proposta di deliberazione della giunta regionale

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proposta di deliberazione della giunta regionale
AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE
DELLA SALUTE DELLE PERSONE
E DELLE PARI OPPORTUNITÀ
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
DELLA GIUNTA REGIONALE
SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
Codice CIFRA: PRI/DEL/2015/00028
O G G E TT O: Decreto interministeriale del 14 m a g gio 2015 “Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza ­ riparto 2015”. Approvazione Progra m m a Attuativo. Variazione al bilancio di previsione 2015, ai sensi dell’art. 42 della l. r. n. 28/2001, co me approvato con l.r. n. 53/2014, per l’iscrizione del relativo finanziamento. L’Assessore al Welfare, Arch. Salvatore Negro, sulla base dell’istruttoria espletata dalla dirigente del Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria, come confermata dal Direttore dell’Area alle Politiche per la salute, le Persone e le Pari Opportunità, riferisce quanto segue.
PRE M E S S O CHE
1
­
l’articolo 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)” che,
al fine di garantire l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali da
garantire su tutto il territorio nazionale con riguardo alle persone non autosufficienti,
istituisce presso il Ministero della solidarietà sociale un fondo denominato Fondo per le
non autosufficienze;
­
l’articolo 1, comma 1265 della citata legge 27 dicembre 2006, n. 296, che dispone
che gli atti e i provvedimenti concernenti l’utilizzazione del Fondo per le non
autosufficienze sono adottati dal Ministro della solidarietà sociale, di concerto con il
Ministro della salute, con il Ministro delle politiche per la famiglia e con il Ministro
dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui
all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
­
la legge 23 dicembre 2014, n. 190, concernente “Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015)” e, in particolare,
l’articolo 1, comma 159, con il quale si dispone che lo stanziamento del Fondo per le non
autosufficienze, anche ai fini del finanziamento degli interventi a sostegno delle persone
affette da sclerosi laterale amiotrofica, è incrementato di 400 milioni di euro per l'anno
2015 e di 250 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2016;
­
l’articolo 2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 che, a decorrere dal
1° gennaio 2010, abroga l’art. 5 della legge 30 novembre 1989, n. 386, relativo alla
partecipazione delle Province Autonome di Trento e Bolzano alla ripartizione di fondi
speciali istituiti per garantire livelli minimi di prestazioni in modo uniforme su tutto il
territorio nazionale;
­
il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro
dell’economia e delle finanze, in data 16 dicembre 2014, concernente il regolamento
relativo al Casellario dell’assistenza, di cui all’articolo 13 del decreto legge 31 maggio
2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, registrato
dalla Corte dei Conti in data 26 gennaio 2015 al foglio n. 260, in corso di pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale;
­
è stata acquisita in data 25 marzo 2015 l’intesa della Conferenza unificata di cui
al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
­
con Decreto interministeriale del 14 maggio 2015 del Ministro del Lavoro e delle
Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il
Ministro della Salute, sono state ripartite le risorse per l’anno 2015 del Fondo per le non
autosufficienze.
RILEVAT O CHE :
­
Le risorse assegnate al “Fondo per le non autosufficienze” per l’anno 2015 sono
attribuite alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano per le finalità
di cui all’articolo 2 del Decreto Interministeriale del 14 maggio 2015;
­ I criteri utilizzati per il riparto per l’anno 2015 sono basati sui seguenti indicatori
della domanda potenziale di servizi per la non autosufficienza:
a)
popolazione residente, per regione, d’età pari o superiore a 75 anni, nella
misura del 60%;
b)
criteri utilizzati per il riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali di
cui all’articolo 20, comma 8, della legge 8 novembre 2000, n. 328, nella misura del 40%.
