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Attività Didattica 1 Presentazione Sulla didattica da alcuni anni si è soffermata in modo particolare la riflessione del Sistema Museale di Cremona. Affrontare il rapporto con la scuola ha significato chiedersi come il museo poteva proporsi senza essere inteso come realtà alternativa ma, al contrario, integrativa alla stessa. Ha pertanto cercato di capirne le esigenze e di intuirne le attese per aspirare a divenire un mezzo di cui ci si potesse attivamente ed abitualmente servire per il conseguimento di uno scopo comune: creare un rapporto integrato di collaborazione per offrire maggiori e diverse opportunità di apprendimento rispetto ai programmi scolastici e alle attività. Il museo desiderava dunque entrare in questo senso nella scuola ma allo stesso tempo voleva incominciare a rapportarsi con i ragazzi, con un mondo che, come è noto, non abitualmente si interfaccia con le istituzioni museali. Occorre oggi, che si sono gettate le premesse per un buon lavoro, impegnarsi con costanza per far sì che i nostri musei siano considerati luoghi dove è possibile star bene, dove si possono imparare tante cose anche divertendosi, dove è possibile conoscere, crearsi un senso di appartenenza del territorio. La conoscenza delle proprie origini e della natura, del percorso artistico e civico di una comunità, l'acquisizione di una coscienza ambientale, ci auguriamo possano aiutare i giovani ad entrare nella modernità del tempo e nella maturità della loro vita con maggiori strumenti, con affinata sensibilità e con accresciuta speranza nel futuro. Ci auguriamo anche che i ragazzi un giorno possano entrare nelle sale dei nostri musei da soli e percorrerle senza il timore di non sapere, possano trovare le condizioni per lasciarsi andare alla propria curiosità e alle emozioni così come ascoltassero musica; da lì poi nascerà la curiosità del sapere e sarà quella che li renderà più grandi. Il Direttore del Sistema Museale dott.ssa Ivana Iotta Presentazione Attività Didattica 2 Il Sistema Museale della città di Cremona Il Sistema Museale della città di Cremona è il Servizio comunale che si occupa dei beni culturali conservati nei musei cittadini con particolare riguardo alla conservazione, alla catalogazione, alla ricerca e alla promozione. Il Sistema è composto attualmente dal Museo Civico Ala Ponzone, comprendente la Pinacoteca e la Sezione Archeologica, dal Museo Stradivariano e dalla Collezione degli Archi del Palazzo Comunale, dal Museo Civico di Storia Naturale e dalla Cascinamuseo della Civiltà Contadina “Il Cambonino Vecchio”. Presso il Sistema Museale hanno sede inoltre la Sezione didattica, il Laboratorio di manutenzione ordinaria e conservativa del patrimonio, un archivio documentario e una biblioteca specializzata articolata nelle singole discipline museali. La salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio conservato si realizzano sia tramite l'attività di ricerca e studio, sia attraverso la promozione della fruizione da parte delle diverse fasce di pubblico. Tradizionalmente prioritaria è l'attenzione al mondo della scuola: i musei del Sistema promuovono e realizzano infatti, periodicamente, corsi di aggiornamento per docenti, pubblicazioni e altri sussidi didattici, visite guidate alle collezioni, attività di laboratorio, itinerari in luoghi e monumenti storicamente significativi della città e del territorio. Anche nell'ambito delle mostre a carattere temporaneo, tra cui i cosiddetti “grandi eventi”, vengono particolarmente curate le modalità di approccio da parte del pubblico scolastico alle opere e ai temi trattati. Lo sviluppo dell'attività segue di pari passo il rinnovamento, in corso da alcuni anni, delle sedi espositive e degli allestimenti: dopo l'inaugurazione del nuovo allestimento della Pinacoteca (1997), del Museo di Storia Naturale (1999) e del Museo Stradivariano (2001), sono in corso di progettazione analoghi interventi per gli altri musei del Sistema. Il Sistema Museale Attività Didattica 3 Organigramma: Sindaco di Cremona: Gian Carlo Corada Assessore alla Cultura: Gianfranco Berneri Direttore: Ivana Iotta Conservatore Pinacoteca: Mario Marubbi Conservatore Sezione Archeologica: Marina Volonté Conservatore Museo Stradivariano e Collezione degli Archi di Palazzo Comunale: Andrea Mosconi Conservatore Museo di Storia Naturale e Museo della Civiltà Contadina: Cinzia Galli Servizio didattico: Referente: Grazia Longhi Anna Mosconi Anna Ardigò Maria Giovanna Manzia Micaela Maranesi Roberta Raimondi Luisa Zanacchi Referente servizio di promozione del libro e della lettura: Iose Chiappari Conservatore del patrimonio artistico della Fondazione Città di Cremona: Lia Bellingeri della città di Cremo Attività Didattica 2003 - 2004 Attività Didattica 5 Indice La Pinacoteca 6 Il Museo Archeologico 14 Il Museo Stradivariano e gli Archi di Palazzo Comunale 20 Le collezioni artistiche della Fondazione Città di Cremona 24 Itinerari didattici in città 26 Il Museo di Storia Naturale 32 Il Museo della Civiltà Contadina Cascina “Il Cambonino Vecchio” 38 Il Museo in tasca 42 Zero 13 44 Informazioni e prenotazioni 46 La parola ai docenti 50 Indice Attività Didattica 6 La Pinacoteca La Pinacoteca del Museo Civico “Ala Ponzone” si trova nello storico palazzo Affaitati, uno degli esempi più insigni di architettura cremonese del Cinquecento. Il museo prende origine dalla ricca collezione privata del marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone che, con legato del 1842, nominò eredi del proprio patrimonio l’imperatore d’Austria Ferdinando I, esprimendo però la volontà che metà delle rendite fosse utilizzata per l’istituzione di una scuola di scultura da denominarsi “Istituto Ala Ponzone” e per l’esposizione delle cospicue raccolte di quadri, beni librari, monete. Il marchese discendeva dalla nobile famiglia Ponzone, una delle più antiche e ricche di Cremona. Giuseppe Sigismondo diede alla collezione una particolare impronta: raccoglitore appassionato e già allievo di Lazzaro Spallanzani presso l’ateneo pavese, acquistava ogni genere di oggetti antichi e di rarità scientifiche oltre che numerosi dipinti. Nella Pinacoteca, tuttavia, non è conservata solo la raccolta Ala Ponzone; negli anni successivi alla donazione, infatti, essa si è arricchita grazie ai lasciti di altri privati ed alle opere provenienti da numerose chiese della città. Oggi il patrimonio figurativo che vi è conservato costituisce un prezioso documento dello sviluppo dell’arte cremonese dal Medioevo ai giorni nostri. Il percorso espositivo inizia con la sala dedicata alle opere medioevali e del Quattrocento, tra cui le tavole prodotte nella bottega dei Bembo e continua nelle sale successive con l’esposizione delle opere del Cinquecento cremonese, periodo in cui gli artisti seppero dare vita ad una scuola pittorica di alta qualità. Tra i rappresentanti più significativi troviamo: Boccaccio e Camillo Boccaccino, Gian Francesco Bembo, i Campi. Segue la sala dedicata al folto gruppo di dipinti provenienti dalla chiesa di S. Domenico, demolita tra il 1869 La Pina Attività Didattica 7 e il 1887, che si trovava sul luogo dell’attuale Piazza Roma. La sala consente di ammirare diverse pale d’altare e dipinti di grandi dimensioni, tutte opere di pittori cremonesi e lombardi attivi tra il XVI e il XVII secolo. Il percorso prosegue nei due spazi successivi riservati, il primo, alla raccolta di Nature Morte, tra cui il famoso “Ortolano” dell’Arcimboldo, il secondo alla raccolta dei ritratti della famiglia Ponzoni e di alcuni nobili cremonesi. Uno spazio raccolto ospita invece la tela col San Francesco in meditazione del Caravaggio. Proseguendo la visita seguono le sale dedicate al Seicento e al Settecento, la sala che raccoglie i ritratti del Piccio e quella riservata ad una collezione di arti applicate fra cui porcellane giapponesi, smalti, avori e maioliche di produzione varia, oltre che i celebri legni intagliati del Bertesi. Al secondo piano una sala riunisce le opere relative all’iconografia di Cremona. L’esposizione si conclude con la raccolta di opere d’arte moderna e contemporanea e con il Gabinetto dei disegni e delle stampe. Scuole per l’infanzia • Conoscere il museo attraverso lo stupore di una storia narrata Percorso didattico in Pinacoteca: il percorso emotivamente coinvolgente consente ai bambini di scoprire e conoscere il museo attraverso una storia. È proprio la storia, raccontata e animata dall’operatore, l’elemento che consente loro un approccio piacevole ed entusiasmante. Il racconto li conduce alla scoperta degli spazi museali e delle loro funzioni, delle persone che vi lavorano e dei loro ruoli, del significato di collezione, opere, acoteca Attività Didattica 8 simboli. La caccia al tesoro e la ricostruzione di un grande puzzle consentono l’introduzione delle tematiche relative alla conservazione, al restauro e alla salvaguardia delle opere esposte. L’incontro ha la durata di 1 ora. • Laboratorio teorico - pratico: un quadro tutto mio Come si realizza un quadro: breve presentazione dei materiali e delle fasi per la realizzazione di un dipinto. Il colore: confronto tra i colori utilizzati dal bambino nel proprio vissuto e i colori utilizzati dagli artisti nelle epoche passate, utilizzo di pigmenti, colla, uovo per costruire il