economica - Camera di Commercio di Bologna

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economica - Camera di Commercio di Bologna
BOLOGNA
economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
www.bo.camcom.it
Gen.-Feb. 2007 - N. 1 - Anno XLVII
Budrio, boom e high-tech
nell’hinterland
PREMI CAMERALI
PER LE IMPRESE
Sei categorie di riconoscimenti
per le aziende e gli imprenditori
che sono un esempio virtuoso
PAG. 9
LE PERSONE
NELLE ORGANIZZAZIONI
L’importanza di definire ruoli
e responsabilità per rendere
reciproche le aspettative e scorrevoli
ed efficaci le interazioni
PAG. 10
RIPRESA,
QUALCHE SEGNALE C’È
I dati relativi al 3o trimestre 2006
indicano nel settore
del manifatturiero valori di crescita
che mai si erano registrati
negli ultimi 5 anni
PAG. 12
L’EDITORIALE
di Gian Carlo Sangalli
L’istituzione pubblica
delle imprese
Avverto un po’ di confusione ultimamente sulla natura pubblica della Camera di commercio.
Semplificare può essere fin troppo facile: le Camere di
commercio sono rette da organi (Consiglio e Giunta)
composti dai rappresentanti delle diverse realtà ecoSEGUE PAG. 3
Mobilità, problematiche sociali
e sviluppo economico rappresentano
le linee strategiche per il futuro. Tra
gli obbiettivi, la creazione di un nuovo
polo agroalimentare ed innovative
strutture di accoglienza a supporto
dell’importante polo della riabilitazione
e della protesica di Vigorso
PAGG. 4-8
MARCONI DA RECORD:
4 MILIONI DI PASSEGGERI
I transiti nazionali hanno avuto
l’aumento maggiore.
In calo i charter
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BOLOGNA
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economica
Gennaio-Febbraio 2007
L’ EDITORIALE
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
di Gian Carlo Sangalli
Presidente della CCIAA di Bologna
BOLOGNA
economica
Periodico della Camera di Commercio
Industria Artigianato e Agricoltura
Direzione e redazione
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Tel. 051/6093288
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Direttore editoriale
Gian Carlo Sangalli
Direttore responsabile
Marco Tavasani
Caporedattore
Francesco Baccilieri
Hanno collaborato
Simona Andronaco,
Andreea Elena Ciobanu,
Giorgio Costa, Gianluca De Filippi,
Mario Gallotta, Anna Maria Megna,
Luca Orsi, Gaetano Rucco,
Simona Storchi, Patrizia Zini
Progetto grafico
Mediamorphosis
Fotocomposizione e stampa
Galeati Industrie Grafiche
via Selice, 187 - Imola (BO)
Fotografie
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n. 2820 del 23/12/58
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Bologna Economica viene inviata in
omaggio a tutte le imprese della Provincia
di Bologna iscritte al Registro delle Imprese,
organizzazioni di categoria, banche,
autorità cittadine, amministrazioni locali,
Ambasciate, Camere di commercio
Delle opinioni manifestate negli scritti sono
responsabili gli autori, dei quali la
direzione intende rispettare la piena libertà
di giudizio
Questo periodico è associato alla
Unione Stampa Periodica Italiana
nomiche presenti in provincia. C’è chi sostiene che le imprese sarebbero socie della Camera di commercio e quindi questa sarebbe un ente privato.
Chi afferma questo ignora che un’istituzione non ha soci. I cittadini non sono soci
degli Enti locali Regione, Provincia e Comune.
Sommario
UNO SGUARDO IN PROVINCIA
La Camera di commercio è un ente pubblico. Non ha mai avuto nella sua storia –
le cui origini possono risalire al Medio Evo – natura di impresa privata.
A Budrio vince l’agricoltura
Giorgio Costa
Non voglio riportare definizioni giuridiche (ma chi desidera approfondire può innanzitutto fare riferimento alla Legge n. 580 del 1993).
Giesse, innovazione e qualità
5
Patfrut, la garanzia della certificazione 5
Nuova Renopress, qualità automatizzata 5
Simona Andronaco
Voglio invece sottolineare che i risultati dell’attività della Camera di commercio
sono risultati a disposizione di tutta la collettività delle imprese della provincia.
È questa la natura concretamente pubblica che ne dimostra l’attività.
Attività a favore di tutti: imprese piccole e grandi, appartenenti o meno a gruppi
imprenditoriali, inserite o meno all’interno di forme di rappresentanza economiche.
L’Aeroporto, la Fiera, il Centro Agro Alimentare, l’Interporto sono nati perché il
sistema imprenditoriale della provincia ne aveva necessità e perché questa necessità ha trovato unità di intenti e di risorse all’interno dell’Ente pubblico Camera di
commercio, che in tali progetti ha avuto al suo fianco le altre istituzioni pubbliche
della città.
Anche i 268 milioni di euro di investimenti stimolati grazie ai contributi erogati
dalla Camera di commercio negli ultimi 4 anni sono ciò che l’Ente mette a disposizione come bene competitivo territoriale.
E – proprio perché istituzione pubblica – la Camera di commercio lo mette a disposizione in piena autonomia.
La Camera di commercio è dunque il luogo pubblico di confronto tra i diversi valori che prendono corpo nella nostra realtà economica.
Da questo confronto nascono la generazione di senso ed idee che solo l’ambito
pubblico di ricomposizione degli interessi e degli obiettivi può poi portare a compimento.
È questa la ricchezza concreta dell’essere l’istituzione pubblica delle imprese.
Ciap, con Honda verso il mondo
6
Rizzoli ortopedia, la certezza di un nome 6
Pizzoli, quando si dice patata
6
Simona Andronaco
Ricerca e innovazione all’avanguardia
La vittoria di Zanardi
Medici e ingegneri della riabilitazione
Simona Storchi
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Il forte meccanico di Budrio
Un memorial per il centenario
Luca Orsi
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NOTIZIE IN BREVE
Premi camerali per le imprese
www.infoexport.it
Il tachigrafo digitale
Novità per le imprese
Prezzario opere edili
Occhio alle telefonate false
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9
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9
9
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FORMAZIONE E QUALITÀ
Le persone nelle organizzazioni
Anna Maria Megna
L’attività corsuale del Ctc
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CONGIUNTURA
Ripresa, qualche segnale c’è
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NOTIZIE IN BREVE
Un seminario sui brevetti e i marchi
Novità su liberalizzazioni
Universitas Mercatorum
Una Camera “di qualità”
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13
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INFRASTRUTTURE
Marconi da record:
4 milioni di passeggeri
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PREVIDENZA
INPS, più contributi per i collaboratori 16
Mario Gallotta
RAPPORTO BANCHE-IMPRESE
Basilea 2, lo stato dell’arte
Gianluca De Filippi, Gaetano Rucco
18-19
INDICI
Calcolo del valore della moneta
20
MERCATO E CONSUMATORI
Romania, istruzioni per l’uso
Andreea Elena Ciobanu
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EXPORT
Opportunità commerciali
www.bo.camcom.it
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economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
UNO SGUARDO IN PROVINCIA
Gennaio-Febbraio 2007
A Budrio vince l’agricoltura
Un territorio ricco ma che non
vuole fermarsi sul facile sedile della continuità. E cerca di disegnare la sua traiettoria di sviluppo affrontando essenzialmente tre nodi: mobilità, sviluppo economico, problematiche sociali. Il comune di Budrio è sotto scadenza elettorale,
fatto che induce a bilanci, da parte della
maggioranza come dell’opposizione. E,
lungi dal trarre conclusioni sull’efficienza
o meno dell’amministrazione in carica,
partiamo dai numeri del Comune, quarto
per estensione della Provincia di Bologna, con – dati di fine 2006 – 16.393 abitanti (le famiglie sono 6.983 e la media
di persone per nucleo è di 2,35), cresciuti di 800 unità negli ultimi 4 anni. Frutto
di un continuo e crescente movimento di
arrivi soprattutto da Bologna “grazie spiega il sindaco Carlo Castelli, Ulivo (nella foto al centro) - alla convenienza del
mercato immobiliare, che sconta prezzi
inferiori di almeno il 20% al capoluogo
di provincia e alla buona dotazione infrastrutturale e di servizi”. Forte, qui come
altrove e in crescente aumento, la componente anziana visto che i residenti
oltre i 65 anni rappresentano il 23,4%
della popolazione.
Per quel che riguarda il tessuto produttivo (quasi una impresa ogni otto addetti)
la realtà economica di Budrio, dati al 31
dicembre 2006, si regge su un tessuto di
1.940 imprese e il dato che sorprende è
vedere che quelle agricole (564) sono
ancora numericamente in prevalenza
rispetto al commercio (377), al manifatturiero (263) e alle costruzioni che
comunque raggiungono la ragguardevole quota 261. A queste vanno aggiunte
568 imprese artigiane. Gli occupati sono
in totale 7.500, poco meno della metà
della popolazione residente, inclusi bambini e anziani, equamente ripartiti tra settore privato (3.860) e pubblico (3.640).
Relativamente al grado di istruzione, il
12% dei maggiorenni è laureato e il 40%
possiede un titolo di scuola media superiore, “dati – spiega ancora il sindaco –
che qualificano Budrio come uno dei
comuni con il più alto livello di istruzione della provincia”.
Dal punto di vista economico, le prospettive maggiori riguardano la creazione di
un nuovo polo agroalimentare che
dovrebbe ruotare attorno all’azienda Pizzoli (lavorazione delle patate, 45 milioni
di ricavi nel 2006, in crescita di oltre il
20% sull’anno predente) che rappresenta
il più importante insediamento industriale del comune. Nel contesto, tuttavia, di
un Piano di sviluppo intercomunale che
assegna al Comune di Budrio la possibilità di realizzare un’area produttiva di 60
Oltre 560 aziende su un totale di 1940
sono attive nel settore primario e contribuiscono
alla ricchezza di un territorio
dalle forti potenzialità espansive
ettari nei prossimi 15 anni. “Il nostro
obiettivo è quello di assecondare la richiesta dell’azienda di trasferirsi in zona meno
centrale e con l’occasione si potrebbe realizzare un insediamento che dia luogo ad
una vera e propria filiera agroalimentare,
con la produzione Pizzoli (nella foto in
alto), i frigoriferi di stoccaggio del prodotto da lavorare e un centro per la trasformazione energetica delle biomasse.
Tutto dipende dagli accordi di filiera anche
con i produttori di patate che riusciremo a
realizzare”. Da parte sua Nicola Pizzoli
conferma la volontà dell’azienda di crescere in loco, “nonostante non sia mancate le possibilità di trasferirci in altre province e in altre nazioni”. Oggi il nostro
obiettivo è creare qui, a Budrio, un sito
produttivo di circa 10 ettari, di cui 4 coperti, con un investimento di 25 milioni”.
Ma dal punto di vista economico grande
rilievo ha già oggi, ma potrebbe averne
ben maggiore in futuro, il polo della riabilitazione e della protesica di Vigorso (nel-
la foto in basso). Ogni anno transitano
dalla frazione di Budrio circa 8mila
pazienti e 12mila persone tenendo conto degli accompagnatori. Il centro è noto
in Italia, e non solo, per il livello raggiunto nella protesica grazie alla collaborazione con gli istituti ortopedici Rizzoli di Bologna. “La nostra idea – spiega
il sindaco Castelli – è quella di aumentare e migliorare il livello di ricettività
creando strutture ricettive per ipovedenti e soggetti con difficoltà motorie mettendo a frutto le migliori tecnologie disponibili in fatto di domotica”. Ma il centro ha anche una forte valenza a livello
di ricerca vista la presenta del laboratorio
di ricerca sulle tecnologie per la riabilitazione che riceve sostanziosi finanziamenti (poco meno di un milione di euro)
anche nell’ambito del programma del
Piano triennale per innovazione messo a
punto dalla regione Emilia-Romagna.
Infine le questioni infrastrutturali. “Si tratta di uno dei punti qualificanti del prossimo mandato di governo comunale”, spiega l’attuale sindaco. La nostra idea è che
si debba realizzate una sostanziale ricucitura della città di Budrio che tende a
espandersi verso est ma questo sviluppo
avviene al di là della ferrovia. E allora si
deve mettere in campo una nuova progettualità per realizzare sottopassi e favorire i collegamenti tra la città di oggi e
quella che verrà con un insediamento per
almeno 3mila abitanti”. Il tutto senza trascurare i servizi sociali. “Innanzitutto
dovremo affrontare l’immigrazione e l’aumento dell’età dei nostri residenti. Ma
partiamo da un buon tipo di servizio: basti
dire che a Budrio non c’è un solo bimbo in
lista d’attesa per il nido”. Vista dall’opposizione la città di Budrio presenta anche
qualche ombra. “La questione più spinosa – spiega Gabriele Cantelli, Udc – è
legata all’attuazione del piano regolatore ereditato dalla precedente Giunta. Un
Piano che penalizza il centro storico a
vantaggio di una periferia disordinata e
che di fatto è diventata un quartiere dormitorio. Con l’aggravante di aver tolto il
mercato dal centro creando un danno
rilevante al commercio cittadino non
ambulante. Per no dire della lottizzazione “Creti” che noi chiamiamo la “piccola
Venezia” per il fatto che il terreno è molto basso e le piogge intense hanno effetti rilevanti”. Non va tutto bene, secondo
Cantelli, anche per quel che riguarda la
programmazione del territorio “che è tutta affidata alla concertazione tra pubblico e privato e spesso a farne le spese è
l’interesse generale della collettività”.
di GIORGIO COSTA
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UNO SGUARDO IN PROVINCIA
Giesse, innovazione
e qualità
Sul mercato da oltre 40 anni, Giesse, marchio principale di Giesse Gruppo
Industriale, è leader europeo nella produzione di meccanismi e accessori per
serramenti in alluminio, con una gamma
di prodotti che va dai componenti per
finestre alle maniglie, fino ai meccanismi
e sistemi di apertura manuale.
“L’obiettivo di Giesse è operare con professionalità nel rispetto dei valori fondamentali della qualità, dell’innovazione e
del design nell’ideazione, nella realizzazione e nella commercializzazione di
soluzioni per aperture e chiusure manuali e automatiche dei serramenti”, spiega
Marco Lambertini, presidente di Giesse.
Da piccola azienda artigianale sorta nel
1965 con un fatturato di 20 mila euro,
oggi Giesse si è trasformata in una holding internazionale dal fatturato di oltre
cento milioni di euro, 534 addetti, oltre 8
mila prodotti a catalogo, più di cento brevetti registrati.
Il salto di qualità avviene negli anni ’90:
nel giro di dieci anni, Giesse passa da
2mila a 35mila metri quadrati di estensione degli impianti e nel 2000 costituisce
Gsg International spa, società che riunisce la produzione e la commercializzazione di tutti i marchi del gruppo, presente in Italia, Argentina e Cina con siti
produttivi e con filiali in Francia, Grecia,
Spagna, Portogallo, Medio ed Estremo
Oriente, oltre a una rete di distributori
ufficiali sparsi per il mondo.
Attualmente il fatturato all’estero ha raggiunto il 60% del totale venduto del
gruppo. In particolare, continua Lambertini, “Far East e Middle East, trainati da
un’elevata crescita demografica e dal
boom del prodotto interno lordo, sono
entrambi mercati di grande potenziale
per Giesse”. Nel 2004 Giesse ha avviato
un nuovo impianto produttivo in Cina, che
servirà il mercato dell’Estremo Oriente.
Nel 2005 è partita una filiale a Dubai e
sono stati creati uffici a Mosca e a Istanbul.
“Nel mondo come in Italia, la marca Giesse è da sempre portatrice di opportunità
per chi la sceglie. Parliamo di opportunità quando sottolineiamo quei sei buoni
motivi che determinano il successo di una
finestra in alluminio: bellezza, tenuta al
freddo, durata, ecocompatibilità, sicurezza e attenzione a ogni tipo di design”,
chiarisce Lambertini.
Una qualità che Giesse garantisce con le
certificazioni (Iso 9001, EN 1935), ma
anche con l’attenzione alla formazione
continua per i suoi dipendenti: “Crediamo fortemente – interviene ancora Lambertini – nell’importanza di sviluppare
costantemente il nostro capitale umano
attraverso una formazione che ne accresca il valore in termini di conoscenze,
competenze e capacità”.
“Oggi – conclude Lambertini – parliamo il
linguaggio della tecnologia e dell’innovazione, ma continuiamo a considerare i
rapporti umani come uno dei principali
punti di forza dell’azienda, rapporti tra
persone che sono con noi da anni o che
sono nostri clienti da generazioni”.
di SIMONA ANDRONACO
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
Patfrut, la garanzia
della certificazione
Nata nel 1970 come Produttori
Patate, la cooperativa prende il nome di
Patfrut nel 1997, divenendo punto di riferimento per tutto il settore ortofrutticolo
della provincia di Bologna.
Oggi Patfrut ha un fatturato di oltre 22
milioni di euro, conta cinque stabilimenti
(uno quello di Budrio, portato in dote dalla Delta Frutta al momento della fusione
con la Produttori Patate), con una capacità
frigorifera di stoccaggio di oltre 300 mila
quintali di prodotto, e si avvale della collaborazione di 130 dipendenti.
