graffiti a baghdad
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graffiti a baghdad
A BAGHDAD GRAFFITI ARTISTICI SUL MURO DELLA DISCORDIA Baghdad, 2 maggio 2007. Un muro eretto per dividere due popoli, o come nel caso di Baghdad, due comunità, sciiti e sunniti, desta sempre inquietudine e malinconia. Nella capitale iraqena colpita dalla piaga degli scontri etnici ed identitari, oltre che dall’occupazione militare straniera, i militari USA ne hanno eretto uno per circondare la zona sunnita, nella zona nord della città. Ora è partito un progetto voluto da più di 40 artisti, sunniti, sciiti e curdi, dell’Iraq, finalizzato alla realizzazione di colorati murales lungo il muro, fortemente osteggiato dagli iraqeni stessi. Il 4 aprile scorso sono iniziati i lavori, con gli artisti che si sono dati appuntamento davanti alla barriera di cemento armato, per cercare di rendere la realtà della guerra un po’ meno drammatica. Si sono incontrati lungo Saadoun Street, nel centro della capitale, per cominciare la realizzazione dei disegni. I graffiti rappresentano scene di vita in Iraq, paesaggi affascinanti lungo il deserto e richiami al glorioso passato del Paese, ai tempi in cui sulle sponde dei due fiumi Eufrate e Tigri si sviluppava la più grande civiltà dell’epoca, quella degli AssiroBabilonesi. Oltre alle scene di vita quotidiana e di stampo epico inerenti al passato iraqeno, molti artisti hanno scelto di rappresentare anche animali tipici del luogo come cammelli, cavalli arabi e maestosi e coloratissimi uccelli in volo. Simbolo, questi ultimi, di libertà e speranza, in un Iraq che ha enormemente bisogno di tutte e due, per ricominciare una vita dignitosa in pacifica convivenza. Se vi saranno altri muri, annuncia uno degli artisti, Talib Mushin, anche questi saranno dipinti, nell’attesa di vederli cadere giù: non è con il muro che si costruiscono la pace e il dialogo.