perche` si` - Ortopedia Sportiva Ortholab Sport

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perche` si` - Ortopedia Sportiva Ortholab Sport
CORRIERE dello SPORT
STADIO
mercoledì 13 marzo
2013
CALCIO
11
SERIE A
INTER
Moratti tra Strama
e quattro alternative
MAZZARRI
LUCESCU
Grande esperienza
Gioco e affidabilità
e gusto per il calcio
ma costa molto
e vuole investimenti Su di lui c’è il Psg
APPIANO GENTILE - Andrea
Stramaccioni ha due mesi per tenersi
stretta l’Inter. Moratti sa bene che il
tecnico ha lavorato in una situazione
complicata a causa di scelte di mercato
sbagliate, di infortuni a catena e di
recuperi a rilento. Da una parte, alla luce
del rendimento eccezionale avuto dalla
squadra fino a inizio novembre, vuole
difendere la sua “scommessa” e spera di
fargli rispettare il contratto fino al 2015.
Dall’altra, se i risultati continueranno ad
essere quelli negativi dell’ultimo periodo, il
cambio sarà inevitabile. In estate o, se la
situazione precipiterà, anche prima. Il
patron, però, è conscio che nel dopo
Mourinho 5 allenatori con esperienze,
credi tattici e rose diverse hanno avuto
tutti delle difficoltà e che la colpa non è
ascrivibile solo a loro. La riflessione,
dunque, sarà globale e, prima di parlare
alla squadra sottolineando l’importanza del
terzo posto, sabato scorso Moratti lo ha
anticipato al dg Fassone, al dt Branca, al ds
Ausilio e al dottor Combi in un duro e
intenso confronto alla Pinetina. Il caso
Carew ha acuito certe frizioni tra le
componenti del club, ma da adesso, ha
ordinato il presidente, avanti remando tutti
nella stessa direzione. Poi verrà il tempo
delle scelte. Per l’allenatore e non solo.
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Dall’inviato Andrea Ramazzotti
BLANC
MIHAJLOVIC
STRAMACCIONI
Il pallino di Moratti
dialoga con tutti
e conosce l’Italia
Due stagioni fa
aveva già detto sì
Spogliatoio con lui
Resta il favorito
ma deve portare
l’Inter in Champions
PERCHE’ SI’
PERCHE’ SI’
PERCHE’ SI’
o Shakhtar Donetsk gioca un
Lbel
calcio e nella sua
a tempo è un pallino di Moratti
Dche
lo ha avuto come giocatore
a una conoscenza profonda
Hdell’Inter
essendo stato (e
a dimostrato di avere qualità
Hda
allenatore “vero” fino a
esperienza in Ucraina, ma anche
in Turchia, ha vinto tutto quello
che c’era da vincere, comprese 2
coppe europee. Da ottimo
maestro di calcio, è bravo a
lanciare i giovani e a
valorizzarli. E’ già stato all’Inter,
conosce l’ambiente e gode della
stima di Moratti che lo
considera ottimo tecnico e
persona da ammirare.
e che ne ha sempre apprezzato lo
stile e la personalità. Blanc
eccelle nel creare rapporti con i
giocatori ed è considerato un
buon psicologo. Parla a lungo con
i giocatori anche dopo ogni
seduta, che fa dirigere al suo
assistente, Gasset, per non
perdersi neppure un movimento
dei singoli. Da calciatore conosce
la Serie A.
avendo vinto) in nerazzurro sia
da giocatore sia da vice di
Mancini. L’addio interista è stato
buono e nello spogliatoio lo
accoglierebbero a braccia
aperte. Ha il carattere
carismatico del leader che
sarebbe necessario per ripartire
se questa stagione si chiuderà
male. Tatticamente ha le idee
chiare e Moratti lo stima.
quando ha avuto la rosa al
completo. Ha trovato subito il
giusto feeling con lo spogliatoio e
ha gestito, sposando la linea
societaria, il caso Sneijder. Ha
rilanciato Guarin e Ranocchia, ha
valorizzato Juan Jesus.
Nonostante le difficoltà e le
recenti tensioni, è in corsa per il
terzo posto e in semifinale di
Coppa Italia.
PERCHE’ NO
PERCHE’ NO
PERCHE’ NO
PERCHE’ NO
l primo problema potrebbe
Iessere
di natura economica
al 2004 lavora in Ucraina, nella
Dsquadra
più forte e con più
tre anni non allena un club
Dea l’esperienza
alla guida della
la bella parentesi a Catania,
DinopoItalia
le ultime due
l gioco spumeggiante visto la
Iscorsa
stagione ora è un
perché, in un clima di fair play
finanziario, la sua richiesta
d’ingaggio sarebbe piuttosto
pesante partendo da una base
alta al Napoli (2,5 milioni).
Mazzarri è inoltre apprezzato
all’estero e per accettare il
progetto nerazzurro vorrebbe
avere ben chiari gli obiettivi e
pretenderebbe un certo tipo di
investimenti.
disponibilità economiche. La
concorrenza in Italia sarebbe
decisamente maggiore,
esattamente come le pressioni. Con
lui in panchina la rosa andrà
sensibilmente rivista: serviranno
esterni di corsa, sia offensivi che
difensivi, e un vero regista.