La cooperativa associa oltre 300 aziende
agricole, che coltivano più di mille ettari di
superficie fertile e assicurano una produ-
zione tracciabile in ogni suo passaggio,
garantita dalla certificazione Iso 9001:2000.
Patfrut commercializza oltre 500 mila quintali di prodotto fresco all’anno, tra patate e
semi di patate, cipolle, mais dolce, frutta,
pomodori. Ma il suo core business resta
senza dubbio quello legato alla patata, di
cui “Budrio è considerata la patria”, spiega
il direttore generale Roberto Chiesa.
Fiore all’occhiello della sua produzione è
Selenella: la patata arricchita al selenio,
antiossidante naturale. Introdotta sul mercato cinque anni fa, “sta vivendo un
momento di grande crescita con incrementi nelle vendite del 25 per cento l’anno”, afferma il direttore generale, Roberto
Chiesa. Il suo lancio è stato, per Patfrut, un
modo per dare riconoscibilità sul mercato a
un prodotto, la patata del Bolognese, che
“ha caratteristiche uniche e proprio per
questo è molto imitata”, aggiunge Chiesa.
Alla base della riuscita dei prodotti di Patfrut, sta la strategia distributiva della
cooperativa. Fin dall’inizio degli anni ‘80,
la cooperativa intrattiene stretti rapporti
con la grande distribuzione, un canale verso il quale confluisce oggi l’80% della sua
produzione. “All’epoca – racconta Chiesa –
si trattava di una scommessa, visto che la
grande distribuzione in Italia era ancora in
una fase embrionale, ma alla fine la scelta è risultata vincente: oggi siamo partner
di riferimento delle tre più grandi catene
italiane: Coop, Esselunga e Conad”.
“Patfrut – prosegue il direttore generale –
ha da sempre perseguito la valorizzazione
dei produttori associati, guidandone e controllandone la produzione, grazie a uno
staff di tecnici agricoli e a investimenti continui in macchinari e strumenti di analisi”.
Questo vuol dire garanzie per i produttori
associati, che “affidandosi a Patfrut – afferma Chiesa – negli ultimi otto anni hanno
avuto in media un prezzo di liquidazione del
prodotto più alto del 20% rispetto agli altri”.
Ma si traduce anche in una tracciabilità delle procedure di produzione tutta a vantaggio del consumatore. ”Il nostro sistema di
produzione – spiega il direttore – è tracciabile sin dalle sementi. Quando arrivano nei
nostri stabilimenti, hanno un codice a barre
che ne identifica l’origine e la lavorazione e
che va a completare le informazioni sul prodotto finito”. Inoltre, per Selenella Patfrut
ha fatto poi un passo in più: “Trascrivendo il
codice a barre che si trova sulla confezione,
è il nostro sito a fornire al consumatore finale tutte le caratteristiche della patata che
ha acquistato”, conclude Chiesa.
SI.AN.
Nuova Renopress, qualità automatizzata
Da oltre quarant’anni, Nuova Renopress si occupa di stampaggio in lega d’alluminio utilizzando la tecnica della pressofusione e delle lavorazioni meccaniche
per clienti come gruppo Bosch, Poltrona
Frau, Yamaha, Aprilia e Honda. Nata nel
1963 a Bologna sulle rive del Reno, oggi
opera a Budrio, dove si è trasferita nel ’74.
”Nuova Renopress – spiega il presidente,
Alberto Ponzellini – si trova a Budrio per
scelta dei precedenti proprietari, scelta che
si è rivelata ottima avendo trovato nell’amministrazione comunale un interlocutore sensibile, così come nella sua collocazione logistica un ottimo compromesso
per quanto riguarda la distanza dal centro
di Bologna e l’accesso alle autostrade”.
Con uno staff di 152 persone e un fatturato di oltre 21 milioni di euro l’anno, dal
1997 Nuova Renopress è gestita operativamente dalla famiglia Ponzellini, tramite la propria finanziaria, Penta. “Abbiamo investito 12 milioni e mezzo di euro
– spiega ancora Alberto Ponzellini – per
automatizzare completamente la fonderia grazie all’utilizzo di robot. In più abbiamo creato un nuovo reparto per le lavorazioni meccaniche, allo sviluppo del
quale negli ultimi anni abbiamo rivolto
particolare attenzione, offrendo in questo modo ai clienti tutti i vantaggi della
fornitura di un prodotto finito”.
La fonderia è specializzata nella produzione di componenti con caratteristiche tec-
nologiche avanzate per un tonnellaggio
che va da 400 fino a 1100 tonnellate. Tutte le presse impiegate sono completamente robotizzate con la tranciatura che
avviene durante la fase di stampaggio. La
produzione – fortemente orientata verso
l’estero al quale sono destinati circa i due
terzi della produzione dell’azienda – spazia
da componenti per il settore automotive a
elementi per scooter e motociclette, fino a
componenti per il settore tecnico e l’arredamento. Per esempio, racconta Ponzellini, “da pochi mesi, poi, abbiamo intrapreso la vendita di sedie in alluminio tramite
importanti distributori”.
La qualità della produzione viene poi
garantita da un sistema di controllo suc-
cessivo. L’azienda dispone infatti di un servizio di controllo della composizione della
lega mediante spettrometria e indagini
attraverso due macchine dimensionali in
3D, controlli radioscopici e autocontrolli da
parte degli operatori. In più Nuova Renopress possiede una sala metrologica dotata di proiettore di profili Nikon e durometro.
”Già da anni – riprende Ponzellini – la Nuova Renopress è una delle pochissime fonderie in Italia con la certificazione Iso Ts
16949, che per il settore dell’automotive è
diventata ormai quasi indispensabile per
poter soddisfare severe richieste qualitative, tecniche, logistiche ed economiche”.
SI.AN.
BOLOGNA
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economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
UNO SGUARDO IN PROVINCIA
Ciap, con Honda
verso il mondo
Di proprietà di Honda Motor dal
1988, la Ciap di Budrio, produttrice da oltre
20 anni di trasmissioni a ingranaggi per
cambi di velocità, gruppi di trasmissione
primaria e distribuzione, avviamenti e
bilanciatori, mantiene uno stretto legame
col territorio nel quale è nata e opera fatturando oggi 18 milioni di euro l’anno.
Nata a Budrio nel ’63 come produttore di
particolari per apparecchi ottici e per macchine di elaborazione dati, la Costruzione
italiana apparecchi di precisione, da cui l’acronimo Ciap, si converte alla produzione
d’ingranaggi per motocicli, che oggi rappresenta la sua attività principale, negli
anni ‘70. Gli anni ottanta segnano una
svolta significativa: dopo qualche anno di
collaborazione, nell’88 la Honda Motor
rileva l’intero capitale dell’azienda. L’arrivo in Consiglio di amministrazione di
responsabili giapponesi segna la svolta
verso l’internazionalizzazione dell’azienda.
“La soddisfazione nel comprare, vendere
e creare, il rispetto per l’individuo e il ciclo
Plan Do Check Act, (Pdca) su cui si basa la
filosofia Honda, sono tra gli elementi principali che il nostro management considera elementi base nel lavoro quotidiano”,
afferma Takayoshi Fukai, amministratore
delegato dell’azienda. A spiegare in cosa
consiste il Pdca è Danilo Pizzirani, responsabile amministrativo dell’azienda: “Vuol
dire ‘pianifica, fai, controlla, agisci’. In
sostanza, si tratta di pianificare l’azione in
modo dettagliato e poi di valutare il risultato in base al progetto, in modo da capire in che cosa ci si è discostati e da migliorare la performance successiva”. Con uno
stabilimento di 6.500 metri quadrati coperti su un’area di 12 mila e una forza lavoro
di 90 dipendenti, la Ciap produce in un’ottica di just in time e di collaborazione con
clienti e fornitori. I clienti partecipano a
tutta la fase di progettazione e di realizza-
zione di un nuovo prototipo, con la possibilità di intervenire per ottimizzare e
migliorare il prodotto. “Una fase che dura
almeno due anni e che per noi è fondamentale visto che produciamo prevalentemente su commessa”, chiarisce Pizzirani. Inoltre, continua Fukai “sulla base delle indicazioni del gruppo Honda, Ciap
segue concetti di integrazione con il territorio in cui vive. I rapporti con i fornitori,
in particolare le piccole imprese locali,
sono improntati a regole di chiarezza e credibilità, che permettono di avere positive
collaborazioni, alla ricerca di efficienze e
di riduzioni di costi”. Rapporto col territorio
per Ciap significa anche rispetto dell’ambiente e sicurezza sul posto di lavoro, “considerati prioritari nel ciclo produttivo”, assicura Fukai. E così, oltre alla qualità dei prodotti e dei processi produttivi certificata
con l’Iso 9001, Ciap ha ottenuto a dicembre scorso la certificazione Iso 18001 sulla sicurezza, mentre l’Iso 14001 sulla tutela dell’ambiente è il risultato del lavoro
dell’azienda nella limitazione degli sprechi energetici e nel recupero dei materiali. “Se riutilizzare gli scarti nella lavorazione dell’alluminio o dell’acciaio è piuttosto
semplice, ci stiamo impegnando per ridurre l’impiego degli oli, più difficili da riciclare, per esempio usando tecniche di
stampaggio a freddo”, conclude Pizzirani.
di SIMONA ANDRONACO
Gennaio-Febbraio 2007
Rizzoli ortopedia,
la certezza di un nome
Le sue radici affondano nell’800
quando, per affiancare gli Istituti ortopedici Rizzoli di Bologna, nascono le Officine
Ortopediche Rizzoli. Dal 2003 diventata
Rizzoli Ortopedia, è oggi la più grande
azienda privata italiana del settore, presente in tutto il Paese con una rete di filiali, partner e punti di assistenza, ma che
conserva a Budrio il suo cuore pulsante.
La nascita nel 1896, dunque. Poi il nome
Rizzoli diventa in breve tempo punto di
riferimento per la produzione di protesi e
tutori personalizzati. Nel secondo dopoguerra, nuovi materiali permettono di realizzare protesi sempre più leggere e precise. Negli anni ’60 Rizzoli migliora anco-
ra la resistenza e l’affidabilità dei suoi prodotti grazie all’utilizzo di nuovi materiali
plastici, leghe leggere di provenienza
aereonautica e nuovi tipi di acciaio.
Ancora oggi ricerca e innovazione contraddistinguono l’azienda, che dal 1984
ha iniziato un cammino verso la privatizzazione conclusosi nel 2004 con il passaggio sotto il controllo del gruppo
Seconda Investimenti, che ne ha riorganizzato l’attività. “Oggi Rizzoli Ortopedia –
spiega Daniele Brusa, amministratore
delegato dell’azienda – fattura oltre 27
milioni di euro e ne investe in ricerca e
sviluppo una percentuale in costante crescita: dall’1% del 2004 si è passati al
2,2% dell’anno scorso”.
Una crescita consolidata grazie ad acquisizioni recenti: nel 2006 entrano a fare parte del gruppo la Sanitaria S.Orsola, punto
di riferimento nel Bolognese per i prodotti sanitari e ortopedici, e Sanigenica di
Genova, specializzata in Liguria e basso
Piemonte in ausili per la riabilitazione.
L’azienda conta 24 filiali e cento punti di
assistenza in tutta Italia, duecento addetti, tra i quali circa 90 tecnici ortopedici. Di
questi, cinquantuno operano nella sede
centrale e produttiva di Budrio, “dove –
spiega Brusa – altri operatori sia nazionali sia internazionali hanno la loro sede,
identificando questa città come vero e
proprio cluster nazionale delle conoscenze tecniche di settore”.
Nonostante la presenza su tutto il territorio italiano, infatti, Budrio resta comunque il cuore del sistema Rizzoli: “È proprio la produzione centralizzata nello stabilimento di Budrio, dove un moderno
sistema Cad-Cam che stiamo aggiornando con l’inserimento di un robot ad alto
contenuto tecnologico e di pistole laser
per la rilevazione tridimensionale delle
forme accelera i percorsi produttivi e la
qualità del servizio, a rendere possibile
la nostra ampia presenza territoriale e l’uniformità di servizio fornito anche nelle
zone più remote”.
Nelle filiali di proprietà, il personale tecnico prende le misure per la realizzazione
delle protesi e poi le consegna e addestra
al loro uso. Negli oltre cento punti assistenza, attivi presso strutture ospedaliere
pubbliche e private, centri di riabilitazione, farmacie e sanitarie, i tecnici ortopedici Rizzoli collaborano con gli operatori
sanitari fornendo la propria consulenza.
Infine, dove non ci sono filiali, esiste una
rete di ortopedie partner che si affidano
ai prodotti di ortopedia tecnica realizzati
nello stabilimento produttivo di Rizzoli.
SI.AN.
Pizzoli, quando si dice patata
La scommessa è partita da Budrio
nel 1926, quando Mario Pizzoli inventava il
business della commercializzazione delle
patate tipiche della zona. In ottant’anni,
giunta alla terza generazione familiare, Pizzoli si è dedicata anche alla loro lavorazione e al surgelamento, con linee di prodotti
al passo coi tempi per tecnologie e ricerca
del gusto, e oggi si lancia verso nuove sfide.
Appena nata, già dagli anni ‘30, l’azienda
si fa conoscere per la qualità dei suoi prodotti e guadagna primati anche in materia
di tecnologie applicate ai suoi processi produttivi. Negli anni ‘50, per esempio, imposta i primi modelli d’automazione industriale nel comparto alimentare italiano.
“Nei primi anni ‘70 – spiega Giancarlo Fontana, direttore generale dell’azienda – è la
prima in Italia a introdurre una linea di trasformazione per prodotti surgelati, lanciando sul mercato prodotti innovativi. E negli
anni ‘80, rispondendo all’allarme sul consumo eccessivo di grassi, Pizzoli propone,
ancora una volta per prima sul mercato italiano, un prodotto surgelato da scaldare nel
forno senza aggiunta di oli per la frittura”.
Oggi l’azienda collabora con il mondo agricolo per affinare la ricerca delle migliori
varietà di patate, studiare e applicare strumenti per la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera. Organizzata in tre divisioni, Pizzoli commercializza ogni anno 50
mila quintali di semi di patata, 340 mila di
prodotto surgelato (lavorandone circa il
doppio) e 200 mila quintali di patate fresche. “L’80% della nostra produzione va al
retail, nel quale siamo leader con una quota di mercato del 23%”, spiega Fontana.
Con 110 addetti, Pizzoli dispone di due stabilimenti, a Budrio e a Baricella, dove lavora patate per la quasi totalità di provenienza nazionale e in particolare – per il
40-45% – emiliano-romagnola. “Dopo
essere stata determinante per la nascita di
Pizzoli ottant’anni fa, la vocazione del territorio di Budrio per la coltivazione della
patata continua a svolgere un ruolo importante”, chiarisce il direttore generale.
Purè, gnocchi, patatine fritte da cuocere in
formo, linea Patasnella, patate da stufare
nel microonde: sono solo alcuni dei prodotti
Pizzoli, che oggi, forte di ottant’anni d’esperienza e di 45 milioni di euro di fatturato nel 2005, è pronta a lanciarsi in una nuo-
va avventura. “Dal 10 al 13 febbraio alla
Mostra internazionale sull’alimentazione di
Rimini presentiamo una linea di frutta surgelata, tutta rigorosamente emiliano-romagnola, che lanceremo su tutto il territorio
nazionale”, continua Fontana, che spiega
come nettarine e albicocche vengano sottoposte a un processo a base di fruttosio e
acido ascorbico per preservarne al 100% la
qualità. Qualità che Pizzoli garantisce attraverso un sistema di “tracciabilità assoluta –
conclude il direttore generale – dai campi,
dove i nostri tecnici controllano condizioni di
lavoro ed escludono per esempio la presenza di organismi geneticamente modificati, al prodotto finito confezionato”.
SI.AN.
BOLOGNA
economica
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Gennaio-Febbraio 2007
UNO SGUARDO IN PROVINCIA
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
Ricerca e innovazione all’avanguardia
Inaugurato nel 1961, il Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio è una struttura pubblica che accoglie infortunati sul
lavoro ed invalidi civili: produce protesi e
presidi ortopedici e affianca i pazienti
nella fase di training addestrativo-riabilitativo. Nel Centro - due piani di degenza
(90 posti letto) e due reparti di riabilitazione, divisi in addestramento arto inferiore e addestramento arto superiore sono impiegati 308 operatori.
Nel 2006 sono stati trattati circa 9 mila
pazienti, per un totale di 19 mila prestazioni ed un fatturato di 35 milioni di euro.
Il Centro è articolato in un’area ricerca e
sette reparti di produzione specializzati
per tipologia protesi/presidio, tra cui
quelle sportive. In sede di prima visita,
l’èquipe tecnico-sanitaria del centro elabora, per ogni paziente, un programma
individuale. Mette a disposizione dei propri assistiti i servizi di consulenza e fornitura di ausili tecnici (carrozzine, sollevatori), ausili informatici e di controllo
ambientale (domotici) e un centro servizi per la mobilità in auto, che supporta il
paziente nel percorso per il conseguimento di patenti di guida speciali A e B,
con informazioni sulla normativa di settore, test valutativi sull’abilità alla guida,
prove su vetture adattate, installazione
di ausili per la guida e l’accesso in vettura (officina per l’installazione di dispositivi speciali per la guida anche in collaborazione con la Fiat). Da alcuni anni il
Centro si occupa anche di riqualificazione professionale, realizzando progetti
formativi finalizzati al reinserimento
lavorativo delle persone disabili.
