1 la "qualità della vita
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1 la "qualità della vita
·1 NOTIZIE DALLA MARIAPOLI PERMANENTE REDAZIONE; LOPPIANO-50064 INCISA VALDARNO (FII - ANNO Il N. 6 - NOVEMBRE 1979 - BIMESTRALE la "qualità Il della vita La ripresa religiosa che si avverte nella nostra società costituisce motivo di gioia e di speranza, tanto più che essa emerge dopo anni di profonda crisi, del resto non del tutto risolta. Crisi che non è solo re· ligiosa e che cOinvolge tante persone, ano che giovani: delusi dalle organizzazioni, dalle istituzioni, dalla politica. Eppure c'è in molti il desiderio acuto e sincero di migliorare la qualità della vita, di approfondire i valori spirituali e la coe renza personale; ma spesso si ritiene che ciò sia possibile solo sul piano del pri vato, forse per l'amarezza di esperienze collettive non riuscite, che hanno portato al disinteresse verso gli organismi di par· tecipazione sociale e politica, e anche al l'apatia nei confronti della vita delle par· rocchie e delle comunità ecclesiali. A Loppiano abbiamo intrapreso il nostro cammino, inseriti nel più vasto contesto del Movimento dei focolari, con la con vinzione che una società diversa si co· struisce non soltanto dando vita ad orga· nizzazioni che si propongono di cambiare quella esistente, ma prima ancora cercano do di essere in ogni momento quelli che Dio vuole: essendo una sola cosa nel l'amore, un solo Cristo. Ognuno di noi ha sentito la chiamata a far crescere Cristo in noi e fra noi. Possiamo testimoniare che si compon gono così, pur in mezzo alle inevitabili dif ficoltà, le esigenze del privato e quelle del sociale: si armonizzano persona e bene comune, libertà ed autorità. Ognuno di noi - in momenti ed in paesi .diversi, attraverso molteplici esperienze Ogni nuova primavera nella Chiesa è rinnovare dal di dentro la comunità. Ma se ci accordiamo per realizzare l'unità cristiana ed amiamo sempre per primi, al· lora la vita di un corpo di persone, anche . piccole, può avere una incidenza notevole su tutta la società. Ecco il perché di tante iniziative del Mo vimento, tra cui l'impegno di vivere e far vivere la " parola di vita »; ecco perché a folgorato dal comandamento di legata alla risposta che ognuno dà alla Loppiano, ogni domenica, si cerca di far Gesù: "Amatevi l'un l'altro come io ho chiamata cristiana, in ogni luogo ed am partecipare chiunque viene dell'esperienza amato voi è stato la biente, in ogni organizzazione ed istituzio che ci unisce e che offre una testimo· Chiesa è lì dove due o tre Lo rendono ne; l'impegno personale si riversa sempre nianza di crescita qualitativa personale e presente perché nel sociale, è il contributo più valido per di una società nuova. ». Ognuno di noi uniti come sa che Egli vuole. - I I NUOVI VOLTI A LOP IANO Come tutti gli anni, in questo periodo, la Mariapoli ha cambiato volto: tanti giovani e ragazze sono partiti dopo aver finito la loro esperienza a Loppiano, e tanti altri sono arrivati. Provenienti da tutti i continenti e dai più vari contesti socio-culturali, i nuovi arrivati portano con loro una propria cc storia» il cui comune de nominatore è la chiamata a lasciare tutto per Dio e a realizzare nella società una testimonianza visibile di unità. UNA MERAVIGLIOSA SCOPERTA Fin da molto giovane il mio più grande ideale era lo studio, la scuola: riuscire ad ottenere i voti più alti. Quasi tutto il mio tempo e le mie energie le spendevo per studiare. Più tardi però, anche se esternamente tutto procedeva bene, av vertivo crescere dentro di me una scon tentezza sempre maggiore. Un giorno a scuola, mentre attraversavo in fretta il corridoio per