Sicurezza sul Lavoro

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Sicurezza sul Lavoro
I SISTEMI DI GESTIONE
DELLA SICUREZZA
Vittorio Campione
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
OHSAS 18001:2007
Occupational Health and
Safety Assessment Series
(Norme per la valutazione
della salute e sicurezza sul
lavoro)
2
DEFINIZIONI
SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO:
condizioni ed elementi che riguardano il benessere
dei lavoratori e di qualsiasi persona che si trovi sul
luogo di lavoro.
OBIETTIVI: traguardi, in termini di adempimenti alla
sicurezza e salute dei luoghi di lavoro, che l’azienda
si propone di raggiungere.
3
DEFINIZIONI
INFORTUNIO
Evento non pianificato che può comportare morte,
danni alla salute, lesioni o altre perdite.
INCIDENTE
Evento non pianificato che può causare
un infortunio
MALATTIA PROFESSIONALE
Malattia causata dall’attività lavorativa di una
persona o dall’ambiente in cui lavora.
4
DEFINIZIONI
PERICOLO
Una sorgente o una situazione che può essere
fonte di danno per l’uomo in termini di lesioni o malattie.
IDENTIFICAZIONE DEL PERICOLO
Il processo seguito per riconoscere un pericolo e la definizione
delle sue caratteristiche
RISCHIO
La combinazione della probabilità di accadimento
e della conseguenza di un evento pericoloso.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Processo di stima dell’entità del rischio al fine di valutare se il
rischio sia tollerabile o accettabile
5
DEFINIZIONI
SICUREZZA: assenza di rischi inaccettabili;
RISCHIO TOLLERATO: rischio che è stato ridotto ad
un livello che possa essere ritenuto accettabile da una
organizzazione che adempia agli obblighi legali ed
alla sua politica per la sicurezza;
6
DEFINIZIONI
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA :
Parte del complesso sistema di gestione che facilita la
gestione dei rischi per la sicurezza e salute nei luoghi
di lavoro.
7
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
Livello nazionale
non esistono norme
certificabili
Linee Guida UNI-INAIL
per i Sistemi di Gestione
della Salute e della
Sicurezza dei Lavoratori
(SGSL)
BS 8800
(linea guida precedente
OHSAS)
Livello internazionale
OHSAS 18001
(certificabile)
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I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
SdG minimi legislativi
Struttura minima di un sistema di gestione
D.Lgs 81/08
D.Lgs 238/05
D.M. 9/8/2000
Supervisione esterna (ASL)
Facilmente inseribili e meglio gestibili. Tutta
la serie di attività prescritte dalla direttiva
SEVESO III, quali la “Politica di
prevenzione degli incidenti rilevanti”, il
”Rapporto di sicurezza, il ”Piano di
emergenza interno ed esterno” e lo “Studio di
sicurezza dell’area”
Supervisione esterna (ARPA, VVF,CTR,CVR)
9
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
D.Lgs 81/08
Principi dei SdG
Sicurezza
Programmazione delle misure opportune per garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza
Definizione obiettivi,
impegno, politica e
miglioramento continuo
Valutazione dei rischi ed individuazione delle misure di
prevenzione e protezione
Pianificazione
Adozione delle misure di controllo delle situazioni
normali, anomale e di emergenza
Attuazione
Nomina addetti alla sicurezza: RSPP, medico
Definizione obblighi e
competente, addetti squadra di emergenza e pronto
responsabilità
soccorso; loro consultazione, informazione e formazione
Documento di valutazione dei rischi, procedure,istruzioni Documentazione
Registro degli infortuni, quasi infortuni,registro degli
esposti, registrazione degli interventi manutentivi, …
Registrazioni
Riunione periodica del SPP
Riesame
10
LA NORMA OHSAS 18001:2007
La OHSAS 18001 fornisce i requisiti
minimi per dimostrare, a sé o agli altri, la
conformità del sistema alla propria
politica di sicurezza aziendale.
E’ l’attuale norma di riferimento per la
certificazione da parte di terzi.
11
LA NORMA OHSAS 18001
La OHSAS 18001 è stata elaborata per essere
compatibile con le norme ISO 9001:2008 e ISO
14001:2004).
OHSAS 18002 e’ la sua linea guida.
