al punteggio intermedio anche se non compare.
CRITERI DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA SCRITTA: MATEMATICA
Per la seconda prova scritta di matematica saranno elementi di valutazione
□
□
□
□
□
le conoscenze di concetti, regole, procedure;
le competenze applicative;
le strategie risolutive;
la precisione formale;
la presenza di errori e la loro tipologia.
La traduzione di tali elementi in criteri di misurazione specifici dipenderà dalle caratteristiche del testo esplicito della
prova.
CRITERI DI CORREZIONE
SECONDA PROVA SCRITTA: MATEMATICA
QUESITO
QUESITO
QUESITO
QUESITO
QUESITO
a
b
c
d
e
PROBLEMA N°
1
2
I pesi dei quesiti di ciascun problema sono decisi sulla base delle conoscenze e competenze matematiche
richieste per la loro risoluzione e saranno stabiliti dopo aver conosciuto il testo della prova medesima.
Ogni quesito proposto è ritenuto di ugual peso all'interno della prova proposta.
Ad esso è attribuito un valore in scala arbitraria pari a 20 nel caso i quesiti proposti siano 10 tra i quali sceglierne
5.
Il valore totale di ciascun quesito potrà eventualmente essere suddiviso in parti laddove il conseguimento della
corretta soluzione dipenda dall'esecuzione di diverse fasi risolutive; tale eventuale suddivisione verrà
eventualmente stabilita dopo aver conosciuto il testo della prova medesima.
In base a quanto riportato nel testo della prova di matematica "il candidato scelga a suo piacimento uno dei
seguenti problemi e circa la metà delle seguenti domande (cinque delle seguenti domande nelle simulazioni che
appaiono sul siti internet MPI)" si stabiliscono i seguenti criteri di sufficienza:
conseguimento di 100 punti ottenuti dalla
1. Risoluzione esclusiva di un problema
2. Risoluzione esclusiva del numero richiesto di quesiti
3.
Risoluzione di punti di un problema e di parte dei quesiti che complessivamente
costituiscano non meno della metà dell'elaborato
sulla base dei seguenti criteri di valutazione:
a) Conoscenze di concetti, regole, procedure
59
b)
Competenze applicative.
c)
Coinvolgimento di più ambiti tematici
d)
Tipologia degli eventuali errori
Costituiranno elementi di valorizzazione dei precedenti punteggi grezzi:
a) Qualità delle strategie risolutive
b) Precisione formale.
Costituiranno elementi di corruzione dei precedenti punteggi grezzi:
a) Procedimenti risolutivi prolissi al di là delle esposizioni standard presenti comunemente nella
letteratura matematica dedicata alla didattica
b) Forma matematica carente in più parti dell'elaborato
In merito alla tipologia degli errori essi sono cosi considerati
1. errori di calcolo
2. errori di concetto e procedura (ad esempio errata applicazione di metodi di calcolo delle
derivate, grafici tracciati in contraddizione con altri elementi disponibili)
3. errori di logica (ad esempio petizione di principio)
ove l'elenco è da considerare in ordine di gravità crescente e può comportare, nel caso dell'errore di logica anche
l'azzeramento del punteggio grezzo previsto per la risoluzione del punto o quesito.
Sarà successivamente formulata la proposta di valutazione della prova secondo la tabella seguente senza
comunque che possano essere superati gli intervalli di variazione presenti nella tabella medesima:
Gravemente
Insufficiente
Punteggio in
200/200
0-20
Valutazione in
quindicesimi
1-2
60
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente Discreto
Buono
Ottimo
2030-40 40-60 60-70 70-80 80-90 90-100 100-120 120-140 140-160 160-180 >=180
30
3
4
5-6
6-7
7-8
8-9
9-10
10-11
11-12
12-13
13-14
14-15
D ) Criteri per l’attribuzione del voto di condotta
(delibera Collegio docenti del 12.09.2009)
DELIBERA COLLEGIO DOCENTI DEL 12.09.09
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
( DECRETO LEGGE 1 SETTEMBRE 2008, n. 137 – D.M. del 16.01.09 n. 5)
In relazione ai CRITERI DA SEGUIRE PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA, il Collegio dei Docenti
convocato in seduta plenaria 27/01/2009, al fine di assicurare omogeneità di comportamenti
nelle decisioni di competenze dei singoli Consigli di Classe, ha deliberato all’unanimità:
DELIBERA
Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai
seguenti INDICATORI e alla seguente GRIGLIA DI VALUTAZIONE.
