Gennaio 2010

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Gennaio 2010
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F I BA
N OT IZ I A R IO
Numero 6
Gennaio 2010
- G E N NA IO 2 0 1 0
Riservato agli iscritti
ANTIRICICLAGGIO:
SOMMARIO
L A S U P E R F I C I A L I T À S I PA G A M O L T O C A R A
Antiriciclaggio: la
superficialità si
paga molto cara
1
Parliamo di Long
Term Care
2
Mifid: istruzioni
per l’uso (2°parte)
3
Lettera di Shyam
E.K.
4
Appello per Haiti
4
www.fiba.it
Il 14 gennaio scorso si
è tenuta, presso la sala
consigliare del Comune
di Carrara e sotto il patrocinio della Fiba Cisl
di Massa Carrara, un
importante conferenza
in materia di Antiriciclaggio.
Il nostro Mario Capocci,
esperto in materia della
Segreteria Nazionale,
ha illustrato con estrema chiarezza un tema
che forse non tutti i
bancari hanno ancora
inquadrato nella sua
complessa gravità.
In attesa che Mario ci
confermi una possibile
sessione della conferenza anche a Spezia,
riassumiamo i principi
cosi ben esplicitati nell’incontro di Carrara.
Fondamentale è pun-
tualizzare che la segnalazione di operazione
sospetta ai fini antiriciclaggio non ha niente a
che vedere con la registrazione antiriciclaggio
(cosiddetta procedura
Gianos), ogni bancario
deve essere consapevole che sono attività
ben distinte.
La registrazione, molto
spesso innescata automaticamente dalle procedure, è finalizzata al
censimento dei soggetti
nel Data Base antiriciclaggio a prescindere
da eventuali sospetti di
operazioni irregolari.
La segnalazione nasce
invece dal sospetto o
anche dal semplice
dubbio che l’operazione
che si sta svolgendo in
banca sia in qualche
modo riconducibile ad
attività illecite. La segnalazione deriva da
una valutazione che
l’addetto di sportello o
il gestore della relazione fa in base a sue sensazioni e che deve trasmettere al responsabile della filiale il quale, a
sua volta, può valutare
l’opportunità di comunicare il fatto ai vertici
aziendali.
Qui sta il nocciolo della
questione, la mancata
segnalazione fa scattare responsabilità personali dei soggetti con
implicazioni sia penali
che amministrative, ma
mentre le prime sono
limitate ai casi di colpa
grave (sostanzialmente
omissioni dolose di segnalazioni), le seconde
FIBA notiziario - Gennaio 2010
riguardano tutti i casi e
molto spesso si parla di
MILIONI DI EURO DI
MULTA.
MULTA
La legge contempla
anche la corresponsabilità della banca, ma
concede una scappatoia che, ormai, tutti gli
istituti di credito hanno
ampiamente sfruttato;
infatti se l’azienda ha
adottato particolari norme
organizzative
(cosiddetti codici etici)
e ha stabilito sanzioni
disciplinari
correlate,
può lecitamente addossare l’intera responsabilità al suo dipendente.
te
Concludendo
questo
succinto esame, in attesa del prossimo incontro con Mario Capocci,
che speriamo di organizzare a Spezia intorno
ad Aprile, ribadiamo la
necessità di non trattare questo argomento
con leggerezza. Purtroppo la legge non si
può ignorare e i giudici
non perdonano. Le multe fino ad oggi elevate
non si sono potute evitare e molti colleghi
sono stati letteralmente
rovinati (consideriamo
che molto spesso le
aziende associano all’evento il procedimento
disciplinare di licenziamento). Quindi in presenza del solo dubbio
che l’operazione debba
essere segnalata come
sospetta è bene farlo,
avendo anche l’accortezza di comunicare
con il proprio responsabile in forma scritta e
certificabile
Pagina 2
PARLIAMO DI LONG TERM CARE
Quando le segreterie
confederali intervengono a difesa delle importanti acquisizioni sociali
conquistate dal sindacato nella seconda metà del secolo scorso,
sulla stampa nazionale
–
a
parole
“indipendente” ma in
realtà “padronale” vengono tacciate di
conservatorismo. L’economia globalizzata, il
modello economico
post-industriale e, non
ultima, l’attuale grave
crisi economica: per
questi motivi secondo i
commentatori economici le scarse risorse disponibili dovrebbero
essere destinate al rilancio delle imprese e
non “sprecate” per tutelare i bisogni delle
famiglie, dei lavoratori
e dei pensionati.