“Lo scopo primario del Centro è fare ritrovare un’abilità ai pazienti, per farli reintegrare al meglio nel contesto di vita
sociale e professionale – spiega il direttore Raimondo Lino – Lo sport è considerato per questo obiettivo una leva importante: attraverso l’attività sportiva, combinata con la ricerca, riusciamo a sperimentare materiali e componenti studiati per livelli elevati di performance. Per
procedere all’applicazione non solo a professionisti dello sport ma anche a lavoratori infortunati sul lavoro”.
Da 45 anni il Centro protesi Inail di Vigorso
è in prima linea nel supporto agli infortunati
nel lavoro e agli invalidi civili. Il tutto con
l’ausilio di una tecnologia avanzatissima
Innovazione tecnologica. Al centro Inail
di Vigorso vengono sperimentati e applicati nuovi componenti definiti bionici
perché si avvicinano alle funzionalità dell’arto naturale. “Al campione paraolimpico Stefano Lippi ad esempio – continua
Lino – abbiamo applicato un ginocchio
bionico, una nuova generazione di protesi che non richiede l’intervento umano
e che si adatta ad ogni terreno e asperità. Abbiamo messo a punto inoltre una
caviglia elettronica e un gomito elettronico, prodotti che contiamo di inserire
presto in produzione”.
Il piano di sviluppo del centro protesi prevede una serie di punti cliente sul territorio: tra il 2005 e il 2006 sono stati inaugurati tre punti territoriali presso direzione regionale lombarda dell’Inail a Milano, uno presso la sede provinciale di
Roma e uno a Bari, che si sono aggiunti
al centro di Roma.
La vittoria di Zanardi
Il 15 settembre 2001 Alessandro
Zanardi ha perso le gambe in un incidente di gara sulla pista tedesca del Lausitzring. Nel 2006 ha conquistato la seconda
vittoria in campo internazionale correndo con la Bmw nel campionato italiano
superturismo e al World Touring Car
Championship (Wtcc). Grazie alle protesi
applicate a pochi mesi dall’incidente dal
Centro protesi Inail di Vigorso, dal 2002
Alex è tornato a correre in formula Cart
ed salito sul podio decine di volte. Tempi
velocissimi, determinazione e voglia di
vincere. Nel 2005 il bolognese è tornato
alla vittoria aggiudicandosi a bordo di una
Bmw del team Italy-Spain la seconda
gara del Gran premio di Germania, valida per il Wtcc. Ha vinto la prima manche
del Campionato europeo superturismo a
Vallelunga. E, sempre nello stesso anno,
ha conquistato il titolo di campione italiano superturismo.
SI.ST.
Tutti centri in cui viene fornita consulenza e assistenza di ausili. “In questi punti
cliente non facciamo protesi – dice Lino –
perché non vogliamo replicare la nostra
officina ortopedica.
Lo scopo è infatti investire sul Centro di
Vigorso come esempio di eccellenza
all’interno di un distretto specializzato,
Budrio, per poi creare una rete di centri
territoriali”.
All’interno del Centro protesi di Vigorso
è attivo dal 2004 anche un customer care
per l’analisi della qualità e del confort
dell’ambiente. “Il sistema di rilevazione
della soddisfazione dell’utente è stato
pensato per raccogliere informazioni utili, aspettative e richieste degli utenti in
modo da migliorare il servizio”, spiega
Rita Pellicciari, responsabile cura cliente
del Centro.
Il reinserimento nel mondo lavoro e nel
contesto sociale richiedono non solo un
addestramento all’uso della protesi, ma
anche un aiuto psicologico per accettare
il trauma subito. “È la personalizzazione
del servizio di assistenza a fare la differenza o progetti continui come “Tornare a
casa” che impone all’utente la riflessione
sul domani fin dall’inizio del soggiorno –
conclude Pellicciari –. Dal rimettersi in
auto al rivivere la propria abitazione: il
centro assiste i pazienti in un processo di
acquisizione di consapevolezza”.
di SIMONA STORCHI
Medici e ingegneri
della riabilitazione
Hanno sede sotto le Due Torri l’8%
delle imprese dell’elettromedicale italiane e il 5% di quelle del biomedicale, percentuale che sale al 10% per addetti del
settore. Un settore che esporta ogni anno
prodotti per 105 milioni.
Starter, Strategic network for assistive e
rehabilitation technology, si inserisce in
questo contesto. È un laboratorio sulle
tecnologie della riabilitazione, nato nell’ottobre del 2005, per offrire soluzioni
integrate e prodotti innovativi nel settore della disabilità motoria. Del progetto,
fanno parte il Dipartimento di elettronica,
informatica e sistemistica (Deis) e quello
di ingegneria meccanica (Diem) dell'Università di Bologna, il Centro Protesi Inail
di Vigorso di Budrio, gli Istituti Ortopedici Rizzoli, l'Ausilioteca Aias di Bologna, il
Dipartimento di ingegneria e l'Arcispedale Sant'Anna di Ferrara, Luce (la divisione ricerca di Aurora) e il Montecatone
Rehabilitation Institute di Imola.
Al suo interno confluiscono diverse competenze e professionalità: personale
sanitario (medici e terapisti della riabilitazione) e tecnico (ingegneri) che lavo-
rano insieme per garantire tecnologie
“assistite” complete ed aggiornate. “Il
nostro ruolo all’interno del progetto è
applicativo – spiega Angelo Davalli,
responsabile ricerca del Centro Protesi
Inail –. È grazie ai nostri pazienti, che ci
manifestano le loro esigenze, che siamo
in grado di collaudare o testare i nuovi
dispositivi tecnici presenti sul mercato o
progettati ad hoc. Possiamo applicare
avanzati protocolli di valutazione biomeccanica per quantificare le prestazioni tecniche della protesi ed il risultato
riabilitativo ottenuto. Dall'attivazione del
progetto Starter, sono nati un laboratorio di valutazione degli ausili, uno di
meccatronica ed è stato riattivato quello
per l'analisi del movimento”. Il Centro
Inail ha progettato qui una protesi bionica della spalla, capace di far compiere
movimenti diversi all'amputato e ha iniziato la sperimentazione clinica in partnership con un centro inglese di un
ginocchio elettronico attivo, in grado di
salire e scendere le scale.
SI.ST.
BOLOGNA
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economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
UNO SGUARDO IN PROVINCIA
Gennaio-Febbraio 2007
Il forte meccanico di Budrio
Nell’epopea dell’automobile che
caratterizzò i primi decenni del Novecento, un posto di primissimo piano spetta
senza dubbio al raid Pechino-Parigi, del
1907. Un’impresa epica, che oggi definiremmo no limits. Una sfida lanciata dal
quotidiano francese Le Matin e vinta da
una vettura italiana: una Itala 35/45 HP
uscita dagli stabilimenti torinesi di Corso
Orbassano, che percorse 16mila chilometri in sessanta giorni.
Quasi un mezzo giro del mondo, in buona parte su piste appena tracciate, attraverso le praterie mongole e il deserto del
Gobi, la steppa siberiana e i monti Urali. E
poi la sterminata Russia dello zar Nicola II
e la Germania del Kaiser Guglielmo II. Fino
al trionfo di Parigi, il 10 agosto 1907. Dove
arriva venti giorni prima degli avversari,
che corrono su una coppia di De Dion-Bouton e una Spyker. Ed esattamente due
mesi dopo la partenza da Pechino, alle
otto del mattino di un grigio e nuvoloso
10 giugno.
A un secolo di distanza, nell’immaginario
collettivo restano legati a quell’impresa
epica i nomi del principe Scipione Borghese e dell’inviato speciale Luigi Barzini, che nei suoi memorabili reportage raccontò ai lettori del Corriere della Sera e
del Daily Telegraph l’avventura dell’Itala.
Ma pochi ricordano il nome del terzo
membro dell’equipaggio: Ettore Guizzardi (nella foto al termine del raid), nato a
Budrio nel 1881, per molti anni fidato
chaffeur e meccanico del principe. Eppure è lui, che le cronache chiamano “il forte meccanico Guizzardi”, il più importante del gruppo. Perché senza le sue com-
La storia di Ettore Guizzardi, protagonista
del raid automobilistico Pechino-Parigi del 1907
vinto dalla vettura italiana Itala 35/45 HP
petenze tecniche e la sua grande capacità di improvvisazione di fronte a guasti e
rotture all’apparenza insuperabili, l’Itala
non avrebbe vinto. Anzi, non sarebbe mai
arrivata al traguardo.
Ma che ci fa un budriese alla corte del
principe Scipione Borghese? Figlio di Enrico, un macchinista ferroviere, Ettore – che
è apprendista fabbro a Pieve di Budrio –
accompagna spesso il padre sui treni, dan-
Un memorial per il
centenario
Budrio rende omaggio al suo Ettore Guizzardi, autiere e pioniere dell’automobile, nel centenario del raid Pechino-Parigi. E per una settimana, da sabato 5 a domenica 13 maggio, ospiterà il memorial a lui intitolato, organizzato dalla sezione di Bologna dell’ANAI (Associazione nazionale autieri d’Italia), fondata nel 1923 e oggi presieduta dal Grand’ufficiale Antonio Zacheo. Ospite d’onore della manifestazione sarà la
storica Itala 35/45 HP da 7433 cc vincitrice del raid.
Oggi di proprietà della famiglia Agnelli, custodita nel Museo storico dell’automobile
di Torino, la macchina verrà esposta a Budrio il 13 maggio, giorno del raduno e della
sfilata di auto storiche. Il 12, appuntamento con l’ingegner Mauro Forghieri, progettista di auto di Formula 1, già direttore tecnico della Ferrari, che sotto la sua guida negli
anni 70 conquistò 12 Campionati del mondo F1 (8 per costruttori e 4 per piloti, con
Niki Lauda e Jody Schekter) e alcuni mondiali Marche. Per tutta la settimana saranno
poi in mostra documenti e foto del raid, insieme con divise e altro materiale dell’epoca. Verranno esposti anche due mezzi storici della Prima guerra mondiale: un trattore
leggero 15TER e un camion leggero 18BL, di proprietà della sezione bolognese dell’ANAI. Il ‘Memorial Ettore Guizzardi’ ha il patrocinio del Comune di Budrio, della Provincia di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e dell’ACI. Informazioni sul sito
www.pechino-parigi.it.
dogli una mano come fuochista. Un giorno del 1897, mentre corre nella campagna romana, vicino ad Albano, la locomotiva guidata dal padre deraglia e si
capovolge. Il principe Borghese, che ha
una villa lì vicino, accorre con i suoi servitori. Accanto al macchinista morto trovano
il giovane fuochista, ferito al viso e svenuto. Il principe lo fa trasportare nella villa e lo fa curare. Poi gli offre di restare al
suo servizio, come chauffeur di un auto
da sei cavalli, uno dei primissimi modelli
a benzina.
Ettore dà ottima prova di sé. Scrive Barzini: “Ha dalla nascita intimità con le macchine, le comprende subito, di qualunque
genere esse siano; le giudica ad un’occhiata, come l’allevatore giudica un cavallo”. Il principe Borghese se ne accorge. Lo
manda a studiare meccanica alla Fiat, poi
all’Ansaldo di Genova. Tornato a Roma,
Ettore si dimostra un mago dei motori. Il
principe – che gli affiderà, negli anni, la
cura di undici automobili – gli mette a
disposizione un’officina. Lì il giovane meccanico ripara e crea.
Perché “Ettore inventa – racconta Barzini –
modifica, applica nuovi apparecchi alle
automobili e potrebbe dare eccellenti
consigli alle case costruttrici. È pieno di
risorse, sa trovare un rimedio immediato
ad ogni male delle sue macchine, sempre
pronto, col martello e col cervello”. Carattere chiuso, di poche parole, Ettore – “corpo e viso da bersagliere” – è ben conscio
delle proprie capacità. In lui ci sono “la
sicurezza assoluta del suo merito – ricor-
derà il principe Borghese alla fine della
Pechino-Parigi – il senso acuto della propria responsabilità e l’opera intelligente”.
Il giovane meccanico – che spesso prenderà il volante dell’Itala – si dimostrerà
anche un compagno ideale. Poiché, scrive
ancora il principe, “conserva nelle difficoltà, nelle fatiche, nei pericoli e nelle
intemperie, nei trionfi e nelle apoteosi, la
stessa serenità, la stessa modestia, lo
stesso inalterato buonumore e l’operosità costante e l’incrollabile fiducia nel successo”. Vicino a lui, ricorda Barzini, “sentivamo quel piacere buono che dà sempre il contatto d’un’anima nuova, l’anima
di un grande fanciullo intelligente”.
Ettore accudisce l’Itala per tutto il viaggio.
“Lucidava, ungeva, verificava, le girava
intorno osservandola da ogni parte, come
lo scultore gira intorno alla sua creazione”. E si diverte. Quando non ha nulla da
fare si sdraia sotto l’auto e la contempla,
“bullone per bullone, vite per vite, pezzo
per pezzo – ricorda ancora Barzini –. E s’intrattiene a lungo in quegli strani colloqui
con la sua macchina”. Il motore biblocco a
quattro cilindri dell’Itala (7.433 cc, non più
di tre chilometri con un litro), non ha
segreti per lui. E lui non si risparmia certo.
Alla sera, dopo tappe massacranti di 1214 ore, non mangia e non dorme finché
non ha finito di controllare la macchina. E
“passava lunghe ore sdraiato in posizioni
assurde, sotto il ventre caldo dell’auto che
stillava olio cotto”. Alle volte si alzava dal
giaciglio “ad ore impossibili, preso da un
dubbio, e allora lo sentivamo nella notte
svitare dadi, smontare pezzi”. All’alba la
macchina è a punto.
Ogni giorno l’imprevisto è in agguato, la
rottura possibile. Ettore si rivela sempre
determinante. Si tratti di riparare una
balestra, di rimettere in marcia l’auto
caduta in un torrente o attaccata da un
principio di incendio. O di intendersi con
un fabbro siberiano (la scena è diventata
leggendaria grazie al reportage di Barzini), che a colpi d’ascia scolpisce una ruota
in legno durissimo per sostituire quella
dell’Itala, distrutta contro un albero. Rientrato in patria, Ettore si stabilisce a Roma.
Si arruola volontario nella Prima guerra
mondiale, ufficiale automobilista nella V
Compagnia automobilistica artiglieria.
Partirà volontario anche nel secondo conflitto mondiale.
Nel dopoguerra – ormai lontana l’eco dell’impresa sull’Itala – conduce una vita
semplice. Lo ricordano con il sigaro in bocca, al volante di una decrepita Fiat 500
giardinetta. Muore il 23 novembre 1963,
a 82 anni. Scrivono le cronache del tempo:
“È sempre vissuto povero e onesto, come
povero e onesto è morto”.
di LUCA ORSI
BOLOGNA
economica
9
Gennaio-Febbraio 2007
NOTIZIE IN BREVE
Premi camerali per le imprese
Valorizzare le imprese che possono
essere di esempio per altri imprenditori: è questo l’obiettivo dei Premi a
favore dell’imprenditoria bolognese
indetti dalla Camera di commercio di
Bologna.
Complessivamente si tratta di sei differenti categorie di Premi:
• Premio per l’impegno imprenditoriale ed il progresso economico;
• Premio Maestro dell’Artigianato;
• Premio Cavaliere del Commercio;
• Premio Innovatore dell’Agricoltura;
• Premio Console dell’Economia;
• Premio Ambasciatore dell’Economia
nel Mondo.
Il “Premi per l’impegno imprenditoriale ed il progresso economico ” nasce
come riconoscimento della Camera di
commercio a tutte le imprese che possono vantare, al 31 dicembre 2006, un
periodo di attività ininterrotto di 40
anni, se imprese individuali o società
di persone, o di 60 anni se società di
capitali.
Una sezione speciale di questo Premio
è dedicata ai giovani imprenditori (con
meno di 35 anni) che hanno rilevato
aziende bolognesi storiche.
Le candidature possono essere presentate dalle singole imprese, dalle
organizzazioni imprenditoriali o dalle
amministrazioni pubbliche locali. La
stessa Camera di commercio provvederà ad effettuare una verifica diretta
delle attività economiche che possiedono tali requisiti di longevità, anche
sulla base delle informazioni del Registro delle Imprese.
Sarà la Giunta camerale
ad
esaminare
le
domande e a tutte le
imprese in possesso dei
requisiti verrà consegnato un diploma di
benemerenza nel corso
di una cerimonia pubblica che si svolgerà
all’inizio dell’autunno.
Sono poi indetti 10 Premi “ Maestro dell’Artigianato ”, 10 Premi
“C avaliere del Commercio ”, 10 Premi “ Innovatore dell’Agricoltura ”,
10 Premi “ Console dell’Economia ” e 5 Premi
“Ambasciatore dell’Economia nel mondo ”.
Questi riconoscimenti
sono rivolti a imprenditori e manager che nel
corso della loro attività
hanno contribuito a realizzare innovazioni tecnologiche e strumentali,
hanno introdotto o migliorato servizi
sociali a favore dei propri dipendenti,
hanno contribuito alla ricerca di nuovi
prodotti o di nuovi sbocchi di mercato,
hanno contribuito alla creazione di
strutture che hanno dato prestigio
all’immagine produttiva ed inventiva
dell’economia bolognese.