12
CERCHIO DI DEMING
PER IL MIGLIORAMENTO
Agisci
4.2
4.6
4.5.1
4.5.2
4.5.3
4.5.4
4.5.5
4.3.1
4.3.2
4.3.3
4.4.1
4.4.2
4.4.3
4.4.4
4.4.5
4.4.6
4.4.7
Pianifica
Attua
Verifica
13
PERCHE’ OHSAS 18001?
POLITICA
RIESAME
PIANIFICAZIONE
Miglioramento
MONITORAGGIO
VERIFICA
APPLICABILITA’
OHSAS
18001
ORGANIZZAZIONE
a. implementare un sistema OH&S per ridurre pericoli e rischi
b. implementare, mantenere e migliorare continuamente il SG
c. assicurare la conformità ai propri obiettivi in termini di sicurezza
d. ottenere una certificazione del SG da un ente terzo accreditato,
oppure un’autocertificazione e dichiarazione di conformità nei
confronti delle specifiche
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VANTAGGI OHSAS 18001
POLITICA
RIESAME
PIANIFICAZIONE
Miglioramento
MONITORAGGIO
VERIFICA
SISTEMA
DI GESTIONE
ORGANIZZAZIONE
a. garantire la conformità alle norme di legge
b. pianificare gli interventi di miglioramento nel campo della sicurezza
c. gestire la sicurezza in modo efficace
d. tenere sotto controllo i risultati aziendali in materia di sicurezza
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PUNTI CARDINE OHSAS 18001
POLITICA
RIESAME
PIANIFICAZIONE
Miglioramento
MONITORAGGIO
VERIFICA
PRINCIPALI
ELEMENTI
ORGANIZZAZIONE
a. politica per la sicurezza
b. procedure operative per l’identificazione puntuale dei pericoli, per la
valutazione dei rischi e per l’attuazione delle necessarie misure di controllo
c. procedura per individuare ed accedere ai requisiti legali e di altro genere
riguardanti sicurezza e salute
d. obiettivi documentati
e. uno o più programmi di gestione di sicurezza e salute sul lavoro
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1.a FASE: L’ANALISI PRELIMINARE
L’Analisi preliminare del Sito produttivo, fornisce una valutazione dello
stato “attuale” dell’azienda per ciò che riguarda le attività e gli effetti
sulla salute e sicurezza dei lavoratori.
“DOVE SIAMO ORA?”
L’azienda raccoglie e esamina tutti i dati in suo possesso:
– legislazione vigente
– procedure e sistemi gestionali presenti
– stato dell’arte nel settore di riferimento
– efficienza delle risorse presenti
Si identificano i settori da migliorare che formeranno la base
per gli step successivi.
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N.infortuni per sede
Mano
30%
Schiena
10%
Gamba
8%
Altro
18%
Piedi
11%
Torace
4%
Capo
4%
Altro
2%
Occhi
31%
18
N.infortuni per causa
ferite con utensili
10%
Moviment. Manuale
27%
urto con att o macc
7%
Ustioni
10%
Altro
34%
Cadute
7%
traumi da soll
8%
traumi da attr.
3%
Schegge
28%
19
Indice di frequenza
350
300
250
200
FPB
Italia
Lombardia
150
100
50
0
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
20
Rapporto di gravità
8
7
6
5
FPB
Italia
4
Lombardia
3
2
1
0
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
21
CONFRONTO TRA OHSAS 18001 E
DLGS 81/08
OHSAS 18001:
- Controllo
del SGS
DLGS 81/08:
prestazioni
- Elementi
gestione
della sicurezza
- Controllo dinamico del
SGS
tramite
il
miglioramento
continuo
- Approccio preventivo
(pro-attivo)
alla
sicurezza
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I 6 ELEMENTI DELLA NORMA
OHSAS 18001
4.1 REQUISITI GENERALI
4.2 POLITICA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
4.3 PIANIFICAZIONE
(valutazione dei rischi, rispetto dei requisiti legali,
obiettivi e programmi di attuazione)
4.4 ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO
(organizzazione, addestramento, comunicazione,
consultazione, documentazione di sistema e sua
gestione, controllo operativo, risposta alle emergenze)
23
I 6 ELEMENTI DELLA NORMA
OHSAS 18001
4.5
CONTROLLI
E
AZIONI
CORRETTIVE
(controlli e misurazioni di: infortuni,
incidenti,
non conformità, azioni correttive
e preventive riguardo: registrazioni, verifiche
ispettive)
4.6
RIESAME DELLA DIREZIONE
(analisi degli indicatori, miglioramento continuo)
24
RIESAME
DELLA
DIREZIONE
MIGLIORAMENTO
POLITICA
SGS
CONTINUO
PIANIFICAZIONE
CONTROLLI
E AZIONI
CORRETTIVE
ATTUAZIONE
FUNZIONAMENTO
25
POLITICA DEL S.G.S.
