L`omosessualità nel cinema - Biblioteca Provinciale di Foggia La
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L`omosessualità nel cinema - Biblioteca Provinciale di Foggia La
Biblioteca Provinciale di Foggia Immagini&Suoni Filmografia Violenze domestiche sui minori Film nei quali il maltrattamento fisico è il primo passo verso altre forme di abuso Mouchette Regia di Robert Bresson, 1967. Mouchette è un'adolescente di quattordici anni, che vive, col fratello ancora in fasce e i genitori intristiti dall'alcool e dagli stenti, in un paese agricolo della Provenza. Perennemente derisa e umiliata dagli adulti e dai coetanei, Mouchette reagisce, come può, con infantili dispetti. Un giorno, un temporale la sorprende in un bosco, al ritorno da scuola: qui Arsène, un bracconiere, la conduce al riparo nella sua capanna. L'uomo confessa a Mouchette di aver ucciso il guardiacaccia; la ragazza accetta di aiutarlo a crearsi un alibi e lo cura amorevolmente quando ha una crisi di epilessia. Passata la crisi Arsène approfitta di lei. Mouchette torna a casa per confidarsi con sua madre, ma la donna muore. Le donne del paese, che conoscono il suo segreto, la irridono perchè il guardiacaccia non è affatto morto ed Arsène ha inventato una storia. Avvolta in un abito bianco, Mouchette si dirige allora verso il fiume e qui annega Gli anni in tasca Regia di Francois Truffaut, 1976 A Thiers, villaggio dell'Alvernia, quando l'anno scolastico è già oltre la sua metà, il Direttore della scuola media inferiore affida a una insegnante Julien Leclou, misterioso gitano, che nasconde la sua situazione domestica persino a Patrick, il ragazzetto che per primo l'avvicina. Il 13enne Patrick, del resto, annaspa nei primi fervori sentimentali: si innamora della mamma di un compagno; riceve lezioni di gallismo da un ragazzo più grande e non ne sa approfittare; finisce per dare un maldestro bacio a una ragazzina quando si trova nella colonia mista d'estate. Altri bambini e bambine vivono i loro piccoli drammi: Grègory che cade dalla finestra e rimane incolume; Sylvie che si fa castigare per un capriccio e chiede aiuto al caseggiato; i fratelli Deluca che, decisi a guadagnarsi qualche spicciolo, rapano maldestramente un compagnetto. Il caso di Julien viene alla ribalta quando una dottoressa, incaricata di visitare gli alunni della scuola, scopre che il fanciullo viene abitualmente seviziato dalla madre e dalla nonna che finiscono in carcere mentre il Leclou viene affidato alla pubblica assistenza. Evil il ribelle Regia di Mikael Hafstrom, 2003 Erik ha dei seri problemi con il patrigno che spesso e volentieri alza le mani su di lui. Il ragazzo scarica la violenza subita in casa tra le mura della scuola e viene espulso per problemi disciplinari. La madre decide di mandarlo in un collegio privato ma qui le cose non sembrano andare meglio perchè lì gli studenti più giovani sono costretti a subire le angherie dei compagni più grandi. Erik in particolare deve vedersela con uno di questi, Otto Silverhielm. Nonostante il disagio vissuto nell'istituto, Erik stabilisce un forte legame di amicizia con Pierre e trova l'amore di Marja. Questi vengono allontanati e allora Erik si ribella e si vendica di tutti i torti subiti. Il maltrattamento psicologico come indifferenza, svalutazione, colpevolizzazione verso il minore Gente comune Regia di Robert Redford, 1980 Un giovane, appartenente ad una agiata famiglia degli Stati Uniti, è oppresso da ricordi angosciosi: tempo prima suo fratello maggiore è annegato in un incidente e lui si ritiene responsabile della disgrazia. Viene aiutato da uno psicanalista ma la sensazione è alimentata dall'atteggiamento della madre. L’attimo fuggente Regia di Peter Weir In una scuola degli anni Cinquanta, un