Presentazione di PowerPoint - Istituto di Istruzione Superiore

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Presentazione di PowerPoint - Istituto di Istruzione Superiore
Corso di formazione
secondaria di II°
I.I.S. R. Pandini
S.Angelo Lodigiano
La didattica inclusiva
una didattica per tutti
Presentazione caratteristiche dei DSA
Legge 170 e didattica inclusiva
dott. Laura Cassani
Sezione AID PAVIA
BES
Bisogni Educativi Speciali
disturbi evolutivi specifici
Disabilità
Legge 104/1992
A.D.H.D.(disturbo
dell’attenzione ed
iperattività)
Funzionamento
cognitivo limite
70-85 Q.I.
svantaggio socio-economico
linguistico e culturale
DSA
DSA : comorbilità e variabilità sia per intensità che per combinazione
Prassie
Disturbi delle
funzioni esecutive
Calcolo
Lettura
Comportamenti
di disturbo
Disturbi d’ansia
Depressione
Aggressività
Disturbi del
linguaggio
Scrittura
Grandi differenze individuali !!!
Non si parla più di UNA dislessia ma di
DIVERSI tipi di dislessie
…e quindi nell’età evolutiva diversi trattamenti
riabilitativi e metodologie didattiche che utilizzano
strumenti differenti
QUALSIASI SIA LA DISLESSIA MAI COME IN
QUESTO CASO....nell’adolescenza
L'UNIONE FA LA FORZA!
E' fondamentale “fare rete” le cui maglie devono essere formate
dalla famiglia dalla scuola ed dal sistema sanitario
Documento MIUR - dicembre 2015
«L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
a.s. 2014/2015» contiene i dati statistici ufficiali sugli
studenti con DSA (pp.25-28): l’incidenza passa dal
0,7% al 2,1% sul totale degli alunni italiani.
L’incremento maggiore si trova nella scuola
secondaria di I e di II grado, dove le certificazioni si
sono triplicate nel I grado e quadruplicate nel
II grado.
In termini assoluti si tratta di 186.803 persone su
quasi 9 milioni di studenti italiani.
scuola d’infanzia = 0,3%
scuola primaria = 24%
scuola second. I° = 39,3%
scuola second.II° = 36,4%
N.B. Il rapporto tiene conto della comorbilità
E’ evidente la differenza tra le aree
geografiche ma il disturbo è piuttosto
trasversale....
adolescenza e DSA
• lettura più fluente
• processi invisibili come il funzionamento della
Working memory sono invariati quindi è ancora
limitta la capacità di mantenere in mente e di
manipolare le informazioni nella MBT
quindi difficoltà
• nel recupero delle informazioni presenti nella
MLT
• nell’organizzazione del discorso (sia nella sintassi
che scelta delle parole per i linguaggi specifici delle
varie discipline)
• nella comprensione del testo
• nell’ascolto di una lezione frontale
• nel pianificare i tempi per completare le attività
• nel completare il compito in autonomia
perchè nonostante l’impegno..lo sforzo...il
tempo dedicato allo studio...le neuroscienze
dicono che gli elementi presenti nella MBT non
sono aumentati ( lo SPAN è ancora meno di 5
parole) e non potranno aumentare perciò il
sovraccarico cognitivo della MBT fa perdere
l’attenzione in modo del tutto inconsapevole ...
(es. istruzioni stradali)
La MBT (in particolare la WM) è allenabile solo
nella componente di rielaborazione NON nella
capacità di immagazzinamento temporaneo e
solo se ho immagazzinato le informazioni
posso recuperarle!
Nella scuola secondaria
La lettura resta un compito cognitivo ed assorbe gran
parte delle energie
La difficoltà è meno evidente in classe ma è molto
invalidante perché è alla base dello studio in tante
discipline
E’ più facile ridurre gli errori che aumentare la velocità
La finestra evolutiva, utile per la riabilitazione, si chiude
verso i 9 anni
Le diagnosi “tardive” sono molto penalizzanti per diversi
aspetti (autostima)
I dislessici medi e severi hanno un carico cognitivo molto
alto
Nella scuola secondaria :
1. aumentano la quantità di pagine
2. aumenta la complessità delle spiegazioni
orali
3. aumenta la complessità dei testi da
comprendere
4. si utlizzano lessici specifici
5. si richiede maggiore autonomia
6. in generale aumenta il materiale da
ricordare, nel dettaglio
Per decidere cosa fare e «come fare»
nell’insegnamento a studenti/esse DSA
è necessario ripensare a come funziona
l’apprendimento...
