pag. 428CONSULTATELO - Ordine dei Medici di Cosenza
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SOMMARIO anno XVII, N.2 luglio-agosto 2003 In copertina: “new home” (Zefiro) Editoriale Relazione morale www Attività dell'Ordine pag. pag. pag. 3 4 15 pag. 17 pag. pag. 19 20 pag. pag. 21 22 pag. 26 pag. 27 pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 30 32 33 34 36 37 38 39 “irritanti è poco” Prescrizione per indicazioni non riconosciute Risposte alle lettere Etica e Medicina pag. pag. pag. pag. 45 46 48 50 Corsi e convegni Associazioni Mediche Concorsi Piccoli annunci pag. pag. pag. pag. 52 55 55 56 Assemblea del 06.04.2003 Sedute del 09.04.2003, 15.05.2003 Seduta del 26.05.2003. Organo ufficiale dell’Ordine provinciale Revoca zone carenti continuità assistenziale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Comunicato stampa Cosenza FNOMCeO Direttore Responsabile I rinnovati Organi istituzionali Lucio Maria Aiello Mozioni approvate dal Consiglio Nazionale Comitato di Redazione Eugenio Corcioni, Giuseppe Guarnieri, Vincenzo La Grotta, Vittorino Lo Giudice, Fondazione ENPAM Pietro Nucci, Gianfranco Scarpelli. Corsi di specializzazione: contributi previdenziali a favore della “Quota B” del Fondo Generale Editore Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Riforma della disciplina regolamentare relativa alle degli Odontoiatri di Cosenza prestazioni di invalidità e premorienza. C.so d’Italia, 44 - 87100 Cosenza tel. 0984/412841-411840 Fax 412853 Pagina dell’Odontoiatra www.ordinemedici.cosenza.it L’intervento del Presidente degli Odontoiatri e-mail: [email protected] all’assemblea ordinaria degli iscritti FAX: convocazione Consiglio Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Cosenza in data 01/12/1986 al n°442/86 E.C.M. professione odontoiatrica Poste Italiane spedizione in A.P. Art. 2 Programma di E.C.O. comma 20/c Legge 662/96 DCO/DC-CS/ Dentista: obbligatorio essere iscritti all’Albo degli Odontoiatri 260/2003 valida dal 27/07/2003 Considerazioni sulla pletora odontoiatrica e sulla legge 264/99 Il Bollettino viene spedito gratuitamente ai Falsi Igienisti Medici e agli Odontoiatri della provincia di Tariffario minimo delle prestazioni Cosenza, agli Ordini dei Medici d’Italia, a Istituzioni Sanitarie. Opinioni e Contributi Impaginazione e computerGrafica Zefiro S.a.s. Via G. De Rada, 54 87100 Cosenza tel. 0984/29567 www.zefiro.net [email protected] Stampa Tip. Cav. Pino Benvenuto (Cosenza) 2 Consiglio Direttivo Presidente Eugenio Corcioni Vice Presidente Mario Santelli Segretario Giampaolo Barone Tesoriere Vittorino Lo Giudice Consiglieri Lucio Maria Aiello Caterina Barrese Carlo Caruso Sante Luigi Formoso Giuseppe Guarnieri (odontoiatra) Paolo Guglielmelli Vincenzo La Grotta (odontoiatra) Pietro Mingrone Giovanni Nicotera Pietro Nucci Eleonora Policicchio Gianfranco Scarpelli Bruno Tucci Commissione odontoiatri Giuseppe Guarnieri - Presidente Maria Luisa Iacoe - Segretaria Marcello Carbone - Componente Giovanni Filice - Componente Vincenzo La Grotta - Componente Collegio dei Revisori dei Conti Antonio Caputo - Presidente Andrea Caparelli - Effettivo Maria Fornaro - Effettivo Giuseppe Maurelli - Supplente 3 Egregi Colleghi, ci scusiamo sentitamente per il ritardo nell’uscita del Bollettino, dovuto a cause indipendenti dalla nostra volontà. La nuova disciplina delle agevolazioni sulle tariffe postali relativa alla spedizione di stampe periodiche (v. DPR 27/ 11/2002 n. 463 ) infatti, esclude dalle tariffe agevolate la spedizione di pubblicazioni contenenti inserzioni pubblicitarie, come per l’appunto il nostro Bollettino, con un notevole aumento dei costi di spedizione. D’altro canto, i proventi delle inserzioni pubblicitarie, in base al contratto per la pubblicazione del Bollettino, stipulato nel ’97, vengono incassati direttamente dall’Editore quale parte sostanziale del prezzo concordato. Con tali premesse è stato necessario, una volta valutate da un punto di vista della convenienza economica le attuali tariffe postali, rinegoziare il contratto per la pubblicazione con l’Editore Zefiro, che ha dimostrato ampia disponibilità visto che restano a suo carico tutti gli oneri e gli adempimenti per la risoluzione di contratti pubblicitari ancora in essere. Si è così addivenuti alla modifica del contratto per come deliberato dal Consiglio direttivo dell’Ordine nella seduta del 30/6/2003. L’accordo raggiunto, pur comportando un aumento dei costi rispetto al passato è certamente e significativamente meno oneroso di quanto sarebbe avvenuto se si fossero dovute pagare le attuali tariffe previste per le pubblicazioni contenenti pubblicità. Buone vacanze a tutti. ( L. Aiello ) 4 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 Cari colleghi, iniziamo un triennio di lavoro e oltre a discutere ed approvare i bilanci mi sembra questa una occasione valida sia per tracciare un breve bilancio dell’attività svolta in questi anni in cui con il consenso degli iscritti, riconfermato per ben tre volte, siamo stati alla guida della nostra istituzione sia soprattutto per tentare di tradurre in pratica il programma che ci siamo dati senza trascurare di interessarci delle prospettive della nostra professione e più in generale del mondo della sanità. Dedicherò la prima parte del mio intervento ad alcuni aspetti di ordinaria amministrazione che, a prima vista, possono sembrare secondari ma che ritengo comunque rilevanti per la vita dell’Ordine per poi passare ad argomenti di più vasta portata, sia locali che nazionali. Funzionamento ufficio Gli uffici conservano un buon livello di efficienza, in particolare il sito sta diventando un mezzo di comunicazione sempre più usato dai colleghi sia come strumento di semplice consultazione sia per porre domande e quesiti a cui rispondiamo con sufficiente celerità. Il numero di contatti settimanali è notevolmente aumentato e le statistiche del rilevatore mi dicono che nell’ultima settimana la pagina portale è stata aperta 662volte e nell’ultimo mese 2945volte. Mi sembra un dato interessante! Mi piace ricordare che la pagina del portale è organizzata in maniera tale che ci consente per ben 5 rubriche un aggiornamento in tempo reale direttamente dall’ufficio, un non trascurabile risultato dovuto alla collaborazione del personale e all’attenzione alla formazione dello stesso: la erogazione dell’incentivo annuale è stata infatti finalizzata alla frequenza di un corso di aggiornamento informatico dedicato che è stato accolto con interesse. Penso proprio che il futuro dell’ufficio sarà sempre più legato all’utilizzo della rete e ci proponiamo di investire ancora una volta e ancor di più nell’aggiornamento del sistema informatico. E’ sempre attivo come mezzo di informazione immediata televideo Rai che negli ultimi tempi ha dovuto scontare il cambio del numero della pagina (oggi RAI Tre pag. 428) ma che comunque copre l’intera Calabria e, per quanto ci risulta, è utilizzato dai colleghi di tutta la regione. Il numero dei certificati rilasciati nell’anno è sempre più in calo vuoi per l’uso sempre più diffuso dell’autocertificazione vuoi perché il numero dei concorsi, soprattutto nella seconda metà del 2002 si è drasticamente ridotto per il blocco regionale della legge 29/2002. Continuano, tuttavia, a funzionare i tre totem predisposti in provincia nelle sedi di Rossano, Castrovillari e Scalea, i quali complessivamente nell’ultimo anno hanno rilasciato 228 certificati. 5 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 E’ stato attuato come prescrive la legge dal primo gennaio 2003 il protocollo informatico ed anche qui il personale ha risposto adeguatamente al corso di formazione tenuto dal fornitore del software! Un carico di lavoro svolto dagli uffici che prima non esisteva è ormai da tre anni costituito dalla riscossione diretta mediante il sistema del postel: la verifica delle morosità passate ha permesso sia di recuperare quote di anni trascorsi quando era ancora l’esattore il titolare della riscossione, sia di individuare i pochi veri morosi: nello scorso anno abbiamo cancellato per morosità, dopo aver espletato tutte le lunghe procedure del caso, tre colleghi. E’ tutto questo un lavoro oscuro ma indispensabile di cui non posso non ringraziare gli uffici per l’attenzione ed il garbo con il quale viene svolto. Tra le segnalazioni di così detta ordinaria amministrazione mi piace ricordare che è ancora attivo dopo oltre sei anni il protocollo con le aziende sanitarie per la frequenza di giovani colleghi di reparti e servizi delle Aziende sanitarie : nell’ultimo anno hanno usufruito di questa opportunità 15 colleghi con l’assicurazione contro gli infortuni, utile alla frequenza nei reparti, come sempre a carico dell’Ordine. Merita senz’altro un cenno il problema dei dissidi emersi nel corso del passato triennio tra la componente medica e quella odontoiatrica del Consiglio. Ricordo che questo è un ente unico: l’Ordine è di tutte e due le componenti, senza privilegi per nessuno e che a questo convincimento abbiamo sempre ispirato ogni nostra azione. Con altrettanta fermezza ribadisco che i criteri e le regole che discendono da leggi e dalle scelte che assumiamo vanno lealmente e puntualmente applicate. Mi auguro perciò che il triennio appena iniziato sia caratterizzato da una piena e proficua collaborazione e che qualche eventuale divergenza sia affrontata e risolta con serenità e con spirito istituzionale. E.C.M. La più grossa novità organizzativa della nostra professione di questi ultimi due anni è certamente l’avvio del sistema dell’Educazione Medica Continua che ha superato la fase sperimentale per iniziare dallo scorso aprile 2002 il periodo quinquennale nel quale sarà necessario raggiungere il numero di crediti necessari per soddisfare le esigenze del programma. E’ tutto un apparato ancora in fase di organizzazione che comunque ha determinato certamente un primo cambio di costume del nostro vivere quotidiano. La quantità di eventi “accreditati” è forse insufficiente ma comunque molti sono quelli inseriti nel programma ECM, per cui ormai ogni evento che non dovesse essere accreditato o solo svolgersi con il punteggio ancora in fase di aggiudicazione non avrebbe di certo una buona affluenza; mentre una qualsiasi manifestazione sia pure di qualità modesta se avesse avuto riconosciuti alcuni crediti, e offrisse magari la frequenza gratuita, risulterebbe senz’altro molto affollata. 6 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 E’ scontato affermare che in questo mondo si muovono interessi molteplici e che il ruolo degli Ordini è ancora in fase di definizione. In generale è indispensabile fare ai colleghi una raccomandazione: si frequentino eventi solo se danno vero valore aggiunto alla professione, considerando che il sistema dei crediti è ancora troppo precario, e che se per un verso è meglio avere anche “i bollini” quando si segue un seminario o un corso, per l’altro è azzardato credere alle voci di cancellazione o sospensione dell’iscrizione all’Ordine per coloro che non abbiano raggiunto il punteggio previsto. La Commissione ECM ha già deciso il recupero nel 2003 dei crediti dovuti nel 2002 e molte altre modifiche sono e saranno possibili. Con questo non voglio affatto banalizzare il problema che è anzi una questione di grande interesse: infatti sul ruolo e la gestione dell’ECM ci giochiamo come professione una carta importante; pertanto è necessario essere inseriti come Ordine nel sistema per poterlo almeno condizionare posto che sarà molto difficile poterlo governare. Come è a tutti noto l’Educazione Medica Continua è stata considerata obbligatoria per tutti i professionisti della sanità che contraggono un rapporto sia di dipendenza che di convenzione con il SSN dalla legge di riforma sanitaria 229/99 meglio nota come riforma BINDI. I ministri (Veronesi e Sirchia) che si sono succeduti hanno riconfermato la giustezza del programma: lo dimostra il fatto che nelle molte proposte di riforma della legge Bindi non si discute mai sul principio della obbligatorietà della ECM. E’ imminente un’ ulteriore fase organizzativa: infatti sono pronte le prime linee guida elaborate dal Ministero per accreditare i provider cioè le organizzazioni che hanno come scopo quello di fare formazione e che in quanto accreditate saranno abilitate a fare da se stesse la valutazione degli eventi proposti attribuendo il relativo punteggio-credito. L’accreditamento dei provider sarà un momento di svolta dell’intero sistema e si comprende bene come siano importanti i problemi riguardanti i possibili conflitti di interesse, la registrazione dei crediti, la verifica dell’attività svolta. Non ultima la questione delle sponsorizzazioni, cioè in pratica stabilire con quali modalità e a quali condizioni le industrie farmaceutiche e i produttori di dispositivi medici potranno finanziare eventi ECM. In tutto ciò un ruolo sempre più incisivo dovranno avere le Regioni chiamate insieme alla Commissione nazionale per l’ECM a “controllare” ed organizzare il sistema. Sorgono a questo punto moltissimi quesiti a volte anche inquietanti come ad es. sul fatto che , qualora le Regioni volessero spingersi in maniera autonoma e non coordinata si potrebbe assistere alla formazione di sistemi diversi di ECM nelle 20 regioni per cui facilmente alcune realtà del nostro paese potrebbero non riconoscere i crediti conseguiti in un’altra regione. Ci si rende conto che, in tempo di Europa, cioè di libera circolazione dei professionisti, una tale possibilità è da evitare ad ogni costo: speriamo che la Federazione Nazionale sappia insieme alle altre forze in campo impedire una tale eventualità. In pratica dal 2004 si partirà con eventi organizzati da provider accreditati ma sarà sempre possibile, per il momento, continuare con il sistema 7 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 attuale, cioè con quelle realtà (ad esempio Ospedali , aziende sanitarie ed altro che non sono accreditate come provider ) che decidano di organizzare un singolo evento e lo vogliano inserire nel programma ECM.: rimarrà sempre l’attuale sistema di accreditamento dei singoli eventi, oggi in maniera centralizzata attraverso la Commissione nazionale per l’ECM o forse in futuro regionalizzata. Come è facile intuire il sistema dell’Educazione Medica Continua è un cantiere, in cui sono sempre possibili modifiche di progetto in corso d’opera, cosa per certi aspetti più che naturale se si pensa che il sistema che si vuole realizzare, così complesso ed ambizioso non ha pari in Europa. Posto che non contestiamo il principio dell’obbligatorietà dell’aggiornamento che prima di essere un obbligo normativo è un obbligo deontologico, sono indispensabili in questo campo la massima attenzione e la massima vigilanza affinché possano essere affermati i principi di trasparenza e di indipendenza che costituiscono la base per rendere il sistema credibile. Nel nostro piccolo siamo attenti ed attivi. Nello scorso anno molti sono stati gli eventi organizzati direttamente dall’Ordine di Cosenza e che hanno contribuito ad arricchire l’offerta formativa; oggi sono già stati organizzati i nuovi corsi di informatica medica e di inglese scientifico, già accreditati dalla Commissione Nazionale, eventi che, come è ormai tradizione, si svolgeranno oltre che nel capoluogo anche in altre sedi dando così una opportunità a tutti colleghi presenti nella nostra vasta provincia. Qualsiasi aspetto si consideri non c’è dubbio che l’aggiornamento è importante, e che costituirà sempre più una parte decisiva del nostro lavoro di medici, dal momento che senza un aggiornamento adeguato non è possibile svolgere in maniera corretta la professione. Possiamo ragionevolmente sostenere che il numero di eventi sarà sempre più in crescita, che si svilupperanno anche sistemi di aggiornamento a distanza e che in ultima analisi l’offerta formativa per la categoria dovrà aumentare. Nuova Sede In questo contesto si inserisce la proposta di acquistare una nuova sede fatta come ipotesi già nella relazione dello scorso anno e riproposta meglio nel programma elettorale nell’ultima tornata. Nuova sede a cui guardare come ad: “un obbiettivo tangibile che consenta di organizzare l’offerta formativa in maniera il più possibile concreta ed autonoma …………..e che abbia due indispensabili caratteristiche: più soluzioni di spazio per effettuare corsi con aule modulabili nella capienza ed un parcheggio sufficiente”. Si tratta di un obbiettivo impegnativo che abbiamo comunque il compito di proporre all’inizio del triennio: infatti solo con un ragionevole lasso di tempo sarà possibile pianificare la spesa, seguire il percorso normativo, scegliere poi la soluzione strutturale migliore e vedere infine realizzato l’ambizioso progetto. L’esigenza di disporre di una nuova sede nasce non solo dalla constatazione che quella attuale, ancorché più che dignitosa ed allocata nel centro della città capoluogo, è di piccole dimensioni e non dispone di un parcheggio che ne 8 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 consenta una facile fruibilità, quanto piuttosto dall’aspirazione a trasformare la sede in punto di riferimento per l’attività di formazione e di aggiornamento, sia quella organizzata direttamente dall’Ordine sia quella fornita da altri soggetti sempre espressione di forme associative della categoria, così da diventare un servizio offerto a tutti coloro che vorranno