COMPARTO MINISTERI
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COMPARTO MINISTERI
News Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche PERIODICO DI INFORMAZIONE CULTURALE, POLITICA, SINDACALE E SOCIALE ANNO VI MERCOLEDI’ 24 novembre 2010 N. 152 Bando Sviluppi Economici AAMS LA NUMERO UNO IL MINISTRO BRUNETTA NON FINIRA' MAI DI SORPRENDERCI ....IN NEGATIVO!! POMPEI basta con le improvvisazioni FLP News DIRETTORE: Marco Carlomagno DIRETTORE RESPONSABILE: Roberto Sperandini COMITATO EDITORIALE: News Lauro Crispino, Roberto Sperandini, Vincenzo Patricelli Sito www.flp.it e-mail: [email protected] REDAZIONE: Via Roberto Bracco, 45 – 80133 Napoli REDAZIONE ROMANA: Via Piave, 61 – 00187 Roma EDITORE: FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche IL PERIODICO DELLA FEDERAZIONE LAVORATORI PUBBLICI E FUNZIONI PUBBLICHE Registrazione Tribunale di Napoli n. 24 del 01.03.2004 Iscrizione al R.O.C. n. 12298 PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: FLP News FLP News è un periodico gratuito di informazione culturale, politica, sindacale e sociale, dell’Associazione Sindacale FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche), che informa, tutela e assiste i lavoratori italiani. E’ diffuso in formato cartaceo e disponibile online. Può essere scaricato dal sito internet www.flp.it; in tale sito troverete anche informazioni aggiornate relative ai singoli settori sindacali, nonché tutte le indicazioni per iscriversi alla FLP. Chiunque può collaborare con la redazione, inviando notizie, commenti o articoli da pubblicare in formato Word, all’indirizzo e-mail: [email protected] I contenuti espressi negli articoli firmati dai collaboratori, sia interni che esterni, sono da considerare opinioni personali degli autori che non impegnano pertanto la FLP. Associato USPI Unione Stampa Periodica Italiana Pubblicità FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche) Via Piave 61 00187 Roma Tel. 0642000358 Fax 0642010268 e-mail: [email protected] www.flp.it RICONOSCIMENTO DEL CREDITO D'IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN CAMPAGNE PUBBLICITARIE LOCALIZZATE Grazie alla legge 289 e alla delibera CIPE successiva le imprese che incrementano i propri investimenti pubblicitari in campagne su mezzi locali certificati, anche per l’anno 2006, otterranno delle agevolazioni fiscali. Le informazioni e la modulistica per richiedere il credito d’imposta sono disponibili all'indirizzo dell’Agenzia delle Entrate: Http://www1.agenziaentrate.it/dre/abruzzo/cop/bonus_pubblicita.htm REDAZIONE ROMANA : via Piave, 61 -00187 ROMA TEL.1 0642000358 TEL.2 0642010899 FAX. 0642010628 e-mail: [email protected] Redazione: Lauro Crispino, Vincenzo Patricelli Collaboratori: Gabriella Carlomagno, Nadia Carlomagno, Elio Di Grazia, Fabio Gigante, Claudio Imperatore, Dario Montal b etti, Pasquale Nardone, Elisabetta Pechini, Giancarlo Pittelli, Rinaldo Satolli, Ilaria Guadagno, Raimondo Castellana, Piero Piazza, Maurizio Polselli, Chiara Sernia 24 novembre 2010 - N. 152 SOMMARIO LA NUMERO UNO 3 COMPARTO MINISTERI : AFFARI ESTERI 6 - FUA 2009 A QUANDO IL PAGAMENTO ? - CONTRATTO INTEGRATIVO 2006-2009 7 COMPARTO MINISTERI: BAC - PROGRESSIONI INTERNO AREE 8 - POMPEI BASTA CON LE IMPROVVISAZIONI (di Rinaldo Satolli) COMPARTO MINISTERI : GIUSTIZIA - LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE 9 10 11 - RESIDUO 2008 - 2009 FUA 2010 (di Raimondo Castellana e Piero Piazza) AGENZIE FISCALI:FINANZE - RIPARTIZIONE DEL COMMA 165 AGENZIE FISCALI:TERRITORIO - SI RIPARTE CON I PASSAGGI ECONOMICI IL MINISTRO BRUNETTA NON FINIRA' MAI DI SORPRENDERCI....IN NEGATIVO!! di Elio Di Grazia DIPARTIMENTO STUDI E LEGISLAZIONI - LEGGE 4 NOVEMBRE 2010 N 183 26 DIPARTIMENTO FORMAZIONE UNIVERSITARIA - LA NUOVA MEDIAZIONE CIVILE (di Fabio Tozzi) NON SOLO ARTE 28 - KANDINSKIJ 31 NOTIZIE DAL CANILE - ADOZIONI AL CANILE (di Chiara Sernia) TEMPI E LUOGHI 12 13 32 - LE SAGRE NEL LAZIO A DICEMBRE 33 KRONOS - COURMAYEUR (di Fabio Gigante) COMPARTO MINISTERI: LAVORO - FLP LAVORO FIRMA SULLE PROGRESSIONI ECON. ANGOLO DIVINO 36 - IL VINO BIANCO - ACCORDO DEFINITIVO FUA 2010 15 - BANDO SVILUPPI ECONOMICI 16 - VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE 18 RETROSCENA L’ANGOLO DEL LIBRO - ACCEDITO QUOTA FUS 2010 35 14 COMPARTO MINISTERI: DIFESA - CONTATTI BOOM PER IL SITO WEB DIFESA 20 - ALICE IN WONDERLAND 19 38 (di Claudio Imperatore) A SCUOLA DI CUCINA - PASTA CON LE SARDE 39 N. 152 24 novembre 2010 4 LA NUMERO UNO IL MINISTRO BRUNETTA NON FINIRA' MAI DI SORPRENDERCI ....IN NEGATIVO!! di Elio Di Grazia i continua a risparmiare sulla Funzione Pubblica. Questo potrebbe essere il titolo, in seconda battuta, della nostra “numero uno” relativamente alle affermazioni del Ministro Brunetta in ordine ai risparmi che si intendono recuperare alla finanza pubblica dai tagli programmati nel Pubblico Impiego, a partire dalla Finanziaria 2010 e sino al 2013. Le indicazioni che il Ministro Brunetta ha snocciolato nel corso della riunione di uno specifico comitato Ocse, riprese da alcuni organi di stampa e commentate anche da altre sigle sindacali, sono decisamente sconfortanti e pongono l'attenzione sul “quanto” e sul “come” e sul “dove” si intende racimolare con i tagli. Sul quanto, il riferimento è relativo ad una somma intorno ai 62 miliardi di euro, sul come, sono noti a tutti i provvedimenti relativi al blocco del rinnovo dei contratti, delle retribuzioni a vario titolo e di quanto altro, sino al 2013. A questo, ha aggiunto il Ministro in un impeto di bontà, deve essere sommato il blocco del turn-over, la revisione del part time, il ridisegno in riduzione delle dotazioni organiche del personale nelle varie amministrazioni pubbliche. Quindi, meno soldi, meno dipendenti e, aggiungiamo noi, meno servizi, meno formazione, meno qualità, minori obiettivi e forse, più privato. Questo è il “come”, infatti attraverso una serie di forti riorganizzazioni, tutte in riduzione, caratterizzate da tagli lineari alle spese, si è intervenuto già dal corrente S News N. 152 24 novembre 2010 5 LA NUMERO UNO News “ e indicazioni che il Ministro Brunetta ha snocciolato nel corso della riunione di uno specifico comitato Ocse, riprese da alcuni organi di stampa e commentate anche da altre sigle sindacali, sono decisamente sconfortanti e pongono l'attenzione sul “quanto” e sul “come” e sul “dove” si intende racimolare con i tagli. L anno nelle diverse amministrazioni statali e pubbliche più in generale, senza fare scelte di priorità ma scontentando tutti, dalla sicurezza alle attività istituzionali, dalla sanità alla scuola ed alle organizzazioni complesse della ricerca, accettando in pieno la logica del Ministro Tremonti che aveva come obiettivo principale solo quello di fare “cassa” rispetto alle necessità imposte dalla crisi mondiale di recuperare sul debito pubblico. A questo si è aggiunto, lo abbiamo detto prima e lo ripetiamo, il blocco dei contratti di lavoro e del salario accessorio almeno per un triennio, il blocco delle progressioni economiche dal 2011 al 2013, il blocco dei fondi per la formazione del personale e, aggiungiamo noi della FLP, già con il decreto legislativo 150/2009, il blocco della contrattazione nazionale e decentrata che dal 2011 vedrà arretrare le relazioni sindacali ai livelli di venti anni fa. Nel giudizio dobbiamo cercare di essere onesti intellettualmente, non è che i precedenti Governi siano mai riusciti ad impostare e concordare appieno con le3 parti sociali una vera e propria riforma della macchina amministrativa dello Stato, non è che sia mai partita una vera e propria riforma del Pubblico Impiego Italiano, ma il tagli così pesanti a soldi e di- ritti non ne avevamo mai visti. Sempre sul come deve essere aggiunta una notazione di chiarezza: tutto quanto è avvenuto spaccando il mondo sindacale del pubblico impiego, in primo luogo dividendo quello che fino a qualche anno addietro sembrava un monolite almeno per quanto riguardava la difesa degli interessi dei lavoratori pubblici, attraverso una serie di provvedimenti di legge sui quali hanno pesato scelte e logiche politiche di convenienza, schieramento e di riposizionamento. Non si comprenderebbe altrimenti il camaleontismo di alcuni leader confederali che sui media continuano ad impazzare difendendo l’operato del Governo e, rispetto ai sacrifici che stanno facendo quasi solo ed esclusivamente i 3.5 milioni di pubblici dipendenti, loro promettono più efficienza e, in cambio, richiedono a gran voce il recupero della evasione fiscale. Quasi che una diversa politica sulla fiscalità, oltre ad una scelta politica di fondo che non c’è, non passi anche attraverso un miglior funzionamento delle strutture deputate a detti compiti, un adeguata formazione del personale, un logica di progressione stipendiale, un organico rispondente alle esigenze ed alle scelte tese a colpire ancora più in profondo fe- nomeni radicati come quelli della evasione e della elusione fiscale. E questo esempio, siamo convinti, può essere esportato alla stragrande maggioranza della macchina pubblica per la quale occorre fare scelte mirate anche ad accorpamenti di funzioni e di attività ma che traguardino comunque la salvaguardia e il potenziamento del servizio pubblico inteso come ”valore” delle attività fondamentali proprie di uno Stato. Ci sorge un sospetto, più di un sospetto, sul dove il Ministro abbia voluto e voglia andare a parare con queste scelte sul Pubblico Impiego; siamo convinti infatti che stia rientrando in gioco a pieno titolo la logica del “privato è bello”, che passa attraverso l’animizzazione dei servizi e delle attività pubbliche oltre tutto, da sempre, il baluardo a difesa dei meno abbienti che non possono permettersi ad esempio,scuole private e sanità privata, o servizi pubblici a misura di esigenza familiare. Su tutto questo, pensiamo si debba essere francamente e decisamente “contro”. N. 152 24 novembre 2010 6 COMPARTO MINISTERI News AFFARI ESTERI FUA 2009 A QUANDO IL PAGAMENTO ? artedì 19 ottobre 2010, alle ore 16.30, ha avuto luogo una riunione convocata dall’Amministrazione avente ad oggetto un protocollo aggiuntivo all’Accordo FUA 2009, già sottoscritto il 16 luglio 2010 dalle OO.SS. Tale protocollo aggiuntivo, predisposto dall’Amministrazione, si è reso necessario per sanare i rilievi della Funzione Pubblica e del MEF ostativi al pagamento delle indennità relative al FUA 2009. Al riguardo, si attira l’attenzione del personale che diverse Amministrazioni sono già in fase di sottoscrizione del FUA 2010. I rilievi, datati 10/09/2010 sono stati consegnati dall’Amministrazione a queste OO.SS solo il 18/10/2010. Tali rilievi riguardano anche alcuni aspetti importanti del Contratto Integrativo del MAE 2006-2009 – ad esempio l’inserimento dell’Accordo sull’orario di lavoro a Roma e all’Estero – che dovranno essere corretti secondo le indicazioni fornite dai suddetti Dicasteri. Per quanto concerne il FUA 2009, secondo le osservazioni del MEF e della Funzione Pubblica, vanno reintegrate le somme accantonate per i passaggi economici, in quanto le stesse non possono essere messe a carico del FUA 2009. Il pagamento delle indennità FUA 2009 non può aver luogo finchè non verrà firmato un protocollo aggiuntivo, che apporti le modifiche richieste dagli Organi di controllo. Il giorno 19 ottobre 2010, le sigle CONFSAL UNSA, FLP e RdB, hanno dichiarato la propria disponibilità alla sottoscrizione del protocollo integrativo del FUA 2009, al fine di avviare la procedura del pagamento delle indennità al personale beneficiario e giungere così all’erogazione delle relative somme entro Natale 2010. Non si è proceduto alla sottoscrizione, M poiché i sindacati firmatari del Contratto Integrativo del MAE hanno deciso di non firmare il protocollo integrativo relativo all’Accordo FUA 2009. Tale protocollo può essere visionato da tutti gli interessati presso le nostre stanze sindacali. Pertanto, le sigle CONFSAL UNSA, FLP e RdB, chiedono, al fine di scongiurare ulteriori danni economici al personale in servizio a Roma, che l’Amministrazione proceda comunque, assumendosi la responsabilità di far sottoscrivere il protocollo aggiuntivo all’Accordo FUA 2009 solo ad alcune Organizzazioni sindacali, così come già avvenuto in occasione della sottoscrizione dell’Accordo FUA 2009 per gli impiegati a con “ Per quanto concerne il FUA 2009, secondo le osservazioni del MEF e della Funzione Pubblica, vanno reintegrate le somme accantonate per i passaggi economici, in quanto le stesse non possono essere messe a carico del FUA 2009. N. 152 24 novembre 2010 7 COMPARTO MINISTERI News AFFARI ESTERI Contratto Integrativo 2006-2009 (passaggi economici, ecc.) Confsal Unsa, FLP e RdB NON FIRMANO artedì 2 novembre 2010, l’Amministrazione ha presentato una ipotesi di Contratto Collettivo Integrativo del MAE 2006-2009 modificato in base ai rilievi degli Organi di Controllo. Anche questa volta il Contratto Integrativo è stato sottoscritto solo dagli stessi sindacati (cgil, cisl e uil) che avevano sottoscritto la stesura del 16 luglio 2010. FLP (insieme a Confsal Unsa e RdB) non ha ritenuto opportuno firmare in quanto nulla è cambiato! Rimangono il passaggio alle fasce economiche superiori limitato al 40% del personale, i test inaccettabili, i profili in aree diverse per la stessa attività, il profilo unico solo per gli APC mentre dovrebbe essere per tutti sia in seconda che terza area, la penalizzazione economica dei colleghi in servizio a Roma a carico dei quali sono i passaggi, ecc. In pratica sono rimasti insoluti tutti i punti critici che noi abbiamo sempre denunciato e che hanno generato anche il forte malcontento del personale. Unica nota positiva è stato stralciato l’accordo sull’orario di lavoro così come da noi richiesto. FLP riconferma ancora una volta tutte le proprie riserve sul Contratto Integrativo del 16 luglio 2010, sui criteri selettivi dei passaggi stessi, sulla percentuale insufficiente dei passaggi programmati, sulla mancata indicazione della ripartizione delle percentuali per profilo, nonché sulla penalizzazione economica dei colleghi in servizio a Roma derivante dalla riduzione dell’ammontare FUA a loro disposizione per l’anno 