colore di un tempo. Lettura di un dipinto: attraverso la proiezione di un immagine si procede alla lettura di un dipinto precedentemente visto in Pinacoteca. Realizzazione del proprio dipinto: oggetti, frutta, fiori, immagini, sagome saranno gli strumenti necessari che consentiranno ai bambini di inventare e creare il proprio quadro. Il laboratorio ha la durata di 2 ore. Scuole Elementari e Medie Inferiori • Approccio alla Pinacoteca Il percorso si propone di far conoscere il museo in relazione alla formazione della collezione, alla funzione espositiva degli spazi, nonché alle procedure per la conservazione e la tutela delle opere custodite. L’incontro, che permette una partecipazione attiva e diretta degli studenti, consente di affrontare la lettura iconografica, simbolica e tecnica di alcune opere d’arte fra le più significative. L’esperto potrà condurre l’alunno alla comprensione dell’evoluzione del linguaggio pittorico attraverso le epoche storiche, i diversi stili artistici, nonché i codici di lettura dell’immagine (soggetto religioso, storico, natura morta, ritratto, scene di genere e paesaggio). La Pina Attività Didattica 9 L’incontro ha la durata di 2 ore circa, gli argomenti sono da concordarsi con gli insegnanti. • Il ritratto Il percorso si propone di far conoscere agli alunni l’importante funzione che il ritratto ha sempre avuto. Confrontando opere di diverse epoche (dal Cinquecento al Novecento), l’esperto conduce gli alunni alla conoscenza delle diverse metodologie nel ritrarre la figura umana: il modo di atteggiarsi, la capacità espressiva, l’importanza dell’abbigliamento, gli elementi allegorici, l’ambiente, lo sfondo in cui la figura si colloca. Durante l’incontro si effettua la lettura di cinque opere, dopodiché gli alunni potranno sceglierne una in particolare da analizzare con maggior attenzione utilizzando una scheda predisposta, da compilarsi davanti all’opera prescelta. L’incontro ha la durata di 2 ore circa. • Le tecniche artistiche: lezione in laboratorio Il laboratorio è dedicato ai temi della conservazione e restauro: metodo, materiali e strumenti. Attraverso la presentazione di strumenti e materiali gli alunni vengono a conoscenza delle tecniche pittoriche e, al tempo stesso, comprendono il significato e l’importanza del Bene Culturale nonché i criteri metodologici finalizzati alla sua conservazione. Durante l’incontro, gli alunni imparano a conoscere le diverse tecniche artistiche: pittura a tempera, pittura a olio, affresco nonché tutti gli strumenti e i materiali necessari alla loro realizzazione nelle varie epoche storiche. L’incontro ha la durata di 1 ora. • Laboratorio pratico Tecnica pittorica: la tempera su tavola L’incontro in laboratorio prevede un primo momento introduttivo durante il quale l’esperto presenta attraverso una acoteca Attività Didattica 10 dimostrazione pratica strumenti, materiali e la tecnica esecutiva della pittura su tavola. In un secondo momento ogni alunno può sperimentare la tecnica presentata su una tavola realizzando così una propria opera. I materiali sono forniti dalla Sezione Didattica. L’incontro ha la durata di 2 ore circa. Agli incontri “Le tecniche artistiche” e “Laboratorio pratico” possono aderire le classi che hanno effettuato l’incontro propedeutico “Un approccio alla Pinacoteca”. • Laboratorio teorico - pratico: il colore ad olio L’incontro prevede due momenti: il primo in Pinacoteca nelle sale dedicate alle opere del XIX e XX secolo per l’analisi di un selezionato numero di dipinti, il secondo incontro in laboratorio per una prima sperimentazione delle diverse possibilità espressive della tecnica ad olio. • Laboratorio: il colore Il laboratorio prevede lo sviluppo dei seguenti temi: · la percezione dei colori · le tonalità · le gradazioni · attività pratica. L’attività è finalizzata a stimolare l’alunno alla percezione del colore su differenti superfici, in relazione con altri colori, nelle varie tonalità e gradazioni ecc. L’operatore, attraverso l’utilizzo di tavole cromatiche, facilita il momento di osservazione, ulteriormente valorizzato da esperienze concrete senso - percettive. • Laboratorio: luci e ombre Il laboratorio prevede lo sviluppo dei seguenti temi: · luce naturale e luce artificiale La Pina Attività Didattica 11 · provenienza della luce · luci e ombre colorate · attività pratica. L’attività è finalizzata alla comprensione del movimento e dell’incidenza delle fonti di luce sull’ambiente circostante e sugli oggetti. Gli esempi messi in atto dall’operatore e la conseguente esecuzione pratica da parte degli alunni creano i presupposti per una migliore lettura delle opere d’arte presenti in Pinacoteca. Scuole Medie Superiori • Un approccio alla Pinacoteca L’incontro è diretto ad allievi della scuola media superiore che non abbiano grande familiarità con l’ambiente museo. Viene svolto pertanto a scopo propedeutico e con modalità di approccio alla realtà museale. Il percorso consente di affrontare i seguenti argomenti: il collezionismo antico, il collezionismo del marchese Sigismondo Ala Ponzone, la formazione di una pinacoteca e il significato culturale e sociale dell’opera d’arte nonché delle diverse tecniche artistiche. L’incontro ha la durata di circa 2 ore. • Percorsi iconografici L’incontro ha lo scopo di introdurre i ragazzi alla conoscenza del linguaggio pittorico antico e moderno. Nel percorso iconografico si affronta la lettura dell’immagine per imparare a conoscere i diversi simboli dei soggetti pittorici, sia sacri che profani. Si analizzano inoltre le modalità di realizzazione dell’opera, ossia lo schema progettuale del dipinto affinché sia evidente il messaggio finale dell’opera presa in esame. Durante la lezione è possibile riprodurre lo schema progettuale delle opere osservate: l’esperto conduce lo studente acoteca Attività Didattica 12 alla visualizzazione e riproduzione di quanto analizzato nell’immagine. L’incontro ha la durata di circa 2 ore; le modalità sono da concordarsi con i docenti. • Incontri tematici Una serie di quattro incontri, corrispondenti ad altrettanti itinerari di visita, permette di conoscere in maniera più approfondita la Pinacoteca, soffermandosi in maniera completa ed esaustiva di fronte ad alcune opere chiave della cultura artistica cremonese dal Quattrocento all’Ottocento. Si possono prenotare singolarmente in base agli interessi della classe, ipotizzando uno svolgimento completo lungo tutto il ciclo scolastico. I temi degli incontri, della durata di circa 1 ora e 30 ciascuno, sono i seguenti: · I Bembo e la pittura cremonese nel Quattrocento · I Campi e la pittura cremonese nel Cinquecento · Caravaggio e la pittura di realtà · Diotti e Piccio: la pittura cremonese dal Neoclassicismo al Romanticismo. Per le scuole che hanno tra gli insegnamenti la Storia dell’Arte è prevista la possibilità di abbinare all’incontro una lezione con diapositive, al fine di ampliare il panorama di conoscenze confrontando la cultura artistica cremonese con quella di altre importanti scuole pittoriche. • Le tecniche della conservazione e del restauro Durante l’incontro in laboratorio si affrontano i temi della conservazione e del restauro delle opere d’arte. L’allestimento del laboratorio consente di presentare agli studenti tutti i materiali, gli strumenti e la metodologia per la realizzazione delle opere (tempera su tavola, foglia d’oro, tempera ad olio, affresco) e di venire a conoscenza così delle diverse tecniche pittoriche. La lezione per- La Pina Attività Didattica 13 mette inoltre d’introdurre il discorso relativo al significato, all’importanza e alla salvaguardia del Bene Culturale. • Le tecniche pittoriche L’incontro prevede la conoscenza approfondita delle tecniche pittoriche utilizzate dagli artisti nelle diverse epoche attraverso: · la visione diretta dei materiali presenti nel laboratorio · la proiezione di diapositive che illustrano le principali fasi dei procedimenti tecnici · la consultazione dei testi più significativi della letteratura artistica a partire dalle epoche più antiche (trattati tecnici e teorici). acoteca Attività Didattica 14 Il Museo Archeologico Il Museo Archeologico di Cremona, come la Pinacoteca e il Museo di Storia Naturale, ha origine dalla collezione del nobile Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone, di cui facevano parte ceramiche etrusche, greche, dell’Italia meridionale e della Sicilia, un gruppo di sculture in marmo di epoca romana, alcune migliaia di monete soprattutto di età romana imperiale. Nel corso del XIX secolo diverse furono le donazioni di oggetti archeologici, mentre l’unificazione delle raccolte civiche con quelle del Museo Provinciale portò al patrimonio museale materiali provenienti da rinvenimenti urbani, effettuati in seguito alle demolizioni di chiese e di altri edifici cittadini. L’incremento maggiore delle raccolte, per quanto riguarda la provenienza territoriale, si è avuto però nel XX secolo, grazie all’atto di deposito al Museo da parte della Soprintendenza archeologica del materiale che si andava rinvenendo nel sottosuolo cittadino (rinvenimenti che continuano tuttora), tra cui i venticinque lacerti di pavimenti a mosaico che costituiscono la testimonianza più nota di Cremona romana. Al 1972 risale poi l’ultima donazione di reperti di provenienza non locale costituita