INDICATORI
1
COMPORTAMENTO;
2
PARTECIPAZIONE;
3
FREQUENZA E PUNTUALITÀ;
4
NOTE DISCIPLINARI;
5
RISPETTO DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO;
6
USO E RISPETTO DEL MATERIALE SCOLASTICO E DELLE STRUTTURE
DELLA SCUOLA.
61
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROPOSTE PER LA SCELTA DEI CRITERI DEL VOTO DI CONDOTTA
VOTO
INDICATORI
DESCRITTORI
DECIMALE
Comportamento
Sempre corretto ed educato. Rispetta le regole della normale convivenza
civile. Collabora in modo produttivo con i docenti e i compagni,
attivandosi concretamente per rendere più interessanti e coinvolgenti le
lezioni.
Partecipazione
Segue con attenzione e interesse i vari argomenti proposti anche con
contributi personali, dimostrandosi propositivo e sempre aperto al dialogo
educativo.
Frequenza e
puntualità
10
Note disciplinari
Non ha a suo carico alcun provvedimento disciplinare
Rispetto del
regolamento di
Istituto
Rispetta con regolarità e correttezza le norme del regolamento di Istituto,
collaborando anche al buon funzionamento dell’attività didattica.
Uso e rispetto del
materiale scolastico e
delle strutture della
scuola
Utilizza e rispetta in modo responsabile i materiali scolastici messi a sua
disposizione e le strutture della scuola.
Comportamento
Corretto ed educato. Rispetta le regole della normale convivenza civile.
Collabora in modo produttivo con i docenti e i compagni.
Partecipazione
Segue con attenzione e interesse i vari argomenti proposti anche con
contributi personali, dimostrandosi quasi sempre aperto al dialogo
educativo
Frequenza e
puntualità
Note disciplinari
9
Rispetto del
regolamento di
Istituto
Uso e rispetto del
materiale scolastico e
delle strutture della
scuola
62
Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari
Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari
Non ha a suo carico alcun provvedimento disciplinare
Rispetta con regolarità e correttezza le norme del regolamento di Istituto
Utilizza e rispetta in modo responsabile i materiali scolastici messi a sua
disposizione e le strutture della scuola.
VOTO
INDICATORI
DESCRITTORI
Comportamento
Corretto ed educato. Rispetta le regole della normale convivenza civile.
Collabora quasi sempre in modo produttivo con i docenti e i compagni.
Partecipazione
Segue con attenzione i vari argomenti proposti, anche se a volte non sempre
con il necessario interesse..
DECIMALE
Frequenza e
puntualità
Note disciplinari
8
Rispetto del
regolamento di
Istituto
Uso e rispetto del
materiale scolastico
e delle strutture
della scuola
Comportamento
7
65
Frequenta con assiduità le lezioni e quasi sempre rispetta gli orari
Non ha a suo carico alcun provvedimento disciplinare
Rispetta con regolarità e correttezza le norme del regolamento di Istituto
Utilizza e rispetta in modo responsabile i materiali scolastici messi a sua
disposizione e le strutture della scuola.
Sostanzialmente corretto ma alle volte tende a disturbare il regolare
svolgimento delle lezioni in alcuni ambiti disciplinari evidenziando una
eccessiva vivacità. Anche durante le attività extrascolastiche deve essere alle
volte richiamato. Collabora solo se sollecitato con i docenti e i compagni.