Per le neuroscienze
l’apprendimento
1. è una necessità
2. dipende dall’esperienza
gli apprendimenti si differenziano tra
processi bassi
per i quali non è necessario lo sforzo cognitivo
perchè vengono automatizzati
processi alti per i quali la comprensione è
fondamentale
tipologie di apprendimento
superiori
intermedi
elementari
DSA
analizzare
sintetizzare
intuire
inventare
comprendere
applicare
memorizzare
memorizzazione
automatizzare
automatizzaziione
Cosa succede nel processo di apprendimento?
Fino all’ingresso nella scuola impariamo utilizziamo
la memoria di lavoro e con l’azione ripetuta
miglioriamo l’efficienza quindi otteniamo un successo e
questo ci motiva a ripetere l’esperienza finchè le
informazioni stabilizzate entrano nella
memoria procedurale
diventano un apprendimento ( es. linguaggio )
nel DSA questo circuito virtuoso non si realizza
PERCHE’ NON SI AUTOMATIZZA
MLT è composta da 2 SISTEMI ATTIVI nel nostro
cervello:
1. MEMORIA DICHIARATIVA o ESPLICITA
(immagazzina i fatti che possono consapevolnente
essere richiamati) si divide in
• EPISODICA con la quale si ripete esattamente un
elenco ( date/parole) senza comprensione
• SEMANTICA dipende dalla mempria episodica
PERCHE’ IMPARIAMO DALLA NOSTRA ESPERIENZA
ma a questa ABBIAMO DATO UN SIGNIFICATO
2. MEMORIA PROCEDURALE o IMPLICITA
(memorizza in modo inconscio le competenze es uso
degli oggetti, sequenze motorie, scoperta delle regole,
uso del linguaggio ...si acquisisce con la ripetizione e
porta alla loro automatizzazione)
La MBT è formata da:
• MEMORIA SENSORIALE che è in grado di trattenere le
informazioni degli stimoli sensoriali per poco tempo in
modo non consapevole (1/5 o 1/2 secondo) non più di
12 elementi che vengono COPIATI così come sono
questi elementi attraverso l’attenzione che è selettiva
arrivano alla
• MEMORIA DI LAVORO che è in grado di tenere a mente
ed elaborare le informazioni e renderle disponibili per
10/15 secondi queste informazioni sono di regola da 7
a 13 elementi (SPAN)
non cambia con il tempo e neppure con la ripetizione
ANZI
IL SOVRACCARICO FA PERDERE L’ATTENZIONE
La MEMORIA DI LAVORO RIGUARDA IL
PROCESSAMENTO IMMEDIATO
è implicata in molteplici attività della vita quotidiana ed
interviene
• nel recupero delle informazioni che si trovano nella
MLT
• nella organizzazione del discorso
• nella letto-scrittura
• nella comprensione del testo
• nel ragionamento aritmetico
• nell’ascolto ( es. istruzioni stradali)
• nel ripetere una parola in lingua straniera
• nella pianificazione dei tempi
• nel completare le attività in autonomia
• nella capacità di modulare le risorse
• nel giudicare l’adeguatezza
quando chiediamo ad uno studente/essa di ripetere
una definizione con parole «non sostituibili» oppure la
lista dei verbi irregolari in inglese.....
gli chiediamo di usare la MEMORIA EPISODICA ma
per il recupero delle informazioni deve usare la
MEMORIA DI LAVORO
SE NON CI RIESCE è un problema di recupero o
di immagazzinamento?
Se lo studente ha davanti un magazzino
«ESTERNO» riesce a recuperare le informazioni
corrette ...
esempio elenco di formule=misura compensativa
A cosa servono gli strumenti compensativi?
1.
2.
3.
4.
5.
