Scarica - Confcommercio Trentino

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Scarica - Confcommercio Trentino
VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014
ANNO XII - N. 32
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected]
Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente
COOPERAZIONE
Fiamme gialle, bilancio regionale. Controlli con i cani. Scuola di surf, titolare sotto tiro Tredici milioni
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3
INVESTIRE
NEL FUTURO
Fisco, evasione da record
di MASSIMO OCCELLO
Balzo del 50%. Sottratti all’erario 1,2 miliardi
viene studiato, perciò via
Segantini è meta di continui pellegrinaggi da tutto il
mondo. Uno straordinario
vantaggio d’immagine.
Euricse è il nostro istituto di ricerca sulla cooperazione, nato nel 2008 per sostenere gli studi di teoria cooperativa, allora settoriali e
poco noti, curare la solidità
scientifica e normativa dell’impresa cooperativa, risolvere problemi interpretativi e di diritto comparato.
Oggi ha raggiunto notorietà e credito internazionali.
È finanziato dalla Cooperazione, dalla Provincia e da
terzi. Ha un bilancio sobrio
di circa due milioni di euro,
impiegando 50 ricercatori.
Davvero stupisce apprendere che le convenzioni con
gli enti finanziatori sono
scadute, che occorre riscrivere nuovi impegni quinquennali e che in proposito
sono nate perplessità che
da una parte hanno indotto
Schelfi a chiedere la solidarietà concreta di tutta la Cooperazione, dall’altro a promuovere una regolazione
di confini con Formazione
Lavoro, la società consortile che gestisce le azioni formative della Federazione.
Sembra che in futuro Euricse potrà fare formazione
d’impresa solo fuori dal
Trentino. Se lo sviluppo del
lavoro dei nostri giovani
passa attraverso la creazione di nuove imprese spesso
cooperative e lo sviluppo
manageriale di quelle esistenti (il bisogno è evidente) non vedo perché debbano essere privati delle esperienze accumulate da Euricse. In un mondo che vuole
eccellenza e innovazione ci
deve essere spazio per tutte
le migliori energie disponibili, purché nella chiarezza
dei compiti. Patti diversi
guardano al passato e proteggono l’orto di casa, anche quando non ce n’è bisogno.
Bando di gara deserto
Feste vigiliane, mancano gli sponsor
A PAGINA 7 Giovannini
TRENTO — Rispetto al
resto d’Italia il Trentino Alto Adige è tra i virtuosi, ma
cresce l’evasione fiscale anche in regione. I dati, diffusi dalla guardia di finanza
sull’attività del 2013, sono
tutt’altro che confortanti.
L’evasione è cresciuta dal
49,4% rispetto al 2012. Quest’anno ha toccato il picco
di 1,2 miliardi di euro. Gli
accertamenti evidenziano
un’evasione più accentuata
a Bolzano, rispetto al Trentino, ma Trento pecca nella
gestione della spesa pubblica. Piazza Dante dovrà stare con gli occhi aperti. «La
lotta agli sprechi per noi è
prioritaria» ha detto il generale Giuseppe Grasso. Tornando ai numeri la Finanza
ha scoperto 230 evasori totali e tra i tanti furbetti ci sarebbe il titolare di una scuola di surf con un’attività in
nero all’estero e due agenzie pubblicitarie fantasma.
Le associazioni di categoria
e Assoimprenditori: «Numeri impressionanti».
TRENTO — Oltre 400
pubblicazioni scientifiche
in otto anni, vale a dire
una ogni sei giorni. E ancora: 269 seminari, 23
eventi scientifici pianificati, oltre 5.000 citazioni. Sono questi i numeri del Cosbi, che ieri ha aperto le
porte dell’ex Manifattura
di Rovereto per farsi conoscere da cittadini e istituzioni: una giornata che ha
stravolto gli schemi, presentando quattro rappresentazioni teatrali, ognuna legata a uno dei filoni
scientifici del centro di ricerca. «Volevamo presentare la nostra attività in
modo incisivo» spiega il
presidente Corrado Priami. Che ricorda i risultati
raggiunti: «Abbiamo un
impact factor più alto della media mondiale». Sul
fronte dei finanziamenti,
il centro ha agganciato 13
milioni da finanziatori
esterni, al di là dei fondi
messi a disposizione dalla
Provincia.
A PAGINA 3 Roat, Rossi Tonon
A PAGINA 5 Damaggio
L’assessore provinciale: spazi per studenti e congressi. Biasioli d’accordo
Provincia
Ateneo, via libera sul Cte
Uffici ex Cassa malati
Borga contesta le scelte
di politica immobiliare
Apertura di Gilmozzi. «Fiere all’interporto»
Impegno sociale
Le scuole
musicali
suoneranno
negli ospedali
A PAGINA 7 Giovannini
TRENTO — La Provincia apre alle prospettive tracciate dalla rettrice Daria de Pretis sul futuro dell’ex
Cte. «Su quell’area è ora di decidere e di farlo insieme all’ateneo» dice l’assessore Mauro Gilmozzi, che
ipotizza nel complesso sale studio,
una mensa, ma anche uno spazio
congressuale. Per Trento Fiere, intanto, si prospetta uno spostamento all’Interporto. «Una buona operazione» osserva anche il vicesindaco Paolo Biasioli, che chiede una riflessione sul polo fieristico.
Polizia
Mezzo chilo
di eroina
Trentino
arrestato
TRENTO — Rodolfo Borga, consigliere provinciale di
Civica Trentina, attacca la Provincia sul caso del
trasferimento degli uffici all’ex Cassa Malati di piazza
Venezia. «Manca una politica immobiliare, non c’è
programmazione» dice il consigliere, che promette
«tutte le verifiche» in aula. Immediata la replica di
Piazza Dante: «Abbiamo fatto un bando pubblico
all’interno di un piano di razionalizzazione per
arrivare ad annullare la spesa per l’affitto». Intanto,
in vista del dibattito in consiglio comunale, a
ribadire le critiche è anche il capogruppo del Pdl
Nicola Giuliano: «Da questa amministrazione troppe
promesse non mantenute».
A PAGINA 6
A PAGINA 6 Romagnoli
A PAGINA 2 Giovannini, Papayannidis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’analisi del portale internet. La Fimaa: pesa la classificazione energetica
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Case, i prezzi scendono ancora
di S. VOLTOLINI
TRENTO — Prezzi calati
del 4,9% in un anno. È la diminuzione dei valori medi
degli appartamenti di Trento fotografata da Immobiliare.it. A livello nazionale il calo è del 6,6%. Cauto Severino Rigotti (Fimaa): «Occorre distinguere tra l’usato,
che è sceso, e il nuovo, rimasto stabile. Riguardo a quest’ultimo ci sono circa cento
alloggi invenduti in città».
A PAGINA 11
La mostra
Il personaggio
Nebojša
Despotovic,
fratture
silenziose
«Così
fotografo
i Marlene
Kuntz»
G4020701
L
a crisi è finita o, almeno, voci autorevoli accreditano non
solo in Italia tale opinione. Di fatto c’è una schiarita, ma la finanza speculativa rimane fuori controllo;
la crescita è disuguale; sorgono segni di protezionismo. Il World economic forum di Davos indica le cure
per creare nuovo benessere: collaborazione tra i popoli, politiche pubbliche
forti, orientamento dei giovani all’impresa. Quest’ultimo mi pare lo spunto più
utile per lo sviluppo di nuova occupazione: si tratta di
favorire la nascita di piccole imprese fortemente innovative e lo sviluppo intelligente di quelle esistenti.
Qui da noi sono stare fatti alcuni passi significativi.
Per l’accesso al credito abbiamo visto utili iniziative
della Provincia e delle casse
rurali; per l’assistenza e il
sostegno alle nuove imprese il mondo dell’università
e della ricerca si sta aprendo; le associazioni degli imprenditori promuovono la
loro cultura, mentre si riscontra più attenzione della gente alla valorizzazione
della creatività e del merito. Sta tramontando il mito
del posto fisso sotto casa e
il progetto Rossi delle tre
lingue per tutti aiuta l’internazionalizzazione.
Molto resta però da costruire: per esempio una
cultura sindacale partecipativa, una burocrazia leggera, una cooperazione con lo
sguardo più rivolto al futuro. Un recente convegno romano — tenuto da Euricse
con l’Alleanza delle cooperative italiane — certifica
che l’impresa cooperativa
ha retto meglio delle altre
l’impatto della crisi: non ha
delocalizzato, ha dato occupazione, ha raggiunto eccellenze nell’alimentare, nel
welfare e nel credito. Il modello cooperativo trentino
2 ricerca
La
del Cosbi
attrae
finanziatori
di FABIO NAPPI
di CLAUDIA GELMI
A PAGINA 14
A PAGINA 13
Codice cliente: 2684846
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Venerdì 7 Febbraio 2014 Corriere del Trentino
Primo Piano
TN
La città che cambia
Urbanistica La Provincia apre alle richieste della rettrice. L’assessore ai lavori pubblici: investimenti concertati con ateneo e Comune
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«Spazi per studenti e sala congressi al Cte»
Gilmozzi: Depretis, riflessione centrata. Area espositiva, opzione Interporto
TRENTO — Sale studio, mensa, ma anche
uno spazio congressuale. «Sul futuro dell’ex Cte
è ora di decidere e di farlo insieme all’ateneo».
Mauro Gilmozzi, assessore provinciale al patrimonio e ai lavori pubblici, apre alla richiesta della rettrice Daria de Pretis per una riconversione
dell’area fieristica di via Briamasco. Le attuali
funzioni di Trento Fiere saranno spostate in
un’area più periferica. «L’ipotesi dell’Interporto
va approfondita», dice Gilmozzi.
L’università
Dopo la decisione di spostare la biblioteca universitaria alle Albere, l’ateneo ha messo a fuoco
alcune esigenze conseguenti. «L’università —
ha spiegato la rettrice Daria de Pretis (Corriere
del Trentino di ieri) — ha un interesse serio ed
evidente nell’immaginare nell’area dell’ex Cte alcune su strutture attualmente sparse in giro per
la città o non esistenti nel capoluogo. Penso, ad
esempio, alla previsione in quella
struttura di una
mensa e di sale di
metri quadrati è la
lettura. Una cersuperficie di ognuno
niera tra le facoltà
dei due saloni
e la nuova biblioespositivi di Trento
teca, compensanFiere
do lo scarto di dimensione tra l’edificio prospettato
in piazzale Sanseverino e quello
delle Albere».
Nuove funzioni
Una parte dell’edificio di Trento Fiere, in via Briamasco. La Provincia
(a destra l’assessore Mauro Gilmozzi) apre alla ric h i e s t a
dell’università di
realizzare nell’area sale di lettura
e mense. Piazza
Dante intende ricavare anche una sala congressuale
(foto Rensi)
insieme».
2.500
138
La Provincia
Gilmozzi fa capire che Piazza
Dante — proprietaria delle strutture di via Briamasco — è sintonizzata sulla necessità di intervenire. «Quelle della
rettrice sono idee centrate — dice Gilmozzi — È
chiaro che occorre costruire un percorso che colleghi le facoltà e la biblioteca dell’ex Michelin».
L’assessore aggiunge un terzo elemento: «Il Muse, che costituisce con l’università il polo scientifico e culturale della città». Ecco perché accanto,
alla mensa e alle sale studio, Gilmozzi indica la
necessità di uno «spazio congressuale minimo,
una "congress hall" per sopperire alla mancata
realizzazione del centro polifunzionale, che ora
sarà convertito in biblioteca».
sono i posti nell’attuale
sala conferenze della
struttura di via
Briamasco. Il parcheggio
è di 250 posti
Il disegno e gli investimenti
Gilmozzi basa il proprio ragionamento su motivazioni innanzitutto di «ordine urbanistico»,
che gravitano attorno all’esigenza di concentrare funzioni simili nella stessa zona di Trento, al
servizio degli studenti e dei fruitori del Muse e,
in futuro, del Palazzo delle Albere. Definiti gli
obiettivi, vanno cercate anche le risorse in tempi rapidi. «Si tratta di investire insieme: Provincia, Università e Comune. È tempo di decidere
Trasferimento
In Piazza Dante non viene considerato un problema insormontabile lo spostamento degli attuali spazi di Trento Fiere. Innanzitutto perché
la Provincia ha da tempo indicato Riva del Garda come polo fieristico provinciale e lì concentrerà i suoi investimenti in via prioritaria. Poi
perché la zona di via Briamasco ha acquisito
una nuova centralità urbanistica dopo la rinasci-
ta del quartiere delle Albere; per un’area espositiva è molto più indicata una zona periferica. «Ci
sono diverse opzioni che possono essere valutate — sottolinea Gilmozzi — per esempio l’area
dell’Interporto è una ipotesi da approfondire».
Ma la disponibilità di aree e capannoni, anche a
causa della crisi economica, non manca: potrebbero essere individuati altri comparti a sud o a
nord della città.
Alessandro Papayannidis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Palazzo Thun Biasioli promuove l’operazione: un buon modo per rientrare in possesso di piazzale Sanseverino
«Ora una soluzione per il polo fieristico»
TRENTO — Paolo Biasioli non è per
niente sorpreso: delle «mire» dell’ateneo sul complesso di Trento Fiere, il vicesindaco era venuto a conoscenza infatti già nell’autunno scorso, quando
l’università aveva incontrato Comune e
Provincia per definire i contorni dello
spostamento della biblioteca d’ateneo
nel quartiere delle Albere. «In quell’occasione — ricorda Biasioli — si era parlato
pure dell’ex Cte». E del possibile ruolo di
«ponte» (tratteggiato anche dalla rettrice Daria de Pretis) tra la zona universitaria dell’asse di via Verdi e il nuovo polo a
sud del Muse.
«Si tratta — prosegue l’assessore all’urbanistica del capoluogo — di un’operazione che valuto positivamente. La
struttura di Trento Fiere, di fatto, è già
inserita in una parte di città caratterizzata da una forte presenza universitaria:
poco distante ci sono il Molino Vittoria e
le facoltà».
Ma Biasioli guarda con attenzione anche alla possibile permuta tra il polo di
via Briamasco (di proprietà provinciale)
e piazzale Sanseverino, al vaglio
dell’università per entrare in possesso
dell’ex Cte. «In consiglio comunale — ricorda il vicesindaco — è stato approvato
un ordine del giorno che ci chiede di trovare una formula per rientrare in possesso di piazzale Sanseverino, dopo l’accan-
tonamento del progetto di Mario Botta.
Questa potrebbe essere una soluzione».
Anche se la permuta, di fatto, coinvolgerà Piazza Dante e non il Comune: «È vero — ammette l’assessore —. Ma con la
Provincia abbiamo comunque alcune
permute in ballo». Non solo: «Il futuro
Al vertice
Il vicesindaco
del capoluogo Paolo Biasioli in consiglio comunale con il primo cittadino
Alessandro
Andreatta
(Foto Rensi)
utilizzo di piazzale Sanseverino potrebbe essere inserito in un ragionamento
più ampio, legato anche al progetto di
spostamento della stazione delle autocorriere nell’area dell’ex Sit e alla realizzazione di un parcheggio in Destra Adige, nella zona della Motorizzazione civile».
Ma per dare un via libera pieno alla
nuova destinazione universitaria di Trento Fiere, Biasioli pone una condizione
fondamentale per il capoluogo. «Va trovata — dice — una soluzione alternativa
per collocare i servizi offerti attualmente
da Trento Fiere. È vero che a Riva c’è un
grande polo fieristico, ma la città non
può non avere una presenza intermedia
tra la dimensione di Riva e il nulla. Il capoluogo, in sostanza, non può permettersi di perdere una funzione di questo
tipo». E la localizzazione? «In passato —
risponde Biasioli — si era parlato di una
collocazione nelle aree di Trento nord.
Ma ora va avviato un ragionamento».
Ma. Gio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Codice cliente: 2684846
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Corriere del Trentino Venerdì 7 Febbraio 2014
Primo Piano
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TN
Fisco in regione
Il bilancio Trentino: spending review nel mirino. Il generale Grassi: prioritaria la lotta agli sprechi. Frode: 194 persone denunciate
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L’evasione decolla: 1,2 miliardi di euro
Più 49,4% rispetto al 2012. Bolzano peggio di Trento. Scoperti 230 «furbetti» totali
TRENTO — Il dato positivo è rappresentato dai numeri. La regione Trentino Alto Adige
è al quart’ultimo posto in fatto di evasione. I
trentini e gli altoatesini sono virtuosi anche
rispetto agli impegni con il fisco. Ma il dato
meno confortante è un altro: il fenomeno è in
aumento anche in regione. «Un trend in crescita che può trovare una risposta nella profonda crisi economica che stiamo vivendo»
ha commentato il comandante regionale della guardia di finanza, il generale Giuseppe
Grassi, che ieri ha illustrato i dati dell’attività
insieme ai comandanti provinciali di Trento
e Bolzano, il colonnello Fabrizio Nieddu e il
colonnello Giulio Piller. In un solo anno è stato nascosto al fisco ben 1 miliardo e 285 milioni di euro, il 49,4% in più rispetto al 2012 dove toccava gli 860 milioni. Il fenomeno dell’evasione toccherebbe più la provincia di Bolzano, rispetto a quella di Trento (in totale sono
state fatte 564 verifiche, di cui 296 in Trentino). «È un po’ più accentuata» spiegano. Mentre il Trentino pecca nella gestione della spesa pubblica. Ne sono la testimonianza alcune
recenti indagini condotte dal nucleo di polizia tributaria come la «Compost» sull’acquisto dell’impianto di compostaggio della Trentino Recycling di Campitello di Levico da parte della Provincia attraverso Trentino Sviluppo. Una spesa da 9 milioni che è finita sotto la
lente della Corte dei Conti e ha messo nei
guai l’ex giunta Dellai.
Lotta all’evasione
Ma è il dato sul fenomeno evasivo a fare
un certo effetto. La Finanza ha riscontrato
un’evasione dell’Iva per 216 milioni di euro,
230 evasori totali e 25 paratotali che avrebbero occultato al fisco circa 416 milioni di euro.
È la fotografia scattata del bilancio annunale
del 2013. Nel corso dell’anno sono stati denunciate 195 persone per frode e altri reati fiscali, di cui 35 per emissione di fatture false,
6 per mancato versamento dell’Iva e 41 per
aver omesso di presentare la dichiarazione
dei redditi. Numeri importanti e tra i presunti evasori ci sarebbero molti imprenditori, anche di alto calibro. Basti pensare all’inchiesta
sulla presunta frode fiscale milionaria che ha
portato, l’aprile scorso, al sequestro di beni
immobili per sette milioni e ha fatto finire
nei guai nientemeno che l’ex presidente di Cofidi, Giorgio Rigotti. Tra i protagonisti delle
presunte evasioni ci sono costruttori, attività
finanziarie e assicurative, commercio e anche
alberghi e ristoranti. Per quanto riguarda il fenomeno delle frodi «carosello» la Finanza ha
scoperto un’evasione Iva da 19 milioni di euro. Mentre sul fronte del lavoro nero sono stati scoperti 270 lavoratori completamente sconosciuti al fisco e 93 irregolari. Resta aperto il
nodo degli scontrini fiscali. Molti commercianti tentano di fare i furbetti «dimenticando» di battere gli scontrini fiscali. Su 8.700
controlli effettuati in regione il 22% è risultato irregolare. Sul fronte dei sequestri, invece,
nel 2013 sono stati sequestrati per equivalen-
volate. I numeri: la Finanza ha scoperto indebite percezioni di fondi pubblici per 460.000
euro e frodi previdenziali e assistenziali per
7,5 milioni di euro. Ventuno persone sono state denunciate alla magistratura per aver ricevuto assegni sociali senza avere diritto. E in
questo ambito spuntano i falsi poveri, 68 nel
2013. Mentre il danno erariale scoperto dalle
fiamme gialle ammonta a 19 milioni.
Riciclaggio
Sul fronte della criminalità economica i finanzieri in regione hanno effettuato 75 indagini antiriciclaggio, sono stati verbalizzati
296 soggetti; 214 persone sono state denunciate. Ma il fenomeno del riciclaggio — ha
precisato il generale — non riguarda la criminalità organizzata, dove la «regione è ancora
immune», ma piuttosto denaro proveniente
dal traffico di droga e da reati fiscali. Per
quanto riguarda la lotta al traffico di sostanze
stupefacenti nel corso dell’anno sono stati arrestati 56 narcotrafficanti, denunciate 96 persone e sequestrati 64 chili di droga.
te beni mobili e immobili per 24 milioni di
euro.
Spending review
Altra nota dolente: la spesa pubblica. Le indagini della Finanza hanno svelato una gestio-
ne poco accorta della spesa pubblica, in particolare nella provincia di Trento. «La spesa
pubblica deve essere correttamente impegnata». Il generale Grassi è stato netto. «La lotta
agli sprechi pubblici per noi è diventata prioritaria — ha precisato — i fondi disponibili
devono essere impiegati per finalità di rilancio dell’economia e a beneficio delle situazioni di maggiore disagio socio-economico». Il
dito non è solo puntato contro la gestione dei
soldi pubblici di Piazza Dante, ma anche dell’irregolare accesso a prestazioni sociali age-
Soccorsi
Grande l’impegno anche del soccorso alpino e della sezione aerea di Bolzano. Nel corso
dell’anno hanno effettuato 844 interventi e
hanno tratto in salvo 856 persone, recuperando 13 salme. «Un lavoro difficile e delicato —
ha spiegato il generale Grassi — abbiamo persone molto preparate e specializzate che lavorano e rischiano la vita solo per il bene dei
cittadini».
Dafne Roat
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le categorie Pan: «Pressione fiscale enorme». Bort: troppa burocrazia. Mazzalai: «Necessaria una legge unica»
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«Numeri impressionanti, ma serve prudenza»
Presidenti Paolo Mazzalai e Stefan Pan
TRENTO — I numeri dell’evasione fiscale «fanno impressione». La reazione è la stessa
sia che si tratti di Stefan Pan,
presidente di Assoimprenditori dell’Alto Adige, di Gianni
Bort, numero uno della Confcommercio trentina, o di Paolo Mazzalai, guida di Confindustria Trento.
Il loro commento arriva
mentre vengono a conoscenza
dei dati diffusi ieri dalla Guardia di Finanza: «Queste cifre si
riferiscono alle contestazioni
— sottolinea Pan — bisogna
vedere cosa poi emergerà nel
corso delle indagini», senza togliere né che «l’evasione va
combattuta e la battaglia va
considerata una colonna portante della società civile» né,
però, che «la pressione fiscale
in Italia è la più alta d’Europa».
Come spiega Bort, «spesso in
sede di commissione queste cifre si ridimensionano», il che
porta a galla due questioni:
«Da un lato sappiamo di dover
attendere i dati del Ministero
delle Finanze per avere dei numeri ufficiali — continua Pan
— E dall’altro dobbiamo ricordarci che esiste un problema di
fondo rappresentato da un insieme di norme troppo complesso». «Proprio per questa ragione — sottolinea Mazzalai —
Confindustria chiede da tempo
una legge unica per le imprese,
Le indagini L’accusa: attività all’estero in nero. L’imprenditore: chiariremo. Tolto il velo a due agenzie pubblicitarie «fantasma»
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che le aiuti a non sbagliare nella compilazione dei documenti».
Intanto Bort aspetta di poter
entrare nel dettaglio di quei numeri: «Sarà interessante capire
quali sono i settori nei quali
operano le aziende contestate
— spiega — perché spesso si
tratta di quelle che hanno sede
all’estero». Concorde Mazzalai
che aggiunge: «Il nostro è un
territorio piccolo rispetto a molti altri e per questa ragione i
controlli della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate
sono puntuali e approfonditi».
La responsabilità cade così
sulla lenta e farraginosa macchina burocratica italiana, accu-
sata di «portare gli stessi uffici
amministrativi — spiega Bort
— a diverse interpretazione
delle norme, molte volte in contraddizione tra loro». Secondo
Pan «quello di cui c’è bisogno è
un insieme di regole più precise, chiare e snelle» che diano a
tutti «un po’ di ossigeno». Quello che per Bort si traduce in
«un fisco più semplice e meno
vorace», che non costringe «imprese e lavoratori a dover usare
la maggior parte dei loro guadagni per pagare le tasse» e consente di «uscire da questa spirale recessiva, perché ora non vedo nessuno spiraglio».
Andrea Rossi Tonon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alto Adige
Irregolarità, nei guai il titolare di una scuola di surf
Denaro portato all’estero
Cash dog a caccia di soldi
TRENTO — C’è la concessionaria, poi fallita, che ha evaso
8 milioni di euro, poi le due
agenzie pubblicitarie «fantasma» a Pergine e infine la scuola surf all’estero in nero.
Sono alcune delle ultime indagini condotte dagli uomini
della guardia di finanza in
Trentino. La storia è sicuramente singolare, ma neppure
molto, visto che non sarebbe
la prima volta che imprenditori trentini aprono attività all’estero senza pagare un euro al
fisco, come previsto. Questa
volta nei guai c’è il titolare di
una scuola di surf del Trentino. I finanzieri si erano accorti, attraverso una serie di controlli, dell’alto tenore di vita
dell’imprenditore. Niente di
strano per il titolare di una
biamo già presentato le nostre
controdeduzioni, ora è tutto
nelle mani dell’Agenzia delle
Entrate. Io sono tranquillo,
chiariremo tutto. Per la scuola
all’estero? È un’attività gestita
da una persona del posto, le
tasse vengono pagate là».
Nel mirino dei finanzieri è
finita anche l’Autobruschetti
di Rovereto, fallita nel 2011. In
quell’anno la concessionaria
avrebbe omesso redditi per 8
milioni di euro ed evaso l’Iva
per 850.000 euro. A Pergine sono state scoperte invece due
agenzie pubblicitarie, di fatto
due cartiere, che avrebbero effettuato prestazioni fittizie. Si
parla di redditi non dichiarati
per 24 milioni.
TRENTO — La guardia di finanza ha
potenziato i controlli valutari. Troppi
i trasferimenti di denaro all’estero
che per anni hanno dimagrito le
casse dello Stato. Ora, dal 2012, c’è
una normativa più severa che
permette intercettare alla frontiera il
denaro e i titoli trasportati
illecitamente all’estero. Nel corso del
2012 le fiamme gialle hanno
intercettato 1,7 milioni di euro di
Cinofili Cash dog
soldi diretti in Austria o in Svizzera.
In totale sono state elevate 44 violazioni, ma ora i finanzieri
hanno uno strumento in più, operativo presso il comando
provinciale di Bolzano. Ma l’unità è pronta a intervenire
anche in provincia di Trento. Si tratta della nuova unità
cinofila addestrata a riconoscere l’odore della carta filigrana
e degli inchiostri impiegati per la stampa delle banconote. Si
chiama cash dog, è un bel cane di nome Zago, che riesce a
fiutare le banconote, ovunque vengano occultate. Ora la vita
anche per questi evasori sarà più difficile.
D. R.
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scuola di surf, molto gettonata
anche dai turisti. Ma qualcosa
secondo i finanzieri non tornava. L’uomo avrebbe una bella
villa con piscina, ma l’ultima
dichiarazione dei redditi sfiorerebbe i 20.000 euro. Da qui
sono partiti i primi controlli
che hanno tolto il velo una presunta «stabile organizzazione
Finanza I colonnelli Piller e Nieddu e il generale Grasso (Foto Rensi)
occulta» in un Paese all’estero.
Si parla di una scuola per l’insegnamento di windsurf per
la quale non sarebbe stato posto in essere alcun adempimento amministrativo-fiscale. Non solo: scartabellando la
contabilità dell’azienda dell’imprenditore trentino la Finanza avrebbe scoperto presunte irregolarità dal 2009 al
2012 e apporti di denaro non
giustificati. Per quanto riguarda la scuola all’estero la finanza ha scoperto 561.000 euro di
redditi non dichiarati e un’evasione d’Iva di 100.000 euro.
«Mi hanno fatto un accertamento — spiega l’imprenditore — siamo solo alla fase iniziale, hanno rilevato delle irregolarità nella contabilità della
mia scuola in Trentino, noi ab-
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Corriere del Trentino Venerdì 7 Febbraio 2014
Trento e Provincia
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TN
L’evento Porte aperte all’ex Manifatturiera, con quattro rappresentazioni teatrali. Priami: «Il nostro impact factor è più alto della media»
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Cosbi, una pubblicazione ogni sei giorni
Il centro di ricerca compie otto anni: dai finanziatori esterni procurati 13 milioni
TRENTO — Per un paio d’ore gli
schemi convenzionali sono venuti
meno. Non una presentazione statica, nemmeno un convegno. Piuttosto, una serie di performance teatrali per svelare un volto della scienza
spesso sconosciuto. Eppure più accattivante, più immediato, più efficace. Il centro di ricerca Cosbi ha così aperto le porte al pubblico, invitando cittadini e istituzioni dentro
le sale dello stabilimento ex Manifattura. L’ha fatto per farsi conoscere e,
a otto anni dall’inizio dell’attività,
raccontarsi.
Un dato su tutti rende l’idea e Corrado Priami, presidente e amministratore delegato del centro, lo sottolinea: sono oltre 400 le pubblicazioni scientifiche. Calcolatrice alla mano, ciò significa una ogni sei giorni
(in media, ovviamente). A tutto ciò
si aggiunge l’interesse dei finanziatori esterni: 13 milioni di euro complessivi, agganciati al di là dei fondi
messi a disposizione dalla Provincia
(6 milioni di euro).
Il copione della serata «Open House» ha stravolto la prassi, rendendo
meno ingessato un evento accademico. Tant’è che ad aprire la serata,
d’un tratto, ieri sono stati due attori. Giacca in pelle, occhiali scuri. Un
dialogo che battuta dopo battuta s’è
svelato la sintesi di un dibattito etico. Scienza e natura, quasi fossero
due amanti, per una volta hanno cercato di parlarsi.
Persino i ricercatori, solitamente
abituati a ben altri linguaggi, hanno
imparato l’ars scenica. Risultato:
quattro rappresentazioni, ognuna a
simboleggiare i filoni scientifici di
Cosbi. Profili e diagnosi, sguardi dinamici sulle cellule, geni in cucina
per conoscere le frontiere della nutri-genomica, il cervello tra luci e
ombre. È questo, del resto, lo spettro d’indagine del centro: nutrizione, malattie neurodegenerative,
marcatori diagnostici, meccanismi
molecolari.
«L’evento — spiega Corrado Pria-
Stabilimento
A sinistra l’ex
Manifatturiera, che
ospita il Cosbi. A destra
il presidente Corrado
Priami (Foto Rensi)
Il bilancio
Sono 269 i seminari
organizzati, le citazioni
superano quota 5.000
mi — nasce dall’idea di presentare
la nostra attività in modo incisivo».
Tra le righe, poi, la voglia di fermarsi un istante e voltarsi indietro per
osservare quanto fatto sino ad ora.
«Sono trascorsi otto anni dall’inizio
della nostra attività — prosegue —.
Nove dalla famosa firma con Bill Gates».
Ed ecco, allora, i dati. Nel complesso, in questi otto anni, sono stati organizzati 269 seminari (uno
ogni 12 giorni), a questi si aggiungono 23 eventi scientifici pianificati
dal centro e 200 quelli a cui Cosbi ha
partecipato su invito. Più di 400 le
pubblicazioni scientifiche (per rendere l’idea, la media è di una ogni
sei giorni) e oltre 5.000 le citazioni
totali.
Ancora: sono 68 le tesi condotte
E qui il ruolo dei visitatori si svela pienamente: testando le nuove applicazioni si potrà contribuire al loro sviluppo, all’implementazione. Attraverso un sistema di annotazioni
in tempo reale sarà possibile suggerire dei miglioramenti.
Si tratta perlopiù di piattaforme che potranno essere consultate gratuitamente e liberamente dai telefoni cellulari e da altri dispositivi mobili. Nello specifico, forniranno informazioni relative alla mobilità, al traffico e agli
eventi in città.
sotto l’egida di Cosbi. Precisamente:
16 tesi di laurea triennale, 30 tesi di
laurea specialistica, 6 master internazionali, 16 tesi di dottorato. Ogni
quattro giorni, su per giù, uno studente contatta il centro.
«Ma c’è un dato che mi piace ricordare e riguarda la qualità della ricerca — rimarca Priami —. Se la media mondiale dell’Impact factor, l’indice per misurare l’attività scientifica, è di 2,6, nel caso di Cosbi è 4,3: il
165% più alto delle soglie medie».
C'è poi il capitolo legato ai finanziamenti. Se in otto anni, in totale,
la Provincia ha erogato al centro 6
milioni di euro, i fondi attratti da altri enti sono il doppio. «Tredici milioni di euro — precisa Priami — di
cui 5 prevenienti da multinazionali». Ora si guarda al futuro, pensando alle potenzialità dei macro-settori di punta: nutrizione e malattie metaboliche da una parte, malattie neurodegenerative dall’altra. L’intreccio tra tecnologie e medicina è, del
resto, uno dei segmenti più dinamici dell’oggi.
Ma. Da.
Marika Damaggio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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L’appuntamento La città della Quercia ospita il quarto meeting internazionale: «app» testate dai visitatori
2
«Ies Cities», a Rovereto le frontiere del digitale
TRENTO — Cittadini, amministratori (trentini, italiani, europei), associazioni, aziende.
Per due giorni Rovereto ospita il quarto meeting internazionale «Ies Cities», un evento dedicato alle città che dell’innovazione futuribile vogliono fare un paradigma applicabile sin
da ora. Tant’è che ieri e oggi, nella biblioteca
civica, si potrà testare con mano il senso delle
tecnologie smart, studiate per i residenti. Informazioni sulla mobilità locale, sul traffico,
sugli eventi. Le piattaforme in vetrina sveleranno il dorsale hi-tech del domani.
Tra gli ospiti internazionali, in questi due
giorni arriveranno amministratori provenien-
ti da Bristol, Saragoza e Majadahonda. Al centro dell’attenzione dei visitatori, invece, ci saranno le frontiere del digitale, delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Novizie ingegneristiche pensate per migliorare la qualità dei servizi a disposizione
dei cittadini. Tant’è che i partner — provenienti da Spagna, Germania, Gran Bretagna e
Slovenia — si confronteranno rispetto alle attività di sviluppo di nuove «app». Ovvero soluzioni tecnologiche a portata di smartphone,
che verranno sperimentate liberamente e saranno fruibili da tutta la cittadinanza tra qualche mese.
Pd Il sindaco: con Filippi, ma fuori dalle correnti. Scalfi «sotto» nel coordinamento cittadino. Senato, duello tra Tonini e il segretario
Andreatta: alle primarie ho votato per Renzi
TRENTO — Alle ultime primarie il
sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, non ha sostenuto ufficialmente
nessuno ma nel segreto dell’urna ha
votato per Matteo Renzi. Andreatta
lo ha rivelato ieri, ufficializzando anche che sosterrà Elisa Filippi (come
anticipato dal Corriere del Trentino
due giorni fa) per l’elezione alla segreteria. «Non la sostengo come renziana, non mi interessano le correnti —
dichiara Andreatta — anche se nell’urna delle primarie ho votato per
Renzi in quanto mi sembrava la prospettiva migliore. Sostengo Filippi
perché può garantire un buon mix
tra trentinità, territorialità, visione
dell’autonomia e un orizzonte nazionale e europeo. Poi ha dato prova di
determinazione, tenacia, volontà e capacità di ascolto: non è stata inclusa
nella lista elettorale della Camera ma
non ha battuto ciglio, non si è candidata in Provincia stando alle regole
interne che vincolavano i candidati
alle primarie per il parlamento». Il
sindaco di Trento precisa di sentirsi
garantito da tutti tre i probabili candidati (Elisa Filippi, Giulia Robol e Vanni Scalfi, che entro domani dovranno
depositare le proprie candidature),
«accomunati da passione politica,
competenza e generosità. Tutti hanno fatto un passo nella direzione del-
la sintesi, tutti si sono sforzati di superare le correnti». Filippi, sostenuta
anche da Donata Borgonovo Re e
Giorgio Tonini, è considerata dalla sinistra del partito (ma non solo) «poco territoriale». Andreatta puntualizza: «È figlia di Giacomino Filippi, consigliere di Rifondazione a Rovereto, e
territoriali bisogna esserlo. Penso
che Elisa possa esserlo. Ha lavorato
nella sede Anci di Bruxelles e ha una
grande sensibilità per i Comuni, ha
competenze specifiche sugli enti locali: questo è, secondo me, l’elemento
che può tagliare la testa al toro». Andreatta invita a «non enfatizzare» il
fatto che Filippi volesse le primarie
Medico Cardiologo per due ore davanti al giudice. Perizia sulle anziane
Sindaco Alessandro Andreatta
Olimpiadi 2026
in Trentino contemporaneamente a
quelle nazionali (orientamento in forte controtendenza con l’assemblea),
e ricorda che «guardare Roma è importante anche per noi. Chi trova il
mix migliore tra la dimensione locale
e nazionale è il segretario».
