Il risveglio di Re Dormiglione

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Il risveglio di Re Dormiglione
Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola
I libri per ragazzi scritti dai ragazzi. Racconti che rendono i bambini e i giovani scrittori protagonisti di
un’attività che coinvolge l’Italia e tanti altri Paesi europei ed extraeuropei in una fantastica avventura che
grazie alla scrittura determina di volta in volta un filo che accomuna, unisce, coinvolge l’attorno …
Bimed Edizioni
Il racconto viene pubblicato all’interno della Collana annuale della Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola, un
format che guarda al racconto come a un “bene …” di fondamentale rilevanza per la formazione delle nuove
generazioni in grado di determinare relazioni, contaminazioni, confronto, interazione,
crescita comune e tanto altro ancora …
IL RISVEGLIO DI RE DORMIGLIONE
Partendo dall’incipit di Luigi Dal Cin e con il coordinamento dei propri docenti,
hanno scritto il racconto gli studenti delle scuole e delle classi appresso indicate:
Direzione Didattica Coppino plesso “Falletti” Torino - classe IB
Istituto Comprensivo di Siano (SA) – classe II D
Scuola Italiana Statale di Madrid – classe II A
Istituto Comprensivo “G. Verga” Riposto (CT) – Scuola dell’Infanzia “Walt Disney”
Istituto Comprensivo “G. Siani” Sant’Angelo a Cupolo (BN) Scuola Primaria di
Calvi - classe II B
Istituto Comprensivo statale - Scuola dell’infanzia Plesso “G. Barra” - Sez. B
Direzione Didattica IV Circolo “F. Parri” Pinerolo (TO) - classe II B
Istituto Comprensivo “A. Manzoni” Torino - classe II D
Istituto Comprensivo n.17 Scuola Primaria Guidi Bologna - classe III B
Editing a cura di: Ermelinda Garofano
Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo
Associazione di Enti Locali per l’Educational e la Cultura - Ente Formatore per Docenti
Istituzione Promotrice della Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola in Italia e all’Estero
Direzione e progetto scientifico
Andrea Iovino
Responsabile di redazione e per le
procedure
Alberto Fienga
Coordinamento organizzativo e
didattico
Ermelinda Garofano
Responsabile per l’impianto editoriale
Ermelinda Garofano
Revisione editoriale
Francesco Rossi, Shasa Buonino,
Ilaria Mascolo, Maria Cristina Folino
Gestione esecutiva del Format
Angelo Di Maso, Adele Spagnuolo
Grafica di Copertina :
Bimed Station
Impaginazione
Tullio Rinaldi
Piattaforma escriba
UNISA, Dipartimento di Informatica
– Progetto Prof. Vittorio Scarano,
realizzazione Dott. Raffaele Spinelli
Gennaro Coppola, webmaster BIMED
Pubbliche Relazioni
Nicoletta Antoniello
Amministrazione
Rosanna Crupi, Annarita Cuozzo
I libretti della Staffetta non possono essere in alcun modo posti in distribuzione commerciale
RINGRAZIAMENTI
I racconti pubblicati nella Collana della Staffetta di Scrittura Bimed/
Exposcuola 2014/15 si realizzano anche grazie al contributo erogato
in favore della Staffetta dai Comuni che finanziano l’azione intesa come
esercizio di rilevante qualità per la formazione delle nuove generazioni. Tra gli
Enti che contribuiscono alla pubblicazione della Collana Staffetta 2015 citiamo:
Favignana, Siano, Atripalda, Bellosguardo, Piaggine, Ascea, Pinerolo, Moncalieri,
Saint-Vincent, Santena, Castelletto Monferrato, Osasco, Montemiletto, Borgaro
Torinese, Ivrea, Ambasciata d’italia in Libano. La Staffetta di Scrittura riceve
un rilevante contributo per l’organizzazione degli Eventi di presentazione dei
Racconti 2015 dai Comuni di Bellosguardo, Moncalieri, Salerno, Pinerolo,
Procida e dal Parco Nazionale del Gargano/Riserva Naturale Marina Isole Tremiti.
Si coglie l’occasione per ringraziare i tantissimi uomini e donne che hanno
operato per il buon esito della Staffetta 2015 e che nella scuola, nelle istituzioni
e nel mondo delle associazioni promuovono l’interazione con i format che Bimed
annualmente pone in essere in favore delle nuove generazioni. Ringraziamenti e
tanta gratitudine per gli scrittori che annualmente redigono il proprio incipit per
la Staffetta e lo donano a questa straordinaria azione qualificando lo start up
dell’iniziativa. Un ringraziamento particolare alle Direzioni Regionali Scolastiche e
agli Uffici Scolastici Provinciali che si sono prodigati in favore dell’iniziativa e a
Legambiente per l’autorevole apporto tecnico reso alla Staffetta.
Infine, ringraziamenti ossequiosi vanno a S. E. l’On. Giorgio Napolitano che ha
insignito la Staffetta 2014 con uno dei premi più ambiti per le istituzioni che
operano in ambito alla cultura e al fare cultura, la Medaglia di Rappresentanza
della Repubblica Italiana giusto dispositivo SGPR25/09/20140090057P
del PROT SCA/GN/1047-2
By Bimed Edizioni
Dipartimento tematico della Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo
(Associazione di Enti Locali per l’Educational e la Cultura)
Via della Quercia, 64 – 84080 Capezzano (SA), ITALY
Tel. 089/2964302-3 fax 089/2751719 e-mail: [email protected]
La Collana dei Raccontiadiecimilamani 2015 viene stampata in parte su carta
riciclata. È questa una scelta importante cui giungiamo grazie al contributo di
autorevoli partner (Sabox e Cartesar) che con noi condividono il rispetto della
tutela ambientale come vision culturale imprescindibile per chi intende contribuire
alla qualificazione e allo sviluppo della società contemporanea anche attraverso
la preservazione delle risorse naturali. E gli alberi sono risorse ineludibili per il futuro
di ognuno di noi…
Parte della carta utilizzata per stampare i racconti proviene da station di recupero
e riciclo di materiali di scarto.
La Pubblicazione è inserita nella collana della Staffetta di Scrittura
Bimed/Exposcuola 2014/2015
Riservati tutti i diritti, anche di traduzione, in Italia e all’estero.
Nessuna parte può essere riprodotta (fotocopia, microfilm o altro mezzo) senza
l’autorizzazione scritta dell’Editore.
La pubblicazione non è immessa nei circuiti di distribuzione e commercializzazione e rientra
tra i prodotti formativi di Bimed destinati unicamente alle scuole partecipanti l’annuale
Staffetta di Scrittura Bimed/ExpoScuola.
La Staffetta 2014/15 riceve:
l’adesione del
Presidente della Repubblica
e
sua Medaglia di rappresentanza
Patrocini:
Senato della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Ministero della Giustizia, Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
PRESENTAZIONE
Con la Staffetta quest’anno tanti studenti hanno lavorato sul tema della volontà.
È un tema complesso che, però, ci ha permesso di interloquire con i ragazzi sulle
grandi questioni del nostro tempo. Lo abbiamo fatto con i bambini della primaria e
dell’infanzia e lo abbiamo fatto con i ragazzi delle medie e i giovani delle superiori.
È stato un viaggio bellissimo, per certi versi divertente, per altri, impegnativo…
Ma ciò che maggiormente colpisce è che la comunità della scuola italiana nel suo
insieme, ancora una volta, ha dato prova di straordinaria tenuta. Una tenuta di
qualità che accomuna la nostra scuola dalla primaria alla secondaria superiore.
