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 MANI IN PASTA: IL LABORATORIO DI CUCINA Nel corso delle numerose chiacchierate nate durante le attività di animazione ci siamo accorti che uno degli argomenti principali era il cibo ed in particolare le abitudini culinarie dei nostri ospiti durante la loro vita. Abbiamo così deciso di dedicare ampio spazio ai loro racconti, dando vita ad interessanti e divertenti confronti sulle varie modalità e tecniche di preparazione di piatti tipici della cucina piemontese ed in quali occasioni venivano cucinati. Successivamente abbiamo raccolto tutti queste chiacchierate in un libro che è stato pubblicato e distribuito sul territorio locale (dicembre 2013). Il Laboratorio di cucina nasce (nel gennaio 2014 con cadenza settimanale) dal desiderio di concretizzare alcune delle ricette pubblicate, unendo il ricordo “del tempo che fu” alla messa in atto concreta nel presente. I nostri ospiti hanno accettato con piacere la possibilità di mettersi attivamente in gioco, divertendosi e confrontandosi. La valenza aggregativa e socializzante di tale laboratorio è stata da subito evidente: durante la realizzazione delle ricette infatti lo scambio di suggerimenti e le varianti delle nostre “cuoche” sono continui e ricchi di suggerimenti per la realizzazione dei prossimi laboratori. Tale attività permette la partecipazione anche ad ospiti non completamente autosufficienti (demenze senili od ospiti su carrozzina) così da favorire una maggiore aggregazione ed evitare il più possibile l’isolamento di questi ultimi. Il potersi concentrare su un’attività manuale concreta, allontana la mente dalle preoccupazioni ricorrenti sul proprio stato di salute, focalizza il pensiero su una consequenzialità e, inevitabilmente riporta a galla ricordi di vecchi tempi in cui si era completamente autonomi e con gli stessi gesti messi in atto in quel preciso istante, si provvedeva a sfamare una famiglia. Inoltre, il sentirsi ancora capaci di fare dà ottimi risultati in termini di aumento dell’autostima e di valore personale. Strada facendo, abbiamo deciso però di aggiungere un’ulteriore finalità al progetto: il sentirsi ancora utili per gli altri ed in grado di prendersi cura. Per raggiungere tale obiettivo, abbiamo deciso di istituire dei Laboratori “straordinari” in concomitanza di occasioni speciali: feste di compleanno, ricorrenze ecc in cui non mancano mai crostatine o pizzette preparate dagli ospiti. Poter fare avendo in mente un buon motivo per farlo e soprattutto una progettualità organizzata delle cose da fare, aumenta la motivazione a mettersi in gioco sentendosi capaci di fare e di essere utili. Dunque, complice il ricordo di quello che si è fatto nella propria vita per i propri cari, autostima, socializzazione, il sentirsi utili e capaci,il mantenimento o lo sviluppo di capacità cognitive residue (quali memoria, attenzione e concentrazione, psicomotricità e motricità grossolana e fine) aumentano in modo esponenziale in un contesto di grande divertimento ed ilarità. FOTOGRAFIE TEMPISTICA DELL’IMPLEMENTAZIONE Il progetto è già in essere da gennaio 2014 e viene svolto: •
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Con cadenza settimanale In prossimità di ricorrenze particolari con “Laboratori straordinari” Dato il successo ottenuto e il gradimento manifestato dai partecipanti si sta pensando di aumentare il tempo dedicato a tale laboratorio. FIGURE COINVOLTE Il laboratorio viene realizzato con la supervisione della psicologa di struttura, dell’educatore professionale e della fisioterapista per quanto concerne la motricità in collaborazione con i volontari della struttura. STIMA DI BUDGET NECESSARIO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO SPESA DEL PERSONALE COINVOLTO € 3.328,00 ACQUISTO MATERIALE VARIO (FORBICI, SPATOLE, CUCCHIAIONI, BILANCE, PELAFRUTTA, FORNETTI, TAGLIERI, ECC…) € 3.100,00 TOTALE € 6.428,00 MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DEL PROGETTO E DEL PERCHE’ SCA DOVREBBE SCEGLIERLO COME VINCITORE Si è deciso di presentare tale progetto a questo concorso proprio perchè gli ospiti coinvolti manifestano un importante gradimento durante la partecipazione. Inoltre, gli operatori presenti al laboratorio riportano costantemente vissuti di forte impatto emotivo sia per quanto riguarda la socializzazione (lo scambio di battute tra gli ospiti, il vederli aiutarsi reciprocamente) sia perché permette una maggiore confidenza con gli operatori presenti e di conseguenza una maggiore facilità nell’interazione (anche nei momenti di difficoltà o di necessità). Al momento il laboratorio viene svolto utilizzando attrezzature di recupero (donate da volontari o portate di volta in volta dagli operatori) in un salone non attrezzato e non all'altezza dello scopo. Avremmo quindi la necessità di allestire uno spazio dedicato e acquistare attrezzature adeguate allo scopo, (quali attrezzi da cucina, piani di lavoro idonei per la partecipazione anche ad ospiti su carrozzina ecc) e poterci così mettere in gioco con la sperimentazione di alcuni cibi un po’ più elaborati (ad es. realizzare alcune delle ricette tipiche della cucina locale raccontate dagli ospiti e contenute nel ricettario pubblicato lo scorso anno), dando così una continuità con il passato ed incrementando la motivazione alla partecipazione al laboratorio.