La Politica per la Salute e La Sicurezza è la
dichiarazione dell’azienda circa la sua
intenzione di migliorare le proprie
prestazioni nei riguardi della tutela della
salute e sicurezza dei lavoratori.
Deve essere redatta in forma comprensibile
e deve essere messa a disposizione delle
parti interessate
26
POLITICA DEL S.G.S.
L’attività
di
prevenzione
deve
svilupparsi secondo la politica e le
strategie stabilite dalla Direzione.
27
CONTENUTI DELLA POLITICA DEL
S.G.S.
28
RIESAME
DELLA
DIREZIONE
MIGLIORAMENTO
POLITICA
SGS
CONTINUO
PIANIFICAZIONE
CONTROLLI
E AZIONI
CORRETTIVE
ATTUAZIONE
FUNZIONAMENTO
29
PIANIFICAZIONE ATTIVITA’
4.3.1 INDIVIDUAZIONE
DEI
ANALISI E CONTROLLO DEI
(valutazione dei rischi)
PERICOLI,
RISCHI
4.3.2 REQUISITI LEGALI E DI ALTRO TIPO
4.3.3 OBIETTIVI TRAGUARDI E PROGRAMMI
30
4.3.1 VALUTAZIONE DEI RISCHI
Attrezzature
Sostanze
Ambiente di
lavoro
Organizzazione e
metodi di lavoro
Fattori e
comportamenti
umani
Attività di routine e non
Attività
di
tutto
personale,
incluso
visitatori
il
i
Identificazione pericoli
Valutazione rischi
Piano
operativo
per
eliminare/ridurre i rischi
31
4.3.1 VALUTAZIONE DEI RISCHI
Obiettivo della valutazione è quello di capire
come l’organizzazione si pone rispetto a:
•
•
•
•
Prescrizioni di legge
Organizzazione e gestione del SGS
Norme di buona tecnica
Efficacia ed efficienza delle strutture ed
attività preposte per SGS
Nota: è obbligatoria la procedura di gestione
32
4.3.2 REQUISITI LEGALI E DI ALTRO TIPO
Occorre individuare PROCEDURE per la gestione
delle leggi e degli altri requisiti (es. scadenziario
normativo, accordi con le parti sociali, linee
guida ecc.) che sono applicabili agli aspetti di
sicurezza aziendali.
Il contenuto di questi deve essere comunicato
all’interno dell’organizzazione, e fatto proprio.
33
4.3.3 OBIETTIVI E TRAGUARDI
LISTA DI OBIETTIVI CON
SELEZIONE OBIETTIVI-CHIAVE (es. Infortunio)
QUANTIFICAZIONE OBIETTIVO-CHIAVE
SELEZIONANDO INDICATORI DI RISULTATO (es. riduzione del 10%)
Parole chiave:
- mantenere
- ridurre
- aumentare
- introdurre
34
4.3.3 PROGRAMMA DI ATTUAZIONE
PIANO PER RAGGIUNGERE OBIETTIVO-CHIAVE
CON DEFINIZIONE TRAGUARDI
ATTUAZIONE PIANO
RAGGIUNTO
OBIETTIVO-CHIAVE ?
(MISURA INDICATORI
RISULTATO)
RAGGIUNTI
I TRAGUARDI ?
PIANO COMPLETATO ?