Le candidature possono essere presentate per iniziativa personale (ad
eccezione del “Premio Ambasciatore
dell’Economia nel mondo” e “Console
dell’Economia”), su segnalazione delle organizzazioni imprenditoriali o di
pubbliche amministrazioni locali.
Sarà un Comitato composto dal Presidente della Camera di commercio, dal
Prefetto della provincia di Bologna e
dal Rettore dell’Università degli Studi
di Bologna a vagliare le candidature
pervenute ed ad assegnare i Premi.
Ai premiati verrà consegnata, nel corso di una cerimonia pubblica, un diploma ed una medaglia celebrativa.
Tutti i Premi sono rivolti esclusivamente alle imprese con sede legale
nella provincia di Bologna.
Il 31 marzo è il termine di presentazione delle domande per tutti i riconoscimenti.
I bandi di concorso e i modelli di
domanda sono disponibili su
www.bo.camcom.it, e presso le sedi
della Camera di commercio di Bologna.
Per informazioni è possibile contattare
il numero 051/6093.450-419, e-mail
[email protected].
Si ringrazia UniCredit Banca, sponsor
dell’iniziativa.
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
www.infoexport.it
www.infoexport.it è un servizio della
rete delle Camere di commercio italiane che consente di porre on-line quesiti in materia di internazionalizzazione
ad esperti qualificati. È così possibile
ricevere per e-mail risposte professionali a domande specifiche in materia di
contrattualistica internazionale, in
materia doganale, su temi di fiscalità
internazionale, tutela di marchi e brevetti, servizi assicurativi. Grazie ad una
convenzione attivata dalla Camera di
commercio il servizio è completamente gratuito per le imprese bolognesi.
Il tachigrafo digitale
Con l’introduzione del tachigrafo digitale, diventato obbligatorio da lunedì
15 gennaio, è stata data piena operatività ai controlli UE sui periodi di guida
per tutti i veicoli pesanti di nuova
immatricolazione adibiti al trasporto su
strada di merci e di viaggiatori.
L’obiettivo è di avere strade più sicure,
periodi di guida e di riposo degli autisti
effettivamente sotto controllo, verifiche
in tempo reale da parte degli operatori di pubblica sicurezza.
Pertanto, tutti i veicoli pesanti di nuova immatricolazione, adibiti al trasporto su strada di merci e di viaggiatori,
possono circolare solamente se hanno
effettuato la regolare taratura del tachigrafo digitale.
La taratura del tachigrafo deve essere
effettuata entro 2 settimane dal montaggio del tachigrafo stesso presso uno
degli oltre 216 Centri tecnici presenti sul
territorio nazionale e reperibili sul sito
http://www.unioncamere.net/Web
tachigrafo/OfficinenelleRegioni.htm
Per maggior informazioni:
www.bo.camcom.it, Camera di commercio di Bologna, Ufficio metrico,
tel. 051/6093.216-827-828, e-mail:
[email protected]
Novità per le imprese
Le imprese che svolgono attività di facchinaggio, pulizia, e disinfezione, non
hanno più l’obbligo di nominare un
Responsabile Tecnico. Lo ha stabilito il
DL n. 7 del 31/01/2007 in materia di
liberalizzazioni). Inalterati sono rima-
sti i erquisiti richiesti in materia di onorabilità e di capacità economico-finanziaria.
Per informazioni: Albo Imprese Artigiane, [email protected],
tel. 051/6093.888
Prezzario opere edili
È disponibile sul sito www.bo.camcom.it
il prezzario delle opere edili relativo al
secondo semestre 2006. Il prezzario può
essere scaricato gratuitamente. Il prezzario raccoglie i prezzi delle opere edili
(materiali, mano d’opera, noli e trasporti) relative alla costruzione di un efificio ad uso di civile abitazione (con
un’altezza massima di 20 metri ed una
cubatura variabile fra i 5.000 ed i 10.000
n. 3) realizzato nel Comune di Bologna.
I prezzi riportati rappresentano indica-
tivamente l’andamento medio dei prezzi rilevati dalla apposita commissione, e
quindi hanno carattere esclusivamente
informativo. La copia cartacea è disponibile presso l’ufficio Prezzi in piazza
della Costituzione n. 8 e presso gli uffici della Camera di commercio a Imola
in Viale Rivalta n. 6. Il costo del volume
è di 15 euro. Per informazioni l’ufficio
prezzi
è
a
disposizione
al
051/6093.298-319 – mail:
[email protected]
Occhio alle telefonate false
Sempre più numerose le segnalazioni
riceute dalla Camera di commercio circa telefonate false di persone che, senza alcuna autorizzazione, si spacciano
per personale dell’Ente per raccogliere
informazioni riservate. Alcune segnala-
zioni ricevute si riferiscono addirittura
alla richiesta delle coordinate bancarie.
Si precisa che la Camera di commercio
è assolutamente estranea a queste
richieste.
BOLOGNA
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economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
FORMAZIONE E QUALITÀ
Gennaio-Febbraio 2007
Le persone nelle organizzazioni
Pochi mesi orsono abbiamo avuto
– nei campionati del mondo di calcio –
una chiara dimostrazione di quanto il raggiungimento di un risultato eccellente
dipenda anche, se non soprattutto, dal
combinarsi virtuoso di alcuni elementi
che possono rendere la squadra/azienda eccellente. Non è sempre chi dispone
delle risorse umane con la migliore tecnica individuale che raggiunge il migliore risultato.
La metafora sportiva può essere un utile
paradigma per comprendere le azioni
delle organizzazioni in contesti dove
ormai l’unica costante è il cambiamento
e dove sempre più importante è la spinta evolutiva che l’organizzazione riesce a
realizzare.
Sintetizzando gli elementi che sono base
di una squadra vincente – fatta salva la
chiarezza degli obiettivi da raggiungere –
possiamo proporre anche per le organizzazioni il seguente schema:
•
•
•
•
•
Ruoli e Responsabilità (che tipo di
giocatori sono necessari e per fare
che cosa)
Processi e Procedure (quali schemi di
gioco adottiamo/come si deve muovere la squadra)
Regole (quali sono le regole nella
squadra)
Stile di Direzione (come deve esser
guidata/governata la squadra)
Stile di Lavoro (come deve lavorare e
stare in campo la squadra).
In questa sede vogliamo concentrare l’attenzione sull’elemento primario rappre-
L’importanza di definire ruoli e responsabilità
per rendere reciproche le aspettative e scorrevoli
ed efficaci le interazioni
essere qui e ora? Ogni esperienza personale può essere descritta attraverso la
risposta a queste domande. Ogni esperienza è quindi scomponibile a diversi
livelli profondamente correlati.
•
•
•
•
sentato da ruoli e responsabilità. La definizione dei ruoli e delle responsabilità
definiscono ogni struttura sociale: su di
essi conta per rendere reciproche le
aspettative e per rendere scorrevoli ed
efficaci le interazioni.
Il termine ruolo deriva dal latino “rotulus ”, che designava il rotolo sul quale l’attore leggeva in scena la propria parte:
originariamente sta quindi ad indicare la
parte che un attore recita in una rappre-
sentazione teatrale. Nelle organizzazioni il ruolo implica una relazione con altri
all’interno di un contesto e richiede sempre almeno due entità che, interagendo,
creano una relazione. Non c’è ruolo senza squadra e senza interazione con altri
ruoli. E non c’è ruolo senza persone che
agiscono il ruolo, nell’ambito dello spazio di attività e responsabilità a loro affidate. Un efficace ed efficiente svolgimento del ruolo richiede la presenza di
una serie di abilità personali (abilità tecnica – abilità personale – abilità relazionale – abilità concettuale e di pensiero
strategico – abilità di pensiero sistemico).
Il mix adeguato di queste abilità varia
man mano che una persona passa da
incarichi esecutivi a cariche di alta direzione: la progressione da livelli inferiori
a livelli superiori dell’organizzazione rende meno importante la capacità tecnica e
rende necessaria una capacità concettuale e sistemica sempre maggiore.
In questo quadro, l’acquisizione e la valorizzazione delle abilità richieste dal ruolo non può prescindere da interventi formativi che abbiano come focus anche la
persona in quanto tale.
Se assumiamo il punto di vista di chi svolge il ruolo possiamo vedere che ogni volta che si vive un’esperienza personale,
anche all’interno di una squadra/organizzazione, tale esperienza può essere
analizzata attraverso alcune specifiche
domande: dove sono e con chi? Cosa faccio? Di quali capacità necessito? Perché
faccio le cose che faccio? Chi penso di
•
L’ambiente (dove sono e con chi?) è
la fonte delle opportunità e dei vincoli esterni ai quali il singolo individuo reagisce
I comportamenti (cosa faccio?) coincidono con le azioni e reazioni specifiche espresse dal singolo individuo
nell’ambiente.
Le capacità (di quali capacità necessito?) orientano e dirigono le azioni e
i comportamenti per il tramite delle
mappe mentali, dei piani e delle strategie che le persone sviluppano per
orientare i comportamenti.
Le convinzioni e i valori (perché faccio
le cose che faccio?) possono sostenere o viceversa inibire le capacità e i
comportamenti in quanto determinano il livello di motivazione. Valori e
convinzioni costituiscono la cornice
entro la quale avvengono tutte le
interazioni umane. Determinano il
modo di interpretare e dare significato a fatti e comunicazioni. Creano il
livello di motivazione e decidono
quali specifiche strategie e azioni
saranno attuate o rifiutate.
L’identità (chi penso di essere qui ed
ora?) consiste nell’interpretazione che
la persona si da del ruolo assolto, nella missione che la ispira e nel suo
senso di sé. Riguarda anche il senso
che un gruppo o i membri di un gruppo hanno di sé.
Questi livelli interagiscono nell’ambito di
una gerarchia: ciò che avviene ad un
livello (es. cosa faccio) è influenzato da
ciò che avviene ad un livello superiore
(es. perché lo faccio...) e ogni cambiamento che si realizza ad un livello superiore crea conseguentemente cambiamento ai livelli inferiori.
Questa ipotesi di lettura della struttura
dell’esperienza soggettiva – qui molto
sinteticamente descritta – può avere una
valenza molto interessante nelle organizzazioni che riescono a vedere la
necessità di interventi mirati anche in
direzione di una continua interazione tra
sviluppo professionale e sviluppo personale delle proprie risorse umane, per
contribuire a realizzare quella spinta evolutiva aziendale che consente di tenere
il passo del cambiamento.
di ANNA MARIA MEGNA
docente senior CTC
BOLOGNA
12
economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
CONGIUNTURA
Gennaio-Febbraio 2007
Ripresa, qualche segnale c’è
Complessivamente l’attività produttiva del settore manifatturiero bolognese nel terzo trimestre ha realizzato
valori di crescita che mai si erano registrati negli ultimi 5 anni: l’export è
aumentato di quasi il 5%, fatturato, ordinativi e produzione presentano tassi di
cresscita che si attestano attorno al 3%.
Questi segnali di consolidamente sono
meno evidenti per le imprrese artigiane,
che dopo lo slancio positivo del secondo
trimestre 2006 hanno fatto registrare nel
3o trimestre un rallentamento.
I settori che più hanno contributo all’aumento della produzione bolognese sono
quelli dell’elettrricità ed elettronica
(+3,5%), della meccanica di precisione
(+3,4%) e delle macchine ed apparecchi
meccanici (+3,2%).
Inoltre sembrano superate le tendenze
negative anche nei settori che più hanno
risentito negli ultimi anni della congiuntura negativa, come il sistema moda che
ha registrato un incremento della produzione del 2,2%.
Andamento dei vari comparti
del manifatturiero
Il comparto dei prodotti alimentari evidenzia una ripresa importante con produzione, fattura o e ordinativi in crescita
di circa il 2%, e le esportazioni aumentate di oltre il 3%.
Il comparto moda nel suo complesso cresce del 2% sia nel settore del tessile, che
in quello delle calzature che nell’abbigliamento.
Il dato migliore è quello della competitività verso l’estero, con le esportazioni che
crescono mediamente di oltre il 3% per
abbigliamento e calzature e del 4% per il
tessile.
Il settore della carta ed editoria fa registrare i valori migliori da 5 anni a questa
parte con produzione e ordinativi al +3%,
fatturato +4%, esportazioni +5%.
Buono anche l’andamento del settore
della chimica, gomma e plastica che
aumenta gli ordinativi verso l’estero di
oltre il 4%, e produzione fatturato e ordini interni del 2%.
La metalmeccanica nel complesso consolida la sua crescita: il fatturato aumenta di
poco meno del 4%, la produzione del 3%,
gli ordini del 3%, le esportazioni del 5%.
Tutti i diversi settori del comparto metalmeccanico si trovano in una fase positiva
in tutte le variabili: ordinativi interni, fatturato, produzione, export.
ecchi
Il settore delle macchine ed appare
meccanici, per esempio, aumenta le
esportazioni verso l’estero del 5%, così
come il settore dei metalli.
Nel comparto dell’elettricità e dell’elettronica ed in quello delle macchine di
precisione il tasso di incremento dell’export è di quasi il 6%.
I dati relativi al 3o trimestre 2006 indicano
nel settore del manifatturiero valori di crescita
che mai si erano registrati negli ultimi 5 anni
Anche il grado di utilizzo degli impianti
nel settore manifatturiero è in aumento,
attestandosi poco oltre il 75%, uno dei
più elevati in regione. Il contributo più
significativo a questo aumento proviene
dal grado di utilizzo degli impianti della
meccanica e del settore della chimica,
gomma e plastica.
La produzione assicurata è stabile a tre
mesi, periodo che è praticamente lo stesso per tutti i settori.
L’artigianato manifatturiero
Le imprese artigiane del settore manifatturiero continuano a manifestare lievi
segnali di ripresa. La produzione nel terzo trimestre è aumentata dell’1,5%, il fatturato e ordini sono praticamente stabili,
mentre le esportazioni fanno registrare
un incremento dell’1,6%, leggermente
superiore all’1,3% regionale.
Il grado di utilizzo degli impianti delle
imprese artigiane del manifatturiero è in
crescita e si avvicina al 73%, superiore all’analogo tasso regionale, ma ancora inferiore a quello delle imrpese non artigiane.
Anche i mesi di produzione assicurata
dalla consistenza del portafoglio ordini –
pari a 2,3 mesi – sono inferiori a quelle
delle imprese non artigiane (che si attestano sui 3 mesi).
Le costruzioni
Nel periodo preso in esame il tasso di
crescita del settore delle costruzioni è
stato di poco inferiore al 3%, significativamente superiore rispetto alla media
regionale (1%). L’aumento è ancora più
marcato per le imprese artigiane del settore che crescono del 7,8%.
Il commercio al dettaglio
Il tasso di crescita delle vendite al dettaglio è positivo anche se in lieve decremento e si è attestato nel 3o trimestre
2006 all’1,8% rispetto ad una media
regionale di poco superiore.
Le previsoni di vendita sono in lieve
aumento e quasi 7 aziende su 10 hanno
previsto un aumento delle vendite per la
fine 2006.
Il quadro di riferimento e la sua
probabile evoluzione
L’economia bolognese, dopo l’accelera-
zione registrata nel secondo e terzo trimestre, presenta segnali positivi volti ad
una stabilizzazione della crescita anche
nel corso del quarto trimestre, evitando,
quindi, la decelerazione che sembra
caratterizzare l’ultimo trimestre del 2006
per l’intera economica italiana.
Un contributo positivo alla crescita del
settore manifatturiero bolognese proviene anche dalle imprese artigiane, che
sembrano avere superato positivamente
la fase bassa del ciclo, esibendo nel
secondo semestre tassi positivi di crescita nella produzione e nell’export, allineandosi in tal modo al trend positivo
che caratterizza l’intero sistema produttivo bolognese. Diversa è la situazione
per le imprese artigiane del settore delle costruzioni, i cui tassi di attività sono
invece in decelerazione.
Questo risultato, se confermato dai dati
definitivi, classificherebbe il 2006 come
un anno di crescita importante che segna
un vero e proprio punto di svolta nella
dinamica produttiva del sistema economico bolognese. È principalmente riconducibile al settore manifatturiero, e specificatamente al comparto metalmeccanico, settore tradizionalmente di punta e
molto proiettato verso le esportazioni. A
questo andamento positivo si affianca,
per gli ultimi trimestri, anche una timida
ripresa del settore moda.
BOLOGNA
economica
13
Novembre-Dicembre 200
NOTIZIE IN BREVE
Un seminario sui brevetti e i marchi
Ascoltare dalla diretta testimonianza degli interessati le esperienze in materia di
proprietà industriale è a volte importante tanto quanto documentarsi. È per questo che il prossimo appuntamento in materia di cultura brevettuale della Camera di commercio di Bologna, in programma giovedì 12 aprile p.v., è stato concepito proprio nell’ottica di mettere assieme mondi produttivi diversi, ma accomunati dall’importanza strategica della tutela della proprietà industriale. Attraverso
il racconto delle concrete esperienze e strategie di esponenti del mondo imprenditoriale ed esperti del settore si esamineranno così le diverse tematiche ed il
ruolo della proprietà industriale dimostrando che esso costituisce un asset irrinunciabile per un’efficace competizione globale.