Provare a organizzare un esercizio attorno alla volontà significa costringere le
nuove generazioni a indicare il proprio volere, la propria visione, quello che
“immagini …” ci sia davanti a te e quanto questa immaginazione accomuni l’individuo
al proprio contesto. Alla fine della giostra troviamo dei racconti strepitosi, ricchi di
fantasia, articolati in una dimensione letteraria molto variegata ma che nel suo
insieme dimostra il valore del nostro corpo docente che in ogni livello d’istruzione è
assolutamente capace di governare la narrazione e tutti i valori formativi che sono
insiti nel progetto e nella costruzione di un racconto. Un racconto, ricordiamolo,
che è il frutto di un confronto e di una scrittura di gruppo cioè, è frutto di un
esercizio in cui una squadra, o una classe se preferite, unita attorno a un obiettivo
riesce a dimensionare, con le parole, LA STORIA. Trasferite tutto questo nel sistema
Paese e avrete un modello, il modello da seguire per qualificare il nostro tempo
e i nostri spazi. Grazie alle maestre e ai maestri, in generale, ai docenti che si
sono sobbarcati le difficoltà che sono insite nella Staffetta di scrittura, grazie ai
dirigenti scolastici e agli scrittori, senza la loro “volontà” e la loro disponibilità non
avremmo lo start up della Staffetta che si giova della generosità che è nelle parole
di chi si dedica per professione alla scrittura e di chi de/tiene la responsabilità
della nostra irrinunciabile scuola. Grazie agli sponsor, grazie agli amministratori
comunali che investono sulla Staffetta e l’educational, grazie alla filiera dei
tecnici e grazie a quanti lontani dai riflettori giorno dopo giorno si dedicano a
questa straordinaria avventura di comunità. Un grazie particolare, all’On. Giorgio
Napolitano che, ancora una volta, ha voluto premiare la Staffetta con la Medaglia
di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana, un encomio che ci
gratifica e ci ripaga del lavoro che consente a ognuno di noi, oltretutto, di sentire
l’orgoglio del cammino che ci tiene insieme e tiene insieme il passato, il presente e
il futuro del mondo di cui siamo parte.
Andrea Iovino
L’imprescindibile per l’innovazione è nella scrittura
È il terzo anno che in partnership con Bimed promuoviamo sul territorio nazionale
la Staffetta di Scrittura Creativa e di Legalità che, oramai, ha valicato i confini
nazionali coinvolgendo gli studenti di Paesi che vanno dall’America Latina al Medio
Oriente e all’Europa. Per noi che abbiamo come mission quella di affermare i valori
aggiunti della cultura digitale resta, quest’azione, un’opportunità imperdibile per
la disseminazione di ciò che grazie all’innovazione cambierà in meglio la vita del
contesto planetario. Grazie alla Staffetta le nuove tecnologie si vanno affermando
sempre di più nella scuola italiana e anche nella didattica si determinano
cambiamenti dei metodi di apprendimento e di insegnamento. L’interazione tra
cultura digitale e Staffetta consente, inoltre, di incidere positivamente sullo sviluppo
del pensiero critico e delle competenze digitali che, insieme all’alfabetizzazione,
danno modo ai giovani di comprendere appieno i linguaggi e le determinanti
positive dell’innovazione tecnologica.
L’idea di organizzare attorno alla Staffetta la strategia di ingresso organico
dell’informatica nella scuola è, tra l’altro, una modalità di relazione unica tra
il contesto degli adulti e gli studenti che sono, oggi, nativi digitali di seconda
generazione, dunque, entità che hanno dentro se stessi gli strumenti per
poter governare la relazione con gli “oggetti…” che sono parte integrante
dell’innovazione che utilizziamo giornalmente.
Certipass è sempre più impegnata in favore della diffusione della cultura digitale
e continua a operare in linea con le Raccomandazioni Comunitarie che indicano
nell’innovazione e nell’acquisizione delle competenze digitali la possibilità
evolutiva del contesto sociale contemporaneo. Poter raccontare a una comunità
così vasta, com’è quella di Bimed, delle grandi opportunità che derivano dalla
cultura digitale e dalla capacità di gestire in sicurezza la relazione con i contesti
informatici, è di per sé una occasione imperdibile.
Ci è apparso doveroso partecipare anche quest’anno con slancio alla Staffetta
Bimed proprio perché siamo certi che attraverso la scrittura potremo determinare
una cultura in grado di collegare la creatività e i saperi tradizionali alle moderne
tecnologie e a un’idea di digitale in grado di affermare il valore del confronto,
della contaminazione, dell’incontro e della sussidiarietà.
I docenti chiamati a utilizzare una piattaforma telematica insieme ai giovani che
scrivono, loro, una parte del racconto; la possibilità, poi, di vivere e condividere
grazie al web con tanti altri studenti la storia che evolve grazie al contributo della
scuola è una dimensione unica e… felice.
Il libro che avete tra le mani quando leggerete questo scritto è la prova tangibile di
un lavoro unico nel suo genere, dai tantissimi valori aggiunti che racchiude in sé lo
slancio nel liberare futuro collegando la nostra storia, le nostre tradizioni e la nostra
civiltà all’innovazione tecnologica e alla cultura digitale. Certipass è ben lieta di
essere parte integrante di questo percorso, perché l’innovazione è cultura, prima
che procedimento tecnologico.
Il Presidente
Domenico PONTRANDOLFO
INCIPIT
LUIGI DAL CIN
Re Dormiglione
C’era una volta un re che si chiamava Re Dormiglione.
Re Dormiglione in realtà non era il suo vero nome, ma tutti ormai
lo chiamavano così perché era sempre annoiato e spesso
sonnecchiava.
Non trovava infatti mai nulla di veramente interessante e,
sbrigate le faccende del regno, nemmeno i buffoni di corte
riuscivano a divertirlo.
Quando poi erano i consiglieri a parlare, Re Dormiglione piano
piano socchiudeva gli occhi e si addormentava.
Attorno alla reggia, Re Dormiglione aveva un giardino ricco
di piante di ogni specie, su cui si posavano uccelli che
provenivano da ogni parte del mondo e cantavano melodie
sconosciute. Ma ben pochi potevano ascoltarle: sul cancello
dei giardini della reggia c’era, infatti, un grande cartello
“VIETATO L’INGRESSO AI BAMBINI”, perché si temeva che i
bambini potessero annoiare ulteriormente il re con qualche
loro discorso.
Nel villaggio c’era un bambino, Samuele, che amava la musica
e che, nonostante il cartello, si arrampicava sul muro della
reggia per ascoltare il canto meraviglioso di quegli uccelli.
Un giorno, mentre passeggiava annoiato nel suo giardino, il
re lo notò.
«Ciao, io mi chiamo Samuele!» gli disse il bambino saltando
nel giardino «Hai sentito il canto della Piumallegra? Se vuoi ti
spiego qual è!»
«La Piumallegra?» chiese il re « Non sapevo esistesse un uccello
con un nome simile!»
«Oh sì, vola con la sue piume blu nel cielo blu, e per questo è
molto difficile da distinguere!» rispose Samuele.
“È il discorso più interessante che io abbia sentito negli ultimi
anni!” pensò il re. «Anch’io quand’ero piccolo guardavo il cielo»
disse «ma, lo sai che anche l’acqua del mare è blu. Magari
anche nel mare esistono pesci blu che si confondono con il
colore dell’acqua e che nessuno ha mai notato!»