2010. FLP ribadisce, ancora una volta, i punti qualificanti delle proprie richieste: - profilo unico per la seconda e per la terza area così come fatto per gli APC; - passaggi economici senza limitazioni e periodici, e comunque, se limitazioni ci devono essere, per una percentuale non inferiore al 75% (cioè la percentuale prevista dalla famigerata filosofia brunettiana M che tanto piace ai vertici attuali del MAE); - criteri dettagliati (così come per i passaggi economici) per i passaggi giuridici orizzontali, ricordando che tali passaggi sono a costo zero; - copertura finanziaria dei passaggi economici mediante l'individuazione di risorse diverse dal FUA 2010 (per es. verificare i risparmi in altri capitoli di emolumenti al personale.)in quanto riteniamo eticamente ingiusto che siano i colleghi in servizio a Roma a pagare, con il loro FUA, i circa “40 euro mensili” degli aumenti stipendiali di coloro che sono in servizio all'estero, interrompendo in tal guisa la tradizione solidaristica fin qui sempre seguita. FLP ritiene giuste ed eticamente corrette tali richieste in quanto sarebbero l’unico riconoscimento “concreto” della professionalità del personale del MAE tanto bistrattato negli ultimi vent’anni, nonostante tutti affermino che la specialità del personale degli esteri sia un valore positivo. FLP (insieme a CONFSAL UNSA e RdB) evidenzia che i sindacati firmatari del Contratto Integrativo del MAE 2006-2009 hanno sottoscritto con nota a verbale. Evidentemente qualche dubbio che l’im- pianto raccolga il massimo consenso colleghi del MAE serpeggia anche tra loro. FLP (insieme a CONFSAL UNSA e RdB) si adopererà perché vengano accolte le proprie richieste e chiederà anche l’intervento dello stesso Ministro degli esteri al fine di individuare soluzioni adeguate, condivise e soprattutto, ripetiamo, moralmente giuste. “ n pratica sono rimasti insoluti tutti i punti critici che noi abbiamo sempre denunciato e che hanno generato anche il forte malcontento del personale. Unica nota positiva è stato stralciato l’accordo sull’orario di lavoro così come da noi richiesto. I N. 152 24 novembre 2010 8 COMPARTO MINISTERI News BENI E ATTIVITA’ CULTURALI PROGRESSIONI INTERNO AREE AVANTI PIANO di Rinaldo Satolli bbiamo sottoscritto l’accordo di impegno di 8.855.355 euro di risorse del FUA 2009 da destinare alle progressioni economiche all’interno delle aree. Tale accordo, da replicarsi anche per le risorse certe del FUA 2010, consentirà l’avvio di una importante fase di progressioni che vedrà il coinvolgimento di 3.000 unità per la decorrenza 1°gennaio 2009 e di 4300 unità circa per la decorrenza 1° gennaio 2010. Per quanto sopra abbiamo fatto presente all’Amministrazione che a seguito della sottoscrizione del suddetto impegno si dovrebbe procedere ad un ulteriore accordo che disponga il rifinanziamento del FUA attraverso l’utilizzo delle risorse del cap.1321 per una quantità tale da reintegrare quanto trasferito al Tesoro per le progressioni economiche. Di tali fondi, destinati dalla finanziaria 2008 alla valorizzazione dei Beni Culturali, nonostante l’impegno assunto a suo tempo dall’Amministrazione di destinarne una parte importante (fino a 30 milioni di euro) alle attività del personale, non si ha avuto che minimi riscontri. In relazione alla ripartizione dei posti per gli anni 2009 e 2010, però, vi è da osservare che la proposta avanzata dall’Amministrazione presenta più di qualche elemento di criticità: • Dissonanza con quanto previsto dall’ art. 21 del CCIM e con l’art. 18 del CCNL 2006 – 2009 relativamente ai processi di selezione che, per alcune posizioni economiche, sono inesistenti in quanto vengono previsti avanzamenti in blocco; Grave penalizzazione e sperequazione nei trattamenti per una parte del personale assunto dopo il 2000; Completa esclusione di tutti i lavoratori che si sono riqualificati di una sola posizione econo- A mica, come la stragrande maggioranza dei soggetti individuati dalla proposta della Amministrazione, in particolare nei percorsi da B2 verso B3 e da C2 verso C3;Esclusione di tutti gli idonei in B3 e C3 che sono stati nominati, rispettivamente, in B2 e B3 successivamente al 1° gennaio 2008. Il paradosso di tale procedura è che questi lavoratori non hanno beneficiato degli scorrimenti e non parteciperanno alle progressioni mentre, i bocciati o coloro che non hanno prodotto istanza in B3 e C3 e che giustamente dovevano essere recuperati, beneficeranno della nuova procedura con il passaggio alla posizione economica superiore sopravanzando gli idonei. Tali argomenti, purtroppo, non hanno trovato alcuna sensibilità nelle altre Organizzazioni Sindacali. La FLP continuerà sulla strada della equità nel coinvolgimento dei lavoratori avanzando proposte integrative all’accordo. La dichiarazione congiunta sottoscritta con l’Amministrazione nella quale ci si impegna, per l’anno 2011, ad una ulteriore fase di progressione, per adesso risulta solo l’espressione di una volontà che dovrà sostanziarsi nel momento della di- sponibilità di risorse e non da quelle certezze, che i lavoratori ci chiedono, in relazione ad una equa opportunità di accesso alle progressioni. Abbiamo chiesto, inoltre, all’Amministrazione, una integrazione dei posti destinati alla riqualificazione in corso dei tecnici (Funzionari per le tecnologie e diagnostici) in quanto, una volta effettuati i passaggi dei vincitori, non vi sarà più possibilità di scorrimenti. Su tale richiesta l’Amministrazione si è riservata di darci una risposta. Sottoscritto, finalmente,l’accordo, da noi fortemente voluto, relativo ad un progetto nazionale per il personale che non ha partecipato alle aperture straordinarie del 1° Maggio 2010, Domenica di Carta Biblioteche e Archivi si raccontano. Il progetto prevede un’ attività lavorativa di 6 ore articolate nell’arco di 15 giorni con un compenso di 170 euro per la terza area e di 150 euro per la prima e seconda area. Infine si sono ripartiti i posti della riqualificazione della II e III Area che risultavano vacanti per effetto delle cessazioni e dell’esaurimento in alcune regioni delle graduatorie di alcuni profili professionali, sono ripartiti nelle rispettive aree per profili professionali e per regioni. N. 152 24 novembre 2010 9 COMPARTO MINISTERI News BENI E ATTIVITA’ CULTURALI POMPEI BASTA CON LE IMPROVVISAZIONI l crollo della Casa dei Gladiatori è soltanto l’ultimo di una serie di danni che una politica di riduzione delle risorse, finanziarie e di personale, e nonché di precarietà della dirigenza, (tre soprintendente più due commissari negli ultimi due anni…), che sta portando e porterà ad una nuova distruzione, non solo di Pompei, ma di tutto il Patrimonio nazionale dei Beni Culturali. Pompei, alla pari di tutti i siti museali e aree archeologiche italiane, ha bisogno di certezze, sia economiche che di conduzione. E’ necessario ed essenziale rafforzarne l’autonomia; nominare, dopo tanti incarichi “mensili”, un dirigente di provata capacità ed esperienza che conosca bene la realtà e che abbia la possibilità di gestire per un tempo congruo a riportare alla normalità Pompei; creare condizioni di sinergia tra la soprintendenza ed il territorio, attraverso percorsi che vedano l’impegno di ognuno per la parte relativa alle proprie competenze. Il Ministro la smetta di “coprire” la politica di questo governo tesa all’abbandono dei Beni Culturali ed alzi forte la voce in difesa di quel patrimonio che, oltre a rappresentare la nostra storia e la nostra identità, è anche una reale opportunità di rilancio dell’Italia nel mondo, sia in termini di immagine che in termini economici. I N. 152 24 novembre 2010 10 COMPARTO MINISTERI News GIUSTIZIA BISOGNA DARE A CESARE QUEL CHE È DI CESARE Le bugie hanno le gambe corte! Alla Procura della Repubblica di Palermo vincono i lavoratori di Raimondo Castellana e Piero Piazza u segnalazione dei lavoratori della Procura di Palermo, direttamente interessati alla vicenda, nonché del comunicato della RSU e soprattutto, dalle segnalazioni dei nostri iscritti abbiamo appreso la notizia che la RDB avrebbe fatto ribaltare tutte le pagelline alla Procura di Palermo. Ci rincresce leggere che la RDB, nella persona del suo delegato territoriale, si sia "accaparrato" il successo della trattativa mirata a "sventare il tentativo di applicare criteri restrittivi nella valutazione del personale" della Procura di Palermo: infatti, le pagelle di valutazione compilate dal Dirigente avevano evidenziato solo per pochi l'attribuzione della valutazione "più che adeguato" mentre la maggioranza dei lavoratori, non si capisce sulla base di quale criterio, aveva ricevuto la valutazione " adeguata". La verità è che gli stessi lavoratori da soli si sono ribellati appena notificata la scheda e, grazie al loro atto unitario, hanno ottenuto il mutamento del risultato; ciò dimostra, quindi, che quando il fronte dei lavoratori è compatto, si riescono ad ottenere ottimi risultati. Spiace, invece, vedere che una sigla sindacale si sia arrogata tale "vittoria". Siamo convinti che la RdB Nazionale, che ne ha dato la notizia, saprà rimediare a tale errata informazione con un comunicato . S N. 152 24 novembre 2010 11 COMPARTO MINISTERI News GIUSTIZIA Fondo Unico d’Amministrazione(FUA) Residuo 2008-2009 e FUA 2010 Più ricchi di “Paperone” La FLP non Firma! di Raimondo Castellana e Piero Piazza i è svolta la prevista riunione tra Amministrazione ed OO.SS. presso la Sala Livatino, ex aula verde, del Ministero della Giustizia in ordine al residuo (FUA) Fondo Unico Amministrazione anno 2008/2009 e 2010. La FLP nel suo intervento ha RIBADITO: • di non firmare il suddetto accordo per le motivazioni già espresse a verbale nella riunione del 30/07/2010, tra cui l’assoluta valutazione discrezionale dirigenziale, senza inserire nessun criterio oggettivo della valutazione; La FLP ha anche CHIESTO: • la riapertura dei termini per la valutazione del personale destinatario di sanzione disciplinare del “rimprovero”, in modo tale da potere attribuire anche a detto personale eventualmente il punteggio di 1.1 (alla luce dell’abrogazione dell’ultimo comma dell’art.14 da parte della Funzione Pubblica); • di conoscere i tempi di erogazione delle somme relative al Fua 2008-2009; • per l’Accordo sul FUA Anno 2010 di rivedere le indennità delle prestazioni individuali raddoppiando quelle già esistenti come per esempio l’assistenza all’udienza, la guida degli automezzi speciali, il maneggio valori ecc… ecc…; • di individuare nuove indennità per tutti i dipartimenti come per esempio, indennità di videoterminali, maggiorazione udienza oltre le sei ore, indennità per gli RLS, ecc..,ed il ripristino di indennità soppresse come per esempio l’indennità di sportello. Infine la FLP ha richiesto chiarimenti sulla mancanza dei fondi necessari per il pagamento dello straordinario già effettuato nell’anno corrente dal personale giudiziario e sull’eventuale copertura finanziaria. L’Amministrazione ha accolto i nostri rilievi, dimostrandosi propensa a riaprire i termini della valutazione essendo stato abrogato l’ultimo comma dell’articolo 14 assicurando inoltre, l’erogazione delle S somme del Fua 2008-2009 entro la fine del corrente anno. (Vigileremo!) Per quanto attiene l’accordo Fua 2010, l’Amministrazione a breve invierà una proposta in bozza. Relativamente all’integrazione delle somme per il pagamento dello straordinario, l’Amministrazione si è impegnata a verificare presso l’Ufficio del Bilancio la disponibilità degli stanziamenti ed eventualmente richiederà un finanziamento straordinario. Ci ha anche informato che le procedure delle progressioni economiche saranno concluse entro l’anno 2010 e i pagamenti potrebbero slittare nei primi mesi del nuovo anno. Infine in relazione alle precedenti nostre richieste di incontro (nota esplicativa n. 200 del 20 settembre 2010) ,per chiarimenti in ordine ai molteplici quesiti pervenuti dai vari Uffici Giudiziari riguardanti i nuovi profili e le nuove mansioni previste dall’accordo sottoscritto il 29 luglio 2010, l’Amministrazione si è impegnata a divulgare una circolare esplicativa. La FLP ha, invece, ribadito che è necessario aprire un tavolo di confronto su detta materia. N. 152 24 novembre 2010 12 AGENZIE FISCALI News FINANZE AAMS FIRMATO L’ACCORDO PER LA RIPARTIZIONE DEL COMMA 165 A DICEMBRE I SOLDI AI LAVORATORI o scorso 10 novembre è stato raggiunto l’accordo per la ripartizione del comma 165 ai Monopoli. La prima parte dell’accordo prevede la ripartizione tra dirigenti e livellati degli oltre 4 milioni destinati all’AAMS. L’accordo è stato raggiunto sul 92% della quota da destinare al personale delle qualifiche e l’8% ai dirigenti. Riguardo alla ripartizione tra i lavoratori delle qualifiche, avremmo potuto affrontare una lunga trattativa per cambiare alcuni punti,rispetto all’accordo dello scorso anno, che non ci entusiasmano ma quasi sicuramente avremmo rischiato di non erogare i fondi entro fine anno. Abbiamo invece scelto, in analogia a quanto già fatto nell’unica amministrazione nella quale sono stati già ripartiti i fondi del comma 165, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di privilegiare L l’erogazione dei fondi immediata, visto il difficile momento per i salari dei lavoratori e il ritardo con il quale quest’anno è stato erogato dal ministro Tremonti il comma 165. Così la scelta è stata quella di confermare in pieno l’accordo dello scorso anno, in quanto abbiamo potuto sperimentare che non vi sono stati grossi problemi e sperequazioni. In margine alla trattativa, la FLP Finanze ha riproposto il problema della mobilità dalle DTEF del Ministero dell’Economia e ha sollecitato l’amministrazione a farsi promotrice di un tavolo di trattativa tra AAMS, MEF e sindacati per far in modo che siano accolti quanti più lavoratori possibile. Ci dispiace che in questi giorni la nostra posizione sia stata spesso strumentalizzata da alcuni sindacati sia dei Monopoli sia del MEF in quanto l’azione della FLP Finanze tende ad un duplice obiettivo: - evitare ai lavoratori del Ministero dell’Economia i disagi che potrebbero venire dal restare in un’amministrazione che non ha ancora chiarito quanto personale le serve e che competenze