6.
consentono il successo
inducono a ripetere
generano esperienza
producono competenza
permettono di recuperare le informazioni
supportano il funzionamento della memoria
scaricando lo sforzo e liberando energie per il
ragionamento
ma è indispensabile
1.concepirne un uso permanente
2.valutare i risultati con i compensativi alla
stregua dei risultati degli altri perchè
NON sono FACILITATORI
se l’esperienza presenta solo insuccessi lo
studente/essa DSA si allontana
dall’apprendimento...diventa
ansioso/oppositivo/apatico ed evita di mettersi in
gioco: « sto zitto piuttosto che sbagliare»
IMPOTENZA APPRESA
IMPORTANTISSIMA LA RELAZIONE CHE SI
STABILISCE TRA INSEGNANTE/STUDENTE:
«STO BENE...QUINDI IMPARO»
Frustrazione Ansia Tensione
=
muoversi da solo nello studio:
autoregolare il proprio
apprendimento
La scuola si sta facendo carico di un cambiamento
culturale
accettare che uno studente/essa senza problemi cognitivi
possa avere difficoltà nella automatizzazione dei meccanismi
di letto-scrittura e di calcolo
accettare che uno studente/essa con DSA possa utilizzare
strumenti compensativi e dispensativi a scuola e a
casa……anche durante le verifiche
accettare di cambiare la propria metodologia didattica verso
flessibilità (Linee guida pag.6)
ed inclusione (Linee guida pgg.20-21)
accettare di personalizzare la valutazione: con la valutazione
formativa si valuta per educare e soprattutto si valuta i
termini di acquisizione progressiva…questo incoraggia e
valorizza l’io dello studente/essa
clima positivo
sono indispensabili serenità e fiducia in modo da non
aggiungere frustrazione a quella già riconducibile alle
difficoltà oggettive;
nessun intervento didattico può riuscire se condotto in
forma sbrigativa oppure in un clima di incomprensione
o di conflittualità quindi è importante la relazione;
lo “sforzo” non è una componente essenziale
dell’apprendimento...anzi demotiva ed allontana dal
compito
la valutazione
• è coerente con le scelte didattiche
• è finalizzata ad accompagnare il percorso
formativo della persona sottolineando i piccoli e
grandi progressi
• considera i progressi otttenuti con gli strumenti
compensativi alla stessa stregua dei risultati degli
altri
La DIDATTICA INCLUSIVA
è per TUTTI
La didattica inclusiva non agisce sul singolo ma sul
contesto organizzato in modo che sia inclusivo e risponda
ai bisogni di tutti
La DIDATTICA INCLUSIVA è la premessa
indispensabile per la stesura del PDP che
altrimenti è solo un elenco di misure
dispensative e compensative
Didattica inclusiva: interventi per ridurre le
difficoltà nella lettura
Didattica inclusiva: interventi per ridurre le
difficoltà nella lezione
Cosa e come possiamo cambiare nella nostra
didattica in un’ottica inclusiva?
Nella lezione frontale: organizzatori anticipati
cioè gli elementi che durante l’esposizione servono ad
orientarsi tra i contenuti presentati
es. alla lavagna schema/ parole chiave/mappe
rappresentazioni VISIVE
servono al DSA per non perdere, nello sforzo
dell’ascolto, il contenuto e a contestualizzare quanto
ascoltato
IMPORTANTE : coerenza/ continuità/ creatività/ uso
sia in classe che a casa sia in gruppo che a coppie
Attività brain-storming
All’inizio della lezione frontale favorisce
l’esplicitazione delle conoscenze pregresse e
definisce in modo chiaro l’argomento che si intende
affrontare nella lezione
Si può partire sia da un’idea centrale proposta
dall’insegnante, dalle parole chiave oppure si
raccolgono le idee degli studenti/esse per poi
riorganizzarle insieme in uno schema/mappa
in questo modo si facilita anche chi è in difficoltà
perchè ha maggior tempo e maggiore
condivisione delle conoscenze.
Esempio di una lezione frontale nella quale il docente
utilizza organizzatori anticipati
Glossario: costruzione del linguaggio specifico della
materia
SOLO la sintesi o le definizioni possono anche essere
registrate e insieme alla mappa concettuale/schema sono
materiale di studio
Il LAVORO DI GRUPPO
Attività di cooperative learning
Affianca la lezione frontale e comporta un modo nuovo di
pensare la classe e la propria azione didattica:
l’ insegnante è un facilitatore dell’apprendimento
fa rispettare le regole e mette in luce i risultati positivi
con rinforzi.
La classe è un ambiente di apprendimento dove
ciascuno mette in gioco le proprie risorse per raggiungere
un obiettivo comune chiaro e ben definito
Aumento della motivazione dall’interazione promozionale
faccia a faccia.