«Io però non ho mai visto il mare...» disse Samuele.
E così il re gli spiegò com’era fatto il mare: gli parlò delle onde,
della sabbia, delle barche, dei pesci...
I cortigiani videro da lontano il re pancia a terra che agitava
braccia e gambe per spiegare a Samuele come si fa a nuotare.
«È incredibile!» dicevano «Non l’abbiamo mai visto così
appassionato!»
Il re, poi, aiutò Samuele a salire su uno dei rami più bassi della
grande quercia millenaria, ma non si era accorto che un lembo
del suo mantello era finito sotto il suo regale piede e... STRAPP!
Il mantello aveva ora uno strappo enorme.
Ma il re non se ne curò: era interessato ad altro.
Infatti il bambino gli stava descrivendo gli uccelli straordinari
che da lassù riusciva a vedere.
CAPITOLO PRIMO
Il Re e gli Uccelli Scacciasbadiglio
«Lassù c’è un uccellino con il becco ricurvo e sottile e le piume
color verdeacqua…»
«Oh… ma davvero? Ma io non l’ho mai notato!»
Quante volte il re era stato nel giardino senza mai vedere
nulla di interessante. Non aveva mai guardato il cielo.
Quante volte, annoiato, aveva sbadigliato: «YAHN».
Ora, grazie agli occhietti vispi di Samuele, il re iniziava a
VEDERE.
«Ma come, sei qui da tantissimi anni e non l’hai mai visto?
Neanche in un libro? Avrai una biblioteca nella tua reggia!»
«Aspetta… ci penso. Ma sì! È un colibrì! Mi ricordo di averlo
visto nell’Enciclopedia degli uccelli».
«Che simpatico cinguettio questo colibrì! È un uccello che non
si trova facilmente qui!»
Capitolo primo
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«...mi ricordo di aver visto tempo fa, nella mia immensa
biblioteca, sfogliando l’Enciclopedia, un uccello che assomigliava molto a Piumallegra. Non si chiamava così però, il suo
nome scientifico era: passero solitario».
«Ecco, mio Re, sarà proprio come dici tu. Piumallegra è sempre
felice, canta benissimo ma preferisce starsene da sola sul muro
della reggia. Ma tu… sai tante cose sugli uccelli, anche di
quelli che vengono da lontano come il colibrì. A proposito
come sono arrivati fin qui?»
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Il Re e gli Uccelli Scacciasbadiglio
CAPITOLO SECONDO
L’uccello Codalunga
«Quando avevo la tua età ho letto tantissimi libri; lì si trova
la risposta alla tua domanda. Quando cominciano ad
accorciarsi le giornate, quando inizia a fare un po’ freddino e
il cibo diminuisce, molte specie di uccelli partono per ritrovare
in un’altra parte del mondo il caldo e la bella stagione. Avrai
sicuramente sentito parlare delle rondini che in settembre si
riuniscono e partono tutte insieme per i Paesi caldi e all’arrivo
della primavera ritornano nei Paesi d’origine: questo fenomeno
si chiama migrazione. Può darsi che alcuni degli uccelli presenti nel mio giardino siano arrivati fin qui migrando da una parte
all’altra del mondo».
Samuele disse: «Quante cose sai, è bello ascoltarti».
Il re, allora, gli chiese: «Ci incontriamo anche domani? Mi parlerai degli altri uccelli che hai visto nel giardino e io porterò
Capitolo secondo
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qualche libro della mia biblioteca per capire meglio di che
uccelli si tratta».
Samuele lo abbracciò e gridò: «Sì, grazie! Non vedo l’ora!»
Il re, allora, disse: «Devo tornare al castello perché ho una
riunione con delle persone noiose. Ci vediamo domani».
Si avviò verso la reggia.
Con lui c’era il ciambellano di corte che lo guardava sorpreso
e disse: «Sua maestà, in tanti anni di lavoro qui al castello non
vi avevo mai visto ascoltare qualcuno e soprattutto rispondere con tanto interesse. Di cosa stavate parlando e… chi è
quel ragazzino?»
Il re rispose: «Quel ragazzino si chiama Samuele e mi ha raccontato che nel mio giardino ci sono tantissimi uccelli. Tutti
i giorni si arrampica sul muro per venire a osservarli, è così
curioso e simpatico! Chissà perché non ci sono altri bambini
come lui nel mio regno! Domani ci incontreremo di nuovo per
parlare di altri uccelli».
L’uccello Codalunga
Il giorno dopo quando il re arrivò, Samuele disse: «Andiamo a
vedere l’uccello Codalunga, ma stai attento perché quest’uccellino è molto aggressivo quando qualcuno si avvicina al suo
nido. È tutto bianco, ha una specie di cappuccio nero sulla
testa, il becco rosso, delle grandi ali e una coda molto lunga.
Inoltre non ha fatto il nido su un albero».
Il re allora chiese: «E dove lo ha fatto?»
Samuele rispose: «A terra, vicino alla riva del fiume».
Una volta giunti sul posto, mentre il re si avvicinava al nido,
si udì uno strano verso, molto acuto. Codalunga li attaccò.
Si allontanarono un po’ e il re, senza scomporsi, continuò:
«Vediamo... Codalunga da dove viene, cerchiamolo sul libro».
Aprì la pagina dove c’era scritto “THE WHITE BIRDS” e spiegò
a Samuele che significava “Gli uccelli bianchi”. Subito dopo
compariva l’immagine dell’uccello Codalunga.
Il re cominciò a leggere e disse che in realtà l’uccello
Codalunga si chiamava sterna artica, veniva dalla Norvegia,
Capitolo secondo
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un Paese molto lontano, ed era l’uccello che faceva la
migrazione più lunga. Attraversava tutto il mondo perché dal
Polo Nord arrivava al Polo Sud!
Allora Samuele esclamò: «Ora capisco, si vede che si è
stancato di volare e per questo si è fermato nel tuo bellissimo
giardino!»
Il re sorrise: «Sai che sei davvero simpatico!»
E Samuele: «Ora devo scappare via, la mamma mi aspetta!»
«La prossima volta mi parlerai un po’ di te…»
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L’uccello Codalunga
CAPITOLO TERZO
Il compleanno di Samuele
Il giardino del re era molto grande e bello: c’erano fiori di color
violetto, giallo, rosa, fucsia, arancione e rosso; si vedevano
anche molti alberi di quercia e un laghetto pieno di rane.
Il giardino era pieno di colori e di allegria. Era cambiato
anche il cartello, ora c’era scritto: “VOGLIAMO BAMBINI IN
QUANTITÀ”. Delle farfalle colorate volavano sulle rose, sulle
margherite, sui ciclamini e sulle calle. C’era persino una fontana e se tiravi una monetina veniva esaudito un desiderio.
Sembrava un vero paradiso!
Un sabato mattina Samuele, visto che non doveva andare a
scuola e in cielo brillava un bel sole caldo, decise di andare
a trovare il re, ormai diventato uno dei suoi migliori amici.
«Ciao re! Come stai? Non sono venuto a trovarti per qualche
giorno perché ho avuto molti compiti da fare a casa».
Capitolo terzo
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Il re rispose: «Ciao Samuele, io sto bene e tu? Non preoccuparti,
hai fatto benissimo a fare i compiti, è molto importante studiare!»
