il sole 24 ore - Manifatture Sigaro Toscano
Transcript
il sole 24 ore - Manifatture Sigaro Toscano
46 Impresa & territori Stili & Tendenze Il Sole 24 Ore Martedì 18 Giugno 2013 - N. 165 Fiere. Si apre oggi a Firenze il più importante appuntamento mondiale del settore CANTINE ANTINORI In vetrina. Da oggi a venerdì la Fortezza da Basso ospita le collezioni per la P-E 2014 di 1.043 marchi, 37,5% dei quali stranieri. Nella foto, un momento dell’edizione del gennaio scorso di Pitti, la numero 83 Le foto di «IL» in mostra a Firenze Resterà aperta al pubblico presso le Cantine Antinori di Firenze fino a venerdì, giorno di chiusura di Pitti, la mostra delle immagini scattate per il servizio fotografico che correda lo speciale Pitti del magazine IL del Sole 24 Ore. Ieri sera le Cantine hanno ospitato l’evento inaugurale, al quale ha partecipato il sindaco di Firenze Matteo Renzi. MODA E CINEMA Max Mara premia i giovani talenti È andato a Hailee Steinfeld, giovane attrice resa celebre dal film Il grinta dei fratelli Cohen, il "Women in Film Max Mara Face of the Future Award". Il gruppo emiliano è da 11 anni sponsor dei premi organizzati da Women in Film, associazione che sostiene le donne impegnate nell’industria cinematografica, e otto anni fa ha creato il premio Max Mara Face of the Future. CAPSULE Le prime borse e sneaker di Roda Roda torna a Pitti con la capsule collection Roda at L’export di moda uomo torna ai livelli pre-crisi Boom dei mercati extra Ue (+9,7%), tengono Uk e Germania Silvia Pieraccini FIRENZE Se - come sostiene il patron di Prada Patrizio Bertelli - le aziende di moda oggi hanno bisogno di esportare almeno il 50% per non affondare, il comparto maschile mostra di avere i numeri per rimanere a galla e, in molti casi, per continuare a nuotare. Nel 2012 - secondo le elaborazioni fatte da Sistema moda Italia (Smi) per il Pitti Uomo che apre oggi a Firenze con le collezioni di 1.043 marchi, per il 37,5% esteri - l’export, pur rallentando la corsa, ha mantenuto il suo ruolo fondamentale di propulsore di crescita, au- mentando il peso sul fatturato: dal 57,7% del 2011 si è passati all’incidenza-record del 58,9%, con valori che sono tornati a sfondare il tetto dei cinque miliardi di euro (+3,8%) finalmente ai livelli (correnti) pre-crisi. A confortare c’è il fatto che la spinta assicurata dalle esportazioni - e in particolare da quelle extraUe - sta proseguendo anche quest’anno: l’indagine fatta da Smi su un campione di aziende indica nel primo trimestre un fatturato estero in crescita del 10,6% rispetto al primo trimestre 2012, mentre quello italiano cala ancora (-7,3%). Anche sul fronte degli ordini il primo trimestre dell’anno mostra un incremento dell’11,8% sul fronte esteroe accusa una flessione del 9% sul mercato italiano. Dunque il 2013 si conferma un altro anno a due velocità per la moda maschile, conuna dinamica che nel complesso dovrebbe mantenersi ancora positiva, dopo il +1,6% del 2012 chiuso a 8,575 miliardi di euro. Tra i comparti crescono il vestiario esterno (+2,5%) e la maglieria (+2,9%), mentre camiceria e cravatte segnano cali vicini al 3%. Sulfrontedeimercati,acorrere ormai sono rimasti solo quelli extraeuropei (+9,1% nel 2012, che segue il +20,7% del 2011), mentre aumentano le preoccupazioni sul mercato comunitario(-0,6%nel2012)cheperò,sottolinea Smi, resta il maggior acquirentedimodamaschileitaliana con una quota del 53,3% dell’export totale di settore. Nel Vecchio continente si sono fermate la Francia (-1,5%) e la Spagna(-8,2%),mentre correecompra il Regno Unito (+9,8%) e