­ in base alla Tabella n. 2 allegata al richiamato Decreto Interministeriale del 14
maggio 2015 alla Regione Puglia risultato assegnate risorse complessive per € 25.506.000,00;
2
­
l’articolo 2 del citato decreto individua le aree prioritarie di intervento per
l’utilizzo delle risorse assegnate a ciascuna Regione, come di seguito
sinteticamente richiamate:
a)
l’attivazione o il rafforza m e nto del supporto alla persona non autosufficiente e alla sua fa miglia attraverso l’incre me nto dell’assistenza do miciliare, anche in termini di ore di assistenza tutelare e personale, al fine di favorire l’autono mia e la per m a n e nza a do micilio, adeguan do le prestazioni alla evoluzione dei m o d elli di assistenza do miciliari;
b) la previsione di un supporto alla persona non autosufficiente e alla sua fa miglia eventual me nte anche con trasferimenti m o n etari nella misura in cui gli stessi siano condizionati all’acquisto di servizi di cura e assistenza do miciliari o alla fornitura diretta degli stessi da parte di fa miliari e vicinato sulla base del piano personalizzato, di cui al co m m a 2, lettera b), e in tal senso m o nitorati;
c)
la previsione di un supporto alla persona non autosufficiente e alla sua fa miglia eventual m e nte anche con interventi co m ple m e ntari all’assistenza do miciliare, a partire dai ricoveri di sollievo in strutture sociosanitarie, nella misura in cui gli stessi siano effettiva me nte co m ple m e ntari al percorso do miciliare, assu m e n d o l’onere della quota sociale e di altre azioni di supporto individuate nel progetto personalizzato, di cui alla lettera b), e ad esclusione delle prestazioni erogate in a m bito residenziale a ciclo continuativo di natura non te m p oranea ;
- lo stesso articolo 2 del citato decreto specifica, tra l’altro, che le risorse assegnate a
ciascuna Regione sono finalizzate alla copertura dei costi di rilevanza sociale
dell’assistenza socio-sanitaria e sono aggiuntive rispetto alle risorse già destinate alle
prestazioni e ai servizi a favore delle persone non autosufficienti da parte delle Regioni;
in particolare le prestazioni e i servizi di cui al comma precedente non sono sostitutivi,
ma aggiuntivi e complementari, a quelli sanitari; in particolare si precisa che “nei limiti del 10 % della quota di risorse assegnata a ciascuna Regione e ferma restando la copertura dei soli costi di rilevanza sociale, possono inoltre essere finanziate le seguenti aree di intervento (a carattere sociosanitario):
a) la previsione o il rafforza m e nto, ai fini della m a ssi m a se m plificazione degli aspetti procedurali, di punti unici di accesso alle prestazioni e ai servizi localizzati negli a m biti territoriali di cui all’articolo 4, co m m a 1, lettera a), del presente decreto, da parte di Aziende Sanitarie e Co m u ni, così da agevolare e se m plificare l’informazione e l’accesso ai servizi socio­
sanitari;
b) l’attivazione o il rafforza m e nto di m o d alità di presa in carico della persona non autosufficiente attraverso un piano personalizzato di assistenza, che integri le diverse co m p o n e nti sanitaria, sociosanitaria e sociale in m o d o da assicurare la continuità assistenziale, superando la fram m e ntazione tra le prestazioni erogate dai servizi sociali e quelle erogate dai servizi sanitari di cui la persona non autosufficiente ha bisogno e favorendo la prevenzione e il m a nteni m e nto di condizioni di autono mia, anche attraverso l’uso di nuove tecnologie;
3
c) l’imple m e ntazione di m o d alità di valutazione della non autosufficienza attraverso unità m ultiprofessionali UV M, in cui siano presenti le co m p o n e nti clinica e sociale, utilizzando le scale già in essere presso le Regioni, tenendo anche conto, ai fini della valutazione bio­psico­sociale delle condizioni di bisogno, della situazione econo mica e dei supporti fornibili
dalla fa miglia o da chi ne fa le veci”;
- ai sensi dell’art. 5 comma 1 del citato decreto, le Regioni comunicano le modalità di
attuazione degli interventi di cui all’art 2 del decreto; il Ministero del Welfare e delle
Politiche Sociali erogherà le risorse assegnate a ciascuna Regione una volta valutata,
entro trenta giorni dalla ricezione del programma attuativo, la coerenza con le finalità di
cui all’art.2.
PRES O ATTO dell’accordo raggiunto in sede di Conferenza Unificata in data 25 marzo
2015, ai sensi dell’art.3, del soprarichiamato Decreto Interministeriale di riparto del
Fondo Nazionale delle Non Autosufficienze, annualità 2015, le Regioni assegnatarie del
FNA 2015 devono essere utilizzate prioritariamente, e comunque in maniera esclusiva
per una quota non inferiore al 40%, per interventi a favore di persone in condizione di
disabilità gravissima, ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi
laterale amiotrofica. Si precisa a tal riguardo che “per persone in condizione di disabilità gravissima, ai soli fini del presente decreto, si intendono persone in condizione di dipendenza vitale che necessitano a do micilio di assistenza continuativa e m o nitoraggio di carattere sociosanitario nelle 24 ore, per bisogni co m plessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche, con la co m pro missione delle funzioni respiratorie, nutrizionali, dello stato di coscienza, privi di autono mia m otoria e/o co m u n q u e bisognosi di assistenza vigile da parte di terza persona per garantirne l'integrità psico­fisica”.
