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MERCOLEDÌ 13 LUGLIO 2016 • EURO 1,30 ANNO 125 . NUMERO 191 • www.laprovinciadisondrio.it L’INCIDENTE Tuffo in piscina, lotta per la vita Ricoverato in rianimazione a Gravedona in condizioni disperate il diciannovenne di nazionalità egiziana residente a Morbegno che lunedì ha rischiato di annegare in una piscina di Dongo. Le sue condizioni sono gravissime: è rimasto almeno due minuti senza ossigeno prima che lo salvassero RIVA A PAGINA 25 RIFORME TRA I DEM È SCONTRO FRONTALE Tragedia in Puglia Scontro fra treni Morti e feriti, corsa per donare sangue di MICHELE ESPOSITO essuna «imboscata» sul ddl enti locali, la maggioranza assoluta di 161 ci sarà. I centristi sminano così, all’indomani di un voto del Senato per il quale tra i Dem qualche preoccupazione resta, il campo da possibili trabocchetti estivi al governo. Governo che si avvia alla sua cruciale partita referendaria in un contesto nel quale aumentano, tra i partiti alleati del Pd e anche tra i Dem, le pressioni per modificare l’Italicum. Mentre, nel caso dell’ex premier Massimo D’Alema, il clima ormai è quello dello scontro frontale e spazia dalla legge elettorale alle riforme con la novità odierna del Banca Etruria. Immane tragedia in Puglia dove ieri mattina si sono scontrati due treni in un tratto a binario unico. Venticinque le vittime, decine i feriti, alcuni molto gravi. E mentre si aprono le inchieste per accertare le responsabilità del gravissimo incidente ferroviario - sotto accusa la mancanza di sistemi di controllo automatici - è partita ieri la gara di solidarietà per donare sangue per i feriti. ALLE PAGINE 2-3 N CONTINUA A PAGINA 8 Frana travolge un’auto Valmasino di nuovo isolata Paura ma nessuna vittima - Chiusa la strada provinciale a San Martino CHE COSA VUOL DIRE L’ADDIO A EQUITALIA di FRANCESCO ANFOSSI ye bye Equitalia», dice Matteo Renzi in visita a Milano, capitale dell’Italia imprenditoriale, dove Equitalia fa sempre un certo effetto. Esultano anche i Cinque Stelle che avevano presentato una proposta di legge in tal senso. Che significa? Che non pagheremo più multe? Se è così, vedremo folle festanti agli angoli delle strade ebbre di gioia. Naturalmente non è così, come si affretta a precisare Renzi, le multe vanno pagate. «B CONTINUA A PAGINA 8 9 771590 588032 Gran Bretagna come l’Italia: May nuovo premier e non l’ha eletta nessuno Albosaggia Di corsa per i sentieri Esordio da applausi per la sfida Vertical SERVIZIO A PAGINA 15 Tragedia sfiorata ieri in Valmasino a causa del violento temporale: frana il versante, strada chiusa e isolata la località di San Martino. L’acquazzone che si è abbattuto sulla vallata attorno alle 19 di ieri ha colpito il centro abitato principale della vallata. La montagna ha ceduto e alcuni metri cubi di materiale sono finiti sulla strada provinciale a un centinaio di metri dalla piazzola di atterraggio degli elicotteri e quindi poco lontano dai primi alberghi che si incontrano lungo il tracciato . Fortunatamente illeso un automobilista che transitava in quella zona nel momento esatto in cui si è verificato lo smottamento: il mezzo sul quale viaggiava si è ribaltato, ma l’uomo che era alla guida è riuscito a uscire dall’abitacolo senza riportare gravi traumi. L’auto travolta dal materiale franato GHELFI A PAGINA 20 Il caso Fava sul Bitto: «Un falso problema» ACQUISTAPACE A PAGINA 9 Il Tar blocca la seggiovia Vallaccia Il Tribunale amministrativo per la Lombardia dice no alla costruzione dell’impianto di risalita della Vallaccia, in corso di realizzazione da parte della società Mottolino di Livigno. Dieci mesi dopo avere accolto la richiesta di sospensiva avanzata da Legambiente, il Tar si è espresso nel merito della vicenda, annullando le autorizzazioni che erano state concesse. Legambiente esulta e invita la società a ritirarsi: «La Vallaccia è salva, ora la