insegnante simpatico e anticonformista esorta ragazzi e adolescenti ad affrontare lo studio e la vita seguendo le proprie idee e inclinazioni. Uno degli studenti, entrato in conflitto con i genitori, si suicida. La responsabilità viene attribuita al professore. Lui sarà cacciato, ma i suoi allievi non lo dimenticheranno. La locanda della felicità Regia di Zhang Yimou, 2002 Storia di un disoccupato cinquantenne che, senza volerlo, deve accudire una ragazzina cieca senza genitori. Prima le affida la sorveglianza di uno strano hotel a ore, poi costruisce una finta sala massaggi per realizzare un suo sogno: diventare una massaggiatrice professionista. Se da una parte la bugia, una volta svelata, allontanerà definitivamente i due personaggi, dall’altra avrà permesso loro di conoscere cosa vuol dire essere un genitore o un figlio. Spider Regia di David Cronenberg, 2002 Dennis Cleg ha circa trent'anni e da venti vive in una casa-famiglia per malati mentali a Londra. Nonostante gli sia stata diagnosticata una schizofrenia acuta, non è mai stato realmente ricoverato, ma ora comincia progressivamente a perdere il contatto con la realtà Film nei quali la famiglia tende a soffocare i figli nel tentativo di tutelarli o tende a proiettare su di essi le proprie ambizioni Shine Regia di Scott Hicks, 1996 Il giovane David Helfgott inizia lo studio del pianoforte in maniera ossessiva per colpa del padre che lo vuole musicista di successo. Finisce internato in una clinica psichiatrica. Ne uscirà, ritrovando la sua arte, grazie all'amore di una astrologa. Il giardino delle vergini suicide Regia di Sofia Coppola, 1999 Cinque sorelle tra i 15 e 1 19 anni vivono infelici, tormentate da genitori che credono di fare il loro bene. La madre è integralista e cieca: costringe una delle sorelle, per punizione, a bruciare i dischi più cari. Il padre è molle e latitante, tutto preso a costruire i suoi modellini. Certo, ci sono i ragazzi che le corteggiano e le stimano, ma non basta. La prima muore gettandosi sulle punte del cancello di casa. Le altre quattro organizzano uno struggente suicidio collettivo. Quando i genitori contano eccessivamente sulla forza d’animo e sul senso di responsabilità dei figli Germania anno zero Regia di Roberto Rossellini, 1947 Nella Berlino del 1946, devastata dai bombardamenti e dalla miseria, un ragazzino che mantiene tutta la famiglia uccide per disperazione il padre malato e si dà la morte. Il ritratto di un paese in ginocchio attraverso la disperazione di un innocente. Mary Poppins Regia di Robert Stevenson, 1964 In casa Banks regna grande confusione perchè la governante dei due piuttosto vivaci fratellini si è licenziata. Il padre, non molto ottimista sulle possibilità di successo dei tentativi della sua ingenua moglie, si assume il peso di trovare una soluzione al problema e fa pubblicare un annuncio sul "Times". Mentre una lunga fila di aspiranti attende di venir esaminata dal signor Banks, richiamata da una bizzarra petizione dei due piccoli scende dal cielo una ragazza che si presenta al capo di casa e, dopo averlo sottoposto a delle domande, senz'attendere di essere a sua volta interrogata, gli comunica che metterà alla prova tutta la famiglia per una settimana, dopo di che deciderà se accettare o no il posto. Durante il periodo di prova, con grande gioia dei due bambini, ai Banks capita ogni sorta di disavventura: il signor Banks viene persino licenziato. E ben presto la famiglia impara quale sia il giusto tono della quiete e della serenità: tutto si sistemerà nel migliore dei modi e Mary Poppins tornerà da dove è venuta. Incompreso Regia di Luigi Comencini, 1966 Rimasto improvvisamente vedovo, Duncombe, console britannico a Firenze si trova impreparato a risolvere i problemi