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Il quotidiano online della città di Lecco
Salvo Sottile a Palazzo Falck: “Ecco Cruel, il mio nuovo
giallo”
di S.R.
Salvo Sottile nel “salotto” di Palazzo Falck
LECCO – Palazzo Falck si tinge di giallo con il giornalista Salvo Sottile che presenta “Cruel”
il suo nuovo libro su omicidio e pregiudizio.
Salvo Sottile racconta il suo libro dal titolo “Cruel”
Dopo una carriera televisiva nella quale si è occupato dei casi che negli ultimi anni hanno
riempito le pagine di cronaca nera, Sottile intende smontare l’idea di giustizia lombrosiana
(“l’assassino è quello che ha i connotati più adatti a questo ruolo”) che secondo lui ha preso
piede tra il popolo dei telespettatori.
“E’ come quando ci sono i mondiali di calcio e il Paese si riempie di commissari tecnici – spiega il
giornalista – così di fronte ai fatti di cronaca nera spuntano milioni di detective. I processi vengono
fatti nelle trasmissioni televisive e gli spettatori attribuiscono il ruolo di colpevole a chi ha la faccia
dell’assassino”.
Il libro ha come protagonista Mauro, giornalista cialtrone, che si trova ad avere a che fare con
l’omicidio di una giovane donna; ad indagare sul caso c’è il poliziotto Vincenzo Sciuto e il
ruolo fondamentale nella vicenda spetterà ai piccoli dettagli, che, secondo l’autore, “sono la
parte fondamentale di ogni storia che si tende a perdere di vista”.
“Leggendo Cruel ci si trova di fronte ai propri pregiudizi – continua Sottile – i personaggi si
schiantano sulle proprie idee, perché questo libro è feroce solo nel titolo e il male che vi lavora
dentro agisce solamente in modo sotterraneo. Ogni personaggio presente nel racconto avrà un
motivo per uccidere, cosa che mete in risalto il fatto che esista sempre più di una realtà, a decifrare
il caso sarà un piccolo dettaglio, presente sin dal principio, ma che passa inosservato per tutto il
tempo”.
Ampio spazio nel racconto lo ha anche la dimensione del dramma personale, come spiega
l’autore del giallo: “Gli assassini si trovano a vivere i loro drammi attraverso quelli delle vittime e
per il giornalista Mauro l’omicidio della giovane donna è anche l’occasione per intraprendere un
viaggio dentro sé stesso”.
In Cruel, Sottile solleva anche la questione della scienza usata come mezzo per risolvere i casi
di omicidio: “La scienza è un valido aiuto per le forze dell’ordine impegnate ad indagare sui fatti
violenti, ma deve essere usata nel modo corretto, altrimenti va solo a vantaggio degli avvocati che
riescono a smontare prove di colpevolezza presentando come inattendibili alcuni riscontri di
indagine. I tagli fatti dal governo, poi, non aiutano le forze dell’ordine ad avere a disposizione tutti
gli strumenti adatti al lavoro sulle scene del crimine, a maggior ragione la scienza si può rivelare
un’arma a doppio taglio”. Nonostante i palinsesti televisivi siano pieni di programmi che si
occupano sistematicamente di casi di omicidio tristemente famosi, tra cui si ricorda anche il
programma dal titolo “Quarto Grado” che ha corroborato la carriera televisiva di Sottile, secondo il
giornalista questo non caratterizza il nostro Paese, “sempre sotto accusa da chi vive all’estero, ma
più per fatti riguardanti la politica o i conti che per quanto riporta la nostra cronaca nera”, anche se
la morbosità con cui in televisione vengono ripresi alcuni fatti “sembra abbia la modalità di
ripetizione con cui si raccontano le favole ai bambini – dice Sottile – i quali vogliono che
vengano dette loro ripetutamente le stesse cose per un numero infinito di volte”.
Al termine della presentazione Salvo Sottile ha firmato le copie del suo libro ai presenti.