In attesa del deposito delle candidature, a Trento va registrata la bocciatura della proposta di Scalfi di far
votare il coordinatore cittadino del
Pd contemporaneamente alle primarie per la segreteria provinciale: l’attuale coordinatore è andato in minoranza nella riunione del coordinamento, dove molti si sono opposti a
un’operazione che gli avrebbe con-
sentito di compattare consensi a proprio favore sulla partita più larga della segreteria».
A Roma, intanto, ieri si è tenuta la
direzione del Pd: alla proposta di Matteo Renzi di un senato delle autonomie incentrato più sulla rappresentanza dei Comuni rispetto a quello
delle Regioni, si è opposto Giorgio
Tonini che ha ricordato come siano
le «Regioni a votare le leggi». Renzi,
nella controreplica, ha ribadito la
centralità dei Comuni e ha anche sottolineato la necessità di una poderosa riforma del titolo V, eliminando la
legislazione concorrente «sul turismo, sulle reti di trasporto, sulla produzione, trasporto e distribuzione di
energia». Aspetti sensibili per l’autonomia speciale, su cui i parlamentari
trentini sono già stati attivati.
Alessandro Papayannidis
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Il dramma Ragazzina palpeggiata, l’uomo vuole patteggiare
«Molestie? Normali visite»
Malagò
lancia l’Italia
Il bidello è pronto a risarcire
TRENTO — Lo aveva chiesto
subito dopo il suo ritorno alla
libertà. A novembre gli erano
stati revocati gli arresti domiciliari e Carlo Cirrincione aveva
chiesto di essere sentito, di poter spiegare la sua posizione davanti al giudice. L’ha fatto ieri.
Per oltre due ore ha parlato davanti al gip Riccardo Dies, al
pm Valerio Davico e ai suoi avvocati Sara De Luca e Giuliano
Valer. Il noto cardiologo trentino, accusato di molestie sessuali ai danni di alcune pazienti anziane, ospiti delle case di riposo dove prestava servizio, ha
voluto spiegare che cos’è la pro-
TRENTO — Da Sochi il
presidente del Coni
Giovanni Malagò
lancia l’Italia per le
Olimpiadi del 2026.
«Al Cio c’è terreno
fertile per la nostra
candidatura» ha detto
Malagò inaugurando il
quartier generale della
squadra azzurra.
Parole, quelle del Coni,
che fanno ben sperare
Tiziano Mellarini, che
ha lanciato nei giorni
scorsi la candidatura
trentina.
TRENTO — Potrebbe patteggiare una pena attorno a un anno di reclusione. Il bidello trentino, accusato di aver palpeggiato nelle parti intime una tredicenne, alunna della scuola
dove lavorava, ha intenzione di
scendere a patti con la Procura.
Ieri mattina l’avvocato dell’uomo ha chiesto al giudice Carlo
Ancona un rinvio dell’udienza
preliminare per trovare un accordo con la parte civile su un
possibile risarcimento del danno.
L’uomo vuole risarcire la tredicenne. Questo potrebbe portare anche ad uno sconto della
fessione medica per lui, cercando di spazzare via dubbi e possibili equivoci. Ha spiegato quali manovre mediche venivano
Tribunale Il palazzo
di giustizia di Rovereto
effettuate durante le sue visite,
visite che necessitavano di manovre di palpazione che sono
ben diverse dai presunti palpeggiamenti contestati. «Mi rifiuto — ha precisato — di fare
il medico dietro a una scrivania, mi hanno insegnato che il
medico deve visitare i pazienti
e per farlo bisogna toccare il paziente». Intanto ieri è stato conferito l’incarico al dottor Eraldo Mancioppi che dovrà effettuare una perizia sulle patologie psichiche delle presunte vittime delle molestie.
D. R.
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pena. L’udienza è stata rinviata
al 6 marzo prossimo.
L’uomo, 46 anni, era stato
denunciato dai genitori della
Abusi Bidello nei guai per
presunti palpeggiamenti
ragazzina che aveva raccontato
loro di aver subito molestie sessuali a scuola. Secondo quanto
contestato il 6 giugno del 2012
l’uomo, approfittando del fatto
che la ragazzina era fuori dall’aula perché doveva fare delle
fotocopie, avrebbe allungato le
mani, palpeggiandola nelle parti intime e poi pronunciando
frasi sconce. La ragazzina, spaventata, ha raccontato l’accaduto ai genitori. L’uomo avrebbe
avuto gli stessi comportamenti
morbosi anche con altre ragazzine della scuola.
D. R.
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Codice cliente: 2684846
Corriere del Trentino Venerdì 7 Febbraio 2014
11
TN
Economia
Compravendite Report di Immobiliare.it. La Fimaa: «Usato, pesa la classificazione energetica»
Industria L’appello delle Acli
2
1
«Caso
Marangoni,
non seguire la strada
di Fiat e Electrolux»
Alloggi, prezzi calati del 4,9%
Il dato di Trento. Rigotti: «Nuovo, 100 unità invendute»
TRENTO — Prezzi calati del
4,9 per cento in un anno. È la
diminuzione dei valori degli appartamenti a Trento fotografata
dal portale Immobiliare.it, il
principale sito nazionale di annunci per le compravendite di
spazi residenziali, commerciali
e produttivi. Il dato che comprende la media relativa a tutti
gli alloggi, nuovi e usati, è contenuto nel report sui prezzi medi degli appartamenti in Italia,
che sono calati del 6,6% da dicembre 2012 a dicembre 2013.
Invita a prendere i numeri con
le pinze Severino Rigotti, presidente di Fimaa Trentino. «Occorre distinguere tra nuovo e
usato. Il secondo infatti ha avuto cali fino al 30% dalla crisi in
poi per quanto riguarda gli immobili con le classificazioni più
basse dal punto di vista energetico». Il nuovo invece è rimasto
stabile. «Ma — aggiunge Rigotti — ci sono circa un centinaio
di alloggi ancora invenduti in
città».
Il report
Secondo Immobiliare.it Trento si conferma una città di provincia con prezzi da grande centro. Il valore medio nel capoluogo trentino ammonta a 2.824
euro al metro quadrato. Sopra
ci sono solo Roma (3.894 euro),
Firenze (3.683 euro), Milano
(3.574 euro). Nella classifica
dei capoluoghi di regione italiani arrivano ultime Campobasso
(1.625 euro), Perugia (1.635 euro) e Palermo (1.813 euro).
Le diminuzioni maggiori si
sono verificate a Venezia
(-15,1% da dicembre 2012 a dicembre 2013) e Napoli
(-10,1%). I prezzi degli alloggi
sono saliti a Aosta (+1,6%) e all’Aquila (+11,3%), dove incidono i problemi del dopo terremoto.
La variazione relativa a Tren-
-6,6%
La diminuzione dei prezzi
medi degli appartamenti
in tutto il territorio
nazionale secondo il sito
di annunci Immobiliare.it
5.000
In euro il valore al metro
quadrato degli alloggi nel
centro di Trento. In collina
si scende a 3.000-3.700 euro
La stima è di Severino Rigotti
Città Nel capoluogo trentino i prezzi sono in calo (foto Rensi)
to è quindi nella media. Per
quanto riguarda il periodo giugno-dicembre dell’anno scorso, la riduzione dei prezzi si è
attestata sul 2,7%.
Quanto agli affitti, per la città il valore medio ammonta a
10,3 euro al metro quadrato (aggiornato al gennaio scorso). Un
anno fa erano 10,3 euro. I prez-
zi nel mercato delle locazioni si
mostrano stabili, almeno secondo il portale che raccoglie attualmente 530 annunci di affitti per il territorio cittadino (e
Nomine
3
Trentino
sviluppo, oggi la decisione
TRENTO — La nuova governance di Trentino
sviluppo è uno dei temi all’ordine del giorno
della riunione odierna della giunta guidata da
Ugo Rossi. L’esecutivo provinciale affiderà con
tutta probabilità a un conchiuso le nomine di
coloro che saranno scelti per guidare nei
prossimi mesi o anni il braccio operativo di
Piazza Dante per il sostegno alle imprese.
Sull’identità dei componenti del nuovo cda
vige il massimo riserbo da parte di Rossi e di
Alessandro Olivi, assessore. Si è molto parlato
nei giorni scorsi, e anche ieri, di Flavio Tosi,
fino alle dimissioni di Diego Laner
componente del cda della spa, come possibile
presidente. Tra i papabili c’è anche Stefano
Odorizzi, guida dell’advisory board, che però
secondo alcuni non costituirebbe la prima
scelta di Rossi. Riguardo a Tosi, pare che
l’imprenditore sia stato contattato
personalmente da Olivi per chiedergli se fosse
disponibile. Non è di per sè un indizio
sufficiente. Sembra infatti che Olivi abbia
contattato altre persone, in numero superiore
al limite dei componenti del cda, ovvero 5 (di
cui uno deve essere per legge una donna).
Oggi dunque in molti si attendono un
chiarimento del quadro dalla giunta. La
decisione dovrebbe poi essere comunicata da
Rossi o Olivi all’azienda con sede a Rovereto
durante l’assemblea dei soci prevista alle
15.45.
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4.870 annunci di vendita in tutta la provincia, sia di privati
che di agenzie immobiliari).
L’analisi di Rigotti
Per il presidente di Fimaa,
l’associazione che rappresenta
gli agenti immobiliari iscritti a
Confcommercio Trentino, l’accorpamento tra i valori di nuovo e usato non è efficace per capire la situazione del mercato
immobiliare trentino. «I valori
di un portale che pubblica gli
annunci di privati non è affidabile» esordisce l’agente, che però non si tira indietro di fronte
alla richiesta di un’analisi sul
contesto. «Il primo passo è distinguere usato e nuovo. Il primo ha avuto crolli fino al 30%
dall’inizio della crisi economica, il biennio 2008-2009. Un calo di queste dimensioni ha riguardato gli alloggi con le classificazioni energetiche più basse, ad esempio la G. Per altri appartamenti invece le riduzioni
sono state contenute, nell’ordine del 15%». Si sono fatte sentire quindi le conseguenze dell’entrata in vigore della certificazione energetica.
Altro discorso il nuovo. «I
prezzi — aggiunge — sono rimasti stabili, attorno ai 5mila
euro al metro quadrato in centro e 3.000-3.700 in collina, perché erano alle stelle prima della
crisi quando si erano alzati i valori dei terreni. Le aziende oggi
non possono ribassare perché
altrimenti andrebbero in perdita». Le vendite comunque ci sono, seppur non in numeri elevati. Anche nella zona delle Albere, a quanto risulta agli addetti
ai lavori. Nonostante questo però l’invenduto rimane consistente: circa un centinaio di alloggi, esclusi quelli del nuovo
rione di Renzo Piano, secondo
la stima di Rigotti.
TRENTO — «L’uso corretto» dell’autonomia può permettere
di trovare le soluzioni migliori per il rilancio delle aziende trentine, a partire dalla Marangoni spa di Rovereto, seguendo programmi che siano all’insegna dei diritti dei dipendenti. Al contrario di quanto sarebbe stato prospettato in altri territori da
realtà come Fiat («Ora di fatto un’azienda straniera chiamata
Fca e distante dai bisogni e dai diritti dei lavoratori italiani») o
Electrolux.
Questa la presa di posizione delle Acli trentine nella nota in
cui manifestano «piena solidarietà» ai lavoratori della Marangoni, azienda che ha in programma un piano di investimenti da
finanziare in parte chiedendo sacrifici alle maestranze. Proprio
su questo argomento si confronteranno oggi alle 14 nella sede
della Provincia sindacati, dirigenti e rappresentanti di Piazza
Dante. I sindacati non intendono parlare di tagli ai salari fino a
quando non ci saranno rassicurazioni sul piano industriale. Le
Acli trentine, si legge nella nota, manifestano «piena solidarietà
ai lavoratori della ditta Marangoni e ai lavoratori delle altre
aziende presenti sul nostro territorio che in questi anni di crisi
e diseguaglianza sociale lottano per affermare il loro diritto ad
un futuro, a uno stipendio e a una vita dignitosi». «Grazie ad
interventi mirati effettuati dalle aziende in accordo con l’amministrazione pubblica e derivati da un corretto uso della nostra
autonomia — aggiunge l’associazione — , il Trentino può trovare risposte efficaci, senza scimmiottare le proposte di Fiat —
ora di fatto un’azienda straniera chiamata Fca e distante dai bisogni e dai diritti dei lavoratori italiani — o Electrolux».
S. V.
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Automotive
Röchling di Laives
Svolta nelle trattative
BOLZANO — Svolta nelle trattative alla Röchling di Laives.
L’azienda ha detto di voler accettare quasi tutte le richieste
dei sindacati, che avevano del resto annunciato proteste in
caso contrario. La trattativa era nata dopo l’annuncio del
taglio del premio di produzione a causa dell'entrata in
vigore del nuovo contratto collettivo. «L’azienda — spiega
Maurizio Albrigo (Cisl) — ha deciso di pagare a tutti i
lavoratori la prima tranche dell’aumento contrattuale.
Resta invece in sospeso la decisione sul riconoscimento del
premio, di 386 euro, ma troveremo una soluzione anche su
questo punto». A quanto risulta la sede di Trento
dell’azienda non è interessata dalla vertenza.
F. E.
Stefano Voltolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Turismo Zampiccoli e la fiera milanese
Internazionalizzazione La multinazionale prosegue nella strategia di espansione a livello globale
4
«Il no alla Bit?
Scelta sbagliata»
Dedagroup apre una filiale negli Usa
TRENTO — Una decisione sbagliata. Così Ettore Zampiccoli,
giornalista e consulente nel settore turistico, commenta la scelta
della Provincia di Trento di non partecipare alla fiera Bit Milano
(Corriere del Trentino di ieri). Per l’ex presidente dell’allora «Apt
del Trentino», poi diventata Trentino spa e ancora Trentino
marketing, la manifestazione milanese rimane importante, magari non per il ritorno in termini di pubblico quanto piuttosto
per «una questione di rapporti» con gli addetti ai lavori. «La fiera
— spiega — consente incontri mirati con giornalisti del settore e
i tour operator. Seguendo questa prospettiva, anche tenere un
piccolo stand è importante».
Zampiccoli, che nel curriculum ha anche la militanza
Il consulente
politica con Forza Italia e il
Pdl, boccia la decisione in me«Anche se il ritorno
rito all’evento lombardo. La
di pubblico è limitato,
Provincia ha deciso di non
l’evento resta importante partecipare più alla Bit
per le relazioni»
(13-15 febbraio) che rappresenta il più importante appuntamento fieristico del turismo nazionale, preferendo spendere in altro modo (giudicato
più efficace) i 180.000 euro di budget per la kermesse. Trento
segue così Bolzano: all’evento sarà presente unicamente con
«un’attività di pubbliche relazioni e di comunicazione stampa».
«È vero — riconosce Zampiccoli che a Milano sarà presente in
veste di consulente — che per quanto riguarda le fiere del turismo il ritorno in termini concreti non è elevato. La comunicazione turistica infatti poggia su altri canali, a partire dal web. Tuttavia, avere uno stand piccolo o grande è importante per incontrare giornalisti specializzati e tour operator».
TRENTO — Dedagroup Ict
Network amplia ancora la propria presenza sul mercato internazionale. La multinazionale con sede in Trentino Alto
Adige ha deciso di aprire una
filiale negli Stati Uniti attraverso la quale fornire i servizi
informatici bancari alle Credit union americane, ovvero i
soggetti del credito cooperativo a stelle e strisce. Per il gruppo — che renderà pubblici i
dettagli del piano in una conferenza stampa prevista il 20
febbraio a Milano — l’operazione rappresenta un ulteriore passo in più nella strategia
di espansione, il cui ultimo
tassello risale a mercoledì
scorso: l’acquisto dell’80% di
Beltos srl, società toscana da
2 milioni di fatturato, da parte della capofila Dedagroup
spa.
«Dedagroup Ict Network
sbarca a New York. Il gruppo
conquista le Credit Unions
americane». Questo l’annuncio dato dalla multinazionale
del settore informatico che
tiene per ora riservati i dettagli. Il network che conta dieci
S. V.
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5
Il network fornirà servizi informatici al credito cooperativo
aziende, venti sedi operative,
1.500 dipendenti ha deciso l’apertura di una filiale negli Stati Uniti, quasi sicuramente a
New York. Dopo l’insediamento in Messico, dove nel
2010 è stata aperta DedaMex,
il gruppo sbarca nel vicino Pa-
ese ancora leader dell’economia mondiale. Il business su
cui si punta è quello delle soluzioni software proprietarie
per il cosiddetto «bank up»,
ovvero programmi per la gestione delle attività bancarie.
Gli istituti del credito sono a
amministrazioni pubbliche e
industrie private i principali
clienti della multinazionale
da 200 milioni di euro di fatturato.
Dedagroup continua la sua
strategia di internazionalizzazione e specializzazione. L’an-
Brevi
LAUREATI
ROVERETO
LA KERMESSE
Diventa dirigente
Ecco il corso
Project manager
Il seminario
«Monumento»
Bronzini presente
TRENTO — Una settimana
full time pensata per
valorizzare le proprie
manageriali dei 35
partecipanti al corso,
giovani laureati o neo
dottori di ricerca. È
l’iniziativa pensata da
università di Trento e Ieee
(Italy school of career
boosting). I corsi si tengono
da lunedì a venerdì
prossimo, il 14 febbraio.
TRENTO — «Il project
management del terzo
millennio». Si chiama così
l’incontro promosso da
Ipma Italy (International
project management
association) in
collaborazione con
Trentino sviluppo. La
conferenza si terrà il 27
febbraio dalle 16.30 alle
19.30 in via Zeni 8 a
Rovereto.
TRENTO — L’azienda
artigiana di Luca Bronzini,
specializzata nel restauro
di beni lapidei ed intonaci,
sarà l’unica realtà locale a
rappresentare il Trentino a
Monumento, fiera del
settore. L’azienda che dà
lavoro a dieci persone ha
anche avviato un progetto
di ricerca con il
dipartimento di Ingegneria
dei materiali di Trento.
no scorso era stata aperta una
sede a Parigi. Dal punto di vista dei servizi, l’incorporazione di Dedanext in Dedagroup
ha portato alla nascita della
nuova divisione «Cast»
(cloud, applicativi, servizi e
tecnologia).
Appena due giorni fa è stata la volta di Beltos. La capofila Dedagroup spa ha acquisito l’80% delle quote dell’azienda toscana che con una squadra di 22 professionisti, affianca le imprese italiane ed internazionali nell’analisi e nella
gestione del proprio business, nei settori fashion, automotive, logistica, pharma. Beltos ha inoltre competenze nello sviluppo di app mobile, nella realizzazione di progetti di
outsourcing e gestione a tutto
tondo dell’It. L’acquisizione
dell’azienda toscana permette
a Dedagruop di rafforzare la
presenza nel centro Italia e arricchire il patrimonio di competenze di consultancy per le
imprese nell’ambito della social business collaboration.
S. V.
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Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige
Politica
18
Andreatta: Elisa Filippi
giusto mix per guidare il Pd
Trento
20
«De Tschiderer», una rsa
da oltre duecento posti
Val di Non
42
Mela-bergamotto, il succo
unisce Trentino e Calabria
Redditi
43
Il sindaco: qui a Dambel
l’unico povero è il Comune
IL BILANCIO I dati dell’attività della Guardia di Finanza in regione: smascherati 230 evasori totali
LE CRONACHE
1
Rovereto, 17 contro Trenta
Un «tesoro» nascosto al fisco
2
Scatta
la prima causa
per l’Iva sulla Tares
Evaso più di 1 miliardo di euro, scoperti 68 «finti poveri»
Il caso dell’imprenditore
con mega villa con parco
privato e piscina
ma un reddito da operaio
C’
è chi, pur avendo un reddito da operaio non qualificato, vive in una villa
con parco privato e piscina, chi si
dimentica dell’Iva, chi lavora, e
guadagna, in «nero»; c’è chi appare come «finto povero» e chi, invece, al fisco non appare proprio. È
una compagnia molto variegata
quella degli evasori fiscali, sempre più sotto la lente degli uomini
della Guardia di Finanza, che ieri
hanno presentato il bilancio di un
anno di attività in Trentino e in Alto Adige. L’evasione è cresciuta, e
in regione la base imponibile sottratta a tassazione ma individuata dalle Fiamme Gialle ammonta a
1 miliardo 285 mila euro. Gli evasori totali scoperti sono stati 230.
M. VIGANÒ
ALLE PAGINE
13 - 34
TWITTER
@giornaleladige: seguite anche
i «tweet» con notizie e commenti
Scandaloso
stallo in regione
VINCENZO CALÌ
alle pagine dell’Adige
parte una proposta di
Sergio de Carneri
(promuovere una
consultazione popolare
sul mantenimento della
Regione) che andrebbe
presa in seria
considerazione alla luce
dello scandaloso ritardo
con cui si vanno
affrontando le questioni
relative all’assetto del
governo della nostra
massima istituzione
locale. A mali estremi
estremi rimedi, verrebbe
da dire, e il pensiero corre
al metodo di Santa
romana Chiesa: come per
il conclave, per spingerli a
decidere, si potrebbero
chiudere i consiglieri
regionali nelle celle del
Buonconsiglio, quelle
poste a ridosso della
ghiacciaia nel torrione
Nord. Con questo metodo,
molto prima della data
prevista per la nuova
convocazione del
Consiglio regionale (26
febbraio) avremmo così la
nomina del presidente e
della giunta; ma le regole
della democrazia come
sappiamo ci impediscono
di ricorrere ai metodi
sbrigativi ...
D
CONTINUA A PAGINA
54
C. ZOMER
A PAGINA
29
Gli uffici dei consiglieri
Inail, niente trasloco
Provincia spiazzata
Per ridurre i mega uffici dei
consiglieri provinciali e tagliare
gli affitti la Provincia puntava sul
trasferimento nel palazzo Inail,
tra via Gazzoletti e via Vannetti,
ma l’Inail non vorrebbe più
traslocare. E anzi punta a creare,
assieme all’Inps, un polo del
welfare in quell’immobile.
L. PATRUNO
A PAGINA
15
La Vis fa causa ai «5 Comuni»
ECONOMIA
Vino contro mele: «Ridateci 1,5 milioni di euro»
Alla Rurale di Trento
rivoluzione sportelli
N
on si può più di parlare di guerra in
famiglia, visto che c’è già, alle
spalle, una complicata separazione,
ma è qualcosa di molto simile. Diciamo,
una guerra tra «cugini». È quella che la
cantina La Vis ha aperto con la
cooperativa frutticola 5 Comuni, che si è
divisa dalla parte vinicola a metà 2012. Il
motivo del contendere non è di poco
conto: il credito che la cantina vanta nei
confronti della 5 Comuni, pari a oltre 1,5
milioni di euro e che intende incassare,
secondo quanto previsto dagli accordi di
separazione, dopo aver atteso invano.
P. GHEZZI
A PAGINA
GLI 80 ANNI
DI ALDO MOSER
Aldo Moser, capostipite
della dinastia ciclistica
più famosa d’Italia,
oggi compie 80 anni.
«La prima volta che
uscii in bici con
Francesco capii che era
un campione».
A PAGINA
14
49
Sedi accorpate, orario lungo
La Cassa Rurale di Trento avvia
una rivoluzione agli sportelli.
Primi passi: l’accorpamento tra
la filiale del Top Center, che
chiude, e la filiale dei Solteri e
quello analogo tra lo sportello
del Big Center e la filiale di via
Gandhi. Ai Solteri sarà introdotto
l’orario lungo fino alle 19, oltre
all’apertura in pausa pranzo, con
creazione dell’area self service.
F. TERRERI
A PAGINA
7
Natura | L’emozionante video girato grazie a una fototrappola in Lessinia
Famiglia di lupi a spasso sulla neve
A
vevano già fatto
parlare di loro: Slavc,
immigrato dell’Est, e
Giulietta, italiana. Una storia
d’amore che evidentemente
ha dato i suoi frutti: la
famiglia di splendidi lupi,
quattro in tutto, è stata
filmata da una fototrappola
del Servizio foreste e fauna
della Provincia sull’altopiano
della Lessinia. Nel filmato,
visibile su www.ladige.it, si
vedono, nella neve, padre,
madre e due cuccioli
attraversare un bosco nel
comune di Ala.
Z. SOVILLA
A PAGINA
22
A4020799
BENE REFERENDUM
I consumatori si ribellano all’Iva
applicata alla Tares. A Rovereto,
che fa da apripista, in 17 si sono
rivolti al Codacons e hanno fatto
causa alla Trenta, contestando
l’applicazione dell’Iva a quella
che considerano una tassa,
benché «vestita» da tariffa.
ECONOMIA
l'Adige
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
G
1
Trentino Sviluppo, sale Tosi
Gestione a due nuovi manager
TRENTO - Tramonta la candidatura di Stefano Odorizzi alla presidenza di Trentino Sviluppo. L’industriale, pur sostenuto dalle categorie, non
ha dato la disponibilità a causa dei suoi impegni in azienda e in Confindustria. Sale invece nei pronostici il nome di
Flavio Tosi, già presidente di
Assoartigiani e, insieme ad An-
Odorizzi non disponibile
alla presidenza per
impegni. Cda a tre con
altri due imprenditori
Oggi l’assemblea
in prima convocazione
tonietta Tomasulo, uno dei due
consiglieri di amministrazione rimasti dopo le dimissioni
di Diego Laner. Ma lo schema
che sta maturando a Piazza
Dante - la Provincia è socio
unico di Trentino Sviluppo - è
quello di un cda di indirizzo
con tre imprenditori e di due
manager, uno per l’industriaartigianato, l’altro per il turi-
venerdì 7 febbraio 2014
smo, che prendano in mano
le deleghe operative e la gestione.
Oggi alle 14 è in calendario
l’assemblea della società pubblica in prima convocazione.
La seconda, eventualmente,
è prevista per lunedì. Per
quanto riguarda il cda, le ipotesi che si stanno rafforzando sono quelle di un ampio
rinnovamento, con Tosi alla
presidenza come elemento di
continuità e, per il resto, due
esponenti di imprese.
Ma il presidente e i consiglieri non avrebbero più, come ai
tempi di Laner, deleghe operative. Il cda si configurereb-
7
be come un organismo di impostazione strategica e di indirizzo. La gestione operativa dovrebbe essere attribuita a uno o, più probabilmente, due manager con poteri da
direttore (negli ultimi anni in
Trentino Sviluppo non c’è stato un direttore generale).
È su questi manager, non necessariamente trentini, che
sono in corso le ultime verifiche. La scelta di due direttori sarebbe in linea con il nuovo scorporo, a cui pensa la
giunta provinciale, del marketing turistico dal resto dei
comparti produttivi seguiti
dalla società.
F. Ter.
Rurale Trento, rivoluzione agli sportelli
Solteri e Clarina, al via gli accorpamenti
Orario lungo, self area, più consulenza
TRENTO - La Cassa Rurale di Trento
avvia una vera e propria rivoluzione
agli sportelli. Primi passi: l’accorpamento tra la filiale del Top Center, che
chiude, e la filiale dei Solteri e quello
analogo tra lo sportello del Big Center e la filiale di via Gandhi. Il progetto pilota è ai Solteri, dove l’attuale sede raddoppierà gli spazi e introdurrà
tutta una serie di novità: orario lungo
fino alle 17, poi fino alle 19, oltre all’apertura in pausa pranzo che c’è già,
creazione dell’area self service, più
spazio alla consulenza rispetto ai tradizionali servizi allo sportello. «È quello che ci chiedono i clienti e i soci» sottolinea il direttore Michele Sartori (a sinistra nella foto insieme al presidente
Giorgio Fracalossi).
«L’approccio delle banche verso i
clienti sta cambiando, si esce dalla logica del servizio indistinto - spiega Sartori - I numeri ce lo dicono anche nel
caso della nostra Rurale: in due anni
le stazioni di internet banking sono
cresciute del 20%, raggiungendo quota 18.800. Il 95% delle operazioni su
portafoglio, ricevute bancarie ecc. si
fa per via elettronica, così come il 76%
dei bonifici. Negli ultimi cinque anni i
bancomat sono aumentati del 50%, le
carte di credito del 63%, mentre l’uso
degli assegni è diminuito del 70%».
Stop alle filiali al Top Center
e al Big Center. Il direttore
Sartori: meno sedi, più
servizi. Il difficile 2013:
crescono le sofferenze, utile
inferiore ai 4 milioni 2012
del personale».
Attualmente la Rurale di Trento ha 25
sportelli. «A Povo, Villazzano, Sopramonte, Vigo Meano, nelle piazze non
bancate le nostre filiali rimarranno afferma Sartori - In città invece si possono strutturare filiali più grandi che
danno più servizi con l’aiuto della tec-
nologia, anche se non sostitutiva in
toto delle persone». L’esperienza pilota sarà, da maggio, alla filiale dei Solteri, dove sarà accorpata quella attualmente al Top Center. Gli spazi raddoppieranno prendendo in affitto un locale attiguo e il personale salirà dagli
attuali 6 a 8-9 persone, in pratica assorbendo gli addetti del Top Center.
«Poi toccherà a via Gandhi, che assorbirà la filiale del Big Center - prosegue
Sartori - Lì però non c’è modo di ampliare gli spazi. Ma sarà introdotta la
self area, con un referente a cui rivolgersi, ampliata la consulenza, prevista la teleconferenza per parlare con
la sede centrale». In fila per cambiare
pelle ci sono anche gli sportelli di San
Donà e Gardolo. «L’orario verrà prolungato alle 17 e poi più tardi o forse
anche il sabato mattina. C’è l’accordo
dei sindacati, con cui abbiamo già parlato».
La rivoluzione organizzativa della Rurale della città viene dopo un 2013 difficile: la raccolta cresce ma gli impieghi calano e aumentano le sofferenze.
«Continuiamo a sostenere famiglie e
piccole imprese - rimarca Sartori Chiuderemo con un utile inferiore allo scorso anno dopo importanti accantonamenti». Nel 2012 l’utile netto
è stato di 4,1 milioni di euro. F. Ter.
GIOVANI
Terra e tablet, crediti a 7 start-up
TRENTO - Sono 7 le start-up di giovani finora finanziate dalla Cassa Rurale di Trento nell’ambito dell’iniziativa «Diamoci un futuro». Altre 4
sono in lista d’attesa. I progetti imprenditoriali sono sostenuti da clienti e soci della banca: 148 depositanti, per un volume di risparmio solidale di 3,5 milioni di euro, hanno deciso di rinunciare a parte degli interessi e di farli confluire in un fondo di garanzia per le start-up.
Tra le iniziative finanziate ci sono un imprenditore agricolo, un’imprenditrice nel campo del ripristino di strutture di cemento armato stradali, un gruppo di ragazzi nel campo della tecnologia per tablet e smartphone, un ragazzo nella gestione di un bar che ospita eventi per la comunità, tre ragazzi in una tipografia e copisteria, una ragazza in un centro estetico, una ragazza che gestisce un mini market. Sono in cantiere anche imprese cooperative, con l’appoggio di Federcoop e Euricse.
NOTIZIE IN BREVE
PIAZZA AFFARI. In vista della quotazione deciso un aumento di capitale di 10 milioni
DEDAGROUP ICT NETWORK SBARCA A NEW YORK
쐢 TRENTO - Dopo un progetto pilota partito poco più di un anno
fa, Dedagroup sbarca a New York con l’offerta di servizi informatici
alla federazione delle Credit Unions, le banche cooperative Usa.
L’iniziativa sarà presentata giovedì 20 febbraio a Milano
dall’amministratore delegato di Dedagroup Ict Network Gianni
Camisa, dall’Ad di Dedagroup North America Alessandro Pocher e
dall’Ad di Simest Massimo D’Aiuto.
I GIOVANI UNIVERSITARI INCONTRANO LE AZIENDE
쐢 TRENTO - Appuntamento mercoledì 19 febbraio al Polo
scientifico di Povo per il Career Day, la giornata dedicata
all’incontro fra studenti e laureati del Dipartimento di ingegneria
industriale dell’Ateneo e alcune aziende del territorio. Organizza il
Dipartimento in collaborazione con Confindustria Trento e
l’Associazione Artigiani.Tra le aziende presenti, Aquafil, Zobele, Fly,
Pama, Dana, Marangoni Meccanica, Siemens, Adige,Tecnoclima.
Expert System va in Borsa tra una settimana
ICT
2
Da qui la necessità di cambiare l’assetto tradizionale delle filiali. «Clienti
e soci ci chiedono relazioni, consigli
sui depositi o sui finanziamenti. Su
questo come Cassa Rurale siamo forti. Un’indagine che presenteremo tra
poco dice che siamo apprezzati soprattutto perché siamo banca del territorio e per la fiducia e il gradimento
TRENTO - Expert System, la società di Rovereto specializzata
in tecnologie semantiche col
software Cogito, debutta sull’Aim, il mercato alternativo del
capitale di Borsa Italiana, venerdì prossimo 14 febbraio. Il
flottante, secondo Mf-DowJones, dovrebbe aggirarsi intorno al 20%. In vista della quotazione, l’assemblea dei soci ha
deciso una serie di operazioni
a partire da un aumento di capitale per massimi 10 milioni di
euro.
La società fondata vent’anni fa
a Modena e guidata dal presidente Marco Varone e dall’amministratore delegato Stefano
Spaggiari (nella foto) ha deciso
di realizzare il processo di quotazione attraverso un collocamento privato, riservato a investitori professionali, di azioni ordinarie. Ai fini della creazione del flottante, l’assemblea
straordinaria di Expert System
ha approvato il mese scorso un
aumento di capitale a pagamento, anche in una o più tranches,
con esclusione del diritto di opzione dei soci.
L’aumento sarà effettuato per
un importo massimo di 10 milioni. All’offerta di sottoscrizione e di collocamento sarà abbinata un’offerta di vendita di
azioni della società di proprietà dei soci. La stessa assemblea
ha inoltre approvato un aumento di capitale di 2,5 milioni riservato a Imi Fondi Chiusi sgr
(gruppo Intesa Sanpaolo) attraverso il conferimento di azioni
della controllata Admantx e un
altro aumento di 2,5 milioni al
servizio di eventuali piani di
stock option.
F. Ter.
stema di geofencing, ovvero di
tracciatura di confini virtuali.
I-locate, quindi, migliorerà e velocizzerà i servizi al cittadino.
Il progetto è partito il 1° gennaio. Dal 22 al 24 gennaio si sono
tenuti a Rovereto alcuni eventi di apertura come il meeting
Thinkshop con i principali rappresentanti europei e mondiali nel settore dell’informazione
geografica e il convegno internazionale «Innovando. Progetti e soluzioni tecnologiche per
sanità e sociale». Il progetto pilota partirà tra 18 mesi, ne durerà 12 e verrà attivato presso
i comuni di Velletri e Genova,
presso il Brukenthal National
Museum a Sibiu, in Romania e
presso l’ospedale S. Maria di
Rovereto.
