PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE
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PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE
PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE STRALCIO “SPIAGGE” RELAZIONE INTEGRATIVA SUPERAMENTO RISERVE REGIONALI E RECEPIMENTO INTESE Progettisti: arch. Valter Granzotto dott. Urb. Francesco Finotto dott. Ing. Giulio Bernetti (Comune di Grado) ATI INCARICATA Proteco Engineering srl (mandatario) Pro.tec.o soc. coop. ar.l. Arch. Alonzi Stefano Con la collaborazione di: Arch. Doardo Stefano Gruppo di Lavoro (Comune di Grado): geom. Alessandro Furchì geom. Paolo Pozzetto geom. Caterina Viscomi Grado, li dicembre 2016 SUPERAMENTO RISERVE VINCOLANTI ALLA VARIANTE STRALCIO N°24 AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE FORMULATE CON DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE N°1487 DEL 11 AGOSTO 2016. PREMESSE Con delibera del Consiglio Comunale n. 6/2016 del 29.03.2016 il Comune di Grado ha adottato. ai sensi della LR. 5/2007, la variante stralcio "spiagge" n.24 al P.R.G.C. , le cui previsioni interessano, tra l'altro, beni del demanio statale in gestione ai sensi del D.G.L.S 111/04 alla Regione Friuli Venezia Giulia. Le intese di cui al D.G.L.S 111/04, sono state sottoscritte dal Sindaco del Comune di Grado e dal Vice Direttore della Direzione Centrale finanze, patrimonio e programmazione della Regione Friuli Venezia Giulia come da Prot. N. 23307/ P del 28/10/2016 Class 2-8-5. Con delibera n. 1487 del 11/08/2016, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, ha disposto ai sensi dell’art. 63 bis, co. 12, della LR. 5/2007 e s.m.i., di avanzare, quali proprie riserve vincolanti in ordine alla variante in oggetto, le riserve proposte dal Direttore del Servizio pianificazione territoriale e strategica della direzione centrale infrastrutture e del territorio nel parere n. 018/16 del 01/08/2016 nonché il rilievo espresso dal ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, nell’ottavo paragrafo della nota n. 4827 del 13/06/2016, atti entrambi facenti parte integrante del provvedimento in parola. La presente nota ha l’obiettivo di ottemperare alle riserve. In base alle argomentazioni in seguito esposte e alle modifiche introdotte negli elaborati della variante stralcio in oggetto, le riserve 1,2,3,4 a),4 b),4 c),4 d) e 5 si ritengono superate. RISERVA N.1 «Deve esser verificata l’opportunità di prevedere la nuova funzione ricettiva, ed in caso positivo vanno definite e dettagliate le precise categorie di ricettività ritenute compatibili con l’ambiente dell’arenile.» Considerazioni sulla riserva Il punto in discussione riguarda le funzione introdotta alla lett. a) dell’art. 3 delle NTA della variante in oggetto. A tal proposito si riporta di seguito il disposto normativo adottato: Art. 3 - Attività e infrastrutture ammesse sulle spiagge 1. Sugli arenili sono ammesse la realizzazione di stabilimenti balneari dotati delle relative strutture (cabine spogliatoio, deposito per ombrelloni, uffici strettamente legati alla conduzione dello stabilimento, servizi igienici, docce, ecc.) e le attività che possono includere anche le seguenti strutture/infrastrutture: a) Servizi di ristorazione ( bar, ristoranti, punti di ristoro) e ricettività; …Omissis… La funzione ricettiva è introdotta dalla presente variante, tra quelle in aggiunta alle funzioni già previste per la ZTO P del PRGC. L’inserimento della destinazione “ricettiva”, è prevista per conformare la presente variante alle disposizioni del PUD. Tuttavia, in merito alle strutture realizzabili, nel PUD si individua la ricettività assieme ad una serie di tipologie di insediamento realizzabili nel complesso delle aree demaniali al quale si applica lo strumento e non solo per la parte relativa alle spiagge. Ne consegue 2 che nell’arenile, per la peculiarità dell’ambiente, tale tipologie di insediamento, che devono essere obbligatoriamente “di tipo mobile o di tipo fisso” escludendo “le strutture di difficile rimozione” (art. 3 com. 2 NTA), non possono essere prevista. Modifiche apportati agli elaborati di variante In base alle considerazioni sopra riportate, si provvede allo stralcio all’art. 3, primo comma, lett. a) delle NTA del seguente inciso: «e ricettività» Si riporta si seguito il testo allineato: 1. Sugli arenili sono ammesse la realizzazione di stabilimenti balneari dotati delle relative strutture (cabine spogliatoio, deposito per ombrelloni, uffici strettamente legati alla conduzione dello stabilimento, servizi igienici, docce, ecc.) e le attività che possono includere anche le seguenti strutture/infrastrutture: a) Servizi di ristorazione ( bar, ristoranti, punti di ristoro); …Omissis… Conclusioni In base alle argomentazioni sopra esposte e alle modifiche introdotte negli elaborati, la presente riserva si ritiene SUPERATA. RISERVA N. 2 «Al fine di prevedere la conferma degli elementi progettuali sotto riportati come formulati, dovrà esser fornita la specifica motivazione che giustifichi: a) la previsione delle medesime attività e infrastrutture per tutte le UMI e gli Ambiti, da ponderarsi in ordine all’indicazione contenuta negli “Obiettivi strategici” di considerare la specifica funzione retrostante gli arenili al fine di integrarla nella spiaggia antistante, e all’oggettiva diversa situazione riscontrata e descritta tra gli arenili identificati come “già classificati in zonizzazione” e “di nuova previsione in zonizzazione”; b) la quantificazione in 0,05 mc/mq del valore dell’indice territoriale per l’arenile definito “di nuova previsione in zonizzazione”, da valutarsi in ordine all’indicazione contenuta negli “Obiettivi strategici” che prevedono “una occupazione volumetrica contenuta, in grado da un lato di assicurare le dotazioni necessarie agli stabilimenti, dall’altro che incentivi e promuova l’integrazione dell’ambito della spiaggia con spazi e funzioni retrostanti”; c) l’aumento dell’indice territoriale fino allo 0,1 mc/mq in caso di attuazione dell’Ambito tramite PAC, posto che non è stato previsto un obiettivo per ciascun PAC/Ambito, specifico e verificabile, il cui raggiungimento motivi tale maggior indice rispetto a quello ordinario dello 0,05 mc/mq, in ordine all’”Obiettivo strategico” di una occupazione volumetrica contenuta, da un lato in grado di assicurare le dotazioni necessarie agli stabilimenti, dall’altro che incentivi e promuova l’integrazione dell’ambito della spiaggia con spazi e funzioni retrostanti.» 3 Considerazioni sui punti a) e b) della riserva Considerati i contenuti dei punti a) e b) della riserva si ritiene che, pur apparentemente trattanti due argomenti differenti, vadano affrontati e motivati nel loro complesso, poiché scaturenti dagli stessi principi formatori. La suddivisione della Zona P Spiagge e arenili in ambiti differenti è stata operata in attuazione della Direttiva sulla base della quale è stata predisposta la Variante Stralcio “spiagge” di cui alla Delibera del Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio n°1/2016 del 18 gennaio 2016. I criteri adottati per individuare e perimetrare gli ambiti sono sufficientemente illustrati nella Relazione Tecnica che accompagna la variante in oggetto e nello specifico si è operato nel seguente modo: • • Si è rilevato, sulla scorta dei documenti depositati in archivio, lo stato di fatto esistente, considerando tutte le infrastrutture esistenti sugli arenili di Grado: sono state analizzate le tipologie complessive degli stabilimenti balneari, le loro caratteristiche tipologiche e funzionali; Sono stati sentiti gli attuali operatori del settore, rilevandone le criticità riscontrate nella gestione e le necessità di ulteriore infrastrutturazioni al fine di ottimizzare le risposte alle esigenze dei fruitori delle spiagge. Dalle rilevazioni degli stati di fatto delle concessioni in essere e dall’esame delle criticità emerse nel corso dei colloqui con gli operatori di settore, colloqui suddivisi per ambito, si è riscontrato che le necessità “volumetriche” per far funzionare uno stabilimento balneare in maniera ottimale sono praticamente le stesse in tutti gli ambiti. Si rileva, inoltre, che negli elaborati grafici della variante in oggetto, la progettazione dei singoli ambiti non è omogenea, ma differenziata da ambito ad ambito: cambiano, anche in maniera significativa, le dimensioni delle UMI, la profondità delle fasce funzionali, la differenza delle fronti spiaggia, la differenza della qualità degli specchi acquei. In base a ciò, considerare l’indice di occupazione come unico parametro per la valutazione della differenziazione fra i vari ambiti appare riduttivo poiché è l’insieme di tutti i parametri che attribuisce ad ogni ambito una propria peculiarità e specificità, nel pieno rispetto delle direttive sulla base della quale la variante è stata redatta. La presente variante al PRGC, al punto 5.2 della Relazione Tecnica illustra con chiarezza gli obiettivi strategici: “Assicurare a Grado un futuro come città balneare evitando onerosi ed impegnativi ripascimenti ed intervenendo sulla quantità/qualità dei servizi, all’interno di un disegni unitario che interessi l’intero tratto costiero e che ponga al centro la tutela del paesaggio e la riformulazione delle relazioni con la natura in termini di reciprocità. Un disegno unitario: a. Che ponga il sistema dell’accessibilità ed in particolare il tema della mobilità lenta come valore aggiunto imprescindibile; b. Che preveda una occupazione volumetrica contenuta, in grado da un lato di assicurare le dotazioni necessarie agli stabilimenti, dall’altro incentivi e promuova l’integrazione dell’ambito della spiaggia con gli spazi e funzioni retrostanti. I SIC della laguna, valli e Mula di Muggia vanno letti come un unico ecosistema che abbraccia, caratterizza e qualifica l’intero sistema insediativo e turistico. Una specificità ambientale che nella visione strategica viene assunta come tema strutturale per una nuova visione territoriale ma soprattutto turistica, come elemento di attrattività ed emozionalità.” 