Diapositiva 1 - Adriano Paolo Morando

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Diapositiva 1 - Adriano Paolo Morando
Una professione
priva della
consapevolezza delle
proprie memorie
storiche è come un
albero senza radici.
[Anonimo]
zio adri
(gnomelike professor)
Il rapporto umano
Il poeta tedesco Rilke abitò per un certo periodo a Parigi.
Per andare all'Università percorreva ogni giorno, in compagnia di una sua amica francese, una
strada molto frequentata.
Un angolo di questa via era permanentemente occupato da una mendicante che chiedeva
l'elemosina ai passanti. La donna sedeva sempre allo stesso posto, immobile come una
statua, con la mano tesa e gli occhi fissi al suolo.
Rilke non le dava mai nulla, mentre la sua compagna le donava spesso qualche moneta.
Un giorno la giovane francese, meravigliata domandò al poeta:
«Ma perché non dai mai nulla a quella poveretta?».
«Dovremmo regalare qualcosa al suo cuore, non alle sue mani»,
rispose il poeta.
Il giorno dopo, Rilke arrivò con una splendida rosa appena sbocciata,
la depose nella mano della mendicante e fece l'atto di andarsene.
Allora accadde qualcosa d'inatteso:
la mendicante alzò gli occhi, guardò il poeta, si sollevò a stento da terra, prese la mano
dell'uomo e la baciò.
Poi se ne andò stringendo la rosa al seno.
Per una intera settimana nessuno la vide più.
Ma otto giorni dopo, la mendicante era di nuovo seduta nel solito angolo della via. Silenziosa e
immobile come sempre.
«Di che cosa avrà vissuto in tutti questi giorni in cui non ha ricevuto nulla?»,
chiese la giovane francese.
«Della rosa», rispose il poeta.
Lo studio
"Voglio capire come Dio ha creato il mondo.
Non mi interessa questo o quel fenomeno in
particolare, voglio penetrare a fondo il Suo
pensiero. Il resto sono solo minuzie [...]
L'esperienza più bella che possiamo avere è il
senso del mistero, l'emozione fondamentale
che accompagna la nascita dell'arte autentica
e della vera scienza.
Colui che non la conosce, colui non può più
provare meraviglia e stupore, è già come
morto ed i suoi occhi sono incapaci di vedere"
A. Einstein
I nostri simili
L’uso del tempo
Da non dimenticare mai
Ricordando che:
"Col termine natura
non intendo affatto qualche divinità o qualche tipo di
potenza immaginaria,
ma mi servo di questa
parola per indicare la natura stessa, in quanto dotata di
tutte le qualità che le ho attribuito, intese tutte insieme,
e sotto la condizione che Dio continui a conservarla
nello stesso modo in cui l’ha creata".
Siccome Dio la
conserva non può essere causa dei suoi mutamenti,
frutto invece della sua natura stessa e di regole ben
precise: "le regole secondo cui tali cambiamenti
avvengono le chiamerò leggi della natura".
Descartes
Sicuri che
DEDICATO AI FOLLI
Dedicato ai folli
Agli anticonformisti
Ai ribelli
Ai piantagrane
A tutti coloro che vedono la vita in modo diverso.
Costoro non amano le regole
Né i regolamenti
Non hanno alcun rispetto per lo Status Quo.
Potete citarli
Dissentire
Potete glorificarli o denigrarli
L’unica cosa che non potete fare è ignorarli
Perché riescono a cambiare le cose.
Inventano, immaginano
Esplorano, creano, ispirano.
Soffrono. Si disperano. Godono. Amano.
Sognano.
Contengono lo spirito dell’evoluzione.
Qualcuno potrebbe definirli folli.
Perché sono coloro che sono abbastanza folli da pensare
di potere cambiare il mondo.
E lo cambiano davvero.
Qualcuno è certo che siano folli.
Sono solo giusti.
(Logan E. Clash)
Non dimenticando mai che
È una riflessione comune,
ma con questo pretesto ci
dimentichiamo di credervi,
che le anime sensibili si
fanno ogni giorno più rare
e le menti colte più comuni.
De l’Amour, Stendhal
E rammaricandosi del fatto che
“ Gli uomini non hanno più tempo
per conoscere nulla.
Comprano dai mercati le cose già fatte.
Ma siccome non esistono mercati di amici,
gli uomini non hanno più amici.
Se tu vuoi un amico addomesticami”.
A. de Saint-Exupèry
dal Piccolo Principe
Tanto più che:
Il giudice Somers
Come accade, ditemi,
che io, il più erudito degli avvocati,
che conoscevo Blackstone e Coke
quasi a memoria, che feci il più grande discorso
che il tribunale avesse mai udito, e scrissi
un esposto che merito l’elogio del pretore Breesecome accade, ditemi,
che io giaccio qui dimenticato, ignoto,
mentre Chase Henry, l’ubriacone della città,
ha un cippo di marmo, sormontato da un’urna,
sui cui la Natura in un capriccio d’ironia
ha seminato un cespo in fiore?
Edgar Lee Master,
Spoon River Anthology
Giungendo alla laurea ed alla
professione con queste precise
consapevolezze:
"Il matematico gioca un gioco in cui
egli stesso inventa le regole.
Il fisico gioca un gioco in cui le
regole sono fornite dalla natura.
Ma, con il passare del tempo, diventa
sempre più evidente che
le regole che il matematico trova
interessanti sono quelle che la natura
ha scelto".
Paul Adrien Maurice Dirac
La scienza diventa tollerabile solo quando
proviamo un certo interesse per i grandi
scopritori e per la loro vita, e diventa
affascinante solo se ci mettiamo a pensare
come le grandi concezioni si svilupparono.
James Clerk Maxwell
La teoria è quando si sa tutto e non funziona
niente.
La pratica è quando funziona tutto e non si sa
perché.
In genere si finisce sempre con il coniugare la
teoria con la pratica:
non funziona niente e non si sa perché.
Albert Einstein
«Uno spettacolo per gli dèi è la vista di due innamorati».
Johann Wolfgang Goethe