(D-penicillamina) ed informazioni sulla sicurezza Luglio 2010

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(D-penicillamina) ed informazioni sulla sicurezza Luglio 2010
Dipartimento
Dipartimento Farmaceutico Interaziendale - Coordinamento di Farmacovigilanza
Farmacovigilanza
Comunicati AIFA: Pemine
luglio 2010
Carenza del medicinale Pemine (D-penicillamina) ed informazioni sulla sicurezza
Si informa che il medicinale Pemine non è più in distribuzione presso le farmacie al pubblico in seguito alla
decisione dell’azienda produttrice di non rinnovarne l’autorizzazione alla commercializzazione.
Attualmente la terapia è disponibile, per i pazienti che ne fanno uso, presso i Centri di Riferimento e le
Strutture sanitarie pubbliche che li hanno in cura e continuerà ad esserlo anche in futuro poiché la
produzione sarà effettuata, su richiesta dell’AIFA, dall’Istituto Chimico-Farmaceutico-Militare di Firenze.
In futuro la dispensazione avverrà su richiesta del medico curante della Struttura di riferimento che indicherà
la necessità del singolo paziente, sulla base del suo Piano terapeutico (comunicato AIFA n. 161 del
26.07.2010).
Nello stesso periodo AIFA ha pubblicato una nota informativa sulla base di nuovi dati di letteratura relativi al
profilo di sicurezza di Pemine (vedi allegato).
Si segnala:
1. Il deterioramento neurologico è un evento avverso raro e non prevedibile che può verificarsi nel corso dei
primi mesi successivi all’inizio del trattamento con penicillamina per il morbo di Wilson, pertanto il medico
prescrittore deve periodicamente valutare le funzioni neurologiche del paziente dopo l’inizio della terapia.
2. Sono stati segnalati casi di Cutis Laxa (una patologia del tessuto connettivo) ed altri difetti congeniti in
neonati le cui madri stavano assumendo penicillamina. Pertanto Pemine non deve essere utilizzato durante
la gravidanza in pazienti con artrite reumatoide.
Nel morbo di Wilson nelle donne in gravidanza, si raccomanda di usare la penicillamina solo quando le altre
terapie sono state inefficaci. L’interruzione del trattamento può avere effetti deleteri sulle madri e può essere
fatale.
Poiché non sono stati effettuati studi sul latte materno, né su animali né su donne, le donne in terapia con
penicillamina non devono allattare i loro figli.
3. Sono stati segnalati casi di vasculite e polmonite in pazienti con il morbo di Wilson. In pazienti con artrite
reumatoide grave sono state segnalate: alveolite allergica, bronchiolite obliterativa, polmonite interstiziale e
fibrosi polmonare.
In pazienti che assumevano penicillamina è stata anche segnalata vasculite renale fatale.
Il Responsabile Farmacovigilanza
Azienda Ospedaliera
Dott. Rossella Carletti
Tel: 0532/237605
[email protected]
Farmacovigilanza
Farmacovigilanza
Note Informative AIFA ed EMA
EMEA
luglio-
Il Responsabile Farmacovigilanza
Azienda USL
Dott. Angela Benini
Tel: 0532/235948
[email protected]
Dipartimento Farmaceutico Interaziendale
U.O. Assistenza Farmaceutica Ospedaliera
eTerritoriale Azienda USL
Via S. Bartolo,119 - 44100 Ferrara
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[email protected]
Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara
Sede legale: via Cassoli, 30 – 44100 Ferrara
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www.ausl.fe.it

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