RE DI PISA - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa
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RE DI PISA - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa
lira. dia ihicri2cAl•c~ •• • •• reti della che mare lensare ai aura della ABBONAMENTO -- A domicilio — Un Anno L. 4, 60. — Un seme- CONFERENZA SUL VANGELO SS. — In lese. Espoa ore 12 di essa in orso della a sera Esmento. Domenica XX. dopo Pentecoste. Testo io olgore. Vi era un Uffiziale il cui figlio era infermo a Catania°. Quest uomo avendo inteso che Gesù passava dalla Giudea in Galilea, andò a trovarlo e lo supplicò di venire a guarire suo figlio cle era vicino a morte. Gesù gli disse: Se voi non vedete de' prodigi e de' miracoli, non credete. L' Uffiziale insistette dicendo: Signore, venite prima che mio figlio muoia. Va disse Gesù, il tuo figlio vive. L' uomo credette alla parola di Gesù e se ne andò. Mentre se ne ritornava, i suoi servi gli vennero incontro e gli annunziarono che il figlio suo era in buona salute. Egli dimandò loro a qual' ora avesse cominciato a migliorare. Ieri, gli risposero, all' ora settima la febbre lo lasciò. Il padre riconobbe che era appunto l' ora in cui Gesù gli avea detto: Il tuo figlio è vivo. E credette egli e tutta la sua famiglia. Ioan. IV. 46 - 54). ( nsabile. N. 38. DANTE, Purg. V. a Fui!. memoria flore della ico di serio del CODI- thi menar si potrebalmeno le l . • Sta come torre fermo che non crolla Giammai la cima per soffiar de' venti. con cui si patria Comnando a Veremo a PERIODICO SETTIMANALE DI LETTURE CATTOLICHE stre 2, 30. — Un trimestre 1,15. — All' Un anno L. 4, 00. — Un semestre L. 2, 00 — Un trimestre L. 1, 00. Un numero separato Cent. 10. Arretrato Cent. 15. ' esito chè asta spie- 4. • 444 RE DI PISA la Monarla di 110 con chi ? cosa Voi st ..... PISA, 18 OTTOBRE 1873. ANNO I. dinamento dall' Ma! le Leggi guo, e per uso del- 144-Inz1fl4'4,444 1. Grande è il quistionar sulle umane sciagure. E benché il sole della Rivelazione stia illuminando il monito , massime da diciannove secoli a AVVERTENZE Giornali, manoscritti e lettere devono essere indirizzate al direttore della Torre di Pisa. L'UFFICIO E DIREZIONE è in Via de' Martiri N. 3. rosso — La Succursale è presso Paolo Orsolini- Prosperi , Borgo Largo N. 12. Non si accettano lettere non affrancate nè si restituiscono originali ancora non pubblicati. questa pa te, tuttavolta la quistione de' mali di questa vit ritorna sempre a tormentare il povero cer vi llo umano anche fra i Cristiani. L' umano spirito non sa darsi pace: l' innata alterigia si scuote; un incompreso impeto d' impazienza ci fa sbalzare. Ed allora eccoci ricascare all' eterna canzone: oh! donde e come mai tante sciagure clte a guisa di altissimo cono rovesciato gravitano sulla testa del mortale? Platone, quel astro degli antichi soli, si arrovellò talmente contro le miserie umane, che non sapendo conciliarle coll'ingenita nobiltà dello spirito, imaginò l' eterna preesistenza delle anime, e de' corpi umani fece tanti ergastoli, punitori di non si sa quali delitti. I Manichei credettero spiegar tutto coli' introdurre i due famosi principii, I' uno del bene, l' altro del male, il Dio buono e il Dio malo; dualismo assurdo e mostruoso, che senza nulla spiegare, renderebbe anche più inesplicabili le umane sciagure. 