manterrà; - assicurare ai Monopoli l’accrescimento dell’organico compatibile con il progetto di sviluppo che i vertici dell’amministrazione hanno più volte mostrato di voler intraprendere e aprire la strada anche a nuovi istituti che, data l’attuale esiguità dell’organico, sono ora di difficile applicazione, per esempio forme di mobilità volontaria regionale e nazionale. L’accordo sindacale sul comma 165 è disponibile sul nostro sito internet www.flp.it/finanze N. 152 24 novembre 2010 13 AGENZIE FISCALI News TERRITORIO SI RIPARTE CON I PASSAGGI ECONOMICI Raggiunto l’accordo che prevede un passaggio economico per il 52% del personale nell’anno 2009 E nella ripartizione del comma 165 ridimensionata la percentuale dei dirigenti ttimi risultati, quelli raggiunti , unitariamente, dal sindacato all’agenzia del Territorio. La firma di tutti i sindacati su ben 5 accordi è la prova che quando il sindacato è unito nessun traguardo è precluso. Siamo riusciti, in primo luogo, a ridimensionare la percentuale di fondi derivanti dal comma 165 che vanno alla dirigenza. Dopo anni di battaglie e di tentativi da parte della FLP Finanze, quest’anno per la prima volta riusciamo a scendere alle stesse percentuali delle altre agenzie, passando dal 9,3% del 2008 all’8% del 2009. O Ma l’accordo più importante è quello raggiunto sulla ripartizione dei fondi per il personale delle qualifiche per il 2008. Sono state destinate ai passaggi economici tutte le somme fisse ivi contenute, che ammontano a quasi 10 milioni di euro e permetteranno il passaggio alla posizione economica superiore di oltre il 50 per cento dei lavoratori dell’agenzia. In più vi è l’impegno a non fermarsi e continuare con il futuro accordo per l’anno 2010, utilizzando le somme fisse e ricorrenti che si renderanno disponibili, il cammino intrapreso con gli accordi raggiunti. In una fase difficile per la pubblica ammi- nistrazione, ripartire con i passaggi economici all’agenzia del territorio, oltre che un bene in sé può essere uno stimolo per tutto il resto del comparto. Gli occhi e le orecchie attente alle esigenze dei lavoratori, che abbiamo trovato al territorio, possono servire per convincere una parte del sindacato che bisogna osare per raggiungere dei risultati e le altre agenzie fiscali a non frapporre dannosi bizantinismi alla giusta valorizzazione del personale. Gli accordi firmati ieri sono disponibili sul nostro sito internet www.flp.it/finanze N. 152 24 novembre 2010 14 COMPARTO MINISTERI News LAVORO FLP LAVORO FIRMA L’ACCORDO SULLE PROGRESIONI ECONOMICHE L’INCONTRO DEL 10 NOVEMBRE 2010 i riportiamo il testo del notiziario FLP Lavoro n. 48/2010, riguardante la firma dell'accordo sulle progressioni economiche: accordo frutto di un difficile compromesso ma che è comunque migliorativo rispetto alle proposte iniziali dell’Amministrazione. V ata l’importanza degli argomenti trattati, vi invitiamo a farci pervenire prima possibile considerazioni e suggerimenti, anche via SMS, al 392 7965 811. D di Angelo Piccoli ‘ l’ultimo ad arrivar fu zampa corta …” Infatti siamo gli ultimi a trasmetter il notiziario relativo all’ accordo sulle progressioni economiche. Alcune sigle sindacali lo avevano inviato ancor prima di firmare l’accordo definitivo, altre senza partecipare agli incontri, noi abbiamo preferito aspettare la definitiva distribuzione delle progressioni economiche all’interno delle varie fasce retributive. Come ricorderete, questa O.S. aveva richiesto la modifica dei contingenti di personale interessato alle progressioni economiche (notiziari n. 30, 32 e 36 del 2009 e 10 e 16 del 2010), forti delle vostre numerosissime adesioni al referendum lanciato col notiziario 32/2009. La proposta di FLP era infatti tesa a garantire innanzitutto la progressione economica a tutti gli esclusi dalle ultime riqualificazioni,e a permettere al restante personale una percentuale di progressioni uguale per ogni profilo se ci fossero stati (come è poi avvenuto) ulteriori fondi disponibili. La tabella delle progressioni, siglata durante l’incontro del 10/11, frutto di un difficile compromesso è comunque migliorativa rispetto alla proposta iniziale dell’Amministrazione. Poiché nel corso dei vari tavoli di con- E fronto l’Amministrazione è venuta incontro alle nostre richieste di merito, abbiamo deciso di firmare l’accordo nonostante le tabelle suddette non rispecchino totalmente le richieste formulate da FLP. Con la certezza della integrazione delle somme stanziate, si potrà meglio garantire (anche se non totalmente) una valida opportunità di progressione economica anche a quei lavoratori che finora sono stati penalizzati. Si sottolinea a tal proposito che le progressioni economiche non sono passaggi di livello, per cui daranno luogo “solo” ad un aumento stipendiale. A tal proposito si riconosce all’Amministrazione, ed in particolare al Dr. Verbaro ed alla D.ssa Ferrari, l’impegno profuso nel risolvere il problema della integrazione delle somme, da 4.400.000 ad 11.810.000 euro. Questa era una delle priorità espresse da FLP Lavoro nell’incontro del 28 luglio (si veda il notiziario n.36/2010 sul sito www.flp.it/lavoro) per poter almeno tamponare quelle situazioni di personale che non avevano ancora potuto ottenere alcun tipo di riqualificazione. Vi faremo avere, non appena ne avremo la disponibilità, l’accordo integrale e definitivo delle progressioni economiche. Il passo successivo sarà ora discutere le altre materie da troppo tempo lasciate in sospeso, come mobilità, orario di lavoro, copertura assicurativa. N. 152 24 novembre 2010 15 COMPARTO MINISTERI News DIFESA LE NOVITA’ RESE NECESSARIE DAI RILIEVI VENUTI DALLA FUNZIONE PUBBLICA E DAL MEF - RAG.GEN/IGOP FIRMATO L’ACCORDO DEFINITIVO FUA 2010 CONFERMATI 21.826 SVILUPPI ECONOMICI, IN EMANAZIONE IL BANDO di Giancarlo Pittelli el Notiziario n. 129 datato 2.11.2010, relativo alla sottoscrizione definitiva dell’accordo recante il nuovo sistema di classificazione e i criteri per gli sviluppi economici, vi confermiamo che in data odierna abbiamo sottoscritto l’accordo definitivo sulla distribuzione del FUA 2010. Come si ricorderà, l’ipotesi di accordo sottoscritta in data 23 luglio u.s. è stata certificata dalla Funzione Pubblica e dal MEF-Ragioneria Generale/IGOP, ma con alcuni rilievi che riguardavano in modo particolare la distribuzione del FUS (ripartizione delle risorse disponibili tra i possibili utilizzi; individuazione di specifici criteri di distribuzione da indicare ai tavoli locali; individuazione di criteri collegati al merito e all’impegno individuale; verifica pre corresponsione acconto) e l’indicazione di alcune materie che gli Organi certificatori ritengono sottratte alla contrattazione in virtù delle norme introdotte D. Lgs. 150/2009 che le ricondurrebbe alle prerogative del Dirigente, rendendole oggetto di mera “informazione successiva” alle OO.SS. (vds. le note FP-MEF allegata al Notiziario n. 122 del 18 u.s.). Rispetto alla ipotesi di accordo del 23 luglio, l’accordo definitivo sottoscritto in data odierna modifica alcune parti, e in particolare quella riferita alle modalità di distribuzione del FUS. Va innanzitutto precisato, a scanso di equivoci, che le novità introdotte non costituiscono una libera scelta delle Parti firmatarie, ma rappresentano una scelta in un qualche modo obbligata dalla necessità inderogabile di dare risposta ai rilievi della FP e del MEF: ove così non fosse stato fatto, l’accordo non avrebbe avuto corso con tutti gli effetti conseguenti (mancato avvio della procedura per gli sviluppi economici N e blocco della distribuzione dell’acconto FUS 2010 che sta per essere accreditato agli Enti). Possiamo comunque dire che il testo finale dell’accordo recepisce alcune richieste avanzate dalla nostra O.S. e di cui abbiamo riferito nel Notiziario n. 127 del 28.10.2010: innanzitutto l’espresso rinvio alla contrattazione locale per la distribuzione del FUS (art.12, comma 2), che mancava nella bozza originaria proposta da Persociv; in secondo luogo, la ripartizione delle risorse, resa necessaria dai rilievi di FP e MEF, fissa in percentuale dei limiti superiori e destina il residuo del FUS (non meno del 60%) ai progetti di produttività e di miglioramento delle attività di lavoro, in base ai cui obiettivi il Dirigente procederà alla valutazione della produttività individuale e alla conseguente attribuzione del FUS con differenziazioni fino ad un massimo del 10%. Noi riteniamo che questa scelta riduca in un qualche modo il danno: aver fissato questo differenziale massimo sul piano nazionale, significa di fatto “obbligare” il Dirigente a fare scelte comunque all’interno di quel range; non fosse stato fissato questo criterio, il Dirigente dell’Ente avrebbe avuto maggiore autonomia e le differenze di corresponsione del FUS sarebbero potute crescere in modo più consistente, con il risultato, per qualcuno, di ridurre il trattamento economico 2010, con successive ricadute anche nei prossimi tre anni in ragione di quanto previsto dall’ art. 9 della L. 122/2010. Limitare i danni: questo è l’imperativo categorico nei tempi di Brunetta, e forse ci siamo riusciti per quest’anno, in attesa del sistema di misurazione e di valutazione voluto dal Ministro della F.P. (D.Lgs.150) e che vedrà la luce nel 2011: lì, davvero, ne vedremo delle belle!!! Dopo la firma dell’accordo sui “criteri”, con la sottoscrizione dell’accordo FUA 2010, si vengono così a determinare le condizioni per l’emanazione del bando, oramai davvero imminente. N. 152 24 novembre 2010 16 COMPARTO MINISTERI News DIFESA PUBBLICATO IL BANDO PER GLI SVILUPPI ECONOMICI CON PROCEDURA SELETTIVA INTERNA PER N. 21.826 POSTI A CONCORSO a Direzione Generale per il personale civile ha emanato il “bando” con il quale è stata indetta “una procedura selettiva interna per titoli, per complessive n. 21.826 unità, concernente gli sviluppi economici del personale civile della Difesa, all’interno della Prima, della Seconda e della Terza Area, relativamente alle corrispondenti fasce retributive” secondo il prospetto contenuto all’art. 1 del bando (n. 2.233 per l’area 1^; n. 17.979 per la 2^ e n. 1.614 per la 3^). A proposito dei contingenti messi a concorso, questo Coordinamento Nazionale ha elaborato un prospetto, già trasmesso ma che alleghiamo lo stesso al presente Notiziario, che reca, oltre al numero dei posti a concorso per l’accesso a ciascuna fascia retributiva (colonna gialla), anche il numero dei lavoratori presenti in servizio al 1.1.2010 articolati per diverse fasce di anzianità (colonne verdi). Alla predetta procedura, potrà partecipare la quasi totalità del personale civile, atteso che i requisiti per parteciparvi sono due: presenza in servizio alla data odierna e una anzianità almeno biennale al 1 gennaio 2010, e che pertanto non potrà in alcun modo essere successiva al 1.1.2008 (ricordiamo L N. 152 24 novembre 2010 17 COMPARTO MINISTERI News DIFESA che le condizioni che non consentono la partecipazione sono quelle indicate all’art. 2, comma 2 e 3, del bando). Le domande di partecipazione dovranno essere compilate obbligatoriamente per via telematica su apposito modulo, differenziato in relazione all’area di appartenenza, e dovranno poi essere inoltrate per via telematica entro e non oltre le ore 13 del 22 novembre p.v.. La procedura è la seguente: - i colleghi dovranno collegarsi via internet o intranet con il sito di Persociv (www.persociv.difesa.it, link ”Sviluppi economici 2010”) e dovranno poi accreditarsi (“preregistrazione”) fornendo i dati personali richiesti, il proprio numero di matricola e il proprio indirizzo di posta elettronica (preferibilmente quello istituzionale), e in risposta, riceveranno dal sistema il modulo di domanda ( "fac simile") relativo all'area di appartenenza e con già inseriti i propri dati personali forniti in sede di preregistrazione; - il modulo di domanda “fac simile” dovrà essere compilato in ogni sua parte, in particolare nella parte relativa ai titoli valutabili riferiti all’area di appartenenza (si vedano le specifiche “schede” allegate al bando) e di cui si è in possesso alla data del 31.12.2009, e poi inoltrato solamente per via telematica; - a seguire, il sistema restituirà all'interessato la domanda recante il numero di protocollo web di ricezione, e sarà questa che dovrà poi essere stampata, firmata in originale per autocertificazione e consegnata all'Ufficio competente, improrogabilmente entro le ore 13 del 22 novembre p.v.Ricordiamo a tal proposito: in caso di errori, è possibile ricompilare e inoltrare una nuova domanda, consegnando all’Ufficio solo la copia cartecea, debitamente sottoscritta, dell’ultimo invio; i colleghi che non sono “oggettivamente” in condizioni di provvedervi da soli, dovranno rivolgersi al proprio Ufficio per ottenere copia del modulo di domanda “fac simile”, compilarlo e debitamente sottoscriverlo, e poi riconsegnarlo all’Ufficio almeno cinque giorni prima della scadenza fissata per le ore 13 del 22 p.v.. Le domande inoltrate saranno verificate dalle Commissioni appositamente nominate e, a seguire, verranno formate, e poi pubblicate sul sito di Persociv, le graduatorie per l’accesso a ciascuna fascia, la cui efficacia cessa con l’attribuzione ai vincitori della fascia con decorrenza 1.1.2010. N. 152 24 novembre 2010 18 COMPARTO MINISTERI News DIFESA CONTATTI BOOM PER IL NOSTRO SITO WEB OLTRE SETTEMILA NELL’ ULTIMA SETTIMANA i arrivano quotidianamente dai colleghi un gran numero di quesiti, ai quali rispondiamo direttamente. Tra le centinaia di quesiti pervenuti, come già avvenuto con il Notiziario n. 132, ne estrapoliamo qui un paio che ci vengono riproposti continuamente, ai quali forniamo con il presente Notiziario i relativi chiarimenti a beneficio di tutti quanti ci leggono. − Idoneità nelle graduatorie finali delle precedenti procedure Il titolo in questione fa espresso riferimento alla “graduatorie finali”, e solo a quelle. A cosa ci si riferisce quando si parla di “graduatorie finali”? Proviamo anche noi a dare un contributo di chiarezza. I colleghi ricorderanno che due sono state le procedure di riqualificazione: i “corsi concorsi”, di cui all’accordo del 24.10.1997, con inquadramenti nelle ex