e sapranno organizzare corsi e convegni. Disporre di una sala ampia che consenta una convegnistica molto partecipata, con più ambienti di dimensioni variabili per attività formativa anche in contemporanea ci sembra molto importante. Fra l’altro proprio il poter contare su strutture adeguate con aule capienti, attrezzate con le più moderne tecnologie, è uno dei criteri base, come è stato affermato nel recentissimo “forum di Cernobbio”, per potersi accreditare come provider ufficiale. Non pensiamo ad una costruzione sfarzosa ma confortevole, che consenta una fruibilità vera; vogliamo far dipendere il prestigio della sede dall’importanza delle manifestazioni associative, scientifiche e culturali che ospiterà, divenendo strumento utile per soddisfare l’obbligo dell’aggiornamento. E’ di tutta evidenza che non è da trascurare anche la possibilità, se ne saremo capaci, di fare divenire la sede un punto di riferimento più generale per poter dibattere tutte le problematiche che riguardano l’articolato e complesso mondo della sanità sia con le varie istituzioni, le forze politiche e sindacali, che con le organizzazioni dei cittadini ecc. . Il progetto prevede di acquistare una sede dai 900 ai 1200 mq di superficie utile, possibilmente disposti tutti su uno stesso piano contro gli attuali 333mq. La struttura dovrà disporre di un auditorium fra i 200 e i 300 posti, (capienza ovviamente frazionabile in più sale), di una seconda sala attrezzata di 70/80 posti e di un’altra intorno ai 30/35; inoltre ci sarà bisogno di ampi spazi di servizio per l‘accesso alle sale, di uffici comodi con stanze che possano dare ospitalità a riunioni di piccoli gruppi come ad es. le società scientifiche. E soprattutto di moderne attrezzature multimediali per un più flessibile impiego della struttura. Indispensabile è prevedere un ampio parcheggio che consenta una comoda fruibilità della sede, il tutto in zona non periferica e di nuova costruzione per evitare barriere strutturali che impediscano di realizzare quanto descritto sopra. La scelta della sede avverrà solo dopo un avviso pubblico che contenga le caratteristiche descritte. Per poter realizzare un tale progetto l’esecutivo in questi mesi ha consultato sia tecnici del ramo che le maggiori agenzie immobiliari della zona, che conoscono il nostro mercato immobiliare, per poter arrivare ad una valutazione economica di quanto richiesto da cui far scaturire la proposta di un piano finanziario di acquisto. Si è arrivati ad un preventivo, compreso l’arredamento e l’impiantistica dai 3.5 ai 4.5miliardi di vecchie lire. Tale cifra potrà essere raggiunta mediante un anticipo di cassa, che nel bilancio oggi all’approvazione, supera i 400 milioni di vecchie lire (205.000 euro ), l’alienazione dell’attuale sede ed un mutuo del quale oggi si chiede l’autorizzazione alla stipula con il 9 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 nostro ente di previdenza (ENPAM) fino ad un massimo di 3 miliardi di vecchie lire (1.550.000 euro), mutuo che sarà a tasso fisso per i primi 10 anni. Per poter mettere in bilancio nei futuri anni la rata del mutuo e non ridurre i servizi che invece prevediamo di aumentare si propone un aumento della quota annuale di 17 euro che quindi passerà da 83 a 100. Certo un obiettivo tanto ambizioso può e deve porre alcuni interrogativi. Ad esempio: saremo capaci di riempire di contenuti la nuova sede, di farla divenire davvero uno strumento vitale che gli iscritti possano sentire come la vera casa della professione?. Quando si propongono delle scelte di questo tipo si può essere razionali fino al 90% riservando un 10% ad una motivazione sentimentale legata all’amore dell’intero Consiglio verso la nostra istituzione, che abbiamo l’onore temporaneamente di guidare. Finora attraverso una gestione finanziaria oculata, con una quota per ogni iscritto fra le più basse d’Italia, (anche dopo un anno elettorale che ha ovviamente visto spese straordinarie) abbiamo raggiunto un cospicuo avanzo di bilancio (di 156.000 euro) Pensiamo, perciò, sia arrivata l’occasione giusta per investire tale residuo unitamente a qualche piccolo sacrificio per ogni singolo iscritto, come anticipo per la nuova sede. Tale sacrificio consentirà in futuro, come detto sopra, di pagare il mutuo indispensabile per l’acquisto dell’immobile ed arricchire così il patrimonio dell’ente di un bene assai importante. Oggi noi proponiamo solo un piano finanziario che non prevede una riduzione dei servizi, come l’attività di corsi di formazione per contribuire all’offerta di crediti ECM.. Proponiamo un piano finanziario autonomo, che porti cioè alla realizzazione del progetto con risorse proprie della professione, sottolineando come questa scelta di indipendenza contribuisca a dare prestigio ed autorevolezza alla categoria, in un contesto nel quale invece sono ben evidenti e frequenti gli esempi di condizionamento o peggio di asservimento a questo o quel potere del momento!. In questi anni di guida dell’Ordine possiamo forse essere stati a volte anche insufficienti in alcune scelte, certamente altri avrebbero potuto fare meglio; ma qui voglio evidenziare con forza lo sforzo, testimoniato ormai dal comportamento avuto in anni di attività, che ha caratterizzato la nostra gestione: quello di restare del tutto indipendenti dal potere politico, anche in questa occasione il ricorso a mezzi finanziari propri lo testimonia. Spero che la proposta verrà condivisa dagli iscritti e conto sulla sensibilità di tutti nel cogliere una opportunità che possa essere intesa come occasione di crescita risvegliando in tutti un legittimo orgoglio di appartenenza alla nostra categoria che ha tanti limiti ma anche tanti meriti professionali e sociali. La nuova sede esprime il desiderio di rappresentare materialmente le grandi positività e potenzialità della nostra professione. Piano sanitario regionale Per venire ora alle grandi questioni che riguardano la nostra professione dobbiamo innanzitutto discutere della proposta di nuovo piano sanitario 10 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 regionale che finalmente è stato posto all’attenzione delle forze politiche, dei sindacati e degli Ordini professionali. Questo piano non è stato ancora “licenziato” dalla giunta e deve ancora iniziare l’iter di approvazione in commissione consiliare prima ed in aula di Consiglio regionale poi. Insieme agli altri presidenti degli ordini calabresi siamo stati ricevuti due volte all’assessorato. Dobbiamo premettere che la situazione della Sanità calabrese è sempre più difficile: in assenza di un qualunque strumento di programmazione, ad un disavanzo pregresso si aggiungono nuovi disavanzi che solo in parte vengono coperti con ticket ed aumenti di fiscalità (addizionale irpef e bollo autoveicoli). Il collegato alla finanziaria 2002 approvato dal Consiglio nello scorso luglio ci ha visti protagonisti di una serie di prese di posizione molto dure nei confronti dei contenuti della legge; infatti affermavamo che non avrebbe risolto il problema economico e forse, come puntualmente sta ora avvenendo, sarebbero aumentate sia le diseguaglianze che le clientele (si pensi al sistema delle deroghe, alle assunzioni ed ai nuovi accreditamenti autorizzati). Proprio l’approvazione del testo del collegato alla finanziaria è stata la vera ragione delle dimissioni dell’assessore Rossi: uno studio comparato dei due testi, quello da lui proposto e quello licenziato dal Consiglio, rende ragione della enorme differenza esistente. Purtroppo nei contenuti siamo intervenuti con forza , siamo stati anche citati in articoli di testate nazionali che trattavano dello stato della nostra sanità ma il silenzio della nostra regione è stato assoluto !! Oggi comunque è stato finalmente proposto un Piano, certamente discutibile, insufficiente, incompleto ma che in ogni caso è da considerare una base di discussione. Il Piano inizia, fornendo abbondanti dati sulla situazione esistente e focalizzando alcuni problemi sui quali non si può non convenire: in Calabria il sistema risponde ai bisogni di salute con una risposta che trova nella maggioranza dei casi nel ricovero lo strumento per soddisfare le richieste. Si tratta il più delle volte di ricoveri a bassa complessità, mentre i pazienti con patologie più significative e complesse, vuoi per mancanza di offerta vuoi per poca fiducia nell’esistente, emigrano fuori regione. Ci si trova nel paradosso di dover pagare circa 350 miliardi di vecchie lire alle altre regioni per una serie di prestazioni eseguite su nostri residenti mentre in Calabria abbiamo una utilizzazione dei posti letto in alcuni bacini molto più alta della media nazionale. Il sistema risponde con il ricovero per patologie che spesso dovrebbero essere trattate in maniera diversa mentre si danno risposte insufficienti per patologie più complesse!!! Di fronte a tale situazione il Piano propone riconversioni di ospedali per liberare risorse verso una politica di sanità nel territorio che oggi è molto carente mentre dice poco sulla ubicazione delle strutture di alta qualificazione che pure sono insufficienti e non traccia il “percorso” da seguire per raggiungere il risultato di attrezzare il territorio dismettendo l’esistente, giudicato in eccesso. A parte tutta una serie di valutazioni e di considerazioni voglio riferire un episodio che mi è capitato durante l’incontro avuto con l’assessore per discutere 11 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 del Piano: mentre riferivo al collega di Catanzaro che nella bozza, che mi ero procurato prima, si prevedeva la chiusura dell’Ospedale di Soverato, venivo subito richiamato dall’Assessore che mi faceva notare come nella bozza di quel giorno Soverato fosse di nuovo in campo! Ed io di rimando facevo notare che forse più che ad una esigenza epidemiologica Soverato dovera dire “grazie” ad alcuni suoi cittadini illustri che avevano svolto e svolgevano responsabilità primarie all’interno della giunta.!! Questo episodio la dice lunga a mio parere sul contesto molto precario in cui si opera ma dobbiamo malgrado tutto andare avanti in quanto di un Piano, cioè dello strumento più importante di programmazione, c’è necessità se si vuole salvare il salvabile del Sistema Sanitario Regionale. Riducendo all’essenziale le proposte che sono descritte nel piano penso che due meritino una menzione: l’istituzione dell’Ospedale di comunità e l’Azienda sanitaria unica regionale, con la scomparsa dell’autonomia giuridica delle attuali singole aziende sanitarie oggi esistenti. Sul primo tema si può dire che si propongono strutture in cui i pazienti verranno assistititi da personale paramedico, sotto la responsabilità dei Medici di medicina generale che troverebbero in queste stesse strutture non solo la possibilità di eseguire terapie complesse quanto anche tutto un corredo diagnostico con il conforto di specialisti, la presenza del collega di continuità assistenziale, oltre che di una postazione di emergenza del 118. In alcune regioni d’Italia esiste qualche esperienza del genere, soprattutto in Toscana, ora però ci si chiede, se si riconosce all’Ospedale di Comunità la funzione di ridurre il ricovero il più delle volte incongruo, come è possibile immaginare l’Ospedale di Comunità solo in quelle zone ove si prevede di dismettere un Ospedale tradizionale; se la funzione è riconosciuta si deve, magari con la necessarie gradualità, prevedere un Ospedale di Comunità ogni 1 o 2 distretti sanitari altrimenti è legittimo il sospetto che si voglia continuare a chiamare ancora ospedale una struttura per ridurre solo la protesta dei cittadini di quel posto senza invece credere nel modello proposto, certamente nuovo e per certi versi interessanti e che merita un periodo di sperimentazione. Ed ancora ci si interroga sugli strumenti da adottare per dare risposte alle pressanti richieste cui sono sottoposti i nostri pronto soccorso di prestazioni magari non urgenti ma necessarie con esigenza di posti letto per patologie croniche ecc. La proposta più singolare sembra proprio l’Azienda unica regionale che dovrebbe, così si afferma, contenere l’eccessiva autonomia dei Direttori generali che rispondono di fatto, si sostiene, al politico di riferimento della zona che non tiene conto di alcuna direttiva regionale. Tralasciando il fatto che di direttive la Regione né invia veramente poche e che in Calabria il rapporto di lavoro dei DG è esclusivamente fiduciario non mi pare che la Regione, e per suo conto l’assessorato, abbia dato prova in questi anni di capacità amministrativa. Accentrare potrebbe avere anche alcuni aspetti positivi: si pensi limitatamente a noi medici allo scempio che viene fatto del contratto di lavoro applicato in 12 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 maniera diversificata e parziale nelle varie realtà regionali, tuttavia va da sé che per accentrare potere bisogna aver dato prova di corretta amministrazione la qual cosa è invece purtroppo a livello regionale totalmente inesistente. Molti sono le insufficienze del piano: prima fra tutte gli scarsi riferimenti al capitolo importante della formazione e dell’aggiornamento del personale!! Vedremo di seguire le fasi di approvazione, di proporre soluzioni qualora si riuscisse ad avere, nelle precarie condizioni politiche in cui si dibatte la Calabria, un vero Piano!!. Il federalismo già immaginato dalla riforma del titolo 5° della Costituzione da già ampi poteri alle regioni nell’organizzare il servizio Sanitario: rischieremo il fallimento del servizio sanitario se non saremo noi calabresi a saperci gestire!! Rapporti con i mass-media In questi ultimi anni è molto cambiato il contesto tecnico-scientifico ed organizzativo nel quale il medico esercita la professione sì da dover richiedere una profonda rivisitazione di una materia così delicata. E’ incontestabile che aumentano a dismisura, e cambiano segno, le responsabilità del singolo medico e delle èquipes sanitarie mentre diminuisce la tradizionale autonomia (anche se non è mai stata assoluta) di una professione interdipendente con altre professioni sanitarie vecchie e nuove. Non vogliamo assumere atteggiamenti vittimistici, ma siamo preoccupati perché, negli ultimi 20 anni, abbiamo assistito ad una inversione di tendenza da parte sia della Magistatura sia della pubblica opinione, prima benevola ed indulgente nei confronti delle nostre imperizie, imprudenze e negligenze che non fossero eclatanti ed indifendibili, e oggi invece orientata a rinviare i medici a giudizio e al dibattimento nella convinzione, più che nel dubbio, che il danno provocato al paziente non possa non ascriversi a colpa o dolo del professionista. Tra l’altro se in passato si prendeva in esame l’errore, o lo sbaglio, del singolo professionista oggi si assiste ad una sorta di spersonalizzazione delle responsabilità, che coinvolge l’intera equipe di un reparto o di una struttura e che si sostanzia nel termine comprensivo di malpratice, dilatato dai mass media in sbrigativa malasanità, e ripreso dai cittadini ad ogni piè sospinto con preoccupante disinvoltura. Siamo di fronte al paradosso di una medicina che negli ultimi 50 anni ha compiuto più progressi e colto più successi per la sopravvivenza degli uomini di quanti se ne siano raggiunti in tutti i secoli precedenti messi insieme, ma che ciononostante non ha mai come oggi, riscosso tanta sfiducia e tanti sospetti nella pubblica opinione. Certamente il medico moderno ha più occasioni di sbagliare di quello del passato, che paternalisticamente appoggiava la mano sulla spalla dell’infermo perché dotato di pochi strumenti per guarire e curare. Se l’errore è ineliminabile nell’agire umano, desumiamo, altresì, dalla letteratura specializzata la certezza che le sentenze di condanna non hanno mai ridotto gli errori dei medici. Noi crediamo che la introduzione di pratiche di sicurezza ed una serena riflessione comune con giuristi, magistrati, medici legali, medici e cittadini su questi temi 13 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 della responsabilità, aiuti a comprendere le ragioni degli uni e degli altri nell’interese dei pazienti. Non reclamiamo condizioni insostenibili di impunità, ma soltanto un regime assicurativo che garantisca l’indennizzo del danno al cittadino, un giusto processo e sentenze più rapide ma con una apparato legislativo che tenga conto dei profondi mutamenti che sono avvenuti nella sanità in questi ultimi decenni. Il rapporto più difficile infatti è sicuramente quello con la stampa che spesso per vendere qualche copia in più titola in prima pagina la notizia dell’invio di un semplice, magari anche utile e doveroso per gli interessi della difesa, avviso di garanzia ad un medico con sistemi fatti di frasi, interviste, foto ecc. che molto spesso arrivano al linciaggio di professionisti che hanno impiegato una vita per costruire la propria reputazione in una professione che si nutre del “rapporto di fiducia”! Spesso abbiamo trovato il giornalista con “le mani nella marmellata” cioè vittima delle lusinghe di un qualche avvocato, mi si consenta molto modesto, che cerca da una parte di farsi “pubblicità” professionale e dall’altra di far paura con un articolo per poter ottenere più facilmente la transazione economica con il medico interessato tramite la propria assicurazione. Si innesca così un circolo vizioso che forse solo la sempre invocata collaborazione fra