«Caro re, volevo chiederti un favore: il prossimo sabato
sarà il mio compleanno e compirò sette anni, posso venire a
festeggiarlo nel tuo meraviglioso giardino? Io ho una casa
molto piccola e non posso invitare tutti i miei amici... Che
dici? Posso?»
Il re gli rispose: «Certamente! Sono molto felice che tu voglia
venire a festeggiare il tuo compleanno nel mio giardino e puoi
invitare tutti i bambini che desideri!»
Samuele, felice: «Grazie, molte grazie, sono davvero contento».
Il sabato successivo, di buon mattino, zia Carmen, la zia di
Samuele che veniva da Madrid, incominciò a portare nel
giardino del re tante cose buone da mangiare: gelati, pizza,
aranciata, coca cola, succhi di frutta, patatine, panini,
pasticcini, biscotti, limonata e la tortilla di patate; poi per finire
ben tre torte: una alla panna, una alle fragole e una enorme
Il compleanno di Samuele
al cioccolato.
Il re, invece, volle fare una sorpresa a Samuele; fece fare una
fontana di... cioccolata! La fontana aveva tre rubinetti: da uno
usciva il cioccolato bianco, da un altro il cioccolato fondente
e dall’ultimo il cioccolato al latte.
Verso le quattro del pomeriggio incominciarono ad arrivare gli
amici: Carlos, Miguel, Mario, Cristina, Sara, Francesca, Emma,
Azzurra, Cristiano, Sebastian, Bruno, Mattia e infine Roberto, il
migliore amico di Samuele.
Quando arrivarono tutti gli ospiti, i bambini cominciarono a
giocare mentre il re e la zia Carmen parlavano e bevevano
una limonata. I bambini, come al solito, si misero a giocare a
calcio e le bambine con la corda.
Dopo aver mangiato le torte, Samuele propose di mettere la
musica per ballare: misero una musica lenta e i bambini ballarono in coppia.
Qui successe una cosa molto bella: il re invitò la zia Carmen a
Capitolo terzo
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ballare e ballarono vicini vicini, per tutta la sera.
Dopo aver scartato i regali, Samuele e i suoi amici tornarono
a casa e… quando si salutarono il re chiese alla zia Carmen
di poterla rivedere presto.
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Il compleanno di Samuele
CAPITOLO QUARTO
Il Re e zia Carmen
Il re voleva rivedere Carmen e anche lei pensava: “Mi piacerebbe incontrare di nuovo Sua Maestà, ma… devo tornare in
Spagna!”
Assillata da questo pensiero decise di scrivere una lettera.
Non aveva l’indirizzo della reggia, quindi la inviò a Samuele,
che la consegnò al re.
Il re aprì la lettera e la lesse. Era contento e allo stesso tempo
meravigliato di aver ricevuto il messaggio e felice perché,
grazie a Samuele e a Carmen, era riuscito ad aprirsi al mondo,
scoprendone la bellezza e provando quanto fosse piacevole
essere circondato da bambini e adulti come zia Carmen.
Decise così di invitarla di nuovo a palazzo.
Nell’attesa Samuele trascorreva parte del suo tempo in compagnia del re. Parlavano della zia e di quanto fosse bella,
Capitolo quarto
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alta, magra, elegante, con i capelli biondo-castani, gli occhi
grandi e il nasino a patata.
«È dolce e allegra proprio come te! Ma lo sai che non mi hai
ancora parlato di te?»
Samuele raccontò: «Frequento la seconda classe, sono bravo,
ho tanti amici in classe e nel villaggio e sto bene con loro».
«Già, il villaggio! Sai che non l'ho mai visitato?»
«Se vuoi possiamo visitarlo insieme!»
Stavano per uscire, quando a sorpresa… arrivò zia Carmen.
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Il Re e zia Carmen
CAPITOLO QUINTO
La danza delle farfalle
Il re, felicissimo di rivedere zia Carmen, la invitò ad andare con
loro al villaggio.
«Zia, vieni con noi. Accompagniamo il re a conoscere le brave
persone che vi abitano e a vedere i bei luoghi dove io vivo »
disse Samuele.
Si avviarono per raggiungere il villaggio e, lungo la strada, il
re osservò piante, fiori e animali che vedeva per la prima volta
al di fuori del suo giardino incantato e al di fuori dei suoi libri.
Era interessato a tutto: farfalle, lucertole, rane, pesciolini nello
stagno… ma anche piante e fiori.
Le farfalle variopinte svolazzavano da un fiore all’altro come
in una danza e tutto intorno a loro sembrava leggero. Il re e zia
Carmen erano gioiosi come bambini e imitavano il volo delle farfalle.
Il re, “dormiglione” ma anche sapientone perché aveva letto
Capitolo quinto
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tantissimi libri, raccontò a Samuele ciò che sapeva e in particolare la leggenda La farfalla e la lumaca, per far conoscere
come nasce una farfalla: dall’uovo al baco, dal bozzolo alla
farfalla, dando a questo ciclo vitale un nome strano: metamorfosi.
Samuele esprimeva la sua meraviglia con continui Ohh! dato
che da una cosa brutta nasceva una cosa molto bella.
Continuarono poi il loro viaggio.
La stradina era polverosa, c’erano orti coltivati, boschi,
prati, case piccole e grandi, vecchie e nuove e fontanelle.
In lontananza c’erano bambini che giocavano e bambini che
piangevano o ridevano, mamme che urlavano e mamme che
giocavano e ridevano con i propri figli e… in mezzo a un campo
c’era un uomo che lavorava la terra con la schiena curva.
Il re lo osservò e poi gli chiese di avvicinarsi.
Il contadino acconsentì e, vedendo che erano accaldati,
offrì loro dell’acqua fresca. La gradirono e cominciarono a
chiacchierare.
La danza delle farfalle
«La mattina mi alzo presto, quando il sole ancora non è alto
nel cielo. La prima cosa che faccio è mangiare un’abbondante
colazione perché ho bisogno di tante energie. Vado nella
stalla ad accudire gli animali: li pulisco e li faccio mangiare.
Poi prendo gli attrezzi da lavoro e vado nei campi».
Il re ascoltava in silenzio e il contadino continuava… «Semino,
pianto, zappo, elimino le erbacce, raccolgo i frutti nella bella
stagione. Non faccio sempre le stesse cose, dipende dalla
stagione. Alcuni giorni sono molto stanco, ma quando si fa sera
e torno a casa sono veramente soddisfatto perché ho sempre
da mangiare e i prodotti sono genuini».
Poi prese un cesto, lo riempì di frutti e lo diede in dono al re.
Sua maestà apprezzò e ringraziò. Poi imitò il contadino, prese
un frutto, lo strofinò sulla manica del suo vestito e lo offrì a zia
Carmen; ripeté il gesto e passò il frutto a Samuele, poi mangiò
anche lui. Si rivolse all’uomo dicendogli: «Il tuo è un lavoro
faticoso ma bellissimo! It’s very good job!»
Capitolo quinto
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Samuele osservava e pensò: “Il re è proprio cambiato! Quando
l’ho conosciuto era annoiato, adesso ascolta, osserva e si
entusiasma anche per il volo di un piccolo essere vivente!»
Finalmente, dopo tanta strada, arrivarono al villaggio.
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La danza delle farfalle
CAPITOLO SESTO
La natura illuminata
Arrivati al villaggio la natura apparve loro sotto una veste
diversa, incontaminata e ricca di esseri viventi, illuminata.