viaggia anche la Germania (+3,5%). La difficoltà ulteriore perleaziendeitaliane,soprattuttoperquelledipiccoledimensioni, sarà quella di raggiungere mercatilontani:tutteleprincipali piazze extraeuropee - sottolineaSmi-sisonorivelateparticolarmente performanti: gli Usa, Sfilate di Londra. Ultimo giorno con Paul Smith e Burberry the beach. Accanto ai costumi, già presentati con successo all’interno delle collezioni estive, ci saranno per la prima volta giacche antivento, sneaker e borse (nella foto). ONLINE Sono 3,5 milioni gli «anticipatori» Quale sarà il futuro della moda online? La bussola per i player della moda arriva da una ricerca sui gusti di 3,5 milioni di "innovatori" in grado di anticipare anche di dieci anni i gusti degli acquisti sul web. www.moda24.ilsole24ore.com Tra tradizione e innovazione Nicol Degli Innocenti LONDRA Le sfilate londinesi non deludono mai chi cerca qualcosa di eclettico e imprevedibile. London Collections: Men conclude oggi il suo terzo appuntamento presentando le collezioni primavera-estate 2014 e passando il testimone, sempre per l’uomo, a Pitti (si veda l’articolo quisopra). In passerella le creazioni di 134 designer, un mix di contrasti tipicamente britannici tra tailoring rigoroso ispirato da Savile Row e proposte innovative che evitano la tradizione ad ogni costo. Hardy Amies, Alfred Dunhill e Richard James hanno presentatogiacche ecompletidi sartoria dal taglio impeccabile, mentre Astrid Andersen, uscita dal Royal College of Art nel 2010, nella sua prima sfilata in solita- rio si è divertita a inventare magliette ultracorte e con inserti di pizzo per un uomo che ama osare.Grandeattesa per il ritorno a Londra del marchio fondato da Alexander McQueen, che dopo la morte dello stilista, nel 201o, è disegnato da Sarah Burton, ex braccio destro di McQueen. Ieri ha sfilato una collezioneintrisadi fumometropolitanochepuntasu pantalonisotto il ginocchio e tessuti opulenti. Riflettori puntati anche sugli accessori e le scarpe in particolare, con la nuova collezione di Jimmy Choo ispirata allo street style,con glitter e borchie,ealle classiche calzature britanniche rivisitate con ironia. London Collections: Men è un appuntamento decisamente british ma anche sempre più internazionale, come dimostrato da Dolce & Gabbana, che han- AFP In passerella. Un momento della sfilata di Alexander McQueen terzo mercato di sbocco, segnano+19%,laRussia+3,5%,Giappone +19,8%. La Cina mette a segno un trend positivo (+14,9%) toccando i 130 milioni di euro nel 2012. Le note dolenti arrivano daiconsumidellefamiglie italiane, in continua diminuzione: il primo bimestre 2013 vede un ulteriore aggravamento del sell out della moda maschile, che scende del 7,4% su base annua. Dunque mai come in questa 84esima edizione del Pitti Uomo la"caccia"delleaziendesaràconcentratasuicompratori stranieri, che nell’edizione estiva di un annofaeranostati7.400sultotaledi 17.800, in rappresentanza dei migliori negozi e department store delmondo. Perconfermareil suo ruolodipiùimportantevetrinainternazionale per l’industria della moda maschile, anche quest’anno Pitti Uomo propone un ricco carnet di anteprime e progetti speciali,tracuiquellidiSaksFifth Avenueedi Adidas. Marchi. Altagamma: senza contraffazione vendite a +35% Gucci non si arrende e fa appello contro Guess Giulia Crivelli Un confronto in tribunale tra un marchio storico del made in Italy, Gucci, e un brand simbolo del casualwear americano,Guess.Una primasentenza esemplare e alla quale Guess ha deciso di non fare appello, quella emessa da un