RIESAME
35
4.3.3 PROGRAMMA DI ATTUAZIONE
COSA FARE
CHI DEVE FARE
QUANDO FARE
CRITERI DI PRESTAZIONE
RISULTATI DESIDERATI
Il programma e le responsabilità per la sua attuazione
devono essere documentati
36
ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO
RIESAME
DELLA
DIREZIONE
MIGLIORAMENTO
POLITICA
SSL
CONTINUO
PIANIFICAZIONE
CONTROLLI
E AZIONI
CORRETTIVE
ATTUAZIONE
FUNZIONAMENTO
37
4.4 ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO
PER GESTIRE IL SISTEMA SICUREZZA AZIENDALE
SI DEVONO DEFINIRE E ATTIVARE I SEGUENTI
ELEMENTI:
4.4.2
COMPETENZA
CONSAPEVOLEZZA
ADDESTRAMENTO
4.4.1
STRUTTURA E
RESPONSABILITÀ
4.4.4
DOCUMENTAZIONE
4.4.3
COMUNICAZIONE
4.4.5
4.4.6
CONTROLLO
CONTROLLO DEL
DOCUMENTI
PROCESSO
4.4.7
PREPARAZIONE
E RISPOSTA ALLE
EMERGENZE
38
4.4.1 STRUTTURA E RESPONSABILITA’
I dirigenti, i preposti, i lavoratori e tutte le persone
coinvolte nel SGS devono operare e dimostrare di
essere continuamente coinvolti nel miglioramento
delle prestazioni del sistema.
Devono essere chiaramente definiti, per iscritto:
•
compiti e responsabilità di ogni figura
•
legami gerarchici/funzionali tra
funzioni, incluso quelle esterne
le
varie
(esempi tipici: organigrammi, matrici di responsabilità)
39
4.4.1 STRUTTURA E RESPONSABILITA’
L’alta Direzione deve mettere a disposizione
adeguate risorse per la gestione del SGS in termini
di:
•
•
•
•
Uomini
Competenze specialistiche
Attrezzature e tecnologie
Mezzi finanziari
40
4.4.2 FORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE E
COMPETENZA
La formazione è obbligatoria per coloro che
hanno un contatto diretto con la sicurezza sul
lavoro e riguarda:

importanza della conformità del sistema SGS

conseguenze sulla gestione e prestazioni

ruoli e responsabilità per il raggiungimento della
conformità alla politica, agli obiettivi ed a quanto
pianificato

conseguenze degli eventuali scostamenti a quanto
pianificato
41
4.4.2 FORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE
E COMPETENZA
La formazione deve essere progettata ed
erogata tenendo conto del:
• livello di scolarizzazione
• livello del rischio valutato
Nota: è obbligatoria la procedura di gestione
42
4.4.3 COMUNICAZIONE E CONSULTAZIONE
I dipendenti devono essere coinvolti, e pertanto
devono essere definiti i canali di consultazione,
adeguatamente documentati.
Le parti interessate devono:
– Essere coinvolte sui piani di sviluppo e procedure
– Essere consultate in occasione di cambiamenti che possono
influire sullo stato della sicurezza
– Essere rappresentate per i termini attinenti la sicurezza
(RLS)
– Essere informate sui loro rappresentanti
– Stabilire le procedure di comunicazione con i
lavoratori ed altri parti interessate
Nota: è obbligatorio la procedura di gestione
43
4.4.4 DOCUMENTAZIONE
La documentazione è fondamentale per l’attuazione
e conduzione corretta del sistema OHSAS.
Nel definire la struttura ed estensione della
documentazione, l’azienda deve tenere conto delle :
•
•
•
•
dimensione della propria struttura
il livello di rischio
la formazione e competenza del personale
il livello di scolarizzazione del personale
44
4.4.4 DOCUMENTAZIONE
I principali documenti del sistema SGS
 Procedure
e
Istruzioni
operative
(Disposizioni Permanenti, es. permessi di
lavoro)
 Leggi e regolamenti
 Norme e prassi tecniche
 Documenti tecnici
 Documenti sulla gestione dell’emergenza
 Documenti sanitari
45
4.4.4 DOCUMENTAZIONE
Una procedura per la sicurezza deve contenere:
• Chi fa che cosa (come e quando)
• Criteri di accettazione (espressi in termini
quantitativi e con riferimento standard)
• I riferimenti alla documentazione da emettere o
da utilizzare (es. modulistica)
• Archiviazione (ubicazione e modalità).