Progetto europeo I-locate da 4,7 milioni, in Trentino budget di 1,7 milioni
Con Trilogis non ti perdi negli uffici
FEDERICO UEZ
TRENTO - Tecnologie tipo Gps
per guidare il cittadino da casa all’ufficio pubblico o all’ospedale o dentro queste
strutture, tra corridoi, sportelli, ambulatori. Il progetto si
chiama I-locate, è cofinanziato
dalla Commissione Europea e ne
è capofila l’azienda trentina Trilogis. Trilogis, nata nel 2006, si
occupa di tecnologie dell’informazione applicate a sistemi informativi territoriali e lavora
soprattutto con enti pubblici e
multiutilities. Di recente è salita alla ribalta per il progetto di
localizzazione degli sciami di
locuste per conto della Fao.
L’azienda, con sede a Rovere-
to, conta 25 addetti. Il fatturato del 2013 è di circa 1 milione
di euro. Trilogis ha partner di
spicco come Panasonic e Motorola ed è socia fondatrice del
distretto tecnologico trentino
Habitech e del consorzio di
aziende trentine e italiane Health Innovation Hub per l’innovazione dei servizi sociali e sanitari. Lo spirito di Trilogis , sottolinea il presidente Gianni Rangoni, è quello di non procedere da soli ma puntare sulla collaborazione con le altre aziende virtuose del territorio e sui
giovani, come dimostra la media degli addetti, pari a 30 anni, e la costante collaborazione con l’Università di Trento. Per
Trilogis è importante creare
una rete che coinvolga istruzio-
ne, ricerca, aziende e l’Azienda
Provinciale dei Servizi Sanitari.
Il progetto I-locate si occupa di
localizzazione indoor-outdoor
di oggetti e persone. Vi partecipano 24 partner da 9 paesi europei, è cofinanziato al 50% dalla Commissione Europea e ha
un budget di 4.727.971 euro,
con una durata di tre anni. Il
Trentino ha un ruolo di spicco
nel progetto, in quanto sede
dell’azienda capofila Trilogis e
di quattro dei 10 partner italiani, con un budget assegnato di
circa 1,7 milioni di euro.
Obiettivo principale di I-locate
è quello di permettere al cittadino che usufruisce di un servizio, come ad esempio un
ospedale o anche un centro
commerciale, di potersi muo-
vere dalla porta di casa sino all’interno guidato da una sorta
di Gps, con informazioni riguardanti eventuali ritardi dovuti al
traffico piuttosto che problemi
all’interno della struttura, o con
l’avviso al medico dell’entrata
in struttura del paziente facilitando così la gestione automatica delle code. Altri due sottoprogetti sono la tracciatura di
apparecchiature portatili che
necessitano di essere individuate rapidamente in un edificio, ad esempio attrezzatura
medico-sanitaria ospedaliera
come un defibrillatore, e il monitoraggio di individui, ad
esempio una persona malata di
Alzheimer in una struttura apposita, senza l’utilizzo di strumenti invadenti, grazie a un si-
TRENTO
l'Adige
IL BILANCIO
22%
I dati dell’attività 2013
della guardia di finanza
del Trentino Alto Adige
68
7,5 mln
19
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
G
venerdì 7 febbraio 2014
13
REATI FISCALI
8,7 mln
Beni sequestrati
per equivalente
NON FA
LO SCONTRINO
FALSI POVERI
SCOPERTI
FRODI
ASSISTENZIALI
MILIONI DI
DANNI ERARIALI
DENARO
RICICLATO
Su oltre 8.700
controlli sul rilascio
di scontrini e
ricevute fiscali, è
irregolare 1
negoziante su 5
Sono coloro
che hanno
indebitamente
beneficiato
di prestazioni
sociali agevolate
Sono i milioni
indebitamente
percepiti
nell’ambito delle
frodi previdenziali
e assistenziali
Sono stati eseguiti
in regione
57 controlli
d’iniziativa
o su delega della
Corte dei Conti
È l’ammontare
dei soldi
provenienti
da reati fiscali
e da ricettazioni
reimpiegati
24
milioni
1
L’evasione fiscale supera il miliardo
Fenomeno in aumento
Spesa pubblica nel mirino
MARICA VIGANÒ
Nell’Italia dei «furbetti», di chi evade il
fisco, di chi dichiara il falso e ruba il
posto in graduatoria ai disabili, siamo
bravi ma non eccellenti. Crescono i ricavi non dichiarati al fisco e, in particolare in provincia di Trento, i controlli a tutela della spesa pubblica, contro
i responsabili di sprechi e truffe.
«Il fenomeno evasivo è in aumento anche in Trentino Alto Adige - evidenzia
il comandante regionale della guardia
di finanza, generale Giuseppe Grassi - e
Iva evasa per 216 milioni
I redditi sottratti
a tassazione sono
cresciuti in un anno
di 200 milioni di euro
noi abbiamo affinato le tecniche di investigazione». Grazie ad un controllo
dall’alto con l’elicottero, ad esempio,
è stato scovato il titolare di una scuola di windsurf che, a fronte di un reddito annuo dichiarato di 20mila euro,
si poteva permettere una mega villa
da 400metri quadri, con piscina e parco: dalle indagini è emerso che l’uomo
gestiva un’attività all’estero sconosciuta al fisco italiano (vedi pagina 34, cronaca di Riva). «Per quanto riguarda
l’evasione, nella classifica delle regioni siamo al quart’ultimo posto: siamo
virtuosi per il pagamento delle imposte - evidenzia il generale - Il territorio
è sano, ma l’evasione in crescita. E
l’evasione fa male a tutti, sia alle imprese per la concorrenza sleale che si
crea, sia all’occupazione».
Di «aumento significativo» parla il comandante provinciale, il colonnello Fabrizio Nieddu, che conferma: «L’evasione riscontrata in Trentino è cresciuta.
Ed è probabile che sia per la crisi».
Denaro che viene omesso nelle dichiarazioni, ma che si cerca di ottenere. «In
accordo con la Procura interveniamo
con il sequestro per equivalente, un
provvedimento disposto su somme di
denaro, beni o altre utilità di cui l’evasore abbia la disponibilità per un valore corrispondente. Un atto per dare
concretezza all’attività operativa», evidenzia il generale Grassi.
Ieri è stato presentato il bilancio del-
L’ATTIVITÀ
l’attività 2013 delle Fiamme gialle con
altri due punti messi in risalto, oltre
alle frodi fiscali: l’evasione internazionale e l’economia sommersa.
La lotta all’evasione.
Lo scorso anno in regione sono state
effettuate 564 verifiche (più delle metà in Trentino, 296), che hanno permesso di recuperare una base imponibile
sottratta a tassazione per 1 miliardo
285 mila euro, e di segnalare una evasione all’Iva per oltre 216 milioni di euro. Numeri in aumento rispetto al bilancio dell’attività 2012, quando il miliardo di evasione venne solo sfiorato
e non raggiunto. Sono stati denunciati 194 responsabili di frodi e reati fiscali, per aver utilizzato o emesso fatture
false (35 violazioni), per non aver versato l’Iva (6 casi), per aver omesso di
presentare la dichiarazione dei redditi (41 violazioni) o per aver distrutto
o nascosto la contabilità (17 casi).
Evasione e frodi internazionali.
Nel mirino delle Fiamme gialle sono finiti principalmente i trasferimenti «di
comodo» delle residenze di persone e
società (le esterovestizioni), le organizzazioni di società estere non dichiarate in Italia.
I ricavi non dichiarati ed i costi indeducibili scoperti ammontano a quasi
170 milioni di euro. Per quanto riguarda le «frodi carosello Iva», basate su
fittizie transazioni commerciali con
l’estero, sono stati individuati 19 milioni di euro di Iva evasa.
Trovati 230 evasori
totali e 25 paratotali,
che hanno nascosto al
fisco 400 milioni di euro
270 i lavoratori in nero
Dichiarazioni «dimenticate», lavoro nero.
Scoperti 230 evasori totali e 25 paratotali, che hanno occultato al fisco redditi per circa 416 milioni di euro. Hanno «scordato» in parte o del tutto di
presentare la dichiarazioni dei redditi imprenditori di tutti i settori, dalle
costruzioni alle attività finanziarie e
assicurative al commercio.
Individuati 270 lavoratori «in nero» e
93 irregolari. In aumento i commercianti (uno su 5) che non emettono
scontrini e ricevute: su 8.700 controlli, è irregolare il 22%.
Fiamme Gialle
I vertici regionali della guardia di
finanza hanno presentato ieri il
bilancio dell’attività del 2013.
Il comandante regionale ha
evidenziato il ruolo del soccorso
alpino della Fiamme gialle,
dislocato in sette stazioni, a
servizio della comunità, con ben
844 interventi in un anno
effettuati a favore di 856 persone.
Nella foto, da destra, il colonnello
Fabrizio Nieddu, il generale
Giuseppe Grassi, il colonnello
Giulio Piller (foto Paolo Pedrotti)
ASSISTENZA
2
Lotta agli sprechi e alle truffe: dichiarazioni fasulle per
l’accesso agli asili e per gli aiuti per pagare la luce e il gas
Scoperti in regione 68 finti poveri
Sono stati
individuati 19
milioni di euro
di danni
erariali, a
seguito di 57
controlli.
Accertate frodi
previdenziali e
assistenziali
per 7,5 milioni
indebitamente
percepiti
C’è la tutela della spesa pubblica tra le attività di primissimo
piano della guardia di finanza,
in particolare in Trentino. «Sono stati intensificati gli sforzi
operativi, coerentemente con
gli obiettivi imposti dalla spending review - è stato evidenziato - l’attività investigativa è stata indirizzata verso i responsabili di sprechi e di truffe, aggredendo i loro patrimoni illecitamente accumulati».
Le indagini hanno spaziato dalla mala gestione dei fondi all’irregolare accesso a prestazioni,
all’esenzione dal ticket sanitario. Emerge il dato sui danni erariali: 57 controlli effettuati d’iniziativa o su delega della Corte
dei Conti, con la segnalazione
di 137 persone. Ben 19 milioni
di euro di danni erariali nel
2013, il doppio dell’anno precedente (9,4 milioni).
Sono stati 68 i finti poveri che
hanno dichiarato il falso per
l’accesso agli asili nido, per la
riduzione del costo delle mense scolastiche, ma anche per i
servizi socio-sanitari domiciliari e le agevolazioni per il pagamento di luce, gas, trasporti.
Accertate frodi previdenziali ed
assistenziali per oltre 7,5 milioni di euro indebitamente percepiti e tra tutti i beneficiari 21
persone sono state segnalate
alla magistratura. Nell’ambito
delle 16 indagini contro le frodi
al bilancio nazionale e dell’Unione Europea sono state scoperte indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per 460mila euro (20 denunce).
Per quanto riguarda la criminalità economica, quasi raddoppiate le indagini antiriciclaggio: 75
nel 2013 contro 40 nel 2012. Lo
scorso anno sono state 214 le
denunce; è stato accertato il
reimpiego di denaro proveniente da ricettazione e reati fiscali per oltre 8,7 milioni di euro
(3,7 nel 2012). Sono state 85 le
segnalazioni di operazione di
sospetto riciclaggio.
I controlli alla frontiera hanno
portato ad intercettare soldi e
titoli illecitamente trasportati
per circa 1,7 milioni di euro. Merito anche del cane Zago, che
fiuta le banconote. Non sono
mancati i sequestri di denaro
falso: quasi 24mila euro tra banconote (soprattutto quelle da
20 euro) e monete. Per reati societari e fallimentari (bancarotte fraudolente) sono state denunciate 53 persone. Undici tra
beni immobili e mobili per un
controvalore di oltre un milione di euro sono stati sequestrati per la normativa antimafia.
In tema di lotta alla droga, sono
stati 64 i chili sequestrati, di cui
45 in provincia di Trento tra hashish, marijuana, eroina e cocaina (più i 10 kg di «fumo» sequestrati in gennaio). Nell’ambito dell’attività quotidiana di
controllo con i cani antidroga,
nel capoluogo sono state arrestate 40 persone (30 denunce).
Il generale Grassi ha evidenziato l’attività del soccorso alpino
della guardia di finanza, con personale altamente qualificato,
suddiviso in 7 stazioni. «Auspichiamo una maggior sinergia
con il soccorso alpino civile» ha
detto, ricordando che il numero «117» è a disposizione anche
per le emergenze in montagna.
Pergine, società fatturavano per pubblicità inesistenti
3
C’è imprenditore che
denuncia un reddito inferiore
a quello di un operaio, ma fa
la vita da nababbo, e c’è chi
pensa di eludere i controlli
solamente trasferendo dal
Veneto al Trentino la sede dei
propri affari. Come le due
società scoperte a Pergine
Valsugana e gestite da
persone che operavano in
Veneto. Le società si
occupavano di
sponsorizzazioni nel
comparto sportivo
automobilistico. Le
incongruità erano in
relazione a sponsorizzazioni
mai effettuate in gare del
campionato mondiale Gp2:
denunciato l’amministratore
e due prestanome per fatture
emesse per operazioni
inesistenti e per omesse
dichiarazioni dei redditi tra il
2007 ed il 2011. Un «giro» di
oltre 24 milioni di euro, con
Iva dovuta per 10 milioni.
Tra le indagini dello scorso
anno, da evidenziare
l’operazione «Scuola sicura»,
con il sequestro in tutta Italia
di 140mila pastelli destinati a
bambini e risultati alle analisi
altamente tossici.
In ambito tributario
l’operazione «Filo d’Arianna»
ha portato al sequestro di
beni immobili per 7 milioni,
con la denuncia di 3
imprenditori e di tre
commercialisti per
sottrazione fraudolenta di
beni al pagamento delle
imposte. L’indagine
«Compost», nata su delega
della Corte dei Conti,
riguarda l’acquisto del
compendio immobiliare che
ospitava lo stabilimento di
biocompostaggio della
Trentino Recycling di Levico
da parte della Provincia. Il
danno erariale ipotizzato
corrisponde alla cifra pagata
dall’ente pubblico per
acquistare lo stabilimento: 9
milioni 460 mila euro. Dagli
accertamenti sono state
riscontrate «condotte
connotate da dolo e colpa
grave ascrivibili agli 11
componenti della giunta
provinciale pro tempore, tra i
quali il precedente
presidente della Provincia, e
un dirigente», come evidenzia
il comando provinciale della
guardia di finanza.
R4011003
Dai pastelli tossici ai falsi sponsor
Trento
24 venerdì 7 febbraio 2014
Il negozio di via Montenapoleone
a Milano fondato da una famiglia
di emigranti della Val Rendena si
ferma definitivamente tra due sabati
Ha concluso dignitosamente
il suo cammino terreno
GIOVANNI
SEMERARO
Ne danno il triste annuncio la moglie LIDA, i figli DORIANA
con GIANCARLO, CORRADO con THAIZA, gli adorati
sette nipoti, i due pronipoti, i fratelli FRANCO con ANNAMARIA,
BENITO con ANTONIETTA ed i parenti tutti.
Trento, 6 febbraio 2014
La cerimonia funebre avrà luogo sabato 8 febbraio alle ore 10.00
nella chiesa del civico Cimitero di Trento. Seguirà la cremazione.
Un particolare ringraziamento alla dottoressa Delucca
e al dottor Ottolini per le amorevoli cure prestate.
SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO.
Servizi funerari del Comune di Trento
Partecipano al lutto:
- LUCILLA, MARIO e LIA MARGONI e famiglie
Ora prendi la tua amata bicicletta,
pedala sui sentieri della tua nuova
vita in paradiso e veglia su di noi
ROBERTO FERRARI
di anni 72
Lo annunciano con dolore la moglie ADA,
i figli MIRELLA e ADRIANO, il genero
FRANCO, i cari nipoti MIRKO e DAVIDE,
i fratelli, le sorelle, la suocera,
i cognati, le cognate, e i parenti tutti.
Borgo Valsugana - Calceranica al Lago, 5 febbraio 2014
Il funerale avrà luogo sabato 8 febbraio alle ore 14.30
partendo dalla chiesa parrocchiale di Calceranica al Lago.
Il Santo Rosario sarà recitato oggi venerdì 7 alle ore 18.00 presso
la camera mortuaria dell’ospedale S. Lorenzo di Borgo Valsugana.
Dopo la cerimonia la salma sarà portata in cremazione.
I fiori appassiscono la speranza no. Siamo lieti di poter dare
insieme a voi un piccolo aiuto alla «Lega Italiana Lotta ai Tumori».
SI RINGRAZIA ANTICIPATAMENTE PER LA PARTECIPAZIONE.
I.O.F. Eredi Recchia Vito - Levico Terme - Tel. 0461/707192
Il Direttivo del Sindacato DIRPAT
partecipa al lutto della segretaria NADIA GIORGI
per la perdita del
PADRE
Lorenzi, marchio di origine trentina affermatosi nella Milano bene, si ferma e lascia il passo alla Swatch che acquista per una
cifra milionaria i muri del negozio. Dopo 85 anni chiuderà, infatti, sabato 15 il negozio di coltelleria probabilmente più prestigioso d’Italia: si tratta del coltellinaio Giovanni Lorenzi in via
Montenapoleone a Milano, fondato da emigrati trentini da
Mortaso, in valle Rendena. E dove è nato anche Aldo Lorenzi,
classe 1935, amministratore delegato che conferma la decisione di mettere fine a una storia
iniziata nel 1929 e che è andata
avanti fino ad ora a livello di eccellenza, come richiede ovviamente la clientela che passa per
via Montenapoleone.
«Dire perché succede questo
è complicato - afferma Aldo Lorenzi - chiudiamo perché non
c’è continuità aziendale, io ho
quasi 80 anni e non ci sono eredi dell’attività, non c’è nessuno
ad ora che ha piacere a prendere in mano la situazione».
Lorenzi chiarisce che i muri sono già stati venduti e conferma
che ad averli acquistati è stata
la Swatch che intende trasferirvi il marchio Omega. Rispetto
alla cifra pubblicata sulla stampa milanese e che parla di 50
milioni di euro versati dalla multinazionale svizzera dell’orologio, Lorenzi si limita a un «no
comment» per rispetto degli accordi stretti con la Swatch. «Posso solo dire che i muri sono stati venduti» afferma Lorenzi.
Rispetto alla storia del negozio,
Lorenzi parla di «un percorso
molto bello, fatto con grande
amore e che ora riesco ancora
a fare ad alto livello, come si attende la clientela. Per questo
vorrei finirla quando ancora
5° ANNIVERSARIO
Il negozio di via Montenapoleone aperto da Giovanni Lorenzi nel 1929. Il fondatore era originario di Mortaso
quando la qualità è eccellente».
Aldo Lorenzi ha ancora molti
contatti con il Trentino: «Quando dico che torno a casa significa che vado in val Rendena,
dove sono sepolti i miei e dove
ho ancora una casa. Io lavoro a
Milano ma l’anima di quello che
faccio è trentina, montanara».
In prospettiva, Lorenzi sta pensando anche a togliere dalla cassaforte una collezione di 2.000
pezzi che vorrebbe in qualche
modo mettere a disposizione
del pubblico per far capire il
senso della storia di un negozio
che ha rappresentato il riscatto di una famiglia, i Lorenzi, che
sono partiti da Mortaso come
emigranti e sono riusciti a far-
10° ANNIVERSARIO
GIORGIO
ELISABETTA
1955-2009
1997-2004
MARGONARI
ANNAMARIA, ELEONORA e i tuoi cari.
Cagnò, febbraio 2014
I familiari le ricordano a quanti le hanno conosciute.
dei commenti postati sulla pagina e riportati dal Gazzettino
nell’edizione bellunese.
Sull’episodio sta ora indagando l’antiterrorismo di Venezia,
mentre pare che da settimane
- chiamati a raccolta da un leader qaedista belga di origini algerine di stanza nel nordest del
paese - centinaia di uomini da
tutta Europa abbiano raggiunto la Siria, pronti a sacrificarsi nella sanguinosa lotta che
sta contrapponendo insorti e
lealisti. Le dichiarazioni dell’emiro sono state rese note
nei giorni scorsi dall’Osservatorio nazionale per i diritti
umani in Siria (Ondus) e Ismar
potrebbe essere stato uno dei
kamikaze reclutati.
O.F.A.T. - Trento
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Avrebbe trascorso alcuni giorni anche a Trento il kamikaze
musulmano di origine bosniache residente a Belluno e che
a metà dello scorso mese di
gennaio si è fatto saltare in aria
in Siria. La notizia è stata resa
nota nei giorni scorsi dal portale internet bellunese «La
Scienza del Corano» che raccoglie, anche attraverso la sua
pagina facebook, i musulmani
della provincia montana veneta.
Sempre la pagina facebook riporterebbe una foto di Ismar,
questo il nome del bosniaco
residente nel bellunese morto
in Siria, scattata «durante una
visita con amici alla moschea
di Trento», riporterebbe uno
POMPE FUNEBRI
LE NECROLOGIE E LE PARTECIPAZIONI
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Terrorismo | Il giovane avrebbe visitato la moschea
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zi, nato a Mortaso nel 1899, fu
uno di questi emigranti: dopo
aver passato alcuni anni in Germania come “caciàl”, garzone
di arrotino, nel 1919 veniva a
Milano con i fratelli a mettere
in pratica quanto l’esperienza
gli aveva insegnato. In Montenapoleone si stabilì nel 1929. La
sua era allora una piccola bottega, nel cui scantinato egli svolgeva un intenso lavoro di molatura. L’inizio fu molto difficoltoso: papà e mamma Lorenzi
raccontavano che alla vigilia di
Natale del primo anno di apertura un solo cliente aveva fatto
un acquisto da loro». Con forza
d’animo e voglia di arrivare, il
negozio si è poi affermato.
Da Belluno alla Siria per sacrificarsi
Kamikaze a Trento prima di morire
26 febbraio 2009
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cela nella città e nella strada più
prestigiose per lo shopping a livello italiano e mondiale.
I Lorenzi, spiega l’azienda, «coltellinai in Montenapoleone, sono nativi della Val Rendena, nel
Trentino. La vallata, prima che
avesse le risorse di oggi, in estate dava appena l’erba necessaria al sostentamento del bestiame. Di questo, durante il lungo
inverno montano, si occupavano i vecchi e le donne, mentre
gli uomini più intraprendenti si
incamminavano, spesso spingendo la loro mola, a cercare altrove una fonte alternativa di
lavoro: migrazione iniziata fin
dalla seconda metà del secolo
scorso. Anche Giovanni Loren-
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DE ZORDO
Muri ceduti alla multinazionale
svizzera per una cifra milionaria.
L’amministratore delegato Aldo
Lorenzi: finisco qui, mancano eredi
Dopo 85 anni si chiude
Lorenzi vende a Swatch
di anni 70
7 febbraio 2009
COMMERCIO
1
(Nino)
5° ANNIVERSARIO
l'Adige
ROVERETO
28 venerdì 7 febbraio 2014
l'Adige
Redazione: 0464 433700 fax 0464 432148
email: [email protected]
G
URBANISTICA
Banco di prova della giunta
Miorandi e del partenariato
«pubblico-privato»
1
Ex stazione corriere, finalmente si parte
«Quindici milioni, 18 mesi
e un volto nuovo alla città»
Primo giorno di lavoro alla riqualificazione dell’ex stazione delle corriere di
Corso Rosmini, con inaugurazione e
foto ricordo e tanto di sindaco Andrea
Miorandi sulla ruspa a dare il primo
colpo di benna. Ben poche le novità
sul megaprogetto, già sviscerato in tutte le sue componenti nel corso dell’ultimo anno, fatta eccezione per il cosiddetto «percorso della musica», la pavimentazione particolare che collegherà il rinnovato Teatro Zandonai, lungo
via Paganini, fino alla «piazza della musica», l’area pubblica centrale del progetto. «Una pavimentazione che ricorderà i tasti del pianoforte - spiega l’assessore Giulia Robol - giocando sul contrasto tra i colori scuri e chiari dei lastroni di porfido».
La scommessa politica urbanistica più
importante della giunta Miorandi, che
tanto peso avrà anche nella prossima
corsa a Palazzo Pretorio, non è più solo su carta: 15 milioni di fondi privati
sul piatto, una piazza, una fontana, un
palazzo da cinque piani, un parcheggio interrato da tre livelli e 270 posti,
un supermercato (il primo Conad della Città della Quercia), una pasticceria aperta da mattina a sera in orario
continuato, solo alcuni dei dettagli della partita. «Si apre una pagina storica
per la città» ha commento Miorandi.
«Si avvicina il momento della restituzione di questo luogo ai cittadini quale nuovo punto di riferimento, centro
vitale di aggregazione, polo commerciale “food”, attività di servizio e area
residenziale di pregio». «L’intervento
è condotto secondo il modello del partenariato pubblico-privato - ha spiegato la Robol - una modalità già sperimentata dall’amministrazione che coniuga l’interesse pubblico con l’interesse di altri soggetti privati. Una nuova visione strategica, fondamentale
nell’attuale congiuntura economica,
che consente la realizzazione di opere di interesse pubblico con un carico
economico minore per l’amministrazione garantendo qualità e rispetto dei
ECONOMIA
2
tempi. Nel concreto, l’amministrazione ha stipulato con il soggetto attuatore dell’opera un accordo in base al
quale il privato acquisisce le potenzialità edificatorie sul comparto dietro
pagamento al Comune di un corrispettivo, rappresentato dalla progettazione e realizzazione di tutte le opere pubbliche programmate, oltre che un conguaglio monetario ulteriore».
La progettazione è stata curata dall’architetto Emilio Pizzi e lo studio associato Artecno dell’architetto Mario Bonifazi, degli ingegneri Andrea Eccher
e Arturo Maffei e dell’architetto Tommaso Fait. Partite in questi giorni le
opere di cantierizzazione con il posizionamento delle recinzioni e la realizzazione di percorsi pedonali alternativi. La prima fase dei lavori riguarderà l’approntamento dei diaframmi
(strutture inserite nel sottosuolo necessarie alla realizzazione degli scavi)
e dei relativi tiranti. Successivamente
la demolizione delle strutture esistenti. Seguiranno quindi lo spostamento
di tutti i sottoservizi e l’avvio delle operazioni di scavo. Sarà poi predisposto
il piano per la posa delle fondamenta
e si procederà con la realizzazione dello scatolare interrato del nuovo parcheggio e dei muri di elevazione dell’edificio. La durata dei lavori è stimata in 15-18 mesi. «Nell’ambito dei lavori - spiegano dal Comune - sono stati
apportati cambiamenti nel sistema del
trasporto pubblico. La fermata fino ad
ora all’interno del piazzale è stata chiusa, nell’ottica del più ampio progetto
della “stazione diffusa” con la creazione di più fermate sul territorio comunale (Via Paoli, Via Savioli, Via Manzoni, stazione dei treni). La biglietteria
resterà nell’area dell’ex stazione fino
alla prima decade di marzo per poi essere trasferita in un edificio adiacente. L’area del cantiere è chiusa al traffico. Per la durata dei lavori non sarà
quindi possibile transitare o sostare
in tutta l’area interessata (Largo Posta
e Piazzale Ex Autostazione).
WWW.LADIGE.IT
@
Il sindaco operaio
Sul sito web dell’Adige i video dell’inaugurazione
del cantiere, compreso quello in cui il sindaco di
Rovereto Andrea Miorandi corona il sogno di
guidare una ruspa e da il primo colpo - virtuale di benna al selciato dell’ex stazione delle corriere.
Soddisfatti i membri della giunta presenti ieri
all’inaugurazione: oltre al sindaco, anche
l’assessore all’Urbanistica Giulia Robol e
l’assessore allo Sport Franco Frisinghelli. Con la
partita della riqualificazione dell’ex stazione delle
corriere la giunta Miorandi si gioca tante delle
future chance di tornare a guidare la città:
l’accordo di partenariato pubblico-privato con il
consorzio Urban City di Giuseppe Tomasi è il
massimo esempio della ricetta morandiana già
applicata in altri casi, seppur minori (ad esempio il
nuovo parcheggio pubblico di Borgo Sacco)
C’è chi dice no
Il progetto di riqualificazione
dell’ex stazione delle corriere
non piace a tutti. Un intervento urbanistico a Rovereto non
attivasse subito una fronda
contraria e critica sarebbe fuori dai dogmi della Città della
Quercia. Ecco far capolino, nel
giorno dell’inaugurazione del
cantiere, un comitato, dal nome «Ama Rovereto», che si oppone all’intervento e annuncia
per domani una manifestazione (ore 15.30, presso il cantiere) per protestare contro
«un’altra ferita che si sta aprendo nel tartassato tessuto urbanistico roveretano. Produrrà
10mila metri cubi di cemento
per un supermercato, negozi e
abitazioni. Sarebbe invece stato logico fare una piazza, come
Piazza Fiera a Trento e rivitalizzare Rovereto con un luogo
di pregio aperto alla società».
Luca Bronzini e la sua impresa di restauro spopolano in Austria
Arte, piace il «made in Rovereto»
Una piccola azienda artigiana
che tratta materiali vecchi di
secoli in contatto con aziende
tedesche, austriache e finlandesi e in rapporto di lavoro con
l’università slovena sullo studio di applicazione delle più moderne tecnologie digitali. È la
storia del roveretano Luca
Bronzini. La sua piccola impresa artigiana, specializzata nel
restauro di beni lapidei ed intonaci, dà lavoro a 10 persone, ha
avviato un progetto di ricerca
con la facoltà di Ingegneria dei
materiali di Trento ed ha avuto
l’onore di rappresentare il Trentino alla seconda edizione di
«Monumento», tra le più importanti fiere internazionali per la
cura dei monumenti e il restauro di Salisburgo.
Bronzini dopo l’istituto d’arte
ha iniziato a lavorare in
un’azienda di restauro e dopo
quattro anni, con il supporto di
Ceii Trentino prima e Trentino
Sviluppo poi, ha avviato la sua
impresa arrivando ad avere ora
nove collaboratori. La sua
azienda si è specializzata sul restauro. Dalle iniziali esperienze
su edifici del primo Novecento
al restauro degli apparati lapidei del torrione del Castello del
Buonconsiglio agli affreschi del
teatro Zandonai, Luca Bronzini
ha acquisito competenze preziose ed ha imparato a diversificare il proprio lavoro. Alle tecniche apprese sul campo ha aggiunto del suo mettendo a punto un metodo originale combinando materiali particolari,
spesso originali ed impensabili, con l’utilizzo di attrezzature
specialistiche. A «Monumento»
- oltre 180 espositori provenienti da otto nazioni, 2.400 visitatori - le aziende hanno modo di
presentare la propria attività: il
restauro è un’attività legata ad
un mercato locale per la specificità delle normative e della
committenza, ma le competenze e le multidisciplinarietà delle imprese italiane sono riconosciute, apprezzate e ricercate.
Nonostante la crisi Bronzini è
fiducioso. «La cultura - spiega potrebbe offrire immense possibilità di sviluppo economico.
Se si pensa che il patrimonio
storico dell’Italia è il più imponente a livello europeo e che
appena il 30-20% dei beni è sta-
to oggetto di un restauro, le potenzialità di sviluppo del comparto sono a dir poco promettenti. Sono convinto che gli investimenti pubblici per il restauro del patrimonio storico
architettonico possano avere
immediate ricadute in termini
di crescita delle piccole azien-
de. Devono essere però create
le condizioni affinché le piccole realtà possano fare salti di
qualità, come ad esempio poter partecipare direttamente alle gare d’appalto. D’altra parte
non posso che essere soddisfatto del supporto che ho trovato
in Trentino Sviluppo».
URGENZE
L’appuntamento | Domani all’Urban Center, microfono aperto per i cittadini
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Dalle ore 8 di venerdì 7 febbraio
alle ore 8 di martedì 11 febbraio
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Rovereto
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tel. 0461/842956
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tel. 403111
14.30-15.30, 19-20
tel. 848/816816
ore 8-16 da lunedì a venerdì
ore 8-13 il sabato
Orario visite:
Centro Prenotazioni
Orario:
GUARDIA MEDICA
Lunedì - venerdì
Sab. e prefestivi
Dom. e festivi
telefono
ore 20-8
dalle 8 alle 8
continuato
433347
AMBULANZE
Urgenze
Prenotazioni (ore 8-18)
118
800070080
Giovani del Pd, scatta l’operazione ascolto
Un’assemblea «snella», per dare «spazio ai cittadini» su «tematiche nazionali quali il lavoro e
la riforma elettorale». Volano alto i giovani del Pd locale. Almeno, ci provano. E mentre il partito nei suoi vertici si ritrova
nell’ennesima polemichetta tutta roveretana, con botta e risposta piccati su bilanci, corse pazze e galateo consiliare, il «gruppo giovani» guarda avanti e si
inventa un incontro-dibattito
con la cittadinanza di nuova
concezione. «Durante l’ultima
campagna elettorale - spiega
una delle coordinatrici Giuseppina Sarni - abbiamo percepito
da parte dei cittadini il desiderio di uno spazio di confronto
politico in parte slegato dal solo contesto locale; un “palco”
sui cui poter parlare tutti liberamente di tematiche di respiro nazionale ed internazionale.
Visto anche l’approssimarsi del
congresso, sfrutteremo l’evento per raccogliere indicazioni
ed esigenze dai roveretani e
portarli all’attenzione di un livello più alto. Fermo restando
che si potrà parlare di tutto.
Non è che Ztl, StrongmanRun o
rapporti tra le forze di maggioranza siano argomenti tabù, o
che ci intimidiscano». Semplice la formula dell’incontro: microfono disponibile a tutti, per
cinque minuti. «Vogliamo scardinare il dogma dell’incontro
politico per i soli iscritti al partito, o le classiche assemblee
dove solo i vertici parlano. Questa sarà prima di tutto una grande operazione di ascolto». L’invito è a tutta la cittadinanza di
Rovereto ed oltre: Urban Center, domani, alle 14.30.
Rovereto
l'Adige
GIUSTIZIA
Per la Cassazione l’imposta
non era dovuta. Chiesti
indietro 2.500 euro in tutto
venerdì 7 febbraio 2014
IL CASO
LE CIFRE
Il caso, come si ricorderà, è scoppiato
a inizio 2012. Perché la Cassazione già
si era pronunciata nel senso di non
considerare dovuta l’Iva sulla Tia, ma
è stato con la sentenza a sezioni unite
del 2011 che la vicenda è diventata di
interesse. Immediato l’intervento delle
associazioni a tutela dei consumatori,
che da ormai un anno informano gli
utenti circa i requisiti che devono
avere (a partire dalle fatture
conservate) per chiedere il rimborso.
Solo per la città di Rovereto,
potenzialmente si tratta di una
partita impegnativa. Perché
ragionando in termini teorici, i
roveretani hanno versato, dal 2003
(anno dell’entrata in vigore della Tia)
ad oggi qualcosa come 400 mila euro
l’anno. Che, fino a fine 2012, significa
3.600.000 euro. Per ora solo una
minima parte di roveretani si è
presentata dal giudice: ma questi 17
potrebbero essere solo i primi.
29
1
Iva sulla Tares, scatta la prima causa
Rovereto apripista:
in 17 citano la Trenta
CHIARA ZOMER
[email protected]
Se n’è discusso fino allo sfinimento,
i cittadini - o almeno quelli più sensibili a queste tematiche - si sono offesi, arrabbiati, hanno promesso battaglia. Ma ora si passa, per la prima
volta in regione, dalle parole ai fatti.
È partito il primo atto di citazione nei
confronti di Trenta spa, per la restituzione dell’Iva non dovuta ma regolarmente pagata. A decidere di sbattere i pugni sono stati ad oggi diciassette roveretani, che si sono rivolti
al Codacons. Ma è chiaro che rischia
di verificarsi un effetto domino. Potenzialmente in via Fersina a Trento
potrebbero arrivare migliaia di citazioni fotocopia. Perché la problematica riguarda chiunque abbia versato la tassa sui rifiuti, almeno fino a
quando non è stata modificata la legge.