tribunale di New York alla fine del 2012, chehacomportatounindennizzodi4,6milionididollariafavore di Gucci e un’ingiunzione permanente per Guess a non imitare i marchi Gucci. Infine, un’altrasentenza,arrivataasorpresa il 4 maggio dal tribunale diMilano,chehainvece rigettato le richieste fatte da Gucci per tutelareisuoimarchisulmercato italiano, richieste identiche a quelle accolte dal tribunale americano. Ora Gucci ha deciso di fare appello contro la sentenza italiana, che ha escluso la contraffazione«acausadidifferenze formali dei marchi Guess rispetto a quelli di Gucci». L’aziendatoscana(nata aFirenze nel 1921) chiede «l’integrale accoglimento delle sue domande di contraffazione di marchio e di concorrenza sleale e parassitaria contro la Guess». La vicenda spicca tra le molte cause di contraffazione, violazione e usurpazione dei marchi che affollano tribunali civili e penali di numerosi Paesi (la © RIPRODUZIONE RISERVATA co delle aziende». I dati elaborati da Altagammadimostranoquantidanniocculti provochi la contraffazione e ogni forma di violazione della proprietà intellettuale: «L’industriadellussoèstrategica per l’Europa. In questi giorni si svolge in Irlanda il G8 con un focus sui dati allarmanti che riguardano la disoccupazione giovanile. Ebbene, le imprese del nostro settore si sono mosse in controtendenza – sottolinea Branchini –. Nel 2010 davano lavoro in modo diretto a un milionedipersoneeinmodoindiretto ad altre 600mila. Nel 2012 il primo dato è arrivato a 1.180.000 e il secondo a 660mila. Ma la contraffazione è una minaccia concreta: se riuscissimo a eliminarla, insieme ad altre barriere non tariffarie che ostacolano una sana e onesta competizione, la produzione e l’occupazione generata dalle impresedell’altodigammasalirebbe del 35 per cento». Sull’esemplarità della guerra ingaggiatadaGuccieraintervenuto anche il ceo Patrizio Di Marco,cheavevaaccoltolasentenza di New York come «un forte deterrente nei confronti di tutti quelli che tentano di sfruttare illegalmente la proprietà intellettuale». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il confronto. A sinistra, in basso, un modello Gucci di sneaker e quello a marchio Guess. A destra, sempre in basso, borsa nel classico tessuto stampato della doppia G di Gucci e un modello Guess che richiama l’originale © RIPRODUZIONE RISERVATA no aperto le danze durante il fine settimana presentando tra l’altro magliette con il principe William e la consorte Kate in versione punk create dall’artista di strada americano Brainwash, e da Rag&Bone, firmadicultonewyorchesecheierihafattoilsuodebuttolondinese. «È stato l’abbigliamento uomo a farci conoscere e le nostre radici britanniche hanno fortemente influenzato la nostra estetica: per noi era molto importante presentare qui a Londra» hanno detto Marcus Wainwright e David Neville, i due nomi dietro il brand Rag&Bone. Ma Londra è anche business: aumenta l’interesse dei buyer internazionaliper ilsettoremoda maschile, che secondo il British Fashion Council vale 9,9 miliardidisterline all’anno.Oggi è previsto il gran finale con le sfilate di Paul Smith, Tom Ford e Burberry Prorsum, che dopo una defezione milanese torna a presentare a Londra. stessa Gucci ha fatto causa a Guess anche in Francia e in Cina e le sentenze sono attese dopo l’estate). L’azienda fiorentina è decisa ad andare fino in fondo,anche sequesto comporterà ulteriori investimenti e attese, visti i tempi della giustizia italiana. I mezzi comunque non mancano a Gucci: l’azienda è oggi di proprietà del colosso francese Kering, ma conserva