2. Per noi Cattolici l' origine de' nostri mali è nota dalla sacra storia." L' uomo di mano a Dio esci bello e sano ed immortale; fu l'invidia di Satana che lo travolse nel peccato, e pel peccato nella morte, e per la morta in malattie interminabili. La natura, pria soggetta ed ancella gli si ribellò contro, com'egli si era ribellato al suo Creatore. - -~IfttandruCHIGri — :44: : , : :: ;: :: , : :im e : ' : ':'»A';';':':''''''' '' ''''' , .:*.0 :.::::., ■■■■1 4 1 :I :40.8 . , ,; abili à 298 Satana, il peccato, l'umana fragilità, ecco la vera e sola origine de' mali presenti, che noi poi accumuliamo a mille doppi colle nostre stoltizie e malvagità. Ma spiegata l' origine, non isvanisce mica ogni difficoltà. Quando Iddio nell'immensa sua bontà si decise a rialzar l' uomo caduto e rimetterlo sul cammino del Cielo; perché mai lo lasciò con tutte le sue penalità e miserie? Ecco la questione, che sa sì dura ed amara ai cristiani o ignoranti o passionati di troppo, ma ai cristiani istruiti e riflessivi non presenta veruna iLfficoltà. É Iddio stesso che ha risposto al quesito. Perché non ci ha liberato da tante sciagure? Perché ci servissero di gran medicina spirituale. Questo gran vero è troppo sovente obliato ; importa rinfrescarne la memoria; e noi qui dirigeremo la parola a Cattolici e non Cattolici. 3. Io potrei dapprima spiegar sott' occhio tutti quegli umani vantaggi che pur derivano dalle umane sciagure, e dimostrerei come queste sono la palestra dell'umano spirito, la sorgente di tante gloriose geste, la scuola di tante arti e scienze e virtù cittadine, onde si abbella e si gioconda l' umano consorzio. Nell'ozio e ne' diletti si snervano e periscono così gl'individui come .le nazioni; laddove si rigenerano e s' ingagliardiscono tra i sudori, i pericoli, e i patimenti. Nessuna prosperità nocque tanto all'antica Roma, quanto la distruzion di Cartagine. Non si ebbe più i tremendi Annibali, ma neppure ebbe più i Fabii e i Marcelli, i Regoli e gli Scipioni. E lo stesso Annibale co' suoi invitti che apparve sì immenso sulle orribili cime delle Alpi, vaneggiò e disparve nelle voluttuose pianure di Capua. Ma io volasciar da banda queste umane considerazioni, e mi rivolgerò a ragioni di ordine superiore, che deggiono aver per noi tanto maggior peso, quanto il Cielo sovrasta alla terra. 4. La sciagura inena l' uomo a Dio. Si spieghi come si voglia : il fatto però è universale e costante per tutti i secoli, vuoi tra cristiani, vuoi tra pagani: la sciagura mena l' uomo a Dio. Io mi passo volentieri dal recare qui mille eseinpii luculentissimi, e quasi non dissi la nostra piotidiana esperienza. Eccovi l' uffiziale del Vangelo. Si a v s ella che l'Evangelista lo chiama Rego:o, che val quanto piccolo Re, o Principotto . Questo Regolo era pagano o Giudeo ? Era un grande uffiziale della Corte di Erode, ovvero un Principe ricco e potente, ovvero un Governatore Romano in Palestina ? Vari variamente opinano ; tutti però convengono che era un personaggio dovizioso e possente e probabilmente pagano. Costui dunque aveva un figliuolo moribondo in Cafarnao. Avea udito della taumaturga potenza di Gesù Cristo. Ed or sapendo che questi si trovava di passaggio in Cana di Galilea, città distante dodici e più ore da Cauti" il nostro Principodo divora rapido il cammino e si presenta al cospetto di Cristo per domandargli la guarigione del suo figlio. Guardatelo, di grazia: che fronte dimessa! che tenero sguardo ! che umile accento ! che voce pietosa! che atteggiamento supplichevole ! Et rogabat eunt ut descenderet. E supplicavalo che volesse degnarsi di onorar la sua casa di sua presenza e rapire il suo figlio agli artigli di morte imminente. Guardatelo bene, e facciamoci un pò di meditazione. 