4 Per comprendere la reale portata innovativa della Variante stralcio sotto l’aspetto di organizzazione spaziale e dimensionale dell’arenile, si ritiene necessario, prioritariamente, analizzare l’attuale disciplina, ovvero i contenuti dell’art. 27.2. delle Norme Tecniche di Attuazione del vigente PRGC. La prima parte dell’art. 27.2 prevede che negli ambiti di spiaggia libera, si possa operare solamente per mezzo di PRPC i cui perimetri sono individuati nella tavola P 03.11 del vigente PRGC. Tali strumenti attuativi comprendono quelle parti che ora sono definiti “Ambito della Costa Azzurra” e “Ambito di Pineta” nella Variante Stralcio in esame. Secondo la norma sopracitata, all’interno di tali ambiti, si possano edificare “…gruppi di capannini dotati di servizi igienico-sanitario e di pronto soccorso numericamente rapportati alla capacità ricettiva dei singoli impianti. All’interno di questi complessi è possibile ricavare locali destinati a bar-ristorante, depositi di ombrelloni, sedie, ecc.…”. La norma prosegue con: “… Ogni complesso di capannini compresi i servizi igienici, di ristoro, di deposito ecc. non può impegnare un fronte parallelo alla linea di costa superiore a ml. 150. Tra un complesso e l’altro deve rimanere libero uno spazio (parallelo alla linea di costa) non inferiore a ml. 100…” Risulta evidente che la norma non fissa alcun ulteriore parametro quale indice fondiario, forma ed ampiezza delle concessioni, altezza dei fabbricati, tipologia e materiali ammessi per la realizzazione dei fabbricati. Questa normativa è stata introdotta con la Variante n°17 di adeguamento al PURG nel 1983 e letteralmente stata inserita tale e quale nel nuovo PRGC del 2002/2005. In seguito lo stesso articolo 27.2 è stato integrato con una parte transitoria, dal 6° comma in poi, regolando gli interventi in assenza di PRPC: “…nelle aree demaniali infrastrutturate individuate dalla tavola 6 del Piano di utilizzazione del demanio marittimo con finalità turistico ricreativa, è ammessa l’installazione di …omissis.. strutture, facilmente rimovibili …omissis… Su ogni area affidata in concessione potranno essere installate strutture per una volumetria urbanistica massima di mc. 300. Nell’integrazione normativa nulla si dice relativamente a superficie minima, forma spaziale e localizzazione delle concessioni. La planimetria che segue è l’estratto della tavola P03.11 – Ambiti, del vigente PRGC con evidenziati i due ambiti degli Arenili in cui trova applicazione l’art. 27.2: 5 Va inoltre evidenziato che nel computo della volumetria sono escluse gabine da spiaggia, tettoie chiuse su tre lati o strutture semiaperte, ovvero tutto quello che non costituisce volume urbanistico, come definito dall’art. 11 delle Norme Tecniche di Attuazione del vigente PRGC. In sintesi, con un quadro normativo di riferimento come quello vigente nell’“Ambito Costa Azzurra” e nell’”Ambito di Pineta”, risulta difficile, se non impossibile, stabilire quante concessioni e conseguentemente quanto volume si potrebbe realizzare all’interno dei singoli ambiti. Per quanto riguarda la spiaggia storica di Grado, attualmente in concessione alla GIT, risulta infrastrutturata già dalla fine del 1800, con baracchini, terrazze a mare e varie strutture che, nel corso di più di un secolo, sono state realizzate, demolite, sostituite, con l’unico scopo di garantire una infrastrutturazione adeguata a soddisfare le esigenze dei “gentili ospiti”. Il Piano Regolatore vigente non regolamenta l’ambito con una norma ad hoc, partendo dal principio che la Spiaggia dell’Azienda è sempre stata vissuta come una parte di pertinenza degli adiacenti impianti di cura e termali e come tale è stata infrastrutturata in conformità alle esigenze del momento. Negli ultimi anni, con l’entrata in vigore del PUD e con la differenziazione patrimoniale e funzionale della parte a terra, si è rilevata la necessità di dare “dignità urbanistica” anche a quell’arenile che, unitamente all’ambito della Costa Azzurra, rappresenta il nucleo principale attorno al quale ruota l’intero sistema turistico gradese. Stante l’attuale disciplina urbanistica, anche in questo caso sarebbe possibile, suddividendo la spiaggia in sub concessioni, realizzare/installare volumetrie fino a 300 mc, oltre a tutti gli accessori non concorrenti alla formazione di volume urbanistico, e questo su ciascuna sub concessione. 6 Il tratto di arenile della Sacca dei Moreri, individuato dal PUD come “Aree da infrastrutturare”, è stato dato in concessione dalla Regione Friuli Venezia Giulia ad una società privata, con una previsione edificatoria di circa 5.800 mc, pari ad un indice di fabbricazione pari a 0,12 mc/mq. L’Amministrazione comunale, pur riconoscendo la non conformità del progetto con il vigente PRGC, che di fatto non aveva norma specifica, pur essendo zonizzato come spiaggia, si era impegnata ufficialmente con la Regione ad adottare una Variante che recepisse il progetto approvato dalla Regione. Nella sottostante planimetria è riportata la proposta formulata dalla società e ritenuta adeguata dalla Regione: Per quanto riguarda gli arenili, che la Variante Stralcio in oggetto definisce di “nuova zonizzazione”, e coincidenti con gli arenili dei campeggi/villaggi turistici, nel corso degli anni si è operato per anni con autorizzazioni edilizie, poi con le autorizzazioni a titolo precario e temporaneo, infine con permessi stagionali dove le strutture venivamo montate per tre/quattro mesi, limitando comunque gli interventi a quelli minimi indispensabili al funzionamento delle aree in concessione. Si sottolinea come questi arenili, in concessione alle società che gestiscono i campeggi/villaggi turistici, hanno ospitato e ospitano solamente gli utenti dei villaggi stessi. Questi ultimi rappresentano circa il 60% delle presenze turistiche registrate (ossia i turisti che soggiornano a Grado per almeno una notte). Inoltre, in eventuale accoglimento di un’osservazione pervenuta, considerata la scarsa profondità degli ambiti, potrà essere consentita la realizzazione di campi gioco, attrezzati solamente con reti o altre infrastrutture indispensabili allo sport che vi si pratica, che vadano ad interessare anche la fascia di soleggio, riducendo così il numero di ombrelloni e quindi di persone che possono fruire delle spiagge. 7 In conclusione la Variante stralcio in oggetto è stata adottata per definire in maniera certa e inequivoca le norme per ciascun ambito, definendone dimensioni, indici e fasce funzionali che garantiscano una prevedibilità nella localizzazione delle strutture consentite. Riguardo gli effetti volumetrici attesi dall’introduzione della variante in oggetto, si riportano nella tabella sottostante, i confronti, ove possibile, dei dati dimensionali delle concessioni e delle volumetrie esistenti. Le volumetrie stagionali non sono state censite. Arenile Costa Azzurra: Spiaggia Centrale Sacca dei Moreri Pineta La Rotta Monti della Rotta Campeggi * Volumi stato di fatto * 1.408 - I.f medio 0,045 circa 4.300 (dato stimato) Previsti 5.800 installati 331 1.789 – I.f. medio 0,052 137 I.f. 0.025 0,00 560 stabili – 541 temporanei Indice 0,05 2.014 5.699 2.293 3.718 0 657 4.166 Indice 0,06 2.417 6.838 2.752 4.461 0 789 4.999 Conteggiato il solo volume del chiosco bar/magazzino escludendo cabine, bagni ed altre attrezzature I due valori di variante, quello adottato (0,05 mc/mq) e quello eventualmente assunto in accoglimento di alcune osservazioni, nel rispetto della flessibilità prevista dal Punto 7 delle Intese (0,06 mc/mq), sono difficilmente confrontabili con il volume attualmente esistente sugli arenili, in quanto nello stato di fatto sono stati computati solamente le strutture autorizzate e costituenti volume urbanistico, quindi senza comprenderei gabine da spiaggia, servizi igienici ed altre infrastrutture computate. La variante prevede che la volumetria sia omnicomprensiva. Più significativo è l’indice di fabbrica dei due arenili più infrastrutturati in maniera permanente, Costa Azzurra e Pineta, sui quali la norma vigente ha trovato una più facile applicazione. Confrontando i volumi realizzati sulle superficie delle concessioni, risultano praticamente identici a quelli previsti dalla variante stralcio in oggetto. Se si osservano i perimetri delle concessioni in essere, riportati sulle tavole di zonizzazione, risulta evidente che esse, per ovvie ragioni di massimizzazione del profitto, erano disegnate in modo tale che tutte le infrastrutture sportive e di svago, sia pur indispensabili all’offerta turistica, fossero precariamente realizzate al di fuori del perimetro della concessione. Al contrario, con la variante stralcio in oggetto, i perimetri delle UMI sono chiaramente individuate con l’obiettivo che ogni attività ed infrastruttura sia realizzata al suo interno. L’integrazione dell’ambito della spiaggia con spazi e funzioni retrostanti L’integrazione dei vari ambiti della spiaggia con gli spazi e funzioni retrostanti richiede una analisi specifica per ciascun ambito, essendo le situazioni oggettive non accomunabili. Ambito Costa Azzurra La situazione prevista dalla variante in oggetto ricalca, con una buona approssimazione, la situazione esistente per cui non sono previsti incrementi significativi nelle presenze. Le concessioni in essere attualmente sono dimensionate così da almeno vent’anni nel corso dei quali i gestori hanno incrementato e migliorato le strutture edificate, sia con strutture costituenti volume urbanistico, sia con strutture diverse. Si evidenzia come le strutture previsti in ogni singola UMI siano simili, tenuto conto della differenza dei metodi di calcolo. Il caso di predisposizione del PRPC verrà trattato in risposta al successivo punto c) della presente Riserva regionale. 