società si ritiri, non prima però di ripristinare l’integrità dell’area». Ma la Mottolino, che denuncia un danno milionario (lo scorso anno aveva calcolato un eventuale danno dallo stop ai lavori in un milione di euro, a fronte di un investimento di nove), in conseguenza di questa decisione, fa sapere di non voler demolire opere che erano già state autorizzate. La vicenda dunque avrà sicuramente seguito in sede amministrativa. GHILOTTI A PAGINA 19 Colpito da un fulmine nel cantiere 60713 Filo di Seta I fulmini che nel pomeriggio di ieri si sono scagliati con violenza sulla provincia di Sondrio e sui Grigioni, hanno provocato la folgorazione al braccio di un giovane di 23 anni residente nella Bassa Valle, ma professionalmente impegnato in una falegnameria in territorio elvetico, a Brusio. L’incidente sul lavoro è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri a Brusio appunto, dove il ragazzo stava lavorando in un bosco per conto della falegnameria utilizzando un argano. Improvvisa- mente un fulmine si è abbattuto colpendo l’attrezzo. La scarica si è trasmessa anche al ragazzo che è stato sbalzato di qualche metro. Inizialmente sembrava che non ci fossero stati grossi problemi, a parte il terribile spavento, ma poi nel tardo pomeriggio il datore di lavoro ha preferito accompagnare il proprio operaio per un controllo al presidio sanitario di Tirano. Il giovane è stato poi portato all’ospedale di Sondrio dove è stato trattenuto in osservazione. Il giovane è stato portato all’ospedale di Sondrio SERVIZIO A PAGINA 18 Lo strappo Provincia, via in tre dalla maggioranza BETTINI A PAGINA 13 Chiavenna Cade in moto, grave un ragazzo di 17 anni PRATI A PAGINA 22 Canoa Dell’Agostino è oro Il tricolore Senior vinto dal sondriese Sigillo d’oro sulla stagione del sondriese di Giorgio Dell’Agostino, che a Caldes in Trentino ha conquistato il tricolore sprint senior. VIOLA A PAGINA 37 Giorgio Dell’Agostino Tirano 19 LA PROVINCIA MERCOLEDÌ 13 LUGLIO 2016 Il Tar accoglie il ricorso di Legambiente Mottolino, niente impianti alla Vallaccia Monsignor Capelli convalescente in ospedale Livigno. Esultano gli ambientalisti: «La società adesso si ritiri e ripristini l’integrità dei luoghi» Rocca: «Per noi è un danno, rispettiamo la sentenza ma non demoliamo le opere autorizzate» LIVIGNO PAOLO GHILOTTI Il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso di Legambiente che contestava la decisione di realizzare un nuovo impianto di risalita esaposto con annesse piste nel cuore della Vallaccia, vallata protetta sia dal Piano Paesistico della Lombardia che dalla rete europea Natura 2000, in quanto riconosciuta sito naturalistico di interesse comunitario. Il ricorso Per la Mottolino non si tratta di un nuovo impianto ma della ricostruzione di una struttura già esistente. Una tesi che gli ambientalisti, difesi dall’avvocato Franceso Borasi del centro di azione giuridica di Legambiente, hanno sempre contestato: non solo la stazione di partenza della funivia dismessa si trova a ben tre chilometri da quella prevista in Vallaccia, ma tutti gli atti di pianificazione, dal Pgt di Livigno, al Ptcp della Provincia di Sondrio, fino al piano territoriale dell’Alta Valtellina, non contemplano alcun ampliamento del dominio sciabile all’interno della Vallaccia. «Siamo soddisfatti di questa conclusione di un contenzioso che dura da troppo tempo - dichiara Barbara Meggetto, pre- sidente di Legambiente Lombardia - Il Tar si è pronunciato in modo inappuntabile e lineare. La natura e l’agricoltura devono tornare ad essere padroni della Vallaccia, insieme a forme di turismo sostenibile che sappiano apprezzare l’esclusività di questa valle, unica nel suo genere nel panorama delle Alpi lombarde. Ora alla società degli impianti chiediamo di ritirarsi definitivamente, ma non prima di aver ripristinato l’integrità dei luoghi». Gli amministratori di Livigno e