economica - Camera di Commercio di Bologna
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BOLOGNA economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura www.bo.camcom.it Gen.-Feb. 2007 - N. 1 - Anno XLVII Budrio, boom e high-tech nell’hinterland PREMI CAMERALI PER LE IMPRESE Sei categorie di riconoscimenti per le aziende e gli imprenditori che sono un esempio virtuoso PAG. 9 LE PERSONE NELLE ORGANIZZAZIONI L’importanza di definire ruoli e responsabilità per rendere reciproche le aspettative e scorrevoli ed efficaci le interazioni PAG. 10 RIPRESA, QUALCHE SEGNALE C’È I dati relativi al 3o trimestre 2006 indicano nel settore del manifatturiero valori di crescita che mai si erano registrati negli ultimi 5 anni PAG. 12 L’EDITORIALE di Gian Carlo Sangalli L’istituzione pubblica delle imprese Avverto un po’ di confusione ultimamente sulla natura pubblica della Camera di commercio. Semplificare può essere fin troppo facile: le Camere di commercio sono rette da organi (Consiglio e Giunta) composti dai rappresentanti delle diverse realtà ecoSEGUE PAG. 3 Mobilità, problematiche sociali e sviluppo economico rappresentano le linee strategiche per il futuro. Tra gli obbiettivi, la creazione di un nuovo polo agroalimentare ed innovative strutture di accoglienza a supporto dell’importante polo della riabilitazione e della protesica di Vigorso PAGG. 4-8 MARCONI DA RECORD: 4 MILIONI DI PASSEGGERI I transiti nazionali hanno avuto l’aumento maggiore. In calo i charter PAG. 14 BOLOGNA 3 economica Gennaio-Febbraio 2007 L’ EDITORIALE Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Gian Carlo Sangalli Presidente della CCIAA di Bologna BOLOGNA economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Direzione e redazione Piazza della Costituzione, 8 - Bologna Tel. 051/6093288 Fax 051/6331294 [email protected] [email protected] [email protected] Direttore editoriale Gian Carlo Sangalli Direttore responsabile Marco Tavasani Caporedattore Francesco Baccilieri Hanno collaborato Simona Andronaco, Andreea Elena Ciobanu, Giorgio Costa, Gianluca De Filippi, Mario Gallotta, Anna Maria Megna, Luca Orsi, Gaetano Rucco, Simona Storchi, Patrizia Zini Progetto grafico Mediamorphosis Fotocomposizione e stampa Galeati Industrie Grafiche via Selice, 187 - Imola (BO) Fotografie Meridiana Immagini, Bologna Tiratura: 87.000 copie Registrazione al Tribunale di Bologna n. 2820 del 23/12/58 Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale Art.2, comma 20/b, legge 662/96 Bologna Economica viene inviata in omaggio a tutte le imprese della Provincia di Bologna iscritte al Registro delle Imprese, organizzazioni di categoria, banche, autorità cittadine, amministrazioni locali, Ambasciate, Camere di commercio Delle opinioni manifestate negli scritti sono responsabili gli autori, dei quali la direzione intende rispettare la piena libertà di giudizio Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana nomiche presenti in provincia. C’è chi sostiene che le imprese sarebbero socie della Camera di commercio e quindi questa sarebbe un ente privato. Chi afferma questo ignora che un’istituzione non ha soci. I cittadini non sono soci degli Enti locali Regione, Provincia e Comune. Sommario UNO SGUARDO IN PROVINCIA La Camera di commercio è un ente pubblico. Non ha mai avuto nella sua storia – le cui origini possono risalire al Medio Evo – natura di impresa privata. A Budrio vince l’agricoltura Giorgio Costa Non voglio riportare definizioni giuridiche (ma chi desidera approfondire può innanzitutto fare riferimento alla Legge n. 580 del 1993). Giesse, innovazione e qualità 5 Patfrut, la garanzia della certificazione 5 Nuova Renopress, qualità automatizzata 5 Simona Andronaco Voglio invece sottolineare che i risultati dell’attività della Camera di commercio sono risultati a disposizione di tutta la collettività delle imprese della provincia. È questa la natura concretamente pubblica che ne dimostra l’attività. Attività a favore di tutti: imprese piccole e grandi, appartenenti o meno a gruppi imprenditoriali, inserite o meno all’interno di forme di rappresentanza economiche. L’Aeroporto, la Fiera, il Centro Agro Alimentare, l’Interporto sono nati perché il sistema imprenditoriale della provincia ne aveva necessità e perché questa necessità ha trovato unità di intenti e di risorse all’interno dell’Ente pubblico Camera di commercio, che in tali progetti ha avuto al suo fianco le altre istituzioni pubbliche della città. Anche i 268 milioni di euro di investimenti stimolati grazie ai contributi erogati dalla Camera di commercio negli ultimi 4 anni sono ciò che l’Ente mette a disposizione come bene competitivo territoriale. E – proprio perché istituzione pubblica – la Camera di commercio lo mette a disposizione in piena autonomia. La Camera di commercio è dunque il luogo pubblico di confronto tra i diversi valori che prendono corpo nella nostra realtà economica. Da questo confronto nascono la generazione di senso ed idee che solo l’ambito pubblico di ricomposizione degli interessi e degli obiettivi può poi portare a compimento. È questa la ricchezza concreta dell’essere l’istituzione pubblica delle imprese. Ciap, con Honda verso il mondo 6 Rizzoli ortopedia, la certezza di un nome 6 Pizzoli, quando si dice patata 6 Simona Andronaco Ricerca e innovazione all’avanguardia La vittoria di Zanardi Medici e ingegneri della riabilitazione Simona Storchi 7 7 7 Il forte meccanico di Budrio Un memorial per il centenario Luca Orsi 8 8 NOTIZIE IN BREVE Premi camerali per le imprese www.infoexport.it Il tachigrafo digitale Novità per le imprese Prezzario opere edili Occhio alle telefonate false 9 9 9 9 9 9 FORMAZIONE E QUALITÀ Le persone nelle organizzazioni Anna Maria Megna L’attività corsuale del Ctc 10 11 CONGIUNTURA Ripresa, qualche segnale c’è 12 NOTIZIE IN BREVE Un seminario sui brevetti e i marchi Novità su liberalizzazioni Universitas Mercatorum Una Camera “di qualità” 13 13 13 13 INFRASTRUTTURE Marconi da record: 4 milioni di passeggeri 14 PREVIDENZA INPS, più contributi per i collaboratori 16 Mario Gallotta RAPPORTO BANCHE-IMPRESE Basilea 2, lo stato dell’arte Gianluca De Filippi, Gaetano Rucco 18-19 INDICI Calcolo del valore della moneta 20 MERCATO E CONSUMATORI Romania, istruzioni per l’uso Andreea Elena Ciobanu 22 EXPORT Opportunità commerciali www.bo.camcom.it 4 24-27 BOLOGNA 4 economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura UNO SGUARDO IN PROVINCIA Gennaio-Febbraio 2007 A Budrio vince l’agricoltura Un territorio ricco ma che non vuole fermarsi sul facile sedile della continuità. E cerca di disegnare la sua traiettoria di sviluppo affrontando essenzialmente tre nodi: mobilità, sviluppo economico, problematiche sociali. Il comune di Budrio è sotto scadenza elettorale, fatto che induce a bilanci, da parte della maggioranza come dell’opposizione. E, lungi dal trarre conclusioni sull’efficienza o meno dell’amministrazione in carica, partiamo dai numeri del Comune, quarto per estensione della Provincia di Bologna, con – dati di fine 2006 – 16.393 abitanti (le famiglie sono 6.983 e la media di persone per nucleo è di 2,35), cresciuti di 800 unità negli ultimi 4 anni. Frutto di un continuo e crescente movimento di arrivi soprattutto da Bologna “grazie spiega il sindaco Carlo Castelli, Ulivo (nella foto al centro) - alla convenienza del mercato immobiliare, che sconta prezzi inferiori di almeno il 20% al capoluogo di provincia e alla buona dotazione infrastrutturale e di servizi”. Forte, qui come altrove e in crescente aumento, la componente anziana visto che i residenti oltre i 65 anni rappresentano il 23,4% della popolazione. Per quel che riguarda il tessuto produttivo (quasi una impresa ogni otto addetti) la realtà economica di Budrio, dati al 31 dicembre 2006, si regge su un tessuto di 1.940 imprese e il dato che sorprende è vedere che quelle agricole (564) sono ancora numericamente in prevalenza rispetto al commercio (377), al manifatturiero (263) e alle costruzioni che comunque raggiungono la ragguardevole quota 261. A queste vanno aggiunte 568 imprese artigiane. Gli occupati sono in totale 7.500, poco meno della metà della popolazione residente, inclusi bambini e anziani, equamente ripartiti tra settore privato (3.860) e pubblico (3.640). Relativamente al grado di istruzione, il 12% dei maggiorenni è laureato e il 40% possiede un titolo di scuola media superiore, “dati – spiega ancora il sindaco – che qualificano Budrio come uno dei comuni con il più alto livello di istruzione della provincia”. Dal punto di vista economico, le prospettive maggiori riguardano la creazione di un nuovo polo agroalimentare che dovrebbe ruotare attorno all’azienda Pizzoli (lavorazione delle patate, 45 milioni di ricavi nel 2006, in crescita di oltre il 20% sull’anno predente) che rappresenta il più importante insediamento industriale del comune. Nel contesto, tuttavia, di un Piano di sviluppo intercomunale che assegna al Comune di Budrio la possibilità di realizzare un’area produttiva di 60 Oltre 560 aziende su un totale di 1940 sono attive nel settore primario e contribuiscono alla ricchezza di un territorio dalle forti potenzialità espansive ettari nei prossimi 15 anni. “Il nostro obiettivo è quello di assecondare la richiesta dell’azienda di trasferirsi in zona meno centrale e con l’occasione si potrebbe realizzare un insediamento che dia luogo ad una vera e propria filiera agroalimentare, con la produzione Pizzoli (nella foto in alto), i frigoriferi di stoccaggio del prodotto da lavorare e un centro per la trasformazione energetica delle biomasse. Tutto dipende dagli accordi di filiera anche con i produttori di patate che riusciremo a realizzare”. Da parte sua Nicola Pizzoli conferma la volontà dell’azienda di crescere in loco, “nonostante non sia mancate le possibilità di trasferirci in altre province e in altre nazioni”. Oggi il nostro obiettivo è creare qui, a Budrio, un sito produttivo di circa 10 ettari, di cui 4 coperti, con un investimento di 25 milioni”. Ma dal punto di vista economico grande rilievo ha già oggi, ma potrebbe averne ben maggiore in futuro, il polo della riabilitazione e della protesica di Vigorso (nel- la foto in basso). Ogni anno transitano dalla frazione di Budrio circa 8mila pazienti e 12mila persone tenendo conto degli accompagnatori. Il centro è noto in Italia, e non solo, per il livello raggiunto nella protesica grazie alla collaborazione con gli istituti ortopedici Rizzoli di Bologna. “La nostra idea – spiega il sindaco Castelli – è quella di aumentare e migliorare il livello di ricettività creando strutture ricettive per ipovedenti e soggetti con difficoltà motorie mettendo a frutto le migliori tecnologie disponibili in fatto di domotica”. Ma il centro ha anche una forte valenza a livello di ricerca vista la presenta del laboratorio di ricerca sulle tecnologie per la riabilitazione che riceve sostanziosi finanziamenti (poco meno di un milione di euro) anche nell’ambito del programma del Piano triennale per innovazione messo a punto dalla regione Emilia-Romagna. Infine le questioni infrastrutturali. “Si tratta di uno dei punti qualificanti del prossimo mandato di governo comunale”, spiega l’attuale sindaco. La nostra idea è che si debba realizzate una sostanziale ricucitura della città di Budrio che tende a espandersi verso est ma questo sviluppo avviene al di là della ferrovia. E allora si deve mettere in campo una nuova progettualità per realizzare sottopassi e favorire i collegamenti tra la città di oggi e quella che verrà con un insediamento per almeno 3mila abitanti”. Il tutto senza trascurare i servizi sociali. “Innanzitutto dovremo affrontare l’immigrazione e l’aumento dell’età dei nostri residenti. Ma partiamo da un buon tipo di servizio: basti dire che a Budrio non c’è un solo bimbo in lista d’attesa per il nido”. Vista dall’opposizione la città di Budrio presenta anche qualche ombra. “La questione più spinosa – spiega Gabriele Cantelli, Udc – è legata all’attuazione del piano regolatore ereditato dalla precedente Giunta. Un Piano che penalizza il centro storico a vantaggio di una periferia disordinata e che di fatto è diventata un quartiere dormitorio. Con l’aggravante di aver tolto il mercato dal centro creando un danno rilevante al commercio cittadino non ambulante. Per no dire della lottizzazione “Creti” che noi chiamiamo la “piccola Venezia” per il fatto che il terreno è molto basso e le piogge intense hanno effetti rilevanti”. Non va tutto bene, secondo Cantelli, anche per quel che riguarda la programmazione del territorio “che è tutta affidata alla concertazione tra pubblico e privato e spesso a farne le spese è l’interesse generale della collettività”. di GIORGIO COSTA BOLOGNA economica 5 Gennaio-Febbraio 2007 UNO SGUARDO IN PROVINCIA Giesse, innovazione e qualità Sul mercato da oltre 40 anni, Giesse, marchio principale di Giesse Gruppo Industriale, è leader europeo nella produzione di meccanismi e accessori per serramenti in alluminio, con una gamma di prodotti che va dai componenti per finestre alle maniglie, fino ai meccanismi e sistemi di apertura manuale. “L’obiettivo di Giesse è operare con professionalità nel rispetto dei valori fondamentali della qualità, dell’innovazione e del design nell’ideazione, nella realizzazione e nella commercializzazione di soluzioni per aperture e chiusure manuali e automatiche dei serramenti”, spiega Marco Lambertini, presidente di Giesse. Da piccola azienda artigianale sorta nel 1965 con un fatturato di 20 mila euro, oggi Giesse si è trasformata in una holding internazionale dal fatturato di oltre cento milioni di euro, 534 addetti, oltre 8 mila prodotti a catalogo, più di cento brevetti registrati. Il salto di qualità avviene negli anni ’90: nel giro di dieci anni, Giesse passa da 2mila a 35mila metri quadrati di estensione degli impianti e nel 2000 costituisce Gsg International spa, società che riunisce la produzione e la commercializzazione di tutti i marchi del gruppo, presente in Italia, Argentina e Cina con siti produttivi e con filiali in Francia, Grecia, Spagna, Portogallo, Medio ed Estremo Oriente, oltre a una rete di distributori ufficiali sparsi per il mondo. Attualmente il fatturato all’estero ha raggiunto il 60% del totale venduto del gruppo. In particolare, continua Lambertini, “Far East e Middle East, trainati da un’elevata crescita demografica e dal boom del prodotto interno lordo, sono entrambi mercati di grande potenziale per Giesse”. Nel 2004 Giesse ha avviato un nuovo impianto produttivo in Cina, che servirà il mercato dell’Estremo Oriente. Nel 2005 è partita una filiale a Dubai e sono stati creati uffici a Mosca e a Istanbul. “Nel mondo come in Italia, la marca Giesse è da sempre portatrice di opportunità per chi la sceglie. Parliamo di opportunità quando sottolineiamo quei sei buoni motivi che determinano il successo di una finestra in alluminio: bellezza, tenuta al freddo, durata, ecocompatibilità, sicurezza e attenzione a ogni tipo di design”, chiarisce Lambertini. Una qualità che Giesse garantisce con le certificazioni (Iso 9001, EN 1935), ma anche con l’attenzione alla formazione continua per i suoi dipendenti: “Crediamo fortemente – interviene ancora Lambertini – nell’importanza di sviluppare costantemente il nostro capitale umano attraverso una formazione che ne accresca il valore in termini di conoscenze, competenze e capacità”. “Oggi – conclude Lambertini – parliamo il linguaggio della tecnologia e dell’innovazione, ma continuiamo a considerare i rapporti umani come uno dei principali punti di forza dell’azienda, rapporti tra persone che sono con noi da anni o che sono nostri clienti da generazioni”. di SIMONA ANDRONACO Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Patfrut, la garanzia della certificazione