dalla raccolta Dordoni, con ceramiche greche e apule di eccezionale pregio. Il patrimonio così formato venne esposto, a partire dagli anni ‘60 del secolo passato, nelle sale al piano terra di Palazzo Affaitati. Tale allestimento, esemplare per l’epoca in cui fu realizzato, è risultato poi superato dall’affermarsi di nuovi principi museologici e museografici, dalla limitatezza degli spazi a disposizione a fronte dell’incremento delle raccolte e da problemi conservativi. Per queste ragioni, all’inizio degli anni ’90 sono stati intrapresi impegnativi lavori di restauro in vista di un nuovo allestimento museale, in attesa del quale le raccolte di provenienza extraterritoriale sono ospitate nelle sale del soppalco al I piano di Palazzo Affaitati. Il Museo Ar Attività Didattica 15 Scuole Elementari e Medie Inferiori • Dei, eroi, animali e… mostri: le raffigurazioni sulle ceramiche del museo (solo per le scuole elementari) La visita alla sezione delle collezioni archeologiche segue il filo della ricerca dei soggetti dei vasi figurati esposti, attraverso il racconto e la scoperta degli episodi della mitologia greca. L’incontro ha la durata di circa un 1 ora. Agli studenti vengono fornite schede didattiche da utilizzare durante l’incontro e a scuola. Gli insegnanti possono richiedere ulteriore materiale informativo ed illustrativo. • Laboratorio: costruiamo un mosaico (solo per le scuole elementari) La presentazione delle tecniche e delle iconografie del mosaico romano, che avviene tramite la proiezione di diapositive di pavimenti rinvenuti in città e nel territorio, costituisce il preludio alla realizzazione in laboratorio da parte dei bambini, singolarmente o in gruppo, di composizioni “a mosaico”. Per le composizioni si utilizzano materiali di semplice reperimento e maneggevoli, tuttavia la percezione dei materiali autentici viene garantita dall’osservazione e manipolazione di tessere musive in pietra di vario tipo. L’incontro ha una durata di 2 ore. • Visita alle collezioni Si propone un approccio al Museo Archeologico attraverso l’osservazione dei materiali attualmente esposti, pertinenti alle collezioni ceramiche greche e magno greche e a quella delle sculture romane. rcheologico Attività Didattica 16 A rotazione vengono presentati inoltre, attraverso esposizioni a tema, alcuni reperti provenienti da scavi in città e nel territorio. La visita è anche l’occasione per conoscere la storia della formazione delle collezioni museali, dal nucleo originario del lascito Ala Ponzone alle più recenti acquisizioni della ricerca archeologica sul campo. L’incontro ha la durata di circa 1 ora. • I mosaici di Cremona Romana Attraverso la presentazione di immagini e la visione diretta di alcuni pavimenti recentemente restaurati, viene delineato il quadro della città romana alla luce dei più recenti ritrovamenti archeologici; l’incontro ha una durata di 1-2 ore a seconda dell’età degli alunni e del tipo di approfondimento richiesto, e può essere abbinato all’itinerario di Cremona Romana (si veda a p. 26). Agli insegnanti viene fornito materiale informativo ed illustrativo. • Laboratorio: lo scavo archeologico, metodo e strumenti Attraverso l’analisi di un modello di stratificazione archeologica, i ragazzi apprendono i fondamenti della metodologia dello scavo stratigrafico e della sua documentazione, oltre alle modalità di recupero dei materiali. A questo scopo, vengono usate riproduzioni di reperti romani, che vengono collocate nei vari strati ricostruendo possibili contesti di scavo. Vengono inoltre mostrati gli attrezzi e gli strumenti che gli archeologi utilizzano nel loro lavoro sul terreno e per la documentazione dello scavo. L’incontro ha la durata di circa 1 ora. • Laboratorio: la catalogazione e la conservazione dei reperti archeologici Attraverso esempi pratici, gli studenti possono avvicinarsi al lavoro Il Museo Ar Attività Didattica 17 “dietro le quinte” del museo, imparando i principi basilari per una corretta gestione di una raccolta archeologica, dall’inventariazione agli interventi di restauro; gli esiti di questi ultimi vengono verificati dagli studenti stessi tramite l’osservazione diretta di alcuni degli oggetti conservati in museo. L’incontro ha una durata di 1-2 ore, a seconda dell’età degli alunni e del tipo di approfondimento richiesto. • Laboratorio: la scrittura nel mondo antico Il laboratorio, di carattere teorico - pratico, si articola in due momenti. La prima parte è dedicata all’evoluzione della scrittura, con particolare attenzione ai seguenti temi: · la scrittura mesopotamica · le scritture egizie (con particolare attenzione alla scrittura geroglifica) · la nascita della scrittura alfabetica · l’alfabeto in Grecia e in Italia · scolari e maestri nel mondo romano · l’evoluzione della scrittura in Occidente · i supporti scrittori: dall’argilla alla pergamena. Nella seconda parte gli studenti sono chiamati a svolgere una prova di scrittura, differenziata a seconda delle fasce d’età: si può infatti provare a scrivere il proprio nome in caratteri geroglifici, oppure utilizzare, come nell’antica Roma, stilo e tavoletta cerata. L’incontro ha la durata di 2 ore. rcheologico Attività Didattica 18 Scuole Medie Superiori • Visita alle collezioni Si propone un approccio al Museo Archeologico attraverso l’osservazione dei materiali attualmente esposti, pertinenti alle collezioni ceramiche greche e magno greche e a quella delle sculture romane. A rotazione vengono presentati inoltre, attraverso esposizioni a tema, alcuni reperti provenienti da scavi in città e nel territorio. La visita è anche l’occasione per conoscere la storia della formazione delle collezioni museali, dal nucleo originario del lascito Ala Ponzone alle più recenti acquisizioni della ricerca archeologica sul campo. L’incontro ha la durata di circa 1 ora. • Ritratti di pietra: le sculture romane del museo L’incontro ha come obiettivo la conoscenza della scultura di epoca romana come tecnica artistica e come strumento di comunicazione privilegiato nel mondo antico. Gli studenti imparano come si possono riconoscere, datare e interpretare i soggetti delle statue, con l’ausilio di immagini (proiezione di diapositive) e con la visione completa delle opere esposte in museo. Gli insegnanti possono richiedere ulteriore materiale informativo ed illustrativo. • Laboratorio: la scrittura nel mondo antico Il laboratorio, di carattere teorico - pratico, si articola in due momenti. La prima parte è dedicata all’evoluzione della scrittura, con particolare attenzione ai seguenti temi: · la scrittura mesopotamica Il Museo Ar Attività Didattica 19 · le scritture egizie (con particolare attenzione alla scrittura geroglifica) · la nascita della scrittura alfabetica · l’alfabeto in Grecia e in Italia · scolari e maestri nel mondo romano · l’evoluzione della scrittura in Occidente · i supporti scrittori: dall’argilla alla pergamena. Nella seconda parte gli studenti sono chiamati a svolgere una prova di scrittura, differenziata a seconda delle fasce d’età: si può infatti provare a scrivere il proprio nome in caratteri geroglifici, oppure utilizzare, come nell’antica Roma, stilo e tavoletta cerata. L’incontro ha la durata di 2 ore. rcheologico Attività Didattica 20 Il Museo Stradivariano e gli Archi di Palazzo Comunale A Cremona esiste un museo unico nel suo genere, che contribuisce a fare della città una tappa fondamentale per chiunque si occupi o sia appassionato di musica e liuteria: si tratta del Museo Stradivariano, dedicato al grande liutaio Antonio Stradivari che visse dal 1644 al 1737. Il museo conserva infatti una ricchissima collezione, raccolta nel sec. XVIII da Alessandro Cozio conte di Salabue, costituita da forme in legno, modelli cartacei e attrezzi vari appartenuti ad Antonio Stradivari. Oltre a questo materiale, il museo espone un gruppo di strumenti ad arco, e, da qualche anno, l’itinerario didattico relativo alla “costruzione della viola contralto secondo la tradizione cremonese”. All’interno del Museo Stradivariano è stato realizzato, nel dicembre 2003, un percorso didattico per non vedenti ed ipovedenti che illustra al visitatore, attraverso nove postazioni, come si realizza un violino. Le postazioni, corredate da un apparato didascalico in chiaro ed in braille, permettono al visitatore di toccare anche gli elementi esposti. Nel palazzo Comunale di Cremona è esposta una delle più importanti collezioni di strumenti realizzati dai nomi più prestigiosi della scuola cremonese: un violino di Andrea Amati del 1566, una viola dei fratelli Antonio e Gerolamo Amati (figli di Andrea) del 1615, un violino di Nicola Amati del 1658, il “Clisbee” di Antonio Stradivari del 1669, Il Museo Stradivaria Attività Didattica 21 il “Quarestani” di Giuseppe Guarneri (figlio di Andrea) del 1689, il “Cremonese 1715” di Antonio Stradivari, lo “Stauffer” di Giuseppe Guarneri del Gesù del 1734 e ancora lo “Stauffer” di Enrico Ceruti del 1868 e infine il violino costruito da Simone Fernando Sacconi nel 1941. Scuole Elementari • Visita alle collezioni Visita guidata al museo dove vengono identificate e presentate le tre sezioni che lo compongono: un itinerario didattico preceduto da un video dove si spiega come viene costruita una viola secondo il sistema classico cremonese; strumenti ad arco esposti, opera per maggior parte