gli ordini dei medici degli avvocati e dei giornalisti potrà certo non spezzare ma quanto meno rendere più difficile: ci proponiamo di continuare a lavorare in questa direzione non appena sarà superato il commissariamento dell’Ordine dei Giornalisti calabrese . Questione morale Rispetto all’emergente questione morale posta dai recenti scandali in sanità, l’Ordine, nell’assunzione piena delle responsabilità che gli compete, respinge le devastanti generalizzazioni che minano il rapporto fiduciario tra professione e cittadini, e ritiene doveroso richiamare alle proprie responsabilità, il Ministero della Salute, le Regioni e le industrie produttrici di farmaci e di prodotti biotetcnologici non per una salvifica chiamata in correo, ma per una determinata volontà di promuovere e tutelare la dignità ed il decoro della professione e i diritti dei cittadini alla efficacia e sicurezza dei servizi prestati. A questo proposito una stretta collaborazione fra tutte le forme di associazionismo medico, prima fra tutti i sindacati mi sembra un metodo ed un auspicio da perseguire con forza. Riteniamo infatti che ogni questione morale sia destinata a mancare i suoi obbiettivi se si esaurisce in un moralismo cieco e deresponsabilizzante, se ignora le condizioni strutturali che l’hanno posta, se è orfana di progetti migliorativi che salvaguardano gli interessi legittimi e danno respiro a soluzioni positive. Dobbiamo rivedere le regole, ridefinire le responsabilità nei controlli e nelle sanzioni di eventuali comportamenti illeciti nel rapporto fra industrie farmaceutiche, biotecnologiche, e prescrittori-utenti; per tutto questo è indispensabile ma non sufficiente proporre un manifesto etico mentre giudichiamo insufficiente ed inappropriato, nel merito e nel metodo, il 14 RELAZIONE MORALE Assemblea annuale del 06/04/2003 decreto legislativo assunto d’urgenza dal Consiglio dei Ministri, meglio noto come “decreto antitruffa”. Ci opponiamo oggi e ci opporremo domani alla conversione in legge di tale decreto perché privilegia la repressione dei fenomeni illeciti rispetto alla prevenzione degli stessi nella misura in cui non prefigura alcun intervento serio sulle cause strutturali e sembra destinato a placare le legittime preoccupazioni dei cittadini piuttosto che a risolvere i problemi. Sconcerta il profilo etico e giuridico di quelle norme che individuano un capo di imputazione penale nella presunta inappropriatezza di un ricovero o di una prescrizione diagnostica e terapeutica laddove è oscuro o, perlomeno opinabile, chi possa o debba certificare il capo del reato. E’ incomprensibile e mortifica l’autonomia degli Ordini la previsione di un obbligo temporale di 60g. entro i quali questi devono pronunciarsi nel merito disciplinare, perché dimentica che la conclusione del procedimento penale può vincolare quello disciplinare e soprattutto perché ignora che, in materia di inappropriatezza, possono manifestarsi conflitti tra lo stretto profilo tecnico-scientifico ed economico e uno deontologico incentrato sul primario interesse del paziente. Modifichiamo il Dlgs 541/92 che regolamenta le autorizzazioni alla pubblicità ed alle sponsorizzazioni, identifichiamo organismi regionali con funzioni di regolazione e controllo sulla rispondenza dell’informazione e promozione tecnico scientifica a principi di trasparenza condivisi, sviluppiamo politiche serie di “assistenza tecnologica”, di formazione continua del personale, di linee guida sulle prescrizioni terapeutiche e diagnostiche. Ci sembrano questi impegni seri e responsabili per i quali gli Ordini si rendono immediatamente disponibili. Eugenio Corcioni 15 WWW “Dopo i 60.000 il sito si rinnova” Nuovo Sito Internet , nuova grafica, nuovi servizi. Circa Sessantamila, tanti sono stati i “click” sul sito dell’Ordine dei Medici di Cosenza e Provincia, un dato importante nell’ambito dell’associazionismo professionale. Un traffico che ha trovato utile ed importante il contenuto del sito, molti sono stati gli attestati di gradimento che nell’arco degli anni abbiamo ricevuto, ma sia noi, che abbiamo curato il settore Internet per l’Ordine, sia il Direttivo dell’ente stesso, mai paghi dei risultati ottenuti, insieme abbiamo lavorato fino a presentare in questi giorni una versione completamente rinnovata del sito, nuovo, non solo nella grafica ma anche e soprattutto nelle modalità di utilizzo ed interazione con l’utenza. Utente non più passivo fruitore di informazioni e notizie, bensì protagonista attivo del web. Le principali novità di questo vero e proprio portale, sono per la verità quelle non visibili nella parte pubblica, e cioè tutta la parte della gestione, il cosiddetto “motore” che si avvale oggi delle più moderne tecniche di programmazione, una sorta di back-office, che semplifica notevolmente la gestione delle informazioni, e che consente pertanto una maggiore presenza di notizie, dati e servizi. Un miniportale che nella sua semplicità grafica e funzionale, ci consente un notevole passo avanti nell’interazione con l’utente, e una gestione dinamica dei menù e delle informazioni, che in termini di risultato significano aggiornamento continuo e semplicità di fruizione. L’innovazione principale è data dalla possibilità di registrarsi, possibilità che consente, successivamente, di accedere alle aree riservate; la registrazione stessa consente di avere un rapporto continuo ed interattivo con l’Ordine, la Newsletter sarà una prima possibilità di avere informazioni direttamente nella propria casella di posta elettronica, gli utenti registrati tra l’altro disporranno del servizio di messaggeria con il quale comunicare in modo semplice con gli uffici e con gli organi istituzionali. Ampio spazio è poi dedicato alle informazioni mediche regionali e nazionali, i link con il Sole 24 Ore, ADN Kronos ed AGI ne sono la dimostrazione, così pure l’immediato collegamento con il Bur della Regione Calabria. L’informazione in generale è poi ampiamente rappresentata da un’vasta schiera di quotidiani on-line, economici, politici e d’informazione. Il successo dell’iniziativa è legato alla quantità di utenti, medici e di odontoiatri che si registreranno al sito, molti dei quali saranno spinti, finalmente, a dotarsi di casella di posta elettronica onde fruire pienamente le funzionalità di Internet, un tentativo da parte nostra di stimolare ed ampliare la già folta schiera di utenti, ed avvicinare alle nuove tecnologie soggetti restii alle innovazione e soprattutto 16 WWW convinti delle difficoltà di avvicinarsi al mondo di internet, che a nostro parere resta una vera e propria rivoluzione, nei rapporti tra la gente e tra la gente e le istituzioni, una rivoluzione pari a quella della diffusione della Radio. Il sito: aperta la home del portale, digitando il solito indirizzo http:// www.ordinemedici.cosenza.it, si apre una sorta di scrivania con tutti i suoi strumenti e utilità, la prima cosa da fare è registrarsi, operazione semplicissima per gli iscritti medici od odontoiatri, con l’inserimento negli appositi campi di pochissime informazioni, necessari solo per l’accertamento dell’identità, cosa necessaria per motivi di sicurezza nel trasferimento di informazioni personali. L’utente generico, ha qualche campo in più da riempire questo per evitare la presenza sul sito, in alcune aree, di eventuali provocatori o perditempo. Una volta validata, da parte degli uffici la registrazione, ed effettuato il “login” abbiamo il libero accesso alle informazioni ed ai servizi, la messaggeria, la possibilità di scaricare la modulistica ecc. Tutte le funzioni primarie sono state semplificate al massimo, ciò per rendere familiare ed amichevole l’approccio con il portale, così il “login” si effettua direttamente sulla barra del menù principale, quella in blu, in alto, così pure la registrazione ed il “logout”, tutte le altre funzionalità sono immediatamente disponibili, sui menù laterali divisi in sezioni di colore differenziato, inoltre tutte le aree del sito sono raggiungibili in soli “tre click”, per cui i percorsi sono sempre immediati e le attese brevi, con la possibilità di tornare indietro molto rapidamente o di accedere ad altre aree direttamente, senza tornare indietro. Lo sforzo compiuto, per rendere immediata la fruizione del sito, è stato notevole, qualche restrizione è stata dettata da motivi di sicurezza che in accordo con l’Ordine è stata particolarmente curata, visto che il nuovo sito conterrà i dati personali degli utenti iscritti, per ultimo una confessione: avremmo voluto ampliare la gamma dei servizi agli utenti, con un’area forum, e con il rilascio di e-mail istituzionali, con la posta scaricabile direttamente dal web, insieme a tante altre idee innovative, ma in accordo con il direttivo dell’Ordine si è pensato di verificare, in primis, il nuovo portale per inserire in futuro queste altre importanti funzionalità, che porterebbero il sito dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Cosenza e provincia a livelli dei più importanti portali di informazione nazionali, come peraltro è sempre stato negli anni passati. Zefiro 17 ATTIVITÀ DELL’ORDINE ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI Si è svolta in data 6 Aprile 2003, in seconda convocazione, l’assemblea degli iscritti per discutere e deliberare su seguente ordine del giorno 1)Relazione del Presidente; 2)Approvazione Conto Consuntivo 2002; 3)Approvazione Bilancio di Previsione 2003; 4)Autorizzazione stipula mutuo acquisto nuova sede. 5)Varie ed Eventuali. Vi hanno preso parte, personalmente o per delega, numerosissimi iscritti Dopo l’introduzione dei lavori da parte del Presidente lo stesso ha, quindi, svolto la propria relazione morale riassumendo l’attività svolta dal Consiglio Direttivo, illustrando le linee programmatiche che intende portare avanti ed illustrando, in particolare, l’ipotesi d’acquisto di una nuova sede dell’Ordine per la quale nel bilancio di previsione 2003 sono sta previste le prime necessarie risorse economiche. Il Presidente ha poi passato la parola al Consigliere Tesoriere che ha svolto le proprie relazioni sulla bozze del conto consuntivo 2002 e del bilancio di previsione per il 2003 deliberate dal Consiglio Direttivo e sottoposte all’approvazione dell’assemblea. Si è quindi aperta la discussione che si è sviluppata attraverso numerosi ed articolati interventi. Al termine della discussione l’assemblea ha approvato il conto consuntivo 2002 e il bilancio di previsione 2003 per come sottoposti alla sua attenzione dal Consiglio Direttivo. Ha altresì autorizzato il Consiglio Direttivo all’acquisto di una nuova sede dell’ordine provvedendo al finanziamento occorrente con fondi di bilancio, nonché con la contrazione di un mutuo passivo con la Fondazione ENPAM e l’eventuale cessione della attuale sede di proprietà, con reinvestimento del ricavato. CONSIGLIO DIRETTIVO SEDUTA DEL 9.04.03 Presenti Corcioni, Santelli, Lo Giudice, Aiello, Barrese, Caruso, Formoso, Guglielmelli, Nucci, Scarpelli, Tucci Assenti: Barone, Guarnieri, La Grotta, Mingrone, Nicotera, Policicchio, 18 Revisori Presenti: Caputo, Caparelli, Maurelli Argomenti Trattati: 1)Adempimenti determinazione e riscossione quote individuali annuali 2003 Il Consiglio viste le determinazioni assunte dall’assemblea annuale degli iscritti svoltasi il 6.04.03 ha posto in essere i conseguenti adempimrenti per la determinazione definitiva e la riscossione delle quote annuali individuali dovute dagli iscritti per l’anno 2003 CONSIGLIO DIRETTIVO SEDUTA DEL 15.05.03 Presenti: Corcioni, Santelli, Lo Giudice, Aiello, Barrese, Caruso, Formoso, Guglielmelli, Mingrone, Nicotera, Nucci, Policicchio, Tucci Assenti: Barone, Guarnieri, La Grotta, Scarpelli, Revisori Presenti: Fornaro, Maurelli Argomenti Trattati: 1) Rinnovo contratto televideo RAI Il Consiglio ha provveduto al rinnovo del contratto con la RAI per la prosecuzione del servizio d’informazione ATTIVITÀ DELL’ORDINE personalizzata di TELVIDEO già attivo. Albo Medici Iscrizioni: Fullone Franco Williams, Sergi Santo, Ficociello Rita Angela, De Luca Rosellina, Pittino Angela Maria Giorgia, Edoardo Maria Borgogno, Perrotta Mafalda Ester, Cosentino Luca, Marra Valeria, Nigro Gabriella Cancellazioni: Tiburzi Simona Paola, Valentino Luigi, Parente Carla, Maceri Francesca, Guzzo Daniela, Vizza Cataldo, Occhiuzzi Giovanni, Marasco Franco, Del Console Maria Vittoria Albo Odontoiatri Iscrizioni: Grandinetti Paolo, Tursi Gaetano, Belcastro Vittoria, Canino Giovanni, Lateano Angelo Maria, Veneruso Tommaso, Faco Anna, Vidiri Oreste, Guerrazzi Chiara Cancellazioni: Cipparrone Gualtiero di Ostetricia e Ginecologia per il 21 / 22.06.03; 2)Convegno “Farmaci Biologici in reumatologia e terapia tradizionale” organizzato dall’U.O. di Medicina Interna dell’A.S.L. n° 2 di Castrovillari per Settembre 2003; 3)”Giornate andrologiche meridionali” organizzato dall’U.O. di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza per il 5 / 6 / 7.06.03; 4)Convegno “Pianetà Sanità: La Calabria in Europa” organizzato dall’Ass.ne Donne Medico per il 5.07.03; 5)5° Convengo Nazionale d’aggiornamento in Pediatria “Pediatria in Calabria 2003” organizzato dall’U.O. di Pediatria dell’Ospedale di S. Giovanni in Fiore per il 25 / 27.06.03; 6)Evento formativo “Approccioclinico e basi biologiche delle principali sindromi genetiche nel bambino” organizzato dall’A.S.L. n° 4 di Cosenza per il 24.05.03 - Il Consiglio ha inoltre - esaminato n° 10 domande di pubblicità sanitaria; disposto pagamenti vari. - concesso il Patrocinio dell’Ordine a: 1)Convegno “Partorire oggi nelel regioni del Sud Italia” organizzato dalla Società Campana – Calabro – Lucana 19 CONSIGLIO DIRETTIVO SEDUTA DEL 26.05.03 Presenti: Corcioni, Santelli, Barone, Aiello, Barrese, Caruso, Formoso, Guglielmelli, Nicotera, Nucci, Policicchio, Tucci Assenti: Lo Giudice, Guarnieri, La Grotta, Mingrone, Scarpelli, Revisori Presenti: Fornaro, Maurelli Argomenti Trattati: 1) Adempimenti Corso Universitario Odontoiatri Ex Dlgs. 386/98 Il Consiglio ha posto in essere gli adempimenti di sua competenza per consentire ai colleghi impegnati nel corso di svolgere la parte pratica presso studi e strutture private e potere così portare a termine il corso stesso. ATTIVITÀ DELL’ORDINE Revoca zone carenti Continuità assistenziale Ill.mo Sig. COMMISSARIO STRAORDINARIO A.S.L. n° 2 CASTROVILLARI e p.c. Ill.mo Sig. ASSESSORE ALLA SANITA’ della REGIONE CALABRIA Ill.mo Sig. DIRETTORE SANITARIO A.S.L. n° 2 CASTROVILLARI Ill.mi Sigg.ri SINDACI dei COMUNI di LAINO BORGO, MORMANNO, SARACENA, S. MARCO ARGENTANO, TARSIA, S. AGATA d’ESARO, S. DONADO di NINEA LORO SEDI In riferimento alla Sua delibera n° 562 del 9.06.2003, con la quale ha proceduto alla revoca della pubblicazione delle zone carenti di continuità assistenziale di cui al BUR n° 11 del 19.06.02, ed alle osservazioni e proteste formulate dai sanitari interessati alle stesse, riteniamo utile e necessario evidenziare quanto segue. Non ci sembra che nel caso di specie sussistessero e sussistano i presupposti tecnici, logici e giuridici per l’esercizio da parte Sua del potere di autotutela della Pubblica Amministrazione, qual è l’atto deliberativo di revoca per come sopra richiamato. Ciò ancor più laddove si consideri che, in evidente contrasto con quanto riportato nella premessa dell’atto che qui rileva, ancora in data 17.02.2003 (Sua nota prot. 872) Ella lamentava che “l’ingiustificato allarmismo, ovunque diramato, precocemente ed inopportunamente……..su uno studio di razionalizzazione delle postazioni di ex Guardia medica commissionato agli organi tecnici dell’ASL 2……………….non trova ragione di esistere in quanto la proposta è ancora al vaglio di questa gestione commissariale”. Con la stessa nota rassicurava poi che “il Direttore Sanitario Aziendale, d’intesa col Direttore del Dipartimento di Emergenza, con il Responsabile Provinciale SUEM e con i Sindaci interessati valuteranno la possibilità di ridurre le postazioni o di spostarle di sede”. Concludeva, infine, garantendo che “….questa Direzione Strategica, certamente, prima ancora di rendere operativa una nuova e diversa organizzazione di quanto in oggetto, farà tutti i passaggi previsti da contratti e regolamenti”. Non ci risulta che, a tutt’oggi, l’iter procedimentale da Ella previsto e garantito sia stato effettivamente realizzato e perfezionato. Ciò dato, infine, a tutela delle legittime aspettative dei colleghi interessati, riteniamo utile e necessario evidenziare anche come, allo stato, il Diritto degli aventi titoli al conferimento degli incarichi di che trattasi non può certo dirsi venuto meno a seguito dell’adozione da parte Sua del provvedimento di revoca laddove, anzi, lo stesso può dirsi certamente e definitivamente consolidato con l’accettazione degli incarichi da parte degli stessi, per come proposto e formalizzato dalla Regione Calabria, in data successiva al Suo atto deliberativo. Regione che, per come è giusto non sussistendone i presupposti, non ha adottato qualsivoglia provvedimento sospensivo dell’iter procedimentale in essere e non ha emanato e pubblicato 20 ATTIVITÀ DELL’ORDINE qualsivoglia Decreto revocativo del precedente Decreto di pubblicazione delle zone carenti che qui rilevano, con la conseguenza che, allo stato non sussistono atti amministrativi definitivi producenti effetti nei confronti dei terzi interessati. Certi che Vorrà attentamente valutare le osservazioni che abbiamo