Plastico Vintage

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Plastico Vintage
Il plastico vintage
Il plastico “vintage” nasce dal desiderio di rivivere i fasti del fermodellismo
degli anni d'oro, quando ancora, in effetti, di modellismo non si poteva parlare
ma affascinava la possibilità di un “gioco da grandi” in cui gli elementi non erano,
per molte ragioni (tecnologia non abbastanza evoluta, esigenze di spazio, limitazione nei materiali etc,) una precisa rappresentazione della realtà ma piuttosto
delle “icone” della realtà stessa, che permettevano di simularne il funzionamento
piuttosto che l'aspetto esteriore.
I plastici dell'epoca privilegiavano il tracciato e il movimento e non il paesaggio, che in genere era assente o solo accennato e comunque costituito soprattutto da edifici e accessori di genere ferroviario.
Il periodo temporale trattato si riferisce non all'epoca ferroviaria che si intende riprodurre sul plastico ma agli anni in cui gli elementi costitutivi del plastico
stesso (binari, segnali, accessori) vennero posti sul mercato: dalla metà degli anni
'40 a fine '50. Gli anni d'oro, appunto.
Il materiale usato è quello del sistema a 3 rotaie Marklin a corrente alternata:
Serie 3600 M modello con terza rotaia centrale (1947-1952)
Serie 3600 M standard con terza rotaia centrale (1952-1956)
Serie 3900 M modello a punti di contatto (1953-1957)
Serie 3601/5100 M standard a punti di contatto (dal 1956)
Serie 2200 K (dal 1981)
Il tracciato sarà realizzato col binario M nelle parti in vista e il K nelle parti
nascoste, con prevalente uso delle curve di raggio R2 (M serie 3600) o superiore
(M serie 3900 e K). Sfruttando la caratteristica dell'isolamento delle rotaie nel
binario M modello e nel K, un intero anello chiuso potrà essere usato anche per
la circolazione di macchine a corrente continua.
Il controllo del movimento potrà essere effettuato in analogico o in digitale
così come il comando dei deviatoi e dei segnali.
Secondo lo stile degli impianti dell'epoca, quindi, il quadro di comando sarà
composto da un gruppo di trasformatori per le varie sezioni del circuito e da una
serie di pulsantiere 474/8B (1949-1952).
La forma dell'impianto è a "L", con lato lungo di 5 m, lato corto di 3,2 m e
profondità di 1,35 m.
La struttura è in profilati di alluminio anodizzato di 32x32mm a due cave,
dove tutte le squadrette di congiunzione, le varie piastre e i tasselli da inserire
all'interno delle cave sono realizzate con la fresatrice.
Il tutto poggia su 12 ruote di diametro 100 mm.
Si è scelta una soluzione non vintage per motivi di estetica, solidità, durata e
flessibilità di montaggio. In ogni caso, il piano dei binari è il classico pannello in
legno.
Schema del piano
Il profilato
Montaggio
Montaggio
Visione d’insieme
Quadro comandi vintage