di liutai italiani attivi dalla seconda metà dell’Ottocento circa fino alla prima metà del Novecento; sedici bacheche contenenti un “corpus”, unico al mondo, costituito da forme in legno, disegni e attrezzi vari appartenuti al grande liutaio Antonio Stradivari. L’incontro tende a far conoscere, attraverso la visione ragionata delle tre sezioni del museo, un momento della storia cremonese relativa ai grandi protagonisti della scuola liutaria, considerata ancora oggi la più importante in assoluto. Dal Museo Stradivariano si passa in Comune, dove è espo- ano e gli Archi di Pa Attività Didattica 22 sta la collezione “Gli Archi del Palazzo Comunale di Cremona”, per poter ascoltare una delle opere più rappresentative dell’arte di Antonio Stradivari: il violino conosciuto come il “Cremonese 1715”. La durata complessiva dell’incontro è di 1 ora e 30 minuti circa. • Laboratorio: la bottega di liuteria La bottega di liuteria ricreata in laboratorio diventa un luogo affascinante per scoprire come il liutaio con grande abilità lavora il legno e lo trasforma. L’operatore presenterà agli alunni le fasi della costruzione del violino; schede gioco completeranno l’incontro. Scuole Medie Inferiori e Superiori • La costruzione della viola contralto Dopo la visita del museo si può scegliere di rivolgere particolare attenzione ad un’indagine approfondita dell’itinerario didattico. Segue una visita in Palazzo Comunale per ascoltare il violino di Antonio Stradivari il “Cremonese 1715”. Durata dell’incontro al museo 1 ora circa; con successivo spostamento in palazzo Comunale 2 ore circa. • La Collezione “Gli archi del Palazzo Comunale di Cremona” Incontro presso il palazzo Comunale, con una lezione sui due secoli più prestigiosi della liuteria classica cremonese, dalla prima metà del XVI fino alla prima metà del XVIII secolo. Segue un confronto tra due capolavori appartenenti alla collezione “Gli archi del Palazzo Comunale di Cremona”: il violino di Antonio Il Museo Stradivaria Attività Didattica 23 Stradivari il “Cremonese 1715” e lo “Stauffer” di Guarneri del Gesù del 1734, per cercare di capire se vi siano differenze apprezzabili sul piano sonoro. A questo proposito vengono eseguiti gli stessi due brani, su ognuno degli strumenti sopra menzionati. La durata complessiva dell’incontro è di 1 ora circa. • Laboratorio: la bottega di liuteria La bottega di liuteria ricreata in laboratorio diventa un luogo affascinante per scoprire come il liutaio con grande abilità lavora il legno e lo trasforma. L’operatore presenterà agli alunni le fasi della costruzione del violino; schede gioco e un quaderno didattico completeranno l’incontro. ano e gli Archi di Pa Attività Didattica 24 Le collezioni artistiche della Fondazione Città di Cremona Le attività didattiche riguardano un patrimonio artistico ancora poco conosciuto, quello già delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza di Cremona e ancor prima dell’Ente Comunale di Assistenza di Cremona. Le raccolte derivano dagli antichi Luoghi Pii fondati a partire dal XIV secolo e dediti a carità e assistenza, e dagli orfanotrofi cittadini. Committenti e proprietari di pale d’altare, cicli decorativi, sculture lignee, i principali Luoghi Pii - come il Consorzio della Vergine Maria, detto della Donna, e quello di Sant’Omobono - hanno lasciato consistenti nuclei di opere, attraverso le quali si ricostruisce un aspetto rilevante della storia locale dal Medioevo fino alle riforme amministrative settecentesche. I dipinti antichi della sede sono circa sessanta, in prevalenza risalenti al XVII secolo. Il ciclo di dodici tele con Storie bibliche dei pittori cremonesi Francesco e Pietro Antonio Picenardi del 1687 costituisce la serie di maggiore interesse, cui si affianca un nutrito gruppo di ritratti di benefattori con alcuni esempi notevoli fra Cinque e Seicento. Fra questi, il ritratto di Agostino Gallarati riferito all’ambito di Gervasio Gatti e il gruppo familiare degli Amidani attribuibile alla cerchia delle sorelle Anguissola. Altre opere particolarmente significative sono la pala con le Stigmate di san Francesco del genovese Andrea Carlone e la storia di Tobia e Tobiolo di Giulio Calvi detto il Coronaro. Alcuni dei dipinti si prestano in modo particolarmente efficace ad attività didattiche riguardanti da un lato aspetti della storia cittadina (i ritratti, ad esempio quello della famiglia Amidani, importanti mercanti e banchieri nel Cinquecento), dall’altro temi più o meno strettamente religiosi (la singolare iconografia del Tobia e Tobiolo, le effigi dei Padri Somaschi rettori dell’Orfanotrofio maschile). Le opere sono conservate nella sede dell’ente, il seicentesco palazzo fatto erigere dal Consorzio della Donna accanto all’Ospedale di Le collezioni artistic Attività Didattica 25 Santa Maria della Pietà, che presenta un legame storico inscindibile con il patrimonio artistico conservato al suo interno. L’edificio ha mantenuto quasi intatta la struttura originaria; al primo piano si trova la sala consiliare - ancora oggi destinata a tale funzione - nella quale sono esposti i dipinti più importanti e che accoglie le attività didattiche. Scuole Elementari e Medie Inferiori Le proposte di approfondimento riguardano in particolare alcuni dipinti del XVI-XVII secolo: · Ambito delle sorelle Anguissola, La famiglia di Cornelio Amidani; · Ambito di Gervasio Gatti, Ritratto di Agostino Gallarati; · Pittore cremonese del Seicento, Ritratto di Pantaleo Panvinio; · Giulio Calvi detto il Coronaro, Tobia, Tobiolo e l’angelo; · Francesco e Pietro Antonio Picenardi, Storie bibliche (serie di 12 dipinti). I laboratori didattici si propongono il duplice obiettivo di sottolineare l’importanza dei Luoghi Pii cremonesi nella storia della città e di approfondire la conoscenza di alcuni dipinti in particolare, secondo diverse tipologie (il ritratto, la storia a soggetto religioso, il ciclo decorativo). Gli alunni sono invitati ad osservare l’opera, a trovare le parole per descriverla (forme e colori), a riflettere su ciò che rappresenta, ad elaborarne i contenuti storici, a riprodurla in disegno. La durata complessiva dell’incontro è di 2 ore circa. Scuole Medie Superiori Gli incontri con le scuole superiori consistono in un percorso di visita delle raccolte all’interno della sede, con una premessa storica di introduzione. Possono essere concordati con gli insegnanti specifici ambiti di approfondimento storico e storico-artistico. che della Fondazion Attività Didattica 26 Itinerari didattici in città Storia, Storia dell’Arte e dell’Architettura, Musica Scuole Elementari, Medie Inferiori e Medie Superiori • Cremona romana: strada basolata a fianco di via Solferino, domus di via Capra/Plasio e, eventualmente, collezione archeologica del Museo Civico “Ala Ponzone” La fondazione di Cremona, colonia di diritto latino, avamposto dei Romani a Nord del Po, risale al 218 a.C. La sua posizione, presso l’antico corso del fiume (in età romana navigabile dalla foce fino a Torino), si rivelò particolarmente favorevole per i collegamenti con l’area adriatica, ulteriormente facilitati in seguito alla costruzione, nel 148 a.C., della via Postumia. L’impianto della città romana era regolare, con una maglia di isolati formati dagli incroci di cardines e decumani, con lati di circa 80 m; all’interno del tessuto urbanistico, è possibile riconoscere settori a diversa destinazione funzionale: pubblica, privata, artigianale. Particolarmente interessanti sono i rinvenimenti di edifici di abitazione, concentrati nell’area tra piazza Roma, via Anguissola e via Plasio, che documentano l’alto tenore di vita dei cittadini cremonesi soprattutto nella prima età imperiale. L’itinerario è ora supportato da pannelli informativi, posizionati nei luoghi dei principali ritrovamenti. Visita alle collezioni Si propone un approccio al Museo Archeologico attraverso l’osservazione dei materiali attualmente esposti, pertinenti alle collezioni ceramiche greche e magnogreche e a quella delle sculture romane. A rotazione vengono presentati inoltre, attraverso esposizioni a tema, alcuni reperti provenienti da scavi in città e nel territorio. La visita è anche l’occasione per conoscere la storia della formazione Itinerari dida Attività Didattica 27 delle collezioni museali, dal nucleo originario del lascito Ala Ponzone alle più recenti acquisizioni della ricerca archeologica sul campo. • Cremona medievale: chiese di S. Michele, piazza del Comune con la Cattedrale, palazzo Comunale, Battistero, Torrazzo, palazzo Cittanova, sala delle opere del Quattrocento in Pinacoteca. chiesa di S. Michele L’incontro prevede la presentazione della struttura architettonica di epoca romanica imparando a riconoscerne spazi e funzioni, quali la cripta, il presbiterio, la navata. La chiesa nel corso dei secoli ha subito profonde trasformazioni architettoniche, pur conservando l’impianto originario: si possono così osservare elementi di epoca longobarda (capitelli conservati nella cripta), romanica (capitelli e l’importante affresco del catino absidale rappresentante “Cristo Giudice” del XIII secolo), nonché opere artistiche cinque e seicentesche. piazza del Comune L’incontro prevede la presentazione storica della piazza del Comune con gli edifici che vi prospettano: palazzo Comunale, Loggia dei Militi, Cattedrale, Battistero, Torrazzo. Si