Concentrarsi su una precisa sezione del processo di
apprendimento alleggerisce il carico cognitivo
Obiettivi/gruppi/ruoli/risorse
Interdipendenza positiva= ognuno è indispensabile
per il raggiungimento dell’obiettivo e non è possibile
raggiungerlo senza gli altri
Sviluppo delle competenze sociali= comunicazione,
problem solving, scelta delle decisioni, gestione conflitti,
alta responsabilità individuale, senso di appartenenza
Gruppi = eterogenei al loro interno, da 2 a 6 elementi
ma gruppi omogenei tra loro ( gruppo dei DSA)
Durata= variabile a seconda dell’obiettivo,ma stabili per
tutta l’attività programmata
Ruoli= sono funzioni che favoriscono la gestione e la
funzione del gruppo, ogni ruolo viene assegnato a
rotazione ad un membro del gruppo e sono tuli per
concentrarsi su una determinata azione del processo
Esempi di ruolo=GUIDA (supervisiona il lavoro del
gruppo e da suggerimenti) /CORRETTORE (corregge
ed aggiunge informazioni)/SINTETIZZATORE ( fa la
sintesi del lavoro del gruppo)/TIMER ( controlla il
tempo)/SEGRETARIO (fa il verbale delle decisioni del
gruppo)/ORGANIZZATORE (distribuisce il materiale e
fa da collegamento con l’insegnante)/
INTERVISTATORE ( fa le domande finali di verifica)
Materiali= diversa tipologia ma che devono essere
conosciuti da tutti
Obiettivo= chiaro e definito ( cosa bisogna fare)
Valutazione= autovalutazione individuale e collettiva
Metacognizione= riflettere sulle strategie adottate
Tecnologie=utilizzo del pc e dei software
FACILITA l’introduzione in CLASSE delle tecnologie
compensative.
Se uno studente NON riesce ad imparare nel modo
in cui noi insegnamo……….
siamo NOI che dobbiamo insegnare
nel modo con il quale LORO imparano
KISS = Keep It Short and Simple (è un invito
a parlare e spiegare in modo breve e semplice)
TEAM= Together Everybody Achieves More
(è un invito a lavorare insieme… si impara
meglio tutti)
Special needs and inclusive learning. Univ. Kent
La comprensione del testo
ogni argomento disciplinare, dal più semplice al più
specialistico, spesso utilizza come canale
comunicativo principale la lettura/scrittura…si
potrebbe dire che …
TUTTO è TESTO
Capire il testo è un’operazione complessa
perché il significato NON è semplicemente ricavato dal
significato di tutte le parole che compaiono nel testo
ma piuttosto costruito ATTIVAMENTE dal lettore
alla luce del contesto linguistico / di quello
extralinguistico/ delle proprie conoscenze =
“imparo perché voglio imparare”
Competenza testuale
capacità di cogliere i rapporti di coesione lessicale e
grammaticale del testo (es. muro fatto di tanti mattoni)
Parole costruttori= connettivi che servono a
segnalare le relazioni fra avvenimenti e situazioni
Parole calamita=anafore cioè parole riferite ad altre presenti nel
testo in precedenza e catafore cioè parole riferite a un termine posto
dopo nel testo
Ellissi = cancellazione di elementi che vengono ripresi in un testo.
e di riconoscere le unità testuali ed i loro rapporti
semantici cioè la coerenza del testo (è il risultato dei
processi cognitivi degli utenti)
Saper riconoscere unità testuali diverse: unità di introduzione /
esempio / sviluppo di un’idea e fare una gerarchia
ANAFORA
Ogni testo contiene parole che, prese isolatamente, non hanno un significato
specifico.
Questo, quello, che, lo, ecc. sono elementi che assumono un senso solo quando
vengono messi in rapporto con altre parole.
"C'è una bicicletta rossa, ce n'è una bianca, una da donna. Quella da donna...."
Questa frase è piena di anafore, cioè di parole che rimandano ad altri significati.
La comprensione di questi elementi è essenziale per la comprensione del testo.
Capire vuol dire smontare un testo e fare una
gerarchia delle unità d’informazione ?
ma come?
Lo schema/la mappa serve a IMPARARE l’ordine logico con cui
è costruito un testo
Come è difficile…………………….
….soprattutto se la lettura
serve ad imparare ed io non ci
riesco!!!!!