Le Regioni, inoltre, dovranno comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
il numero di persone assistite in condizione di disabilità gravissima per tipologia di
disabilità.
Tanto pre messo e considerato, si propone alla Giunta Regionale di approvare il
programma attuativo degli interventi da realizzare con le risorse assegnate con il Decreto
Interministeriale del 14 maggio 2015, di riparto del Fondo Nazionale delle Non
Autosufficienze, annualità 2015, complessivamente pari ad € 25.506.000,00 , come da
Allegato 1 al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, con
i seguenti elaborati:
­
Tab. 1 - Allocazione totale risorse assegnate rispetto alle finalità di cui all’art. 2 del
Decreto
­
Tab. 2 – Allocazione di almeno il 40% delle risorse per le Disabilità gravissime
­
Tab. 3 – Impegni assunti dalla Regione per favorire l’integrazione sociosanitaria.
Si propone, pertanto, di apportare, ai sensi dell’art. 42 della L.R. n. 28/2001 e s.m.i., in
termini di competenza e cassa, la seguente variazione al Bilancio di previsione per l’anno
2015, approvato con la L.R. n. 53/2014, per un importo complessivo di € 25.506.000,00 corrispondente al finanziamento del FNA 2015 assegnato alla Regione Puglia per effetto
del Decreto Interministeriale del 14 maggio 2015, mediante l’iscrizione in parte entrata, e
la corrispondente iscrizione in parte spesa, come di seguito indicato:
PART E ENT R A T A
PARTE SPES A UPB 02.01.24
Cap. 20561 7 7
UPB 5.2.1
Cap. 78506 0
4
+ € 25.506.000,00
+ € 25.506.000,00
Si rinvia a successivi atti della dirigente del Servizio Programmazione Sociale e
Integrazione Sociosanitaria per i necessari provvedimenti di impegno e di spesa, in
coerenza con le priorità indicate in narrativa, e nel rispetto dei vincoli del Patto di
Stabilità interno e di quanto stabilito dalla Giunta Regionale con propria Del. G.R. n. 841
del 23.04.2015 e successivi indirizzi.
Copertura Finanziaria di cui alla legge regionale n. 28/2001 e smi
Viene apportata, ai sensi dell’art. 42 della L.R. n. 28/2001 e della L.R. n. 53/2014, in
termini di competenza e cassa, la seguente variazione al bilancio di previsione per
l’Anno 2015, approvato con legge regionale n. 53/2014 per l’iscrizione nel Bilancio di
una somma complessiva di Euro 25.506.000,00 assegnata alla Regione Puglia quale
quota 2015 del FNA con D.M. del 14 maggio 2015 del Ministero del Lavoro e Politiche
Sociali:
PARTE ENTRATA
UPB 2.1.24
Cap. 2056177
+ € 25.506.000,00
PARTE SPESA
UPB 5.2.1
Cap. 785060
+ € 25.506.000,00
Ai successivi provvedimenti di impegno delle somme da utilizzare per gli obiettivi
specificati in narrativa, si provvederà con successivi atti del competente Servizio, in
coerenza con le priorità indicate in narrativa, e nel rispetto dei vincoli del Patto di
Stabilità interno e di quanto stabilito dalla Giunta Regionale con propria Del. G.R. n.
841 del 23.04.2015 e successivi indirizzi.
Il presente provvedimento rientra nella specifica competenza della Giunta Regionale ai
sensi dell’art. 44 della Legge Regionale n. 7/2004.
L'Assessore relatore, sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi
illustrate, propone alla Giunta l'adozione del conseguente atto.
