Gruppo Consiliare della Regione Lombardia LEGA LOMBARDA

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Gruppo Consiliare della Regione Lombardia
LEGA LOMBARDA – LEGA NORD – PADANIA
SINTESI SUL FEDERALISMO MUNICIPALE
Vedo, Pago e Voto
Il cittadino torna al centro dell’Amministrazione
Di seguito, attraverso una serie di risposte ad alcune considerazioni viene sintetizzato il
decreto attuativo sul federalismo municipale che attribuisce autonomia impositiva ai comuni.
Prima considerazione
Una riforma come il Federalismo dovrebbe essere portata avanti con la condivisione di tutti e
non come ha fatto il Governo con la sola maggioranza.
Risposta: FALSO
Il Governo, con il Ministro Calderoli ha cercato il dialogo non solo con l'opposizione ma
anche con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani: infatti il decreto sul federalismo
municipale e' stato riscritto ben 4 volte dalla prima versione del 4 agosto 2010 e ben 50 dei 70
commi dell'articolato di legge sono stati costruiti insieme alle forze parlamentari e sono
condivisi dall'Anci.
Nella bicameralina e in Parlamento le opposizioni e Fli hanno votato contro solo per ragioni di
carattere politico ossia per cercare di affossare Berlusconi e non sono entrate nel merito del
provvedimento (questo dimostra che del federalismo non gliene importa nulla)
Seconda considerazione
Con questo Federalismo Municipale in realtà non si concede autonomia fiscale ai comuni.
Risposta: FALSO
Cambia eccome, visto che si passa in parte da un sistema di finanza derivata (trasferimenti
dello stato) ad un sistema di autonomia impositiva.
In particolare ai comuni saranno lasciate le seguenti imposte: l'intero gettito dell'Irpef sui
redditi fondiari (escluso il reddito agrario) e quello relativo all'imposta di bollo e di registro sui
contratti di locazione, compartecipazione del 30% al gettito delle imposte sui trasferimenti
immobiliari, compartecipazione del 21,7% al gettito della cedolare secca sugli affitti,
compartecipazione al gettito Iva per un importo di 2,889 miliardi di Euro.
Terza considerazione
Con questo federalismo municipale ci saranno vantaggi per i comuni del Nord.
Risposta: VERO
Uno studio dell'Associazione degli Artigiani e Piccole Imprese di Mestre CGIA mette in
evidenza che con il decreto sul federalismo municipale le realtà comunali del Centro Nord
avranno più soldi in tasca.
Un cittadino lombardo avrà 39 euro pro-capite in più.
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Segreteria Gruppo: Tel. 02 6748 2681 - Fax 02 6748 2843
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Quarta considerazione
Il Federalismo municipale penalizza i comuni del Sud.
Risposta: FALSO
Il Federalismo non penalizza né il Sud, né il Nord.
Viene infatti istituito un Fondo sperimentale di riequilibrio, di durata triennale, per eliminare
eventuali disparità e per aiutare i piccoli comuni. Gli unici comuni a essere penalizzati saranno
quelli che finora hanno speso troppo e ora non potranno più sprecare o rubare.
Quinta considerazione
Con il federalismo municipale ci sarà una riduzione della pressione fiscale.
Risposta: VERO
Ci sarà un'evidente risparmio.
Pensiamo ad esempio alla cedolare secca sugli affitti relativi agli immobili abitativi: si pagherà
il 19% o il 21% invece dei ben più elevati scaglioni Irpef (dal 23% al 43%) e delle imposte di
registro e di bollo sul contratto di locazione con notevoli vantaggi per i contribuenti.
Inoltre, a partire dal 2014 l'impostazione che si applicherà relativamente agli atti di
trasferimento immobiliare passera' dal 10% al 9% e dal 3% al 2% se il trasferimento avrà per
oggetto la prima casa.
Inoltre i comuni che aiuteranno l'erario nella lotta all'evasione fiscale avranno diritto al 50%
delle somme riscosse: quindi le zone che non pagavano le tasse le pagheranno e solo in questo
modo si ridurranno per tutti.
Sesta considerazione
Con il Federalismo Fiscale viene istituita una nuova tassa, l'IMU.
Risposta: FALSO
L'imposta municipale unica (IMU), a decorrere dal 2014, non costituisce una nuova
imposizione fiscale ma sostituisce imposte già esistenti come l'lCI vigente (quindi con
esclusione della prima casa) e l'Irpef (e relative addizionali) da redditi fondiari non locati.
L'aliquota stabilita e' lo 0,76% e sarà unica e verrà applicata a tutte le tipologie di immobili.
Viene altresì previsto che i comuni possano, entro il termine per la deliberazione del bilancio
di previsione, ridurre tale aliquota sino a 0,3 punti percentuali.
Inoltre, a differenza di quanto accade ora, con l'applicazione del Federalismo municipale per
l'immobile locato l'aliquota sarà ridotta della metà (la maggior parte della gente che possiede
la seconda casa in genere la affitta).
Settima considerazione
Con l'introduzione della tassa di soggiorno e della tassa di scopo sono in arrivo nuove tasse per
i cittadini.
Risposta: FALSO
Per quanto riguarda la tassa di soggiorno (una tassa sui turisti fino a 5 Euro per notte che potrà
essere applicata dai comuni capoluogo di provincia e dalle città turistiche e d'arte) e la tassa di
scopo (per la realizzazione di opere pubbliche) esse rientrano nel gruppo di tributi
complementari che i comuni avranno la facoltà ma non l'obbligo di introdurre.
I proventi di eventuali tasse di soggiorno e di scopo saranno utilizzati per fare nuove opere
pubbliche sul territorio.
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Ottava considerazione
Con lo sblocco per i comuni dell'addizionale Irpef sono in arrivo nuove tasse per tutti i
cittadini.
Risposta: FALSO
Anche in questo caso non si tratta di un obbligo ma bensì di una facoltà (tant’è vero che la
Moratti ha già dichiarato che a Milano non applicherà alcun aumento) e comunque riguarda
quei comuni che hanno un'aliquota inferiore allo 0,4% ai quali viene sì data potestà di
aumentare l’addizionale comunale Irpef fino a un massimo dello 0,2% annuo ma il tetto fissato
resta comunque quello dello 0,4%.
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