Partecipazione
Presta attenzione solo quando gli argomenti proposti suscitano il suo
interesse. Generalmente non si fa coinvolgere nelle varie attività
Frequenza e
puntualità
Frequenta in modo non sempre regolare le lezioni e alle volte non rispetta
gli orari.
Note disciplinari
Ha subito ammonizioni verbali
Rispetto del
regolamento di
Istituto
Rispetta le norme del regolamento di Istituto, anche se non sempre con la
necessaria puntualità
Uso e rispetto del
materiale scolastico
e delle strutture
della scuola
Rispetta i materiali scolastici messi a sua disposizione e le strutture della
scuola, ma non sempre li utilizza in modo corretto e diligente.
VOTO
INDICATORI
DESCRITTORI
Comportamento
Manifesta comportamenti non sempre adeguati al contesto, non rispettando a
volte le normali regole della convivenza civile all’interno dell’Istituto e nelle
attività extrascolastiche. Disturba spesso il regolare svolgimento delle
lezioni. Non sempre tiene conto delle osservazioni e dei suggerimenti
Partecipazione
Non partecipa all’attività scolastica, rivelando scarsa attenzione e modesto
interesse per gli argomenti proposti
DECIMALE
Frequenza e
puntualità
6
Note disciplinari
Rispetto del
regolamento di
Istituto
Uso e rispetto del
materiale scolastico
e delle strutture
della scuola
La frequenza non è sempre continua e a volte caratterizzata da ritardi
Ha subito diverse ammonizioni verbali e almeno due note
scritte nell’arco del quadrimestre
disciplinari
Non conosce a sufficienza le norme del regolamento di Istituto che a volte
non osserva, in particolare per quanto riguarda l’uso improprio del cellulare
e il rispetto delle zone riservate ai fumatori. Non sempre trasmette le varie
comunicazioni della scuola alla famiglia
Utilizza in modo non sempre corretto il materiali scolastico messo a sua
disposizione (scrive sui banchi, non si cura dell’ordine dell’aula …) ed è
poco attento nei confronti delle strutture della scuola
Comportamento
Manifesta un comportamento inadeguato al contesto. Non rispetta spesso le
normali regole della convivenza civile all’interno dell’Istituto e durane le
attività extrascolastiche. Reagisce in modo impulsivo mostrando segni di
insofferenza. Non tiene conto delle osservazioni e dei suggerimenti.
Disturba in modo significativo il regolare svolgimento delle lezioni.
Partecipazione
Rivela scarsa attenzione e un modesto interesse per gli argomenti proposti
che si evidenziano in una scarsa cura del proprio materiale scolastico (porta
raramente i libri, non presta la necessaria cura ai quaderni …)
Frequenza e
puntualità
Frequenta in maniera discontinua le lezioni e raramente rispetta gli orari
Note disciplinari
Ha subito numerose note disciplinari e un allontanamento dall’attività
scolastica di più giorni per violazioni gravi (minacce, percosse, ingiurie,
interruzioni dell’attività didattica)
Rispetto del
regolamento di
Istituto
Non conosce le norme del regolamento di Istituto che frequentemente non
rispetta. Usa a volte in modo improprio il cellulare. Fuma in luoghi non
idonei. Raramente trasmette le varie comunicazioni della scuola alla
famiglia. Ha commesso irregolarità (falsificazione firma nelle
giustificazioni, nella pagella …)
5
Uso e rispetto del
materiale scolastico
e delle strutture
della scuola
Utilizza in maniera irresponsabile il materiale scolastico messo a sua
disposizione (danneggia i banchi, non si cura dell’ordine dell’aula, sporca le
pareti …) provoca danni alle strutture della scuola e dei laboratori.
Il comportamento degli studenti, valutato dal Consiglio di Classe, concorrerà alla valutazione complessiva dello
studente e determinerà, se insufficiente, la non ammissione all’anno successivo di corso o agli esami di stato.
66
Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci.
Il profilo dello studente deve rispondere ad almeno quattro dei descrittori della griglia di valutazione.