Nata nel 1970 come Produttori Patate, la cooperativa prende il nome di Patfrut nel 1997, divenendo punto di riferimento per tutto il settore ortofrutticolo della provincia di Bologna. Oggi Patfrut ha un fatturato di oltre 22 milioni di euro, conta cinque stabilimenti (uno quello di Budrio, portato in dote dalla Delta Frutta al momento della fusione con la Produttori Patate), con una capacità frigorifera di stoccaggio di oltre 300 mila quintali di prodotto, e si avvale della collaborazione di 130 dipendenti. La cooperativa associa oltre 300 aziende agricole, che coltivano più di mille ettari di superficie fertile e assicurano una produ- zione tracciabile in ogni suo passaggio, garantita dalla certificazione Iso 9001:2000. Patfrut commercializza oltre 500 mila quintali di prodotto fresco all’anno, tra patate e semi di patate, cipolle, mais dolce, frutta, pomodori. Ma il suo core business resta senza dubbio quello legato alla patata, di cui “Budrio è considerata la patria”, spiega il direttore generale Roberto Chiesa. Fiore all’occhiello della sua produzione è Selenella: la patata arricchita al selenio, antiossidante naturale. Introdotta sul mercato cinque anni fa, “sta vivendo un momento di grande crescita con incrementi nelle vendite del 25 per cento l’anno”, afferma il direttore generale, Roberto Chiesa. Il suo lancio è stato, per Patfrut, un modo per dare riconoscibilità sul mercato a un prodotto, la patata del Bolognese, che “ha caratteristiche uniche e proprio per questo è molto imitata”, aggiunge Chiesa. Alla base della riuscita dei prodotti di Patfrut, sta la strategia distributiva della cooperativa. Fin dall’inizio degli anni ‘80, la cooperativa intrattiene stretti rapporti con la grande distribuzione, un canale verso il quale confluisce oggi l’80% della sua produzione. “All’epoca – racconta Chiesa – si trattava di una scommessa, visto che la grande distribuzione in Italia era ancora in una fase embrionale, ma alla fine la scelta è risultata vincente: oggi siamo partner di riferimento delle tre più grandi catene italiane: Coop, Esselunga e Conad”. “Patfrut – prosegue il direttore generale – ha da sempre perseguito la valorizzazione dei produttori associati, guidandone e controllandone la produzione, grazie a uno staff di tecnici agricoli e a investimenti continui in macchinari e strumenti di analisi”. Questo vuol dire garanzie per i produttori associati, che “affidandosi a Patfrut – afferma Chiesa – negli ultimi otto anni hanno avuto in media un prezzo di liquidazione del prodotto più alto del 20% rispetto agli altri”. Ma si traduce anche in una tracciabilità delle procedure di produzione tutta a vantaggio del consumatore. ”Il nostro sistema di produzione – spiega il direttore – è tracciabile sin dalle sementi. Quando arrivano nei nostri stabilimenti, hanno un codice a barre che ne identifica l’origine e la lavorazione e che va a completare le informazioni sul prodotto finito”. Inoltre, per Selenella Patfrut ha fatto poi un passo in più: “Trascrivendo il codice a barre che si trova sulla confezione, è il nostro sito a fornire al consumatore finale tutte le caratteristiche della patata che ha acquistato”, conclude Chiesa. SI.AN. Nuova Renopress, qualità automatizzata Da oltre quarant’anni, Nuova Renopress si occupa di stampaggio in lega d’alluminio utilizzando la tecnica della pressofusione e delle lavorazioni meccaniche per clienti come gruppo Bosch, Poltrona Frau, Yamaha, Aprilia e Honda. Nata nel 1963 a Bologna sulle rive del Reno, oggi opera a Budrio, dove si è trasferita nel ’74. ”Nuova Renopress – spiega il presidente, Alberto Ponzellini – si trova a Budrio per scelta dei precedenti proprietari, scelta che si è rivelata ottima avendo trovato nell’amministrazione comunale un interlocutore sensibile, così come nella sua collocazione logistica un ottimo compromesso per quanto riguarda la distanza dal centro di Bologna e l’accesso alle autostrade”. Con uno staff di 152 persone e un fatturato di oltre 21 milioni di euro l’anno, dal 1997 Nuova Renopress è gestita operativamente dalla famiglia Ponzellini, tramite la propria finanziaria, Penta. “Abbiamo investito 12 milioni e mezzo di euro – spiega ancora Alberto Ponzellini – per automatizzare completamente la fonderia grazie all’utilizzo di robot. In più abbiamo creato un nuovo reparto per le lavorazioni meccaniche, allo sviluppo del quale negli ultimi anni abbiamo rivolto particolare attenzione, offrendo in questo modo ai clienti tutti i vantaggi della fornitura di un prodotto finito”. La fonderia è specializzata nella produzione di componenti con caratteristiche tec- nologiche avanzate per un tonnellaggio che va da 400 fino a 1100 tonnellate. Tutte le presse impiegate sono completamente robotizzate con la tranciatura che avviene durante la fase di stampaggio. La produzione – fortemente orientata verso l’estero al quale sono destinati circa i due terzi della produzione dell’azienda – spazia da componenti per il settore automotive a elementi per scooter e motociclette, fino a componenti per il settore tecnico e l’arredamento. Per esempio, racconta Ponzellini, “da pochi mesi, poi, abbiamo intrapreso la vendita di sedie in alluminio tramite importanti distributori”. La qualità della produzione viene poi garantita da un sistema di controllo suc- cessivo. L’azienda dispone infatti di un servizio di controllo della composizione della lega mediante spettrometria e indagini attraverso due macchine dimensionali in 3D, controlli radioscopici e autocontrolli da parte degli operatori. In più Nuova Renopress possiede una sala metrologica dotata di proiettore di profili Nikon e durometro. ”Già da anni – riprende Ponzellini – la Nuova Renopress è una delle pochissime fonderie in Italia con la certificazione Iso Ts 16949, che per il settore dell’automotive è diventata ormai quasi indispensabile per poter soddisfare severe richieste qualitative, tecniche, logistiche ed economiche”. SI.AN. BOLOGNA 6 economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura UNO SGUARDO IN PROVINCIA Ciap, con Honda verso il mondo Di proprietà di Honda Motor dal 1988, la Ciap di Budrio, produttrice da oltre 20 anni di trasmissioni a ingranaggi per cambi di velocità, gruppi di trasmissione primaria e distribuzione, avviamenti e bilanciatori, mantiene uno stretto legame col territorio nel quale è nata e opera fatturando oggi 18 milioni di euro l’anno. Nata a Budrio nel ’63 come produttore di particolari per apparecchi ottici e per macchine di elaborazione dati, la Costruzione italiana apparecchi di precisione, da cui l’acronimo Ciap, si converte alla produzione d’ingranaggi per motocicli, che oggi rappresenta la sua attività principale, negli anni ‘70. Gli anni ottanta segnano una svolta significativa: dopo qualche anno di collaborazione, nell’88 la Honda Motor rileva l’intero capitale dell’azienda. L’arrivo in Consiglio di amministrazione di responsabili giapponesi segna la svolta verso l’internazionalizzazione dell’azienda. “La soddisfazione nel comprare, vendere e creare, il rispetto per l’individuo e il ciclo Plan Do Check Act, (Pdca) su cui si basa la filosofia Honda, sono tra gli elementi principali che il nostro management considera elementi base nel lavoro quotidiano”, afferma Takayoshi Fukai, amministratore delegato dell’azienda. A spiegare in cosa consiste il Pdca è Danilo Pizzirani, responsabile amministrativo dell’azienda: “Vuol dire ‘pianifica, fai, controlla, agisci’. In sostanza, si tratta di pianificare l’azione in modo dettagliato e poi di valutare il risultato in base al progetto, in modo da capire in che cosa ci si è discostati e da migliorare la performance successiva”. Con uno stabilimento di 6.500 metri quadrati coperti su un’area di 12 mila e una forza lavoro di 90 dipendenti, la Ciap produce in un’ottica di just in time e di collaborazione con clienti e fornitori. I clienti partecipano a tutta la fase di progettazione e di realizza- zione di un nuovo prototipo, con la possibilità di intervenire per ottimizzare e migliorare il prodotto. “Una fase che dura almeno due anni e che per noi è fondamentale visto che produciamo prevalentemente su commessa”, chiarisce Pizzirani. Inoltre, continua Fukai “sulla base delle indicazioni del gruppo Honda, Ciap segue concetti di integrazione con il territorio in cui vive. I rapporti con i fornitori, in particolare le piccole imprese locali, sono improntati a regole di chiarezza e credibilità, che permettono di avere positive collaborazioni, alla ricerca di efficienze e di riduzioni di costi”. Rapporto col territorio per Ciap significa anche rispetto dell’ambiente e sicurezza sul posto di lavoro, “considerati prioritari nel ciclo produttivo”, assicura Fukai. E così, oltre alla qualità dei prodotti e dei processi produttivi certificata con l’Iso 9001, Ciap ha ottenuto a dicembre scorso la certificazione Iso 18001 sulla sicurezza, mentre l’Iso 14001 sulla tutela dell’ambiente è il risultato del lavoro dell’azienda nella limitazione degli sprechi energetici e nel recupero dei materiali. “Se riutilizzare gli scarti nella lavorazione dell’alluminio o dell’acciaio è piuttosto semplice, ci stiamo impegnando per ridurre l’impiego degli oli, più difficili da riciclare, per esempio usando tecniche di stampaggio a freddo”, conclude Pizzirani. di SIMONA ANDRONACO Gennaio-Febbraio 2007 Rizzoli ortopedia, la certezza di un nome Le sue radici affondano nell’800 quando, per affiancare gli Istituti ortopedici Rizzoli di Bologna, nascono le Officine Ortopediche Rizzoli. Dal 2003 diventata Rizzoli Ortopedia, è oggi la più grande azienda privata italiana del settore, presente in tutto il Paese con una rete di filiali, partner e punti di assistenza, ma che conserva a Budrio il suo cuore pulsante. La nascita nel 1896, dunque. Poi il nome Rizzoli diventa in breve tempo punto di riferimento per la produzione di protesi e tutori personalizzati. Nel secondo dopoguerra, nuovi materiali permettono di realizzare protesi sempre più leggere e precise. Negli anni ’60 Rizzoli migliora anco- ra la resistenza e l’affidabilità dei suoi prodotti grazie all’utilizzo di nuovi materiali plastici, leghe leggere di provenienza aereonautica e nuovi tipi di acciaio. Ancora oggi ricerca e innovazione contraddistinguono l’azienda, che dal 1984 ha iniziato un cammino verso la privatizzazione conclusosi nel 2004 con il passaggio sotto il controllo del gruppo Seconda Investimenti, che ne ha riorganizzato l’attività. “Oggi Rizzoli Ortopedia – spiega Daniele Brusa, amministratore delegato dell’azienda – fattura oltre 27 milioni di euro e ne investe in ricerca e sviluppo una percentuale in costante crescita: dall’1% del 2004 si è passati al 2,2% dell’anno scorso”. Una crescita consolidata grazie ad acquisizioni recenti: nel 2006 entrano a fare parte del gruppo la Sanitaria S.Orsola, punto di riferimento nel Bolognese per i prodotti sanitari e ortopedici, e Sanigenica di Genova, specializzata in Liguria e basso Piemonte in ausili per la riabilitazione. L’azienda conta 24 filiali e cento punti di assistenza in tutta Italia, duecento addetti, tra i quali circa 90 tecnici ortopedici. Di questi, cinquantuno operano nella sede centrale e produttiva di Budrio, “dove – spiega Brusa – altri operatori sia nazionali sia internazionali hanno la loro sede, identificando questa città come vero e proprio cluster nazionale delle conoscenze tecniche di settore”. Nonostante la presenza su tutto il territorio italiano, infatti, Budrio resta comunque il cuore del sistema Rizzoli: “È proprio la produzione centralizzata nello stabilimento di Budrio, dove un moderno sistema Cad-Cam che stiamo aggiornando con l’inserimento di un robot ad alto contenuto tecnologico e di pistole laser per la rilevazione tridimensionale delle forme accelera i percorsi produttivi e la qualità del servizio, a rendere possibile la nostra ampia presenza territoriale e l’uniformità di servizio fornito anche nelle zone più remote”. Nelle filiali di proprietà, il personale tecnico prende le misure per la realizzazione delle protesi e poi le consegna e addestra al loro uso. Negli oltre cento punti assistenza, attivi presso strutture ospedaliere pubbliche e private, centri di riabilitazione, farmacie e sanitarie, i tecnici ortopedici Rizzoli collaborano con gli operatori sanitari fornendo la propria consulenza. Infine, dove non ci sono filiali, esiste una rete di ortopedie partner che si affidano ai prodotti di ortopedia tecnica realizzati nello stabilimento produttivo di Rizzoli. SI.AN. Pizzoli, quando si dice patata La scommessa è partita da Budrio nel 1926, quando Mario Pizzoli inventava il business della commercializzazione delle patate tipiche della zona. In ottant’anni, giunta alla terza generazione familiare, Pizzoli si è dedicata anche alla loro lavorazione e al surgelamento, con linee di prodotti al passo coi tempi per tecnologie e ricerca del gusto, e oggi si lancia verso nuove sfide. Appena nata, già dagli anni ‘30, l’azienda si fa conoscere per la qualità dei suoi prodotti e guadagna primati anche in materia di tecnologie applicate ai suoi processi produttivi. Negli anni ‘50, per esempio, imposta i primi modelli d’automazione industriale nel comparto alimentare italiano. “Nei primi anni ‘70 – spiega Giancarlo Fontana, direttore generale dell’azienda – è la prima in Italia a introdurre una linea di trasformazione per prodotti surgelati, lanciando sul mercato prodotti innovativi. E negli anni ‘80, rispondendo all’allarme sul consumo eccessivo di grassi, Pizzoli propone, ancora una volta per prima sul mercato italiano, un prodotto surgelato da scaldare nel forno senza aggiunta di oli per la frittura”. Oggi l’azienda collabora con il mondo agricolo per affinare la ricerca delle migliori varietà di patate, studiare e applicare strumenti per la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera. Organizzata in tre divisioni, Pizzoli commercializza ogni anno 50 mila quintali di semi di patata, 340 mila di prodotto surgelato (lavorandone circa il doppio) e 200 mila quintali di patate fresche. “L’80% della nostra produzione va al retail, nel quale siamo leader con una quota di mercato del 23%”, spiega Fontana. Con 110 addetti, Pizzoli dispone di due stabilimenti, a Budrio e a Baricella, dove lavora patate per la quasi totalità di provenienza nazionale e in particolare – per il 40-45% – emiliano-romagnola. “Dopo essere stata determinante per la nascita di Pizzoli ottant’anni fa, la vocazione del territorio di Budrio per la coltivazione della patata continua a svolgere un ruolo importante”, chiarisce il direttore generale. Purè, gnocchi, patatine fritte da cuocere in formo, linea Patasnella, patate da stufare nel microonde: sono solo alcuni dei prodotti Pizzoli, che oggi, forte di ottant’anni d’esperienza e di 45 milioni di euro di fatturato nel 2005, è pronta a lanciarsi in una nuo- va avventura. “Dal 10 al 13 febbraio alla Mostra internazionale sull’alimentazione di Rimini presentiamo una linea di frutta surgelata, tutta rigorosamente emiliano-romagnola, che lanceremo su tutto il territorio nazionale”, continua Fontana, che spiega come nettarine e albicocche vengano sottoposte a un processo a base di fruttosio e acido ascorbico per preservarne al 100% la qualità. Qualità che Pizzoli garantisce attraverso un sistema di “tracciabilità assoluta – conclude il direttore generale – dai campi, dove i nostri tecnici controllano condizioni di lavoro ed escludono per esempio la presenza di organismi geneticamente modificati, al prodotto finito confezionato”. SI.AN. BOLOGNA economica 7 Gennaio-Febbraio 2007 UNO SGUARDO IN PROVINCIA Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Ricerca e innovazione all’avanguardia Inaugurato nel 1961, il Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio è una struttura