Ma andando con ordine.
La vicenda è scoppiata, si ricorderà,
un paio d’anni fa. Quando ci si è resi
conto che alla tariffa rifiuti inviata ad
ogni famiglia, era applicata l’Iva. Ma,
hanno sempre sostenuto le associazioni di consumatori, quella sui rifiuti si chiamerà pure tariffa, ma di fatto è una tassa. Perché non si paga in
base al servizio, ma in base a parametri ben definiti a priori, indipendentemente da quanti rifiuti si producano in una casa. E se di tassa si
tratta, l’Iva non è dovuta. Sarebbe come tassare una tassa, un bizantinismo che nemmeno in Italia riesca a
stare in piedi.
Bene, all’epoca scoppiò qualche protesta, le associazioni consumatori
vennero prese d’assalto da centinaia di persone che, bollette in mano,
erano pronte ad andare alla guerra.
Ora i primi che hanno indossato l’elmetto e sono venuti allo scoperto ci
sono. Il Codacons, a nome di diciassette roveretani, ha infatti predispo-
Il rischio domino
sto l’atto di citazione nei confronti di
Trenta Spa: la prima udienza della
causa civile, incardinata davanti al
giudice di pace, è fissata per il prossimo 7 aprile. I diciassette contribuenti chiedono di avere indietro l’Iva
pagata indebitamente: si tratta di cifre minime, prese una per una. C’è
chi chiede 100 euro, chi 190. Il totale non supera i limiti di competenza
del giudice di pace: 2.482,77 euro in
tutto. Ma a preoccupare la Trenta potrebbe essere più che altro il rischio
che a queste prime cause, portate
avanti dal Codacons, se ne aggiungano altre. La platea degli aventi diritto è infatti teoricamente vastissima.
Ma entrando nel merito del ricorso,
il Codacons cita la Trenta partendo
dalla sentenza della Corte di Cassazione del 2009, secondo cui «Tia e
Tarsu sono estranei all’applicazione
dell’Iva..(..).. non esiste una norma
legislativa che espressamente assoggetti ad Iva le prestazioni del servizio di smaltimento rifiuti... (...)... entrambe le entrate devono essere ricondotte nel novero di diritti canoni
e contributi che la normativa comunitaria esclude in via generale dall’assoggettamento ad Iva perché percepite da enti pubblici per attività od
operazioni che esercitano in quanto
pubbliche autorità». Una pronuncia,
questa, che secondo il Codacons non
può non valere anche per la tariffa rifiuti in provincia di Trento, tanto più
che in terra trentina si era ragionato
di un proprio modello tariffario, ma
in molti territori (e Rovereto è tra
questi) ha continuato a trovare applicazione la tariffa come immaginata a livello nazionale. Da qui il ragionamento, sul fronte giuridico, che ha
portato i primi diciassette contribuenti a fare causa civile. L’obiettivo
quello di vedersi restituite le cifre pagate per l’Iva. Ora la parola, in questa causa, a cui è facile immaginare
rischino di seguirne molte altre, passa al giudice di pace.
Se questa è la prima causa in
città, è probabile non resti
l’ultima. Perché almeno sulla carta
potrebbero aver titolo a chiedere il
rimborso tutti i contribuenti che
hanno pagato negli ultimi dieci
anni. Preso uno per uno, questi
rimborsi non sono pesanti: questa
prima causa agita probabilmente
poco la Trenta Spa, anche perché
si parla di cifre minime. Ma oltre a
Codacons si sta organizzando da
tempo anche Federconsumatori:
non è escluso arrivino altre cause
L’OPINIONE
Le Acli trentine adesso intervengono sul caso Marangoni:
«Serve unire le forze, noi siamo pronti a fare la nostra parte»
«Basta sacrifici per gli operai»
In foto
lo stabilimento
roveretano
della
Marangoni
pneumatici,
al centro
di una delicata
vertenza
sindacale
Sulla complicata vicenda
Marangoni intervengono ora
anche le Acli trentine. Che,
di fronte alle richieste
dell’azienda di ridurre gli
stipendi agli operai in
cambio di un investimento
nello stabilimento
roveretano, si schierano a
fianco dei lavoratori:
«Riteniamo che, come
dimostrato in passato, il
Trentino possa e debba
trovare risposte efficaci,
senza scimmiottare le
proposte di Fiat – ora di
fatto un’azienda straniera
chiamata Fca e distante dai
bisogni e dai diritti dei
lavoratori italiani – o
Electrolux - scrive la
presidenza delle Acli- Non è
possibile e non è giusto che
a pagare siano sempre i
lavoratori. Non è possibile
che a loro, già in sofferenza
e obbligati a vivere con
stipendi di 1000 Euro al
mese, a volte rappresentanti
l’unico reddito delle
famiglie, venga chiesto di
fare ulteriori sacrifici:
semplicemente non sono in
grado di poterlo fare senza
sprofondare nella
povertà.Da subito
comunichiamo la nostra
disponibilità a partecipare,
come associazione del terzo
settore che ogni giorno
incontro centinaia di
lavoratori, a tavoli di lavoro
che i lavoratori, la Provincia,
i sindacati e le associazioni
professionali vorranno
organizzare per ricercare
una soluzione condivisa.
Riteniamo infatti che
momenti come quello
attuale richiedano il fattivo
impegno di tutti quanti siano
in grado di fornire un
contributo atto a trovare le
soluzioni migliori a tutela sia
delle imprese e del
perdurare delle loro attività
in Trentino che dei
lavoratori e dei loro diritti. E
come associazione cristiana
dei lavoratori italiani siamo
pronti a fare la nostra
parte».
Malavita | I due accusati di furto e ricettazione: a loro carico altri colpi a Verona e Lavis. Oggi il processo
Rubano un portafoglio: arrestati
Movimentato
arresto l’altra
sera nel centro di
Rovereto, dove
un uomo ed una
donna avevano
rubato un portafoglio alla titolare del negozio di
colori, Daniela Caresia. Dalle perquisizioni sono
saltati fuori anche un assegno rubato e due tablet
acquistati con bancomat rubati. Sul sito dell’Adige,
l’intervento del capitano dei carabinieri di Rovereto
Gianluca Galiotta.
malvivente. Proprio in quel
momento stava passando la
pattuglia del Radiomobile
impegnata nell’usuale giro di
controllo, ed il brigadiere ha
subito partecipato alla caccia
all’uomo. Che, intanto, aveva
cercato di disfarsi del
portafoglio rubato. La fuga
non è servita a molto: nel giro
di una decina di minuti anche
Raidich è stato fermato e
denunciato per furto in
flagranza di reato. Addosso
alla complice è stato trovato
un assegno da 5.200 euro
pronto per essere incassato e
di certa provenienza illegale.
Grazie ad indagini congiunte,
si è poi risaliti all’antefatto:
l’assegno era stato rubato a
Verona nel gennaio scorso.
Ma i guai per la coppia
arrestata l’altroieri non sono
finiti qui: nel corso delle
perquisizioni domiciliari, in
collaborazione con i militari
della Compagnia di Trento,
nell’appartamento della
donna a Gardolo, e dell’uomo
a Trento, sono stati
recuperati due tablet che
erano stati acquistati al Bren
Center utilizzando un
bacomat rubato.
È stato così possibile fare
luce su un furto avvenuto a
Lavis una decina di giorni fa,
la sottrazione di un
portafoglio «sulla pubblica
via». Purtroppo la persona
derubata aveva deciso di
conservare nel portafoglio,
assieme alla carta di credito e
al bancomat, i codici di
accesso, e quindi i due
avevano provveduto a fare
spese e benzina, caricandoli
sui conti altrui. Oggi si tiene il
processo per direttissima.
B.G.
R3102201
SUL WEB
Quello di rubare il portafoglio
era un «vizietto» che aveva
già portato i suoi vantaggi ma
l’ultimo atto della coppia Eros
Raidich (trentino, 24 anni) e
Hajar Balhaj (marocchina, 22
anni), ha posto fine ad una
carriera ben avviata con
l’arresto in flagrante per le
strade di Rovereto, grazie al
pronto intervento del nucleo
radiomobile della Compagnia
dei carabinieri. I fatti
risalgono all’altra sera
quando i due sono entrati nel
negozio di Daniela Caresia,
titolare del negozio di colori
dalle parti di via Tartarotti. I
due hanno guardato un po’ in
giro, chiesto qualche
informazione, vagato tra gli
scaffali e poi si sono
avvicinati all’uscita. La donna
si è subito accorta che la sua
borsa era lì, aperta, e che
mancava il portafoglio: per
questo ha provato a fermarli,
riuscendo a bloccare la
ragazza. L’uomo si è invece
allontanato velocemente per
via Dante. Un cliente, che
aveva assistito alla scena, si è
dato all’inseguimento del
Rovereto
30 venerdì 7 febbraio 2014
l'Adige
Via Dante, gratta e vinci da mezzo milione
È stata grande la sorpresa ieri
bella vincita di 500 mila euro,
mezzo milione di euro, un miliardo delle vecchie lire. E questo è l’importo di cui si parla.
Nel pomeriggio di ieri erano in
tanti a chiedere informazioni,
solleticati dalla curiosità di avere un riccone in incognito proprio accanto, sì perché che il
neo Paperon de’ Paperoni ,sia
proprio uno della zona è ormai
fuori di dubbio, complice un «difetto» del timbro postale. «Io
spero - ammette Dario - che chi
WWW.LADIGE.IT mattina quando Dario Merler,
@
Dario Merler e
Jessica Spagnolli
mostrano la
lettera vincente
Su www.ladige.it
la dichiarazione
del tabaccaio
della tabaccheria di via Dante,
ha ricevuto una busta chiusa.
Dentro la fotocopia a colori del
tagliando «Il miliardario» con
evidenziata la vincita e un messaggio: «Grazie, ne avevo bisogno».
All’inizio Dario non s’è dato pensiero più di tanto, vincite da 500
euro se non sono proprio all’ordine del giorno, poco ci manca.
Diverso è invece è il caso di una
Si assisteranno proprietari, inquilini e amministratori in difficoltà
IL SERVIZIO
ha vinto si faccia vivo così da
festeggiare insieme, un momento di gioia tutti insieme. Speriamo tutti che sia finito a chi ne
ha bisogno».
Le vincite alla tabaccheria di via
Dante non sono una rarità: solo qualche settimana fa erano
stati vinti 10 mila euro, sempre
con il gratta e vinci. «È stata una
cosa curiosa - ricorda il titolare - questa persona era venuta
da me con il tagliando, convinta di aver vinto dieci euro. E in-
vece erano addirittura 10 mila:
non ci credeva neanche. Aveva
lì il tagliando da tempo e non
aveva mai tempo per venire ad
incassare e quando ha scoperto l’entità della vincita, questa
era l’ultima cosa che si aspettava».
Jessica Spagnolli, che lavora
alla tabaccheria, si unisce all’invito di Dario Merler: «Invitiamo il fortunato che ha appena vinto 500 mila a fare festa
con noi».
B.G.
PRESIDIO AL CASELLO ROVERETO SUD
1
I condomini? Una giungla
Ora arriva il Codacons
Uno sportello ad hoc per prevenire i contenziosi
IN BREVE
CHIARA ZOMER
Chiunque non abbia la fortuna
di vivere in villa, sa cos’è un condominio. Gente che nulla ha in
comune, che vive l’una accanto all’altra. E, tutt’attorno, una
giungla di leggi, direttive, obblighi che paiono fatti apposta per
complicare una convivenza già
difficile. E che i problemi ci siano, è evidente non solo dalle innumerevoli cause che arrivano
a processo. Lo sportello Codacons era più o meno preso d’assalto da gente che cercava di
raccapezzarsi tra i propri diritti e quelli degli altri. Una tale
mole di richieste (il 35% degli
utenti) che l’associazione ha deciso di aprire uno sportello ad
hoc. Partito in sordina qualche
giorno fa, dalla settimana prossima entrerà a pieno ritmo: ogni
mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 nello stabile in via
S. Maria.
Perché i condomini hanno una
valanga di problemi. «La maggior parte sono difficoltà di rapporto con l’amministratore spiegano al Codacons - magari
professionisti oberati dal lavoro, che non riescono a seguire
come si dovrebbe ogni singolo
stabile, con conseguenze anche
pesanti, dalle infiltrazioni che
non si risolvono a lavori che
vengono continuamente rimandati». Poi ci sono gli amministratori che non si fanno trovare, o
che mettono in conto spese che
non dovrebbero essere sostenute dai proprietari. Oppure,
sull’altro fronte, ci sono quelli
che finiscono per essere vittime di proprietari petulanti che
poco conoscono le norme ma
cercano comunque di imporsi.
A ciò si aggiungano i problemi
con i fornitori, dalle aziende che
effettuano lavori alle aziende
INCONTRO
che garantiscono servizi. Un caso emblematico su tutti: un’anziana che, davanti a bollette
esosissime del gas, ha iniziato
a non accendere più il riscaldamento, poi ha cominciato a lavarsi con l’acqua fredda. Ma
niente, da pagare, per quei 40
metri quadrati, c’era sempre
un’infinità di denaro. Fino a che
non si è capito l’inghippo: il contatore era rotto. E non da oggi,
dal 2009, ma nessuno si era interessato di aggiustarlo.
Insomma, i problemi sono parecchi, e del genere più vario.
«E troppo spesso - spiega l’avvocato Gloria Canestrini, del Codacons - rischiano di diventare
contenziosi in tribunale. L’obiettivo del nuovo sportello è quello di aiutare le persone coinvol-
Studenti e cittadini
Si è spento serenamente
Le nanotecnologie al Rosmini
DIEGO BONAPACE
Si terrà questo pomeriggio presso il Liceo Rosmini, un interessante incontro sul tema «Nanotecnologie e nano-materiali per il mondo di domani». L’appuntamento è dalle 16
alle 18 con Marco Peloi, Project Manager presso la società Scincrotone Trieste S.C.p A. nel campo del trasferimento tecnologico. Si tratta del primo di due incontri, aperti a
docenti, studenti e cittadini, per promuovere l’aggiornamento su questioni cruciali. Anche il prossimo incontro
verterà su questioni molto intriganti, con un taglio più naturalistico. Simona Casarosa, del Centro di biologia integrata dell’Università di Trento, parlerà il prossimo 13 febbraio sul tema: «Dalla cellula uovo all’embrione: perché i
pipistrelli hanno le ali e i delfini hanno le pinne?».
di anni 67
Lo annunciano con dolore il figlio MARCO con STEFANIA,
i fratelli SILVANO e CLAUDIO, le cognate, i nipoti,
i parenti, ELENA e tutti gli amici.
Rovereto, 5 febbraio 2014
Il funerale avrà luogo sabato 8 febbraio alle ore 11.30 presso
la chiesa parrocchiale di Santa Caterina, seguirà la cremazione.
Il S. Rosario sarà recitato mezz’ora prima della cerimonia.
G3062909
SERVIZI IN TUTTO IL TRENTINO
te a capire la normativa e a comprendere i propri diritti, per evitare allo stesso tempo che i problemi si trasformino in processi».
Perché a volte la consapevolezza aiuta a modificare o a gestire anche le situazioni più spinose.
Chi si rivolgerà allo sportello
troverà due ragazzi giovani, amministratori di condomini anche loro, che potranno spiegare le normative, tra l’altro in
questo campo in continua evoluzione. Comprendendo i propri diritti, questo è quantomeno l’obiettivo, chi vive in condominio potrà difendere meglio
le proprie prerogative. E i condomini stessi, come entità giuridiche, saranno più tutelati.
L’INNOVAZIONE
DELLE CITTÀ
쐢 Oggi in biblioteca ultimo
giorno con gli esperti di
politiche di innovazione ed
amministratori locali delle
città di Bristol, Saragoza e
Majadahonda in occasione
del Quarto meeting
internazionale del progetto
europeo Ies-Cities di cui
Rovereto è città pilota a
livello italiano.
AL LOCO’S
LA BUONA MUSICA
쐢 Stasera i Zivago al Loco’s.
Alle 19, inoltre,
inaugurazione della mostra
di Andrea Azzolini su
fantasmi senza volto e
persone senza sguardo.
CARO GUIDO...
IN AMBULATORIO
쐢 Stasera alle 20, nella
parrocchia S. Cristina, viene
presentato il libro «Caro
Guido... l’ambulatorio dei
ricordi» che raccoglie le
lettere a Guido Fait a due
anni dalla scomparsa. Con il
presidente del circolo
culturale «Quei del marti», il
moderatore Giuseppe
Gottardi, Mario Cossali,
Corrado Corradini, Gianluigi
Fait e Roberto Ferrari.
ENRICO BRONZI
E FILIPPO GAMBA
쐢 In Sala Filarmonica, ore
20.45, concerto di Enrico
Bronzi (chitarra) e Filippo
Gamba (pianoforte).
Un particolare e sentito ringraziamento a Salvatore per l’umanità
e la sensibilità dimostrate nei confronti dell’amico Diego.
LA PRESENTE SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO.
Partecipazioni lutto su: www.onoranzemiotto.it
«Suicidi per crisi»,
in 10 denunciano
lo «Stato assente»
Non si è fermato, il presidio «9
dicembre» (in foto parte del
gruppo). Da quasi due mesi sono lì, all’uscita dell’A22 di Rovereto sud. Una presenza silenziosa, ma che sta coinvolgendo via via più gente e più
sostenitori. E che ora, al pari
dei «colleghi» del resto d’Italia, inizia una nuova battaglia.
Quella sui suicidi. «Da inizio
anno in tutt’Italia sono più di
80 le persone che hanno tentato di togliersi la vita o l’hanno fatto per colpa della crisi
economica - spiega Bruno Festi - è ora che si cominci a parlarne». Perché ciò accada, una
decina di membri del presidio
hanno presentato ieri ai carabinieri un esposto perché questo è l’obiettivo - si apra
un’inchiesta. In tutt’Italia il
presidio è assistito da un gruppo piuttosto nutrito di avvocati, convinti che vista la situazione si possa ragionare in
termini di istigazione al suicidio o quantomeno di diritti
inalienabili violati. Da qui la richiesta alla magistratura, perché proceda «nei confronti di
tutti i membri del governo, come anche di tutti i deputati e
senatori, dell’attuale e passata legislatura, che hanno assistito incuranti al volgere della crisi e alle sue drammatiche
conseguenze, ovvero di quanti verranno ritenuti responsabili del reato previsto e puni-
to dall’articolo 580 cp (istigazione o aiuto al suicidio, ndr)».
Quel che si imputa allo Stato
è la mancanza di politiche tali da sostenere i cittadini in difficoltà, soprattutto nei casi in
cui le difficoltà economiche
delle aziende derivavano da
crediti dello stato mai saldati.
L’esposto a Rovereto, che ieri è stato portato ai carabinieri, è sostenuto giuridicamente da una decina di persone.
In attesa di capire dove porterà l’atto, il presidio si sta organizzando per i prossimi appuntamenti. Questa sera un
gruppo di roveretani partirà
per Roma, per partecipare alla manifestazione nazionale.
E nel frattempo ha aumentato la presenza all’uscita dell’A22. Ma soprattutto ha aumentato la presa sui passanti. Già un mese fa non erano
pochi coloro che non partecipavano al presidio, ma portavano viveri, o si fermavano un
momento per esprimere la
propria attenzione alla protesta pacifica. Ora sono iniziate
anche le donazioni: più d’uno
ha garantito infatti un contributo economico. «Ma siamo
attentissimi alla trasparenza
- spiega Festi - teniamo una
contabilità precisa. E chiunque può chiedere in qualsiasi
momento dove vengono spesi quei soldi».
Il ricordo | Cossali: «Nota la sua grande modestia»
Lutto per la morte di Sommadossi
«Uomo di finissima cultura»
È scomparso qualche giorno
fa Livio Sommadossi. Ed ora
Mario Cossali lo ricorda così:
«Uomo di finissima cultura e
di corrispondente modestia scrive Cossali - Provato
musicista ed esperto cultore
di molti generi musicali, fu
per molti anni nel direttivo
della Filarmonica e nel
lontano passato fu anche
l’animatore di una piccola
orchestra della stessa.
Straordinario il suo archivio
musicale, ora presso la
Scuola Civica, ed il suo
archivio fotografico».
«Era persona in realtà
disponibile all’incontro prosegue Cossali - ma nello
stesso tempo si mostrava a
tal punto riservato, da essere
soprannominato dagli amici
“No podo”. La famiglia era
contraddistinta da un
particolare a suo tempo
molto noto: la madre infatti,
di cognome Joke, era cugina
della regina Elena e come lei
veniva dal Montenegro. Il
fatto però non influenzò né la
vita della famiglia
Sommadossi, né ebbe alcuna
rilevanza nella vita cittadina.
Livio Sommadossi, non a
caso dunque, lungo la via
materna divenne uno
studioso della cultura e della
liturgia ortodossa, vale a dire
di una lunga e gloriosa
tradizione musicale da noi
quasi sconosciuta».
Vallagarina
l'Adige
venerdì 7 febbraio 2014
31
1
Dopo la neve niente telefono: Costa isolata
Folgaria:
gli operatori
turistici
sono
esasperati
La
mancanza
di linea
danneggia
i visitatori
TrentinoTrasporti, la denuncia
della Uil: «Sotto organico, riusciamo
solo a coprire i posti d’autista»
MATTHIAS PFAENDER
[email protected]
«L’aggressione subita mercoledì dai
due colleghi è un fatto gravissimo. A
Rovereto, o in Vallagarina, un fatto
del genere non potrebbe succedere.
Non che qui da noi la situazione sui
mezzi sia migliore, anzi. Semplicemente, sono più di tre mesi che non
vengono fatti controlli dei biglietti».
All’indomani dell’aggressione subita
da due controllori su un autobus in
servizio nel capoluogo, i delegati servizio urbano Trentino Trasporti della Uil Nicola Petrolli e Maurizio Frizzera puntano il riflettore sulla condizione roveretana e lagarina del trasporto pubblico. Una condizione che
presenta, secondo loro, ancora più
criticità che nel resto del Trentino,
dove comunque «il servizio risente
della scarsità di fondi pubblici». Dinamica tanto più socialmente dannosa perché proprio a causa della crisi
tanti cittadini roveretani e lagarini
hanno trovato nel trasporto su autobus un’alternativa economica e «verde» al trasporto su mezzo privato. Il
paradossale lato positivo della crisi.
Ma a distanza di meno di due mesi
dalla denuncia dell’autista Salvatore
Fiorellini, che all’Adige aveva raccontato come ogni giorno lui e i viaggiatori per bene (ancora la stragrande
maggioranza) debbano fare i conti
con giovani vandali e ubriachi molesti, la situazione non sembra migliorata nel Basso Trentino.
«Il fatto è che il piano d’area di Rovereto è in deficit di personale. Dei 52
autisti per i quali è stato studiato il
piano, ne sono oggi in servizio solo
47. Quindi coloro che da programma
dovrebbero controllare i biglietti si
ritrovano a dover sostituire i colleghi
mancanti al volante. La condizione di
sotto-organico è dovuta ai pensionamenti degli ultimi anni che per il blocco del turn over non sono stati rimpiazzati. E quindi da tre mesi nessun
biglietto è controllato». La mancanza
TRAMBILENO
COSTA DI FOLGARIA - Già da venerdi 31
gennaio una parte di Costa frazione di Folgaria ad alta intensità turistica -commerciale i telefoni fissi sono andati in tilt e non
funzionavano. Probabilmente la copiosa
nevicata di quei giorni ha messo fuori servizio una linea importante che alla data attuale non è ancora stata ripristinata totalmente. «Non è possibile, siamo isolati, stiamo subendo un danno non indifferente, riporta il direttore della Scuola Italiana Sci
Folgaria, Andrea Schir- molti dei nostri
potenziali clienti prenotano e chiedono informazioni via telefono».
Schir ha sollecitato più volte Telecom ad
intervenire per ovviare in tempi brevi al disagio. Isolato telefonicamente anche il Golf
Hotel, mentre solo da oggi (ieri, ndr) è stata ripristinata la linea della pizzeria Keizel.
«Un grande disagio, i clienti spesso prenotano telefonando», sottolinea il proprietario Vincenzo Port. Sulla stessa lunghezza
d’onda anche Bruna Muraro, anche lei rimasta con il telefono fisso in tilt alcuni giorni. «I tecnici Telecom mi hanno riferito che
c’è da sostituire un cavo nella centrale, anche mio fratello che fa l’artigiano è rimasto senza contatti», ci racconta.
La Telecom attraverso i suoi tecnici sta già
lavorando per ripristinare i guasti che evidentemente sono stati più grandi del previsto. Tutti si augurano che per il prossimo week-end le linee sia ristabilite. In questo periodo sull’altopiano ci sono molti turisti stranieri, che pagano esclusivamente
con bancomat o carta di credito. Ricordiamoci che Costa ha una notevole densità alberghiera ed innumerevoli sono gli appartamenti dati in affitto. I solleciti alla Telecom, affinché affronti e risolva il problema, sono stati quotidiani. Ora non resta
che sperare.
T.D.
«Bus, in 3 mesi zero controlli»
Sindacati: «Non
abbiamo le forze
per verificare
il possesso dei
biglietti: vandali
e portoghesi si
sentono impuniti,
e i viaggiatori
regolari frustrati»
IN BREVE
I BRENTONICO
Le orchidee
Al Centro Culturale, stasera
alle ore 20.30 «Le orchidee
dell’Italia nordorientale»,
presentazione del libro da
parte dell’autore Giorgio
Perazza. Info: Museo Civico
di Rovereto tel. 0464
452800,
www.museocivico.rovereto.t
n.it
I ALA
Nicoletti in sala Zendri
Appuntamento questa sera
alle 20.30 con il deputato
Pd Nicoletti sul tema: «Il
Partito Democratico: guida
al cambiamento».
GLI AUTISTI
NEL MIRINO
DEI VANDALI
Lo scorso novembre l’Adige ha raccolto
la testimonianza di Salvatore Fiorellini,
in forza alla Trentino Trasporti da dieci
anni ma al volante di autobus e
corriere da più di 25. Un autista
«veterano» insomma, che ha
raccontato di come il lavoro, sulle corse
di Rovereto e Vallagarina, sia ormai
esposto frequentemente a rischi,
portando ad esempio la sua esperienza:
nel luglio scorso l’aggressione da parte
di un tossicodipendente che dopo
averlo insultato lo ha colpito
lasciandogli dei profondi graffi guaribili
in una decina di giorni; durante la
notte di Halloween invece è stato
costretto a chiamare i carabinieri per
far scendere dei ragazzi che
prendevano a pugni i vetri e davano
fastidio ai viaggiatori.
Il bivio di giugno
La concessione di Trentino Trasporti,
in scadenza a fine 2013, è stata
prorogata al 30 giugno. Qualsiasi tipo
di progetto di assunzione non sarà
preso in esame, spiegano dalla Uil,
prima di quella data.
di controlli, sottolineano Petrolli e
Frizzera, è grave, ed ha due tipi di effetti negativi: da un lato dà ai vandali e ad un certo tipo di utenza una sorta di senso di impunità; se ci fossero
controlli più frequenti, spiegano i sindacalisti, forse tanti personaggi responsabili di comportamenti molesti ai danni degli altri viaggiatori e degli autisti non salirebbero neanche
sui mezzi. «Dall’altro lato è frustrante per gli utenti che pagano regolar-
mente il biglietto o l’abbonamento».
La situazione di Rovereto è ancor più
critica in prospettiva. «In tutta la provincia, nelle aree coperte da Trentino Trasporti, esercitano in tutto 34
autisti con contratto a tempo determinato». La loro continuazione di servizio è legata alla prosecuzione dell’attività di Trentino Trasporti, la cui
concessione è stata prorogata fino a
fine giugno. «Lo stesso assessore provinciale Mauro Gilmozzi, nei diversi
incontri che abbiamo avuto e nei quali si è dimostrato attento alla questione, ci ha spiegato che fino a che non
ci sarà certezza se si confermerà il
servizio di Trentino Trasporti o se si
andrà a gara non ci potranno essere
interventi in questo ambito. Il fatto è
che di quei 34 autisti, 12, più di un terzo, sono ora in servizio a Rovereto.
Ma visto che Rovereto paga Trentino
Trasporti quanto Trento, non capiamo il perché di questa disparità».
In attesa delle elezioni di marzo, si riorganizzano
le liste e si approntano i nuovi programmi elettorali
Come facile attendersi, chi
incarna la maggioranza
uscente punta a dare
continuità al lavoro fin qui
svolto, unendo volti nuovi a
persone con esperienza nella
precedente consigliatura.
Molto si è attinto dal
territorio e alle associazioni.
Quanto ai programmi, Franco
Vigagni (nella foto) spiega:
«Veniamo da un periodo in cui
il territorio è stato arricchito
di numerose infrastrutture,
grazie alla forte spinta di
Renato Bisoffi. Ora molte di
queste arriveranno a
compimento e si potranno
vedere i frutti degli
investimenti. Il nostro
obiettivo è realizzare gestioni
che portino ricadute sul
territorio, in termini
economici e di occupazione».
Il riferimento è all’indotto che
potrà portare il Forte di
Pozzacchio, ma anche la
nuova area camper a Giazzera
e a Malga Frattiele. «L’idea è
di coinvolgere il più possibile
i cittadini e le associazioni.
Anche nel caso in cui si
dovesse ricorrere a un
privato, faremo di tutto
affinché questo si impegni a
portare ricadute sul
territorio». Il coinvolgimento
porterebbe «a una ancora
maggiore trasparenza
amministrativa». Quanto al
Forte, «ci impegneremo
perché il “Werk” abbia
I VOLANO
A tutto Zoran
Da oggi a domenica al
Cinema Teatro Concordia,
ore 20.30, «Zoran, il mio
nipote scemo».
I BRENTONICO
Domani l’alba
Appuntamento domani
mattina per tutti i
«bonorivi» alle ore 6.30 a
San Valentino di Brentonico,
Loc. Mosee, per
l’avvenimento «Trentino Ski
Sunrise Snow and breakfast
at the first light». Info tel.
0464 395149.
I NOMI
Unzione degli infermi
Alle ore 16 Santa Messa e
unzione degli infermi presso
la Rsa Casa Albergo Vinotti.
Alle ore 19, cena e alle
20.30 incontro sul
volontariato civile e quello
ecclesiale.
«Insieme» sulle orme di Bisoffi
per valorizzare le risorse presenti
TRAMBILENO - Comincia la
campagna per le elezioni del 9
marzo nel Comune di
Trambileno, che vedranno
confrontarsi tre liste:
«Insieme per Trambileno» con
Franco Vigagni candidato
sindaco, «Civica Domani» con
Dario Pederzolli e «Progetto
per Trambileno» con Renzo
Petrolli. Per prima viene
presentata la lista «Insieme per
Trambileno», naturale
prosecuzione del lavoro del
gruppo che raccoglie il
testimone dall’operato del
compianto sindaco Renato
Bisoffi. Numerosi incontri
hanno portato alla scelta del
candidato, democraticamente
individuato in Franco Vigagni;
il percorso di scelta è stato
agevolato anche dalla guida
di alcune persone che della
lista erano state, al tempo,
fondatrici (primo fra tutti
l’attuale presidente della
Comunità della Vallagarina
Stefano Bisoffi). Vigagni è già
stato capogruppo in consiglio
comunale per due mandati.
I ALA
Il fuoco e gli angeli
All’Auditorium Cassa Rurale
Bassa Vallagarina, alle ore
20.30, per la serie
«Appuntamenti con la
storia» viene presentato
«Oradour sur glane.10-061944 - Il fuoco sopra gli
angeli», un documentario
ideato, scritto e diretto da
Mauro Vittorio Quattrina.
maggiore spazio nei
programmi della Provincia
rispetto a quello avuto
finora», precisa Vigagni. Che
conclude: «Abbiamo una
realtà territoriale ancora
incontaminata e intendiamo
favorire opportunità
economiche compatibili,
come l’agricoltura a filiera
corta da un lato e il turismo a
basso impatto dall’altro».
Rispetto all’uscita dal gruppo
di Dario Pederzolli, «noi spiega Vigagni - abbiamo
radici profonde. Chi è uscito
ha fatto scelte diverse».
I candidati: 1) Agostini Laura,
libera professionista; 2)
Cenini Fabrizio, operaio -
libero professionista; 3)
Comper Andrea, assessore
uscente; 4) Comper Barbara,
responsabile ristorazione; 5)
Comper Chiara, assessore
uscente; 6) Comper Giorgio,
insegnante; 7) Gerola
Fabrizio, operaio-consigliere
uscente; 8) Golin Riccardo,
imprenditore; 9) Maraner
Giampaolo, imprenditoremaestro artigiano; 10)
Marcolini Morena, casalingastudente; 11) Patoner
Maurizio, funzionario; 12)
Poggianella Samuele, libero
professionista; 13) Soprani
Marco, artigiano; 14) Urbani
Elisa, project manager; 15)
Zaffoni Maurizio, apprendista.
I SEGA DI ALA
Malganeve
Domani, con partenza dal
Ristorante Monti Lessini,
ore 16, prende il via
«Malganeve», ciaspolata
serale di media difficoltà,
durata 2.5/3 ore. Cena,
pernottamento e prima
colazione al Rif. Castelberto
Info e prenotazioni:
3491389629.
I SAN GIACOMO
Ciaspolata
Domani a Brentonico,
all’Hotel San Giacomo,
parte alle ore 19 una
ciaspolata serale facile,
della durata di 40 minuti.
Cena a Malga Mortigola
Info e prenotazioni:
3491389629,
[email protected]
RIVA DEL GARDA
34 venerdì 7 febbraio 2014
IL CASO. Imprenditori
parla il Coordinamento
G
«Due teatri? Attenzione agli sprechi»
Un richiamo al «senso di responsabilità dei sindaci e delle amministrazioni pubbliche» affinché non si verifichino «sprechi» e non si creino «doppioni» il cui rischio nel tempo, sottoforma di costi di gestione, rischia di
scaricarsi sulle casse pubbliche e
quindi sui cittadini.
È l’invito che arriva dal presidente del
Coordinamento Imprenditori dell’Alto Garda e Ledro Bruno Lunelli (nella
foto a destra) a margine del vertice
svoltosi l’altra sera al Palazzo dei Congressi dove l’assemblea dei soci di
1
l'Adige
Redazione: 0464 552236 fax 0464 551580
email: [email protected]
«Rfc» (di cui il coordinamento fa parte tramite Garda Trentino Sviluppo)
ha incontrato il vicepresidente della
giunta provinciale Alessandro Olivi e
il sindaco di Riva Adalberto Mosaner
per fare il punto sullo stato dell’arte
dei progetti di riqualificazione e ampliamento di Palazzo dei Congressi e
Palafiere alla Baltera.
Sul punto specifico il Coordinamento sottolinea la necessità che i soggetti coinvolti (a cominciare ovviamente da Riva Fiere&Congressi e Patrimonio del Trentino spa) condivi-
dano le scelte e si adoperino per la
convivenza delle esigenze di tutti. Ma
soprattutto l’invito che arriva dagli
imprenditori è quello di «fare presto».
«Un anno fa abbiamo detto le stesse
cose - osserva Lunelli - Ora lo ripetiamo: basta chiacchiere e avanti con la
realizzazione dei progetti, a cominciare da subito con il polo congressuale. Da tempo ormai attendiamo
concretezza e risposte tangibili. Bisogna partire coi lavori sulla base di
progetti condivisi, anche perché questo può dare linfa e respiro alle no-
stre aziende».
Nel polo congressuale è previsto anche il nuovo Teatro che Riva vuole
fortemente. Lunelli, presidente di Assocentro e consigliere uscente nonché candidato alle comunali ad Arco
a sostegno di Alessandro Betta, non
si sbilancia in un senso o nell’altro:
«Io invito solo i sindaci ad essere responsabili rispetto a quello che creano. In questi casi bisogna fare molta
attenzione ai costi di gestione e non
creare condizioni che possa portare
a sprechi di risorse pubbliche». P.L.
