il secondo lavoro del Professore - RAS
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15 Punta di Spillo Il secondo lavoro del Professore … di Grazia Pennisi Hackney, East London, si accendono i riflettori o meglio le “luci rosse” sul prof. Garret, insegnante di scienze sociali di giorno e spogliarellista di notte. Il professor Garrett arrotondava lo scarno stipendio percepito lavorando in locali e feste private come stripper o sexy-cameriere, a tradirlo sono state le immagini dei suoi spettacoli, pubblicate sul suo stesso sito web, facilmente accessibili anche dagli studenti e colleghi del giovane insegnante. “Il professore da scandalo.. va sospeso” - così aveva duramente sentenziato il consiglio disciplinare degli insegnanti di Birmingham -, ma a seguito di due giorni di “interrogatorio” il prof è stato reintegrato e perdonato in quanto ritenuto pentito e incapace di commettere nuovamente azioni simili. Dunque decisamente più “morbido” l’atteggiamento degli inglesi, riguardo a un secondo lavoro promiscuo, rispetto a noi italiani quando si scoprì che una professoressa, ribattezzata la “porno prof di Pordenone”, aveva girato un film hard, con la collaborazione di suo marito, poi finito inevitabilmente in rete; in quel caso infatti la docente fu sollevata dal suo incarico e dovette scontare sei mesi di sospensione prima di essere reintegrata nel corpo insegnante della scuola media nella quale prestava servizio. La storia della professoressa è diventata nota in tutto il mondo grazie alla spesso morbosa attenzione dei mass media verso questo genere di notizie, tanto che un canale satellitare di Sky ha preparato la messa in onda di un documentario sulle vicende della porno prof made in Italy, cosicché questa storia che andrebbe dimenticata per il bene di studenti, colleghi e dell’interessata diventerà ancora più popolare. Sarebbe interessante capire, al di là delle punizioni inflitte ai due protagonisti, come si possa riuscire a gestire doppie vite così in contrasto tra loro, considerando anche quale possa essere la reazione e il successivo comportamento degli studenti nei confronti di insegnanti pesantemente coinvolti in scandali che ne ledono l’immagine e ne inficiano l’autorità. Facile pensare che i soggetti in questione possano essere presi di mira, fatti oggetto di scherno, e non più in grado di mantenere agli occhi degli alunni, la considerazione che il ruolo richiederebbe. Ognuno è evidentemente libero di dare alla propria vita il taglio che ritiene più opportuno. Ma è un fatto che rivestire nella società un ruolo che, ai vari livelli, espone ai riflettori o , più semplicemente, agli occhi dei soggetti con i quali costantemente si entra in contatto, richiede “le phisique du role” (ovvero una buona dose di riservatezza) che, purtroppo, ai nostri giorni si va troppo spesso perdendo.