Elido Fazi LA BELLEZZA DI ESISTERE

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Elido Fazi LA BELLEZZA DI ESISTERE
Elido Fazi
LA BELLEZZA DI ESISTERE
collana Le Strade/ pp. 250 ca./ euro 15
Dopo L’amore della luna e Bright Star, Fazi torna alla prosa con questo
scritto intenso e sincero in cui l’autenticità del racconto si fonde con una
riflessione profonda sulla vita, sulla morte, sull’amore.
Il libro Un uomo, alla soglia dei quarant’anni, si affaccia sulla
terrazza di quella casa che è stata, ed è, della sua famiglia e si
interroga sul futuro e sul presente. Siamo in un piccolo paese
delle Marche nascosto in una valle all’ombra dei monti
Sibillini. Il paesaggio è quello dell’infanzia: il canto degli
uccelli, le montagne, gli alberi piantati da quel padre
innamorato di quei luoghi e che conosce l’inglese per essere
stato prigioniero degli americani durante la guerra. È l’umile e
fiera Italia. La natura, però, non è soltanto un’immagine di
quiete, ma la scintilla da cui nasce il racconto che si svolge tra
la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. Dalle proprie
origini, pur spostandoci non ci si allontana mai veramente.
Fazi, mescolando prosa e poesia con aderenza alla materia
trattata nel naturale scorrere degli eventi, sembra raccontare
con uno sguardo antico. E la poesia è, a ben vedere, ciò da cui
il protagonista non si è mai staccato, ciò che lo radica alle sue
origini, che dà un senso alla vita, alle gioie e ai dolori, agli umori e alle contraddizioni del
suo carattere vitalissimo e malinconico. La poesia è quanto di «fanciullo» è rimasto vivo
nella sua anima: «ama il fanciullo / che io ero nel tuo cuore, / rendimelo infine questo tuo
cuore, / a me che tanto ti ho amato per tutta / la vita». La Bellezza, a cui si vorrebbe
dedicare una vita intera, non è altro che questo donare a noi stessi il nostro stesso cuore.
Immaginare, insomma, l’esistenza come un dono, la Grazia di un Dio che è, anche se non
sappiamo cosa sia. Questa è la scommessa più alta di ogni essere umano; questa è la
scommessa del protagonista de La Bellezza di esistere.
Su L’amore della luna hanno scritto:
«Si avverte nel libro la profonda fascinazione che lo scrittore subisce. Ma è un valore in
più; l’emozione aggiunge sapore alle pagine». Nadia Fusini, la Repubblica
«Con uno sguardo partecipe e moderno, laico, Fazi sa raccontare, combinando il passo
del biografo con quello del romanziere, ma anche con quello del lettore di poesia».
Mario Baudino, TTL - la Stampa
«Una scrittura lucida e sicurissima che sa essere anche approfondita ricognizione critica,
restituita attraverso la difficile arte del racconto». Fulvio Panzeri, Avvenire
«Travolgente». Giuseppe Scaraffia, Io Donna
«Un libro straordinario, chiccosissimo». Cesare Lanza, Libero
Su Bright Star hanno scritto:
«Uno dei libri che resteranno». Marzio Breda, Corriere della Sera
«Bright Star scompagina le tessere della storia seminando in apertura gli indizi di
un’affascinante rilettura, insieme devota e ridente, carica, come un giallo, di sensi e di
sintomi. Gli avvenimenti sono semplici e profondi come apologhi». Daria Galateria, la
Repubblica
«Bel libro». Natalia Aspesi, la Repubblica
«Elido Fazi, con il suo libro, è il commosso custode dell’ombra di un genio». Luigi
Sampietro, Il Sole 24 ore
«Libro fresco e sincero, non indegno del suo straordinario protagonista». Masolino
D’Amico, TTL - la Stampa
«Fazi racconta amorosamente ma con sobrietà, per frammenti, con una sorta di laica,
toccante devozione». Giuseppe Conte, Il Giornale
Elido Fazi Dopo L’amore della luna (2005) e Bright Star (2010), sulla vita di John Keats (e
alcuni saggi a sfondo economico-politico), torna al romanzo con questo libro ugualmente
frammisto di prosa e versi.