MOVIMENTI OCULARI DI UN NORMOLETTORE
58
MOVIMENTI OCULARI DI UN DISLESSICO
Discalculia - Colombo Adalgisa
Ricerche molto recenti hanno studiato:
percezione visiva e l’attenzione spaziale (effetto crowding= gli
elementi adiacenti interferiscono nella visione della lettera e per
vedere in periferia è indispensabile muovere gli occhi)
Per i DSA che già fanno molti movimenti ( 56 contro i 18 dei
normolettori) è importante utilizzare un carattere di 14pt ed
aumentare la spaziatura tra le lettere, almeno 2,5 pt perché
questo riduce l’effetto crowding
effetto immediato di
miglioramento sia nella diminuzione degli errori (50%) che
aumento della velocità (0.3 sillabe/sec.)
Semplificazione grafica del testo
Didattica inclusiva: interventi per ridurre le
difficoltà nella scrittura
Esempi di scrittura su “consegna”
La grammatica: quale grammatica?
Esistono anche altre proposte di grammatiche “nuove” e
“semplici” come la grammatica valenziale applicata da F. Sabatini
allo studio della lingua italiana
Consegna: costruisci lo schema grafico seguendo l’esempio
Grammatica tradizionale in forma VISIVA
Notabarolo “Grammatica facile”
……. il famoso “metodo di studio” ??????
Uno studente DSA NON può permettersi di leggere più volte
il materiale da studiare
La LETTURA per studiare deve essere una ricerca predefinita
di informazioni ed essere accompagnata anche dall’ascolto!
Per tutti gli studenti/esse è importante il
metodo di studio /abilità di studio
per uno studente/essa DSA
il metodo di studio è il primo ed il più
importante strumento di compensazione
e
la sua costruzione è parte della didattica
Le competenze compensative
vanno costruite attraverso un processo formativo
in cui studenti|esse ed insegnanti hanno un
ruolo attivo e non possono limitarsi a
“consentire” che il p.c. o il registratore vengano
semplicemente utilizzati.
cosa è impegnato a fare lo studente/essa:
Il metodo di studio
a scuola:
1. attenzione
2. adattamento
all’insegnante = vuol dire
sapere COSA devo fare
3.chiedere spiegazioni
4. trovare sostituti agli
“appunti”
Importante: la connessione tra nuove
e già acquisite competenze
Il metodo di studio
a casa:
1. consultare il materiale
affrontato in classe, il
giorno stesso
2. farsi delle domande
sul materiale (servono
alla memorizzazione)
3.cercare le risposte
utilizzando strategie per
la ricerca definita delle
informazioni
Il metodo di studio è PERSONALE perché tiene conto di:
a)
•
•
•
•
autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo : la
conoscenza dei propri punti forza e punti di debolezza permette di
riflettere sul proprio modo di lavorare
impostare un approccio multisensoriale agli argomenti
(per evitare che la letto/scrittura sia l’unico veicolo dell’apprendimento e
soprattutto la ri-lettura non affatichi troppo, rendendo precario il processo
di comprensione/elaborazione del testo)
sviluppare abilità di problem solving
saper gestire il fattore “tempo”
utilizzare schemi, mappe concettuali, sintesi vocale, libri digitali,
audio libri, software di lettura e rielaborazione testi con il p.c
b) motivazione e autostima: migliorano se riesce a scoprire strategie
personali
c) strategie di controllo metacognitivo: servono a riconoscere ed evitare gli
errori, ad esempio esercitare l’ascolto per periodi brevi 10 minuti per volta,
prima di affrontare un audiolbro, e porsi domande su cosa si ha ascoltato
oppure imparare ad usare le tabelle/ mappe in modo
compensativo
Competenza= capacita’ di generalizzare e usare in
modo funzionale, in risposta ai diversi bisogni, le
conoscenze e le capacita’ sviluppare nei processi di
apprendimento.
Per i DSA le competenze compensative sono
• specifiche
•collegate alle situazioni di maggiori difficolta’
•richiedono consapevolezza dei propri limiti
• permettono un uso efficace in termini di tempo e di
corretta applicazione delle nuove tecnologie quali
LEGGIXME – PERSONAL READER – ALFA READER
che sono un modo nuovo di studiare con i libri
digitali e la sintesi vocale…non solo uno strumento per
leggere|scrivere.
Leggere con la SINTESI VOCALE
migliora la velocità di lettura
la comprensione
il tempo di attenzione
la motivazione
l’autoefficacia
HA UN EFFETTO ABILITANTE
È importante considerare la relazione degli
studenti/esse con il loro disturbo e la sua trasparenza:
l’uso del p.c.
è una opportunità non una differenza sminuente….ma
e’ indispensabile usarlo bene, con padronanza e
consapevolezza.