della Comunità Montana di fronte all’impossibilità di chiudere la conferenza di servizi per autorizzare l’impianto «per i troppi motivi ostativi legati alla pianificazione paesaggistica e alle direttive comunitarie», avevano coinvolto il Consiglio dei Ministri, che aveva dato il via libera all’opera. Dopo il ricorso di Legambiente i lavori della posa dell’impianto erano stati sospesi lo scorso mese di settembre. Grosio Il missionario sottoposto a intervento chirurgico Salta il raduno degli Amici delle Solomon Ecco come avrebbe dovuto essere l’impianto nel progetto della Mottolino La replica Un’opera per la quale la Mottolino aveva pianificato un investimento plurimilionario. La società lo scorso anno aveva calcolato un eventuale danno dallo stop ai lavori in un milione di euro, a fronte di un investimento di nove milioni. «Non finisce qui - assicura l’aamministratore delegato La notte bianca del divertimento nel Piccolo Tibet Livigno Due chilometri di strada lungo il paese interessati alla festa che si terrà sabato Sembra riduttivo chiamarla semplicemente “Notte Bianca” la manifestazione che sabato dalle 15 alle 2 trasformerà Livigno in un parco di divertimenti. Due chilometri interi nel cuore del paese nei quali ci sarà veramente di tutto, musica, divertimento, gastronomia, grazie al contributo di ben 300 attività di Livigno. Si inizierà già dalle 15. «Il tema che abbiamo scelto quest’anno è quello della musica ed ognuno dei comitati di commercianti delle varie zone del paese che ha organizzato la manifestazione con la supervisione dell’associazione Turismo e Commercio, proporrà un’ offerta diversa con anche abbinamento gastronomico e le vetrine a tema» rivela il presidente di Atc Livigno, Roberto Galli. Una Livigno cosmopolita come è per la presenza di turisti, anche nella notte più lunga dell’anno che si conclu- Monsignor Capelli La notte bianca 2015 ARCHIVIO derà alle 2. Ma entriamo nel dettaglio dell’offerta, anticipando il giro che faranno tutti i partecipanti. Provenendo dalla Forcola la prima zona di divertimento è quella di via Fontana. Qui si ballerà il latino americano con la band Raza Latina, il gruppo brasiliano Capoeira, ci sarà spazio anche per balli di gruppo latini. È prevista pure un’esposizione di prodotti artigianali. Musica disco-commerciale quella proposta dal comitato “BondiSt’Antoni, Prestefan”. Qui ol- 12 1 Non abbiamo commesso errori Non subiremo passivamente questa decisione tre alla discoteca all’aperto ci sarà una sfilata di moda, l’esposizione di auto storiche, fitness in collaborazione con Aquagranda. Gli amanti del liscio si troveranno la loro pista in via Plan sud, fra degustazioni di sangria e grappe e bresaola. Il rock invece troverà spazio grazie al comitato Plan nord dove si esibirà la band “Jovanotti tribute”. Mangiando rane ci sarà anche la possibilità di gustare il polline. Baby dance e cartoon nel comitato di via Ostaria: ci saranno i gonfiabili, il set fotografico con i costumi di fiaba, il laboratorio creativo, il racconta storie, la pista motori. Sarà invece itinerante lo spettacolo di bolle di sapone giganti. Eccezionalmente sarà aperto anche il museo di Livigno il Mus. La manifestazione di sabato è già stata anticipata da due eventi organizzati dai comitati di zona che hanno avuto grande successo: lo scivolo d’acqua di 150 metri che domenica ha fatto divertire migliaia di persone in via Rin e la serata danzate del Comitato Salient. Ovviamente tutti i negozi saranno aperti. «Le previsioni indicano anche bel tempo - rivela Galli - Il primo anno abbiamo organizzato noi come Atc, lo scorso anno la manifestazione ha iniziato a camminare con le sue gambe e quest’anno l’organizzazione è tutta dei vari comitati di zona che noi semplicemente ci limitano a coordinare». P. Ghi. Marco Rocca -. Rispettiamo il Tar, ma andremo oltre. Sono amareggiato e deluso. Dovrò incontrarmi con i