un Dna italiano al 100% e si considera – giustamente – custode dei valori del made in Italy. Kering (ex Ppr) si è infatti impegnata fin dall’inizio a mantenere la parte creativa di Gucci in Italia e a potenziare quella produttiva, con un patto di filiera nella pelletteria che ha fatto scuola (si veda Il Sole 24 Ore del 23 aprile). La guerra legale tra Gucci e Guessassumequindiunsignificato particolare, come sottolinea Armando Branchini, vicepresidente di Altagamma, l’associazionecheriunisceleeccellenze italiane di ogni settore, dalla moda all’hotellerie, dall’enogastronomia al design. «La sentenza di Milano ci ha molto sorpresi e speriamo venga ribaltata in appello, perché nonvogliamo chesicreiunprecedente che metta a rischio la lotta alla contraffazione che da sempre portiamo avanti a fian- Eccellenze. Il gruppo Maccaferri investe sulle filiere toscane Artigiani ambasciatori di stile FIRENZE Quando nel 1929 il "calzolaio" Salvatore Ferragamo - originario di Bonito in provincia di Avellino - decise di tornare dall’America in Italia, scelse di stabilirsi a Firenze per due motivi: perché nella città toscana c’erano dei bravi artigiani della scarpa (che scarseggiavano negliUsa),eperché,dauomoattento alla comunicazione, sapeva cheilsimbolodellaculturaitalianadel Rinascimento sarebbe potutoessereunostraordinarioaiutoperil suolavoroelasuaimmagine.Oggicomeallorailsaperfareartigianoelacapacitàdicomunicare il proprio know how - valorizzati in passato da qualche imprenditore illuminato come ha ricordato ieri la direttrice del Museo Ferragamo, Stefania Ricci - possono tornare a essere due fattori competitivi strategici per le filiere dello stile italiano. «Ilsaperfareartigianoèunpatrimonio d’eccellenza del nostro paese che deve essere sostenuto erilanciato»hasottolineatoGaetano Maccaferri, presidente del Gruppo Industriale Maccaferri (1,366 miliardi di fatturato 2012, 4.668 dipendenti, 53 stabilimenti nel mondo in settori che vanno dall’ingegneria ambientale e meccanica all’immobiliare fino allozuccheroealsigaro),presentandoaFirenzelostudiosullesei filiere artigiane del cuoio, tessuto, vino, marmo, paglia e sigaro Toscanoaffidato dalla "sua" Manifatture Sigaro Toscano (Mst) alla cattedra di antropologia culturale dell’Università fiorentina. PerilGruppoMaccaferri,abituato a operare in comparti business to business o su commodities, l’ingresso nel mondo del sigaro,avvenutonel2006,hasigni- ficato entrare in contatto con consumatorichechiedonoqualitàmaancheimmagine. «Ilsigaro toscano è un prodotto con una forte identità riconosciuta legataall’artedelvivereitaliano-precisa Maccaferri - e questo ci ha indotto a realizzare uno studio peridentificarequalisonoglielementi che individuano lo stile di vita italiano. Ora la nostra intenzione è proseguire il lavoro per sostenere iniziative che favoriscano il rilancio delle lavorazioni artigiane spesso sottovalutate per motivi culturali». E spesso anche mal comunicate: «Abbiamobisognodiunanuovagenerazione di giovani artigiani - ha spiegato Stefano Micelli dell’UniversitàCa’FoscaridiVenezia – che abbia anche competenze gestionali e manageriali». Si. P. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ogni viaggio offre un’ esperienza unica. Il piacere di un aperitivo a base di Champagne oggi anche in Economy Class. Scopri il pluripremiato servizio di bordo di Qatar Airways. Ti garantiamo un’esperienza culinaria indimenticabile a 35.000 piedi d’altezza. Per ulteriori informazioni e per prenotazioni visita il sito qatarairways.it o contatta la tua agenzia di viaggi.