8 La spiaggia attrae numerosi bagnanti anche nella zona di spiaggia libera. La presente Variante stralcio ha mantenuto inalterata la dimensione dell’arenile e non ha interessato il cospicuo retrospiaggia, in quanto la norma del PRGC per tale area risulta assolutamente chiara e valida: “26.2 Verde attrezzato per lo sport, il tempo libero e gli spettacoli all’aperto della zona della Costa Azzurra Questa zona è destinata ad ospitare strutture sportive, per il tempo libero e per gli spettacoli all’aperto principalmente finalizzati alle funzioni di retro spiaggia, a decorrere da 100 ml dalla battigia. L’attuazione delle previsioni è subordinata alla redazione di un P.R.P.C. di iniziativa pubblica redatto secondo i seguenti parametri: Indice di fabbricazione territoriale: Altezza massima dei fabbricati e di ogni struttura Destinazioni d’uso: 0,03 mc/mq 3,00 ml Attività di ristoro Servizi igienici Commerciale al dettaglio Spettacoli all’aperto Fitness Sport Gli edifici dovranno essere su un piano e con una superficie coperta massima di mq. 100, posizionati in posizioni il più possibile equidistanti. Fra le attività previste sono da privilegiarsi quelle destinate allo svago, al tempo libero, al fitness, ecc.. Il P.R.P.C. dovrà prevedere la realizzazione di una diga pedonabile, a protezione del retro spiaggia, in continuità funzionale, tipologica e con quota di calpestio uguale a quella esistente. Il Piano dovrà individuare i perimetri prescrittivi dell’edificato, le tipologie ed i materiali ammessi per le finiture, fermo restando il fatto che sono vietate coperture diverse da quelle a falde inclinate con pendenze comprese fra i 18 ed i 21 gradi con manto di copertura in coppi. Il Piano dovrà contenere uno studio specialistico che detti prescrizioni per il verde, individuando essenze, densità d’impianto, fermo restando che almeno il 30% della superficie complessiva deve essere piantumata con essenze d’alto fusto aventi una densità di almeno una pianto ogni 70 mq. Il P.R.P.C., inoltre dovrà prevedere normative specifiche per l’andamento plano-altimetrico del comparto.” Quando il Comune darà attuazione al PRPC, essendo l’area di sua proprietà, si formerà un retrospiaggia che completerà lo sviluppo della Costa Azzurra e del rione San Vito – Colmata, formando un polo turistico autonomo ben coordinato con le strutture portuali presenti ed di prossima realizzazione a Porto San Vito e il Porto della ex - SAFICA. L’unica criticità presente attualmente, ma non aggravata dalla presente variante, riguarda l’annoso problema dei parcheggi. L’Amministrazione Comunale ha avviato le procedure per l’affidamento dell’incarico per la revisione del Piano della Mobilità, Piano che avrà come obiettivo centrale l’individuazione delle misure necessarie per risolvere il problema. Si evidenzia che attualmente l’arenile viene totalmente utilizzato, in forma ordinata, con i limiti del PUD nelle aree in concessione, in forma “spontanea” e con indici di occupazione ben superiori nelle rimanenti aree di spiaggia libera. In conclusione si ritiene che le regolamentazioni introdotte dalla Variante in oggetto, non comportano alcun aumento significativo della pressione antropica sull’intorno e sull’arenile. Il problema della ubicazione dei parcheggi, problema generato anche dalla presenza di numerose 9 seconde case edificate negli anni ‘50 e ‘60, verrà affrontato e risolto con la Revisione al Piano del Traffico, come sopra cennato. Ambito Spiaggia Centrale La Variante stralcio, su articolata proposta formata dall’Azienda, il cui socio di maggioranza è la Regione Friuli Venezia Giulia, suddivide le UMI secondo l’attuale scansione di sub stabilimenti, rilevabile anche nelle ortofoto reperibili sul sito della Regione seguendo i diversi colori degli ombrelloni. L’indice di occupazione, comprendente anche le strutture di difficile rimozione edificate negli anni ‘60, fa sì che ogni UMI abbia una sua dotazione di cabine da spiaggia, bagni ed eventuali altre infrastrutture, consentendo la differenziazione e la caratterizzazione dei vari tratti di arenile. Si ritiene che l’attuazione delle previsioni della Variante Stralcio in oggetto non comporterà per questo ambito un incremento delle presenze turistiche ma solamente una differenziazione dei servizi ed un incremento della qualità dell’offerta. Si manterranno le relazioni funzionali con le infrastrutture termali e ricreative già presenti nell’area a terra, ma la variante consentirà altresì di garantire un’offerta adeguata anche in presenza di gestioni non più unitarie in conseguenza ai pronunciamenti ed alle leggi comunitarie. La situazione attuale dei parcheggi a servizio della Spiaggia Centrale è al limite della criticità ma è ancora sostenibile utilizzando le soste previste lungo la viabilità pubblica e dei parcheggi di relazione presenti in zona. La situazione sarà decisamente migliorata con la realizzazione del previsto parcheggio delle terme che assorbirà parte dei veicoli che attualmente sostano lungo la viabilità pubblica. Ambito Sacca dei Moreri: Questo ambito un tempo era interamente in concessione alla Azienda Autonoma e Turismo di Grado e Aquileia, ora GIT. Tale arenile è attrezzato con una serie di batterie di servizi igienici, alcuni recentemente ristrutturati e funzionanti, ed era infrastrutturata con chioschi bar, depositi, ecc., ora rimossi in quanto realizzati a carattere temporaneo non più rinnovabile. La Variante stralcio in oggetto ha recepito, in parte, il progetto approvato dalla Regione, riducendone significativamente le volumetrie ammissibili: da 0,12 mc/mq a 0.06 mc nel caso di attuazione per singole UMI. Negli ultimi anni l’arenile è stato in parte utilizzato in regime di precarietà con due strutture facilmente rimovibili e ora rimosse. L’arenile da quando la GIT ha rinunciato alla concessione è stata utilizzata come spiaggia libera da parte di numerosi turisti, prevalentemente pendolari della Regione. L’arenile è parzialmente infrastrutturato: immediatamente alle spalle dell’arenile corre una viabilità pavimentata, destinata esclusivamente alla mobilità lenta, che da Viale del Sole si collega con la viabilità d’accesso all’Albergo ed al Campeggio al Bosco. Lungo tale viabilità è stata interrata la linea dell’acquedotto, la linea per il trasporto dell’energia elettrica e la rete di smaltimento delle acque reflue. La porzione del territorio a nord dell’ambito è interessata da due strumenti attuativi: Comparto A e Comparto B della Sacca, divisi da un importante area a parcheggio di interscambio con cui è previsto il parcamento di circa 1.200 veicoli. Tale area è in parte già realizzata e una parte è in corso di realizzazione da parte del soggetto privato attuatore del Comparto B, come obbligo convenzionale. Nel Grafico sottostante, facente parte degli elaborati del PRPC Comparto B della Sacca dei Moreri, sulla sinistra si rileva la parte di parcheggio già esistente e all’interno della perimetrazione rossa dovrà essere realizzato come obbligo convenzionale. 10 Le previsioni introdotte con la Variante e le interazioni di queste scelte con il retrospiaggia possono essere analizzate secondo due scenari. Il primo scenario è quello esistente, con un retrospiaggia non atterzzato ed urbanizzato. La presenza dei parcheggi e delle altre infrastrutture fra cui la comoda connessione viaria, destinata alla mobilità lenta, ha consentito e consentirà una fruizione ottimale degli arenile. La infrastrutturazione dell’arenile, con chioschi, magazzini e servizi, come illustrato in altra parte della presente relazione, non comporterà un significativo incremento delle presenze, ma solamente una ordinata fruizione da parte degli utenti ed un miglioramento delle condizioni della spiaggia. L’accesso all’arenile ora avviene esclusivamente tramite la mobilità lenta e la presenza di parcheggi di interscambio, in numero adeguato entro un raggio di 500 metri nel punto più sfavorevole, assicura la sostenibilità delle previsioni di Variante. Il secondo scenario si manifesterà con la realizzazione delle previsioni insediative previste dal PRPC del Comparto A della Sacca e del retrostante comparto B della Sacca. Il PRPC del Comparto A, entrato in vigore il 30 maggio 2012 (BUR n°22/2012), prevede la realizzazione di un parcheggio di relazione ed interscambio di circa 600 veicoli. Al Piano terra degli edifici destinati alla residenza sono ammesse le funzioni Servizi, Direzionale e Commercio al dettaglio. Per tipologia ed ubicazioni non si ritiene che queste funzioni confliggano con quelle, analoghe, previste nell’area per servizi dell’arenile; diversi sono gli utenti, diverse sono le categorie merceologiche prevedibili negli ambiti. I lottizzanti non hanno ancora sottoscritto la Convenzione urbanistica, quindi le previsioni del PRPC sono rimaste a tutt’oggi tali. Il PRPC del Comparto B, entrato in vigore il 22 febbraio 2012 (BUR n°8/2012), prevede la realizzazione di un parcheggio di interscambio di circa 800/900 veicoli. Il PRPC prevede la realizzione di un complesso termale, alberghi e reisdenza turistica. Nei piani terra è ammessa la realizzazione di piccoli negozi (sup max 200 mq.). Il progetto di PRPC è stato redatto prevedendo una intima connessione con l’arenile dell’Ambito Sacca dei Moreri, con connessioni pedonali che garantiscono una facile accessibilità da parte dei fruitori degli alberghi e delle residenze. La Convenzione è stata sottoscritta ed i lavori di messa in quota ed urbanizzazione sono iniziati. La medesima Società che ha proposto il