prosegue poi con l’analisi storica e stilistica di ciascuno degli edifici monumentali, sia all’esterno che all’interno. Di particolare interesse la visita all’interno della Cattedrale, poiché attraverso le trasformazioni stilistiche avvenute nel corso dei secoli è possibile conoscere la storia dell’arte cremonese dal Medioevo al Barocco. Significativa è inoltre la visita all’interno di palazzo Comunale per conoscerne, oltre alla storia, le funzioni e gli spazi. La suggestiva salita al Torrazzo, la torre campanaria più alta d’Italia, consente di ammirare dall’alto la struttura urbanistica della città. attici in città Attività Didattica 28 palazzo Cittanova L’incontro prevede la presentazione storica della parte aggiunta nel XII e XIII secolo al nucleo più antico della città, la cosiddetta “Cittanova”, contrapposta alla città vecchia. La Cittanova aveva il proprio palazzo pubblico, conosciuto come palazzo Cittanova, edificato nel 1256 di fronte alla chiesa di S. Agata, come la città vecchia aveva in piazza del Comune la Cattedrale antistante il palazzo del Comune. • Cremona rinascimentale: il duomo, chiese di S. Margherita, S. Sigismondo, S. Abbondio, i palazzi tardo-quattrocenteschi e cinquecenteschi, sala delle opere del Cinquecento in Pinacoteca duomo L’incontro prevede la presentazione storica della Cattedrale con particolare attenzione al ciclo di affreschi cinquecenteschi della navata centrale (1514 - 1521) che rappresentano un autentico excursus della storia dell’arte cremonese da Boccaccio Boccaccino agli eccentrici Gian Francesco Bembo e Altobello Melone al bresciano Gerolamo Romanino, per concludersi con il teatrale affresco della Crocifissione dipinto in controfacciata da Giovanni Antonio Pordenone. chiesa di S. Margherita L’incontro prevede l’analisi storica e stilistica della chiesa interamente realizzata, sia dal punto di vista architettonico che pittorico, da Giulio Campi con l’ausilio del fratello Antonio nel 1547. chiesa di S. Sigismondo L’incontro prevede l’analisi storica e stilistica della chiesa, autentico tempio del manierismo cremonese cinquecentesco. Fondata nel 1463 per volontà di Bianca Maria Visconti, a ricordo del matrimonio celebrato nel 1441 con Francesco Sforza, su una chiesa preesistente nel medesimo luogo, è stata terminata nel 1492 ed affrescata a partire dal 1535 dai maggiori interpreti del manierismo cremonese: Camillo Boccaccino, Giulio Campi, Antonio Campi, Bernardino Campi. Itinerari didattic Attività Didattica 29 chiesa di S. Abbondio L’incontro prevede l’analisi storica e stilistica della chiesa affrescata a partire dall’ultimo quarto del XVI secolo da Orazio Sammachini e Giovanni Battista Trotti detto il Malosso. Di particolare interesse inoltre l’elegante chiostro di stile bramantesco edificato nel 1511 nel preesistente convento a fianco della chiesa e il Santuario Lauretano costruito nel 1625 sul modello della Santa Casa di Loreto. i palazzi L’incontro prevede la presentazione storica e stilistica di alcuni esempi di architettura gentilizia cremonese del XV e XVI secolo. Palazzo Fodri, visitabile anche all’interno in una sala con decorazioni parietali e soffitto a cassettoni lignei dipinti, è databile all’ultimo decennio del XVI secolo e presenta una raffinata decorazione in cotto nel cortiletto interno. Palazzo Raimondi, costruito nel 1496, è visitabile esternamente e nei cortili interni. Il monumentale palazzo Affaitati, di stile manierista, è visitabile esternamente e nei cortili interni; è inoltre possibile, nel corso della visita alla collezione della Pinacoteca, che ha sede nel palazzo stesso, ammirare le sale interne degli appartamenti nobili. la Pinacoteca L’incontro prevede, a completamento del percorso rinascimentale esterno, la conoscenza della pittura cinquecentesca cremonese conservata nella Pinacoteca Civica. • Cremona barocca: chiese di S. Pietro al Po, SS. Marcellino e Pietro, sala delle opere del Cinquecento e Seicento in Pinacoteca. chiesa di S. Pietro al Po L’incontro prevede l’analisi storica e stilistica della chiesa di S. Pietro fondata nell’XI secolo ai margini del fiume Po che a quel tempo scorreva ai piedi del sagrato antistante l’edificio: questo spiega la denominazione particolare della chiesa. La chiesa è stata ricostruita nel 1575 e decorata internamente i in città Attività Didattica 30 all’inizio del XVII secolo ad opera del pittore cremonese Giovanni Battista Trotti detto il Malosso con l’ausilio della sua bottega. Di particolare interesse la tela della Natività di Bernardino Gatti (1557) che fu asportata da Napoleone e restituita dalla Francia alla chiesa nel 1814 e la Madonna con Bambino e Santi, di Gian Francesco Bembo (1524), capolavoro dello stile eccentrico del pittore cremonese. chiesa dei SS. Marcellino e Pietro L’incontro prevede l’analisi storica e stilistica della chiesa che fu fondata dai Gesuiti nel 1602 e consacrata nel 1620; l’interno, a navata unica con altari laterali, presenta una raffinatissima decorazione di gusto barocco in stucco bianco. Ammirevoli le splendide cornici intagliate e dorate, i fastosi altari e gli arredi interni, espressione della tradizionale cultura cremonese di lavorazione del legno che nel corso del XVII secolo raggiunse livelli di notevole eleganza. La Pinacoteca L’incontro prevede, a completamento del percorso barocco esterno, la conoscenza della pittura seicentesca cremonese conservata nella Pinacoteca Civica. • Cremona settecentesca: teatro Ponchielli L’incontro prevede l’analisi storica e stilistica del teatro Ponchielli, uno dei più importanti teatri storici d’Italia, fondato nel 1747 per volontà di un’associazione di aristocratici cremonesi. Distrutto in seguito ad un incendio nel 1806, è stato ricostruito in stile neoclassico dall’architetto Luigi Canonica e successivamente modificato nella decorazione interna alla fine del XIX secolo quando venne intitolato al compositore Amilcare Ponchielli. Di notevole interesse è il sipario storico del teatro, realizzato nel 1892 dal pittore cremonese Antonio Rizzi (si veda sotto, Itinerario musicale). Itinerari didattic Attività Didattica 31 • Itinerario Musicale: Museo Stradivariano, Collezione degli Archi di Palazzo Comunale, casa nuziale, pietra tombale di Stradivari nei giardini di piazza Roma. Il percorso inizia dal Museo Stradivariano, organizzato in tre sezioni: la costruzione della viola contralto, secondo la tradizione della scuola classica cremonese, parallelamente alla quale è stato realizzato lo stesso percorso per non vedenti e ipovedenti; gli strumenti di liutai italiani che operarono dalla seconda metà del XIX secolo sino alla prima metà del XX; la collezione Salabue - Fiorini, costituita dai 710 reperti provenienti dal laboratorio di Antonio Stradivari. Si continua poi con la scoperta della casa nuziale di Stradivari (solo facciata esterna) e della pietra tombale, già nella distrutta chiesa di S. Domenico, della quale una copia è situata nei giardini pubblici di piazza Roma. La visita al teatro “Amilcare Ponchielli”, consente di ammirare al suo interno uno tra i più antichi teatri italiani ancora in piena attività. Costruito nel 1806 sui resti del settecentesco Teatro Nazari, distrutto da un incendio, il Teatro Concordia, poi Ponchielli, subì numerosi rifacimenti, fra cui la parziale ricostruzione ad opera di Luigi Voghera e Faustino Rodi (1824). Conserva tuttavia l’originaria impronta neoclassica, in particolare nella facciata, con il monumentale pronao ionico, e all’interno, dove la cavea a ferro di cavallo presenta decorazioni in legno, stucco e cartapesta dorati su fondo bianco. Di grande valore è inoltre il sipario dipinto da Antonio Rizzi alla fine dell’Ottocento, raffigurante l’allegoria della musica. L’itinerario si conclude con la visita alle collezione degli Archi del Palazzo Comunale, composta da strumenti realizzati dai nomi più prestigiosi della scuola cremonese: un violino di Andrea Amati del 1566, una viola dei fratelli Antonio e Gerolamo Amati (figli di Andrea), del 1615, un violino di Nicola Amati del 1658, il “Clisbee” di Antonio Stradivari del 1669, il “Quarestani” di Giuseppe Guarneri (figlio di Andrea) del 1689, il “Cremonese 1715” di Antonio Stradivari, lo “Stauffer” di Giuseppe Guarneri del Gesù del 1734 e ancora lo “Stauffer” di Enrico Ceruti del 1868 e infine il violino costruito da Simone Fernando Sacconi nel 1941. L’itinerario potrà essere concluso da una breve audizione. i in città Attività Didattica 32 Il Museo di Storia Naturale Il nucleo originario della sezione scientifica, come per altre sezioni del Sistema Museale della Città di Cremona, è costituito dal lascito Ala Ponzone, particolarmente interessante e di grande pregio in quanto Giuseppe Sigismondo (1761-1842), ancor prima che collezionista, fu naturalista e preparatore. A questo primo nucleo si sono aggiunte, in tempi successivi, altre raccolte donate prevalentemente da naturalisti locali. Le collezioni scientifiche hanno seguito le vicissitudini del Museo Civico “Ala Ponzone” fino agli anni ’50, momento in cui si decise il loro spostamento presso Palazzo dell’Arte. Qui venne inaugurato, in concomitanza con la settimana dei Musei il 30 ottobre 1958, il “nuovo” Museo Civico di Storia Naturale di Cremona. Infine, nel giugno del 1995, il trasferimento nell’attuale sede presso