ritenuto di sottoporre alla Sua attenzione, in attesa di un auspicato fattivo riscontro, con l’occasione ci è gradito porgere Distinti saluti. IL PRESIDENTE (Dr. Eugenio Corcioni) ORDINE DEI MEDICI - CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI COSENZA COSENZA C.SO D’ITALIA N° 44 - TEL 0984 412841 COMUNICATO STAMPA In merito ai recenti interventi sulla stampa locale che, prendendo spunto dalle indagini avviate e dai provvedimenti adottati nei confronti di un NS/ iscritto, si chiedono il perché del “silenzio dell’Ordine sulle vicende giudiziarie”, riteniamo utile ed opportuno precisare quanto segue. Non v’è dubbio che in Italia esista e sia aperta una questione tra il diritto d’informazione e la libertà di stampa, da un lato, e, dall’altro, la tutela dei diritti del cittadino che viene dato in pasto all’opinione pubblica, in nome di tale libertà, per il solo fatto di essere oggetto di indagini giudiziarie e senza neanche attendere un giudizio di primo grado. Situazione questa che certo danneggia maggiormente quei cittadini, quali sono appunto i professionisti, che sulla reputazione, sul consenso e sul rispetto poggiano in gran parte le proprie prospettive professionali. E’ questo un grave problema che quest’Ordine ha trattato (vedi i numerosi interventi e convegni organizzati) e continuerà a trattare, ma sempre in un’ottica generale e non sotto la spinta di avvenimenti specifici. Ciò perché, da una parte, spesso intervenire su uno specifico problema, innescando sullo stesso un pubblico dibattito, risulta essere dannoso proprio per quel collega il cui buon nome si vorrebbe, a parole, tutelare, il quale viene certo ad essere maggiormente danneggiato, nella sua reputazione e notorietà, dal fatto che di lui si continui comunque a parlare e, dall’altra, soprattutto perché l’Ordine, in quanto anche magistratura ausiliare, deve comunque mantenere una terzietà rigorosa, astenendosi dal pronunciarsi aprioristicamente su specifici fatti sui quali potrebbe o potrà poi essere chiamato ad esprimersi quale giudice disciplinare. Riteniamo, a costo di apparire impopolari, che sia questo il giusto modo di interpretare e svolgere i compiti propri dell’Ordine non in maniera corporativa ma a tutela tanto della professione e degli iscritti, quanto anche dei cittadini, nel dovuto rispetto per il lavoro della magistratura. Cosenza, li 25.06.2003 Il Presidente (Dr. Eugenio Corcioni) 21 FNOMCeO AL MINISTRO DELLA SALUTE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA AL MINISTRO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA AL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE AL PRESIDENTE DELLA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE AL PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE AL PRESIDENTE DELLA CORTE DI APPELLO DI ROMA AL PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI ROMA AL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI ROMA AL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI ROMA AL QUESTORE DELLA PROVINCIA DI ROMA ALLA FONDAZIONE ENPAM AGLI ORDINI PROVINCIALI DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI LORO SEDI A seguito delle elezioni svoltesi nei giomi 11, 12 e 13 aprile 2003, ai sensi dell’art. 13 del DLCPS 13 settembre 1946, n. 233 e dell’art. 6 della legge 5 luglio 1985, n. 409, i rinnovati Organi istituzionali per il triennio 2003-2005, risultano cosi composti: COMITATO CENTRALE Presidente: Dr. Giuseppe Del Barone Vice Presidente: Prof. Salvatore Amato Segretario: Dr. Massimo Ferrero Tesoriere: Dr. Francesco Losurdo Consiglieri: Dr. Amedeo Bianco Dr. Luigi Conte Dr. Nicolino D’Autilia Dr. Vito Gaudiano Dr. Marco Landi Dr. Guido Marinoni Dr. Cosimo Nume Dr. Saverio Orazio Dr. Aristide Paci Dr. Antonio Panti Dr. Lamberto Pressato Dr. Giuseppe Renzo Dr. Giovanni Maria Righetti COMMISSIONE PER GLI ISCRITTI ALL’ALBO DEGLI ODONTOIATRI Presidente Dr. Giuseppe Renzo Consiglieri: Dr. Massimo Ferrero Dr. Raffaele landolo Dr. Marco Landi Dr. Saverio Orazio COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI Membri effettivi Presidente: Dr. Pier Maria Morresi Dr. Fabritio Cristofari Dr. Salvatore Sciacchitano Membro supplente: Dr. Bruno Di lorio Distinti saluti IL PRESIDENTE Dr. Giuseppe Del Barone 22 FNOMCeO MOZIONI APPROVATE ALL’UNANIMITÀ DAL CONSIGLIO NAZIONALE DEL 4/5 LUGLIO 2003 MOZIONE D’ORDINE PRESENTATA DAL DR. SALVATORE DE FRANCO (RE) E APPROVATA DAL CONSIGLIO NAZIONALE IL 4-5 LUGLIO 2003 Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO, riunito a Roma il 4-5 luglio 2003; VISTO il comunicato del Dr. Giuseppe Renzo, Presidente della Commissione nazionale per gli iscritti all’albo degli Odontoiatri, del 29 maggio 2003 e la circolare del 30 maggio 2003 del Presidente Del Barone AFFERMA che la tenuta degli Albi è un compito affidato dalla legge istitutiva degli Ordini professionali ai Consigli Direttivi degli Ordini provinciali che non possono derogare ad un preciso dettato legislativo, peraltro non modificato dalla legge 409/’85, legge istitutiva della professione odontoiatrica; IMPEGNA il Comitato Centrale ed il Presidente Del Barone acchè eventuali proposte di cambiamento e/o “interpretazioni autentiche” siano discusse ed approvate nelle sedi competenti e, in particolare, nel Consiglio Nazionale della FNOMCeO ed a vigilare affinchè eventuali nuovi indirizzi siano presi nell’unica sede legittima: il Parlamento. Ciò per evitare inutili quanto dannosi e prevedibili divisioni del mondo ordinistico. 23 FNOMCeO MOZIONE D’ORDINE PRESENTATA DAL DR. BENITO MELEDANDRI (RM) ED APPROVATA DAL CONSIGLIO NAZIONALE IL 4-5 LUGLIO 2003 Il Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, nella riunione del 4-5 luglio 2003 CONSIDERATO - - - - - che l’esercizio della pratica odontoiatrica per i laureati in medicina e chirurgia iscritti all’albo dei medici forniti della specializzazione è stato finora possibile ai sensi della legge 409/’85, sia con l’apposita annotazione, sia con l’iscrizione anche all’Albo degli Odontoiatri; che l’art. 13 della legge 3 febbraio 2003 n. 14 ha abrogato l’istituto della annotazione prevista dalla legge 409/’85 ed ha sospeso l’iscrizione nell’Albo degli Odontoiatri; che le annotazioni e le iscrizioni disposte sotto l’impero della legge 409/’85 restano valide poiché trattasi di abrogazione e non di annullamento per effetto di sentenza emessa dalla Corte Costituzionale; che sussiste la validità della sentenza n. 100/’89 della Corte Costituzionale che ha consentito e consente sine die l’iscrizione ai due Albi per i laureati in medicina e chirurgia immatricolati anteriormente al 28 gennaio 1980; che per i laureati in medicina e chirurgia immatricolati negli anni accademici ricompresi tra l’a.a. 1980/’81 e l’a.a. 1984/’85 iscritti nell’Albo degli Odontoiatri in virtù della legge 471/ 1988 non si è proceduto alla contestuale cancellazione dall’Albo dei Medici chirurghi. L’iscrizione nell’Albo degli Odontoiatri resta subordinata al superamento della prova attitudinale; visto il D.Lgs. 13 settembre 1946, n. 233 e la legge 24 luglio 1985, n. 409 che assegnano ai Consigli Direttivi di ciascun Ordine la compilazione e la tenuta degli Albi sia dei Medici che degli Odontoiatri IMPEGNA IL COMITATO CENTRALE Ad operarsi affinchè con apposito atto normativo vengano previste specifiche disposizioni, al fine di salvaguardare i diritti acquisiti dai laureati in medicina e più specificamente: - - - consentire di nuovo l’iscrizione nell’Albo degli Odontoiatri ai laureati in medicina e chirurgia, specialisti in campo odontoiatrico. Al riguardo, dovrebbe essere sufficiente una durata triennale del corso di specializzazione, considerato che ai sensi del D.M. 18 settembre 2000, i corsi di specializzazione di durata triennale sono idonei a dispensare dalla prova attitudinale di cui al Dlg. N. 386/1998; prevedere ulteriori prove attitudinali per legittimare l’iscrizione nell’Albo degli Odontoiatri (o mantenere tale iscrizione) ai laureati in medicina e chirurgia immatricolati al relativo corso negli anni accademici ricompresi tra l’a.a. 1980-’81 e l’a.a. 1984-’85; eliminare l’incompatibilità tra le due iscrizioni per i medici immatricolati negli anni accademici ricompresi tra l’a.a. 1980-’81 e l’a.a. 1984-’85. 24 FNOMCeO MOZIONE D’ORDINE PRESENTATA DAL DR. PAOLO BARBACOVI (TN) ED APPROVATA DAL CONSIGLIO NAZIONALE IL 4-5 LUGLIO 2003 Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO, riunito in Roma il 4 e 5 luglio 2003; VISTO il parere con il quale, all’unanimità dei presenti, la Commissione per la revisione e l’aggiornamento del Codice di Deontologia, nella riunione del 21 marzo 2003, ha rigettato nel merito e nel metodo la cosiddetta “Carta dei diritti e dei doveri dell’odontoiatra” che è stata resa pubblica come un documento della Federazione nonostante la Commissione avesse chiesto al Presidente della FNOMCeO di intervenire nei confronti dei rappresentanti della componente odontoiatrica affinchè recedessero da tale iniziativa, SI IMPEGNA a ribadire l’unicità e l’universalità del Codice Deontologico rispetto agli iscritti ad entrambi gli albi e a ritenere tale documento come atto interno alla componente odontoiatrica e quindi privo di efficacia. CONCORSI? ZONE CARENTI? NOTIZIE? IN TEMPO REALE su TELEVIDEO RAI TRE (regionale) pag. 428 CONSULTATELO! 25 FNOMCeO MOZIONE D’ORDINE PRESENTATA DAL DR. COSIMO NUME (TA) ED APPROVATA DAL CONSIGLIO NAZIONALE IL 4-5 LUGLIO 2003 Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO, riunito in Roma il 4 e 5 luglio 2003, PRESA VISIONE del decreto 27 giugno 2003 sulla privacy in ambito di Servizio Sanitario Nazionale, rileva l’inadeguatezza della normativa predisposta dal decreto ove prevalgono aspetti di garanzia burocratica sui reali contenuti di rapporto fiduciario; segnala come l’applicazione di tale normativa rappresenterà un ulteriore appesantimento burocratico nel rapporto tra medico e paziente, a scapito del tempo dedicato all’ascolto e alla comprensione delle problematiche assistenziali; ribadisce la prevalente valenza etica del Codice di Deontologia a tutela del cittadino in tutti i percorsi dell’assistenza medica; prende atto con preoccupazione della possibile apertura di contenziosi di rilievo penale su aspetti puramente formali di applicazione della normativa; prende atto altresì del fatto che tale normativa vanificherà gli sforzi delle Regioni, tesi a concordare con la professione medica momenti di verifica dell’appropriatezza e dell’efficacia delle prestazioni sanitarie. CHIEDE pertanto una urgente revisione della normativa impegnando il Presidente e tutto il Comitato Centrale ad operare in primo luogo ai fini di una modifica legislativa che, rispettando la normativa CEE e sull’esempio di altri Paesi comunitari, renda implicito il consenso al trattamento dei dati sanitari a fini di diagnosi e cura nell’ambito del SSN, fermo restando il diritto del cittadino di richiedere, qualora lo desideri, ulteriori e specifici interventi di tutela. In subordine, e nelle more di una modifica legislativa, impegna gli stessi Organi istituzionali a richiedere urgenti interventi di revisione al sopra richiamato decreto tendenti a: ritenere implicito il consenso al trattamento dei dati sanitari per i cittadini iscritti al SSN in precedenza all’entrata in vigore del decreto, fermo restando il diritto per ciascun cittadino di ottenere, qualora lo desideri, ulteriori e specifici interventi di tutela; ripristinare la precedente normativa per la redazione delle ricette e delle prescrizioni mediche, in considerazione del fatto che le ricette e le prescrizioni vengono consegnate dal medico al cittadino il quale rimane l’ultimo soggetto che ne determina l’utilizzo; anche in questo caso rimarrebbe fermo il diritto per ciascun cittadino di ottenere, qualora lo desideri, ulteriori e specifici interventi di tutela. IMPEGNA infine gli organi istituzionali della Federazione a richiedere una depenalizzazione della normativa sulla privacy in ambito sanitario, normativa che trova nel potere disciplinare degli Ordini ampie ed efficaci possibilità sanzionatorie. 26 Fondazione ENPAM Roma, 17 giugno2003 Al Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Ai Presidenti degli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri LORO SEDI Oggetto: Corsi di specializzazione: contributi previdenziali a favore della “Quota B” del Fondo Generale Caro Presidente, a seguito delle numerose richieste di chiarimenti pervenute alla Fondazione in merito all’assoggettamento a contribuzione proporzionale dei compensi erogati ai professionisti in formazione presso le scuole di specializzazione, mi pare necessario fornirTi le seguenti precisazioni. La Fondazione E.N.P.A.M., al fine di garantire alla categoria dei medici e degli odontoiatri una completa ed efficace tutela previdenziale, ritiene indispensabile che tutti i compensi percepiti per l’esercizio della professione (non soggetti, quindi, a prelievo contributivo per lo svolgimento di lavoro dipendente) siano coperti dal contributo previdenziale proporzionale dovuto alla “Quota B” del Fondo Generale. Ti ricordo, a tale proposito, che il D.Lgs. 17 agosto 1999, n. 368 (di attuazione della direttiva 93/16/CEE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CEE) prevede la corresponsione ai professionisti in formazione specialistica di un trattamento economico onnicomprensivo per il quale è dovuto il versamento del relativo contributo previdenziale. Credo utile puntualizzare che i suddetti compensi sono esenti dal prelievo fiscale ai sensi dell’articolo 4, della L. 476/1984, richiamato sia dall’art. 6 della L. 257/1991, sia dall’art. 41 del citato D.lgs. 368/1999; tale esenzione non preclude, tuttavia, l’assoggettamento a contribuzione previdenziale degli stessi. Gli assegni di ricerca, ad esempio, pur essendo esenti ai fini IRPEF, sono soggetti a prelievo previdenziale ai sensi del comma 6 dell’art. 51 della L. 27 dicembre 1997, n. 449. Ciò considerato, la Fondazione E.N.P.A.M. ha ritenuto opportuno inserire fra i compensi soggetti al contributo proporzionale dovuto alla “Quota B” del Fondo di previdenza generale anche gli emolumenti percepiti dai professionisti in formazione presso le scuole di specializzazione. Chiaramente il valore cogente di tale previsione diverrà effettivo soltanto a seguito della piena attivazione degli istituti previsti dal citato D.lgs. 368/1999, mentre, allo stato attuale, il versamento della contribuzione sui suddetti compensi deve ritenersi un’opportunità riservata agli iscritti che intendono migliorare la propria copertura previdenziale. 27 Fondazione ENPAM Ritengo, inoltre, di dover precisare che il contributo “Quota B” è calcolato sui compensi professionali al netto delle spese necessarie per produrli. Per i professionisti in formazione presso le scuole di specializzazione tali spese possono essere individuate, a titolo esemplificativo, nella tassa di iscrizione, nelle spese per i testi e gli altri materiali utilizzati ai fini didattici e, in generale, in tutte le spese sostenute per la frequenza dei corsi. Infine, mi preme informarTi che mi sto impegnando ad ogni livello per assicurare l’effettiva, completa applicazione del D.Lgs. 368/1999, al fine sia di garantire a tutti i colleghi specializzandi il giusto riconoscimento professionale ed economico, sia di riaffermare l’obbligo del versamento all’E.N.P.A.M. dei relativi contributi, onde evitarne la dispersione fra diversi Enti previdenziali. Cordiali saluti. (Prof. Eolo Parodi) Roma 19 marzo 2003 Agli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri LORO SEDI OGGETTO: Riforma della disciplina regolamentare relativa alle prestazioni di invalidità e premorienza. II Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, con nota del 3 marzo 2003, ha approvato la Deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’ENPAM n. 2 del 15 febbraio 2002 che, fra l’altro, contiene le modifiche dei Regolamenti dei Fondi dell’Ente volte a rafforzare la tutela previdenziale nei casi di invalidità assoluta e permanente e di premorienza, con particolare riferimento agli iscritti che possano contare su posizioni previdenziali di entità ridotta. La normativa approvata garantisce a tutti gli iscritti, in presenza degli eventi tutelati, a partire dal 1° gennaio 1998, un trattamento minimo pari. per l’anno 1998 ad almeno 21 milioni annui di lire (corrispondenti ad euro 10.845,59); tale tetto viene indicizzato annualmente nella misura del 100% dell’indice ISTAT. Nel 1999 questo limite é pari ad euro 11.040,82; nel 2000, è pari ad euro 11.215,26; nel 2001, è pari ad euro 11.502,37; nel 2002 è pari ad euro 11.810,63; nel 2003, infine, è pari ad euro 12.097,63. Corre l’obbligo di precisare che tali tetti rappresentano i limiti in vigore in ciascuno degli anni in cui vengono erogati per la prima volta i trattamenti pensionistici sopra descritti. 