pubblica che accoglie infortunati sul lavoro ed invalidi civili: produce protesi e presidi ortopedici e affianca i pazienti nella fase di training addestrativo-riabilitativo. Nel Centro - due piani di degenza (90 posti letto) e due reparti di riabilitazione, divisi in addestramento arto inferiore e addestramento arto superiore sono impiegati 308 operatori. Nel 2006 sono stati trattati circa 9 mila pazienti, per un totale di 19 mila prestazioni ed un fatturato di 35 milioni di euro. Il Centro è articolato in un’area ricerca e sette reparti di produzione specializzati per tipologia protesi/presidio, tra cui quelle sportive. In sede di prima visita, l’èquipe tecnico-sanitaria del centro elabora, per ogni paziente, un programma individuale. Mette a disposizione dei propri assistiti i servizi di consulenza e fornitura di ausili tecnici (carrozzine, sollevatori), ausili informatici e di controllo ambientale (domotici) e un centro servizi per la mobilità in auto, che supporta il paziente nel percorso per il conseguimento di patenti di guida speciali A e B, con informazioni sulla normativa di settore, test valutativi sull’abilità alla guida, prove su vetture adattate, installazione di ausili per la guida e l’accesso in vettura (officina per l’installazione di dispositivi speciali per la guida anche in collaborazione con la Fiat). Da alcuni anni il Centro si occupa anche di riqualificazione professionale, realizzando progetti formativi finalizzati al reinserimento lavorativo delle persone disabili. “Lo scopo primario del Centro è fare ritrovare un’abilità ai pazienti, per farli reintegrare al meglio nel contesto di vita sociale e professionale – spiega il direttore Raimondo Lino – Lo sport è considerato per questo obiettivo una leva importante: attraverso l’attività sportiva, combinata con la ricerca, riusciamo a sperimentare materiali e componenti studiati per livelli elevati di performance. Per procedere all’applicazione non solo a professionisti dello sport ma anche a lavoratori infortunati sul lavoro”. Da 45 anni il Centro protesi Inail di Vigorso è in prima linea nel supporto agli infortunati nel lavoro e agli invalidi civili. Il tutto con l’ausilio di una tecnologia avanzatissima Innovazione tecnologica. Al centro Inail di Vigorso vengono sperimentati e applicati nuovi componenti definiti bionici perché si avvicinano alle funzionalità dell’arto naturale. “Al campione paraolimpico Stefano Lippi ad esempio – continua Lino – abbiamo applicato un ginocchio bionico, una nuova generazione di protesi che non richiede l’intervento umano e che si adatta ad ogni terreno e asperità. Abbiamo messo a punto inoltre una caviglia elettronica e un gomito elettronico, prodotti che contiamo di inserire presto in produzione”. Il piano di sviluppo del centro protesi prevede una serie di punti cliente sul territorio: tra il 2005 e il 2006 sono stati inaugurati tre punti territoriali presso direzione regionale lombarda dell’Inail a Milano, uno presso la sede provinciale di Roma e uno a Bari, che si sono aggiunti al centro di Roma. La vittoria di Zanardi Il 15 settembre 2001 Alessandro Zanardi ha perso le gambe in un incidente di gara sulla pista tedesca del Lausitzring. Nel 2006 ha conquistato la seconda vittoria in campo internazionale correndo con la Bmw nel campionato italiano superturismo e al World Touring Car Championship (Wtcc). Grazie alle protesi applicate a pochi mesi dall’incidente dal Centro protesi Inail di Vigorso, dal 2002 Alex è tornato a correre in formula Cart ed salito sul podio decine di volte. Tempi velocissimi, determinazione e voglia di vincere. Nel 2005 il bolognese è tornato alla vittoria aggiudicandosi a bordo di una Bmw del team Italy-Spain la seconda gara del Gran premio di Germania, valida per il Wtcc. Ha vinto la prima manche del Campionato europeo superturismo a Vallelunga. E, sempre nello stesso anno, ha conquistato il titolo di campione italiano superturismo. SI.ST. Tutti centri in cui viene fornita consulenza e assistenza di ausili. “In questi punti cliente non facciamo protesi – dice Lino – perché non vogliamo replicare la nostra officina ortopedica. Lo scopo è infatti investire sul Centro di Vigorso come esempio di eccellenza all’interno di un distretto specializzato, Budrio, per poi creare una rete di centri territoriali”. All’interno del Centro protesi di Vigorso è attivo dal 2004 anche un customer care per l’analisi della qualità e del confort dell’ambiente. “Il sistema di rilevazione della soddisfazione dell’utente è stato pensato per raccogliere informazioni utili, aspettative e richieste degli utenti in modo da migliorare il servizio”, spiega Rita Pellicciari, responsabile cura cliente del Centro. Il reinserimento nel mondo lavoro e nel contesto sociale richiedono non solo un addestramento all’uso della protesi, ma anche un aiuto psicologico per accettare il trauma subito. “È la personalizzazione del servizio di assistenza a fare la differenza o progetti continui come “Tornare a casa” che impone all’utente la riflessione sul domani fin dall’inizio del soggiorno – conclude Pellicciari –. Dal rimettersi in auto al rivivere la propria abitazione: il centro assiste i pazienti in un processo di acquisizione di consapevolezza”. di SIMONA STORCHI Medici e ingegneri della riabilitazione Hanno sede sotto le Due Torri l’8% delle imprese dell’elettromedicale italiane e il 5% di quelle del biomedicale, percentuale che sale al 10% per addetti del settore. Un settore che esporta ogni anno prodotti per 105 milioni. Starter, Strategic network for assistive e rehabilitation technology, si inserisce in questo contesto. È un laboratorio sulle tecnologie della riabilitazione, nato nell’ottobre del 2005, per offrire soluzioni integrate e prodotti innovativi nel settore della disabilità motoria. Del progetto, fanno parte il Dipartimento di elettronica, informatica e sistemistica (Deis) e quello di ingegneria meccanica (Diem) dell'Università di Bologna, il Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, gli Istituti Ortopedici Rizzoli, l'Ausilioteca Aias di Bologna, il Dipartimento di ingegneria e l'Arcispedale Sant'Anna di Ferrara, Luce (la divisione ricerca di Aurora) e il Montecatone Rehabilitation Institute di Imola. Al suo interno confluiscono diverse competenze e professionalità: personale sanitario (medici e terapisti della riabilitazione) e tecnico (ingegneri) che lavo- rano insieme per garantire tecnologie “assistite” complete ed aggiornate. “Il nostro ruolo all’interno del progetto è applicativo – spiega Angelo Davalli, responsabile ricerca del Centro Protesi Inail –. È grazie ai nostri pazienti, che ci manifestano le loro esigenze, che siamo in grado di collaudare o testare i nuovi dispositivi tecnici presenti sul mercato o progettati ad hoc. Possiamo applicare avanzati protocolli di valutazione biomeccanica per quantificare le prestazioni tecniche della protesi ed il risultato riabilitativo ottenuto. Dall'attivazione del progetto Starter, sono nati un laboratorio di valutazione degli ausili, uno di meccatronica ed è stato riattivato quello per l'analisi del movimento”. Il Centro Inail ha progettato qui una protesi bionica della spalla, capace di far compiere movimenti diversi all'amputato e ha iniziato la sperimentazione clinica in partnership con un centro inglese di un ginocchio elettronico attivo, in grado di salire e scendere le scale. SI.ST. BOLOGNA 8 economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura UNO SGUARDO IN PROVINCIA Gennaio-Febbraio 2007 Il forte meccanico di Budrio Nell’epopea dell’automobile che caratterizzò i primi decenni del Novecento, un posto di primissimo piano spetta senza dubbio al raid Pechino-Parigi, del 1907. Un’impresa epica, che oggi definiremmo no limits. Una sfida lanciata dal quotidiano francese Le Matin e vinta da una vettura italiana: una Itala 35/45 HP uscita dagli stabilimenti torinesi di Corso Orbassano, che percorse 16mila chilometri in sessanta giorni. Quasi un mezzo giro del mondo, in buona parte su piste appena tracciate, attraverso le praterie mongole e il deserto del Gobi, la steppa siberiana e i monti Urali. E poi la sterminata Russia dello zar Nicola II e la Germania del Kaiser Guglielmo II. Fino al trionfo di Parigi, il 10 agosto 1907. Dove arriva venti giorni prima degli avversari, che corrono su una coppia di De Dion-Bouton e una Spyker. Ed esattamente due mesi dopo la partenza da Pechino, alle otto del mattino di un grigio e nuvoloso 10 giugno. A un secolo di distanza, nell’immaginario collettivo restano legati a quell’impresa epica i nomi del principe Scipione Borghese e dell’inviato speciale Luigi Barzini, che nei suoi memorabili reportage raccontò ai lettori del Corriere della Sera e del Daily Telegraph l’avventura dell’Itala. Ma pochi ricordano il nome del terzo membro dell’equipaggio: Ettore Guizzardi (nella foto al termine del raid), nato a Budrio nel 1881, per molti anni fidato chaffeur e meccanico del principe. Eppure è lui, che le cronache chiamano “il forte meccanico Guizzardi”, il più importante del gruppo. Perché senza le sue com- La storia di Ettore Guizzardi, protagonista del raid automobilistico Pechino-Parigi del 1907 vinto dalla vettura italiana Itala 35/45 HP petenze tecniche e la sua grande capacità di improvvisazione di fronte a guasti e rotture all’apparenza insuperabili, l’Itala non avrebbe vinto. Anzi, non sarebbe mai arrivata al traguardo. Ma che ci fa un budriese alla corte del principe Scipione Borghese? Figlio di Enrico, un macchinista ferroviere, Ettore – che è apprendista fabbro a Pieve di Budrio – accompagna spesso il padre sui treni, dan- Un memorial per il centenario Budrio rende omaggio al suo Ettore Guizzardi, autiere e pioniere dell’automobile, nel centenario del raid Pechino-Parigi. E per una settimana, da sabato 5 a domenica 13 maggio, ospiterà il memorial a lui intitolato, organizzato dalla sezione di Bologna dell’ANAI (Associazione nazionale autieri d’Italia), fondata nel 1923 e oggi presieduta dal Grand’ufficiale Antonio Zacheo. Ospite d’onore della manifestazione sarà la storica Itala 35/45 HP da 7433 cc vincitrice del raid. Oggi di proprietà della famiglia Agnelli, custodita nel Museo storico dell’automobile di Torino, la macchina verrà esposta a Budrio il 13 maggio, giorno del raduno e della sfilata di auto storiche. Il 12, appuntamento con l’ingegner Mauro Forghieri, progettista di auto di Formula 1, già direttore tecnico della Ferrari, che sotto la sua guida negli anni 70 conquistò 12 Campionati del mondo F1 (8 per costruttori e 4 per piloti, con Niki Lauda e Jody Schekter) e alcuni mondiali Marche. Per tutta la settimana saranno poi in mostra documenti e foto del raid, insieme con divise e altro materiale dell’epoca. Verranno esposti anche due mezzi storici della Prima guerra mondiale: un trattore leggero 15TER e un camion leggero 18BL, di proprietà della sezione bolognese dell’ANAI. Il ‘Memorial Ettore Guizzardi’ ha il patrocinio del Comune di Budrio, della Provincia di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e dell’ACI. Informazioni sul sito www.pechino-parigi.it. dogli una mano come fuochista. Un giorno del 1897, mentre corre nella campagna romana, vicino ad Albano, la locomotiva guidata dal padre deraglia e si capovolge. Il principe Borghese, che ha una villa lì vicino, accorre con i suoi servitori. Accanto al macchinista morto trovano il giovane fuochista, ferito al viso e svenuto. Il principe lo fa trasportare nella villa e lo fa curare. Poi gli offre di restare al suo servizio, come chauffeur di un auto da sei cavalli, uno dei primissimi modelli a benzina. Ettore dà ottima prova di sé. Scrive Barzini: “Ha dalla nascita intimità con le macchine, le comprende subito, di qualunque genere esse siano; le giudica ad un’occhiata, come l’allevatore giudica un cavallo”. Il principe Borghese se ne accorge. Lo manda a studiare meccanica alla Fiat, poi all’Ansaldo di Genova. Tornato a Roma, Ettore si dimostra un mago dei motori. Il principe – che gli affiderà, negli anni, la cura di undici automobili – gli mette a disposizione un’officina. Lì il giovane meccanico ripara e crea. Perché “Ettore inventa – racconta Barzini – modifica, applica nuovi apparecchi alle automobili e potrebbe dare eccellenti consigli alle case costruttrici. È pieno di risorse, sa trovare un rimedio immediato ad ogni male delle sue macchine, sempre pronto, col martello e col cervello”. Carattere chiuso, di poche parole, Ettore – “corpo e viso da bersagliere” – è ben conscio delle proprie capacità. In lui ci sono “la sicurezza assoluta del suo merito – ricor- derà il principe Borghese alla fine della Pechino-Parigi – il senso acuto della propria responsabilità e l’opera intelligente”. Il giovane meccanico – che spesso prenderà il volante dell’Itala – si dimostrerà anche un compagno ideale. Poiché, scrive ancora il principe, “conserva nelle difficoltà, nelle fatiche, nei pericoli e nelle intemperie, nei trionfi e nelle apoteosi, la stessa serenità, la stessa modestia, lo stesso inalterato buonumore e l’operosità costante e l’incrollabile fiducia nel successo”. Vicino a lui, ricorda Barzini, “sentivamo quel piacere buono che dà sempre il contatto d’un’anima nuova, l’anima di un grande fanciullo intelligente”. Ettore accudisce l’Itala per tutto il viaggio. “Lucidava, ungeva, verificava, le girava intorno osservandola da ogni parte, come lo scultore gira intorno alla sua creazione”. E si diverte. Quando non ha nulla da fare si sdraia sotto l’auto e la contempla, “bullone per bullone, vite per vite, pezzo per pezzo – ricorda ancora Barzini –. E s’intrattiene a lungo in quegli strani colloqui con la sua macchina”. Il motore biblocco a quattro cilindri dell’Itala (7.433 cc, non più di tre chilometri con un litro), non ha segreti per lui. E lui non si risparmia certo. Alla sera, dopo tappe massacranti di 1214 ore, non mangia e non dorme finché non ha finito di controllare la macchina. E “passava lunghe ore sdraiato in posizioni assurde, sotto il ventre caldo dell’auto che stillava olio cotto”. Alle volte si alzava dal giaciglio “ad ore impossibili, preso da un dubbio, e allora lo sentivamo nella notte svitare dadi, smontare pezzi”. All’alba la macchina è a punto. Ogni giorno l’imprevisto è in agguato, la rottura possibile. Ettore si rivela sempre determinante. Si tratti di riparare una balestra, di rimettere in marcia l’auto caduta in un torrente o attaccata da un principio di incendio. O di intendersi con un fabbro siberiano (la scena è diventata leggendaria grazie al reportage di Barzini), che a colpi d’ascia scolpisce una ruota in legno durissimo per sostituire quella dell’Itala, distrutta contro un albero. Rientrato in patria, Ettore si stabilisce a Roma. Si arruola volontario nella Prima guerra mondiale, ufficiale automobilista nella V Compagnia automobilistica artiglieria. Partirà volontario anche nel secondo conflitto mondiale. Nel dopoguerra – ormai lontana l’eco dell’impresa sull’Itala – conduce una vita semplice. Lo ricordano con il sigaro in bocca, al volante di una decrepita Fiat 500 giardinetta. Muore il 23 novembre 1963, a 82 anni. Scrivono le cronache del tempo: “È sempre vissuto povero e onesto, come povero e onesto è morto”. di LUCA ORSI BOLOGNA economica 9 Gennaio-Febbraio 2007 NOTIZIE IN BREVE Premi camerali per le imprese Valorizzare le imprese che possono essere di esempio per altri imprenditori: è questo l’obiettivo dei Premi a favore dell’imprenditoria bolognese indetti dalla Camera di commercio di Bologna. Complessivamente si tratta di sei differenti categorie di Premi: • Premio per l’impegno imprenditoriale ed il progresso economico; • Premio Maestro dell’Artigianato; • Premio Cavaliere del Commercio; • Premio Innovatore dell’Agricoltura; • Premio Console