Spesso la causa del suo rifiuto e’ la scarsa
considerazione della sua efficacia ed il fatto che per
“attrezzarsi” necessita di tempo e di un lavoro
specifico
Cosa devo fare?
Considero tutte le
possibilità
Metacognizione:
riflettere sulla
strategia da adottare
Fisso l’attenzione
Controllo la mia risposta
Scelgo una risposta
faccio …………….imparo
vedo…………….ricordo
“far parlare le mappe”
perchè la mappa concettuale ??????
•permette di descrivere in un grafico le proprie
conoscenze intorno a un argomento secondo un
principio cognitivo di tipo costruttivista;
•aiuta a memorizzare i contenuti perché ne
favorisce l’organizzazione logica ed evidenzia i
collegamenti tra le informazioni;
•favorisce la memoria visiva;
•facilita e potenzia anche la comprensione
grazie all’insieme delle connessioni logiche che
collegano i concetti anche in modo flessibile e
dinamico.
•minimizza i punti deboli dello studente/essa
DSA compensando la lentezza nella lettura, la
stanchezza nell’attenzione, la disorganizzazione,
la difficoltà di comprensione del testo e la
scarsa organizzazione delle idee
Una distinzione importante
Mappe concettuali
Mappe mentali
sono molto diverse e hanno finaltà diverse
LE MAPPE SVILUPPANO L’INTEGRAZIONE
DEGLI EMISFERI
Emisfero
sinistro:
• logico
• lineare
• pratico
• analitico
• deduttivo
• Emisfero
destro
intuitivo
• sintetico
• induttivo
• creativo
costruendo
mappe
scrivendo
con il
computer
mentali
Organizzando
l’argomento
disciplinare in
mappa
concettuale
Imparare
a
studiare
unificazione
in contemporanea
percezione
in contemporanea
omogeneizzazione
in contemporanea
interpretazione
gestalt
WERTHEIMER
principio di
pregnanza
principio di continuità
legge di
Rubin
principio di chiusura
principio di vicinanza
principio di somiglianza
Dal libro di testo alla mappa = la costruzione delle mappe
concettuali necessita di una specifica attività formativa
1.
Brainstorming sull’argomento disciplinare affrontato
2.
Prima lettura del testo (attraverso la sintesi vocale o un
docente)
3.
Seconda lettura del testo con sottolineatura delle parti
importanti anche attraverso l’analisi degli indicatori testuali
(titolo e altre informazioni tipografiche di struttura, immagini)
4.
Selezione dei concetti importanti da tradurre in parole chiave,
distinguendo tra parole-concetti e parole-legame
5.
Costruzione della prima versione della mappa con un software
specifico (Inspiration, C-map, FreeMind, Super mappe)
6.
Confronto con mappe di altri compagni e discussione
•
•
•
•
•
•
•
Verifiche
coerenti con il percorso
costruite modo da far emergere i livelli di competenza
dello studente/essa
divise in mini-verifiche, anche ravvicinate nel tempo,
per orientare e rispettare lo sforzo cognitivo dello
studente/essa
prevedano uso di strumenti compensativi (sintesi
vocale/ dizionario digitale/correttore
ortografico/mappe per il recupero di concetti/nessi e
percorsi in modo efficace e produttivo)
riduzione delle richieste del 30%
strutturate con esercizi con i quali lo studente ha
familiarità
nel caso siano orali rispettare la soglia di attivazione
linguistica
Caratteristiche del testo della verifica:
• utilizzo di lessico ad alta frequenza
• lessico contestualizzato
• uso di immagini chiave
• se a risposta multipla evitare «inganni linguistici»
Consegne chiare e semplici evitando richieste plurime o
l’uso di negazioni
Inserire come spiegazione della consegna esempi
chiarificatori
Dal punto di vista grafico:
Usare un carattere che permetta una chiara decodifica
delle singole lettere ed usare il grassetto per evidenziare
parole chiave e consegne
Valutazione
valutare il raggiungimento degli obbiettivi di
globalità tenendo conto dell’ efficacia
comunicativa
valutare il contenuto e non la forma
non enfatizzare gli errori
attribuire i punteggi relativi ai singoli esercizi
in modo equilibrato
saper osservare sistematicamente lo
studente/essa nei vari momenti scolastici
cogliendo aspetti utili a conoscere meglio le
sue competenze.
Grazie dell’attenzione
E-mail:
[email protected]