Possibile che chieda Fernandinho,
suo pupillo ed elemento difficile da
acquistare.
nazionale francese non è stata
inappuntabile soprattutto
durante l’Europeo, quando la
pressione ha fatto “esplodere” il
gruppo. Sia al Bordeaux che con
la Francia è partito bene, ma
quando ha incontrato delle
difficoltà, non è stato in grado di
trovare le soluzioni adeguate:
bene il primo anno poi il crollo.
esperienze con il Bologna e la
Fiorentina sono state tutt’altro che
esaltanti. Ha l’handicap di non
aver mai guidato una grande
squadra e di non avere, da tecnico
di club, esperienza a livello
internazionale. Qualcuno gli
imputa un carattere spigoloso
perché non tutti amano quelli che
come Mihajlovic dicono le cose in
faccia in maniera dura.
ricordo. Complici anche gli
infortuni e una rosa inadeguata a
lottare per 3 obiettivi, l’Inter
attuale ha variato molte volte la
sua identità tattica, stenta ad
esprimere un calcio accettabile
per una grande e ultimamente
sbaglia l’approccio alle partite
regalando un tempo. Troppi i gol
subiti e le amnesie difensive per
puntare in alto.
LE POSSIBILITA’
LE POSSIBILITA’
LE POSSIBILITA’
LE POSSIBILITA’
n scadenza di contratto, sembra
Ideciso
a lasciare Napoli dove ha
a soluzione Lucescu è
Lintrigante
e le voci di un
a scorsa estate ha risolto il
Lcontratto
con la federazione
ue estati fa Moratti lo aveva
Dscelto
come successore di
favore della sua conferma
Agiocano
il contratto fino al 2015 e
dimostrato di saper vincere
(Coppa Italia 2011-12), ma il
presidente De Laurentiis farà di
tutto perché ciò non accada. Non
è mai stato esonerato in carriera
e questo fa intuire la sua abilità a
portare avanti i progetti affidati.
L’Inter post Mourinho, che
brucia allenatori come cerini,
sarebbe un banco di prova
interessante per lui.
primo contatto che c’è già stato
tra il rumeno e il presidente
Moratti danno forza a questa
soluzione. La concorrenza del
Psg, però, è decisamente
temibile e potrebbe mettere
l’Inter nelle condizioni di dover
fare un braccio di ferro con uno
dei club economicamente più
forti d’Europa.
francese ed è libero. In passato
Ferguson lo aveva candidato alla
sua successione, ma di chances
di andare allo United
nell’immediato sembra averne
poche. Lo cerca anche la Roma e
lui aspetta un grande progetto
come quello giallorosso o quello
nerazzurro alla ricerca di una
rivincita dopo le ultime
delusioni.
Leonardo, ma poi i consigli dei suoi
dirigenti e l’accordo che Sinisa
aveva con la Fiorentina
cambiarono le carte in tavola. Ha
un contratto con la nazionale serba
e ha iniziato un progetto a lungo
termine basato sui giovani. Da
vedere se accetterà di
interromperlo a metà nonostante
un cammino complicato verso i
prossimi Mondiali.
le scelte di mercato visto che sono
arrivati (Kovacic, Schelotto,
Kuzmanovic ecc) o arriveranno
(Campagnaro, Andreolli, Laxalt,
Icardi e Botta) tutti giocatori da lui
indicati. Moratti però ha chiesto la
qualificazione alla Champions e se i
risultati dovessero essere deludenti,
a giugno potrebbe decidere di
abortire il progetto.
PERCHE’ SI’
abile a sfruttare al massimo
il materiale che gli viene
messo a disposizione e le sue
squadre giocano un calcio
offensivo e piacevole. In
qualunque squadra è stato ha
fatto “esplodere” un bomber e
ha ottenuto risultati superiori
alle aspettative e alle possibilità
del gruppo. E’ abile a creare
legami forti con lo spogliatoio e i
suoi leader.
E’
PERCHE’ NO
LE POSSIBILITA’
PERCHE’ SI’
VERSO LA SFIDA CON LA SAMP
E’ SEMPRE EMERGENZA
Inter, non avere paura
C’è Ranocchia
ma mascherato
Stramaccioni sta
lavorando sul piano
psicologico: deve
ridare sicurezza ai
suoi, orfani di Milito
Dall’inviato
APPIANO GENTILE - Con
un piede e mezzo fuori dall’Europa League, la gara di
domani sera in corso Vittorio Emanuele è considerata
importante soprattutto per
verificare l’approccio alla
sfida e la reazione della
squadra. Inutile nascondere
che perdere ripetendo un
primo tempo negativo come
quelli offerti contro Fiorentina, Milan, Catania, Tottenham e Bologna sarebbe devastante a livello psicologico
e non a caso Stramaccioni
nelle ultime 48 ore ha lavorato soprattutto su questo
aspetto.