Seppur certamente colpevole di una catastrofica crisi mondiale, per i
nostri economisti il modello economico americano resta sempre la
stella polare cui far riferimento. Non sanno o
non vogliono accorgersi
che persino negli stessi
USA la pur timida riforma sanitaria, fortemente voluta dal Presidente
Barack Obama, sta finalmente seguendo
rotte più prossime agli
esempi di welfare state
dell’Europa occidentale.
Proprio perché nel nostro Paese da tempo
non spira un vento favorevole allo stato sociale, ogni passo in avanti verso maggiori
tutele va considerato
come una vittoria. E
veniamo allora al tema
della non autosufficienza che, se già ora è un
grave problema, ancor
più si rivelerà in futuro
una questione prioritaria. Attualmente le risorse ad essa destinate
dallo stato e dalle regioni sono una misera goccia in un mare di bisogno, ma se non ci fosse
stata la convinta e massiccia mobilitazione dei
sindacati confederali, in
particolare della categoria dei pensionati,
persino quel poco mancherebbe.
Nel frattempo un importante segnale di attenzione è arrivato anche
dalla nostra categoria,
che sui temi previdenziali da sempre ha dimostrato una sensibilità maggiore di altre. Da
due contratti per gli
assicurativi e dal 2007
per i bancari sono stati
infatti stipulati con ANIA
ed ABI accordi sulla
Long Term Care,
Care grazie
ai quali i colleghi colpiti
da malattie che li rendono non autosufficienti ricevono aiuti, in denaro od in altre prestazioni, che quantomeno
alleggeriscono il loro
grave stato di necessità. E’ da sottolineare,
peraltro, che il costo di
questa copertura assicurativa è totalmente a
carico delle imprese.
Esse al momento destinano una cifra poco
significativa - in ABI 50
€ annui per ciascun
dipendente – ma in
futuro, con il prevedibile aumento delle prestazioni dovute agli assistiti, l’onere è destinato a salire notevolmente e verrà messa così a
dura prova la capacità
negoziale delle nostre
delegazioni contrattuali.
Come FIBA spezzina
abbiamo purtroppo dovuto assistere alcuni
colleghi in questo stato,
e quindi sappiamo per
esperienza concreta
che la non autosufficienza è una realtà tremenda, che può colpire
proditoriamente in tutte
le stagioni della vita.
Chi fosse interessato
ad approfondire la questione, entrando sulla
voce welfare nel menù
a sinistra della home
page del Portale nazionale della FIBA/CISL
www.fiba.it troverà una
lunga serie di argomenti, tra cui proprio LTC
(Long Term Care). Cliccandovi sopra, leggerà
un esauriente articolo
del segretario nazionale
Giacinto Palladino ed
avrà a disposizione
molti allegati di indubbia utilità. Oppure può
rivolgersi direttamente
alla nostra redazione
che, tramite posta elettronica, gli trasmetterà
la documentazione disponibile, compreso
l’approfondito Dossier
59, elaborato nel novembre scorso dalla
FIBA/CISL di Intesa
Sanpaolo, interamente
dedicato a questo vitale
argomento.
FIBA notiziario - Gennaio 2010
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M I F I D : I S T R U Z I O N I P E R L ’ U S O ( 2 ° PA R T E )
(…) Oltre alla valutazione dell’adeguatezza, si
deve anche considerare l’appropriatezza del
servizio da fornire. Bisogna reperire tutte le
informazioni dal cliente
sulla sua esperienza e
conoscenza in materia
di investimento con
riferimento al prodotto/
servizio proposto o richiesto, al fine di valutare se questi siano per
lui convenienti. Infine, il
gestore/addetto comunicherà al cliente se il
prodotto/servizio risulterà o meno appropriato. Ma se il cliente non
fornisse le informazioni
necessarie o se il test
risultasse negativo, il
gestore/addetto potrà
comunque procedere
con l’operazione (a differenza di quanto accade per l’adeguatezza)
l’adeguatezza
informando il cliente e
facendogli sottoscrivere
un’apposita manleva.