28 Fondazione ENPAM La finalità perseguita è quella di garantire alla categoria, se colpita da eventi particolarmente gravi, un trattamento minimo generalmente superiore rispetto a quello assicurato dagli enti pubblici. II beneficio introdotto nei Fondi ENPAM riguarda anche, per l’evento della premorienza, il nucleo superstiti e quindi, in tali casi, il minimo pensionistico, come sopra individuato, viene ad essere ripartito fra i diversi superstiti aventi diritto: così, ad esempio, già nell’ipotesi più frequente della presenza del solo coniuge del deceduto, avente quindi diritto al 70 della pensione maturata, l’importo minimo annuo garantito, per l’anno 1998 risulta pari ad • 7.591,92. Ai fini della determinazione dell’incremento erogabile a ciascun interessato, si calcola la pensione di invalidità assoluta e permanente o di premorienza in base alle norme previste dai Regolamenti in vigore; se la somma di dette pensioni risulta inferiore al minimo pensionistico previsto per l’anno di decorrenza, questa viene incrementata della differenza. Al fine del raggiungimento di tale minimo, si tiene conto non solo delle pensioni erogate dall’ENPAM, ma anche di ulteriori pensioni a carico di altri Enti di previdenza obbligatoria, erogate sempre per gli eventi di invalidità e premorienza. Qualora l’iscritto sia titolare soltanto di pensioni erogate dai Fondi di previdenza ENPAM, viene corrisposta una maggiorazione, fino al raggiungimento del suddetto limite, da ripartire fra le gestioni interessate in proporzione ai singoli importi di pensione erogati. Qualora l’iscritto sia titolare anche di una pensione esterna, la percentuale della maggiorazione imputabile a quest’ultima è distribuita proporzionalmente tra i vari Fondi ENPAM, che erogano una pensione all’interessato. La maggiorazione di pensione posta a carico di ciascuna gestione diviene parte integrante del trattamento pensionistico liquidato dalla gestione medesima; anch’essa viene pertanto annualmente rivalutata secondo le disposizioni regolamentari già attualmente in vigore, che prevedono un incremento nella misura del 75 dell’indice ISTAT. Considerato che la norma ha effetto retroattivo dal 1° gennaio 1998, occorre procedere, per ciascuna posizione interessata, alla determinazione dell’importo dovuto a titolo di arretrati. A tal fine, si calcola il reddito complessivo da pensione (pensioni ENPAM + pensioni di altri Enti) riferito all’anno di decorrenza della pensione di invalidità ovvero indiretta, lo si confronta con il trattamento minimo previsto per il medesimo anno (come sopra quantificato) e, qualora risulti inferiore ad esso, si incrementa ciascuna delle pensioni ENPAM, proporzionalmente al suo importo, sino al raggiungimento del minimo obbligatorio. Dopo aver in tal modo rideterminato l’importo di base delle pensioni in godimento, si effettua il loro aggiornamento e, conseguentemente, il calcolo dei relativi arretrati, tenendo conto dell’indicizzazione ISTAT maturata negli anni successivi. Per le pensioni a superstiti, partendo dalla pensione che sarebbe spettata all’iscritto ove fosse divenuto invalido al momento del decesso, si terrá ovviamente conto delle aliquote spettanti alle diverse categorie degli aventi diritto (70 per il coniuge solo, 60 per il coniuge in presenza di figli, 20 per il figlio in presenza del coniuge, e cosi via). Data la particolare complessità delle procedure informatiche che dovranno gestire il nuovo istituto, l’aggiornamento delle singole posizioni sarà effettuato gradualmente. Con il rateo di aprile 2003 il 29 Fondazione ENPAM nuovo minimo pensionistico, comprensivo degli arretrati dalla data di decorrenza, sarà pertanto corrisposto in favore delle seguenti categorie: - medici ed odontoiatri invalidi, Il cui primo pagamento della pensione ENPAM sia stato effettuato fino al mese di dicembre 2001; - nucleo superstiti di iscritti deceduti prima del compimento de1 65° anno di età, con primo pagamento della pensione indiretta effettuato fino al mese di dicembre 2001, nei soli casi in cui il nucleo stesso abbia avuto un unico componente sin dalla prima erogazione della pensione (ad esempio il solo coniuge oppure un solo figlio senza il coniuge, ecc.). Dal mese di maggio 2003 si procederà all’aggiornamento di tutte le altre posizioni interessate, a partire dal nucleo superstiti formato da più persone, tenuto conto di coloro che nel frattempo abbiano perso il diritto a pensione. In un momento successivo, si procederà al ricalcalo delle posizioni dei titolari di altre pensioni a carico di Enti diversi dall’ENPAM, come risulta dal Casellario centrale dei pensionati; in questi casi, infatti, dovrà essere accertata la natura di tali pensioni, per poter valutare la sussistenza del diritto alla maggiorazione. Per quanto riguarda le pensioni di invalidità e premorienza il cui primo pagamento sia stato effettuato tra i1 mese di gennaio 2002 ed i1 mese di dicembre 2002, l’aggiornamento verrà effettuato dopo l’acquisizione dei relativi dati da parte del Casellario centrale dei pensionati, e quindi verosimilmente a partire dal rateo di agosto 2003. Gli Enti erogatori di pensione, infatti, comunicano al Casellario alla fine del mese di febbraio di ciascun anno i dati relativi alle pensioni in godimento (per INPS ed INPDAP si é riscontrato un ritardo nella comunicazione di circa due mesi rispetto al mese di inserimento) e ricevono l’elaborazione complessiva del Casellario alla fine del mese di giugno del medesimo anno; pertanto, l’Ente verrà in possesso dei dati relativi ai soggetti collocati in pensione a partire da gennaio 2002 e fino a dicembre 2002 soltanto alla fine del prossimo mese di giugno. Con riferimento, infine, ai soggetti che sono stati collocati in pensione a partire dalla mensilità di gennaio 2003 ovvero saranno pensionati nei prossimi mesi, la corresponsione della maggiorazione prevista dalle nuove norme sarà subordinata alla produzione di idonea certificazione comprovante che essi non godono di altre pensioni, oltre quelle liquidate dall’ENPAM, oppure, in caso ne godano, attestante la loro natura ed il loro importo annuo. La richiesta di tale documentazione verrà effettuata dai competenti Uffici dell’Ente con apposita comunicazione; per il futuro, la documentazione stessa dovrà essere acclusa al modulo di domanda delle prestazioni in parola. Si ritiene opportuno precisare che la scelta di attribuire le maggiorazioni soltanto ai trattamenti con decorrenza successiva al 1° gennaio 1998, é stata compiuta per ripristinare una certa equità fra le diverse generazioni di pensionati. Infatti, proprio da quella data, nel conteggio delle prestazioni di invalidità assoluta e permanente e di premorienza dei Fondi Speciali, l’età di riferimento per il calcolo della pensione è stata ridotta da 70 a 65 anni, con una generale riduzione degli importi dei trattamenti rientranti in queste tipologie. Gli Uffici dell’Ente restano a disposizione per ogni ulteriore precisazione o chiarimento. IL VICE DIRETTORE GENERALE (Dott. Viviani G. Troso) 30 PAGINA DELL’ODONTOIATRA L’intervento del Presidente degli Odontoiatri Dr. Giuseppe Guarnieri all’assemblea ordinaria degli iscritti agli albi dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Cosenza del 06/04/2003 È da 13 anni che sono Presidente degli Odontoiatri e per la prima volta sento la necessità di prendere la parola in questa assemblea. Credo sia a tutti nota la conflittualità da noi vissuta all’interno dell’Ordine con la componente medica. Con l’insediamento dell’attuale Consiglio in questa nuova legislatura la Commissione degli Odontoiatri, facendo appello al proprio senso di responsabilità nei confronti dei colleghi che ci hanno onorato della loro fiducia, ha deciso di fare il primo passo per ricucire lo strappo esistente, manifestando ufficialmente la nostra concreta disponibilità a superare i contrasti e le incomprensioni che nel decorso triennio avevano costretto i rappresentanti degli odontoiatri ad astenersi dai lavori consiliari. Però presupposto imprescindibile per la ricostituzione di una clima di ritrovata unità e di collaborazione doveva essere - ovviamente - il rispetto delle reciproche esigenze e delle rispettive competenze. Purtroppo cosi non è stato! Difatti in queste prime tre sedute il consiglio ha sempre adottato deliberazioni che non solo sono assolutamente irrispettose delle categoria odontoiatrica... ma sono addirittura illegittime e provocatorie. Non entro nel merito per non tediarvi, ma vi assicuro che i fatti saranno oggetto di una prossima attenta valutazione non solo della Commissione Odontoiatri, ma di tutta la Categoria. Tuttavia perché sia chiaro a tutti quale sia il clima ed il modo di operare di questo Consiglio, desidero sottoporre alla Vs. attenzione le vicende che hanno caratterizzato l’approvazione del bilancio da parte dei Consiglieri. La componente odontoiatrica pur rappresentando circa 1/5 degli iscritti e apportando 1/5 delle quote di iscrizione all’ordine, dispone annualmente soltanto dell’importo di euro 4.354,00 che sono pari a L. 8.430.519. Nonostante la palese esiguità di tali fondi, la Commissione Odontoiatri, nell’anno 2002, pur avendo organizzato tra l’altro corsi di aggiornamento E.C.M. gratuiti per tutti gli iscritti ed un congresso con relatori di fama internazionale, quali lo scienziato Robert Gallo, grazie ad una gestione oculata protratta negli anni, è riuscita ad accantonare attualmente risparmi pari a circa euro 9.600. Ebbene in sede di approvazione di bilancio preventivo, il Consiglio, con un comportamento che non ha precedenti nel passato, non soltanto non si è premurato di richiedere il parere della Componente odontoiatrica, ma è addirittura arrivato a sottrarre alla disponibilità della Commissione le somme che questa aveva diligentemente accantonato, accampando prima surrettizi pretesti giuridici e poi adducendo necessità collegate all’esigenza dell’acquisto di una nuova sede dell’Ordine. Per intenderci su un bilancio di un miliardo di vecchie lire si ritiene necessario, per fare economia, appropriarsi dei risparmi degli odontoiatri che dispongono di meno di 8.500.000 di vecchie lire. Chi è stato attento ad amministrare viene penalizzato da questo Consiglio. Ma non è finita qui: poichè solo in forza di questa circostanza siamo venuti a conoscenza del progetto del Consiglio di acquistare una nuova sede. Ancora una volta, ahimè, i rappresentanti Odontoiatri non sono stati informati di una determinazione cosi importante, che è stata assunta unilateralmente, sebbene comporti concreti effetti ed impegni economici per tutti gli iscritti a quest’Ordine. 31 PAGINA DELL’ODONTOIATRA II fatto più grave è che questo argomento non è mai stato inserito in un ordine del giorno di seduta consiliare. È agli occhi di tutti, fatto ancora più sconcertante, che oggi ci viene chiesta, con un’evidente disinvoltura, “l’autorizzazione alla stipula di un mutuo per l’acquisto della nuova sede”, sorvolando su termini, costi, modalità dell’acquisto e del mutuo e sulla sorte della attuale sede dell’Ordine che è di Ns. proprietà. Ho parlato di costi: certo, perché la maggior parte dei dentisti ha la doppia iscrizione e, di conseguenza, se dovesse esserci, come si paventa, un aumento della quota di iscrizione, su di noi si abbatterebbe un doppio aumento. Oggi, l’assemblea è stata chiamata ad autorizzare la stipula di un mutuo per l’acquisto di una nuova sede. Ciò significa che la decisione dell’acquisto è già stata presa e qui si chiede solo di autorizzare l’accensione del mutuo, ovvero di convalidare una scelta altrui, addossandoci, però, direttamente gli oneri che da tale decisione derivano. Sarebbe buona norma che prima di richiedere l’autorizzazione degli iscritti all’assunzione di impegni cosi rilevanti si facciano conoscere a tutti quelle che possono essere le effettive esigenze, le possibili alternative, analizzarle e poi sottoporle al vaglio di chi è veramente deputato a decidere: cioè tutti gli iscritti. Questo progetto di acquisto potrebbe anche essere condivisibile, ma quello che non è sicuramente condivisibile è tutta questa fretta e sommarietà, occorrerebbe invece analizzare bene alcuni aspetti e le eventuali conseguenze che ne potrebbero derivare: per esempio è di pochi giorni fa l’approvazione di un decreto alla Camera dei Deputati che prevede la possibilità dei Comuni di distaccarsi dall’attuale Provincia di appartenenza, mediante un semplice referendum popolare. Nella nostra realtà è noto che il Comune di S. Giovanni in Fiore vuole da tempo separarsi dalla Provincia di Cosenza, per passare con quella di Crotone e che la Regione Calabria ha già espresso parere favorevole in ordine alla costituenda Provincia di Castrovillari, che in caso di istituzione comprenderebbe anche i popolosi e fiorenti Comuni della fascia ionica, come Corigliano, Rossano, Cassano, Trebisacce, Cariati. E se anche il Tirreno, con Paola o Scalea, intendesse assumere analoga iniziativa? Tutto ciò determinerebbe quantomeno un dimezzamento o una contrazione ancora maggiore del numero degli iscritti al nostro Ordine ed un esponenziale aumento della quota di iscrizione per far fronte all’eventuale pagamento del suddetto mutuo ed ahimè ancora una volta agli Odontoiatri, doppi iscritti, toccherebbe un doppio aumento. E se presto, come disposto dalla Comunità Europea, dovessimo avere il nostro agognato Ordine autonomo? Come verranno liquidati gli odontoiatri? E se anche gli ex iscritti, distaccatisi rivendicassero diritti sulle somme erogate per il mutuo o sulle somme incassate con l’eventuale vendita o la locazione della vecchia sede? E a tale proposito, che fine fa questa sede - centralissima- che ha sicuramente, penso per tutti, oltre un valore affettivo anche un valore economico e di mercato, sia che si decidesse di venderla che di darla in locazione? E ricordo che da quest’anno abbiamo tutti l’obbligo di dover pagare l’ONAOSI? Questi e tanti altri interrogativi, cosi importanti e con effetti diretti sulla sfera di ognuno di noi, necessitano di risposte e di risposte adeguate. Per questo diciamo no a questo modo di fare improvvisato e poco chiaro, che potrebbe mettere tutti, soprattutto i più giovani, davanti a situazioni di non facile soluzione. 32 PAGINA DELL’ODONTOIATRA In questi giorni abbiamo tenuto diverse riunioni e contattato centinaia di colleghi i quali hanno manifestato il proprio disappunto per tutte queste vicende. Riteniamo, pertanto, di non dover dare deleghe in bianco a nessuno, in particolare ad un Consiglio ancora a noi manifestatamene ostile. Dr. Giuseppe Guarnieri FAX Al Presidente ed al Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Cosenza SEDE Oggetto: Convocazione Consiglio del 09/04/2003 In relazione alla convocazione in oggetto pervenuta soltanto ieri e per giunta per via telefonica, avente all’ordine del giorno sembrerebbe il solo argomento “tassa annuale individuale iscritti......determinazioni”, i rappresentanti la categoria Odontoiatrica in Consiglio, ribadiscono, a nome anche della Commissione Odontoiatri, quanto già rappresentato dal loro Presidente nell’intervento svolto nell’Assemblea del 06/04/2003 e con particolare riferimento all’argomento odierno reiterano il loro dissenso a qualsivoglia aumento di quota a carico degli iscritti. Distinti saluti. II Presidente della Commissione Odontoiatri Dr. Giuseppe Guarnieri Cosenza, 09/04/2003 33 PAGINA DELL’ODONTOIATRA A tutti gli Odontoiatri - liberi professionisti Oggetto: E.C.M. Professione odontoiatrica. Cari Colleghi, a dimostrazione del lavoro compiuto e della coerenza delle posizioni da noi sempre sostenute, pubblichiamo di seguito la lettera inviata dal Dr. Raffaele D’ari, Vice Presidente della Commissione Nazionale E.C.M., alla F.N.O.M.C.eO., che chiarisce in modo inequivocabile l’obbligatorietà del programma di formazione continua per gli esercenti l’odontoiatria. Il documento riconosce in modo chiaro la posizione responsabile assunta da tempo dalla nostra Commissione Odontoiatri, da tutti i Presidenti di Commissione Odontoiatri e dalla Commissione Nazionale, ma desideriamo confermare le perplessità, più volte espresse, sull’impostazione globale del Dlgs. 229/99 in materia di E.C.M. che deve essere, a nostro avviso, rimodulata ed interpretata per quanto concerne la libera professione. La Commissione Odontoiatri II Presidente Dr. Giuseppe Guarnieri Ministero della Salute Roma 14-02-2003 Al dottor Giuseppe Renzo FNOMCeO – Commissione per iscritti all’albo degli Odontoiatri OGGETTO: ECM. Professione Odontoiatrica. Si riscontra la nota n. 7365 del 18 dicembre 2002 con la quale è stato posto il problema dell’obbligatorietà o meno per gli odontoiatri liberi professionisti di ottemperare a quanto previsto dal decreto legislativo n. 229 del 1999 in materia di formazione continua. Al riguardo si conferma, prescindendo dalla lettera delle disposizioni che hanno disciplinato la materia, che l’orientamento del Ministro, desumibile anche dallo schema di Piano sanitario nazionale 2002/2004, ormai in corso di approvazione, e della Commissione nazionale per la formazione continua risultante dalle determinazioni già assunte e pubblicate nel sito ministeriale, è per la obbligatorietà del programma di formazione continua per tutti i professionisti sanitari, sia dipendenti che liberi professionisti. Tale orientamento, essendo stato recepito nell’accordo Ministero della salute-Regioni del 20 dicembre 2001, che ha fatte proprie le determinazioni assunte dalla Commissione nazionale per la formazione 34 PAGINA DELL’ODONTOIATRA continua fino alla predetta data, vincola tutti i soggetto, istituzionali e non coinvolti nell’attività formativa e può essere modificato solo attraverso un nuovo accordo. È appena il caso di rilevare, pertanto, che, in base alle vigenti disposizioni di legge, in prospettiva solo la partecipazione al programma ECM consentirà di ottenere il finanziamento, in tutto o in parte, degli eventi formativi riguardanti anche i liberi professionisti da parte delle industrie farmaceutiche e di dispositivi medici. Per quanto concerne, poi, gli odontotecnici, si rileva che, essendo la obbligatorietà del programma ECM per detta categoria sancita nell’accordo del 20 dicembre 2001, qualsiasi indirizzo diverso espresso dalla Commissione per essere vincolante deve comunque essere recepito in un nuovo accordo Ministero-Regioni. Il Capo Dipartimento Vice Presidente della Commissione ECM Raffaele D’Ari PROGRAMMA DI E.C.O. (EDUCAZIONE CONTINUA IN ODONTOIATRIA) ANNO 2003 A CURA DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI Cari Colleghi, la Commissione Odontoiatri ha elaborato per l’anno in corso il seguente programma per la formazione continua in odontoiatria. Per tali corsi, la cui iscrizione sarà come al solito gratuita per tutti, è stato richiesto l’accreditamento presso la Commissione E.C.M. del Ministero della Salute per l’assegnazione dei crediti formativi. 