miei legali e analizzare la sentenza. Di sicuro siamo certi di non aver commesso errori nella presentazione dell’iter e quindi non subiremo passivamente questa decisione. Per quanto riguarda la richiesta di Legambiente di ripristinare la zona, dico solamente che l’opera di cementificazione che abbiamo realizzato era stata autorizzata dal Tar che aveva bloccato esclusivamente la posa dell’impianto. Non dobbiamo smantellare nulla». Monsignor Luciano Capelli è in convalescenza e quindi salta il raduno degli Amici delle Solomon che avrebbe dovuto svolgersi domenica prossima nelle case della chiesa di Malghera in Valgrosina. «Il vescovo di Gizo ha subito nei giorni scorsi un intervento chirurgico a Roma e adesso dovrà osservare un periodo di riposo prima di tornare in missione» rivela il responsabile degli Amis, Giulio Visini, il gruppo di volontari valtellinesi e non solo che aiuta il vescovo sia andando sul posto nelle isole dell’oceano ad aiutarlo a costruire scuole o ospedali oppure facendo raccolte fondi qui in provincia. Niente meeting Malghera-Solomon, dunque, rinviato a data da destinarsi. P. Ghi. Cornat, sagra a misura di bambini Sondalo. Va in carrozza la sagra del cornat di Sondalo non solo perché i partecipanti hanno avuto la possibilità di fare il giro col cavallo e l’auriga, ma per il successo che la quarta edizione della sagra ha raccolto. La giornata dedicata al piatto semplice della cucina sondalina, il cornat, preparato con acqua e farina, cucinato in padella oppure sulla pioda che può essere dolce o salato a seconda dell’abbinamento dell’impasto (formaggio, patate o mela) ha registrato un afflusso record. La quota dei golosi ha toccato le 800 presenze. Un numero che soddisfa ampiamente le responsabili dei due gruppi che hanno curato l’organizzazione ovvero Alexandra Ricetti della compagnia teatrale “Gli Sgangherati di Frontale” e Valentina Cardoni de “Li Simenza, giovani Sondalo”. La manifestazione, che è inserita nel calendario di “Ritorno alla terra 2016” promosso dalla Comunità Montana Alta Valtellina per il coordinamento delle iniziative e manifestazioni legate alla zootecnia e alla valorizzazione dei prodotti agricoli tipici dell’Alta Valtellina, non è stata solo buona cucina ma è diventata anche l’opportunità per sfruttare tante proposte di divertimento. I bambini si sono divertiti grazie all’animazione di Animando. Gli “Stambek” e “Microfire 68” hanno assicurato la musica dal vivo. P. Ghi. 2.071.000 lettori (Audipress 2016/I) * IL GIORNO CON TUTTOSPORT NON VENDIBILI SEPARATAMENTE - INIZIATIVAVALIDA PER LE PROVINCE DI COMO, LECCO E SONDRIO - ALESSANDRIA, ASTI, NOVARA, VERBANIA E VERCELLI MERCOLEDÌ 13 luglio 2016 | Anno 61 - Numero 166 € 1,30 * | EDIZIONE SONDRIO VALTELLINA Anno 17 - N. 192 Mantova Operatrice sequestrata dai rifugiati «Dacci i soldi» Una donna di 35 anni Migranti in un dormitorio GALVANI · A pagina 22 PAPA · A pagina 20 di ANTONIO TROISE UN PAESE LUMACA ERMA. Immobile. Assassinata, più che dai giornali e dal cemento, come cantava De Gregori, dalla sua inesorabile lentezza. Dietro la tragedia di Bari, al di là delle cause dell’incidente, c’è un Paese che cade a pezzi, che ha smesso di progettare e investire sul proprio futuro. Migliaia di chilometri di ferrovie a binario unico. Viadotti che crollano e che nessuno rimette in piedi. Opere pubbliche miliardarie bloccate da cavilli o Conferenze dei servizi dove mancano solo le rappresentanze dei boy scout. È l’Italia delle infrastrutture lumaca. Che accumula ritardi. Spesso nell’indifferenza: sono trascorsi oltre 50 anni e la linea Bari-Lecce ha ancora 35 maledetti chilometri a binario unico. Bloccati dai cespugli della macchia Mediterranea. Per carità, la difesa ambientale è più che legittima. Ma per spostare il tracciato, occorrerebbe trovare un altro miliardo e mezzo. Un miraggio per le casse dello Stato sempre più a secco. Morale: bisogna accontentarsi della vecchia linea, quella realizzata nel lontano 1870. Con la buona pace dei pendolari. In Sicilia, giusto per cambiare regione, i chilometri a binario unico sono 1209. [Segue a pagina 2]] F Treni, la strage e le accuse Scontro frontale in Puglia: 25 morti e 50 feriti. Polemiche sulla ferrovia privata «Binario unico da 50 anni e allarme solo telefonico». L’ipotesi: errore umano L’intervista Pendolari e studenti L’orrore tra i corpi straziati La madre disperata «Ditemi che mia figlia è ancora viva» FARRUGGIA, PIGNEDOLI, FEMIANI e altri servizi · Da pagina 2 a pagina 6 Scudo Ue sulle sofferenze Retata a Napoli. Da oggi nuove norme Nodo banche, dalla Merkel assist all’Italia «Il salvataggio è possibile» Furbetti del cartellino Una scatola in testa, beffata la telecamera POLLIO SALIMBENI · A pag. 9 y(7HB1C4*MLLOQR( +.!z!/!=!% FEMIANI, PIGNEDOLI e CAZZOLA · Alle p. 14 e 15 Val Masino, allarme dopo il violento temporale scoppiato nel pomeriggio Grossa frana sulla strada Provinciale Isolati i paesi di Filorera e San Martino ZAMBON · In Sondrio RdC IL COMMENTO Il virus Zika colpisce una turista della Brianza Zona rossa attorno alla sua casa Rutelli attacca «Immigrati? Sono troppi» NITROSI · A pagina 11 La nostra inchiesta L’incubo Tbc per i poliziotti «Lasciati soli con i profughi» BARTOLOMEI · A pagina 12 www. i l gi or no. i t / s ondr i o emai l :r edaz i one. s ondr i o@i l gi or no. net Sondr i o Mercoledì 13 luglio 2016 Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417 · Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected] ALPINI IN FESTA Piccoli e grandi nella stazione orobica ALLARME IN VAL MASINO DOPO TEMPORALE Grossa frana sulla Provinciale Paesi isolati ZAMBON · All’interno LA RASSEGNA DELLE PENNE NERE IL NOSTRO VIAGGIO TURISTICA NELLA LOCALITÀ SULLA SONDRIO-LECCO DI APRICA CON IL RICORDO DEI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE Treni e ritardi «ordinari» sulla linea BERGAMINI · All’interno TUBELLI TUBELLI ·· All’interno All’interno SEGUI CION LI NESUWWW. I LGI ORNO. I T/ SONDRI O •• II PRIMO PIANO MERCOLEDÌ 13 LUGLIO 2016 TRENI PULIZIA E UTENTI TEMPERATURE SITUAZIONE ACCETTABILE MA PESA MOLTO LA MALEDUCAZIONE ARIA CONDIZIONATA FRA CARROZZE «BOLLENTI» E ALTRE IN CUI SI «GELA» Sondrio-Lecco, il ritardo è ordinario I disagi nel viaggiare su una linea ferroviaria a binario unico di ALESSIA BERGAMINI – SONDRIO – SE FAI VITA da pendolare in treno, sulla linea Tirano-Sondrio-Lecco-Milano, lo scorrere del tempo diventa relativo. Lo abbiamo provato di persona, utilizzando il treno nel corso degli ultimi dieci giorni. Un ritardo di dieci minuti non è nemmeno più un ritardo; tanto che, in buona parte dei casi, non viene annunciato ai viaggiatori in attesa. Ed è qui che si distingue il pendolare collaudato dal viaggiatore occasionale: quest’ultimo, infatti, inizia a scrutare il binario già qualche minuto prima dell’orario previsto di arrivo del convoglio, innervosendosi al primo secondo trascorso dopo l’ora X. Il pendolare, invece, ormai avvezzo agli inevitabili rallentamenti tipici della linea a binario unico, dove gli scambi fra i treni possono avvenire solo nelle stazioni, soprassede. Alza gli occhi al cielo se il ritardo supera i 20 minuti, si arrabbia quando la situazione precipita e l’attesa supera i 40 minuti. Allora sì, inizia a inverie, a prendersela con l’incolpevole capotreno o con il controllore, a rimpiangere l’auto lasciata a riposo. SE VIAGGI IN TRENO, sempre lungo linea sopracitata, diventa relativo anche il concetto di comfort. Fatto salvo il caso dei nuovi convogli Coradia, entrati in servizio nel 2014, moderni e funzionali - anche se, purtroppo, sempre troppo pochi... - il resto è una sfida. Un percorso a ostacoli fra porte esterne che non si aprono e finestrini bloccati o oscurati perché imbrattati da scritte trac- ciate con lo spray, rivestimenti che