pos. ec. superiori avvenuti negli anni 2002-2004 ; i “percorsi formativi”, più recentemente, con inquadramenti nelle ex pos. ec. superiori alla data del 1.1.2008. Nel caso dei “corsi concorsi”, la prima graduatoria è stata formata sulla base dei titoli esibiti dai partecipanti e dell’esito della prova (qualcuno ricorderà Castelnuovo di Porto..); nel caso invece dei “percorsi formativi”, la prima graduatoria è stata formata invece sulla base dei soli titoli esibiti dai concorrenti. In entrambi i casi, queste graduatorie erano denominate “intermedie”, e dunque non erano quelle finali. Come si è arrivati allora alle graduatorie finali? I candidati collocati in posizione utile nelle graduatorie intermedie (per es: i primi 100 del concorso per 100 posti per un dato profilo) più il 20 % sono stati ammessi ai “corsi di riqualificazione” (dunque, nel nostro esempio, i primi 120); i corsi si sono conclusi per tutti con un esame finale e con un voto; il voto riportato nell’esame finale è stato sommato al punteggio riportato nella graduatoria intermedia, e si è C così arrivati al voto finale complessivo. E’ proprio sulla base di questo voto finale complessivo che sono state formate le “graduatorie finali”, che dunque ricomprendevano solo ed esclusivamente il personale partecipante ai corsi di riqualificazione. Proseguendo nel nostro esempio (concorso per 100 posti per un dato profilo): i primi 100 della graduatoria finale sono stati dichiarati vincitori e in quanto tali sono stati subito inquadrati nella pos. ec. superiore; i restanti 20 sono risultati “idonei”, e sono pertanto questi e solo questi che potranno beneficiare dei 3 punti (per l’area 2^) e dei 2 punti (per l’area 3^) nella attuale procedura degli sviluppi economici, ad esclusione naturalmente di quelli già inquadrati nella pos. ec. superiore attraverso eventuali scorrimenti di graduatoria. Ovviamente, come chiarito dalla stessa Persociv, “non può essere attribuito alcun punteggio per la idoneità nella graduato- ria finale della 1^ riqualificazione Difesa (“corsi-concorsi”) qualora con la 2^ riqualificazione Difesa (“percorsi formativi”) sia stata attribuita dopo il 1.1.2008 la corrispondente fascia retributiva”. − Titoli valutabili Le graduatorie verranno formate sulla base della valutazione dei titoli dichiarati dal concorrente nella domanda di partecipazione, ma la partecipazione alla selezione e la conseguente individuazione dei destinatari della fascia retributiva superiore debbono intendersi “con riserva”, essendo prevista per i vincitori “la verifica del possesso dei requisiti di ammissibilità alla prova selettiva” . Nel caso si accerti in quella sede la non veridicità di titoli dichiarati, il lavoratore verrà escluso con apposito provvedimento dalla procedura ed escluso dall’ ’inquadramento alla fascia retributiva superiore, “fermo restando le conseguenze penali, civili, amministrative e disciplinari di legge” , come recita il bando. N. 152 24 novembre 2010 19 COMPARTO MINISTERI News DIFESA DALLA DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE CIVILE AGLI ENTI AMMINISTRANTI GIA’ ACCREDITATE LE QUOTE 3^ e 4^ DEL FUS 2009 A GIORNI, VERRA’ ACCREDITATA ANCHE LA QUOTA FUS 2010 ervengono con grande frequenza a questo Coordinamento Nazionale richieste di informazioni in merito alla stato di avanzamento delle “pratiche” FUA e FUS, e questo con riferimento sia alle somme 2009 che a quelle 2010. Proviamo allora a delineare il quadro complessivo e aggiornato della situazione. FUA 2009 Particolari Posizioni di Lavoro, Turni e Reperibilità: le somme relative sono state già accreditate agli Enti interessati nel secondo semestre dell’anno scorso e dunque già corrisposte; Quote FUS: la prima quota, derivante dalle c.d.“somme fisse” e pari a € 1.242,33 (acconto iniziale € 1.183,66 + successiva integrazione di € 58,67), è già stata accreditata a settembre/ottobre 2009 e le somme di competenza sono evidentemente già state corrisposte; la seconda quota del FUS 2009, riferita alle somme c.d. “variabili” del FUA e pari a € 176,07 (vds. circolare Persociv n. 59965 del 28.07.2010), è già stata accreditata a fine luglio da Persociv agli Enti amministranti e le somme di competenza dovrebbero essere già state corrisposte recentemente; la terza e quarta quota del FUS 2009,rispettivamente pari a € 375,22 e a € 119,00 (vds. circolare Persociv n.76580 del 13.10.2010), sono già state entrambe accreditate da Persociv agli Enti amministranti già da alcuni giorni, e le somme di competenza dovrebbero essere in via di corresponsione al personale, ovviamente sulla base dei criteri contenuti negli accordi di livello locale con le OO.SS. territoriali e le RSU. FUA 2010 Particolari Posizioni di Lavoro, Turni e Reperibilità: le relative somme (circ. Persociv n. 60804 del 2.08.2010) sono state già P accreditate agli Enti interessati e dovrebbero essere state già corrisposte, ovviamente con riferimento al maturato; Quota FUS: l’importo medio pro capite, riferito alle somme c.d. “certe” del FUA, è quest’anno pari a € 746,00 (circ. Persociv n. 60695 del 30.07.2010); a breve, subito dopo l’emanazione della relativa circolare da parte della Direzione Generale che riteniamo sia imminente e che conterrà naturalmente anche i criteri di corresponsione del FUS fissati nell’accordo definitivo nazionale sulla distribuzione del FUA 2010 (si veda il Notiziario n. 130 del 3.11.2010), Persociv provvederà ad accreditare agli Enti le somme di loro competenza (importo medio pro capite per il numero di dipendenti in servizio al 1 gennaio 2010), somme che poi dovranno essere distribuite ai lavoratori con i criteri fissati negli accordi locali FUS 2010. Tutti gli importi pro-capite dei FUS sopra indicati debbono intendersi al netto degli oneri a carico dell’ Amministrazione e dunque al lordo degli oneri a carico del lavoratore (8,80% di fondo pensione Stato e 0,35% di fondo credito INPDAP) e naturalmente dell’ IRPEF. In merito alla distribuzione della quota FUS 2010, è utile ricordare la necessità inderogabile che le verifiche su progetti/apporti e l’eventuale messa a punto degli accordi locali avvengano in tempi urgenti che garantiscano comunque la corresponsione delle spettanze al personale entro e non oltre il 31.12.2010, e questo allo scopo di non incorrere nel blocco di cui ai c.1 e 21 dell’art.9 L.122/2010. Segnaliamo infine che l’ accordo FUA 2010 con la firma delle Parti è pubblicato sul nostro sito web. N. 152 24 novembre 2010 20 DIPARTIMENTO STUDI E LEGISLAZIONI Assistenza sociale, lavorativa, giuridica News LEGGE 4 novembre 2010 n. 183 testo in vigore dal 24 novembre 2010 Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonche' misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro. (10G0209)(GU n. 262 del 9-11-2010 - Suppl. Ordinario n.243) Nel Suppl. Ord. n°243 della G.U. 9 novembre 2010, n. 262, è stata pubblicata la legge 4 novembre 2010, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione,di apprendistato, di occupazione femminile, nonche' misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro”, diventando operante dopo i quindici giorni di vacatio successivi alla stessa (dal 24.11.2010). Il provvedimento legislativo, formato da 50 gli articoli, è giunto all’approvazione definitiva dopo sette passaggi parlamentari. La nuova formulazione ha tenuto conto delle osservazioni sollevate lo scorso marzo dal Presidente della Repubblica (quando nel 3 marzo scorso si “rifiutò” di firmare) ed ha confermato le modifiche apportate dal Senato. Si riportano in sintesi, alcune delle principali novità introdotte dal provvedimento: Art. 1. (Delega al Governo per la revisione della disciplina in tema di lavori usuranti) Il Governo e' delegato ad adottare, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi di riassetto normativo, al fine di concedere ai lavoratori dipendenti impegnati in particolari lavori o attivita' (lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, lavoratori dipendenti notturni, lavoratori addetti alla cosiddetta "linea catena", conducenti di veicoli pesanti adibiti a servizi pubblici di trasporto di persone) e che maturano i re- quisiti per l'accesso al pensionamento a decorrere dal 1° gennaio 2008 la possibilità di conseguire, su domanda, il diritto al pensionamento anticipato con requisiti inferiori a quelli previsti per la generalità dei lavoratori dipendenti. Art. 2. (Delega al Governo per la riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dal Ministero della salute) Il Governo e' delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, sentite le organizzazioni sindacali, uno o piu' decreti legislativi finalizzati: – alla riorganizzazione degli enti, istituti e societa' vigilati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali (come, ad esempio, Inps, Inail, Inpdap, Enpals, enti e fondazioni previdenziali di professionisti o lavoratori autonomi, Italia Lavoro, Isfol) e dal Ministero della salute (ad esempio, Istituto N. 152 24 novembre 2010 21 DIPARTIMENTO STUDI E LEGISLAZIONI Assistenza sociale, lavorativa, giuridica Superiore di Sanità, Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, istituti zooprofilattici, Aifa, Croce rossa italiana); – alla ridefinizione del rapporto di vigilanza dei predetti Ministeri sugli stessi enti, istituti e società rispettivamente vigilati. Inoltre, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Ministero della salute dovrà provvedere al riordino degli organi collegiali e degli altri organismi istituiti con Legge o con regolamento nell'amministrazione centrale della salute, mediante l'emanazione di regolamenti. Art. 5. (Adempimenti formali relativi alle pubbliche amministrazioni) Le pubbliche amministrazioni (a differenza dei datori di lavoro privati) possono trasmettere le comunicazioni di assunzione, trasformazione e cessazione del rapporto, entro il ventesimo giorno del mese successivo a quello in cui l’evento si verifica (anzicchè entro il giorno antecedente a quello in cui si verifica l’evento). Le pubbliche amministrazioni comunicano alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica, per via telematica e secondo i criteri e le modalità individuati con circolare del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, i dati inerenti le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali nonché i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale. La mancata comunicazione o aggiornamento dei dati è comunque rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti. Il datore di lavoro pubblico non è più obbligato a consegnare immediatamente al lavoratore una copia della comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro oppure una copia del contratto individuale del lavoro, ma può farlo entro il ventesimo giorno. Per le pubbliche amministrazioni non c’è più l’obbligo, di comunicare entro cinque giorni agli uffici del lavoro competenti per territorio, le variazioni intervenute nel rapporto di lavoro. Art. 7. (Modifiche alla disciplina sull'orario di lavoro) Il legislatore interviene sulla disciplina sanzionatoria dettata dal DLgs n. 66/2003, come modificato dal decreto legge n.112/2008 convertito nella legge n. 133/2008. Con l'integrale sostituzione dei commi 3 e 4 dell'art.18-bis, viene stabilito che in caso di violazione: – della durata media dell'orario settimanale di lavoro (48 ore comprensive dello straordinario - art. 4, comma 2) e/o della normativa sui riposi settimanali (24 ore dopo sei giorni lavorativi) (art. 9, comma 1), è applicabile la sanzione amministrativa compresa tra 100 e 750 euro, elevata tra 400 e 1.500 euro qualora la violazione interessi più di 5 lavoratori e si sia verificata in almeno tre periodi di riferimento, oppure tra 1.000 e 5.000 euro se si riferisce a più di 10 lavoratori e si sia verificata in almeno cinque periodi di riferimento e non è ammesso il pagamento in misura ridotta; – della normativa sulle ferie (quattro settimane di ferie retribuite di cui, a meno che il contratto di lavoro non disponga diversamente, due di queste settimane devono essere godute entro l’anno e le altre due entro 18 mesi dalla loro maturazione) (art. 10, comma 1), la sanzione amministrativa applicabile è compresa tra 100 e 600 euro, elevata tra 400 e 1.500 euro se interessa più di 5 lavoratori e si sia verificata per almeno 2 anni, oppure tra 800 e 4.500 euro se riguarda più di 10 lavoratori e si sia verificata per almeno 4 anni e non è ammesso il pagamento in misura ridotta; – della normativa sui riposi giornalieri (11 ore nell’ambito delle 24 ore) (art. 7, comma 1), la sanzione amministrativa applicabile è compresa tra 50 e 150 euro, elevata tra 300 e 1.000 euro se interessa più di 5 lavoratori ovvero si sia verificata in almeno tre periodi di 24 ore, oppure tra 800 e 4.500 euro se riguarda più di 10 lavoratori o si sia verificata almeno in cinque periodi e non è ammesso il pagamento in misura ridotta. Restano ferme le disposizioni contrattuali che, nel rispetto della legge, contemplino deroghe ai principi generali. È sostituito, inoltre, il comma 7 dell'art. 11 del DLgs n. 271/1999, relativo ai lavoratori marittimi, riconoscendo alla contratta- News zione collettiva nazionale, o se carente, alla contrattazione territoriale o aziendale, la possibilità di derogare alla normativa di riferimento per quanto concerne la fruizione dei periodi di riposo. Art. 13. (Mobilita' del personale delle pubbliche amministrazioni) In caso di conferimento di funzioni statali alle regioni e alle autonomie locali ovvero di trasferimento o di conferimento di attivita' svolte da pubbliche amministrazioni ad altri soggetti pubblici ovvero di esternalizzazione di attivita' e di servizi, si applicano al personale ivi adibito, in caso di esubero, le disposizioni dell'articolo 33 (eccedenze di personale e mobilità collettiva ) del DLvo 30 marzo 2001, n. 165 (reimpiego presso sedi diverse della stessa amministrazione, ricollocazione presso altra amministrazione o collocamento in disponibilità per max 24 mesi). Le pubbliche amministrazioni, per motivate esigenze organizzative, risultanti dai documenti di programmazione, possono utilizzare in assegnazione temporanea, personale di altre amministrazioni per un periodo non superiore a tre anni con le modalita' previste dai rispettivi ordinamenti (integrata la mobilità volontaria prevista dall’art. 30 del d.lgs. 165/2001 rubricato “passaggio diretto di personale fra amministrazioni diverse”), fermo restando quanto già previsto da norme speciali sulla materia, nonche' il regime di spesa eventualmente previsto da tali norme e dal provvedimento in esame. Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge in esame, le pubbliche amministrazioni possono rideterminare le assegnazioni temporanee in corso. In caso di mancata rideterminazione, i rapporti in corso continuano ad essere disciplinati dalle originarie fonti. Art. 14. (Modifiche alla disciplina del trattamento di dati personali effettuato da soggetti pubblici) Viene modificato il “Codice della Privacy” (DLvo 30 giugno 2003, n. 196) in modo tale da consentire alle amministrazioni di pubblicare in rete i dati concernenti le valutazioni dei dipendenti, senza correre il rischio di violare la riservatezza dei dati personali. Viene infatti precisato che non dovranno essere divulgate informazioni concernenti N. 152 24 novembre 2010 22 DIPARTIMENTO STUDI E LEGISLAZIONI Assistenza sociale, lavorativa, giuridica infermità o impedimenti di natura personale che causino l’astensione dal lavoro, o componenti della valutazione che possano avere riferimento a informazioni personali e riservate sui dipendenti. Inoltre, viene integrato l'articolo 72 (Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di eta' per il collocamento a riposo) del DL 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni, prevedendo che “Per le determinazioni relative ai trattenimenti in servizio e alla risoluzione del rapporto di lavoro e di impiego, gli enti e gli altri organismi previdenziali comunicano, anche in via telematica, alle amministrazioni pubbliche richiedenti i dati relativi all'anzianita' contributiva dei dipendenti interessati”. Art. 15. (Modifica all’articolo 9-bis del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, in materia di conferimento di incarichi dirigenziali a dirigenti di seconda fascia) La norma prevede che i dirigenti di seconda fascia, ‘prestati’ alla Presidenza del Consiglio da altre amministrazioni, non possono fruire della norma secondo la quale si transita definitivamente nella prima fascia dopo cinque anni di incarico (art. 23, c. 1, d.lgs. 165/2001) di direzione di uffici dirigenziali generali, senza essere incorsi nelle misure previste per le ipotesi di responsabilità dirigenziale. Tale disposizione si applica agli incarichi conferiti dopo la data di entrata in vigore della legge in esame. Art. 16. (Disposizioni in materia di rapporto di lavoro a tempo parziale) La nuova norma prevede che in sede di prima applicazione delle disposizioni introdotte dall'articolo 73 del DL 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, le amministrazioni pubbliche entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge in commento, possono sottoporre a nuova valutazione i provvedimenti di concessione della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale gia' adottati prima della data di entrata in vigore del citato DL 112/2008. Ricordiamo che l’art. 73 del DL 112 aveva ‘declassato’ da diritto a interesse legittimo la richiesta dei dipendenti di trasformare in part-time il rapporto a tempo pieno. Da quel momento, la trasformazione è divenuta non più obbligatoria, ma discrezionale da parte delle amministrazioni. Ora anche le trasformazioni in part-time concesse prima del 25 giugno 2008 possono, in teoria, essere revocate, se l’amministrazione valuta che la presenza in servizio a tempo pieno sia necessaria ai fini dell’operatività dell’ufficio. News Art. 18. (Aspettativa) La norma prevede che i dipendenti pubblici possono essere collocati in aspettativa, senza assegni e senza decorrenza dell'anzianita' di servizio, per un periodo massimo di 12 mesi, anche per avviare attivita' professionali e imprenditoriali. L'aspettativa e' concessa dall'amministrazione, tenuto conto delle esigenze organizzative, previo esame della documentazione prodotta dall'interessato. In questo periodo, non si applicano le disposizioni in tema di incompatibilita' di cui all'articolo 53 del vigente DLvo 30 marzo 2001, n. 165. Ricordiamo che nei CCNL dei comparti pubblici è già prevista la possibilità di ottenere l’aspettativa non retribuita per un massimo di 12 mesi in un triennio per motivi personali e familiari, oppure per due anni e una sola volta nella vita lavorativa per gravi e documentati motivi di famiglia. Ricordiamo anche che l’art. 23 bis del DLvo 165/2001 prevede la possibilità di essere collocati in aspettativa senza assegni “per lo svolgimento di attività presso soggetti e organismi, pubblici o privati, anche operanti in sede internazionale”. Art. 19. (Specificità delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco) Il provvedimento prevede che ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica,pensionistica e previdenziale, e' riconosciuta la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonche' dello stato giuridico del personale ad essi appartenente, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonche' per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attivita' usuranti. Inoltre, prevede che la disciplina attuativa dei predetti principi e indirizzi e' definita con successivi provvedimenti legislativi, con i quali si provvede altresi' a stanziare le occorrenti risorse finanziarie. Infine, riconosce il ruolo negoziale del COCER (Consiglio centrale di rappresentanza mi- N. 152 24 novembre 2010 23 DIPARTIMENTO STUDI E LEGISLAZIONI Assistenza sociale, lavorativa, giuridica litare) per la definizione del trattamento economico del personale militare Art. 20. (Disposizioni concernenti il lavoro sul naviglio di Stato) La norma prevede che a decorrere dall'anno 2012, l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 562, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Al fine della progressiva estensione dei benefici gia' previsti in favore delle vittime della criminalità e del terrorismo a tutte le vittime del dovere individuate ai sensi dei commi 563 e 564, e' autorizzata la spesa annua nel limite massimo di 10 milioni di euro a decorrere dal 2006), e' incrementata di 5 milioni di euro. Il comma 2 dello stesso articolo prevede che “Fermo restando il diritto al risarcimento del danno del lavoratore, le norme aventi forza di legge emanate in attuazione della delega di cui all'articolo 2, lettera b), della legge 12 febbraio 1955, n. 51, si interpretano nel senso che esse non trovano applicazione in relazione al lavoro a bordo del naviglio di Stato e, pertanto, le disposizioni penali di cui al DPR 19 marzo 1956, n. 303, non si applicano, per il periodo di loro vigenza, ai fatti avvenuti a bordo dei mezzi del medesimo naviglio. I provvedimenti adottati dal giudice penale non pregiudicano le azioni risarcitone eventualmente intraprese in ogni sede, dai soggetti danneggiati o dai loro eredi, per l'accertamento della responsabilita' civile contrattuale o extracontrattuale derivante dalle violazioni delle disposizioni del citato decreto n. 303 del 1956. Art. 21. (Misure atte a garantire pari opportunita', benessere di chi lavora e assenza di discriminazioni nelle amministrazioni pubbliche). Le nuove norme prevedono di realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, assicurando la formazione e lo sviluppo professionale dei dipendenti, applicando condizioni uniformi rispetto a quelle del lavoro privato, garantendo pari opportunita' alle lavoratrici ed ai lavoratori nonche' l'assenza di qualunque forma di discriminazione e di violenza morale o psichica»; Le pubbliche amministrazioni garantiscono parita' e pari opportunita' tra uomini e donne e l'assenza di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, re- lativa al genere, all'eta', all'orientamento sessuale, alla razza, all'origine etnica, alla disabilita', alla religione o alla lingua, nell'accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro. Le pubbliche amministrazioni garantiscono altresi' un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e si impegnano a rilevare, contrastare ed eliminare ogni forma di violenza morale o psichica al proprio interno»; Le pubbliche amministrazioni costituiscono al proprio interno, entro 4 mesi dalla data di entrata in vigore della legge in esame e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il "Comitato unico di garanzia per le pari opportunita', la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni" che sostituisce, unificando le competenze in un solo organismo, i comitati per le pari opportunita' e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, costituiti in applicazione della contrattazione collettiva, dei quali assume tutte le funzioni previste dalla legge, dai contratti collettivi relativi al personale delle amministrazioni pubbliche o da altre disposizioni. Entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge la Funzione Pubblica emanerà una direttiva contenente le linee guida sulle modalità di funzionamento dei nuovi Comitati Unici, la cui attività sarà finanziata dalle amministrazioni. La mancata costituzione dei Comitati Unici comporterà la responsabilità dei dirigenti incaricati della gestione del personale. Art. 23 (Delega al Governo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi) Il Governo è delegato ad adottare entro 6 mesi uno o più decreti legislativi finalizzati al “riordino” della normativa vigente in materia di congedi, aspettative e permessi “comunque denominati” (ivi inclusi, quindi, anche i permessi sindacali), con l’obiettivo di uniformare le norme tra settore pubblico e settore privato, in base ai seguenti principi e criteri direttivi: a) coordinamento formale e sostanziale del testo delle disposizioni vigenti in materia, apportando le modifiche necessarie per garantire la coerenza giuridica, News logica e sistematica della normativa e per adeguare, aggiornare e semplificare il linguaggio normativo; b) indicazione esplicita delle norme abrogate, fatta salva l'applicazione dell'articolo 15 delle disposizioni sulla legge in generale premesse al codice civile; c) riordino delle tipologie di permessi, tenuto conto del loro contenuto e della loro diretta correlazione a posizioni giuridiche costituzionalmente tutelate; d) ridefinizione dei presupposti oggettivi e precisazione dei requisiti soggettivi, nonche' razionalizzazione e semplificazione dei criteri e delle modalita' per la fruizione dei congedi, delle aspettative e dei permessi di cui al presente articolo, al fine di garantire l'applicazione certa ed uniforme della relativa disciplina; e) razionalizzazione e semplificazione dei documenti da presentare, con particolare riferimento alle persone con handicap in situazione di gravita' ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o affette da patologie di tipo neuro-degenerativo o oncologico. Art. 24. (Modifiche alla disciplina in materia di permessi per l'assistenza a portatori di handicap in situazione di gravita') • Modificati alcuni punti dell’art. 33 della legge n.104 del 1992 (permessi per l’assistenza a portatori di handicap in situazione di gravità): − la fruizione dei permessi (tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa ) è limitata ai coniugi, parenti o affini entro il secondo grado, tranne il caso in cui i genitori o il coniuge N. 152 24 novembre 2010 24 DIPARTIMENTO STUDI E LEGISLAZIONI Assistenza sociale, lavorativa, giuridica della persona da assistere abbiano superato i 65 anni o siano deceduti o mancanti, o siano anche loro affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. − viene reso esplicito il divieto (già vigente, però, nei fatti, per effetto delle numerose norme interpretative susseguitesi nel corso degli anni) di riconoscere a più di un lavoratore dipendente il diritto di assistere la stessa persona con handicap in situazione di gravita' (tranne il caso di assistenza a figli con handicap grave, dove il diritto e' riconosciuto ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente). − il diritto a scegliere la sede lavorativa più vicina al proprio domicilio viene trasformato nel diritto a scegliere la sede lavorativa più vicina al domicilio della persona da assistere; − Ferma restando la verifica dei presupposti per l'accertamento della responsabilita' disciplinare, il lavoratore di cui all'articolo 20, comma 1, della legge 8 marzo 2000, n. 53 decade dai diritti di cui al presente articolo, qualora il datore di lavoro o l'INPS accerti l'insussistenza o il venir meno delle condizioni richieste per la legittima fruizione dei medesimi diritti. • Cambiano le disposizioni dell’art. 42 del DLvo 26 marzo 2001, n. 151 (testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternita' e della paternita'): − il comma 2 e' sostituito dal seguente: «2. Successivamente al compimento del terzo anno di eta' del bambino con handicap in situazione di gravita', il diritto a fruire dei permessi di cui all'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni, e' riconosciuto ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente, anche in maniera continuativa nell'ambito del mese»; − il comma 3 e' abrogato. • All'articolo 20, comma 1, della legge 8 marzo 2000, n. 53, le parole da: «nonche'» fino a: «non convivente» sono soppresse. • Viene inoltre introdotto l’obbligo per le pubbliche amministrazioni, nel rispetto delle misure di sicurezza previste dal predetto codice di cui al decreto legislativo n. 196 del 2003, di comunicare alla Fun- zione Pubblica entro il 31 marzo di ogni anno: − i nominativi dei propri dipendenti cui sono accordati i permessi di cui all'articolo 33, commi 2 e 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni, ivi compresi i nominativi dei lavoratori padri e delle lavoratrici madri, specificando se i permessi sono fruiti dal lavoratore con handicap in situazione di gravita', dal lavoratore o dalla lavoratrice per assistenza al proprio figlio, per assistenza al coniuge o per assistenza a parenti o affini; − in relazione ai permessi fruiti dai dipendenti per assistenza a persona con handicap