15 novembre 2003 : Corso Cad-Cam - Cerec 3 (Odontoiatri ed Odontotecnici) tenuto da Prof. Ettore Epifania, Dr.Rosario M. de Simone, Od. Gaetano Bonifacio Programma Programma corso Base Cad-Cam - Cerec 3 Formazione totale ore 8 Relatori : Prof. Ettore Epifania, Dr. Rosario M. de Simone, od .Gaetano Bonifacio. Mattina ore 9,00 35 PAGINA DELL’ODONTOIATRA Sviluppo ed evoluzione della tecnologia cad-cam applicata, introduzione e comparazione delle principali metodiche cad-cam disponibili. Evoluzione dei sistemi di impronta Tridimensionale Ottica, del Software e delle Macchine CAM. ( Prof. Ettore Epifania) Materiali Utilizzabíli dal Cerec per la tecnica diretta ,indicazioni e linee guida : -Ceramica Feldspatica Vita mark II composizione chimica e caratteristiche fisico-meccaniche; -Ceramica Leucitica ivoclar procad composizione chimica e caratteristiche fisico-meccaniche -Composito 3M Z1OO: indicazioni cliniche ,composizione chimica e caratteristiche fisicomeccaniche. (dott. R.M. de Simone) Indicazioni e controindicazioni dei differenti materiali utilizzabili per la tecnica indiretta Materiali per la tecnica indiretta Cerec : Vita Inceram Spinell -composizione chimica e caratteristiche fisico- meccaniche, Vita Inceram Alumina -composizione chimica e caratteristiche fisico- meccaniche, Vita inceram Zirconia -composizione chimica e caratteristiche fisico- meccaniche, Vita inceram Zirconio - ittrio composizione chimica e caratteristiche fisico- meccaniche (dott. R.M. de Simone, od. Gaetano Bonifacio) Indicazioni del Cerec 3 nei settori latero posteriori: presentazione di casi clinici e discussione (dott. R.M. de Simone) Indicazioni del Cerec 3 nei settori anteriori: presentazione dei casi clinici e discussione (dott. R.M. de Simone) Indicazione del Cerec inlab nella protesi su monconi dentali: Corone singole, Ponti di tre elementi. (dott. R.M. de Simone, od. Gaetano Bonifacio) Indicazione del Cerec inlab nella protesi su impianti: Corone singole (avvitate e cementate), abutment, ponti su impianti (dott. R.M. de Simone, od. Gaetano Bonifacio) Introduzione al software Cerec 3D: descrizione delle procedure operative di progettazione Cad e delle opzioni principali presenti nel software (dott. R.M. de Simone) Modalitá di preparazione dedicata per restauri diretti ed indiretti con Cad - Cam (dott. R.M. de Simone) L’adesione dei manufatti ceramici al dente naturale -ritenzione meccanica e chimica.: Mordenzatura della ceramica e dei tessuti dentari, Adesivi smalto-dentinali, Silani Procedure step by step per la realizzazione di restauri ceramici realizzati con metodica diretta ed indiretta (dott. R.M. de Simone, od. Gaetano Bonifacio) Pausa pranzo ore 13,00 Ripresa dei lavori ore 14,00 29 novembre 2003 : Corso di “Pedodonzia” tenuto dal Dr. Roberto Olivi Programma 1) Management dello studio 2) Approccio psicologico al piccolo paziente 36 PAGINA DELL’ODONTOIATRA 3) Prima visita 4) L’anestesia locale e la tecnica di sedazione cosciente 5) Conservativa e endodonzia pedodontica 6) Prevenzione 7) Utilizzo del laser in odontoiatria infantile 8) Uso dellHealOzone in odontoiatria infantile 6 dicembre 2003 : Corso “Alternative terapeutiche nella riabilitazione orale: dalla protesi parodontale all’implantologia avanzata” tenuto dal Dr. Mauro Billi Programma Argomenti trattati: -) L’impostazione del piano di trattamento -) Protesi parodontale: protocolli operativi protesici e chirurgici -) Pilastri naturali o implantari: criteri di scelta -) Protocolli chirurgici e protesici nelle riabilitazione impiantare: dalla mono-edentulia alla edentulia totale -) Implantologia avanzata: rialzi di seno ed innesti ossei. Per informazioni e prenotazioni: Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri 0984 41 28 41 – Dr. Giuseppe Guarnieri 0984 75 567 Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Il Presidente della Commissione Odontoiatrica della FNOMCeO GIUSEPPE RENZO : “PER FARE IL DENTISTA OBBLIGATORIO PER TUTTI ESSERE ISCRITTI ALL’ALBO DEGLI ODONTOIATRI” La recente approvazione della Legge Comunitaria 2002 sancisce in modo chiaro l’acquisita pari dignitá fra l’Albo dei Medici e quello degli Odontoiatri. Come accade in tutti i Paesi dell’Unione Europea anche in Italia la professione odontoiatrica raggiunge una piena indipendenza e autonomia anche a livello di iscrizione all’Albo. Cosi si esprime Giuseppe Renzo, Presidente della Commissione Odontoiatrica della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, confermando che tutti coloro che esercitano l’odontoiatria, ivi compresi i medici specialisti, saranno tenuti ad iscriversi all’Albo degli Odontoiatri pur mantenendo, è opportuno sottolinearlo, la possibilità della contemporanea iscrizione all’Albo dei medici chirurghi. Viene quindi ad essere riconosciuto per legge alle rappresentanze ordinistiche degli Odontoiatri il controllo su tutti gli esercenti la professione. 37 PAGINA DELL’ODONTOIATRA Siamo di fronte ad una tappa importante di un percorso che dovrà vedere l’Italia, finalmente, allinearsi ai Paesi più progrediti d’Europa anche per quanto riguarda l’esercizio di una professione come l’odontoiatria particolarmente delicata ed importante per la piena tutela della salute pubblica. Al Presidente ed al Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Cosenza La Commissione Odontoiatri dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Cosenza, in riferimento al recente caso riportato dagli organi di stampa riguardante un collega ginecologo, coinvolto in alcune vicende giudiziarie, desidera manifestare il proprio sdegno verso chi, ancora una volta, in maniera violenta e sleale, attacca e lede l’immagine di un professionista, ancor prima di conoscere il risultato delle indagini e l’esito dei vari gradi di giudizio. Nell’esprimere la piena solidarietà al collega, invitiamo l’Ordine a far quadrato ed a reagire con forza contro un tipo di informazione pericolosa, finalizzata esclusivamente allo scoop giornalistico, senza preoccuparsi minimamente dei gravissimi danni che tale modo di agire può procurare alla persona coinvolta ed alla sua famiglia. Dr. Giuseppe Guarnieri Presidente la Commissione Odontoiatri dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza Considerazioni sulla pletora odontoiatrica e sulla legge 264/99: Secondo recenti dati statistici, in Italia, gli iscritti agli Albi degli Odontoiatri, presso i vari Ordini Provinciali, sono circa 42.000 (erano quasi la metà, per la precisione 22.063, nel 1991); gli esercenti la professione di Odontoiatra, in regola, sono oltre 50.000. Di conseguenza il rapporto dentistanumero pazienti, che ha subito un notevole ridimensionamento m questi ultimi anni, e la mancata o insufficiente programmazione del numero dei dentisti (oltre agli errori del passato, occorre ricordare che ad oggi esistono in Italia ben 36 corsi di laurea in Odontoiatria!) sono alla base del crescente fenomeno della sottoccupazione e della cosiddetta “sindrome da poltrona vuota” conseguenti, principalmente, a pletora. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene corretto il rapporto un odontoiatra per 2000 abitanti; in Italia, mediamente, tale rapporto è di 1 a 1000 (con proporzioni ancora più sfavorevoli in alcune aree del Paese) ed è destinato a peggiorare a causa delle varie sanatorie che, annullando il numero chiuso previsto per l’accesso al corso di laurea in Odontoiatria, hanno dilatato le immatricolazioni (circa 800) programmate per ogni anno accademico. 38 PAGINA DELL’ODONTOIATRA In questo preoccupante contesto, la legge 264/99 (recante norme in materia di accessi ai corsi universitari, con applicazione a partire dall’anno accademico 2000/2001) dovrebbe tutelare la programmazione degli accessi al corso di laurea in Odontoiatria, in sintonia con le Direttive Europee che impongono il rispetto di accordi comunitari in materia di formazione universitaria affinchè le conoscenze teorico-pratiche, acquisite nel corso di un iter formativo basato su criteri uniformi, garantiscano una preparazione qualificata ad in numero programmato di neolaureati a tutela, in definitiva, dell’esercizio e del livello qualitativo della professione. L’auspicio è che, d’ora in poi, non ci sia più spazio per sanatorie o per “titoli equipollenti” e che ci si adegui, una volta per tutte, ai partner europei, che da tempo hanno regolamentato l’accesso all’istruzione universitaria prevenendo il sovrannumero (basti pensare a Inghilterra e Svezia, i cui rispettivi Sistemi Sanitari ricercano oggi personale medico vario compresi i dentisti!) senza creare situazioni complesse e confusionarie come, purtroppo, avvenuto m Italia, dove il numero dei dentisti è cresciuto eccessivamente negli ultimi anni soprattutto perchè si è stentato a riconoscere nel corso di laurea a numero programmato in Odontoiatria, l’unico e valido iter formativo per il rilascio del titolo necessario all’esercizio professionale. Dott. Antonio Mangione Agenzia Ansa (28/05/2003) FALSI IGIENISTI Sono 480 gli igienisti dentali che, in tutta Italia, hanno conseguito indebitamente il diploma di igienista dentale perché ottenuto attraverso corsi non riconosciuti. I sei titolari dell’organizzazione che li ha adescati attraverso “una massiccia attività di marketing” sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al falso. Ne da notizia il Comando Carabinieri per la Sanità, specificando che l’operazione è stata condotta dai Nas di Cremona nelle province di Treviso, Torino, Cuneo e Napoli. Le sei ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Torino sono a carico di “procacciatori di aspiranti igienisti dentali, pseudo insegnanti, esaminatori e titolari di scuola privata parifícata”. L’organizzazione attirava attraverso una massiccia attività di marketing aspiranti igienisti dentali cui rilasciava attestati di specializzazione che si assicurava come abilitanti alla professione sanitaria, ma in realtà non riconosciuti dai competenti organi pubblici, in quanto rilasciati senza alcuna autorizzazione e “firmati” da scuole inesistenti. 39 PAGINA DELL’ODONTOIATRA D.P.R. del 17 febbraio 1992 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 2 giugno 1992 TARIFFARIO MINIMO DELLE PRESTAZIONI ODONTOIATRICHE VISITE Visita unica o prima in ambulatorio Visita specialistica: aumento del 50% sulla tariffa sopra indicata ANESTESIA Anestesia di superficie Anestesista locale o loco-regionale per infiltrazione Anestesista tronculare euro 12,91 euro 20,66 euro 30,99 euro 41,32 STOMATOLOGIA IGIENE ORALE E PARODONTOLGICA Ablazione del tartaro Levigatura delle radici (per 6 denti) legature dentali extracoronali (per 4 denti) Legatura denti intracoronali (per 4 denti) Placca di svincolo Molaggio selettivo parziale Molaggio selettivo completo Courettage gengivale (per 4 denti) Gengivectomia (per 4 denti) Lembo gengivale (per 4 denti) Lembo muco gengivale (courettage a cielo aperto, posizionato apicalmente Amputazioni radicolari (per radice, escluso il lembo di accesso) Chirurgia ossea resettiva (incluso il lembo di accesso) Innesto autogeno (sito singolo incluso lembo di accesso) Innesto autogeno (sito multiplo incluso lembo di accesso) Innesto di materiale bicompatibile (sito singolo) Innesto di materiale bicompatibile (sito multiplo) Lembi (liberi o peduncolari) per la correzione di difetti muco-gengivali CHIRURGIA Estrazione semplice di dente o radice Estrazione complicata di dente o radice Estrazione di un dente in soggetto sottoposto a narcosi in circuito (escluso compenso per anestesia) per ogni dente Estrazione di dente o di radice in inclusione ossea parziale Estrazione di dente o di radice in inclusione ossea totale Interventi di piccola chirurgia orale (incisione di ascesso, piccole sequenstrotomie, emorragie alveolari, toilette chirurgica alveolare-ulotomia) Intervento per flemmone delle logge perimascellari Intervento per biopsie (escluso esame istologico) Medicazione chirurgica, lavaggi e drenaggi, trattamento alveolite (per seduta) Apicectomia (cura canalare a parte) Rizotomia 40 euro 36,15 euro 36,15 euro 41,32 euro 87,80 euro 216,91 euro 41,32 euro 258,23 euro 108,46 euro 108,46 euro 185,92 euro 242,73 euro 41,32 euro 325,37 euro 351,19 euro 387,34 euro 402,84 euro 433,82 euro 216,91 euro 20,66 euro 30,99 euro 20,66 euro 77,47 euro 118,79 euro 38,73 euro 28,41 euro 30,99 euro 10,33 euro 72,30 euro 36,15 PAGINA DELL’ODONTOIATRA Asportazioni cisti mascellari Asportazioni di epulide senza resezione del bordo alveolare Asportazioni di epulide con resezione del bordo alveolare Intervento chirurgico proprotesico (livellamento creste alveolari, eliminazioni sinechie mucose, frenulectomie, tori palatini, tori mandibolari, osteomi) Riduzione manuale di lussazione della mandibola Asportazione di cisti mucose o piccole neoplasie benigne della lingua, delle guance, del palato o del labbro e del pavimento orale euro 185,92 euro 56,81 euro 134,28 euro 118,79 euro 36,15 euro 113,62 IMPLANTOLOGIA IMPIANTI IUXTA OSSEI O SOTTOPERIOSTEI Struttura parziale in lega stellitica chirurgica per monoimpianto euro 325,37 Struttura parziale in lega stellitica chirurgica nelle libere distali per sella euro 488,05 Struttura parziale in lega stellitica chirurgica (zone anteriori, superiori ed inferiori) euro 542,28 euro 826,33 Struttura totale in lega stellitica chirurgica per arcata Struttura in titanio o ricoperte da materiali bioinerti 30% di maggiorazione sulle cifre sopraelencate NB.: 1) Il prezzo non va conteggiato per moncone, perchè i costi di intervento e di laboratorio non sono in relazione al numero di monconi, ma al disegno ed all’estensione della struttura. 2) Le cifre sopra riportate sono comprensive di: primo intervento preparatorio; porta impronte individuali; presa d’impronta; sutura provvisoria; secondo intervento (dopo 15 gg. circa); posizionamento della struttura; sutura definitiva. IMPIANTI ENDO-OSSEI Impianto a vite in metallo biotollerabile: per vite mobile a moncone fisso Impianto ad ago in metallo biotollerabile: a moncone prefabbricato per ago a moncone in resina per ago con saldatura Impianto a lama in metallo biotollerabile: a moncone fisso a moncone mobile Per impianti metallici ricoperti da materiali bioinerti o impianti non metallici (ceramiche, carbon vitrous ed altri) 30% in più delle tariffe sovraesposte euro 258,23 euro 325,37 euro 103,29 euro 87,80 euro 123,95 euro 361,52 euro 433,82 NB.: Negli impianti a lama non è stata fatta differenza tra uno o due monconi, perchè prezzo di acquisto del manufatto e tempi di intervento presentano differenze trascurabili. 