PROGRAMMA
BREVETTI, MARCHI E DESIGN COME STRUMENTO DI TUTELA DELL’INDUSTRIA
A DELLE IMPRESE
ITALIANA: L’ESPERIENZA
Ore 14,00 Registrazione dei partecipanti
Ore 14,15 Moderatore
Prof. Ing. Giorgio Timellini
Università di Bologna
Saluto ed introduzione ai lavori
Dott. Luigi Litardi
Segretario generale della Camera di commercio di Bologna
Ore 14,30 La proprietà industriale come indicatore di eccellenza della
“creatività” dell’industria italiana;
Dr. Matteo Scaglietti, Studio Legale F&M law firm & IP Consulting
Ore 14,50 Proprietà industriale e industria del lusso: l’esperienza Ferrari
in tema di anticontraffazione;
Avv. Micaela Cattaneo, Ufficio legale, Ferrari S.p.a.
Ore 15,10 Proprietà industriale e industria meccanica: i brevetti come
imprescindibile fattore competitivo;
Dr. Dott. Simone Storci, Oil Control Bosch Rexroth S.p.a.
Ore 15,50 L’importanza della tutela della proprietà industriale per il settore moda;
Avv. Massimiliano Camellini, Ufficio Legale Max Mara Fashion Group S.p.a.
Ore 16,10 Per una efficace politica anticontraffazione: il caso del marchio nike in Italia;
Dott.sa Elena Pigozzi, Nike Itallia S.r.l.
Ore 16,30 Le sfide globali dell’industria ceramica italiana e la proprietà industriale come indispensabile strumento di vantaggio competitivo;
Dott. Luciano Galassini, Assopiastrelle
Ore 16,50 I riferimenti all’italianità del prodotto negli orientamenti
della Giurisprudenza e dell’Agenzia delle Dogane;
Avv. Francesco Terrano, Studio Legale F&M law firm & IP Consulting
Ore 17,10 Dibattito
Per informazioni e iscrizioni al seminario (gratuito): www.bo.camcom.it,
e-mail: [email protected], tel. 051/6093859-861
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
Novità su liberalizzazioni
Nel movimento in cui andiamo in stampa non è
entrata in vigore alcuna modifica alle normative
che regolano rispettivamente il Ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio, il Ruolo degli
agenti di affari in mediazione, l’Elenco interprovinciale degli spedizionieri.
La liberalizzazione in oggetto rientra in un disegno di legge che ha iniziato il proprio iter alla
Camera dei deputati occorre attendere la defini-
tiva approvazione del disegno di legge in questione e la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per poter fornire informazioni certe in merito. Non appena vi saranno novità concrete in
merito il sito internet della Camera di commercio www.bo.camcom.it sarà tempestivamente
aggiornato.
Per informazioni: Camera di commercio di Bologna, www.bo.camcom.it, tel. 051/6093.888
Universitas Mercatorum
L’Universitas Mercatorum è l’Ateneo Telematico del Sistema delle Camere di commercio, al
quale aderisce anche la Camera di commercio
di Bologna. È rivolto a chi lavora e vuole crescere e quindi ha una offerta formativa indirizzata
ad un target principale di “persone già occupate” che vogliano conseguire un titolo accademico “frequentando” i corsi on line.
L’Università degli Studi delle Camere di commercio ha dunque la connotazione di un Ateneo
che nasce dalle Imprese per le Imprese (di tutti i settori economici) con la finalità di valorizzarne il capitale umano. Le Open University, qual
è l’Universitas Mercatorum, sono una realtà da
tempo consolidata nel mondo anglosassone
dove sono nate per favorire un più ampio accesso alla formazione universitaria valorizzando le
possibilità offerte dalle nuove tecnologie. In Italia, il Decreto Ministeriale del 17 aprile 2003 del
Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca di
concerto con il Ministero dell’Innovazione Tecnologica, ha definito i criteri e le procedure di
accreditamento dei corsi di studio a distanza delle Università statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici. Il rispetto di severe indicazioni sia tecnologiche che di metodo è requisito indispensabile per ottenere l’accreditamento per erogare didattica a distanza e rilasciare titoli accademici. Attraverso Universitas Mercatorum è possibile seguire i corsi di laurea triennali in “Management delle risorse umane” ed in “Gestione
d’impresa”. Il modello didattico di riferimento
scelto dall’Università Telematica, è quello definito come “blended learning”, con alternanza
di autoformazione assistita dal tutor, interazioni
online con docente, tutor e gruppo classe,
momenti di presenza in aula.
Per maggiori informazioni:
www.unimercatorum.it
Una Camera “di qualità”
Per il settimo anno consecutivo la Camera di commercio di Bologna si conferma “di qualità”,
secondo gli standard delle norme ISO UNI EN
9001: 2000. La certificazione è stata rilasciata a
cura di Bureau Veritas. Attualmente sono più
dell’80% i servizi della Camera di commercio
svolti in qualità e cioè con rigoroso rispetto delle
richieste di chi usufuisce dei servizi. Ciò ha consentito la netta diminuzione dei tempi di attesa
in ogni servizio ed il costante monitoraggio delle esigenze delle diverse tipologie di persone che
usufruiscono dei servizi della Camera di commercio. Per esempio per diventare agente, rappresentante o mediatore i tempi di attesa medi si
sono ridotti da periodi superiori al mese a pochi
giorni. Stessa cosa per quanto riguarda il Registro
Imprese ora aggiornato in tempo reale rispetto
alle informazioni comunicate dalle imprese.
BOLOGNA
14
economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
INFRASTRUTTURE
Gennaio-Febbraio 2007
Marconi da record: 4 milioni di passeggeri
Il Marconi nel 2006 ha superato, sia pur di poco, i 4 milioni di
passeggeri con un aumento
dell’8,2% sull’anno precedente.
Si tratta di un risultato lusinghiero,
grazie alle ben 93 destinazioni raggiungibili da Bologna e all’ottimo
andamento del mese di dicembre
che ha visto un incremento del
17% sullo stesso mese del 2005. Il
precedente traguardo, 3 milioni,
era stato raggiunto nel 1999.
Non sono aumentati solo i passeggeri: incrementi sensibili (+18,2%)
si registrano per l’aviazione generale che a breve avrà un terminal
con hangar e piazzali dedicati al
servizio degli executive, oltre a un
accesso riservato, per il movimento di aerei (63.585 pari a un
+7,2%) e delle merci con oltre
16.600 tonnellate, aumentate del
16,6%. Nel dettaglio i passeggeri
nazionali sono stati 1.291.877
(+10,9%), gli internazionali
2.700.316 (+6,9%) mentre quelli
charter (689.267) sono diminuiti
del 4,9% sia per la maggiore offerta di servizi di linea, sia per la
minaccia del terrorismo nelle mete
tradizionalmente più forti come il
Mar Rosso.
E il presidente Gian Carlo Sangalli?
“Sono molto soddisfatto, è un ottimo dato che dimostra come il Marconi abbia saputo affrontare una
delicata fase di trasformazione
anche per il cambiamento del trasporto aereo. Così il Marconi si colloca tra gli scali italiani con alti
livelli di performances internazionali e nazionali, grazie anche agli
investimenti e ai nuovi servizi
offerti ai passeggeri e alle compagnie. Mi aspetto anche per il 2007
una crescita robusta con i nuovi voli
in programma, non pochi, per
diverse città”.
In assoluto la destinazione più gettonata è stata quella di Catania, ma
aumentano (con la sola eccezione
di Londra) i passeggeri diretti nei
grandi hub come Parigi, Amsterdam, Francoforte e Monaco, e risalta l’eccellente risultato di Barcellona con 107 mila passeggeri. Roma,
invece, va a rotoli: in 7 anni ha perso più della metà dei passeggeri.
I transiti nazionali hanno avuto
l’aumento maggiore. In calo i charter
LE TOP FIVE DEL
MARCONI 2006
▼
▼
▼
(rispetto al 2005)
VOLI DI LINEA INTERNAZIONALI
Parigi
262.781
Francoforte
221.989
+6,8%
+1,6%
Londra
184.528
–21,8%
Amsterdam
154.680
+5,7%
Monaco
142.492
+7,0%
Catania
288.733
+6,4%
Palermo
260.983
+8,3%
Roma
195.427
–2,5%
Cagliari
126.255
–9,0%
Malpensa
123.778
+16,8%
VOLI DI LINEA NAZIONALI
CHARTER
111.513
–15,2%
Marsa Alam
58.085
+16,5%
Ibiza
52.140
–18,4%
Rodi
38.720
+12,4%
Djerba
37.602
–19,2%
Sharm el Sheikh
BOLOGNA
16
economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
PREVIDENZA
Gennaio-Febbraio 2007
INPS, più contributi per i collaboratori
La “finanziaria 2007” (L. 27
dicembre 2006, n. 296) ha introdotto
importanti novità che riguardano il
popolo dei “co.co.co.” e dei “co.co.pro.”.
Ci riferiamo agli oltre due milioni di collaboratori coordinati e continuativi, per i
quali la “Riforma Biagi” ha previsto la
trasformazione in “collaboratori a progetto” nel settore privato, lasciando
immutata la situazione se il committente è un ente pubblico.
Il comma n. 770 della citata legge dispone infatti che, a partire dal 1° gennaio 2007 “…l’aliquota contributiva
pensionistica per gli iscritti alla
Gestione separata di cui all’art.2, c.26,
della legge 8.8.1995,n. 335, che non
risultino assicurati presso altre forme
obbligatorie, e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche sono stabilite in misura pari al 23%. Con effetto dalla medesima data per i rimanenti iscritti alla
predetta Gestione, l’aliquota contributiva pensionistica e la relativa aliquota
contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche sono stabilite in
misura pari al 16%”.
Traducendo dal “burocratese” possiamo
affermare che per i collaboratori (con o
senza progetto) sono previste per il corrente anno due sole aliquote:
La finanziaria 2007 ha introdotto importanti
novità che riguardano il popolo dei “co.co.co”
e dei “co.co.pro”. Vediamo di che cosa si tratta
a) il 23% ( o meglio il 23,50%, come
spiegheremo fra poco) per chi non è
sottoposto ad altre tutele previdenziali obbligatorie (cioè non versa
contributi obbligatori all’INPS o ad
altri enti pensionistici);
b) il 16% per tutti gli altri.
Fino al 31 dicembre 2006 le categorie di
collaboratori erano tre. La prima (sottoposta all’obbligo di versare il 10%) era
costituita da coloro che risultavano
obbligatoriamente iscritti ad altre
gestioni o enti previdenziali. La seconda
(tenuta a versare il 15%) era formata
dai titolari di pensione diretta (derivante cioè dai propri contributi e non da
quelli del coniuge defunto). La terza
(che doveva versare il 18,50%) era
composta da coloro che non rientravano
nelle prime due categorie.
Dal 1° gennaio del corrente anno, come
ha chiarito l’INPS con circolare n. 7 in
data 11 gennaio 2007, le categorie
sono diventate due e tutti i soggetti
tenuti al versamento dei contributi
pagano di più rispetto a prima.
Con la citata circolare l’Istituto
Nazionale della Previdenza Sociale ha
altresì precisato che permane dovuta
“…per i soggetti privi di altra tutela previdenziale obbligatoria, l’ulteriore ali-
quota contributiva pari allo 0,50%, stabilita …per il finanziamento dell’onere
derivante dall’estensione agli stessi
della tutela relativa alla maternità, agli
assegni per il nucleo familiare e alla
malattia…Conseguentemente le aliquote contributive dovute alla Gestione
separata, ai sensi delle disposizioni
sopra
richiamate,
a
decorrere
dall’1.1.2007, sono complessivamente
fissate come segue…:
a) 23,50% (23,00+ 0,50% di aliquota
aggiuntiva) dovuto per tutti i soggetti non assicurati presso altre
forme pensionistiche obbligatorie;
b) 16,00% dovuto dai soggetti titolari
di pensione (diretta o indiretta) e
dai soggetti provvisti di altra forma
pensionistica obbligatoria”.
Circa la malattia, ricordiamo che la
“Finanziaria 2007” ha previsto un’indennità giornaliera a carico dell’INPS,
che tuttavia non può superare la sesta
parte (un sesto) della durata complessiva del rapporto di lavoro. È inoltre previsto per le collaboratrici un “congedo
parentale” (assenza retribuita) di tre
mesi dopo la nascita di ogni figlio, da
godersi entro il primo anno di vita del
bambino.
Tornando alle aliquote, resta invariata la
ripartizione dell’onere contributivo tra
collaboratore e committente, stabilita
rispettivamente nella misura di un terzo
a carico del primo e di due terzi a carico del secondo.
Ciò significa che l’aumento dei contributi non è indolore per i “co.co.co.”, a
causa del meccanismo che ripartisce l’onere gravandone per la terza parte il
collaboratore, sottoposto così ad un
esborso che si è fatto più consistente.
In parole povere, con l’obiettivo di
migliorare (in futuro) la situazione pensionistica, si è inasprito (nel presente) il
prelievo contributivo a carico dei collaboratori.
Né si può dire che l’aumento serve per
tutelare meglio le situazioni di malattia
o di maternità, perché la relativa aliquota di finanziamento (0,50%) è rimasta invariata rispetto agli anni scorsi.
Ovviamente protestano anche i committenti, per i quali è diventato più oneroso il ricorso ad un rapporto diverso da
quello del lavoro subordinato.
Facendo un esempio, se un collaboratore soggetto al 23,50% percepisse 1000
euro al mese, dovrebbe lasciarne 78,33
( cioè un terzo di 235 euro) al proprio
committente, tenuto ad aggiungere i
due terzi mancanti e a versare all’INPS
l’intero importo.
Appare evidente l’intento – peraltro
esplicitamente dichiarato dall’attuale
governo – di scoraggiare il ricorso ai
lavori atipici spingendo gli imprenditori
a privilegiare il lavoro subordinato, preferibilmente a tempo pieno e indeterminato. Ma la collaborazione coordinata
e continuativa aveva ottenuto successo
proprio per la sua elasticità, che consentiva alle imprese (e non solo) di sottrarsi alla disciplina, ben più rigorosa,
che caratterizza il lavoro dipendente.
Ora c’è da sperare che i vantaggi delle
nuove misure non siano inferiori agli
svantaggi che si andranno a determinare. Già si è avuta notizia di qualche
committente che ha rinnovato il contratto individuale di collaborazione
diminuendo il compenso al fine di recuperare il maggior onere contributivo…
Concludiamo precisando che le somme
corrisposte ai collaboratori entro il 12
gennaio 2007 ( se riferite a prestazioni
effettuate entro il 31.12.2006) sono da
assoggettare alle aliquote contributive
vigenti lo scorso anno.
di MARIO GALLOTTA
BOLOGNA
18
economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
RAPPORTO BANCHE-IMPRESE
Gennaio-Febbraio 2007
Basilea 2, lo stato dell’arte
Da mesi, su stampa specialistica e
non, è in corso il dibattito su Basilea 2 e
sugli effetti che la sua concreta applicazione dovrebbe produrre nelle modalità
di erogazione del credito bancario alle
imprese.
I primi studi sull’impatto che Basilea 2
avrebbe potuto determinare sull’accesso
al credito indicavano che quasi il 70% delle PMI sarebbero andate incontro a sicure
difficoltà; ricerche condotte negli ultimi
mesi sembrano invece prefigurare, al contrario, una maggiore disponibilità di risorse per il finanziamento delle aziende ed
una discreta affidabilità delle singole
imprese, in grado di offrire, nella maggioranza dei casi, sufficienti fondamentali qualitativi e quantitativi.
Tuttavia, il rincorrersi di ricerche, analisi
ed opinioni ha finito per disorientare i
principali destinatari di questa annunciata rivoluzione: gli imprenditori continuano
probabilmente a chiedersi che cosa concretamente rappresenti Basilea 2, quale
sia la sua reale portata e, dunque, se,
come e da quando ci si debba preparare al
suo avvento.
Che cosa è Basilea 2?
Ciò che sinteticamente viene denominato come Basilea 2, è la nuova proposta di
revisione della normativa sull’adeguatezza patrimoniale delle banche elaborata
dal Comitato di Basilea per la Vigilanza
Bancaria, organismo a cui partecipano le
autorità dei vari paesi che hanno la vigilanza del business bancario.
Il Comitato non ha potere di emanare
norme e leggi, bensì ha la funzione di predisporre delle proposte.
In seguito, tali proposte vengono recepite
in una apposita direttiva emanata dal
Consiglio Europeo e, quindi, finiscono per
costituire, tramite apposita direttiva, normativa vigente nei Paesi dell’Unione
Europea.
Il nuovo accordo di Basilea 2, pubblicato
dal Comitato nel giugno del 2004, è entrato in vigore nel nostro ordinamento dal
primo gennaio 2007, sostituendo quello
di Basilea 1 che risaliva al 1988.
Tale accordo-proposta poggia essenzialmente su tre pilastri:
•
•
•
Il primo, che è poi quello destinato ad
avere conseguenza nel rapporto banca-impresa, contiene disposizioni in
tema di requisiti patrimoniali minimi
che le banche devono garantire;
Il secondo regola i processi di supervisone svolti dalle Autorità di Vigilanza;
Il terzo detta regole in materia di trasparenza informativa delle banche
verso il mercato.