Esiste però una deroga
a quanto sopra detto, la
cosiddetta “mera esecuzione” (execution
only).
only) Si può cioè non
effettuare il test di appropriatezza se:
il servizio è su iniziativa
del cliente;
il servizio è per azioni
negoziate in un mercato regolamentato, oppure per strumenti del
mercato monetario,
obbligazioni, fondi comuni o altri strumenti
finanziari non complessi;
il cliente deve essere
informato che prestando il servizio la banca
non è obbligata a valutarne l’idoneità;
la banca deve rispetta-
re gli obblighi in materia di conflitto d’interessi.
Pertanto, ricordiamo
che:
semplice negoziazione:
non serve il test di appropriatezza;
altri servizi di investimento: è necessario il
test di appropriatezza;
consulenza e gestione:
è necessario il test di
adeguatezza.
P a r l a n d o
d i
“consulenza” giova ricordare quanto segue:
trattasi di “ prestazione
di raccomandazioni
personalizzate ad un
cliente, dietro sua richiesta o iniziativa di
chi presta il servizio,
con riguardo ad una o
più operazioni relative
ad un certo strumento
finanziario. La raccomandazione è personalizzata quando viene
presentata come adatta per il cliente, e si basa sulle caratteristiche
dello stesso; non è personalizzata se viene
diffusa al pubblico tramite canali di distribuzione” (art. 1 T.U.F.
comma 5 – d.lgs n. 164/07). Pertanto la raccomandazione è personalizzata e presentata
come adatta al cliente
e l’oggetto della stessa
è un determinato strumento finanziario.
Per quanto concerne i
prodotti finanziari assicurativi, la Consob invece ha stabilito precisi
obblighi e procedure al
di la di quanto già previsto per gli altri strumenti finanziari. La polizza
assicurativa è infatti
solo una struttura for-
male giuridica, in quanto detti prodotti si configurano come strumenti
finanziari strutturati
(index, unit linked –
ramo III – e certificati di
capitalizzazione – ramo
V). Per proporre questi
prodotti è necessario
che il gestore/addetto
abbia l’apposito attestato Isvap, acquisito
dopo un adeguato corso di formazione.
Anche per detti prodotti
il gestore/addetto dovrà effettuare, laddove
si svolga attività di consulenza, il test di adeguatezza. L’obbiettivo
della legge è chiaro: il
gestore/addetto deve
rendere consapevole il
cliente dell’operazione
assicurativa che questi
va a sottoscrivere.
Esiste un obbligo di
conservazione delle
informazioni raccolte
per un periodo di 5 anni, sia per provare che i
prodotti/servizi venduti
avessero superato i
test (adeguatezza/
appropriatezza), in caso
di controlli ispettivi, e
sia per eventuali contenziosi instaurati con
la clientela. Inoltre, i
documenti che sanciscono rapporti contrattuali tra azienda di investimento e cliente devono essere conservati
per tutto il tempo di
durata del rapporto
stesso.
L’obbligo di conservazione è fondamentale
per il gestore/addetto,
non solo perché assolve ai dettami della legge ma anche, e soprattutto, perché le informazioni raccolte sono il
solo mezzo che ha per
provare di avere assolto a tutto il processo
informativo previsto
dalla Mifid.
Ricordiamo inoltre il
rispetto del “principio
della trasparenza”, e
cioè che al cliente devono essere fornite informazioni corrette,
chiare e veritiere. Pertanto i colleghi dovranno fornire al cliente
sempre tutte le informazioni relative alle
operazioni, anche quelle (per esempio i costi
impliciti) che potrebbero inficiare il buon esito
della conclusione dell’operazione.
Pertanto, riassumendo
quanto espresso in
questi due articoli sulla
Mifid, ricordiamo sinteticamente le seguenti
novità per il bancario:
classificazione clienti
(controparti qualificate,
clienti professionali e
clienti non professionali);
i test di adeguatezza
(della consulenza prestata e del servizio di
gestione del portafoglio
offerto) e di appropriatezza (per gli altri sevizi
prestati, in particolare
gli altri strumenti finanziari offerti) e la mera
esecuzione (c.d. execution only);
i prodotti finanziari assicurativi e l’obbligo, per
la loro natura, di effettuare il servizio di consulenza (test di adeguatezza);
l’obbligo di archiviazione;
il principio della trasparenza.