41 PAGINA DELL’ODONTOIATRA CONSERVATIVA Cavità di I e V classe di Black Cavità di II classe di Black con perdita di due pareti Cavità di II classe di Black con perdita di tre pareti Cavità di III classe Cavità di IV classe Ricostruzioni coronali con ricopertura di una o più cuspidi in amalgama d’argento Ricostruzioni coronali in materiale composito Sigillatura di solchi (per dente) Trattamento chimico della ipersensibilità dentale e profilassi della carie dentale con applicazioni topiche di oligoelementi (ogni due elementi dentali) ENDODONZIA Incappucciamento diretto della polpa (ott. coronale a parte) Amputazione coronale della polpa (pulpotomia) e otturazione del cavo pulpare (ott. coronale a parte) Rimozione della polpa e strumentazione (preparazione): per canale otturazione per canale pronto soccorso endodontico apecificazione (non è prevedibile il numero di sedute - da un minimo di 4 ad un massimo di 10) a seduta sbiancamento a seduta apertura camera pulpare preparazione di un canale già trattato posizionamento della diga ricostruzione per permettere il posizionamento della diga euro euro euro euro euro euro euro euro 25,82 51,65 67,14 51,65 56,81 92,96 67,14 15,49 euro 12,91 euro 25,82 euro 41,32 euro 20,66 euro 18,08 euro 20,66 euro euro euro euro euro euro 25,82 25,82 12,91 41,32 12,91 20,66 NB.; Il trattamento canalare si intende comprensivo di quattro radiografie di controllo endorali ad esclusione di quella diagnostica. ORTODONZIA Analisi degli spazi con set-up Analisi gnatologica con montaggio dei modelli in articolare a valori medi Placca diagnostica semplice Placca funzionalizzata Rilievo impronte e preparazione dei modelli di studio TERAPEUTICA Correzioni di anomalia di classe 1 di Angle e di classe 1 basale: con apparecchiature rimovibili o funzionali per anno (due arcate) con apparecchiature fisse per arcata per anno Correzioni di anomalia di classe 2 e 3 di Angle e di classe 2 e 3 basale: con apparecchiature rimovibili o funzionali per anno (due arcate) con apparecchiature fisse per arcata per anno Riparazione di apparecchi rimovibili Riparazione di apparecchiature fisse (per arcata) Rifacimento di apparecchio rimovibile (per perdita da parte del paziente) 42 euro euro euro euro euro 108,46 77,47 25,82 309,87 30,99 euro 516,46 euro 619,75 euro euro euro euro euro 619,75 619,75 25,82 25,82 154,94 PAGINA DELL’ODONTOIATRA Apparecchiatura per contenzione per arcata e per anno (fino ad un massimo di 3 anni) Mantenitore di spazio - schermo labiale - griglia linguale euro 258,23 euro 206,58 Per le voci che non compaiono nel presente tariffario l’Ordine riconoscerà le tariffe preventivamente concordate tra medico e paziente. PROTESI Rilievo impronte e preparazione modelli di studio Ceratura diagnostica in articolare Corona fusa o elemento di protesi in L.N.P. (lega non preziosa) Corona fusa o elemento di protesi fissa in L.N.P. con faccetta in resina Corona fusa o elemento di protesi fissa in L.P. (lega preziosa) Corona fusa o elemento di protesi in L.P. con faccetta in resina Corona in ceramica o elemento di ponte in L.N.P. e ceramica Corona in ceramica o elemento di ponte in L.P. e ceramica Corona in L.P. con perno di ritenzione endocanalare fuso e resina Corona in L.P. con perno di ritenzione endocanalare prefabbricato e resina Corona in L.P. e ceramica con perno di ritenzione endocanalare fuso Corona in L.P. e ceramica con perno di ritenzione endocanalare prefabbricato Perno moncone in L.P. con perno fuso Perno moncone in L.P. con perno prefabbricato Perno moncone prefabbricato in L.N.P. e resina composita o amalgama euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro 30,99 237,57 185,92 196,25 227,24 237,57 294,38 346,03 237,57 211,75 377,01 377,01 134,28 129,11 51,65 PROTESI FISSA - PROTESI MOBILE Corona provvisoria a giacca in resina Elemento di protesi provvisoria in resina Corona provvisoria in resina con cappa in L.P. Corona a giacca in ceramica Corona a giacca in ceramica vetrosa e allumina Intarsio occlusale in L.P. Intarsio O.D.; O.M. in L.P. Intarsio M.O.D. in L.P. Onlay in L.N.P. Onlay in L.P. Onlay in ceramica vetrosa Corona 3/4 in L.P. Fissaggi con 3/4 a intarsi (per ogni saldatura in più) Rimozione corona singola stampata Rimozione corona singola fusa Rimozione di protesi fissa (per ogni elemento pilastro) Rimozione di perno radicolare prefabbricato Rimozione di perno radicolare fuso Palato per protesi totale in L.P. (oltre alla protesi) Ribasamento di protesi parziale sistema diretto Ribasamento di protesi parziale sistema indiretto euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro 25,82 36,15 61,97 309,87 464,81 154,94 206,58 206,58 206,58 284,05 43 232,41 25,82 10,33 20,66 20,66 33,57 46,48 103,29 67,14 67,14 PAGINA DELL’ODONTOIATRA PROTESI FISSA-MOBILE Ribasamento di protesi totale sistema diretto Ribasamento di protesi totale sistema indiretto Riparazione per frattura completa di protesi totale Riparazione per frattura parziale di protesi totale (meno di 1/5) Riparazione di protesi totale per distacco di 1 elemento (per elemento) Cappette doppie tipo Amsterdam in L.P. Corona fusa fresata Corona oro ceramica fresata Gancio doppio in L.N.P. fresata Gancio doppio in L.P. fresata Attacco di semiprecisione fuso in L.N.P. Attacco di semiprecisione fuso in L.P. Attacco di precisione o cerniera prefabbricato in L.N.P. Attacco di precisione o cerniera prefabbricato in L.P. Registrazione dei rapporti intermascellari con arco facciale e studio del caso in articolazione Registrazione dei rapporti intermascellari con apparecchiature elettroniche o elettromiografiche e studio del caso (per seduta) Placca di svincolo Molaggio selettivo con aggiustaggio tot. dell’occlusione comprensivo del controllo della laterità euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro euro 87,80 103,29 30,99 232,41 309,87 413,17 41,32 67,14 (1) (1) (1) (1) euro 103,29 vedi sezione ortodontica vedi pardontologia vedi pardontologia 1) Queste voci devono essere computate al lordo del costo di laboratorio e del materiale di listino. PROTESI MOBILE Protesi mobile parziale in resina di un solo elemento più ganci Per ogni elemento in più Protesi mobile parziale in resina con una sella libera di 1, 2 o 3 molari Protesi mobile totale per arcata con denti in resina Protesi mobile totale per arcata con denti in porcellana Gancio a filo in L.N.P. Gancio a filo in L.P. Gancio fuso in L.N.P. Gancio fuso in L.P. Protesi scheletrata mobile in cromo cobalto o metalli similari non nobili di 1 solo elemento con 2 ganci appoggio elastico e ritenzione Per ogni elemento in più Protesi scheletrata in cromo cobalto a sella libera con 2 ganci di 1, 2 o 3 molari Lo stesso in lega preziosa Per ogni gancio di appoggio elastico e ritenzione in più oltre ai 2 in cromo cobalto Lo stesso in L.P. Palato per protesi tot. in cromo cobalto oltre alla protesi Riparazione faccetta in resina 44 euro euro euro euro euro euro euro euro euro 36,15 25,82 113,62 516,46 542,28 10,33 36,15 36,15 77,47 euro euro euro euro 206,58 36,15 258,23 464,81 euro euro euro euro 15,49 41,32 67,14 41,32 PAGINA DELL’ODONTOIATRA Riparazione faccetta in ceramica Perni parapulpari in ritenzione in L.P. (per perno) Maryland bridge splint Maryland bridge per elemento sostituito euro euro euro euro 41,32 30,99 191,09 180,76 Per protesi speciali ed eventuali voci non indicate nel presente tariffario, saranno riconosciute le tariffe preventivamente comunicate dall’odontoiatra al paziente. RADIOLOGIA ODONTOIATRICA Radiografia endorale: per due denti vicini per ogni radiogramma in più arcata dentaria completa Radigrafia panoramica superiore ed inferiore con tubo endorale; ortopantomografia Teleradiografia (vedi check-up ortodontico): scialografia con mezzo di contrasto (operat. escluso) esame diretto ghiandole salivari PRESTAZIONI DI DIAGNOSTICA RADIOLOGICA Articolazioni temporo-mandibolari Apparecchiatura Esame diretto (convenzionale) Tomografia Esame polifasico (Rx; tomo) Arcate dentarie Endorali (convenzionale) Ortopantomografia (ortopantomografo) Ghiandole salivari Esame diretto (convenzionale) Scialografia Ecografia (5-7 mHz) Esame polifasico (Rx; scialo; eco) 45 euro 15,49 euro 10,33 euro vedi radiologia diagnostica euro 67,14 euro 30,99 euro 41,32 euro 61,97 euro 87,80 euro 15,49 euro 30,99 euro 30,99 euro 67,14 euro 51,64 euro 103,29 OPINIONI E CONTRIBUTI Pre.mo sig. presidente Ordine dei Medici Cosenza C.so Italia Carissimo, mi perdonerai per il tono, forse troppo cordiale, ma approfitto della simpatia e della stima che mi dimostri ogni volta che ci incontriamo. E, inoltre, preferisco che questa mia lettera sia più confidenziale che ufficiale per quello che voglio comunicarti. E’ la ennesima volta che mi trovo in situazioni che definire irritanti è poco. Ti espongo i fatti: da parte di più ginecologi e dermatologi mi pervengono prescrizioni di farmaci per motivi diversi (Irsutismo, Infertilità di coppia ecc.) da quelli previsti come indicazioni nel foglietto illustrativo e per i quali, è evidente, sono stati registrati. Ultimo esempio: prescrizione di “Eulexin” (flutamide) in una donna di circa 30 anni (per motivi validissimi e per i quali non ho niente da dire). Il problema sorge quando si pensa solo poco poco al fatto che il farmaco ha come unica e sola indicazione il carcinoma della prostata. Il collega ginecologo ha fatto secondo me due errori: 1) non ha ottenuto il consenso informato del paziente 2) non ha informato la paziente che il farmaco doveva essere acquistato in quanto non prescrivibile in fascia A sul ricettario regionale nonostante una lunga spiegazione la mia paziente ha “cambiato medico” (sic!) ed ha trovato un collega che non solo non si è posto alcun problema ma ha prescritto tranquillamente il farmaco su ricettario regionale. E’ appena il caso di precisare che il fatto di aver “perso” l’assistito è assolutamente irrilevante anche se resta l’amarezza di aver avuto una revoca per motivi assolutamente ingiusti e per i quali, semmai, avrei dovuto avere un plauso! Ebbene, nel chiederti scusa per averti fatto perdere un po’ di tempo, ti prego di ricordare ed evidenziare in qualche modo a tutti i colleghi che questo comportamento prescrittivo ha come unico effetto quello di “.. metterci l’un contro l’altro armati” e di perdere decoro nei confronti dei pazienti. Ti ringrazio per la disponibilità e ti saluto cordialmente Antonio D. Devuono Mangone 20-11-2002 46 OPINIONI E CONTRIBUTI Spett. Redazione del Bollettino dell’Ordine dei Medici di Cosenza, i problemi riguardo la “PRESCRIZIONE PER INDICAZIONI NON RICONOSCIUTE” di farmaci, cominciamo a rappresentare per noi Medici di Medicina Generale una costante giornaliera. Parto innanzitutto da una mia recente esperienza personale riguardo la richiesta di prescrizione in Fascia A , da parte di un’ assistita ma dietro disinvolta prescrizione specialistica, della Flutamide (n.c. Eulexin – Schering Plough) per il trattamento dell’acne e di sfumati segni di presunto iperandrogenismo (peraltro non confermati dagli esami bioumorali da me fatti eseguire alla paziente): la gravità del problema è stata confermata dalla constatazione che altri colleghi MMG consultati si sono trovatinelle medesime situazioni con prescrizione specialistica del farmaco in soggetti di sesso femminile e in giovane età, senza, ovviamente, che lo specialista in questione avesse segnalato o edotto la paziente sulla classe di prescrivibilità del farmaco stesso. Il farmaco in questione, come risulta dalla scheda tecnica (vera carta identità dello stesso e documento a cui verosimilmente i Medici di Medicina Generale devono sempre strettamente attenersi all’ uso dello stesso) “è un antiandrogeno non steroideo, caratterizzato da potenti effetti antiandrogeni” e con “effetti antiandrogeni altamente specifici, principalmente diretti verso la prostata, che rappresenta l’organo bersaglio”; ed infatti come indicazioni terapeutiche è testualmente riportato che “è indicato quale monoterapia (con o senza orchiectomia) o in associazione con un agonista LHRH del carcinoma prostatico in stadio avanzato sia di pazienti non precedentemente sottoposti ad alcuna terapia specifica sia di quelli che non hanno risposto o che sono divenuti refrattari al trattamento ormonale”. La specificità della Flutamide, qualora ce ne fosse ancora bisogno, è poi ribadita quando nella scheda tecnica si precisa che “ L’uso di Eulexin compresse è indicato solo nei pazienti di sesso maschile” mentre, ad evitare facili banalizzazioni nell’ uso della stessa molecola si ricorda che “ci sono state segnalazioni di morte conseguenti a grave insufficienza epatica associata all’ uso di Flutamide”. Correttamente nella vostra rivista ponete spesso l’accento sulle responsabilità personali del Medico di Medicina Generale che trascriva sul ricettario regionale farmaci prescritti da altri per indicazioni cliniche non riconosciute dal Ministero della Sanità, sulla possibilità contestazione del reato di Truffa ai danni dello Stato (art. 640 C.P.) e sulla ipotesi di responsabilità colposa risarcibile (sentenza n. 3599 del 18/4/97 della Cassazione Penale – sezione III) in caso di effetti collaterali severi. Inoltre giustamente evidenziate che, qualora i farmaci vengano utilizzati a scopo di sperimentazione clinica autorizzata dal Ministero della Sanità, l’ onere della sperimentazione deve essere sostenuto dall’ industria farmaceutica sponsor e non posto indebitamente a carico del S.S.N.., e l’importanza e la diffusione del fenomeno sono ulteriormente evidenziati dal fatto che una apposita ed esauriente nota esplicativa è stata sul “Bollettino d’ informazione sui farmaci”, organo ufficiale del “Dipartimento per la valutazione dei medicinali e la farmacovigilanza” del Ministero della Sanità della Repubblica Italiana già nel n° 1-2/1999 e, a pag. 35, si tratta proprio della “Prescrizione dei 47 OPINIONI E CONTRIBUTI farmaci per indicazioni diverse da quelle autorizzate” con alcune precisazioni che chiariscono vari aspetti del problema. Innanzitutto viene citata la circolare n. 800.4.MON/115 del 23/5/88 del Ministero della Sanità secondo la quale la prescrizione di “specialità medicinali per il trattamento di patologie non comprese nelle indicazioni terapeutiche per le quali i prodotti sono stati valutati sotto il profilo tecnico e quindi registrati da questo Ministero” può “costituire un serio pericolo per la salute pubblica, minando alla base le norme che affidano all’ autorità sanitaria il compito di verificare preventivamente l’efficacia e la sicurezza dell’ impiego terapeutico di ogni farmaco”. Viene poi ricordato l’art. 3 del D.L. 17/2/98 n. 23 coordinato con la legge di conversione del 08/ 04/98 n. 94, che, al comma 1, recita:”il medico, nel prescrivere una specialità medicinale o altro medicinale prodotto industrialmente, si attiene alle indicazioni terapeutiche, alle vie e alle modalità di somministrazione previste dall’ autorizzazione all’immissione in commercio rilasciata dal Ministero della Sanità”. Il comma 2 dello stesso art.3 su citato, invece, ricorda che in singoli casi il medico può, sotto la sua diretta responsabilità e previa informazione del paziente e acquisizione del consenso dello stesso, impiegare un medicinale prodotto industrialmente per una indicazione o una via di somministrazione o una modalità di somministrazione o di utilizzazione diversa da quella autorizzata, qualora il medico stesso ritenga, in base a dati documentabili, che il paziente non possa essere utilmente trattato con medicinali per i quali sia già approvata quella indicazione terapeutica o quella via o modalità di somministrazione e purché tale impiego sia noto e conforme a lavori apparsi su pubblicazioni scientifiche accreditate in campo internazionale. Balza subito, quindi, all’ evidenza che deve trattarsi di “singoli casi” e non di uso generalizzato e che deve essere ineccepibilmente documentata la impossibilità di poter trattare il paziente con farmaci già registrati con quella indicazione. Si ribadisce quindi ancora una volta che la prescrizione del medico deve avvenire “secondo scienza e coscienza”, ma soprattutto secondo “scienza”, cioè a seguito di sperimentazioni approvate e controllate ed accertata efficacia di un trattamento. L’ estensore dell’ articolo del Bollettino si appresta quindi però subito a precisare che “In nessun caso, tuttavia, il ricorso del medico alla modalità prescrittiva prevista da questo comma 2 dell’art. 3 appena citato, può costituire riconoscimento del diritto del paziente alla erogazione di medicinali a carico del S.S.N.”. Viene poi ricordato il D.L. 21/10/96 n° 536 convertito dalla legge 23/12/96 n°684 che, all’ art. 1 comma 4, ribadisce che “qualora non esista validità alternativa terapeutica sono erogabili a totale carico del S.S.N. “ alcuni farmaci “purché inseriti in apposito elenco predisposto e periodicamente aggiornato dalla CUF” “per un periodo fi tempo che non può eccedere i 12 mesi, salvo eventuali proroghe”. L’ articolista, successivamente, precisa che, per quanto riguarda i farmaci inclusi nelle fasce A e B del Prontuario Terapeutico del S.S.N., per quanto concerne la loro rimborsabilità questa può attuarsi 48 OPINIONI E CONTRIBUTI solo se tali farmaci sono prescritti conformemente alle condizioni, limitazioni ed indicazioni previste dalla C.U.F.. Ne consegue, come conclude l’ articolista, che qualora un medico abbia ricettato un medicinale senza osservare tali condizioni e limitazioni, è tenuto a rimborsarlo alla A.S.L. di competenza ai sensi dell’ art. 1 comma 4 del D.L. 17/2/98 N° 23 coordinato con la Legge di conversione dell’ 8/4/ 98 e che, ovviamente, il medico non può rivalersi nei confronti dell’ assistito a cui ha prescritto il farmaco richiedendogli il rimborso. Come si vede la normativa esiste ed è abbastanza circostanziata: tocca al Medico di Medicina Generale applicare rigorosamente tali norme nel rispetto dell’ etica professionale e dell’incolumità del paziente e nell’ evitare sperpero di denaro pubblico con l’indebita prescrizione a carico del S.S.N. di farmaci non registrati con quelle finalità. E’ ovvio, quindi, che il MMG, seppure in buona fede, per un uso distorto di un farmaco non potrà rivalersi né sull’assistito né sulla casa farmaceutica produttrice del farmaco mentre si assumerà in pieno le conseguenze amministrative del caso e le pesanti sanzioni ordinistiche e penali qualora dall‘uso di un farmaco utilizzato per scopi diversi da quelli per cui è registrato derivassero gravi danni al paziente o, malauguratamente, la morte dello stesso. Cosenza, 10/05/2003 Dott. Marcello Pugliese Continua la distribuzione presso la sede dell’Ordine, la nuova edizione dell’Albo in VOLUME+CD. 49 OPINIONI E CONTRIBUTI RISPOSTE ALLE LETTERE DEL DOTT. DE VUONO E DOTT. PUGLIESE Pubblichiamo volentieri le lettere dei colleghi Antonio D. De Vuono e Marcello Pugliese, che sollevano un problema importante e molto sentito dai medici di medicina generale. Come si evince dalle lettere, numerose sono le conseguenze per il medico di famiglia nel prescrivere in maniera inappropriata un farmaco prescritto da uno specialista. In primo luogo, oltre che alle conseguenze di tipo medico legale, e giudiziario, così come molto bene ricordate dalla nota del dott. Pugliese, come Ordine vogliamo sottolineare le gravi conseguenze