dell’Economia; • Premio Ambasciatore dell’Economia nel Mondo. Il “Premi per l’impegno imprenditoriale ed il progresso economico ” nasce come riconoscimento della Camera di commercio a tutte le imprese che possono vantare, al 31 dicembre 2006, un periodo di attività ininterrotto di 40 anni, se imprese individuali o società di persone, o di 60 anni se società di capitali. Una sezione speciale di questo Premio è dedicata ai giovani imprenditori (con meno di 35 anni) che hanno rilevato aziende bolognesi storiche. Le candidature possono essere presentate dalle singole imprese, dalle organizzazioni imprenditoriali o dalle amministrazioni pubbliche locali. La stessa Camera di commercio provvederà ad effettuare una verifica diretta delle attività economiche che possiedono tali requisiti di longevità, anche sulla base delle informazioni del Registro delle Imprese. Sarà la Giunta camerale ad esaminare le domande e a tutte le imprese in possesso dei requisiti verrà consegnato un diploma di benemerenza nel corso di una cerimonia pubblica che si svolgerà all’inizio dell’autunno. Sono poi indetti 10 Premi “ Maestro dell’Artigianato ”, 10 Premi “C avaliere del Commercio ”, 10 Premi “ Innovatore dell’Agricoltura ”, 10 Premi “ Console dell’Economia ” e 5 Premi “Ambasciatore dell’Economia nel mondo ”. Questi riconoscimenti sono rivolti a imprenditori e manager che nel corso della loro attività hanno contribuito a realizzare innovazioni tecnologiche e strumentali, hanno introdotto o migliorato servizi sociali a favore dei propri dipendenti, hanno contribuito alla ricerca di nuovi prodotti o di nuovi sbocchi di mercato, hanno contribuito alla creazione di strutture che hanno dato prestigio all’immagine produttiva ed inventiva dell’economia bolognese. Le candidature possono essere presentate per iniziativa personale (ad eccezione del “Premio Ambasciatore dell’Economia nel mondo” e “Console dell’Economia”), su segnalazione delle organizzazioni imprenditoriali o di pubbliche amministrazioni locali. Sarà un Comitato composto dal Presidente della Camera di commercio, dal Prefetto della provincia di Bologna e dal Rettore dell’Università degli Studi di Bologna a vagliare le candidature pervenute ed ad assegnare i Premi. Ai premiati verrà consegnata, nel corso di una cerimonia pubblica, un diploma ed una medaglia celebrativa. Tutti i Premi sono rivolti esclusivamente alle imprese con sede legale nella provincia di Bologna. Il 31 marzo è il termine di presentazione delle domande per tutti i riconoscimenti. I bandi di concorso e i modelli di domanda sono disponibili su www.bo.camcom.it, e presso le sedi della Camera di commercio di Bologna. Per informazioni è possibile contattare il numero 051/6093.450-419, e-mail [email protected]. Si ringrazia UniCredit Banca, sponsor dell’iniziativa. Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura www.infoexport.it www.infoexport.it è un servizio della rete delle Camere di commercio italiane che consente di porre on-line quesiti in materia di internazionalizzazione ad esperti qualificati. È così possibile ricevere per e-mail risposte professionali a domande specifiche in materia di contrattualistica internazionale, in materia doganale, su temi di fiscalità internazionale, tutela di marchi e brevetti, servizi assicurativi. Grazie ad una convenzione attivata dalla Camera di commercio il servizio è completamente gratuito per le imprese bolognesi. Il tachigrafo digitale Con l’introduzione del tachigrafo digitale, diventato obbligatorio da lunedì 15 gennaio, è stata data piena operatività ai controlli UE sui periodi di guida per tutti i veicoli pesanti di nuova immatricolazione adibiti al trasporto su strada di merci e di viaggiatori. L’obiettivo è di avere strade più sicure, periodi di guida e di riposo degli autisti effettivamente sotto controllo, verifiche in tempo reale da parte degli operatori di pubblica sicurezza. Pertanto, tutti i veicoli pesanti di nuova immatricolazione, adibiti al trasporto su strada di merci e di viaggiatori, possono circolare solamente se hanno effettuato la regolare taratura del tachigrafo digitale. La taratura del tachigrafo deve essere effettuata entro 2 settimane dal montaggio del tachigrafo stesso presso uno degli oltre 216 Centri tecnici presenti sul territorio nazionale e reperibili sul sito http://www.unioncamere.net/Web tachigrafo/OfficinenelleRegioni.htm Per maggior informazioni: www.bo.camcom.it, Camera di commercio di Bologna, Ufficio metrico, tel. 051/6093.216-827-828, e-mail: [email protected] Novità per le imprese Le imprese che svolgono attività di facchinaggio, pulizia, e disinfezione, non hanno più l’obbligo di nominare un Responsabile Tecnico. Lo ha stabilito il DL n. 7 del 31/01/2007 in materia di liberalizzazioni). Inalterati sono rima- sti i erquisiti richiesti in materia di onorabilità e di capacità economico-finanziaria. Per informazioni: Albo Imprese Artigiane, [email protected], tel. 051/6093.888 Prezzario opere edili È disponibile sul sito www.bo.camcom.it il prezzario delle opere edili relativo al secondo semestre 2006. Il prezzario può essere scaricato gratuitamente. Il prezzario raccoglie i prezzi delle opere edili (materiali, mano d’opera, noli e trasporti) relative alla costruzione di un efificio ad uso di civile abitazione (con un’altezza massima di 20 metri ed una cubatura variabile fra i 5.000 ed i 10.000 n. 3) realizzato nel Comune di Bologna. I prezzi riportati rappresentano indica- tivamente l’andamento medio dei prezzi rilevati dalla apposita commissione, e quindi hanno carattere esclusivamente informativo. La copia cartacea è disponibile presso l’ufficio Prezzi in piazza della Costituzione n. 8 e presso gli uffici della Camera di commercio a Imola in Viale Rivalta n. 6. Il costo del volume è di 15 euro. Per informazioni l’ufficio prezzi è a disposizione al 051/6093.298-319 – mail: [email protected] Occhio alle telefonate false Sempre più numerose le segnalazioni riceute dalla Camera di commercio circa telefonate false di persone che, senza alcuna autorizzazione, si spacciano per personale dell’Ente per raccogliere informazioni riservate. Alcune segnala- zioni ricevute si riferiscono addirittura alla richiesta delle coordinate bancarie. Si precisa che la Camera di commercio è assolutamente estranea a queste richieste. BOLOGNA 10 economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura FORMAZIONE E QUALITÀ Gennaio-Febbraio 2007 Le persone nelle organizzazioni Pochi mesi orsono abbiamo avuto – nei campionati del mondo di calcio – una chiara dimostrazione di quanto il raggiungimento di un risultato eccellente dipenda anche, se non soprattutto, dal combinarsi virtuoso di alcuni elementi che possono rendere la squadra/azienda eccellente. Non è sempre chi dispone delle risorse umane con la migliore tecnica individuale che raggiunge il migliore risultato. La metafora sportiva può essere un utile paradigma per comprendere le azioni delle organizzazioni in contesti dove ormai l’unica costante è il cambiamento e dove sempre più importante è la spinta evolutiva che l’organizzazione riesce a realizzare. Sintetizzando gli elementi che sono base di una squadra vincente – fatta salva la chiarezza degli obiettivi da raggiungere – possiamo proporre anche per le organizzazioni il seguente schema: • • • • • Ruoli e Responsabilità (che tipo di giocatori sono necessari e per fare che cosa) Processi e Procedure (quali schemi di gioco adottiamo/come si deve muovere la squadra) Regole (quali sono le regole nella squadra) Stile di Direzione (come deve esser guidata/governata la squadra) Stile di Lavoro (come deve lavorare e stare in campo la squadra). In questa sede vogliamo concentrare l’attenzione sull’elemento primario rappre- L’importanza di definire ruoli e responsabilità per rendere reciproche le aspettative e scorrevoli ed efficaci le interazioni essere qui e ora? Ogni esperienza personale può essere descritta attraverso la risposta a queste domande. Ogni esperienza è quindi scomponibile a diversi livelli profondamente correlati. • • • • sentato da ruoli e responsabilità. La definizione dei ruoli e delle responsabilità definiscono ogni struttura sociale: su di essi conta per rendere reciproche le aspettative e per rendere scorrevoli ed efficaci le interazioni. Il termine ruolo deriva dal latino “rotulus ”, che designava il rotolo sul quale l’attore leggeva in scena la propria parte: originariamente sta quindi ad indicare la parte che un attore recita in una rappre- sentazione teatrale. Nelle organizzazioni il ruolo implica una relazione con altri all’interno di un contesto e richiede sempre almeno due entità che, interagendo, creano una relazione. Non c’è ruolo senza squadra e senza interazione con altri ruoli. E non c’è ruolo senza persone che agiscono il ruolo, nell’ambito dello spazio di attività e responsabilità a loro affidate. Un efficace ed efficiente svolgimento del ruolo richiede la presenza di una serie di abilità personali (abilità tecnica – abilità personale – abilità relazionale – abilità concettuale e di pensiero strategico – abilità di pensiero sistemico). Il mix adeguato di queste abilità varia man mano che una persona passa da incarichi esecutivi a cariche di alta direzione: la progressione da livelli inferiori a livelli superiori dell’organizzazione rende meno importante la capacità tecnica e rende necessaria una capacità concettuale e sistemica sempre maggiore. In questo quadro, l’acquisizione e la valorizzazione delle abilità richieste dal ruolo non può prescindere da interventi formativi che abbiano come focus anche la persona in quanto tale. Se assumiamo il punto di vista di chi svolge il ruolo possiamo vedere che ogni volta che si vive un’esperienza personale, anche all’interno di una squadra/organizzazione, tale esperienza può essere analizzata attraverso alcune specifiche domande: dove sono e con chi? Cosa faccio? Di quali capacità necessito? Perché faccio le cose che faccio? Chi penso di • L’ambiente (dove sono e con chi?) è la fonte delle opportunità e dei vincoli esterni ai quali il singolo individuo reagisce I comportamenti (cosa faccio?) coincidono con le azioni e reazioni specifiche espresse dal singolo individuo nell’ambiente. Le capacità (di quali capacità necessito?) orientano e dirigono le azioni e i comportamenti per il tramite delle mappe mentali, dei piani e delle strategie che le persone sviluppano per orientare i comportamenti. Le convinzioni e i valori (perché faccio le cose che faccio?) possono sostenere o viceversa inibire le capacità e i comportamenti in quanto determinano il livello di motivazione. Valori e convinzioni costituiscono la cornice entro la quale avvengono tutte le interazioni umane. Determinano il modo di interpretare e dare significato a fatti e comunicazioni. Creano il livello di motivazione e decidono quali specifiche strategie e azioni saranno attuate o rifiutate. L’identità (chi penso di essere qui ed ora?) consiste nell’interpretazione che la persona si da del ruolo assolto, nella missione che la ispira e nel suo senso di sé. Riguarda anche il senso che un gruppo o i membri di un gruppo hanno di sé. Questi livelli interagiscono nell’ambito di una gerarchia: ciò che avviene ad un livello (es. cosa faccio) è influenzato da ciò che avviene ad un livello superiore (es. perché lo faccio...) e ogni cambiamento che si realizza ad un livello superiore crea conseguentemente cambiamento ai livelli inferiori. Questa ipotesi di lettura della struttura dell’esperienza soggettiva – qui molto sinteticamente descritta – può avere una valenza molto interessante nelle organizzazioni che riescono a vedere la necessità di interventi mirati anche in direzione di una continua interazione tra sviluppo professionale e sviluppo personale delle proprie risorse umane, per contribuire a realizzare quella spinta evolutiva aziendale che consente di tenere il passo del cambiamento. di ANNA MARIA MEGNA docente senior CTC BOLOGNA 12 economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura CONGIUNTURA Gennaio-Febbraio 2007 Ripresa, qualche segnale c’è Complessivamente l’attività produttiva del settore manifatturiero bolognese nel terzo trimestre ha realizzato valori di crescita che mai si erano registrati negli ultimi 5 anni: l’export è aumentato di quasi il 5%, fatturato, ordinativi e produzione presentano tassi di cresscita che si attestano attorno al 3%. Questi segnali di consolidamente sono meno evidenti per le imprrese artigiane, che dopo lo slancio positivo del secondo trimestre 2006 hanno fatto registrare nel 3o trimestre un rallentamento. I settori che più hanno contributo all’aumento della produzione bolognese sono quelli dell’elettrricità ed elettronica (+3,5%), della meccanica di precisione (+3,4%) e delle macchine ed apparecchi meccanici (+3,2%). Inoltre sembrano superate le tendenze negative anche nei settori che più hanno risentito negli ultimi anni della congiuntura negativa, come il sistema moda che ha registrato un incremento della produzione del 2,2%. Andamento dei vari comparti del manifatturiero Il comparto dei prodotti alimentari evidenzia una ripresa importante con produzione, fattura o e ordinativi in crescita di circa il 2%, e le esportazioni aumentate di oltre il 3%. Il comparto moda nel suo complesso cresce del 2% sia nel settore del tessile, che in quello delle calzature che nell’abbigliamento. Il dato migliore è quello della competitività verso l’estero, con le esportazioni che crescono mediamente di oltre il 3% per abbigliamento e calzature e del 4% per il tessile. Il settore della carta ed editoria fa registrare i valori migliori da 5 anni a questa parte con produzione e ordinativi al +3%, fatturato +4%, esportazioni +5%. Buono anche l’andamento del settore della chimica, gomma e plastica che aumenta gli ordinativi verso l’estero di oltre il 4%, e produzione fatturato e ordini interni del 2%. La metalmeccanica nel complesso consolida la sua crescita: il fatturato aumenta di poco meno del 4%, la produzione del 3%, gli ordini del 3%, le esportazioni del 5%. Tutti i diversi settori del comparto metalmeccanico si trovano in una fase positiva in tutte le variabili: ordinativi interni, fatturato, produzione, export. ecchi Il settore delle macchine ed appare meccanici, per esempio, aumenta le esportazioni verso l’estero del 5%, così come il settore dei metalli. Nel comparto dell’elettricità e dell’elettronica ed in quello delle macchine di precisione il tasso di incremento dell’export è di quasi il 6%. I dati relativi al 3o trimestre 2006 indicano nel settore del manifatturiero valori di crescita che mai si erano registrati negli ultimi 5 anni Anche il grado di utilizzo degli impianti nel settore manifatturiero è in aumento, attestandosi poco oltre il 75%, uno dei più elevati in regione. Il contributo più significativo a questo aumento proviene dal grado di utilizzo degli impianti della meccanica e del settore della chimica, gomma e plastica. La produzione assicurata è stabile a tre mesi, periodo che è praticamente lo stesso per tutti i settori. L’artigianato manifatturiero Le imprese artigiane del settore manifatturiero continuano a manifestare lievi segnali di ripresa. La produzione nel terzo trimestre è aumentata dell’1,5%, il fatturato e ordini sono praticamente stabili, mentre le esportazioni fanno registrare un incremento dell’1,6%, leggermente superiore all’1,3% regionale. Il grado di utilizzo degli impianti delle imprese artigiane del manifatturiero è in crescita e si avvicina al 73%, superiore all’analogo tasso regionale, ma ancora inferiore a quello delle imrpese non artigiane. Anche i mesi di produzione assicurata dalla consistenza del portafoglio ordini – pari a 2,3 mesi – sono inferiori a quelle delle imprese non artigiane (che si attestano sui 3 mesi). Le