andare nella sala di studio a preparare un esame, passai vicino ad un gruppo di compagne che sta vano raccontando la loro prima visita in un focolare. Le poche parole che riuscii a capire mi colpirono profondamente, tan to che mi fermai in un angolo ad asco 1" tare. Rimasi veramente affascinata e tra 'volta dalla testimonianza di vita che le mie amiche riferivano di aver conosciuto. Più tardi mi avvicinai al Movimento ed ebbi modo di conoscere la storia perso nale di Chiara Lubich durante la seconda guerra mondiale. Per la prima volta capii come corrispondere all'amore di Dio, co me viverlo e concretizzarlo nella vita di ogni giorno. Per me iniziò così la mera vigliosa scoperta dell'attualità del Vange lo, dell'amore cristiano verso ogni pros simo. Qualche tempo dopo cominciai l'univer sità. Ormai non studiavo più per il piacere di farlo, ma perché avevo scoperto che amare Dio vuoi dire fare la sua volontà. Infatti, ci sono stati momenti in cui lo studio non mi attirava più. Però la scelta fatta mi spingeva ad andare avanti. Vivendo così provai una libertà e una felicità immense, come non le avevo mai sperimentate prima. Adesso sono a Loppiano perché ho ca pito che Dio ci ama e aspetta da noi una risposta non solo individuale ma data in sieme a molti. Grete Grillmyr (Austria) il significato dello vito Cristo solo è la misura e la scala che dovete usare per valutare . la vostra vita. Cristo possiede le risposte ai vostri problemi e la chiave della storia; egli ha il potere di elevare i cuori. Egli vi chiama, vi invita, Egli che è la Via, la Verità, la Vita Sì, Cristo vi chiama, ma vi chiama alla verità. La sua chiamata è esigente, perché vi invita a lasciarvi afferrare da lui completamente, in modo che tutte le vostre esistenze siano viste in una luce diversa, Egli è il Figlio di Dio ( ....) il Maestro, l'unico il cui insegnamento non passa mai, l'unico che insegni con autorità. È l'amico... La sua chiamata è esigente perché egli ci ha insegnato cosa significa essere veramente uomo. Se non si presta attenzione alla chiamata di Gesù, non è possibile realizzare la pienezza della vo stra umanità, Voi dovete costruire sul fondamento che è Cristo; sol9 con lui la vostra vita avrà un significato e sarà degna d'es sere vissuta. « », Giovanni Paolo Il (dall'Omelia alla Messa per i giovani irlandesi, il 30-IX-79) 2 DALLA TRADIZIONE BUDDISTA Nell'isola dove sono nato, in Corea, la gente vive di pesca e di agricoltura. L'am biente sociale è tutto impregnato di tra dizioni che hanno le loro origini nel Bu}! dismo e nel Confucianesimo, e vi regna un'atmosfera semplice di vita. Quando avevo dieci anni entrai per la prima volta in una chiesa cattolica, in oc casione di un matrimonio, e rimasi pro fondamente colpito dal clima trovato. Poi, la vita, con le sue difficoltà, i falli menti, le ristrettezze economiche, lo stu-' dio a Seui, ... finché ogni cosa sembrava svuotarsi di significato. Un giorno, ricordando ancora l'impres sione avuta in quella chiesa, vi tornai de ciso anche a frequentare una scuola cat tolica. L'anno dopo ricevetti il battesimo e mi impegnai in diverse attività di gruppi cristiani. Ma un senso di scoraggiamento perma neva ancora nel mio cuore: Dio era un giudice troppo severo. L'incontro con al cune persone del Movimento mi fece sco prire l'amore infinito di Dio. Una frase del Vangelo fu l'inizio della mia l')uova avven tura: «Qualunque cosa avrete fatta al mi nimo, l'avrete fatta a me n. Scoprii che potevo amare Dio negli altri, e che Lui mi amava in ogni circostanza della vita. Alberto Kim (Corea) PORTARE LA "SUA" RIVOLUZIONE Sono nata in una famiglia dove non mano cava nulla, ma verso i