sul piano del rapporto medico paziente, che spesso viene turbato in maniera definitiva, con la revoca del medico da parte del paziente. E’ infatti difficilmente si riesce a spiegare al paziente che il farmaco prescritto dallo specialista non è concedibile dal servizio sanitario locale. Vorremmo ricordare ai colleghi che ci leggono, che al di là delle normative di legge, che vanno sempre rispettare scrupolosamente, specie nel caso di prescrizione di farmaci con potenziali effetti collaterali importanti, esistono anche le norme del codice deontologico, che impongono delle norme precise in ordine alla prescrizione di farmaci, ma impongono anche delle norme precise sui rapporti fra colleghi, per cui nessun medico può adottare dei comportamenti che possano provocare una turbativa nei rapporti fra medico curante e paziente. Considerando che le note dei due colleghi che pubblichiamo sono solo le più esplicative di altri numerosi interventi di medici di famiglia, raccomandiamo vivamente a tutti i colleghi di attenersi scrupolosamente alle norme che regolano che regolano la prescrizione di farmaci, sia nell’ambito del SSN che nell’ambito della libera professione. Questo consiglio vigilerà molto attentamente al rispetto delle norme, al fine di evitare che si deteriorino i rapporti fra colleghi ed i rapporti fra i medici e pazienti. Si raccomanda anche ai medici di famiglia di valutare in maniera accorta le motivazioni delle nuove scelte di pazienti che abbiano revocato il loro medico precedente per il rifiuto di un atto non dovuto. Dott. Mario Santelli v. Presidente Ordine on-line ? www.ordinemedici.cosenza.it 50 OPINIONI E CONTRIBUTI Alla cortese attenzione del direttore del Bollettíno dell’Ordine dei Medici. Etica e Medicina Accade non raramente di leggere sulla stampa di procedure interventistiche, ormai consolidate, presentate come se fossero invece pionieristiche per la nostra regione, se non addirittura per il nostro povero meridione. Gli ingredienti della spettacolarità del caso sono sempre gli stessi: ospedali o cliniche dove il lettore non pensa minimamente che alcune procedure possano essere effettuate (effetto sorpresa), la discesa in campo (operatorio) di qualche personaggio di strutture ospedaliere, pubbliche o private, del nord, per imprimere un marchio di sicurezza all’evento (effetto qualità). Personalmente valuto questo fermento interventistico particolarmente utile, perché va nella direzione di una evoluzione culturale e scientifica della nostra classe medica. Tuttavia, alcuni di questi annunci, si segnalano più per la ricerca di visibilità di questa o quell’equipe, che non per il loro rigore scientifico. Infatti, rigore scientifico impone che qualsiasi informazione data alla pubblica opinione, debba necessariamente essere frutto di un’attenta valutazione della realtà scientifica in cui si opera. Una delle branche per le quali gli annunci innovativi stanno diventando particolarmente frequenti è la cardiologia, ed in particolare la cardiologia interventistica. Questa è una branca che richiede una fase di apprendimento lunga e minuziosa, che non lascia spazio ad improvvisazioni e non consente, soprattutto, prestazioni estemporanee. Ne consegue che un centro che si candida all’espletamento di procedure interventistiche, non può ritenersi affidabile se non ha i numeri giusti che assicurano un training continuo degli operatori che ad esse si dedicano. Ecco quindi che in certi annunci prevale più l’imperioso desiderio di dire (almeno per una volta!) “l’ho fatto anch’io”, che non quello di poter dire “ lo faccio anch’io”. In Italia, purtroppo, non esiste una legislazione che regola l’accesso alle procedure interventistiche, per cui basta essere medici, addirittura nemmeno cardiologi, per poterle espletare in una qualsiasi struttura, pubblica o privata che sia. Tuttavia, esiste un codice deontologico che impone ad ognuno di noi di non improvvisarsi apprendisti stregoni, e non dare avvio a procedure episodiche, prive di continuità e, principalmente, non annunciarle come se fossero esclusive. E’ necessario sapere che esistono, per le procedure che richiedono alta manualità, degli standard numerici che indicano il numero necessario di Centri che ad esse devono dedicarsi per un determinato bacino d’utenza. Questo perché a questi standard numerici si correla bene il numero di procedure/ anno, necessario a rendere affidabile un centro (da questo numero, infatti, si possono ricavare i livelli di qualità di ciascun centro, desunti dall’incidenza di complicanze maggiori, minori e di mortalità operatoria ). Entrando nello specifico, quali standard di qualità si possono desumere da centri che, per esempio, eseguono 20 coronarografie/anno o impiantano 15 pacemaker/anno? A meno di una lunga e consolidata antecedente esperienza di chi si dedica alla metodica, un centro simile è pericoloso per l’operatore (che non potrà acquisire un’esperienza continuativa e numericamente valida) e per i pazienti che si sottopongono all’esame. Ma a queste considerazioni, che definirei tecniche, vanno poi aggiunte alcune riflessioni di tipo squisitamente sociologico. Annunci simili, specialmente se conditi di aggettivi mirabolanti rivolti 51 OPINIONI E CONTRIBUTI agli artefici dell’intervento potrebbero essere fuorvianti per quanti leggono l’articolo, i quali potrebbero essere portati a pensare che solo quel centro è in grado di eseguirlo. Nello stesso tempo, fanno tabula rasa dell’esperienza di tanti operatori che negli ospedali regionali da molto tempo attuano proprio quelle procedure che si vogliono ammantare di novità. Si potrebbe obiettare a queste brevi considerazioni che, in una fase della nostra organizzazione sanitaria, in cui l’elemento concorrenza tra le Aziende ospedaliere e tra queste e le strutture private risulta essere portante per la loro stessa sopravvivenza, ogni struttura abbia l’obbligo di concorrere con le altre per il numero e per il tipo di prestazioni. Giusto! Ma per tutto ciò esiste un limite invalicabile che è rappresentato dalla correttezza dell’informazione e dalla sicurezza delle procedure a cui vengono sottoposti i pazienti. Francesco De Rosa Direttore UO di Cardiologia, P.O. Mariano Santo ECM Programma nazionale per la formazione continua degli operatori della Sanità Gli interessati possono ritirare presso la sede dell’Ordine gli attestati dei corsi ECM di Informatica ed Inglese svoltisi nell’anno 2002. 52 CORSI E CONVEGNI “PIANETA SANITA’: LA CALABRIA IN EUROPA” Il 05.07.03 la sezione AIDM della Sibarite ha tenuto a Sibari un interessante Convegno ECM dal titolo “PIANETA SANITA’: LA CALABRIA IN EUROPA”, sotto il patrocinio dell’Ordine dei Medici di Cosenza, della Regione Calabria e dell’European Medical Association. L’evento ha riscosso un discreto interesse, coinvolgendo Medici di Medicina Generale e Continuità assistenziale, Pediatri e Infermieri. Dopo i saluti della dott.ssa Maierà (preside AIDM sez. Sibaritide), delle autorità della Regione, dell’Ordine dei Medici, dell’ASL, sono i iniziati i lavori. Hanno relazionato la dott.ssa A. Boscarelli (vice presidente nazionale dell’AIMD), il dott. V.Castigliola (presidente dell’European Medical Association), la dott.ssa M. Ferrante (Giornalista e Direttrice dell’Italian Network), il dott. V. Lo Giudice (Tesoriere dell’Ordine dei Medici di Cosenza) in sostituzione del Presidente (dott. E. Corcioni), impegnato al Consiglio Nazionale della FNOOMCeo. La dott.ssa A. Boscarelli, da sempre impegnata nel campo delle pari opportunità, ha ribadito e chiarito la funzione della donna medico, “finalmente importante punto di riferimento e di confronto, di unione, non più discriminata, ma con ruoli e capacità riconosciute anche a livello Europeo”. II dott. V. Castigliola ha messo m evidenza quali siano le prospettive e le aspettative della Sanità, “non più vincolata a banalismi regionalistici, ma omogeneizzata, pur nel rispetto di regole e di principi, in una grande nazione: l’Europa, dove la libera circolazione di cultura, di operatori e di utenti non deve essere solo una aspettativa, ma una attualità”. La dott.ssa M. Ferrante con la relazione “Informazione e medicina: lo stato dell’arte e premesse per il futuro” ha denunciato la insufficiente azione dei mass media nella informazione, rivendicando comunque, a questa, il compito di fornire cultura. Ha ricordato che non c’é vera cultura se non c’é corretta informazione. Ha ribadito che é necessario individuare le responsabilità del mondo sanitario, non per colpirlo ma per aiutarlo a crescere, senza preconcetti e logiche persecutorie. Ha assicurato che le nuove tecniche di informazione (internet ecc.) possono essere un volano per la medicina, purché regolate. II dott. Vittorino Lo Giudice ha partecipato con la relazione: “La Professione Medica in Europa fra allargamento dell’U.E. e federalismo”. Nel suo intervento il dott. Lo Giudice ha raccolto le istanze dei medici che lamentano una mutata modalità di essere medico: non più buon padre di famiglia, ma burocrate e manager di aspetti socioeconomici, non più tenutario dello stato di benessere dell’individuo, ma spesso imputato del malessere di una società degli sprechi, oggetto di attacchi e gravato di responsabilità che ad altri competono. 53 CORSI E CONVEGNI Le riforme sanitarie degli ultimi 25 anni, le leggi e le circolari ministeriali, le direttive U.E. (dalla legge 833, alla legge di riforma TER del SSN del 1999, all’approvazione in legge del DL sul riconoscimento del federalismo in sanità, alle direttive dell’U.E. sulla professioni, alla libera circolazione degli utenti) non hanno, tuttavia, trovato soluzioni incontestabili, né hanno individuato principi di riconoscimento meritocratici, e non di sudditanza politica, degli operatori della Sanità. In una simile realtà é difficile comprendere come intervenire in modo omogeneo, come garantire, con regole, la libera circolazione di operatori e utenti. II sempre minore potere decisionale della categoria, i tagli di spesa, i costi diretti e indiretti legati alla Sanità, la aziendalizzazione, la devolution, non hanno assicurato alla figura del medico il nuovo molo sperato: da semplice spettatore a protagonista. E’ probabile, e in questo non si può non essere d’accordo con il dott. A. Pagni che definisce quella del medico una “professione del futuro”, che sia necessario rifondare la professione individuando, però, quale sia “il futuro della professione”, attualmente nebuloso. Non si deve infatti dimenticare che, in Italia, come del resto in tutta Europa, tranne poche isole felici (Austria per esempio), non esiste un alto gradimento dell’operato dei medici e della sanità in genere. Forse la fine del Welfare ne é stata la principale causa, ma é certo che le risorse economiche sono poche e le aspettative di salute molte. Occorrerà, invece, che l’Europa assicuri universalismo di diritti, uguaglianza di accesso alle prestazioni, solidarietà, condizioni indispensabili al nuovo assetto dell’U.E. (accesso nel 2007 di tutti i Paesi dell’Est europeo). II problema, che é politico, é come intervenire. Si é concluso che le riforme e la politica sanitaria dovrebbero avere come compito quello di assicurare alcuni ineluttabili principi: il diritto alla salute l’equità all’interno del sistema la responsabilizzazione dei soggetti coinvolti la dignità ed il coinvolgimento «di tutti i cittadini» la qualità delle prestazioni l’integrazione socio-sanitaria lo sviluppo della conoscenza e della ricerca la sicurezza sanitaria dei cittadini la incontestabilità delle regole senza i quali non può esistere una normativa sanitaria egualitaria e un rispetto dell’utenza. Vittorino Lo Giudice 54 CORSI E CONVEGNI Moderatori e relatori: Bloise A - Dirigente I liv. U.O. Medicina Aggiornamenti in tema di Tromboembolismo Venoso Sabato 13 Settembre 2003 d’Urgenza, A.O. Cosenza Bonacci C. - Direttore U.O. di Geriatria, A.O. Cosenza Bova C. - Dirigente I liv. U.O. Medicina interna Hotel S. Francesco - Rende (CS) Prima sessione: Moderatori: Bruni (CS), Carenzi (CS), Muleo (CZ) 8,30 - Introduzione (Noto, CS) 8,50 - Controversie nel trattamento acuto e cronico del TEV e nuove prospettive terapeutiche (Piovella, PV) 9,10 - Epidemiologia e fattori di rischio (Cosmi, BO) 9,30 - Il laboratorio nel TEV: nostra esperienza (Rossi, CS) 9,40 - Il Medico di M.G. di fronte al TEV (Santelli, CS) 9,50-10,10 - Discussione 10,30-11,00 - Break Seconda sessione: Moderatori: Bonacci (CS), Intrieri (CS), Scarpelli (CS) 11,00 - Prevenzione del TEV (Cosmi, BO) 11,20 -La TVP degli arti inferiori (Prandoni, PD) 11,40 -Le recidive (Bova, CS) 11,50 -La S. Post-trombotica (Greco A, CS) 12,00 - La TVP degli arti superiori (Bloise , CS) 12,10-12,30 - Discussione 12,30-14,30 - Colazione di lavoro Terza sessione: Moderatori: De Rosa (CS), Madaffari (RC) 14,30 - Ruolo attuale dell’ Angiografia nella diagnosi di EP (Greco F, CS) 14,40 - La diagnosi non invasiva (Bova, CS) 15,00 - La TC Spirale multidetector (Zanolini, CS) 15,10-15,30 - Discussione Quarta sessione: Moderatori: Vigna (CS), Musca (Mormanno), Sprovieri (CS) 15,30 - La Trombosi portale (Ruggiero , CS) 15,40 - L’ omocisteina come marker di rischio cv (Chiappetta, CS) 15,50 - Trombosi venosa e Cancro, Trombosi venosa e Aterosclerosi (Prandoni, PD) 16,10-16,30 - Discussione e conclusione meeting. “Valentini”, A.O. Cosenza Bruni A. - Direttore U.O. Pneumologia, P.O. “Mariano Santo”, Cosenza Carenzi B. - Direttore U.O. Anestesia e Rianimazione, A.O. Cosenza Chiappetta P. - Dirigente I liv. U.O. Medicina interna “Valentini”, A.O. Cosenza Cosmi B. - Ricercatrice confermata, U.O. Angiologia, Università di Bologna De Rosa F. - Direttore U.O. di Cardiologia, Ospedale “Mariano Santo”, Cosenza Greco A. - Dirigente I liv. U.O. Medicina interna “Cosco”, A.O. Cosenza Greco F. - Dirigente I liv. U.O. Cardiologia A.O. Cosenza Intrieri F. - Direttore U.O. Chirurgia vascolare, A.O. Cosenza Madaffari B. - Direttore U.O. Medicina interna, A.O. Reggio Calabria Muleo G. – Direttore U.O. Emostasi e Trombosi, A.O. Catanzaro Musca G. - Direttore U.O. medicina e cardiologia riabilitativa, P.O. Mormanno Noto A. - Direttore U.O. Medicina interna “Valentini”, A.O. Cosenza Piovella F. - Direttore, U.O. “Malattie Tromboemboliche”, IRCCS Policlinico “S. Matteo”, Pavia Prandoni P. - Professore Associato, Clinica medica II, Università di Padova Rossi V. - Responsabile Centro Emostasi e Trombosi, A.O. Cosenza Ruggiero F. - Dirigente I liv. U.O. Medicina interna “Valentini”, A.O. Cosenza Santelli M. - FIMMG, Cosenza Scarpelli A. - Direttore U.O. Chirurgia generale, A. O. Cosenza Sprovieri M. - Direttore U.O. Medicina d’Urgenza, A.O. Cosenza Vigna L. - Direttore U.O. Medicina interna “Cosco”, A.O. Cosenza Zanolini A. - Dirigente I liv. U.O. di Radiologia, A.O. Cosenza 55 ASSOCIAZIONI MEDICHE Comunicato stampa COI-AIOG 31 Marzo 2003 In occasione del VII Congresso Nazionale del COI-AIOG (Cenacolo Odontostomatologico Italiano Associazione Italiana di Odontoiatria Generale) svoltosi a Bologna si è proceduto al rinnovo delle cariche elettive della Società per il biennio 2003-2005. Si è trattato in realtà di una riconferma della passata dirigenza che vede alla presidenza il casentino Sergio Nucci, vicepresidente Giulio C. Leghissa, tesoriere Giorgio Traversa e Segretario Claudio Palerma. La riconferma di Nucci e della intera squadra avviene in un momento di grande crescita della associazione. L’egregio lavoro fin qui svolto e, soprattutto, la necessità di continuità nell’azione culturale fin qui realizzata necessitano a parere dei delegati il mantenimento di un assetto dirigenziale che finora ha realizzato quanto promesso. Dal canto loro Nucci e i componenti del direttivo hanno ribadito l’impegno a proseguire nell’iniziativa intrapresa nel rispetto del pensiero portante dell’associazione e cioè la crescita del team odontoiatrico per migliorare il servizio da rendere alla collettività. CONCORSI Ricerca personale per “O.D.O.” La Fondazione “ANT Italia”, che opera nel campo dell’assistenza domiciliare gratuita ai malati terminali di tumore da oltre 25 anni, ricerca personale da fare specializzare con un tirocinio di durata di tre mesi circa (comprensivo di vitto, alloggio, e quant’altro) presso la sede nazionale di Bologna in vista dell’ormai prossima apertura dell’ospedale domiciliare anche nella nostra città. Per ulteriori informazioni rivolgersi ai seguenti numeri: “Delegazione provinciale di Cosenza” via Mameli, 1C - RENDE telFax 0984 84 62 36 e-mail: [email protected] Presidente: dott. Caterina Bruno tel. 337 87 25 69 Sede nazionale: Resp. dott. Mineo tel 348 31 02 821 56 PICCOLI ANNUNCI AVVISO: Si Invitano i Colleghi che vogliono pubblicare piccoli annunci di inviare la richiesta intestata e firmata, comunque identificabile. Il testo va scritto a macchina o in stampatello. Grazie il direttore. CONTRATTO offresi annuale rinnovabile di “aiuto ospedaliero” c/o Servizio di Medicina Subacquea ed Iperbarica dell’Ospedale Nazionale ed Universitario di REYKJAVIK si richiede lingua inglese. Tel. 348 87 45 639 [email protected] LAVORO offresi Terme Luigiane,offrono possibilità a Medici con rapporto di collaboraione continuativa come da contratto di lavoro. Il Direttore Sanitario, tel. 0982 94 0 54 STUDIO dividesi via Medaglie d’Oro tel 0984 23 6 50 340 24 74 464 STANZE fittasi a coll. specialisti e mutualisti, e studio dentistico con Lab. attr. Tel. 0984 39 30 11 57