QUANTA PAURA - Lunedì il tec-
nico ha parlato nello spogliatoio e ieri ha ribadito i concetti sul campo, in una seduta in cui i nerazzurri hanno
lavorato sull’intensità e con
la palla tra i piedi.
«Dobbiamo ritrovare la sicurezza che ci apparteneva e
mandare via la paura» ha
sottolineato Stramaccioni
con i calciatori che lo ascoltavano. Lo staff tecnico non
dà la colpa dell’approccio
difficoltoso alle sfide a una
crisi tecnico-tattica con la
quale l’Inter sta facendo i
conti perché altrimenti non
sarebbe spiegabile la reazione che, a parte a Firenze, c’è
sempre stata. Nei secondi 45'
del derby, di Catania e del
match casalingo con il Bologna, Zanetti e compagni si
sono sbloccati e hanno creato di più. Resta da capire, però, il perché degli inizi con il
freno a mano tirato.
LEADER OUT E OCCASIONI - Dai
giocatori filtra che l’Inter ha
perso certezze nel momento
in cui due dei leader del
gruppo non sono più disponibili. La sola presenza in
campo di Samuel dava fiducia, permetteva alla squadra
di stare più alta ed era una
“garanzia” contro i gol subiti. Milito, invece, è il top player dell’attacco, un’assicurazione in termini di gol, ma
anche di palloni difesi. Non è
certo casuale che il problema degli inizi flop sia venuto fuori dopo l’infortunio del
bomber argentino. E proprio
a questo punto entra in gioco
la componente psicologica:
quando è stato certificato il
grave infortunio di Diego,
qualcosa si è rotto nella testa dei giocatori. Non a caso
uno di loro (non un giovane...) nelle ore successive al
ko del Principe ad Appiano
Gentile non nascondeva il
suo pessimismo («Ora siamo
morti»). Mentalmente adesso la squadra è fragile e bastano 2-3 occasioni di troppo
concesse (anche se non finalizzate...), per scatenare una
sorta di psicosi collettiva. Il
pallone inizia a bruciare tra
i piedi, vengono sbagliati
passaggi elementari e il baricentro si abbassa. L’elettroshock arriva nello spo-
gliatoio, quando nell’intervallo Stramaccioni è abile a
toccare le corde giuste, ma
con tutte queste partenze ad
handicap centrare la qualificazione alla Champions è un
sogno. Moratti lo ha sottolineato con forza e ha chiesto
al suo allenatore di risolvere
il problema.
Dall’inviato
APPIANO GENTILE - La lista dei giocatori infortunati
è sempre più lunga. Ieri Andrea Ranocchia si è presentato ad Appiano con la faccia
gonfia e i cerotti dopo che in
mattinata è stato operato per
ridurre la frattura al setto
nasale rimediata contro il
Bologna. L'intervento, eseguito dal professor Klinger,
è perfettamente riuscito e,
indossando una maschera
protettiva realizzata dalla
Ortholabsport (sopra c’è
scritto Buba, il soprannome
della fidanzata del giocatore,
Giulia), il difensore potrebbe essere a disposizione già
domani. Domenica, però, a
Genova Stramaccioni non
potrà contare sullo squalificato Juan Jesus ed è dunque
estremamente probabile che
Ranocchia contro il Tottenham non venga rischiato.
CHIVU SPIEGA - Intervistato
da Sky, il rumeno ha cercato
di analizzare il problema:
«E’ giusto che Moratti sia arrabbiato - ha ammesso - perché purtroppo adesso il gioco non c’è. Dal primo all'ultimo dobbiamo dare tutti di
più e avere più coraggio per
cancellare questa confusione. Stramaccioni ha fatto il
meglio possibile, ma poi si
sa che le responsabilità ricadono innanzitutto sull'allenatore. Purtroppo certi problemi nascono anche perché, a differenza di altre
squadre, l’Inter non è protetta: basta che noi perdiamo
una partita e sento certe critiche...».
and.ram.
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La maschera protettiva creata per Andrea Ranocchia
CASO NAGATOMO - Silvestre
rientrerà dall’infortunio al
polpaccio dopo la sosta. Ieri
ha lavorato a parte con Nagatomo e Gargano. Il primo
ha corso con intensità e in serata è stato confortato dall’esame al ginocchio sinistro.
Giocherà a Genova? Dipenderà dal parere dello staff
medico che è molto prudente (eufemismo...) nei recuperi. Stavolta, però, potrebbe
arrivare la beffa perché l’ex
Cesena, anche se non sarà
utilizzato contro la Samp in
ottica Inter-Juve, è stato comunque inserito tra i convocati del ct Zaccheroni. Dovrà
dunque almeno rispondere
alla convocazione e farsi visitare ai medici della nazionale che poi decideranno. A
meno di un accordo con la
federazione giapponese...
GARGANO E SAMUEL - Dalla gara con il Bologna è uscito
malconcio anche Gargano
(botta a un adduttore). A Genova recupererà Alvarez e
tornerà Samuel che magari
giocherà. Domani out lo
squalificato Pereira: al suo
posto probabile che sia lanciato Mbaye. Anche Benassi
avrà una chances da titolare.
and.ram.
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