5. Se a cotesto signorone non fosse incolta la sciagura del figlio, quando mai si sarebbe recato da Gesù Crisiò, e con animo e atteggiamento sì umile ? figuratevi! Egli doveva essere in buone relazioni con le Corti degli Frodi e de' Pilati, e specialmente con la potentissima classe degli Scribi, de' Farisei, e de' Sacerdoti. Egli doveva aver udito le tante volte il linguaggio sprezzante, minaccevole, truculento di quella gente contro il Nazzareno. Egli doveva aver veduto gli odi e le persecuzioni a cui si esponevano quanti avvicinavano o seguivano Gesù. Or chi mai ha potuto tanto sull' animo suo da fargli calpestare tutti i timori e gli umani riguardi e menarlo con bassa fronte ai piedi di Cristo? Aggiungete che Cristo per prima risposta alla sua preghiera gli fa un amaro rimprovero di durezza a credere. Eppure quel signorone ben lungi dall' adontarsene e voltar le spalle disdegnosamente, si fa a ripetere l' umile preghiera CM viva istanza : O Gesù, vieni, ten supplico, nella mia casa, priuchè il figliaol mio sen muoia. E divenne si eccellente nel pregare, che Cegii esau- dillo in parole: ro d' o prodigi Chi lo gura, I tornain perfetti sto pro anche Cristo la sua princip qual un casa n il para seente 6. trebbe cipottc così tr di Cri spirito e 'dell pruov; refigii la Piti flor d tentis dallo uomo 0 ia e s - dono. cielo flacci Re s veri non quan abba sia. scuo flett che per vile . . i ,,, , ,, 299 cipotto. Queleo ? Era un le, ovvero un n Governatore i però convenioso e possendunque aveva o. Avea udito Cristo. Ed or :saggio in Cae più ore da ,Tora rapido il di Cristo per ifiglio. Guar;a! che tenero voce pietosa! ! Et rogabat o che volesse sua presenza morte inuninoci un pò di fosse incolta si sarebbe reatteggiamento essere in buodi e de' Pilati, A classe degli . Egli doveva io sprezzante, fflrite contro il lo gli odi e le quanti avvicinai ha potuto )estare tutti i rlo con bassa t risposta alla rovero di durone ben lunile disdegnoweghiera can pplico nella ;en muoia. E ie Ceti esati- dillo incontanente, e lo consolò con quelle care parole: Vanne pure, il tuo figlio è sano e libero d' ogni pericolo. Chi dunque operò cotanto prodigio in quel personaggio del gran mondo? Chi lo menò a' piedi di Cristo ? Ah! fu una sciagura, la sciagura del tiglio morente. E quando tornando a casa conobbe che il suo figlio guariva perfettamente in quello stesso istante in cui Cristo proferì: Il tuo figlio è sano; ei sentì guarito anche il suo spirito dall'incredulità. Credette in Cristo con fede supernale, e con lui credette tutta la sua famiglia. O benedetta sciagura, che fu principio di tanti beni ! O sciagura più felice che qualunque terrena felicità! Tu recasti in quella casa non la morte, ma la vita ; non il duolo, ma il paradiso, e ne formasti una primizia della nascente Chiesa. 6. Ma qui qualche mentecatto malvagio potrebbe forse opporre che l'anima di quel Principotto dovea esser ben fiacca e vile per farsi cosi trascinare da una domestica sciagura ai piedi di Cristo e alla setta de' credenzoni; ma uno spirito forte, nutrito alla scuola del Razionalismo e 'della Frammasoneria, sa ben resistere a tutta pruova e disprezzar i vani fantasmi della volgare religione — A chi così favellasse io darei sempre la più solenne smentita ; e se serbasse ancora fior di cervello, lo trascinerei dinanzi a quel potentissimo lmperator di Babilonia, che reduce dallo stato d' irsuta belva ruggente allo stato di uomo e di re, sta esclamando in mezzo alla Reggia e a tutti i satrapi : Ora dunque io Nabucodonosor lodo e magnifico e glorifico il Re del cielo. E dimmi , gli dintanderei , chi è che ha fiaccato l' altera cervice di questo Re che tra i Re scellerati potea chiamarsi gigante? Ah! poveri scellerati! empi infelici ! Sapete quando voi non curvate la fronte a Cristo? Vel dirò io: quando la morte vi affoga, quando Cristo vi abbandona ai piaceri e poi vi fulmina di apoplessia. Co! più tremendo de' gastighi vi niega la scuola della sciagura, vi niega il tempo da riflettere e rinsavire. E se pur vi si concede qualche breve istante di conoscimento, vi servirà solo per sentenziarvi da voi stessi coli' atto il più vile, cioè disperazione e bestemniia . Voi non sarete giammai più forti dell' Iscariota, di Apostata, di Voltaire. Potrei schiacciarvi con mille esempi recenti. Voi non siete degni neppure della sciagura, e finireste d' essere infelici dal momento che Cristo ve ne facesse degni. Io rivolgo la parola ai Cattolici. 