FIBA notiziario - Gennaio 2010
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Lettera di SHYAM E.K. (ADOZIONE A DISTANZA AMI)
Di seguito riportiamo la
traduzione della lettera
ricevuta in occasione
del Santo Natale, da
uno dei 5 bimbi che
abbiamo in adozione a
distanza, presso l’AMI
Amici Missioni Indiane:
Miei cari amici,
grazie e tanto amore da
Shyam E. K. Vi auguro
un felicissimo Natale e
un Nuovo Anno pieno di
pace. Io prego per voi
ogni giorno, un ricordo
e una preghiera speciale la dirò durante la
Messa della notte di
Natale ed anche tutti i
giorni del prossimo anno.
Quest’anno io frequento l’ottava classe. La
mia scuola si trova a
circa 3 chilometri da
casa e io di solito pranzo a scuola. Gli studi
vanno bene anche se
matematica e scienze
sono materie un po’ più
difficili per me. Scienze
è divisa in tre settori:
Chimica, Fisica e Biologia. Nella prima sessione di esami ho ottenuto
65/100 di votazione in
tutte le materie e sto
cercando di fare del
mio meglio per migliorare il mio punteggio.
Ho avuto ottime valutazioni in Malayalam
(lingua locale) 80/100,
infatti mi piace molto
studiare Malayalam.
Spesso studio e faccio i
compiti con il mio amico Giokul che mi aiuta.
Come avevo accennato
nella mia precedente
lettera, io vivo con mia
sorella, purtroppo no ho
più i genitori e nessun
altro fratello. Il marito
di mia sorella ha avuto
altri due bambini dal
suo primo matrimonio,
ma anche la loro madre
è morta. Per questo lui
ha sposato mia sorella
e insieme hanno avuto
una bambina, alla fine
a casa siamo quattro
bambini.
Vi ringrazio ancora per
l’aiuto economico per i
miei studi, ho ricevuto il
denaro nel mese di
maggio e la scuola è
iniziata il primo giugno
successivo, così con il
denaro ho potuto comprare tutto il necessario
per l’ottava classe.
Come ho già detto vi
sono immensamente
grato e vi prometto di
pregare per voi.
Ancora una volta auguri
di un felice Natale un
Buon Anno 2010.
Grazie, con amore e
preghiere
Shyam E. K
APPELLO PER SALVARE VITE UMANE E PER RICOSTRUIRE HAITI:
Anche questo 2010 si
apre con una immane
tragedia. Immagini di distruzione totale di intere
cittadine, di morti in ogni
angolo, migliaia di case
crollate su sè stesse: questa è oggi Haiti dopo lo
spaventoso terremoto
della notte del 12 gennaio. Decine di migliaia di
morti, centinaia di migliaia di feriti. Manca tutto. La terra continua a
ricordarci che il nostro è
un pianeta giovane e che
non ha smesso di avere al
suo interno forze enormi
che possono causare nelle zone a rischio sismico
disastri e causare lutti
gravissimi. Ogni volta l’uomo appare impotente e
maledice il caso che si
abbatte con furia devastatrice su tutto ciò che incontra. L’ignoranza, la
povertà l’incuria, la speculazione, l’irresponsabilità
sono le prime cause di
tante tragedie. E’ successo in Abruzzo, con un terremoto di proporzioni relativamente modeste ed
oggi ad Haiti, con una
serie di terremoti deva-
stanti. Haiti è affidata
esclusivamente alla solidarietà internazionale e
alla capacità di chi lavora
e lavorerà per la ricostruzione di farsi Stato, di
sostituirsi a poteri evaporati nel nulla. Le lavoratrici ed i lavoratori del settore bancario italiano si
mobilitano da subito per
raccogliere fondi da destinare ad aiuti umanitari di
emergenza e per la ricostruzione. I sindacati, le
aziende fanno un appello
a tutti affinché partecipino con la consueta gene-
rosità ancora una volta ad
una raccolta straordinaria
di fondi. Prosolidar, il Fondo nazionale di settore
per progetti di solidarietà,
sarà incaricato della raccolta e della gestione dei
contributi raccolti.
Il nostro Fondo apre idealmente la raccolta destinando a Medici senza
Frontiere 30.000 euro ad
iniziative di prima emergenza.
Insieme potremmo dare
un contributo importante.
Salvare vite umane, ricostruire Haiti
Modulo da ritagliare ed inviare al
proprio Ufficio Retribuzioni
Hanno collaborato a questo numero: Gianfranco Palmero, Anna Maria Fortunato, Alessandro Mazzi, Lino
Bonanini, Massimo Baudone, Alessandro Podestà, Luca Moscatelli