LA GIUNTA
-
-
Udita la relazione e la conseguente proposta dell'Assessore;
Viste le dichiarazioni poste in calce al presente provvedimento dal Dirigente
dell’Ufficio e dal Dirigente del Servizio
A voti unanimi espressi nei termini di legge;
DELIBERA
-
di approvare quanto esposto in premessa che qui di seguito si intende
integralmente approvato;
-
di prendere atto del Decreto interministeriale del 14 maggio 2015 “Fondo
Nazionale per la Non Autosufficienza - riparto 2015” del Ministero del Lavoro e
Politiche Sociali, di concerto con il Ministero della Salute e con il Ministero
dell’Economia e Finanze, di riparto e assegnazione delle finalità del Fondo Nazionale
Non Autosufficienza per l’anno 2015;
5
-
di approvare l’iscrizione della somma complessiva di € 25.506.000,00 e la
conseguente variazione al Bilancio di Previsione per l’anno 2015, così come
descritta nella sezione “Copertura finanziaria” del presente provvedimento, che qui
si intende integralmente riportata;
-
di approvare il progra m m a attuativo degli interventi da realizzare con le risorse
assegnate con il Decreto Interministeriale del 14 maggio 2015, di riparto del Fondo
Nazionale delle Non Autosufficienze, annualità 2015, allegato al presente
provvedimento sub Allegato 1, per farne parte integrante e sostanziale;
-
di de m a n dare alla Dirigente del Servizio Programmazione Sociale e Integrazione
Sociosanitaria i provvedimenti di impegno della spesa prevista e ogni altro
adempimento attuativo, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica per il rispetto del
Patto di Stabilità Interno per l’anno 2015;
-
di pubblicare il presente provvedimento sul BURP ai sensi dell’art. 42, comma 7,
della L.R.28/2001.
IL SEGRETA RIO DELLA GIUNTA
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
I sottoscritti attestano che il procedimento istruttorio loro affidato è stato espletato nel
rispetto della vigente normativa regionale, nazionale e Comunitaria e che il presente
schema di provvedimento dagli stessi predisposto ai fini dell’adozione dell’atto finale da
parte della Giunta regionale, è conforme alle risultanze istruttorie.
IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO INTEGRAZIONE
SOCIO-SANITARIA
(dr.
Alessandro
___________________________________________
Cappuccio)
LA DIRIGENTE DEL SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SOCALE
E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
(dr.ssa Anna Maria Candela)
___________________________________________
Il sottoscritto non ravvisa/ravvisa la necessità di esprimere sulla proposta di delibera le seguenti osservazioni ai sensi dell’art. 15 e 16 del DP G R n. 161/2008. Il Direttore dell’Area Politiche per la pro m ozione della salute delle persone e delle pari opportunità
(dott. Vincenzo Po m o)
___________________________________________
L’ASSESS O R E al W E L F A R E 6
(Arch. Salvatore Negro)
____________________________
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AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE
DELLA SALUTE DELLE PERSONE
E DELLE PARI OPPORTUNITÀ
SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
ALLEGATO 1 – PIANO OPERATIVO PER IL FONDO NAZIONALE NON AUTOSUFFICIENZA 2015
Il presente allegato si compone di n. 6 (sei) pagg.,
inclusa la presente copertina
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8
Tab. 1 ­ Allocazione totale risorse assegnate rispetto alle finalità di cui all’art. 2 del Decreto
Finalità
(Art. 2 co.1 decreto 14.05.2015)
Somme allocate l’attivazione o il rafforzamento del supporto alla persona non
autosufficiente e alla sua famiglia attraverso l’incremento €
dell’assistenza domiciliare, anche in termini di ore di assistenza 10.000.000,00
tutelare e personale, al fine di favorire l’autonomia e la permanenza
a domicilio, adeguando le prestazioni alla evoluzione dei modelli di
assistenza domiciliari
Descrizione intervento:
1, Cofinanzia m e nto dei Piani Sociali di Zona per il potenzia m e nto dei servizi do miciliari SA D e A DI (quota sociale) per ba m bini e adulti con €
disabilità e per anziani non autosufficienti, con attivazione e 8.500.000,00
potenzia m e nto su scala di A m bito territoriale
2.Finanzia m e nto di progetti do miciliari per la vita indipendente e €
l’autono mia possibile di persone giovani e adulte non autosufficienti
1.500.000,00
a)
la previsione di un supporto alla persona non
autosufficiente e alla sua famiglia eventualmente anche con
trasferimenti monetari nella misura in cui gli stessi siano €
condizionati all’acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliari 10.202.400,00
nelle forme individuate dalle Regioni o alla fornitura diretta degli
stessi da parte di familiari e vicinato sulla base del piano
personalizzato, di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), e in tal
senso monitorati;
Descrizione intervento:
­ Assegni di cura per le persone affette da SLA, S M A e altre patologie affini gravissime, co m e individuate di concerto con il Coordina m e nto Regionale M alattie Rare al Tavolo tecnico Regionale di riferimento
­ Buoni servizio per l’acquisto di prestazioni do miciliari SA D e A DI (quota sociale) ad integrazione e in coerenza con i PAI elaborati dalle UV M per persone con disabilità gravissima, secondo quanto definito all’art. 3 del Decreto.
