Il Codice Forestale del carbonio - Università degli studi di Trieste

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Il Codice Forestale del carbonio - Università degli studi di Trieste
Conferenza: Ricche di natura, povere di servizi Il Welfare sbilanciato delle aree rurali fragile europee
Titolo in Italiano:
Il codice forestale del carbonio
Saverio Maluccio1, Raoul Romano1, Lucio Brotto, Daria Maso , Giulia Corradini, Alessia Portaccio, Lucia
Perugini, Maria Vincenza Chiriacò.
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Osservatorio foreste CREA, Via Po’ 14 00161 Roma, Tel., E-mail: [email protected]
[email protected], (referente per eventuali comunicazioni).
Abstract:
Il Codice Forestale del carbonio
Il Nucleo Monitoraggio del Carbonio è un Gruppo di Lavoro del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e
l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), promosso e sostenuto dal progetto Osservatorio Politiche
Strutturali, di cui fanno parte l’Osservatorio Foreste del CREA, il Dipartimento TESAF dell’Università di
Padova e la Compagnia delle Foreste.
Il Nucleo Monitoraggio del Carbonio al fine di incentivare il mercato volontario dei crediti di carbonio e
stimolare un’economia a basse emissioni, come richiesto dalla Strategia Europa 2020, promuove il Codice
Forestale del Carbonio (CFC), documento frutto di un processo condiviso e partecipato con gli attori privati e
pubblici operanti nel mercato volontario dei crediti di carbonio in ambito forestale.
Il documento finale ha subito varie revisioni dal 2012 ad oggi, sia on –line che in occasione dei seminari
organizzati dal Nucleo Monitoraggio carbonio a cui hanno partecipato più di 400 persone, inoltre è stato
sottoscritto da più di 30 organizzazioni che operano nel mercato volontario dei crediti di carbonio in Italia. Il
CFC è uno strumento in linea con altre iniziative nazionali sviluppate in Gran Bretagna (UK Woodland
Carbon Code) ed in Francia (Club Carbone Foret Bois) . Il CFC definisce le Linee Guida e di indirizzo per
la realizzazione di progetti forestali, su proprietà pubbliche e private, la cui azione possa essere riconosciuta
dal mercato istituzionale e volontario, nonché contribuire sinergicamente al raggiungimento degli impegni
internazionali sottoscritti dal nostro Paese nella lotta al cambiamento climatico.
Il Codice si propone come iniziativa di auto-regolamentazione su base volontaria, supportata da ampio
consenso delle parti sociali e imprenditoriali coinvolte e basata sulle best practices maturate in altri paesi.
Ciò in attesa che lo Stato intervenga con chiarimenti normativi sui diritti di proprietà dei crediti e/o sui
metodi di compensazione diretti ed indiretti dei gestori forestali e agricoli, anche al fine di prevenire il
doppio conteggio e la doppia remunerazione dei crediti, ovvero il loro utilizzo contemporaneo nel mercato
istituzionale e in quello volontario. Il CFC è uno strumento largamente adottato come linea guida in Italia per
lo sviluppo di programmi di compensazione volontaria su scala nazionale (e.g., CO2Resa) e regionale (e.g.,
progetto FORCREDIT)e comunale(e.g.,progetto PATTO PER IL CLIMA del Comune di Raiano). L’ultima
versione del CFC è in fase di discussione presso il “Tavolo tecnico per le attività LULUCF nell’ambito del
secondo periodo di impegno del Protocollo di Kyoto e il mercato volontario” promosso dal Ministero
dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare ed è disponibile presso il sito del Nucleo Monitoraggio
Carbonio1.
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