PRPC aveva chiesto in concessione trentennale l’arenile e formulato la proposta in precedenza illustrata, la concessione non è stata perfezionata per l’assenza della normativa di PRGC che desse legittimità alle richieste. Si ritiene quindi, concludendo, che l’Ambito della Sacca nello scenario attuale ed in quello prevedibile con l’attuazione delle previsioni urbanistiche per il retrospiaggia, siano perfettamente 11 sostenibili da un punto di vista urbanistico oltre adeguatamente integrate ed integrabili con il sistema turistico gradese degli arenili. Le relazioni esistenti fra l’arenile ed il suo retrospiaggia configura due scenari possibili. Si ritiene che l’attuazione delle previsioni riguardanti la sosta e la riorganizzazione dell’accessibilità come esposto, riduca al minimo i potenziali impatti sull’arenile. Infine si evidenzia come la re infrastrutturazione dell’arenile dialogherà intrinsecamente con le strutture a terra. Ambito Pineta: Valgono le medesime considerazioni fatte per l’Ambito Costa Azzurra, con cui condivide la normativa del PRGC vigente. Da un punto di vista dimensionale d’ambito la Variante 24 ha operato una significativa riduzione di superficie dell’arenile, quantificabile in circa un ettaro in termini di superficie grafica, mentre la riduzione del fronte della spiaggia è di circa 700 metri, ossia il tratto che partendo da Punta Barbacale arriva fino all’ambito adiacente della Rotta. Come asserito nella parte che analizzava la Costa Azzurra, la quantità di fruitori dell’arenile rimarrà inalterato rispetto alla situazione attuale, anche tenuto conto che i tratti di arenile ridotti erano interessata da una presenza di fruitori pendolari per lo più dediti agli sport acquatici. La spiaggia di Pineta è intimamente connessa con la presenza turistica dei proprietari e dei fruitori del nucleo edificato di Grado Pineta ed anche da una certa percentuale di pendolari, che la preferiscono agli arenili di Costa Azzurra, Centrale e della Sacca dei Moreri in quanto riescono facilmente a reperire i parcheggi e gli stabilimenti balneari praticano prezzi più contenuti. Per la prossima stagione balneare è prevista la realizzazione di un percorso ciclo pedonale che collegherà Pineta alla viabilità ciclopedonale esistente lungo tutto l’arenile fino al Centro di Grado, inoltre a nord è collegata alla viabilità ciclabile che corre parallela alla Strada provinciale Monfalcone Grado e si collega con la rete ciclabile che raggiunge Palmanova attraversando la translagunare. Ambito La Rotta Questo ambito coincide con la parte terminale del vecchio arenile di Pineta. Nella sostanza, in questo ambito, non è stata modificata la pressione antropica rispetto alla situazione preesistente alla Variante. L’accesso all’area avviene solamente mediante mobilità lenta in quanto l’area non è raggiungibile dai veicoli, che parcheggiano nell’area a est di Pineta. Attualmente l’area è usufruita dagli ospiti del Centro alberghiero Grado Laguna, posto a nord-est, lungo la strada provinciale Monfalcone Grado; la concessione attuale fa capo alla ditta che gestisce tale struttura turistica. Ambito Monti della La Rotta Ambito di nuova individuazione per il vigente PRGC. La dalla Variante n°1 del PUD parte delle aree sono classificate fra quelle da non infrastrutturare e parte fra le aree escluse dalla delega di funzioni. Con le intese raggiunte con la Regione la zonizzazione proposta dalla Variante stralcio verrà recepita nella revisione del PUD, attualmente in itinere. L’arenile dei monti della Rotta è ubicato in adiacenza delle aree zonizzate come Ambito G1 – Turistico Marino – Zone per impianti termali e colonie. Tale area è destinata ad ospitare una serie di infrastrutture quali, impianti per il turismo termale, e colonie. Fino ad un decennio fa le aree a terra 12 erano utilizzate dalle Forze Armate (Carabinieri e Esercito) come campeggi estivi stagionali e gli arenili erano utilizzati, come spiaggia, dagli ospiti di tali strutture turistiche. Attualmente l’arenile è raggiungibile esclusivamente tramite la viabilità pedonale che segue il colmo arginale oppure, attraverso la viabilità ciclo-pedonale che si disparte dalla pista ciclabile che corre parallela alla Strada Provinciale Grado Monfalcone. Ad oggi l’unico tratto di arenile che viene utilizzato nell’ambito è il tratto di spiaggia libera che separa le due UMI, le altre parti di arenile non sono attualmente utilizzate stante la difficoltà di accesso. Nelle condizioni attuali di accesso, che avviene esclusivamente nell’ambito della mobilità lenta, considerata la morfologia della spiaggia e concordemente a quanto valutato dal Demanio Regionale e Statale, si ritiene necessario l’inserimento di questo ambito all’interno del PRGC operativo. Infatti si offrirà al sistema turistico di Grado un arenile particolare, ad elevata valenza ambientale, in quanto adiacente al corridoio ecologico e prospicente alla ZSC-ZPS Valle Cavanata Banco Mula di Muggia, frequentato dagli amanti dell’ambiente, della mobilità lenta e di un turismo più attento alla naturalità dei luoghi. Nel caso in cui dovessero trovare attuazione le previsioni contenute nel vigente PRGC per l’ambito Zone per impianti termali e colonie, con i potenziale incremento delle presenze, lo strumento attuativo, previsto nell’ambito di retrospiaggia, dovrà individuare ed introdurre, se del caso, tutte le indispensabili infrastrutture urbanizzative a supporto dell’arenile, ivi compresi i parcheggi ed una viabilità di accesso, in analogia a quanto avviene nell’adiacente ambito dei campeggi. Concludendo si ritiene che la previsioni per l’arenile dei Monti della Rotta, nello scenario attuale ed in quello prevedibile con l’attuazione delle previsioni urbanistiche per il retrospiaggia, siano perfettamente sostenibili da un punto di vista urbanistico oltre adeguatamente integrate ed integrabili con il sistema turistico gradese degli arenili. Ambito Campeggi L’ambito è di nuova individuazione nel vigente PRGC, mentre secondo quanto previsto dalla Variante n°1 del PUD parte delle aree sono classificate fra quelle da non infrastrutturare e parte fra le aree escluse dalla delega di funzioni. Gli arenili di questo ambito sono utilizzati esclusivamente dagli ospiti del Campeggi/Villaggi Turistici situati nella parte a terra. L’accesso a tali aree avviene esclusivamente passando attraverso le Reception dei tre Campeggi/Villaggi turistici, per cui l’afflusso di persone sugli arenili sarà invariato rispetto alla situazione esistente. La Variante in questo caso consentirà una infrastrutturazione adeguata incrementando la qualità dell’offerta. Il principale problema sollevato dai gestori delle strutture ricettive, oltre a quello relativo alla qualità degli specchi acquei, non era quello di incrementare gli arenili, ma di poterli infrastrutturare in maniera adeguate alle richieste del turismo moderno. Attualmente vi sono aree in concessione che avevano autorizzate alcune strutture, mentre l’intero fronte viene fruito come spiaggi libera agli utenti delle strutture ricettive all’aria aperta. Per quanto riguarda la infrastrutturazione, tutti gli impianti tecnologici previsti per infrastrutturare gli arenili si appoggeranno a quelli già esistenti nella parte a terra. Considerazioni sul punto c) della Riserva Nella Variante Stralcio adottata in oggetto, la norma che riguarda i PRPC recita: Art. 6 - Disciplina degli Ambiti 13 1. 2. 3. 4. Ad eccezione dell’ambito “La Rotta” e dell’ambito “Diga Nazario Sauro”, l’attuazione degli interventi potrà avvenire anche attraverso la predisposizione di un PRPC esteso ad un intero ambito finalizzato all’attuazione coordinata degli interventi stessi. Il PRPC potrà rivedere l’assetto complessivo dell’area, i camminamenti, le diverse fasce, ecc. I PRPC devono attenersi alle seguenti prescrizioni: a) l’indice territoriale di ambito è pari a 0,08 mc/mq b) garantire una superficie di spiaggia libera almeno pari a quelle già individuate nelle tavole di ogni singolo ambito c) Negli ambiti “Sacca dei Moreri” e “Pineta” valgono le prescrizioni di cui all’art. 5 comma 7. Nell’ambito “La Rotta” la disciplina è definita direttamente dalla UMI F1. Nell’ambito “Diga Nazario Sauro” possono essere rilasciate concessioni demaniali a favore delle strutture ricettive adiacenti alla Diga per la sola realizzazione di attrezzature a mare quali piattaforme e pontili collegati al percorso pedonale, con le caratteristiche e prescrizioni relative alla Fascia B di cui alla disciplina delle UMI. La superficie di tali strutture non potrà superare i 900 mq per ciascuna concessione. Nel corso degli incontri finalizzati al raggiungimento delle intese (peraltro in coerenza con alcune osservazioni che riguardavano l’argomento), si è ritenuto di ridurre l’indice territoriale dei PAC a 0,08 mc/mq, in quanto si è constatato il rischio di una eccessiva occupazione volumetrica degli arenili. In conclusione, preme evidenziare alcuni aspetti, forse non correttamente considerati nell’analisi propedeutica alla formulazione delle riserve. Dalle simulazioni operate, la maggior occupazione volumetrica degli arenili non comporta una maggior pressione antropica in se, ma un miglioramento della qualità dei servizi offerti. La vera pressione è data da un incremento delle presenze istantanee nelle aree di soleggio, ma in questo caso la variante, con le soluzioni progettuali adottate non produce questo effetto. La ragione per cui si è deciso di introdurre una doppia fase sono le seguenti: • • La prima per dare una immediata risposta alle esigenze di operatività imprenditoriale in un quadro di riferimento normativo regolamentando gli interventi possibili all’interno delle singole UMI. La seconda, mediante la predisposizione di un PRPC di iniziativa privata o pubblica, in cui, fermi restando i parametri significativi, integrati come da intese, osservazioni e riserve regionali, l’imprenditore o un gruppo di essi, ovvero l’ente pubblico proprietario, possano completamente sviluppare ed infrastrutturare le spiagge, dotandole di strutture varie, anche a tema, in cui la suddivisione delle varie parti dell’arenile sia ottimizzato in funzione delle più importanti infrastrutture presenti. Come già illustrato nelle considerazioni sui punti a) e b) della riserva n. 2, si ritiene che la nuova disciplina introdotta non comporti un incremento del numero di persone massime contemporaneamente presenti sull’arenile, ma farà si che nel corso di una stagione più persone usufruiscano di spiagge ben infrastrutturate, dotate di servizi e punti di svago moderni, facendo preferire gli arenili di Grado a quelli di altre località turistiche. Inoltre, in base al punto n. 6 delle Intese con il Demanio Regionale e Statale, viene modificato il 4° comma, limitando nell’ambito “Diga Nazario Sauro” esclusivamente la concessione delle “aree necessarie alla realizzazione delle infrastrutture di cui al precedente art. 3 comma 3 lettere c) e d” delle NTA. Con questa nuova formulazione si ritiene di superare le riserva regionale n°3 e 4b). 