All’imbrunire farfalle, uccelli, fiori, piante e l’intero villaggio
venivano illuminati.
Vi erano tante scolaresche. Tutti notarono le farfalle appoggiate sulla “pianta di semi”.
La maestra raccontò ai presenti una leggenda: «Tanti anni
fa questa pianta era presente in un palazzo storico di una
famiglia nobiliare, nell’orto botanico e nel giardino del Duomo.
«Grazie al vento e alla pioggia i semini si staccarono e vennero
trasportati fino al mare, dove, sulla sabbia, incontrarono delle
stelle marine e le amiche farfalle.
«I semi rimbalzarono sulle ali delle farfalle che volarono nell’aria
illuminate di giorno dal calore del sole e di notte dalla luce
Capitolo sesto
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della luna e delle stelle.
«Le farfalle trasportarono alcuni semini in montagna, sulle
Alpi, vicino alle stelle alpine. Altri semi caddero nel fuoco e si
bruciarono, altri ancora nella terra e, grazie al calore del sole
e alla pioggia, germogliarono e divennero piantine.
«I bambini da sempre raccolgono questi semi e li usano per
far nascere nuove piante o per creare oggetti da donare o
vendere per beneficenza».
La maestra e i bambini dissero in coro: «Il nostro motto è:
REGOLE E SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE».
Poi la maestra svelò il nome della “piantina di semini”: lacrime
di Giobbe.
I bambini donarono dei semi al re, a Samuele e a zia Carmen.
Tutti i presenti esclamarono: «È bellissima questa leggenda!»
Essi compresero che per avere una natura illuminata era importante riciclare e prendersi cura di tutto ciò che li circondava.
Solo così il mondo poteva sorridere.
La natura illuminata
CAPITOLO SETTIMO
La visita alla scuola di Samuele
La camminata proseguì.
Il re non aveva mai visitato il villaggio, non sapeva chi ci abitasse e se ci fossero dei bambini; era stato sempre chiuso nel
suo castello!
La sua amicizia con Samuele gli aveva fatto scoprire come
sono interessanti i bambini, perché hanno sempre voglia di
conoscere cose nuove.
Nel tragitto il Re Dormiglione si era rivelato un uomo simpatico,
che amava molto stare in compagnia, e fece a Samuele molte
domande.
Samuele iniziò parlandogli della scuola e raccontò: «Sai,
caro Re, nella mia scuola ci sono tanti bambini come me di
età diverse, stiamo tutti insieme; abbiamo un insegnante che ci
parla ogni giorno di cose meravigliose e ci insegna a leggere,
Capitolo settimo
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40
scrivere e contare; studiamo su grandi libri di scienze le piante
e gli animali, proprio come quelli che ci sono nel tuo bellissimo giardino!»
Il re rimase affascinato da quello che Samuele raccontava e
non vedeva l’ora di raggiungere la scuola.
Quando arrivarono al villaggio, incontrarono subito molti
uomini e donne che lavoravano nelle loro botteghe: chi la
lana, chi il ferro e il legno, chi l’argilla e il vetro.
Il Re Dormiglione incominciò a capire alcune cose sulla vita
faticosa degli artigiani!
Poi si avvicinarono a delle stalle: alcuni contadini stavano
dando da mangiare agli animali, altri stavano mungendo il latte.
Raggiunsero la piazza del villaggio: in un piccolo edificio
c’era la scuola.
I bambini però giocavano nella piazza e il re si stupì nel sentire
le loro risate e chiese: «Cosa sono questi giochi così divertenti?»
«Caro Re, i miei compagni stanno giocando a giochi diversi:
il gruppo di bambini che corre sta giocando a nascondino,
La visita alla scuola di Samuele
quello di bambini seduti in cerchio sta costruendo dei giochi di
legno e quello di bambini che saltano sta giocando a campana».
Il re volle partecipare al gioco della campana, così lui e zia
Carmen si misero in coda per aspettare il loro turno.
«Bello e divertente lanciare il sasso, e poi saltare nei riquadri
per andarlo a prendere!»
Tutti i bambini si misero a ridere felici di vedere che il re si
divertiva con loro.
A un tratto, il maestro si affacciò alla porta e chiamò i suoi
alunni… Sorpresa! Il re era lì e con Samuele! Lo invitò a partecipare alla lezione.
«Oggi parliamo di scienze!» disse il maestro.
«Il re ha moltissimi libroni di scienze, potrebbe parlarci di
qualche pianta o di qualche animale!» disse Samuele.
Il re incominciò a raccontare… e alla fine pensò di invitare
tutti i bambini nel parco del suo castello per osservare dal
vivo la natura.
Capitolo settimo
41
«Ora devo ritornare al castello, ma vi aspetto domani. Zia
Carmen preparerà una gustosa merenda per tutti voi!» propose il re.
Samuele, il maestro e i suoi compagni accettarono e salutarono
con gioia il Re Dormiglione.
«Domani giocheremo ancora insieme e ti spiegheremo le
regole degli altri nostri giochi preferiti, che ne dici?» chiesero
i bambini al re.
«Non vedo l’ora di incontrarvi di nuovo, avete cambiato la
mia vita, ora non mi annoio più!»
42
La visita alla scuola di Samuele
CAPITOLO OTTAVO
La “metamorfosi” è compiuta
Quella notte, il re si rigirava nel letto senza riuscire a prendere
sonno. Pensava alla festa dell’indomani, agli invitati, ai giochi,
ma soprattutto pensava a zia Carmen: “Com’è simpatica! Con
lei mi piace fare tutto: chiacchierare, ballare, giocare a campana…”
Solo verso le quattro del mattino gli venne una magnifica idea
e si addormentò di botto.
Dopo una mattinata di preparativi il re, i consiglieri e il
gran ciambellano erano pronti.
Nel pomeriggio arrivarono gli invitati: zia Carmen carica di
torte e tramezzini, aiutata da Samuele e dal maestro, i compagni di Samuele e, a sorpresa, il contadino, gli artigiani, gli allevatori e le altre classi con la loro maestra.
Il re aveva invitato tutto il villaggio!
Capitolo ottavo
43
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Presto la festa ebbe inizio.
I bambini e il maestro andavano per il parco alla ricerca di
animali e piante rare. Altri giocavano a nascondino, a campana, a mosca cieca…
Altri ancora ballavano, mangiavano, discutevano. Alcuni
ospiti si erano radunati sotto la quercia millenaria e cantavano
accompagnati dal vetraio alla chitarra.
Tutti si divertivano.
A un tratto, il re salì sulla grande scalinata e chiese ai sudditi
di avvicinarsi perché doveva fare un discorso. Poi chiamò
Carmen accanto a sé.
Tutti ubbidirono, incuriositi. Anche zia Carmen, un po’ stupita,
raggiunse il re.
Sua maestà si schiarì la voce e cominciò: «Cari amici, vi ho
riuniti qui perché ho delle cose importanti da dirvi. Da un po’
di tempo io sono cambiato. Prima mi annoiavo. Non uscivo mai
dalla reggia. Non conoscevo nemmeno il villaggio. Pensavo
La “metamorfosi” è compiuta
che le persone e i bambini non mi piacessero. Poi ho conosciuto
Samuele, così allegro e curioso. Lui mi ha fatto capire tante
cose. Mi ha fatto venire voglia di scoprire il mondo e grazie a
lui SONO USCITO DAL BOZZOLO!»
I sudditi applaudirono urlando: «Urrà! Evviva Samuele! Evviva
il nostro Re!»