costruzioni Nel periodo preso in esame il tasso di crescita del settore delle costruzioni è stato di poco inferiore al 3%, significativamente superiore rispetto alla media regionale (1%). L’aumento è ancora più marcato per le imprese artigiane del settore che crescono del 7,8%. Il commercio al dettaglio Il tasso di crescita delle vendite al dettaglio è positivo anche se in lieve decremento e si è attestato nel 3o trimestre 2006 all’1,8% rispetto ad una media regionale di poco superiore. Le previsoni di vendita sono in lieve aumento e quasi 7 aziende su 10 hanno previsto un aumento delle vendite per la fine 2006. Il quadro di riferimento e la sua probabile evoluzione L’economia bolognese, dopo l’accelera- zione registrata nel secondo e terzo trimestre, presenta segnali positivi volti ad una stabilizzazione della crescita anche nel corso del quarto trimestre, evitando, quindi, la decelerazione che sembra caratterizzare l’ultimo trimestre del 2006 per l’intera economica italiana. Un contributo positivo alla crescita del settore manifatturiero bolognese proviene anche dalle imprese artigiane, che sembrano avere superato positivamente la fase bassa del ciclo, esibendo nel secondo semestre tassi positivi di crescita nella produzione e nell’export, allineandosi in tal modo al trend positivo che caratterizza l’intero sistema produttivo bolognese. Diversa è la situazione per le imprese artigiane del settore delle costruzioni, i cui tassi di attività sono invece in decelerazione. Questo risultato, se confermato dai dati definitivi, classificherebbe il 2006 come un anno di crescita importante che segna un vero e proprio punto di svolta nella dinamica produttiva del sistema economico bolognese. È principalmente riconducibile al settore manifatturiero, e specificatamente al comparto metalmeccanico, settore tradizionalmente di punta e molto proiettato verso le esportazioni. A questo andamento positivo si affianca, per gli ultimi trimestri, anche una timida ripresa del settore moda. BOLOGNA economica 13 Novembre-Dicembre 200 NOTIZIE IN BREVE Un seminario sui brevetti e i marchi Ascoltare dalla diretta testimonianza degli interessati le esperienze in materia di proprietà industriale è a volte importante tanto quanto documentarsi. È per questo che il prossimo appuntamento in materia di cultura brevettuale della Camera di commercio di Bologna, in programma giovedì 12 aprile p.v., è stato concepito proprio nell’ottica di mettere assieme mondi produttivi diversi, ma accomunati dall’importanza strategica della tutela della proprietà industriale. Attraverso il racconto delle concrete esperienze e strategie di esponenti del mondo imprenditoriale ed esperti del settore si esamineranno così le diverse tematiche ed il ruolo della proprietà industriale dimostrando che esso costituisce un asset irrinunciabile per un’efficace competizione globale. PROGRAMMA BREVETTI, MARCHI E DESIGN COME STRUMENTO DI TUTELA DELL’INDUSTRIA A DELLE IMPRESE ITALIANA: L’ESPERIENZA Ore 14,00 Registrazione dei partecipanti Ore 14,15 Moderatore Prof. Ing. Giorgio Timellini Università di Bologna Saluto ed introduzione ai lavori Dott. Luigi Litardi Segretario generale della Camera di commercio di Bologna Ore 14,30 La proprietà industriale come indicatore di eccellenza della “creatività” dell’industria italiana; Dr. Matteo Scaglietti, Studio Legale F&M law firm & IP Consulting Ore 14,50 Proprietà industriale e industria del lusso: l’esperienza Ferrari in tema di anticontraffazione; Avv. Micaela Cattaneo, Ufficio legale, Ferrari S.p.a. Ore 15,10 Proprietà industriale e industria meccanica: i brevetti come imprescindibile fattore competitivo; Dr. Dott. Simone Storci, Oil Control Bosch Rexroth S.p.a. Ore 15,50 L’importanza della tutela della proprietà industriale per il settore moda; Avv. Massimiliano Camellini, Ufficio Legale Max Mara Fashion Group S.p.a. Ore 16,10 Per una efficace politica anticontraffazione: il caso del marchio nike in Italia; Dott.sa Elena Pigozzi, Nike Itallia S.r.l. Ore 16,30 Le sfide globali dell’industria ceramica italiana e la proprietà industriale come indispensabile strumento di vantaggio competitivo; Dott. Luciano Galassini, Assopiastrelle Ore 16,50 I riferimenti all’italianità del prodotto negli orientamenti della Giurisprudenza e dell’Agenzia delle Dogane; Avv. Francesco Terrano, Studio Legale F&M law firm & IP Consulting Ore 17,10 Dibattito Per informazioni e iscrizioni al seminario (gratuito): www.bo.camcom.it, e-mail: [email protected], tel. 051/6093859-861 Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Novità su liberalizzazioni Nel movimento in cui andiamo in stampa non è entrata in vigore alcuna modifica alle normative che regolano rispettivamente il Ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio, il Ruolo degli agenti di affari in mediazione, l’Elenco interprovinciale degli spedizionieri. La liberalizzazione in oggetto rientra in un disegno di legge che ha iniziato il proprio iter alla Camera dei deputati occorre attendere la defini- tiva approvazione del disegno di legge in questione e la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per poter fornire informazioni certe in merito. Non appena vi saranno novità concrete in merito il sito internet della Camera di commercio www.bo.camcom.it sarà tempestivamente aggiornato. Per informazioni: Camera di commercio di Bologna, www.bo.camcom.it, tel. 051/6093.888 Universitas Mercatorum L’Universitas Mercatorum è l’Ateneo Telematico del Sistema delle Camere di commercio, al quale aderisce anche la Camera di commercio di Bologna. È rivolto a chi lavora e vuole crescere e quindi ha una offerta formativa indirizzata ad un target principale di “persone già occupate” che vogliano conseguire un titolo accademico “frequentando” i corsi on line. L’Università degli Studi delle Camere di commercio ha dunque la connotazione di un Ateneo che nasce dalle Imprese per le Imprese (di tutti i settori economici) con la finalità di valorizzarne il capitale umano. Le Open University, qual è l’Universitas Mercatorum, sono una realtà da tempo consolidata nel mondo anglosassone dove sono nate per favorire un più ampio accesso alla formazione universitaria valorizzando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. In Italia, il Decreto Ministeriale del 17 aprile 2003 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca di concerto con il Ministero dell’Innovazione Tecnologica, ha definito i criteri e le procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle Università statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici. Il rispetto di severe indicazioni sia tecnologiche che di metodo è requisito indispensabile per ottenere l’accreditamento per erogare didattica a distanza e rilasciare titoli accademici. Attraverso Universitas Mercatorum è possibile seguire i corsi di laurea triennali in “Management delle risorse umane” ed in “Gestione d’impresa”. Il modello didattico di riferimento scelto dall’Università Telematica, è quello definito come “blended learning”, con alternanza di autoformazione assistita dal tutor, interazioni online con docente, tutor e gruppo classe, momenti di presenza in aula. Per maggiori informazioni: www.unimercatorum.it Una Camera “di qualità” Per il settimo anno consecutivo la Camera di commercio di Bologna si conferma “di qualità”, secondo gli standard delle norme ISO UNI EN 9001: 2000. La certificazione è stata rilasciata a cura di Bureau Veritas. Attualmente sono più dell’80% i servizi della Camera di commercio svolti in qualità e cioè con rigoroso rispetto delle richieste di chi usufuisce dei servizi. Ciò ha consentito la netta diminuzione dei tempi di attesa in ogni servizio ed il costante monitoraggio delle esigenze delle diverse tipologie di persone che usufruiscono dei servizi della Camera di commercio. Per esempio per diventare agente, rappresentante o mediatore i tempi di attesa medi si sono ridotti da periodi superiori al mese a pochi giorni. Stessa cosa per quanto riguarda il Registro Imprese ora aggiornato in tempo reale rispetto alle informazioni comunicate dalle imprese. BOLOGNA 14 economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura INFRASTRUTTURE Gennaio-Febbraio 2007 Marconi da record: 4 milioni di passeggeri Il Marconi nel 2006 ha superato, sia pur di poco, i 4 milioni di passeggeri con un aumento dell’8,2% sull’anno precedente. Si tratta di un risultato lusinghiero, grazie alle ben 93 destinazioni raggiungibili da Bologna e all’ottimo andamento del mese di dicembre che ha visto un incremento del 17% sullo stesso mese del 2005. Il precedente traguardo, 3 milioni, era stato raggiunto nel 1999. Non sono aumentati solo i passeggeri: incrementi sensibili (+18,2%) si registrano per l’aviazione generale che a breve avrà un terminal con hangar e piazzali dedicati al servizio degli executive, oltre a un accesso riservato, per il movimento di aerei (63.585 pari a un +7,2%) e delle merci con oltre 16.600 tonnellate, aumentate del 16,6%. Nel dettaglio i passeggeri nazionali sono stati 1.291.877 (+10,9%), gli internazionali 2.700.316 (+6,9%) mentre quelli charter (689.267) sono diminuiti del 4,9% sia per la maggiore offerta di servizi di linea, sia per la minaccia del terrorismo nelle mete tradizionalmente più forti come il Mar Rosso. E il presidente Gian Carlo Sangalli? “Sono molto soddisfatto, è un ottimo dato che dimostra come il Marconi abbia saputo affrontare una delicata fase di trasformazione anche per il cambiamento del trasporto aereo. Così il Marconi si colloca tra gli scali italiani con alti livelli di performances internazionali e nazionali, grazie anche agli investimenti e ai nuovi servizi offerti ai passeggeri e alle compagnie. Mi aspetto anche per il 2007 una crescita robusta con i nuovi voli in programma, non pochi, per diverse città”. In assoluto la destinazione più gettonata è stata quella di Catania, ma aumentano (con la sola eccezione di Londra) i passeggeri diretti nei grandi hub come Parigi, Amsterdam, Francoforte e Monaco, e risalta l’eccellente risultato di Barcellona con 107 mila passeggeri. Roma, invece, va a rotoli: in 7 anni ha perso più della metà dei passeggeri. I transiti nazionali hanno avuto l’aumento maggiore. In calo i charter LE TOP FIVE DEL MARCONI 2006 ▼ ▼ ▼ (rispetto al 2005) VOLI DI LINEA INTERNAZIONALI Parigi 262.781 Francoforte 221.989 +6,8% +1,6% Londra 184.528 –21,8% Amsterdam 154.680 +5,7% Monaco 142.492 +7,0% Catania 288.733 +6,4% Palermo 260.983 +8,3% Roma 195.427 –2,5% Cagliari 126.255 –9,0% Malpensa 123.778 +16,8% VOLI DI LINEA NAZIONALI CHARTER 111.513 –15,2% Marsa Alam 58.085 +16,5% Ibiza 52.140 –18,4% Rodi 38.720 +12,4% Djerba 37.602 –19,2% Sharm el Sheikh BOLOGNA 16 economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PREVIDENZA Gennaio-Febbraio 2007 INPS, più contributi per i collaboratori La “finanziaria 2007” (L. 27 dicembre 2006, n. 296) ha introdotto importanti novità che riguardano il popolo dei “co.co.co.” e dei “co.co.pro.”. Ci riferiamo agli oltre due milioni di collaboratori coordinati e continuativi, per i quali la “Riforma Biagi” ha previsto la trasformazione in “collaboratori a progetto” nel settore privato, lasciando immutata la situazione se il committente è un ente pubblico. Il comma n. 770 della citata legge dispone infatti che, a partire dal 1° gennaio 2007 “…l’aliquota contributiva pensionistica per gli iscritti alla Gestione separata di cui all’art.2, c.26, della legge 8.8.1995,n. 335, che non risultino assicurati presso altre forme obbligatorie, e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche sono stabilite in misura pari al 23%. Con effetto dalla medesima data per i rimanenti iscritti alla predetta Gestione, l’aliquota contributiva pensionistica e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche sono stabilite in misura pari al 16%”. Traducendo dal “burocratese” possiamo affermare che per i collaboratori (con o senza progetto) sono previste per il corrente anno due sole aliquote: La finanziaria 2007 ha introdotto importanti novità che riguardano il popolo dei “co.co.co” e dei “co.co.pro”. Vediamo di che cosa si tratta a) il 23% ( o meglio il 23,50%, come spiegheremo fra poco) per chi non è sottoposto ad altre tutele previdenziali obbligatorie (cioè non versa contributi obbligatori all’INPS o ad altri enti pensionistici); b) il 16% per tutti gli altri. Fino al 31 dicembre 2006 le categorie di collaboratori erano tre. La prima (sottoposta all’obbligo di versare il 10%) era costituita da coloro che risultavano obbligatoriamente iscritti ad altre gestioni o enti previdenziali. La seconda (tenuta a versare il 15%) era formata dai titolari di pensione diretta (derivante cioè dai propri contributi e non da quelli del coniuge defunto). La terza (che doveva versare il 18,50%) era composta da coloro che non rientravano nelle prime due categorie. Dal 1° gennaio del corrente anno, come ha chiarito l’INPS con circolare n. 7 in data 11 gennaio 2007, le categorie sono diventate due e tutti i soggetti tenuti al versamento dei contributi pagano di più rispetto a prima. Con la citata circolare l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha altresì precisato che permane dovuta “…per i soggetti privi di altra tutela previdenziale obbligatoria, l’ulteriore ali- quota contributiva pari allo 0,50%, stabilita …per il finanziamento dell’onere derivante dall’estensione agli stessi della tutela relativa alla maternità, agli assegni per il nucleo familiare e alla malattia…Conseguentemente le aliquote contributive dovute alla Gestione separata, ai sensi delle disposizioni sopra richiamate, a decorrere dall’1.1.2007, sono complessivamente fissate come segue…: a) 23,50% (23,00+ 0,50% di aliquota aggiuntiva) dovuto per tutti i soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie; b) 16,00% dovuto dai soggetti titolari di pensione (diretta o indiretta) e dai soggetti provvisti di altra forma pensionistica obbligatoria”. Circa la malattia, ricordiamo che la “Finanziaria 2007” ha previsto un’indennità giornaliera a carico dell’INPS, che tuttavia non può superare la sesta parte (un sesto) della durata complessiva del rapporto di lavoro. È inoltre previsto per le collaboratrici un “congedo parentale” (assenza retribuita) di tre mesi dopo la nascita di ogni figlio, da godersi entro il primo anno di vita del bambino. Tornando alle aliquote, resta invariata la ripartizione dell’onere contributivo tra collaboratore e committente, stabilita rispettivamente nella misura di un terzo a carico del primo e di due terzi a carico del secondo. Ciò significa che l’aumento dei contributi non è indolore per i “co.co.co.”, a causa del meccanismo che ripartisce l’onere gravandone per la terza parte il collaboratore, sottoposto così ad un esborso che si è fatto più consistente. In parole povere, con l’obiettivo di migliorare (in futuro) la situazione pensionistica, si è inasprito (nel presente) il prelievo contributivo a carico dei collaboratori. Né si può dire che l’aumento serve per tutelare meglio le situazioni di malattia o di maternità, perché la relativa aliquota di finanziamento (0,50%) è rimasta invariata rispetto agli anni scorsi. Ovviamente protestano anche i committenti, per i quali è diventato più oneroso il ricorso ad un rapporto diverso da quello del lavoro subordinato. Facendo un esempio, se un collaboratore soggetto al 23,50% percepisse 1000 euro al mese, dovrebbe lasciarne 78,33 ( cioè un terzo di 235 euro) al proprio committente, tenuto ad aggiungere i due terzi mancanti e a versare all’INPS l’intero importo. Appare evidente l’intento – peraltro esplicitamente dichiarato dall’attuale governo – di scoraggiare il ricorso ai lavori atipici spingendo gli imprenditori a privilegiare il lavoro subordinato, preferibilmente a tempo pieno