14 Modifiche apportati agli elaborati di variante In base alle considerazioni sopra riportate, l’art. 6 nelle NTA della Variante Stralcio in oggetto viene modificato come di seguito: Art. 6 - Disciplina degli Ambiti 1. Ad eccezione dell’ambito “La Rotta” e dell’ambito “Diga Nazario Sauro”, l’attuazione degli interventi potrà avvenire anche attraverso la predisposizione di un PRPC esteso ad un intero ambito finalizzato all’attuazione coordinata degli interventi stessi. Il PRPC potrà rivedere l’assetto complessivo dell’area, i camminamenti, le diverse fasce, ecc. Mantenendo come unici elementi invarianti le fasce A, B e C, come individuate nelle tavole di zonizzazione. Parimenti sono vincolanti le altezze massime previste per i fabbricati che vengono confermate in m 3,00 e le prescrizioni tipologiche di cui all’art. 7. 2. I PRPC devono attenersi alle seguenti prescrizioni: a) l’indice territoriale di ambito è pari a 0,08 mc/mq b) garantire una superficie di spiaggia libera almeno pari a quelle già individuate nelle tavole di ogni singolo ambito c) Negli ambiti “Sacca dei Moreri” e “Pineta” valgono le prescrizioni di cui all’art. 5 comma 7. 3. Nell’ambito “La Rotta” la disciplina è definita direttamente dalla UMI F1. 4. Nell’ambito “Diga Nazario Sauro” possono essere concesse esclusivamente le aree necessarie alla realizzazione delle infrastrutture di cui al precedente art. 3 comma 3 lettere c) e d. Conclusioni In base alle argomentazioni sopra esposte relative ai punti a) b) e c) e nell’ambito del recepimento delle intese, la presente riserva n. 2 si ritiene SUPERATA. RISERVA N. 3 «Al punto 4 dell’art. 3 delle NTA – Ambito P “Arenili e Fasce costiere”, va indicato il numero massimo di Concessioni rilasciabili nell’Ambito stesso e relativamente alle questioni inerenti l’accessibilità si rimanda alla seguente riserva n. 4a, lettera e).» Considerazioni sulla riserva Con il punto n. 6 dell’intesa urbanistica con il Servizio Demanio della Regione per l’ambito della “Diga Nazario Sauro” si è ritenuto opportuno che “siano campite solamente le aree a terra ed eliminata quindi la disciplina delle piattaforme che incide su tali aree. Disciplinare quindi la sola area a terra. In questo ambito si elimini anche dalle norme la disciplina degli specchi acquei antistanti le aree in concessione”. In sintesi, si è ridotto l’ambito ed è stata esclusa la possibilità di installare i pontili. Modifiche apportati agli elaborati di variante 15 In seguito a ciò sono stati modificati gli elaborati P01.2 della variante stralcio in Oggetto ed il 4° comma dell’art. 6 nelle NTA come di seguito illustrato: Art. 6 - Disciplina degli Ambiti …omissis… 4. Nell’ambito “Diga Nazario Sauro” possono essere concesse esclusivamente le aree necessarie alla realizzazione delle infrastrutture di cui al precedente art. 3 comma 3 lettere c) e d. Conclusioni In base alle argomentazioni sopra esposte e alle modifiche introdotte negli elaborati, la presente riserva n. 3 si ritiene SUPERATA. RISERVA N. 4a «Deve essere dimostrato che gli effetti urbanistici di quanto descritto alle lettere a), b), c), d), e) del Paragrafo “Considerazioni sui Punti A e B” si armonizzano con il sovraordinato Obiettivo di “equilibrato sviluppo” richiesto dalla lr 5/2007 e con gli “Obiettivi strategici” comunali previsti per la variante, ovvero deve esser introdotto quanto conseguente a seguito dell’eventuale necessità di dover ridurre gli effetti previsti dalla variante stessa» Considerazioni sulla riserva La lettera a) del Paragrafo “Considerazioni sui Punti A e B” recita: a) le nuove funzioni ammissibili per l’arenile “già classificato in zonizzazione” che rendono necessaria la verifica degli effetti delle ulteriori attività soprattutto in relazione alla criticità dei flussi veicolari nelle zone retrostanti, posto che la relazione di VAS indica esser il traffico veicolare sull’Isola già caratterizzato da un significativo livello di congestione; Come ampiamente illustrato nelle considerazioni sulla riserva n. 2, si ritiene che infrastrutturare le spiagge con un maggior numero di attività, commerciali, svago e più in generale wellness, non comporti un aumento significativo delle presenze sugli arenili, ma solamente un incremento della qualità dell’offerta, che potrà contare su un allargamento delle giornate utili per lo svolgimento di attività diverse dal solo soleggio. La fruizione della spiaggia esclusivamente per il soleggio, ossia dipendente dalle favorevoli condizioni meteo, si sta rivelando deficitaria anche considerati gli aumentati costi fissi di gestione. Dai colloqui avuti con i gestori degli arenili e dalle informazioni ricevute dagli enti competenti operanti in importanti stazioni turistiche marine, quali quelle della costa romagnola, il trend è quello di attrezzare l’arenile con infrastrutture che consentano una fruizione anche durante giornate di condizioni meteo non ottimali, ovvero nelle ore serali. Senza arrivare a quelli che possono sembrare degli eccessi, la variante è ha comunque la finalità di consentire un equilibrato sviluppo degli arenili, senza aggravare ulteriormente le criticità urbanistiche in precedenza evidenziate. Le spiagge già classificate nella zonizzazione e regolamentate dal vigente PRGC sono Costa Azzurra, Pineta e la Rotta; altre spiagge individuate dal PRGC ma non regolamentate dalle N.T.A. sono Centrale e Sacca dei Moreri. Questi arenili, come già illustrato nella parte trattante la Riserva n°2, sono adeguatamente interconnessi con la rete viaria e le simulazioni e le analisi effettuate, riportate in sintesi in questo 16 documento, consentono di ipotizzare con un ragionevole grado di affidabilità, che in questi ambiti non vi sarà un incremento nel carico di punta istantaneo, ma solamente una maggior presenza nelle giornate intermedie, grazie agli attrattori che verranno realizzati sugli arenili. Le funzioni previste, per tipologia e caratteristiche intrinseche, non potranno entrare in conflitto con analoghe funzioni esistenti nelle aree urbanizzati di retrospiaggia, ma completeranno l’offerta turistica complessiva dell’Isola di Grado. La lettera b) del Paragrafo “Considerazioni sui Punti A e B” recita: b) le nuove funzioni ammissibili per gli arenili “di nuova previsione in zonizzazione” che rendono necessaria la verifica degli effetti delle ulteriori attività nei confronti anche delle peculiarità (insediative e non) che contraddistinguono le ZTO retrostanti a questa nuova tipologia di arenile; Le spiagge di nuovo inserimento nella zonizzazione di PRGC sono Monti della Rotta e Campeggi, peraltro già riconosciute come tali dal P.U.D. approvato dalla Regione Friuli venezia Giulia Come argomentato ed illustrato nella parte trattante la riserva n. 2), l’Arenile dei Monti della Rotta risulta sostenibile con effetti positivi in entrambi gli scenari possibili: 1) Spiaggia accessibile con la mobilità lenta, caratterizzata da una elevata qualità ambientale 2) Spiaggia di supporto all’attuazione delle norme urbanistiche previste per l’immediato retroterra L’arenile dei Campeggi, di fatto già destinati alla funzione ricreativa per gli utenti dei campeggi esistenti nell’immediato retroterra, costituiscono l’indispensabile complemento all’offerta turistica. Stanti le modalità accesso degli arenili, che può avvenire quasi esclusivamente attraverso le infrastrutture dei Campeggi stessi, chi darà attuazione alle previsioni introdotte dalla presente variante, dovrà operare in stretto coordinamento funzionale con i gestori delle strutture turistiche del retroterra. Ciò fa ragionevolmente prevedere che le funzioni che verranno messe in essere sugli arenili siano complementari ed integrative di quelle consolidate nel retroterra. Concludendo, anche in questi casi si ritiene raggiunto l’obiettivo di un equilibrato sviluppo, senza aggravi urbanistici complessivi. La lettera c) del Paragrafo “Considerazioni sui Punti A e B” recita: c) la fissazione di un indice territoriale per l’arenile “di nuova previsione in zonizzazione” pari a 0,05 mc/mq che rende necessaria la verifica della sua sostenibilità urbanistica sempre in relazione alle specificità degli spazi e delle funzioni retrostanti ogni singolo Ambito; In via preliminare si rimanda a quanto argomentato nei punti a) e b) della riserva n. 2) e nella Relazione generale che accompagna la Variante adottata, in cui si analizza la specificità e peculiarità di ogni ambito. La variante è stata predisposta per dare due livelli di risposte alle criticità riscontrate nell’operatività degli arenili: 1) la prima operatività è quella puntuale, a livello di singola concessione. Per la definizione dell’indice di occupazione si è tenuto conto dei seguenti fattori: a) rilevazione delle criticità e delle aspettative degli attuali operatori del settore b) rilevazione dello stato di fatto all’interno delle varie concessioni c) verifica delle infrastrutture esistenti (viabilità e reti tecnologiche) d) criticità ambientali presenti (paesaggio e ambiti tutelati) Si sono analizzati tutti i fattori sopralencati e si è ritenuto che l’indice di occupazione sostenibile, senza ulteriori approfondimenti, sia un valore posto intorno allo 0,05 mc/mq, corrispondente , con un certo margine di flessibilità. Tale valore corrisponde grossomodo all’indice di occupazione degli stabilimenti balneari più efficienti e frequentati, includendo nel calcolo tutte le volumetrie, anche quelle sinora escluse dal computo (cabine e tettoie chiuse). 