7. 0 cari fratelli, spesso anche tra noi si ode un lamento: Perchè mai tanti malvagi se la godono? ed io che con tanti sforzi osservo la legge di Dio, perchè debbo essere oppresso da tante sciagure? O quanto stolto ed ingiusto è cotesto lamento! Abbracciamoci 'alla croce siccome a pegno certo di salvezza ; abbracciamoci alla croce siccome a medicina potentissima per tutte le nostre spirituali infermità. Diciamo pure col santissimo sofferente di Hus: Sia questa la mia consolazione che il mio Dio non risparmi con me castighi e dolori ( Job, VI.) E quando noi avrem bevuto con coraggio e rassegnazione I' amaro calice delle sciagure che a Dio piacque di porgerci; noi sentiremo germinarci in fondo all' anima una gioia più che terrena, e levati sull' ali della celeste carità , esclameremo da figli riconoscenti al nostro Padre celeste: O quanto furon preziose per me le umiliazioni e le sventure che li piacque inviarmi! Bonum mihi , quia humiliasti me. ( Psl. ) /o ve ne ringrazio, o Padre amorosissimo; vi ringrazio di aver da me allontanato il matto riso del mondo, e di avermi fatto degno del pianto de' giusti. Ecco i sentimenti di un' anima sinceramente cristiana ; e le Divine Scritture ci avvertono che a tale stregua si ravvisano gli eletti e si distinguono dai reprobi. Guai a quell' individuo, a quel popolo, sulla cui testa non pesa nessuna sciagura; perocchè è cotesto appunto la massima sciagura. P. e. Prodezze del Prefetto di Udine Sappiamo, scrive il Giornale di Udin e, che il signor Prefetto della provincia, avendo verificato che qualche Sindaco, seguendo antiche norme, emise ordinanze allo scopo dì vietare agli , ,,, AgircJdr'000 oo: 1 :44 0, : 300 esercenti soggetti a politica vigilanza di tenere aperti i loro esercizi durante le sacre funzioni, ha comunicati ai signori commissari distrettuali ordini severissimi, acciocché cessi assolutamente tale abuso, che viola la libertà dei cittadini e del commercio. PRUSSIA E ITALIA UI quid diligitis vanitatem et qcerilis menda- cium? ( Psal. IV. ) Perehè vaneggiate e mentite? ( continuazione vedi N. precedente ). Ma questo sommo ed imperdonabile errore di politica nen è bastato: han voluto metterci il colmo, la Prussia coi ritenersi Alsazia e Lorena, l' Italia col prendersi Roma. L' abbattimento del trono papale costituisce per l' Italia un Casus belli in permanenza, durevole quanto la Cattolica Chiesa nel mondo. I diritti al trono per qualsiasi altra dinastia possono estinguersi per prescrizione, ed anche pienamente obliarsi per riguardo di beni maggiori. Ma la faccenda co' Papi va ben altrimenti. Il Papato non è istituzione, nè umana nè peritura, e porta nella sua essenza il diritto tutto divino di reggere la Cattolica Chiesa con piena balia e libertà. Donde sorge quella necessità di un Dominio temporale indipendente, elle l'Episcopato e i Concilii han riconosciuto, la storia di 19 secoli ha giustificato, e la Divina Provvidenza ha mirabilmente disposto. Cotesto diritto non può nè rinunziarsi nè collidersi; perocchè non la Chiesa è fatta per servire al secolo, ma il secolo per scrviere alla Chiesa. Rammentiamo il gran Solite di Paolo : Omnia sunt vesiro; vos autem Christi ; Christus autem Dei. Finché il Papa è detronizzato, orbe è in convulsione; e si è pur troppo avverato che la quistione di Roma è cominciata il 20 Settembre 4870. In ogni tempo, in qualunque