b)
la previsione di un supporto alla persona non
autosufficiente e alla sua famiglia eventualmente anche con
interventi complementari all’assistenza domiciliare, a partire dai
ricoveri di sollievo in strutture sociosanitarie, nella misura in cui gli
stessi siano effettivamente complementari al percorso domiciliare,
assumendo l’onere della quota sociale e di altre azioni di supporto
individuate nel progetto personalizzato, di cui alla lettera b), e ad
esclusione delle prestazioni erogate in ambito residenziale a ciclo
continuativo di natura non temporanea.
€
3.000.000,00
€
7.202.400,00
€
5.303.600,00
Descrizione intervento:
Cofinanzia m e nto dei Piani Sociali di Zona per la co m p artecipazione alla €5.303.600,00
quota sociale della retta di ricovero nei Centri Socioeducativi e Pagina
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Riabilitativi per Disabili e Anziani (artt. 60 e 60 ter del Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i.), con la m o d alità del “Buono Servizio” gestito tra mite piattaforma tele matica sulla base dell’apposito Avviso regionale per il Catalogo dell’offerta e della do m a n d a.
TOTALE
€ 25.506.000,0
0
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10
Tab. 2 – Allocazione di almeno il 40 % delle risorse per le Disabilità gravissime Interventi a favore di persone con disabilità gravissime
(art.3 decreto 14.05.2015)
So m m e allocate (€)
l’attivazione o il rafforzamento del supporto alla € 7.202.400,00
persona non autosufficiente e alla sua famiglia attraverso
l’incremento dell’assistenza domiciliare, anche in termini di ore di
assistenza tutelare e personale, al fine di favorire l’autonomia e la
permanenza a domicilio, adeguando le prestazioni alla evoluzione
dei modelli di assistenza domiciliari;
a)
Descrizione intervento:
Buoni servizio per l’acquisto di prestazioni do miciliari SA D e A DI (quota sociale) ad integrazione e in coerenza con i PAI elaborati dalle UV M per persone con disabilità gravissima, secondo quanto definito all’art. 3 del Decreto.
b)
la previsione di un supporto alla persona non € 3.000.000,00
autosufficiente e alla sua famiglia eventualmente anche con
trasferimenti monetari nella misura in cui gli stessi siano
condizionati all’acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliari
nelle forme individuate dalle Regioni o alla fornitura diretta degli
stessi da parte di familiari e vicinato sulla base del piano
personalizzato, di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), e in tal
senso monitorati
Descrizione intervento:
­ Assegni di cura per le persone affette da SLA, S M A e altre patologie affini gravissime, co m e individuate di concerto con il Coordina m e nto Regionale M alattie Rare al Tavolo tecnico Regionale di riferimento
la previsione di un supporto alla persona non € 0,00
autosufficiente e alla sua famiglia eventualmente anche con
interventi complementari all’assistenza domiciliare, a partire dai
ricoveri di sollievo in strutture sociosanitarie, nella misura in cui
gli stessi siano effettivamente complementari al percorso
domiciliare, assumendo l’onere della quota sociale e di altre
azioni di supporto individuate nel progetto personalizzato, di cui
alla lettera b), e ad esclusione delle prestazioni erogate in ambito
residenziale a ciclo continuativo di natura non temporanea.
Descrizione intervento:
c)
TOTALE
€ 10.202.400,
000
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Tab. 3 – Impegni assunti dalla Regione per favorire l’integrazione sociosanitaria
(Art. 4 decreto 14.05.2015)
a) prevedere o rafforzare, ai fini della massima semplificazione degli aspetti
procedurali, punti unici di accesso alle prestazioni e ai servizi localizzati negli
ambiti territoriali di cui alla lettera d), da parte di Aziende Sanitarie e Comuni,
così da agevolare e semplificare l’informazione e l’accesso ai servizi sociosanitari;
Descrizione dell’impegno della Regione:
Adottate le Linee guida per le Cure do miciliari Integrate con Del. G.R. n. 630/2015 e successiva integrazione con Del. G.R. n. 850/2015, a cui ha fatto seguito la sottoscrizione di apposito Accordi Progra m m a in tutti i 45 Distretti Sociosanitari per le procedure di accesso e per l’articolazione delle prestazioni da erogare, con i corrispondenti impegni finanziari.