in situazione di gravita',il nominativo di quest'ultima, l'eventuale rapporto di dipendenza da un'amministrazione pubblica e la denominazione della stessa, il comune di residenza dell'assistito; − il rapporto di coniugio, il rapporto di maternita' o paternita' o il grado di parentela o affinita' intercorrente tra ciascun dipendente che ha fruito dei permessi e la persona assistita; − per i permessi fruiti dal lavoratore padre o dalla lavoratrice madre, la specificazione dell'eta' maggiore o minore di tre anni del figlio; − il contingente complessivo di giorni e ore di permesso fruiti da ciascun lavora- News tore nel corso dell'anno precedente e per ciascun mese. I dati che confluiranno in una costituenda banca dati saranno finalizzati al monitoraggio e alla verifica sulla legittima fruizione dei permessi, sono di rilevante interesse pubblico. Art. 25. (Certificati di malattia) A decorrere dal 10 gennaio 2010, anche nel settore privato, il certificato di malattia deve essere trasmesso telematicamente dal medico, secondo il meccanismo vigente per i dipendenti pubblici Art. 26. (Aspettativa per conferimento di incarichi, ai sensi dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) Viene previsto che anche al personale del comparto sicurezza e difesa possono essere conferiti, ai sensi dell’art. 19, comma 6, del d.lgs. 165/2001, nel rispetto dei requisiti e dei limiti ivi previsti, previa autorizzazione del Ministro competente, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, incarichi dirigenziali da parte di amministrazioni pubbliche diverse da quella di appartenenza, che siano strettamente collegati alla professionalita' da loro rivestita e motivati da esigenze di carattere eccezionale. Il personale e' collocato in aspettativa senza assegni e continua ad occupare il relativo posto nella dotazione organica dell'amministra- N. 152 24 novembre 2010 25 DIPARTIMENTO STUDI E LEGISLAZIONI Assistenza sociale, lavorativa, giuridica zione di appartenenza. Art. 30. (Clausole generali e certificazione del contratto di lavoro) È stato confermato che nella qualificazione del contratto di lavoro e delle relative clausole, il giudice deve attenersi alla valutazione delle parti, così come espressa in sede di certificazione dei contratti di lavoro, salvo il caso in cui vi sia stata un'erronea qualificazione del rapporto di lavoro o vi sia stato un vizio del consenso o una difformità tra il programma negoziale e la sua successiva attuazione. Per ciò che concerne il licenziamento, il giudice, nel valutarne le motivazioni poste alla base, dovrà tener conto dei parametri e delle condizioni fissate nei contratti collettivi di lavoro stipulati dai sindacati maggiormente rappresentativi e nei contratti individuali di lavoro ove stipulati con l'assistenza e la consulenza delle commissioni di certificazione. Laddove si tratti di definire le conseguenze da riconnettersi eventualmente alla mancanza di giusta causa o giustificato motivo nel licenziamento (cfr. art. 8 L. n. 604/1966), il giudice dovrà tener conto, oltre che delle clausole previste nei contratti collettivi e individuali, anche delle dimensioni e dell'attività svolta dal datore di lavoro, della situazione del mercato del lavoro, delle condizioni del lavoratore, dell'anzianità e del comportamento tenuto dalle parti prima del licenziamento. Art. 31. (Conciliazione e arbitrato) Sono estesi alle controversie di lavoro nel settore pubblico gli articoli 410, 411, 412, 412 ter e quater del c.p.c., con la contestuale abrogazione degli articoli 65 e 66 del D.Lgs.n. 165/2001 È stato introdotto il carattere facoltativo del previo tentativo di conciliazione per chi intende proporre un giudizio di lavoro, secondo la specifica procedura prevista mediante la modifica degli artt. 410 e ss. del codice di procedura civile. Rimane, invece, obbligatorio il tentativo di conciliazione nel caso di cui all'art. 80, comma 4 del DLgs n. 276/2003, in tema di ricorso giurisdizionale contro la certificazione dei contratti di lavoro. Sono state introdotte le modifiche sia all'art. 411 del codice di procedura civile, relativo al Processo verbale di conciliazione, che all'art. 412 riferito alla Risoluzione arbitrale della controversia. Rispetto a quest'ultimo, è stato precisato nel novellato articolo che le parti, in qualsiasi momento, durante l'esperimento della conciliazione o al suo termine in caso di mancato accordo, possano conferire mandato per la risoluzione arbitrale della controversia, indicando il termine non oltre i 60 giorni per l'emanazione del lodo, nonchè le norme invocate dalle parti a sostegno delle proprie pretese e l'eventuale richiesta di decidere secondo equità. Con la modifica dell'art. 412-ter, inoltre, è stato previsto che la conciliazione e l'arbitrato, nelle materie di cui all'art. 409, possono essere svolti altresì presso le sedi e con le modalità previste dai contratti collettivi sottoscritti dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative. È stato, inoltre, modificato l'art. 412-quater del codice di procedura civile introducendo la novella altre modalità di conciliazione e arbitrato. Confermata la possibilità che le parti contrattuali possano pattuire, solo ove ciò sia previsto da accordi interconfederali o da contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative al livello nazionale, clausole compromissorie che rinviino alle modalità di espletamento dell'arbitrato. Tali clausole compromissorie dovranno essere certificate, a pena di nullità. Le commissioni di certificazione devono accertare, all'atto della sottoscrizione della clausola compromissoria, l'effettiva volontà delle parti di devolvere eventuali controversie nascenti dal rapporto di lavoro. La clausola compromissoria, in ogni caso, non può riguardare controversie relative alla risoluzione del contratto di lavoro. In assenza di tale previsione da parte degli accordi interconfederali o dei contratti collettivi, sarà un decreto del Ministero del Lavoro che, sentite le parti sociali, definirà le modalità di attuazione e di piena operatività in materia di clausole compromissorie. Art. 33. (Accesso ispettivo, potere di diffida e verbalizzazione unica) Con la modifica dell'art. 13 del DLgs n. 124/2004, è stato previsto l'obbligo per il News personale ispettivo di consegnare al datore di lavoro un verbale di primo accesso, corredato dei dati prescritti (identificazione lavoratori, loro attività, eventuali dichiarazioni, richieste documentali). Rispetto alla precedente formulazione oggi il legislatore ha previsto che la contestazione possa riguardare l'inosservanza di norme di legge o del contratto cui la legge ricollega sanzioni amministrative, per le quali l'ispettore del lavoro provvede a diffidare il trasgressore e l'eventuale obbligato in solido, alla regolarizzazione. Tale regolarizzazione, questa l'ulteriore novità, dovrà riguardare le inosservanze comunque materialmente sanabili e dovrà avvenire nel termine ora stabilito per legge e non più a discrezione del personale ispettivo di trenta giorni dalla notifica del verbale. L'ottemperanza alla diffida, unitamente al pagamento, entro 15 giorni, della sanzione amministrativa, anche in misura ridotta, estingue il procedimento amministrativo. In caso contrario, il verbale unico produrrà gli effetti della contestazione e della notificazione degli addebiti accertati sia nei confronti del datore di lavoro che dell'obbligato in solido. Art. 45. (Disposizioni in materia di contribuzione figurativa per periodi di malattia) Viene introdotto il comma 1-bis all'art. 1 del DLgs n. 564/96 con il quale si stabilisce che il limite di durata di 22 mesi non si applichi, a decorrere dall'insorgenza dello stato di inabilità, ai soggetti la cui inabilità sia conseguenza di infortunio sul lavoro, in sostituzione della pensione di inabilità, con la precisazione che in tal caso non è corrisposta dall'ente previdenziale l'indennità di malattia. N. 152 24 novembre 2010 26 DIPARTIMENTO FORMAZIONE UNIVERSITARIA News “LA NUOVA MEDIAZIONE CIVILE” Dal 20 marzo 2011 la mediazione diventerà obbligatoria e sarà “condizione di procedibilità nel processo” di Fabio Tozzi a mediazione “scalda i motori” e si prepara alla data di avvia del 20 marzo 2001, per proporsi ai cittadini in settori di rilievo – dal condominio alla responsabilità civile per auto – come metodo alternativo di risoluzione delle controversie. Infatti dal 5 novembre è entrato in vigore il Regolamento del Ministero della Giustizia che stabilisce le ultime disposizioni necessarie in tema di conciliazione. Il provvedimento - Decreto Ministeriale n. 180 del 18 ottobre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 258 del 4 novembre – chiude una fase importante dell’attuazione del nuovo strumento che, nell’intenzione del Legislatore europeo e italiano, dovrebbe ridurre i tempi di attesa nel civile. La situazione del settore è tutt’altro che confortante. Secondo gli ultimi dati del Ministero della Giustizia, in Italia per avere una sentenza occorrono dieci anni. Tre anni in tribunale, oltre tre anni rispettivamente in appello e in Cassazione; per una media che si attesta appunto sui dieci anni per chiudere definitivamente un giudizio. L’unico spiraglio di luce, per il momento, è nella mediazione che appunto da marzo diventerà obbligatoria e sarà “condizione di procedibilità nel processo”: vale a dire, prima di adire le vie della giustizia ordinaria sarà necessario avere concluso un procedimento di conciliazione. Il legislatore, con il decreto legislativo 28 del 4 marzo 2010, ha allargato notevolmente l’ambito della “giustizia alternativa”, estendendo la platea delle controversie mediabili nella speranza di porre rimedio alla grave situazione. In cifre assolute, il Ministero di via Arenula stima il potenziale di cause coinvolte in un milione di procedimenti civili e commerciali. L Vi saranno due tipi di conciliazione: quella volontaria e quella affidata al giudice. Già da alcuni mesi gli avvocati sono obbligati a informare i propri clienti sulla possibilità di risolvere la propria controversia anche in maniera extragiudiziale. L’obbligatorietà non riguarderà la totalità delle cause civili, ma solo quelle in cui la conflittualità è particolarmente elevata o la lite tra le parti è destinata a protrarsi per molto tempo. In particolare, nella conciliazione obbligatoria rientreranno tutte le controversie in materia di: condominio; successioni ereditarie; riconoscimento del danno da incidente stradale o nautico; responsabilità medica, contratti assicurativi, bancari o finanziari, diffamazione. Su tutte le altre materie la mediazione potrà essere avviata dalle parti su base volontaria, sia prima che durante il processo. In tali casi il procedimento di conciliazione avrà una durata non superiore a quattro mesi, dopodiché il processo potrà iniziare oppure proseguire. Gli enti di mediazione interessati potranno essere sia pubblici - quelli istituiti dalle Camere di Commercio o dagli Ordini Professionali - sia privati. E’ prevista l’istituzione del registro degli organismi abilitati a svolgere la mediazione , oltre che i criteri e le modalità di iscrizione nello stesso. Gli organismi di mediazione sono deputati a gestire le domande di mediazione e le relative procedure, nonché un elenco di mediatori iscritti in un apposito registro istituito presso il Ministero della Giustizia. In base al nuovo DM 180/2010 il mediatore, oltre a possedere un titolo di studio non inferiore alla laurea triennale ovvero essere iscritto ad un ordine o un collegio professionale, i requisiti di onorabilità, deve essere anche in possesso di una specifica formazione e di uno specifico aggiornamento almeno biennale, acquisiti presso enti di formazione iscritti nell’elenco.In allegato la brochure del corso. 24 novembre 2010 27 DIPARTIMENTO FORMAZIONE UNIVERSITARIA N. 152 News 24 novembre 2010 N. 152 NON SOLO ....ARTE... 28 News Vasilij Vasil'evič Kandinskij continua dal n .151 ..Il colore può essere caldo o freddo, chiaro o scuro. Questi quattro "suoni" principali possono essere combinati tra loro: caldo-chiaro, caldo-scuro, freddo-chiaro, freddo-scuro. Il punto di riferimento per i colori caldi è il giallo, quello dei colori freddi è l'azzurro. Alle polarità caldo-freddo Kandinskij attribuisce un doppio movimento: uno orizzontale ed uno radiante. Il giallo è dotato di un movimento orizzontale che lo fa avanzare verso lo spettatore rispetto al piano in cui è fisicamente, inoltre è dotato di un movimento eccentrico-centrifugo perché si allarga verso l'esterno, abbaglia, respinge. L'azzurro è dotato di un movimento orizzontale che lo fa indietreggiare dallo spettatore ed è dotato di un movimento concentrico-centripeto perché si avvolge su se stesso, esso creando un effetto di immersione attira lo spettatore. Kandinskij, sempre in base alla teoria secondo la quale il movimento del colore è una vibrazione che tocca le corde dell'interiorità, descrive i colori in base alle sensazioni e alle emozioni che suscitano nello spettatore, paragonandoli a strumenti musicali. Egli si occupa dei colori primari (giallo, blu, rosso) e poi di colori secondari (arancione, verde, viola), ciascuno dei quali è frutto della mescolanza tra due primari. Analizzerà anche le proprietà di marrone, grigio e arancione. Il giallo è dotato di una follia vitale, prorompente, di un'irrazionalità cieca; viene paragonato al suono di una tromba, di una fanfara. Il giallo indica anche eccitazione quindi può essere accostato spesso al rosso ma si differenzia da quest'ultimo. L'azzurro è il blu che tende ai toni più chiari, è indifferente, distante, come un cielo artistico; è paragonabile al suono di un flauto. Il rosso è caldo, vitale, vivace, irrequieto ma diverso dal giallo, perché non ha la sua superficialità. L'energia del rosso è consapevole, può essere canalizzata. Più è chiaro e tendente al giallo, più ha vitalità, energia. Il rosso medio è profondo, il rosso scuro è più meditativo. È paragonato al suono di una tuba. L'arancione esprime energia, movimento, e più è vicino alle tonalità del giallo, più è superficiale; è paragonabile al suono di una campana o di un contralto. Il verde è assoluta mobilità in