il Parco del Vecchio Passeggio. Il percorso proposto è articolato in sezioni, il cui filo conduttore è rappresentato dalla trasformazione delle funzioni, da collezione naturalistica “a profitto degli studiosi di questa città”, a istituzione che oggi si occupa della conoscenza e delle conservazione del proprio territorio, maturata nel corso del tempo dal museo. Il percorso inizia quindi con la sezione storica (costituita prevalentemente dal nucleo originario Ala Ponzone), prosegue con un passaggio sistematico attraverso le singole discipline (mineralogia, paleontologia e zoologia), per arrivare alla lettura del nostro territorio. L’ambiente naturale ed in particolare quello urbano permettono di introdurre due temi di grande attualità applicati alla situazione locale: una innovativa rappresentazione della “città sotto sopra”, e, a chiudere il percorso, una riflessione sulla conservazione della biodiversità. Il Museo di St Attività Didattica 33 Scuole Materne, Elementari, Medie Inferiori e Superiori In funzione delle classi e dei programmi scolastici svolti saranno di volta in volta adeguate le tematiche ed il linguaggio. La durata minima delle lezioni in Museo e dei laboratori è di 1 ora. • Lezioni in museo Mineralogia Attraverso l’osservazione dei campioni esposti, saranno illustrati i criteri utilizzati per la classificazione dei minerali, con particolare riguardo per il criterio cristallochimico, in base al quale è esposta la collezione presentata. Verranno analizzate le principali proprietà fisiche e chimiche, utili per il riconoscimento delle varie specie. Osservazioni relative agli ambienti di formazione ed ai processi genetici consentiranno di comprendere le ragioni dei differenti aspetti mostrati da una stessa specie minerale. Alla lezione teorica può essere affiancato un laboratorio di osservazioni al microscopio, in cui verranno presentati alcuni microminerali, che consentiranno di apprezzare maggiormente alcune caratteristiche tra cui la forma geometrica. Petrografia Attraverso l’osservazione e la manipolazione di campioni, saranno presentati e criteri di base per il riconoscimento e la classificazione delle rocce. Si vedrà come le diverse modalità di formazione (rocce magmatiche, sedimentarie, metamorfiche) determinano la composizione e la struttura della roccia risultante. Le tre famiglie di rocce in realtà non rappresentano mondi distanti tra loro: l’analisi del ciclo litogenetico consen- toria Naturale Attività Didattica 34 tira di comprendere le continue trasformazioni che avvengono nella litosfera. Alla lezione teorica può essere affiancato un laboratorio di microscopia, nel quale verranno presentati campioni di rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche e sabbie di origine diversa (fiume, mare, deserto…). Paleontologia Attraverso l’osservazione dei campioni esposti, ordinati con criterio cronologico, saranno presentati i concetti di base della paleontologia: i requisiti che favoriscono la fossilizzazione, i processi, gli ambienti. Ci si soffermerà sulle informazioni cronologiche, paleoambientali ed evolutive che i fossili sono in grado di fornire. Una particolare attenzione sarà rivolta ai reperti provenienti dalle alluvioni del fiume Po. Alla lezione teorica può essere affiancato un laboratorio paleontologico in cui, tramite l’osservazione, si offriranno i criteri di base per il riconoscimento e la classificazione dei fossili. Botanica Il Parco del Vecchio Passeggio, in cui è situata la sede del Museo, è un vero e proprio archivio delle specie vegetali presenti in città. L’osservazione degli alberi del parco consentirà di comprendere i criteri di classificazione utilizzati in botanica. Ci si soffermerà sulle differenze tra vegetazione autoctona e vegetazione alloctona, cercando di comprendere quali siano i fattori ambientali necessari per lo sviluppo delle varie specie arboree ed arbustive. Alla visita nel parco può essere affiancata l’osservazione al microscopio di tessuti vegetali. Può essere fornita collaborazione per la realizzazione di un erbario. Zoologia Attraverso l’osservazione dei pezzi esposti, ordinati con criterio evolutivo, verranno presentati i principi della sistematica zoologica. Si osserveranno gli aspetti strutturali ed evolutivi all’interno delle singole classi e attraverso i principi dell’anatomia comparata sarà sottoli- Il Museo di St Attività Didattica 35 neato in particolare il rapporto forma/funzione. Una particolare attenzione verrà rivolta agli aspetti faunistici del territorio cremonese, attraverso l’osservazione di piccole ricostruzioni ambientali (collezione Caporali) e di una collezione di avifauna locale (collezione Bertolotti). Alla lezione teorica può essere affiancato un laboratorio di microscopia, nel quale verranno presentati organismi unicellulari e parti di organismi più complessi. Pianura Padana L’osservazione degli elementi morfologici e dei principali processi morfogenetici attivi nella Pianura Padana consentirà di comprendere come il paesaggio, apparentemente monotono, sia in realtà il risultato di una storia climatica complessa e sia soggetto ad una continua evoluzione. Verranno considerati i processi correlati alla dinamica fluviale, osservandone le variazioni nello spazio e nel tempo. Alla lezione teorica può essere affiancata una visita guidata per le vie del centro storico, alla ricerca delle disomogeneità topografiche, testimonianza della storia recente del nostro territorio. La salita al Torrazzo consentirà di apprezzare appieno gli elementi morfologici dell’area cremonese. La città sottosopra Il percorso proposto consente di analizzare l’intervento dell’uomo all’interno dei cicli naturali di acqua, energia e materia, partendo dall’osservazione dei sottoservizi della città di Cremona, per arrivare ad un problema di grande attualità: la produzione e lo smaltimento dei rifiuti. Sarà così possibile osservare schemi delle reti di servizio che corrono sotto le strade della città, e verrà descritto lo schema di funzionamento degli impianti ad esse collegati. Il percorso si articola in tre sezioni: 1. Ciclo dell’acqua Attraverso l’osservazione dei pannelli illustrativi proposti nella sezione, si seguirà il percorso dell’acqua in natura ed in città. Verranno proposte le stratigrafie di alcuni pozzi cittadini, per comprendere le caratteristiche del sottosuolo e le ragioni toria Naturale Attività Didattica 36 che spingono alla scelta delle falde più profonde per la captazione dell’acqua destinata all’acquedotto. Si analizzerà il ciclo dell’acqua, partendo dai pozzi per giungere alla rete di forniture, alla rete fognaria e all’impianto di depurazione. 2. Ciclo dell’energia La lezione proposta affronterà il tema delle continue trasformazioni dell’energia nelle sue molteplici forme, soffermandosi in particolar modo sulla produzione dell’energia elettrica. Sarà proposto lo schema di funzionamento dei diversi tipi di centrali (idroelettrica, geotermica, termica ecc.) nelle quali la produzione di elettricità avviene tramite la trasformazione di altre forme di energia. Verrà seguito il percorso dell’elettricità dalla centrale di produzione sino alla nostra abitazione, con particolare riguardo alla situazione di Cremona, dove parte dell’energia elettrica è prodotta dalla centrale di cogenerazione di cui sarà proposto lo schema di funzionamento. 3. Il ciclo della materia Verrà proposto il problema della produzione di rifiuti, molti dei quali non rientrano nel ciclo naturale. Particolare attenzione sarà rivolta al tema della raccolta differenziata, finalizzata al riciclaggio o alla separazione dei rifiuti “pericolosi” dai normali canali di smaltimento. Per la frazione non differenziabile dei rifiuti urbani, a Cremona sono presenti due impianti: la discarica (Malagnino) e il termoutilizzatore (S.Rocco), di cui sarà proposto lo schema di funzionamento. Alla lezione teorica è possibile affiancare visite guidate agli impianti. • Laboratori: osservazioni al microscopio Mineralogia L’osservazione dei microminerali consentirà di completare la lezione teorica di mineralogia, permettendo di apprezzare caratteristiche spesso non visibili nei campioni macrocospici: la forma cristallina è spesso ben sviluppata e regolare, il che consente di riconoscere gli elementi di simmetria caratteristici delle varie specie, presupposto indispensabile per poter applicare il criterio classificativo cristallografico. È possibile osservare in dettaglio gli aspetti Il Museo di St Attività Didattica 37 geometrici e cromatici dei singoli cristalli e delle associazioni cristalline. Il laboratorio è fornito di sei stereoscopi. Biologia Attraverso l’osservazione al microscopio biologico, sarà possibile apprezzare i livelli di organizzazione e alcune caratteristiche dei tessuti degli esseri viventi. L’osservazione di organismi unicellulari consentirà di completare il discorso sistematico impostato nella lezione teorica ad argomento botanico o zoologico. All’interno di campioni di acqua prelevati da uno specchio d’acqua stagnante sarà possibile osservare gli organismi unicellulari presenti e le loro caratteristiche. Il laboratorio è fornito di sei microscopi per osservazioni biologiche. • Attività all’aperto Il Sistema Museale propone una serie di itinerari esterni legati alle discipline di riferimento dei musei che lo compongono. Per