Il sei e sette segnalano, però, una presenza in classe poco costruttiva o per passività o per eccessiva esuberanza.
Ogni Consiglio è, comunque, sovrano nel decidere parametri valutativi, che pur rispettando i criteri
generali di svolgimento degli scrutini elaborati dal Collegio dei Docenti, tengano conto di particolari
situazioni didattico-formative dell’alunno.
Approvato dal Collegio docenti in data 12/09/2009
67
E) Criteri per l’assegnazione del credito scolastico e formativo
LICEO STATALE “Giuseppe BERTO”
CLASSICO - LINGUISTICO - SCIENTIFICO - SCIENZE UMANE
DELIBERA DOCENTI N. 7 del 26.10.10
IL CREDITO SCOLASTICO
➢ Il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascu no degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento
degli studi, denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il
credito scolastico, che si aggiunge ai punteggi riportati dai candidati nelle prove d’esame scritte e
orali.
➢ Il punteggio di cui al comma 1 esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva rag giunta da ciascun alunno nell’anno scolastico in corso, con riguardo al profitto e tenendo in conside razione anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al
dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Esso è
attribuito, sulla base della tabella A e della nota in calce alla medesima di cui al D.P.R. 23.07.98 n.
323 e successive modifiche (D.M. n.42 del 22.05.2007 Fioroni)
➢ Il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno, può motivatamente integrare il punteg gio complessivo, conseguito dall’alunno ai sensi del comma 2 in considerazione del particolare im pegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatesi negli anni
precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso, che hanno determinato
un minor rendimento.
➢ Il credito scolastico, nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi dell’articolo 2,
comma 2, è attribuito, per l’anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso dalla
tabella A, in relazione alla media dei voti conseguita nel penultimo anno; nei casi di abbreviazione
per leva militare, ai sensi del medesimo articolo 2, comma 3, è attribuito nella misura ottenuta nel l’ultimo anno frequentato.
Si riporta, di seguito, la tabella ministeriale in vigore definitivamente da quest’anno.
68
Decreto Ministeriale 16 dicembre 2009, n. 99
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come
modificata dal D.M. n. 42/2007).
CREDITO
SCOLASTICO Candidati
interni
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
I anno (terza)
II anno (quarta)
III anno (quinta)
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al
fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di
istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate
con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe
successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento
non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti
relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo
l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di
ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione
indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la
media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al
dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il
riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della
banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
69
Si riporta porta, infine, anche la tabella che sarà applicata per i candidati esterni agli esami di
Stato e di idoneità
Decreto Ministeriale 16 dicembre 2009, n. 99
TABELLA B
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come
modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati esterni - Esami di idoneità
Media dei voti esami di idoneità
Credito scolastico(punti)
M=6
3
6<M≤7
4-5
7<M≤8
5-6
8<M≤9
6-7
9 < M ≤ 10
7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a
sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella,
va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va
espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura
ottenuta per il penultimo anno.
TABELLA C
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come
modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati esterni: riferito all’esito delle prove preliminari
70
Media dei voti prove preliminari
Credito scolastico (punti)
M=6
3
6<M≤7
4-5
7<M≤8
5-6
8<M≤9
6-7
9 < M ≤ 10
7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a
sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente
tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di
corso. Esso va espresso in numero intero.
CRITERIO DI DISTRIBUZIONE DI UN PUNTO DI CREDITO SCOLASTICO PER I PARAMETRI ELENCATI PER GLI
ESAMI A REGIME
Per quanto riguarda il punto di credito scolastico da assegnare per i parametri elencati per gli esami a
regime:
A. assiduità della frequenza scolastica;
B. interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
C. interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative;
D. crediti formativi.
E’ stato adottato il seguente criterio: condizione indispensabile per assegnare il punto e l’assiduità
della frequenza scolastica e l’interesse e l’ impegno dello studente nella partecipazione al dialogo
educativo ( lettera A – B ).