una assoluta quiete, fa annoiare, suggerisce opulenza, compiacimento, è una quiete appagata, appena vira verso il giallo acquista energia, giocosità. Con il blu diventa pensieroso, attivo. Ha i toni ampi, caldi, semigravi del violino. Il viola, come l'arancione, è instabile ed è molto difficile utilizzarlo nella fascia inter- media tra rosso e blu. È paragonabile al corno inglese, alla zampogna, al fagotto. Il blu è il colore del cielo, è profondo; quando è intenso suggerisce quiete, quando tende al nero è fortemente drammatico, quando tende ai toni più chiari le sue qualità sono simili a quelle dell'azzurro, se viene mischiato con il giallo lo rende malto, ed è come se la follia del giallo divenisse "ipocondria". In genere è associato al suono del violoncello. Il grigio è l'equivalente del verde, ugualmente statico, indica quiete, ma mentre nel verde è presente, seppur paralizzata, l'energia del giallo che lo fa variare verso tonalità più chiare o più fredde facendogli recuperare vibrazione, nel grigio c'è assoluta mancanza di movimento, che esso volga verso il bianco o verso il nero. Il marrone si ottiene mischiando il nero con il rosso, ma essendo l'energia di quest'ultimo fortemente sorvegliata, ne consegue che esso risulti ottuso, duro, poco 24novembre 2010 29 N. 152 NON SOLO ....ARTE... dinamico. Il bianco è dato dalla somma (convenzionale) di tutti i colori dell'iride, ma è un mondo in cui tutti questi colori sono scomparsi, di fatto è un muro di silenzio assoluto, interiormente lo sentiamo come un non-suono. Tuttavia è un silenzio di nascita, ricco di potenzialità; è la pausa tra una battuta e l'altra di un'esecuzione musicale, che prelude ad altri suoni. Il nero è mancanza di luce, è un non-colore, è spento come un rogo arso completamente. È un silenzio di morte; è la pausa finale di un'esecuzione musicale, tuttavia a differenza del bianco (in cui il colore che vi è già contenuto è flebile) fa risaltare qualsiasi colore. La composizione pittorica è formata dal colore, che nonostante nella nostra mente sia senza limiti, nella realtà assume anche una forma. Colore e forma non possono esistere separatamente nella composizione. L'accostamento tra forma e colore è basato sul rapporto privilegiato tra singole forme e singoli colori. Se un colore viene associato alla sua forma privilegiata gli effetti e le emozioni che scaturiscono dai colori e dalla forma vengono potenziati. Il giallo ha un rapporto privilegiato con il triangolo, il blu con il cerchio e il rosso con il quadrato. Molto importante è anche l'orientamento delle forme sulla superficie pittorica, ad esempio, il quadrato su un lato è solido, consapevole, statico; su un vertice (losanga) è instabile e gli si assocerà un rosso caldo, non uno freddo e meditativo. La composizione di un quadro non deve rispondere ad esigenze puramente estetiche ed esteriori, piuttosto deve essere coerente al principio della necessità interiore: quella che l'autore chiama onestà. Il bello non è più ciò che risponde a canoni ordinari prestabiliti. Il bello è ciò che risponde ad una neces- News sità interiore, che l'artista sente come tale "Punto, linea, superficie" [modifica] Kandinskij in questo saggio si dedica alla parte grafica, che può esistere anche senza colore. Il punto è il primo nucleo del significato di una composizione, nasce quando il pittore tocca la tela; è statico. La linea è la traccia lasciata dal punto in movimento, per questo è dinamica. Può essere orizzontale (forma più concisa dell'infinita mobilità fredda); verticale (forma più concisa dell'infinita mobilità calda), diagonale (unione uniforme di freddo e caldo). Può essere spezzata, curva, mista. I singoli suoni possono essere mescolati tra loro; più la linea è variata, più cambiano le tensioni spirituali che suscita: drammatiche se è spezzata, più liriche se è curva. Anche lo spessore cambia: può essere sottile, marcato, spesso, variabile. La superficie è il supporto materiale destinato a ricevere il contenuto dell'opera, 24novembre 2010 30 N. 152 NON SOLO ....ARTE... si tratta solitamente di una tela (ma Kandinskij ha dipinto anche del vasellame e dei piatti). L'opera risulta dunque essere limitata da due linee orizzontali e due verticali, oppure da una linea curva (per la tela a formato ellittico). L'autore può dare accentuazione alle forme girando la tela e sfruttandone i piani diversi, ma non può fare quest'azione a posteriori (come farà, per esempio, Jackson Pollock), bensì ci vuole fin dalla creazione dell'opera lucidità e consapevolezza artistica. lavori teatrali Parte non secondaria della ricerca di Kandinskij è costituita dai lavori teatrali, concepiti in un’ottica di relazioni profonde tra le diverse componenti espressive, forma, suono, colore, luce, movimento,in funzione di un nuovo tipo di opera d’arte, a carattere multimediale. I primi suoi studi in tal senso furono i frammenti teatrali Paradiesgarten e Daphnis und Chloe, del 1908-09. Degli anni immediatamente successivi, 1909-14, sono invece i testi delle sue “composizioni sceniche”: Suono giallo, Suono verde, Bianco e Nero, Viola. Solo il primo di essi venne pubblicato e nessuno venne realizzato dal suo autore, nonostante i suoi diversi tentativi in tal senso. Si tratta di testi visionari, nei quali i personaggi si muovono in un mondo astratto denso di evocazioni, di immagini, di colori. L’unica opera teatrale che Kandinskij ebbe la possibilità di mettere in scena fu Quadri da un'esposizione, dal poema musicale di Modest Musorgskij, che l’artista presentò nel 1928, al Friedrich Theater di Dessau. L’opera di Musorgskij è strutturata sull’idea della visita ad una esposizione di acquerelli del pittore Viktor Hartmann, suo amico, e si divide in Promenades (i movimenti del visitatore nella galleria) e Quadri (i contenuti delle opere in mostra). A tale struttura fa riferimento la messinscena di Kandinskij, risolta con una successione di scene costituite di forme colorate geometriche, che traducono i temi musicali in immagini astratte in movimento. Uno spettacolo, dunque, realizzato sostanzialmente con forme, colori e Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera. luci, mentre la presenza dei performer è del tutto marginale, essendo costituita da due danzatori, usati in due brevi scene. Alcune delle “composizioni sceniche” kandinskijane, non realizzate dall’autore, sono state messe in scena da altri, pur in forme che spesso si distaccano dall’originale. Tra le messinscene di Suono giallo, vi sono quelle realizzate da Jacques Polieri nel 1975 (musica di Alfred Schnittke, coreografia di Maximilien Ducroux); da Ian Strasfogel nel 1982 (scenografie di Robert Israel, luci di Richard Riddel, coreografia di Hellmut Fricke-Gottschield); dalla compagnia Solari-Vanzi nel 1985 (scene di Beatrice Scarpato, luci di Stefano Pirandello) al Fabbricone di Prato; da Fabrizio Crisafulli nel 2002, al teatro romano Amiternum dell’Aquila, con la mu- News sica di Giancarlo Schiaffini, la coreografia di Diego Watzke, un’opera video di Marco Amorini. Di Viola si ricordano la libera messinscena di Giulio Turcato alla Biennale di Venezia del 1984 (musica di Luciano Berio, regia di Vana Caruso, coreografia di Min Tanaka) e quella realizzata (anche in film) da Kirsten Winter nel 1996, per iniziativa del Museo Sprengel e del Verein Kunst und Bühne di Hannover. La messinscena kandinskijana di Quadri di un’Esposizione è stata ricostruita fedelmente nel 1983 dalla Hochschule der Künste di Berlino. Versioni differenti, dedicate all’artista russo, ne sono state proposte da Fabrizio Crisafulli nel 1994 e nel 2007). N. 152 24 novembre 2010 31 NOTIZIE DAL CANILE News ADOZIONI URGENTI IL CANILE DI SERRONE Il canile di Serrone ospita attualmente un'ottantina di cani,aiutateci a trovare loro una casa! IN QUESTA PAGINA CI SONO ALCUNI OSPITI CHE VORREBBERO TANTO ESSERE ADOTTATI TRILLO WILMA MARGHERITA SPINETTA VOLPETTO VIRGOLA ARTURO MAMMINA TONINO VIVIANA MINA MACCHIA GEPPINO GINA SEDANO Info: Per info e adozioni [email protected] Giuliana 333 3355868 Le notizie che vengono riportate sul nostro giornale sono prese da http://www.associazionecanililazio.it/category/adozioni N. 152 24 novembre 2010 32 TEMPI & LUOGHI News Sagre, Feste e Loisir LE SAGRE NEL MESE DI DICEMBRE NEL LAZIO DICEMBRE 2010 - Da sabato 4 a domenica 5 dicembre 2010; "Sagra dell'olio nuovo"; Canneto Sabino (RI): Ragazzi in costume sabino tradizionale vi invitano a ripercorrere la filiera dell'olio dall'arrivo delle olive al frantoio alla produzione dell'olio. Assaggio dell'olio nuovo e di altri prodotti tipici locali preparati nel rispetto della tradizione culinaria sabinese completano la manifestazione. Visita all'olivo più grande d'Europa. Un programma ricco di gusto e cultura, vai al sito per maggiori dettagli! - Mercoledì 8 dicembre 2010; "Sagra della bruschetta"; Nazzano (RM): degustazione dell’olio nuovo di produzione locale, vino ed altri spuntini, il tutto viene allietato dalla presenza della banda musicale. Info: proloconazzano(at)gmail.com - Mercoledì 8 dicembre 2010; "La polentata"; Canale Monterano (RM): presso Località Granaroni, la Pro Loco prganizza una polentata con sugo di cinghiale con due menù a 15 e 20 euro. E' gradita la prenotazione al n. 393 7021912 - Sabato 11 dicembre 2010; "Vinum, il nettare degli dei", Arpino (FR): percorso enogastronomico nel Centro Commerciale Naturale della città di Cicerone con la partecipazione dei sommelier dell'AIS. Il percorso sarà condito da etichette selezionate e vini doc del Lazio abbinati ai prodotti tipici della Ciociaria (prosciutto di Guarcino, mozzarelle di bufala di Amaseno, carpaccio di bufala, ecc.), musica popolare e visite guidate al centro storico, all'acropoli di Civitavecchia, ai Musei Civici e alla Fondazione Mastroianni. Info:www.ciociariaturismo.it - Domenica 12 dicembre 2010; "Fiera di Natale e Festa del pane"; Canale Monterano (RM): degustazione di prodotti tipici canalesi, cioccolato caldo, olio, vino novello, vin brulè e caldarroste. I nfo: www.monterano.net N. 152 24 novembre 2010 33 KRONOS News Viaggi, Natura, Cultura, Scienza Courmayeur di Fabio GIgante ourmayeur è senza alcun dubbio una delle principali località turistiche della Valle d’Aosta, si colloca nella parte nord-occidentale del territorio della Valle d’Aosta e fa parte della Comunità Montana Valdigne Mont Blanc. Nell’immaginario collettivo Courmayeur si presenta come il luogo ideale per trascorrere le proprie vacanze invernali, sorge infatti ai piedi del Monte Bianco ed offre ai suoi sempre numerosi ospiti, un grande numero di piste ed impianti di sci, senza contare naturalmente i ristoranti, i locali, gli hotel ed i residence per l’accoglienza dei turisti. Il paese presenta origini molto antiche, i numerosi ritrovamenti rinvenuti sul territorio testimoniano come esistesse un originario abitato già in epoca romana e già C intorno al I secolo a.C. diviene un centro particolarmente importante sotto l’aspetto politico ed economico, nel corso dei secoli successivi, col trascorrere del Medioevo e del Rinascimento la città vide poi la presenza di numerose casate nobiliari, che hanno contribuito ad accrescerne la fama e l’importanza. Occupata nel 1796 dalle truppe rivoluzionarie e incorporata nella Repubblica francese nel 1798, la Valle d’Aosta fece parte dell’Impero francese dal 1804 al 1814. Con il Congresso di Vienna e la restaurazione della monarchia sabauda ritornò nell’ambito del ricostituito Regno di Sardegna, che si trasformò nel 1861 in Regno d’Italia, con l’annessione della maggior parte della penisola italica e la perdita di Nizza e Savoia, annesse alla Francia. Durante le guerre del risorgimento e la prima guerra mondiale il tributo di sangue pagato dai Valdostani fu pesante. La formazione dello Stato italiano comportò, per la Valle d’Aosta, l’emergenza di problemi politici e culturali, legati al suo particolarismo politico e linguistico, che si aggravarono durante il regime fascista. Le autorità fasciste incoraggiarono una massiccia immigrazione proveniente da tutte le regioni italiane, mentre la popolazione autoctona subiva un processo di italianizzazione forzata o era costretta a emigrare per motivi economici o politici. Nel 1945 la liberazione dal nazi-fascismo comportò l’ottenimento, da parte dello Stato italiano, di un particolare regime di autonomia sia politica che amministrativa N. 152 24 novembre 2010 34 KRONOS News Viaggi, Natura, Cultura, Scienza – sancito da una legge costituzionale nel 1948 – che ha consentito un notevole sviluppo economico e sociale. Oltre a rendersi celebre per essere una delle località turistiche invernali più frequentate ed apprezzate anche a livello internazionale, Courmayeur si presenta anche come una cittadina ricca di storia, arte e cultura, un luogo che offre la possibilità non solo di divertirsi e praticare sport, ma anche di dedicarsi alla visita di monumenti, chiese e palazzi antichi, che ne raccontano la storia, il passato e gli avvenimenti più importanti. Tra le vie del paese di Courmayeur si potrà quindi avere la possibilità di visitare la Chiesa di San Pantaleone, edificio sacro realizzato a partire dal 1720 sui ruderi di una preesistente costruzione religiosa, si presenta come uno degli edifici più importanti della cittadina, la Chiesta di Notre Dame de la Guérison, santuario che si colloca fuori dal paese, fu eretto alla fine del 1700 e successivamente restaurato nella seconda metà del 1800, al suo interno si trova una statua raffigurante la Madonna, spostandosi poi negli altri piccoli borghi che sorgono nelle vicinanze di Courmayeur si potranno incontrare altre chiesette sicuramente interessanti, parliamo in questo senso della Chiesa di San Germano, nella frazione di Larzey, eretta nel 1667, la Chiesa di Notre Dame dei Pitie, risalente al XII secolo, e la Chiesa dei Santi Leonardo, Anna e Michele, edificio ottocentesco. Tra le altre cose che meritano una visita si ricorda il Museo Alpino Duca degli Abruzzi, mostra allestita nei primi anni del 1900 ed incentrata sulla storia della Società delle Guide Alpine e su una grande mostra fotografica, e la Torre Malluquin, facente originariamente parte di un castello eretto nel corso del XIV secolo. 