Nota: è obbligatoria la procedura di gestione della
documentazione
46
4.4.4 DOCUMENTAZIONE
Una procedura per la sicurezza può inoltre contenere:
• Le definizioni in uso (chiarimenti delle voci e dei
termini utilizzati);
• Gli strumenti operativi o di analisi necessari ed i
relativi requisiti,
• Requisiti preliminari (condizioni impiantistiche e
ambientali, tarature, qualifiche preliminari
all’esecuzione dell’attività),
47
ELENCO DELLE PROCEDURE
•Valutazione dei rischi
•Identificazione prescrizioni legali e tecniche
•Definizione degli obiettivi
•Pianificazione della gestione della prevenzione
•Ruoli e compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione
•Informazione e formazione del personale
•Consapevolezza del personale in merito ai rischi presenti
•Comunicazione interna ed esterna
•Gestione della documentazione
•Sorveglianza Sanitaria
•Gestione infortuni sul lavoro
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ELENCO DELLE PROCEDURE
•Gestione dei Dispositivi di Protezione Individuale
•Emergenza e unità di crisi
•Gestione schede di sicurezza di sostanze e prodotti
•Criteri di gestione dei lavori in appalto
•Autoispezioni
•Gestione delle non-conformità
•Azioni preventive e correttive
•Gestione degli indici di misura della prestazione
•Verifiche ispettive interne
•Riesame del Sistema di Gestione della Sicurezza
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ESEMPIO DI PROCEDURA: GESTIONE NORME E LEGGI
• SCOPO
Stabilire i requisiti minimi che devono essere soddisfatti nelle
attività di reperimento, archiviazione, distribuzione ed
aggiornamento delle Leggi e della normativa tecnica in
materia di sicurezza e salute.
• MODALITA’ OPERATIVE
1. Acquisizione
2. Valutazione ed inclusione nell’elenco
3. Distribuzione controllata al diretto interessato
4. Aggiornamento
50
ESEMPIO DI PROCEDURA: COMUNICAZIONE
• SCOPO
1. Gestire le comunicazioni interne tra i diversi livelli, reparti
o funzioni
2. Gestire la ricezione, la documentazione e le risposte alle
comunicazioni esterne prodotte da parti interessate
• MODALITA’ OPERATIVE
1. Comunicazioni interne
2. Comunicazioni esterne
3. Aspetti gestionali
51
ESEMPIO DI PROCEDURA: REAZIONE ALLE EMERGENZE
• SCOPO
Descrivere le modalità operative e comportamentali in
situazioni d'emergenza al fine di prevenire o mitigare i danni e
permettere il raggiungimento di zone sicure da parte degli
operatori in caso di pericoli gravi
• MODALITA’ OPERATIVE
1. Organizzazione della Squadra di Emergenza
2. Norme di prevenzione
3. Norme di comportamento generali per l’evacuazione
4. Procedure in caso di incendio, fuga di gas, allagamento,
guasto elettrico, ecc…..
5. Conclusione dell’emergenza
52
4.4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI
Procedura di gestione dei documenti (procedura di supporto)
• Identificazione
• Predisposizione
• Emissione
• Distribuzione
• Archiviazione
I documenti devono essere
• leggibili
• rintracciabili
• identificabili
• riesaminati ed aggiornati
53
4.4.6 CONTROLLO OPERATIVO
•
•
•
•
•
•
Identificare le attività associate ai rischi
Identificare i controlli richiesti per questa attività
Stabilire e mantenere procedure/prassi per
garantire situazioni ove, la loro assenza, possa
portare a deviazione del SGS
Stabilire opportuni schemi operativi (ricette)
Definire all’atto dell’acquisto le caratteristiche di
prodotti, attrezzature, impianti e servizi
Definire quanto necessario per
eliminare/controllare i rischi.
Nota: è obbligatoria la procedura di gestione del controllo
operativo
54
4.4.7 GESTIONE DELLE EMERGENZE
•
•
•
Devono essere predisposti piani e procedure
per l’identificazione e la risposta in caso di
situazioni di emergenza e per ridurre danni e
malattie associate ad incidenti.
I piani devono essere riesaminati in caso
d’incidenti.
I piani devo essere testati periodicamente ove
possibile.