La Regione si Impeg na a un m o nitoraggio se m estrale del m a nteni m e nto degli impegni già sottoscritti e della capacità di persegui m e nto degli Obiettivi di Servizi S.06 e S.06 bis.
b) attivare o rafforzare modalità di presa in carico della persona non
autosufficiente attraverso un piano personalizzato di assistenza, che integri le
diverse componenti sanitaria, sociosanitaria e sociale in modo da assicurare la
continuità assistenziale, superando la frammentazione tra le prestazioni
erogate dai servizi sociali e quelle erogate dai servizi sanitari di cui la persona
non autosufficiente ha bisogno e favorendo la prevenzione e il mantenimento di
condizioni di autonomia, anche attraverso l’uso di nuove tecnologie;
Descrizione dell’impegno della Regione:
La Regione si impegna a individuare il PAI elaborato in UV M quale presupposto essenziale e imprescindibile per l’erogazione di tutte le prestazioni sociali agevolate, ivi inclusi i contributi econo mici per l’assistenza indiretta (assegni di cura) e per il sostegno alla do m a n d a di prestazioni sociosanitarie (buoni servizi per SA D­ A DI e per i centri diurni socioeducativi e riabilitativi), così che dette prestazioni siano contestualizzate rispetto ad una valutazione m ultidimensionale del contesto di vita e delle A DL (modello SVA M A e SVA M DI di valutazione).
M o nitoraggio annuale sull’avanza m e nto della V M D in tutti i distretti sociosanitari (nu m ero PAI elaborati e aggiorna m e nti periodici).
c) implementare modalità di valutazione della non autosufficienza attraverso unità
multiprofessionali UVM, in cui siano presenti le componenti clinica e sociale,
utilizzando le scale già in essere presso le Regioni, tenendo anche conto, ai fini
della valutazione bio-psico-sociale, nella prospettiva della classificazione ICF,
delle condizioni di bisogno, della situazione economica e dei supporti fornibili
dalla famiglia o da chi ne fa le veci.
In Puglia tutti i distretti sociosanitari e le relative U V M sono già vincolate all’utilizzo di SVA M A (dal 2005) e di SVA M DI (dal 2011) per la valutazione m ultidimensionale delle condizioni di non autosufficienza per deter minare PAI connessi a obiettivi di cura e assistenza e PAI connessi a obiettivi di autono mia e qualità della vita.
M o nitoraggio annuale della imple m e ntazione dei flussi SIAD e FAR nel sistem a Pagina
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informativo ED O T T O, con le relative schede di valutazione m ultidimensionale.
d)
adottare ambiti territoriali di programmazione omogenei per il comparto
sanitario e sociale, prevedendo che gli ambiti sociali intercomunali di cui all’articolo 8
della legge 8 novembre 2000, n.328, trovino coincidenza per le attività di
programmazione ed erogazione integrata degli interventi con le delimitazioni
territoriali dei distretti sanitari;
Descrizione dell’impegno della Regione:
In Puglia ai sensi della l.r. n. 19/2006 e s.m.i. l’Ambito territoriale sociale coincide con il Distretto Sociosanitario.
e)
formulare indirizzi, dandone comunicazione al Ministero del lavoro e delle
politiche sociali e al Ministero della salute, ferme restando le disponibilità specifiche
dei finanziamenti sanitario, sociosanitario e sociale, per la ricomposizione delle
prestazioni e delle erogazioni, in contesto di massima flessibilità delle risposte,
adattata anche alle esigenze del nucleo familiare della persona non autosufficiente
(es.: budget di cura ).
Descrizione dell’impegno della Regione:
Nel corso del 2015 sarà elaborato uno studio di fattibilità per la introduzione del budget di cura per specifiche tipologie di non autosufficienza gravissima, rivolto a definire il contesto di sperimentazione per m o d alità innovative di articolazione di risposte appropriate e integrate a bisogni co m plessi sul piano sociosanitario.
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