“dal piacere di agire al piacere di pensare”
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“dal piacere di agire al piacere di pensare”
La Pratica Psicomotoria Aucouturier riconosce l’espressività motoria come il modo originale che ha ciascun bambino di raccontarsi. Il movimento e il gioco spontaneo sono il mezzo che il bambino utilizza per eccellenza per scoprire sé stesso e il mondo che lo circonda. Il legame tra il gioco e l’apprendimento è ormai largamente riconosciuto. Il gioco è in grado di stimolare l’interesse del bambino, di promuoverne l’espressione fantastica e di introdurlo all’identificazione e al riconoscimento di emozioni e sensazioni fino al superamento delle proprie paure che lo aprono verso nuove competenze. “dal piacere di agire al piacere di pensare” La Pratica Psicomotoria educativa , pensata per accogliere tutti i bambini da 1 ad 7 anni, è particolarmente indicata soprattutto nel passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria. Obiettivi generali: • SVILUPPARE LA CREATIVITA’: creatività intesa come piacere di essere sé stesso in mezzo agli altri. • COSTRUIRE IL PENSIERO: solo dopo aver sperimentato il proprio corpo con piacere e dopo aver esplorato il mondo esterno, il bambino è in grado di distanziarsi ed è pronto a “pensare”. • FAVORIRE LA COMUNICAZIONE/RELAZIONE: il bambino fin dalla nascita è in una ricerca continua di comunicazione. La comunicazione è intesa come capacità di dare e ricevere, cioè di essere soggetto riconosciuto in grado di mettersi in relazione col mondo esterno. Obiettivi specifici: SPERIMENTAZIONE SENSO-MOTORIA: attraverso il corpo, il bambino sperimenta nello spazio dedicato al senso-motorio tutte quelle sensazioni legate alla tonicità e all’equilibrio. In questo spazio vengono favoriti i giochi dove si salta, si cade, si scivola. ESPRESSIONE SIMBOLICA: in questo spazio il bambino viene sostenuto nella sua attività immaginaria. Il materiale (cuscini, teli e corde) viene utilizzato per costruire case, castelli, ospedali o per travestirsi. L’accesso al simbolico favorisce il linguaggio. RAPPRESENTAZIONE: è il luogo e il tempo e della seduta dove il bambino viene invitato ad utilizzare disegni, costruzioni di legno o plastilina, per stimolarlo a dare inizio ad un processo di elaborazione mentale. La seduta di psicomotricità si svolge in una sala allestita con del materiale specifico (cubi di gommapiuma, materassi per i salti, che serve a formare per il bambino un quadro di contenimento e di facilitazione per la sua l’evoluzione. Nel gioco vi è un tempo più lungo, riservato all’espressività motoria e uno più corto, per l’espressività plastica e grafica (rappresentazione). La seduta termina con un rituale finale, che varia a seconda delle esigenze dei bambini (racconto, saluti, canzone), e che favorisce un passaggio graduale verso le altre attività scolastiche.