2) La seconda operatività è quella interessante l’interezza degli ambiti e verrà trattata nel punto successivo 17 La complementarietà delle funzioni esistenti a terra e quelle previste sugli arenili risulta evidente, anche considerando il fatto che le attività esistenti nella fascia per servizi, preesistenti alla variante, non sono entrate mai in conflitto con quelle esistenti nell’edificato del retrospiaggia, anzi risultano perfettamente integrate e di supporto le une rispetto alle altre. Una ulteriore evidenza a favore di quanto sopra illustrato si rileva dal fatto che le Associazioni di categoria del Commercio, sempre molto attente alle questioni di connesse alla pianificazione territoriale, nulla hanno eccepito nel periodo utile per presentare osservazioni, pur essendo state coinvolte nelle fasi propedeutiche alla redazione della variante. I locali commerciali per la somministrazione di cibi e bevande, funzione privilegiata sugli arenili gradesi, certamente non fanno concorrenza a bar e ristoranti presenti nel retrospiaggia, sia per tipologia di offerta (molto più qualificata nei bar a terra), che di servizio prestato. Per le altre funzioni ammesse il discorso è analogo: chi propone del fitness in spiaggia certamente non fa concorrenza ai centri benessere e palestre presenti nell’Isola; anche in questo caso la tipologia di offerta è completamente diversa, come diversa è la clientela. In ogni caso, a parere completano l’offerta turistica, rendendo più attrattiva l’Isola di Grado, scopo questo per cui è stata predisposta la Variante rispettando l’obbiettivo dell’equilibrato sviluppo. Un discorso analogo si può estendere agli arenili della Sacca dei Moreri e dei Campeggi. I servizi previsti dal PRPC della Sacca dei Moreri per la fascia a verde attrezzato, posto immediatamente alle spalle dell’arenile, dialogano intimamente con quelli ammessi sulla spiaggia, ampliando e differenziando l’offerta turistica. Per esempio le importanti strutture ricettive previste nell’Ambito della Sacca dei Moreri saranno dotate di adeguati centri wellness, ristoranti e locali di svago e pubblico spettacolo, per contro l’arenile prospettante, verrà attrezzato con chioschi, piccoli ristoranti tipici degli arenili adriatici, oppure piccole strutture wellness (massaggi – fitness) fruiti esclusivamente dalla clientela dell’arenile. Nei campeggi sono previsti importanti strutture di svago, wellness, ristoranti; gli arenili, come dimostrato nei paragrafi precedenti, sono fruiti esclusivamente dagli utenti che soggiornano nei villaggi turistici, quindi anche in questo caso si ha esclusivamente un ampliamento dell’offerta turistica, senza che le varie strutture presenti sull’arenile e quelle presenti nelle aree retrostanti entrino in conflitto. La lettera d) del Paragrafo “Considerazioni sui Punti A e B” recita: d) la possibilità di incrementare l’indice territoriale da 0,05 a 0,1 mc/mq nell’attuazione di taluni Ambiti tramite PAC che rende necessaria la verifica degli impatti derivanti dall’incremento anche del conseguente indice di occupazione di ogni PAC e ciò in relazione alle specificità degli spazi e delle funzioni retrostanti ogni singolo Ambito. In via preliminare si rimanda a quanto argomentato nei punti a) e b) della riserva n. 2) e nella Relazione generale che accompagna la Variante adottata, in cui si analizza la specificità e peculiarità di ogni ambito, in particolare per quanto riguarda le relazioni fra gli spazi retrostanti e gli arenili. La variante prevede un secondo livello di operatività, che coinvolge gli interi ambiti. In questo caso si è ritenuto necessario introdurre un livello intermedio di approfondimento, tramite la predisposizione di un P.A.C. In sede di adozione si era prevista l’applicazione di un indice di occupazione pari a 0,1 mc/mq. Negli incontri avuti per il raggiungimento delle intese, a fronte di alcune perplessità manifestate, si sono predisposte alcune simulazioni che hanno fatto emergere il potenziale contrasto dell’indica adottato con l’obiettivo strategico dell’equilibrato sviluppo. In particolare gli impatti paesaggistici ed ambientali diverrebbero difficilmente controllabili. Per tale motivo si è introdotta una flessibilità su tale indice pari al 20%. In sede di ulteriore analisi, legata al superamento della riserva in argomento, si è deciso si abbassare l’indice di occupazione a 0,08 mc/mq. 18 La lettera e) del Paragrafo “Considerazioni sui Punti A e B” recita: e) il potenziamento della fruizione della Diga che rende necessaria la verifica del nuovo e maggiore carico urbanistico – inteso come aumento nell’afflusso di persone – che le strutture a mare previste per l’Ambito B comportano per la zona, verificando come soddisfare i maggiori servizi necessari a tali nuovi afflussi soprattutto riguardo le modalità di accesso all’Ambito, posto che la relazione di VAS indica esser il traffico veicolare sull’isola già congestionato. Si ritiene superato questo punto della riserva poiché, in base al punto n. 6 dell’intesa urbanistica con il Servizio Demanio della Regione, sono stati modificati gli elaborati della variante stralcio in oggetto come descritto nelle considerazioni sulla Riserva n. 3. Conclusioni In base alle argomentazioni sopra esposte in risposta ai punti a), b), c), d) ed e) la presente riserva n. 4a) si ritiene SUPERATA in quanto le infrastrutture previste sugli arenili dalla nuova normativa di variante risultano complementari e sinergiche per ampliare l’offerta turistica e rendere più attrattiva l’Isola di Grado. RISERVA N. 4b «Deve essere dimostrato che gli effetti paesaggistici connessi con la realizzazione degli interventi descritti alle lettere f) e g) del paragrafo “Considerazioni sui Punti A e B” si armonizzano con le finalità di tutela impartite dal D.Lgs 42/2004 e con gli “Obiettivi strategici” comunali più volte enunciati. Per quanto attiene la lettera f) dovranno essere predefinite dalle NTA le caratteristiche delle eventuali opere di collegamento alle previste strutture a mare, anche in esito alla Riserva n. 3, qualora interessino l’area tutelata, ovvero dovrà essere inserita nelle NTA l’esplicitazione che l’area tutelata non deve esser interessata dalle opere di collegamento, neppure nella sua parte aerea. Per quanto attiene la lettera g) le NTA devono prevedere che nei PAC d’Ambito siano riproposte le fasce funzionali previste dalla variante per ogni UMI e siano rispettate le prescrizioni tipologiche di cui all’art. 7 delle NTA stesse garantendo, in ogni caso, la fascia di arenile “di libero transito”.» Considerazioni sulla riserva La lettere f) del Paragrafo “Considerazioni sui Punti A e B” recita: f) la realizzazione delle opere previste nell’Ambito B - Nazario Sauro riguardo le quali nulla viene esplicitato nel capitolo di “valutazione paesaggistica della variante” della Relazione e nella conseguente normativa (prescrizioni tipologiche), seppur tale Ambito ricada solo per una minima parte in area tutelata, posto che la Diga risulta essere ZTO B già alla data del settembre 1985. Si rende pertanto necessario opportunamente predefinire le caratteristiche delle eventuali opere di collegamento alle previste strutture a mare, qualora interessino l’area tutelata, anche in esito a quanto richiesto nella precedente Riserva n. 3, ovvero l’inserimento nelle NTA dell’esplicitazione che l’area tutelata non deve esser interessata dalle opere di collegamento, neppure nella sua parte aerea; 19 Si ritiene superato questo punto della riserva poiché, in base al punto n. 6 dell’intesa urbanistica con il Servizio Demanio della Regione, sono stati modificati gli elaborati della variante stralcio in oggetto come descritto nelle considerazioni sulla Riserva n. 3. La lettere g) del Paragrafo “Considerazioni sui Punti A e B” recita: g) la possibilità che tramite PAC d’Ambito sia “rivisto l’assetto complessivo dell’area” senza dover rispettare specifici elementi “invarianti” già predefiniti nelle NTA adottate. Un tanto poiché l’assegnazione di una possibilità progettuale così estensiva ai singoli Piani attuativi potrebbe limitare la tutela paesaggistica che le fasce funzionali previste nella variante per ogni UMI assicurano nella localizzazione delle strutture (fisse e mobili) ammesse per l’arenile non precisando, peraltro, se i PAC debbano rispettare le disposizioni previste nelle “Prescrizioni tipologiche” per le stesse strutture. Pertanto – al fine di assicurare la limitazione degli impatti nell’attuazione degli Ambiti - le NTA della variante devono prevedere che nei PAC d’Ambito siano riproposte le fasce funzionali previste per ogni UMI e siano rispettate le prescrizioni tipologiche di cui all’art. 7 delle NTA stesse, garantendo in ogni caso la fascia di arenile “di libero transito”. Modifiche apportati agli elaborati di variante Si è modificato