Nota: è obbligatoria la procedura di gestione
55
4.5 CONTROLLI E AZIONI CORRETTIVE
RIESAME
DELLA
DIREZIONE
MIGLIORAMENTO
POLITICA
SSL
CONTINUO
PIANIFICAZIONE
CONTROLLI
E AZIONI
CORRETTIVE
ATTUAZIONE
FUNZIONAMENTO
56
4.5 CONTROLLI E AZIONI CORRETTIVE
• 4.5.1 Misura delle prestazioni e
sorveglianza
• 4.5.2 verifica della conformità
• 4.5.3 Incidenti, infortuni e non conformità
• 4.5.4 Registrazioni
• 4.5.5 Audit interni
57
4.5.1 Misura delle prestazioni e sorveglianza
•
sull’attuazione del SGS
•
sulle misure preventive: gestione criteri
operativi e regole applicate
•
sulle misure reattive a seguito di incidenti,
infortuni, o quasi incidenti
•
Registrazioni delle informazioni
Nota: è obbligatoria la procedura di gestione
58
4.5.1 Misura delle prestazioni e sorveglianza
La procedura deve stabilire le modalità adottate
per misurare le prestazioni dei provvedimenti di
sicurezza pianificati. Questa dovrebbe prevedere :
 la classificazione dei provvedimenti,
 la metodologia di verifica,
 i documenti di registrazione della verifica,
 la segnalazione delle non conformità e loro
risoluzione
 la segnalazione, al datore di lavoro, dello
stato della sicurezza in azienda.
59
4.5.1 Le misure delle prestazioni e sorveglianza si
dividono in:
•
MISURE QUANTITATIVE
•
MISURE QUALITATIVE
•
MISURE REATTIVE O CORRETTIVE
•
MISURE PROATTIVE O PREVENTIVE
60
MISURARE I RISULTATI
MISURE QUANTITATIVE
MISURE REATTIVE
O CORRETTIVE
•
•
•
•
•
MALATTIE
INFORTUNI
SCAMPATI INCIDENTI
INCIDENTI ACCADUTI
NON CONFORMITA’
MONITORAGGIO
E MISURA
DEI RISULTATI
MISURE PROATTIVE
O PREVENTIVE
•PERMESSI LAVORO A FUOCO
•ISPEZIONI DI SICUREZZA
•ISTRUZIONI
•MODALITÀ DI LAVORO
•RIUNIONI DI SICUREZZA
MISURE QUALITATIVE
61
Misure quantitative:
•
•
•
•
•
•
•
Infortuni
Malattie
Incidenti e incidenti mancati
Situazioni pericolose denunciate
Analisi strumentali (indagini ambientali,
fonometrie, emissioni in atmosfera, ecc)
Riunioni di sicurezza
Rilievi, verbali o prescrizioni di enti pubblici o
privati
62
Statistica incidenti per reparto
63
Misure qualitative:
•
•
•
•
risultati degli audit
esperienze lavorative
percezione dei lavoratori circa l’impegno della
direzione per la sicurezza,
percezione del rischio da parte del personale
E’ opportuno privilegiare le misure quantitative
rispetto a quelle qualitative
64
COSTO DI UN INFORTUNIO
Costi diretti
1. Aumento premio INAIL per l’azienda
2. Richieste di risarcimento (danno biologico)
3. Multe e danni, imputati in giudizio
4. Costi per la difesa in giudizio e legale
65
COSTO DI UN INFORTUNIO
Costi indiretti
5. Cura
6. Tempo perso
a) Primo intervento
b) Trasporto
c) Ospedale
a) Persona infortunata
b) Management
c) Supervisore (i)
d) Addetti primo intervento
66
COSTO DI UN INFORTUNIO
Costi indiretti
7. Produzione
8. Indagini
a) Produzione persa
b) Pagamento straordinari
c) Danni all’impianto, veicolo
d) Training/supervisione per
manodopera di sostituzione
a) Management
b) RSPP
c) Altri, ad es. RLS
d) Relazioni con l’autorità di
sorveglianza
67
COSTO DI UN INFORTUNIO
Costi indiretti
9. Altri costi
a) Pagamenti alla
persona infortunata
b) Sostituzione di effetti
personali di:
(i) persona infortunata
(ii) altre persone
c) Altri costi vari (danni a
terzi)
68
4.5.2 Valutazione della conformità
Verifica periodica (es. mediante audit) della
conformità legislativa
Verificare l’adempimento dei requisiti applicabili
all’Azienda
Attività specialistica
Uso di check list aggiornate
69
4.5.3 Incidenti, infortuni e non conformità
E’ fondamentale registrare ed investigare su:
•
•
•
•
Incidenti
Infortuni
Mancati incidenti
Non conformità rispetto a quanto pianificato
per il SGS
E’ necessario predisporre azioni al fine di ridurre le
conseguenze di tali eventi
Nota: è obbligatoria la procedura di gestione
70
4.5.3 Azioni correttive e preventive
A seguito di incidenti, infortuni e non conformità è
opportuno avviare azioni correttive e/o preventive al
fine di rimuovere/prevenire le cause scatenanti gli
eventi indesiderati.
