Da China goes global parte la nuova Via della Seta

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Da China goes global parte la nuova Via della Seta
Comunicato stampa
Da China goes global parte la nuova Via della Seta
L’appuntamento mondiale dedicato agli investimenti della Cina in Occidente, in corso in Italia, a Macerata,
fino a domani 28 luglio, pone il caso della JH Conceria del Chienti come esempio di internazionalizzazione
vincente per future operazioni del Dragone nel nostro Paese e non solo. A partire dai comparti di eccellenza
del made in Italy.
Meccanica, moda, cantieristica: sono questi i principali settori del mercato italiano che saranno
oggetto dei futuri investimenti cinesi. Il dato è emerso nel corso del summit internazionale “China Goes
Global”, in corso presso l’Università di Macerata fino a domani, giovedì 28 luglio, che ha raccolto nella città
marchigiana oltre 150 esperti mondiali e che ha visto la partecipazione di alcune tra le più importanti realtà
economiche del Dragone, quali Fosun e il Jihua Group. Estremamente interessanti i dati emersi dalla
conferenza per comprendere il trend degli investimenti della Cina, che per il 2015 ha capitalizzato 20
miliardi di dollari in Europa e che, da qui al 2020 vedrà crescere fino a oltre 1.000 miliardi il volume di
investimenti esteri. Una significativa fetta di queste risorse è destinata al Belpaese: sotto i riflettori cinesi ci
sono infatti i comparti di eccellenza dello stivale, sulla scia di quanto previsto all’interno della nuova “Via
della Seta”, progetto di integrazione economica euroasiatica promosso dal Governo di Pechino.
A fare da apripista un caso di acquisizione emblematico, quello della JH Conceria del Chienti Spa,
affrontato proprio nell’ambito di China Goes Global. La storica conceria di Tolentino (Mc) con oltre 90 anni
di tradizione, è stata acquisita nel 2014 all’85% dalla Jihua Group Corporation, uno dei maggiori gruppi
pubblici della Cina con sede a Pechino. Oggi, forte di 20 milioni di euro di investimento, è in fase di crescita:
“Abbiamo scelto di puntare sulla Conceria del Chienti – ha dichiarato Li Xuecheng, Presidente Jihua Group –
per il know how, le consolidate competenze e la grande capacità lavorativa. Per questo sono state coinvolte
le risorse umane dell’azienda, che si sono costituite in una cooperativa che detiene il 15% del capitale
complessivo”. Un primo esempio in Italia di internazionalizzazione che ha mantenuto la produzione in loco,
rivelatasi vincente. Per Jihua Group si tratta di una scelta importante, modello per future operazioni
economico-finanziarie.
E nei piani di questo colosso cinese, l’Italia è tra i paesi protagonisti nell’ambito del progetto dei
Jihua Park, grandi complessi commerciali dedicati allo shopping e all’intrattenimento, nei quali il settore
retail punta ai grandi marchi della moda e del lusso made in Italy. Per una nuova, solida “Via della seta” che
parta dall’Italia e arrivi direttamente nel cuore del ‘Dragone’.
Macerata, 27 luglio 2016
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