L’imprenditore trentino, titolare di una scuola di windsurf, avrebbe occultato i proventi di un’attività all’estero
L’INCHIESTA
Villa, piscina, parco col «mini reddito»
È possibile dichiarare al Fisco
un reddito di 20 mila euro e permettersi una mega-villa su una
superficie di 400 metri quadrati, piscina da vip e annesso parco privato? Teoricamente no,
in un paese normale, cosa che
l’«Italia dei furbetti» non è più
da un bel pezzo. E a meno che
il «pacchetto» completo non sia
il generale quanto gradito lascito di qualche eredità. Di fatto è possibile, eccome se è possibile, soprattutto se una buona parte degli introiti che ti
consentono tutto ciò derivano
da un’attività all’estero i cui
Accertamenti della
Guardia di Finanza
anche con
l’elicottero. L’uomo
aveva dichiarato
appena 20 mila euro
proventi non passano sotto la
lente d’ingrandimento del fisco
italiano.
La storia non è inventata ma riguarda direttamente un imprenditore trentino titolare di
una scuola di windsurf sul Garda, «pizzicato» dalla Guardia di
Finanza al termine di un’operazione di «intelligence» condotta direttamente dal comando provinciale. L’intento, come
fanno sapere i vertici della
Fiamme Gialle, era quello di «rilevare particolari indici di possibile elevata capacità contri-
TRIBUNALE
butiva palesati dal possesso di
beni di particolare valore, come appunto immobili di pregio
con piscine ed aree attrezzate
a campo giochi». Il tutto messo poi a confronto con il reddito dichiarato. Nel caso dell’imprenditore in questione (molto noto in zona), titolare di una
scuola di windsurf, i finanzieri
hanno rilevato una «ragguardevole sproporzione» tra i redditi imponibili dichiarati e
«l’elevata capacità contributiva», in questo caso costituita
appunto dalla grande villa su
400 metri quadri, piscina signorile e parco attrezzato, beni immobili scoperti anche grazie ai
monitoraggi dall’alto con l’ausilio di un elicottero. Il tutto nonostante il reddito dichiarato
dall’imprenditore in questione
sia stato di appena 20 mila euro. I successivi accertamenti
hanno portato a scoprire che
la stessa persona svolgeva
un’attività analoga all’estero,
una «stabile organizzazione»
(affermano le Fiamme Gialle)
per la quale non era stato posto in essere alcun adempimento amministrativo-fiscale. Dall’esame delle carte e della contabilità dell’azienda per il periodo 2009-2012 sono emerse
irregolarità e «incongruenze
contabili nonché apporti di denaro non giustificati». In particolare numerosi pagamenti con
Pos, carte di credito e denaro
contante non erano «coperti»
da fatture e ricevute fiscali.
Al termine degli accertamenti
la Guardia di Finanza ha quantificato in 561 mila euro quanto dovuto al Fisco, oltre ad altri 100 mila euro di Iva non versata.
IN BREVE
LA CURIOSITÀ
Intervento anomalo in via Monte Oro
La polizia, i pompieri e il coniglio
A voler essere maligni si potrebbe pensare che qualcuno,
magari, già ne pregustasse il profumo in padella assieme
a polenta, peverada e un buon bicchiere di rosso. Un «sogno culinario» svanito nel momento in cui il coniglio, infastidito da tanta presenza, ha smesso di mangiare e ha preso il largo. La scenetta, quantomeno singolare, è avvenuta ieri pomeriggio all’altezza della rotatoria di via Monte
Oro, proprio all’uscita dell’omonima galleria. Un coniglio
ha pensato di soddisfare il suo appettito mangiando l’erba dell’aiula all’interno della rotatoria, sollecitando ovviamente l’attenzione e la preoccupazione di alcuni passanti e automobilisti. Sul posto è intervenuta una volante del
commissariato e i Vigili del Fuoco di Riva ma quando si è
trattato di stringere il cerchio e catturare l’animale per
metterlo in salvo, c’è stata la proverbiale fuga. Del coniglio.
Dal gup le dichiarazioni spontanee del dottor Cirrincione, accusato di violenza sessuale
«Ho eseguito soltanto manovre cliniche»
Due ore di quello che tecnicamente non si può definire «interrogatorio» bensì «dichiarazioni spontanee» a propria tutela. Per spiegare, chiarire, caso per caso, particolare su particolare, cosa è veramente accaduto durante quelle visite
specialistiche. E cercare quantomeno di allontanare lo spettro di quell’infamante accusa
di «violenza sessuale aggravata».
Ieri mattina il cardiologo roveretano Carlo Cirrincione ha parlato per la prima volta davanti
al gup del tribunale di Rovereto Riccardo Dies e al sostituto
procuratore Valerio Davico che
sostiene la pubblica accusa nella vicenda che ha coinvolto,
nella veste di presunte vittime,
otto anziane donne ospiti della Casa di Riposo di Riva e della Fondazione Città di Arco, una
brutta storia balzata agli onori
della cronaca nel giugno scorso quando i carabinieri della
stazione di Riva notificarono al
professionista roveretano la misura cautelare degli arresti domiciliari, momento clou della
ribattezzata «Operazione Batticuore».
Durante l’audizione di ieri in ca-
mera di consiglio il dottor Cirrincione, apparso sereno e tranquillo, ha illustrato il suo curriculum medico, i suoi studi, il
suo percorso professionale, le
sue specializzazioni in cardiologia e pneumologia, le modalità da lui adottate in occasione di queste visite sottolineando l’orgoglio personale nel ritenersi ed essere «un medico
all’antica», di quelli che si fidano certo della tecnologia ma
prima di tutto dei vecchi e mai
tramontati sistemi di visita. Che
contemplano nel suo caso, ha
sottolineato lo stesso cardiologo, la palpazione del seno, «una
manovra clinica» che è cosa
ben diversa dal «palpeggiamento». Il professionista rovereta-
L’Ordine dei Medici
ha revocato
la sospensione
ma non l’Azienda
Sanitaria. A maggio
l’esito della perizia
no è entrato nel merito di ogni
imputazione contestatagli, caso per caso, presunta vittima
per presunta vittima. Sottolineando anche come nelle Rsa da
dove sono poi emersi i casi di
presunta «violenza sessuale»,
fosse stato espressamente incaricato dal direttore sanitario
affinché effettuasse una visita
specialistica «a tutto tondo». E
soprattutto come in occasione
delle visite incriminate («lunghe e meticolose») vi fosse stata sempre la presenza di un infermiere. Alle affermazioni del
proprio assistito, gli avvocati
di fiducia Giuliano Valer e Sara
De Luca hanno accompagnato
numerose prove documentali,
testimonianze di personale infermieristico ma anche dell’allora primario di cardiologia dell’ospedale di Rovereto Giuseppe Vergara che ha rimarcato la
meticolosità e la professionalità del collega roveretano.
Nell’udienza di ieri il gup ha anche conferito al dottor Eraldo
Mancioppi l’incarico di valutare con apposita perizia psichiatrica la credibilità di almeno
cinque delle otto presunte vittime di «violenza sessuale». Tre
mesi il tempo per consegnare
la perizia. Nel frattempo l’Ordine dei Medici ha revocato il
provvedimento di sospensione a carico del dottor Cirrincione, una volta venuta meno, con
consenso della stessa Procura
di Rovereto, la misura cautelare degli «arresti domiciliari». Ma
il professionista rimane comunque sospeso dal servizio per
decisione dell’Azienda Sanitaria.
P.L.
I legali
Qui sopra i legali di
fiducia del dottor
Carlo Cirrincione, gli
avvocati Giuliano
Valer e Sara De Luca
del foro di Trento
ARRIVA «OPEN MAG»
LABORATORI E LETTURE
쐢 Crea la tua biblioteca, inventa il
tuo libro, ascolta le parole degli
autori. Domani, sabato 8 febbraio,
nell’àmbito di «Open MAG» il piano
terra del Museo di Riva alla Rocca
sarà allestito come un’accogliente
libreria, un salotto dove soffermarsi a
sfogliare le pagine dei libri che
hanno fatto la storia del Museo Alto
Garda. E i bambini potranno
inventare, progettare e realizzare il
proprio personale libro grazie ai
laboratori a loro dedicati. Dalle 10
alle 19 mentre i laboratori per
bambini («Io nella mappa» e «Il
libro ventoso») sono in programma
rispettivamente dalle 11 alle 12 e
dalle 15 alle 16.30. Alle 17.30, in
Rocca, «I cinque canzonieri in
dialetto rivano», letture libere delle
poesie di Giacomo Floriani, in
occasione della pubblicazione della
nuova edizione anastatica del
volume.
MASCHI CONTRO FEMMINE
LE PROPOSTE DI DOMANI
쐢 La Biblioteca civica di Riva e
l’associazione Oplà propongono
«Maschi con/tra femmine», un
calendario di attività e di laboratori
per affrontare assieme a bambini e
bambine – divertendosi – il tema
dell’educazione alla parità di genere,
e per superare pregiudizi e
stereotipi. Domani in Biblioteca c’è
«Il teatro dei mestieri», per bambini
dai 3 ai 6 anni, dalle 10 alle 12; e al
Centro aperto Aretè di «Casa Mia»
(in località Brione 88) con «Maschi
contro femmine?», per bambini dai 5
agli 11 anni e per le famiglie, dalle
14.30 alle 17.30; inoltre alle 15 per
i genitori la proiezione del film
«Tomboy». Ingresso libero; iscrizioni
in Biblioteca allo 0464.573806.
TEMPO DI «OPEN DAY»
AL LICEO ANDREA MAFFEI
쐢 Oggi, dalle 14 alle 17, al Liceo
«Maffei» di viale Lutti, si svolgerà
l’incontro con i rappresentanti di
alcune Università e di altre
istituzioni, allo scopo di fornire agli
studenti del triennio alcune
informazioni di base per le scelte
delle facoltà universitarie e dei
percorsi post-diploma. Saranno
presenti tra gli altri rappresentanti
delle Università di Trento, Bolzano,
dell’Università Cattolica di Milano,
della Bocconi e dell’Università Cà
Foscari di Venezia.
SCIALPINISMO E CIASPOLE
DOMENICA CON LA SAT
쐢 Gita sociale della Sat di Riva
domenica nel Gruppo dei Monti di
Fundres. Per ciaspole e scialpinismo
con la salita a cima Sambock (2.396
metri). Info e iscrizioni da Carlo
Zanoni (328.4761698).
«LA TELA DEL RAGNO»
ALLA STAGIONE DI PROSA
쐢 Domani torna la compagnia
«Attori & tecnici» con il testo di
Agatha Christie «La tela del ragno».
Nella sala Mille del Palazzo dei
Congressi di Riva, nell’àmbito della
stagione di prosa. Sipario alle 21.
Lavis e Rotaliana
l'Adige
ANDALO
La spa ha beneficiato
della plusvalenza
della cessione dei rifugi
alla Paganella Rifugi srl
8,2%
4,14
1
1,34
L’AUMENTO
DEI RICAVI
RIDUZIONE
DEI DEBITI
NUOVO
CONSIGLIERE
PROVENTI
EXTRA
420.815 euro
di utile
di esercizio,
a fronte di un
incremento
dell’8,2%
nei ricavi
4,14 milioni
di euro
alle banche
per ridurre
il debito
per i nuovi
impianti
Fuori Silvano
Bottamedi
e dentro il
sindaco Paolo
Catanzaro per
il Comune
di Andalo
Proventi
straordinari
di 1,34
milioni, per la
cessione dei
rami d’azienda
di tre rifugi
venerdì 7 febbraio 2014
37
1
Sulla Paganella 2001
ora «nevicano» utili
A fine esercizio, risultato di 420 mila euro
PAGANELLA - Con la brutta aria che tira sull’economia, meglio di così non poteva andare per la Paganella 2001 spa
che ieri sera ha tenuto ad Andalo l’assemblea dei soci per l’approvazione del
bilancio e il rinnovo delle cariche:
420.815 euro di utile di esercizio con la
riduzione dell’indebitamento addirittura del 21%, passando da 19.762.000 euro a 15.616.000 euro, pur pagando
678.353 euro di oneri finanziari (interessi sui mutui). Sul fronte dei ricavi, la società registra un’impennata dell’8,2%:
dai 6.332.000 dello scorso anno si sale
ai 6.850.000 della stagione 2012/13. Il valore della produzione è di 7.484.855 con
una differenza di 102.461 euro sui costi
della produzione (7.587.316). Va però
detto che il bilancio tiene conto dei proventi straordinari di 1.341.159 euro, per
la cessione dei rami d’azienda dei rifugi Pian Dosson, Albi de Mez e La Rocca
alla neocostituita società Paganella Rifugi srl, ottenendo una plusvalenza di
1.243.000 euro.
A proposito di Paganella Rifugi, l’assemblea di ieri sera ha deliberato con voto
MEZZOLOMBARDO
unanime, come unanime è stata l’approvazione del bilancio, l’acquisto di altre
quote per un valore di 300.000 euro, portando così la sua partecipazione a
1.800.000 euro su 3.300.000 euro di capitale sociale. In questa maniera, la Paganella 2001 avrà la maggioranza ed il
controllo sulla Paganella Rifugi srl.
Venendo ai passaggi, dalla stagione precedente l’incremento è dell’1,05% salendo dal numero di 3.468.000 passeggeri
a 3.504.000. E quest’anno come sta andando? Nella sua relazione, il presidente uscente, Eduino Gabrielli, ha informato i soci che, approssimativamente, il
calo è del 2%. «Colpa del brutto tempo
- ha spiegato - altrimenti, con tutti i sabati e le domeniche che abbiamo perso per neve, pioggia e nebbia, saremmo
leggermente sopra alla media dello scorso anno. Pensavamo che l’inizio di stagione fosse andato peggio ma, tirando
le somme alla fine di gennaio, la perdita è stata fortunatamente contenuta.
Adesso si spera nel ritorno del bel tempo, perché le previsioni sono tutte favorevoli per un buon andamento della
Il rinnovo
L’assemblea dei soci
della Paganella 2001 spa, ieri sera ad Andalo, ha rinnovato il
consiglio di amministrazione. Salvo sorprese, alla presidenza
sarà riconfermato Eduino Gabrielli (foto a fianco). Nel cda
eletto anche Paolo Catanzaro, sindaco di Andalo. In alto, la
seggiovia quadriposto Albi de Mez - Cima Paganella
stagione turistica». L’assemblea ha poi
proceduto al rinnovo dell’intero cda
che, la prossima settimana, si ritroverà
per la nomina del presidente; a detta
dei soci si va verso una riconferma di
Eduino Gabrielli, salvo sorprese dell’ultima ora. L’unico cambiamento del cda
riguarda il rappresentate del Comune
di Andalo, dove il sindaco Paolo Catanzaro ha sostituito Silvano Bottamedi. Per
il resto, rimangono in consiglio Eduino
Gabrielli, Aldo Perli, Gianni Gottardi, Giuliano Bottamedi, Gianmaria Toscana, Alex
Bottamedi, Daniele Calza (per Trentino
Sviluppo), Camillo Mattarelli (per il Comune di Fai), Fabio Bonadiman (per il Comune di Zambana), oltre all’ingresso,
come già scritto, di Paolo Catanzaro in
rappresentanza del Comune di Andalo.
Riconfermato in toto anche il collegio
dei sindaci con Mirta Bottamedi presidente, Katia Tenni e Walter Daldoss. Al
termine dell’assemblea, i soci hanno ringraziato il consiglio uscente per la buona performance economica raggiunta
rispetto al bilancio di previsione. M. M.
Nel 2012 erano stati mille, ora sono 1.700: con richieste di aiuto da 142 persone
Quasi raddoppiati i pacchi viveri alle famiglie
ANTONIO LONGO
MEZZOLOMBARDO - Sono quasi raddoppiati i pacchi viveri
da distribuire e le persone da
sostenere sono passate da
1.000 a 1.700. Sono solo alcuni
dati che testimoniano gli effetti della crisi a Mezzolombardo.
Il tavolo della solidarietà, presieduto da Luigi Moresco, da
quattro anni opera a Mezzolombardo. Nel tempo, il lavoro è
sempre cresciuto anche perché
la crisi, all’inizio sottovalutata
ed esorcizzata, ha creato tanti
problemi alle famiglie del paese. «Lo sportello delle attività
socio-assistenziali ha ricevuto
quest’anno richieste di aiuto
da 49 nuclei familiari - spiega
Moresco - per un totale di 142
persone, ed il nostro gruppo di
valutazione, che si è riunito 19
volte, nella più assoluta riservatezza ha esaminato 128 richieste, compresi alcuni casi
ripresentati più volte nell’arco
dell’anno. Le risposte ad alcune richieste servono come primo soccorso in attesa di più solidi interventi messi a disposizione dalle istituzioni provinciali e statali, e per queste soluzioni gli utenti vengono indirizzati all’assistenza sociale, ai
patronati, enti o uffici di competenza. Altre richieste invece,
soprattutto nei casi di difficoltà temporanea, vengono affrontate e spesso risolte con il nostro diretto aiuto mediante pacco viveri e/o con sussidi economici una-tantum, sempre attentamente valutati. In particolare, taluni interventi economici vengono assegnati con l’impegno, una volta superata la situazione di bisogno, di restituire l’aiuto ricevuto, anche parziale e con scadenze concordate».
Il tavolo ha così fornito sostegno agli abitanti di Mezzolombardo per un totale di 13.780
euro. Sono stati distribuiti, ogni
quindici giorni, un totale di 605
pacchi viveri (340 nel 2012); sostegno attivato per aiutare
1.700 persone (1.000 nel 2012).
Dati allarmanti che dimostrano come l’aumento delle difficoltà nei nuclei familiari sia
esponenziale.
«Abbiamo cercato di coordinare e mettere in rete sul nostro
territorio le varie risorse (persone, mezzi ed informazioni) continua Moresco - allo scopo
di far emergere le situazioni di
povertà, per conoscerle e per
contribuire a risolverle, dando
risposte concrete alle situazioni di bisogno che ci vengono
sottoposte dai nostri concittadini bisognosi attraverso l’ufficio comunale delle Attività sociali».
I problemi sono sempre, come
detto, di natura economica, e
spaziano dalla ricerca del lavoro (i dati forniti dall’Agenzia del
lavoro di cui abbiamo dato comunicazione sono anch’essi allarmanti), passando per la ricerca di un alloggio decoroso,
per arrivare alle spese con le
cadenze.
E in molti casi anche il mangiare può trasformarsi in un lusso. Il Tavolo non eroga a caso.
Cerca di aiutare e di sostenere,
responsabilizzando.
Le diverse iniziative messe in
campo con le altre associazioni per la raccolta di pacchi viveri sono così molto importanti per aiutare le famiglie di Mezzolombardo e quelle dei territori circostanti. «Per noi è stato un anno intenso e di duro lavoro», conclude Moresco. «Un
grazie al Comune e a tutte le associazioni che ci supportano e
che costituiscono il tavolo»
Luigi Moresco,
presidente del Tavolo
della solidarietà; a
fianco pacchi viveri
MEZZOCORONA
Cambio al vertice dell’associazione
Orienteering, il testimone passa a Paolo Dorigati
MEZZOCORONA Cambio al vertice nell’associazione
di
orienteering. Nell’assemblea dei soci, la
presidente Maria Cristina Chiettini (nella foto) ha consegnato il
testimone a Paolo Dorigati, che sarà supportato dal vicepresidente Giulio Bazzanella e dalla segretaria Nausica
Paris. L’associazione Orienteering Mezzocorona, fondata nel 1981 dal professor Tomasi, della quale è stato per dieci anni il presidente, è tra le società di questa disciplina
sportiva con il maggior numero di atleti e tra
le e più attive di tutta la regione. Sotto la presidenza di Maria Cristina Chiettini, subentrata a Tomasi nel ‘92, l’Or Mezzocorona si è distinta come associazione tra le più affermate a livello nazionale, sia per numero di vittorie, sia per organizzazione di gare impor-
tanti, anche a livello internazionale. Numerosi i titoli italiani conquistati dagli atleti dell’Or Mezzocorona ed è merito dei quaranta
atleti che vivono con passione per questo
sport, come ha ricordato la presidente uscente nel corso dell’assemblea, se la bacheca
della società è piena di medaglie e trofei. L’Or
Mezzocorona ha stampato le carte topografiche con i percorsi di allenamento e di gara
di Mezzocorona paese, del Monte di Mezzocorona e la Plon, di Roveré della Luna, di Andalo, Fai, Molveno e dintorni, arricchite dalle carte dei boschi di Andalo e Cavedago, Andalo e Molveno, e infine la carta del Monte
Fausior. «Tutto ciò, compreso il calendario
dei corsi e le manifestazioni organizzate - ha
detto Maria Cristina Chiettini - è stato reso
possibile grazie all’appoggio delle amministrazioni comunali, Apt della Paganella, Cassa eurale Mezzocorona e delle varie realtà
economiche locali che hanno sostenuto la
nostra attività».
M. M.
IN BREVE
I MEZZOLOMBARDO
Camminata sotto le stelle
Dopo la bufera di dicembre,
con l’avvicendamento alla
presidenza tra Lorenzo
Roncador e Bruno
Gasperetti, è tornato il
sereno alla Sat di
Mezzolombardo. Ora
riprende la normale attività
con l’incantevole escursione
con le ciaspole
«Camminando sotto le
stelle», anche se, da diversi
giorni, è difficile scrutarne
una nel cielo. La
«ciaspolada in notturna» è
in programma domani sera,
con partenza da Fai e arrivo
alla Baita Campedel, della
Sat, sul Monte Fausior. Nella
tensostruttura saranno
offerti a tutti i partecipanti
un piatto di orzetto alla
trentina, un piatto di trippe
e vin brulé. Il ritrovo è
fissato tra le 19 e le 21
all’inizio della strada della
Santellina, in prossimità
dell’omonimo albergo. La
salita dura all’incirca un’ora
per un dislivello di 350
metri. Gli organizzatori
raccomandano di munirsi di
un’adeguata attrezzatura da
montagna. (M. M.)
I VALLE DEI LAGHI
La fantasia in concorso
Il concorso «La fantasia
prende la penna»,
organizzato dalla Biblioteca
intercomunale di Cavedine
e dalla Commissione
culturale intercomunale
della Valle dei Laghi, giunge
alla 7ª edizione. Entro il 1°
aprile i partecipanti
potranno consegnare i testi
nelle biblioteche della valle,
la premiazione avrà luogo
in maggio.Se le sezioni del
concorso: la «A» riservata ai
ragazzi delle scuole
primarie; la «Ag» per i
lavori di gruppo dei ragazzi
delle scuole primarie; la
«B» per i ragazzi delle
scuole medie inferiori e la
«Bg» per i lavori di gruppo
dei ragazzi delle scuole
medie inferiori; la «C»
riservata agli studenti delle
scuole medie superiori e
giovani fino ai 20 non
compiuti alla data di
scadenza del bando; la «D»
per chi ha dai 20 anni in su.
I premi sono e-book reader,
cesti di prodotti locali e
buoni libro. Per
informazioni, tel. 0461568220 (biblioteca di
Cavedine) o 0461-430072
(biblioteca di Vezzano).
38 venerdì 7 febbraio 2014
PERGINE VALSUGANA
Inevitabile il ritocco verso l’alto delle tariffe
del ciclo idrico visto l’obbligo normativo
di pareggiare i conti. Ad uso domestico
si pagheranno tra i 92 e 262 euro all’anno
PERGINE
1
Acqua, bollette
pesanti per le ditte
Per tutte le famiglie rincari
contenuti tra i 4 e gli 8 euro
NICOLA GUARNIERI
[email protected]
PERGINE - L’anno che si è aperto da poco porta con sé gli inevitabili rincari che ogni calendario nasconde tra le proprie
pieghe. E per i perginesi significa allargare i cordoni della
borsa anche per le bollette di
Stet ha stimato per il
2014 un consumo di
quasi 1,5 milioni di
metri cubi per una
spesa di 1 milione
130 mila euro
acqua, fognatura e depurazione, il cosiddetto ciclo idrico.
Va ricordato, comunque, che i
ritocchi all’insù (ma è bene
rammentare che l’anno scorso si pagava meno dell’anno
precedente) non sono legati
all’inflazione o al livellamento
della tasse ma servono a pareggiare il bilancio. Per legge,
PERGINE
infatti, i costi complessivi del
servizio devono essere integralmente coperti dalla tariffa. E la determinazione delle
bollette per i residenti relativi
alla fornitura compete ai Comuni, tenuto conto delle previsioni di costo stimate da Stet
Spa in qualità di ente gestore.
Ma quanto pagheranno le famiglie in più rispetto al 2013?
Diciamo subito che la spesa,
per il consumo domestico,
oscilla verso l’alto tra i 4 e gli
8 euro. Facciamo alcuni esempi: un nucleo familiare di quattro persone, nel 2014 spenderà per l’acqua e le fogne, in media, 262 euro, 8 in più rispetto
all’anno scorso. Questo considerando un consumo di 160
metri cubi di acqua. La medesima differenza spetterà ai single. Si stima, infatti, che un unico cittadino abbia bisogno di
40 metri cubi e, dunque, al 31
dicembre prossimo avrà versato nelle casse dell’ente gestore circa 92 euro contro gli
87 del 2013. Una coppia senza
figli, invece, avrà bollette per
130 euro, lievitate di 6 euro. Più
marcata la forbice, infine, per
una famiglie di tre persone: 170
euro anziché 162.
I costi maggiori, manco a dirlo, li sosterranno le aziende.
I COSTI MEDI
Se un ufficio o una ditta piccola, con consumi intorno ai 240
metri cubi di acqua, a fine anno staccherà un assegno di 682
euro (con un aumento di 62),
una società da mille metri cubi arriverà a pagare 2.480 euro contro i 2.270 del 2013 e una
fabbrica da 5 mila metri cubi
dovrà sganciare 13.342 euro,
940 in più dell’anno scorso.
Le tariffe determinate dalla
giunta comunale per il ciclo
idrico prevedono aumenti che
oscillano tra il 3,1% e il 12,4%
a seconda dell’utente e la stima dei consumi prodotta da
Stet parla di 1 milione 401 mila metri cubi d’acqua potabile
che saranno usati quest’anno.
Il costo totale del servizio,
quindi, sarà di 1 milione 219
mila euro mentre i ricavi stimati si fermeranno a 1 milione
2014
2013
COSTI PER AZIENDE
Famiglia 1 persona
(consumo medio
40 mc/anno)
92 euro
87 euro
Azienda
240 mc/anno
682 euro
620 euro
Famiglia
2 persone
CONSUMI STIMATI
DI ACQUA POTABILE
NEL 2014 DA STET
1.401.000 metri cubi
COSTO
DEL SERVIZIO
Industria
1000 mc/anno
130 euro
124 euro
1.130.000 euro
2.480 euro
Famiglia
3 persone
Bilancio da pareggiare
La giunta comunale ha
ritoccato le tariffe del ciclo
idrico verso l’alto, con una
media di rincari compresa tra il
3,1% e il 12,4%. Si tratta di
una decisione inevitabile visto
che, per legge, il costo del
servizio acqua potabile,
fognatura e depurazione deve
pagarsi con le utenze. Per le
famiglie si tratta di pochi euro.
G
I costi dell’acqua a Pergine
COSTI PER FAMIGLIA
l'Adige
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
13.342 euro
12.402 euro
170 euro
162 euro
Famiglia
4 persone
262 euro
154 euro
e 130 mila euro. Per pareggiare i conti, quindi, il Comune è
stato costretto ad aumentare
le tariffe.
Non va per altro dimenticato
che dietro la fornitura c’è un
fitto lavorio che non si limita
alla manutenzione ordinaria e
straordinaria. Basti pensare
che l’acqua, nel Perginese, viene captata da 55 sorgenti e 12
pozzi situati in tutto il territorio. Viene inoltre trattata con
27 impianti di disinfezione e distribuita attraverso un vasto
sistema di reti, serbatoi e stazioni di sollevamento che assicurano l’approvvigionamento di tutti i centri abitati. A questo va aggiunta un’estesa rete
fognaria che assicura poi l’allontanamento ed il trasporto
agli impianti di depurazione
delle acque reflue.
PERGINE
Il Robin Hood dell’energia
PERGINE - Martedì prossimo alle 20.45, sul grande
schermo del teatro comunale, verrà proiettato
«Powerless», il film di Deepti Kakkar e Fahad Mustafa, un
affascinante viaggio nell’intricato e universo indiano, al
ritmo della musica di Bollywood. Le pellicola rientra
nella programmazione del ciclo Mondovisioni, i
documentari di Internazionale.
Nella città indiana di Kanpur (3 milioni di abitanti),
400mila persone vivono senza elettricità. O quasi, se
non fosse per elettricisti come Loha, moderno Robin
Hood dell’energia, specializzato in cavi abusivi, con i
quali rifornisce illegalmente i sobborghi più poveri. Ma
dove c’è un ladro c’è sempre anche una guardia: Ritu,
l’ambiziosa prima donna manager della compagnia
elettrica di Kanpur. «Powerless» è la storia dell’eterna
lotta tra ricchi e poveri, tra la legalità e l’arte di
arrangiarsi per sopravvivere.
Morelli: le motivazioni della variante non convincono. In aula il 25 e 26
Soffitte, le minoranze incalzano
DANIELE FERRARI
PERGINE - Sarà presentata
nel consiglio comunale di
fine mese una soluzione
urbanistica al problema
delle «soffitte fantasma», ma
la tematica sta inasprendo i
rapporti tra le forze
politiche perginesi. Dopo le
varie riunioni tra tecnici,
liberi professionisti,
capigruppo e giunta
comunale, per mettere a
punto la variante urbanistica
che dovrebbe sanare la
carenza regolamentare e
normativa evidenziatasi nel
Prg del 2002 (permettendo il
recupero edilizio e il pieno
utilizzo a fini abitativi delle
soffitte e sottotetti), sono
ora i consiglieri comunali
d’opposizione a far sentire la
loro voce.
Con un’interpellanza firmata
da tutti i consiglieri di
minoranza s’interrogano
sindaco e assessore
competente per conoscere
la posizione dell’attuale
amministrazione sui ricorsi
presentati, sulle diverse e
contraddittorie sentenze del
Tar, e sui pareri e la reale
necessità di adottare una
variante al Prg, dato che la
giunta non ha ancora
proposto al consiglio
comunale la nomina della
Commissione urbanistica.
«I dati e le motivazioni
indicate dalla giunta alla
base della variante non ci
convincono - spiega il
consigliere dell’Upt Marco
Morelli -, vorremmo capire
quante “soffitte” siano
ancora in mano ai
costruttori e quante siano
effettivamente vendute. Ci
auguriamo che il dibattito in
consiglio comunale possa
chiarire tale situazione e
sgombrare il campo da ogni
ipotesi speculativa e di
rivalutazione del patrimonio
abitativo invenduto. Si tratta
di unità immobiliari
realizzate dopo il 2002-2003,
che non necessitano di
alcuni intervento di
ristrutturazione o recupero
abitativo, e che in realtà
sono già pronte per essere
abitate o vendute così come
sono».
Un’interpretazione non
condivisa dall’assessore
comunale all’urbanistica
Massimo Negriolli che
aveva evidenziato come in
solo 19 edifici costruiti dopo
l’entrata in vigore del Prg sia
riscontrabile la presenza di
unità immobiliari intestate a
18 diverse persone
giuridiche (agenzie
immobiliari) individuabili
come soffitta (12 unità) o
appartamento con soffitta
(35 unità), e come tra le 160
unità immobiliari
(appartamenti o uffici) che
risultano potenzialmente
ancora sul mercato solo 35
unità risulterebbero
composte da appartamento
con soffitta.
«La nostra proposta di
variante intende solo porre
chiarezza e sanare un vuoto
normativo - spiega
l’assessore Negriolli -, il
mercato immobiliare ed
edilizio è attraversato da
una pesante crisi e difficoltà
nell’avviare nuove
compravendite, credo che
nessuno sia realmente
intenzionato a speculare
sulle soffitte, il cui utilizzo è
vincolato a precisi requisiti
igienico-sanitari e agli oneri
fiscali e patrimoniali legati al
cambio di destinazione».
L’argomento animerà il
prossimo consiglio
comunale (previsto per il 25
e 26 febbraio), in vista del
quale ogni consigliere sarà
chiamato a verificare la
propria posizione di
legittimità ed assenza di
conflitto d’interessi prima di
intervenire e deliberare sul
punto.
Marco Morelli
Massimo Negriolli
Pergine | Ultimo incontro all’Asif Chimelli
Pergine | La collaborazione di due cooperative
Scuole dell’infanzia 2014-15:
iscrizioni entro il 12 febbraio
Buoni spesa e aiuti economici
alle persone con disagio sociale
PERGINE - Ci sarà tempo sino a mercoledì prossimo 12
febbraio per formalizzare le iscrizioni al servizio scuola
dell’infanzia per l’anno 2014-2015 che partirà il prossimo
primo settembre. Asif Chimelli, che sul territorio comunale
gestisce tre strutture (la scuola dell’infanzia GB1, in Viale
Petri, la GB2, in via Montessori, e l’asilo di Roncogno) ha
tenuto ieri l’ultimo incontro per illustrare a genitori e famiglie
le modalità d’iscrizione, le caratteristiche del servizio e le
disponibilità delle singole scuole materne (nel comune di
Pergine sono presenti altre quattro scuole materne federate).
«Il calo demografico registrato a partire dal 2011 (circa 60
nati in meno sul territorio comunale pari al 20%) ha portato
ad una maggiore disponibilità di posti - ha spiegato la
direttrice di Asif Chimelli Francesca Parolari - se verrà
confermata la settima sezione al GB1 (175 bambini) e l’ottava
al GB2 (200 piccoli alunni) non dovrebbero esserci domande
in lista d’attesa. Maggiori problemi potrebbero presentare la
sede di Roncogno (3 sezioni e 76 posti), ma la lista d’attesa
dovrebbe riguardare solo le famiglie non rientranti nella
specifica area d’utenza (i non-residenti della frazione delle
vie limitrofe)». Dalla Provincia appare esserci maggior
elasticità nel valutare la specifica «area d’utenza», garantendo
l’attuale numero di sezioni. «I dati certi li avremo solo alla
fine della prossima settimana concluse le iscrizioni conferma Parolari - dalle previsioni sembra che nessuna
richiesta sarà messa in lista d’attesa nei due asili cittadini
(GB1 e GB2) e le famiglie delle rispettive aree d’utenza
dovrebbero poter accedere al servizio, qualche difficoltà
potrebbe esserci presso la scuola materna di Roncogno,
dove speriamo possa essere garantita la terza sezione».
Indicazioni e moduli per le iscrizioni sul sito
www.asifchimelli.eu o ad Asif Chimelli (tel. 0461-502351). D. F.
PERGINE - «Un aiuto concreto»: con questo progetto la
cooperativa «Arcobaleno98»
di Pergine si propone di tendere una mano alle persone
che stanno vivendo un momento di difficoltà, magari andando incontro a chi già conosce questa realtà e per svariati motivi non se la sente di
rivolgersi ad un ente di assistenza. «Disponiamo di un fondo d’emergenza di 10 mila euro che, seppur limitato, può
andare incontro ad alcuni bisogni - comunica la presidente Giorgia Favaretto -. E questo
grazie alla Fondazione Cassa
di Risparmio di Trento e Rovereto che ha messo a disposizione una somma per
l’emergenza e il disagio sociale: come coop abbiamo partecipato al bando presentando il nostro progetto che è stato subito finanziato. Adesso
si tratta di individuare le persone da aiutare».