circostanza, un futuro Carlomagno potrà vendicare la Chiesa e il Papato. E allora, che sarà del gran Regno d'Italia? Nè urlino, bestemmiando più che demoni d' abisso, i nostri avversari, contro l' intervento straniero. Siete voi, o malvagi, i primi ad invocarlo. Invocaste .1a Francia per cacciare il Tedesco: ed oggi nel modo più turpe invocate il Tedesco a tutela contro la Francia. No, non è straniero I' intervento dell' Orbe Cattolico in favore del Papa ; nè vi è per l'Italia altra vera nazionalità, autonomia e grandezza, che quella che le può provenire dal Papato libero e glorioso nella sua Roma. Ma se il Regno d'Italia ha Roma per cancrena nel seno, quel di Prussia non sta meglio con l'Alsazia e la Lorena. Il Bismarck con quella non meno ingiusta che violenta annessione ha aperto ne fianchi del novellino Impero una piaga immedicabile. La Francia, si voglia, o no, sarà sempre una delle più bellicose nazioni del mondo ; nè il suo valor guerriero può perire per un rovescio di fortuna a cui fu trascinata da un non suo figlio. È impossibile che il sangue de' Francesi resti per sempre calmo e freddo alla rimembranza di Alsazia e Lorena e alle vere grida di dolore che di sotto al duro giogo Prussiano mandano quelle due Provincie alla loro madre la Francia. Rammentiamo ciò che fu per l' Austria la Lombardia e la Venezia ; eppure la ripugnanza fra popoli e padroni era minore. Arrogi l' immane taglia dei cinque miliardi, taglia ingiusta e brigantesca, perché di troppo superiore alle spese di guerra, e come se Alsazia e Lorena non valessero neppure un centesimo sulla bilancia de' compensi. Per suggello alla barbaresca lerceria berlinese, sul momento dello sgombero definitivo delle truppe tedesche dalla Francia, fu intimato dittatoriamente lo sborso immediato di un milione per spese Postali del Governo Prussiano durante l'occupazione, e non si volle concedere neppure un giorno di tempo per esaminare quel conterello. Or tutto questo ammasso di prepotenze, d'insulti, di rapine, è impossibile che si cancelli mai dalla memoria de' Francesi. Ciò era probabile, nel solo caso che Bisrnark, pago dell' onor della vittoria e di un' equa indennità di guerra, non avesse e e • **** * t• •I.•;•steP '.»: :1:1,e, * i ,,•, , ,, 1„* , e • y,e,t. eo„t,e,e,0,e, ,, , , i ,,, , i i',h ■•••,•,*,s,r • ::: : 301 gran Regno tiù che demoi l' intervento imi ad invoe il Tedesco; Le il Tedesco a è straniero i favore del a nazionalità, che le può )so nella sua per cancrea meglio con a quella non ne ha aperto piaga limalesarà sempre 'tondo; nè il a rovescio di FI SUO figlio. esi resti per za di Alsazia che di sotto quelle due . Rammenombardia e ra popoli e e taglia dei origantesca, di guerra, ;ero neppu['pensi. Per linese, sul lelle truppe la toriarnenper spese e l' occupae un giorterello. Or , d'insulti, mai dalla ile, nel sodella vittonon avesse gittato le man ladre su due importanti provincie di Francia. L'errore dunque è stato troppo grossolano, e sarà di necessità funestissiino al mal costrutto Impero. ( conlinuo ) LE MONACHE e L' ESPOSIZIONE DI VIENNA Ci affrettiamo a comunicare la seguente notizia al Municipio di Roma che con tanto zelo pel bene dell'Italia ha in questi giorni tolto alle Monache .... la educazione delle povere fanciulle ricoverate nell'Ospizio di Termini, sostituendovi Maestre che invece del velo portassero il chignon e la !punture. All'Esposizione di Vienna ottennero il Premio per lavori donneschi: I. Le scuole cattoliche di Parigi; 2. La scuola delle suore di Carità di S. Carlo (Parigi); 3. La scuola delle Figlie della Misericordia ; 4. La scuola del Sacro Cuore di Coutances; 5. La scuola iibera delle suore di Notre Dame delta Carità a Lisieux; 6. La scuola primaria