Il re fece segno di fare silenzio e continuò: «Uscendo dalla mia
prigione dorata ho conosciuto voi. Siete gente simpatica, in
gamba e piena di volontà. Mi avete insegnato tante cose».
Ancora applausi dalla folla: «Urrà! Evviva noi! Evviva il
villaggio!»
Il re riprese: «Calma, calma! Devo fare ancora un annuncio
importante. Qui presente tra di voi c’è una persona speciale,
alla quale vorrei chiedere qualcosa».
Il sovrano si voltò verso Carmen, si inginocchiò, arrossì, le prese
la mano e parlò: «Mia cara, insieme abbiamo fatto tante belle
esperienze e siamo diventati amici. Io vorrei trascorrere tanto Capitolo ottavo
45
46
tempo con te. Carmen, mi vuoi sposare?»
La folla trattenne il respiro.
Carmen, emozionata, rispose: «Sì, se avessi avuto il coraggio
te l’avrei chiesto prima io!»
Tutti esultarono: «Evviva Carmen! Evviva il re! Evviva gli sposi!»
«Bene» disse il re «il gran ciambellano è pronto per celebrare
le nozze. Ma dopo il matrimonio vorrei visitare il Paese della
mia sposa: la Spagna. E poi, visto che ormai “ho le ali”, vorrei
fare il giro del mondo per scoprire tutto ciò che ho solo letto
nei miei libroni e per visitare i luoghi da dove provengono
piante e animali del mio giardino. Se Carmen è d’accordo,
staremo via un bel po’!»
Il vasaio allora domandò: «Sire, chi governerà mentre voi
sarete via?»
Il re rispose: «Samuele si occuperà del Regno insieme all’uomo
più saggio che io conosca, il mio amico contadino».
La “metamorfosi” è compiuta
CAPITOLO NONO
Samuele, il contadino e il mare
Samuele chiese al re di occuparsi del Regno insieme al contadino a giorni alterni, ma… prima di iniziare aveva un desiderio
e lo riferì al re: voleva vedere il mare!
Il contadino aggiunse: «Sire, anch’io non ho mai visto il mare e
mi piacerebbe andare con Samuele».
«Bene» rispose il re «sposerò Carmen fra due giorni, quando
tornerete».
Poi proseguì: «Domani potrete partire per il mare, ma a una
condizione: dovrete tornare la sera stessa, così il giorno dopo
potremo festeggiare le mie nozze».
Samuele e il contadino ringraziarono.
Il bambino domandò: «Nei giorni in cui non mi occuperò del
Regno potrò andare a scuola e a giocare nel giardino della
reggia con i miei amici?»
Capitolo nono
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48
Il contadino intervenne: «E io, Sire, potrò andare ad accudire
gli animali e a coltivare i campi della mia fattoria?»
«Io non ho terminato, Maestà. Vorrei anche che la mia mamma
venisse ad abitare con me al castello!»
Il re, sorridendo, acconsentì.
L’indomani, Samuele e il contadino sellarono i cavalli e partirono per il mare.
Quando arrivarono, videro davanti a loro un’immensa distesa
d’acqua blu. I due rimasero a bocca aperta, perché non avevano mai visto uno specchio d’acqua così vasto.
Scesero da cavallo ed entrarono in acqua; quando il mare
toccò la pancia del contadino, Samuele si fece sorreggere
con le braccia e, mettendosi prono, cominciò ad agitare le
gambe e le braccia come aveva visto fare al re.
Il contadino allora lo lasciò, Samuele sprofondò e bevve un
po’. Emerse e sputò l’acqua che aveva in bocca ed esclamò:
«Oh my God! È salata!»
Samuele, il contadino e il mare
I due cominciarono a scherzare schizzandosi. A un certo punto,
il contadino fece notare al bambino che si era fatto tardi e
dovevano tornare al castello.
Mentre tornavano a riva, Samuele vide vicino ai suoi piedi un
pesciolino. Era un pesce blu che si confondeva con il colore
dell’acqua.
Samuele era molto contento e fiero di aver notato quel pesce
così raro.
Era proprio vero che nel mare vivevano pesci blu, e non
vedeva l’ora di raccontarlo al re.
Salirono sui loro destrieri, presero la strada per tornare alla
reggia e sul finire del giorno arrivarono al castello.
Il giorno dopo, mentre il re e la zia Carmen stavano conversando nel giardino, Samuele e il contadino si avvicinarono e
raccontarono al re la loro avventura al mare.
Samuele disse al re: «Sai, nel mare ho visto i pesci blu e anche
loro come Piumallegra si confondono con il colore che gli sta intorno».
Capitolo nono
49
«It’s incredible!» esclamò il re «Finalmente, mia adorata
Carmen, loro hanno visto il mare, i pesci blu e sono felici, quindi
ora tocca a noi essere felici!»
Nel frattempo arrivarono al castello tutti gli abitanti del
villaggio; il re e la zia Carmen diedero il via ai festeggiamenti
e si sposarono al centro del giardino: gli uccelli intonavano
canti melodiosi, gli abitanti del villaggio applaudivano gli
sposi, il contadino e Samuele erano felici per il re e per la zia.
Il ciambellano fece preparare una bellissima carrozza dorata
sulla quale, dopo la cerimonia, i due sposi partirono per la
Spagna, salutati dalle acclamazioni di gioia degli invitati.
Nuova e lunga vita per il Re Dormiglione!
50
Samuele, il contadino e il mare
Il Re e gli Uccelli Scacciasbadiglio
L’uccello Codalunga
Il compleanno di Samuele
Il Re e zia Carmen
La danza delle farfalle
La natura illuminata
La visita alla scuola di Samuele
La “metamorfosi” è compiuta
Samuele, il contadino e il mare
APPENDICE
1. Il Re e gli Uccelli Scacciasbadiglio
Direzione Didattica Coppino plesso “Falletti” Torino - classe IB
Dirigente Scolastico
Claudia Enrico
Docente referente della Staffetta
Ermelinda Garofano
Docenti responsabili dell’Azione Formativa
Patrizia Florio, Rosaria Ceresia
Gli studenti/scrittori della classe I B
Alexandra Adam, Emma Alessandria, Sophie Armitano, Simone Barbolini, Emma
Canazza, Francesco Carnevale-Schianca, Andrea Chen JinKai, Vanessa Colazzo,
Matilda Croce, Lorenzo De March, Sofia Gonella, Alessandro Grazio, Rebecca
Loche, Nicolas Macelloni, Robert Mirauta, Sofia Multari, Giovanni Pavesi, Maria
Peroglio, Sofia Pici, Edoardo Raco, Luca Ribeiro, Riccardo Rotondaro, Matteo
Straniero.
I disegni sono stati realizzati da tutta la classe
Hanno scritto dell’esperienza:
“...«È una bella esperienza fare la staffetta! Ci si diverte!»
«Si eseguono tanti tipi di lavori molto divertenti».
«Scrivendo la storia si imparano molte cose, ad esempio noi abbiamo imparato
delle cose sugli uccelli». «Quante emozioni! Siamo stati proprio noi a iniziare questa
lunga storia, una storia bella perché parla di un re sempre annoiato fino a quando
un bambino non gli aprirà gli occhi».
«Una storia molto vivace, fatta di tanti colori!»
Queste le parole dei bambini della IB.