l’art. 6, primo comma, aggiungendo il seguente periodo: “…mantenendo come unici elementi invarianti le fasce A, B e C, come individuate nelle tavole di zonizzazione. Parimenti sono vincolanti le altezze massime previste per i fabbricati che vengono confermate in m 3,00 e le prescrizioni tipologiche di cui all’art. 7”. Con le modifiche normative introdotte sopra illustrate e con le modifiche introdotte a seguito al raggiungimento dell’intesa urbanistica con il Servizio Demanio della Regione e dello Stato, riprendendo anche le argomentazione fatte nelle Considerazioni sul punto c) della Riserva n. 2, si ritiene di aver raggiunto l’obbiettivo necessario al superamento della riserva. Conclusioni In base alle argomentazioni sopra esposte in risposta ai punti f) e g) la presente riserva n. 4b) si ritiene SUPERATA. RISERVA N. 4c «Il documento di PRGC “Relazione di piano struttura – Relazione sul recepimento degli obiettivi sulle strategie e sulla flessibilità” dovrà essere integrato con una specifica Scheda attinente al tema “SPIAGGE” oggetto della presente variante. Tale Scheda, partendo dall’obiettivo generale della variante stessa, si dovrà articolare (secondo la suddivisione degli elementi strutturali dell’arenile ritenuta più opportuna) con specifici obiettivi e strategie, definendone il grado di invarianza che si intende conseguire per ognuno di essi.» Considerazioni sulla riserva Prendendo atto della carenza rilevata si modifica il grafico del Piano degli elementi strutturali vigente, inserendo gli arenili, ed integrando la relazione di flessibilità con una scheda che integri quanto rilevato dalla riserva in discussione. 20 OBIETTIVO STRATEGICO n°55 ARENILI Assicurare a Grado un futuro come città balneare evitando onerosi ed impegnativi ripascimenti ed intervenendo sulla quantità/qualità dei servizi, all’interno di un disegno unitario che interessi l’intero tratto costiero e che ponga al centro la tutela del paesaggio e la riformulazione delle relazioni con la natura in termini di reciprocità. Un disegno unitario: a. che ponga il sistema dell’accessibilità ed in particolare il tema della mobilità lenta come valore aggiunto imprescindibile; b. che preveda un’occupazione volumetrica contenuta, in grado da un lato di assicurare le dotazioni necessarie agli stabilimenti, dall’altro incentivi e promuova l’integrazione dell’ambito della spiaggia con gli spazi e funzioni retrostanti e che assicuri la sostenibilità ambientale e urbanistica delle previsioni; in particolare per l’ambito Monti della Rotta compete allo strumento attuativo previsto per l’ambito di retro spiaggia (zona G1 per impianti termali e colonie) individuare, se del caso, le indispensabili infrastrutture a supporto dell’arenile ivi compresi i parcheggi e una idonea viabilità di accesso; c. che permetta un’immediata attuazione anche da parte dei soggetti concessionari attuali, con una riperimetrazioni delle UMI e, di fatto, con la conservazione delle volumetrie esistenti e qualche modesto incremento, con l’unico scopo non di incrementare la capacità assoluta delle spiagge, ma di migliorare la qualità dell’offerta. I SIC della Laguna, valli e Mula di Muggia vanno letti come un unico ecosistema che abbraccia, caratterizza e qualifica l’intero sistema insediativo e turistico. Una specificità ambientale che nella visione strategica viene assunta come tema strutturale per una nuova visione territoriale ma soprattutto turistica, come elemento di attrattività ed emozionalità. STRATEGIE a) b) c) d) Articolare l’arenile in tratti omogenei “Ambiti” e “Unità Minime di Intervento” (UMI) all’interno dei quali prevedere una specifica modalità di gestione e infrastrutturazione; Individuare le aree che pur appartenendo al sistema dell’arenile presentano caratteristiche specifiche (Corridoio ecologico e Servizi sportivi) definendo adeguate normative attuative e di tutela; Assumere la suddivisione in Ambiti come elemento invariante; Stabilire che la definizione delle UMI e delle fasce funzionali in cui sono suddivise possa essere oggetto di modeste modifiche da intendersi rispettivamente: - per le UMI, in misura tale che il numero dei “Corridoi di separazione delle UMI” non diminuisca o aumenti di più di una unità rispetto al numero definito in sede di adozione della Variante n. 24 al PRGC per ciascun “Ambito”, al fine di garantire un’adeguata accessibilità pubblica al mare; 21 - e) f) g) h) i) j) per le fasce funzionali, in misura tale che comunque la “fascia di libero transito” sia mantenuta nella medesima ampiezza prevista in zonizzazione, al fine di assicurare la fruizione pubblica dell’arenile; Assumere il Corridoio ecologico dell’Ambito “F-la Rotta” come elemento non riducibile, al fine garantire la continuità ecosistemica tra il “Banco Mula di Muggia” e il retrostante Ambito lagunare; Stabilire che le aree dedicate a Servizi sportivi, come definite in zonizzazione, possano essere oggetto di adattamenti per riconfigurarne il perimetro in aderenza all’assetto delle concessioni demaniali; Fornire una normativa per la spiaggia di dettaglio tale da consentire l’attuazione diretta degli interventi all’interno delle UMI, definendo le prescrizioni tipologiche per i manufatti, un disegno regolatore per la distribuzione, scansione, ritmo, allineamento dei volumi, che rispetti la permeabilità visiva del litorale e le possibili relazioni con il retro spiaggia, anche per poter verificare preventivamente il controllo dell’esito formale delle infrastrutturazioni, nonché gli opportuni adattamenti alle caratterizzazioni ambientali e funzionali delle diverse sezioni tipo di spiaggia; Ammettere la possibilità di intervenire su più UMI attraverso la predisposizione di Piani attuativi estesi ad un intero Ambito, al fine di consentire di rivedere l’assetto complessivo dell’area e di caratterizzare in maniera più marcata sia nell’offerta turistica che il target dell’utente tipo dei vari arenili; Stabilire che gli indici di occupazione (sia in caso di attuazione diretta che di attuazione subordinata a Piano attuativo) previsti in sede di approvazione della Variante n. 24 al PRGC siano da considerarsi invarianti in quanto ritenuti adeguati a garantire la sostenibilità delle relative previsioni insediative; Assumere l’altezza massima delle volumetrie ammesse come elemento invariante in quanto ritenuta adeguata a garantire la sostenibilità paesaggistica degli interventi previsti. Conclusioni Integrando la “Relazione di piano struttura – Relazione sul recepimento degli obiettivi sulle strategie e sulla flessibilità” con la Scheda attinente al tema “SPIAGGE” su riportata, e con le modifiche alla Tavola degli elementi strutturali di PRGC – Tavola P00, la presente riserva n. 4c) si ritiene SUPERATA. RISERVA N. 4d «Preventivamente l’approvazione della presente variante si ricorda che dovranno essere raggiunte con le Amministrazioni interessate le intese previste nel co. 13, art. 63 bis della lr 5/2007, tenendo conto delle rispettive competenze delle Amministrazioni interessate.» Considerazioni sulla riserva Le intese di cui trattasi, sono state raggiunte tra il Sindaco del Comune di Grado e il Vice Direttore della Direzione Centrale finanze, patrimonio e programmazione della Regione Friuli Venezia Giulia 22 come da nota della Direzione centrale finanze, patrimonio coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie come da Prot. N. 23307/ P del 28/10/2016 Class 2-8-5. Conclusioni Con il raggiungimento delle intese urbanistiche di cui sopra, la presente riserva n. 4d) si ritiene SUPERATA. RISERVA N. 5 Nella legenda della tavola SP01.0 l’indicazione “ZTO S – arenili” deve esser sostituita con l’indicazione “ZTO P – arenili” Modifiche apportate agli elaborati di variante E stato modificato l’elaborato grafico SP01.0 della variante stralcio in oggetto correggendo il mero errore materiale. Nella seconda riga della Legenda è stata sostituita la lettera S con la lettera P. Conclusioni Con la modifica di cui sopra, la presente riserva n. 5 si ritiene SUPERATA. 23 MODIFICHE INTRODOTTE A SEGUITO RAGGIUNGIMENTO INTESE CON DEMANIO DELLA REGIONAFRIULI VENEZIA GIULIA E DEMANO DELLO STATO. In data 13 dicembre 2016 sono state sottoscritte dal Sindaco del Comune di Grado, dal Vice Direttore della Direzione Centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e il Direttore dell’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia, ai sensi dell’art. 63bis, comma 13, della L.R. 23 febbraio 2007 n°5 e ss.mm.ii sui contenuti della Variante stralcio n°24 al vigente PRGC: Arenili e spiagge. Le intese hanno comportato modifiche agli elaborati grafici adottati ed alle Norme tecniche di attuazione: Intesa 1: N.T.A. Articolo 2 comma 1 , lett h) Unità minima di intervento Motivazione: specificare in dettaglio il rapporto tra concessione demaniale e UMI La UMI va definita come unità di area corrispondente alla superficie minima di una concessione per quanto riguarda la parte compresa negli arenili. Le concessioni demaniali non potranno prevedere l’utilizzo di frazioni di UMI ma potranno essere composte dall’unione di più UMI limitrofe, ivi compresi gli eventuali corridoi di separazione delle UMI. In presenza di questi ultimi si ritiene opportuno che le concessioni ricomprendano tali corridoi e si ritiene dunque necessario modificare in tale senso gli elaborati grafici. A quanto sopra riportato fanno eccezione per le opere o gli interventi pubblici o di interesse pubblico che potranno prevedere concessioni limitate alle aree d’interesse, prescindendo dall’estensione delle UMI interessate. Modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione: A seguito dell’intesa l’articolo 2 lettera h delle NTA è stato così ridefinito: h) Unità Minima di Intervento (UMI): unità di area corrispondente alla