sedici anni comin ciai ad accorgermi che esistevano nella mia città persone che non avevano né da mangiare, né un letto per dormire. Iniziai allora ad andare nelle «barracas n dove abitavano queste persone emarginate, cre dendo di risolvere, in qualche modo, la loro situazione; ma ben presto mi resi con to che non potevo far niente: la loro po vertà era sempre maggiore e le mie pos sibilità sempre più limitate. Così cominciò ad insinuarsi in me una profonda crisi: la mia vita non aveva sen so dal momento che non riuscivo a dare un Significato alla vita degli altri. lri que sto periodo particolarmente difficile mi invitarono ad un incontro dove alcuni gio vani raccontavano le loro esperienze di Vangelo vissuto. .notizie 'flash della mariapoli VENDEMMIA '79 GEN VERDE IN TOURNÉE VIETNAMITI A LOPPIANO Dal mese di ottobre il Gen Verde è in tournée in Olanda e Germania_ Sono in programma una ventina di spettacoli. È la terza tournée dell'anno '79 in Europa, dopo quelle tenute in Francia e in Austria. Focolarini, focolarine e abi tanti della Mariapoli di Lop piano hanno collaborato con la Charitas ad accogliere 35 profughi vietnamiti a Reggel lo (Firenze). Con la partecipazione di molti amici di Loppiano, si è conclusa alla fine di ottobre la vendemmia (quest'anno particolarmente abbondante) nelle vigne della cooperativa agricola « Loppiano Prima ». GIRO DEL MONDO IN BICICLETTA Una giovane coppia di sposi americani dello Stato dell'Indiana, Barbara e Larry (lei assistente sociale, lui ingegnere), hanno in cluso Loppiano tra le tappe del loro viaggio in Europa. Da diversi mesi percorrono in bicicletta il vecchio continente e, fra poco, andranno in Egitto e in India. Scettici in materia religiosa, avevano sentito parlare di Lop piano da amici e parenti e li attirava /'idea di conoscere «questo centro di spiritualità ". Si sono fermati tre giorni in Mariapoli. « Subito, dagli sguardi e dalla accoglienza - ha detto Larry ho sentito che mi trovavo tra gente profondamente autentica, senza interessi nascosti, dove potevo essere veramente me stes so, accettato da tutti •. Fu un giorno meraviglioso; sperimentai qualcosa di inesprimibile, perché avevo trovato il senso della vita: Dio-amore, Dio che ama ognuno personalmente. Tornai nelle «barracas" con il desiderio di amare, di amare Gesù in ognuno che mi passava accanto, perché «tutto ciò che avete fatto al minimo - dice Gesù lo avete fatto a me». Il giorno del mio compleanno, per esempio, presi tutto quel lo che la mamma aveva preparato per l'occasione ed andai a far festa con loro. Pian piano, col tempo, cercando di essere sempre nell'amore senza cedere mai allo scoraggiamento, vidi che cominciavano a risolversi anche problemi prima senza via d'uscita. Un giorno, leggendo nel Cantico dei Cantici: « ... attirami dietro a te », sentii che per me non era più sufficiente par lare di amore verso Gesù, ma che Lui mi chiamava a lasciare tutto 'per seguirlo. Capii che non potevo limitarmi a vivere il Vangelo in un unico ambiente e portare la sua rivoluzione solo nel paese in cui ero nata, o con le persone che conoscevo. Era troppo poco per me: l'uomo-Dio mi apriva ogni orizzonte e ogni confine. Ora sono venuta a Loppiano con il de siderio di mettere in pratica il Vangelo ventiquattro ore su ventiquattro, con per sone di tutto il mondo, avendo come pro gramma le parole di Gesù: «Amatevi a vicenda come io ho amato voi ». Ben presto si è stabilito tra tutti un clima di profon da fraternità che, nel giro di un mese, ha portato ad una comunione di esperienze, di talenti, di beni fino alla sco perta dell'amore di Dio come legame universale tra gli uo mini. lui: potevo fare