gli argomenti della sezione naturalistica, gli argomenti e le tappe degli itinerari sono i seguenti: · Naturalisti lungo il Po: percorso di osservazioni naturalistiche lungo il fiume nel tratto cittadino · Conosciamo la nostra città: percorso alla ricerca delle irregolarità topografiche che testimoniano l’evoluzione geomorfologica del territorio cittadino · Riconoscere le rocce dei monumenti cittadini: percorso di osservazione sulle litologie utilizzate per la costruzione dei monumenti e delle strade cittadine · Riconoscere gli alberi nei parchi cittadini: percorso di osservazione di carattere botanico sulle specie presenti nei parchi della città L’iniziativa intende rappresentare un ausilio alla programmazione didattica con l’approfondimento delle discipline trattate in Museo. Con gli itinerari proposti si intende offrire l’opportunità di approfondire la conoscenza del territorio cremonese sottolineandone le valenze paesaggistico-ambientali. toria Naturale Attività Didattica 38 Il Museo della Civiltà Contadina Cascina “Il Cambonino Vecchio” La collocazione del Museo della Civiltà Contadina di Cremona - inaugurato nel 1978 - nella cascina il “Cambonino Vecchio”, da sempre costituisce un elemento fondamentale nella scelta della tipologia delle collezioni esposte e dell’ordinamento seguito nel loro allestimento. La stalla antica: è la testimonianza più remota della cascina. È costituita da sei campate sostenute da archi a tutto sesto e da cinque colonnine centrali, il pavimento è in mattoni di cotto e sulle lettiere originali sono state ricostruite le mangiatoie. Annesse vi sono le porcilaie di allevamento, e tre porcili da ingrasso, con sovrapposti tre pollai. L’allestimento proposto presenta oggetti relativi ai lavori legati all’allevamento. La “bugadeera” (locale adibito a lavanderia) presenta all’interno due fornelli in muratura, entro cui erano poste le caldaie metalliche per la bollitura dell’acqua. L’annerimento del soffitto e delle pareti, conservato nell’allestimento, deriva dal fumo dei fornelli. In una delle case dei contadini è stato ricreato l’ambiente domestico, un’altra ospita la sede della “Cucina cremonese”. La casa del fattore: si riconosce dal campaniletto posto in cima al tetto. Il primo piano ospita la sede del gruppo dialettale “El Zach”. La stanza a piano terra è invece adibita a laboratorio didattico. La casa padronale ha la porta centrale che immette nel bocchirale, un ampio corridoio adibito a “sala di rappresentanza” che oggi, con le stanze limitrofe, viene utilizzato per attività didattiche e mostre temporanee. Il barchessale presenta la tipica grigliatura a gelosia che consentiva la perfetta aerazione della corte, in mezzo alla quale si trovava l’aia, Il Museo della Civilt Attività Didattica 39 utilizzata per l’essicazione dei cereali. Sotto i portici, da un lato sono esposti i mezzi di trasporto, dall’altro le macchine agricole. La stalla nuova, il cui accesso è consentito attraverso un vano adibito al ricovero dei cavalli, è costituita da sette campate, con volte a padiglione formanti anche il pavimento del fienile soprastante. L’allestimento proposto presenta oggetti relativi alla cura dei cavalli, ed una sequenza di attrezzi utilizzati per il lavoro nei campi, in tutte le fasi dall’aratura alla cernita delle sementi. L’Oratorio della Beata Vergine di Caravaggio presenta due ingressi, uno accessibile dall’interno l’altro esterno attiguo al portone principale della cascina ed ospita ancora oggi alcune delle tradizionali funzioni mariane serali del “Mese di Maggio”. Scuole Materne, Elementari, Medie Inferiori e Superiori In funzione delle classi e dei programmi scolastici svolti saranno di volta in volta adeguate le tematiche ed il linguaggio. Le attività di laboratorio sono riservate alle classi delle scuole materne e del primo ciclo della scuola elementare. La durata minima delle lezioni in Museo e dei laboratori è di 1 ora. • Visita al Cambonino Vecchio Uno sguardo d’insieme alla struttura ed agli edifici darà lo spunto per approfondimenti sulla cascina a “corte chiusa”. tà Contadina Cascin Attività Didattica 40 La struttura quadrata e la funzionale distribuzione dei fabbricati, tutti rivolti all’interno della corte, rappresentano infatti quella che è la tipica cascina della pianura irrigua cremonese. A partire dall’Oratorio della Beata Vergine si proseguirà la visita passando per la casa del contadino, la stalla vecchia, la lavanderia, la casa del fattore, la casa padronale e quindi dalla stalla dei cavalli si continuerà per la stalla nuova. Verranno mostrati alcuni oggetti utilizzati per i lavori domestici ed alcuni attrezzi per il lavoro in cascina e nei campi, saranno dati cenni sull’impiego dei carri per l trasporto di materiali vari e dei calessi per il trasporto di persone. • Il lavoro nei campi Il lavoro nei campi, che in origine veniva effettuato manualmente, si è col tempo evoluto. Si sono acquisite le prime macchine capaci di svolgere le operazioni più semplici e ripetitive, fino ad allora eseguite dall’uomo, e che oltre a ridurne la fatica fisica incrementano le rese lavorative. Nell’allestimento sono presenti varie tipologie di strumenti affini, dai più semplici ai più evoluti, alcuni costruiti artigianalmente con soli componenti di legno e ferro forgiati in modo più o meno complesso, altri legati alle prime produzioni in serie. • Laboratori Farina del mio sacco - Arte e tecnica molitoria Fin dai tempi più antichi l’uomo ha utilizzato i cereali in chicchi o in farina per la propria alimentazione. Con i chicchi d’orzo si preparavano minestre e minestroni, con la farina di frumento si preparava il pane bianco, con quella di mais la polenta. All’osservazione di alcuni degli strumenti conservati nella Cascina Museo che servivano per la lavorazione dei cereali, seguirà un laboratorio pratico in cui partendo dalla macinazione dei chicchi si arriva all’impasto per la panificazione. Il Museo della Civilt Attività Didattica 41 Filo da torcere - Le fibre tessili e la loro lavorazione Mentre gli uomini lavoravano i campi le donne si dedicavano alla tessitura. Le fibre, per lo più vegetali, dovevano prima essere filate con il filatoio quindi avvolte in matasse che, dipanate con l’arcolaio, potevano essere poi impiegate per le tessiture di biancheria, camicie, grembiuli ed altro. Alla visita della casa del contadino, in cui sono esposti alcuni degli strumenti utilizzati per la lavorazione delle fibre, seguirà un laboratorio pratico in cui verranno eseguite le più elementari tecniche di tessitura. I nonni giocavano - Laboratorio sul giocattolo Nella cascina vivevano anziani, adulti e bambini; i più grandi sfruttavano l’aia per le attività agricole mentre i più piccoli la vivevano come uno spazio per il gioco. Di generazione in generazione i nonni tramandavano ai nipoti non solo il giocattolo in quanto oggetto fisico, ma anche l’arte del costruirlo. All’osservazione di alcuni esempi in legno conservati nella Cascina Museo seguirà un laboratorio pratico in cui verrà illustrata una semplice tecnica per la costruzione di un giocattolo. • Se vuoi saperne di più… Chi mantiene una siepe mantiene un tesoro - L’importanza delle siepi intercoltivo. Da sempre l’uomo coltiva ed utilizza alberi ed arbusti da cui ricava legno che impiega come combustibile per creare calore ed energia, come materiale da costruzione e per la realizzazione di attrezzi, utensili ed oggetti di vario tipo. Dopo aver descritto la peculiarità di filari alberati e siepi, facendo riferimento ai cambiamenti che il paesaggio agrario ha subito negli ultimi cinquant’anni, verranno dati alcuni cenni su quelle che sono le essenze tipiche del nostro territorio e sul loro utilizzo. tà Contadina Cascin Attività Didattica 42 Il Museo in tasca Scuole Elementari Il progetto è pensato come un percorso rivolto alla “scoperta” dei tesori conservati nei musei di Cremona: dipinti, mosaici, minerali, fossili, violini, attrezzi della tradizione contadina. Per ogni classe della scuola elementare sono previste attività di riscoperta, studio e animazione intorno al patrimonio di ognuna delle sezioni del Sistema Museale della città: si parte con le prime classi dalla considerazione dell’ambiente naturale e dei suoi abitanti (Museo di Storia Naturale); nelle seconde classi si può scoprire il mondo contadino della campagna cremonese (Museo della Civiltà Contadina); con le classi terze elementari si affronta il mondo dell’arte e della pittura attraverso le collezioni conservate nella Pinacoteca del Museo Civico “Ala Ponzone”; alle classi quarte è dedicato un laboratorio finalizzato alla conoscenza della stratigrafia archeologica, preceduto dalla visita all’esposizione di ceramiche greche e dell’Italia meridionale e di sculture romane (Museo Archeologico); infine, agli allievi delle quinte elementari è dedicato l’incontro con la storia della liuteria cremonese (al Museo Stradivariano) e con la collezione degli Strumenti ad Arco di Palazzo Comunale. L’iniziativa, rivolta a favorire un positivo approccio degli alunni nei confronti delle realtà museali, intende da un lato rappresentare un ausilio alla programmazione didattica, dall’altro costruire un momento di appropriazione del bene culturale, sensibilizzando ciascuno nei confronti dei temi della conservazione e della salvaguardia. Gli