si sollevano, tendine impolverate e sbrindellate. Meglio, poi, lasciar chiuse le porte delle toilette - Ammesso che si aprano! - Perché, nonostante il lavoro degli addetti alle pulizie, la maleducazione di alcuni utenti non manca mai. CAPITOLO A PARTE è quello legato alla temperatura interna alle carrozze. In questo caso il viag- giatore può vivere l’incredibile esperienza di passare dal Sahara all’Antartide, senza allontanarsi dalla provincia di Sondrio: è sufficiente un rapido cambio di scompartimento. A rendere possibile tutto ciò è il funzionamento «a caso» dell’aria condizionata, che a volte va a mille, facendo desiderare ai passeggeri di avere in valigia sciarpa e berretto; mentre, altre volte è completamente assente, trasformando lo scompartimento in una sauna bollente. Situazione, quest’ultima, che il più delle volte si verifica in piena estate, quando i treni, sotto il sole, diventano invivibili. A SENTIRLO raccontare così il viaggio in treno può sembrare un incubo. Ma, in realtà, può essere anche piacevole: niente stress alla guida, tempo da dedicare alla lettura o ad altri interessi. Treni tutto sommato puliti e, se si è fortunati, capita anche di arrivare in orario e allora, sì, sarà stato un buon viaggio. Tutto sommato, quindi, la «nostra» ferrovia non è poi da bocciare, anche se c’è tanto da migliorare sia per quanto riguarda i convogli che per la sicurezza della circolazione su un binario unico. Uno dei convogli più vecchi in servizio sulla linea valtellinese Le tendine senza più i lacci e i finestrini imbrattati LIVIGNO LA SOCIETÀ MOTTOLINO VOLEVA REALIZZARE UN NUOVO IMPIANTO DI RISALITA. LA SODDISFAZIONE DI MEGGETTO Il Tar dice no al progetto Vallaccia e Legambiente esulta – LIVIGNO – A LIVIGNO è vittoria per le ragioni degli ambientalisti difesi dall’avvocato Francesco Borasi. Dopo «una lunga attesa», il Tar Lombardia ha, infatti, accolto il ricorso di Legambiente che contestava la decisione di rea- lizzare un nuovo impianto di risalita con annesse piste nel cuore della Vallaccia, convalle parallela alla valle di Livigno e, finora, incontaminata, in quanto intatto appare ancora oggi il suo antico carattere rurale. Un’area protetta sia dal Piano paesistico della Lombardia che dalla rete europea Natura 2000, in quanto riconosciuta sito naturalistico di interesse comunitario e dunque giudicata inadeguata al vasto progetto di impianto proposto dalla società Mottolino Spa, che ha sempre sostenuto che l’intervento designato non concernes- L’area sciabile del Mottolino se la realizzazione di una nuova struttura ma la ricostruzione di quella già esistente. «Siamo soddisfatti di questa conclusione di un contenzioso che dura da troppo tempo. Il Tar si è pronunciato in modo inappuntabile e lineare. La natura e l’agricoltura devono tornare ad essere padroni della Vallaccia, insieme a forme di turismo sostenibile che sappiano apprezzare l’esclusività di questa valle, unica nel suo genere nel panorama delle Alpi lombarde. Ora alla società degli impianti chiediamo di ritirarsi definitivamente, ma non prima di aver ripristinato l’integrità dei luoghi» ha commentato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. IL TRIBUNALE amministrativo mette così fine ad una querelle protrattasi, tra varie vicissitudini, a lungo e finita persino dinanzi al Consiglio dei Ministri, cui si erano rivolti, ottenendo le autorizzazioni per i lavori, gli amministratori di Livigno e della Comunità montana, di fronte all’impossibilità di chiudere la Conferenza di servizi per autorizzare l’impianto per i troppi motivi ostativi legati alla pianificazione paesaggistica e alle direttive comunitarie. «La procedura intrapresa, infatti, pur contemplata dalla legge per velocizzare i provvedimenti, in nessun caso può agire contro le norme vigenti, specie se in assenza di una motivazione adeguata e tecnicamente supportata». Emmanuela Tubelli