relativi ai due figli, Milo di quattro anni ed Andrea di otto. A questo stato di cose crede di poter rimediare in qualche modo assumendo un'austera governante, trattando da persona adulta il figlio maggiore, al quale bruscamente comunica la morte della mamma, e vezzeggiando il più piccolo, Andrea, costretto da tale atteggiamento a rinchiudersi in se stesso, mentre sente vivissimo il dolore per la morte della mamma e ne coltiva l'affetto con mille nascoste manifestazioni, si abbandona alle monellerie tipiche della sua età, guadagnandosi una serie di rimbrotti che lo feriscono ancor di più mentre di ogni piccolo incidente il vivace Milo appare sempre come la vittima del fratello. Dell'errato atteggiamento del console si accorge soltanto suo fratello Will, che lo invita a trattare con maggiore benevolenza il figlio maggiore. Ma Duncombe, dopo avere promesso ad Andrea di condurlo con sè a Roma, per un'ennesima incomprensione, lo castiga. Il ragazzo, turbatissimo, ripete un suo abituale gioco pericoloso e si ferisce mortalmente. L’albero delle pere Regia di Francesca Archibugi, 1998 Uno studente in un liceo di Roma, è il componente più responsabile di una famiglia espansa, formata da Silvia, madre tossica, un padre videomaker separato, una sorellastra di quattro anni che vive con il proprio padre, pure separato. Quando la piccola Domitilla si punge con una siringa della madre, è lui che si sbatte per farla visitare, perché, per vari motivi, gli adulti sono lontani. La doppia tendenza dei film sull’incesto tra ricerca dello scandalo e denuncia accorata Lolita Regia di Stanley Kubrik, 1962 Il professor Humbert si trasferisce a Ramsdale e affitta una stanza nella casa di una vedova, Charlotte Hage. La donna, interessata a Humbert, lo fa oggetto di un costante corteggiamento che farebbe scappare via il professore al più presto se non si fosse invaghito di Lolita, la figlia adolescente della sua padrona di casa. Pur di starle accanto Humbert sposa la madre e, quando una sera Charlotte sbirciando nel diario di Lolita vi legge l'attrazione che ha per Humbert, sconvolta, fugge via e finisce schiacciata da un'automobile. La morte della moglie rappresenta per Humbert la possibilità di rimanere per sempre a fianco a Lolita. Geloso di tutto e di tutti, Humbert lascia Ramsdale e porta la ragazzina via con sé. Durante il loro viaggio però, mentre è ricoverata in un ospedale in seguito a un incidente, Lolita gli sfugge senza lasciare traccia. Tre anni dopo la sua giovane amante finalmente gli scrive: ha sposato il giovane commediografo Clare Quilty, è poverissima e aspetta un bambino. Humbert si precipita dalla sua Lolita ma, sordo di rancore, cerca l'uomo che gliel'ha rubata per regolare il conto. Festen. Festa in famiglia Regia di Thomas Vinterberg, 1998 Una grande famiglia dell’alta borghesia danese si riunisce in una lussuosa residenza di campagna per festeggiare il 60° compleanno del patriarca (H. Moritzen). Durante il pranzo Christian (U. Thomsen), il primogenito, pronuncia un discorso in cui denuncia il comportamento pedofilo e incestuoso del padre, accusandolo di essere responsabile del recente suicidio della sua gemella Linda. Happiness Regia di Todd Solondz, 1998 Le tre sorelle Jordan e le loro delusioni. Joy è alla ricerca della felicità e per questo lascia il suo compagno e il lavoro. Crede di avere finalmente soddisfatto le sue aspirazioni quando incontra Vlad, un tassista russo emigrato che però la deruba. Trish è sposata con Bill, uno psichiatra di cui non conosce le tendenze pedofile. Helen è invece una scrittrice di successo in crisi di identità. Accetta la corte pressante di un timido, per poi lasciarlo a consolarsi con una vicina di casa. Anche i genitori delle tre sono in procinto di separarsi.