delle Figlie della Carità di S. Vincenzo de Paoli a Versailles; 7. La scuola delle suore di Mytho (Concincina francese). In compenso della interessante notizia che abbiamo dato al Municipio di Roma, vorremmo sapere dal medesimo quali — quanti premi hanno riportati le allieve delle scuole Italiane rette e governate dalle maestre patentate e laiche che il Governo ha introdotto a gloria ed onore della rigenerata Italia. O Gufi che sedete in Campidoglio ad amministrare gl' interessi della città dei sette colli, quanto meglio fareste a nascondervi nei fessi della rupe Tarpea ! Evitereste pure il pericolo di misurarne un giorno l'altezza ! Un fatto scandaloso in Pisa Nella decorsa settimana ebla- hvga in Pisa un duello a sangue tra il Cav. Dott. Carlo Colori, Commissario de' Regi Spedali di Pisa, ed il Cav. Dott. Carlo Regnoli Causa ne è stato il lingmggio offensivo che fra loro si è tenuto in quistioni di partito, stando l' uno per il passalo Municipio , altro :pel presente. A noi, scrittori ettolici, grandemente è doluto di questo duello, e leviamo la voce in nome della Religione, delia filosetia, della Civiltà, della Patria. Non è col duello:ve col sangue, che si decida da qual parte stia la verità e il dritto. Vi vuole proprio un bruto e un bruto selvaggio, per chiedere la sentenza del dritto e del torto dalla spada e dal sangue. Il duello dunque è sempre un alto di privala e feroce vendetta , come cel dice anche la sua storica origine. Epperò fu sempre condannato dalla Chiesa e da ogni Governo civilizzato. Stolto poi è il pretesto dell' onore; perocche è • toltizia il cercare onore con azioni inoneste, qual' è appunto la privala e feroce vendetta. Che dirà dunque il popolo al vedere che cospicui cittadini scendono a privata e feroce vendetta, calpestando tutte le leggi divine ed umane? Che dirà, che farà la gioventù studente, al vedere che due Dottori ragguardevoli si battono così selvaggiamente in duello? Popolo infelice! infelice gioventù ! E cresce il nostro dolore al vedere, come coloro che dovrebbero interporsi ed impedire, o attenuare almeno questi fatti riprovevoli e scandalosissimi, son forse i complici, o si occupano di altro. Altri, col danaro del Municipio e della Provincia di Pisa Cattolica, riempie 'fi suo Giornale delle più schifose corrispondenze contro i Cattolici. Altri vanno con tutta la pompa di publica autorità a mescolarsi con tutta la schiuma sellarla dietro il cadavere di un Rattazzi. Altri inalberando la , 1: ì'l:° # :eM e ir 1 0 1 1 • 1YI N1# # #1# # 95 .0 0 11' :4 1 :11 Itasklz 302 bandiera del Risorgimento, si protesta e si vanta di non esser Clericale. Ah ! non son questi i padri o amici della patria, ma si i nemici. Non son queste le vie e le armi per combattere la barbarie. Si combatte Cristo e il Vangelo. Ma rammentiamo che domani potrei esser tutto cangiato. CRONACA RELIGIOSA Una corrispondenza del Giornale des Débats termina versando lagrime di coccodrillo sul cattivo stato della salute del Santo Padre Pio IX. Si consoli; Pio IX. è in uno stato tale di salute che consola i buoni e rattrista i suoi nemici. E i buoni hanno ben ragione di consolarsi, perché, finché vive il Santo Padre, nulla vi è da temere. Egli combatte, e con Lui combattono tutti i Vescovi dell' Orbe cattolico, tutti i veri cattolici; Egli prega e con Lui pregano tanti e tanti milioni di fedeli, tanti devoti che vanno pellegrinando ai principali Santuari del mondo ; Egli assicura che il trionfo non mancherà, e la divina misericordia riz: affretterà senza dubbio il momento. Ma se Pio IX. consola i buoni, rattrista anche i malvagi. Fremono questi, e non - potendolo veder morto, gli preparano ogni giorno nuovi martirii colla persecuzione della Chiesa, onde