Semplicemente il vissuto della Staffetta: divertimento, vivacità, attività varie, colori,
emozioni, il bel dono di uno scrittore che con il suo incipit vuole dirci che i bambini
sono quelli che VEDONO veramente e che sono veramente GRANDI quegli adulti
che, in fondo, riescono a essere come i bambini”.
APPENDICE
2. L’uccello Codalunga
Istituto Comprensivo di Siano (SA) – classe II D
Dirigente Scolastico
Eufrasia Lepore
Docente referente della Staffetta
Angiola D’Amaro
Docente responsabile dell’Azione Formativa
Angiola D’Amaro
Gli studenti/scrittori della classe II D
Daniele Adamo, Maria Aliberti, Simone Pio Botta, Giuseppe Caiazza, Giovanna
Cibelli, Enrico Clemente, Antonia di Benedetto, Gennaro Frallicciardi, Fabrizio
Grimaldi, Luca Leo, Sara Leo, Vincenzo Leo, Michele Manzo, Alessandra Nasti,
Alessio Petti, Alfonso Plantamura, Mariapia Rinaldi, Alessandra Sandrini, Imma Karol
Trotta, Sabatino Vastola.
I disegni sono stati realizzati da Imma Karol Trotta
Hanno scritto dell’esperienza:
“...Quest’anno la maestra ci ha fatto partecipare alla Staffetta di Scrittura Creativa,
dovevamo scrivere il capitolo secondo e non vedevamo l’ora. In classe, con la Lim,
prima abbiamo letto l’incipit, dopo il capitolo scritto dai bambini di Torino che ci
è piaciuto molto, abbiamo deciso di continuare parlando della Migrazione degli
Uccelli e abbiamo fatto la ricerca in classe, nella ricerca si parlava degli uccelli
che fanno la migrazione più lunga e così abbiamo scoperto la Sterna Artica che
ci ha colpito per il suo carattere molto forte e per il cappuccio nero sulla testa.
Tutti insieme, infine, abbiamo scritto il nostro capitolo e abbiamo fatto i disegni. Ora
deve scrivere una scuola di Madrid e siamo impazienti di vedere cosa scriveranno
e come faranno continuare la storia. È stata una bellissima esperienza”.
APPENDICE
3. Il compleanno di Samuele
Scuola Italiana Statale di Madrid – classe II A
Dirigente Scolastico
Cosimo Guarino
Docente referente della Staffetta
Marco Madaro
Docente responsabile dell’Azione Formativa
Cinzia Ferrara
Gli studenti/scrittori della classe II A
Claudia Alvarez Szmulewich, Olivia Assante Moreno, Santiago Benavente Gonzalez,
Valentino Bianchi, Leonardo Brognara Campos, Matteo Busatto Rodriguez,Diego
D`Antonio Fernandez, Julia Domingo Peña, Emanuele Ferrara, Marta Garcia- Pardo
Zuffi, Rita Hernando De Larramendi Planet, Matteo Lodolo Gomez, Massimiliano
Madonna, Alma Marchante Buffi, Leone Andrea Mendizabal Cappadozzi, Paolo
Raiola Corvalan, Beatrice Ricci, Valentina Saffioti Fernandez, Martina Saienni
Alcalà, Daniel San Nicolas Pereira, Eduardo Santamaria Carboneras, Sofia
Stievano, Julia Vallejo Rubini.
I disegni sono stati realizzati da tutta la classe
Hanno scritto dell’esperienza:
“. . . Ci è piaciuto molto scrivere la staffetta creativa, leggere i capitoli e poi
inventare la storia con la nostra fantasia. All’inizio abbiamo fatto un po’ fatica
a decidere le idee da scrivere perchè erano tutte bellissime, alla fine abbiamo
deciso per il compleanno perchè le feste ci piacciono molto. La fontana con i tre
cioccolati è la nostra preferita (siamo un po’ golosi?) prima o poi la chiederemo
al preside se ce la regala nel nostro piano. Anche l’idea che il re si innamora è
stata interessante, l’amore fa sempre bene, a tutti, grandi e piccoli; sicuramente
i nostri amici che scriveranno il capitolo successivo inventeranno una bellissima
storia d’amore”.
APPENDICE
4. Il Re e zia Carmen
Istituto Comprensivo “G. Verga” Riposto (CT) Scuola dell’Infanzia “Walt Disney”
- classe gruppo misto
Dirigente Scolastico
Cinthia D’Anna
Docente referente della Staffetta
Francesca Crimi
Docenti responsabili dell’Azione Formativa
Francesca Contarino, Miranda Fichera, Grazia Mauceri, Anna Maugeri,
Francesca Pennisi, Marinella Sparacino
Gli studenti/scrittori della classe gruppo misto
Giulia Costanzo, Nicolò Passalacqua, Michele Puglisi, Gabriele Rapisarda,
Gabriele Sardo, Martina Finocchiaro, Flavio Castorina, Denisa Ferrara, Francesca
Grasso, Maria Pia Grasso, Chiara Leonardi, Alberto Leotta, Gioele Puglisi, Arianna
Cutuli, Marianna Freni, Gaetano Licciardello, Giorgia Konya, Marco Privitera,
Miriam Vecchio
I disegni sono stati realizzati da tutto il gruppo
Hanno scritto dell’esperienza:
“.. . I bambini del Plesso Walt Disney dell’Istituto Comprensivo “G.Verga” di Riposto
partecipano alla staffetta di scrittura creativa per la prima volta. Hanno trovato
l’esperienza interessante e coinvolgente e aspettano di conoscere l’evolversi della
storia”.
APPENDICE
5. La danza delle farfalle
Istituto Comprensivo “G. Siani” Sant’Angelo a Cupolo (BN) Scuola Primaria di Calvi - classe II B
Dirigente Scolastico
Maria Luisa Fusco
Docente referente della Staffetta
Rosalia Mauriello
Docente responsabile dell’Azione Formativa
Rosalia Mauriello
Gli studenti/scrittori della classe II B Scuola Primaria di Calvi
Gaia Catalano, Mario Ciampi, Carmen Ciarcia, Daniele D’ambrosio, Ludovica De
Mizio, Daniela De Nisco, Sara De Spirito, Ivan De Stefano, Daniela Dell’aversana,
Sebastiano Giangregorio, Alessio Iacoviello, Michele Pio Landolfi, Federica
Lanzotti, Daniele Micco, Alessandra Petti, Giada Sforza.
I disegni sono stati realizzati da tutta la classe
Hanno scritto dell’esperienza:
“.. . Ci siamo divertiti tanto a produrre il nostro capitolo. Per noi non è stata
un’esperienza nuova perché già lo scorso anno avevamo lavorato a produrre testi
di vario genere, partendo dall’incipit dello scrittore, producendo testi veramente
belli. Quest’anno abbiamo messo in campo quelle strategie apprese e abbiamo
lavorato con grande entusiasmo per un nuova produzione. È stato bello per ognuno
di noi apportare il proprio contributo, riportando esperienze e conoscenze proprie
e di gruppo, ma anche sentimenti ed emozioni. Abbiamo giocato a volte la parte
del bambino e a volte la parte del Re, i giochi di ruolo ci hanno permesso di entrare
nei personaggi per poi raccontare e descrivere”.