È evidente, quindi, come tutto il contenuto di tale accordo sia finalizzato a pro-
Facciamo il punto nell’annunciata rivoluzione
che dovrebbe modificare le modalità
di erogazione del credito bancario alle aziende
muovere e rafforzare la sicurezza e l’affidabilità del sistema finanziario.
Perché Basilea 2 dovrebbe incidere nel
rapporto banca–impresa?
Le banche possono effettuare impieghi,
vale a dire possono concedere credito alla
propria clientela, entro determinati limiti.
Più precisamente, a fronte dei prestiti concessi, gli istituti di credito devono dimostrare di avere costituito delle adeguate
riserve (patrimonio di sorveglianza), per
poter far fronte al rischio insito nella possibilità di mancata restituzione.
È ovvio quindi che, maggiore è la riserva
da costituire, maggiori saranno per la banca gli oneri della raccolta a svantaggio della sua complessiva competitività.
Basilea 2 incide proprio su questo delicato aspetto operativo poiché mentre fino
ad oggi i requisiti patrimoniali delle banche venivano ponderati a prescindere dal
giudizio di merito creditizio assegnato alle
singole controparti e solo sulla scorta della categoria di appartenenza (coefficiente
del 100% per le esposizioni nei confronti
dei privati, del 20% per quelle verso altre
banche, ecc.), a partire dall’entrata in
vigore del nuovo accordo, nell’ambito delle varie tipologie di esposizioni, si avranno ponderazioni assai differenziate a
seconda del rating assegnato alla controparte. Con Basilea 2, affidare imprese con
buon rating significherà per gli istituti di
credito dover costituire minore patrimonio di sorveglianza e, quindi, a parità di
altre condizioni, avere più risorse da poter
impiegare e condizioni più competitive.
Rivoluzione solo annunciata?
A ben vedere, dunque, non sembrerebbe
emergere nulla di particolarmente nuovo
all’orizzonte: nella concessione del credito, con Basilea 2, le banche continueran-
no a preferire le imprese più solide e quelle in grado di poter offrire adeguate
garanzie integrative.
Ma allora, perché è attesa con tanta
apprensione l’era di Basilea 2?
La preoccupazione di banche ed aziende
trova in realtà una concreta motivazione
nella nuova e speculare esigenza, per la
banca, di dover obbligatoriamente saper
valutare, con strumenti precisi e trasparenti, il merito creditizio del cliente affidato e per l’imprenditore di dover obbligatoriamente saper dimostrare all’istituto
finanziatore, attraverso un flusso organizzato di informazioni, l’efficienza e l’efficacia della propria gestione.
Tutto questo dovrebbe introdurre elementi di maggiore rigidità e complessità
nel processo di valutazione del merito creditizio ai quali, solo chi sarà in grado di
organizzarsi per tempo, saprà fornire
risposte adeguate e così mettersi a riparo
da sgradite sorprese.
A tale sforzo organizzativo sono maggiormente chiamate le imprese più piccole,
vale a dire quelle nelle quali le aree finanza e controllo risultano comprensibilmente meno sviluppate.
In tale scenario, se alcune aziende dovranno solo affinare il proprio modello di
comunicazione, altre saranno invece chiamate a ripensare profondamente criteri
organizzativi e struttura finanziaria, pena
la impossibilità di ricorrere ai canali di
finanziamento bancario.
L’aspettativa positiva è che dovrebbe
instaurarsi un circolo virtuoso capace da
una parte di far sì che le banche selezionino il credito a vantaggio delle imprese
che presentano conti e progetti a posto e
dall’altra che le aziende sviluppino piani
di sviluppo e modelli organizzativi più
adeguati alla complessità dei moderni
mercati. Il timore concreto è invece che
l’attribuzione del rating e la standardizzazione dei metodi valutativi, introduca elementi di minore discrezionalità e contribuisca ad impedire alla banca di effettuare dei validi distinguo tra le varie realtà
aziendali, soprattutto avuto riguardo al
percorso imprenditoriale che esse incarnano.
Rating: un giudizio da cui non possiamo
più prescindere
Ne sentiamo parlare tutti i giorni. A livello internazionale, anche i singoli Paesi
vengono costantemente monitorati e giudicati attraverso l’attribuzione di un rating,
vale a dire un giudizio sintetico sulla solidità e credibilità dei rispettivi sistemi economici.
Dobbiamo quindi abituarci all’idea che, in
un futuro già prossimo, ogni attività economica presente sul mercato (non solo
creditizio) venga valutata e patentata sul
piano della correttezza e affidabilità del
suo operare.
Il processo di valutazione del rischio di
insolvenza di una controparte si compone sostanzialmente di due fasi:
a) l’analisi fondamentale (scenario di
riferimento, settore economico di
appartenenza, strategia aziendale,
situazione economica e finanziaria
dell’azienda);
b) l’analisi andamentale (andamento
con il sistema bancario in generale e
andamento con la banca).
Tale analisi si conclude con l’attribuzione di
un voto (rating), secondo una scala di
valutazione che normalmente è graduata
come segue:
AAA
AA
Discreta / ottima solvibilità
A
BBB
BBB BB
Quasi sufficiente / più che
sufficiente solvibilità
B
CCC
CC
C
D
Rischio medio / alto
di insolvibilità
Insolvibile
Le banche hanno già da tempo affinato le
metodologie di valutazione del rischio di
insolvenza del proprio portafoglio clienti
e, dunque, hanno già costruito e attribuito un rating alle aziende affidate.
Sul “fronte imprese”, recenti indagini hanno invece dimostrato che solo un’azienda
su cinque conosce in ogni dettaglio la
BOLOGNA
economica
19
Gennaio-Febbraio 2007
RAPPORTO BANCHE-IMPRESE
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
Le PMI devono dimostrare al sistema finanziario la validità del proprio progetto imprenditoriale
situazione del proprio rating.
In realtà, la conoscenza delle regole del
gioco potrebbe rivestire un ruolo strategico fondamentale per le aziende.
Questo processo tenderà probabilmente
ad accelerare con l’entrata a regime di
Basilea 2 e, sebbene le banche italiane
ed europee abbiano ottenuto una moratoria che di fatto farà slittare al primo
gennaio 2008 il superamento di Basilea
1, le imprese non possono farsi trovare
impreparate a questa complessa metodologia di giudizio.
Verso un nuovo approccio alla gestione
finanziaria dell’azienda
L’imprenditore ha assunto fino ad oggi,
nella fase di istruttoria per la concessione
o per il rinnovo di una linea di credito, un
ruolo decisamente passivo, quasi improntato sulla difensiva, per cui in banca venivano consegnati solo i documenti esplicitamente richiesti.
Un simile atteggiamento deve considerarsi decisamente superato.
Con Basilea 2 le PMI sono chiamate come
non mai a dimostrare al sistema finanziario la validità del proprio progetto imprenditoriale, accettando un sereno e proficuo
confronto.
Tutte le banche hanno da tempo accentrato le proprie strutture fidi e la valutazione del cliente avviene sempre più a
distanza, esaminando e monitorando il
suo comportamento.
È inutile o addirittura controproducente
cercare di prospettare una situazione
diversa da quella reale perché la banca è
in grado, e con una certa facilità, di accorgersi se il cliente trucca le carte.
Ad esempio, se l’azienda è impegnata in
un settore in crisi, è molto meglio elaborare e comunicare una strategia della crisi (come affrontarla, dove intervenire,
come convertire l’attività, come finanziare la crisi, ecc.) che, invece, fingere che
questa crisi non esista.
Inoltre, questa necessaria capacità di
autoanalisi, sortirà effetti positivi anche
sul comportamento manageriale: cercare
di comprendere quali criteri di giudizio
seguono le banche per misurare l’affidabilità di un’impresa, finirà per far riflettere l’imprenditore su politiche aziendali e
modelli organizzativi, mettendo in evidenza, se ci sono, limiti e possibili rimedi.
Dunque, occorre innanzitutto comprendere con quali occhi il sistema bancario ci
osserva.
I profili che, ordinariamente, la banca
osserva per giungere a formulare un giudizio sul merito creditizio di un’azienda
riguardano tradizionalmente, l’analisi dei
dati consuntivi, la valutazione dei dati prospettici, l’adeguatezza del posizionamen-
to competitivo dei prodotti o servizi offerti, l’adeguatezza dell’organizzazione interna, la puntualità nell’adempiere alle obbligazioni con la banca e con altre banche,
l’assenza di pregiudizievoli in capo alla
società, ai soci o agli esponenti aziendali.
Avendo ben presente gli aspetti che vengono ponderati nel giudizio di merito creditizio, diviene abbastanza chiaro a cosa
deve naturalmente tendere un valido
modello di comunicazione con il sistema
bancario.
Possiamo certamente affermare che il
rating in cui viene collocata una data
impresa è il frutto di un complesso di elementi, quantitativi e qualitativi, che si
sedimentano nel tempo.
Ecco la ragione per la quale qualunque
tentativo di migliorare il giudizio sul merito creditizio, passa necessariamente attraverso una politica aziendale complessiva
e di medio – lungo periodo.
Come noto, il tessuto economico del
nostro Paese, è caratterizzato da imprese
di piccole dimensioni che palesano una
sottocapitalizzazione di tipo strutturale.
Per contro, nell’ultimo decennio, il sistema bancario italiano ha assistito ad una
forte accelerazione dei processi di concentrazione, accompagnati da una politica degli impieghi verso le imprese sempre più selettiva.
Queste caratteristiche salienti del nostro
sistema imprenditoriale, fanno sì che l’impatto di Basilea 2 nel rapporto banca –
PMI, potrebbe risultare da noi particolarmente rigoroso.
Probabilmente le imprese che incontreranno serie difficoltà, saranno quelle peggio strutturate e comunque destinate, in
una competizione sempre più globale, a
soccombere.
Ma anche le PMI più virtuose saranno
chiamate a passare da una gestione di
tipo tradizionale ad una logica di finanza
d’impresa, affinando la capacità di aprire
l’azienda al sistema finanziario e di comunicare efficacemente l’affidabilità del progetto imprenditoriale.
Gli accordi di Basilea 2, da soli, probabilmente non faranno fare quel salto di qualità nel rapporto banca – impresa tanto
auspicato.
Tuttavia la strada indicata, unitamente ad
altre attese e fondamentali riforme (diritto fallimentare, tutela del risparmio, equità fiscale, ecc.), potrebbero incidere positivamente sul modo di fare impresa nel
nostro paese.
di GIANLUCA DE FILIPPI
GAETANO RUCCO
Consulenti aziendali ed esperti
in controllo di gestione
BOLOGNA
economica
20
INDICI
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
Calcolo del valore della
moneta, gennaio 2007
La necessità di trasformare lire di anni passati in moneta attuale ricorre di frequente nel
campo giuridico ed in quello economico-amministrativo. L’esigenza di disporre di uno “strumento” adatto a tale scopo può essere soddisfatta tramite l’utilizzo dei coefficienti di rivalutazione della moneta in Italia, che figurano nella tavola di seguito riportata. Le serie dei coefficienti
– elaborati sugli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (indici che fino
al 1967 si chiamavano “costo vita”) della provincia di Bologna e nazionali – possono interessare magistrati, avvocati, periti estimatori e, più in generale, quanti si occupano di contratti e controversie giudiziarie in materia economica.
Al momento della risoluzione o della stipulazione dei contratti, infatti, occorre aggiornare le
somme in discussione. Per fare ciò basta moltiplicare le somme stesse per il coefficiente corrispondente al mese e all’anno che interessa.
Nel caso in cui le somme così rivalutate debbano essere espresse in euro, bisogna prima effettuare la rivalutazione e poi la conversione in euro (dividendo per 1.936,27).
ANNO
1996
1997
Gli indici di gennaio 2007 sono: 128,1 (Bologna) e 128,5 (Italia).
Esempio: rivalutare ad oggi una somma di L. 800.000 del maggio ‘90.
PASSO 1: dalla tavola di seguito riportata si trovano i coefficienti in corrispondenza di maggio ‘90:
1,6509 (Bologna)
1,6602 (Italia)
PASSO 2: si moltiplica tale coefficiente per la somma da rivalutare e si ottiene:
LIRE 1.320.704 (Bologna)
LIRE 1.328.183 (Italia)
PASSO 3: si converte tale somma in euro:
EURO 682,09 (Bologna)
EURO 685,95 (Italia)
ANNO
1990
1991
1992
MESE
gennaio
COEFFICIENTI
BO
ITALIA
1,6763
1,6892
ANNO
1993
MESE
gennaio
COEFFICIENTI
BO
ITALIA
1,4124
1,4332
febbraio
1,6651
1,6778
febbraio
1,4172
1,4276
marzo
1,6603
1,6714
marzo
1,4131
1,4249
aprile
1,6556
1,6650
aprile
1,4090
1,4193
maggio
1,6509
1,6602
maggio
1,4022
1,4139
giugno
1,6462
1,6539
giugno
1,3968
1,4071
luglio
1,6446
1,6477
luglio
1,3914
1,4017
agosto
1,6354
1,6369
agosto
1,3888
1,4004
settembre
1,6308
1,6277
settembre
1,3861
1,3990
ottobre
1,6156
1,6142
ottobre
1,3782
1,3897
novembre
1,6052
1,6038
novembre
1,3756
1,3832
dicembre
1,5993
1,5979
dicembre
1,3743
1,3832
gennaio
1,5762
1,5863
gennaio
1,3666
1,3754
1994
febbraio
1,5578
1,5720
febbraio
1,3627
1,3703
marzo
1,5551
1,5677
marzo
1,3602
1,3677
aprile
1,5495
1,5607
aprile
1,3564
1,3693
maggio
1,5454
1,5552
maggio
1,3513
1,3588
giugno
1,5399
1,5469
giugno
1,3475
1,3563
luglio
1,5372
1,5442
luglio
1,3463
1,3526
agosto
1,5318
1,5401
agosto
1,3451
1,3501
settembre
1,5291
1,5333
settembre
1,3413
1,3464
ottobre
1,5158
1,5213
ottobre
1,3339
1,3390
novembre
1,5040
1,5107
novembre
1,3315
1,3341
dicembre
1,4989
1,5068
dicembre
1,3291
1,3293
gennaio
1,4785
1,4952
gennaio
1,3254
1,3245
1995
1998
febbraio
1,4761
1,4913
febbraio
1,3028
1,3138
marzo
1,4674
1,4849
marzo
1,2947
1,3033
aprile
1,4612
1,4787
aprile
1,2890
1,2964
maggio
1,4539
1,4712
maggio
1,2821
1,2884
giugno
1,4502
1,4662
giugno
1,2765
1,2816
luglio
1,4478
1,4638
luglio
1,2765
1,2805
agosto
1,4466
1,4625
agosto
1,2754
1,2761
settembre
1,4478
1,4576
settembre
1,2709
1,2727
ottobre
1,4406
1,4492
ottobre
1,2654
1,2661
novembre
1,4323
1,4408
novembre
1,2577
1,2585
dicembre
1,4323
1,4384
dicembre
1,2555
1,2564
1999
2000
2001
Gennaio-Febbraio 2007
MESE
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
COEFFICIENTI
BO
ITALIA
1,2510
1,2473
1,2437
1,2353
1,2305
1,2305
1,2317
1,2317
1,2200
1,2177
1,2154
1,2188
1,2154
1,2154
1,2154
1,2119
1,2096
1,2096
1,2096
1,2096
1,2085
1,2028
1,2006
1,2006
1,1961
1,1883
1,1883
1,1872
1,1850
1,1806
1,1806
1,1806
1,1785
1,1796
1,1763
1,1763
1,1752
1,1709
1,1688
1,1656
1,1635
1,1624
1,1614
1,1614
1,1582
1,1541
1,1530
1,1520
1,1509
1,1458
1,1438
1,1417
1,1377
1,1346
1,1326
1,1326
1,1306
1,1276
1,1227
1,1217
1,1159
1,1129
1,1129
1,1110
1,1053
1,1043
1,1053
1,1053
1,1043
1,0986
1,0967
1,0967
1,2549
1,2512
1,2476
1,2403
1,2356
1,2332
1,2356
1,2344
1,2308
1,2297
1,2261
1,2250
1,2226
1,2215
1,2203
1,2192
1,2157
1,2157
1,2157
1,2157
1,2134
1,2100
1,2066
1,2066
1,2032
1,1998
1,1998
1,1976
1,1953
1,1942
1,1942
1,1931
1,1920
1,1898
1,1887
1,1887
1,1876
1,1854
1,1832
1,1789
1,1767
1,1767
1,1764
1,1746
1,1714
1,1692
1,1650
1,1639
1,1629
1,1577
1,1545
1,1535
1,1504
1,1463
1,1443
1,1443
1,1422
1,1392
1,1342
1,1332
1,1282
1,1242
1,1233
1,1193
1,1164
1,1145
1,1145
1,1145
1,1135
1,1106
1,1087
1,1078
ANNO
2002
2003
2004
2005
2006
2007
MESE
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
COEFFICIENTI
BO
ITALIA
1,0911
1,0847
1,0856
1,0819
1,0783
1,0792
1,0783
1,0774
1,0765
1,0729
1,0720
1,0720
1,0675
1,0666
1,0648
1,0613
1,0604
1,0578
1,0569
1,0561
1,0526
1,0543
1,0517
1,0517
1,0483
1,0474
1,0466
1,0440
1,0432
1,0415
1,0406
1,0381
1,0389
1,0406
1,0389
1,0389
1,0389
1,0356
1,0339
1,0306
1,0289
1,0289
1,0256
1,0240
1,0248
1,0223
1,0215
1,0199
1,0175
1,0134
1,0126
1,0095
1,0087
1,0079
1,0047
1,0016
1,0047
1,0039
1,0031
1,0008
1,0000
1,1030
1,0992
1,0964
1,0936
1,0918
1,0899
1,0890
1,0871
1,0853
1,0826
1,0798
1,0789
1,0744
1,0726
1,0691
1,0673
1,0664
1,0655
1,0629
1,0611
1,0585
1,0576
1,0550
1,0550
1,0533
1,0498
1,0490
1,0464
1,0447
1,0422
1,0413
1,0396
1,0396
1,0396
1,0371
1,0371
1,0371
1,0338
1,0321
1,0288
1,0272
1,0255
1,0231
1,0215
1,0207
1,0190
1,0190
1,0174
1,0150
1,0126
1,0110
1,0086
1,0055
1,0047
1,0023
1,0008
1,0008
1,0023
1,0016
1,0008
1,0000
BOLOGNA
22
economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
MERCATO E CONSUMATORI
Gennaio-Febbraio 2007
Romania, istruzioni per l’uso
Dal 1 gennaio 2007 la Romania è entrata far parte, assieme alla
Bulgaria, dell’Unione Europea che
in questo modo si è allargata a 27
Paesi.