24 novembre 2010 35 N. 152 ANGOLO DI VINO News Il vino bianco italiano ed umbro l vino bianco umbro rappresenta fra tutti i vini bianchi italiani una nicchia di produzione di altissima qualità. La DOC, denominazione di origine controllata, e l'ancor più protettiva DOCG garantiscono il vino bianco umbro e la maggior parte dei vini della regione; tuttavia meritano una particolare menzione alcune varietà di vitigni che definiscono al meglio il carattere enogastronomico della regione. I vini bianchi più diffusi appartengono ai generi locali del vino Trebbiano, come il Procanico, che fu il vitigno base dei vini bianchi Orvieto, ma sono coltivati anche il Trebbiano Toscano e varietà importate come i vini bianchi Garganega e Tocai. Resistono ed anzi aumentano la propria produzione di anno in anno anche varietà indigene come il vino Trebbiano Spoletino, il vino Verdello e soprattutto il vino Grechetto. I vari microclimi della regione permettono la messa a dimora di più vitigni anche a brevi distanze, così che i vini bianchi sono realizzati con combinazioni di uve che ne aumentano le sfumature di gusto. E' il caso del vino bianco dei Colli del Trasimeno, dove il lago esercita il suo influsso sulle vigne e permette di ricavare un bianco vivace, talvolta elegante e raffinato, o quello della zona di Torgiano dove un vino bianco fragrante e pieno nasce dalle colline a clima caldo, a sudest di Perugia, ricche di terreni argillosi sabbiosi e calcarei, appoggiati su substrati di tufo. I Colli Altotiberini che si affacciano sul Tevere dal limite settentrionale della regione fin quasi a Perugia, sfruttano i vitigni del Trebbiano Toscano e della Malvasia del Chianti e producono degli ottimi vini bianchi leggeri. I Colli Amerini, ad est del Tevere e lungo la valle del Nera, ed i Colli Martani, sugli altipiani fra Todi e Foligno generano vini I bianchi doc fra cui i più noti sono il Trebbiano, il Grechetto, ed il Grechetto di Todi. Infine l'Orvietano, è la zona dei celebri vitigni di Orvieto. *Fonte:http://www.bellaumbria.net/umbria/vino_bianco_italiano.htm 24 novembre 2010 36 N. 152 L’ANGOLO DEL LIBRO News Louis Ferdinand Celin viaggio al termine della notte di Claudio Imperatore no dei cardini della letteratura francese del ventesimo secolo, uno degli scrittori che ha più profondamente influito sulle generazioni successive, è anche una delle figure più scomode, controverse e discusse della cultura francese: Louis Ferdinand Céline. Céline, al secolo Louis-Ferdinand Auguste Destouches, come molti grandi scrittori, ha una vita personale travagliata: dopo aver vissuto in prima persona gli orrori della Prima Guerra Mondiale, dirige una piantagione in Camerun, poi esercita la professione di medico in Francia ed in giro per il mondo per conto della Società delle Nazioni, quindi si afferma come scrittore e finisce la sua vita come un paria a causa delle sue idee antisemite. Il suo primo lavoro, ed anche il più famoso, è 'Viaggio al termine della notte', un corposo volume di oltre cinquecento pagine, in cui vomita letteralmente tutta la sua sfiducia nei confronti dell'animo umano, tutto il suo disprezzo e la sua avversione verso la società del suo tempo, con le sue ipocrisie, le ingiustizie, i soprusi e le falsità. La storia, palesemente autobiografica, è quella di Ferdinand Bardamu, un giovane francese che preso dal patriottismo decide di arruolarsi nell'esercito francese allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale. Lo scontro con gli orrori della guerra, la consapevolezza che agli occhi degli uffi- U ciali non si è che carne da cannone, l'esaltazione della popolazione per il sacrificio di una generazione intera sull'altare degli interessi di pochi, portano il giovane Bardamu ad assumere verso il mondo, verso la vita, verso tutto ciò che lo circonda, un atteggiamento nichilista. Sotto le armi incontra per la prima volta Robinson, una sorta di alter ego con cui incrocierà continuamente la propria esistenza, in una serie di incredibili coincidenze. Ferito, viene spedito a Parigi, dove fa il giro degli ospedali, e dove viene trattato da eroe per il solo fatto di essere stato colpito mentre si trovava al fronte. Qui conosce Lola, una ricca ragazza americana impegnata a fare la volontaria in un ospedale, ma con cui la storia finisce nel momento in cui lei capisce che lui non ha intenzione di tornare al fronte e possibilmente morire da eroe. Incontra un'altra ragazza, Musyne, ma anche qui la storia si chiude quando lei inizia a frequentare degli argentini pieni di soldi, ad entrare quindi in un ambiente altolocato che lui non può offrire. Anche la società lo delude: lui è rimasto profondamente segnato dalle battaglie, dalle trincee, e non ha nessuno intenzione di tornare in prima linea, ma questo suo atteggiamento lo porta a ballare fra l'accusa di seminfermità mentale e quella di tradimento, che lo porterebbe davanti al plotone d'esecuzione. Alla fine viene deciso che deve essere inviato in Africa, in una colonia francese. Dopo un viaggio interminabile, in cui rischia di essere ucciso per futili motivi, arriva nella cittadina coloniale. Qui ha ancora una volta la possibilità di valutare con disprezzo l'umanità, dai bianchi che sfruttano senza nessuna remora gli indigeni, ai neri che si subiscono tutto, senza reagire. Ottiene un incarico di amministratore di una piantagione: deve sostituire uno scansafatiche che si rivelerà essere Robinson, ma una volta giunto lì verrà ingannato dai neri che abitano con lui, e si ritroverà a fare il rematore su una galera. La nave è diretta negli Stati Uniti, ed una volta là troverà il modo di sgattaiolare via e di vivere in America. Il primo impatto è con New York, 'la città in piedi', ed è traumatico. Riesce a rintracciare in qualche maniera Lola, da qui riesce a farsi dare un po' di soldi che gli permettono di ragguiungere Detroit, dove trova un impiego nella catena di montaggio della Ford. Non esiste lavoro più alienante, ma lì prendono tutti, senza guardare chi sei o se sei in regola o meno con i documenti, e pagano bene. Qui, finalmente, oltre a Robinson, incontra un personaggio positivo: Molly, una prostituta, bellissima, ma soprattutto una persona che lo ama con il cuore, disinteressatamente, che si prende cura di lui e che cerca di aiutarlo a trovare il suo posto nella vita. Sembra il paradiso, con un lavoro ben pagato ed una donna meravigliosa che 24 novembre 2010 37 N. 152 L’ANGOLO DEL LIBRO lo ama, ma lui è irrequieto, non può restare, deve proseguire il suo viaggio. Così la lascia, e ne terrà con se per sempre il ricordo dolcissimo ed il rimpianto di ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. L'addio a Molly è una delle pagine più belle del libro, e non è un caso che sia anche una delle poche in cui sono espressi dei sentimenti positivi. Bardamu torna in Francia e termina gli studi di medicina, per poi imbarcarsi nella professione del medico condotto in un quartiere periferico di Parigi. La sua vita proseguirà a barcamenarsi con pochi soldi, fra clienti infidi, sospettosi, ignoranti, storie losche, abitazioni luride, in un campionario completo di tutto ciò che c'è di peggio nell'uomo. La sua vita continuerà ad incrociarsi con Robinson, e con una strana famiglia, gli Henrouille, una sorta di manifesto della cupidigia. In seguito si ritroverà a lavorare in un News ospedale psichiatrico, un altro luogo dove poter essere in prima fila nello spettacolo della società umana che corre verso l'abisso che si trova sempre più giù, al termine della notte. E' un romanzo che trasuda pessimismo ad ogni pagina, nessuna speranza, nessuna redenzione, nessuna via di uscita, nessuna possibilità di salvezza. Non è semplice leggerlo, accettare che il mondo sia pieno di gente come quella descritta qui, e mano a mano che si va avanti, si accetta sempre di più l'idea che il mondo non sia altro che questo, e che forse la morte non è il male peggiore: per fortuna che c'è la figura di Molly, che ha un cuore, che riscalda lo spirito, un raggio di luna che illumina per pochi momenti la notte in cui Bardamu viaggia, ma il cui solo ricordo rende una vita miserabile degna di essere vissuta. Lo stile di Céline è rivoluzionario: è sporco, sgangherato, fa spesso ricorso allo slang, a forme scorrette, al linguaggio volgare, fino ad arrivare alla bestemmia, e fa quasi ridere pensare a tanti scrittori moderni che scrivono in maniera 'spregiudicata', che sfidano il comune senso del pudore, che cercano di mettere in difficoltà il lettore, e comunque non osano quello che osa Céline. A volte si ha quasi impressione di sentire gli odori degli ambienti che descrive, di sentire la puzza del sudore, o il tanfo del vino cattivo, di respirare le atmosfere che descrive. Il modo diretto, schietto con cui Céline espone i propri pensieri, racconta le vicende: magari ferisce, magari offende, ma il messaggio arriva, bello o brutto che sia, condivisibile o meno. Nessun tentativo di addolcire la pillola, nessuna possibilità che qualcosa venga taciuto, ed è questa peculiarità che lo distingue dagli altri, forse più famosi e considerati, ma non più coraggiosi. N. 152 24 novembre 2010 38 RETROSCENA News Spettacolo & Cultura Alice in Wonderland di Tim Burton l più visionario e gotico dei registi americani che incontra una delle favole più visionarie e folli della letteratura inglese dell’800. Di ingredienti, per alimentare l’attesa nei confronti di questo Alice in Wonderland, ce n’erano a bizzeffe. Quasi 60 anni fa la Disney realizzava un capolavoro animato, all’epoca massacrato dalla critica e snobbato in sala. Oggi, dopo quasi 60 anni, la casa di Mickey Mouse riporta in sala un mito, miscelando live action, performance-capture ed animazione, tutto in Digital 3D. Cosa ne è venuto fuori? Un divertente e pazzo viaggio a ritroso nel tempo per i più grandi, imperfetto negli effetti speciali, per buona parte poco fluido e a volte troppo infantile, ma visivamente sicuramente affascinante. Sottolineando l’assoluta gratuità del 3D (film che si può tranquillamente vedere anche in due dimensioni), Alice in Wonderland prende a pieni mani da Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e da Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, capolavori indimenticati di Lewis Carroll datati 1865 e 1871, rielaborandoli a proprio piacimento secondo la vena creativa di Tim Burton, visibilmente tenuta a freno, e alla penna di Linda Woolverton, in passato sceneggiatrice de La Bella e la Bestia, Il Re Leone e Mulan. Spaziando dall’immancabile gotico burtoniano al ‘fantastico’ disneyano, Alice si ritrova così ‘nuovamente’ nel Sottomondo, conteso da due sorelle regine e follemente vissuto da un Cappellaio Matto, ben più che personaggio secondario, interpretato da un Johnny Depp ancora più ‘cartoon’ del solito. I *Fonte: http://www.cineblog.it 24 novembre 2010 39 N. 152 A SCUOLA DI CUCINA News Pasta con le sarde n piatto antico, della tradizione palermitana, che unisce gli influssi arabi e quelli italiani trasformando ingredienti poveri in un piatto regale. La pasta con le sarde è un piatto davvero ottimo: buono e completo. Questa ricetta ha anche una storia interessante che lo accompagna: si racconta che un generale arabo, in uno dei molti tentativi di invasione della Sicilia, avesse problemi a nutrire l'esercito. E qui interviene il solito cuoco fantasioso, che unisce zafferano e uvette della sua dispensa a pomodori, pinoli, finocchietto, pesce e pasta che trova sul territorio.... Ingredienti: Gli ingredienti principali sono le sarde, la pasta e il finocchietto. La sarda è un pesce azzurro assai diffuso nel mediterraneo. Appartiene allo stesso gruppo delle acciughe o alici, ma è più grassa e deve per questo essere cucinata non oltre le otto ore dalla pesca per non comprometterne il sapore. Si pesca soprattutto da marzo a settembre. Le sarde (o sardelle) previste per questo piatto devono essere quelle fresche e non possono essere sostituite con le sardine sott’olio. Devono essere nettate e sfilettate, eliminando la testa, la coda e la lisca, quindi lavate e asciugate tra due panni puliti. Quanto alla pasta, sono generalmente indicati tre tipi di pasta, tutti di semola di grano duro: i bucatini; i perciatelli, leggermente più grossi dei bucatini e chiamati anche col nome generico di maccheroni; i mezzani o mezzi ziti. Il finocchietto di montagna di cui si parla nelle ricette è il finocchio selvatico. U Nella pasta con le sarde se ne utilizzano le parti più tenere e verdi, i germogli, i rametti più giovani e le tipiche foglie piumose (o barba), che si possono raccogliere in campagna dalla primavera all’autunno e cioè nello stesso periodo in cui è possibile trovare nei mercati le sarde freschissime. Gli altri ingredienti della ricetta "classica" sono: cipolle, acciughe salate, uva passolina, pinoli, una bustina di zafferano, olio, sale e pepe. Dosi per tre o quattro persone: 500 g di sarde fresche, 500 g di bucatini, 500 g di finocchietti selvatici, 2 cipolle medie o 1 cipolla piuttosto grossa, 3 acciughe salate, 50 g di uva passolina e altrettanti di pinoli, una bustina di zafferano, olio, sale e pepe. Preparazione: Lessare per una ventina di minuti i finocchietti in tanta acqua salata, quanta ne servirà poi per la pasta (4 litri per 500 g), scolarli e tritarli. Tenere da parte l’acqua. In un tegame, scottare le sarde in 1 dl d’olio extravergine d’oliva (un minuto per lato), scolarle e riservarle. Mettere a soffriggere nello stesso tegame le cipolle finemente affettate fino a leggerissima coloritura e unire quindi i finocchietti, le sarde, l’uva passolina (rinvenuta in acqua tiepida per mezz’ora), i pinoli, sale e pepe. Cuocere a fuoco basso, mescolando, per amalgamare la salsa. Dopo una ventina di minuti, unire le acciughe che sono state dissalate, lavate, asciugate e infine sciolte in un tegamino con un cucchiaio d’olio caldo. Cuocere ancora per 15 minuti, sempre mescolando e unire quindi una bustina di zafferano, sciolto in un cucchiaio dell’acqua di cottura dei finocchietti. Mettere intanto a cuocere la pasta nell’acqua di cottura dei finocchietti. Scolarla al dente e unirla al condimento. Lasciare riposare per qualche minuto prima di servire.