APPENDICE
6. La natura illuminata
Istituto Comprensivo statale - Scuola dell’infanzia Plesso “G. Barra” - Sez. B
Dirigente Scolastico
Anna Maria Grimaldi
Docente referente della Staffetta
Annamaria de Bartolomeis
Docente responsabile dell’Azione Formativa
Annamaria de Bartolomeis
Gli studenti/scrittori della Sezione B
Martina Aprile, Alessandra Autori, Paola Avagliano, Maura Campione, Giorgia Cocozza,
Francesco Maria Crocco, Mounya Damnati, Alice De Luca, Cristian De Pascale,
Rita Ferrara, Giulia Festa, Sofia Granato, Pierpaolo Lamberti, Bianca Mariniello,
Morena Micera, Mirko Orefice, Simone Ruben Palma, Carmine Penna, Laura Pollina,
Salvatore Quinto, Samuele Romano, Maria Sofia Rizzo, Francesca Sorrentino.
I disegni sono stati realizzati da tutta la classe
Hanno scritto dell’esperienza:
“.. . Gli alunni sono stati entusiasti di partecipare alla staffetta di scrittura perché
tutti sono stati coinvolti attivamente, spontaneamente e su consegna sia per la
composizione del capitolo che per le attività complementari quali: rielaborazione
verbale e copia dei titoli incipit e capitoli, alfabeto staffetta di scrittura, storia
figurata, struttura, parole chiave, piccoli manufatti (lampadina in acetato con
starlight, realizzazione contenitore per piantina, farfalle, stelle alpine), creazione
scheda operativa “Lacrime di Giobbe”, semina piantina.
Hanno preso parte a tale esperienza anche i piccoli di anni tre: Alessandro Basso,
Alessandro Massimo Matano, Juan Pablo Quinto, Maja Stanojevic”.
APPENDICE
7. La visita alla scuola di Samuele
Direzione Didattica IV Circolo “F. Parri” Pinerolo (TO) - classe II B
Dirigente Scolastico
Caterina Melis
Docente referente della Staffetta
Cinzia Arrobbio
Docente responsabile dell’Azione Formativa
Cinzia Arrobbio
Gli studenti/scrittori della classe II B
Miriana Atzeni, Arianna Barillari, Andrea Barnaba, Naima Baudino, Gaia Bertinetti,
Benedetto Blandina, Mattia Carpino, Walid Elhajjouri, Alessandro Guida, Eros
Limbà Scurtà, Federico Losano, Massimiliano Lunghi, Gabriele Marino, Olivier Pace,
Christian Perna, Samuele Pinna, Gioele Pratola, Giulia Roggia, Anita Shak .
I disegni sono stati realizzati da: Miriana Atzeni, Olivier Pace
Hanno scritto dell’esperienza
“. . . Abbiamo partecipato per il secondo anno alla staffetta di scrittura creativa ed
è stato molto interessante. Abbiamo lavorato a piccoli gruppi sia per la stesura del
capitolo, sia per la realizzazione del disegno.
Poi con l’aiuto dell’insegnante abbiamo messo insieme le varie parti e abbiamo
dato vita al nostro capitolo. Per quanto riguarda il disegno abbiamo scelto quello
che ci è sembrato più rappresentativo per il nostro lavoro di scrittura.
È stato prezioso il contributo del nostro tutor che ci ha dato alcune indicazioni
da seguire per scrivere un capitolo che sviluppasse un aspetto particolare del
racconto. W la Staffetta di Scrittura Creativa!”
APPENDICE
8. La “metamorfosi” è compiuta
Istituto Comprensivo “A. Manzoni” Torino - classe II D
Dirigente Scolastico
Enzo Da Pozzo
Docente referente della Staffetta
Sonia Marchiaro
Docenti responsabili dell’Azione Formativa
Sonia Marchiaro, Santina Albini
Gli studenti/scrittori della classe II D
Giulianna Alessandra Alegria Picasso, Geremia Andriani, Federico Bando, Giacomo
Bertelli, Angelo Bolognone, Livia Devicienti, Riccardo Leone Davide Di Ruzza,
Filippo Angelo Dionizio, Elena Formato, Luna Frola, Nicola Gobetti, Youssef Karim,
Aymen Lamzihri, Ernesto Masera, Donia Mosad Abouelfetouh Mahamoud, Edome
Mulat Wondwesan, Sara Negrin, Giula Pace, Michelle Puleo, Tommaso Pusceddu,
Lara Quatrini, Riccardo Scotti, Iana Trunina, Giacomo Zanardi
I disegni sono stati realizzati da: Nicola Gobetti, Ernesto Masera, Lara Quatrini,
Riccardo Scotti
Hanno scritto dell’esperienza:
“…È stata una bella esperienza. È stato difficile fare delle scelte, cioè decidere
insieme cosa scrivere e come scrivere. Noi però avevamo già partecipato l’anno
scorso alla staffetta (anche se eravamo piccoli e incominciavamo appena a
scrivere) quindi sapevamo già un po’ come fare. Quest’anno il capitolo doveva
essere più lungo, ma noi adesso siamo cresciuti e non abbiamo avuto difficoltà
a lavorare tanto. Poi questa volta è stato particolarmente emozionante perché
avevamo un incipit molto bello di Luigi Dal Cin, l’autore che abbiamo conosciuto di
persona al cinema Massimo di Torino”.
APPENDICE
9. Samuele, il contadino e il mare
Istituto Comprensivo n. 17 Scuola primaria Guidi Bologna - classe III B
Dirigente Scolastico
Teresa Pintori
Docente referente della Staffetta
Margherita Giombi
Docente responsabile dell’Azione Formativa
Maria Marletta
Gli studenti/scrittori della classe III B
Alice Bartolotti, Marco Cattabriga, Giulia De Matteis, Anna Elmadhi, Youssef Gasmi,
Alice Guerra, Junio Iannelli, Ludovica Longi, Jerson Malabuyoc, Tasfia Md, Giuseppe
Nappo, Florian Nita, Paolo Ognibene, Anna Rosa Resta, Anna Ribecchini, Matteo
Rocconi, Matteo Rosi, Diego Scagliarini, Aeman Shahbaz, Antonio Ungureanu
I disegni sono stati realizzati da Paolo Ognibene, Aeman Shahbaz
Hanno scritto dell’esperienza:
“…Questa esperienza è stata molto positiva sia per l’insegnante che per il gruppo
classe. I bambini hanno partecipato con grande entusiasmo ed emozione all’attività
proposta. Il lavoro ha stimolato la fantasia e la creatività. Ha dato loro la possibilità,
lavorando in gruppo, di confrontare le idee, approfondirle, commentarle e ampliarle
facendo di questa esperienza non solo un momento di scambio, di comunicazione
ma anche di convivenza civile nel rispetto delle persone e delle idee degli altri”.
NOTE
INDICE
Incipit di LUIGI DAL CIN ................................................................................ pag 17
Cap. 1 Il Re e gli Uccelli Scacciasbadiglio ...............................................» 21
Cap. 2 L’uccello Codalunga .............................................................................» 23
Cap. 3 Il compleanno di Samuele ...................................................................» 27
Cap. 4 Il Re e zia Carmen ..................................................................................» 31
Cap. 5 La danza delle farfalle..........................................................................» 33
Cap. 6 La natura illuminata ................................................................................» 37
Cap. 7 La visita alla scuola di Samuele .......................................................» 39
Cap. 8 La “metamorfosi” è compiuta .............................................................» 43
Cap. 9 Samuele, il contadino e il mare .........................................................» 47
Appendici .................................................................................................................» 52
Finito di stampare nel mese di aprile 2015
dalla Tipografia Gutenberg di Fisciano (SA), Italy
ISBN 978-88-6908-058-6