La Romania rappresenta un mercato altamente appetibile per i
potenziali investitori europei, forte
di 23 milioni di consumatori e di
circa 380.000 imprese. Il Paese
offre la possibilità di collegamenti
per merci e persone essendo dotato, oltre che di un’estesa rete stradale, ferroviaria e di numerosi scali aeroportuali, anche di importanti porti fluviali sul Danubio e marittimi sul Mar Nero. Nel quadro dei
corridoi di traffico realizzati dall’Unione Europea, la Romania si trova
all’intersezione di 3 di essi: corridoio 4 (Berlino – Salonicco) e 9
(Helsinki – Alexandroupolis) per
auto e strada ferrata e corridoio 7
(da Costanza, maggior porto del
Mar Nero, fino in Germania utilizzando le larghe vie fluviali costituite dal Meno e dal Reno).
Anche la forza lavoro romena è
altamente qualificata, ben preparata nella maggior parte dei settori tecnologici industriali e presenta
ancora costi relativamente bassi.
La Romania, inoltre, è dotata di
fonti energetiche diversificate:
petrolio, carbone e gas, che la rendono in buona parte autonoma
dagli approvvigionamenti esteri.
Come si può capire in Romania si
incontrano condizioni favorevoli
allo sviluppo economico e agli
investimenti stranieri e molti altri
Paesi europei hanno da tempo colto le opportunità offerte: l’Olanda
è il primo investitore con il 14% del
totale, seguita dall’Austria e dalla
Germania. I settori dove si sono
concentrati gli investimenti sono il
settore industriale (53.8%), servizi
(16.3%) e commercio (oltre 10%)1.
La presenza di rilevanti risorse
energetiche di origine fossile ha
dato vita a un’importante industria
estrattiva e della raffinazione; tali
attività sono concentrate soprattutto nelle regioni Sud – Muntenia,
Sud Ovest Oltenia (carbone) e Cen1
Dati del 2003
Alcune informazioni sulla realtà
economica di un paese sempre
più appetibile per i potenziali
investitori stranieri
tro (gas naturale). Nella regione di
Ilfov, che comprende la capitale
Bucarest, sono naturalmente concentrate la maggior parte delle
imprese legate al commercio così
come dei laboratori e dei centri di
ricerca e sviluppo, che anche per le
nazioni di nuova missione al club
europeo rappresentano la via maestra per la crescita.
Attività più tradizionali sono concentrate nella regione Sud – Muntenia (agricoltura), Nord – Est (tessili e carta, quest’ultima soprattutto nella città di Bacau), Nord –
Ovest (mobili, calzature, alimentari) e il Centro (legname, fertilizzanti).
Gli imprenditori stranieri hanno
diverse possibilità di investimento
in Romania:
1. costituzione di una società di
diritto romeno: i tipi societari
corrispondono a quelli di diritto
italiano con la solo parziale
eccezione delle Società a
Responsabilità Limitata che in
Romania hanno una regolamentazione distinta dalle altre
società di capitali. La società,
una volta costituita, si registra al
Registro del Commercio che rilascia un certificato contenente il
Codice Unico di Registro (CUI)
attribuito, valido anche per gli
organismi finanziari. La società
ha il diritto di iniziare l’attività
dalla data della registrazione.
Nel caso di un soggetto individuale, quest’ultimo deve presentare al Comune competente
per territorio una documentazione comprendente, oltre al
modulo di richiesta, la riserva
del nome presentata al Registro
di Commercio, un certificato di
regolarità fiscale oppure una
dichiarazione di assenza di debiti verso terzi, le fotocopie di un
documento di identità, un certificato medico, una dichiarazione
relativa all’osservanza delle norme sanitarie, ambientali, del
lavoro, antincendio e di sicurez-
za di prodotti, fotocopie dei
documenti comprovanti l’esperienza professionale pregressa.
Il Comune deve rispondere
entro 10 giorni lavorativi.
2. un’impresa già costituita in Italia
che voglia svolgere la propria
attività in Romania può aprirvi:
– una filiale. Ha personalità
giuridica propria ed è di fatto una società controllata dalla società madre, si costituisce con le formalità di cui al
punto 1.
– una succursale, non giuridicamente distinta dalla società madre e che deve registrarsi all’Ufficio del commercio competente per territorio producendo: la prova
dell’esistenza della società
madre, l’atto del Consiglio
d’Amministrazione che decide l’apertura della succursale e dove sono indicate la
attività svolte e viene nominato un direttore generale
per la succursale.
– una rappresentanza: è analoga alla succursale ma deve
essere autorizzata dal Ministero dell’Economia e Commercio che stabilisce l’attività
e le relative condizioni di
svolgimento oltre alla durata
e alla sede. Per maggior
informazioni rivolgersi a:
MINISTERUL ECONOMIEI
SI COMERTULUI
Directia Generala Politici
Comerciale
Mircea Mânzat, consilier - Autorizare Reprezentate Comerciale
Tel: 4010568 ; 3150655
Altre informazioni sull’economia
romena e in particolare sulle
opportunità di finanziamento a chi
voglia investire in Romania si trovano nella guida ”La Romania alle
porte dell’Europa. Economia e
opportunità per gli imprenditori italiani ”, disponibile presso l’Ufficio
Promozione Estera della Camera di
commercio di Bologna.
di ANDREEA ELENA CIOBANU
(Stagista presso l’Ufficio Ispettivo
della Camera di commercio di Bologna)
BOLOGNA
economica
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
24
EXPORT
Gennaio-Febbraio 2007
Le opportunità commerciali pubblicate in queste pagine sono reperibili anche all’interno del sito Internet: www.bo.camcom.it
(all’interno di Promozione e Statistica - Iniziative per l’Internazionalizzazione - “Offerte e proposte commerciali dall’estero”).
La Camera di Commercio di Bologna, nel divulgare le informazioni contenute in questa sezione, non si assume alcuna responsabilità in merito
all’affidabilità degli offerenti ed invita le imprese alla do
ovuta e consueta cautela nell’eventualità di contatti.
Richiesta di merci
e di rappresentanze
BRASILE
GRUPO IVIERI - 05133-130 São
Paulo - Rua: Maria Julieta Drumond de Andrade, 627
Tel.: 005511 3903-4088 - [email protected] – Contattare
sig. Gil Manigrassi.
Azienda distributrice di macchine
per il caffè espresso per uso
domestico cerca fornitori italiani
di prodotti complementari.
(02/2007)
GRECIA
TASTEMIROGLOU ANASTASIO –
“MOBILI ITALIANI” - 56224 Evosmos Thessalonikis - Ethn. Antistaseos 86 - Tel. 0030-2310588545 - Fax: 0030-2310-588545
- Contattare Sig. Tastemiroglou
Anastasio
Desidera contattare produttori italiani di mobili da giardino (tavoli,
sedie, ecc.).
(01/2007)
CHELONA EPE - 57013 Lakkia
Thessalonikis - Tel. 0030-2396023596 - Fax: 0030-23960-23598 E-mail: [email protected] Internet: www.chelona.net - Contattare Sig. Karasanti Ionathan
Desidera contattare produttori italiani di cartoni per scatole per gio(01/2007)
chi da tavolo.
ZIKOULIS GEORGIOS EE – “CONZI” 54644 Thessaloniki - Al. Papanastasiou 102 – Tel. 0030-2310944060 - Fax : 0030-2310942612 - E-mail: [email protected]
- Contattare Sig. Zikoulis Georgios
Desidera contattare grossisti italiani di bottoni per jeans. (01/2007)
PAPAEFTHIMIU A. – VALLIOS TH. &
CO. OE – “EGNATIA” - 55131 Thessaloniki - Argonafton 5 – Tel.
0030-2310-418662, 415550 Fax : 0030-2310-417208 E-mail: [email protected] - Contattare Sig. Papaefthimiu Anthi
Desidera contattare produttori italiani di occhiali da sole, montature
ottiche e lenti a contatto.
(02/2007)
KARYPIDIS – MISAILIDIS OE 59034 Aggelochori Naousis Tel. 0030-23320-47433, 47363 Fax: 0030-23320-62999 E-mail: [email protected] - Contattare Sig. Karipidu Irini
Desidera contattare produttori italiani di chiodi di ferro. (02/2007)
AVRAMIDU IRINI – “VASA OVENS” 57200 Lagyna’ Thessalonikis -
13° km. P.E.O. Thessalonikis-Lagada’ - Tel. 0030-23940-73010 Fax: 0030-23940-73016 – Contattare sig. Avramidis Savvas
Desidera contattare produttori italiani di macchine ed attrezzature
per panifici e pasticcerie.
(02/2007)
MAROCCO
MEDEXEL - CASABLANCA 23 Place Louis Pasteur Tel. : 00212 22 22.22.25 FAX: 00212 22 22.22.47 – E-mail:
[email protected] - Contattare Sig. Brahim BAZIZ - General
Manager
Azienda specializzata nella distribuzione di attrezzature medicali,
desidera contattare fornitori italiani di di apparecchi e materiali di
consumo nel settore della radiologia (soprattutto pellicole).
(02/2007)
PORTOGALLO
Per informazioni relativamente agli
annunci sottoriportati, rivolgersi a:
Camera di Commercio Italiana per il
Portogallo – Lisbona – Tel. 00351 21
7950263 –
E-mail: [email protected]
citando il numero di riferimento
dell’offerta ed il codice N.216/I.
S-39933/2006-1533 - Desidera
entrare in contatto con fabbricanti
italiani di portacenere in metallo.
S-2869331/2006-1489 - Desidera
entrare in contatto con produttori
di acido solforico.
S-3551/2006-1305
5 - Desidera
acquistare impianti ed attrezzature in acciaio inox per la produzione
di formaggi.
S-3991/2006-1445 – Desidera
acquistare scope tipo “saggina”, in
plastica.
S-35892/2006-1444 - Desidera
macchine usate per la pulizia strade.
S-2531/2006-1443 - Desidera
entrare in contatto con produttori
italiani di arredo urbano.
S-3433798/2006-1442 - Desidera
entrare in contatto con produttori
olare.
di attrezzature per energia so
S-3433798/2006-1441 –Desidera
entrare in contatto con produttori
o distributori di pannelli solari,
attrezzature climatizzazione, generatori, sistemi solari fotovoltaici.
S-284/2006-1215 – Desidera
acquistare scopette e prodotti di
pulizia per la casa.
S-20/2006-1048 – Desidera entrare in contatto con produttori o distributori di prodotti alimentari
(paste, sughi, crostini, pomodoro
secco, funghi secchi, ecc)
S-37511/2006-908 - Desidera
entrare in contatto con produttori
o distributori di biciclette italiane e
relativi accessori.
S-32991/2006-1113 - Desidera
entrare in contatto con produttori
o distributori di casseformi per edilizia (travi e pannelli)
S-1/2006-1112 – Desidera acquistare api regine di razza italiana.
(12/2006)
TURCHIA
CAMERA DI COMMERCIO DI MERSIN - Mersin – Tel. 0090 324
2389500 – Fax 0090 324 2319697
– E-mail: [email protected] - Internet: www.mtso.org.tr - Contattare: Fulya Melisa Aybars.
Desidera contattare produttori e
distributori di macchine per lavorazione di verdure e frutta.
(02/2007)
MTR DIS TICARET SIRKETI Uskudar/Istanbul Tel.: 0090 216 4222090 Fax : 0090 216 4222091 - E-Mail:
[email protected] - Internet:
www.mtr-int.com - Contattare
Sig. N.Zeynep Ozgenis.
Desidera contattare produttori e
distributori di zucchero in polvere.
(12/2006)
MAYSA GIDA A.S. - Turgut Ozal
cad. No:106 34670 K.cekmece/Istanbul Tel.: 0090 212 5492020 Fax: 0090 212 5492019 - E-Mail:
[email protected] - Internet: www.maygrouptr.com Contattare Sig. Sunny Aydin
Desidera contattare produttori e
distributori di olii vegetali.
(12/2006)
CADIRCI IC VE DIS TICARET Gulbahar mah. Sehit Ertugrul
Kabatas Cad. Karanfil sok.
No:20/11 - Sisli Istanbul Tel.: 0090 212 2138395 - E-Mail:
[email protected] Internet: www.asevengroup.com Contattare Sig. Serkan Cadirci
Desidera acquistare rotaie usate
(per ferrovie).
(12/2006)
Offerte di merci
e di rappresentanze
BULGARIA
FASHCO FASHION SERVICE COMPANY LTD - Biala – 7100 blv.”Kolio Ficheto” 4 Tel: 00359817674651 Fax: 0035981772449 E-mail: [email protected] ,
“
Notizie dall’ufficio
promozione estera
ATA / INDIA
La FICCI (Federation of Indian Chamber of
Commerce and Industry) organizzazione
garante della Convenzione ATA in India ha
comunicato quanto segue:
– se il titolare del Carnet ATA intende far utilizzare il documento in India da un rappresentante indiano, è consigliabile che il nome
di quest’ultimo venga riportato nella casella
B della copertina del carnet;
– all’indirizzo seguente è possibile consultare
on-line l’elenco delle fiere approvate per le
quali possono essere rilasciati i carnet:
www.ficci.com/general/ata-carnet/ata-carnet.htm
ATA / INGRESSO DI ROMANIA
E BULGARIA NELL’UNIONE EUROPEA
A partire dal 1° gennaio 2007 Romania e
Bulgaria sono entrate a far parte dell’Unione
Europea. La Camera di Commercio di Bologna
non può più rilasciare Carnet ATA aventi per
destinazione questi paesi. Le aziende che
abbiano merci attualmente in quei paesi
accompagnate da Carnet ATA in corso di validità sono pregate di contattare l’Ufficio
Promozione Estera per conoscere le procedure
corrette di reimportazione e chiusura del
Carnet.
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE
IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA
Sono disponibili in distribuzione gratuita alcune copie della pubblicazione dei risultati dell’indagine delle Camere di Commercio
dell’Emilia-Romagna intitolata: “PERCORSI DI
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE
IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA”. Sono
inoltre disponibili gli Atti del Convegno
(21/6/2006) durante il quale sono stati presentati i risultati dell’indagine citata. Rivolgersi
all’Ufficio Promozione Estera.
BOLOGNA
economica
25
EXPORT
Gennaio-Febbraio 2007
[email protected]
Contattare Sig.ra Deljana Nikolova,
Sig. Dieter Jubel, Sig. Harald Kleineberg
Offre servizi di lavaggio industriale,
tintura e finiture speciali su capi di
abbigliamento confezionati.
(02/2007)
CINA
ZHEJIANG SEASOUL GARMENTS
CO., LTD. - 310010 Hangzhou,
Zhejiang - 3 F, 190 Gen Shan Xi Lu
Tel: 0086 571 8791 3560 Fax: 0086 571 8791 3560 Mobile Tel: 13396818986 E-mail: [email protected] Internet: www.seasoul.com Contattare Mr. Wilson Wei.
Offre abbigliamento di vario genere (camicie, maglie, pantaloni).
(02/2007)
LEE ON MOULD ENGINEERING LTD.
- PO518101 Shenzhen City A321, Huafeng Building,
No.25 Block of Baoan
Tel. +86 755 2785 7275 Fax: +86 755 2785 6301 - E-mail:
[email protected] Internet: http://www.leeonmould.com - Contattare sig.ra
Michelle Xiao
Offre stampi ad iniezione per i settori: automobilistico, elettrodomestici, automazione d’ufficio, telefonia mobile, ecc.
(02/2007)
TURCHIA
YAMAS YASAR MAKINE LTD.STI. Nilufer/Bursa - Besevler San.Sit.
34 Blok No:88 – Tel: 0090 224
4412316 / 7 – Fax: 0090 224
4412318 – E-mail:
[email protected] - Internet:
www.yamas.com.tr - Contattare
Sig. Umit Okyay
Offre parti di ricambio automobilistico.