Il progetto è stato elaborato
assieme alla «Coop90» e con
il coinvolgimento del Servizio
sociale territoriale. Le due co-
op, infatti, lavorano fianco a
fianco: «Coop90» si occupa
dell’inserimento lavorativo
dei soggetti deboli (Intervento 18 e Intervento 19) e «Arcobaleno98» è nata per dare
assistenza a queste persone,
accogliendo quelle maggiormente in difficoltà in un appartamento semiprotetto.
L’aiuto, che consisterà in buoni spesa o nel pagamento di
bollette arretrate, sarà indirizzato proprio a questa fascia di persone (maschi adulti), ma anche ad altre segnalate dai servizi sociali o dalla
Caritas di Pergine. Le domande per avere questo aiuto vanno presentate alla «Cooperativa90», in via al Lago 11 a Pergine Valsugana, nelle giornate di lunedì, dalle 14.30 alle
16.30 e nelle giornate di mercoledì, dalle 9 alle 12. «Presso
la sede ci sarà qualcuno che
aiuterà le persone a compilare i moduli per la richiesta conclude Favaretto -. Poi sarà una commissione ad aiutarci a fare una valutazione
corretta dei bisogni».
OLIMPIADI INVERNALI » Sochi, si comincia con un poker di trentini in gara
€ 1,20 ANNO 69 (CXXVIII) - N
O
32
Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento
postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n˚46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO
VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014
QUOTIDIANOFONDATONEL 1945
DIREZIONE REDAZIONE:
VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111
l’acqua del lago
■ ALLE PAGINE 42 E 43
ALTO ADIGE
[email protected] ■ www.giornaletrentino.it
y(7HB5J2*TQQNKM( +&!"!?!"!_
preoccupazione a torbole
sopra ala
Garda, livelli record
Alzati gli argini
con i sacchi di sabbia
Lessini, i lupi
immortalati
in un video
Un branco di quattro lupi è stato immortalato in un video sui
monti Lessini, sopra Ala.
■ IL SERVIZIO A PAGINA 32
I sacchi di sabbia posizionati sul lungolago a Torbole
■ CASSOL A PAGINA 28
1
L’AMORE GAY
IL MATRIMONIO
E I DIRITTI
di Giuseppe Raspadori
C
hi sa dirmi perché l’amore gay, che sta muovendo i primi passi liberi dal
tabù sociale in cui era relegato,
libero dalle condanne, dallo stigma patologico, dalla derisione
offensiva fino all’insulto e alla
violenza,oggivuol battersi peril
matrimonio? La risposta fin qui
ottenuta è “pari dignità, pari diritti”, ma da qualsiasi parte io la
guardi, la cosa mi induce ancor
più perplessità. Mi appare come una emancipazione all’insegna della falsa coscienza e del
“facciamoci del male”, un movimentodiliberazione guidatoda
quegliultimi combattentigiap-
Il nuovo record dell’evasione
La Finanza trova 1,2 miliardi di euro nascosti al fisco
NELLE CRONACHE
il caso della settimana
«Dateci un lavoro»: tutti in coda al Centro per l’impiego
IN OSPEDALE
IL MALATO
È UN NUMERO
■ A PAGINA 20
Fondi trentini
per la neve?
Un vero giallo
a santa massenza
■ A PAGINA 22
I ladri di rame
tentano il furto
pure al cimitero
di Piergiorgio Cattani
Q
■ SEGUE APAGINA 11
lite rossi - delrio
L’annuncio è del ministro Delrio: «Trento e Bolzano hanno sbloccato i fondi per i comuni di
confine, li useremo per l’emergenza neve». Ma
Rossi è gelido: «Non sono soldi per il maltempo».
■ SEGUE APAGINA 11
uando varchi le porte di
un ospedale (e non lo fai
per lavoro) cessi di essere
una persona, un cittadino per
diventare semplicemente un
malato. O peggio ancora un numero, una pratica fastidiosa da
sbrigare nel minor tempo possibile. Già, il tempo. È una variabile che per i pazienti e i loro famigliari non esiste. È importante
forse solo per i medici che sono
sempre di fretta anche se arrivano puntualmente in ritardo. Oppure per gli infermieri i cui turni
si allungano sempre di più rendendoil serviziocomplessivo
■ ALLE PAGINE 16, 17 E 30
■ ■ Ci sono i diciassettenni in cerca di prima occupazione, e i cinquantenni che di speranze per un nuovo lavoro ini-
ziano ad averne poche. Al Centro per l’impiego sono tutti in coda, fianco a fianco, stessi problemi e generazioni diverse, per poter partecipare ai corsi di formazione: «Siamo stufi di restare a casa».
■ VALENTINA ZENI A PAGINA 18
costume & società
2
verso milano 2015
3
Come sarà il libraio del futuro? Il Trentino si prepara all’Expo
Un «consulente» della cultura con vino, mele e cooperative
■ PAOLO MANTOVAN A PAGINA 12
■ ROBERTO COLLETTI A PAGINA 8
la dimora da 1573 metri quadri
Villa Fedrizzi vale 1,9 milioni
In vendita la storica abitazione della pittrice Ines a Cognola
E’ stata la storica dimora della pittrice Ines Fedrizzi, ma
anche il teatro dell’infanticidio di quattro anni fa. E ora
Villa Travaglia (nota anche
come Villa Fedrizzi) a Cognola è ufficialmente in vendita
a un prezzo ufficiale di 1,9
milioni di euro per una abitazione da 1573 metri quadrati. E pensare che la quotazione di partenza era 3 milioni.
■ APAGINA 23
il libro collettivo
indignazione
di Silvano Bert
La domanda:
e tu, cosa sei
disposto a fare
in concreto?
hissà dove sarà oggi
Sara Buratti. La ragazza, intervistata vent'
anni fa dal quotidiano Alto
Adige, alla domanda sulla
politica rispose: “Non m'interessa”. Nessuna sorpresa
seaparlarenon fosse una
C
■ SEGUE APAGINA 11
il sindaco di trento
■ A PAGINA 19
Pd, Andreatta:
«Alle primarie
voterò Filippi»
■ e-mail: [email protected]
Economia
TRENTINO VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014
8
»
VERSO MILANO 2015 L’IMMAGINE DEL NOSTRO TERRITORIO
Uno degli stand che sono stati presentati recentemente, quello degli Emirati Arabi. A Milano ci sarà l’eccellenza mondiale e il Trentino non mancherà
di Roberto Colletti
◗ TRENTO
Cos'è il Trentino? Vino, mele
e tanta cooperazione. E' l'idea
che la Provincia sta distillando per presentarla, forse, all'
Expo 2015. Facendo, senza volerlo, un torto ad industria, artigianato e turismo.
Questa auto rappresentazione, a parte i temi ricordati,
non è ancora ben definita,
non ci sono partecipanti certi,
non esistono modalità di adesione, non c'è budget. Insomma mancano molti elementi,
compreso quello decisivo se
partecipare o meno all'
“evento universale” in programma dal 1 maggio al 31 ottobre a Milano. «Si naviga nella nebbia» insinua il leghista
Claudio Civettini dal consiglio provinciale, chiedendosi
«che fa la Provincia di Trento»? Rispondere “niente” sarebbe ingiusto, ma che la direzione sia ancora svagata descrive lo stato delle cose. Tuttavia, visto che si tratterebbe
di presentare la propria immagine “all'universo”, ammesso che quest'immagine di
sé esista, l'anno e poco più
che manca non è poi molto.
Non è un problema da poco
per l'assessore provinciale alla promozione Michele Dallapiccola.
L'idea che la sostanza mi-
1
Expo, il Trentino porterà
vino, mele e cooperative
La Provincia pensa ad una formula che dia risalto a queste eccellenze locali
Ma si rischia di fare uno sgarbo a settori come industria, artigianato e turismo
‘‘
‘‘
dallapiccola
in difficoltÁ
tomasulo
per le imprese
In uno stand
di 200 metri da 300 mila
euro si pone il problema
di rappresentare la realtà
provinciale nel modo
più completo e adeguato
gliore del Trentino - posto che
il tema dell'expo è “Nutrire il
pianeta” - sia fatta di vino, mele e cooperazione, ha molto di
vero. Terra povera di montagna, ha saputo, dandosi un'organizzazione sociale e produttiva, costruire un patrimonio
sociale e territoriale. Insomma, un buon esempio.
Ma il punto è: si può e, so-
prattutto, vale la pena raccontare questa storia in uno
stand di duecento metri quadrati da trecentomila euro (solo per lo spazio) nell'unica settimana concessa? Non c'è risposta nota, per ora si sa solamente di un affannoso adoperarsi per vedere se dall'Expo
2015 possa “venir fuori qualcosa”.
La consigliera
di Trentino Sviluppo crede
che questa sia promozione
vera, terreno delle
imprese: il pubblico è
meglio che se ne stia fuori
La prima avvisaglia di questo lavorio risale al novembre
scorso quando, in una riunione a Rovereto, la consigliera
di Trentino Sviluppo, Antonietta Tomasulo, era partita
alla carica con il motto
“questa è promozione vera,
terreno delle imprese, il pubblico se ne stia fuori”.
Poi dev'essere cambiato il
vento, perché a gennaio è stato il turno di Raffaele Farella,
responsabile della promozione ed internazionalizzazione
di Piazza Dante, a convocare
in fretta alcune imprese ed enti (con quali criteri?) per raccontare che l'anima del Trentino era, appunto, fatta di vino, mele e tanta cooperazione. Raccontando che l'Expo
sarà “l'occasione irripetibile
per creare nuove opportunità
di sviluppo e di posizionamento internazionale” e che
nell'impresa sarebbero state
coinvolte tutte le filiere scientifico-commerciali legate ai
prodotti: dalla Fondazione
Mach di San Michele e dalla
Fondazione Bruno Kessler all'
Università, al Servizio agricoltura della Provincia (ci mancherebbe), alla Federazione
delle Cooperative (Diego
Schelfi quando lo ha saputo
ha sorriso, grato), ai soci TrentoDoc, al Consorzio Vini, a
Melinda, la Trentina, Apot,
Camera di commercio e via discorrendo.
Gli incontri, però, non sembrano aver alimentato grandi
entusiasmi sia per la vaghezza del progetto, sia perché
molte delle imprese o degli
enti erano già coinvolti nei
progetti Expo varati dai propri consorzi nazionali.
Mentre stanno realizzandosi, assessore competente sempre Dallapicola, parallele azioni di promozione turistica
messe in cantiere dal consorzio Garda Unico cui partecipano Trentino, Lombardia,
Veneto e da Dolomiti Unesco
dove operano Trentino Alto
Adige e Veneto.
E se queste ultime iniziative
già prevedono soggiorni guidati per gli operatori del settore, è curioso che analoghe offerte siano immaginate nell'
ipotizzato stand istituzionale
assieme “all'attrazione di imprese internazionali”, allo
“sviluppo di partnership” e
all' “acquisto da parte di controparti estere di ingenti partite di beni e servizi realizzati in
Trentino”.
Perciò c'è da chiedersi: nel
grande bazar dell'Expo 2015,
è possibile in una settimana
comunicare la personalità di
una regione e stringere rapporti scientifico – commerciali – turistico – culturali, magari con assaggi di mele e di vini
tra un pieghevole e l'altro? E'
questa la strada per rappresentare il Trentino? Ne vale la
pena? Non si sa se la domanda sia stata mai formulata. Ma
è ragionevole aspettarsi che
qualcuno se le ponga.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il restauro? Adesso è tecnologico
Luca Bronzini, artigiano del passato che guarda al futuro, alla fiera di Salisburgo
◗ TRENTO
Può una piccola azienda artigiana, che lavora su materiali
vecchi di parecchi secoli, entrare in contatto con aziende
tedesche, austriache e finlandesi, offrire le proprie conoscenze ad un’università slovena e combinare gli oggetti apparentemente più semplici
con le moderne tecnologie digitali? La storia di Luca Bronzini dice di sì. La sua piccola impresa artigiana, specializzata
nel restauro di beni lapidei ed
intonaci, dà oggi lavoro a 10
persone, ha avviato un proget-
to di ricerca con la facoltà di Ingegneria dei Materiali di Trento per individuare nuove metodologie di pulitura ed ha avuto
l’onore di rappresentare il
Trentino, unica azienda locale, alla seconda edizione di
“Monumento”, tra le più importanti fiere internazionali
per la cura dei monumenti e il
restauro che si è conclusa a Salisburgo, in Austria, a fine gennaio. Luca Bronzini ha dimostrato come un’attività tradizionale come quella del restauro possa sposarsi magnificamente con l’innovazione e
con le sfide dell’oltreconfine.
Dopo l’istituto d’arte ha iniziato a lavorare in un’azienda di
restauro e dopo solo quattro
anni ha avviato la sua impresa
arrivando ad avere ora nove
collaboratori. Ha scelto questo
lavoro per il piacere di imparare nuove cose, affascinato dalla cultura e dalla storia.
Con il supporto di Ceii Trentino prima e Trentino Sviluppo poi ha cominciato a seguire
nuovi percorsi di sviluppo:
proprio sul tema dei materiali
ha avviato una collaborazione
per un progetto di ricerca con
la Facoltà di Ingegneria dei
Materiali dell’Università di
Trento volto alla caratterizzazione tecnica della metodologia di pulitura. Il punto di partenza è stato un monitoraggio
tecnologico, ovvero un’analisi
delle tecniche di pulitura dei
materiali lapidei nell’ambito
dei laboratori di ricerca con lo
scopo di individuare le metodologie ed i materiali più
all’avanguardia dal punto di vista scientifico-tecnologico.
A questa è stata affiancata
un’analisi di mercato sulle possibili applicazioni alternative
delle tecnologie individuate
nonché una valutazione sui
potenziali competitor e infine
Luca Bronzini alla fiera «Monumento» di Salisburgo
una valutazione sulle attività
complementari che potevano
essere avviate rispetto a quelle
già tipiche dell’azienda.
In seconda battuta è stata
esplorata la possibilità di partecipare a fiere di settore individuando alcuni eventi parti-
colarmente rilevanti. L’azienda ha scelto di provare ad uscire dai propri confini e quindi,
sempre con il supporto di
Trentino Sviluppo, ha investito nella partecipazione alla fiera di Salisburgo come unica
presenza trentina.
Economia Trento
VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 TRENTINO
9
1
Coop e Artigiani, è pace
Sanifonds può ripartire
LE BORSE
Ftse Mib
Roberto De Laurentis, Diego Schelfi e Michele Odorizzi
da qui all'operatività vera e propria» ha spiegato De Laurentis.
La buona volontà per superare
gli ostacoli, dunque, c'è. Vedremo se si tradurrà in fatti.
I primi intoppi, oltre alla indisponibilità degli industriali,
erano nati tra le uniche due
mutue provinciali già esistenti,
Cooperazione e salute con 14
mila soci e Mutua Artieri che
gestisce i due fondi artigiani,
Siart con 13.500 titolari iscritti e
Sia3 con 11.900 dipendenti. Le
due realtà prima si erano dette
pronte a collaborare, poi gli Artigiani avevano “arruolato” i
vertici amministrativi di Cooperazione Salute (scherzetto
non gradito in via Segantini)
+2,28%
Ftse All Share
20.737,91
+2,18%
MILANO
Dow Jones *
Rossi incontra imprenditori e sindacati. L'interesse di Itas e anche di Unisalute
Verso un centro servizi unificato tra Cooperazione Salute e Mutua Artieri?
per accorgersi, infine, che non
era proprio così semplice gestire la macchina previdenziale.
Tanto che ora lo stesso De Laurentis ammette con Odorizzi
che «è utile collaborare, magari
creando un centro servizi unificato, mettendo a frutto l'esperienza della cooperazione». Via
Segantini ecumenicamente annuisce.
Un altro problema nasce dalla lentezza con cui procede
l'adesione dei dipendenti pubblici. La giunta a fine anno ha
deliberato la loro adesione - tra
Provincia, Comuni, Comunità
di valle, sanità circa 35mila lavoratori - ma gli accordi vanno
definiti con i sindacati per ogni
singolo contratto e non sarà cosa breve, posto che ancora non
è stato deciso quanta parte dei
120-130 euro del costo pro capite annuo stimato, sarà a carico
del lavoratore.
Infine non è chiaro quale
modello di fondo si vuole realizzare. E' curioso che dopo
due anni e più di incontri, protocolli, confronti non si sia ancora deciso come costruire questo pilastro del welfare, ma è
desolatamente così. Il Trentino
19.504,24
MILANO
se lo gestirà in proprio, facendo
tesoro del modello Cooperazione Salute? Si affiderà alla consulenza di Pensplan Med nel frattempo costituitasi su iniziativa
della sempre vivacissima società regionale? Delegherà la gestione di tutto o parte dei servizi alle compagnie d'assicurazione? Già si segnala l'interesse di
Itas, compagnia che può esibire il marchio “territoriale”, e
della bolognese Unisalute, costola Unipol, uno dei leader nazionali nel settore con oltre 4,3
milioni di assicurati (dati
2012), 240 milioni di premi riscossi e 163,3 milioni di pagamenti.
Insomma, di questioni indefinite ce ne sono parecchie, tutte sostanziali. C'è da augurarsi
che la fretta con cui Rossi aveva
voluto costituire il Fondo in vista delle elezioni non si sia già
esaurita. E che il consiglio
d'amministrazione guidato da
De Laurentis - «Provvisorio, solo fino alla prima assemblea di
primavera» precisa - affronti le
questioni sospese. Dopotutto è
meglio risolvere questi problemi che chiacchierare d'autonomia nel salotti tv.
(r.c.c.)
15.592,45
NEW YORK
+0,99%
Nasdaq *
4.057,21
NEW YORK
+1,14%
Ftse 100
6.558,28
LONDRA
+1,55%
Cac 40
4.188,10
+1,71%
PARIGI
Dax
9.256,58
+1,54%
FRANCOFORTE
Nikkei
14.155,12
-0,18%
TOKIO
EURO/DOLLARO
1,3495
-0,35%
EURO/YEN
136,93
+0,11%
EURO/STERLINA
0,82875
-0,41%
PETROLIO (brent)
107,00
+0,72%
ORO (euro/gr)
28,91
-1,60%
ARGENTO (euro/kg)
361,49
+0,09%
EURIBOR 360
3 mesi
6 mesi
0,286
0,385
ANSA
Sanifonds sta guarendo dall'infreddatura che lo aveva bloccato nei mesi scorsi. Gli industriali ancora non vogliono sentirne
parlare, ma artigiani e cooperazione dopo una lunga tensione
hanno fatto pace e giurano che
sono pronti a collaborare. A sette mesi dalla costituzione sul
Fondo sanitario integrativo
provinciale è tornato il sereno
e, forse, potrà presto mettersi
in moto per garantire a decine
di migliaia di lavoratori privati
e pubblici prestazioni integrative di quelle garantite dal servizio sanitario nazionale. «La nostra disponibilità c'è» dichiara
Michele Odorizzi, presidente
di Cooperazione salute, la mutua di via Segantini. «La scelta
territoriale è la strada giusta,
dobbiamo collaborare» conferma Roberto De Laurentis, presidente degli Artigiani, nonché
di Sanifonds.
Il nuovo clima è stato confermato nel corso della riunione
con datori di lavoro e sindacati
convocata da Ugo Rossi che,
come assessore alla sanità prima e governatore oggi, da oltre
due anni segue il progetto. Tenuto a battesimo dal notaio Piccoli l'8 luglio scorso, sin dall'inizio il Fondo ha visto la defezione di Confindustria, preoccupata per l'ulteriore carico sul
costo del lavoro. Poi anche la
Cooperazione, pur socio fondatore, ha chiesto maggior chiarezza sul suo funzionamento
che, in effetti, ancor oggi, al di
là della convinzione che si tratti
di “una buona cosa”, non è ben
definito. L'incontro in Piazza
Dante «aveva giusto lo scopo di
chiarire ciò che chiaro ancora
non è, nonché definire i passi
*dati di metà giornata
◗ TRENTO
i titoli della borsa
TITOLO
A
A.S. Roma
A2A
Acea
Acotel Group
Acque Potabili
Acsm-Agam
AdF-Aerop.Firenze
Aedes
Aeffe
Aicon
Aiòn Renewables
Alerion
Ambienthesis
Amplifon
Ansaldo Sts
Antichi Pell
Arena
Ascopiave
Astaldi
ASTM
Atlantia
Autogrill
Autostrade Mer.
Azimut
B
B&C Speakers
Banca Generali
Banca Ifis
Basicnet
Bastogi
BB Biotech
Bca Carige
Bca Carige r
Bca Finnat
Bca Intermobiliare
Bca P.Etruria e Lazio
Bca P.Milano
Bca P.Spoleto
Bca Profilo
Bco Desio-Brianza
Bco Desio-Brianza rnc
Bco Popolare
Bco Santander
Bco Sardegna rnc
Bee Team
Beghelli
Beni Stabili
Best Union Co.
Bialetti Industrie
Biancamano
Biesse
Bioera
Boero Bart.
Bolzoni
Bon.Ferraresi
Borgosesia
Borgosesia rnc
Brembo
Brioschi
Brunello Cucinelli
Buzzi Unicem
Buzzi Unicem rnc
C
Cad It
Cairo Comm.
Caleffi
Caltagirone
Caltagirone Ed.
Campari
Cape Live
Carraro
Cattolica As
CDC
Cell Therap
Cembre
Cementir Hold
Cent. Latte Torino
Ceram. Ricchetti
CHL
CIA
Ciccolella
Cir
Class Editori
CNH Industrial
Cobra
Cofide
Cogeme Set
Conafi Prestito’
Cred. Artigiano
Cred. Bergamasco
Cred. Emiliano
Cred. Valtellinese
Crespi
Csp
D
D’Amico
Dada
Damiani
Danieli
Danieli rnc
Datalogic
Rif €
ieri
ieri
Var %
Cap.
inizio
2013- 2014
in mil.
anno
min €
max € di €
TITOLO
Saes
1,168
0,825
8,295
20,860
0,791
1,198
10,620
0,042
0,752
0,122
0,621
3,254
0,527
4,210
8,445
0,082
0,006
1,961
6,740
11,120
17,570
6,810
15,740
22,450
-1,85
0,98
2,66
1,21
2,80
1,10
-1,30
1,45
1,76
0,18
1,25
1,10
3,05
1,69
0,46
1,35
1,92
1,62
3,03
2,21
6,35
2,10
-1,32
0,06
4,46
4,56
14,10
10,28
5,25
-6,00
-2,57
6,15
3,44
8,90
9,09
10,11
-12,07
-3,30
6,36
11,27
-0,38
13,27
0,447
0,392
4,095
17,189
0,734
0,618
8,880
0,032
0,524
0,120
0,521
2,879
0,244
3,595
5,929
0,078
0,003
1,101
5,088
7,820
12,028
3,826
14,681
10,544
1,689
0,913
8,536
27,564
0,864
1,202
11,338
0,071
0,900
0,122
0,795
4,069
0,687
4,325
8,609
0,196
0,007
2,011
7,888
12,088
17,746
7,282
17,037
22,058
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2572
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14409
1727
68
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TITOLO
De’Longhi
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Engineering
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Exor
Exprivia
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Falck Renewables
Ferragamo
Fiat
Fidia
Fiera Milano
Finmeccanica
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G
Gabetti Pro.Sol.
Gas Plus
Gefran
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Gruppo Ed.L’Espresso
Gtech
H
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I
I Grandi Viaggi
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Indesit
Indesit rnc
Industria e Inn
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Intek Group rnc
Interpump
Intesa Sanpaolo
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Irce
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Italcementi
Italcementi rnc
Italmobiliare
Italmobiliare rnc
IVS Group
J
Rif €
ieri
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2,009
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2020
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Pirelli & C. rnc
Poligr. S.Faustino
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Prysmian
R
R. De Medici
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S
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4,513
1,646
0,941
42,300
0,370
132
142
34
18663
7
Stefanel
0,160
1,550
12,120
5,630
3,762
7,055
6,490
0,128
1,663
1,653
0,610
13,700
1,324
0,523
0,498
0,183
0,036
0,171
0,063
4,210
0,57
2,45
0,33
-3,10
4,15
3,67
3,18
-1,54
-0,24
0,18
5,82
0,30
0,48
3,67
5,43
1,12
-
0,88
-6,63
0,08
-10,28
8,60
11,81
2,93
61,77
-1,48
5,22
-18,41
-15,01
-4,75
3,46
12,88
3,99
2,38
0,151
0,577
7,857
3,836
1,490
3,825
3,841
0,073
1,290
1,498
0,403
13,371
0,845
0,382
0,252
0,156
0,037
0,096
0,058
0,162
0,182
1,854
12,205
16,957
4,016
7,136
6,899
0,164
2,042
2,302
0,855
16,314
1,600
0,585
0,605
0,298
0,106
0,194
0,098
4,284
76
472
809
106
4366
6015
4713
6
145
350
136
3444
328
14
75
2094
5
4
4
166
2,770
3,696
0,863
-1,70
-0,16
-
0,58
2,78
19,86
2,352
2,911
0,695
2,972
3,835
0,998
321
28
12
0,378
0,13
-4,04
0,239
0,434
13
1,283
2,480
2,310
0,551
3,420
2,214
11,800
9,110
6,060
0,319
2,928
6,980
4,280
0,595
0,330
9,850
18,360
0,86
0,73
0,43
3,77
1,79
1,56
-1,01
-0,76
2,45
0,95
-0,14
4,65
2,88
1,54
0,30
0,92
2,46
-2,06
0,16
-3,99
6,58
5,75
23,00
-5,37
-4,61
-0,25
8,10
22,20
1,82
2,25
3,75
14,94
5,29
-1,34
1,028
1,735
1,849
0,491
2,648
1,343
7,175
5,669
3,854
0,199
0,935
4,233
3,710
0,566
0,205
8,518
14,096
1,426
2,612
2,479
0,853
3,678
2,259
12,595
9,620
6,941
0,337
2,933
8,067
5,468
0,931
0,413
10,428
19,565
58
4509
832
26
102
110
5643
112
52
42
411
2276
1303
164
63
103
3918
0,328
2,430
0,541
1,515
0,858
11,570
56,200
0,660
0,199
1,324
4,69
1,41
2,92
0,94
2,03
1,63
2,25
2,58
1,07
22,20
10,76
25,67
17,44
20,76
12,00
-4,10
19,24
-6,13
-0,38
0,105
1,915
0,303
1,110
0,179
6,904
20,971
0,432
0,140
0,966
0,361
2,619
0,556
4,428
0,858
11,647
59,381
0,659
0,253
1,497
122
67
42
634
25
2402
521
108
162
15
12,800
0,23
-0,23
8,726
13,721
148
Space
1,38
6,080
27
5
473
0,396
0,51
8,41
0,223
0,442
33
146,000
-
-
146,000
167,500
-
6,040
1,68
5,50
5,312
7,570
-
Tamburi
2,270
-0,09
0,80
1,482
2,492
311
TAS
0,505
1,02
3,08
0,401
0,572
21
Telecom IT
0,842
2,43
18,84
0,475
0,866
11211
Telecom IT Media
0,138
1,78
12,43
0,074
0,180
198
0,181
Stefanel risp
STMicroelectr.
T
Telecom IT Media rnc
0,06
-4,95
0,270
1
0,637
3,16
12,85
0,378
0,671
3791
16,360
2,76
4,01
14,759
18,328
-
Terna
3,636
1,79
0,55
3,010
3,685
7261
TerniEnergia
2,054
0,49
-6,21
1,890
2,330
77
0,863
2,74
Telecom IT rnc
Tenaris
Tesmec
Tiscali
Tod’s
Trevi Fin.Ind.
TXT e-solution
9,31
0,150
0,457
0,904
92
0,045
5,69
5,19
0,036
0,048
83
98,750
1,54
-17,29
95,914
144,651
3056
6,740
1,81
7,84
4,034
7,160
473
11,390
0,26
25,23
3,144
11,972
132
UBI Banca
5,680
3,65
17,36
2,676
5,697
5069
Unicredit
5,495
1,38
6,107
31722
Unicredit risp
8,255
0,55
5,09
7,290
9,435
20
Unipol
4,300
3,91
-1,15
1,511
4,594
1905
Unipol pr
3,830
3,68
4,42
1,333
3,939
1035
2,276
U
UnipolSai
2,04
3,241
4,12
-6,34
0,950
2,518
5017
212,400
3,36
16,70
79,136
210,648
267
2,190
2,82
3,89
0,673
2,267
815
10,950
1,11
2,34
3,703
13,335
114
Vianini Industria
1,300
1,56
8,33
0,857
1,312
39
Vianini Lavori
5,170
0,58
0,10
3,042
5,449
225
Vittoria Ass.
9,230
0,16
5,85
4,835
9,310
627
10,570
0,19
13,66
7,400
10,905
2687
29,660
1,44
-11,94
11,880
34,569
1712
UnipolSai risp
UnipolSai risp B
V
Valsoia
W
World Duty Free
Y
Yoox
Z
Zignago Vetro
5,280
5,299
462
Zucchi
0,126
3,19
74,69
0,065
0,143
49
Zucchi rnc
0,260
-3,60
1,05
40,32
4,97
0,165
4,184
0,294
1
TRENTINO VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014
12
Costume & SOCIETÀ
■
e-mail: [email protected]
» Dentro la crisi del libro
Il libraio del futuro?
Un super-consulente
del cliente-lettore
CRONACHE DAL «NUOVO» MONDO
1
«No alla libreria-supermercato. Saremo luoghi di cultura»
Parlano Mattei, Campadelli e la coppia Bortolon-Gobbi
di Paolo Mantovan
«L
ibri? Ne leggo ancora
tantissimi. Il tempo
lo troviamo, sia io
che Francesca. Anche perché
abbiamo eliminato la tv». Ecco,
la tv. Non ne avevamo ancora
parlato, ma, certo, c’è anche la
tv. Che si unisce a internet e social network tra i “nemici” della
lettura. Mirko Bortolon e Francesca Gobbi condividono la passione della lettura e gestiscono
la libreria Disertori in via Diaz a
Trento, quella che fu di Ulisse
Marzatico. E scrutano l’orizzonte con la “fede” di chi crede nei
libri comunque e di chi, disincantato, sa che le vie del commercio stanno uscendo dai negozi per trasferirsi nel web. «Noi
librai dobbiamo reinventarci,
non c’è dubbio - riprende Bortolon - ma non dobbiamo snaturarci. Potremo vivere solo specializzandoci di più, non potremo essere dei supermercati».
Il declino, praticamente in
contemporanea, di Kolibri a Bolzano e di Blulibri a Rovereto ha
portato in primo piano il dibattito sulla crisi delle piccole librerie e insieme ha aperto un confronto sul destino del libro in
quest’epoca che corre senza
mai fermarsi, mangiandosi il
tempo in mille occupazioni e
sfruttando gli interstizi per correre di nuovo sul web, online.
«Dicono che non è internet a
mettere in ginocchio le librerie.
Ma, le dirò, non è poi tanto limitata la fetta di acquisti di libri
online. Noi ne stiamo risentendo parecchio. E poi - continua
Mirko Bortolon - le vendite online incidono proprio sui lettori
veri, sullo zoccolo duro. Sono loro che vanno a cercare, che sanno già come orientarsi...». D’accordo: sconti, rapidità e soprattutto mare magnum, però anche internet avrà i suoi svantaggi. «Eccome - si illuminano sia
Mirko Bortolon che Francesca
Gobbi - Ci sono lettori che continuano a lamentarsi per le spese
di spedizione ad esempio. Ma
soprattutto il lettore vero ha
grande cura del libro anche come oggetto, e se gli arriva una
copia con gli angoli piegati,
beh... lei mi capisce». Certo, come non capire? Ma il punto è
che le vendite si contraggono e i
piccoli librai, quelli indipendenti, devono cambiare pelle, altrimenti soffocano. «Sì, ma insisto: io non credo che possa sopravvivere una libreria che vende anche altri oggetti come mi
propongono le case editrici. Perché così si diventa supermarket.
E il supermarket lo sa fare meglio chi è già un supermarket,
non il libraio». E quindi specializzazione. «Sì, il nostro compi-
Mirko Bortolon e Francesca Gobbi (Libreria Disertori)
‘‘
A sinistra
Mauro
Campadelli
(libreria
Einaudi)
Un piano
strategico per
difendere la
lettura ma niente soldi
dall’ente pubblico. Ora
rischiano anche gli editori
che ci chiedono di
vendere occhiali
to in prospettiva è selezionare
bene i titoli». Quindi scremare,
fare una vostra “spending review”? «Assolutamente sì. Noi
dobbiamo concentrarci sul
cliente, inquadrarlo bene e poi
offrire i libri che fanno per lui,
all’interno di un’area che può
essere nostra». Cioè dovreste diventare, esagero, dei “personal
shopper” dei lettori importanti?
Semplifico: dovreste fare i consulenti-commercianti dei libri?
«Risposta esatta».
Anche Andrea Mattei, del Papiro in via Grazioli, pensa che i
librai debbano cambiare. Ma
Un’immagine tratta da “I fantastici libri volanti di mr. Morris Lessmore”
A destra
Andrea Mattei
(libreria
Papiro)
non si ferma alla specializzazione, vede la necessità di fare della
libreria un luogo di incontro. «O
i librai si danno una mossa o si
spengono come lumini» sentenzia Mattei. Eppure la libreria come luogo d’incontro Mattei l’ha
già creata con il caffè-libreria in
via Galilei, ma ha dovuto ritirarsi. «Mi sono ritirato ma non mi
sono ricreduto. Tutto il tempo a
fare il barman più che il libraio
perché i collaboratori non mi sono stati molto d’aiuto: quello è
stato il problema, una questione di eccessivo carico personale. Ma la formula funzionava e
funziona. Perché poi c’erano anche gli incontri con gli autori, i
dibattiti, e i clienti erano affezionatissimi. E poi un libraio deve
informarsi, impegnarsi, leggere
tanto, fare movimento, creare
appuntamenti, incontri: perché
i libri generano idee e i librai devono far circolare le idee». Uh,
le idee. Ma bisogna avere successo e oggi non è semplice: lo
spirito d’incontro, la propensione all’aggregazione non è propriamente una caratteristica
della società di oggi. «Certo, è
difficile, ma questa è la strada. E
senza contributi pubblici. Ecco,
su questo sono contrarissimo.
Le cose sostenute con mano
pubblica, poi si svuotano, non
creano nulla: bisogna essere
economicamente autonomi.
Un’azienda sana». Però i librai
continuano a chiedere aiuti.
«Ma di altro tenore: ecco l’ente
pubblico dovrebbe intervenire
sulle vendite online. Troppo facile per Amazon farci concorrenza con quei prezzi: e le tasse?».
Mauro Campadelli, della libreria Einaudi di piazza Mostra,
va subito ai nudi e crudi numeri:
«Posto che il mercato del libro si
Trent’anni fa Andropov, un mistero
L’ex capo del Kgb che divenne segretario del Pcus e subito morì. Ci resta un libro
D
La copertina del libro di Chenkin
omenica, il 9 febbraio, ricorre un anniversario
che quasi nessuno ricorderà. Ricorrono i 30 anni dalla
morte di Jurij Vladimirovic Andropov. Un nome che per molti,
oggi, non significa nulla ma che
per un breve periodo, poco più
di un anno, esattamente dal 12
novembre 1982 al 9 febbraio
1984, data della morte, fu uno
dei personaggi più enigmatici
della storia. Fu il capo supremo
dell’Urss, l’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche, in
qualità di segretario del Pcus e
di presidente del Presidio del Soviet Supremo, e lo fu in un’epo-
ca straordinaria: eravamo al culmine della guerra fredda, negli
anni del nucleare (ricorderete
“The day after”: è del novembre
1983) e se n’era andato Breznev,
un uomo che ormai era stato decrittato e radiografato, mentre
negli Usa era divenuto presidente Ronald Reagan. Nell’Unione
Sovietica che iniziava a sentire
l’onda d’urto di una crisi economica che s’accopagnava alle
spinte esterne (dei paesi satellite) e interne dell’indipendentismo, oltre che a una corruzione
sempre più estesa, ecco l’elezione di Andropov. Emblema della
vecchia guardia, cresciuto co-
me staliniano, dopo una breve
fase a Budapest (dove peraltro
ebbe un grosso ruolo nella’invasione del 1956), Andropov diventa il capo del Kgb. Sì, il capo
supremo dei servizi segreti che
diventa il capo supremo
del’URSS. Il mondo intero capisce che molte cose stanno cambiando ma non riesce ancora a
capire che ruolo avrà Andropov.