superficie minima di una concessione per quanto riguarda la parte compresa negli arenili. Le concessioni demaniali non potranno prevedere l’utilizzo di frazioni di UMI ma potranno essere composte dall’unione di più UMI limitrofe, ivi compresi gli eventuali corridoi di separazione delle UMI. È fatta eccezione per le opere pubbliche che potranno prevedere concessioni limitate all’area di interesse. Conseguentemente l’art. 5 comma 1 è così definito: 1. Le UMI sono funzionali all’attuazione diretta degli interventi. Inoltre l’art. 4 comma 3 lettera b è così definita: b) Perimetrazione delle Unità Minime di Intervento (UMI) Inoltre l’articolo 4 comma 1 lettera e diviene: e. Corridoi di separazione: tali fasce, che collegano il mare al retro-spiaggia, seguono la disciplina della fascia A delle UMI. Modifiche grafiche Sono state modificate le Tavole grafiche P01.1, P01.4, P01.5, P01.7 e P01.8 secondo il seguente criterio: • I corridoi di separazione delle UMI posti ai limiti dell’ambito, ed interamente compresi da questo, sono stati compresi all’interno della UMI contigua; • I corridoi di libero transito compresi fra due UMI sono stati inseriti nelle UMI che li delimitano, ciascuno per una metà nel senso della loro profondità. Intesa 2: N.T.A. Nomenclature di riferimento PUD: 24 Motivazione: evitare il riferimento nella variante spiagge a nomenclature che possono variare. Si ritiene opportuno eliminare nelle NTA qualsiasi riferimento a nomenclature delle aree del PUD in quanto una variazione delle stesse comporterebbe incompatibilità successive con la variante spiagge (vedi esempio al punto a) comma 1 dell’articolo 4). Modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione. Per recepire l’intesa l’art.4 punto 1 lettera a è stato così riscritto: a. Aree ad uso turistico ricreativo ove sono ammessi insediamenti con finalità turisticoricreativa, ad eccezione delle UMI L che non prevedono insediamenti. La disciplina delle UMI è definita nell’art. 5. Modifiche grafiche Nessuna modifica grafica Intesa 3: N.T.A. Articolo 4 comma 1, lett. b) e c) Spiagge Libere e attrezzate Motivazione: evitare possibili incongruenze con il PUD e la ripetizione nelle definizioni. Si ritiene opportuno eliminare dalla variante spiagge i riferimenti a spiaggia libera e spiaggia libera attrezzata che di fatto sono già normati nel PUD. Pertanto, avendo la variante spiagge come finalità la defezione dei parametri urbanistici delle UMI oltre alla loro definizione planimetrica, si ipotizza la creazione di UMI dedicate (come di fatto è stato già fatto con la UMI F1) in sostituzione delle “spiagge libere”. Per tali nuove UMI l’Amministrazione Comunale dovrà valutare se mantenere l’ipotesi di inedificabilità, equipararle alle aree limitrofe oppure creare una nuova tipologia di “fascia” (art. 5 comma 2) che preveda la fruizione libera dell’area al pubblico. Considerando la predisposizione da parte della Regione FVG della variante n.2 al PUD, verranno nella stessa recepite le ipotesi di destinazione a “spiaggia libera” delle aree così come indicate nella “variante spiagge” adottata. Modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione Per recepire l’intesa all’art. 4 punto 1 delle NTA sono stati eliminate le lettere b e c. Il comma 9 dell’art. 5 è poi così definito: 9. Nelle UMI L possono essere realizzate esclusivamente le infrastrutture di cui al precedente art. 3 comma 3. Nell’arenile di libero transito, costituito dalla fascia di 5 metri dalla linea di battigia in condizioni di alta marea, si esclude la realizzazione di qualsiasi opera eccetto camminamenti, pedane, scivoli e simili destinati a consentire l’accesso al mare da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria e sottoservizi interrati; in caso di erosione, tale fascia dovrà sempre essere garantita. Inoltre l’art. 4 comma 3 lettera e è così definita: e) Perimetrazione delle aree destinate a spiaggia libera (UMI L); Infine l’art. 5 comma 2 inizia come segue: 2. Le UMI (ad eccezione delle UMI L e della UMI PB) sono suddivise in tre fasce funzionali: Modifiche grafiche Sono state modificate le Tavole grafiche P01.1, P01.5, P01.7 secondo il seguente criterio: • Le spiagge libere adottate sono state trasformate e perimetrate come UMI L Intesa 4: N.T.A. Articolo 4 comma 1 lettera d) - TAV. SP01.5 – Area da concedere ad enti pubblici 25 Motivazione: il PUD ha come obiettivo quello di individuare i soggetti gestori pertanto si ritiene poco opportuno che tale funzione si ripetuta dal PRGC; inoltre non vi è una previsione urbanistica di dettaglio per tale area. Si ritiene di stralciare dal piano le zone Z.T.O.P ed in particolar modo di definire una UMI per l’area in oggetto (area tra la UMI E7 e “Standard Verde”) specificandone i parametri urbanistici che la regolano ovvero assimilandola alle altre UMI. Si ritiene di stralciare pertanto la lettera d) comma 1 articolo 4. Modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione Per recepire l’intesa all’art. 4 punto 1 delle NTA è stata eliminata la lettera d. L’area di Punta Barbacale è stata di conseguenza così disciplinata all’art. 5 comma 10: 10. Nella UMI PB è consentita la realizzazione delle infrastrutture di cui all’art. 3 e l’indice di occupazione è pari a 0,1 mc/mq. Nell’arenile di libero transito, costituito dalla fascia di 5 metri dalla linea di battigia in condizioni di alta marea, si esclude la realizzazione di qualsiasi opera eccetto camminamenti, pedane, scivoli e simili destinati a consentire l’accesso al mare da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria e sottoservizi interrati; in caso di erosione, tale fascia dovrà sempre essere garantita. Inoltre l’art. 4 comma 3 lettera f è così definita: f) Perimetrazione della UMI di punta barbacale (UMI PB); Infine l’art. 5 comma 2 inizia come segue: 2. Le UMI (ad eccezione delle UMI L e della UMI PB) sono suddivise in tre fasce funzionali: Modifiche grafiche La Tavola grafica P01.5 è stata modificata secondo il seguente criterio: L’area da concedere a Enti Pubblici è stata perimetrata come UMI PB, autonoma dall’Ambito Pineta. Punto n.5 – Ambito La Rotta e Monti della rotta Motivazione: evitare una divergenza tra PUD e variante spiagge Valutando che la variante spiagge in tali zone risulta non armonizzarsi con l’attuale PUD ed in considerazione che lo stesso Piano risulta in fase di revisione, si concordano i seguenti interventi correttivi ai due strumenti. • Nella variante n.2 al PUD verrà individuata quale “Area ricompresa all’interno delle riserve naturali”; l’area destinata alla fascia di corridoio ecologico; • L’ area oggi indicata nella variante spiagge quale “UMI G1” sarà nel PUD individuata quale “Area Infrastrutturata” (GIALLA) Modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione Nessuna, in quanto il punto riguarda esclusivamente elaborati del PUD. Modifiche grafiche Nessuna, in quanto il punto riguarda esclusivamente elaborati del PUD. Punto n.6 – Diga Nazario Sauro e riferimenti delle norme alle aree a mare Motivazione: evitare la disciplina e la campitura di aree esterne al PRGC del comune di grado (zone a mare) Si ritiene opportuno che siano campite solamente le aree a terra ed eliminata quindi la disciplina delle piattaforme che incide su tali aree. Disciplinare quindi la sola area a terra. 26 In questo ambito si elimini anche dalle norme la disciplina degli specchi acquei antistanti le aree in concessione. Modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione L’art. 5 comma 9 è stato conseguentemente stralciato per recepire l’intesa. L’art. 6 comma 4 è stato quindi così riscritto: 4. Nell’ambito “Diga Nazario Sauro” possono essere concesse esclusivamente le aree necessarie alla realizzazione delle infrastrutture di cui al precedente art. 3 comma 3 lettere c) e d). Modifiche grafiche Modificate le Tavole P01.0 e P01.2 riducendo l’ambito all’area compresa fra il bordo esterno della viabilità pedonale e la scogliera compresa, fermi restando i limiti d’ambito. Sono state modificate analogamente anche le Tavole P01.11 Zonizzazione generale e P02.1 Zonizzazione particolareggiata Capoluogo. Punto n. 7 – Flessibilità sulle intese Motivazione: Preso atto che in fase di pubblicazione sono pervenute alcune osservazioni si ritiene utile prevedere un margine di flessibilità alle intese al fine della valutazione delle stesse osservazioni in fase di approvazione. Non si ritiene che possano arrecare pregiudizio agli interessi dell’amministrazione regionale modeste modifiche delle UMI e delle loro fasce, nonché variazioni degli indici di occupazione, qualora la variazione di questi ultimi sia compresa nel 20%. In relazione alla Spiaggia centrale si ritiene opportuno mantenere l'attuale prevista zonizzazione nelle singole UMI, considerata maggiormente flessibile ai fini della futura valorizzazione dell'area connessa alla realizzazione del nuovo polo termale. In tale contesto potranno essere apportate lievi variazioni geometriche delle UMI. Modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione L’intesa non implica alcuna modifica diretta agli elaborati, ma va considerata vincolante in sede di eventuale accoglimento delle osservazioni. Modifiche grafiche L’intesa non implica alcuna modifica diretta agli elaborati, ma va considerata vincolante in sede di eventuale accoglimento delle osservazioni. 27 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: DE WALDERSTEIN ANDREA CODICE FISCALE: DWLNDR66E20E125S DATA FIRMA: 21/02/2017 13:11:00 IMPRONTA: 01CA94A064E55C487CC26A35F75BFCF1F5671BA5D9CD97137F25458DA2EA4736 F5671BA5D9CD97137F25458DA2EA4736D06186AA42CCF34939E515E3C59CFEEB D06186AA42CCF34939E515E3C59CFEEBE06A001367A737A7CFBA487F22F0F671 E06A001367A737A7CFBA487F22F0F67184F75F2ADB6AF258013A11806F1F72A3 Atto n. 3 del 16/02/2017