ben poco, ma incominciai a parlargli. Non ricordo bene che cosa ci siamo detti, ma dopo un po' la mia paura era quasi sparita, e tra noi era nato un, rapporto. Ad un tratto, mentre, savamo un pqnte che spesse volte era stato il luogo delle esecuzioni, lui si fer mò e mi disse di tornare indietro: mi lasciava libero! Dopo questa esperienza capii che il tempo mi era dato per amare e che non dovevo assolutamente perderlo. Ness.un motivo al mondo me lo avrebbe più im pedito. Toufic Makhoul' (Libano) Maria Melo de Almeida (Portogallo) PERCHÉ NON AMARE ANCHE LUI? Un giorno, mentre cercavo di passare da una zona all'altra di Beirut, fui fermato a un posto di blocco tenuto da musul mani. Quando videro sui miei documenti che ero cristiano-maronita e che abitavo in un'altra parte della città, mi fecero scendere dalla macchina e uno di loro, armato, mi disse di seguirlo. Il clima � di tensione era tale che non avevo neanche la possibilità di spiegarmi: capii che per me era finita. Sentivo tanta paura. Ma mentre cammi navo con lui, cercando di non pensare a me stesso, notai che era un giovane co me me ... e forse più agitato di me. Allora, lottando per non lasciarmi prendere dal. panico, mi chiesi perché non amare anche 5 � esperienza - LE mamma e papà: chiedetevi scusa! _. ___o MARIAPOLI ______ __ PERMANENTI ___ NEL MONDO: ITALIA Loppiano 50064 Incisa Valdarno • Firenze GERMANIA Rod e Mazia Gor ton (lui statuniten se, lei austriaca) hanno quattro figli e da quando si sono sposati abitano nel la cittadella di Lop· piano. Cercano, co· me tutti gli abitanti della Mariapoli, di incentrare la vita sul Vangelo. Ecco una loro esperienza tratta dalla vita quotidiana: Rod. - Un sabato pomeriggio, mentre Mazia è fuori con i bambini in visita ad una famiglia amica, io sono a casa ed incomincio ad apparecchiare la tavola per la cena. Fuori piove a dirotto. Suona il campanello. � Mazia che, con un ombrello, porta uno dei bambini in braccio. Deve accompagnare i figli dalla macchina alla porta di casa, uno ad uno. Mi consegna il primo e poi scende di nuovo sotto la pioggia. lo intanto comin cio a spogliare il bambino. Poi arriva un altro, e un altro ed un altro ancora: im permeabili, stivali, cappelli, giacche. Finalmente ci siamo tutti! Ma no... pri ma c'erano quattro bambini; ora ce ne sono soltanto tre! Manca Pietro, il più piccolo, di due anni. Corro per la casa, ma non lo trovo! Mazia. - In quel momento rientro col pacco delle spese... e chi trovo fuori, sul marciapiede, in maniche di camicia e scal zo, inzuppato sotto la pioggia? Pietro! Ma come? Ho fatto tutto il possibile perché i quattro bimbi non si bagnassero e li ho consegnati asciutti ad uno ad uno a Rod perché li custodisse bene! Quando arriVo alla porta di casa con Pietro bagnato dalla testa ai piedi, non posso più trattenermi: • Ma Rod, come mai? Che modo di tenere a bada i bam bini!... e proprio Pietro che ieri aveva la febbre e la tosse! Se lui si prende una broncopolmonite sarai tu il colpevole-. Rod. - lo, a dire la verità, non condivido questo senso di colpa: mi sembra di aver fatto bene la mia parte. Dovevo cambiare i quattro piccoli ed uno è scappato. Non potevo incollarli al pavimento! Ma Mazia continua a bombardarmi con rimbro,ti. Ad un certo punto non ne posso più. Prendendo il'povero Pietro sotto braccio dico seccamente a Mazia: "Vado a cam biare tuo figlio! " e mi rifugio in bagno con lui. Però, mentre sto asciugandogli i capelli col phon mi viene in mente la " parola di vita » del mese: "E avendo (Gesù) amato i suoi '" Ii amò sino alla fine ». Ma io non ho amato Mazia sino alla fine: sono scappato via! Piano plano cerco di ricono scere le mie