ASSISTENZA HOSPICE: UNA NUOVA REALTA` NELL`ASL BT

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ASSISTENZA HOSPICE: UNA NUOVA REALTA` NELL`ASL BT
ASSISTENZA HOSPICE: UNA NUOVA REALTA’ NELL’ASL BT G. Lella (1), F. V. Rizzi (2), C. Crapolicchio (1), L. N. Visaggio (1), D. Ancona (2) 1. Servizio di Farmacovigilanza; 2. Area Gestione Servizio Farmaceutico – ASL BT – Trani (BT) Premessa ed obiettivi. Secondo la definizione dell'Organizzazione mondiale della sanità le cure palliative ("palliative care") si occupano in maniera attiva e totale dei pazienti colpiti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici e la cui diretta conseguenza è la morte. Negli gli ultimi 10 anni le cure palliative in Italia si sono rapidamente trasformate da un semplice principio culturale, ad una rete di servizi assistenziali, che seppur in maniera disomogenea, ha portato una sostanziale trasformazione del concetto della morte annunciata; cioè si è man mano passati dalla semplice attesa della morte, al cercare di renderla più umana e sopportabile non solo per il paziente stesso ma anche per gli stessi parenti. Dalla fine degli anni ’80 sino alla fine degli anni ’90 si è assistito ad un progressivo diffondersi degli interventi assistenziali di cure palliative a livello domiciliare, per merito principalmente dell’impegno di numerose associazioni no profit. Successivamente, grazie anche all’approvazione della legge n.39 del 1999, si è progressivamente sviluppato anche l’altro pilastro assistenziale delle cure palliative, quello delle strutture dedicate all’assistenza dei malati in fase avanzata e terminali di malattia non assistibili a domicilio: i così detti Centri Residenziali di Cure Palliative, più comunemente definiti Hospice, in cui un’equipe multidisciplinare, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, fornisce assistenza sanitaria, psicologica e religiosa. L’hospice è una filosofia di cura che si concentra sulla palliazione dei sintomi di un malato terminale; sintomi che sono sicuramente di natura fisica, ma anche emotiva, spirituale e sociale, che nel complesso costituiscono il “dolore totale” di ogni paziente. In questo contesto anche l’ASL BT si è adoperata per fornire ai propri pazienti i livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA), che prevedono, nell’ambito dell’assistenza territoriale residenziale e semiresidenziale, l’attività sanitaria e sociosanitaria, con competenze distrettuali, in maniera da soddisfare le continue e numerose richieste provenienti non solo dal proprio ambito territoriale, ma anche da pazienti di territori circostanti. Materiali e metodi. L’assistenza sanitaria prevede, là dove possibile, una tendenza a lasciare il paziente nel proprio ambito familiare, con affidamento della persona ad un’associazione no profit denominata A.N.T. (associazione nazionale tumori), purchè sussistano le seguenti condizioni: a) Presenza di malattia neoplastica non a termine; b) Necessità di trattamenti specialistici (terapia antiblastica, complementare, di supporto); c) Non autosufficienza; d) Difficoltà ad accedere alle strutture sanitarie; e) Ambiente abitativo e familiare idoneo; f) Richiesta del medico di medicina generale o pediatra di libera scelta; g) Consenso informato. Qualora non sussistano una o più di queste condizioni, il paziente viene avviato verso un Centro Residenziale di Cure Palliative che ospita persone non assistibili presso il domicilio in fase avanzata e terminale di una malattia ad andamento irreversibile, non più suscettibile di trattamenti specifici per la guarigione o per il contenimento della progressione della malattia. Questo passaggio avviene sempre su richiesta del paziente o dei familiari, tramite il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta che presenta formale richiesta al Distretto di competenza. L’obiettivo principale di questi centri è accompagnare la persona e la sua famiglia in questa fase della vita, nel pieno rispetto della dignità, mediante il controllo del dolore e del disagio fisico e psichico. Le prestazioni offerte dagli Hospice si caratterizzano per limitata tecnologia ma elevata intensità assistenziale, che richiede un intenso e approfondito lavoro di èquipe, che vede coinvolti medici, infermieri, operatori sociosanitari, assistenti sociali, psicologi, assistenti spirituali e volontari. La Giunta Regionale della Puglia con delibera n.1980 del 03/12/2002 approvava il Programma regionale di completamento per la realizzazione di centri residenziali di cure palliative, inserendo, tra l’altro, nella rete territoriale delle cure palliative, la struttura ubicata presso la “Casa della Divina Provvidenza” di Bisceglie dell’E.E. Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza con sede in Bisceglie. Inoltre con Determinazione Dirigenziale n. 330 del 31/08/2010 il Servizio Programmazione e Gestione Sanitaria della Regione Puglia conferiva l’accreditamento istituzionale al Centro residenziale per cure palliative – Hospice “Don Uva” – per pazienti affetti da patologie terminali con n. 20 posti letto. L’ASL BT sulla scorta di questa determina e considerata, altresì, l’assenza sul proprio territorio di strutture residenziali per pazienti terminali (nell’anno 2008 sono stati registrati n.3005 decessi di cui n.818 per neoplasie maligne pari al 27,2%), ha deliberato di istituire un regolare accordo contrattuale di durata triennale con il Centro residenziale per cure palliative – Hospice “Don Uva” di Bisceglie, limitando in questo modo, non solo la mobilità passiva verso altre strutture presenti nelle ASL circostanti (vedi Hospice di Bitonto), ma eliminando anche i disagi dei familiari costretti a lunghe trasferte (vedi delibera del Commissario Straordinario n. 320 del 23/03/2011). Sulla scorta di questo accordo contrattuale, l’Hospice fornirà vitto, alloggio e assistenza sanitaria; l’Area Gestione Servizio Farmaceutico dell’ASL BT, per supportare l’assistenza sanitaria del centro, dovrà fornire farmaci, dispositivi medici, materiale sanitario e alimenti, mentre il distretto n.5, competente per zona, dovrà occuparsi di liquidare le fatture relative alla retta di degenza, pari a € 196,22 per persona/die, così come previsto dalla delibera di Giunta Regionale n. 1365 del 03/09/2004. Il Servizio Farmaceutico, ha elaborato un prontuario, che comprende specialità medicinali, dispositivi medici e alimenti aggiudicati con delibere aziendali. Le richieste bisettimanali vengono inviate per posta elettronica all’Area Farmaceutica, dove un farmacista ne valuta l’appropriatezza e predispone la consegna di quanto richiesto. A fronte di questo, l’Hospice si è impegnato a inviare, sempre per posta elettronica, entro i primi sette giorni del mese successivo, i reports relativi ai consumi. Nel caso di richieste particolari, di specialità o quant’altro non inseriti nel prontuario per mancanza di relativa delibera di aggiudicazione, tramite la compilazione di un modello ad hoc, viene fatta richiesta nominativa motivata al Servizio Farmaceutico, che provvede ad ordinarlo in tempi brevi, presso depositi o farmacie convenzionate. Risultati. In seguito all’attivazione di questa procedura, che soddisfa ampiamente i fruitori, il Servizio Farmaceutico Territoriale dell’ASL BT ha permesso alla stessa Azienda, così come previsto nella VISION e MISSION aziendale, di contribuire alla promozione, mantenimento e sviluppo dello stato della salute della popolazione, assicurando i livelli essenziali di assistenza nel rispetto dei principi di dignità della persona, del bisogno di salute, dell’equità nell’accesso ai servizi, della qualità delle cure e della loro appropriatezza, nonché dell’economicità nell’utilizzo delle risorse. Conclusioni. Rispetto ad un recente passato, l’istituzione degli Hospice e quindi delle cure palliative aiutano i malati a ritrovare una qualità della vita più dignitosa, in una stagione in cui la fine della esistenza terrena non venga più invocata come liberazione dal dolore, ma possa venire affrontata con una più appropriata serenità. In questo contesto l’Area Gestione Servizio Farmaceutico dell’ASL BT vuole inserirsi a pieno titolo per supportare gli operatori sanitari e non nel raggiungimento dei loro obiettivi. BIBLIOGRAFIA 1) Gazzetta Ufficiale n.48 del 27/02/1999: legge 39/1999. 2) Bollettino Ufficiale Regione Puglia n.160 del 19/12/2002: delibera di Giunta Regionale n.1980 del 03/12/2002. 3) Bollettino Ufficiale Regione Puglia n.108 del 09/09/2004: delibera di Giunta Regionale n.1365 del 03/09/2004. 4) Determinazione Dirigenziale Regione Puglia n.330 del 31/08/2010. 5) Delibera Commissario Straordinario ASL BT n.320 del 23/03/2011. 6) Atto Aziendale ASL BT approvato con deliberazione n.1122 del 03/04/2006.