Occorre verificare l’attuazione ed efficacia delle
stesse e registrare le modifiche conseguenti alla loro
attuazione.
Nota: è obbligatoria la procedura di gestione
71
4.5.4 REGISTRAZIONI DI SISTEMA
I dati di sistema e gestione debbono essere registrati
per verificare il raggiungimento dei risultati previsti
Le registrazioni devo essere gestite e mantenute in
modo analogo alla documentazione:
•
•
•
•
Identificazione
Rintracciabilità
Archiviazione
Conservazione
Nota: è obbligatoria la procedura di gestione
72
4.5.5 VERIFICHE ISPETTIVE
In aggiunta al monitoraggio (di routine) sono
necessarie verifiche ispettive periodiche (audit) con lo
scopo di verificare :
• La capacità di raggiungere le prestazioni stabilite
per il SGS (politica ed obiettivi)
• L’adempimento a tutti gli obblighi riguardo alla
OH&S
• I punti di forza e di debolezza del sistema
• Corrispondenza tra ciò che l’organizzazione dice di
fare e ciò che realmente fa
73
4.5.5 VERIFICHE ISPETTIVE
Gli audit sono attività pianificate e sistematiche.
I RISULTATI DELLE VERIFICHE ISPETTIVE
FORNISCONO INFORMAZIONI ALLA DIREZIONE
SULL’ANDAMENTO DEL SGS
Nota: è obbligatoria la procedura di gestione
74
4.5.5 VERIFICHE ISPETTIVE
Differenze tra audit ed ispezioni di sicurezza:
•
l’Audit non è il controllo interno aziendale
per la sicurezza
•
l’audit non verifica se vi sono le protezioni
sulle macchine, se vengono usati i DPI, ma
verifica che siano effettuate le attività per
garantire questo
75
RIESAME DELLA DIREZIONE
RIESAME
DELLA
DIREZIONE
MIGLIORAMENTO
POLITICA
SSL
CONTINUO
PIANIFICAZIONE
CONTROLLI
E AZIONI
CORRETTIVE
ATTUAZIONE
FUNZIONAMENTO
76
4.6 RIESAME DELLA DIREZIONE
ATTIVITA’
PERIODICA
SVOLTA
DIREZIONE AL FINE DI VALUTARE:
•
IL SISTEMA DI GESTIONE
•
ADEGUATEZZA ED EFFICACIA NEL
RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI
DALLA
77
4.6 RIESAME DELLA DIREZIONE
ASPETTI SPECIFICI DEL RIESAME PERIODICO
• PRESTAZIONI
(Complessive e dei singoli elementi, es.
andamento infortuni, formazione, ecc… )
• FATTORI INTERNI ED ESTERNI
(Mutamenti organizzativi, introduzione di leggi
e nuove tecnologie)
78
4.6 RIESAME DELLA DIREZIONE
Le conclusioni e le attività conseguenti a tali
riesami
o
valutazioni,
devono
essere
documentate dalla Direzione e comunicate alle
funzioni aziendali interessate. Verbale.
Dall’analisi dei risultati può nascere l’esigenza
di rivedere la politica e gli obiettivi del SGS al
fine di garantire il miglioramento continuo .
79
Grazie per l’attenzione
Vittorio Campione
[email protected]
www.studioares.net