Comune Cagliari News - Bandiera greca in via Garibaldi

BANDIERA GRECA IN VIA GARIBALDI
Fonte: L'Unione Sarda
13 ottobre 2010
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Data scaricamento: 16 marzo 2017, 22:37
Aperto il consolato della repubblica ellenica per una comunità di un centinaio di cittadini
Il medico Antonio Solla è il primo console nominato nell'isola
Anche la Grecia ora ha il suo consolato in Sardegna. La targa dorata ancora lucida brilla al
numero civico 53, a metà di via Garibaldi, nel cuore della città. In una palazzina appena
ristrutturata ha aperto la sede l'ufficio che rappresenta gli interessi dei cittadini greci in tutta l'isola.
In Sardegna sono un centinaio, più della metà risiedono a Cagliari e provincia. La maggior parte
sono professionisti, soprattutto ingegneri e medici, che hanno studiato nell'ateneo cittadino e poi
sono rimasti. Qualcuno è diventato un nome nella sua specializzazione, tutti affermati nel loro
lavoro e ben integrati nella città. Molti gli studenti, mentre i commercianti sono una esigua
minoranza. Ogni tanto arriva in porto qualche nave battente bandiera greca che richiede
assistenza. Ancora pochi i turisti: i greci alle prese con i loro problemi economici ora pensano più
a richiamare visitatori a casa loro piuttosto che viaggiare.
«Sicuramente è una comunità vivace e in crescita» dice subito Antonio Solla, primo console della
Repubblica Ellenica in Sardegna. Medico cagliaritano, 57 anni, di una famiglia tutta di medici, da
pochi mesi ha avuto la nomina ufficiale dall'ambasciata di Roma. E in questi giorni ha inaugurato
la nuova sede di via Garibaldi, dove qualche volta - in occasione delle feste - sventolerà la
bandiera a strisce blu e bianche.
«L'apertura di un ufficio consolare a Cagliari è un atto importante per le autorità greche che da
tempo avevano in programma di allargare la rete consolare in Italia visti i legami sempre più stretti
tra i due paesi», sottolinea il console-medico: «L'anno scorso è toccato a Genova, quest'anno alla
Sardegna. Oltre ai compiti d'ufficio, il consolato si pone l'obiettivo di far conoscere la Grecia ai
sardi promuovendo iniziative e scambi culturali».
CRISI ECONOMICA «In questo momento di crisi economica che ha colpito pesantemente anche
la Grecia - continua il console - il governo di Atene ci tiene a mostrare la vera realtà del paese,
oltre le notizie allarmistiche che rimbalzano sui giornali e nelle televisioni. È vero, la Grecia sta
affrontando un anno difficile, ma nella vita quotidiana non si notano cambiamenti così disastrosi.
Bisogna andare e vedere per capire che il paese non è affatto crollato come sembrerebbe dalla
stampa».
TESTIMONIANZE Gli fanno eco alcuni greci riuniti nel nuovo ufficio. «Sento spesso la mia
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famiglia, ma non mi sembrano più preoccupati del solito» dice Zoi Zourla, 23 anni di Atene.
Laureata in archeologia, a Cagliari lavora come stagionale in una gelateria del centro: «Mi piace
molto la città, qui sto bene. Certo mi piacerebbe fare l'archeologa, ma non riesco ancora a trovare
un lavoro nel mio campo. Il problema dei beni culturali è uguale in Italia e in Grecia. Non ci sono
soldi per scavi e musei. Non c'è lavoro nel mio paese come è difficile lavorare in Italia».
In Grecia, però, la vita è più economica. «È vero», sottolinea Konstantinos Nilonopoulos,
ingegnere chimico trapiantato in città da una trentina d'anni: «Da noi tutto è meno costoso, a
cominciare dal cibo. Ho trascorso le vacanze estive nel mio paese: gli alberghi a tre stelle
costano 40, 50 euro, al ristorante si spende meno di venti euro».
La Grecia nel settore turistico è avanti alla Sardegna? Sulla base della duplice esperienza
Nilonopoulos risponde così: «Non c'è dubbio. Da noi, per esempio, i traghetti sono puntuali, veloci
e pulitissimi. Niente a che vedere con la Tirrenia».
ENTUSIASTA Il console Solla è un entusiasta della Grecia. «Ci vado sin da giovane» racconta:
«Prima spinto dalla passione per gli studi classici, poi dal fascino di un paese bello e ospitale. Ho
imparato la lingua che per noi è un po' difficile, mentre loro apprendono l'italiano con
sorprendente facilità».
Leandros Kouros proviene da Ioannina, cittadina dell'Epiro. Frequenta ingegneria civile da due
anni. «Oggi non siamo molti, forse una decina nella mia facoltà. Il problema è la distanza non
essendoci collegamenti diretti low cost». Secondo il console Solla il numero degli studenti in città
si è ridotto sensibilmente negli ultimi vent'anni per la nuova politica del governo: «Prima
esistevano università solo ad Atene e Salonicco, così i giovani erano costretti ad emigrare.
Andavano soprattutto a Bari e Ancona, ma numerosi venivano anche in Sardegna. Oggi le
università sono diverse e in più parti del paese, sono più economiche e non c'è più motivo di
andarsene lontano».
Il console è convinto che i rapporti tra Sardegna e Grecia possano intensificarsi, soprattutto nel
turismo. «La Grecia offre grandi possibilità per le vacanze a costi assai più competitivi. Non esiste
ancora un collegamento low cost, ma non si può escludere che presto possa nascere qualche
iniziativa per far crescere questo scambio turistico».
C. F.
13/10/2010
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