(01/2007)
TEKNIK KALIP VE PLASTIK A.S. Manisa - 3.Org.San.Bol. Ahmet
Tutuncu Cad. No:3 –
Tel.: 0090 236 2130494 –
Fax: 0090 236 2130499 – E-mail:
[email protected] Internet:
www.teknikaplastik.com.tr Contattare Sig. Aziz Unsal
Offre imballaggio di plastica per
settore alimentare.
(01/2007)
LAMPART AYDINLATMA LTD.STI. Siteler Ankara - Karacakaya St.
No:37/1-2 – Tel.: 0090 312
3485234 – 3502984 –
Fax: 0090 312 3505547 – E-mail:
[email protected]
r - Internet: www.modernaydinlatma.com.tr Contattare Sig. Ahmet Inaloglu.
Offre prodotti del settore illuminazione.
(01/2007)
.
YILMAZ CELIK YAY LTD.STI. - I kitelli/Istanbul - Galvano Teknik Sit. C
Blok No:45/47 –
Tel.: 0090 212 5493086 –
Fax: 0090 212 5492927 – E-mail:
[email protected] Internet:
www.yilmazyay.com
Contattare Sig. Eda Dursun
Offre molle di acciaio per diversi
settori.
(01/2007)
GULSAN SIRKETLER GRUBU – Istanbul – Tel.: 0090 212 8805851
Fax: 0090 212 8805850 - E-Mail:
[email protected]
m - Internet:
www.gulsangroup.com - Contattare Sig. Rasim Goktepe
Offre vetri per forno, frigorifero, TV
(01/2007)
e mobili.
ISTON - Kucukkoy/Istanbul - Eski
Edirne Asfalti Metris Cezaevi Karsisi – Tel. 0090 212 5378200 –
Fax: 0090 212 5378207 E-Mail: [email protected] Internet: www.iston.com.tr Contattare Sig. Mahmut Eksi
Offre mobili per la citta (fermate,
parchi, ecc.) – Arredo urbano.
(01/2007)
US TEKSTIL VE AMBALAJ LTD.STI. Sisli/Istanbul - Halaskargazi cad.
Gazi Ethem Pasa Sit. No:214/7 –
Tel.: 0090 212 2405417 / 8 –
Fax: 0090 212 2405421 E-Mail: [email protected] Internet: www.elbisekilifim.com
Offre imballaggio per il settore tessile.
(01/2007)
Contattare Sig. Serap Keskin .
Offre un detergente per pulire telecomandi, tastiere, schermi di TV.
(01/2007)
MERT BISIKLET LTD.STI. - 34265
Sultançiftliği
Gaziosmanpaşa .
Istanbul - Esentepe Mah. 2850
Sok.No: 145/A – Tel.: 0090 212
6681968 – Fax: 0090 (212) 475
82 10 - E-Mail: [email protected] Internet: www.mbsbike.com Contattare Sig. Mert Velibeyoglu
Offre Biciclette
(01/2007)
SAHINLER SUNI DERI LTD.STI. Istanbul - Mercan, Fuat Pasa Cad.
3 Kapili Suhulet Han No:72/11 –
Tel.: 0090 212 4552828 –
Fax: 0090 212 4552866 - E-Mail:
[email protected] Internet: www.sahinlersd.com contattare Sig. Sirin Kukuli
Offre vari tipi di borsa (sportiva,
(01/2007)
zainetto, ecc)
UMIT DOKUM SAN.LTD.STI. - Istanbul - Imes D Blok 401 sok. No: 11
Y.Dudullu-Umraniye – Tel.: 0090
216 4994646 – Fax 0090 216
4994650 - E-Mail: [email protected] - Internet:
www.umitcasting.com Contattare Sig. Sevcan Kocaagac
Fonderia di acciaio.
(01/2007)
SANBERK DIS TICARET - 41100
Izmit - Gultepe mah. D 100 Karayolu Uzeri Dizdar Apt. No:64/3 Tel.: 0090 262 3323949 – 50 Fax: 0090 262 3323943 – 53 E-Mail: [email protected] Internet: www.sanberktr.com Contattare Sig.Levent Bakkal
Offre materiali edili. (01/2007)
ELMALI MAKINE A.S. - Konya Busan OSB. 4.sok. –
Tel.: 0090 332 3427212 –
Fax: 0090 332 3427212 E-Mail: [email protected] - Internet:
www.elmali.com.tr - Contattare:
Yilmaz Sandıkci
Offre macchine per lavorazione di
lamiera, presse idrauliche.
(01/2007)
MERT CORAP - Merter 34169 –
Istanbul - Tel.: 0090 212 6372597
- Fax : 0090 212 6373748 E-Mail : [email protected]
- Internet : www.mertsocks.com
- www.mertiplik.com Contattare Sig. Osman Can Binkut
Offre vari tipi di filato, calze.
(01/2007)
KOZA TRIKO ORME LTD.STI. Esenler/Istanbul - Kazim Karabekir mah. 25.sok. No:3 - Tel.: 0090
212 5688275 – 5086297 –
Fax: 0090 212 5086298 - E-Mail:
[email protected] - Internet:
www.bluesail.ws
Contattare Sig. Murat Cebeci
Offre abbigliamento tricot.
(01/2007)
GURSOY YALITIM VE BOYA LTD.STI.
- Cengelkoy/Istanbul - Ata2 Sitesi
Yabangulu sok. No:18 - Tel.: 0090
216 4860373 - Fax: 0090 216
4860886 - E-Mail: [email protected] - Internet: www.thermocoatr.com
Contattare Sig. Ercan Turk.
Offre un nuovo tipo di vernice isolante per settore edile. (01/2007)
TURA PAZARLAMA A.S. - Ziya
Gokalp cad. Soysal Ishani Kat:
5 - Kizilay/Ankara –
Tel.: 0090 312 4339323 Fax: 0090 312 4314848 - E-Mail:
[email protected] - Internet: www.turapazarlama.com.tr -
KUCUKOGLU MAKINE LTD.STI. 35100 Bornova/Izmir - Kazimdirik
mah. Sanayi Cad. No:17/4 Tel: 0090 232 3438325 Fax: 0090 232 3438326 - E-Mail:
[email protected] Internet: www.kucukoglumaki-
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
“
Notizie dall’ufficio
promozione estera
CERTIFICATI DI ORIGINE
CON DESTINAZIONE ROMANIA
O BULGARIA
In seguito all’allargamento dal 1° gennaio 2007
del territorio doganale dell’Unione Europea a
Romania e Bulgaria non verranno più vistati
Certificati di origine per spedizioni destinate
verso questi paesi.
FONDI STRUTTURALI:
ASSISTENZA ALLE IMPRESE
In occasione della partenza della nuova fase di
programmazione dei fondi europei per il
periodo 2007-2013, l’Eurosportello di Ravenna
ha messo a punto un servizio di assistenza alle
imprese della Regione Emilia-Romagna che
sono interessate ai finanziamenti dei Fondi
Strutturali nei paesi dell’Europa centro-orientale. Per informazioni sul servizio rivolgersi a:
Daniele Argelli,
e-mail: [email protected]
Tel. 349.3433514
Azienda Speciale SIDI Eurosportello
Viale Farini, 14 – 48100 Ravenna RA
SATCAR – CLERMONT FERRAND
(FRANCIA) 20-21 MAR. 07
Il convegno biennale della filiera automobilisti-
ca SATCAR 2007 si svolgerà nei giorni 20 e 21
marzo 2007 presso il Centro Congressi di
Clermont - Ferrand (Francia) secondo la formula di incontri d'affari pre-programmati tra
fornitori di beni/servizi/progetti e committenti francesi ed esteri del settore automobilistico
(www.convetion-satcar.com). SATCAR proporrà un panorama completo di soluzioni e tecnologie innovative per la costruzione di automobili, bus, tram, metro, caravan e camper, macchine agricole e rimorchi… Alle agende di
appuntamenti d’affari si affiancheranno: cicli
di conferenze, tavole rotonde e atelier tematici.
Per informazioni:
Camera di Commercio Italiana di Lione
Tel: +33 4 72 00 32 48
Fax: +33 4 78 39 52 14
e-mail: [email protected]
BOLOGNA
economica
26
EXPORT
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
ne.com - Contattare Sig. Dilek
Kucukoglu
Offre macchine per costruzione e
loro pezzi da ricambio. (01/2007)
UCRAINA
merciali, anche nel settore turistico.
(02/2007)
Proposte di
collaborazione
TURCHIA
LA DOLCE ITALIA LTD – Kiev - via
Zhylianska, 41 – Tel: 0038 096
223 75 34 – Fax: 0038 044 289 25
29 - E-mail: [email protected] Contattare sig. Agostino Alessi
Offre consulenza e servizi com-
POLILAM PLASTIK PROFIL LTD.STI. 34550 Mahmutbey/Istanbul Fabrikalar Yolu Tasocagi Mevkii.
Sanayiciler Koop. Tansu sok.
No:13 – Tel.: 0090 212 4463949 –
3437 – Fax: 0090 212 4464074 E-mail: [email protected] –
Internet: www.polilam.com Contattare Sig. Taylan Altintas.
Azienda produttrice dei profili di
PVC per diversi settori cerca aziende italiane per joint-venture.
(01/2007)
ISCI SAGLIGI TECHIZATI LTD.STI. 06060 Ankara - Buyuk Sanayi
1.cad. 52/1 THK Tes. C Blok Tel.: 0090 312 3841300 –
Fax: 0090 312 3417303 -
Gennaio-Febbraio 2007
E-Mail: [email protected] Internet: www.ist.com.tr Contattare: Aysun Karaoglu
Cerca distributori in Italia per attrezzature per la sicurezza sul lavoro
(codice doganale 84818019).
(01/2007)
Bandi
RA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA
ROMANIA - Bd. Corneliu Coposu 3,
bl. 101, sc. 3, et. 6, ap. 56 - 030601
Bucarest - Tel. 0040/21/3203127 Fax 0040/21/3203108 - contattare l’Ufficio Segreteria.
Tutti i bandi si riferiscono alla zona
di Bucarest, salvo ove altrimenti
indicato.
ROMANIA
Per informazioni relative ai bandi
sottoelencati rivolgersi alla CAME-
È possibile scaricare il testo completo del bando pagina internet:
http://ted.europa.eu
BANDO
PHARE — Fornitura di apparecchiature specializzate di rilevamento destinate a valichi di frontiera designati
ISPA — Lavori di riattamento del tratto Drobeta Turnu Severin–Bahna sulla strada nazionale n. 6, km 332+150–km 358+000, compresa la circonvallazione di Drobeta Turnu Severin
PHARE — Sensibilizzazione riguardo alla conservazione della natura ed al valore dei siti Natura 2000
DATA DI
SCADENZA
2007-05-07
2007-05-08
2007-12-12
PHARE — Assistenza tecnica per la preparazione di una strategia e di un piano d'azione per il risanamento di siti storici inquinatI
2007-12-12
PHARE — Fornitura di attrezzature per il trattamento e smaltimento finale dei rifiuti sanitari pericolosi, conformemente alla legislazione nazionale rumena e alle norme europee.
2007-12-12
PHARE — Assistenza tecnica alla NEPA per l'istituzione e l'esecuzione di programmi di controllo della radioattività ambientale correlata alle fonti
2007-12-12
PHARE — Sostegno all'attuazione delle disposizioni comunitarie relative agli organismi geneticamente modificati.
2007-12-12
PHARE — Assistenza nella preparazione all'applicazione dei requisiti previsti dalla direttiva sulla qualità dell'acqua destinata al consumo umano
2007-12-12
PHARE — Sostegno agli investimenti per l'attuazione della rete Natura 2000
2007-12-12
PHARE — Fornitura di attrezzature per la rete di controllo degli impianti per rifiuti provenienti dall'industria estrattiva — progetto pilota
2007-12-12
PHARE — Assistenza tecnica per il miglioramento della gestione interna di rifiuti pericolosi generati da strutture sanitarie in base agli standard europei
2007-12-12
PHARE — Assistenza nella preparazione del graduale adeguamento ai requisiti della direttiva relativa al trattamento delle acque reflue urbane
PHARE — Assistenza per il completamento dei programmi relativi all'inquinamento da sostanze tossiche, persistenti e bioaccumulabili elencate nell'elenco I nel periodo
di transizione concesso per il cadmio, il mercurio, il lindane, il dicloretano, l'esaclorobenzolo, il tricorobenzolo, il tricloretilene, l'esaclorobutadiene
Sapard — Sviluppo e ammodernamento del laboratorio sanitario di sicurezza alimentare e analisi veterinaria, (TULCEA)
2007-12-12
Servizi di ingegneria integrati (SLATINA)
2007-12-19
Lavori per l'obiettivo dell'investimento 'Riabilitazione dell'ecosistema in zone fortemente contaminate’ (ZLATNA)
Lavori per l'obiettivo dell'investimento 'Riabilitazione e ampliamento della rete fognaria nell'area di Zlatna' ed 'Estensione della rete di acqua potabile nel territorio amministrativo dell'area di Zlatna' (ZLATNA)
Lavori di costruzione, di fondazione e di superficie per autostrade e strade (ALEXANDRIA)
2007-12-28
Servizi catastali
2008-01-19
Servizi di progettazione architettonica (CLUJ NAPOCA)
2008-01-19
Lampade stradali (PLOIESTI)
2008-01-19
Vaccini antiinfluenzali
2008-01-19
Servizi di consulenza per costruzioni
2008-01-19
Scambiatori di calore (Suceava)
2008-01-22
Attrezzature e apparecchi per radiodiffusione, televisione, comunicazione, telecomunicazione
2008-01-22
Servizi di progettazione tecnica di infrastrutture del traffico
2008-01-22
Vaccini veterinari (IASI)
2008-01-22
Bitume (ALBA IULIA)
2008-01-22
Servizi di conversione dati
2008-01-22
Servizi di ingegneria stradale
2008-01-22
Noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e di genio civile con operatore
2008-01-22
Servizi architettonici, di ingegneria, edili, giuridici, contabili e altri servizi professionali
2008-01-22
Servizi architettonici, di ingegneria, di costruzione e di consulenza tecnica affini
2008-01-23
Servizi di sviluppo di software personalizzati
2008-01-23
Medicinali (CARACAL)
2008-01-23
Apparecchi di radiogoniometria
2008-01-23
Veicoli a motore
2008-01-23
Servizi di consulenza in ingegneria civile
2008-01-23
Lavori generali di costruzione edifici
2008-01-23
Lavori di rifacimento manto
2008-01-23
2007-12-12
2007-12-14
2007-12-28
2008-01-01
BOLOGNA
economica
27
EXPORT
Gennaio-Febbraio 2007
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Notizie dall’ufficio
promozione estera
Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
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DE SMAAK VAN ITALIE /
I SAPORI DELL'ITALIA – OLANDA
11-13 MAG. 2007
72° FIERA INTERNAZIONALE
DI SALONICCO (GRECIA)
8-16 SET. 2007
La IV edizione di “De Smaak van Italië”,
una fiera mercato dedicata espressamente
ai prodotti italiani, si terrà nel parco del
castello De Haar a Haarzuilens, un villaggio fra Utrecht ed Amsterdam dall’11
al 13 maggio 2007. Durante questo evento le imprese italiane hanno la possibilità
di conoscere direttamente sul campo un
campione molto rappresentativo dei loro
potenziali clienti e nello stesso tempo di
saggiare il gusto dei consumatori. Oltre
al settore alimentare, la fiera è aperta ai
settori turistico, immobiliare (seconde
case), artistico e artigianale, articoli per la
casa, moda e accessori.
La Camera di Commercio Italiana per
l’Olanda sta promuovendo la partecipazione collettiva di imprese italiane e offre
i servizi di supporto alla partecipazione.
Per informazioni:
Camera di Commercio Italiana in Olanda
tel. +31 20 751 3363
e-mail: [email protected] .
La Camera di Commercio Italo-Ellenica
di Salonicco organizza una partecipazione espositiva collettiva alla prossima
Fiera Internazionale di Salonicco (08-16
settembre 2007). In accordo con Helexpo
S.A. e nell’ottica di una sempre maggiore
visibilità, penetrazione e valorizzazione
del “Made in Italy”, è stato opzionato
dalla Camera un intero padiglione espositivo di circa 1.000 mq. in posizione centrale, gestito integralmente dalla Camera,
ove troveranno spazio enti, organismi ed
imprese italiani
I soggetti interessati al Padiglione italiano potranno usufruire di particolari condizioni economiche per la loro partecipazione, rivolgendosi agli uffici della
Camera Italo-Ellenica al numero al
0030.2310.947744 (Sig. Marco DELLA
PUPPA oppure il Segretario Generale
Sig. Costanzo RAIMONDO)
per qualsiasi ulteriore informazione.
Fax: 0030 2310 951.542
e-mail: [email protected]
Per contattare
l’Ufficio
Ufficio Promozione Estera
Palazzo Affari
Piazza Costituzione, 8
40128 Bologna (BO)
e-mail:
[email protected]
telefono: +39.051.6093202 fax: +39.051.6093211
Al fine di garantire la qualità del
servizio reso agli utenti che si
recano a sportello, le informazioni telefoniche non sono garantite
durante l'apertura al pubblico
degli sportelli
Orari di apertura
al pubblico:
dal lunedì al venerdì
dalle 8.45 alle 12.15
lunedì e giovedì anche
dalle 15 alle 16.30