studenti vengono coinvolti con diverse attività di laboratorio, che consentono loro di interagire con le collezioni del museo e di porsi dal punto di vista dello studioso e dell’artista. Viene fornito materiale a supporto degli interventi, sotto forma di cartelle didattiche, dispense ed opuscoli. Il Museo Attività Didattica 43 Tutta l’attività è gestita attraverso l’intervento dei conservatori e di altri esperti delle singole discipline e si rivolge agli alunni di tutte le classi elementari del Comune di Cremona. Gli insegnanti vengono invitati ad una preparazione preliminare attraverso incontri con gli esperti e la lettura di materiale informativo. Gli incontri si tengono presso le sedi museali, secondo un calendario predisposto annualmente dalla Sezione Didattica. Il trasporto è a cura e a carico del Comune. Per le scuole della provincia è possibile effettuare gli stessi percorsi previo pagamento del biglietto d’ingresso al museo e con trasporto a carico della scuola. in tasca Attività Didattica 44 Zero 13 Servizio di Promozione del Libro e della Lettura Nasce all’interno del Settore Affari Culturali e Museali del Comune di Cremona nel 2002 assorbendo il patrimonio librario, la ventennale esperienza biblioteconomica e la tradizione di intervento sul territorio dell’ex Sistema Bibliotecario Cremonese. Attualmente il servizio possiede circa 21.000 volumi in parte ancora depositati presso le biblioteche che aderivano al Sistema Bibliotecario Cremonese. Il fondo librario dedicato a bambini e ragazzi è stato notevolmente incrementato in questi ultimi anni e a tutt’oggi conta circa 11.000 volumi. I libri sono suddivisi per fasce d’età da 0 a 13 anni e comprendono i più diversi generi letterari, i fumetti e la divulgazione. Sono stati particolarmente curati i settori 0/3 anni e 0/6 anni che comprendono una ricca raccolta di libri cartonati, libri gioco, libri tattili, libri sonori, libri operativi, fiabe e albi illustrati. La finalità del servizio è quella di far conoscere la più recente editoria per ragazzi con particolare attenzione alla qualità dei testi e delle illustrazioni. Attualmente le funzioni del servizio si possono esemplificare nelle seguenti aree di intervento: • Acquisto e catalogazione dei libri. • Collaborazione con le scuole: Asili Nido, Materne per l’infanzia, Elementari, Secondarie di Primo Grado per: - Consulenze bibliografiche - Prestito di libri su richiesta degli insegnanti - Percorsi tematici di lettura - Mostre di libri Zero Attività Didattica 45 • Iniziative di promozione del libro e della lettura in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Cremona comprendenti: - Mostre di libri - Letture ad alta voce - Letture animate - Laboratori creativi - Spettacoli / Fiabe - Laboratori teatrali Presso il Museo Civico di Storia Naturale è allestito uno spazio permanente dedicato ai bambini per l’esposizione di libri e la lettura. • Collaborazione con l’ufficio Biblioteche della Provincia di Cremona per la distribuzione annuale alle scuole cittadine delle pubblicazioni: Un libro è... dalla biblioteca per te (fascia d’età 5-10 anni), Tempo libero (fascia d’età 11-13 anni). • Collaborazione con il Settore Politiche Educative del Comune di Cremona per la consulenza bibliografica alla manifestazione Fantasticalibro - Cremona dei bambini. • Partecipazione alla selezione ragionata di novità editoriali per bambini e ragazzi operata dal “Gruppo di Lavoro” coordinata dal Settore Biblioteche della Provincia di Milano per la realizzazione delle pubblicazioni: Un libro è... dalla biblioteca per te e Tempo libero. o 13 Attività Didattica 46 Informazioni e prenotazioni I destinatari dell’attività sono le scuole di ogni ordine e grado della città e della provincia di Cremona. Presso la Sezione Didattica del Sistema Museale i docenti possono rivolgersi per: · ricevere informazioni e indicazioni relative alle attività dei musei per una scelta che consenta una proficua programmazione didattica. · consultare pubblicazioni, materiali didattici, schede, per approfondire e consolidare in classe le tematiche trattate. · concordare con conservatori ed esperti progetti diversificati sulla base delle proprie esigenze scolastiche. Il personale scientifico del Servizio inoltre organizza corsi di aggiornamento, formazione, conferenze, incontri a tema. Tutte le attività sono condotte da esperti nelle singole discipline. I musei sono dotati di aule didattiche attrezzate con materiale specifico per i diversi laboratori e per le videoproiezioni. Le attività del Sistema Museale possono essere una risorsa utile per i Centri Estivi: il servizio è disponibile ad accogliere richieste per progettazione di percorsi e/o progetti didattici. Secondo le indicazioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione (accordo quadro del marzo 1998) i Servizi Educativi del museo sono disponibili per la realizzazione di progetti in partenariato scuola - museo. I progetti in partenariato nascono da una co-progettazione tra istituzioni scolastiche e museo. Essi vengono concordati sulla base delle Informazioni preno Attività Didattica 47 richieste formulate dai docenti che intendano progettare nuovi percorsi in stretta collaborazione con i musei del Sistema; possono essere inseriti nel contesto della programmazione annuale di istituto ed essere svolti durante l’arco di tutto l’anno scolastico o avere durata pluriennale; possono vertere su temi di ampio respiro attraverso un approccio multidisciplinare, ma anche essere l’approfondimento di un’unità didattica arricchita da specifici momenti di laboratorio sulle singole discipline o essere finalizzati alla conoscenza del territorio. Il Sistema Museale è infine disponibile alla collaborazione con le scuole per la realizzazione di progetti legati ai temi delle proprie collezioni, finalizzati anche alla produzione di materiale (CD-ROM, dispense ed altro) destinato alla distribuzione in rete. Modalità di prenotazione La prenotazione di percorsi, laboratori e incontri è possibile a partire dal mese di settembre, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, telefonando al nr. 0372 407764 o scrivendo all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]. La prenotazione permette di concordare la tipologia dell’incontro, la data, l’ora di arrivo, il luogo dell’appuntamento. Durante l’attività è indispensabile la presenza dei docenti. Qualora la classe fosse impossibilitata ad effettuare la visita, è necessario avvisare tempestivamente il servizio. otazioni consulenza Attività Didattica 48 Per le prenotazioni relative alle attività didattiche e ai percorsi del Museo di Storia Naturale e del Museo della Civiltà Contadina: tel. 0372 23766 e-mail: [email protected] Per la Fondazione Città di Cremona: tel. 0372 421011 - Fax 0372 421016 e-mail: [email protected] Indirizzi e costi Museo Civico “Ala Ponzone” (Pinacoteca - Sezione Archeologica - Museo Stradivariano): via Ugolani Dati, 4 Ingresso tariffa ridotta Euro 4,00 Apertura dal martedì al sabato 9.00 - 18-00, domenica 10.00 - 18.00 Lunedì chiuso Collezione “Gli Archi di Palazzo Comunale”: Palazzo Comunale, piazza del Comune, 8 Ingresso tariffa ridotta Euro 3,50 + 1 Euro per audizione su richiesta Apertura dal martedì al sabato 9.00 - 18-00, domenica 10.00 - 18.00 Lunedì chiuso Museo Civico di Storia Naturale: Parco del Vecchio Passeggio, viale Trento e Trieste Ingresso gratuito Apertura dal martedì alla domenica 9.00 -13.00 Museo della Civiltà Contadina - Cascina Il Cambonino Vecchio: via Castelleone, 51 Informazioni preno Attività Didattica 49 Ingresso gratuito Apertura dal martedì alla domenica 9.00 - 13.00 È previsto un biglietto cumulativo che permette l’ingresso in tutte le sedi del Sistema Museale (valido per tre mesi dall’acquisto) alla tariffa ridotta di Euro 5.00 Zero 13 Servizio di Promozione del Libro e della Lettura Via Felice Geromini, 5 26100 Cremona tel. 0372 29722 Apertura: lunedì e venerdì 9.00/13.00 - martedì, mercoledì, giovedì 9.00/13.00, 14.00/18.00. Fondazione Città di Cremona Piazza Giovanni XXIII, 1 Ingresso gratuito Apertura su appuntamento e la 1ª domenica del mese 10.00 - 18.00 Servizio Ristoro al Museo Presso il Museo Civico “Ala Ponzone” è possibile trascorrere un momento di pausa in un ambiente accogliente e confortevole. Il “Bar al Museo” infatti offre la possibilità alle scuole di usufruire di un servizio efficiente a tariffe ridotte. Per poter meglio soddisfare le vostre esigenze e/o concordare particolari richieste, anche per alunni affetti da allergie, è gradita la prenotazione; si prega pertanto di contattare prima della visita al museo il sig. Claudio Bianchi al nr. 333.6380422. otazioni consulenza Attività Didattica 50 La parola ai docenti A tutti i docenti che hanno aderito alle attività didattiche del Sistema Museale: Gentile docente, vuole aiutarci a migliorare? Invii un messaggio alla Sezione Didattica per comunicare proposte, indicazioni e suggerimenti che possano contribuire a soddisfare le sue aspettative. I suoi consigli contribuiranno a perfezionare le nostre iniziative. Grazie per la collaborazione! Grazia Longhi - Settore Affari Culturali e Museali Via Ugolani Dati, 4 - 26100 Cremona Tel. 0372 407764 Fax 0372 407268 e-mail: [email protected] La parola ai docent Attività Didattica 51 Note Finito di stampare nel mese di Luglio 2005