Biglietto autobus verso quota 1,20

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Biglietto autobus verso quota 1,20
Biglietto autobus verso quota 1,20
FRANCO GOTTARM
Un nuovo aumento del biglietto degli autobus si affaccia all'orizzonte. La singola corsa urbana, che oggi costa 1 euro in
tutti i centri dotati di servizio,
cioè Trento, Rovereto, Alto Garda e Pergine, potrebbe essere
portata a 1 euro e 10 centesimi
o forse addirittura a 1,20. A decidere saranno i singoli Comuni, ma la Provincia è convinta
che possa essere la soluzione
più logica. L'assessore ai trasporti di piazza Dante, Alberto
Pacher, ha in mano un dossier
che sottolinea come in Trentino il biglietto dell'autobus sia,
confrontato con le altre città del
Nord Est, il più a buon prezzo
in assoluto. «Dalle altre parti si
va da 1 euro e 20 a Verona a 1
euro e 50 a Bolzano» spiega Pacher. E dunque ci sarebbe lo
spazio per un aumento che andrebbe a compensare l'impennata dei costi del servizio.
Anche l'anno prossimo, è già
stato detto lunedì ai raooresen-
tanti dei Comuni, la quota di trasferimenti per il trasporto urbano garantita dalla Provincia
non sarà aumentata. Piazza
Dante taglierà al sistema dei municipi in tutto 6,5 milioni di euro sulla parte corrente e anche
il settore autobus ne risentirà.
Ben che vada la quota trasferita l'anno scorso verrà confermata, ma potrebbe anche esserci un ritocco al ribasso, nell'ordine dell'1%. Le cifre definitive saranno rese note entro la
fine del mese.
Col 2013 dunque si arriverà al
quarto anno consecutivo di risorse bloccate, mentre i costi,
trascinati soprattutto dai carburanti, aumentano ad un ritmo del 3-5% ogni anno. Una situazione che ha già spinto il Comune di Trento, tra mille polemiche, a fare marcia indietro sui
previsti potenziamenti del numero di corse ed anzi a diradarne in qualche caso la frequenza già a partire dal mese scorso.
Pacher esclude che nel 2013 si
possa metter mano ai prezzi di
abbonamenti e tessere scalari,
che sono i sistemi utilizzati dagli utenti abituali. Tanto più che
sono già stati ritoccati quest'anno e dunque non è il caso di insistere. Resta invece qualche
margine per il biglietto singolo,
che è stato portato l'anno scorso da 90 centesimi a un euro ma
che come detto è ancora ampiamente sotto la media delle
città del Nord Est. «Sono decisioni dei Comuni - sottolinea Pacher, preoccupato di non invadere il campo - ma vale la pena
che valutino questa possibilità.
Anche perché io credo che non
sarebbe un grosso problema
per le famiglie. Chi compra il biglietto singolo è un utente occasionale e dunque l'impatto
dell'aumento sarebbe marginale».
In Provincia hanno anche fatto
due conti e calcolano che portare il biglietto a 1 euro e 20 farebbe aumentare gli incassi di
circa mezzo milione all'anno,
che è proprio l'aumento dei co-
sti del servizio previsto nei
quattro comuni. In totale infatti gli incassi da biglietti singoli
ammontano a 2,5 milioni all'anno, di cui 2,1 solo nel capoluogo. Ogni 10%, a parità di viaggiatori, sono dunque 250.000
euro in più.
L'idea di ritoccare di nuovo i ticket però preoccupa il sindaco
Alessandro Andreatta e non piace all'assessore comunale ai trasporti Michelangelo Marchesi:
«Io spero - dice - che la razionalizzazione del servizio che abbiamo impostato possa essere
sufficiente per fare delle autonomie senza dover ricorrere a
nuovi aumenti. Certo in prospettiva bisognerà ragionare
anche di questo, ma se fosse
possibile evitarlo appena un anno dopo l'adeguamento degli
abbonamenti e a due anni dall'ultimo ritocco del biglietto sarebbe meglio. Nei prossimi giorni vedremo anche quale sarà la
quota trasferita dalla Provincia.
Noi ci stiamo impegnando affinché sia la più alta possibile».