Che però muore presto, prima
di «disvelarsi». Ci rimane un libro (edito da Rizzoli), del 1983,
scritto da Kirill Chenkin, dal titolo: «Andropov, abbozzo di ritratto di uno zar». Ed è rimasto davvero un abbozzo.
(p.m.)
è ridotto del 15 per cento negli ultimi due anni, ricordo a tutti che
i libri ormai si trovano dappertutto e quindi le librerie non sono più gli unici depositari. E poi
ricordo che i 100 libri più venduti fanno il 15 per cento del mercato. E quei 100 libri li trovate
anche al supermarket». Perfetto. Chi voleva i numeri della crisi è servito. Però, qui non c’è un
problema di diversa diffusione
del libro: qui c’è anche un problema “del” libro, un problema
“di” lettura. «E se poi fanno di
tutto per affossare i librai, le cose peggioreranno ancora: perché solo le librerie lavorano per
“produrre” e coltivare lettori, e
bisogna tutelarle. E invece ci sono case editrici che mi hanno
proposto giochi in legno ed
espositori di occhiali. Che me
ne faccio? Mi scusi, eh! Io sono
un libraio, non vendo occhiali.
No, guardi qui serve un piano
strategico».
Un piano strategico? «Sì, una
bella linea di sostegno alla lettura come hanno fatto in Francia.
Che non è finanziamento pubblico alle librerie, capiamoci.
Quello è sbagliatissimo. Però le
faccio un esempio banale: se mi
suggeriscono - spiega Campadelli - di essere un luogo di cultura più ancora che una libreria,
devo fare incontri, giusto? E infatti ora ne faccio uno e preparo
dieci manifesti da affiggere in
luoghi strategici. Devo pagare 5
euro di Ica, imposta comunale
sulle affissioni, per ogni manifesto. Le pare possibile? Ecco, cominciamo con alcune esenzioni
di questo tipo. A Venezia le fanno». E poi? «E poi vanno ridotti
gli sconti: se li riducono vedrà
che scenderanno anche i prezzi
di copertina. E poi noi librai
dobbiamo credere nella nostra
specializzazione, offrire cultura. Ma anche gli altri devono credere in noi - chiude Campadelli
- Si sono accorti che mancavano contadini in agricoltura, no?
Ora è venuto il tempo che si accorgano che servono i librai nelle città».
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Trento
TRENTINO VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014
■ Indirizzo
viaSanseverino,29-Trento
■ Centralino 0461/885111
■ Fax
0461/235022
16
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■ RadioTaxi 0461/930002
econsms
3409949655
1
di Ubaldo Cordellini
◗ TRENTO
Se non è boom poco ci manca.
La crisi non passa e la gente
non paga le tasse. Lo dicono i
dati della Guardia di Finanza
che ieri ha tracciato un bilancio dell’attività 2013.
Evasione fiscale. L’anno
scorso l’evasione fiscale, o almeno quella scoperta dalle
Fiamme gialle, è aumentata
del 30 per cento passando dai
964 milioni di redditi sottratti
al fisco nel 2012 in tutto il Trentino Alto Adige a un miliardo e
285 milioni. Soldi che erano
stati nascosti allo Stato, ma
che la Finanza ha riportato alla
luce con le sue verifiche. L’evasione, secondo quanto spiegato ieri, è leggermente superiore in Alto Adige, mentre in
Trentino sono stati scoperti
maggiori episodi di spreco di
risorse pubbliche e, quindi, di
danno erariale. Il comandante
regionale, il generale Giuseppe Grassi, ha spiegato che la regione è quartultima nella classifica italiana dell’evasione.
Quindi il fenomeno, anche se
in rapidissima crescita, è comunque meno diffuso che altrove. Magra consolazione. In
effetti i dati sono impressionanti. Nel 2013 la Finanza ha
effettuato 564 verifiche in regione, 296 in Trentino e 268 in
Alto Adige. Sono emerse frodi
fiscali, episodi di evasione internazionale e di economia
sommersa. Altro che isola felice, insomma. Gli evasori abitano anche qui. Per la precisione
sono stati scoperti 230 evasori
totali e 25 paratotali che hanno occultato redditi per 416
milioni di euro. Sono interessate tutte le più importanti attività economiche, dalle costruzioni alle assicurazioni, dal
commercio alle autoriparazioni, dagli alberghi alle immobiliari.
La Finanza ha denunciato
194 persone per reati fiscali,
per aver utilizzato o emesso
fatture false, per non aver versato l’Iva, per non aver presentato per nulla la dichiarazione
dei redditi o per aver distrutto
la contabilità. E’ emerso che
gli evasori si fanno sempre più
furbi e scaltri. Inventano meccanismi sempre più complessi
che permettono di eludere il fisco. In quest’ambito, la fa da
padrona la cosiddetta evasione internazionale. Si tratta soprattutto di quella che viene
chiamata con un brutto termine esterovestizione. Ovvero il
finto trasferimento all’estero,
Evasione fiscale, boom
in regione: più 30%
La Guardia di Finanza nel 2013 ha scovato un miliardo e 285 milioni di redditi
che erano stati nascosti al fisco. Frodi internazionali e dell’Iva in aumento
Evasi 7 milioni
con il traffico
di metalli
Non solo evasori. La Guardia di
Finanza ha anche smantellato
un traffico illecito di rame,
ottone e altri metalli per 24
mila tonnellate. Anche in
questo campo sono stati
scoperti evasori totali che
hanno nascosto redditi per
oltre 7 milioni di euro e sono
state denunciate 126 persone
per reati di natura
ambientale. Tra il 2007 e il
2012 l’organizzazione ha
sottratto a tassazione ricavi di
un commercio di 24 mila
tonnellate di metalli. Oltre a
operare senza le previste
autorizzazioni ambientali
tutti i soggetti non hanno mai
presentato alcuna
dichiarazione fiscale
evadendo le imposte sui
redditi. Dopo mesi di indagini
la Guardia di Finanza ha
sgominato l’intera banda. Si è
anche cercato di prendere gli
autori di furti di materiale
ferroso che imperversano in
questo periodo.
in genere in paesi con fiscalità
conveniente, di un’attività che
invece continua a essere svolta in Italia. In questo caso, i ricavi non dichiarati e i costi indeducibili che invece venivano dedotti ammontano a 170
milioni di euro.
Frodi carosello. Non sono
mancate le frodi carosello, ovvero l’evasione dell’Iva con false vendite all’estero. In questo
Aumentano i
controlli della
Guardia
di Finanza
a destra
il generale
Giuseppe
Grassi al centro
con i colonnelli
Fabrizio
Nieddu
e Giulio Piller
campo la Finanza ha scoperto
frodi per 19 milioni di euro di
Iva evasa. Nessun settore economico sfugge alla tentazione
di evadere il fisco e, come ha
sottolineato ieri il generale
Grassi, tutti i cittadini ci rimettono. Le Fiamme gialle contrastano questo fenomeno anche
con metodi molto concreti come il cosiddetto sequestro per
equivalente. Si tratta del seque-
l’inchiesta
Il filo d’Arianna fino in Delaware
I Rigotti nei guai per aver cercato di nascondere un patrimonio
◗ TRENTO
I finanzieri al lavoro
L’hanno chiamata operazione
Filo d’Arianna non a caso. Attraverso un’inchiesta complicatissima gli uomini della Finanza sono riusciti a venire a
capo di una sottrazione fraudolenta al fisco di beni per un
valore di oltre 7 milioni di euro. La Finanza ha anche eseguito un sequestro preventivo
degli immobili in questione. A
processo per il reato di sottrazione fraudolenta di beni al fisco sono finiti tre noti imprenditori immobiliari trentini originari di Mezzocorona, Gior-
gio Rigotti, 54 anni, suo fratello Corrado, 58 anni, e il loro socio Paolo Abram, 62 anni e tre
commercialisti milanesi, Antonio Carlomagno, 44 anni, Edoardo Rizzo, 52 anni e Mauro
Stefani, 50 anni, tutti accusati
di aver costruito materialmente il castello societario che
avrebbe permesso ai Rigotti e
al loro socio di sottrarre al fisco il loro tesoretto immobiliare. Una costruzione complicatissima che arrivava fino nel
lontano Delaware dove la tassazione è molto bassa se non
inesistente. Ora i Rigotti vogliono patteggiare.
stro preventivo di beni
dell’evasore a garanzia del credito dello Stato. Nel 2013 sono
stati sequestrati in questo modo beni per un valore di 24 milioni di euro. Infine, non poteva mancare il lavoro nero, a dimostrazione che anche in
Trentino Alto Adige è arrivato,
e da un pezzo, il malcostume.
Sono stati scoperti 270 lavoratori in nero e 93 irregolari.
Scontrini irregolari. Alta anche la percentuale degli scontrini irregolari. Su 8.700 controlli in tutta la regione, sono
state riscontrate irregolarità o
mancate emissioni nel 22 per
cento dei casi. Da tener presente che l’anno precedente
questo dato era inferiore al 10
per cento. Insomma i furbetti
dello scontrino sono più che
raddoppiati.
Spesa pubblica. Un settore
nel quale la Finanza insiste
molto è quello della tutela della spesa pubblica, ovvero i controlli su come le pubbliche amministrazioni impiegano i soldi di tutti. La Finanza ha da poco, come riportato dal Trentino, chiuso l’inchiesta su un
presunto spreco di 9 milioni e
460 mila euro da parte della
Provincia di Trento nell’acqui-
Trento
VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 TRENTINO
17
Droga, sequestrati 64 kg
Controllate 321 persone, arrestati 59 narcotrafficanti
◗ TRENTO
Non ci sono solo i redditi nascosti al Fisco. L’attività della
Guardia di Finanza è a 360 gradi e spazia dalla lotta al traffico
di stupefacenti ai controlli antimafia, a quelli sui materiali
tossici.
Ecco allora alcuni dei risultati conseguiti nel 2013. In tema
di lotta alla droga, le indagini
eseguite, anche a carattere internazionale e sotto il coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e
del Comando Generale – II Reparto, hanno permesso di controllare complessivamente,
321 persone. Tra queste 59 narcotrafficanti sono stati arresta-
Dai controlli sui
patrimoni
effettuati sulla base
della legge antimafia,
sono stati sequestrati
beni (mobili e immobili)
per un valore di oltre
un milione di euro
Tolti dal mercato
140 mila pastelli
fabbricati in Cina e
altamente tossici:
il responsabile
dell’importazione
del materiale
è stato denunciato
ti e 96 sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria. In totale le indagini hanno portato al sequestro di 64
chili di sostanze stupefacenti
tra cui hashish, marijuana, eroina, cocaina e sostanze psicotrope.
Sfruttando i poteri previsti
dalla normativa antimafia, la
Guardia di Finanza sono stati
eseguiti 36 accertamenti patrimoniali, nei confronti di 67
soggetti, che si sono conclusi
con il sequestro di 11 tra beni
immobili e mobili registrati
1
Nel 2013 sequestrati 64 chili di stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina, cocaina e sostanze psicotrope
per un controvalore di oltre 1
milione di euro.
Per quanto riguarda la tutela dei consumatori sul mercato dei beni e servizi, vanno ricordati i risultati ottenuti attraverso l’azione posta in essere
dal Corpo a difesa dei consu-
matori. Tale azione, nel corso
del 2013, ha portato al sequestro, su scala nazionale, di
140.000 pastelli fabbricati in
Cina ed altamente tossici. Si
tratta di prodotti destinati ai
ragazzi e bambini, anche in
età pre-scolare, che non erano
sicuri per la salute e sono risultati privi del marchio CE di sicurezza (in base all’ex decreto
legislativo n. 54/2011). Il responsabile dell’illecita importazione dalla Cina è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
Auto Bruschetti nei guai
mancano 8 milioni di euro
La concessionaria nell’ultimo anno di vita non ha fatto la dichiarazione dei redditi
Trovate anche due società che hanno emesso fatture false per 24 milioni
◗ TRENTO
sto e immediata chiusura
dell’impianto di compostaggio di Campiello di Levico.In
regione sono stati individuati
danni erariali per 19 milioni di
euro.
Frodi. Sono state 16 le indagini contro le frodi all’Unione
europea. Sono state scoperte
indebite percezioni di fondi
pubblici per 460 mila euro e
sono state denunciate 21 per-
sone alla magistratura. I controlli hanno permesso di individuare 68 falsi poveri che hanno beneficiato di prestazioni
sociali non dovute come l’accesso all’asilo nido, i buoni libro o le borse di studio.
Compro oro. La Finanza ha
controllato anche gli esercizi
compro oro della regione arrestando il titolare di un esercizio residente a Bolzano.
Dalla pubblicità al commercio di vetture. L’evasione fiscale si nasconde un po’ ovunque. Come già messo in rilievo dal Trentino alcuni giorni
fa con l’inchiesta sugli imprenditori nel mirino per evasione fiscale, la frode fiscale si
annida un po’ in ogni ambito.
La Guardia di Finanza tracciando il bilancio di un anno
di attività ha citato varie inchieste. Si va dal maestro di
windsurf che ha una scuola in
Egitto ed è accusato di avere
una villa da 400 metri quadrati pur dichiarando 20 mila euro di redditi fino alla concessionaria di auto che per un anno non versa neanche un euro di imposte. Si tratta della
Bruschetti di Rovereto. I fatti
si riferiscono alla vecchia gestione, prima della messa in liquidazione, e si sono svolti
nel 2011. Quell’anno la concessionaria pur avendo contabilizzato le operazioni economiche, ha omesso di presentare la dichiarazione annuale
per il 2011. La Finanza ha
aperto un’inchiesta che ha
chiamato «Street car». E’ stata
L’ex concessionaria Bruschetti nel 2011 non ha pagato tasse
presa in esame tutta la documentazione contabile che ha
permesso di giungere alla
conclusione che non sono stati dichiarati redditi per quasi 8
milioni di euro con un’evasione dell’Iva per circa 850 mila
euro. Il titolare dell’azienda è
stato denunciato alla magistratura per il reato di omessa
dichiarazione dei redditi.
Un’altra operazione illu-
strata ieri dalla Finanza è
quella denominata «Speed race». Si tratta di un’inchiesta
condotta nel settore delle
sponsorizzazioni sportive nel
settore dell’automobilismo.
re persone, un amministratore di fatto e due prestanome,
tutti veneti, avevano messo in
piedi a Pergine quelle che vengono chiamate cartiere, ovvero società fittizie che hanno il
solo scopo, o comunque lo
scopo principale, di emettere
fatture false. In questo caso è
emerso che entrambe le società emettevano fatture per prestazioni di servizio mai prestate e in relazione a sponsorizzazioni
mai
effettuate
nell’ambito di gare del campionato mondiale di Gp 2. Le
false fatture servivano solo a
evadere il fisco. L’inchiesta ha
permesso di individuare molte società, tutte di fuori regione, che si avvalevano di queste false fatture. In questo modo erano stati nascosti al fisco
redditi per oltre 24 milioni di
euro con un’Iva evasa per oltre 10 milioni di euro. La Finanza ha denunciato l’amministratore dei fatto e i due prestanome per l’emissione di
fatture per operazioni inesistenti nei confronti di soggetti
economici operanti in vari
comparti commerciali. Poi sono stati denunciati 47 imprenditori operanti fuori regione
in diversi comparti economici per aver utilizzato le fatture
false. Tutti i denunciati provengono da fuori regione e
avevano scelto Pergine come
sede delle cartiere.
2
«Attacco ingiusto, non difendo gli evasori»
De Laurentis (Artigiani): imprenditori strozzati dalle tasse, per alcuni serve il supporto dello psicologo
◗ TRENTO
Roberto De Laurentis al sindacato: «Travisate le mie parole»
Si dice stupito dall’attacco dei
sindacati, Roberto De Laurentis. Il presidente degli artigiani, preso di mira per aver
“giustificato”, secondo Cgil, Cisl e Uil, gli imprenditori controllati dal fisco, ribatte: «Ciò
che ho detto è stato del tutto
travisato. Il mio è un grido d’allarme per una situazione ormai non più sostenibile e che
sta esplodendo. Ricevo ogni
giorno decine di imprenditori
in gravissime difficoltà e per alcuni di loro stiamo valutando
di mettere a disposizione un
supporto psicologico. Non sono banditi, ma titolari di imprese che si sono visti il fatturato calare del 60, 70, anche
dell’80%. E gli studi di settore
impongono loro di pagare come se il calo non ci fosse stato.
Non pagando, si incorre in accertamenti pesantissimi per
un’azienda in crisi». Di fronte
a una pressione fiscale enorme, spiega De Laurentis, «non
giustifico chi evade, ma posso
capire il peso che grava sulle
spalle delle imprese. Nessuno
difende gli evasori, ci mancherebbe. Il sindacato invece non
sembra più la controparte dei
padroni. Chi danneggia i dipendenti ha comunque mano
libera: Whirlpool ha chiuso,
Subaru ha chiuso, e i sindacati
si preoccupano solo di mantenere gli ammortizzatori sociali
che paghiamo anche noi. Dovrebbero invece conoscere
meglio la piccola impresa,
quella che ha ancora il coraggio di vergognarsi per i propri
debiti. La piccola impresa è
molto diversa dalla grande industria, e con i propri dipendenti ha un rapporto differente. Purtroppo fanno più rumore quaranta persone che perdono il posto di lavoro per la
chiusura di una singola fabbrica che duecento piccole imprese che rimangono ferme.
Noi stiamo facendo i salti mortali per tenerli, i nostri dipendenti, non per mandarli a casa». Il presidente degli artigiani punta il dito: «Abbiamo uno
stato capace di bastonare ma
non di aiutare. Austria e Germania hanno rifiutato le norme europee che ostacolavano
la loro economia, quelle stesse
norme che noi abbiamo accettato tali e quali. E il costo del lavoro da noi è esagerato. Bisognerebbe interrogarsi piuttosto su tutti quei dipendenti
pubblici che hanno un secondo lavoro, e che dietro all’hobby nascondono un vero lavoro
che fa concorrenza alle nostre
imprese. Con il placet del sindacato. Qui rischia di saltare
l’ìintero sistema».
(gi.l.)
Rovereto
■ e-mail: [email protected]
TRENTINO VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014
■ Indirizzo
BorgoS.Caterina,9-Rovereto
■ Centralino 0464/421515
■ Fax
0464/434020
25
■ Abbonamenti 0471/904252
■ Pubblicità 0464/432499
■ RadioTaxi
0464/480066
»
Via al cantiere: «Sarà il cuore della città»
EX STAZIONE AUTOCORRIERE SI PARTE
1
Per fine anno la consegna dei parcheggi interrati, entro la fine del 2015 l’intero polo commerciale sarà terminato
◗ ROVERETO
Meno di due anni per la consegna del grosso dell’opera: Conad, che ha acquistato l’intero livello seminterrato, dovrebbe
aprire i battenti nell’autunno
2015. Prima, forse già a fine anno, saranno pronti i 200 posti auto, parte pubblici (50) e parte
che la proprietà conta di gestire
con convenzioni con commercianti e residenti della zona.
Ieri è ufficialmente partito il
cantiere del polo commerciale
che sorgerà al posto della stazione autocorriere. Un’opera al cui
concepimento hanno lavorato
due amministrazioni e alla quale il sindaco Miorandi e l’assessore Robol sono perfettamente
consapevoli di legare il proprio
futuro: «E’ l’opera più significativa del nostro mandato - hanno
detto - quella che lo caratterizzerà». Nella loro convinzione, segnando una svolta positiva per
l’intero centro cittadino. «Ad
un’area degradata si sostituiranno spazi pubblici e privati di
qualità. La permeabilità del
complesso, con giardini, piazza
e trasparenze, salderà la frattura
oggi esistente tra il centro storico e via Paoli da una parte e l’asse di via Paganini e corso Bettini
dall’altra. In un collegamento
che allargherà la città, con beneficio sia dei cittadini che di coloro che in città lavorano. E’
un’opera destinata a cambiare
la città anche nella percezione
che ne hanno i roveretani, una
svolta fondamentale. Possibile
grazie ad una collaborazione
con i privati che in un’epoca in
cui il calo drastico di risorse a disposizione preclude all’ente
pubblico la possibilità di effettuare direttamente grossi interventi, porta 15 milioni di investimento sul cuore della città. A
vantaggio dell’economia locale
e contribuendo a migliorare
complessivamente bellezza e vivibilità di Rovereto».
L’obiezione dei contrari è che
al posto del cemento, un parco
poteva bastare e non sarebbe costato granché. «Attenzione, qua
il comune - risponde Miorandi -
‘‘
il sindaco
miorandi
Questa è
l’opera che segna la mia
legislatura: scommessa
fondamentale
per il rilancio di Rovereto
Cambierà la città
Amministratori, progettisti, investitori e impresa costruttrice: tutti presenti ieri alla ex stazione autocorriere per il via ufficiale al cantiere (foto Festi)
Ecco cosa si vedrà da corso Rosmini del nuovo complesso
ha ceduto volumi relativamente
modesti in cambio di funzioni.
Sono le funzioni che ci interessano. Il parcheggio serve, e ci saranno 200 posti auto. La piazza
ci sarà e le attività commerciali
Si è spento serenamente
DIEGO BONAPACE
di anni 67
Lo annunciano con dolore il figlio Marco con Stefania, i fratelli
Silvano e Claudio, le cognate, i nipoti, i parenti, Elena e tutti gli
amici.
Rovereto, 5 febbraio 2014.
Il funerale avrà luogo sabato 8 febbraio alle ore 11,30 presso
la chiesa parrocchiale di Santa Caterina, seguirà la
cremazione Il S. Rosario sarà recitato mezz'ora prima della
cerimonia.
Un particolare e sentito ringraziamento a Salvatore per l'umanità
e sensibilità dimostrate nei confronti dell'amico Diego.
La presente serve quale partecipazione diretta e ringraziamento
Partecipazioni lutto su: www.onoranzemiotto.it
ACCETTAZIONE TELEFONICA NECROLOGIE
800.700.800
ALTO ADIGE
ATTIVO TUTTI I GIORNI DALLE 10 ALLE 20
PAGAMENTO TRAMITE
CARTA DI CREDITO:
VISA, MASTERCARD, CARTA SÌ
la renderanno luogo di incontro. La connessione col rinato
palazzo Balista e via Paganini costruirà un polo in grado di contribuire al rilancio della città. Un
luogo come questo è una risorsa
collettiva ed anche sprecare risorse è un lusso che non possiamo più permetterci».
Dal punto di vista dei lavori,
proprietà e progettisti spiegano
che si partirà con lo scavo dei tre
piani interrati: i parcheggi. Ovviamente costruendo parallelamente i diaframmi di contenimento. Entro fine anno questa
parte dovrebbe essere terminata. Per poi procedere alla costruzione dei volumi fuori terra: tre
piani commerciali, uno di uffici
e uno di appartamenti. Pochi appartamenti, di grande qualità. Si
dice già tutti venduti «sulla carta». Per la parte commerciale, il
Conad ha acquistato un intero
piano, il seminterrato. In superficie aperta sulla piazza arriverà
una grande pasticceria, aperta
dal mattino presto a notte. Per
gli altri spazi e per gli uffici, ci sono trattative ben avviate. Insomma, si parte, ed è tutt’altro che
un salto nel vuoto.
(l.m)
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E COMMENTA
WWW.GIORNALETRENTINO.IT
il dissenso
Domani la manifestazione
di chi voleva solo un parco
◗ ROVERETO
Ormai i tempi per un ripensamento sono ormai scaduti,
ma rimane forte in città la
componente di scettici. O meglio, di coloro che ritengono
che per fare cassa (il comune
ha comunque incassato più
di 3 milioni di euro) si sia
svenduto un pezzo essenziale
del tessuto urbano. L’alternativa, sia per i Verdi (una battaglia che Ruggero Pozzer ha rilanciato a più riprese) che per
il gruppo di cittadini che si è
costituito nel comitato Ama
Rovereto, era realizzare soltanto un parcheggio interrato. Da far costruire a costo zero ai privati in cambio della
gestione per i prossimi 20 anni. In superficie un parco, una
piazza con panchine, un luogo per incontri sociali. Niente
cemento, niente negozi, niente appartamenti: quello che
loro bocciano sinteticamente
come speculazione edilizia.
Queste persone hanno organizzato una manifestazione pubblica (e pacifica) di dissenso rispetto alle scelte
dell’amministrazione per domani alle 15 e 30, proprio alla
ex Stazione delle autocorriere. Invitano tutti i cittadini
«che amano Rovereto e l’ambiente» a prendervi parte. Per
chiarire il proprio disaccordo
con una scelta «che sfregia la
città».
al loco’s
sacra famiglia
Le fotografie di Azzolini
e la musica degli Zivago
In sala Cristina il volume
coi ricordi di Guido Fait
◗ ROVERETO
Doppio appuntamento stasera al Loco's Bar di Rovereto:
alle 19 l'inaugurazione di
"Non sic dormit sed vigilat",
esposizione fotografica di Andrea Azzolini, seguita alle
21.30 dal concerto degli Zivago, band milanese (Lorenzo
Parisini voce-chitarre-basso-tastiere e Andrea Zonescuti voce- batteria-tastiere, con
la collaborazione nella realizzazione del disco di Antonello
Raggi, Vince Merlino e Francesco Campanozzi) il cui primo ep ufficiale è uscito a mag-
gio per "I dischi del Minollo".
Per quanto riguarda la mostra
(descritta come "fantasmi
senza volto e senza sguardo,
donne e uomini mozzi fotografati nel gabinetto ottocentesco del dott. Lucifero Lombroso. Lo sguardo della macchina oltre il corpo mostra le
sue latenze indicibili. Perché
il soggetto a volte è pura mancanza, e sta tutto nell'essere
vuoto"), sarà visitabile in seguito fino a fine mese dal lunedì al giovedì dalle 20 all'1, il
venerdì e il sabato dalle 18
all'1. Entrambe le proposte sono a ingresso libero.
◗ ROVERETO
Il libro «Caro Guido... L'ambulatorio dei ricordi» sarà presentato questa sera alle alle 20 nella Sala «Cristina» alla Sacra Famiglia. Interverranno Giuseppe Gottardi, Mario Cossali,
Corrado Corradini, Gianluigi
Fait e Roberto Ferrari. Sarà distribuito ad offerta libera in occasione della serata, ed il ricavato donato alla Caritas. Il volume raccoglie testimonianze, ricordi e saluti scritti dai pazienti
del medico Guido Fait e da coloro che comunque l’hanno conoscito e apprezzato.
Guido Fait
Riva-Arco
■ e-mail: [email protected]
TRENTINO VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014
■ Indirizzo
[email protected]
■ Centralino 0461/885111
■ Fax
0461/885215
30
■ Abbonamenti 0471/904252
■ Pubblicità 0464/432499
■ TaxiAltoGarda 0464/557044
»
Evasione fiscale, nei guai Vasco Renna
L’INCHIESTA AL SETACCIO I CONTI DEL CENTRO SURF
1
La Finanza: occultato al fisco italiano mezzo milione grazie all’attività in Egitto. L’imprenditore: «Falso, lo dimostrerò»
◗ TORBOLE
Oltre mezzo milione di imponibile
evaso
(precisamente
561.000 euro) e 100.000 euro di
Iva non versata in quattro anni
di attività, dal 2009 al 2012. E' la
contestazione mossa dalla Guardia di finanza a Vasco Renna, imprenditore e sportivo, notissimo
titolare dell'omonima scuola
surf di Torbole e con una presenza anche nella località turistica
egiziana di Safaga, sul Mar Rosso. I controlli della Finanza sono
stati avviati dopo una verifica
(effettuata anche con l'ausilio
dell'elicottero, per le riprese dall'
alto) sulle proprietà immobiliari
di Renna, in particolare la villa di
Torbole, con 400 metri quadri di
superficie, parco e piscina. Secondo i finanzieri, c'è una sproporzione tra quanto dichiarato
da Renna e gli indici di capacità
contributiva.
L'attenzione della Finanza si
è concentrata soprattutto sull'attività di Safaga, secondo gli inquirenti la base per occultare al
fisco italiano ingenti ricavi. In
particolare a Renna vengono
contestate incongruenze tra i pagamenti effettuati dai clienti con
bancomat e carta di credito e le
relative fatture o ricevute fiscali.
Secondo gli inquirenti, gli accertamenti sulla documentazione
extracontabile dimostrerebbero
come parte dell'attività imprenditoriale si svolgerebbe all'estero all'insaputa del fisco italiano.
Secca la replica del diretto interessato e del suo avvocato, il
veronese Pietro Tacchi Venturi.
«Non ho alcuna attività occulta
in Egitto – afferma Renna – il
centro surf di Safaga è un franchising, per altro di fatto non più
attivo dal 2011 a causa dei gravi
problemi interni in Egitto. La
parte di attività che svolgo per il
centro di Safaga, gestito da un
egiziano, è regolare: pago regolarmente le tasse in Italia per
quello che incasso». L'avvocato
Tacchi Venturi ha depositato
presso l'Agenzia delle entrate di
Trento un memoriale difensivo
con il quale è convinto di poter
“smontare” le contestazioni del-
la Finanza. La difesa di Renna sostiene che le “incongruenze”
contestate dai finanzieri sono
solamente frutto delle modalità
di registrazione degli incassi con
Pos e carta di credito in banca:
sostanzialmente, questo dice la
difesa, le registrazioni in banca
avvengono ogni due-tre giorni, e
con una somma dei singoli pagamenti (non c’è quindi la distinta), e non ci può essere corrispondenza lineare tra quanto
versato e quanto incassato. Se si
analizzano i singoli pagamenti e
le ricevute tutti i conti tornano:
questa è la convinzione della difesa, certa di poterlo dimostrare
carte alla mano («Abbiamo passato mesi a ricostruire tutti i passaggi di denaro»). Tra l'altro – ha
osservato nel suo memoriale
l'avvocato Tacchi Venturi – utilizzare bancomat e carte di credito per incassi in nero sarebbe
un'ingenuità davvero enorme
anche per l'imprenditore più
sprovveduto.
(g.f.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
riva
udienza dal gup
Primiero Energia, il Comune
acquisisce altre 8.200 azioni
«Non ho molestato quelle donne»
◗ RIVA
Il Consiglio comunale di Riva
ha deliberato di esercitare l'opzione per la conversione del
prestito obbligazionario sottoscritto con la società partecipata Primiero Energia spa (costituito da 8.200 obbligazioni del
valore nominale di 10 euro ciascuna, in scadenza il 30 novembre) in azioni ordinarie dello
stesso valore. A seguito di questa operazione la partecipazione del Comune rivano nella società varierà dalle attuali 5.498
azioni a 13.698 azioni, sempre
del valore nominale di 10 euro
cadauna. Non ci saranno spese
da impegnare a carico delle casse pubbliche, ma la conversio-
ANNIVERSARIO
07/02/2013
07/02/2014
RENATO RIGO
La moglie Caterina e i figli Marco,
Sandro e Alberto lo ricordano con
immutato affetto.
Una messa in suffragio verrà celebrata oggi, alle ore 17.30
presso la chiesa di Sant'Anna ad Arco.
ACCETTAZIONE TELEFONICA NECROLOGIE
800.700.800
Il servizio è operativo TUTTI I GIORNI
COMPRESI I FESTIVI DALLE 10 ALLE 20
PAGAMENTO TRAMITE
CARTA DI CREDITO:
VISA, MASTERCARD, CARTA SÌ
Il centro surf di Vasco Renna (nella foto in alto), notissimo sportivo e imprenditore di Torbole (foto Graff/Galas)
La difesa ha già
depositato
il memoriale all’Agenzia
delle entrate:
«Contestano incassi
in nero con bancomat
e carte di credito
Vi pare possibile?»
ALTO ADIGE
Operatori telefonici qualificati saranno a disposizione
per la dettatura dei testi da pubblicare
Si pregano gli utenti del servizio telefonico di tenere pronto
un documento di identificazione per poterne dettare gli estremi
all’operatore (ART. 119 T.U.L.P.S.)
ne in azioni comporta il mancato introito del rimborso del prestito
obbligazionario
per
82.000 euro complessivi. In termini percentuali la partecipazione potrà variare in aumento
rispetto all’attuale 1,375% nel
caso in cui parte delle obbligazioni detenute dagli altri soci
non fossero convertite. La conversione del prestito permette
di mantenere la potenziale redditività in termini di dividendi
che in caso contrario avrebbe
potuto subire una decurtazione annua nell’ordine di circa 30
mila euro. Ciò significa che in
meno di tre anni potrebbe essere recuperato il mancato introito dato dal rimborso del prestito obbligazionario. (m.cass.)
Cirrincione respinge ogni accusa. Affidata la perizia sulle anziane
◗ RIVA
Ha parlato a lungo. Ha respinto le accuse con forza, ha proclamato la propria innocenza
e ribadito d’aver agito sempre
con la massima professionalità. Dichiarazioni che il dottor
Carlo Cirrincione, arrestato lo
scorso giugno dai carabinieri
di Riva con la pesantissima accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di alcune
sue pazienti anziane, ha fatto
ieri mattina davanti al giudice
per l’udienza preliminare Riccardo Dies, in tribunale a Rovereto. Presenti anche gli avvocati Giuliano Valer e Sara De
Luca che difendono il cardiologo roveretano, accusato da al-
cune pazienti di averle pesantemente molestate nel corso
di alcune visite. Quanto queste accuse siano fondate cercherà di stabilirlo il dottor Eraldo Mancioppi a cui, sempre ieri, il giudice Dies ha ufficialmente affidato il compito di
tracciare un profilo psicologico di cinque delle otto donne
che accusano il professionista
e, di fatto, verificarne l’attendibilità. Una perizia, quella di
Mancioppi, di cui si conosceranno i risultati solo nel prossimo giugno, mese in cui è stata
fissata la prossima udienza.
L’arresto del cinquantenne
cardiologo in servizio all’ospedale di Rovereto, ma con studi
professionali anche ad Arco e
a Tione, aveva suscitato grande clamore. Le accuse mosse
dal procuratore Valerio Davico parlano di "violenza sessuale continuata con l'aggravante
dell'abuso di autorità" e del
fatto che si sarebbe approfittato di persone anziane e indifese. Le molestie si sarebbero ripetute dal settembre 2012 fino
al giorno dell’arresto nei confronti di ospiti delle case di riposo di Riva e della Fondazione "Comunità di Arco". L'indagine era partita da una confidenza fatta al comandante della stazione di Riva da parte di
un operatore sanitario in servizio proprio presso la struttura
di Riva che aveva ascoltato il
racconto di un'anziana ospite.
il compleanno
Reflui oleari,
convegno
con Agraria
Pompieri in azione,
canna fumaria
in fiamme a Vignole
Il 14 febbraio (dalle 10 al
centro congressi) a Riva si
terrà un appuntamento
dedicato alle esperienze
sviluppate nella cooperativa
rivana Agraria Riva su
”Valorizzazione dei reflui
oleari e nuove tecnologie”.
Verrà fatto il punto sui
processi per il
miglioramento della
produzione olearia voluti da
Aipo (Associazione
interregionale produttori
olivicoli) e con i contributi
della comunità europea.
(m.cass.)
ARCO. Intervento dei vigili
del fuoco volontari di Arco
ieri nel primo pomeriggio in
un’abitazione di via Pozze a
Vignole. I pompieri sono stati
chiamati in seguito
all’incendio che ha
interessato una canna
fumaria. L’intervento (reso
un po’ complicato dalle
difficoltà di accesso nella
via, molto stretta), ha
permesso di limitare al
minimo i danni. Per ragioni
di sicurezza i pompieri hanno
tagliato parte del tavolato
del tetto.