In aggiunta sarà sufficiente la presenza di almeno una delle voci restanti
- o interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative (lettera C)
- o eventuali crediti formativi lettera D).
Il punto del credito formativo non può essere attribuito con la presenza del sette in condotta.
PROVE DI VERIFICA DEL DEBITO FORMATIVO E CREDITO SCOLASTICO
Il debito formativo verrà considerato SUPERATO qualora lo studente consegua una valutazione ALMENO
SUFFICIENTE nelle prove di verifica che si terranno alla fine di agosto 2012.
Nello scrutinio conclusivo verrà assegnato anche il punteggio del credito scolastico.
CREDITO FORMATIVO
Il credito formativo è quella parte del credito assegnata anno per anno dal Consiglio di Classe in base alle
esperienze maturate dallo studente al di fuori della scuola che siano coerenti con l’indirizzo di studi e
debitamente documentate.
71
Le caratteristiche di queste esperienze sono di tre ordini:
Le esperienze devono essere acquisite al di fuori della scuola di appartenenza;
Devono essere debitamente documentate;
Si riferiscono principalmente ad attività culturali, artistiche, formative.
72
In linea generale sono valide tutte le esperienze qualificate, debitamente documentate e che abbiano un
carattere di continuità da cui derivino competenze coerenti con l’indirizzo di studi a cui si riferisce l’esame
di Stato: corsi di lingua, esperienze musicali, lavorative, sportive, di cooperazione, di volontariato sociale
o ambientale.
I Consigli di Classe, nella loro autonomia, fissano i criteri di valutazione di tali esperienze tenendo conto
della loro qualità e della loro durata. L’attestazione deve essere fornita dagli Enti, Associazioni, Istituzioni
presso cui lo studente ha studiato o prestato la sua opera, e deve contenere una breve descrizione
dell’esperienza fatta.
Le documentazioni delle attività devono essere in lingua italiana, nel caso di un attestato conseguito in un
paese straniero serve la convalida da parte dell’autorità diplomatica o consolare.
La partecipazione ad altre attività può migliorare la preparazione culturale generale, ma non estinguere un
debito determinato da una carenza specifica.
Sono i Consigli di Classe e le Commissione d’Esame, rispettivamente per i candidati interni e per i candidati
esterni, a fissare i criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo al credito formativo.
Non è comunque possibile andare oltre la banda di oscillazione della fascia di punteggio conseguita in base
alla media dei voti. ( Per i candidati esterni la Commissione può aumentare il punteggio relativo al credito
formativo fino al massimo di 2 punti).
Infine si evidenzia che le esperienze extrascolastiche svolte nel periodo delle vacanze estive, se
rispondenti ai criteri di valutazione fissati dai Consigli di classe, possono essere riconosciute ai fini
dell’attribuzione del credito formativo nell’anno scolastico immediatamente successivo. Tutte le altre
esperienze svolte in anni scolastici precedenti a quello in corso non possono essere valutate.
La documentazione attestante il credito formativo ( è consentita l’autocertificazione solo per le esperienze
effettuate nella Pubblica Amministrazione ) deve esser presentata entro il
03 maggio
al docente
Coordinatore di Classe per consentire l’analisi e la valutazione da parte dell’organo competente.
PROVA DI RIAMMISSIONE E CREDITO SCOLASTICO PER STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI CHE HANNO
COMPIUTO ESPERIENZE DI STUDIO ALL’ESTERO.
Il Consiglio di classe sottopone gli alunni in questione ad accertamento sulle materie della classe non
frequentata in Italia, non comprese nel piano degli studi compiuti presso la scuola estera.
Sulla base dell’esito delle prove suddette, il Consiglio di classe formula una valutazione globale, che tiene
conto anche della valutazione espressa dalla scuola estera sulle materie comuni ai due ordinamenti, che
determina l’inserimento degli alunni medesimi in una delle bande di oscillazione del credito scolastico
previste dalla vigente normativa.
73