mancanze. Poi, finalmente, con Pietro ben sistemato, rientro nella sala da pranzo, dove tutti sono già a ta vola. Ma che silenzio di tomba! Nessuno parla, nessuno ha il coraggio di alzare lo sguardo per paura di provocare gli altri. lo voglio amare, ma non so proprio come. Mazia. - Dopo la minestra mi alzo e va· do in cucina per preparare una frittata; così almeno posso sfogarmi. Comincio a sbattere con forza le uova; ma ho nell'a nimo una profonda tristezza, fino alle la crime: perché non riesco ancora ad " ama re sino alla fine ». MI sembra troppo dif· ficile riconoscere lo sbaglio di aver rimo proverato mio marito. Mi raggiunge in cucina Maria Cielo (sei anni e mezzo): " Mamma, cosa posso fare per aiutare? ». Uffa! " suo interessamento mi dà fastidio. , «lo so cosa posso fare - dice lei - vado e dò un bacio a tutti -. Cielo torna nella stanza e fa il giro del tavolo dando un bacio ad ognuno. Poi rientra in cucina. Il Ottmaring Am Wasserturm 1 3 8904 Friedberg ARGENTINA O'Higglns C.C. 29 - 6748 Pcia. Buenos Aires BRASILE Caixa Postal 139 • Sao Paulo 06700 Cotia CAMEROUN Fontem Dschang B.P. 38 remo tutti Cielo. felici!» - conclu'de Maria Mi sento toccata profondamente. La vita del Vangelo che tante volte ci siamo pro· posti di vivere nella nostra famiglia riflui· sce ora in me, più limpida che mai, at traverso questa bambina. Lascio ogni cosa e corro nella stanza dove Rod mi accoglie. Ci abbracciamo e ci chiediamo scusa a pertamente, con grande gioia di tutti i figli. � tornata la felicità, è tornata la luce, la pace. Rod. - " giorno dopo è domenica. Maria Cielo e il fratellino più piccolo sono an dati nell'appartamento di sopra a guardare la televisione. Dopo un bel po' di tempo, quando la signora ha dovuto spegnere la TV, Maria Cielo è rimasta molto male e si è messa a fare capricci. " Uffa! brutta, cattiva! » comincia a gridare. La signora di sopra è madre di sette figli e sa amare i piccoli anche con una tiratina d'orecchi. Maria Cielo scoppia in pianto e corre a casa. Quando sento piangere temo sia successo qualcosa di serio e lascio quello che sto facendo per accoglierla. 'Solo dopo più di dieci minuti di paziente interroga torio, riesco ,a ricostruire i fatti. « Ora, Maria Cielo, cosa c'è da fare? », le domando. « Uffaaa... ". «Tu sai cosa devi fare, vero? '. "E ora, mamma, cosa posso fare? -. Mi sento scomoda, riesco solo a domandare: «Non lo so ", ribatte volgendosi verso la parete. " Dimmi piuttosto: cosa dovrei fare io? ». " Sì, tu lo sai: devi fare quello che dicevi a mamma ieri. Ti ricordi? ", Maria Cielo mi guarda con i suoi oc chietti e mi dice: " Mamma e papà, chie· detevi scusa! » " E poi? » - domando... " Datevi un bacio ". « E poi. .. - " E poi sa- Silenzio. " lo non posso farlo per te, Maria Cielo: lo puoi fare solo tu ". E con queste parole torno al mio lavoro. Dopo qualche minuto la sento uscire. La famiglia è sana pe.r quanto è unita. L'unità è tale valore che è divenuta il motivo dominante del Qualche minuto ancora e Maria Cielo rien tra saltellando. S'affaccia alla mia stanza e . dice semplicemente: " L'ho fatto! Ho dato un bacio alla signora ". l'insegnamento dei Papi: e difatti risponde alla esigenza vitale d'una società che, se non si unisce, perisce. Ma la stessa unità esterna, sociale, civile e politica e religiosa, comincia dalla famiglia. E l'unità dà la pace. Igino Giordani Direzione, Amministrazione, Redazione In LOPPIANO • ti. (055) 8335094 - 8335057 50064 INCISA VALDARNO (FI) direttore responsabile Guglielmo Boselll Aut. Trlb, Firenze n. 2622 del 9.12.19n c.c.p. n. 5/15188 Intestato a Lopplano • Incisa Valdarno stampato nella tipografia Baldesl - Firenze ... 6