e indeterminato. Ma la collaborazione coordinata e continuativa aveva ottenuto successo proprio per la sua elasticità, che consentiva alle imprese (e non solo) di sottrarsi alla disciplina, ben più rigorosa, che caratterizza il lavoro dipendente. Ora c’è da sperare che i vantaggi delle nuove misure non siano inferiori agli svantaggi che si andranno a determinare. Già si è avuta notizia di qualche committente che ha rinnovato il contratto individuale di collaborazione diminuendo il compenso al fine di recuperare il maggior onere contributivo… Concludiamo precisando che le somme corrisposte ai collaboratori entro il 12 gennaio 2007 ( se riferite a prestazioni effettuate entro il 31.12.2006) sono da assoggettare alle aliquote contributive vigenti lo scorso anno. di MARIO GALLOTTA BOLOGNA 18 economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura RAPPORTO BANCHE-IMPRESE Gennaio-Febbraio 2007 Basilea 2, lo stato dell’arte Da mesi, su stampa specialistica e non, è in corso il dibattito su Basilea 2 e sugli effetti che la sua concreta applicazione dovrebbe produrre nelle modalità di erogazione del credito bancario alle imprese. I primi studi sull’impatto che Basilea 2 avrebbe potuto determinare sull’accesso al credito indicavano che quasi il 70% delle PMI sarebbero andate incontro a sicure difficoltà; ricerche condotte negli ultimi mesi sembrano invece prefigurare, al contrario, una maggiore disponibilità di risorse per il finanziamento delle aziende ed una discreta affidabilità delle singole imprese, in grado di offrire, nella maggioranza dei casi, sufficienti fondamentali qualitativi e quantitativi. Tuttavia, il rincorrersi di ricerche, analisi ed opinioni ha finito per disorientare i principali destinatari di questa annunciata rivoluzione: gli imprenditori continuano probabilmente a chiedersi che cosa concretamente rappresenti Basilea 2, quale sia la sua reale portata e, dunque, se, come e da quando ci si debba preparare al suo avvento. Che cosa è Basilea 2? Ciò che sinteticamente viene denominato come Basilea 2, è la nuova proposta di revisione della normativa sull’adeguatezza patrimoniale delle banche elaborata dal Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria, organismo a cui partecipano le autorità dei vari paesi che hanno la vigilanza del business bancario. Il Comitato non ha potere di emanare norme e leggi, bensì ha la funzione di predisporre delle proposte. In seguito, tali proposte vengono recepite in una apposita direttiva emanata dal Consiglio Europeo e, quindi, finiscono per costituire, tramite apposita direttiva, normativa vigente nei Paesi dell’Unione Europea. Il nuovo accordo di Basilea 2, pubblicato dal Comitato nel giugno del 2004, è entrato in vigore nel nostro ordinamento dal primo gennaio 2007, sostituendo quello di Basilea 1 che risaliva al 1988. Tale accordo-proposta poggia essenzialmente su tre pilastri: • • • Il primo, che è poi quello destinato ad avere conseguenza nel rapporto banca-impresa, contiene disposizioni in tema di requisiti patrimoniali minimi che le banche devono garantire; Il secondo regola i processi di supervisone svolti dalle Autorità di Vigilanza; Il terzo detta regole in materia di trasparenza informativa delle banche verso il mercato. È evidente, quindi, come tutto il contenuto di tale accordo sia finalizzato a pro- Facciamo il punto nell’annunciata rivoluzione che dovrebbe modificare le modalità di erogazione del credito bancario alle aziende muovere e rafforzare la sicurezza e l’affidabilità del sistema finanziario. Perché Basilea 2 dovrebbe incidere nel rapporto banca–impresa? Le banche possono effettuare impieghi, vale a dire possono concedere credito alla propria clientela, entro determinati limiti. Più precisamente, a fronte dei prestiti concessi, gli istituti di credito devono dimostrare di avere costituito delle adeguate riserve (patrimonio di sorveglianza), per poter far fronte al rischio insito nella possibilità di mancata restituzione. È ovvio quindi che, maggiore è la riserva da costituire, maggiori saranno per la banca gli oneri della raccolta a svantaggio della sua complessiva competitività. Basilea 2 incide proprio su questo delicato aspetto operativo poiché mentre fino ad oggi i requisiti patrimoniali delle banche venivano ponderati a prescindere dal giudizio di merito creditizio assegnato alle singole controparti e solo sulla scorta della categoria di appartenenza (coefficiente del 100% per le esposizioni nei confronti dei privati, del 20% per quelle verso altre banche, ecc.), a partire dall’entrata in vigore del nuovo accordo, nell’ambito delle varie tipologie di esposizioni, si avranno ponderazioni assai differenziate a seconda del rating assegnato alla controparte. Con Basilea 2, affidare imprese con buon rating significherà per gli istituti di credito dover costituire minore patrimonio di sorveglianza e, quindi, a parità di altre condizioni, avere più risorse da poter impiegare e condizioni più competitive. Rivoluzione solo annunciata? A ben vedere, dunque, non sembrerebbe emergere nulla di particolarmente nuovo all’orizzonte: nella concessione del credito, con Basilea 2, le banche continueran- no a preferire le imprese più solide e quelle in grado di poter offrire adeguate garanzie integrative. Ma allora, perché è attesa con tanta apprensione l’era di Basilea 2? La preoccupazione di banche ed aziende trova in realtà una concreta motivazione nella nuova e speculare esigenza, per la banca, di dover obbligatoriamente saper valutare, con strumenti precisi e trasparenti, il merito creditizio del cliente affidato e per l’imprenditore di dover obbligatoriamente saper dimostrare all’istituto finanziatore, attraverso un flusso organizzato di informazioni, l’efficienza e l’efficacia della propria gestione. Tutto questo dovrebbe introdurre elementi di maggiore rigidità e complessità nel processo di valutazione del merito creditizio ai quali, solo chi sarà in grado di organizzarsi per tempo, saprà fornire risposte adeguate e così mettersi a riparo da sgradite sorprese. A tale sforzo organizzativo sono maggiormente chiamate le imprese più piccole, vale a dire quelle nelle quali le aree finanza e controllo risultano comprensibilmente meno sviluppate. In tale scenario, se alcune aziende dovranno solo affinare il proprio modello di comunicazione, altre saranno invece chiamate a ripensare profondamente criteri organizzativi e struttura finanziaria, pena la impossibilità di ricorrere ai canali di finanziamento bancario. L’aspettativa positiva è che dovrebbe instaurarsi un circolo virtuoso capace da una parte di far sì che le banche selezionino il credito a vantaggio delle imprese che presentano conti e progetti a posto e dall’altra che le aziende sviluppino piani di sviluppo e modelli organizzativi più adeguati alla complessità dei moderni mercati. Il timore concreto è invece che l’attribuzione del rating e la standardizzazione dei metodi valutativi, introduca elementi di minore discrezionalità e contribuisca ad impedire alla banca di effettuare dei validi distinguo tra le varie realtà aziendali, soprattutto avuto riguardo al percorso imprenditoriale che esse incarnano. Rating: un giudizio da cui non possiamo più prescindere Ne sentiamo parlare tutti i giorni. A livello internazionale, anche i singoli Paesi vengono costantemente monitorati e giudicati attraverso l’attribuzione di un rating, vale a dire un giudizio sintetico sulla solidità e credibilità dei rispettivi sistemi economici. Dobbiamo quindi abituarci all’idea che, in un futuro già prossimo, ogni attività economica presente sul mercato (non solo creditizio) venga valutata e patentata sul piano della correttezza e affidabilità del suo operare. Il processo di valutazione del rischio di insolvenza di una controparte si compone sostanzialmente di due fasi: a) l’analisi fondamentale (scenario di riferimento, settore economico di appartenenza, strategia aziendale, situazione economica e finanziaria dell’azienda); b) l’analisi andamentale (andamento con il sistema bancario in generale e andamento con la banca). Tale analisi si conclude con l’attribuzione di un voto (rating), secondo una scala di valutazione che normalmente è graduata come segue: AAA AA Discreta / ottima solvibilità A BBB BBB BB Quasi sufficiente / più che sufficiente solvibilità B CCC CC C D Rischio medio / alto di insolvibilità Insolvibile Le banche hanno già da tempo affinato le metodologie di valutazione del rischio di insolvenza del proprio portafoglio clienti e, dunque, hanno già costruito e attribuito un rating alle aziende affidate. Sul “fronte imprese”, recenti indagini hanno invece dimostrato che solo un’azienda su cinque conosce in ogni dettaglio la BOLOGNA economica 19 Gennaio-Febbraio 2007 RAPPORTO BANCHE-IMPRESE Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Le PMI devono dimostrare al sistema finanziario la validità del proprio progetto imprenditoriale situazione del proprio rating. In realtà, la conoscenza delle regole del gioco potrebbe rivestire un ruolo strategico fondamentale per le aziende. Questo processo tenderà probabilmente ad accelerare con l’entrata a regime di Basilea 2 e, sebbene le banche italiane ed europee abbiano ottenuto una moratoria che di fatto farà slittare al primo gennaio 2008 il superamento di Basilea 1, le imprese non possono farsi trovare impreparate a questa complessa metodologia di giudizio. Verso un nuovo approccio alla gestione finanziaria dell’azienda L’imprenditore ha assunto fino ad oggi, nella fase di istruttoria per la concessione o per il rinnovo di una linea di credito, un ruolo decisamente passivo, quasi improntato sulla difensiva, per cui in banca venivano consegnati solo i documenti esplicitamente richiesti. Un simile atteggiamento deve considerarsi decisamente superato. Con Basilea 2 le PMI sono chiamate come non mai a dimostrare al sistema finanziario la validità del proprio progetto imprenditoriale, accettando un sereno e proficuo confronto. Tutte le banche hanno da tempo accentrato le proprie strutture fidi e la valutazione del cliente avviene sempre più a distanza, esaminando e monitorando il suo comportamento. È inutile o addirittura controproducente cercare di prospettare una situazione diversa da quella reale perché la banca è in grado, e con una certa facilità, di accorgersi se il cliente trucca le carte. Ad esempio, se l’azienda è impegnata in un settore in crisi, è molto meglio elaborare e comunicare una strategia della crisi (come affrontarla, dove intervenire, come convertire l’attività, come finanziare la crisi, ecc.) che, invece, fingere che questa crisi non esista. Inoltre, questa necessaria capacità di autoanalisi, sortirà effetti positivi anche sul comportamento manageriale: cercare di comprendere quali criteri di giudizio seguono le banche per misurare l’affidabilità di un’impresa, finirà per far riflettere l’imprenditore su politiche aziendali e modelli organizzativi, mettendo in evidenza, se ci sono, limiti e possibili rimedi. Dunque, occorre innanzitutto comprendere con quali occhi il sistema bancario ci osserva. I profili che, ordinariamente, la banca osserva per giungere a formulare un giudizio sul merito creditizio di un’azienda riguardano tradizionalmente, l’analisi dei dati consuntivi, la valutazione dei dati prospettici, l’adeguatezza del posizionamen- to competitivo dei prodotti o servizi offerti, l’adeguatezza dell’organizzazione interna, la puntualità nell’adempiere alle obbligazioni con la banca e con altre banche, l’assenza di pregiudizievoli in capo alla società, ai soci o agli esponenti aziendali. Avendo ben presente gli aspetti che vengono ponderati nel giudizio di merito creditizio, diviene abbastanza chiaro a cosa deve naturalmente tendere un valido modello di comunicazione con il sistema bancario. Possiamo certamente affermare che il rating in cui viene collocata una data impresa è il frutto di un complesso di elementi, quantitativi e qualitativi, che si sedimentano nel tempo. Ecco la ragione per la quale qualunque tentativo di migliorare il giudizio sul merito creditizio, passa necessariamente attraverso una politica aziendale complessiva e di medio – lungo periodo. Come noto, il tessuto economico del nostro Paese, è caratterizzato da imprese di piccole dimensioni che palesano una sottocapitalizzazione di tipo strutturale. Per contro, nell’ultimo decennio, il sistema bancario italiano ha assistito ad una forte accelerazione dei processi di concentrazione, accompagnati da una politica degli impieghi verso le imprese sempre più selettiva. Queste caratteristiche salienti del nostro sistema imprenditoriale, fanno sì che l’impatto di Basilea 2 nel rapporto banca – PMI, potrebbe risultare da noi particolarmente rigoroso. Probabilmente le imprese che incontreranno serie difficoltà, saranno quelle peggio strutturate e comunque destinate, in una competizione sempre più globale, a soccombere. Ma anche le PMI più virtuose saranno chiamate a passare da una gestione di tipo tradizionale ad una logica di finanza d’impresa, affinando la capacità di aprire l’azienda al sistema finanziario e di comunicare efficacemente l’affidabilità del progetto imprenditoriale. Gli accordi di Basilea 2, da soli, probabilmente non faranno fare quel salto di qualità nel rapporto banca – impresa tanto auspicato. Tuttavia la strada indicata, unitamente ad altre attese e fondamentali riforme (diritto fallimentare, tutela del risparmio, equità fiscale, ecc.), potrebbero incidere positivamente sul modo di fare impresa nel nostro paese. di GIANLUCA DE FILIPPI GAETANO RUCCO Consulenti aziendali ed esperti in controllo di gestione BOLOGNA economica 20 INDICI Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Calcolo del valore della moneta, gennaio 2007 La necessità di trasformare lire di anni passati in moneta attuale ricorre di frequente nel campo giuridico ed in quello economico-amministrativo. L’esigenza di disporre di uno “strumento” adatto a tale scopo può essere soddisfatta tramite l’utilizzo dei coefficienti di rivalutazione della moneta in Italia, che figurano nella tavola di seguito riportata. Le serie dei coefficienti – elaborati sugli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (indici che fino al 1967 si chiamavano “costo vita”) della provincia di Bologna e nazionali – possono interessare magistrati, avvocati, periti estimatori e, più in generale, quanti si occupano di contratti e controversie giudiziarie in materia economica. Al momento della risoluzione o della stipulazione dei contratti, infatti, occorre aggiornare le somme in discussione. Per fare ciò basta moltiplicare le somme stesse per il coefficiente corrispondente al mese e all’anno che interessa. Nel caso in cui le somme così rivalutate debbano essere espresse in euro, bisogna prima effettuare la rivalutazione e poi la conversione in euro (dividendo per 1.936,27). ANNO 1996 1997 Gli indici di gennaio 2007 sono: 128,1 (Bologna) e 128,5 (Italia). Esempio: rivalutare ad oggi una somma di L. 800.000 del maggio ‘90. PASSO 1: dalla tavola di seguito riportata si trovano i coefficienti in corrispondenza di maggio ‘90: 1,6509 (Bologna) 1,6602 (Italia) PASSO 2: si moltiplica tale coefficiente per la somma da rivalutare e si ottiene: LIRE 1.320.704 (Bologna) LIRE 1.328.183 (Italia) PASSO 3: si converte tale somma in euro: EURO 682,09 (Bologna) EURO 685,95 (Italia) ANNO 1990 1991 1992 MESE gennaio COEFFICIENTI BO ITALIA 1,6763 1,6892 ANNO 1993 MESE gennaio COEFFICIENTI BO ITALIA 1,4124 1,4332 febbraio 1,6651 1,6778 febbraio 1,4172 1,4276 marzo 1,6603 1,6714 marzo 1,4131 1,4249 aprile 1,6556 1,6650 aprile 1,4090 1,4193 maggio 1,6509 1,6602 maggio 1,4022 1,4139 giugno 1,6462 1,6539 giugno 1,3968 1,4071 luglio 1,6446 1,6477 luglio 1,3914 1,4017 agosto 1,6354 1,6369 agosto 