farlo almeno morir di dolore. Ma sta scritto che i desideri degli empi periranno: deside- rium peccatorum peribi t ; che la Chiesa è uno scoglio contro cui si frangeranno tutti i flutti del mar procelloso, e lo scoglio stando fermo vedrà spezzarsi quei flutti, i quali torneranno indietro romoreggiando sì, ma umiliati e vinti. Questa è la nostra fede fondata sulla parola di Dio e sull' esperienza di 49 secoli. E voi, o Bismarck, Falk e consorti che proseguite nel cammino di persecuzione della Chiesa, che sperate di abbattere quello scoglio, fermatevi; quello scoglio è opera di Dio, e contro le opere di Dio si combatte ma non si vince. Voi ci fate piangere quando leggiamo che chiudete i Seminari, imprigionate i Vescovi, cacciate dai conventi i Frati e Monache, ma non ci fate temere. Chi comandò al mare e ai venti e a un suo cenno li vide tranquilli, può anch' oggi comandare al vento della rivoluzione che ha messo in movimento e in pericolo la nave della Chiesa. E questo appunto voi temete , o rivoluzionari giurati nemici della Chiesa, e per questo affrettate l' opera vostra di distruzione, sperando forse nella vostra empietà che G. Cristo si svegli quando 1' opera 'vostra sia compiuta. O stolti, io l' empio vidi Sul seggio della gloria : Passai ; oh! qual vittoria ! Egli non era più. k , i , ,,,,, , , , , ,,,, . , , ,, ,,, , ,, o , ,, 303 ie}Tso, ezinFati daaza alk ino peio, tte ?re niate ma al li inha la ito ati afetà )e- Spettacolo di ammirazione, di fede, di coraggio veramente cristiano, come pure di timore e di angoscie oggi presenta la Francia. Ecco di fronte due partiti; l' uno dell' ordine l' altro del disordine. Quello dell' ordine, capitanato dal governo attuale, vuole rispettata la religione, tutelati i pellegrinaggi , libere le aspirazioni della Francia verso il legittimo Rè Conte di Chambord. L' altro del disordine; capitanato da Thiers , vuole la Repubblica, la Comune , il petrolio. Quale trionferà ? Guai alla Francia cattolica se unita adesso non corre incontro al suo liberatore e Padre Enrico V ! Guai al mondo intero se Iddio permettesse che le ragioni del diritto fossero di nuovo calpestate! La Russia, come se avesse a temer qualche cosa dal ritorno di Enrico V. in Francia, ha riacceso la persecuzione religiosa specialmente nella Diocesi Greco-unita di Chelm. Un intruso, creato amministratore della Diocesi, lavora per farla passare allo scisma. I buoni preti sono o cacciati dal paese, o trasportati in Siberia. Le popolazioni fedeli son trattate barbaramente, e il cielo si riempie di martiri senza che l' Europa si commova, questa Europa si sensibile allorchè un negro sente la forza del bastone, e si adira che la civilizzazione è in pericolo. Ma per i preti, per i buoni fedeli che soffrono, nemmeno una parola di condoglianza! Ecco a clic punto si trova la civilizzazione in Europa . Miratela e compiacetevene, o rivoluzionari: questa è opera vostra. Ultime Notizie Dai Giornali l' Union e l' Univers rileviamo che le cose di Spagna sono favorevoli alla causa Carlista. Una Lettera scritta ultimamente da Pamplona assicura che dopo un combattimento di tre quarti d' ora i battaglioni Navarresi comandati da Radica hanno sconfitto i Repubblicani, e caminando sui loro cadaveri si sono impadroniti delle posizioni del nemico. Moriones non pensando che alla sua salvezza si è rifugiato nel Convento delle Dame del Santo Spirito presso Puente la Reyna. I Carlisti si estendono ad Estella e Legorza , e tengono Moriones rinchiuso in un cerchio di ferro. Si attende quest' oggi la risposta che Enrico V. ha dato alla Deputazione Francese incaricata di recarsi da Lui a Salisburgo. Il corrispondente del Times, giornale Inglese, dice che i Tedeschi tengono in