Elio Bresciani, oggi 82 candeline
■ ■ Aurelio Bresciani, da sempre semplicemente Elio, taglia oggi
il traguardo delle 82 primavere. Storico commerciante e rappresentante della rivanità più genuina, Elio festeggia insieme alla figlia Sara, ai familiari e ad un vero e proprio esercito di amici.
Pergine ❖ Valsugana
VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 TRENTINO
35
Civezzano, le Asuc presentano i conti del loro legname
◗ CIVEZZANO
Civezzano ha ospitato la sessione forestale delle tre Asuc del suo territorio
Sessione forestale 2014 per tre
Asuc, quella Civezzano amministrata dal Comune, quelle di
S. Agnese e di Seregnano. Presenti il direttore dell’ufficio distrettuale Massimiliano Unterrichter, l’ispettore forestale capo Lorenzo Corradini e per il
Comune l’assessore Stefano
Bampi, sono stati affrontati vari temi, a cominciare dalle assegnazioni all’interno del piano
d’assestamento 2009 - 2018.
Nel 2013 sono stati assegnati
198 metri cubi di legname; la ripresa per il 2014 prevede un’assegnazione di 100 metri cubi,
di cui 52 già assegnati. La situazione contabile ad inizio 2014
vede ancora una disponibilità
di 722 euro.
Per l’Asuc di S. Agnese, rappresentata dal presidente Sergio Dellai, il piano prevede
un’assegnazione complessiva
di 1.600 metri cubi, con una ri-
presa per il 2014 di 160 metri
cubi. Tra i lavori previsti nel
programma di miglioramento
del patrimonio silvopastorale
c’è la sistemazione delle stanghe sulla viabilità Grave e la rimozione delle piante deperite
lungo la pertinenza del lago di
S. Colomba, per una spesa di
345 euro. Tra le richieste si sottolinea la necessità di recuperare a Bosco legna ad uso interno
Per l’Asuc di Seregnano, presente per l’ente Antonio Scar-
tezzini, il punto sul piano di assestamento 2009 – 2018 prevede assegnazioni annuali nella
misura di 500 metri cubi. Nel
2013 ne sono stati assegnati 82,
la massa legnosa già assegnata
per il 2014 è di 50 metri cubi. La
situazione contabile presenta
disponibilità per 160 euro. Tra
le osservazioni si rileva, vista
l’esiguità degli introiti dal legname, che sarebbe opportuna
un’integrazione annuale con
fondi di bilancio.
(f.v.)
1
San Cristoforo è già invasa dall’acqua
Il lago ha invaso i litorali dal Lido, alle Darsene fino all’Ekon. La situazione è monitorata in attesa di avviare le idrovore
di Roberto Gerola
in breve
◗ PERGINE
L’acqua alta è tornata e ha invaso nuovamente il lido di San
Cristoforo (l’acqua ha raggiunto il piazzale, superando la balera e il bar), la via dei pescatori con le spiagge libere, le darsene, la spiaggia antistante il
centro nautico Ekon. Acqua alta come l’anno scorso. Ormai,
la situazione si ripete puntualmente. Tutto nell’acqua alta:
giochi, altalene, panchine, cabine del bagnino, passaggi; i
corsi d’acqua non scaricano. E
cresce la preoccupazione perché i primi segnali di emergenza sono stati superati dal livello dell’acqua. Sono minacciate
anche le strutture del Lido di
Caldonazzo visto che il livello
dell’acqua supera di circa 40
centimetri quello stagionale.
Probabilmente si attenderà ancora prima di avviare le pompe idrovore, anche se c’è chi
chiede di avviarle già ora senza
attendere ulteriori danni, anche perché nei prossimi giorni, sono previste ulteriori precipitazioni.
Per il momento chi soffre di
più è la struttura del Lido. Inagibile per ospitare le tradizionali serate musicali nei fine
settimana, almeno per il momento, appunto perché l’acqua ha superato abbondantemente lo stesso fabbricato ed è
arrivata al piazzale antistante.
La preoccupazione maggiore
e che possa ripetersi il disastro
dell’anno scorso in primavera
con le strutture invase dall’acqua proprio all’’inizio della stagione.
In molti casi, l’apertura è stata rinviata con danni commerciali non indifferenti, tanto
che gli operatori avevano anche chiesto risarcimenti. Le
PERGINE
Il film di Papaleo
oggi al cinema
■■ L’ultimo sforzo
cinematografico di Rocco
Papaleo sarà proiettato
questa sera al Teatro
Comunale di Pergine. “Un
boss in salotto” è il titolo
della pellicola diretta da
Luca Miniero, che lo vede
protagonista insieme a
Paola Cortellesi, Luca
Argentero e Angela
Finocchiaro. Proiezione
doppia, alle 16 e alle 20.45.
(g.f.)
FIEROZZO
Daiana Boller parla
di difesa territoriale
■■ Serata culturale oggi a
cura del “Welschtiroler
Schuetzenbund”. Nella
sala pubblica, in municipio,
si parlerà di “La difesa
territoriale, dai “Sizzeri” ai
“Landesschuetzen” .
Relatrice sarà Daiana
Boller (studiosa di storia).
Interverranno Stefano
Agostini, Giuseppe Corona
e Lorenzo Baratter.
Appuntamento alle 20.30.
(r.g.)
TENNA
Corso di tedesco
in biblioteca
L’acqua del Lago di Caldonazzo ha già invaso i litorali della sponda di San Cristoforo: dal Lido fino alle Darsene spiagge e strade stanno scomparendo
idrovore non erano riuscite a
limitare i danni, ma la richiesta era stata comunque ignorata. Era stato registrato un innalzamento record del livello
dell’acqua: circa 150 centime-
tri in più rispetto al livello normale. Certo che sono anni che
dagli operatori del lago vengono presentate richieste di sistemare una volta per tutte la situazione con interventi radica-
li in località Brenta, dove prende avvio il fiume omonimo.
Per il momento si attende a posizionare le idrovore e si tiene
monitorata la situazione da
parte del servizio bacini mon-
tani della Provincia. Non è
pensabile di dover far fronte a
una nuova situazione come
l’anno scorso” dicevano ieri a
Caldonazzo, ma anche a San
Cristoforo.
(r.g.)
volontariato
Nuvola, la sede arriva a settembre
L’annuncio durante l’assemblea dei volontari della Valsugana
◗ CALDONAZZO
Operativo da poco più di 25 anni, il Nuvola Valsugana è in attesa, da anni, della nuova sede.
E forse la vede all’orizzonte.
Per l’immobile “ex Alpefrutta”
a San Cristoforo, ora ridotto in
una situazione di estremo degrado, è in vista un intervento
di totale sistemazione. Addirittura è programmata per il prossimo autunno la sua inaugurazione. La promessa c’è. Si vedrà se in effetti sarà così.
Che per il Nuvola Valsugana
da Civezzano a Borgo passando per Pergine, sia una necessi-
tà, è evidente ormai da anni,
con il capo nuvola Giorgio Paternolli a sottolinearne l’urgenza. Così è stato l’altra sera, nel
corso dell’annuale assemblea
degli iscritti, alpini e “soci aggregati”, comunque tutti volontari. Ed erano praticamente
tutti presenti insieme al vice
Flavio Giovannini e al tesoriere
Severino Marchesoni. Un’assemblea presieduta da Maurizio Pinamonti, presidente Sezione Ana Trento. A siglare,
con la sua presenza, che alpini
e protezione civile sono due realtà legate a doppio filo «a quella che è - ha detto Paternolli - la
guida culturale e spirituale che
Ana nazionale ci fornisce: un
ruolo importantissimo. Quando firmiamo convinti la tessera
, dobbiamo seguire le regole
dello statuto nazionale. Alcune
cose dovranno cambiare e
evolversi nel tempo, ha aggiunto, ma oggi sono così e vanno
rispettate». Il tema è stato ripreso dal presidente Pinamonti con una serie di eloquenti
considerazioni a proposito della “leva obbligatoria” sospesa,
del ruolo dei “soci aggregati”,
delle modifiche allo statuto
che in sede nazionale si stanno
approntando proprio per far
L’assemblea dei Nuvola della Valsugana che si è tenuta a Caldonazzo
pronte alle nuove esigenze, ma
«sempre con l’obiettivo, ha detto, di portare avanti insieme
agli “amici” quei valori che
contraddistinguono gli alpini e
l’associazione d’arma che li
raggruppa».
I lavori dell’assemblea, presenti anche i consiglieri di zo-
na della Valsugana e Tesino e
dell’Alta Valsugana con don
Carlo Hoffman, assistente spirituale, nonché il maresciallo
dei carabinieri Francesco Giacchetto, i rappresentanti della
Cri. Dalla relazione letta da Paterno è emersa la consistente
attività svolta: con 13.000 chilo-
■■ Iscrizioni oggi
pomeriggio dalle 14.30 alle
18 al corso di tedesco per
studenti delle scuole
medie attivato in
biblioteca a cura della
professoressa Francesca
Micheli. (g.f.)
metri percorsi dai 5 automezzi,
i corsi di formazione, le esercitazioni, ma anche le prestazioni: 620 giornate lavorate e 155
volontari impegnati. Si è trattato soprattutto di sostegno logistico a manifestazioni e iniziative sul territorio trentino, ma
non solo, oltre che assistenza
ai senza tetto, agli impegni in
Emilia; sostegno al Banco alimentare, ad inaugurazioni.
Non sono mancati i necessari
momenti ricreativi.
Già fissati alcuni impegni
per il 2014: convegni, trasferta
a Roma (dal Papa) in marzo, lavori in Emilia, corsi, partecipazioni ai Raduni Ana, supporto
a iniziative e manifestazioni,
esercitazioni, reperibilità. A dimostrazione della sempre
maggior preparazione dei volontari della Protezione civile.
(r.g.)
Val di Fiemme ❖ Val di Fassa
VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 TRENTINO
37
Fiemme, genitori e figli: 230 partecipanti Domenica sul Lusia c’è Pinocchio sugli sci
◗ CAVALESE
Si è tenuta presso la sala giunta del comune di Cavalese, la
riunione conclusiva del progetto “I genitori crescono…
lungo il cammino con i figli”.
Presenti i rappresentanti di alcuni partner di progetto, l’assessore Michele Malfer (Cavalese), il dirigente Lorenzo Biasiori (Rosa Bianca di Cavalese
e Predazzo), Laura Gabrielli
(Rurale Fiemme), l’assessore
Giovanni Maffei (Predazzo),
Rosella Comai e Monica
Dassala della Cooperativa progetto 92, Emanuela Fellin e Federica Scarian dello Studio di
Pedagogia che ha coordinato
il progetto. Il percorso biennale si è rivolto a genitori e a
chiunque abbia sentito la necessità di condividere la propria esperienza sulle tematiche legate alla genitorialità e
all’educazione. Dopo una prima fase di promozione da ot-
tobre a dicembre 2011, gli incontri si sono susseguiti a partire da gennaio 2012 fino a
concludersi a dicembre 2013
(80 incontri per oltre 200 ore
di confronto, 230 partecipanti, al 90% mamme). Un progetto di valle, non solo per il coinvolgimento di molti enti partner, ma anche per la provenienza dei genitori partecipanti e per la dislocazione degli incontri nei diversi paesi.
(l.ch.)
◗ MOENA
Domenica all’Alpe di Lusia,
avrà luogo il tradizionale appuntamento con la selezione zonale
della 32ª edizione “Pinocchio
sugli sci” organizzata dall’Unione Sportiva Monti Pallidi di Moena e riservata agli atleti delle
categorie: baby, cuccioli, ragazzi ed allievi (maschi e femmine)
appartenenti agli sci club della
Provincia di Trento. E’ prevista
una prova di slalom gigante vali-
da per le qualificazioni alle finali nazionali in programma
all’Abetone nei giorni 29 – 30 31 marzo – 1 – 2 aprile. Si qualificano i primi 14 maschi e le prime 10 femmine di ciascuna delle suddette categorie. La manifestazione, organizzata dall’Azienda di Promozione Turistica
“Abetone–Pistoia –Montagna
Pistoiese” e dallo Sci Club
“Pinocchio” di Pescia, è iscritta
nei calendari ufficiali della Federazione Internazionale Sci e del-
la Federazione Italiana Sport Invernali fra le grandi competizioni dello sci alpino giovanile per
l’ originalità della sua formula in
quanto insiste su tutto il territorio nazionale dalle Alpi agli Appennini dalla Sicilia alla Sardegna e, con le venti selezioni zonali, risulta la più amata dai giovani sciatori italiani che, in oltre
5mila, prenderanno parte alle
prove di qualificazione. L’U.S.
Monti Pallidi organizza la selezione regionale da 19 anni. (g.b.)
1
Studenti al lavoro in... vacanza
Al Cfp di Tesero gli stage sul campo: dal Tour de Ski alla cena di gala della Croce Bianca
◗ TESERO
Gli studenti del settore alberghiero e ristorazione del Cfp al Tour de Ski
Si può fare scuola anche in vacanza. Il rapporto con il territorio che il mondo della scuola,
anche in Fiemme e Fassa, ha
instaurato proficuamente da
anni non può conoscere pause
natalizie o pasquali ma deve
essere continuo e costante.
L'ultimo esempio viene dagli
studenti e insegnanti del settore alberghiero e ristorazione
del Centro di Formazione Professionale di Tesero che recentemente hanno collaborato,
come solo loro sanno fare, al
Tour de Ski 2014. Di seguito il
loro racconto di quest'esperienza: «Certo che passare le
vacanze a scuola è stato da
pazzi, ma ne è valsa la pena! Il
primo giorno, alle 8, pronti in
cucina! E la mattina è passata
tra cipolle, verze e patate, ma
anche lavori di precisione, profumi di cioccolato, spezie e coloratissime decorazioni. Però
ci siamo divertiti molto».
Questa è la descrizione sintetica dell'esperienza di alcuni
dei sessanta studenti della
scuola professionale del settore alberghiero e ristorazione
che hanno collaborato alla realizzazione del copioso buffet,
che anche quest'anno ha arricchito il Tour de Ski 2014, gara a
tappe di sci nordico. La grande
festa, nella bellissima cornice
della Valle di Fiemme, fra colori, sapori, musica e sport è stata valorizzata dalla presenza
degli allievi, coordinati dagli
chef Renzo Croce, Diego Gianmoena, Silvio Piu e Roger Pon-
tarin e dai maitre Gianni Cantini e Angelo Scarangella.
Per il Centro di formazione
di Tesero è ormai consolidata
questa modalità di “fare scuola” in stretta collaborazione
con il territorio e il mondo del
lavoro, modalità di insegnamento che richiede un costante impegno dei docenti, motivati da passione e professionalità. E il Tour de Ski non è l’unico esempio. Il 29 gennaio infatti al Centro di formazione professionale di Tesero è stata organizzata la cena di gala a favore della Croce Bianca di Tesero
con la consegna diplomi ai
partecipanti del corso di volontariato. Anche in quest'occasione i ragazzi del Cfp si sono
dedicati anima e corpo
all’evento.
(mi.za.)
in breve
SORAGA
Cesare Bernard
presenta il suo libro
■■ Questo pomeriggio alle 18
presso la sala consiliare del
Comune di Soraga verrà
presentato il libro “N fascian te
l’Africa. La Miscion de p.
Marcelin Pellegrin. Diarie dal
Mozambico (1947-1951)” a
cura del professore Cesare
Bernard. (v.r.)
MOENA
Borse di studio,
cerimonia rinviata
■■ A causa dei problemi di
viabilità, la cerimonia di
assegnazione delle borse di
studio della Rurale val di Fassa
e Agordino, in programma
oggi alle 17 e 30 nell'aula
magna del polo scolastico, è
rinviata a data da destinarsi.
(g.b.)
ZIANO DI FIEMME
Domani Supermario
con Zapping
■■ Domani alle 20 e 30 è in
programma presso il teatro
parrocchiale di Ziano l’ultimo
spettacolo della 7ª rassegna
teatrale promossa dall’
Associazione culturale Ziano
insieme, guidata da Emilio
Partel . Si tratta di uno
spassoso spettacolo di
"Zapping" di e con Mario Cagol
(Supermario) . (l.ch.)
domani fassa coop in assemblea
Nuovo regolamento
per le sponsorizzazioni
◗ VALLE DI FASSA
Come ogni anno questo è il
periodo di presentazione dei
bilanci, anche per la Famiglia
Cooperativa val di Fassa che
con 1.973 soci e picchi di 115
dipendenti in tempo di stagione, è la cooperativa più
grande della val di Fassa e
una delle aziende più importanti sul territorio. Il Fassa Coop ha clienti in Trentino, in
Provincia di Bolzano e Belluno e offre un servizio soprat-
tutto al settore alberghiero.
Domani pomeriggio ci sarà
l’assemblea dei soci alle 14 e
30. Quest’anno sarà presso il
teatro parrocchiale di Pozza
di Fassa dove verrà predisposta anche la video conferenza
nella sala sottostante.
All’ordine del giorno, oltre
alle relazioni e all’approvazione del bilancio, ci sarà anche
l’approvazione del Regolamento per l’erogazione dei
contributi e delle sponsorizzazioni, per non creare dispa-
rità fra le domande e inoltre ci
sarà anche l’elezione delle cariche sociali. Sono da eleggere cinque componenti del
Consiglio di amministrazioni
in sostituzione degli uscenti
rieleggibili che sono Emilio
Gross (attuale presidente),
Marco Rasom e degli uscenti
non rieleggibili per volontà
personale che sono Giuseppe
Detomas (che lascia dopo essere stato eletto consigliere
provinciale), Maria Ghetta e
Livio Depaul.
VIABILITà E TURISMO
2
Dopo le abbondanti nevicate
dei giorni scorsi, ieri, Fassa si è
svegliata nell’abbraccio del sole che ha mostrato la valle in
tutto il suo splendore. Il manto
nevoso che avvolge, le cime come i paesi, ha restituito un paesaggio incantato ai residenti e,
in particolare, ai turisti che
soggiornano in questi giorni in
Fassa. Tanti quelli che, fin dal
primo mattino, hanno affollato i comprensori sciistici che si
sono presentati all’appuntamento con la bella giornata di
sole con piste ben battute e
servite da impianti praticamente tutti aperti (chiusi me-
Giovani e imprese,
stasera l’incontro
Nella foto il premio Fassa che quest’anno andrà al Coro Valfassa
Elezioni anche nel consiglio sindacale. Scadono i
mandati di Adriano Boschetto, Teresa Rizzi, Quirino Zulian, Mario De Zoldo e Nicola
Zanoner, tutti rieleggibili. Du-
rante l’assemblea verrà consegnato anche il tradizionale
premio Fassa che quest’anno
è stato assegnato al Coro Valfassa.
(v.r.)
■■ La Cassa Rurale di
Fiemme, in collaborazione con
Impact Hub Rovereto e
Fondazione Ahref, organizza
una serie di incontri rivolti alla
popolazione, ed in particolare
ai giovani che vogliono fare
impresa. Primo appuntamento
oggi alle 20 e 30 nell’
auditorium della Rurale in
piazza Cesare Battisti. (l.ch.)
valle di fassa
Riaperti i passi, gli operatori al lavoro
◗ VAL DIFASSA
TESERO
no del 10%), dal Ciampac
all’Alpe Lusia. Anche la viabilità, che sul fondovalle non ha
mai subito impasse, già da diversi giorni assicura i collegamenti con i valichi di Costalunga e Sella e, da mercoledì scorso, anche con il versante trentino di Passo San Pellegrino. Importante la riapertura di questo valico anche per gli operatori turistici della località, che
ieri sono tornati alla normalità
del lavoro della stagione invernale. «C’è davvero tanta neve dice Gino Defrancesco, gestore della Baita Paradiso sulle piste del San Pellegrino - e ieri, di
buon mattino, io e i miei collaboratori abbiamo spalato un
bel po’ per rendere comodi gli
accessi e allestire la terrazza.
Abbiamo liberato anche parte
del tetto, specie dove si era accumulata molta neve, spinta
dal vento che soffia spesso in
questa zona». Sciatori entusiasti quelli che ieri si sono goduti
una sosta al rifugio di Defrancesco: «Dopo le precipitazioni
dei giorni scorsi, i turisti non
vedevano l’ora di tornare in pista col sole e noi ce l’abbiamo
messa tutta per accoglierli al
meglio, dopo qualche giorno
di chiusura forzata. L’abbiamo
presa con filosofia e adesso
speriamo che riaprano il passo
anche dal lato veneto, così torneremo a pieno regime».
Gennaio, precipitazioni quadruplicate
◗ VALLEDIFASSA
Eccezionalmente mite, ma senza sole, il mese di gennaio. Ma è
stato anche straordinariamente ricco di precipitazioni. A supportare questo quadro generale
è la elaborazione dei dati di Meteo Trentino, stazione di Moena ubicata presso la diga di Pezzé. Temperature alte per un periodo che, stando alla tradizione, dovrebbero segnare i picchi
di freddo stagionali. Tanto alte
che la media delle misurazioni
del primo mattino, quelle più
basse per intendrci, si è fermata
a 4,4 gradi sottozero. Solo due i
giorni sottozero a due cifre: il 29
con -12,4˚ e il giorno 25 con
–11,4˚. Come pure solo in due
giornate il termometro è andato sottozero al pomeriggio
quando si testano le temperature massime. La media di queste
ultime si è attestata a 4,7 gradi.
La perdurante copertura (8
giorni di sole) e i gradi di umidità (massimo 96%) hanno dato
luogo a precipitazioni diffuse
che nel fondovalle si sono spesso mischiate alla pioggia comprimendo il manto nevoso. Ciononostante l’accumulo delle
singole nevicate ha comunque
raggiunto il metro e mezzo
mentre l’acqua è stata misurata
in 190 millimetri. Quattro volte
tanto le precipitazioni del gennaio 2013.
(c.g.)
Val di Non ❖ Val di Sole
VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 TRENTINO
1
Da Canazei a Cervinia gli stage del Cfp di Ossana
◗ OSSANA
Val di Sole, val di Non, Val Rendena, Canazei, Fiera di Primiero, Cervinia: queste sono le località nelle quali i ragazzi delle
classi terze (gastronomia e sala-bar) e quarta del Centro Formazione Professionale di Ossana, sono impegnati in
un’esperienza di stage, che li
vedrà attivi e protagonisti principali all’interno dei più rinomati locali del Trentino e della
Valle d’Aosta. L’esperienza formativa avrà una durata di tre
settimane per i ragazzi delle
terze e di sei settimane per la
classe quarta. La scuola alberghiera solandra ha instaurato
delle importanti collaborazioni con queste località: nello
stage lo studente vive concretamente il mondo della ristorazione e dell’accoglienza, e tutti
gli aspetti ad essi collegati: lo
stage, inoltre, agevola le scelte
professionali dei giovani e con-
sentirà alle aziende di conoscere dei potenziali collaboratori.
Un'esperienza che collega i
processi scolastici e il mondo
del lavoro: i ragazzi sono stati
adeguatamente preparati attraverso delle lezioni in classe
e svariate attività pratiche di lavoro, al fine di affrontare successivamente una situazione
lavorativa reale, in cui la responsabilità formativa è condivisa dalla scuola e dall’impresa secondo una metodologia
comune. I tirocini rappresentano delle esperienze sia formative che di orientamento,
in quanto costituiscono uno
degli strumenti meglio capaci
di colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro e, soprattutto, lo scostamento tra
le competenze di chi studia e
quelle richieste dalle imprese.
Proprio per tale motivo, anche
i ragazzi della classe seconda
“Sala-bar ed accoglienza” del
Cfp, stanno affrontando una
breve ma significativa esperienza formativa, presso alcuni Uffici Informazioni Turistiche della Val di Sole. Il tirocinio è finalizzato ad acquisire
competenze professionali di
ruolo e ad agevolare le scelte
lavorative del giovane, al quale
esso permette di conoscere
“dal vivo” il sistema aziendale
e favorisce quindi un primo
approccio al lavoro.
Sia per quanto concerne gli
stage nelle varie strutture ristorative, sia per quanto riguarda
il tirocinio presso gli Uffici Turistici, la scuola alberghiera
vuole porre l’accento sulla collaborazione con gli Enti territo-
Per i Nuvola 568 giorni di lavoro
Val di Sole, il bilancio del 2013. E ora gli alpini cercano di reclutare nuovi volontari per la loro attività
◗ VALLEDISOLE
Il 2013 è stato un anno di particolare impegno per i Nuvola
(Nucleo di Volontari Alpini) della Val di Sole: nella consueta assemblea annuale recentemente tenutasi a Ossana, Maurizio
Ravelli, dinamico presidente
dell’attiva associazione di protezione civile, ha evidenziato le
568 giornate lavorative complessive di impegno del sodalizio, ricordando innanzitutto il
lungo e costante impegno in
Emilia in seguito al terremoto
del maggio 2012, con le presenze lavorative presso i vari cantieri organizzati dalla Provincia.
Non sono mancati inoltre i numerosi interventi a supporto di
importanti manifestazioni o altri sodalizi. Spiccano soprattutto gli sforzi profusi in occasione
del campeggio provinciale degli Allievi dei Vigili del Fuoco a
Tesero, del ritiro pre campionato del Napoli Calcio a Dimaro,
del raduno provinciale dei Forestali e del rapido intervento in
seguito alle grandi nevicate natalizie.
Fondamentali poi l’aiuto per
il perfetto funzionamento della
consueta Raccolta del Banco
Alimentare, il supporto all’attiva associazione in favore del
Kenya “Val di Sole Solidale” e
l’impegno lavorativo a Rivarolo
del Re (Cremona), per la realizzazione di una grande struttura
Foto di gruppo per i volontari Nuvola della valle di Sole in occasione del campeggio degli allievi dei vigili del fuoco volontari a Tesero
gestita dell’ente “Tenda di Cristo” di padre Francesco Zambotti ed interamente concepita
per ospitare malati terminali di
Aids.
L’organizzazione locale di volontari, che annovera attualmente 63 componenti tra uomini e donne, è stata inoltre impegnata in numerose giornate di
aggiornamento ed esercitazioni di protezione civile. Da sottolineare anche la presenza di 6
allievi (quattro ragazzi e due ragazze). Secondo Ravelli “l’obiettivo fondamentale è quello di
creare una sorta di vivaio per
educare e formare nuovi volontari, consentendo dunque alla
nostra organizzazione di poter
Riva del Garda centro storico
vendesi locale uso ufficio
con possibilità di cambio d’uso
5 vani
2 disimpegni
2 wc, 123 mq
classe energ. G
operare ancora con efficacia e
capillarità di interventi”.
In tale ottica i Nuvola solandri si presenteranno di nuovo
nelle scuole medie valligiane
per presentarsi e cercare nuovi
aderenti. Il profondo e costante
impegno profuso dai Nuvola solandri nel sociale e nel volontariato è stato più volte sottolinea-
La PICCOLA PUBBLICITÀ si riceve
presso la A. MANZONI - 39100 BOLZANO, Via Volta 10, tel. 0471 /
307900, fax 0471 / 976563
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29enne, mora, sensuale, dolcissima, travolgente, divertimento assicurato, antistress, relax totale.348 6485508
348.23.36.681
riali e sulla valorizzazione del
territorio stesso: i ragazzi potranno entrare in contatto con
tradizioni culinarie differenti
dalle proprie, avranno la possibilità di imparare a selezionare e abbinare piatti e vini in coerenza con lo stile enogastronomico adottato da quel specifico luogo, conoscere nuove
materie prime e la loro lavorazione, ricercare ingredienti e
ricette che rispecchiano la cultura e il territorio di appartenenza della gente, con l’aiuto
di tutte le moderne apparecchiature in dotazione alle cucine e le attrezzature per la conservazione dei cibi.
(al.mo.)
IN BREVE
VALLE DI SOLE
Corsi di italiano
scadono i termini
■■ Scadono oggi i termini
per le iscrizioni al II˚ modulo
dei corsi gratuiti di lingua e
cultura italiana, livello base,
organizzati dalla Comunità
della Valle di Sole. I corsi
sono rivolti ai cittadini
stranieri non comunitari
maggiorenni in possesso di
permesso di soggiorno o in
procinto di ottenerlo.
L'obiettivo del progetto, che
coinvolge l’intero territorio
della Valle di Sole, è quello
di affrontare, in termini
promozionali e preventivi, il
processo di inserimento ed
integrazione dei cittadini
stranieri residenti,
attivando con
l’insegnamento della lingua
italiana e dell’educazione
civica le condizioni che
favoriscono la conoscenza,
il dialogo, il rispetto
reciproco e la coesione
sociale. Anche per questa
edizione, al fine di agevolare
la partecipazione del
maggior numero di persone
interessate, le sedi del corso
saranno due: Malè ed
Ossana. Le lezioni si
terranno nelle aule degli
edifici che ospitano le
scuole medie.
Le iscrizioni per questo
secondo modulo sono
aperte fino ad oggi.
Informazioni ed eventuali
adesioni presso il Servizio
Socio-Assistenziale della
Comunità della valle di Sole.
AVVISI ECONOMICI ENTI PUBBLICI E ISTITUZIONI
TRENTO Nord splendida ragazza giapponese
per momenti indimenticabili.Tutti i giorni.
366 7221588
Per informazioni
chiamare al
to e ringraziato da Giuliano
Mattei, presidente dei Nuvola
trentini, da Alessio Migazzi, Presidente della Comunità della
Valle di Sole e da Alberto Penasa, consigliere degli Alpini in
congedo per la zona Valli di Sole, Peio e Rabbi. Grandi elogi anche dai sindaci di Dimaro e Vermiglio.
39
Gli avvisi pubblicati sono consultabili on-line all’indirizzo: www.entietribunali.it
Valli Giudicarie ❖ Val Rendena
VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 TRENTINO
Pinzolo ha deciso, torna l’Inter
La prossima estate per la quarta volta la squadra nerazzurra sarà in ritiro in val Rendena
◗ PINZOLO
Chiuso e approvato il bilancio
2013 (portato a casa l’appoggio dei Comuni della Val Rendena, registrato il sostegno di
imprescindibili sponsor territoriali quali la Famiglia Cooperativa e la Cassa Rurale di Pinzolo, ma anche delle Rurali di
Strembo, Spiazzo Rendena e
Adamello-Brenta e altri enti,
infine confermata la collaborazione dei partner di progetto
Trentino Turismo e Apt Madonna di Campiglio Pinzolo
Val Rendena) la quarta edizione del ritiro a Pinzolo dell’Inter è stata definitivamente ufficializzata.
Questa la notizia che Anita
Binelli, presidente del comitato organizzatore del ritiro nerazzurro e assessore al turismo
e cultura del Comune di Pinzolo, capofila dell’iniziativa, ha
annunciato dopo aver presentato ai componenti del Comitato dati e cifre del ritiro 2013.
Unanimi sono stati gli apprezzamenti nei confronti del lavoro svolto dalla presidente e da
tutto il gruppo operativo. Primo passo di avvicinamento
verso la quarta edizione sarà
l’incontro tecnico-organizzativo con i dirigenti nerazzurri
che si terrà nel prossimo fine
settimana a Milano.
«Il ritiro - spiega la presidente - è stato apprezzato sia dalla
squadra, che a Pinzolo si è tro-
Moratti e Thohir, il passato e il futuro dell’Inter avranno sicuramente una cosa in Comune: il ritiro a Pinzolo
vata molto bene. Gli operatori
turistici e le aziende hanno
gradito l’iniziativa e tra tifosi
interisti e residenti c’è sempre
stato un clima positivo e di
amicizia. L’appoggio dimostrato dal territorio al progetto
è ampio, i rapporti con i dirigenti dell’Inter molto buoni e
per questi motivi abbiamo deciso di continuare. Il ritorno
promozionale ed economico è
sicuramente positivo».
Gli stessi operatori sostengono che il ritiro è, per Pinzolo e
la Val Rendena, un “secondo
Ferragosto”. Le presenze certificate generate dall’Inter sono
state, a luglio 2013, 60.000 che,
moltiplicate per una spesa media giornaliera di 70 euro, hanno prodotto una ricaduta economica diretta stimata in 4 milioni e 200mila euro. Il 20 luglio 2013 è stata la giornata record di tutte e tre le edizioni
del ritiro con 10.036 persone
che hanno fatto il loro ingresso
sugli spalti del centro sportivo
“Pineta”.
«Al seguito della squadra spiega Anita Binelli, dati alla
mano - ci sono stati 57 giornalisti della carta stampata, 17
giornalisti web, 35 giornalisti
tv e 15 fotografi. Solo durante i
10 giorni del ritiro sono usciti
513 articoli dedicati alla presenza dell’Inter a Pinzolo, sul
web 183, mentre i passaggi radio/tv sono stati 492. Il banner
promozionale pubblicato sulla home page del sito inter.it è
comparso 9 milioni di volte,
mentre 42.312 sono state le pagine viste nella sezione dedicata del portale interista. Il 21
giugno 2013, la newsletter su
Pinzolo e la Val Rendena, inviata tramite il database Inter,
ha raggiunto oltre 313.000
utenti».
Tra le altre azioni promozionali troviamo anche i messaggi radiofonici diffusi tramite
Radio Italia (4 milioni e
734.000 sono gli utenti medi
giornalieri della radio). La
campagna stampa su “Sport
Week”, “Gazzetta dello Sport”
e “Corriere della Sera” ha raggiunto oltre 50 milioni di contatti, mentre i led pubblicitari
su Pinzolo-Val Rendena che,
in occasione di diverse partite,
sono stati installati a bordo
campo, 7 milioni di contatti.
Durante il ritiro 2013, molto
apprezzate le attività svolte
presso l’Inter Village, le sessioni di allenamento gratuite e
sempre aperte al pubblico,
l’Inter day camp, scuola calcio
con i tecnici interisti, ma anche le attività di gioco e animazione per i piccoli ospiti e tutte
le iniziative proposte per rendere ancora più piacevole i
soggiorno dei i tifosi.
Da giorni sotto la neve, la
Val Rendena volge lo sguardo
sulla prossima estate. E sogna.
«Il ritiro - conclude Anita Binelli - dovrebbe, per alcuni giorni,
sovrapporsi ai Campionati del
mondo di calcio. Che emozione sarebbe poter vedere l’Italia in finale (13 luglio 2014) e tifare i nostri azzurri insieme
all’Inter».
val rendena
1
Dicembre regala
un più 11,99%
di arrivi stranieri
◗ VAL RENDENA
La stagione invernale a Madonna di Campiglio Pinzolo
Val Rendena è iniziata con il
segno più. I primi dati disponibili, relativi al mese di dicembre, registrano, in tutto l'ambito un +4,82% nelle presenze e
un -2,17% negli arrivi rispetto
alla precedente stagione, che
era stata una stagione positiva. Come già evidenziato in altri mesi, l'aumento degli arrivi/
presenze stranieri stanno colmando la flessione degli italiani. Sempre in relazione a tutto
l'ambito, infatti, gli arrivi stranieri sono cresciuti del
+11,99% e le presenze del
22,71%, mentre gli arrivi italiani fanno segnare un -5,72% negli arrivi e un -1,07% nelle presenze.
Entrando nel dettaglio, il dicembre a Madonna di Campiglio si è concluso con un
-0,54% negli arrivi, ma un +
6,76% nelle presenze; stranieri
+11,18% (arrivi) e +27,45%
(presenze); italiani -3,89% (arrivi) e -0,40% (presenze). Più
marcata la flessione a Pinzolo
con un -7,48% negli arrivi e
-0,77 nelle presenze. Anche
qui è da segnalare il deciso aumento degli stranieri: rispettivamente +4,15% negli arrivi e
+3,22% nelle presenze; gli italiani si attestano, invece, su
-9,74% nelle presenze e un
-2,03% negli arrivi.
(g.c.)
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