1,3888 1,4004 settembre 1,6308 1,6277 settembre 1,3861 1,3990 ottobre 1,6156 1,6142 ottobre 1,3782 1,3897 novembre 1,6052 1,6038 novembre 1,3756 1,3832 dicembre 1,5993 1,5979 dicembre 1,3743 1,3832 gennaio 1,5762 1,5863 gennaio 1,3666 1,3754 1994 febbraio 1,5578 1,5720 febbraio 1,3627 1,3703 marzo 1,5551 1,5677 marzo 1,3602 1,3677 aprile 1,5495 1,5607 aprile 1,3564 1,3693 maggio 1,5454 1,5552 maggio 1,3513 1,3588 giugno 1,5399 1,5469 giugno 1,3475 1,3563 luglio 1,5372 1,5442 luglio 1,3463 1,3526 agosto 1,5318 1,5401 agosto 1,3451 1,3501 settembre 1,5291 1,5333 settembre 1,3413 1,3464 ottobre 1,5158 1,5213 ottobre 1,3339 1,3390 novembre 1,5040 1,5107 novembre 1,3315 1,3341 dicembre 1,4989 1,5068 dicembre 1,3291 1,3293 gennaio 1,4785 1,4952 gennaio 1,3254 1,3245 1995 1998 febbraio 1,4761 1,4913 febbraio 1,3028 1,3138 marzo 1,4674 1,4849 marzo 1,2947 1,3033 aprile 1,4612 1,4787 aprile 1,2890 1,2964 maggio 1,4539 1,4712 maggio 1,2821 1,2884 giugno 1,4502 1,4662 giugno 1,2765 1,2816 luglio 1,4478 1,4638 luglio 1,2765 1,2805 agosto 1,4466 1,4625 agosto 1,2754 1,2761 settembre 1,4478 1,4576 settembre 1,2709 1,2727 ottobre 1,4406 1,4492 ottobre 1,2654 1,2661 novembre 1,4323 1,4408 novembre 1,2577 1,2585 dicembre 1,4323 1,4384 dicembre 1,2555 1,2564 1999 2000 2001 Gennaio-Febbraio 2007 MESE gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre COEFFICIENTI BO ITALIA 1,2510 1,2473 1,2437 1,2353 1,2305 1,2305 1,2317 1,2317 1,2200 1,2177 1,2154 1,2188 1,2154 1,2154 1,2154 1,2119 1,2096 1,2096 1,2096 1,2096 1,2085 1,2028 1,2006 1,2006 1,1961 1,1883 1,1883 1,1872 1,1850 1,1806 1,1806 1,1806 1,1785 1,1796 1,1763 1,1763 1,1752 1,1709 1,1688 1,1656 1,1635 1,1624 1,1614 1,1614 1,1582 1,1541 1,1530 1,1520 1,1509 1,1458 1,1438 1,1417 1,1377 1,1346 1,1326 1,1326 1,1306 1,1276 1,1227 1,1217 1,1159 1,1129 1,1129 1,1110 1,1053 1,1043 1,1053 1,1053 1,1043 1,0986 1,0967 1,0967 1,2549 1,2512 1,2476 1,2403 1,2356 1,2332 1,2356 1,2344 1,2308 1,2297 1,2261 1,2250 1,2226 1,2215 1,2203 1,2192 1,2157 1,2157 1,2157 1,2157 1,2134 1,2100 1,2066 1,2066 1,2032 1,1998 1,1998 1,1976 1,1953 1,1942 1,1942 1,1931 1,1920 1,1898 1,1887 1,1887 1,1876 1,1854 1,1832 1,1789 1,1767 1,1767 1,1764 1,1746 1,1714 1,1692 1,1650 1,1639 1,1629 1,1577 1,1545 1,1535 1,1504 1,1463 1,1443 1,1443 1,1422 1,1392 1,1342 1,1332 1,1282 1,1242 1,1233 1,1193 1,1164 1,1145 1,1145 1,1145 1,1135 1,1106 1,1087 1,1078 ANNO 2002 2003 2004 2005 2006 2007 MESE gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio COEFFICIENTI BO ITALIA 1,0911 1,0847 1,0856 1,0819 1,0783 1,0792 1,0783 1,0774 1,0765 1,0729 1,0720 1,0720 1,0675 1,0666 1,0648 1,0613 1,0604 1,0578 1,0569 1,0561 1,0526 1,0543 1,0517 1,0517 1,0483 1,0474 1,0466 1,0440 1,0432 1,0415 1,0406 1,0381 1,0389 1,0406 1,0389 1,0389 1,0389 1,0356 1,0339 1,0306 1,0289 1,0289 1,0256 1,0240 1,0248 1,0223 1,0215 1,0199 1,0175 1,0134 1,0126 1,0095 1,0087 1,0079 1,0047 1,0016 1,0047 1,0039 1,0031 1,0008 1,0000 1,1030 1,0992 1,0964 1,0936 1,0918 1,0899 1,0890 1,0871 1,0853 1,0826 1,0798 1,0789 1,0744 1,0726 1,0691 1,0673 1,0664 1,0655 1,0629 1,0611 1,0585 1,0576 1,0550 1,0550 1,0533 1,0498 1,0490 1,0464 1,0447 1,0422 1,0413 1,0396 1,0396 1,0396 1,0371 1,0371 1,0371 1,0338 1,0321 1,0288 1,0272 1,0255 1,0231 1,0215 1,0207 1,0190 1,0190 1,0174 1,0150 1,0126 1,0110 1,0086 1,0055 1,0047 1,0023 1,0008 1,0008 1,0023 1,0016 1,0008 1,0000 BOLOGNA 22 economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura MERCATO E CONSUMATORI Gennaio-Febbraio 2007 Romania, istruzioni per l’uso Dal 1 gennaio 2007 la Romania è entrata far parte, assieme alla Bulgaria, dell’Unione Europea che in questo modo si è allargata a 27 Paesi. La Romania rappresenta un mercato altamente appetibile per i potenziali investitori europei, forte di 23 milioni di consumatori e di circa 380.000 imprese. Il Paese offre la possibilità di collegamenti per merci e persone essendo dotato, oltre che di un’estesa rete stradale, ferroviaria e di numerosi scali aeroportuali, anche di importanti porti fluviali sul Danubio e marittimi sul Mar Nero. Nel quadro dei corridoi di traffico realizzati dall’Unione Europea, la Romania si trova all’intersezione di 3 di essi: corridoio 4 (Berlino – Salonicco) e 9 (Helsinki – Alexandroupolis) per auto e strada ferrata e corridoio 7 (da Costanza, maggior porto del Mar Nero, fino in Germania utilizzando le larghe vie fluviali costituite dal Meno e dal Reno). Anche la forza lavoro romena è altamente qualificata, ben preparata nella maggior parte dei settori tecnologici industriali e presenta ancora costi relativamente bassi. La Romania, inoltre, è dotata di fonti energetiche diversificate: petrolio, carbone e gas, che la rendono in buona parte autonoma dagli approvvigionamenti esteri. Come si può capire in Romania si incontrano condizioni favorevoli allo sviluppo economico e agli investimenti stranieri e molti altri Paesi europei hanno da tempo colto le opportunità offerte: l’Olanda è il primo investitore con il 14% del totale, seguita dall’Austria e dalla Germania. I settori dove si sono concentrati gli investimenti sono il settore industriale (53.8%), servizi (16.3%) e commercio (oltre 10%)1. La presenza di rilevanti risorse energetiche di origine fossile ha dato vita a un’importante industria estrattiva e della raffinazione; tali attività sono concentrate soprattutto nelle regioni Sud – Muntenia, Sud Ovest Oltenia (carbone) e Cen1 Dati del 2003 Alcune informazioni sulla realtà economica di un paese sempre più appetibile per i potenziali investitori stranieri tro (gas naturale). Nella regione di Ilfov, che comprende la capitale Bucarest, sono naturalmente concentrate la maggior parte delle imprese legate al commercio così come dei laboratori e dei centri di ricerca e sviluppo, che anche per le nazioni di nuova missione al club europeo rappresentano la via maestra per la crescita. Attività più tradizionali sono concentrate nella regione Sud – Muntenia (agricoltura), Nord – Est (tessili e carta, quest’ultima soprattutto nella città di Bacau), Nord – Ovest (mobili, calzature, alimentari) e il Centro (legname, fertilizzanti). Gli imprenditori stranieri hanno diverse possibilità di investimento in Romania: 1. costituzione di una società di diritto romeno: i tipi societari corrispondono a quelli di diritto italiano con la solo parziale eccezione delle Società a Responsabilità Limitata che in Romania hanno una regolamentazione distinta dalle altre società di capitali. La società, una volta costituita, si registra al Registro del Commercio che rilascia un certificato contenente il Codice Unico di Registro (CUI) attribuito, valido anche per gli organismi finanziari. La società ha il diritto di iniziare l’attività dalla data della registrazione. Nel caso di un soggetto individuale, quest’ultimo deve presentare al Comune competente per territorio una documentazione comprendente, oltre al modulo di richiesta, la riserva del nome presentata al Registro di Commercio, un certificato di regolarità fiscale oppure una dichiarazione di assenza di debiti verso terzi, le fotocopie di un documento di identità, un certificato medico, una dichiarazione relativa all’osservanza delle norme sanitarie, ambientali, del lavoro, antincendio e di sicurez- za di prodotti, fotocopie dei documenti comprovanti l’esperienza professionale pregressa. Il Comune deve rispondere entro 10 giorni lavorativi. 2. un’impresa già costituita in Italia che voglia svolgere la propria attività in Romania può aprirvi: – una filiale. Ha personalità giuridica propria ed è di fatto una società controllata dalla società madre, si costituisce con le formalità di cui al punto 1. – una succursale, non giuridicamente distinta dalla società madre e che deve registrarsi all’Ufficio del commercio competente per territorio producendo: la prova dell’esistenza della società madre, l’atto del Consiglio d’Amministrazione che decide l’apertura della succursale e dove sono indicate la attività svolte e viene nominato un direttore generale per la succursale. – una rappresentanza: è analoga alla succursale ma deve essere autorizzata dal Ministero dell’Economia e Commercio che stabilisce l’attività e le relative condizioni di svolgimento oltre alla durata e alla sede. Per maggior informazioni rivolgersi a: MINISTERUL ECONOMIEI SI COMERTULUI Directia Generala Politici Comerciale Mircea Mânzat, consilier - Autorizare Reprezentate Comerciale Tel: 4010568 ; 3150655 Altre informazioni sull’economia romena e in particolare sulle opportunità di finanziamento a chi voglia investire in Romania si trovano nella guida ”La Romania alle porte dell’Europa. Economia e opportunità per gli imprenditori italiani ”, disponibile presso l’Ufficio Promozione Estera della Camera di commercio di Bologna. di ANDREEA ELENA CIOBANU (Stagista presso l’Ufficio Ispettivo della Camera di commercio di Bologna) BOLOGNA economica Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura 24 EXPORT Gennaio-Febbraio 2007 Le opportunità commerciali pubblicate in queste pagine sono reperibili anche all’interno del sito Internet: www.bo.camcom.it (all’interno di Promozione e Statistica - Iniziative per l’Internazionalizzazione - “Offerte e proposte commerciali dall’estero”). La Camera di Commercio di Bologna, nel divulgare le informazioni contenute in questa sezione, non si assume alcuna responsabilità in merito all’affidabilità degli offerenti ed invita le imprese alla do ovuta e consueta cautela nell’eventualità di contatti. Richiesta di merci e di rappresentanze BRASILE GRUPO IVIERI - 05133-130 São Paulo - Rua: Maria Julieta Drumond de Andrade, 627 Tel.: 005511 3903-4088 - [email protected] – Contattare sig. Gil Manigrassi. Azienda distributrice di macchine per il caffè espresso per uso domestico cerca fornitori italiani di prodotti complementari. (02/2007) GRECIA TASTEMIROGLOU ANASTASIO – “MOBILI ITALIANI” - 56224 Evosmos Thessalonikis - Ethn. Antistaseos 86 - Tel. 0030-2310588545 - Fax: 0030-2310-588545 - Contattare Sig. Tastemiroglou Anastasio Desidera contattare produttori italiani di mobili da giardino (tavoli, sedie, ecc.). (01/2007) CHELONA EPE - 57013 Lakkia Thessalonikis - Tel. 0030-2396023596 - Fax: 0030-23960-23598 E-mail: [email protected] Internet: www.chelona.net - Contattare Sig. Karasanti Ionathan Desidera contattare produttori italiani di cartoni per scatole per gio(01/2007) chi da tavolo. ZIKOULIS GEORGIOS EE – “CONZI” 54644 Thessaloniki - Al. Papanastasiou 102 – Tel. 0030-2310944060 - Fax : 0030-2310942612 - E-mail: [email protected] - Contattare Sig. Zikoulis Georgios Desidera contattare grossisti italiani di bottoni per jeans. (01/2007) PAPAEFTHIMIU A. – VALLIOS TH. & CO. OE – “EGNATIA” - 55131 Thessaloniki - Argonafton 5 – Tel. 0030-2310-418662, 415550 Fax : 0030-2310-417208 E-mail: [email protected] - Contattare Sig. Papaefthimiu Anthi Desidera contattare produttori italiani di occhiali da sole, montature ottiche e lenti a contatto. (02/2007) KARYPIDIS – MISAILIDIS OE 59034 Aggelochori Naousis Tel. 0030-23320-47433, 47363 Fax: 0030-23320-62999 E-mail: [email protected] - Contattare Sig. Karipidu Irini Desidera contattare produttori italiani di chiodi di ferro. (02/2007) AVRAMIDU IRINI – “VASA OVENS” 57200 Lagyna’ Thessalonikis - 13° km. P.E.O. Thessalonikis-Lagada’ - Tel. 0030-23940-73010 Fax: 0030-23940-73016 – Contattare sig. Avramidis Savvas Desidera contattare produttori italiani di macchine ed attrezzature per panifici e pasticcerie. (02/2007) MAROCCO MEDEXEL - CASABLANCA 23 Place Louis Pasteur Tel. : 00212 22 22.22.25 FAX: 00212 22 22.22.47 – E-mail: [email protected] - Contattare Sig. Brahim BAZIZ - General Manager Azienda specializzata nella distribuzione di attrezzature medicali, desidera contattare fornitori italiani di di apparecchi e materiali di consumo nel settore della radiologia (soprattutto pellicole). (02/2007) PORTOGALLO Per informazioni relativamente agli annunci sottoriportati, rivolgersi a: Camera di Commercio Italiana per il Portogallo – Lisbona – Tel. 00351 21 7950263 – E-mail: [email protected] citando il numero di riferimento dell’offerta ed il codice N.216/I. S-39933/2006-1533 - Desidera entrare in contatto con fabbricanti italiani di portacenere in metallo. S-2869331/2006-1489 - Desidera entrare in contatto con produttori di acido solforico. S-3551/2006-1305 5 - Desidera acquistare impianti ed attrezzature in acciaio inox per la produzione di formaggi. S-3991/2006-1445 – Desidera acquistare scope tipo “saggina”, in plastica. S-35892/2006-1444 - Desidera macchine usate per la pulizia strade. S-2531/2006-1443 - Desidera entrare in contatto con produttori italiani di arredo urbano. S-3433798/2006-1442 - Desidera entrare in contatto con produttori olare. di attrezzature per energia so S-3433798/2006-1441 –Desidera entrare in contatto con produttori o distributori di pannelli solari, attrezzature climatizzazione, generatori, sistemi solari fotovoltaici. S-284/2006-1215 – Desidera acquistare scopette e prodotti di pulizia per la casa. S-20/2006-1048 – Desidera entrare in contatto con produttori o distributori di prodotti alimentari (paste, sughi, crostini, pomodoro secco, funghi secchi, ecc) S-37511/2006-908 - Desidera entrare in contatto con produttori o distributori di biciclette italiane e relativi accessori. S-32991/2006-1113 - Desidera entrare in contatto con produttori o distributori di casseformi per edilizia (travi e pannelli) S-1/2006-1112 – Desidera acquistare api regine di razza italiana. (12/2006) TURCHIA CAMERA DI COMMERCIO DI MERSIN - Mersin – Tel. 0090 324 2389500 – Fax 0090 324 2319697 – E-mail: [email protected] - Internet: www.mtso.org.tr - Contattare: Fulya Melisa Aybars. Desidera contattare produttori e distributori di macchine per lavorazione di verdure e frutta. (02/2007) MTR DIS TICARET SIRKETI Uskudar/Istanbul Tel.: 0090 216 4222090 Fax : 0090 216 4222091 - E-Mail: [email protected] - Internet: www.mtr-int.com - Contattare Sig. N.Zeynep Ozgenis. Desidera contattare produttori e distributori di zucchero in polvere. (12/2006) MAYSA GIDA A.S. - Turgut Ozal cad. No:106 34670 K.cekmece/Istanbul Tel.: 0090 212 5492020 Fax: 0090 212 5492019 - E-Mail: [email protected] - Internet: www.maygrouptr.com Contattare Sig. Sunny Aydin Desidera contattare produttori e distributori di olii vegetali. (12/2006) CADIRCI IC VE DIS TICARET Gulbahar mah. Sehit Ertugrul Kabatas Cad. Karanfil sok. No:20/11 - Sisli Istanbul Tel.: 0090 212 2138395 - E-Mail: [email protected] Internet: www.asevengroup.com Contattare Sig. Serkan Cadirci Desidera acquistare rotaie usate (per ferrovie). (12/2006) Offerte di merci e di rappresentanze BULGARIA FASHCO FASHION SERVICE COMPANY LTD - Biala – 7100 blv.”Kolio Ficheto” 4 Tel: 00359817674651 Fax: 0035981772449 E-mail: [email protected] , “ Notizie dall’ufficio promozione estera ATA / INDIA La FICCI (Federation of Indian Chamber of Commerce and Industry) organizzazione garante della Convenzione ATA in India ha comunicato quanto segue: – se il titolare del Carnet ATA intende far utilizzare il documento in India da un rappresentante indiano, è consigliabile che il nome di quest’ultimo venga riportato nella casella B della copertina del carnet; – all’indirizzo seguente è possibile consultare on-line l’elenco delle fiere approvate per le quali possono essere rilasciati i carnet: www.ficci.com/general/ata-carnet/ata-carnet.htm ATA / INGRESSO DI ROMANIA E BULGARIA NELL’UNIONE EUROPEA A partire dal 1° gennaio 2007 Romania e Bulgaria sono entrate a far parte dell’Unione Europea. La Camera di Commercio di Bologna non può più rilasciare Carnet ATA aventi per destinazione questi paesi. Le aziende che abbiano merci attualmente in quei paesi accompagnate da Carnet ATA in corso di validità sono pregate di contattare l’Ufficio Promozione Estera per conoscere le procedure corrette di reimportazione e chiusura del Carnet. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA Sono disponibili in distribuzione gratuita alcune copie della pubblicazione dei risultati dell’indagine delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna intitolata: “PERCORSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA”. Sono inoltre disponibili gli Atti del Convegno (21/6/2006) durante il quale sono stati presentati i risultati dell’indagine citata. Rivolgersi all’Ufficio Promozione Estera. BOLOGNA economica 25 EXPORT Gennaio-Febbraio 2007 [email protected] Contattare Sig.ra Deljana Nikolova, Sig. Dieter Jubel, Sig. Harald Kleineberg Offre servizi di lavaggio industriale, tintura e finiture speciali su capi di abbigliamento confezionati. (02/2007) CINA ZHEJIANG SEASOUL GARMENTS CO., LTD. - 310010 Hangzhou, Zhejiang - 3 F, 190 Gen Shan Xi Lu Tel: 0086 571 8791 3560 Fax: 0086 571 8791 3560 Mobile Tel: 13396818986 E-mail: [email protected] Internet: www.seasoul.com Contattare Mr. Wilson Wei. Offre abbigliamento di vario genere (camicie, maglie, pantaloni). (02/2007) LEE ON MOULD ENGINEERING LTD. - PO518101 Shenzhen City A321, Huafeng Building, No.25 Block of Baoan Tel. +86 755 2785 7275 Fax: +86 755 2785 6301 - E-mail: [email protected] Internet: http://www.leeonmould.com - Contattare sig.ra Michelle Xiao Offre stampi ad iniezione per i settori: automobilistico, elettrodomestici, automazione d’ufficio, telefonia mobile, ecc. (02/2007) TURCHIA YAMAS YASAR MAKINE LTD.STI. Nilufer/Bursa - Besevler San.Sit. 34 Blok No:88 – Tel: 0090 224 4412316 / 7 – Fax: 0090 224 4412318 – E-mail: [email protected] - Internet: www.yamas.com.tr - Contattare Sig. Umit Okyay Offre parti di ricambio automobilistico. (01/2007) TEKNIK KALIP VE PLASTIK A.S. Manisa - 3.Org.San.Bol. Ahmet Tutuncu Cad. No:3 – Tel.: 0090 236 2130494 – Fax: 0090 236 2130499 – E-mail: [email protected] Internet: www.teknikaplastik.com.tr Contattare Sig. Aziz Unsal Offre imballaggio di plastica per settore alimentare. (01/2007) LAMPART AYDINLATMA LTD.STI. Siteler Ankara - Karacakaya St. No:37/1-2 – Tel.: 0090 312 3485234 – 3502984 – Fax: 0090 312 3505547 – E-mail: [email protected] r - Internet: www.modernaydinlatma.com.tr Contattare Sig. Ahmet Inaloglu. Offre prodotti del settore illuminazione. (01/2007) . YILMAZ CELIK YAY LTD.STI. - I kitelli/Istanbul - Galvano Teknik Sit. C Blok No:45/47 – Tel.: 0090 212 5493086 – Fax: 0090 212 5492927 – E-mail: [email protected] Internet: www.yilmazyay.com Contattare Sig. Eda Dursun Offre molle di acciaio per diversi settori. (01/2007) GULSAN SIRKETLER GRUBU – Istanbul – Tel.: 0090 212 8805851 Fax: 0090 212 8805850 - E-Mail: [email protected] m - Internet: www.gulsangroup.com - Contattare Sig. Rasim Goktepe Offre vetri per forno, frigorifero, TV (01/2007) e mobili. ISTON - Kucukkoy/Istanbul - Eski Edirne Asfalti Metris Cezaevi Karsisi – Tel. 0090 212 5378200 – Fax: 0090 212 5378207 E-Mail: [email protected] Internet: www.iston.com.tr Contattare Sig. Mahmut Eksi Offre mobili per la citta (fermate, parchi, ecc.) – Arredo urbano. (01/2007) US TEKSTIL VE AMBALAJ LTD.STI. Sisli/Istanbul - Halaskargazi cad. Gazi Ethem Pasa Sit. No:214/7 – Tel.: 0090 212 2405417 / 8 – Fax: 0090 212 2405421 E-Mail: [email protected] Internet: www.elbisekilifim.com Offre imballaggio per il settore tessile. (01/2007) Contattare Sig. Serap Keskin . Offre un detergente per pulire telecomandi, tastiere, schermi di TV. (01/2007) MERT BISIKLET LTD.STI. - 34265 Sultançiftliği Gaziosmanpaşa . Istanbul - Esentepe Mah. 2850 Sok.No: 145/A – Tel.: 0090 212 6681968 – Fax: 0090 (212) 475 82 10 - E-Mail: [email protected] Internet: www.mbsbike.com Contattare Sig. Mert Velibeyoglu Offre Biciclette (01/2007) SAHINLER SUNI DERI LTD.STI. Istanbul - Mercan, Fuat Pasa Cad. 3 Kapili Suhulet Han No:72/11 – Tel.: 0090 212 4552828 – Fax: 0090 212 4552866 - E-Mail: [email protected] Internet: www.sahinlersd.com contattare Sig. Sirin Kukuli Offre vari tipi di borsa (sportiva, (01/2007) zainetto, ecc) UMIT DOKUM SAN.LTD.STI. - Istanbul - Imes D Blok 401 sok. No: 11 Y.Dudullu-Umraniye – Tel.: 0090 216 4994646 – Fax 0090 216 4994650 - E-Mail: [email protected] - Internet: www.umitcasting.com Contattare Sig. Sevcan Kocaagac Fonderia di acciaio. (01/2007) SANBERK DIS TICARET - 41100 Izmit - Gultepe mah. D 100 Karayolu Uzeri Dizdar Apt. No:64/3 Tel.: 0090 262 3323949 – 50 Fax: 0090 262 3323943 – 53 E-Mail: [email protected] Internet: www.sanberktr.com Contattare Sig.Levent Bakkal Offre materiali edili. (01/2007) ELMALI MAKINE A.S. - Konya Busan OSB. 4.sok. – Tel.: 0090 332 3427212 – Fax: 0090 332 3427212 E-Mail: [email protected] - Internet: www.elmali.com.tr - Contattare: Yilmaz Sandıkci Offre macchine per lavorazione di lamiera, presse idrauliche. (01/2007) MERT CORAP - Merter 34169 – Istanbul - Tel.: 0090 212 6372597 - Fax : 0090 212 6373748 E-Mail : [email protected] - Internet : www.mertsocks.com - www.mertiplik.com Contattare Sig. Osman Can Binkut Offre vari tipi di filato, calze. (01/2007) KOZA TRIKO ORME LTD.STI. Esenler/Istanbul - Kazim Karabekir mah. 25.sok. No:3 - Tel.: 0090 212 5688275 – 5086297 – Fax: 0090 212 5086298 - E-Mail: [email protected] - Internet: www.bluesail.ws Contattare Sig. Murat Cebeci Offre abbigliamento tricot. (01/2007) GURSOY YALITIM VE BOYA LTD.STI. - Cengelkoy/Istanbul - Ata2 Sitesi Yabangulu sok. No:18 - Tel.: 0090 216 4860373 - Fax: 0090 216 4860886 - E-Mail: [email protected] - Internet: www.thermocoatr.com Contattare Sig. Ercan Turk. Offre un nuovo tipo di vernice isolante per settore edile. (01/2007) TURA PAZARLAMA A.S. - Ziya Gokalp cad. Soysal Ishani Kat: 5 - Kizilay/Ankara – Tel.: 0090 312 4339323 Fax: 0090 312 4314848 - E-Mail: [email protected] - Internet: www.turapazarlama.com.tr - KUCUKOGLU MAKINE LTD.STI. 35100 Bornova/Izmir - Kazimdirik mah. Sanayi Cad. No:17/4 Tel: 0090 232 3438325 Fax: 0090 232 3438326 - E-Mail: [email protected] Internet: www.kucukoglumaki- Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura “ Notizie dall’ufficio promozione estera CERTIFICATI DI ORIGINE CON DESTINAZIONE ROMANIA O BULGARIA In seguito all’allargamento dal 1° gennaio 2007 del territorio doganale dell’Unione Europea a Romania e Bulgaria non verranno più vistati Certificati di origine per spedizioni destinate verso questi paesi. FONDI STRUTTURALI: ASSISTENZA ALLE IMPRESE In occasione della partenza della nuova fase di programmazione dei fondi europei per il periodo 2007-2013, l’Eurosportello di Ravenna ha messo a punto un servizio di assistenza alle imprese della Regione Emilia-Romagna che sono interessate ai finanziamenti dei Fondi Strutturali nei paesi dell’Europa centro-orientale. Per informazioni sul servizio rivolgersi a: Daniele Argelli, e-mail: [email protected] Tel. 349.3433514 Azienda Speciale SIDI Eurosportello Viale Farini, 14 – 48100 Ravenna RA SATCAR – CLERMONT FERRAND (FRANCIA) 20-21 MAR. 07 Il convegno biennale della filiera automobilisti- ca SATCAR 2007 si svolgerà nei giorni 20 e 21 marzo 2007 presso il Centro Congressi di Clermont - Ferrand (Francia) secondo la formula di incontri d'affari pre-programmati tra fornitori di beni/servizi/progetti e committenti francesi ed esteri del settore automobilistico (www.convetion-satcar.com). SATCAR proporrà un panorama completo di soluzioni e tecnologie innovative per la costruzione di automobili, bus, tram, metro, caravan e camper, macchine agricole e rimorchi… Alle agende di appuntamenti d’affari si affiancheranno: cicli di conferenze, tavole rotonde e atelier tematici. Per informazioni: Camera di Commercio Italiana di Lione Tel: +33 4 72 00 32 48 Fax: +33 4 78 39 52 14 e-mail: [email protected] BOLOGNA economica 26 EXPORT Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura ne.com - Contattare Sig. Dilek Kucukoglu Offre macchine per costruzione e loro pezzi da ricambio. (01/2007) UCRAINA merciali, anche nel settore turistico. (02/2007) Proposte di collaborazione TURCHIA LA DOLCE ITALIA LTD – Kiev - via Zhylianska, 41 – Tel: 0038 096 223 75 34 – Fax: 0038 044 289 25 29 - E-mail: [email protected] Contattare sig. Agostino Alessi Offre consulenza e servizi com- POLILAM PLASTIK PROFIL LTD.STI. 34550 Mahmutbey/Istanbul Fabrikalar Yolu Tasocagi Mevkii. Sanayiciler Koop. Tansu sok. No:13 – Tel.: 0090 212 4463949 – 3437 – Fax: 0090 212 4464074 E-mail: [email protected] – Internet: www.polilam.com Contattare Sig. Taylan Altintas. Azienda produttrice dei profili di PVC per diversi settori cerca aziende italiane per joint-venture. (01/2007) ISCI SAGLIGI TECHIZATI LTD.STI. 06060 Ankara - Buyuk Sanayi 1.cad. 52/1 THK Tes. C Blok Tel.: 0090 312 3841300 – Fax: 0090 312 3417303 - Gennaio-Febbraio 2007 E-Mail: [email protected] Internet: www.ist.com.tr Contattare: Aysun Karaoglu Cerca distributori in Italia per attrezzature per la sicurezza sul lavoro (codice doganale 84818019). (01/2007) Bandi RA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA ROMANIA - Bd. Corneliu Coposu 3, bl. 101, sc. 3, et. 6, ap. 56 - 030601 Bucarest - Tel. 0040/21/3203127 Fax 0040/21/3203108 - contattare l’Ufficio Segreteria. Tutti i bandi si riferiscono alla zona di Bucarest, salvo ove altrimenti indicato. ROMANIA Per informazioni relative ai bandi sottoelencati rivolgersi alla CAME- È possibile scaricare il testo completo del bando pagina internet: http://ted.europa.eu BANDO PHARE — Fornitura di apparecchiature specializzate di rilevamento destinate a valichi di frontiera designati ISPA — Lavori di riattamento del tratto Drobeta Turnu Severin–Bahna sulla strada nazionale n. 6, km 332+150–km 358+000, compresa la circonvallazione di Drobeta Turnu Severin PHARE — Sensibilizzazione riguardo alla conservazione della natura ed al valore dei siti Natura 2000 DATA DI SCADENZA 2007-05-07 2007-05-08 2007-12-12 PHARE — Assistenza tecnica per la preparazione di una strategia e di un piano d'azione per il risanamento di siti storici inquinatI 2007-12-12 PHARE — Fornitura di attrezzature per il trattamento e smaltimento finale dei rifiuti sanitari pericolosi, conformemente alla legislazione nazionale rumena e alle norme europee. 2007-12-12 PHARE — Assistenza tecnica alla NEPA per l'istituzione e l'esecuzione di programmi di controllo della radioattività ambientale correlata alle fonti 2007-12-12 PHARE — Sostegno all'attuazione delle disposizioni comunitarie relative agli organismi geneticamente modificati. 2007-12-12 PHARE — Assistenza nella preparazione all'applicazione dei requisiti previsti dalla direttiva sulla qualità dell'acqua destinata al consumo umano 2007-12-12 PHARE — Sostegno agli investimenti per l'attuazione della rete Natura 2000 2007-12-12 PHARE — Fornitura di attrezzature per la rete di controllo degli impianti per rifiuti provenienti dall'industria estrattiva — progetto pilota 2007-12-12 PHARE — Assistenza tecnica per il miglioramento della gestione interna di rifiuti pericolosi generati da strutture sanitarie in base agli standard europei 2007-12-12 PHARE — Assistenza nella preparazione del graduale adeguamento ai requisiti della direttiva relativa al trattamento delle acque reflue urbane PHARE — Assistenza per il completamento dei programmi relativi all'inquinamento da sostanze tossiche, persistenti e bioaccumulabili elencate nell'elenco I nel periodo di transizione concesso per il cadmio, il mercurio, il lindane, il dicloretano, l'esaclorobenzolo, il tricorobenzolo, il tricloretilene, l'esaclorobutadiene Sapard — Sviluppo e ammodernamento del laboratorio sanitario di sicurezza alimentare e analisi veterinaria, (TULCEA) 2007-12-12 Servizi di ingegneria integrati (SLATINA) 2007-12-19 Lavori per l'obiettivo dell'investimento 'Riabilitazione dell'ecosistema in zone fortemente contaminate’ (ZLATNA) Lavori per l'obiettivo dell'investimento 'Riabilitazione e ampliamento della rete fognaria nell'area di Zlatna' ed 'Estensione della rete di acqua potabile nel territorio amministrativo dell'area di Zlatna' (ZLATNA) Lavori di costruzione, di fondazione e di superficie per autostrade e strade (ALEXANDRIA) 2007-12-28 Servizi catastali 2008-01-19 Servizi di progettazione architettonica (CLUJ NAPOCA) 2008-01-19 Lampade stradali (PLOIESTI) 2008-01-19 Vaccini antiinfluenzali 2008-01-19 Servizi di consulenza per costruzioni 2008-01-19 Scambiatori di calore (Suceava) 2008-01-22 Attrezzature e apparecchi per radiodiffusione, televisione, comunicazione, telecomunicazione 2008-01-22 Servizi di progettazione tecnica di infrastrutture del traffico 2008-01-22 Vaccini veterinari (IASI) 2008-01-22 Bitume (ALBA IULIA) 2008-01-22 Servizi di conversione dati 2008-01-22 Servizi di ingegneria stradale 2008-01-22 Noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e di genio civile con operatore 2008-01-22 Servizi architettonici, di ingegneria, edili, giuridici, contabili e altri servizi professionali 2008-01-22 Servizi architettonici, di ingegneria, di costruzione e di consulenza tecnica affini 2008-01-23 Servizi di sviluppo di software personalizzati 2008-01-23 Medicinali (CARACAL) 2008-01-23 Apparecchi di radiogoniometria 2008-01-23 Veicoli a motore 2008-01-23 Servizi di consulenza in ingegneria civile 2008-01-23 Lavori generali di costruzione edifici 2008-01-23 Lavori di rifacimento manto 2008-01-23 2007-12-12 2007-12-14 2007-12-28 2008-01-01 BOLOGNA economica 27 EXPORT Gennaio-Febbraio 2007 “ Notizie dall’ufficio promozione estera Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura “ DE SMAAK VAN ITALIE / I SAPORI DELL'ITALIA – OLANDA 11-13 MAG. 2007 72° FIERA INTERNAZIONALE DI SALONICCO (GRECIA) 8-16 SET. 2007 La IV edizione di “De Smaak van Italië”, una fiera mercato dedicata espressamente ai prodotti italiani, si terrà nel parco del castello De Haar a Haarzuilens, un villaggio fra Utrecht ed Amsterdam dall’11 al 13 maggio 2007. Durante questo evento le imprese italiane hanno la possibilità di conoscere direttamente sul campo un campione molto rappresentativo dei loro potenziali clienti e nello stesso tempo di saggiare il gusto dei consumatori. Oltre al settore alimentare, la fiera è aperta ai settori turistico, immobiliare (seconde case), artistico e artigianale, articoli per la casa, moda e accessori. La Camera di Commercio Italiana per l’Olanda sta promuovendo la partecipazione collettiva di imprese italiane e offre i servizi di supporto alla partecipazione. Per informazioni: Camera di Commercio Italiana in Olanda tel. +31 20 751 3363 e-mail: [email protected] . La Camera di Commercio Italo-Ellenica di Salonicco organizza una partecipazione espositiva collettiva alla prossima Fiera Internazionale di Salonicco (08-16 settembre 2007). In accordo con Helexpo S.A. e nell’ottica di una sempre maggiore visibilità, penetrazione e valorizzazione del “Made in Italy”, è stato opzionato dalla Camera un intero padiglione espositivo di circa 1.000 mq. in posizione centrale, gestito integralmente dalla Camera, ove troveranno spazio enti, organismi ed imprese italiani I soggetti interessati al Padiglione italiano potranno usufruire di particolari condizioni economiche per la loro partecipazione, rivolgendosi agli uffici della Camera Italo-Ellenica al numero al 0030.2310.947744 (Sig. Marco DELLA PUPPA oppure il Segretario Generale Sig. Costanzo RAIMONDO) per qualsiasi ulteriore informazione. Fax: 0030 2310 951.542 e-mail: [email protected] Per contattare l’Ufficio Ufficio Promozione Estera Palazzo Affari Piazza Costituzione, 8 40128 Bologna (BO) e-mail: [email protected] telefono: +39.051.6093202 fax: +39.051.6093211 Al fine di garantire la qualità del servizio reso agli utenti che si recano a sportello, le informazioni telefoniche non sono garantite durante l'apertura al pubblico degli sportelli Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 12.15 lunedì e giovedì anche dalle 15 alle 16.30