ben poco conto gl' Italiani, e mentre considerano la Germania come un Leone riguardano l' Italia come un Topo . Che la Germania fosse un Leone sapevancelo ; La Francia sbranata , l' Alsazia e la Lorena che le son rimaste attraverso alla gola son là per attestarlo. Ma che l' Italia sia Topo non si comprende. Per forza numerica Essa ha 25 milioni di figli. E che figli! per forza fisica e morale essa è terra d' Eroi e maestra di Civiltà** di progresso !! Dunque perché siam Topi? O non sarebbe stato meglio che ci avesse chiamato Gatti ? Furbi codesti Tedeschi! Si considerano gli Italiani come Topi perché essendo andati a Roma sono entrati nella trappola ! - AN/ 304 La Madonna di Lourdes Molti giornali francesi ci recano la narrazione di due guarigioni istantanee avvenute alla IL PROGRESSO Rivista mensile delle nuove Invenzioni, Scoperte e Varietà interessanti grotta di Lourdes nella festa dell' Assunta. La mancanza di spazio ci impedisce di darne un lungo cenno. Tuttavia diremo che le persone che hanno ottenuta questa grazia da Maria SS. sono la baronessa de la Ruè moglie del sotto prefetto di Saint Malò, e il Sacerdote de Musy della Borgogna ambedue affette da grave malattia, che impediva loro camminare anche con le stampelle. Prof. PASQUALE PROZZI — Direttore. Abbiamo sole occhio il fascicolo del mese di Ottobre di questa importante pubblicazione, esso contiene le seguenti materie: RIVISTA DELLE NUOVE INVENZIONI E SCOPERTE: A de Zuccaro artificiale — Nuove pile Figatner e str Highton — Termometro Palmieri — Nuova ap- Un plicazione della Nafralina — Nuove miniere d'oro Ur e d'argento — L'aratore Zangirolami — Vagoni Un n americani — Esploratore economico del contenuto delle botti — Nuovo metodo per coagulare il DIARIO SACRO -OTTOBRE 4« 19. Domenica. Purità di Maria SS. — In S. Sisto Festa di Lei. Messe lette e Messa solenne in musica alle II delle mattina : Esposizione e Benedizione del Sacramento nella sera. 20. Lunedì S. Giovanni Canzio C. In S. Eufrasia incomincia il Triduo preparatorio alla Festa dell' Arcangelo Raffaele a ore 23 della sera. 21. Martedì. Ss. Orsola e Cc. Mm. Nell' Oratorio della Misericordia, Festa di detta Santa. Messe in tutto il corso della mattina. 22. Mercoledì. S. Donato Ves. In S. Rocco a ore .23 e mezzo incomincia la Novena in suffragio delle anime Purganti. 23. Giovedì. S. Severino Ves. e C. In S. Niccola, in S. Michele, e in S. Pierino incomincia la medesima Novena, la mattina avanti l'alba e la sera a ore 23 e mezzo. latte — Una scoperta — Utile invenzione — Archeologia — Nuovo sistema di treni ad aria compressa — Orologio idraulico, ed orologio a remontoir — La turbine che sostituisce la elica e le ruote nella navigazione — Scavi — Disinfettanti — Lega pei tipi di Stamperia — Nuovo metodo per argentare i cristalli. — NOTIZIE INDUSTRIALI E COMMERCIALI: Ferrovia del Gottardo — Ferrovia Torino-Marsiglia — Esposizione storica delle indusLie a Milano. — VAniwri',: Metodo di vinificazione Pétiot — Ricchezza della Svizzera — Le Alfine covanti — Una predica sopra una car- de Oti vai nel op tolina postale — Illustri viaggiatrici. — OMNIBUS DEL PROGRESSO. Raccomandiamo questo utile e dilettevole Periodico. — Dirigere le domande d' abbonamento con so'e L. 2 all'anno all' Amministrazione del Giornale Via Bogino, N. IO, Torino. 24. Venerdì. S. Raffaello Arc. In S. Eufrasia Festa. Messe lette e Messa solenne alle Il della mattina ; Esposiione e Benedizione a ore 23 della FRANCESCO &ROI — Gerente Responsabile. sera. 28. Sabato S. Crespino e Crespiniano Min. Con approvazione dell' Autorità Ecclesiastica, in quanto a fede e a buoni costumi. PISA, 1875. Tu, . DEI LA SPERANZA DIR. DA F. MARIOITI, VIA DE' MARTIRI N. 3. boi va coi tal no il